Progetto PRIME OTTENERE POLLINE RICERCATO CON INNOVAZIONE MECCANICA
|
|
- Alessia Arena
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROVINCIA DI GROSSETO Progetto PRIME OTTENERE POLLINE RICERCATO CON INNOVAZIONE MECCANICA Reg. CE 1698/05 Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale RELAZIONE GENERALE DI PROGETTO Il Capofila Santina Marica Nadì Il Tecnico Dott. Giovanni Alessandri
2 PRIME è un progetto di cooperazione finaziato dal GAL FAR MAREMMA attraverso la Misura n. 124 del PSR della Regione Toscana, Asse IV Metodo Leader, che ha previsto una serie di azioni mirate all innovazione nel settore apistico e in particolare del polline. Il progetto ha inteso, principalmente, sperimentare l innovazione in relazione alla raccolta, trattamento e conservazione del polline, realizzando attrezzature meccaniche prototipe. In particolare, il tema catalizzatore a cui rispondono gli obiettivi del progetto, è: Sostegno e promozione della competitività dei prodotti locali di qualità anche mediante l utilizzazione di nuove conoscenze e tencologie. Uno degli obiettivi specifici del progetto è quello di rafforzare la filiera produttiva apistica, mediante: la sperimentazione e collaudo di nuovi macchinari non ancora diffusi nel settore apistico; l introduzione di sistemi di lavoro innovativi. Il progetto, infatti, ha inteso definire, sviluppare e provare nuove attrezzature meccaniche utili per le diverse operazioni colturali da eseguire per la raccolta, pulitura e conservazione del polline delle api. In particolare si è operato nell area della Maremma, in particolare nei comuni di Campagnatico e Isola del Giglio, in Provincia di Grosseto, area apistica fra le più importanti a livello regionale, dove necessita una particolare innovazione del settore. L area, infatti, pur essedo fra le più vocate per il settore, soffre la marginalizzazione, ed anche l abbandono e l invecchiamento degli operatori; inoltre negli ultimi anni si sono verificate molte problematiche al settore, con malattie come la varroa ormai presenti, in modo massiccio sull area, che stanno creando allarme nel settore. PRIME ha attivato la sperimentazione di un prototipo che è stato realizzato e provato. Si sono sperimentate alcune operazioni di raccolta del polline in zone diverse (Maremma e Isola del Giglio) in aree coltivate ed in zone abbandonate. Oltre alla raccolta dei diversi pollini, importatante è stata la verifica di tutto il ciclo, ovvero, la ripulitura, i primi trattamenti e la deumidificazione, prima della messa in commercio. L aggregazione del progetto PRIME, ha visto quattro aziende dell area Maremmana, con capofila l Azienda Agricola Apicoltura Pasini di Santina Marica Nadì. Le altre aziende sono la Aristotele Cooperativa Agricola sociale Onlus, le Greppe del Giglio Coperativa Agricola, la Roggi S.r.l.. Tali aziende si sono prestate per le attività correlate al progetto, neccessarie ed utili per lo studio, la realizzazione e la sperimentazione delle attrezzature prototipe, realizzate dalla Roggi S.r.l. (per l estrazione, ripulitura e deumidificazione del polline) legate alla apicoltura. Le diverse aziende, erano interessate a testare una nuova organizzazione nelle operazioni di raccolta dei pollini trasportati dalle api, circa la ripulitura da residui e la riduzione dell umidità, con la possibile introduzione di piccola meccanizzazione. E stato, quindi, interessante capire le tecniche tradizionali legate alla raccolta del prodotto e le possibili innovazioni da introdurre, testando le diverse tecniche. Alcune aziende hanno dato degli incarichi (prestazioni occasionali o utilizzo di liberi professionisti) per seguire le azioni del progetto. La Next Technology Tecnotessile, ha guidato le sperimentazioni relative alla meccanizzazione innovativa delle operazioni di raccolta dei pollini e della ripulitura e deumidificazione. Il Centro di ricerca, ha seguito dal punto di vista scientifico le varie azioni del progetto PRIME, con personale qualificato. In particolare il responsbaile della sperimentazione scientifica è stato il Dott. Solitario Nesti, affiancato da altro personale del centro. L azienda agricola Pasini, la Coop Sociale Aristotele e la Coop Le Greppe si sono occupate delle attività preliminari al progetto, necessarie all individuzione delle aree oggetto delle prove; sono state condotte prove e test. Le suddette aziende hanno incaricato alcuni operai a tempo determinato e attivato prestazioni occasionali o incarichi professionali. La Ditta Roggi S.r.l., società grossetana che si occupa di realizzazione e costruzione di macchine a disegno, dopo la fase di progettazione e prototipazione, ha realizzato le 2
3 parti meccaniche utili alla raccolta, pulizia e deumidificazione previste dal progetto, partendo da alcuni componenti già esistenti sul mercato. Sono state realizzate attrezzature innovative, esclusivamente costruite per il settore apistico, per la raccolta del polline. Per la messa a punto delle parti meccaniche, determinanti sono state le prove messe in campo e le indicazioni del personale delle aziende partecipanti al progetto. Lo Studio Tecnico Agricis, nella figura del Dott. For. Giovanni Alessandri, invece ha curato, su incarico delle aziende Pasini, Coop Aristotele e Roggi S.r.l., il coordinamento del progetto e la gestione del medesimo. Il principale obiettivo che ha guidato la sperimentazione della prototipazione é stato quello di ridurre tempi, costi e aumentare la qualità e la conservabilità, in relazione alle attività legate alla raccolta e produzione del polline. Con questo progetto si cerca di incentivare e promuovere l apicoltura, mantenendo l economia del territorio mediante sperimentazioni innovative. Infatti, meccanizzando alcune operazioni si può continuare a rendere economicamente conveniente il settore, anche in periodi critici, come quello attuale. Ulteriori sperimentazioni, saranno condotte sul prototipo realizzato, affinchè possa divenire in un futuro breve, base per la messa sul mercato. Momenti del seminario conclusivo LE RICADUTE POSITIVE DEL PROGETTO Nella Maremma, l apicoltura riveste un ruolo importante. Tale settore è molto importante sia come attività principale, sia come attività di diversificazione agricola. Il settore non è particolarmente sviluppato e la maggior parte delle attività sono condotte in economia e da personale, spesso anziano e non professionale. Gli sciami di api, sono inoltre, minacciati pesantemente dalla varroa, che sta mettendo in crisi la apicoltura. La diversificazione della produzione apistica (miele, polline, cera, propoli, pappa reale ecc.) è una delle ricadute positive del progetto. Mettere a punto un macchinario nuovo, non esistente in commercio, che sia di 3
4 ausilio per la racolta del polline, è stato un obiettivo ambizioso del progetto e in particolare, con l idea di migliorare questo tipo di produzione, nel quadro di una innovazione nel processo produttivo. Le varie attrezzature meccaniche sono state costruite tendendo conto delle diverse caratteristiche dei singoli pollini esaminati e sono in grado di essere di ausilio per le diverse operazioni di raccolta, trasformazione e deumidificazione. Il progetto PRIME è stato organizzato in 6 fasi che si sono articolate in 25 azioni. E stata organizzata una rete di partenariato (tramite la costituzione formalizzata di un accordo di partenariato di progetto); si è poi passati alla scelta delle aree apistiche delle diverse aziende su cui fare le prove e i test. Le azioni sono state condotte e ripetute nel corso di 16 mesi circa, (in periodi diversi, giugno 2013 fino a ottobre 2014). Su un campione rappresentativo di sciami, sono stati effettuati rilievi, condotti sul polline, mirati a verificare l umidita e il tasso di residui di sporco. Sono stati elaborati i dati raccolti durante i vari rilievi e la successiva interpretazione dei risultati, allo scopo di fornire indicazioni utili per la messa a punto delle parti meccaniche per la produzione (cattura) del polline. Sono state poi condotte prove e test, con quanto realizzato. Il progetto è stato completato con una fase di divulgazione dei risultati acquisiti e di diffusione dell innovazione, mediante un seminario conclusivo, tenutosi a Campagnatico il giorno 14 Ottobre Il progetto PRIME ha interessato un numero elevato di operatori, di studenti, di personale ed anche questo è un risultato positivo, poiché ha creato interesse su un settore, di solito in ombra. Ricadute economiche del progetto Il risultato principale del progetto è stato quello di trovare una chiave per produrre polline di qualità a costi sostenibili, nonostante le problematiche del settore apistico; si tratta di sostenibilità economica e sociale. In pratica per la prima volta si è cercato di mettere appunto un macchinario polivalente per il polline, con delle modalità innovative che consente di superare alcune problematiche. Tale prototipo può essere considerato pilota, in quanto attualmente non esistono esperienze né in Italia né all estero di un macchinario esclusivo per la produzione del polline. Va rilevato che gli apicoltori sono spesso imprenditori non professionali che nella vita si occupano di altro e spesso anziani e per la maggior parte producono solo miele. La diversificazione della produzione ha quindi un elevato valore; inoltre, avere un ausilio agevole, che rende le operazioni di raccolta del polline, maggiormente flessibili, facendo guadagnare tempo e, con risvolti economici positivi in termini di qualità e conservazione, è utile per gli operatori del settore, che hanno deciso di produrre polline: è questo, senza dubbio, il risultato più importante che si possa raggiungere. Ricadute ambientali del progetto Il progetto, attraverso i risultati ottenuti, si propone di aiutare gli apicoltori in questo momento complesso e di crisi del settore, dovuto alla massima diffusione della varroa e in parte alla limitata redditività degli sciami. In forma indiretta il progetto intravede una nuova possibilità di reddito per gli agricoltori, con ampliamento della gamma dei prodotti apistici, rendendo più agili e veloci le operazioni connesse alla produzione e alla ripulitura del polline e rendendo molto più economiche le diverse lavorazioni, in particolare quella della deumidificazione. Quanto espresso sopra, porta riflessi positivi che riducono il rischio di abbandono degli sciami con un generale degrado della filiera produttiva e del presidio umano nei territori rurali. Le ricadute ambientali deriveranno dal mantenimento degli sciami con un aumento degli investimenti nel settore e dell allevamento dei medesimi. La diffusione del prototipo, grazie all introduzione di nuove modalità nella raccolta del polline, potrebbe portare ad un aumento degli sciami di api, con risvolti positivi per l ambiente. Il 4
5 prototipo tiene conto anche della produzione del polline delle api che, comunque, risulta raccolto in quantitativi molto superiori alle necessità. Ricadute territoriali del progetto Il progetto si è proposto di individuare delle soluzioni produtive pratiche del polline per rispondere in parte anche alla situazione di crisi che è in atto nel settore apistico del GAL FAR Maremma, come del resto in quelle di tutta la Toscana e dell Italia. In seguito all infestazione della varroa, al clima spesso non idoneo, l impatto negativo sulla filiera apistica è aumentato. In particolare si deve cercare di evitare la perdita d interesse nel settore dell apicoltura, con conseguenze negative che nel giro di alcuni anni potrebbe portare a conseguenze nefaste, come l abbandono del settore. Le ricadute territoriali di questo progetto sono quindi di elevato rilievo, in quanto l obiettivo del progetto è quello di scongiurare l abbandono dell allevamento delle api (come è avvenuto in alcune aree italiane) e del territorio, in generale, da parte degli allevatori. Quest abbandono comporta, come già è stato manifestato in altre realtà toscane, una diminuzione di insetti impollinatori, con gravi danni all eecosistema dei territori collinari e montani. Il progetto PRIME è servito, infine, anche a sensibilizzare verso le attività apistiche, gli operatori, le autorità istituzionali locali, con l obiettivo di avvicinare i giovani al settore della apicoltura, anche se in modo più moderno e innovativo. Qui di seguito il seminario conclusivo realizzato con il progetto PRIME 5
L esperienza della programmazione LEADER in Toscana. GAL Start
L applicazione della MISURA 124 a livello locale L esperienza della programmazione LEADER in Toscana Leonardo Romagnoli Tommaso Neri GAL Start Firenze, 13 settembre 2013 Le Strategie Integrate di Sviluppo
DettagliSTRATEGIA EUROPA 2020
NORMATIVA DI RIFERIMENTO Strategia EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. REGOLAMENTO (UE) n. 1303/2013 Stabilisce le norme comuni applicabili al Fondo europeo
DettagliL agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento
L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento Roberto Pagni Regione Toscana Seminario su Agricoltura sociale in Toscana. Sostenibilità e Innovazione Sociale Firenze,
DettagliProgetto misura 124 PSR della Regione Toscana
ALLEGATO F - Modulistica per la presentazione del progetto misura 124 Progetto misura 124 PSR 2007-2013 della Regione Toscana TITOLO DEL PIF ACRONIMO DEL PROGETTO MISURA 124 TITOLO DEL PROGETTO MISURA
DettagliConvegno finale Progetto ARCHAEA - Fontane di Villorba (TV) 16 ottobre 2014
Il Partenariato Europeo dell'innovazione Produttività e Sostenibilità dell'agricoltura (PEI-AGRI) nella proposta nel PSR 2014-2020 2020 della Regione del Veneto Convegno finale Progetto ARCHAEA - Fontane
DettagliBando multimisura per PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA PSR della Regione Toscana Periodo di riferimento SOGGETTO CAPOFILA
Bando multimisura per PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA PSR 2007-2013 della Regione Toscana Periodo di riferimento 2012-2015 Progetto Integrato di Filiera (PIF) SOGGETTO CAPOFILA PIF "VACASTO" VALORIZZAZIONE
DettagliDETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE
DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE Reg. (UE) n. M1: Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione X X X X X 14 1.1 Formazione professionale e acquisizione di competenze
DettagliCEREALI NELLA RETE Sostegno e incentivi allo sviluppo di progetti nelle filiere agroalimentari: il ruolo dei PSR
CEREALI NELLA RETE Sostegno e incentivi allo sviluppo di progetti nelle filiere agroalimentari: il ruolo dei PSR Chiarini Roberta Govi Daniele Direzione Generale Agricoltura, Economia ittica, Attività
DettagliRete Rurale Nazionale RRN - Task Force Rete Leader INEA, Via Barberini Roma tel
Regione LIGURIA Aree Eligibili Aree selezionate Nessun GAL beneficiario nel Leader I Obiettivi Asse IV L Asse IV del PSR della Liguria, attraverso l attivazione dei Piani di Sviluppo Locale elaborati e
DettagliMisura 16 «Cooperazione» Sottomisura 16.2 «Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie»
Misura 16 «Cooperazione» Sottomisura 16.2 «Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie» Operazione 16.2.01 «Progetti pilota e sviluppo di innovazione»
DettagliPROGETTIAMO IL FUTURO
Gruppo di Azione Locale VALLI DEL CANAVESE PROGETTIAMO IL FUTURO verso il nuovo Piano di Sviluppo Locale LEADER PSR 2014-2020 DAL PSR REGIONALE AL PSL LOCALE RISORSE il volume d investimento assegnato
DettagliSusanna D Antoni (ISPRA)
fa.re.na.it. fare rete per Natura 2000 in Italia Conservazione della biodiversità e agricoltura: buone pratiche di gestione e opportunità per Natura 2000 attraverso i PSR Susanna D Antoni (ISPRA) Lucca
DettagliAZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia
AZIONE 2020 Sintesi Piano di Sviluppo Locale 2014 2020 Gal GardaValsabbia Il Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 di Regione Lombardia è il principale strumento di programmazione e finanziamento degli
DettagliAGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO
Potenza Park Hotel 17 novembre 2006 FILIERE AGROENERGETICHE CORTE E PROTAGONISMO DEGLI AGRICOLTORI Gerardo DELFINO CRITICITA A LIVELLO MONDIALE 1. La materia prima che viene utilizzata per la produzione
DettagliLe Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014
Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC Cesena - 23 settembre 2014 Reg.(UE) n. 1308/2013 sull organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli - Le OI sono previste per tutti
DettagliCereali biologici di qualità
Cereali biologici di qualità Scelta varietale ed interventi agronomici per il miglioramento quanti-qualitativo e la valorizzazione della produzione cerealicola biologica marchigiana e dei prodotti derivati.
DettagliLA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA
LA PRODUZIONE DI CARNE BOVINA Il progetto AGRICONFRONTI EUROPEI intende, attraverso la raccolta di dati da fonti ufficiali (Eurostat e Istat), mettere a confronto la situazione dell agricoltura veneta
DettagliLE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA
LE OPPORTUNITA OFFERTE DALLA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEI PSR PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE AREE RURALI TAVOLA ROTONDA Perugia, 21 novembre 2013 Ore 16,15 BUONE PRATICHE PER L UTILIZZO DEI FONDI PIF: LA
DettagliCome finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento
COLTIVARE LA SOSTENIBILITÀ I valori della cooperazione e la sostenibilità d impresa SALA DELLA COOPERAZIONE GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO 2016 Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin
DettagliLaboratorio Agricoltura e Industria agro-alimentare. Francesco Pennacchi. Perugia, 8 aprile 2011
Laboratorio Agricoltura e Industria agro-alimentare Francesco Pennacchi Perugia, 8 aprile 2011 La multifunzionalità è la nuova strategia dell agro-alimentare Gli obiettivi: - garantire alimenti di qualità,
DettagliOggetto: Progetto PSR Filiera locale: Le produzioni del Conero - La qualità che tutela l ambiente.
A tutte le imprese agricole e associazioni agricoltori area Parco del Conero Oggetto: Progetto PSR Filiera locale: Le produzioni del Conero - La qualità che tutela l ambiente. Gent.mi, in allegato vi inviamo
DettagliRegione Liguria Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile
Regione Liguria Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile Seminario I Progetti Integrati come strumento di attuazione del programma di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Liguria Genova, 7 febbraio
DettagliSCHEDA PROGETTO SEZIONE I COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO
ALLEGATO A SCHEDA PROGETTO SEZIONE I COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO 1.1 Titolo e acronimo del progetto (max 160 caratteri) 1.2 Obiettivi e ambito operativo del progetto 1.2.1 Obiettivi specifici (Par. 3.1
Dettagli(Coordinamento delle Associazioni Tecnico-scientifiche per l Ambiente ed il Paesaggio: CATAP AAA, AIAPP, AIN, AIP, AIPIN, SIEP, SIGEA)
(Coordinamento delle Associazioni Tecnico-scientifiche per l Ambiente ed il Paesaggio: CATAP AAA, AIAPP, AIN, AIP, AIPIN, SIEP, SIGEA) Società Geografica Italiana ONLUS Associazione Borghi più belli d
DettagliAgriCULTURA. La Política Agricola Comunitaria all orizzonte dell Europa 2020 - AGRI.2013-0095. Questionario 1
Questionario 1 1) La Politica Agricola Comune (PAC) promuove tra l altro: - La diversificazione delle attività dell azienda agricola - i parchi eolici - i parchi fotovoltaici nei terreni agricoli 2) Quando
DettagliGal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader
Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader 2014-2020 Costigliole d Asti, Calamandrana 23 marzo 2016 I contenuti del PSL 2014-2020 POPOLAZIONE Popolazione ammissibile:
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
REGOLAMENTO (CE) N. 797 /2 00 4 DEL CONSIGLIO DEL 26 APRILE2004 relativo alle azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell apicoltura PROGRAMMA
DettagliP.S.R. Bando Multimisura per progetti integrati di Filiera. (Decreto n. 161/2012) Regione Toscana
Progetti integrati di Filiera (PIF) Si tratta di progetti realizzati da soggetti della stessa filiera aderenti ad uno specifico accordo denominato Accordo di filiera finalizzato: alla soluzione delle criticità
DettagliL innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza
L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza Giancarlo Cargioli Responsabile Servizio Ricerca, Innovazione e Promozione del Sistema Agro-alimentare Struttura
DettagliTECNICHE DI LAVORAZIONE DEL SUOLO A CONFRONTO: costi e opportunità
DIPARTIMENTO TERRITORIO E SISTEMI AGRO FORESTALI TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL SUOLO A CONFRONTO: costi e opportunità Relatore: Dott. Franco Gasparini Padova, 09 Febbraio 2017 Le lavorazioni del terreno:
DettagliII Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini
II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale Parte Generale Simone Severini Tre diversi modelli di Sviluppo Rurale: modello settoriale: sviluppo rurale imperniato sul settore agricolo modello redistributivo:
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 1 Regolamento FEASR (2) Gli Assi della Programmazione 2007-2013 sono sostituiti da PRIORITA e FOCUS AREA L impianto 2007-2013 risultava troppo rigido perché spesso
DettagliGestione innovativa degli scarti di coltivazione e lavorazione nella filiera delle erbe aromatiche. Enrica De Falco
Misura 124 del PSR 2007-2013 Gestione innovativa degli scarti di coltivazione e lavorazione nella filiera delle erbe aromatiche Enrica De Falco - collaudo - adozione - diffusione innovazioni tecnologiche
DettagliProgramma corso di Apicoltura
Programma corso di Apicoltura Loc. Salomone, 437 62024 Matelica MC- Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017 Data Ora Argomento Docente Sab. 07-01-17 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole
DettagliAnimali Vivi Carni e frattaglie Pesci, crostacei e molluschi Zucchero Latte e derivati, uova, miele Piante vive e prodotti della floricoltura Legumi, ortaggi, piante, radici e tuberi Vino, Sidro, Aceto
DettagliProgramma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017
COOPERATIVA APICOLTORI MONTANI Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2017 Data Ora Argomento Docente Sab.14-01-17 09.00-13.00 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole materie Dall
DettagliQuali opportunità per l agriturismo e la vendita diretta. 15 luglio 2010 d.ssa Agr..Valeria Sonvico Area Ambiente e Territorio - Coldiretti Lombardia
Quali opportunità per l agriturismo e la vendita diretta 15 luglio 2010 d.ssa Agr..Valeria Sonvico Area Ambiente e Territorio - Coldiretti Lombardia Le richieste della Commissione Europea Tutelare e garantire
DettagliMisura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale.
ALLEGATO A I testi contenuti nel presente documento sostituiscono od integrano i corrispondenti contenuti nel testo degli indirizzi ai Gruppi di azione locale per la redazione dei bandi relativi alle misure/sottomisure/azioni
DettagliAllegato 1 AVVISO PUBBLICO
Allegato 1 AVVISO PUBBLICO Per la presentazione di segnalazioni d interesse per la costituzione di Gruppi Operativi (GO) del Partenariato Europeo per l Innovazione (PEI) sulla produttività e sostenibilità
DettagliIL CONCETTO DI INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA
IL CONCETTO DI INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA Dott. Romeo Cuzzit dott. Romeo Cuzzit 1 Considerando (4): Servizio competitività sistema agro alimentare Regolamento (UE) 1305/2013 «Al fine di garantire lo sviluppo
DettagliASSOCIAZIONE DONNE PIU D EUROPA onlus
ASSOCIAZIONE DONNE PIU D EUROPA onlus Via Sestriere,22 71042 Cerignola (FG) Part.IVA 93377310722 Impresa Etica L un per l altro con sistema I care Presenta il progetto SAPORI MEDITERRANEI E SALUTE di Italia
DettagliProgetto Novorod Nuove tecnologie per migliorare la competitività del comparto lattiero caseario
Progetto Novorod Nuove tecnologie per migliorare la competitività del comparto lattiero caseario 1 Il Progetto Il progetto NOVOROD Validazione di nuove produzioni casearie e di alimenti zootecnici in grado
DettagliREGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA
ALLEGATO REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Reg. CE n. 1234/2007 Reg. CE n.
DettagliI fabbisogni degli imprenditori giovani e donne in agricoltura
I fabbisogni degli imprenditori giovani e donne in agricoltura Barbara Zanetti Roma, 22 maggio 2013 Motivazione Analisi dei fabbisogni imprenditoriali per definire interventi e mettere a punto strumenti
DettagliPOR CAMPANIA FESR Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION
POR CAMPANIA FESR 27-213 Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION SERVIZI COMPLESSI RELATIVI ALL ATTUAZIONE DELL INTERVENTO AGENZIA DI INNOVAZIONE E RICERCA TERRITORIALE FOCUS GROUP PROPOSTA
DettagliLe potenzialità della nuova programmazione per lo sviluppo rurale della regione Molise PIERLUIGI MILONE PERUGIA UNIVERSITY
Le potenzialità della nuova programmazione per lo sviluppo rurale della regione Molise PIERLUIGI MILONE PERUGIA UNIVERSITY Gli elemnti chiave per la nuova programmazione Orientamenti generali Integrazione
DettagliPEI AGRI Service Point: Attività e reti di coordinamento per sostenere i gruppi operativi del PEI AGRI
PEI AGRI Service Point: Attività e reti di coordinamento per sostenere i gruppi operativi del PEI AGRI Mr. Pacôme Elouna Eyenga, Team Leader EIP-AGRI Service Point LEGNARO, 23 April 2015 PEI-AGRI in breve
DettagliProgrammi di attività
FRUTTA SECCA Programmi di attività Mandorlo Carrubo Pistacchio Nocciolo MANDORLO Programma di attività Il Piano regionale del settore mandorlicolo si realizza attraverso programmi di attività e prende
DettagliProgramma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2016
Programma Corso di Apicoltura di 1 livello anno 2016 Sab.16-01-16 09.00-13.00 Presentazione del corso, dei relatori e delle singole materie. Dall agroindustria alla scomparsa delle api e della biodiversità.
DettagliAbstract dello Studio a cura di Gianni Moriani e Melania Buset
STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA REALIZZAZIONE DEL PARCO ALIMENTARE DELLA VENEZIA ORIENTALE Abstract dello Studio a cura di Gianni Moriani e Melania Buset Lo Studio di fattibilità è frutto dell attività di
DettagliPSR SICILIA 2014/2020. I giovani, quale futuro
PSR SICILIA 2014/2020 I giovani, quale futuro Caltagirone 13 febbraio 2016 La dotazione finanziaria del PSR 2014/2020 = 2.212.747.107,44 Le Priorità: promuovere il trasferimento della conoscenza e l innovazione
DettagliNetTARE opera nei seguenti ambiti:
Grazie ad una rete di professionisti e consulenti, NetTARE lavora con un approccio interdisciplinare sistemico e partecipativo mettendo a disposizione le proprie competenze in diversi ambiti: mobilità
DettagliLa ricerca in campo agricolo: la rete interregionale
La ricerca in campo agricolo: la rete interregionale Massimo Ricciolini Donatella Cavirani Laura Bartalucci Regione Toscana La Rete interregionale per la ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca
DettagliLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO
LA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA PER LO SVILUPPO LOCALE INTEGRATO di Francesco Mantino Rete Rurale Nazionale (INEA) Obiettivi e metodi per la costruzione del PSR 2014-2020 Campobasso, 24 giugno 2013 Gli elementi
DettagliPSR E APPROCCIO LEADER informazioni preliminari per la progettazione del PSL del GAL DELTA 2000
L Europa investe nelle zone rurali PSR 2014-2020 E APPROCCIO LEADER informazioni preliminari per la progettazione del PSL del GAL DELTA 2000 Angela Nazzaruolo Coordinatore GAL Luglio 2014 I PROGETTI LEADER
DettagliRisultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Fattibilità di una bevanda innovativa analcolica a partire da mosto di uva e puree di frutta di produzione locale Descrizione estesa del risultato Dopo alcune esperienze
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE FVG: LE MISURE A FAVORE DELL AGRICOLTURA SOCIALE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 DELLA REGIONE FVG: LE MISURE A FAVORE DELL AGRICOLTURA SOCIALE Adottato con decisione della Commissione C(2015) 6589 final del 24 settembre 2015 Convegno Lo sviluppo
DettagliI P.I.F. in Piemonte
I P.I.F. in Piemonte Aspetti organizzativi e metodologici Moreno SOSTER Responsabile Programmazione e valorizzazione del sistema agro-alimentare 1 Contesto Fabbisogno 7 Sviluppare forme di integrazione
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 G.A.L. START S.R.L.- BORGO SAN LORENZO (Firenze)
1.8.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 G.A.L. START S.R.L.- BORGO SAN LORENZO (Firenze) 115 Programma di Sviluppo Rurale (P.S.R.) 2007-2013 Reg. CE n. 1698/2005 GAL Start Bando Misura
DettagliInterventi per la gestione attiva del bosco attraverso filiere corte bosco-energia
Attività e risultati del progetto Co-Design in val di Vara Interventi per la gestione attiva del bosco attraverso filiere corte bosco-energia Giovanni Carrosio Progetti su biomasse e gestione bosco Centrale
DettagliTipologia di intervento Riconoscimento del premio per giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo azienda agricola
Misura M 06 - SVILUPPO DELLE AZIENDE AGRICOLE E DELLE IMPRESE (ART. 19) Sottomisura 6.1 Aiuti all avviamento di imprese per i giovani agricoltori Tipologia di intervento 6.1.1 Riconoscimento del premio
DettagliSINTESI SETTORE MAIS
Risultati dei progetti di ricerca nell ambito del settore cerealicolo: Progetto Rete Qualità Cereali plus - RQC+ SINTESI SETTORE MAIS A cura di : Carlotta Balconi, Sabrina Locatelli - CREA- MAC Unità di
DettagliLA GEOTERMIA NELLA MARCA. Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico
LA GEOTERMIA NELLA MARCA Il contributo dei sistemi di geoscambio in campo agricolo zootecnico dott. agr. Giacomo Gazzin STUDIO AGRIPLAN - PADOVA Preganziol, 10 giugno 2011 PROTOCOLLO DI KYOTO -Riduzione
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 16 Cooperazione Sottomisura 16.2 Sostegno a Progetti pilota e di cooperazione Descrizione della sottomisura L operazione è finalizzata a: promuovere progetti
DettagliCONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE
CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE (dati aggiornati al 3 novembre 2012) I contratti di rete che interessano il settore agro-alimentare, delle macchine agricole e del packaging alimentare sono
DettagliL evoluzione del calzaturiero
Emilia-Romagna Fashion Quale politica industriale per il sistema moda? Giovedì 4 febbraio 2016 L evoluzione del calzaturiero Serena Musolesi L evoluzione del calzaturiero Il distretto di San Mauro Pascoli
DettagliOperation Pollinator. Piacenza, 17 Maggio Fabio Berta
Fabio Berta Stewardship & Sustainable Agriculture Manager Syngenta Crop Protection S.p.A. Syngenta Seeds S.p.A. Operation Pollinator Piacenza, 17 Maggio 2012 Indice dei Contenuti 1. Il contesto 2. Syngenta
DettagliRegione Piemonte. PSR Misura COSTITUZIONE, GESTIONE E OPERATIVITÀ DEI GRUPPI OPERATIVI DEI PEI
Regione Piemonte PSR 04-00 Misura 6.. COSTITUZIONE, GESTIONE E OPERATIVITÀ DEI GRUPPI OPERATIVI DEI PEI Focus area -A: migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la
DettagliDENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO
DENOMINAZIONE GRUPPO DI LAVORO Innovazione delle operazioni colturali e di impostazione dei campi sperimentali tramite tecniche di agricoltura di precisione. PREMESSA L esigenza, dettata anche dalle misure
DettagliI PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
I PROGETTI DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO 1.TRATTAMENTI SUPERFICIALI ALTERNATIVI PER RACCORDI 2.OTTIMIZZAZIONE COSTI PROCESSO TUBI FLESSIBILI 3.OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO DI PRODUZIONE TUBI SPIRALATI 12
DettagliCCIAA Reggio Calabria. 3 novembre 2015
Reg. Ce 1198/2006 Asse Prioritario 3 - Misure di interesse comune Misura 3.1 Azioni Collettive Azioni volte alla realizzazione di progetti di interesse comune nel settore della pesca e acquacoltura CCIAA
Dettaglie la formazione delle nuove figure professionali
SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,
DettagliREGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014 2020 MANIFESTAZIONE DI INTERESSE Per la presentazione di idee e proposte di innovazione rappresentative dell agricoltura calabrese per l avvio di una
DettagliGAL LAGHI E MONTI DEL VERBANO CUSIO OSSOLA. BANDO MULTIOPERAZIONE I SEMESTRE 2017 Operazioni:
BANDO MULTIOPERAZIONE I SEMESTRE 2017 Operazioni: 4.1.1 4.2.1 6.4.2 IL GAL LAGHI E MONTI DEL VERBANO CUSIO OSSOLA Risorse pubbliche complessive sull ambito tematico Sviluppo e innovazione delle filiere
DettagliECCELLENZE ALIMENTARI DAI CAMPI D INNOVAZIONE : IL PERCORSO VERSO LA SMART FARM
ECCELLENZE ALIMENTARI DAI CAMPI D INNOVAZIONE : IL PERCORSO VERSO LA SMART FARM TECNOLOGIE A SUPPORTO DELL AGRICOLTURA SOSTENIBILE E ALLA QUALITA DELLE PRODUZIONI Eros Gualandi Il Raccolto s.c.a. Siamo
DettagliLa proposta di PSR della Regione Piemonte Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura
La proposta di PSR della Regione Piemonte 2014-2020 Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura FEASR Reg. UE n. 1305/2013 Reg. UE n. 807/2014 (D) Reg. UE n. 808/2014 (E) Reg. UE n. 1307/2013
DettagliALBERTO MASSA SALUZZO
ALBERTO MASSA SALUZZO POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA (PAC) ex art.3 Trattato di Roma - 58 Incremento della produttività agricola Tenore di vita equo Stabilizzazione dei mercati Progresso tecnico Sviluppo
DettagliRisultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Analisi dell'impatto ambientale con studio LCA (Life Cycle Assestment) dell'eccedenza di produzione di un vino rosso Descrizione estesa del risultato Scopo del lavoro è stato
DettagliLa nuova PAC
QUANDO L'UOMO È DIVENTATO LIBERO? Neolitico Homo Sapiens All'incirca 11.400 anni fa Scoperta dell'agricoltura Un po' di Storia... 18 aprile 1951: Comunità Europea del Carbone e dell'acciaio 25 marzo 1957:
DettagliMODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i.
ALLEGATO A MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR 2007-2013 approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i. 1. Paragrafo 2.2 Ripartizione della spesa pubblica per asse e per anno la tabella
Dettagliprovincia di mantova
provincia di mantova Fare clic Ruolo per modificare dei Distretti gli Agricoli stili del testo dello nell ambito schema dei prossimi P.S.R. Terzo livello Daniele Lanfredini Responsabile Servizio Competitività
DettagliIl Piano di Sviluppo Rurale : strumenti e misure per il recupero di aree abbandonate
Il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020: strumenti e misure per il recupero di aree abbandonate Fabrizio Dagostin Dirigente Servizio Agricoltura Provincia Autonoma di Trento 1 Il Piano di Sviluppo Rurale
DettagliUN SOLO PARTNER PIÙ VALORE PER IL TUO STUDIO
UN SOLO PARTNER PIÙ VALORE PER IL TUO STUDIO Chi Siamo Valuenet è una società di advisory indipendente che offre servizi di consulenza finanziaria per lo sviluppo e la valorizzazione delle imprese. Lo
DettagliUn piano strategico per la riduzione del randagismo canino. degli assalti ai greggi e le seconde che difendono il diritto di sopravvivenza
ORDINE DEL GIORNO L OMV DI GROSSETO E I PROGETTI LIFE IBRIWOLF E MEDWOLF Un piano strategico per la riduzione del randagismo canino La sinergia tra Ordine ed enti istituzionali valorizza il ruolo dei liberi
DettagliSTATO DI ATTUAZIONE - ASSE 4 LEADER -
STATO DI ATTUAZIONE - ASSE 4 LEADER - AL 31.12.2012 MORI (TN) 10 GIUGNO 2013 Il GAL VAL DI SOLE si è costituito in forma giuridica di Associazione senza scopo di lucro il 21 febbraio 2009 attraverso la
DettagliPoli di innovazione regionali (Decreti Regione Toscana n del 24/12/2008 e n del 18/03/2010, PRSE , linea 1.2)
INFORMATIVA N.8/2011 IL POLO DI INNOVAZIONE PER LA FILIERA DELLA MODA DELLA REGIONE TOSCANA Su iniziativa della Regione Toscana, a sostegno della competitività del sistema produttivo regionale, sono nati
DettagliDistretti rurali. L.R. 5 Aprile 2004, n. 21. Nigro Elisabetta Gravano. Marisa Nigro. Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA
Campotizzoro 9 maggio 2009 Distretti rurali L.R. 5 Aprile 2004, n. 21 Marisa Nigro Nigro Elisabetta Gravano Direzione Generale Sviluppo Economico REGIONE TOSCANA Riferimenti Normativi D.lgs n. 228 del
DettagliScheda progetto Interregionale/ transnazionale
Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 52/72 del 23.12.2011 Scheda progetto Interregionale/ transnazionale Modelli di semplificazione dei costi ed analisi delle relative procedure di gestione e controllo in
DettagliCORSI DI VOLO PER OPERAZIONI IN AMBIENTE MONTANO
CORSI DI VOLO PER OPERAZIONI IN AMBIENTE MONTANO I presenti corsi, sono rivolti a Piloti, Tecnici e operatori interessati ad apprendere le tecniche di volo e le corrette procedure da applicare durante
DettagliGreen Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese
Crescita dell'occupazione in un'economia sostenibile. Ruolo delle PA Green Economy e occupazione: esperienze sul territorio senese Miriana BUCALOSSI Provincia di Siena SETTORE Formazione, Lavoro, Sviluppo
DettagliIl progetto GESPO: Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica
19 marzo 2014 Firenze Palazzo Medici Riccardi Sala Pistelli Il progetto GESPO: Linee guida per la gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua secondo criteri di sostenibilità ecologica ed economica
DettagliPasta Fresca: Made in Italy si può. Daniela Piccione Responsabile CNA Alimentare
Pasta Fresca: Made in Italy si può Daniela Piccione Responsabile CNA Alimentare La pasta alimentare fresca è un alimento tipico sinonimo di tradizione ed italianità 2 Nella gran parte la produzione è realizzata
DettagliLa Campania investe nelle Aree Parco
PSR Campania 2007 20132013 La Campania investe nelle Aree Parco Programmazione 2007 2013 PSR si compone di 38 Misure, articolate in 4 Assi: ASSE 1 Competitività dell agroalimentare e del settore forestale;
DettagliFARE RETE PER COMPETERE
RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,
DettagliIl Progetto Lauree Scientifiche a Messina
Il Progetto Lauree Scientifiche a Messina La crisi delle vocazioni scientifiche è ormai un fenomeno che caratterizza molti Paesi del mondo, ma che si nota soprattutto nei Paesi sviluppati. Analizzando
DettagliPROGETTO PILOTA Percorsi di Inserimento Lavorativo Oltre la TossicodipendenzA GE12-ABILC13
PROGETTO PILOTA Percorsi di Inserimento Lavorativo Oltre la TossicodipendenzA GE12-ABILC13 COOP. SOCIALE UN'OCCASIONE Comunità Terapeutica Opera Diocesana Madonna dei bambini Villaggio del Ragazzo Roberto
DettagliLA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI SISTEMI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA. Mirko Morini, Ph.D.
Biomasse: prospettive di uso energetico in Emilia-Romagna e sistemi di calcolo e monitoraggio su GIS 25 Novembre 2010, Bologna LA FILIERA AGRO-ENERGETICA DA COLTURE DEDICATE: ANALISI TERMO-ECONOMICA DI
DettagliDott. Agr. Edoardo Corbucci Presidente dell Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Roma
ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI ROMA DIECI ANNI DI ATTIVITÀ DI GESTIONE AGRO-FORESTALE DELLA PROVINCIA DI ROMA 1999-2009 Roma, 18/12/2009 Dott. Agr. Edoardo Corbucci
DettagliPSR Il ruolo di Assoproli e i vantaggi per le aziende agricole associate. Marzo 2016
PSR 2014-2020 Il ruolo di Assoproli e i vantaggi per le aziende agricole associate Marzo 2016 Le Misure Misura 1 Trasferimento di conoscenze ed azioni di informazione Misura 2 Servizi di consulenza, di
DettagliComplementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020
Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi
Dettagli