LABORATORIO DI CHIMICA
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- Angelina Bevilacqua
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1 LABORATORIO DI CHIMICA NORME DI COMPORTAMENTO DA OSSERVARE DURANTE LE ATTIVITA' PRATICHE DI LABORATORIO In questo laboratorio è di fondamentale importanza mettere in atto delle regole di comportamento che lungi dall'essere considerate superflue risultano indispensabili per un lavoro in sicurezza sia per chi vi opera, sia per un corretto approccio alle problematiche ambientali (scarichi, smaltimento dei rifiuti, etc.) NORME GENERALI 1. I banchi di lavoro devono essere mantenuti puliti e in ordine. 2. Ogni qual volta che sia necessario prelevare una sostanza, leggere attentamente l'etichetta riportata sul contenitore. 3. La vetreria utilizzata deve essere lavata e sciacquata accuratamente con acqua del rubinetto. Solo l'ultimo risciacquo va effettuato adoperando acqua distillata. 4. Per smaltire i rifiuti in laboratorio bisogna seguire alcune regole: i rifiuti solidi, la carta e la vetreria rotta vanno gettati negli appositi contenitori; i prodotti non utilizzati non vanno mai rimessi nei recipienti di provenienza; le soluzioni che non richiedano procedure di smaltimento apposite, possono essere scaricate nel lavandino facendo scorrere molta acqua, previa autorizzazione del docente o dell insegnante tecnico pratico. In caso di solventi organici o tossici è necessario smaltirli negli appositi contenitori NORME DI LAVORO 1. A tutti i docenti è fatto assoluto divieto di: operare con materiali e strumenti che non appartengono alla dotazione del laboratorio; chiedere agli alunni di portare da casa sostanze e/o reagenti anche moderatamente pericolosi. 2. Agli alunni è fatto assoluto divieto di accesso all'area di preparazione. 3.Gli insegnanti devono essere costantemente presenti in laboratorio durante gli esperimenti e comunque quando siano presenti gli alunni in laboratorio. 4.Gli insegnanti devono esigere lo scrupoloso rispetto delle procedure e delle norme di sicurezza e igiene del lavoro. 5. Ogni persona che si trova in laboratorio deve conoscere la posizione dell'estintore e quella dei dispositivi di protezione individuale (DPI). E' pertanto obbligatorio che gli insegnanti e l'assistente tecnico forniscano idonea informazione in merito a tutti gli allievi. 6. Docenti, personale tecnico e alunni devono vigilare sulla completezza, idoneità, accessibilità ed efficienza degli strumenti di sicurezza e dei Dispositivi di Protezione Individuale;
2 7. In laboratorio ci si deve muovere con cautela (mai correre), specialmente quando si ha in mano della vetreria. 8. Zaini, cartelle e capi di vestiario vanno depositati al di fuori della zona di lavoro, in modo da non intralciare gli spazi intorno ai banchi e le vie d uscita in caso di emergenza. 9. In laboratorio è vietato mangiare, bere o fumare. 10. È vietato l uso di lenti a contatto in occasione di particolari esercitazioni segnalate dal docente; 11. In laboratorio si deve sempre indossare il camice, questo diventa un'utile barriera con la cute in caso di contatto accidentale con sostanze chimiche. 1. Indossate, se prescritto dall'insegnante, un paio di occhiali di protezione, in modo particolare quando si eseguono operazioni delicate come l'aggiunta di sostanze aggressive.. 2. Indossate guanti di protezione quando maneggiate sostanze irritanti, tossiche e/o nocive per contatto. utilizzare, quando stabilito dagli insegnanti i dispositivi di protezione individuale; legare i capelli lunghi dietro la schiena. 12. Nell eventualità di un infortunio, anche se piccolo, gli alunni devono informare immediatamente l insegnante che provvederà, nel caso, ad attivare le procedure di emergenza; 13. Dopo il contatto con qualsiasi sostanza e comunque sempre a lavoro ultimato lavarsi accuratamente le mani; 14. Non appoggiare recipienti o bottiglie o apparecchi vicino al bordo dei banchi di lavoro; 15.In laboratorio vanno eseguite solo esperienze autorizzate dall insegnante e sotto la sua vigilanza. 16. Qualsiasi idea o modifica da apportare a un procedimento deve essere prima autorizzata dal docente.
3 COME COMPORTARSI CON LE SOSTANZE CHIMICHE 1. Le sostanze nocive o pericolose e i reattivi chimici devono essere custoditi in armadi adeguati, con chiusura a chiave e devono essere accessibili solo agli insegnanti. 2. Le sostanze chimiche non vanno mai toccate con le mani e tanto meno assaggiate con la bocca; in caso di contatto sciacquare subito la parte del corpo contaminata con abbondante acqua. 3. Nel caso in cui si rovescino reagenti sul piano di lavoro, chiedere subito all'insegnante come procedere per bonificare le superfici dei banchi e dei pavimenti su cui siano cadute sostanze chimiche di qualsiasi genere recipienti più grossi e pesanti, soprattutto se contengono reagenti pericolosi quali acidi e alcali, devono essere maneggiati esclusivamente dall'insegnante. 5. È bene aprire un solo contenitore alla volta e fare attenzione, comunque, a non scambiare i tappi dei recipienti. 6. Non utilizzate mai la bocca per aspirare liquidi con una pipetta. 7. Per verificare 1'odore di una sostanza non è consigliabile inspirare sopra il recipiente che la contiene. Si deve muovere la mano a ventaglio, spingendo i vapori verso il naso. La maggior parte delle sostanze che si incontrano in laboratorio non ha odori caratteristici, mentre alcune sviluppano vapori irritanti per le mucose. 8. Nel caso sia necessario adoperare un acido o una base concentrati, occorre prestare molta attenzione, è obbligatorio l uso di guanti e occhiali di sicurezza; operare inoltre solo sotto la cappa. 9. prelevare i reagenti con spatole o cucchiaini. 10. tenere sul banco le minime quantità di reagente occorrente per l esperienza, le eventuali apparecchiature elettriche devono essere provviste di collegamento a terra. 11. durante gli esperimenti tenere conto della formazione di miscele esplosive (es.: idrogeno e ossigeno). 12. Per prelevare i liquidi adoperate un cilindro o una pipetta dotata di propipetta. Quando si diluisce un acido forte bisogna aggiungere sempre l'acido all'acqua e non viceversa. In caso di contatto con la pelle sciacquate con acqua corrente fredda e poi applicate una pomata contro le ustioni. COME MANEGGIARE LA VETRERIA 1. È necessario prestare molta attenzione alla vetreria. Bisogna sempre verificare che non vi siano incrinature; i recipienti che presentano anche solo piccoli segni devono essere scartati, perché potrebbero creare problemi una volta sottoposti a riscaldamento. 2. Non si deve mai forzare un tubo di vetro o un termometro che fanno fatica a entrare o uscire da un tappo forato. In ogni caso e meglio adoperare un po' di glicerina come lubrificante. 3. La vetreria rotta non deve mai essere raccolta con le mani nude, ma con guanti o con scopino e paletta. 4. La vetreria va posta sul Bunsen sempre interponendo una reticella. Solo alcune provette di vetro o i crogioli di porcellana possono essere esposti direttamente alla fiamma. 5. ATTENZIONE! La vetreria calda non si distingue a vista da quella fredda. Adoperare pinze o guanti isolanti. 6. In caso di scottature raffreddate subito la parte ustionata e poi applicate una pomata contro le scottature. 7. Non rivolgere le aperture delle provette o recipienti utilizzati durante le esperienze verso il proprio viso o quello dei compagni.
4 8. Bonificare e asciugare le superfici dei banchi e/o dei pavimenti su cui siano cadute sostanze chimiche, raccogliere i residui in appositi contenitori come indicato dai docenti. COME RISCALDARE UNA SOSTANZA 1. Non utilizzare rubinetti del gas o apparecchiature elettriche, se non in presenza del docente e previa sua autorizzazione; 2. Ogni volta che si adopera il becco Bunsen bisogna controllare che i rubinetti del gas vengano richiusi. In genere ogni banco e dotato di un rubinetto e l'aula presenta un rubinetto centrale. 3. Non si deve mai liberare del gas incombusto, ne accendere il gas direttamente dai rubinetti. 4. Quando si riscalda una sostanza in provetta si deve dirigerne l imboccatura lontano da se stessi. 5. Non utilizzare fiammiferi per accendere i becchi Bunsen; 6. Vicino a un Bunsen acceso non bisogna mai operare con materiale infiammabile, come carta o alcol etilico. 7. Per concentrare una soluzione alcolica non si usa il Bunsen, ma la piastra elettrica o un bagnomaria. 8. Mai lasciare il posto mentre una sostanza viene riscaldata o mentre è in corso una reazione chimica. 9. In caso di incendio di piccole dimensioni bisogna cercare immediatamente di spegnerlo e allertare i componenti della squadra antincendio del piano: 10. nel caso che 1'incendio sia riconducibile a cause elettriche o in vicinanza di apparati elettrici si deve staccare la corrente (tramite gli interruttori generali) e allertare immediatamente la squadra antincendio del piano. ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Tutti gli apparecchi collegati alla rete elettrica, sono sempre da considerarsi potenzialmente pericolosi. 1.Non usare nessun dispositivo che sia sprovvisto di messa a terra o il cui isolamento non sia in perfetto stato. 2.Occorre prestare particolare attenzione ogni volta che si fa uso di apparecchi elettrici in prossimità di liquidi conduttori (acqua) o facilmente infiammabili (alcool). 3.Dovendo usare apparecchi collegati alla rete, controllate sempre che essi siano spenti quando si inserisce la spina nella presa elettrica. 4.L'apparecchio deve essere acceso solo dopo aver controllato che il cavo di alimentazione sia disposto in modo da non intralciare il lavoro e da non interferire col movimento delle persone. 5. Collegate un solo apparecchio a ogni presa: non devono assolutamente essere impiegate prese multiple né, tanto meno, connessioni volanti. 6. Ogni volta che sia possibile, usate strumenti alimentati a pile o a bassa tensione. Come riferimento, ricordate che si considerano potenzialmente pericolose per l'organismo tensioni alternate superiori a 25 V e tensioni continue superiori a 50 V. 7. Tutti gli utenti del laboratorio debbono conoscere la collocazione degli interruttori elettrici, in modo da essere in grado di aprire il circuito in caso di necessità.
5 8. Spegnere sempre tutti gli apparecchi al termine del lavoro, anche se, alla fine della lezione, verrà di norma interrotta 1'alimentazione elettrica ai tavoli. ISTRUZIONI PER CASI PARTICOLARI Alcuni apparecchi o strumenti richiedono l'impiego di particolari accorgimenti o protezioni mentre altri dispositivi impiegati sono fragili e delicati e un uso poco accorto può danneggiarli irreparabilmente. In questi casi: È compito dei docenti, coadiuvati dal personale tecnico, vagliare tali situazioni sia in riferimento al materiale esistente che a quello di nuovo acquisto e predisporre idonee schede informative con le quali informare gli alunni prima dell utilizzo di tali attrezzature. È fatto divieto agli alunni di montare apparecchi e di iniziare esperimenti prima di aver recepito tutte le indicazioni fornite dall insegnante.
6 guanti di lattice occhiali protettivi camici doccia per il lavaggio degli occhi LISTA DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LETTURA DELLE ETICHETTE In base alla direttiva CEE 67/548 l'etichetta di un prodotto chimico deve riportare, tra le indicazioni, il nome del prodotto, dati analitici sulla composizione, il tipo di pericolosità con il suo simbolo, le sigle riguardanti la natura dei rischi (R seguita da un numero) e le norme di prevenzione (S seguita da un numero) (figura A). I simboli illustrati accanto a ciascuna delle categorie elencate di seguito indicano, in base alle direttive CEE, il tipo di rischio caratteristico del prodotto. Sostanze esplosive (E) Sostanze che possono esplodere per esposizione a fonti di calore o in seguito ad attriti o urti. Sostanze comburenti (O) Sostanze che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una reazione con forte sviluppo di calore. La combustione e un processo estremamente complesso. Per avvenire richiede l'intervento di due fattori, il combustibile e il comburente. L'ossigeno dell aria è un comburente, ma lo stesso ruolo e svolto da nitrati, clorati e perclorati. Le sostanze comburenti possono bruciare senza fiamma. Sostanze infiammabili (F, F+) Qualsiasi sostanza che, portata a una certa temperatura, a contatto con l'ossigeno atmosferico tende a bruciare con fiamma. L'idrogeno, il metano, ma anche l'acetone e l'alcol etilico, devono essere tenuti a distanza da fiamme o scintille. Sostanze corrosive (C) Sostanze che corrodono sia le attrezzature di laboratorio, sia la pelle. Le più comuni sono gli acidi e le basi forti. Sono tutte avide di acqua. E' necessario, quando si lavora con queste sostanze, indossare guanti, occhiali di sicurezza e, preferibilmente, operare sotto la cappa di aspirazione. Sostanze tossiche (T, T+) Sono sostanze che, per ingestione, inalazione o contatto, possono causare seri problemi alla salute. II grado di pericolosità dipende dalla quantità, dal tempo di esposizione e dal tipo di sostanza. II cloro, il benzene, l'acido cianidrico sono sostanze tossiche. Sostanze nocive e/o irritanti (Xn, Xi) È un simbolo che indica un pericolo minore. E' facile trovarlo anche su confezioni di prodotti commerciali. Le sostanze definite nocive possono, per inalazione, ingestione o contatto, provocare danni di portata limitata. E' bene comunque seguire le precauzioni indicate per le sostanze corrosive. Stesso discorso va fatto per le sostanze irritanti, che possono provocare reazioni infiammatorie a contatto con pelle o mucose. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Il Dirigente Scolastico
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