PATTO DI COLLABORAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA' LABORATORIALI E SEMINARIALI DI CUCINA PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE TRA

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1 PATTO DI COLLABORAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA' LABORATORIALI E SEMINARIALI DI CUCINA PER L'INTEGRAZIONE SOCIALE In esecuzione della Determinazione Dirigenziale P.G. n /2015 TRA il Comune di Bologna - Quartieri San Vitale (Capofila) e San Donato, C.F , di seguito denominato Comune, con sede in Vicolo Bolognetti n. 2 e rappresentati dal Direttore Dott. Romano Mignani, nato a Bologna il ; E le Signore Veronica Gandolfi, nata a Cento (FE) il 09/06/1984, residente a Cento (FE) in Via Falzoni Gallerani n. 30, C.F. GNDVNC84H49C469Z e Francesca Volpi, nata a Iseo (BS) il 23/07/1985, residente a Iseo (BS) in Via Roma Traversa VI n.25, C.F.VLPFNC85L63E333J, rappresentate ai fini della sottoscrizione del presente patto dalla Signora Francesca Volpi di seguito denominata Proponente ; PREMESSO CHE - l art. 118 comma 4 Costituzione nel riconoscere il principio di sussidiarietà orizzontale, affida soggetti che costituiscono la Repubblica il compito di favorire l autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale; - il Comune di Bologna, in accoglimento di tale principio, ha approvato apposito Regolamento con P.G. n /2014 che disciplina la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani e l accesso a specifiche forme di sostegno; - l Amministrazione ha individuato nell ufficio Promozione della Cittadinanza Attiva l interfaccia che curi insieme ai Quartieri i rapporti con i cittadini e i Quartieri stessi o gli altri uffici per pervenire alla stesura dei Patti di Collaborazione come frutto di un lavoro di dialogo e confronto, il cui contenuto va adeguato al grado di complessità degli interventi Pagina 1 di 6

2 alla durata concordati in coprogettazione, regolando in base alle specifiche necessità i termini della stessa; - i Quartieri San Vitale e San Donato hanno accolto il progetto di Cittadinanza Attiva denominato "In cucina per l'integrazione" che la Proponente svolgerà in sinergia con le realtà dei Servizi educativi territoriali (per il Quartiere San Donato) e lo sviluppo di tale progetto, in coerenza con i suoi obiettivi e con le azioni previste, necessita di un luogo dove svolgere le attività laboratoriali; - il Centro Sociale Pilastro sito in Via Dino Campana 2-6 è convenzionato con il Quartiere San Donato mediante la determinazione dirigenziale P.G. n / il Centro Sociale Ruozi sito in via Castelmerlo 13 è convenzionato con il Quartiere San Vitale mediante la determinazione dirigenziale P.G.n / all art. 3 delle succitate convenzioni i Quartieri San Vitale e San Donato hanno regolato i rapporti con i Centri Sociali prevedendo un modello gestionale flessibile con la possibilità di ampliare, in sintonia con le funzioni di programmazione e di coordinamento di cui il Quartiere è titolare, la programmazione di eventi rivolti alla collettività ed instaurando relazioni e collaborazioni con le altre entità socio-culturali presenti sul territorio, pertanto può essere previsto che gli utenti delle istituzioni coinvolte possano essere equiparati ai soci del concessionario ai soli fini della possibilità di frequentare il Centro in relazione alle iniziative oggetto dell'accordo. Previo accordo con l'associazione viene quindi stabilito che parte del progetto "In cucina per l'integrazione" si possa svolgere presso tali sedi; SI DEFINISCE QUANTO SEGUE 1. OBIETTIVI E AZIONI DI CURA CONDIVISA Il presente Patto di Collaborazione definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune e la Proponente per la realizzazione delle attività e degli interventi concordati in fase di co-progettazione a seguito della proposta pervenuta al Comune. La fase di co- Pagina 2 di 6

3 progettazione potrà essere riaperta anche in corso di realizzazione delle attività, al fine di concordare gli eventuali adeguamenti di cui sia emersa l opportunità. In particolare la Proponente intende promuovere l integrazione di soggetti che presentano un disagio sociale, in particolare anziani, immigrati, adolescenti e giovani adulti. Per raggiungere tale finalità intendono realizzare laboratori di cucina tenuti dai soggetti stessi in affiancamento a figure psico - educative esperte di integrazione sociale. I laboratori saranno rivolti a tutti i cittadini che vogliano aprirsi ad un incontro intergenerazionale e multiculturale. 2. OGGETTO DELLA PROPOSTA Nello specifico la proposta riguarda: - laboratori di cucina multietnica presso Casa Rivani (via Rivani 13); - laboratori di cucina tradizionale presso Centro Sociale Ruozi (via Castelmerlo 13); - laboratori di cucina per minori presso il Centro Sociale Il Pilastro (via Campana 4); - attività seminariali e laboratoriali (cineforum e gruppi di discussione sul tema dell'integrazione) presso CasaLarga in via del Carpentiere 14; - cena/festa conclusiva presso CasaLarga. 3. MODALITA DI SVOLGIMENTO DELLA COLLABORAZIONE Le parti si impegnano ad operare: - in uno spirito di leale collaborazione per la migliore realizzazione delle attività, conformando la propria attività ai principi di sussidiarietà, efficienza, economicità, trasparenza e sicurezza; - ispirando le proprie relazioni ai principi di fiducia reciproca, responsabilità, sostenibilità, proporzionalità, piena e tempestiva circolarità delle informazioni, valorizzando il pregio della partecipazione. In particolare le parti si impegnano a scambiarsi tutte le informazioni utili per il proficuo Pagina 3 di 6

4 svolgimento delle attività anche mediante il coinvolgimento di altri Settori e Servizi interni ed esterni all Amministrazione Comunale; La Proponente si impegna a: - utilizzare il logo Cittadinanza Attiva e del Quartiere, nonchè di altri soggetti che abbiano eventualmente contribuito alla specifica attività su tutto il materiale comunicativo eventualmente prodotto nell ambito delle attività previste nel presente documento, condividendo con il Comune tali forme di comunicazione prima della produzione e diffusione; - far sottoscrivere apposito modulo di consenso informato sul tema assicurativo e, in caso di frequentatori minorenni, a cura dei genitori; - svolgere presso il Centro Sociale Pilastro le attività in sinergia con i Servizi Educativi Territoriali, nel pomeriggio del venerdì, nei locali già a disposizione di tali servizi e per la sola preparazione di cibi che non necessitano di cottura quindi che non comportino l'accesso alla cucina; - garantire che l'uso degli strumenti da cucina in dotazione dei Centri Sociali, di Casa Rivani e CasaLarga sia consentito alla sola presenza del personale dei Centri, che potranno controllare la qualità dei cibi portati all'interno delle strutture (confezionamento, scadenze) e sovrintendere allo svolgimento delle attività. Al termine dell'uso, l'attrezzatura dovrà essere riconsegnata pulita e i locali riordinati. 4. RENDICONTAZIONE, VALUTAZIONE E VIGILANZA La Proponente si impegna a fornire al Comune a fine progetto una relazione illustrativa delle attività svolte. Il Comune si impegna a promuovere, nelle forme ritenute più opportune, un adeguata informazione alla cittadinanza sull attività svolta dalla Proponente nell ambito della collaborazione con il Comune e, più in generale, sui contenuti e le finalità del progetto. Il Comune si riserva la facoltà di effettuare le opportune valutazioni sulla realizzazione delle Pagina 4 di 6

5 attività anche tramite sopralluoghi specifici. 5. FORME DI SOSTEGNO Il Comune come concordato in fase di coprogettazione sostiene la realizzazione delle attività concordate attraverso: - l utilizzo dei mezzi di informazione dell Amministrazione per la promozione e la pubblicizzazione delle attività; - l'erogazione di un contributo economico quantificato nell'importo complessivo massimo di Euro 1.600,00.= quale quota di partecipazione ai costi del progetto e precisamente per l'acquisto alimenti per la realizzazione delle preparazioni, divise di cucina, materiale di cancelleria e per il coordinamento di incontri e laboratori. I costi da sostenere, preventivamente stimati, andranno dettagliatamente rendicontati al Comune. 6. DURATA, SOSPENSIONE E REVOCA DEL PATTO DI COLLABORAZIONE Il presente Patto ha durata di 4 (quattro) mesi dalla data di sottoscrizione. Alla scadenza, valutati i risultati prodotti dalla collaborazione e previo accordo tra le parti, è possibile procedere con un rinnovo. E onere della Proponente dare immediata comunicazione di eventuali interruzioni o cessazioni delle attività o iniziative e di ogni evento che possa incidere su quanto concordato nel presente patto di collaborazione. Il Comune, per sopravvenuti motivi di interesse generale, può disporre la revoca del presente Patto di collaborazione. 7. RESPONSABILITA La Proponente si impegna a sottoscrivere per accettazione ed a rispettare le indicazioni fornite dal Comune circa le modalità operative cui attenersi al fine di operare in condizioni di sicurezza e ad utilizzare correttamente il materiale fornito in dotazione o concordato con il Comune compresi i dispositivi di protezione individuale occorrenti. La Proponente si assume l obbligo di portare a conoscenza dei soggetti coinvolti nella Pagina 5 di 6

6 realizzazione delle attività i contenuti del presente Patto di collaborazione e di vigilare al fine di garantire il rispetto di quanto in esso concordato. Bologna, Per Il Quartiere San Vitale La Proponente Il Direttore Francesca Volpi Dott. Romano Mignani Pagina 6 di 6

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