Università degli Studi di Cassino

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università degli Studi di Cassino"

Transcript

1 Università degli Studi di Cassino RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO 2010 Consiglio di Amministrazione del 23 maggio 2011

2 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 RELAZIIONE AL CONTO CONSUNTIIVO ESERCIIZIIO 2010 PREMESSA La redazione del Conto Consuntivo e la successiva sottoposizione al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione rappresenta un obbligo istituzionale stabilito dallo Statuto e dal Regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la Finanza e la Contabilità. Infatti, spetta al Consiglio di Amministrazione il compito di approvare il conto consuntivo entro il 30 del mese di aprile successivo alla chiusura dell'esercizio finanziario. Tale obbligo costituisce l'annuale appuntamento per una verifica di quanto è stato possibile realizzare attraverso il confronto fra l'impostazione previsionale del bilancio ed i risultati definitivi conseguiti, sia in termini finanziari che in termini patrimoniali, a seguito dell azione amministrativa. La presente relazione evidenzia i risultati conseguiti ponendoli a confronto con le aspettative formulate in sede di approvazione del bilancio di previsione Sulla base dei risultati conseguiti, si può affermare che l'ateneo ha saputo dare attuazione, non senza difficoltà, alle linee programmatiche a suo tempo definite dagli Organi di Governo, volte ad avviare una complessa e delicata fase di sviluppo, pur nella consapevolezza dell'esistenza di diffusi disagi connessi alle note ristrettezze finanziarie, alle carenze di personale ed alla continua evoluzione normativa in materia di ordinamento universitario e di riforma della pubblica amministrazione. L'apprezzamento ottenuto dagli studenti che hanno scelto di iscriversi al nostro Ateneo ripaga certamente gli sforzi sostenuti; tuttavia, la comunità universitaria è consapevole che al successo quantitativo dovranno seguire anche risultati di qualità nei settori della didattica, della ricerca e dei servizi agli studenti. Dall esercizio finanziario 2010 si è iniziato ad adottare alcune modalità operative specifiche in maniera da porre le basi soprattutto per una revisione di alcuni aspetti cruciali dell Ateneo e per avviare una sperimentazione che possa giungere a compimento nei prossimi anni accademici, incentivando azioni virtuose e logiche di programmazione e controllo, fondamentali in un sistema pubblico e dinamico come quello dell Università, che possono far 2

3 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 emergere una maggiore conoscenza dei fenomeni interni, in particolare quelli che vengono valutati positivamente dal Ministero nell ambito della ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), dagli altri enti finanziatori e da tutti i soggetti portatori di interesse diretto ed indiretto nei confronti delle politiche universitarie. Un ruolo fondamentale lo avranno gli Organi accademici e tutte le componenti di Ateneo, che saranno chiamate a riflettere e condividere un nuovo sistema di valutazione e allocazione delle risorse. Naturalmente il confronto si avvierà in seguito anche con tutti gli enti territoriali che collaborano con l Università di Cassino per il raggiungimento dei suoi fini istituzionali. Il processo di costruzione di un nuovo sistema di riferimento per l Ateneo dovrà tener conto di un forte impegno da parte di tutto il personale docente, dei dirigenti e del personale tecnico amministrativo, che saranno chiamati ad assolvere al loro impegno di gestione autonoma, responsabile e trainante per il futuro sviluppo della nostra Università. Sarà data priorità agli interventi che coinvolgono tutte le strutture dell Ateneo in un ottica di crescita comune: programmazione triennale, controllo di gestione, contabilità economica analitica per centri di costo, formazione continua di tutto il personale, innovazione amministrativa, rendicontazione sociale, apertura agli interlocutori esterni, monitoraggio dei risultati e valutazione sia interna che esterna, riorganizzazione e semplificazione amministrativa, azioni per una migliore informazione, comunicazione e collaborazione tra diverse aree o strutture e maggiore coordinamento tra uffici all interno dell Amministrazione. Di seguito si riportano in forma sintetica i dati più significativi idonei a rappresentare l'andamento della gestione del 2010; inoltre, in ordine ai più importanti aspetti della vita universitaria, sono esposti, i risultati conseguiti in termini di concrete realizzazioni di servizi, opere e beni per dimostrare in tal modo il grado di attuazione dei vari indirizzi programmatici a suo tempo deliberati. 3

4 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 IL SISTEMA DEI CONTROLLI SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLE UNIVERSITÀ L'art. 7 della Legge 168/89, comma 10, stabilisce espressamente che "la gestione finanziaria delle Università è soggetta, sulla base di consuntivi annuali, al controllo successivo della Corte dei Conti; la Corte riferisce al Parlamento con un'unica relazione annuale". L art. 5 della Legge 537/93, comma 21, stabilisce che "il controllo successivo della Corte dei Conti è esercitato ai soli fini della relazione al Parlamento con l esclusione del controllo amministrativo di regolarità contabile e sui singoli atti della gestione. All'uopo le Università trasmettono alla Corte dei Conti i consuntivi annuali, corredati della relazione del Rettore, dei Nuclei di Valutazione interna e dei Revisori dei Conti, non oltre 15 giorni dopo la loro approvazione e comunque non oltre sei mesi dopo la chiusura dell esercizio finanziario a cui si riferiscono". Inoltre, nelle Università devono essere istituiti Nuclei di Valutazione interna con il compito di verificare, mediante analisi comparative dei costi e dei rendimenti, la corretta gestione delle risorse pubbliche, la produttività della ricerca e della didattica, nonché l'imparzialità ed il buon andamento dell azione amministrativa. I nuclei determinano i parametri di riferimento del controllo anche su indicazione degli organi generali di direzione, cui riferiscono con apposita relazione almeno annualmente. La relazione dei Nuclei di Valutazione interna è trasmessa al MIUR, al CUN e alla Conferenza permanente dei Rettori per la valutazione dei risultati relativi all'efficienza e alla produttività delle attività di ricerca e di formazione, e per la verifica dei programmi di sviluppo e di riequilibrio del sistema universitario, anche ai fini della successiva assegnazione delle risorse. Tale valutazione è effettuata dall'osservatorio permanente da istituire con decreto del Ministro, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. La relazione è altresì trasmessa ai Comitati provinciali della pubblica amministrazione, di cui all art. 17 del D.L , n. 152, convertito, con modificazioni, dalla Legge , n Nuove disposizioni, in materia di controlli e valutazione, sono state introdotte con la Legge 19 Ottobre 1999, n Dette norme e, in particolare, l'art. 1, sono state recepite nel nuovo Statuto dell'università degli Studi di Cassino, emanato con Decreto Rettorale del 30 novembre 2004, che all'art. 26 stabilisce: 4

5 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 Nucleo di Valutazione interna 1. è istituito il nucleo di valutazione interna, organismo tecnico che ha il compito di verificare, mediante analisi comparativa dei costi e dei rendimenti, il corretto, l efficiente e l efficace utilizzo delle risorse. 2. il nucleo di valutazione opera in posizione di autonomia e risponde esclusivamente agli organi centrali di governo. 3. il nucleo determina i parametri di riferimento della valutazione, tenendo conto di opportuni indicatori approvati dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, per le parti di loro competenza. Il nucleo dovrà richiedere anche la valutazione degli studenti e degli altri utenti del prodotto universitario. 4. il nucleo, che ha per obiettivo la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia complessiva delle strutture e non dei singoli, si avvale, nelle sue analisi, del lavoro e della collaborazione dei Consigli dei Corsi di studio di cui all'art. 16 e delle commissioni per la ricerca di cui all'art. 20, comma le analisi del nucleo sono riferite periodicamente al Rettore e da questi trasmesse, per l esame, al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, cui spetta prendere le decisioni opportune nelle aree di propria competenza. 6. entro il 31 marzo di ogni anno al Nucleo sono fatti pervenire, in ogni caso, i risultati della gestione dell'ateneo e dei centri di spesa comunque denominati, relativi all'esercizio trascorso. Il Nucleo formula nei trenta giorni successivi le proprie osservazioni in una relazione generale che deve accompagnare il conto consuntivo; in essa è riepilogato l'esito dei controlli effettuati e vengono formulate proposte per il miglioramento della gestione. La relazione è trasmessa agli Organi competenti a norma di legge. 7. il Nucleo di valutazione è composto da almeno cinque e non più di nove membri, di cui due e non più di quattro esterni, scelti tra esperti in materia di organizzazione della didattica e della ricerca, di organizzazione aziendale e valutazione del rendimento dei pubblici servizi, di analisi e valutazione dei bilanci nonché di contabilità pubblica, di scienza dell'amministrazione e di controllo di gestione. Con la succitata Legge 370/99 (art. 2) è stato istituito, altresì, il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario avente i compiti di: 5

6 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 a) fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle Università previa consultazione della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), ove costituito; b) promuovere la sperimentazione, l applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; c) determinare ogni triennio la natura delle informazioni e i dati che i Nuclei di Valutazione degli Atenei sono tenuti a comunicare annualmente; d) predisporre ed attuare, sulla base delle relazioni dei Nuclei di Valutazione degli Atenei e delle altre informazioni acquisite, un programma annuale di valutazioni esterne delle Università o di singole strutture didattiche, approvato dal Ministero dell Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con particolare riferimento alla qualità delle attività universitarie, sulla base di standard riconosciuti a livello internazionale, nonché della raccomandazione 98/561/CE del Consiglio, del 24 settembre 1998, sulla cooperazione in materia di garanzia della qualità nell istruzione superiore; e) predisporre annualmente una relazione sulle attività di valutazione svolte; f) svolgere i compiti assegnati dalla normativa vigente all Osservatorio per la valutazione del sistema universitario di cui al Decreto del Ministro dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 5 maggio 1999, n. 229; g) svolgere su richiesta del Ministro dell'università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, ulteriori attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle Università, nonché ai progetti e alle proposte presentati dalle medesime. In sostanza, ai fini della corretta ed efficiente gestione delle risorse pubbliche, il nuovo sistema dei controlli dà rilevanza soprattutto al controllo di gestione ed al controllo strategico; il primo è diretto ad accertare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati ed economici dell'attività espletata per la loro realizzazione attraverso l'analisi dei costi e delle risorse impiegate, mentre il secondo è uno strumento a supporto degli Organi di Governo per verificare la congruenza del programma operativo rispetto al programma strategico dagli stessi ideato. In mancanza del controllo di gestione e del controllo strategico non è possibile misurare l'efficienza dell'azione amministrativa, individuare gli eventuali scostamenti che si siano verificati rispetto agli obiettivi programmati e adottare le relative misure correttive. 6

7 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 A questo proposito, sono state introdotte le innovazioni necessarie per realizzare il suddetto sistema di controlli sia con riguardo all'organizzazione e sia con riguardo alla formazione e qualificazione del personale. Dall anno 2005 sono stati accentuati gli sforzi per migliorare l'apparato organizzativo dell'ateneo in modo che la verifica e le attività di valutazione soddisfino realmente i principi e i parametri posti dal legislatore. La nuova riorganizzazione delle strutture dell Ateneo individua un modello di attribuzione di funzioni secondo principi di verticalizzazione delle responsabilità e di pesatura delle singole unità operative. Infine, la vigente legislazione attribuisce notevole importanza al controllo sulla spesa del personale e sui costi della contrattazione collettiva integrativa. Ai sensi degli articoli 58 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante "norme generali sull ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubbliche", il Ministero dell Economia e delle Finanze può avvalersi dei propri servizi ispettivi per la valutazione e la verifica delle spese per il personale, con particolare riferimento agli oneri derivanti dai contratti collettivi nazionali e decentrati, nonché denunciare alla Corte dei Conti eventuali irregolarità. A livello di singola amministrazione universitaria, ai sensi del C.C.N.L. vigente, il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione integrativa spetta al Collegio dei Revisori dei Conti dell'università. Le leggi finanziarie degli ultimi anni, nell'intento di contenere i costi della contrattazione integrativa hanno previsto per le Amministrazioni pubbliche, ivi comprese le Università, la possibilità che i Comitati di settore ed il Governo procedano a verifiche congiunte in merito alle implicazioni finanziarie complessive della contrattazione integrativa, definendo metodologie e criteri di riscontro anche a campione sui contratti integrativi delle singole Amministrazioni. Nel caso in cui i controlli e le rilevazioni evidenzino costi non compatibili con i vincoli di Bilancio, le relative clausole dell'accordo Integrativo sono nulle di diritto. In ordine alla necessità di tenere costantemente monitorata la spesa fissa e ricorrente, in particolare quella per le retribuzioni del personale universitario, si fa presente che, l'amministrazione, in occasione delle diverse fasi di programmazione delle nuove assunzioni, subordina le proprie decisioni in materia alla rigorosa ed attenta disamina del costo del personale, dei suoi prevedibili aumenti, sia per incrementi retributivi che per progressioni e 7

8 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 ricostruzioni di carriera. Inoltre, l esigenza di introdurre procedimenti di controllo di gestione, di valutazione delle attività didattiche e scientifiche, di verifica delle modalità d'uso delle risorse finanziarie, ha messo in evidenza i limiti dell'attuale gestione finanziaria e la necessità di uniformare le procedure contabili dei vari Centri di Responsabilità ai fini di consentire la valutazione economica dei servizi e delle attività universitarie sia a livello di Ateneo che a livello di singola struttura (Dipartimento, Centro, Biblioteca, Amministrazione Centrale). In primo luogo, è stato necessario prendere atto delle nuove modalità di trasferimento delle risorse finanziarie di provenienza ministeriale, non più legate a vincoli di destinazione ma fondate sul criterio del «budget» e della responsabilizzazione degli organi di governo, abilitati ad amministrare in piena autonomia il Bilancio dell'ateneo. A fronte delle limitate risorse finanziarie disponibili, l assegnazione di queste alle varie attività universitarie, pone l'esigenza di introdurre procedimenti di controllo di gestione, di valutazione delle diverse iniziative didattiche e scientifiche, di verifica delle modalità di uso delle risorse finanziarie, mediante schemi contabili nuovi e l'utilizzo di un sistema informatico di contabilità volto a garantire la rilevazione e l'elaborazione delle informazioni necessarie per una corretta contabilità finanziaria. Infatti, una regola fondamentale della nuova gestione delle risorse dovrà essere quella di favorire i Centri di Responsabilità più produttivi ed efficienti, in modo da orientare i finanziamenti per la realizzazione dei progetti formativi e di ricerca di maggiore qualità e interesse per l'utenza interna ed esterna. L Ateneo deve accrescere la propria capacità attrattiva promuovendo le attività didattiche e scientifiche che più rispondono alle esigenze del Territorio. Per fare questo, occorre sostenere le nuove iniziative anche finanziariamente, attraverso il sistema del cofinanziamento. Altra innovazione, che è stata attuata gradualmente, è quella di assoggettare a una sola procedura informatica contabile tutti i Centri di Responsabilità, tenuto conto che l'ateneo cassinate si sta interamente organizzando secondo un assetto di tipo dipartimentale. Nel perseguimento di tali obiettivi, si è tenuto conto dell'orientamento politico espresso dagli organi di governo dell'ateneo e dell'esigenza di: scegliere un impostazione per budget alle strutture, in relazione alla definizione e svolgimento di funzioni omogenee; favorire la programmazione e l'operatività di spesa delle strutture; estendere le competenze amministrativo-contabili dei Dipartimenti e degli altri Centri 8

9 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 di Responsabilità (decentramento amministrativo); accentuare il ruolo politico-gestionale dei Dipartimenti e degli altri Centri di Responsabilità, nella destinazione delle risorse alle attività di ricerca e didattiche di pertinenza delle singole strutture; individuare gli organi cui spettano competenze gestionali responsabilizzandoli in ordine al migliore utilizzo delle risorse a disposizione ed alla correttezza ed efficacia amministrativa. Particolare attenzione merita la scelta di attribuire ai Dipartimenti e agli altri Centri di Responsabilità piena autonomia, cioè piena capacità di porre in essere tutte le attività connesse al loro funzionamento e alla realizzazione delle loro iniziative, con l eccezione di quelle relative alle opere edilizie, alla manutenzione straordinaria, all acquisizione e alla locazione di beni immobili, all acquisizione di grandi attrezzature, impianti tecnologici e grandi forniture e alle assunzioni di personale. 9

10 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 IL QUADRO NAZIONALE DI RIFERIMENTO: VINCOLI NORMATIVI E DIRETTIVE La gestione del bilancio 2010 è stata influenzata dall esistenza di numerosi vincoli e direttive provenienti dalla normativa nazionale, che è opportuno ricordare anche per comprendere meglio i meccanismi finanziari di entrata e di spesa, nonché la conseguente azione amministrativa mirata a realizzare gli obiettivi prefissati. Oggi gli Atenei si trovano ad affrontare una fase cruciale per i recenti provvedimenti governativi: le misure predisposte con il decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito con legge 24 luglio 2008 n. 126, con il decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito con legge 6 agosto 2008, n. 133, con il decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito con legge 9 gennaio 2009, n. 1 e con il Decreto-Legge n. 78 del , convertito con legge 30 luglio 2010 n. 122 avranno sicuramente riflessi rilevanti sulla vita accademica, rischiando di compromettere ipotesi di rinnovamento e di porre in gravi difficoltà il funzionamento stesso degli Atenei. Il perno della manovra, per quel che riguarda l Università, è infatti costituito dalla riduzione progressiva, su un arco triennale, del Fondo di Finanziamento Ordinario, collegata alla parallela limitazione delle assunzioni di personale a tempo indeterminato. Queste ultime, fermi restando i limiti di cui all'articolo 1, comma 105, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, devono essere contenute da parte di ogni Università entro il 50% delle spesa sostenuta per il personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio nell'anno precedente: un vincolo che non tiene conto né degli impegni legati alla revisione in atto degli ordinamenti didattici in applicazione del DM 270/2004, né dei posti già banditi di professore e ricercatore e dei conseguenti impegni di assunzione, né della attuale diversa distribuzione degli organici presso gli Atenei, né del diverso costo tra le varie fasce. Non si può non rilevare, tra l'altro, come le disposizioni normative precedenti intervengono, negativamente, anche sulle condizioni retributive del personale docente, ivi compreso quello alle prime fasi di carriera, caratterizzate notoriamente da stipendi particolarmente bassi. Per quel che riguarda il personale tecnico e amministrativo, la riduzione del fondo per il finanziamento della contrattazione integrativa pone in discussione quote considerate fisse e continuative di salari già percepiti, a loro volta estremamente esigui. Il bisogno di risorse adeguate per il funzionamento degli Atenei e per il finanziamento della ricerca, qualunque sia il tipo di progetto politico che si intende realizzare, può rappresentare 10

11 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 un problema addirittura drammatico, qualora non si correggano le recenti disposizioni, il FFO sarà destinato interamente al pagamento delle sole retribuzioni con la conseguenza che molte delle amministrazioni universitarie correranno il rischio del dissesto finanziario. L aumento del costo del personale non più compensato da trasferimenti ministeriali, anzi accompagnato da significativi tagli nei trasferimenti ordinari determina una situazione di grave difficoltà finanziaria anche negli Atenei, come quello di Cassino, che hanno adottato misure di maggiore rigore nelle decisioni di spesa. L insieme delle minori entrate e dei costi crescenti delle spese obbligatorie, quali quelli del personale, a parità di altre entrate e di spese non obbligatorie, ha comportato, per l esercizio finanziario 2010, la necessità di ricercare un pareggio di bilancio operando tagli molto significativi anche su capitoli di spesa che l Ateneo ha da sempre ritenuto fondamentali per garantire un proficuo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca. Inoltre a decorrere dall anno 2009, al fine di promuovere e sostenere l incremento qualitativo delle attività delle università statali e di migliorare l efficacia e l efficienza nell utilizzo delle risorse, una quota non inferiore al 7% del FFO di cui all art. 5 della legge 537/93, e successive modificazioni, e del fondo di cui all art. 2, comma 428, della legge 244/2007, con progressivi incrementi negli anni successivi, è ripartita prendendo in considerazione: a) la qualità dell offerta formativa e i risultati dei processi formativi; b) la qualità della ricerca scientifica; c) la qualità, l efficacia e l efficienza delle sedi didattiche. Le modalità di ripartizione delle risorse di cui sopra sono definite con decreto del MIUR, sentito il CIVR e il CNVSU. Entrando nel particolare, sul fronte delle ENTRATE, occorre tenere presente che il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università rappresenta, insieme ai contributi studenteschi, la maggiore fonte di entrata; 1. ai sensi dell art. 5, comma 1, del D.P.R. 25 luglio 1997, n. 306, le tasse e i contributi non possono superare il limite del 20% del FFO consolidato. Nel 2009, l'incidenza della contribuzione studentesca, sottratti i rimborsi tasse e i servizi erogati in favore degli studenti, rispetto al FFO provvisorio si è assestata al 19,00%; 2. il MIUR può assegnare risorse con riferimento al Piano di Sviluppo Triennale ed agli Accordi di Programma sottoscritti con gli Atenei, su specifici temi in relazione alle risorse assegnate al Sistema Universitario ed agli obiettivi di politica universitaria; 11

12 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo i fondi per l'edilizia universitaria sono stati drasticamente ridotti a partire dall anno 2002; 4. la legge 11 luglio 2003, n. 170 «Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti», prevede finanziamenti finalizzati a perseguire i seguenti obiettivi: a) sostegno alla mobilità internazionale degli studenti, anche nell'ambito del programma di mobilità dell'unione europea Socrates-Erasmus, mediante l'erogazione di borse di studio integrative; b) assegnazione agli studenti capaci e meritevoli, iscritti ai corsi di laurea specialistica e ai corsi di dottorato di ricerca, di assegni per l'incentivazione delle attività di tutorato di cui all'articolo 13 della legge 19 novembre 1990, n. 341, nonché per le attività didattico-integrative, propedeutiche e di recupero; c) promozione, in determinate aree scientifico-disciplinari, di corsi di dottorato di ricerca, inseriti in reti nazionali ed internazionali di collaborazione interuniversitaria, coerenti con le linee strategiche del Programma nazionale per la ricerca di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204; d) finanziamento di assegni di ricerca di cui all'articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449; e) incentivazione per le iscrizioni a corsi di studio inerenti ad aree disciplinari di particolare interesse nazionale e comunitario. Sul fronte delle USCITE occorre tenere presente: 1. che il limite massimo delle spese fisse per il personale di ruolo non può superare il 90% del FFO consolidato; in caso contrario non si può procedere all'indizione di procedure concorsuali e di valutazione comparativa né all assunzione di personale; inoltre, si è esclusi dalla ripartizione dei fondi relativi al piano straordinario per l assunzione dei ricercatori (art. 1 legge n. 1/2009); 2. le indicazioni contenute nelle leggi finanziarie in tema di programmazione pluriennale del fabbisogno di personale, di limitazioni alle assunzioni di personale a tempo determinato ed alle collaborazioni coordinate e continuative; 3. l esigenza di monitorare i flussi finanziari in relazione al limite di fabbisogno statale definito dal MIUR (limite massimo ai pagamenti possibili, al netto delle entrate proprie dell'ateneo); 4. gli indirizzi governativi rivolti a tutta la Pubblica Amministrazione affinché si 12

13 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 contengano i consumi intermedi e le spese di gestione; 5. le ultime leggi finanziarie, la legge 6 agosto 2008, n. 133 e la legge 30 luglio 2010, n. 122 che hanno introdotto una serie di disposizioni restrittive, su: a. il contenimento delle spese per relazioni pubbliche, pubblicità e rappresentanza; b. il contenimento delle spese per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture; c. l'imputazione a carico del bilancio degli Atenei degli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali a favore del personale tecnico-amministrativo, nonché di quelli derivanti dalla corresponsione dei miglioramenti retributivi al personale docente e ricercatore; d. il contenimento delle spese per assumere personale a tempo determinato e collaboratori coordinati (sono fatte salve le assunzioni a tempo determinato e la stipula dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa per l'attuazione di progetti di ricerca e di progetti finalizzati al miglioramento dei servizi, i cui oneri non risultino a carico del FFO delle Università); e. la diminuzione del fondo di finanziamento ordinario e la drastica decurtazione dei fondi per l'edilizia universitaria; f. il contenimento dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa. 6. l articolo 7, comma 5 quinquies, della legge 26 febbraio 2010, n. 25, che ha prorogato al 31 dicembre 2010 l efficacia dell art. 1 bis della legge n. 1/2009, prevede che per valutare il rispetto del limite del 90% FFO per i costi di personale non si contabilizzano gli incrementi di legge del personale docente e ricercatore né quelli per gli incrementi contrattuali del personale tecnico amministrativo. 7. le nuove modalità di finanziamento del MIUR, fondate sul criterio del cofinanziamento. Occorre infatti considerare le risorse che l'ateneo deve mettere a disposizione per iniziative che il MIUR potrà cofinanziare a vario titolo (interventi in particolare nel campo della ricerca, del dottorato di ricerca, degli assegni di ricerca, dei progetti di internazionalizzazione, del piano di sviluppo e degli accordi di programma per l edilizia, ecc.). Per rispondere a tale esigenza sono stati stanziati finanziamenti per il cofinanziamento delle ricerche di interesse nazionale, per assegni di ricerca e per i dottorati di ricerca. 13

14 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 LE LINEE DI TENDENZA DELLA FINANZA PUBBLICA E LE NUOVE REGOLE DI FINANZIAMENTO DELLE UNIVERSITÀ Il Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) costituisce il principale strumento di finanziamento pubblico delle Università. Si consideri che nel 2010 l'università di Cassino a fronte di ,76 di entrate accertate per tasse e contributi degli studenti iscritti, che costituiscono la massa principale di entrate non pubbliche, presenta assegnazioni provvisorie del FFO per ,00 (Ministeriale n del ). Il FFO ha infatti il compito di finanziare la parte prevalente delle spese ricorrenti degli Atenei: stipendi, utenze, acquisti di beni e servizi, dotazioni ai Dipartimenti, ecc. A decorrere dall anno 2009, a seguito delle criticità segnalate dagli atenei in merito all'applicazione dei modelli utilizzati per la ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario, sono state introdotte alcune significative modifiche finalizzate a rendere più omogenei i criteri di allocazione delle risorse. Dallo scorso anno il modello per la ripartizione della quota per il riequilibrio (che risale al 2004) è stato affiancato dal modello premiale previsto dalla legge n. 1/2009. I due modelli presentano finalità in parte diverse: il primo mira alla riduzione delle differenze strutturali nel finanziamento degli atenei; il secondo alla valorizzazione delle migliori performance, soprattutto nel campo della ricerca. Diversi sono anche i pesi attribuiti nei due modelli agli indicatori utilizzati per misurare il raggiungimento: il cardine del modello di riequilibrio è sulla didattica (che pesa per il 60%), quello del modello premiale sulla ricerca scientifica (con peso pari al 66%). E' altrettanto vero, peraltro, che i due modelli condividevano lo stesso obiettivo di fondo, cioè quello di sostituire gradualmente al finanziamento "inerziale" prevalente a partire dal 1993 un finanziamento maggiormente incentrato su fattori qualitativi correlati ai risultati raggiunti da ciascuna istituzione. Dal 2009 si è scelto di far convivere i due modelli con l'intento di spostare l'attenzione del sistema universitario sui nuovi parametri in modo graduale. I due modelli sono stati unificati in un unico "modello premiale 2010", che fonde i parametri dimensionali/strutturali del modello di riequilibrio con i parametri di performance del modello premiale. In analogia con il modello di riequilibrio, il modello 2010 dovrebbe articolarsi in tre macro dimensioni: Domanda di formazione, Risultati dei processi formativi e Ricerca scientifica, ma conserva la struttura dei pesi del modello premiale 2009 che ha inteso assegnare un maggiore peso alle 14

15 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 attività connesse alla ricerca scientifica (66% assegnato alla ricerca e 34% assegnato alla didattica come sommatoria della sezione domanda e di quella dei risultati dei processi formativi). Le modalità di ripartizione delle risorse di cui sopra sono definite con decreto del MIUR, sentito il CIVR e il CNVSU. Per l'esercizio finanziario 2010, le assegnazioni per il funzionamento ordinario (FFO) alle Università, sono state operate secondo i seguenti criteri (D. M. n. 655 del 21 dicembre 2010): Art. 1 Interventi quota base Sulla base delle risorse complessivamente disponibili viene disposta la seguente attribuzione: a. a ciascuna Università, di una quota pari a circa l 80% del Fondo di finanziamento ordinario assegnato nell anno 2009, al netto degli interventi straordinari; b. alle Istituzioni ad ordinamento speciale, alle Università per Stranieri, all Università degli Studi di Roma Foro Italico, all Università degli Studi di Urbino e all Università degli Studi dell Aquila viene disposta una assegnazione pari a quella disposta nell anno 2009, al netto degli interventi straordinari, ridotta del 3,72%; c. all Università degli Studi di Camerino e all Università degli Studi di Macerata viene disposta, sulla base dell Accordo di programma sottoscritto con il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, una assegnazione pari a quella disposta nell anno 2009, al netto degli interventi straordinari e del contributo di cui all accordo stesso, ridotta del 3,72%; Le assegnazioni di cui sopra vengono ridotte per ogni singola Istituzione, tenendo conto delle disposizioni di cui all art. 66 Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133 e all art. 1, comma 3, Decreto Legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito dalla Legge 9 gennaio 2009, n. 1, in proporzione alle risorse resesi disponibili dal turn over effettivo dell anno Nel trasferire le risorse alle Istituzioni si terrà conto, altresì, delle disposizioni di cui al D.I. 16 settembre 2009, registrato alla Corte dei Conti il 22 ottobre 2009, reg. 6, foglio 140, relativo al versamento al bilancio dello Stato delle somme di cui all art. 69, commi 1 e 5, del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito, con modificazione, dalla Legge 6 agosto 2008, n Ad integrazione di tale assegnazione sono disposti gli interventi finanziari di cui agli articoli successivi. Art. 2 Assegnazioni per obbligazioni assunte nei pregressi esercizi Sono disposti interventi finanziari per la copertura di obbligazioni derivanti da provvedimenti ministeriali assunti nei precedenti esercizi ed in particolare: per la copertura del rimborso delle quote relative agli accordi di programma stipulati con le Istituzioni universitarie; per i l completamento degli interventi di cofinanziamento della mobilita dei docenti disposti dalle Università in applicazione di quanto previsto dall'art. 5 del D.M. 23 settembre 2009, n. 45; quale quota da versare, per il corrente esercizio, all'aran; 15

16 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 Art. 3 Fondo da destinare all'incremento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema universitario nazionale (art.2, commi 428 e 429, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 cap. 1699) vengono assegnati alle università sulla base dei criteri di cui al D.I del Di tale importo 71 milioni di euro viene destinato per le finalità di cui all art. 2, comma 1, del Decreto Legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito dalla Legge 9 gennaio 2009, n.1. Art. 4 Assegnazione destinata per le finalità di cui all'art. 2, comma 1, del Decreto Legge 10 novembre 2008, n.180, convertito dalla Legge 9 gennaio 2009, n a cui va aggiunto l importo di 71 milioni di euro del fondo straordinario di cui al l'articolo 3, pari a circa il 10% del totale del le risorse disponibili, vengono assegnati alle università sulla base dei criteri e delle modalità di cui all allegato vengono assegnati, dopo tutti gli interventi di cui agli articoli precedenti, per assicurare agli Atenei una riduzione della quota di FFO non superiore a circa il 5,5%, rispetto all'anno L'assegnazione a ciascun Ateneo, dopo tutti gli interventi, non potrà comunque essere disposta in misura superiore all'anno Art. 5 Interventi per favorire la mobilità del personale docente e ricercatore vengono destinati, al fine di favorire una più razionale distribuzione del personale docente, per incentivare i trasferimenti dei professori di I e di II fascia e dei ricercatori tra le Istituzioni universitarie e per assunzioni (I e II fascia) di idonei in valutazioni comparative, precedentemente estranei ai ruoli universitari, e non ancora chiamati. Gli interventi sono riservati a favore di quelle Istituzioni che, nel periodo 01/01/ /12/2010 abbiano assunto in servizio il predetto personale nel rispetto delle seguenti condizioni: a. il trasferimento o la chiamata siano disposti da Istituzioni in cui il rapporto assegni fissi/ffo risulta, al 31 dicembre 2009, inferiore al 90%, e specificamente da facoltà nelle quali il rapporto tra studenti iscritti (da un numero di anni non superiore alla durata normale del corso di studi) e docenti di ruolo sia superiore al valore mediano nazionale di tale rapporto nelle facoltà dello stesso gruppo; b. nella facoltà che dispone il trasferimento o la chiamata, il numero di professori incardinati nel ruolo in riferimento al quale si dispone la chiamata, sia inferiore a quello degli incardinati nel ruolo dei docenti immediatamente inferiore; c. il professore o ricercatore trasferito non abbia prestato servizio di ruolo, negli ultimi 7 anni, nella sede chiamante, e non provenga dai ruoli di università della stessa regione. L'intervento, per quanto attiene i trasferimenti dei professori di I e II fascia e dei ricercatori tra le Istituzioni universitarie, è disposto a favore dell'università chiamante a titolo di cofinanziamento nella misura pari al 70% del costo medio nazionale relativo alla posizione rivestita dal soggetto trasferito. Tale percentuale viene incrementata sino al 90% nell'ipotesi in cui il soggetto chiamato presti servizio presso atenei il cui rapporto assegni fissi/ffo supera la quota del 90%. L'intervento, per quanto attiene le assunzioni (I e II fascia) di idonei in valutazioni comparative, precedentemente estranei ai ruoli universitari, e non ancora chiamati, è disposto a favore dell'università chiamante a titolo di cofinanziamento nella misura del 95% dei costi iniziali di ciascuna qualifica. L'intervento, per quanto attiene le assunzioni (I e II fascia) di idonei in valutazioni comparative, appartenenti ai 16

17 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 ruoli universitari, e non ancora chiamati, è disposto a favore dell'università chiamante a titolo di cofinanziamento nella misura del 90% del costo medio nazionale relativo al ruolo occupato dall'interessato nell'ateneo di appartenenza. Qualora il trasferimento riguardi soggetti che negli ultimi 10 anni hanno usufruito di incentivi o contributi ministeriali, parziali o totali, si provvederà al recupero del 50% del predetto incentivo o contributo dalla quota di FFO consolidabile dell'ateneo cedente. Gli interventi di cofinanziamento avranno effetto, per il corrente esercizio, dalla data di effettiva entrata in servizio del personale interessato e saranno integrati nei successivi esercizi fino alla concorrenza dei valori indicati. Nel caso di trasferimenti operati nell'ambito di accordi di programma regionali o interregionali sottoscritti da due o più università e dal Ministero non viene applicata la condizione sub c). Nei casi di cessazione nell'arco di cinque anni dalla data di assunzione in servizio, per ulteriore trasferimento o altra causa, dei soggetti che hanno dato luogo agli incentivi di cui sopra, si procederà al corrispondente recupero della somma assegnata. Art. 6 Chiamate dirette nei ruoli dei docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all'estero vengono destinati per la copertura, in regime di cofinanziamento e per la quota relativa al presente esercizio, di chiamate dirette di cui all'art. 1, comma 9, della Legge 4 novembre 2005, n. 230 e successive modifiche, con esclusione di quelle per "chiara fama". Gli interventi di cofinanziamento, nella misura del 50% del costo della qualifica corrispondente, avranno effetto dalla data di effettiva entrata in servizio del personale interessato, che dovrà avvenire entro 180 gg. dalla data di autorizzazione da parte del Ministro, L'inquadramento potrà essere effettuato tenendo conto della eventuale anzianità di servizio e di valutazione del merito ed il cofinanziamento non potrà essere superiore al trattamento economico relativo alla quinta classe stipendiale. A tal fine entro il 31/12/2010, le università formulano specifiche proposte al Ministero. Nel caso di chiamate dirette di soggetti che hanno beneficiato di interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del , n. 501 del e n. 18 del , il relativo cofinanziamento è elevato fino a concorrenza del 95%. Qualora le proposte accolte superino le disponibilità previste dal presente articolo il contributo verrà concesso sulla base di una valutazione effettuata da apposita Commissione di esperti. Nei casi di cessazione nell'arco di cinque anni dalla data di assunzione in servizio, per trasferimento o altra causa, dei soggetti che hanno dato luogo agli incentivi di cui sopra, si procederà al corrispondente recupero della somma assegnata vengono destinati per la prosecuzione del programma denominato "Programma per giovani ricercatori "Rita Levi Montalcini" a favore di giovani studiosi ed esperti italiani e stranieri, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnati stabilmente all'estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, finalizzato alla realizzazione di programmi di ricerca autonomamente proposti presso Università italiane, attraverso la stipula di contratti ai sensi dell'art. 1, comma 14, della Legge 4 novembre 2005, n. 230, sulla base di criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro. 17

18 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 Art.7 Interventi di cooperazione interuniversitaria internazionale strutturata vengono destinati per consolidare e incentivare interventi di cooperazione interuniversitaria strutturata preordinati anche a sostenere la presenza, nelle università italiane, di studenti, laureati e dottorandi provenienti da Paesi extra europei in linea con le politiche ministeriali di cooperazione internazionale. Art.8 Intervento per dottorato di ricerca vengono destinati per la rivalutazione borse di dottorato di ricerca, quale intervento una tantum, per la rivalutazione delle borse di dottorato di ricerca, come disposto art. 2, comma 430, della Legge Finanziaria per il Art.9 Intervento per integrazione assegni di ricerca vengono destinati, quale intervento una tantum, per integrazione assegni di ricerca, come disposto art. 1, comma 75, della Legge 24 dicembre 2007, n Art. 10 Consorzi interuniversitari sono destinati per assicurare un adeguato sostegno finanziario in regime di cofinanziamento ai Consorzi interuniversitari che svolgano attività di rilevante interesse per lo sviluppo del Sistema universitario e della ricerca scientifica e per il sostegno alla gestione ed al potenziamento della rete scientifica di telecomunicazione a larga banda GARR a favore del sistema delle università statali salvo eventuale conguaglio attivo o passivo, sulla base dei criteri e delle modalità di cui all'allegato 2. Art. 11 Interventi specifici vengono destinati per interventi specifici ed in particolare quale supporto agli atenei per le esigenze di implementazione dei dati relativi all'anagrafe degli studenti, laureati, dottorandi di ricerca e docenti nonché a titolo di incentivo e sostegno alle attività connesse con l'avvio del sistema di contabilità economico patrimoniale, e per il supporto del progetto lauree scientifiche. Art. 12 Interventi per studenti diversamente abili vengono destinati per interventi di sostegno agli studenti di cui alla Legge 28 gennaio 1999, n. 17. Art. 13 Ulteriori interventi vengono riservati per interventi straordinari a favore delle università e degli istituti di istruzione universitaria. Allegato 1 18

19 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 L importo di 720 Ml, di cui all art. 4, viene ripartito per il 34% (244,80 Ml ) sulla base degli indicatori A1 A3 e per il restante 66% (475,20 Ml ) sulla base degli indicatori B1 B4. Qualità dell offerta formativa e risultati dei processi formativi Indicatore Descrizione Peso Studenti iscritti regolari nell a.a. 2008/09 che abbiano conseguito almeno 5 crediti nel 2009, distinti per gruppo A, B, C, D e ponderati con uno specifico peso (4 per il gruppo A, 3 per il gruppo B, 2 per il gruppo C e 1 per il gruppo D). A tale indicatore sono applicati tre correttivi: a) di sostenibilità dell'offerta formativa (KA); b) di contesto territoriale (KT); c) di rilevanza strategica del corso di studio (KR) dove: A1 KA=Rapporto tra il numero di docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari (SSD) di base e caratterizzanti e il numero teorico di corsi attivati nell a.a. 2009/10 (corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico). Per il calcolo dell indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano. KT=compensazione della minor capacità contributiva delle regioni, calcolata sulla base della distribuzione dei redditi netti familiari dell'indagine "Redditi e condizioni di vita" dell ISTAT. KR = fattore di incentivazione o disincentivazione dei corsi di studio in relazione all area disciplinare. Il correttivo è sospeso per il 2010 ed è finalizzato ad incentivare i corsi di studio in aree di preminente interesse culturale e tecnologico e a limitare contestualmente la proliferazione di corsi di laurea in settori dove l offerta di laureati eccede notevolmente la domanda e che non risultano di particolare interesse nazionale. I parametri sono in corso di definizione 0,5 A2 Rapporto tra CFU effettivamente acquisiti nel 2009 e CFU previsti per gli studenti iscritti nell a.a. 2008/09, distinti per gruppi di corso. Per il calcolo dell indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano del gruppo di riferimento. A3 Percentuale di laureati occupati a tre anni dal conseguimento del titolo. L' indicatore è sospeso nell anno 2010 in attesa della realizzazione dell'anagrafe Nazionale dei laureati 0,5 A4 Indicatore di qualità della didattica valutata dagli studenti L' indicatore è sospeso nell anno 2010, in attesa di rivedere le rilevazioni attualmente in uso. Qualità della Ricerca scientifica 19

20 Università degli Studi di Cassino Conto Consuntivo 2010 Indicatore Descrizione Peso B1 Percentuale di docenti e ricercatori presenti in progetti PRIN valutati positivamente, pesati per il fattore di successo dell area scientifica. 0,30 B2 Media ponderata dei tassi di partecipazione ai progetti FIRB del programma "Futuro e Ricerca" pesati con i relativi tassi di successo, calcolati sulle due distinte linee di finanziamento e normalizzati rispetto ai valori di sistema. 0,15 B3 Coefficiente di ripartizione delle risorse destinate alle attività di valorizzazione applicativa VTR CIVR 0,35 B4 Media delle percentuali di: 1) finanziamento e di successo acquisiti dagli atenei nell ambito dei progetti del VII PQ - Unione Europea CORDIS; 2) finanziamento dall'unione Europea; 3) finanziamento da altre istituzioni pubbliche estere. 0,20 20

Decreto criteri di Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per l'anno 2010.

Decreto criteri di Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per l'anno 2010. Decreto Ministeriale 21 dicembre 2010 n. 655 Decreto criteri di Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per l'anno 2010. VISTO lo stanziamento disponibile sul cap. 1694

Dettagli

FINANZIAMENTO DELLE CHIAMATE DIRETTE NEI DECRETI DI RIPARTIZIONE DEL FFO

FINANZIAMENTO DELLE CHIAMATE DIRETTE NEI DECRETI DI RIPARTIZIONE DEL FFO FINANZIAMENTO DELLE CHIAMATE DIRETTE NEI DECRETI DI RIPARTIZIONE DEL FFO Decreto Ministeriale 28 marzo 2006 n. 207 Art. 5 Chiamate dirette nei ruoli dei docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA VISTO il decreto del Ministro dell Istruzione dell Università e della Ricerca 11 aprile 2006, n. 217; VISTO il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, istitutivo

Dettagli

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALLEGATO I parametri e i criteri, definiti mediante indicatori quali-quantitativi (nel seguito denominati Indicatori), per il monitoraggio e la valutazione (ex post) dei risultati dell attuazione dei programmi

Dettagli

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA appresso seguito risultati I denominati parametri dell attuazione e Indicatori), i criteri, dei programmi definiti per il monitoraggio delle mediante Università, indicatori e la valutazione sono quali-quantitativi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Allegato I parametri e i criteri, definiti mediante indicatori quali-quantitativi (nel seguito denominati Indicatori), per il monitoraggio e la valutazione (ex post) dei risultati dell attuazione dei programmi

Dettagli

Azione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione

Azione 1: Partecipazione a programmi comunitari di ricerca e/o di cooperazione DISCIPLINA SPECIFICA DELLE AZIONI RELATIVE AI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI DELL ATENEO Il presente documento detta la disciplina specifica delle seguenti azioni istituite

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE COMUNE DI CASLINO D ERBA Provincia di Como REGOLAMENTO PER LA GESTIONE, MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (approvato con delibera della Giunta Comunale n. 21 del 08.03.2013) INDICE CAPO I - PRINCIPI

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto IL COMITATO TECNICO ORGANIZZATIVO Visto il D.P.R. 11.7.1980, n. 382; Vista la legge 9.5.1989 n. 168, concernente l istituzione del Ministero

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010

Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Modelli Aziendali per le Amministrazioni Pubbliche a.a. 2009-2010 Fonte: Decimo rapporto sullo stato del sistema universitario (dicembre 2009) Studenti immatricolati Maturi anno 2007 Immatricolati a.a.

Dettagli

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER \ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Art.1 Master universitari REGOLAMENTO MASTER 1. In attuazione dell articolo 1,

Dettagli

Norme varie relative al Nucleo di Valutazione e alle sue funzioni

Norme varie relative al Nucleo di Valutazione e alle sue funzioni Norme varie relative al Nucleo di Valutazione e alle sue funzioni! Statuto del Politecnico di Torino TITOLO 2 - ORGANI DI GOVERNO DEL POLITECNICO Art. 2.3 - Senato Accademico 1. Il Senato Accademico è

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Risultati della didattica sulla ripartizione del Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) Vincenzo Zara Università del Salento

Risultati della didattica sulla ripartizione del Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) Vincenzo Zara Università del Salento Risultati della didattica sulla ripartizione del Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) Vincenzo Zara Università del Salento UNIVERSITY Finanziamento statale alle Università L art. 5 della legge n.

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca D.M. N 74 Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della D.M. N 74 VISTO il Testo Unico delle leggi in materia di istruzione approvato con il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modifiche

Dettagli

Programmazione triennale 2010/2012

Programmazione triennale 2010/2012 Area Ricerca e Relazioni Internazionali Ufficio Relazioni Internazionali PIANO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DI ATENEO Programmazione triennale 2010/2012 L Università degli Studi di Firenze tradizionalmente

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Il Ministro della Difesa

Il Ministro della Difesa Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

Decreto ministeriale n. 21

Decreto ministeriale n. 21 Decreto ministeriale n. 21 Il Ministro della Pubblica Istruzione Roma, 1 marzo 2007 VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Nota tecnica 2 a) i corsi di studio da istituire e attivare nel rispetto dei requisiti minimi essenziali in termini di risorse strutturali ed umane, nonché quelli da sopprimere a.1 Proporzione di corsi

Dettagli

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Giovanni Rossoni PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Olivia Postorino Roberto Albonetti 2 VISTO il regolamento

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

ACCORDO LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

ACCORDO LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO tra il Ministro dell' istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' DELLA RICERCA. di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' DELLA RICERCA. di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 9 dicembre 2014 Determinazione del costo standard unitario di formazione per studenti in corso, ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca DECRETO MINISTERIALE 15 OTTOBRE 2013, N.827 LINEE GENERALI DI INDIRIZZO DELLA PROGRAMMAZIONE DELLE UNIVERSITA PER IL TRIENNIO 2013-2015 VISTO il decreto legge 16 maggio 2008 n. 85, convertito con modificazioni

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Il Ministro dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Università e della Ricerca VISTO l'articolo 17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni;; VISTO l'articolo 11, commi 1 e 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341; VISTI gli articoli 2 e 3 del decreto

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto

CAPO I - PARTE GENERALE. Art. 1 Oggetto 1 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITA INTERNA PER LA COPERTURA DEI POSTI VACANTI DI PROFESSORE ORDINARIO, DI PROFESSORE ASSOCIATO E DI RICERCATORE, AI SENSI

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

Il Ministro dellistruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dellistruzione, dell Università e della Ricerca ALLEGATO B (v. art. 5) 1. Requisiti necessari di docenza di ruolo I requisiti necessari di docenza di ruolo (professori ordinari, professori associati, ricercatori) sono stabiliti, in relazione ai criteri,

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 11 novembre 2011 Programma per il reclutamento di giovani ricercatori «Rita Levi Montalcini».(Decreto n. 486). (12A02222) (GU n. 49 del

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI. Art. 1 (Ambito di applicazione)

REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI. Art. 1 (Ambito di applicazione) REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI Art. 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente Regolamento disciplina i criteri e le procedure adottate

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE FONDO TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO E PERSONALE ELEVATE PROFESSIONALITA ANNO 2015 1. FONDO PER IL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise Accordo Territoriale per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di IeFP di durata triennale,in regime di sussidiarietà,da parte degli Istituti Professionali Statali della Regione Molise,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33, sesto comma, 76 e 87, quinto comma, della Costituzione;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VISTI gli articoli 33, sesto comma, 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; Schema di decreto legislativo recante la disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei in attuazione della delega prevista

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca VISTO il decreto legge 16 maggio 2008 n. 85, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n. 121 e, in particolare, l art. 1, commi 1 e 5, con il quale è stato, rispettivamente, istituito il

Dettagli

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO COMUNE DI MONTEBELLO JONICO CAPO X SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE ART.57 -FINALITA DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1. Le disposizioni contenute nel presente Titolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE (Approvato con deliberazione di G.C. 140/02.12.2010) 1 TITOLO I - SISTEMA DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE Capo I - Aspetti generali

Dettagli

Capo I - PARTE GENERALE

Capo I - PARTE GENERALE Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009

IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009 IPOTESI DI CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER IL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL COMPARTO UNIVERSITA PER IL BIENNIO ECONOMICO 2008-2009 Art. 1 Campo di applicazione, durata e decorrenza del contratto

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA

INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA INIZIATIVE NAZIONALI A SUPPORTO DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE UNIVERSITA Marzia Foroni Direzione Generale per l Università, lo Studente e il Diritto allo Studio Universitario Ufficio IV Ministero dell

Dettagli

CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI

CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO IN MATERIA DI: CHIAMATE DI PROFESSORI DI PRIMA E DI SECONDA FASCIA; DI CHIAMATA DIRETTA DI STUDIOSI STABILMENTE IMPEGNATI ALL ESTERO O DI CHIARA FAMA; DI TRASFERIMENTO DEI RICERCATORI A TEMPO

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO 1. AMBITO E FINALITA L Università degli Studi di Bari Aldo Moro promuove l'istituzione di Scuole

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

3. Gli atti di trasformazione e di 3. Identico.

3. Gli atti di trasformazione e di 3. Identico. Pag. 142-143 Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, pubblicato nel supplemento ordinario n. 152/L alla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 25 giugno 2008. Testo del decreto-legge Testo del decreto-legge comprendente

Dettagli

DECRETO 16 gennaio 2014. (GU n.24 del 30-1-2014) *** ATTO COMPLETO *** http://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario

DECRETO 16 gennaio 2014. (GU n.24 del 30-1-2014) *** ATTO COMPLETO *** http://www.gazzettaufficiale.it/atto/stampa/serie_generale/originario 1 di 5 05/02/2014 08:22 DECRETO 16 gennaio 2014 Classificazione della spesa delle universita' per missioni e programmi. (Decreto n. 21). (14A00436) (GU n.24 del 30-1-2014) IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA CUSTOMER S SATISFACTION E DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Sommario I principi di riferimento... 2 Misurazione dei risultati delle strutture ante D.L. n. 78/2010...

Dettagli

Contabilità e fiscalità pubblica

Contabilità e fiscalità pubblica Contabilità e fiscalità pubblica Corso 60 ore Negli ultimi anni è in corso un consistente sforzo - che partendo dal piano normativo si ripercuote sull ordinamento e sulla gestione contabile di tutte le

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999 «Trattamento di fine rapporto e istituzione dei fondi pensione dei pubblici dipendenti». (Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2000

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, 16029 TORRIGLIA (GE)

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, 16029 TORRIGLIA (GE) AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO PRESSO L UNIVERSITA TELEMATICA UNIVERSITAS MERCATORUM PREMESSO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO PRESSO L UNIVERSITA TELEMATICA UNIVERSITAS MERCATORUM PREMESSO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO PRESSO L UNIVERSITA TELEMATICA UNIVERSITAS PREMESSO -che l art. 2 comma 4 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante norme in materia

Dettagli

IL RETTORE DIVISIONE RISORSE SETTORE RISORSE UMANE. Via Duomo, 6 13100 Vercelli VC Tel. 0161 26135-587 Fax 0161 210718 concorsi@unipmn.

IL RETTORE DIVISIONE RISORSE SETTORE RISORSE UMANE. Via Duomo, 6 13100 Vercelli VC Tel. 0161 26135-587 Fax 0161 210718 concorsi@unipmn. DIVISIONE RISORSE SETTORE RISORSE UMANE Via Duomo, 6 13100 Vercelli VC Tel. 0161 26135-587 Fax 0161 210718 concorsi@unipmn.it PP/dc Decreto Rettorale Repertorio n. 146-2015 Prot. n. 2608 del 06.03.2015

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Decreto 10 febbraio 2014 Riparto dell'incremento del «Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili» di cui all'articolo 13, commi 8 e 9, del decretolegge 31 agosto

Dettagli

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI 2.1) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA ESEGUITE NELL AMBITO DEI PROGRAMMI COMUNITARI ED INTERNAZIONALI DI RICERCA E SVILUPPO

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009

Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009 Nota metodologica sull applicazione del modello per la ripartizione del FFO 2009 Di seguito vengono indicati i criteri di calcolo adottati nel 2009 dal MIUR per la ripartizione di fondi destinati agli

Dettagli

Art. 3 Piano finanziario Art. 4 - Copertura finanziaria del Master Universitario

Art. 3 Piano finanziario Art. 4 - Copertura finanziaria del Master Universitario Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Modificato con D.R. n. 1033 2013 Prot. n 24843 del 10.07.2013 REGOLAMENTO MASTER

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di

Dettagli

( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) TITOLO I: Principi generali ( articoli 11 e 28 del d.lgs. 150/09)

( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) TITOLO I: Principi generali ( articoli 11 e 28 del d.lgs. 150/09) Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e trasparenza della performance ( Decreto Legislativo 150/09 Decreto Brunetta) Il presente Regolamento è assunto ai sensi degli artt. 16 e 31 del

Dettagli

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009 Regolamento per l'utilizzazione dei fondi destinati alle iniziative e alle attività culturali e sociali degli studenti dell Università degli Studi della Basilicata Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo

Dettagli

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE

del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N.

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N. REGOLAMENTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI TRASFERIMENTO E DI MOBILITÀ INTERNA ED ESTERNA AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DELLA LEGGE 3 LUGLIO 1998, N. 210 CAPO I DISCIPLINA GENERALE ARTICOLO 1 Oggetto 1. Il

Dettagli

AREA DIRIGENZA MEDICA

AREA DIRIGENZA MEDICA AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA Servizio Sanitario Nazionale Regione Emilia-Romagna AREA DIRIGENZA MEDICA ACCORDO AZIENDALE Determinazione Fondo di Posizione Graduazione Economica delle Posizioni

Dettagli