UNITA DI PROGETTO GENIO CIVILE DI VENEZIA P R O G E T T O. Promozione di iniziative per la riduzione dei rischi naturali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNITA DI PROGETTO GENIO CIVILE DI VENEZIA P R O G E T T O. Promozione di iniziative per la riduzione dei rischi naturali"

Transcript

1 UNITA DI PROGETTO GENIO CIVILE DI VENEZIA P R O G E T T O Promozione di iniziative per la riduzione dei rischi naturali GESTIONE EMERGENZE, MONITORAGGIO E MANUTENZIONE DEGLI ALVEI ALLEGATO TECNICO ALLA CONVENZIONE DI CUI ALLA Dgr n del 25 maggio 2010 BOZZA DI LAVORO VENEZIA, SETTEMBRE 2011 PROVINCIA DI VENEZIA Dott. Ing. Chiara Fastelli GENIO CIVILE DI VENEZIA Dott. Ing. Salvatore Patti

2 PROGETTO G.E.M.M.A. Gestione Emergenze, Monitoraggio e Manutenzione degli Alvei CONVENZIONE - ALLEGATO Genio Civile di Venezia Organizzazione di Volontariato del Mandamento di Portogruaro Organizzazione di Volontariato del Comune di DEFINIZIONE DEI BACINI SOTTOBACINI E TRONCHI La gestione idraulica del territorio è attuata dalla Regione sulla base dell apposita Disciplina, adottata dalla Giunta Regionale con deliberazione n in data , la quale definisce le funzioni idrauliche svolte dal Genio Civile, e dal Documento per l Organizzazione Idraulica del Territorio (DOGIT) del Genio Civile. In conformità al DOGIT del Genio Civile di Venezia, le opere idrauliche oggetto delle attività di supporto assegnate, in questa fase, all Organizzazione di Volontariato, in attuazione della Convenzione prevista dalla Delibera di Giunta regionale n in data 25 maggio 2010, sono individuate nel prospetto e nella cartografia allegati e sono così definite: OPERE IDRAULICHE DEI BACINI ORIENTALI RESPONSABILE DI SETTORE: Arch. Massimo Gaggio tel cell Presidio Idraulico del Settore Orientale ubicato a Portogruaro, via Cadorna 11. SOTTOBACINO IDROGRAFICO DEL BASSO CORSO DEL FIUME LIVENZA Opere idrauliche interessate: a) fiume Livenza argini destro e sinistro 2^ categoria (dal confine provinciale alla foce) b) canale Riello argini destro e sinistro 2^ categoria (tutto) c) canale Orologio argini e sponde destro e sinistro 2^ categoria (tutto) d) Rio Interno di Caorle destro e sinistro 2^ categoria (tutto) e) canale Saetta-Palangon argini destro e sinistro 2^ categoria (tutto) Manufatti interessati: Non ci sono manufatti di regolazione nel sottobacino del Basso Livenza. Presidio Idraulico di Sottobacino presso il magazzino idraulico di S. Stino di Livenza, via del Popolo 9-11 Geom. Alessandro Vidal tel cell Sono qui disponibili: a) ufficio con postazione CAE (lettura remota idrometri e pluviometri) b) magazzino materiali 1

3 Materiali sono inoltre presenti presso il Magazzino idraulico di Torre di Mosto, di Caorle e il casello idraulico alla Salute di Livenza. SOTTOBACINO IDROGRAFICO DEL BASSO CORSO DEL FIUME TAGLIAMENTO Opere idrauliche interessate: a) Arginatura destra del fiume Tagliamento 2^ categoria dal confine regionale alla foce, della lunghezza di circa 40 km b) Scolmatore del Cavrato (da Cesarolo a Porto Baseleghe) argine destro e sinistro2^ categoria della lunghezza di circa 12 km c) Canale Nuovo argine destro2^ categoria dalla conca di Bevazzana alla confluenza coi il Lugugnana. Manufatti interessati: a) manufatto con porte vinciane in località Villanova della Cartera avente la funzione di chiusura in caso di piena. b) impianto di sollevamento di Villanova del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta. c) manufatto con chiaviche in località Villanova della Cartera avente la funzione di chiusura della Roggia del Mulino. d) manufatto con chiavica in località Villanova della Cartera avente la funzione di chiusura di un ramo della Roggia del Mulino. e) manufatto con porte vinciane in località S. Mauro avente la funzione di chiusura in caso di piena della Roggia Vidimana f) impianto di sollevamento di Roggia Vidimana del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta g) impianto di sollevamento di Cesarolo del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta h) conca di Bevazzana Lo scolmatore del Cavrato si dirama dal Tagliamento in località Cesarolo attraverso una soglia fissa della lunghezza di circa 500 m e alla quota di 3.50/4.00 metri. Presidio Idraulico di Sottobacino presso il magazzino idraulico di S. Giorgio al Tagliamento, via 24 Maggio, per gli eventi di piena interessanti l area del Tagliamento. Attualmente privo di personale idraulico regionale. Sono qui disponibili: c) ufficio con postazione CAE (lettura remota idrometri e pluviometri) d) magazzino materiali Materiali sono inoltre presenti presso il Magazzino idraulico di Cesarolo 2

4 BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME LEMENE Opere idrauliche interessate: Il territorio del Sottobacino comprende il Bacino Idrografico interregionale del Lemene ricadente nel territorio della Regione Veneto, compresi i tratti ricadenti in provincia di Treviso. Del sottobacino fanno funzionalmente parte alcune opere di regolazione ricadenti in territorio della Regione Friuli Venezia Giulia. a) fiume Fiume argine destro e sponda sinistra - opere idrauliche 2^ categoria (dal confine regionale alla confluenza nel canale Postumia/Malgher) b) fiume Sile argine sinistro e sponda destra - opere idrauliche 2^ categoria (dal confine regionale alla confluenza nel Postumia/Malgher) c) canale Postumia/Malgher argini destro e sinistro 2^ categoria (tutto) d) canale Fosson argini destro e sinistro 2^ categoria (tutto) e) fiume Loncon argini e sponde destro e sinistro opere idrauliche 2^ e 3^ categoria e non classificate (tutto) f) fiume Caomaggiore argini destro e sinistro 3^ categoria (dal confine regionale alla confluenza nel Reghena) g) canale Reghena nuovo argini e sponde destra e sinistra 3^ categoria (tutto) h) fiume Reghena argini destro e sinistro 2^ categoria (tutto) i) fiume Lemene argini e sponde destro e sinistro 2^ e 3^ categoria e non arginato (dal confine regionale alla foce) j) canale Maranghetto (tutto) argini destro e sinistro opere idrauliche 2^ categoria (dalla confluenza tra Loncon-Lemene all inizio dell argine 3^ lame Nicesolo) k) canale lagunare di Sindacale (tutto) arginature del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta l) canale Cavanella lunga argini destro e sinistro 2^ categoria (tutto) m) canale lagunare Nicesolo (tutto) arginature del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta n) Litoranea Veneta dal Livenza al Tagliamento Manufatti interessati: a) n 14 manufatti scaricatori con chiaviche sul canale Malgher e sui fiumi Sile e fiume b) manufatto di Corbolone sul canale Malgher c) n 6 ripartitori e due manufatti con porte vinciane sul fiume loncon d) manufatto scolmatore del Caomaggiore in regione Friuli Venezia Giulia a Sesto al Reghena loc, Marignana con 4 paratoie. e) manufatto scolmatore del Caomaggiore alla Sega f) manufatto scolmatore del Lemene a Portogruaro con 4 paratoie manufatti di derivazione (mulini) sul Lemene 1)Stallis, 2)Bagnara, 3)Boldara, 4)Portovecchio g) n 4 manufatti scaricatori con chiaviche sul Lemene a Portogruaro lungo il tratto urbano. 3

5 Presidio Idraulico di Sottobacino coincide con il Presidio Idraulico del Settore Orientale ubicato a Portogruaro, via Cadorna 11. Referente Arch. Massimo Gaggio tel cell Sono qui disponibili: e) ufficio con postazione (lettura remota idrometri e pluviometri Consorzio di Bonifica Pianura Veneta) f) magazzino materiali ASPETTI GENERALI DELLE ATTIVITÀ Al fine di procedere con gradualità alla taratura del sistema dell insieme complesso di attività di cui trattasi, si ritiene di avviare, d intesa con il Genio Civile, una prima fase operativa mediante incontri formativi specialistici per gli aspetti idraulici con il personale volontario. Gli incontri avranno luogo secondo un calendario che verrà definito in accordo con le Organizzazioni di Volontariato. Gli incontri affronteranno i temi dell idraulica e delle opere idrauliche gestite dal Genio Civile di Venezia allo scopo di far conoscere ai volontari lo scenario in cui dovranno operare. In questa prima fase operativa verrà inoltre avviato, come pilota, il monitoraggio del tratto di competenza del fiume Livenza, esclusivamente con volontari che abbiano effettuato la necessaria formazione in materia di sicurezza. Nei mesi successivi si procederà con l estensione agli altri corpi idrici delle attività previste dal Progetto GEMMA. Lo Schema di Convenzione approvato con DGRV individua le attività che la Regione può affidare alle Organizzazioni di volontariato di protezione civile, suddividendole in - ATTIVITÀ DI SUPPORTO, da svolgersi al di fuori di eventi emergenziali e consistenti essenzialmente in sopralluoghi, ricognizioni, monitoraggi; - ATTIVITÀ IN EMERGENZA, da espletarsi a sostegno dell'attività istituzionale delle Unità di Progetto del Genio Civile, durante gli stati di preallarme e allarme, secondo le abituali procedure di attivazione in emergenza, nonché per le attività addestrative e le esercitazioni programmate a livello regionale in attuazione della DGR n del e della DGR 3437 del ATTIVITÀ DI SUPPORTO Le ATTIVITA' DI SUPPORTO, come definite con la DGRV n in data 25 maggio 2010 e di seguito elencate, precedentemente concordate con il funzionario referente del Genio Civile e prestate dall Organizzazione di Volontariato, così come previsto dall'articolo 2 della Convenzione, riguardano la sorveglianza idraulica e sono da espletarsi attraverso: - sopralluoghi su tutto il tronco bacino sottobacino idraulico assegnato, al fine di rilevare le condizioni delle arginature, le situazioni di impedimento al libero deflusso delle acque e di individuare eventuali anomalie che possano comportare l'aggravio del rischio idraulico ed ambientale, quali lavori, opere, dissesti arginali, ostruzioni in alveo, eccetera; - periodica ricognizione delle arginature e delle altre pertinenze idrauliche significative al fine di monitorarne lo stato e di rilevare in tempo reale eventuali situazioni anomale o tali da costituire un potenziale rischio idraulico 4

6 - ricognizione più frequente delle aree di maggiore pericolosità idraulica, ovvero di zone di criticità geologica o dove sono già presenti dissesti movimenti franosi, o crolli, così come evidenziate dalle cartografie e da puntuali segnalazioni del funzionario del Genio Civile. L assegnazione dei tronchi è riferita al territorio intercomunale/comunale, tenuto altresì conto della consistenza di ciascuna Organizzazione in rapporto all estensione dell area di sorveglianza. La frequenza indicativa e le modalità di percorrenza dei tronchi assegnati sono indicate nel prospetto allegato in funzione del singolo corso d acqua e delle condizioni locali. Le stesse si intendono rappresentate a titolo esemplificativo e potranno pertanto avere locali aggiustamenti, anche in dipendenza della effettiva disponibilità di volontari idonei alle mansioni da svolgere. La sorveglianza sul tronco in oggetto dovrà essere svolta da una squadra composta da almeno n. 2 persone, percorrendo di norma a moderata velocità la sommità arginale, ove percorribile, su idoneo automezzo. Dovranno essere effettuate soste in corrispondenza dei punti sensibili, segnalati nella cartografia, per i quali dovrà essere eseguita una ricognizione a piedi dei luoghi. Le Organizzazioni di Volontariato si impegnano a percorrere ciascun tronco, secondo le modalità sopra precisate, con un tempo medio di percorrenza di ciascun tronco come esemplificato nel prospetto allegato. Alla fine di ogni ricognizione, sarà redatto e sottoscritto dagli addetti il relativo rapporto, su modello predisposto a cura del Genio Civile, il quale sarà consegnato al Responsabile di Settore o a un suo delegato. Oltre al rapporto scritto, potrà altresì riferirsi verbalmente circa l esito del servizio, soprattutto ove ricorrano situazioni di urgenza. Nel caso in cui si riscontrino situazioni tali da poter costituire pericolo per la sicurezza idraulica o da comportare l aggravio del rischio idraulico, da parte degli addetti dovrà essere data immediata comunicazione telefonica al Responsabile di Settore, o al funzionario reperibile se fuori dell orario di servizio. E opportuno specificare che le attività svolte dal volontario di Protezione Civile consistono essenzialmente nell osservare le tratte attribuitegli, monitorando le criticità che gli verranno dettagliatamente indicate sia in fase di formazione preventiva sia in fase di istruzione all avvio dell attività. Tale tipo di rilevazione avrà solo lo scopo di mettere al corrente con continuità le Istituzioni preposte, in primis il Genio Civile regionale, di eventuali anomalie e non comporterà alcuna forma di responsabilità per il volontario medesimo in caso di errata o incompleta segnalazione. Resta inteso che l attività, per le importanti ripercussioni che può avere per la tutela del territorio, dovrà essere svolta con accuratezza, precisione e scrupolosità. ATTIVITA IN EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE Nell ambito dell ATTIVITA' IN EMERGENZA sono affidate all Organizzazione di Volontariato, così come prevista dall'articolo 3 della Convenzione, le seguenti mansioni: - monitoraggio attuato con la lettura e l annotazione dei livelli idraulici e delle altezze di pioggia rilevati da appositi strumenti idrometrici, pluviometrici e aste metriche; 5

7 - concorso al servizio di piena attraverso l intensificazione dell'attività di monitoraggio di argini e punti strategici della rete idrografica, al fine di garantire il flusso informativo di dati agli Enti preposti alla gestione della rete idrografica, in particolare le strutture regionali del Genio Civile, del CFD, di ARPAV e del Consorzio di Bonifica; - interventi operativi già normalmente svolti nell ambito delle attività di protezione civile in emergenza quali coronelle, saccate, telonate ecc. da compiersi in condizioni di sicurezza e solo su indicazioni fornite dal personale del Genio Civile ai rispettivi capisquadra. ULTERIORI ATTIVITÀ DI PRONTO INTERVENTO IDRAULICO Nell ambito delle attività di emergenza non si esclude per il futuro la possibilità di individuare l affidamento di altre mansioni, da valutarsi nell'ambito dello svolgimento delle periodiche esercitazioni e da affidarsi previo aggiornamento del presente Allegato; dette mansioni dovranno ovviamente essere compatibili con lo status di volontario e configurarsi come attività di protezione civile. L affidamento di ulteriori mansioni dovrà essere valutata con particolare attenzione in riferimento alla sicurezza e al grado di preparazione dei volontari e dovrà pertanto essere preceduta da idonea formazione degli addetti e da specifiche esercitazioni. NORME DI SICUREZZA In relazione agli aspetti inerenti la sicurezza la specifica attività formativa dei volontari verrà realizzata a cura e con oneri a carico della Regione così come definito in occasione dei numerosi tavoli tecnici Regione/Genio Civile/Province. La formazione ai corsi e la dotazione di idonei dpi sono requisiti indispensabili e inderogabili per svolgere le operazioni descritte nel presente Allegato Tecnico ed i costi relativi troveranno opportuna copertura con le modalità previste dalla D.G.R. 1503/2010. Il Genio Civile di Venezia fornirà opportuna formazione ed addestramento in relazione ai soli aspetti idraulici degli scenari e delle attività da svolgere in attuazione del presente Allegato Tecnico, esclusi quindi gli aspetti riguardanti la sicurezza che dovrà trovare definizione all interno di appositi ambiti formativi, come già precedentemente richiamato. Conseguentemente è fatto assoluto divieto di impiego di personale non in possesso della prescritta formazione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, ovvero di personale non in possesso di idonei dispositivi di protezione individuale ovvero ancora di personale che operi in località o secondo modalità difformi da quanto concordato nel presente Allegato Tecnico. Il rispetto di dette prescrizioni è posto in capo al coordinatore/presidente dell organizzazione di volontariato e/o ai singoli capisquadra. I problemi di sicurezza sono riconducibili in linea di massima a: a) I luoghi non sono segnalati o specificatamente individuati. 6

8 b) Gli operatori possono essere esposti al traffico veicolare, senza segnalazione per i veicoli sopraggiungenti e piazzole sufficientemente ampie per lo stazionamento in caso di interferenza veicolare (i punti sono generalmente accessibili da strade secondarie e gli operatori possono venir travolti in caso di maltempo o di scarsa illuminazione). c) Gli operatori possono essere esposti a piante urticanti, punture di insetti, sostanze tossiche (anticrittogamici o altro nelle zone coltivate) o sostanze sensibilizzanti gli individui allergici. d) I punti di lettura possono essere costituiti da manufatti instabili in caso di emergenza (ponti, parapetti in calcestruzzo deteriorato, parapetti metallici mal fissati). e) La lettura delle scale idrometriche richiede l'accesso al manufatto attraverso scale scivolose. In ordine agli aspetti sopra riportati si individuano le seguenti disposizioni operative: a) nessuna delle operazioni previste dalla presente Convenzione deve essere svolta da personale privo dell assistenza di un secondo addetto b) le operazioni riconducibili all attività ordinaria devono essere svolte esclusivamente in orari diurni c) non sussiste obbligo di ispezione dei luoghi che non siano facilmente accessibili in sicurezza da parte di personale non specializzato e comunque che non stati indicati preventivamente dal personale incaricato del Genio Civile d) le attività oggetto della presente convenzione devono essere svolte da personale in possesso di specifica formazione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e) le attività oggetto della presente convenzione devono essere svolte da personale in possesso di idonei dispositivi di protezione individuale Il presente Allegato costituisce esplicitazione di quanto contenuto nella Convenzione stipulata in data.. e potrà essere modificato, indipendentemente da essa, su semplice accordo tra le parti. Letto, approvato e sottoscritto dalle parti. Portogruaro, UFFICIO DEL GENIO CIVILE DI VENEZIA DISTRETTO/COMUNE/ASSOCIAZIONE PROVINCIA DI VENEZIA 7

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti

Dettagli

Il recepimento della Direttiva Alluvioni: Le attività di competenza del sistema di protezione civile

Il recepimento della Direttiva Alluvioni: Le attività di competenza del sistema di protezione civile Il recepimento della Direttiva Alluvioni: Le attività di competenza del sistema di protezione civile Stefano Vergante Dipartimento Ambiente Settore Protezione Civile ed Emergenza IL QUADRO NORMATIVO Direttiva

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Provincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico

Provincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico DEFINIZIONE DELLO SCENARIO Il dato fondamentale per la redazione di un piano di Emergenza, è la definizione dello scenario di riferimento. Per tale capitolo si fa riferimento ai risultati emersi dallo

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività inerenti al servizio di piena e intervento idraulico e presidio territoriale.

Dettagli

"I contratti di Fiume. Esperienze ed opportunità per la valorizzazione e la gestione integrata dei nostri fiumi

I contratti di Fiume. Esperienze ed opportunità per la valorizzazione e la gestione integrata dei nostri fiumi "I contratti di Fiume. Esperienze ed opportunità per la valorizzazione e la gestione integrata dei nostri fiumi La gestione dei corsi d acqua nell ottica dell interregionalità: il caso del sistema del

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08. Expo - Sabato 4 aprile 2014 Dott. Massimo Lombardi

Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08. Expo - Sabato 4 aprile 2014 Dott. Massimo Lombardi Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08 Riferimenti legislativi Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Decreto Interministeriale 13 aprile 2011 Decreto del capo Dipartimento della Protezione

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.

Dettagli

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO?

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE RICHIESTA DEL CLIENTE/DATORE DI LAVORO L input

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg.

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg. Approvato con delibera di G.C. n. 366 del 15.12.2008 REGOLAMENTO REPERIBILITA SERVIZIO TECNICO Art. 1 Oggetto del Regolamento. Il presente regolamento disciplina le modalità di attuazione del servizio

Dettagli

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete Sede Legale: via Bottenigo, 64 a 30175 Marghera Venezia Tel. 041 5497111 - Fax. 041 935181 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO «DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE. AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA Provincia di Genova Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali Art. 26 comma 3 D.L.vo 81/2008 Oggetto dell appalto:

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI.

CERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI. Oggetto. CERTIFICAZIONE DELLE PROFESSIONALITA DEI LAVORATORI ADIBITI ALLE OPERAZIONI E SERVIZI PORTUALI. In analogia a quanto già messo in atto presso il porto di Venezia, si propone di avviare un progetto

Dettagli

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile 1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

P.S.C. Allegato 9 ELABORATO SICUREZZA

P.S.C. Allegato 9 ELABORATO SICUREZZA ELABORATO P.S.C. Allegato 9 PROGRAMMA DI INFORMAZIONE SICUREZZA E FORMAZIONE SUL Pagina 1 di 6 1. PROGRAMMA DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALLA SICUREZZA... 3 1.1. INFORMAZIONE DELLE MAESTRANZE... 3 1.2.

Dettagli

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, MISURE ADOTTATE

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

vista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA

vista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA 1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione

Dettagli

Il sistema di allertamento per il rischio idraulico e le altre misure di Protezione civile previste nell ambito della Direttiva 2007/60/CE

Il sistema di allertamento per il rischio idraulico e le altre misure di Protezione civile previste nell ambito della Direttiva 2007/60/CE Il sistema di allertamento per il rischio idraulico e le altre misure di Protezione civile previste nell ambito della Direttiva 2007/60/CE Il piano di gestione del rischio di alluvioni Autorità di bacino

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti Comune di Monteforte Irpino PROVINCIA DI AVELLINO Settore Ambiente Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti ^^^^

Dettagli

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza

Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza Corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza TITOLO IV "Ruoli, responsabilità e sanzioni nel settore pubblico e privato Argomenti: - Principi contenuti nel «Codice degli appalti D.lgs 12 aprile

Dettagli

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RIFERIMENTI...2 3. SIGLE E DEFINIZIONI...2 4. RESPONSABILITÀ...2 5. PROCEDURA...3 5.1 GENERALITÀ...3 5.2 VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DELLA

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano

Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO COME DEFINITO DALLA D.G.R. 7/7868 del 25/01/2002 e s.m.i. Relazione tecnica illustrativa Maggio 2009 Aggiornamento: Marzo

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO

LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N.

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I.

DUVRI. Individuazione dei rischi e misure adottate per eliminare le interferenze - Art. 26, commi 3 e 5, D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 D.U.V.R.I. AFFIDAMENTO GESTIONE, IN VIA TEMPORANEA E SPERIMENTALE, DEL SERIVIZO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI PER IL PERIODO DAL 01.03.2012 AL 30.06.2012 DUVRI DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE

Dettagli

Comune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER SGOMBERO NEVE

Comune di Padova. Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER SGOMBERO NEVE Comune di Padova Unità di Progetto di Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE MODELLO DI INTERVENTO PER Procedura di emergenza DISTRETTO PROVINCIALE PADOVA CITTÀ Aggiorna e sostituisce il

Dettagli

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.

3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA. Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO

Dettagli

Mezzo utilizzato: autogrù

Mezzo utilizzato: autogrù Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci

Dettagli

2.1.1 Rischi prevedibili

2.1.1 Rischi prevedibili 2.1.1 Rischi prevedibili Per rischi prevedibili s intendono gli eventi per i quali è possibile individuare dei precursori di evento, cioè dei fenomeni che preludono al verificarsi dell evento vero e proprio.

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51. In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate

Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate Trasmissione mensile dei dati sulle prestazioni specialistiche. Estensione alle strutture pubbliche, classificate ed aziendalizzate Il flusso mensile per il Privato Accreditato la Determina Dirigenziale

Dettagli

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

ALLEGATO 2 ALLA LETTERA DI INVITO FAC SIMILE OFFERTA TECNICA

ALLEGATO 2 ALLA LETTERA DI INVITO FAC SIMILE OFFERTA TECNICA ALLEGATO 2 ALLA LETTERA DI INVITO FAC SIMILE OFFERTA TECNICA Allegato 2 Offerta Tecnica 1 di 7 ALLEGATO 2 - OFFERTA TECNICA La Busta B Offerta Tecnica dovrà contenere i seguenti documenti: 1. un indice

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DA INTERFERENZE PER LA COOPERAZIONE E IL COORDINAMENTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DA INTERFERENZE PER LA COOPERAZIONE E IL COORDINAMENTO Comune di San Benedetto del Tronto DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DA INTERFERENZE PER LA COOPERAZIONE E IL COORDINAMENTO Redatto in relazione alle attività di Assistenza al trasporto dei disabili sui pulmini

Dettagli

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMANDO POLIZIA LOCALE 5(*2/$0(172'(/*58332 92/217$5,&,9,&,&2081$/, 9$//(/20(//,1$ Approvato dal Consiglio Comunale in data 06 luglio 2007 con deliberazione

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012)

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) FORMAZIONE LAVORATORI -Sono esclusi i lavoratori stagionali in attesa di un provvedimento ad hoc da parte del Min.Lavoro.

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA

COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015

Dettagli

Documento di Impianto Esercitazione Santa Lucia 2012. b) controllare l efficienza dell apparato operativo nell organizzazione dei primi soccorsi;

Documento di Impianto Esercitazione Santa Lucia 2012. b) controllare l efficienza dell apparato operativo nell organizzazione dei primi soccorsi; Comune di Santa Lucia di Piave Provincia di Treviso Regione del Veneto Servizio Emergenza Radio 1 - T E M A Documento di Impianto Esercitazione Santa Lucia 2012 Evento Sismico e intervento alluvionale.

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA

COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA Provincia di Bologna REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 38 del 13.03.2012 I N D I C E ART. 1 - FINALITA' DEL

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

CONVENZIONI PRIVATI TRA

CONVENZIONI PRIVATI TRA Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALE DEL COMUNE DI SCANZOROSCIATE Art. 1 - Finalità. L Amministrazione Comunale di Scanzorosciate, impegnata attraverso il Progetto Giovani a promuovere

Dettagli

Costruzione e gestione di opere civili

Costruzione e gestione di opere civili STANDARD LME-12:001901 Uit Rev A Indice 1 Introduzione... 3 2 Definizioni... 3 3 Requisiti... 4 3.1 Generali... 4 3.2 Responsabilità... 4 3.3 Piano di SSL... 5 3.4 Inizio della fase di costruzione... 6

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

Approvato dalla Giunta Provinciale nella seduta del 15 Febbraio 2006 O.d.G. n.10

Approvato dalla Giunta Provinciale nella seduta del 15 Febbraio 2006 O.d.G. n.10 .. Approvato dalla Giunta Provinciale nella seduta del 15 Febbraio 2006 O.d.G. n.10 Settore Assetto Territorio- Servizio Cartografico DISCIPLINARE PER LA DIFFUSIONE DEI DATI CARTOGRAFICI PROVINCIALI INDICE

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli