PROGETTAZIONE PRELIMINARE E VERIFICA VULNERABILITA SISMICA SCUOLA MEDIA DON A. MORETTO

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1 COMUNE DI MALCESINE PROVINCIA DI VERONA PROGETTAZIONE PRELIMINARE E VERIFICA VULNERABILITA SISMICA SCUOLA MEDIA DON A. MORETTO Valutazione della vulnerabilità sismica della scuola media di Malcesine (VR) Don A. Moretto sita in via Campogrande e contraddistinta dal mappale 1363 sez A fg 6 Malcesine, maggio 2015 MAGGIO

2 Sommario 1. premessa 2. dati edificio e inquadramento cartografico 3. foto del fabbricato 4. classificazione sismica e normativa 4.1. classificazione sismica 4.2. normativa 5. documentazione esistente 5.1. disegni, relazioni di calcolo e documentazioni varie delle opere in c.a Analisi storica con valutazione tipologica e costruttiva dell opera 6. conoscenza del manufatto 7. indagini 7.1. sui terreni per la caratterizzazione dei suoli 7.2. sull edificio per il conseguimento del livello di conoscenza, del fattore di confidenza FC e delle proprietà dei materiali 7.3. sulle strutture esistenti per l idoneità statica 7.4. valutazione sulle indagini effettuate 8. valutazione della sicurezza 8.1. vita nominale 8.2. classe d uso 8.3. periodo di riferimento 9. azioni sulla costruzione 10. Modellazione della struttura 11. analisi statica modale n 1 (SITUAZIONE ESISTEN TE per la verifica della vulnerabilità sismica e la determinazione dell indicatore di rischio PGA) 12. Verifiche di vulnerabilità e determinazione dell indicatore di rischio. 13. considerazioni sull analisi svolta e individuazione degli interventi di adeguamento sismico 14. analisi statica modale n 2 (SITUAZIONE DI PROG ETTO per la verifica degli interventi proposti. 15. Conclusioni MAGGIO

3 1. Premessa La presente relazione è finalizzata alla descrizione delle operazioni eseguite col fine di determinare la vulnerabilità sismica della Scuola Media Don A. Moretto di via Campogrande nel comune di Malcesine (VR), edificio contraddistinto dal mappale 1363 sez. A fg. 6 La relazione espone innanzitutto una descrizione della composizione planovolumetrica dell intero plesso scolastico, nonché delle relative tipologie costruttive con particolare riferimento alle strutture portanti di elevazione ed orizzontali. Sono stati infatti eseguiti una serie di sopralluoghi finalizzati alla verifica della rispondenza geometrica dell edificio con la documentazione relativa ai disegni esecutivi strutturali depositati presso il Genio Civile, alla verifica dello stato di conservazione delle strutture, compresa la valutazione dell eventuale stato fessurativo esistente. Non sono state condotte, in questa prima fase, indagini sperimentali sulle strutture esistenti, ne prove di carico su orizzontamenti, ma la presente elenca una serie di indagini da espletare per poter avvalorare le ipotesi di conoscenza considerate. L indagine del sottosuolo interessato dall opera per valutarne la natura e la sua caratterizzazione stratigrafica è stata ottemperata mediante la valutazione di indagini eseguite nelle immediate vicinanze su opere recenti. E stata eseguita una attenta analisi degli elaborati architettonici e strutturali reperiti presso l archivio comunale che hanno consentito di ricostruire l evoluzione dell edificio nel corso della sua storia. Le informazioni ottenute hanno permesso di modellare a computer il complesso edilizio che è stato sottoposto alle verifiche di vulnerabilità con il metodo dell analisi statica modale. Dai risultati è stato possibile valutare il comportamento sismico della struttura e la sua capacità nei confronti delle azioni sismiche indicate nel D.M Si è poi proceduto ad identificare sia per posizione e tipologia, gli interventi di rinforzo necessari per l adeguamento sismico della struttura. Attraverso una seconda analisi statica modale eseguita sul modello modificato con l inserimento dei nuovi elementi strutturali sismo resistenti, si è verificato e avvalorato la bontà degli interventi proposti. Infine si è proceduto ad una analisi sommaria dei costi di intervento per l adeguamento sismico. MAGGIO

4 2. Dati edificio e inquadramento cartografico Edificio scolastico denominato Scuola Media Don A. Moretto Mappale 1363 sez. A foglio 6 Proprietà: Amministrazione Comunale di Malcesine p.zza Statuto n 1 Malcesine (VR) Inquadramento google maps Inquadramento estratto mappale MAGGIO

5 3. Foto del fabbricato Vista ingresso Vista da sud MAGGIO

6 Particolare vista da sud - parete vano scale Vista da sud MAGGIO

7 Vista da sud- zona palestra Vista da ovest MAGGIO

8 Vista da nord Vista da nord palestra MAGGIO

9 Vista interno zona interrata Vista zona ingresso piano terra MAGGIO

10 Vista setto in c.a. lato scale MAGGIO

11 Vista setto zona centrale edificio MAGGIO

12 4. Classificazione sismica e normativa 4.1. classificazione sismica Fino al 28 aprile 2006 il territorio nazionale risultava suddiviso in 4 zone a pericolosità decrescente sulla base del valore dell azione sismica espresso in termini di accelerazione massima su roccia. Ogni Regione, sulla scorta dell Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274 del , compilò l elenco dei propri comuni con la relativa attribuzione di una delle quattro zone secondo la classificazione sotto riportata. Zona sismica definizione Acc. Max di progetto (G) 1 zona più pericolosa dove possono verificarsi forti terremoti zona in cui possono verificarsi terremoti abbastanza forti zona in cui possono verificarsi scuotimenti modesti zona meno pericolosa 0.05 La nuova normativa di riferimento per la classificazione del territorio nazionale dal punto di vista della pericolosità sismica è l Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3519 del che ha introdotto s pecifici intervalli dell accelerazione di riferimento (ag = accelerazione orizzontale massima su suolo rigido e pianeggiante) con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni. Sotto questo aspetto il territorio nazionale è stato classificato ancora in 4 zone sismiche, ma questa volta in relazione ad intervalli di accelerazione ag. Zona sismica Accelerazione (ag) con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni 1 ag > 0,25 2 0,15 < ag 0,25 3 0,05 < ag 0,15 4 ag 0,05 Con riferimento alla OPCM 3519 il Comune di Malcesine rientra in zona sismica 3 MAGGIO

13 4.2. normativa di riferimento Le verifiche di vulnerabilità sismica dell edificio in questione sono state condotte sulla base delle seguenti norme tecniche di riferimento. 5. OPCM 20 marzo 2003, n 3274 Primi elementi in m ateria di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per la costruzione in zona sismica. 6. OPCM 2 ottobre 2003, n 3316 Modifiche ed integ razioni all OPCM 20 marzo 2003 n OPCM 3 maggio 2005, n 3431 Ulteriori modifiche ed integrazioni all OPCM 20 marzo 2003, n OPCM 28 aprile 2006, n 3519 Criteri generali p er l individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l aggiornamento degli elenchi delle medesime zone. 9. DM 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni. 10. CIRCOLARE 2 febbraio 2009, n 617 Istruzioni p er l applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni. MAGGIO

14 5. Documentazione esistente 5.1. disegni, relazioni di calcolo e documentazioni varie delle opere in c.a. Scuola - n 1) Tavole esecutive opere in c.a. redatte dallo studio tecnico dott. ing. Bruno Fabbri piazza Teatro Ristori 3 Verona costituite da n 3 tavole con dicitura scuola media Malcesine datate ottobre 1971 con timbro ufficio genio civile di Verona con avvenuto deposito il giorno 25/04/1972 con il n 350/1972 o Tav n 1 - Primo solaio o Tav n 2-1 e 2 solaio e travi o Tav n 3 copertura - (n 2) n 7 tavole con dicitura scuola media Malcesine 2 parte datate marzo 1972 con timbro ufficio genio civile di Verona con avvenuto deposito il giorno 25/04/1972 con il n 350/1972 o Tav n 1 solaio a quota 1.19 fondazione a quot a 00 o Tav n 2 mancante o Tav n 3 riferimento a dis. N 2 o Tav n 4 solaio a quota riferimento al d is. N 5 o Tav n 5 - riferimento al dis. N 4 o Tav n 6 copertura- riferimento al dis. N 7 o Tav n 7 riferimento al disegno n 6 o Relazione di calcolo con timbro ufficio genio civile di Verona con avvenuto deposito il giorno 25/04/1972 con il n 350 / (n 3) N 2 tavole a firma del dott. arch. Libero Cecchini con studio in vic. Riva S. Lorenzo 4 a Verona senza data e senza timbro di avvenuto deposito presso l ufficio del genio civile di Verona ma con timbro del Comune di Malcesine e firma del sindaco o calcoli statici di alcune strutture o - calcoli statici di alcune strutture MAGGIO

15 - ( 4) N 1 tavola a firma del dott. arch. Libero Cecchini con studio in vic. Riva S. Lorenzo 4 a Verona datata 31/05/1972 denominata scuole medie 1 stralcio 3 solaio. - (n 5) Relazione verbale di visita- certificato di collaudo di data 03/12/1978 a firma dott. Arnaldo Sili e Dr. Ing. Giandomenico Cammarata e relativo verbale di approvazione del collaudo da parte del consiglio comunale, di data sett Palestra - n 6) Pratica relativa ai disegni strutturali della palestra e servizi annessi depositata in data 20 settembre 1982 all ufficio del genio civile di Verona con n 3116/1982 comprensivo di: o Denuncia Costruttore Barzoi geom Battista con sede in via Consiol Panoramica 6 a Malcesine Progettista strutture e direttore dei lavori dott. ing. Bruno Fabbri con studio in vic. Valle 9/b a Verona o Disegni di progetto costituiti da n 3 tavole Tav 1 :piante piano terra, primo, secondo, copertura palestra e servizi annessi Tav 2 : Prospetti nord-sud palestra e servizi annessi Tav 3: prospetti est e ovest palestra e servizi annessi o Relazione illustrativa o Nomina del collaudatore ing. Gianluigi Calza o Disegni delle strutture costituiti da 4 tavole Tav 1: fondazioni e primo solaio Tav 2: primo solaio relativo ai servizi Tav 3: solaio di copertura palestra Tav 4: particolare della capriata o Relazione di calcolo o Relazione dei lavori a struttura ultimata depositata il 18 gennaio 1984 o Collaudo statico dell opera di data 20/01/1984 a firma dell ing. Gianluigi Calza depositato all ufficio del genio civile di Verona in data 1/02/1984 con il n 3166/1982 MAGGIO

16 Vano ascensore - n 7) Pratica relativa ai lavori per l adeguamento alle norme per l abbattimento delle barriere architettoniche di data 07/11/1998 depositato presso l ufficio del genio civile di Verona in data 16/11/1998 con il n 3045 comprensivo di: o Modulo di denuncia o Relazione illustrativa o Nomina del collaudatore e attestato di accettazione o Relazione di calcolo o Disegni delle strutture costituiti da 2 tavole Tav 1: fondazioni murature solai Tav 2: coperture o Relazione del direttore dei lavori a struttura ultimata depositato presso l ufficio del genio civile di Verona in data 14 luglio 2000 con il n 3045/98 o Certificato di collaudo statico a firma dell ing. Luca Brighenti di data 12/07/2000 depositato in data 14 luglio 2000 con il n 3045/98 MAGGIO

17 5.2. Analisi storica con valutazione tipologica e costruttiva dell opera In riferimento alla documentazione raccolta e sopra elencata nel cap 4, l evoluzione strutturale dell edificio si può così evidenziare: L edifico pare sia stato realizzato in più stralci ed in particolare, come si evince dai disegni esecutivi secondo lo schema allegato: Le date salienti relative al fabbricato in esame sono quindi le seguenti: - Scuola esecuzione 1 o Anno di progettazione 02/10/1970 dall arch. Libero Cecchini o Anno di inizio dei lavori 23 ottobre 1972 con consegna all impresa geom. Barzoi E. Battista o Anno di ultimazione dei lavori 18/07/ Palestra esecuzione 2 o Anno di progettazione 1982 o Anno di inizio lavori 1/10/1982 impresa Barzoi geom Battista o Anno di fine lavori 5/01/ Blocco ascensore 3 o Anno di progettazione 1998 o Anno di inizio dei lavori 18/11/1998 o Anno di fine dei lavori 29/05/2000 MAGGIO

18 La documentazione a disposizione consiste nelle tavole progettuali strutturali dell edificio e permette teoricamente una identificazione abbastanza precisa dello stato attuale delle strutture in c.a. esistenti. La documentazione non risulta comunque completa in quanto sono mancanti le seguenti tavole; - Tavola n 2 (allegati 2) relative ai solai di pian o 1 e secondo Dal confronto delle tavole progettuali con la situazione riscontrata da sopralluogo risultano delle anomalie-discordanze di seguito elencabili: - Le tavole riportano una situazione di progetto più ampia rispetto a quanto realizzato, secondo lo schema allegato: - È stata riscontrata la presenza di setto in c.a. dello spessore di 40 cm su tutti i piani nella posizione indicata, setto che nei disegni strutturali non è presente MAGGIO

19 - Alcuni pilastri dai sopralluoghi risulterebbero spostati rispetto alla situazione di progetto in quanto dalla sovrapposizione con i disegni architettonici risulterebbero in corrispondenza delle finestre. - Dai disegni mancano i dettagli delle armature di alcune travi e di alcuni pilastri. MAGGIO

20 6. Conoscenza del fabbricato 6.1. Descrizione generale dell opera: L edificio è dal punto di vista tipologico è classificabile come edificio in c.a. a travi e pilastri. Troviamo comunque alcune murature-setti in c.a. e i tamponamenti perimetrali sono in laterizio. In particolare i vari blocchi realizzati in epoche diverse sono interconnessi tra di loro e hanno le seguenti tipologie strutturali: - Blocco scuola: - Tipologia strutturale: o Struttura caratterizzata da fondazioni a nastro continue perimetrali con muro in c.a. da fondazione al piano di imposta del solaio di piano terra. o Fondazione a plinto in corrispondenza dei pilastri centrali. o Zona di interrato posta a sud-ovest con muri di scantinato in c.a. e pilastri interni in c.a. su fondazioni continue e a trave rovescia. o Strutture in elevazione costituite principalmente da pilastri in c.a. e da due muri-setti in c.a. posizionati uno in corrispondenza del vano scale e uno perpendicolare al fronte nord. o Orizzontamenti costituiti da solai di piano in laterocemento e travi in c.a. fuori spessore o Copertura a solaio in laterocemento in pendenza. o Tamponamenti in laterizio - Numero di piani o Un piano interrato nella zona sud-ovest o N 3 piani + un piano sottotetto + copertura - Altezza massima in gronda o 13 mt - Superficie coperta o 660 mq - Volume o C.a mc MAGGIO

21 - Blocco palestra - Tipologia strutturale: o Palestra posta a est con fondazioni a nastro continue perimetrali e di collegamento in corrispondenza dei piastri relativi alle capriate. o Zona di collegamento con il blocco scuola, con fondazioni continue perimetrali e fondazioni a plinto per i pilastri centrali o Strutture in elevazione costituite da pilastri in c.a. per la palestra e da pilastri e muri in c.a. per la zona di collegamento con il blocco scuola. o Solaio di piano terra della palestra in laterocemento. o Solai di piano primo e copertura della zona di collegamento in laterocemento. o Copertura della palestra caratterizzata da capriate-portali in c.a. con solaio in laterocemento. o Tamponamenti in laterizio. - Numero di piani o Palestra un unico piano con copertura a due falde. o Zona di collegamento posta su 2 piani - Altezza massima in gronda o Palestra 6 mt o Zona di collegamento su due livelli Superficie coperta o 560 mq - Volume o C.a mc - Blocco ascensore - Tipologia strutturale: o Struttura completamente in c.a. con fondazione a platea e muri in elevazione in c.a. di vario spessore. o Solai di collegamento con la struttura del blocco scuola in laterocemento MAGGIO

22 - Altezza massima o 13 mt - Superficie coperta o 23 mq - Volume o 300 mc - Valori complessivi della scuola o Superficie coperta: c.a mq o Volume complessivo : c.a mc o Altezza massima 13 mt o Numero dei piani: max 3+ 1 sottotetto; min 1 piano o Struttura in c.a. a telaio 6.2. caratterizzazione dei materiali: Dall analisi della documentazione acquisita di cui al punto 4 i materiali utilizzati nella realizzazione delle strutture sono i seguenti: - Blocco scuola: o Cemento tipo 425 con R= 225 kg/cmq o Ferro Aq 50 con R=3400 per travi e pilastri (liscio) o Ferro tipo Gs 4400 alta aderenza per i solai - Blocco palestra o Cemento tipo 425 con R= 250 kg/cmq o Ferro Feb 44 con R=4300 kg/cmq - Blocco ascensore o Cemento tipo 425 con R= 250 kg/cmq o Ferro Feb 44 con R=4300 kg/cmq MAGGIO

23 6.3. stato generale di conservazione dell opera: A seguito di sopralluogo effettuato si è potuto constatare che l edificio è in buono stato di conservazione e manutenzione, non si evidenziano, per quanto è stato possibile visionare vista la presenza di arredo e pannellature di tamponamento quadri fessurativi tali da presagire deficit strutturali e/o problemi statici. MAGGIO

24 7. indagini 7.1. Sui terreni per la caratterizzazione del suolo Al fine della caratterizzazione del terreno e all individuazione della categoria del suolo ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008, in tale fase preliminare si è fatto riferimento a saggi ed analisi eseguite in interventi nelle immediate vicinanze e alla raccolta ed analisi della letteratura geologica esistente. Da tale studio si evince che la zona è caratterizzata depositi morenici localmente cementati, moderatamente profondi con tessitura da moderatamente grossolana a media, con frammenti grossolani da comuni ad abbondanti, debolmente alcalini, da calcarei a molto calcarei. Dalle indagini e scavi eseguiti nelle vicinanze si desume che la stratigrafia è la seguente: Strato di terreno superficiale limoso-sabbioso dello spessore di 80 cm, Deposito detritico costituito da ghiaia, blocchi e ciottoli in matrice sabbiosalimosa per uno spessore da 2 a 45 mt, Substrato roccioso calcareo di origine oligocene-giurassico, MAGGIO

25 Non si segnala la presenza di corsi d acqua superficiali e/o di sottosuolo, ne di sorgenti. Il terreno presenta buona permeabilità e non vi sono ristagni superficiali. Per quanto riguarda il rischio idrogeologico facendo riferimento al PROGETTO DI PIANO DI STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO elaborato dall AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO, e alla relativa cartografia, per la zona in esame non sono segnalate ne aree di dissesto, ne aree a rischio idraulico evidenziate nelle fasce A, B e C Aree soggette a crolli e ribaltamenti diffusi fonte Progetto IFFI Per quanto riguarda la caratterizzazione sismica del terreno, dagli studi effettuati nelle immediate vicinanze si è potuto constatare una categoria del sottosuolo ti tipo B con Vs30 superiore a 360m/s. MAGGIO

26 Per quanto concerne la categoria topografica il terreno in esame è classificabile nella categoria T Sull edificio per il conseguimento del livello di conoscenza, del fattore di confidenza FC e delle proprietà dei materiali In riferimento alla procedura per la valutazione del livello di conoscenza si è fatto riferimento al paragrafo 8.5. del D.M. 14/01/2008 e all appendice C8A della Circolare 02/02/2009 par. C8A.1.B Costruzioni in cemento armato o in acciaio: dati necessari per la valutazione. In tale fase preliminare non sono stati eseguiti saggi strutturali al fine di verificare le proprietà dei materiali ma si è fatto riferimento esclusivamente sulle informazioni dedotte e ricavate dagli elaborati e relazioni allegate al progetto strutturale del manufatto. Si ritiene necessario in fase definitiva-esecutiva eseguire una serie di indaginiverifiche di seguito elencate: Verifica dettagliata rispondenza tra disegni strutturali e stato di fatto con rilievo strumentale plani-volumetrico dell edificio e sovrapposizione con disegni strutturali esistenti. Esecuzione di saggi con demolizione localizzata dell intonaco per l individuazione dei vari elementi strutturali presenti (pilastri e travi) Esecuzione di prove sperimentali su fabbricato mediante indagini con termo camera, prove su carotaggi, prove sclerometriche, indagini con ferroscan ecc. MAGGIO

27 Nel caso specifico vista la documentazione disponibile e le semplici verifiche in sito effettuate, si può individuare un livello di conoscenza del fabbricato LC2 al quale corrisponde un fattore di confidenza Sulle strutture esistenti per l idoneità statica dei solai. Per quanto riguarda i solai esistenti questi, da quanto si è potuto rilevare dai disegni esecutivi strutturali sono realizzati in laterocemento di spessore 24+4 ad interasse 55 cm. Le strutture non presentano fessurazioni e segni di degrado, ne stati deformativi evidenti. I carichi di progetto utilizzati per il loro dimensionamento e deducibili dalle relazioni di calcolo sono idonei alla classe d uso attuale ed è individuabile in 350kg/mq, valore da ritenersi idoneo alla destinazione d uso in atto. MAGGIO

28 7.4. Valutazione critica sulle indagini effettuate. In base alle informazioni raccolte si possono evidenziare alcuni punti critici della struttura individuabili nella planimetria sottostante: A) La zona palestra essendo una struttura monopiano di altezza di circa 6.50 mt in gronda presenta spostamenti elevati e criticità dei pilastri anche in funzione dei tamponamenti non completi delle facciate; B) la zona di giunzione tra il blocco palestra realizzato negli anni e il blocco scuola realizzato nel è da ritenersi critico in quanto le strutture adiacenti hanno altezze differenti e la modalità di innesto-collegamento non corrisponde, a seguito delle indagini effettuate, con quanto previsto negli elaborati progettuali che prevedevano giunto con doppio pilastro. C) Non è dato sapersi il sistema di collegamento tra setto in c.a., rilevato in sito e non riportato sugli elaborati esecutivi delle strutture in c.a.,e i solai di piano al fine di una corretta considerazione del setto medesimo ai fini sismici D) la distribuzione altimetrica del fabbricato con un salto di quota pari a circa ½ piano implica la presenza di pilastri corti e quindi con concentrazioni di sforzi di taglio legati in particolar modo alla gerarchia delle resistenze. MAGGIO

29 E) in generale tutti i pilastri, essendo stati calcolati solo per carichi verticali come previsto dalla normativa dell epoca, presentano l armatura longitudinale e soprattutto staffatura non idonea a soddisfare l esigenza di resistenza a sforzi taglianti e di duttilità ai nodi trave-pilastro nonché in soddisfacimento della gerarchia delle resistenze visto anche le dimensioni delle travature di piano. Per quanto riguarda i solai vista la tipologia e gli spessori si ritiene corretto, al fine della modellazione, considerare tali impalcati come infinitamente rigidi. MAGGIO

30 8. Valutazione della sicurezza In riferimento al cap 8.3 del D.M. 14/01/2008, per l edificio in esame non ricorre alcuna delle situazioni previste da normativa ed in particolare: riduzione della capacità resistente e/o deformativa della struttura, significativo degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali (salvo più approfondite analisi in fase definitiva-esecutiva), cedimenti del terreno di fondazione; rilevazione di gravi errori di progettazione; cambio di destinazione d uso dell edifico. La valutazione della sicurezza è comunque imposta dall ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274 del 20/03/2003 che d opo il terremoto in Puglia e Molise del 2002 riclassifica l intero territorio nazionale in quattro zone a diversa pericolosità, eliminando le zone non classificate e introduce l obbligo per gli enti proprietari di procedere alla verifica sismica degli edifici strategici e di quelli rilevanti per finalità di protezione civile. Tra questi ultimi rientrano anche le scuole. La valutazione della sicurezza viene eseguita nei confronti dei seguenti stati limite: SLV condizione di salvaguardia della vita SLC condizione di collasso 8.1. Vita nominale dell opera Con riferimento alla tabella 2.4.I. delle NTC08 si identifica la vita nominale dell opera strutturale VN 50 anni (Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale). MAGGIO

31 8.2. Classe d uso Il punto delle NTC 2008 prevede la suddivisione in 4 classi d uso dei fabbricati. Classe I Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli; Classe II Costruzioni con normali affollamenti senza contenuti pericolosi per l ambiente e senza funzioni pubbliche. Industrie con attività non pericolose per l ambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti nelle classi III o IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi conseguenze rilevanti; Classe III Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti nella classe IV. Ponti e reti viarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso; Classe IV Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l ambiente. Per l edificio in oggetto trattandosi di scuola media superiore rientra, come anche specificato al punto C2.4.2 della Circolare 02/02/2009 n 617 nella classe d uso 3. A titolo di esempio, in classe III ricadono scuole, teatri, musei, in quanto edifici soggetti ad affollamento e con la presenza contemporanea di comunità di dimensioni significative Periodo di riferimento Il periodo di riferimento per l azione sismica (punto delle NTC08 ), considerato che il coefficiente d uso nel caso in esame vale CU = 1,5 (tabella 2.4.II delle NTC08 ), si determina mediante la relazione VR = VN * CU = 50. 1,5 = 75 anni. MAGGIO

32 In riferimento agli stati limite interessati i tempi di ritorno considerati per la struttura in esame sono, in base alla tab. C Per lo stato limite di danno (SLD) = 75 anni Per lo stato limite di salvaguardia della vita (SLV) = annui E per lo stato limite di collasso (SLC) anni MAGGIO

33 9. Azioni sulla costruzione Analizzandole relazioni di calcolo allegate ai disegni esecutivi originari si può verificare i carichi statici considerati per il dimensionamento delle strutture. In particolare i carichi considerati sono i seguenti: Solaio di piano tipo Peso proprio dei solaio 24+4=28 cm con interasse 41 cm Carichi permanenti Sovraccarico utile TOTALE = 360 kg/mq = 90 kg/mq = 350 kg/mq = 800 kg/mq Solaio di copertura palestra Peso proprio dei solaio 20+4=24 cm con interasse 55 cm Carichi permanenti Sovraccarico accidentale neve TOTALE = 240 kg/mq = 50 kg/mq = 150 kg/mq = 450 kg/mq Altresì le azioni elementari e la loro combinazione considerate nell analisi di verifica della vulnerabilità sismica sono quelli previsti dal D.M con riferimento alla categoria C ambienti suscettibili di affollamento MAGGIO

34 Pertanto i carichi considerati nell analisi lineare modale sui solai ed in copertura sono: Solaio di piano tipo Peso proprio dei solaio 24+4=28 cm con interasse 41 cm Carichi permanenti Sovraccarico utile TOTALE = 360 kg/mq = 140 kg/mq = 300 kg/mq = 800 kg/mq Solaio di copertura palestra Peso proprio dei solaio 20+4=24 cm con interasse 55 cm Carichi permanenti Sovraccarico accidentale neve TOTALE = 250 kg/mq = 120 kg/mq = 80 kg/mq = 450 kg/mq Come si evince i valori dei sovraccarichi accidentali sono stati rimodulati in base alla normativa vigente aumentando a favore della sicurezza i carichi permanenti. MAGGIO

35 10. Modellazione della struttura Con i dati a disposizione esposti nei capitoli precedenti si è proceduto alla modellazione della struttura mediante programma ad elementi finiti Sismicad Si tratta di un programma di calcolo strutturale che nella versione più estesa è dedicato al progetto e verifica degli elementi in cemento armato, acciaio, muratura e legno di opere civili.il programma utilizza come analizzatore e solutore del modello strutturale un proprio solutore agli elementi finiti tridimensionale fornito col pacchetto. Il programma è sostanzialmente diviso in tre moduli: un pre processore che consente l'introduzione della geometria e dei carichi e crea il file dati di input al solutore; il solutore agli elementi finiti; un post processore che a soluzione avvenuta elabora i risultati eseguendo il progetto e la verifica delle membrature e producendo i grafici ed i tabulati di output. Il programma schematizza la struttura attraverso l'introduzione nell'ordine di fondazioni, poste anche a quote diverse, platee, platee nervate, plinti e travi di fondazione poggianti tutte su suolo elastico alla Winkler, di elementi verticali, pilastri e pareti in c.a. anche con fori, di orizzontamenti costituiti da solai orizzontali e inclinati (falde), e relative travi di piano e di falda; è ammessa anche l'introduzione di elementi prismatici in c.a. di interpiano con possibilità di collegamento in inclinato a solai posti a quote diverse. I nodi strutturali possono essere connessi solo a travi, pilastri e pareti, simulando così impalcati infinitamente deformabili nel piano, oppure a elementi lastra di spessore dichiarato dall'utente simulando in tal modo impalcati a rigidezza finita. I nodi appartenenti agli impalcati orizzontali possono essere connessi rigidamente ad uno o più nodi principali giacenti nel piano dell'impalcato; generalmente un nodo principale coincide con il baricentro delle masse. Tale opzione, oltre a ridurre significativamente i tempi di elaborazione, elimina le approssimazioni numeriche connesse all'utilizzo di elementi lastra quando si richiede l'analisi a impalcati infinitamente rigidi. Per quanto concerne i carichi, in fase di immissione dati, vengono definite, in numero a scelta dell'utente, condizioni di carico elementari le quali, in aggiunta alle azioni sismiche e variazioni termiche, vengono combinate attraverso coefficienti moltiplicativi per fornire le combinazioni richieste per le verifiche successive. L'effetto di disassamento delle forze orizzontali, indotto ad esempio dai torcenti di piano per costruzioni in zona sismica, viene simulato attraverso l'introduzione di eccentricità planari aggiuntive le quali costituiscono ulteriori condizioni elementari di carico da cumulare e combinare secondo i criteri del paragrafo precedente. Tipologicamente sono ammessi sulle travi e sulle pareti carichi uniformemente distribuiti e MAGGIO

36 carichi trapezoidali; lungo le aste e nei nodi di incrocio delle membrature sono anche definibili componenti di forze e coppie concentrate comunque dirette nello spazio. Sono previste distribuzioni di temperatura, di intensità a scelta dell'utente, agenti anche su singole porzioni di struttura. Il calcolo delle sollecitazioni si basa sulle seguenti ipotesi e modalità: - travi e pilastri deformabili a sforzo normale, flessione deviata, taglio deviato e momento torcente. Sono previsti coefficienti riduttivi dei momenti di inerzia a scelta dell'utente per considerare la riduzione della rigidezza flessionale e torsionale per effetto della fessurazione del conglomerato cementizio. E' previsto un moltiplicatore della rigidezza assiale dei pilastri per considerare, se pure in modo approssimato, l'accorciamento dei pilastri per sforzo normale durante la costruzione. - le travi di fondazione su suolo alla Winkler sono risolte in forma chiusa tramite uno specifico elemento finito; - le pareti in c.a. sono analizzate schematizzandole come elementi lastrapiastra discretizzati con passo massimo assegnato in fase di immissione dati; - le pareti in muratura possono essere schematizzate con elementi lastra-piastra con spessore flessionale ridotto rispetto allo spessore membranale.- I plinti su suolo alla Winkler sono modellati con la introduzione di molle verticali elastoplastiche. La traslazione orizzontale a scelta dell'utente è bloccata o gestita da molle orizzontali di modulo di reazione proporzionale al verticale. Le piastre sono discretizzate in un numero finito di elementi lastra-piastra con passo massimo assegnato in fase di immissione dati; nel caso di platee di fondazione i nodi sono collegati al suolo da molle aventi rigidezze alla traslazione verticale ed richiesta anche orizzontale.- La deformabilità nel proprio piano di piani dichiarati non infinitamente rigidi e di falde (piani inclinati) può essere controllata attraverso la introduzione di elementi membranali nelle zone di solaio. - I disassamenti tra elementi asta sono gestiti automaticamente dal programma attraverso la introduzione di collegamenti rigidi locali.- Alle estremità di elementi asta è possibile inserire svincolamenti tradizionali così come cerniere parziali (che trasmettono una quota di ciò che trasmetterebbero in condizioni di collegamento rigido) o cerniere plastiche.- Alle estremità di elementi bidimensionali è possibile inserire svincolamenti con cerniere parziali del momento flettente avente come asse il bordo dell'elemento.- Il calcolo degli effetti del sisma è condotto, a scelta dell'utente, con analisi statica lineare, con analisi dinamica modale o con analisi statica non lineare, in accordo alle varie normative adottate. Le masse, nel caso di impalcati dichiarati rigidi sono concentrate nei nodi principali di piano altrimenti vengono considerate diffuse nei nodi giacenti sull'impalcato stesso. Nel caso di analisi sismica vengono anche controllati gli spostamenti di interpiano. MAGGIO

37 Verifiche delle membrature in cemento armato Nel caso più generale le verifiche degli elementi in c.a. possono essere condotte col metodo delle tensioni ammissibili (D.M ) o agli stati limite in accordo al D.M , al D.M o secondo Eurocodice 2. Le travi sono progettate e verificate a flessione retta e taglio; a richiesta è possibile la verifica per le sei componenti della sollecitazione. I pilastri ed i pali sono verificati per le sei componenti della sollecitazione. Per gli elementi bidimensionali giacenti in un medesimo piano è disponibile la modalità di verifica che consente di analizzare lo stato di verifica nei singoli nodi degli elementi. Nelle verifiche (a presso flessione e punzonamento) è ammessa la introduzione dei momenti di calcolo modificati in base alle direttive dell'ec2, Appendice A.2.8. I plinti superficiali sono verificati assumendo lo schema statico di mensole con incastri posti a filo o in asse pilastro. Gli ancoraggi delle armature delle membrature in c.a. sono calcolati sulla base della effettiva tensione normale che ogni barra assume nella sezione di verifica distinguendo le zone di ancoraggio in zone di buona o cattiva aderenza. In particolare il programma valuta la tensione normale che ciascuna barra può assumere in una sezione sviluppando l'aderenza sulla superficie cilindrica posta a sinistra o a destra della sezione considerata; se in una sezione una barra assume per effetto dell'aderenza una tensione normale minore di quella ammissibile, il suo contributo all'area complessiva viene ridotto dal programma nel rapporto tra la tensione normale che la barra può assumere per effetto dell'aderenza e quella ammissibile. Le verifiche sono effettuate a partire dalle aree di acciaio equivalenti così calcolate che vengono evidenziate in relazione.a seguito di analisi inelastiche eseguite in accordo a OPCM 3431 o D.M vengono condotte verifiche di resistenza per i meccanismi fragili (nodi e taglio) e verifiche di deformabilità per i meccanismi duttili. Di seguito sono riportati i risultati del calcolo effettuato. Sono state eseguite due analisi numeriche : Analisi 1) : Analisi numerica della situazione esistente al fine della determinazione dell indicatore di rischio sismico. Analisi 2) : Analisi numerica post intervento di adeguamento. Individuato la posizione di eventuali elementi-setti di rinforzo atti a sopportare completamente le azioni sismiche. Il modello dell analisi n 1 è sta to modificato inserendo gli elementi sismo resistenti e considerando travi e pilastri secondari svincolati. MAGGIO

38 11. Analisi statica modale n 1 (SITUAZIONE ESISTEN TE per la verifica della vulnerabilità sismica e la determinazione dell indicatore di rischio PGA) Modello di calcolo Struttura Vista assonometrica dell'edificio nella sua interezza Struttura MAGGIO

39 1.1.2 Modello FEM Modello Vista assonometrica dell'edificio nella sua interezza Modello MAGGIO

40 Dati di definizione 2.2 Preferenze commessa Preferenze di analisi Metodo di analisi D.M (N.T.C.) Tipo di costruzione 2 Vn 50 Classe d'uso III Vr 75 Tipo di analisi Lineare dinamica Località Verona, Malcesine; Latitudine ED50 45,766 (45 45' 58''); Longitudine ED50 10,8127 (10 48' 46''); Altitudine s.l.m. 88,87 m. Zona sismica Zona 3 Categoria del suolo B - sabbie dense o argille consistenti Categoria topografica T1 Ss orizzontale SLO 1.2 Tb orizzontale SLO [s] Tc orizzontale SLO [s] Td orizzontale SLO [s] Ss orizzontale SLD 1.2 Tb orizzontale SLD [s] Tc orizzontale SLD [s] Td orizzontale SLD [s] Ss orizzontale SLV 1.2 Tb orizzontale SLV [s] Tc orizzontale SLV [s] Td orizzontale SLV [s] St 1 PVr SLO (%) 81 Tr SLO Ag/g SLO Fo SLO 2.47 Tc* SLO PVr SLD (%) 63 Tr SLD Ag/g SLD Fo SLD Tc* SLD PVr SLV (%) 10 Tr SLV Ag/g SLV Fo SLV Tc* SLV 0.28 Smorzamento viscoso (%) 5 Classe di duttilità CD"B" Rotazione del sisma 0 [deg] Quota dello '0' sismico 0 [m] Regolarità in pianta No Regolarità in elevazione No Edificio C.A. Si Tipologia C.A. Strutture miste equivalenti a telai q0=3.0*alfau/alfa1 alfau/alfa1 C.A. Strutture a telaio con più piani e più campate alfau/alfa1=( )/2 Edificio esistente Si Altezza costruzione [m] C T [s] Lambda SLO 0.85 Lambda SLD 0.85 Lambda SLV 0.85 Numero modi 20 Metodo di Ritz applicato Torsione accidentale semplificata No Torsione accidentale per piani (livelli e falde) flessibili No Eccentricità X (per sisma Y) livello "Fondazione" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "Fondazione" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO TERRA ZONA DA COMPLETARE" 0.26 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO TERRA ZONA DA COMPLETARE" [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "FONDAZIONE PIANO TERRA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "FONDAZIONE PIANO TERRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO TERRA" [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO TERRA" 0.71 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "FONDAZIONE PALESTRA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "FONDAZIONE PALESTRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO TERRA PALESTRA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO TERRA PALESTRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO PRIMO ZONA DA COMPLETARE" [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO PRIMO ZONA DA COMPLETARE" 0.42 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "Piano 1" 3.66 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "Piano 1" [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "COPERTURA SONA SERVIZI PALESTRA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "COPERTURA SONA SERVIZI PALESTRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO PRIMO PALESTRA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO PRIMO PALESTRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO SECONDO ZONA DA COMPLETARE" [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO SECONDO ZONA DA COMPLETARE" 0.42 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "GRONDA PALESTRA" 0 [m] MAGGIO

41 Eccentricità Y (per sisma X) livello "GRONDA PALESTRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "Piano 2" [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "Piano 2" 0.71 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO SOTTOTETTO ZONA DA COMPLETARE" [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO SOTTOTETTO ZONA DA COMPLETARE" [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "GRONDA SCUOLA ZONA DA COMPLETARE" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "GRONDA SCUOLA ZONA DA COMPLETARE" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "COLMO PALESTRA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "COLMO PALESTRA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "PIANO SOTTOTETTO" [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "PIANO SOTTOTETTO" 0.71 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "GRONDA SCUOLA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "GRONDA SCUOLA" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "COLMO SCUOLA ZONA DA COMPLATARE" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "COLMO SCUOLA ZONA DA COMPLATARE" 0 [m] Eccentricità X (per sisma Y) livello "COLMO SCUOLA" 0 [m] Eccentricità Y (per sisma X) livello "COLMO SCUOLA" 0 [m] Limite spostamenti interpiano Fattore di struttura per sisma X 2.25 Fattore di struttura per sisma Y 2.25 Fattore di struttura per sisma Z 1.5 Applica 1% ( 3.1.1) No Coefficiente di sicurezza portanza fondazioni superficiali 2.3 Coefficiente di sicurezza scorrimento fondazioni superficiali 1.1 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, punta 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, laterale compressione 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, laterale trazione 1.25 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, punta 1.35 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, laterale compressione 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, laterale trazione 1.25 Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, punta 1.35 Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, laterale compressione 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, laterale trazione 1.25 Coefficiente di sicurezza portanza trasversale pali 1.3 Fattore di correlazione resistenza caratteristica dei pali in base alle verticali indagate Spettri NTC 08 Acc./g: Accelerazione spettrale normalizzata ottenuta dividendo l'accelerazione spettrale per l'accelerazione di gravità. Periodo: Periodo di vibrazione. Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali SLO (3.2.4) Acc./g MAGGIO

42 Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali SLD (3.2.4) Acc./g Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali SLV (3.2.4) Acc./g MAGGIO

43 Spettro di risposta di progetto in accelerazione delle componenti orizzontali SLO Acc./g Spettro di risposta di progetto in accelerazione delle componenti orizzontali SLD Acc./g MAGGIO

44 Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente X SLV Acc./g Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente Y SLV Acc./g MAGGIO

45 Confronti spettri SLV-SLD Vengono confrontati lo spettro Spettro di risposta di progetto in accelerazione delle componenti orizzontali SLD (di colore rosso) e Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente X SLV (di colore nero). Questo confronto tra spettri è valido anche per l'altra componente orizzontale, essendo coincidente. Acc./g Preferenze di verifica Normativa di verifica in uso Norma di verifica D.M (N.T.C.) Cemento armato Preferenze analisi di verifica in stato limite Legno Preferenze di verifica legno NTC08 Acciaio Preferenze di verifica acciaio EC3 Alluminio Preferenze di verifica alluminio EC3 Pannelli in gessofibra Preferenze di verifica pannelli gessofibra D.M (N.T.C.) Psi Normativa di verifica C.A. Coefficiente di omogeneizzazione 15 γs (fattore di sicurezza parziale per l'acciaio) 1.15 γc (fattore di sicurezza parziale per il calcestruzzo) 1.5 Limite sigmac/fck in combinazione rara 0.6 Limite sigmac/fck in combinazione quasi permanente 0.45 Limite sigmaf/fyk in combinazione rara 0.8 Coefficiente di riduzione della tau per cattiva aderenza 0.7 Dimensione limite fessure w [m] Dimensione limite fessure w [m] Dimensione limite fessure w [m] Fattori parziali di sicurezza unitari per meccanismi duttili di strutture esistenti con fattore q No Copriferro secondo EC2 Si MAGGIO

46 4.1.4 Preferenze FEM Dimensione massima ottimale mesh pareti (default) 0.8 [m] Dimensione massima ottimale mesh piastre (default) 0.8 [m] Tipo di mesh dei gusci (default) Quadrilateri o triangoli Tipo di mesh imposta ai gusci Specifico dell'elemento Metodo P-Delta non utilizzato Analisi buckling non utilizzata Rapporto spessore flessionale/membranale gusci muratura verticali 0.2 Spessori membranale e flessionale pareti XLAM da sole tavole verticali No Moltiplicatore rigidezza connettori pannelli pareti legno a diaframma 1 Tolleranza di parallelismo 4.99 [deg] Tolleranza di unicità punti 0.1 [m] Tolleranza generazione nodi di aste 0.01 [m] Tolleranza di parallelismo in suddivisione aste 4.99 [deg] Tolleranza generazione nodi di gusci 0.04 [m] Tolleranza eccentricità carichi concentrati 1 [m] Considera deformazione a taglio delle piastre No Modello elastico pareti in muratura Gusci Concentra masse pareti nei vertici Si Segno risultati analisi spettrale Analisi statica Memoria utilizzabile dal solutore Metodo di risoluzione della matrice Matrici sparse Scrivi commenti nel file di input No Scrivi file di output in formato testo No Solidi colle e corpi ruvidi (default) Solidi reali Moltiplicatore rigidezza molla torsionale applicata ad aste di fondazione 1 Modello trave su suolo alla Winkler nel caso di modellazione lineare Equilibrio elastico Moltiplicatori inerziali Tipologia: tipo di entità a cui si riferiscono i moltiplicatori inerziali. J2: moltiplicatore inerziale di J2. Il valore è adimensionale. J3: moltiplicatore inerziale di J3. Il valore è adimensionale. Jt: moltiplicatore inerziale di Jt. Il valore è adimensionale. A: moltiplicatore dell'area della sezione. Il valore è adimensionale. A2: moltiplicatore dell'area a taglio in direzione 2. Il valore è adimensionale. A3: moltiplicatore dell'area a taglio in direzione 3. Il valore è adimensionale. Conci rigidi: fattore di riduzione dei tronchi rigidi. Il valore è adimensionale. Tipologia J2 J3 Jt A A2 A3 Conci rigidi Trave C.A Pilastro C.A Trave di fondazione Palo Trave in legno Colonna in legno Trave in acciaio Colonna in acciaio Trave di reticolare in acciaio Maschio in muratura Trave di accoppiamento in muratura Trave di scala C.A. nervata Trave tralicciata Preferenze di analisi carichi superficiali Detrazione peso proprio solai nelle zone di sovrapposizione non applicata Metodo di ripartizione a zone d'influenza Percentuale carico calcolato a trave continua 0 Esegui smoothing diagrammi di carico applicata Tolleranza smoothing altezza trapezi 0.1 [dan/m] Tolleranza smoothing altezza media trapezi 0.1 [dan/m] Preferenze del suolo Fondazioni non modellate e struttura bloccata alla base no Fondazioni bloccate orizzontalmente si Considera peso sismico delle fondazioni no Fondazioni superficiali e profonde su suolo elastoplastico no Coefficiente di sottofondo verticale per fondazioni superficiali (default) [dan/m³] Rapporto di coefficiente sottofondo orizzontale/verticale 0.5 Pressione verticale limite sul terreno per abbassamento (default) [dan/m²] Pressione verticale limite sul terreno per innalzamento (default) 10 [dan/m²] Metodo di calcolo della K verticale Vesic Metodo di calcolo della portanza e della pressione limite Vesic Terreno laterale di riporto da piano posa fondazioni (default) Riporto Dimensione massima della discretizzazione del palo (default) 2 [m] Moltiplicatore coesione per pressione orizzontale limite nei pali 1 Moltiplicatore spinta passiva per pressione orizzontale pali 1 K punta palo (default) [dan/m³] Pressione limite punta palo (default) [dan/m²] Pressione per verifica schiacciamento fondazioni superficiali [dan/m²] Calcola cedimenti fondazioni superficiali no Spessore massimo strato 1 [m] Profondità massima 30 [m] Cedimento assoluto ammissibile 0.05 [m] Cedimento differenziale ammissibile 0.05 [m] Cedimento relativo ammissibile 0.05 [m] Rapporto di inflessione F/L ammissibile Rotazione rigida ammissibile [deg] Rotazione assoluta ammissibile [deg] Distorsione positiva ammissibile [deg] MAGGIO

47 Distorsione negativa ammissibile [deg] Considera fondazioni compensate no Coefficiente di riduzione della a Max attesa 0.3 Condizione per la valutazione della spinta su pareti Lungo termine Considera l'azione sismica del terreno anche su pareti sotto lo zero sismico no Calcola cedimenti teorici pali no Considera accorciamento del palo si Distanza influenza cedimento palo 10 [m] Distribuzione attrito laterale Attrito laterale uniforme Ripartizione del carico Ripartizione come da modello FEM Scelta terreno laterale Media pesata degli strati coinvolti Scelta terreno punta Media pesata degli strati coinvolti Cedimento assoluto ammissibile 0.05 [m] Cedimento medio ammissibile 0.05 [m] Cedimento differenziale ammissibile 0.05 [m] Rotazione rigida ammissibile [deg] Trascura la coesione efficace in verifica allo scorrimento si 4.2 Azioni e carichi Azione del vento Zona Zona 1 Rugosità A Categoria esposizione V Vb 25 [m/s] Ct 1 qb 39.1 [dan/m²] Azione della neve Zona Zona II Classe topografica Normale Ce 1 Ct 1 qsk 100 [dan/m²] Copertura a due falde DM α1 27 [deg] α2 27 [deg] µ1,i 0.8 µ2,i 0.8 µ1,ii 0.4 µ2,ii 0.8 µ1,iii 0.8 µ2,iii 0.4 q1,i 80 [dan/m²] q2,i 80 [dan/m²] q1,ii 40 [dan/m²] q2,ii 80 [dan/m²] q1,iii 80 [dan/m²] q2,iii 40 [dan/m²] MAGGIO

48 4.2.3 Condizioni elementari di carico Descrizione: nome assegnato alla condizione elementare. Nome breve: nome breve assegnato alla condizione elementare. I/II: descrive la classificazione della condizione (necessario per strutture in acciaio e in legno). Durata: descrive la durata della condizione (necessario per strutture in legno). Psi0: coefficiente moltiplicatore Psi0. Il valore è adimensionale. Psi1: coefficiente moltiplicatore Psi1. Il valore è adimensionale. Psi2: coefficiente moltiplicatore Psi2. Il valore è adimensionale. Var.segno: descrive se la condizione elementare ha la possibilità di variare di segno. Descrizione Nome breve I/II Durata Psi0 Psi1 Psi2 Var.segno Pesi strutturali Pesi Permanente Permanenti portati Port. I Permanente Variabile C Variabile C I Media Neve Neve I Media Delta T Dt II Media No Sisma X SLV X SLV Sisma Y SLV Y SLV Sisma Z SLV Z SLV Eccentricità Y per sisma X SLV EY SLV Eccentricità X per sisma Y SLV EX SLV Sisma X SLO X SLO Sisma Y SLO Y SLO Sisma Z SLO Z SLO Eccentricità Y per sisma X SLO EY SLO Eccentricità X per sisma Y SLO EX SLO Terreno sisma X SLV Tr x SLV Terreno sisma Y SLV Tr y SLV Terreno sisma Z SLV Tr z SLV Terreno sisma X SLO Tr x SLO Terreno sisma Y SLO Tr y SLO Terreno sisma Z SLO Tr z SLO Rig. Ux R Ux Rig. Uy R Uy Rig. Rz R Rz Combinazioni di carico Tutte le combinazioni di carico vengono raggruppate per famiglia di appartenenza. Le celle di una riga contengono i coefficienti moltiplicatori della i-esima combinazione, dove il valore della prima cella è da intendersi come moltiplicatore associato alla prima condizione elementare, la seconda cella si riferisce alla seconda condizione elementare e così via. Famiglia SLU Il nome compatto della famiglia è SLU. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt 1 SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU Famiglia SLE rara Il nome compatto della famiglia è SLE RA. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt 1 SLE RA SLE RA SLE RA SLE RA SLE RA MAGGIO

49 Famiglia SLE frequente Il nome compatto della famiglia è SLE FR. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt 1 SLE FR SLE FR SLE FR SLE FR Famiglia SLE quasi permanente Il nome compatto della famiglia è SLE QP. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt 1 SLE QP SLE QP Famiglia SLU eccezionale Il nome compatto della famiglia è SLU EX. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt Famiglia SLO Il nome compatto della famiglia è SLO. Poiché il numero di condizioni elementari previste per le combinazioni di questa famiglia è cospicuo, la tabella verrà spezzata in più parti. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt X SLO Y SLO 1 SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO Nome Nome breve Z SLO EY SLO EX SLO Tr x SLO Tr y SLO Tr z SLO 1 SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO SLO Famiglia SLV Il nome compatto della famiglia è SLV. Poiché il numero di condizioni elementari previste per le combinazioni di questa famiglia è cospicuo, la tabella verrà spezzata in più parti. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt X SLV Y SLV 1 SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV MAGGIO

50 Nome Nome breve Z SLV EY SLV EX SLV Tr x SLV Tr y SLV Tr z SLV 1 SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV Famiglia SLV fondazioni Il nome compatto della famiglia è SLV FO. Poiché il numero di condizioni elementari previste per le combinazioni di questa famiglia è cospicuo, la tabella verrà spezzata in più parti. Nome Nome breve Pesi Port. Variabile C Neve Dt X SLV Y SLV 1 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Nome Nome breve Z SLV EY SLV EX SLV Tr x SLV Tr y SLV Tr z SLV 1 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Famiglia Calcolo rigidezza torsionale/flessionale di piano Il nome compatto della famiglia è CRTFP. Nome Nome breve R Ux R Uy R Rz Rig. Ux+ CRTFP Ux Rig. Ux- CRTFP Ux Rig. Uy+ CRTFP Uy Rig. Uy- CRTFP Uy Rig. Rz+ CRTFP Rz Rig. Rz- CRTFP Rz MAGGIO

51 4.2.5 Definizioni di carichi superficiali Nome: nome identificativo della definizione di carico. Valori: valori associati alle condizioni di carico. Condizione: condizione di carico a cui sono associati i valori. Descrizione: nome assegnato alla condizione elementare. Valore: modulo del carico superficiale applicato alla superficie. [dan/m²] Applicazione: modalità con cui il carico è applicato alla superficie. Nome SOLAIO TIPO DI PIANO SCUOLE SOLAIO SOTTOTETTO + COPERTURA Valori Condizione Valore Applicazione Descrizione Pesi strutturali 0 Verticale Permanenti portati 140 Verticale Variabile C 300 Verticale Neve 0 Verticale Pesi strutturali 300 Verticale Permanenti portati 50 Verticale Variabile C 50 Verticale Neve 80 Verticale SOLAIO COPERTURA Pesi strutturali 100 Verticale Permanenti portati 0 Verticale Variabile C 50 Verticale Neve 80 Verticale COPERTURA PALESTRA Pesi strutturali 0 Verticale Permanenti portati 120 Verticale Variabile C 0 Verticale in proiezione Neve 80 Verticale in proiezione SOLAIO SERVIZI PALESTRA Pesi strutturali 100 Verticale Permanenti portati 0 Verticale Variabile C 50 Verticale Neve 80 Verticale SOLAIO COPERTURA APP. Pesi strutturali 200 Verticale CUSTODE Permanenti portati 100 Verticale Variabile C 0 Verticale Neve 80 Verticale SOLAIO PALESTRA Pesi strutturali 250 Verticale Permanenti portati 0 Verticale Variabile C 300 Verticale Neve 0 Verticale SOLAIO PASSAGGIO DA Pesi strutturali 50 Verticale ASCENSORE A PIANO SOTTOTETTO Permanenti portati 0 Verticale Variabile C 0 Verticale Neve 80 Verticale GRONDA Pesi strutturali 50 Verticale Permanenti portati 0 Verticale Variabile C 0 Verticale Neve 80 Verticale SCALE Pesi strutturali 0 Verticale Permanenti portati 0 Verticale Variabile C 400 Verticale in proiezione Neve 0 Verticale in proiezione 4.3 Quote Livelli Descrizione breve: nome sintetico assegnato al livello. Descrizione: nome assegnato al livello. Quota: quota superiore espressa nel sistema di riferimento assoluto. [m] Spessore: spessore del livello. [m] Descrizione breve Descrizione Quota Spessore L1 Fondazione L2 PIANO TERRA ZONA DA COMPLETARE L3 FONDAZIONE PIANO TERRA L4 PIANO TERRA L5 FONDAZIONE PALESTRA L6 PIANO TERRA PALESTRA L7 PIANO PRIMO ZONA DA COMPLETARE L8 Piano L9 COPERTURA SONA SERVIZI PALESTRA L10 PIANO PRIMO PALESTRA L11 PIANO SECONDO ZONA DA COMPLETARE L12 GRONDA PALESTRA L13 Piano L14 PIANO SOTTOTETTO ZONA DA COMPLETARE L15 GRONDA SCUOLA ZONA DA COMPLETARE L16 COLMO PALESTRA L17 PIANO SOTTOTETTO L18 GRONDA SCUOLA L19 COLMO SCUOLA ZONA DA COMPLATARE L20 COLMO SCUOLA MAGGIO

52 4.4 Elementi di input Fili fissi Fili fissi di piano Livello: quota di inserimento espressa con notazione breve esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [m] Punto: punto di inserimento. X: coordinata X. [m] Y: coordinata Y. [m] Estradosso: distanza dalla quota di inserimento misurata in direzione ortogonale al piano della quota e con verso positivo verso l'alto. [m] Angolo: angolo misurato dal semiasse positivo delle ascisse in verso antiorario. [deg] Tipo: tipo di simbolo. T.c.: testo completo visualizzato accanto al filo fisso, costituito dalla concatenazione del prefisso e del testo. Livello Punto Estradosso Angolo Tipo T.c. Livello Punto Estradosso Angolo Tipo T.c. L Piano S5 L Piano S6 L Piano S7 L Piano S4 L Piano M3 L Piano M4 L Piano M5 L Piano M6 L Piano M9 L Piano M10 L Piano M11 L Piano M8 L Piano M7 L Piano S8 L Piano S9 L Croce T5 L Croce PP23 L Croce PP24 L Croce T1 L Croce PP21 L Croce PP17 L Croce PP18 L Croce PP20 L Piano S1 L Piano S3 L Croce T4 L Piano M2 L Croce T3 L Piano S2 L Croce T2 L Piano M1 L Piano S25 L Piano S26 L Piano S27 L Piano S24 L Piano S21 L Piano S22 L Piano S23 L Piano S28 L Piano M15 L Piano S32 L Piano S33 L Piano S31 L Piano S29 L Croce T7 L Piano S30 L Piano S20 L Piano M13 L Piano S13 L Croce T6 L Piano S12 L Piano M12 L Piano S10 L Piano S11 L Piano S14 L Piano M14 L Piano S18 L Piano S19 L Piano S17 L Piano S15 L Croce P57 L Piano S16 L Croce P7 L Croce P6 L Croce P5 L Croce P14 L Croce P3 L Croce P2 L Croce P1 L Croce P4 L Croce P37 L Croce P35 L Croce P53 L Croce P38 L Croce P17 L Croce P16 L Croce P15 L Croce P26 L Croce P23 L Croce P13 L Croce P12 L Croce P9 L Croce P8 L Croce P36 L Croce P10 L Croce P11 L Croce P21 L Croce P20 L Croce P33 L Croce P22 L Croce P18 L Croce P25 L Croce P24 L Croce PP5 L Croce PP6 L Croce PP7 L Croce PP4 L Croce PP1 L Croce PP2 L Croce PP3 L Croce PP8 L Croce PP13 L Croce PP14 L Croce PP16 L Croce PP12 L Croce PP9 L Croce PP10 L Croce PP11 L Croce P10b L Croce P29 L Croce P28 L Croce P26b L Croce P30 L Croce P41 L Croce P40 L Croce P39 L Croce P34 L Croce P54 L Croce P19 L Croce P27 L Croce P55 L Croce P32 L Croce P31 L Croce P56 Struttura MAGGIO

53 4.5 Sondaggi del sito Vengono elencati in modo sintetico tutti i sondaggi risultanti dalle verticali di indagine condotte in sito, con l indicazione dei terreni incontrati, degli spessori e dell eventuale falda acquifera. Nome attribuito al sondaggio: Sondaggio Coordinate planimetriche del sondaggio nel sistema globale scelto: 0, 0 Quota della sommità del sondaggio (P.C.) nel sistema globale scelto: 200 Immagine: Sondaggio Stratigrafie Terreno: terreno mediamente uniforme presente nello strato. Sp.: spessore dello strato. [m] Kor,i: coefficiente K orizzontale al livello inferiore dello strato per modellazione palo. [dan/m³] Kor,s: coefficiente K orizzontale al livello superiore dello strato per modellazione palo. [dan/m³] Kve,i: coefficiente K verticale al livello inferiore dello strato per modellazione palo. [dan/m³] Kve,s: coefficiente K verticale al livello superiore dello strato per modellazione palo. [dan/m³] Eel,s: modulo elastico al livello superiore dello strato per calcolo cedimenti istantanei; 0 per non calcolarli. [dan/m²] Eel,i: modulo elastico al livello inferiore dello strato per calcolo cedimenti istantanei; 0 per non calcolarli. [dan/m²] Eed,s: modulo edometrico al livello superiore per calcolo cedimenti complessivi; 0 per non calcolarli. [dan/m²] Eed,i: modulo edometrico al livello inferiore per calcolo cedimenti complessivi; 0 per non calcolarli. [dan/m²] CC,s: coefficiente di compressione vergine CC al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. CC,i: coefficiente di compressione vergine CC al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. CR,s: coefficiente di ricompressione CR al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. CR,i: coefficiente di ricompressione CR al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. E0,s: indice dei vuoti E0 al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione. Il valore è adimensionale. E0,i: indice dei vuoti E0 al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione. Il valore è adimensionale. OCR,s: indice di sovraconsolidazione OCR al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 1 per terreno NC. Il valore è adimensionale. OCR,i: indice di sovraconsolidazione OCR al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 1 per terreno NC. Il valore è adimensionale. Terre S Kor, Kor, Kve Kve Eel, Eel,i Eed Ee CC C CR C E0 E0 OC OC no p. i s,i,s s,s d,i,s C,i,s R,i,s,i R,s R,i Ghia ia 0 E6 E6 E6 E6 E6 E6 in matr ice sabb io limo sa Terre no S Ko Kor Kv Kve Eel Ee Eed Ee p. r,i,s e,i,s,s l,i,s d,i CC,s C CR C,i,s C E0 E0 R,i,s,i OC R,s OC R,i MAGGIO

54 5 Dati generali 5.1 Materiali Materiali c.a. Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Rck: resistenza caratteristica cubica; valore medio nel caso di edificio esistente. [dan/m²] E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [dan/m²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [dan/m²] Poisson: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. γ: peso specifico del materiale. [dan/m³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [ C-1] Descrizione Rck E G Poisson γ α C20/25 LC Default ( ) Magrone LC Default ( ) Curve di materiali c.a. Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Curva: curva caratteristica. Reaz.traz.: reagisce a trazione. Comp.frag.: ha comportamento fragile. E.compr.: modulo di elasticità a compressione. [dan/m²] Incr.compr.: incrudimento di compressione. Il valore è adimensionale. EpsEc: ε elastico a compressione. Il valore è adimensionale. EpsUc: ε ultimo a compressione. Il valore è adimensionale. E.traz.: modulo di elasticità a trazione. [dan/m²] Incr.traz.: incrudimento di trazione. Il valore è adimensionale. EpsEt: ε elastico a trazione. Il valore è adimensionale. EpsUt: ε ultimo a trazione. Il valore è adimensionale. Descrizione Curva Reaz.traz. Comp.frag. E.compr. Incr.compr. EpsEc EpsUc E.traz. Incr.traz. EpsEt EpsUt C20/25 LC2 No Si Descrizione Curva Reaz.traz. Comp.frag. E.compr. Incr.compr. EpsEc EpsUc E.traz. Incr.traz. EpsEt EpsUt Magrone LC2 No Si MAGGIO

55 Epsilon [m] Sigma [dan/m²] Materiali muratura Proprietà muratura NTC Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Tipo blocchi: tipo di blocchi (D.M , V, VI). Cat.blocchi: categoria blocchi (D.M ). fbk: resistenza caratteristica a compressione dell'elemento dichiarata dal produttore (D.M ). [dan/m²] fbk_: resistenza caratteristica a compressione dell'elemento in direzione orizzontale nel piano del muro. Dato da richiedere al produttore (D.M ). [dan/m²] Tipo malta: tipo di malta (D.M ). Res.compr.malta: resistenza media a compressione della malta (D.M ). [dan/m²] GammaM: coefficiente parziale di sicurezza sulla resistenza a compressione della muratura (D.M , 4.5.II). Il valore è adimensionale. Descrizione Tipo blocchi Cat.blocchi fbk fbk_ Tipo malta Res.compr.malta GammaM (circ.617 C8A.2) Muratura in blocchi laterizi semipieni, con giunti verticali a secco Laterizio II Composizione prescritta Proprietà muratura NTC Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Livello di conoscenza: indica se il materiale è nuovo o esistente, e in tal caso il livello di conoscenza secondo Circ. 02/02/09 n. 617 C8A. Informazione impiegata solo in analisi D.M (N.T.C.). Cl.esec.: classe di esecuzione (D.M ). fk: resistenza caratteristica a compressione della muratura (D.M , ). [dan/m²] fvk0: resistenza caratteristica a taglio della muratura in assenza di tensioni normali (D.M , ). [dan/m²] fhk: resistenza caratteristica della muratura a compressione in direzione orizzontale (nel piano della parete) D.M [dan/m²] fkt: resistenza caratteristica a trazione (D.M ). [dan/m²] f medio: resistenza media a compressione della muratura, per materiale esistente. [dan/m²] tau medio: resistenza media a taglio della muratura, per materiale esistente. [dan/m²] E medio: valore medio del modulo di elasticità normale utilizzato per materiale esistente in caso di analisi statica non-lineare (pushover). [dan/m²] G medio: valore medio del modulo di elasticità tangenziale utilizzato per materiale esistente in caso di analisi statica non-lineare (pushover). [dan/m²] Descrizione (circ.617 C8A.2) Muratura in blocchi laterizi semipieni, con giunti verticali a secco Proprietà muratura Ord.3431 Livello di conoscenza Cl.esec. fk fvk0 fhk fkt f medio tau medio E medio G medio Nuovo Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Tipo blocchi: tipo di blocchi fbk: resistenza caratteristica a compressione dell'elemento. [dan/m²] MAGGIO

56 fbk_: resistenza caratteristica a compressione dell'elemento in direzione orizzontale nel piano del muro. Dato da richiedere al produttore. [dan/m²] Tipo malta: classe della malta. fk: resistenza caratteristica della muratura a compressione. [dan/m²] fvk0: resistenza caratteristica a taglio della muratura. [dan/m²] fhk: resistenza caratteristica della muratura a compressione in direzione orizzontale (nel piano della parete). [dan/m²] fkt: resistenza caratteristica a trazione. [dan/m²] f medio: resistenza media a compressione della muratura, per edificio esistente. [dan/m²] tau medio: resistenza media a taglio della muratura, per edificio esistente. [dan/m²] E medio: valore medio del modulo di elasticità normale utilizzato per edificio esistente in caso di analisi statica non-lineare (pushover). [dan/m²] G medio: valore medio del modulo di elasticità tangenziale utilizzato per edificio esistente in caso di analisi statica non-lineare (pushover). [dan/m²] Descrizione Tipo blocchi fbk fbk_ Tipo malta fk fvk0 fhk fkt f medio tau medio E medio G medio (circ.617 C8A.2) Muratura in blocchi laterizi semipieni, con giunti verticali a secco Laterizio M E8 9.45E Armature Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. fyk: resistenza caratteristica. [dan/m²] σamm.: tensione ammissibile. [dan/m²] Tipo: tipo di barra. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [dan/m²] γ: peso specifico del materiale. [dan/m³] Poisson: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [ C-1] Livello di conoscenza: indica se il materiale è nuovo o esistente, e in tal caso il livello di conoscenza secondo Circ. 02/02/09 n. 617 C8A. Informazione impiegata solo in analisi D.M (N.T.C.). Descrizione fyk σamm. Tipo E γ Poisson α Livello di conoscenza FeB 32k liscio LC Liscio LC2 (FC = 1,2) FeB 44k aderenza migliorata LC Aderenza migliorata LC2 (FC = 1,2) 5.2 Sezioni Sezioni C.A Sezioni rettangolari C.A. Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [m²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [m²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [m4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [m4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [m4] H: altezza della sezione. [m] B: larghezza della sezione. [m] c.s.: copriferro superiore della sezione. [m] c.i.: copriferro inferiore della sezione. [m] c.l.: copriferro laterale della sezione. [m] Descrizione Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM H B c.s. c.i. c.l. R 40x E E E R 30x R 70x E E E R 30x R 25x50_ E E E R 30* E E R 40x30_ R 25x30_ E E R 40x E E E R 80x E R 80x E E E R 80x MAGGIO

57 Descrizione Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM H B c.s. c.i. c.l. R 40x E E E R 35x E E E R 45x E E E R 35x E E E R 80x E E E R 25x E E R 35x E E E R 100x R 25x40_ E E E R 40x E E E R 30x R 30x E R 25x E E E R 120x R 40x25_ E E E R 30x30_ R 40x E E E R 100x E E E R 40x E R 120x R 30x25_ E E R 200x E R 60x E R 40x40_ E E E R 35x25_ E E E R 30x50_ Sezioni a T C.A. Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [m²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [m²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [m4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [m4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [m4] H: altezza della sezione. [m] B anima: spessore dell'anima della sezione. [m] H ala: spessore dell'ala della sezione. [m] B ala sx.: larghezza dell'ala sinistra della sezione. [m] B ala dx.: larghezza dell'ala destra della sezione. [m] c.s.: copriferro superiore della sezione. [m] c.i.: copriferro inferiore della sezione. [m] c.l.: copriferro laterale della sezione. [m] Descrizione Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM H B anima H ala B ala sx. B ala dx. c.s. c.i. c.l. T ( )x E E E E T ( )x E E E E Caratteristiche inerziali sezioni C.A. Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Xg: ascissa del baricentro definita rispetto al sistema geometrico in cui sono definiti i vertici del poligono. [m] Yg: ordinata del baricentro definita rispetto al sistema geometrico in cui sono definiti i vertici del poligono. [m] Area: area inerziale nel sistema geometrico centrato nel baricentro. [m²] Jx: momento d'inerzia attorno all'asse orizzontale baricentrico di definizione della sezione. [m4] Jy: momento d'inerzia attorno all'asse verticale baricentrico di definizione della sezione. [m4] Jxy: momento centrifugo rispetto al sistema di riferimento baricentrico di definizione della sezione. [m4] Jm: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale M. [m4] Jn: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale N. [m4] Alfa: angolo tra gli assi del sistema di riferimento geometrico di definizione e quelli del sistema di riferimento principale. [deg] Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [m²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [m²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [m4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [m4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [m4] Descrizione Xg Yg Area Jx Jy Jxy Jm Jn Alfa Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM R 40x E E-4 1.3E E-4 1.3E E E E-03 R 30x R 70x E-3 1.1E E-3 1.1E E E E-03 R 30x R 25x50_1 1.3E E-3 6.5E E-3 6.5E E E E-03 R 30* E E-4 5.6E E-4 5.6E E E E-04 R 40x30_ MAGGIO

58 Descrizione Xg Yg Area Jx Jy Jxy Jm Jn Alfa Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM R 25x30_1 1.3E E-4 3.9E E-4 3.9E E E E-04 R 40x E-3 2.7E E-3 2.7E E E E-03 T ( )x E E-2 5.7E E-2 5.7E E E E-03 R 80x E-4 1.0E E-4 1.0E E E-03 R 80x E-3 2.1E E-3 2.1E E E E-02 R 80x R 40x E E-3 1.9E E-3 1.9E E E E-03 R 35x45 1.8E- 2.3E E-3 1.6E E-3 1.6E E E E T ( )x65-4.2E E-3 4.2E-3-2.3E- 7.4E-3 2.6E E E E E R 45x25 2.3E- 1.3E E-4 1.9E E-4 1.9E E E E R 35x35 1.8E- 1.8E E-3 1.3E E-3 1.3E E E E R 80x E-3 1.7E E-3 1.7E E E E-02 R 25x90 1.3E E-2 1.2E E-2 1.2E E E E-03 R 35x40 1.8E E-3 1.4E E-3 1.4E E E E-03 R 100x R 25x40_1 1.3E E-3 5.2E E-3 5.2E E E E-03 1 R 40x E-3 2.1E E-3 2.1E E E E-03 R 30x E E R 30x E E-3 1.5E E-3 1.5E E E R 25x35 1.3E- 1.8E E-4 4.6E E-4 4.6E E E E R 120x R 40x25_ E E-4 1.3E E-4 1.3E E E E-03 R 30x30_ E-4 6.8E E-4 6.8E R 40x E-2 4.3E E-2 4.3E E E E-02 R 100x E-3 2.3E E-3 2.3E E E E-03 R 40x E-4 1.3E E-4 1.3E E E-03 R 120x R 30x25_ E E-4 5.6E E-4 5.6E E E E-04 R 200x E E E E E-03 R 60x E-4 4.3E E-4 4.3E E E-03 R 40x40_ E-3 2.1E E-3 2.1E E E E-03 R 35x25_1 1.8E- 1.3E E-4 8.9E E-4 8.9E E E E R 30x50_ E-3 1.1E E-3 1.1E Solai Solai pieni Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Peso proprio: peso proprio per unità di superficie. [dan/m²] B: larghezza di calcolo. [m] H: altezza totale. [m] c.s.: copriferro superiore. [m] c.i.: copriferro inferiore. [m] Passo rete sup.: passo rete superiore. [m] Diam. rete sup.: diametro rete superiore. [mm] Passo rete inf.: passo rete inferiore. [m] Diam. rete inf.: diametro rete inferiore. [mm] Descrizione Peso proprio B H c.s. c.i. Passo rete sup. Diam. rete sup. Passo rete inf. Diam. rete inf. Pieno Solai a nervatura Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Peso proprio: peso proprio per unità di superficie. [dan/m²] Int.: interasse tra le nervature. [m] B anima: larghezza anima. [m] H: altezza totale. [m] H cappa: altezza cappa. [m] c.s.: copriferro superiore. [m] c.i.: copriferro inferiore. [m] c.i.a.: copriferro inferiore ferri aggiuntivi. [m] n tondi : numero tondi di confezionamento. Diam. tondi: diametro tondi di confezionamento. [mm] Passo rete: passo rete cappa. [m] Diam. rete: diametro rete cappa. [mm] MAGGIO

59 Descrizione Peso proprio Int. B anima H H cappa c.s. c.i. c.i.a. n tondi Diam. tondi Passo rete Diam. rete Ner 10x(20+4)/ Ner 10x(16+4)/ Ner 10x(24+4)/ Fondazioni Plinti superficiali rettangolari Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. H: spessore dello zatterone. [m] Bx: dimensione del lato dello zatterone parallelo all'asse X. [m] By: dimensione del lato dello zatterone parallelo all'asse Y. [m] Ecc. x: eccentricità del centro del pilastro rispetto al centro della suola, in direzione x. [m] Ecc. y: eccentricità del centro del pilastro rispetto al centro della suola, in direzione y. [m] Bicchiere: bicchiere incassato nella sommità del plinto. Descrizione H Bx By Ecc. x Ecc. y Bicchiere Rettangolare 130x130x Rettangolare 190x190x Terreni Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Coesione: coesione del terreno. [dan/m²] Coesione non drenata: coesione non drenata (Cu) del terreno. [dan/m²] Attrito interno: angolo di attrito interno del terreno. [deg] δ: angolo di attrito all'interfaccia terreno-cls. [deg] Adesione: coeff. di adesione della coesione all'interfaccia terreno-cls. Il valore è adimensionale. K0: coefficiente di spinta a riposo del terreno. Il valore è adimensionale. γ naturale: peso specifico naturale del terreno in sito, assegnato alle zone non immerse. [dan/m³] γ saturo: peso specifico saturo del terreno in sito, assegnato alle zone immerse. [dan/m³] E: modulo elastico longitudinale del terreno. [dan/m²] Poisson: coefficiente di Poisson del terreno. Il valore è adimensionale. Rqd: rock quality degree. Per roccia assume valori nell'intervallo (0;1]. Il valore convenzionale 0 indica che si tratta di un terreno sciolto. Il valore è adimensionale. Descrizione Coesione Coesione non drenata Attrito interno δ Adesione K0 γ naturale γ saturo E Poisson Rqd Riporto Ghiaia in matrice sabbio limosa MAGGIO

60 6 Risultati numerici 6.1 Reazioni nodali estreme Nodo: Nodo sollecitato dalla reazione vincolare. Ind.: indice del nodo. Cont.: Contesto a cui si riferisce la reazione vincolare. N.br.: nome breve della condizione o combinazione di carico. Reazione a traslazione: reazione vincolare traslazionale del nodo. x: componente X della reazione vincolare del nodo. [dan] y: componente Y della reazione vincolare del nodo. [dan] z: componente Z della reazione vincolare del nodo. [dan] Reazione a rotazione: reazione vincolare rotazionale del nodo. x: componente X della reazione a rotazione del nodo. [dan*m] y: componente Y della reazione a rotazione del nodo. [dan*m] z: componente Z della reazione a rotazione del nodo. [dan*m] Reazioni Fx minime Vengono mostrati i soli 5 nodi più sollecitati. Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 182 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Reazioni Fx massime Vengono mostrati i soli 5 nodi più sollecitati. Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 104 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Reazioni Fy minime Vengono mostrati i soli 5 nodi più sollecitati. Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 668 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Reazioni Fy massime Vengono mostrati i soli 5 nodi più sollecitati. Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 668 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Reazioni Fz minime Vengono mostrati i soli 5 nodi più sollecitati. Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 1065 SLV FO Y SLV Y SLV Y SLV SLV FO Reazioni Fz massime Vengono mostrati i soli 5 nodi più sollecitati. Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 867 SLU SLU MAGGIO

61 Nodo Cont. Reazione a traslazione Reazione a rotazione Ind. N.br. x y z x y z 862 SLU SLU SLU Pressioni massime sul terreno Nodo: Nodo che interagisce col terreno. Ind.: indice del nodo. Pressione minima: situazione in cui si verifica la pressione minima nel nodo. Cont.: nome breve della condizione o combinazione di carico a cui si riferisce la pressione minima. uz: spostamento massimo verticale del nodo. [cm] Valore: pressione minima sul terreno del nodo. [dan/cm²] Pressione massima: situazione in cui si verifica la pressione massima nel nodo. Cont.: nome breve della condizione o combinazione di carico a cui si riferisce la pressione massima. uz: spostamento minimo verticale del nodo. [cm] Valore: pressione massima sul terreno del nodo. [dan/cm²] Compressione estrema massima al nodo di indice 761, di coordinate x = 5377, y = 7124, z = 48, nel contesto SLV fondazioni 8. Spostamento estremo minimo al nodo di indice 761, di coordinate x = 5377, y = 7124, z = 48, nel contesto SLV fondazioni 8. Spostamento estremo massimo al nodo di indice 1065, di coordinate x = 2790, y = 8265, z = 48, nel contesto SLV fondazioni 5. Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 12 SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU MAGGIO

62 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 62 SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO MAGGIO

63 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 159 SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU MAGGIO

64 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 643 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO MAGGIO

65 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 738 SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU MAGGIO

66 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 837 SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU MAGGIO

67 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 934 SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU MAGGIO

68 Nodo Pressione minima Pressione massima Ind. Cont. uz Valore Cont. uz Valore 1029 SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLV FO SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO SLU SLV FO Pressioni terreno minime da 0 a 0.5 da -0.5 a 0 da -1 a -0.5 da -1.5 a -1 da -2 a -1.5 da -2.5 a -2 da -3 a -2.5 da -3.5 a -3 da -4 a -3.5 MAGGIO a -4 dan/cm²

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