Corso di SCIENZE DELLA TERRA
|
|
- Lisa Boscolo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di SCIENZE DELLA TERRA Lezione Prima La tragedia del Vajont Dot. For. Zerbini Matteo
2 LA TRAGEDIA DEL VAJONT Alle ore 22,39 del 9 ottobre 1963 una frana gigantesca provoca un'onda che cancella, in pochi secondi, un territorio e quasi vite umane. La morfologia delle valli del Vajont e del Piave viene sconvolta. Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 2
3 La parte terminale della Valle del Vajont Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
4 Gli antefatti E' nell'ottica di un grandioso programma stilato dalla SADE (Società Adriatica Di Elettricità) nel giugno 1940, che prende corpo il progetto Vajont. "Negli ultimi anni il solo consumo di energia di Venezia e del porto industriale di Marghera ha sorpassato il mezzo miliardo di KWh, (oltre un terzo di tutta l'energia prodotta nella regione veneta), con tendenza ad ulteriori rapidissimi incrementi, in conseguenza della richiesta delle industrie ivi installate. L acqua già utilizzata in altre centrali lungo il corso del fiume Piave, doveva essere convogliata per mezzo di condotte al bacino del Vajont dove sarebbe stata costruita la più grande diga del mondo. Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 4
5 La diga il progetto "Grande Vajont" La diga costruita presenta le seguenti caratteristiche: quota di fondazione: 463,90 m quota di coronamento: 725,50 m quota di massimo invaso: 722,50 m altezza massima: 261,60 m lunghezza del coronamento: 190,50 m spessore alla base: 21,11 m spessore alla sommità: 3,40 m volume di calcestruzzo: mc corda dell'arco medio di testa: 169,00 m Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 5
6 L invaso Inizio invaso Ultimo invaso La capacità di massimo invaso* risulta di ben 150 milioni di metri cubi di acqua, con una producibilità annua di 150 milioni di KWh. CITTA dilongarone (valle del Piave) PAESI di ERTO e CASSO (valle Vajont) *Invaso = serbatoio idrico creato artificialmente sbarrando un corso d acqua DIGA Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 6
7 Come si è arrivati a questa tragedia Approssimazione superficialità e accademicità furono le caratteristiche che contraddistinsero i primi studi geologici le indagini geologiche rappresentarono solo una piccola percentuale del budget previsto, con un importo fortemente inferiore alla media normale richiesta. Da queste premesse può essere ravvisata una sottovalutazione, o per meglio dire una "incoscienza", dell'importanza del problema geologico Quando, iniziati i lavori, sorsero i primi problemi tecnici, dipendenti quasi unicamente dalla caratteristica della roccia trovata, si cercò di porre riparo a questa lacuna, ma malgrado le successive indagini geologiche, più approfondite e serie, rivelassero la vera natura del terreno e conseguentemente verità preoccupanti, ormai era già tardi per tornare indietro. Erano in gioco interessi economici troppo elevati Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 7
8 Tardive indagini geologiche Le successive indagini geologiche, infatti, dimostrarono che: sul fianco sinistro del Vajont (versanti del Monte Toc) era presente una paleofrana* tutto il materiale roccioso risultava quindi instabile. Zone di Frattura Limiti superiori della possibile frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 8
9 Le avvisaglie Infatti già nel 1960, durante le prove di invaso, si erano verificate alcune piccole frane che avevano interessato i versanti più bassi del Monte Toc** ** in friulano Toc = significa guasto sfatto, con significato vicino a Patoc = zuppo marcio * Paleofrana = frana avvenuta in epoche remote e solo apparentemente stabilizzatasi Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 9
10 La frana Tabella riassuntiva relativa al corpo franoso La frana del 9 ottobre 1963 superficie volume lunghezza del fronte altezza media velocità risalita del fronte 2 Kmq mc m 150 m Km/h 160 m Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 10
11 La dinamica Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 11
12 Sezioni geologiche Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 12
13 Sezione della Val Vajont prima della frana Stratigrafia geologica Sezione della Val Vajont dopo la frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 13
14 La M di Muller Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
15 Nel cuore della frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
16 Nel cuore della frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
17 Nel cuore della frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
18 Il Fronte della frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
19 Il lago rimasto a monte della frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
20 Il lago rimasto a monte della frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
21 L onda La pressione della massa di roccia franata, per effetto della spinta idraulica, sollevò un'onda di circa 50 milioni di metri cubi di acqua. L'acqua, carica anche di materiale solido in sospensione, risalì il versante opposto per alcune centinaia di metri (fino quota 930). Poi si riversò sulla restante parte del lago ed oltre la diga, verso la valle del Piave e la città di Longarone. Circa 25 milioni di metri cubi di acqua volume si riversò dunque nel Longaronese, percorrendo in pochi minuti quasi due chilometri. Il suo fronte, in corrispondenza della diga, era di circa 150 metri, mentre allo sbocco sul Piave era di 70 metri. Nella piana del Piave l'acqua, non trovando ostacoli naturali, si appiattì e dopo aver investito Longarone e i centri limitrofi, rifluì verso sud, lungo il corso del fiume, generando un'enorme onda di piena. Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 21
22 I danni e i soccorsi L abitato di Longarone prima e dopo l onda di tracimazione Erto e il Vajont (sullo sfondo la valle del Piave) Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 22
23 PRIMA e DOPO Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 23
24 I danni e i soccorsi Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 24
25 La ricostruzione nuove case a Erto Il cimitero delle vittime Longarone ricostruita Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 25
26 Il Vajont oggi Come si presentava e come si presenta oggi la valle di Erto Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 26
27 Il Vajont oggi Il Paese La Diga La Frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 27
28 Il Vajont oggi La diga inutilizzata è ancora al suo posto Il Monte Toc continua a franare Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 28
29 La diga e il fronte di frana Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
30 Dove prima c era il lago Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
31 Il Canyon del Vajont e longarone ricostruita sullo sfondo Zerbini Foto Zerbini Matteo Maggio 2012 ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 31
32 Il Canyon del Vajont da valle verso monte La nuova Longarone Zerbini Foto Zerbini Matteo Maggio 2012 ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 32
33 Il cimitero delle vittime di Longarone Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 33 Foto Zerbini Maggio 2012
34 La Casso, diga salvato e il fronte dalla di frana cengia rocciosa che ha smorzato la furia dell onda Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
35 Casso è ancora un paese fantasma Zerbini Foto Zerbini Matteo Maggio 2012 ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 35
36 Anche Erto non dimentica la tragedia Zerbini Matteo Foto Zerbini ELFO-12/13 Maggio Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 36
37 Mentre qualcuno non è più tornato (Comune di Vajont costruito dopo la tragedia nella pianura friulana) Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra Foto Zerbini _Lezione-1 Maggio
38 Il Vajont oggi A dimostrazione che il luogo scelto per realizzare l invaso più grande di tutto l arco alpino era decisamente il più sbagliato il Monte Toc continua a franare Riprende a franare la montagna del Vajont Il monte Toc si è risvegliato: alle 4.50 di domenica una frana di circa 300 mila metri cubi si è staccata dalla sommità del monte che il 9 ottobre 1963 provocò il disastro del Vajont. Il tonfo causato dall imponente distacco di materiale roccioso ha tirato giù dal letto l intera popolazione di Erto e Casso: tutti sono scesi in strada a vedere cosa fosse successo, rievocando quanto è accaduto in valle 46 anni fa. Solo con le prime luci dell alba si è scoperta la reale entità del fenomeno: una fetta di montagna di circa mille metri quadri era precipitata al di sotto, arenandosi tra i detriti del 9 ottobre [27 aprile 2009] Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 38
39 Il Monte Toc e la frana ancora attiva Zerbini Foto Zerbini Matteo Maggio 2012 ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 39
40 Il Monte Toc e la frana ancora attiva Zerbini Foto Zerbini Matteo Maggio 2012 ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 40
41 ma qualcuno ha pagato per tutto ciò? 1) Nel Marzo 1971 la Corte di Cassazione, riconosce alcuni tra i dirigenti e responsabili della società che aveva costruito la diga (SADE poi diventata ENEL) colpevoli di inondazione, frana, e omicidi colposi, posizione aggravata dalla previsione dell'evento. La sentenza avvenne quindici giorni prima della scadenza dei sette anni e mezzo dell'avvenimento, giorno nel quale sarebbe intervenuta la prescrizione. 2) Nel dicembre 1982, la Corte d'appello di Firenze condanna in solido ENEL e Montedison (società in cui è confluita la SADE) al risarcimento dei danni sofferti dallo Stato e la Montedison per i danni subiti dal comune di Longarone. 3) Nel febbraio 1997 il Tribunale Civile e Penale di Belluno condanna Montedison a risarcire i danni subiti dal comune di Longarone e ENEL per i danni subiti dal comune di Erto&Casso Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 41
42 BIBLIOGRAFIA 1. Paolini M. Vajont, 9 ottobre 63 Orazione civile DVD, RaiTrade / Einaudi, Anselmo V. Sistemazioni idrauliche e forestali Appunti del modulo omonimo, Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali, Università di Torino, anno corso 2000/ Materiale fotografico e iconografico Tutte le foto e le immagini sono tratte da: ad esclusione di: pagg 2 e 17: pag 18: pag 18: pag 19: Zerbini Matteo ELFO-12/ Classe III --- ScienzeTerra _Lezione-1 42
La frana del Vajont Un fenomeno naturale trasformato dall uomo in tragedia. di Alessandro Annovi
La frana del Vajont Un fenomeno naturale trasformato dall uomo in tragedia di Alessandro Annovi Un sasso è caduto in un bicchiere, l acqua è uscita sulla tovaglia. Tutto qua. Solo che il sasso era grande
DettagliUSCITA DIDATTICA ALLA DIGA DEL VAJONT E ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI NOVE (7/04/2016)
USCITA DIDATTICA ALLA DIGA DEL VAJONT E ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI NOVE (7/04/2016) Il giorno 7 aprile, noi ragazzi di 4^H, accompagnati dalle prof.sse Boscaro e Gruarin, ci siamo recati presso la
DettagliIl Vajont e altri disastri Dott. Giorgio TEMPORELLI Conferenze di Pronatura - Genova, 27 ottobre 2009
Il Vajont e altri disastri Dott. Giorgio TEMPORELLI Conferenze di Pronatura - Genova, 27 ottobre 2009 Dighe di terra Dighe a gravità massiccia e alleggerita Dighe ad arco semplice Dighe a doppio arco Il
DettagliHydrogeological catastrophes PART II
Hydrogeological catastrophes Extract from a meeting in Lecco about landslides By M. Papini The slides are divided in four parts PART II www.engeology.eu Cosa succede in altre parti della Valtellina? Val
DettagliIl disastro del Vajont successione cronologica dei principali eventi
Il Prof. Giorgio dal Piaz e l Ing. Carlo Semenza sono sicuramente i due personaggi più importanti per quanto concerne la realizzazione della diga del Vajont. Durante i lavori C.Semenza si consultò anche
DettagliEdoardo Semenza e la frana del Vaiont
Impossibile visualizzare visualizzata di nuovo la Edoardo Semenza e la frana del Vaiont Monica Ghirotti Università di Bologna 9 Ottobre 1963 Frana del Vaiont Il 9 Ottobre 2013 ricorrerà il 50 anniversario
DettagliVAJONT, IL PERCHE DI UNA FRANA
VAJONT, IL PERCHE DI UNA FRANA Belluno 09 marzo 2013 1 La Paleofrana La prima ipotesi (1959) La seconda ipotesi (1960) Calcare del Vajont T.Massalezza Fonzaso-Soccher Calcare del Vajont Pian della Pozza
DettagliIMPIANTO IDROELETTRICO PONT VENTOUX-SUSA
IMPIANTO IDROELETTRICO PONT VENTOUX-SUSA Iren Energia è la società del Gruppo Iren che opera nei settori della produzione e distribuzione di energia elettrica, nella produzione e distribuzione di energia
Dettagliil rischio prodotto sulle aree a valle dello sbarramento per effetto della costruzione dell impianto.
1) Definizioni GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DELL IMPIANTO E DEL RISCHIO Ai fini della classificazione si definiscono: Altezza dello sbarramento: dislivello tra quota del piano di coronamento
DettagliLa sicurezza degli invasi artificiali e sviluppi idroelettrici in regione FVG Diga del Vajont
La sicurezza degli invasi artificiali e sviluppi idroelettrici in regione FVG Diga del Vajont Associazione Ingegneri e Architetti Provincia Pordenone Ing Paolo Chemello Responsabile Ingegneria Civile Idraulica
DettagliSEPARAZIONI E DIVORZI IN ITALIA ED IN EMILIA- ROMAGNA DAL 2000 AL 2012
SEPARAZIONI E DIVORZI IN ITALIA ED IN EMILIA- ROMAGNA DAL 0 AL 2012 L Istat ha recentemente pubblicato i dati relativi alla rilevazione delle separazioni e dei divorzi condotta nel 2012 presso le cancellerie
DettagliLA CRONACA DEI DANNI NEL TORINESE
LA CRONACA DEI DANNI NEL TORINESE Nel Torinese la situazione dei corsi d acqua, già colmi a causa delle abbondanti precipitazioni dei giorni precedenti, si aggrava decisamente nelle prime ore di Giovedì
DettagliFERRERO Guido Infermiere HEMS I.N.San. XIII Delegazione -Torino-
FERRERO Guido Infermiere HEMS I.N.San. XIII Delegazione -Torino- Obiettivi Discutere l importanza dell intervenire in sicurezza in ambiente ostile. Discutere le leggi dell energia e del moto. Osservare
DettagliLE ALLUVIONI IN ITALIA NEL 900. Di Madalina, Jazmin, Laura e Giorgia Classe 2^ A Scuola secondaria di 1^ grado di Germignaga
LE ALLUVIONI IN ITALIA NEL 900 Di Madalina, Jazmin, Laura e Giorgia Classe 2^ A Scuola secondaria di 1^ grado di Germignaga La grande alluvione di Salerno 25-26 ottobre 1954 Tra le grandi alluvioni d'italia,
DettagliRifugio Somma Lombardo
Continua la scoperta di alcuni rifugi del nostro territorio Rifugio Somma Lombardo Località: Diga del Sabbione Difficoltà: E (escursionistica) Partenza: estremità settentrionale della diga di Morasco in
DettagliLA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA
REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO LA FRANA DI TERMINI IMERESE CONTRADA FIGURELLA I GEOLOGI: Dott.ssa - Daniela Alario Dott. Ambrogio Alfieri Dott.
DettagliQuello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e,
Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e, attraverso l evento erosivo e deposizionale, si assesta
DettagliVARIAZIONI MORFOLOGICHE E MODELLO DIGITALE DELLA GRANDE FRANA DEL VAJONT (PN, 9 OTTOBRE 1963)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria dell Ambiente e delle Risorse VARIAZIONI MORFOLOGICHE E MODELLO DIGITALE DELLA GRANDE FRANA DEL VAJONT (PN, 9 OTTOBRE
DettagliEsperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia
Convegno Il monitoraggio dei fenomeni franosi Barzio, 8 aprile 2008 Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia Relatore Dr. Geol. Dario Fossati Il monitoraggio delle frane prima del 1987 Monitoraggi
DettagliVERONA. Roverè Veronese. Frana in più comuni. ex Cod. PAI. Nome. Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE
- 238 - Nome Cod. IFFI ex Cod. PAI P1 P2 P3 P4 Frana in più comuni VERONA Roverè Veronese Pissarotta 230073500 Nuova La Bettola 230073600 7.620 Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto
DettagliManutenzione diffusa lungo il fiume Molgora. Comuni di Vimercate, Burago Molgora, Caponago e Melzo
Manutenzione diffusa lungo il fiume Molgora. Comuni di Vimercate, Burago Molgora, Caponago e Melzo ERSAF ha completato gli interventi di manutenzione diffusa lungo il torrente Molgora, volti a garantire
DettagliQui abbiamo voluto ricordare alcuni dei terremoti catastrofici dell ultimo secolo
Qui abbiamo voluto ricordare alcuni dei terremoti catastrofici dell ultimo secolo 1908, Messina e Reggio Calabria Il terremoto di Messina è citato come il terremoto più catastrofico del XX secolo in Italia.
Dettagliproduzione di energia
produzione di energia È una fonte di energia inesauribile e pulita che ha basso impatto ambientale. potrebbe essere incrementato di cinque volte il suo attuale utilizzo, significando che potrebbe occupare
DettagliVariazioni percentuali 2011/2010 Incidenti stradali ,7 Morti ,6 Feriti ,5
Roma, 31 ottobre 2012 ACI ISTAT 2011: MENO INCIDENTI (-2,7%), MORTI (-5,6%) E FERITI (-3,5%) Obiettivo UE 2010 (-50% morti sulle strade): Italia non raggiunge target nemmeno nel 2011 ma fa meglio della
DettagliApplication: the Vajont Landslide
Application: the Vajont Landslide Extract from a meeting in Lecco about landslides By M. Papini www.engeology.eu VAJONT: 9 OTTOBRE 1963 Un sasso è caduto in un bicchiere, l acqua è uscita sulla tovaglia.
DettagliPericolosità idraulica a valle delle dighe
Convegno nazionale Longarone (BL) 13 settembre 2013 Pericolosità idraulica a valle delle dighe L utilizzo delle dighe per la laminazione delle piene in Provincia di Trento ing. Roberto Bertoldi Dirigente
DettagliFig. 1 - Italia: arrivi e presenze internazionali (valori assoluti ) Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat
Il turismo italiano dipende sempre di più dai flussi internazionali. Nel 2016 gli arrivi stranieri sono stati poco meno di 56 milioni con una crescita dell 1% sull anno precedente. Si consolida lo straordinario
DettagliNascita, formazione ed evoluzione della pianura friulana
Adriano Zanferrari Dipartimento di Georisorse e Territorio Università di Udine Nascita, formazione ed evoluzione della pianura friulana INDICE - che cos è la pianura? - architettura del substrato roccioso
DettagliI LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI
DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO GARDA NEGLI ANNI 2009-10 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Servizio Idrologico Regionale Giacomo Renzo
DettagliLa Sicurezza del Territorio lungo il Bacino Livenza Cellina Meduna
La Sicurezza del Territorio lungo il Bacino Livenza Cellina Meduna Circoli del Partito Democratico di Pasiano di Pordenone e Prata di Pordenone Pasiano di Pordenone, 24/10/2014 La Sicurezza del Territorio
DettagliReggio Emilia, Parco Nazionale dell Appennino Tosco-Emiliano Via Comunale, Sassalbo di Fivizzano (MS)
GRUPPO SPELEOLOGICO PALETNOLOGICO GAETANO CHIERICI,, MEMBRO DELLA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA REGIONALE DELL EMILIA ROMAGNA * AFFILIATO ALLA SOCIETÀ SPELEOLOGICA ITALIANA Reggio Emilia, 27.3.2017 Parco Nazionale
DettagliPiano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
1.8 SCENARIO DI CORRELATO ALL INTERRUZIONE VIABILISTICA E ALL ISOLAMENTO DI CENTRI ABITATI 1.8.1 IL CASO STUDIO DELLA S.P. 63: BALLABIO MORTERONE (LC) Alla luce della normativa vigente nel settore della
DettagliCOMUNE DI SALUZZO PROVINCIA DI CUNEO
Capitale sociale Euro 16.000.000,00 i.v. Codice Fiscale - Partita IVA Registro Imprese di Cuneo: 03429380045 R.E.A. 290102 C.C.I.A.A. Cuneo SCOTTA S.p.A. Sede legale e amministrativa: COMUNE DI SALUZZO
DettagliI Vulcani. Del Mediterraneo
I Vulcani Del Mediterraneo Il vulcano è una struttura geologica complessa generata all'interno della crosta terrestre dalla risalita, in seguito ad attività eruttiva, di massa rocciosa fusa, il magma,
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2238 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori SODANO Tommaso, PIZZINATO, COSSIGA, LIGUORI, FORLANI, DEL TURCO, DONATI, DI SIENA, FALOMI, FLAMMIA, MALABARBA,
DettagliRapporto mensile sul Sistema Elettrico
Rapporto mensile sul Sistema Elettrico Ottobre 2016 Indice 1 Considerazioni di sintesi 2 Congiuntura elettrica 3 Bilancio energetico 4 Fabbisogno 5 Fonti Energetiche Rinnovabili 6 Scambi Interni e con
DettagliCommittente: Provincia di Livorno Estremi dell affidamento: Contratto rep. N del
Committente: Provincia di Livorno Estremi dell affidamento: Contratto rep. N. 14194 del 18.12.2014 Servizi affidati: Progetto preliminare, definitivo, esecutivo, Direzione Lavori, coordinamento per la
DettagliLe cause meteorologiche della tempesta di vento! Giorgio Bartolini
Le cause meteorologiche della tempesta di vento! Giorgio Bartolini (bartolini@lamma.rete.toscana.it) Pistoia 30/04/2015 1 Il Vento 2 CNR Il Vento SCALA BEAUFORT 3 5 marzo 2015 Alcuni dati osservati RAFFICA
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio);
Autorità di Bacino del Fiume Tevere Scheda Tecnica Interventi P.S. 5 Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio); Sottobacino : Tevere area urbana di Roma; Asta fluviale: Tevere; Tratto in dissesto: tratto
DettagliCatasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali
Workshop Valutazione del rischio idraulico in ambito montano ed applicazione della direttiva alluvioni Libera Università di Bolzano, 3-4 maggio 2012 Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta:
DettagliRomagna: l alluvione perfetta durante le 15 ore di acqua alta marina continua.
Romagna: l alluvione perfetta durante le 15 ore di acqua alta marina continua. Valerio Buonomo, borsista c/o CNR-ISAFOM. Franco Ortolani, Ordinario di Geologia, docente del Master in Pianificazione Comunale,
DettagliMESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE-
MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE- Il bacino idrologico del Rio Carpi risulta collocato tra l abitato a Nord (q.437mslm) e la cima del Monte
DettagliManagement dell Adige nel contesto nazionale
nel contesto nazionale Ing. dell Autorità di bacino del fiume Adige L Autorità di bacino del fiume Adige Istituita con la legge 18 maggio 1989, n. 183 Costituita con DPCM 10 agosto 1989 Superficie totale
DettagliLa Protezione Civile e il Vajont. prevenzione, soccorso, memoria
La Protezione Civile e il Vajont prevenzione, soccorso, memoria LONGARONE CASTELLAVAZZO ERTO E CASSO VAJONT 10.00 Convegno Pericolosità idraulica a valle delle dighe Longarone Fiere-Centro congressi 16.00
DettagliRegione Toscana Provincia di Arezzo Comune di Sansepolcro
Regione Toscana Provincia di Arezzo Comune di Sansepolcro RELAZIONE INTEGRATIVA ALLA RELAZIONE GEOLOGICA Progetto V15a Variante all art. 52 delle N.T.A del P.R.G. vigente relativa ad un area ad uso di
DettagliUn terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia.
Un terremoto o sisma (dal latino terrae motus - movimento della terra) è una vibrazione del terreno causata da una liberazione di energia. La liberazione di energia si verifica in seguito alla frattura
DettagliCome scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi. Versione 2 Febbraio 2016
Come scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi Versione 2 Febbraio 2016 Come scattare fotografie utili allo studio degli incendi boschivi Versione 2 - Febbraio 2016 La presente pubblicazione
DettagliRicostruzione del periodo di ritorno del nubifragio di Molare del 13 Agosto 1935
Politecnico di Torino - Prima Facoltà di Ingegneria A.A.211-212 Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Corso di Protezione Idraulica del Territorio (8 CFU) Prof. Pierluigi
DettagliALLEVAMENTI BOVINI 1
ALLEVAMENTI BOVINI 1 Secondo i dati disponibili sul sito dell Eurostat, nel 2007 nell Unione Europea a 27 Stati Membri erano presenti circa 3.330.000 allevamenti bovini. Più del 50% di questi sono situati
DettagliConsiglio Nazionale delle Ricerche. Bollettino di aggiornamento dei sistemi di monitoraggio installati presso la Frana di Montaguto (AV) 27/01/2011
Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA CENTRO DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Bollettino di aggiornamento
DettagliCOMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero
IL MERCATO IMMOBILIARE IN CAMPANIA Le compravendite. Il mercato immobiliare residenziale della Campania mostra nel 2007 una flessione degli immobili scambiati che si aggiunge a quella, più contenuta, già
DettagliL export a media e alta tecnologia. della provincia di Padova. Sintesi delle tendenze Anno 2016
L export a media e alta tecnologia della provincia di Padova Sintesi delle tendenze Anno 2016 A cura del Servizio Studi - Padova, aprile 2017 Cosa si intende per export a media e alta tecnologia (*) Alta
DettagliCRONACA DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA
CRONACA DI UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA L embrione di idea di costruire una diga nella valle del Vajont risale addirittura al 1928. Porta, infatti, questa data la prima relazione del geologo Giorgio Dal Piaz
DettagliINTERVENTI DI TIPO STRUTTURALE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO. Ing. Rutilio Morandi
Convegno Nazionale Consorzi di Bonifica Innovazioni e Tecnologie al Servizio del Territorio Mercoledì 20 Marzo 2013 - Padova INTERVENTI DI TIPO STRUTTURALE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO Ing.
DettagliGestione rifiuti urbani Veneto Assetti organizzativi e performance economico-finanziarie delle aziende operanti in ciascun ATO
Gestione rifiuti urbani Veneto Assetti organizzativi e performance economico-finanziarie delle aziende operanti in ciascun ATO Bacino "Belluno" (provinciale) Superficie (Kmq) 3.672 Popolazione 210.001
DettagliUNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI
UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento
DettagliI LIVELLI DEL LAGO DI GARDA NEGLI ANNI
DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO GARDA NEGLI ANNI 2007-08 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Progetto e realizzazione Italo Saccardo Gianmario
DettagliFRANA SULLA STRADA PROVINCIALE 52 DI SAN MAURO CASTELVERDE
REGIONE SICILIANA ASSESSORATO INDUSTRIA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO FRANA SULLA STRADA PROVINCIALE 52 DI SAN MAURO CASTELVERDE Dr. Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Ambrogio
DettagliRapporto mensile sul Sistema Elettrico
Rapporto mensile sul Sistema Elettrico Agosto 2016 Indice 1 Considerazioni di sintesi 2 Congiuntura elettrica 3 Bilancio energetico 4 Fabbisogno 5 Fonti Energetiche Rinnovabili 6 Scambi Interni e con l
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : Aniene Intervento Ambientale 1 (ANIA 01);
Autorità di Bacino del Fiume Tevere Scheda Tecnica Interventi P.S. 5 Codice ABT : Aniene Intervento Ambientale 1 (ANIA 01); Sottobacino : Aniene Asta fluviale: Aniene Tratto oggetto dell'intervento : Fiume
DettagliLIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA
zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali
DettagliCASA.IT : Nota Congiunturale Mercato immobiliare residenziale
CASA.IT : Nota Congiunturale Mercato immobiliare residenziale A cura del Centro Studi di Casa.it Maggio 2013 OVERVIEW: Highlights Alla fine del 2012 gli scambi di abitazioni in Italia hanno fatto registrare
DettagliAmbito estrattivo 3S - Scalello
Ambito estrattivo 3S - Scalello Comune di: Sarsina Località: Scalello Area inserita nel PAE Comunale con sigla: Ii10 Stato di fatto: Area con attività estrattiva in corso L Area è inserita nel PIAE vigente?:
DettagliL avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013
L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 1 La dinamica evolutiva del numero degli avvocati e confronto con popolazione italiana Distribuzione territoriale degli avvocati I nuovi ingressi alla
DettagliCINQUE MINUTI AL CIMITERO
CINQUE MINUTI AL CIMITERO a cura di Luigi Lattuchella, Susanna Barboni, Servizio Pre.S.A.L. della Asl TO5 Che cosa è successo Un dipendente di un impresa funebre, durante l effettuazione di rilievi tecnici
DettagliLombardia Statistiche Report
Lombardia Statistiche Report N 9 / 2016 13 dicembre 2016 L incidentalità stradale nel 2015 in Lombardia e nei suoi territori Il trend a livello regionale Nel 2015 gli incidenti stradali che hanno provocato
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 140 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore TURRONI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 7 GIUGNO 2001 (*) Disposizioni per la definitiva ultimazione dell opera di
DettagliDENUNCIA DI ESISTENZA
SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO INV/ Alla PROVINCIA DI AREZZO SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO Via A. Testa, 2 52100 Arezzo 2 Copie cartacee Oggetto: art. 16 D.P.G.R. 25 febbraio 2010, n. 18/R Regolamento di attuazione
DettagliSequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016
Sequenza sismica in Italia centrale: scarpate di faglia prodotte dall evento del 30 ottobre 2016 Scritto da Silvia Mattoni 3 novembre 2016 Il terremoto del 30 ottobre in Italia Centrale ha prodotto almeno
DettagliCambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale?
Cambiamento climatico e pericoli naturali: a che punto è la pianificazione territoriale? Furio Dutto, Servizio Protezione Civile, Provincia di Torino Fabrizio Longo, Servizio Protezione Civile, Provincia
DettagliLe frane dell Appennino meridionale dauno: il caso di Montaguto (AV)
Le frane dell Appennino meridionale dauno: il caso di Montaguto (AV) Antonello Fiore, Autorità di Bacino della Puglia Francesco Maria Guadagno, Università degli Studi del Sannio LE FRANE IN CASA FORUM
DettagliConsumi gas, in calo del 20% in meno di 10 anni. Crollo per il termoelettrico
Consumi gas, in calo del 20% in meno di 10 anni. Crollo per il termoelettrico I grandi dell'energia in Italia solo 4 anni fa prevedevano che la domanda nazionale di gas naturale sarebbe arrivata a circa
DettagliINTERVENTI DI RIORDINO IDRAULICO E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL CENTRO ABITATO DI BULTEI (SS)
INTERVENTI DI RIORDINO IDRAULICO E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL CENTRO ABITATO DI BULTEI (SS) F.Cambula(*), M. Pani (*), A.M. Lostia(**), D. Giannoni (*), F. Fois (***) (*) Libero professionista
DettagliCOMUNE DI MEZZANEGO Provincia di Genova
COMUNE DI MEZZANEGO Provincia di Genova Via Cap. Fr. Gandolfo, 115 16046 MEZZANEGO (GE) Tel. (0185) 336085 - Fax (0185) 336398 C.F. 82002550109 - P.I. 00209450998 COMUNE DI MEZZANEGO - PROVINCIA DI GENOVA
DettagliSEPT ILES (Quebec Canada)
www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Condotta idraulica di deviazione Piattaforma di lavoro SEPT ILES (Quebec Canada) SEPT ILES (QUEBEC CANADA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS PROGETTO:
DettagliDai rischi naturali alla resilienza territoriale
Dai rischi naturali alla resilienza territoriale Mario Panizza Professore Emerito di Geomorfologia nell Università di Modena e Reggio Emilia Modena, 15 dicembre 2011 «Le città resilienti» Distribuzione
DettagliACQUA E ENERGIA CENTRALI E DIGHE MATTIA FERRARO
ACQUA E ENERGIA CENTRALI E DIGHE MATTIA FERRARO INDICE Centrali idroelettriche e dighe; Funzionamento delle centrali idroelettriche; Produzione e utilizzo dell energia idroelettrica; Idroelettrico nel
DettagliNOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA
NOTA SU RISCHIO SISMICO IN ITALIA: STIMA DEL NUMERO DI ABITAZIONI INTERESSATE (E POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO) E COSTI PER LA LORO MESSA IN SICUREZZA In Italia ogni anno si verificano in media circa un centinaio
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA
CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA FRANE E ALLUVIONI: SEI MILIONI DI PERSONE A RISCHIO Emilia Romagna, Campania e Lombardia tra le regioni più esposte ausa del consapevolezza nella società
DettagliElaborato n 7. DATA: Giugno 2014
Elaborato n 7 DATA: Giugno 2014 ADOZIONE - dicembre 2015 Vista dell abitato di Valle di Cadore con la dolce conca di Pian de Val; sullo sfondo a destra i versanti occidentali del Monte Zucco Vista dell
DettagliREALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE
COMUNE DI PREDAZZO PROVINCIA DI TRENTO REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE PREMESSA NELL ULTIMO
DettagliNel 2016 tengono i canoni di locazione
Nel 2016 tengono i canoni di locazione Il prezzo medio di un affitto in Italia si attesta a 8,4 euro, lo stesso valore di un anno fa Differenze marcate da mercato a mercato: canoni su a Firenze (9,1%),
DettagliHydrogeological catastrophes PART I
Hydrogeological catastrophes Extract from a meeting in Lecco about landslides By M. Papini The slides are divided in four parts PART I www.engeology.eu CATASTROFI IDROGEOLOGICHE PROF.SSA MONICA PAPINI
DettagliPiano Provinciale di Emergenza di Protezione Civile
PIANO DI EMERGENZA MODELLO DI INTERVENTO (D.g.r. 21 febbraio 2003) Frana di Pagnona Comune di Pagnona Località: Abitato e S.P. 67 Tipologia di Frana (secondo Varnes) : Tipologia crollo Stato di dissesto
DettagliL osservatorio economico
L osservatorio economico Testi e tabelle estratti dai rapporti sull economia della Fondazione Aristeia-Istituto di ricerca del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti a cura di Tommaso Di Nardo
DettagliFlussi Turistici di Milano e Provincia Primo trimestre 2013
Flussi Turistici di Milano e Provincia Primo trimestre 2013 in attesa di validazione da parte di ISTAT, i dati sono da ritenersi provvisori e soggetti a modifica Capacità ricettiva nel Comune di Milano
DettagliINFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
STUDI SULLE CARATTERISTICHE DELLE ONDE DI PIENA ARTIFICIALI CONSEGUENTI A MANOVRE DEGLI ORGANI DI SCARICO DELLE DIGHE O AD IPOTETICO COLLASSO DEGLI SBARRAMENTI E SULLA INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE
DettagliPiano d'ambito - Elenco allegati grafici. n Titolo Scala Rev. Data
Inquadramento generale 1.1 Regione Veneto: suddivisione in Ambiti Territoriali Ottimali 1:500.000 1.2 Corografia generale dell'aato Veneto Orientale 1:150.000 1.3 Carta delle unità idrogeologiche 1:100.000
DettagliIL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO
IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO Ing. Roberto Casarin Dott. Matteo Bisaglia Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento,
DettagliLa rete distributiva dei carburanti in Toscana
La rete distributiva dei carburanti in Scheda riassuntiva dei dati sulla rete distributiva dei carburanti in Totale impianti stradali distribuzione di carburanti Totale impianti autostradali distribuzione
DettagliRegione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA
REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana UFFICIO DEL GENIO CIVILE MESSINA COMUNE DI MESSINA - Villaggio S. MARGHERITA - Eventi franosi verificatosi nel 01-10-2009, individuazione aree interessate. DISSESTO
DettagliConsiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 45/2014 (Atti del Consiglio) Contributi straordinari in favore della popolazione e degli enti locali colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici
DettagliDOLOMITI FRIULANE. Trekking. 27-30 Agosto 2015
Trekking ANELLO DELLE DOLOMITI FRIULANE 27-30 Agosto 2015 Trekking ad anello in senso orario di 4 giorni all interno delle Dolomiti Friulane, tra guglie vertiginose e prati assolati. L itinerario attraversa
DettagliAnalisi suolo e sottosuolo
Analisi suolo e sottosuolo Atelier città paesaggio 2015/2016 Gruppo 02 Gruppo 16 Andrea Verzini Giacomo De Caro Niccolò Antonielli Pia Fleischer Simone Valbusa Anca Spiridon Alexia Brodu Matija Perić Rischio
DettagliBolzano Maggio 2014 DIGA DEL GIOVERETTO. Diga del lago di Gioveretto Geom. Mauro Scienza
Bolzano DIGA DEL GIOVERETTO 1.) Descrizione dell impianto 2.) Tipologia dell opera 3.) Immagini storiche 4.) Strumentazione di controllo 5.) Analisi dei dati 27.01.2012 Descrizione dell impianto Planimetria
DettagliTERREMOTO: GIANCARLO (CONFSAL VVF), VIGILI DEL FUOCO INTERVENUTI TEMPESTIVAMENTE
TERREMOTO: CONFSAL, VIGILI DEL FUOCO INTERVENUTI IMMEDIATAMENTE = Roma, 6 mar.(adnkronos) -''Dopo la terribile scossa di terremoto con magnitudo di 5.8 che ha colpito nella notte la provincia de L'Aquila
DettagliCittà e comunicazioni
Città e comunicazioni L ambiente urbano I villaggi sono centri abitati che hanno dai 1.000 ai 2.000 abitanti, o addirittura solo qualche centinaio. Nei paesi, invece, il numero degli abitanti è superiore.
DettagliCURRICULUM PROFESSIONALE
CURRICULUM PROFESSIONALE A.1.) DATI PERSONALI: Dr. Geol. Fabrizio VIGNA Via A. Badini Confalonieri 10148 TORINO Tel. mobile: 338 2588463 VGN FRZ 73B27 L219V PARTITA IVA: 08313080015 Iscritto all Ordine
DettagliLE FORME DEL TERRITORIO
VOLUME 1 CAPITOLO 1 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE LE FORME DEL TERRITORIO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: carta geografica... altezza...
DettagliAbbattimento ultimo diaframma Variante di Valico. Galleria Val di Sambro. 8 novembre 2014
Abbattimento ultimo diaframma Variante di Valico Galleria Val di Sambro 8 novembre 2014 2 LA VARIANTE DI VALICO VS ALTRE MEGA OPERE 3 59 KM DI TRACCIATO POTENZIATO di cui 32 km in variante LA CARTA D IDENTITA
Dettagli