L esperienza e gli orientamenti dell AEEGSI per lo sviluppo della mobilità elettrica
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- Margherita Tommasi
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1 L esperienza e gli orientamenti dell AEEGSI per lo sviluppo della mobilità elettrica 3 dicembre 2014 Università di Trento AEIT Sezione Trentino Alto Adige Sudtirol Andrea Caizzi Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico Direzione Infrastrutture Questo non è un documento ufficiale dell AEEGSI 1 1
2 Agenda 1) L esperienza dei Progetti pilota per la ricarica dei veicoli elettrici nei luoghi pubblici (deliberazione ARG/elt 242/10 + deliberazione ARG/elt 96/11) 2) La Direttiva 2014/94/UE del 22 ottobre 2014 (Direttiva Alternative Fuels): cenni 3) Il PNIRE (Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica): cenni 4) Spunti di riflessione 2
3 1) L esperienza dei Progetti pilota 3
4 L intervento dell Autorità: obiettivi Permettere e favorire l avvio e la diffusione di progetti pilota pur in assenza di un quadro stabile e definito (anno 2010!) relativo alle soluzioni tecnologiche, alle logiche industriali ed organizzative, al contesto normativo. Permettere l avvio di sperimentazioni da parte di una pluralità di soggetti (incluso il concessionario di distribuzione dell energia elettrica) con apparati fra loro complementari quali i punti di ricarica isolati in contesti urbani ( colonnina ) a ricarica lenta o media e aree di ricarica attrezzate con uno o più impianti di rifornimento elettrico per ricarica (in prospettiva anche veloce). 4
5 Deliberazione ARG/elt 242/10: la ricarica pubblica e l avvio dei progetti pilota Contenuti principali: Introdotta tariffa per l utilizzo della rete (T&D, misura, oneri di sistema) applicabile dal 1 gennaio 2011 in funzione solo dell energia [c /kwh] senza componenti fisse (tariffa monomia, NON trinomia); Definiti 3 differenti modelli di business; Bando per max sei (6) progetti pilota, 2 per ciascun modello di business; Definiti requisiti minimi e criteri per la selezione dei progetti da ammettere alle agevolazioni (agevolazione: sino a 728,00 /anno per ciascun punto di ricarica, sino al 2015)....e, in coerenza con la liberalizzazione del mercato retail dell energia elettrica: prezzo di mercato dell energia 5
6 I 3 modelli di business Modelli di business Distributore (DSO) Service provider in esclusiva Service provider in concorrenza Realizzazione e gestione Distributore di energia elettrica Operatore industriale in concessione locale (concorrenza garantita dalla procedura di gara) Operatore industriale senza concessione locale Tipologia (tipica) di punti di ricarica Diffusione capillare dei punti di ricarica nell ambito territoriale della concessione Diffusione capillare dei punti di ricarica nell ambito territoriale della concessione Punti di ricarica concentrati in aree specifiche (sul modello stazione di servizio) Modello Distributore e Modello service provider in esclusiva: necessario il requisito MULTIVENDOR (accesso a più venditori di energia)
7 Tariffa (monomia) per la ricarica pubblica (1) Tariffa di trasmissione, distribuzione, misura e oneri generali ( rete ) di applicabilità generale: tariffa monomia (c /kwh) Valore (al IV trimestre 2014): 18,1652 c /kwh È basata su alcune assunzioni per l uso dei punti di ricarica nei primi anni di avvio della mobilità elettrica (incentivo implicito) I progetti selezionati, nell erogazione del servizio di ricarica, applicano, oltre al prezzo relativo all energia elettrica, un corrispettivo a copertura dei servizi di rete e dei costi del servizio di ricarica non superiore a (Tsmax) Valore (IV trimestre 2014): 22,2116 c /kwh Prezzo finale per l utenza: tariffa + [prezzo servizio di ricarica] + prezzo energia + imposte 7
8 Tariffa (monomia) per la ricarica pubblica (2) Criterio tariffario generale: «riflettività dei costi» (ciascun utente paga la rete in funzione dell impegno generato) La tariffa monomia implica un (seppur modestissimo) sussidio incrociato tra categorie di clienti Una tariffa monomia dovrebbe essere dinamica: necessita di aggiornamenti in funzione dello sviluppo del contesto 8
9 La selezione dei progetti pilota: deliberazione ARG/elt 96/11 (1) Attività di valutazione condotta dagli uffici dell Autorità con il supporto di RSE SpA Presentate n. 10 istanze di ammissione alle agevolazioni Redatto un Rapporto di valutazione (allegato alla deliberazione ARG/elt 96/11) disponibile sul sito dell'autorità I titolari dei progetti pilota devono presentare Rapporti di avanzamento semestrali all Autorità a partire dal mese di gennaio 2012 La inadeguatezza dei dati rilevati dai sistemi di monitoraggio può essere causa di esclusione dall erogazione delle agevolazioni tariffarie Ai fini dell incentivazione, viene considerato il n. effettivo di punti di ricarica che, per ogni singola colonnina consente il rifornimento simultaneo di più veicoli elettrici (colonnina che consente la ricarica simultanea di due veicoli elettrici: (0,625 x 728 x 2) /anno 9
10 La selezione dei progetti pilota: deliberazione ARG/elt 96/11 (2) Schema di valutazione dei progetti da ammettere alle agevolazioni Ambito A (Rilevanza e completezza del progetto in termini tecnologici): 50 punti A1 Dimensione e rilevanza territoriale del progetto A2 Diversificazione e innovazione delle soluzioni tecnologiche e organizzative A3 Affidabilità e fattibilità del progetto A4 Scalabilità/replicabilità del progetto Ambito B (Minor onerosità posta in capo al sistema elettrico): 14 punti B1 Agevolazione richiesta Ambito C (Rilevanza delle informazioni rese disponibili al sistema elettrico): 20 punti C1 Informazioni rilevate tramite monitoraggio C2 Sistema di monitoraggio e pubblicizzazione dati C3 Periodo di osservabilità Ambito D (Minimizzazione degli oneri gestionali nei rapporti contrattuali): 16 punti D1 Mercato energia, accesso e gestione dati per i rapporti commerciali e adempimenti regolatori D2 Trattamento dei dati di prelievo ai fini del settlement in caso di accesso multivendor 10
11 La selezione dei progetti pilota: deliberazione ARG/elt 96/11 (3) Tabella 1 Progetti pilota ammessi alle agevolazioni tariffarie di cui all articolo 14 della delibera ARG/elt 242/10 relativi alla ricarica di veicoli elettrici Modello Distributore Posizione graduatoria Proponente 1 Enel Distribuzione SpA (con Hera SpA) Modello Service Provider in esclusiva Posizione graduatoria Proponente 1 A2A SpA 2 Comune di Parma Modello Service Provider in concorrenza Posizione graduatoria Proponente 1 Enel Energia SpA 2 Class Onlus 11
12 La selezione dei progetti pilota: deliberazione ARG/elt 96/11 (4) In 9 regioni e diverse città anche grandi circa 1000 punti: Modello distributore Enel Distribuzione-Hera: 310 colonnine a Pisa, Bari, Genova, Perugia, in diversi comuni dell'emilia Romagna e dell'hinterland di Milano. Modello service provider in esclusiva A2A: 52 colonnine dotate ognuna di due prese indipendenti a Milano e 23 a Brescia Comune di Parma per 200 punti dotati ognuno di due prese Indipendenti (NON avviato) Modello service provider in concorrenza Enel Energia: 26 punti di ricarica a Roma e nell'hinterland di Milano (+ sperimentazione ricarica rapida). Class Onlus: 150 colonnine, 43 in provincia di Monza e Brianza e 107 in supermercati a Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna e Varese +speriment.ricarica rapida 12
13 2) La Direttiva 2014/94/UE 13
14 La Direttiva 2014/94/UE (1) Art. 4 Fornitura di elettricità per il trasporto Gli Stati membri garantiscono la creazione, entro il 31 dicembre 2020, di un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico (ipotizzato 1 punto di ricarica ogni 10 autovetture). Gli Stati membri assicurano che gli operatori dei punti di ricarica accessibili al pubblico siano liberi di acquistare energia elettrica da qualsiasi fornitore dell'unione, ove questi accetti. Gli operatori dei punti di ricarica sono autorizzati a fornire ai clienti servizi di ricarica per veicoli elettrici su base contrattuale, anche a nome e per conto di altri fornitori di servizi. Tutti i punti di ricarica accessibili al pubblico prevedono, inoltre, modalità di ricarica ad hoc per gli utilizzatori di veicoli elettrici, senza la necessità di dover concludere contratti con i fornitori di energia elettrica o gli operatori interessati. 14
15 La Direttiva 2014/94/UE (2) Gli Stati membri assicurano che i prezzi praticati dagli operatori dei punti di ricarica accessibili al pubblico siano ragionevoli, facilmente e chiaramente comparabili, trasparenti e non discriminatori. Gli Stati membri assicurano che gli operatori dei sistemi di distribuzione cooperino su base non discriminatoria con qualsiasi persona che apra o gestisca punti di ricarica accessibili al pubblico. Gli Stati membri assicurano che il quadro giuridico preveda la possibilità che la fornitura di energia elettrica a un punto di ricarica formi oggetto di un contratto con fornitori diversi rispetto all'entità fornitrice dell'abitazione o della sede in cui sono ubicati detti punti di ricarica. La creazione e il funzionamento dei punti di ricarica dei veicoli elettrici dovrebbero essere ispirati ai principi di un mercato concorrenziale con accesso aperto a tutte le parti interessate nello sviluppo ovvero nell'esercizio delle infrastrutture di ricarica. 15
16 3) Il PNIRE 16
17 Il PNIRE (1) L articolo 17-septies della Legge 7 agosto 2012, n. 134 (Misure urgenti per la crescita del Paese) ha previsto che debba essere redatto un Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE). Il PNIRE (prima versione redatta il 17 ottobre 2013, in seguito a processo di consultazione), a valle del lavoro del c.d. tavolo tecnico MISTEG*, è stato aggiornato con la versione del 14 luglio 2014 è ed attualmente in fase di adozione finale tramite DPCM. *Tavolo tecnico composto da MIT, MISE, MATTM e AEEGSI; il tavolo ha operato tra i mesi di marzo e luglio 2014 con lo scopo di definire la versione aggiornata 2014 del PNIRE. 17
18 Il PNIRE (2) Indice 1. IL CONTESTO NORMATIVO EUROPEO 3. IL PERCORSO IDENTIFICATO 4. STRUTTURA E FASI DEL PIANO 5. CRITERI E FILONI PER LO SVILUPPO DI UNA RETE DI RICARICA ELETTRICA NAZIONALE 6. L ATTIVAZIONE DI SERVIZI DI RICARICA SUL TERRITORIO NAZIONALE 7. LE COMPONENTI DEL PROCESSO DI RICARICA: CARATTERISTICHE MINIME STANDARD 8. PIATTAFORMA UNICA NAZIONALE (PUN) 9. FINANZIAMENTI 10. POLICY DI SVILUPPO 18
19 Il PNIRE (3) Il contributo dell Autorità sull evoluzione dei modelli l attività di ricarica pubblica dei veicoli elettrici è un attività da svolgere in regime di concorrenza.. laddove la concorrenza può essere assicurata in via diretta attraverso la competizione tra operatori ovvero in via indiretta attraverso la esecuzione di gare (indette dall ente territoriale locale, regionale, nazionale). alle imprese di distribuzione dell energia elettrica compete il compito proprio del distributore, ovvero cooperare su base non discriminatoria con qualunque operatore della ricarica dei veicoli elettrici, pianificare lo sviluppo della rete elettrica in relazione allo sviluppo delle stazioni di rifornimento elettrico ad elevata potenza, la verifica della rete elettrica e dei carichi della stessa, al fine di uno sviluppo ottimale della rete medesima ; anche una impresa verticalmente integrata può operare nel mercato della ricarica dei veicoli elettrici, purchè attraverso una società dedicata e distinta dall impresa distributrice. 19
20 4) SPUNTI DI RIFLESSIONE 20
21 DAI PROGETTI PILOTA: Spunti di riflessione (1) Sono stati redatti, da parte dei titolari dei progetti selezionati, i primi sei rapporti semestrali (aggiornamento al giugno 2014) Si evidenzia un certo ritardo dello stato di avanzamento delle attività rispetto alle previsioni iniziali dei proponenti, seppure in fase di graduale recupero Ridotto numero di veicoli che, allo stato attuale, effettuano ricariche (principalmente flotte pilota) e conseguentemente bassi fattori di utilizzo per ciascuna colonnina Difficoltà nel rendere pienamente operativa la caratteristica multivendor (prevista per i progetti modello distributore e modello service provider in esclusiva) Applicati nella maggior parte dei casi ai consumatori dei prezzi flat 21
22 Spunti di riflessione (2) I progetti pilota incentivati dall Autorità NON sono progetti di infrastrutturazione del territorio con colonnine di ricarica MA sperimentazioni di modelli industriali-organizzativi alternativi La domanda di veicoli elettrici espressa dal mercato Italia (effetto crisi? mancanza di incentivazione all acquisto?): elettrici puri ibridi plug-in altri veicoli a basse emissioni (compresi ibridi non plug-in) Mercato di veicoli elettrici (autovetture per trasporto di persone, autocarri per trasporto di cose e motocicli) Italia 2013: circa veicoli. Quadricicli (trasporto di cose e persone): 600 unità. Al mese di giugno 2014: parco circolante italiano (autovetture per trasporto di persone, autocarri per trasporto di cose e motocicli) immatricolato negli ultimi 7 anni: circa unità. (Fonte: PNIRE) 22
23 Spunti di riflessione (3) Rapporto tra la ricarica privata e la ricarica pubblica (in termini di energia erogata) Ricarica privata: 75%-80% Ricarica pubblica: 20%-25% dati coerenti con letteratura tecnica che confermano il ruolo complementare della ricarica pubblica rispetto a quella privata, con riferimento alla ricarica lenta ) possibile variazione di tale rapporto in futuro con lo sviluppo della ricarica «veloce» 23
24 Spunti di riflessione (4) Tariffa monomia per punti di ricarica pubblica: andamento dal I trimestre 2011 al IV trimestre 2014 I semestre 2011 II semestre 2011 I trimestre 2012 IV trimestre 2012 I trimestre 2013 IV trimestre 2013 IV trimestre 2014 Tariffa di rete + oneri 10,283 12,183 13, , , , ,1652 TSmax 14, , , , , , ,
25 Spunti di riflessione (5) Struttura della tariffa a regime (monomia/trinomia/altro) La tariffa monomia determina un trasferimento del rischio imprenditoriale dal service provider verso la generalità dei consumatori: bassi prelievi determinano un sussidio per il gestore a fronte di un esborso per la generalità dei consumatori. Allo stato attuale (bassi quantitativi erogati: da poche decine di kwh sino a circa 500 kwh/anno): trascurabili incentivi impliciti per gli operatori Tariffa dedicata alla ricarica (incentivazione vs riflettività dei costi): una tariffa incentivata dovrebbe derivare da precise fonti primarie e non provenire dal gettito tariffario (criterio della riflettività dei costi), attingere dalla fiscalità generale o eventualmente dal settore dei trasporti (non da quello energetico) La Legge n. 134 del 2012 prevede che il PCM, su proposta del MSE, fornisca indicazioni all Autorità (nell ambito del PNIRE) sui alcuni aspetti, tra i quali tariffe (specifiche e differenziate) che incentivano l uso di veicoli alimentati ad energia elettrica ricaricabili nella fase di avvio del mercato e almeno per il primo quinquennio. 25
26 Conclusioni L avvio concreto (dimensionalmente rilevante) del mercato in Italia non è ancora avvenuto: avvio imminente? La ricarica pubblica come un servizio di ricarica (e non vendita di energia): l energia erogata è solo una parte del servizio fornito Il modello/i di business e i nuovi soggetti industriali: il Service Provider; come si garantisce la concorrenza Il ruolo del Distributore di energia elettrica: (in)coerenza del Modello Distributore con gli sviluppi normativi (Direttiva 2014/94/UE) Ricarica lenta vs Ricarica veloce Ricarica pubblica vs Ricarica privata Tariffa ad hoc? Incentivazione vs riflettività dei costi 26
27 RIFERIMENTI sito internet:
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