Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI
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- Agata Molteni
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1 Scheda 3 Categoria: TINTORIA Operazione: DOSAGGIO AUSILIARI Scopo dell operazione Nel bagno di tintura dei materiali tessili, oltre ai coloranti organici in polvere, vengono impiegati altri prodotti chimici ausiliari costituiti prevalentemente da causticanti (acidi, basi, forti ossidanti o riducenti) e tensioattivi, in percentuale pari all uno per mille circa rispetto al quantitativo di acqua. La loro pericolosità è molto varia: possono essere prodotti irritanti, prodotti corrosivi oppure tossici. L aggiunta dei prodotti chimici al bagno di tintura durante le varie fasi del ciclo di lavoro avviene in modo manuale oppure mediante appositi impianti di dosaggio automatico dei prodotti ausiliari liquidi. Descrizione delle attrezzature Nel caso di dosaggio manuale, allo scopo di minimizzare i rischi per l operatore, il prelievo dei prodotti chimici pericolosi dovrebbe essere eseguito con l adozioni dei seguenti dispositivi: prelievo da fusti => attrezzatura basculante in cui viene posizionato il fusto per facilitare il rovesciamento; prelievo da depositi fissi => postazione di prelievo (figure 1 e 2) chiusa e munita di schermo paraspruzzi ed eventualmente di impianto di aspirazione. Tubazioni con indicazione della sostanza Aspirazione Figura 2 - Operazione di prelievo Schermo paraschizzi Figura 1 - Postazione di prelievo 37
2 Nel caso di impianto di dosaggio automatico, il prodotto chimico viene inviato dal serbatoio direttamente alla macchina di tintura senza che l operatore abbia alcun contatto con il prodotto. L operatore si limita ad impostare il tipo di prodotto, il quantitativo e la macchina di destinazione sul computer che gestisce l impianto. Rischi specifici per l operatore Per tali rischi si intendono quelli che possono manifestarsi per il mancato intervento dei ripari e dei dispositivi di sicurezza o per errori di manovra o per uso non corretto dei DPI. Rischi legati a pericoli per l utilizzo di sostanze chimiche Contatto cutaneo con prodotti chimici, durante le fasi di prelievo, trasporto e travaso. Inalazione di polveri e/o vapori di prodotti chimici, durante le fasi di prelievo e travaso. Reazioni pericolose dovute a miscelazione accidentale tra prodotti chimici incompatibili. 38
3 Requisiti specifici di sicurezza Si riportano di seguito i requisiti specifici di sicurezza ritenuti appropriati per le operazioni di prelievo e trasporto di prodotti chimici pericolosi. Requisiti legati a pericoli per l utilizzo di sostanze chimiche In base al D.P.R. 303/56 e al D.P.R. 547/55: per il prelievo manuale dei prodotti chimici pericolosi devono essere realizzate postazioni munite dei seguenti dispositivi: pannello paraspruzzi per impedire che l operatore venga in contatto con i prodotti chimici; rubinetto di prelievo apribile solo con il pannello in posizione di chiusura; eventuale impianto di aspirazione per prodotti pericolosi per inalazione; chiara indicazione del prodotto prelevabile su ogni tubazione. per il trasporto devono essere utilizzati contenitori provvisti di idonee chiusure per impedire la fuoriuscita del contenuto (tozzino chiuso). in prossimità delle zone di utilizzo di prodotti chimici pericolosi devono essere installate docce e/o lavaocchi di emergenza, in funzione dei quantitativi impiegati. Si fa presente che per tali operazioni possono essere previsti altri requisiti specifici di sicurezza e, pertanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo. Principali norme comportamentali dei lavoratori L impiego di prodotti chimici pericolosi di varia natura determina l obbligo di utilizzare i DPI (guanti di materiale idoneo al prodotto chimico, occhiali protettivi, maschera respiratoria con filtro idoneo, grembiule antiacido, abbigliamento da lavoro specifico) in tutti i casi in cui si evidenzia un rischio di contatto cutaneo, con gli occhi o di inalazione. Allo scopo di minimizzare i rischi, risulta fondamentale da parte del lavoratore l impiego degli specifici DPI messi a disposizione dal datore di lavoro in base alla pericolosità dei prodotti e alle informazioni riportate dalle schede di sicurezza. Il lavoratore deve porre la massima attenzione nell utilizzo delle attrezzature di lavoro soprattutto durante operazioni particolari quali pulizia e manutenzione e nella manipolazione e trasporto delle sostanze chimiche, seguendo: le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti; le indicazioni presenti nel manuale di uso e manutenzione delle attrezzature; le informazioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati. 39
4 In generale gli addetti devono operare secondo i seguenti criteri: avere cura delle attrezzature di lavoro non apportare alle attrezzature modifiche di propria iniziativa non rimuovere o modificare le protezioni o i dispositivi di sicurezza senza l autorizzazione del preposto o del capo reparto utilizzare e avere cura dei DPI messi a disposizione dal datore di lavoro segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente rilevato durante la propria attività In particolare il lavoratore deve osservare le seguenti cautele: la manipolazione dei prodotti chimici deve avvenire con la massima cura per evitare qualsiasi versamento; il trasporto dei prodotti chimici pericolosi deve essere effettuato con contenitori provvisti di idonee chiusure; le operazioni di travaso e versamento nei barilotti devono essere eseguite lentamente per evitare schizzi; i contenitori devono essere sciacquati bene prima e dopo l uso per evitare di mettere in contatto sostanze che potrebbero innescare reazioni pericolose. Gli agenti chimici che possono dar luogo a reazioni pericolose possono essere classificati secondo quattro categorie principali: acidi, per esempio acido solforico (forte), acido acetico e formico (debole); basi, per esempio soda caustica e ammoniaca; ossidanti, per esempio acqua ossigenata e ipoclorito di sodio; riducenti, per esempio idrosolfito di sodio. 40
5 I prodotti appartenenti a gruppi diversi non devono mai essere messi in contatto in quanto possono reagire violentemente con produzione di calore, schizzi e anche gas tossici. Inoltre esistono sostanze che reagiscono pericolosamente con acqua. Per esempio, il lavoratore non deve mai eseguire le seguenti operazioni: versare acqua in un recipiente con acido solforico; diluire l acqua ossigenata con acqua calda; mettere in contatto acqua (anche poche gocce) con idrosolfito di sodio. Si fa presente che un analisi completa delle incompatibilità tra prodotti chimici può essere fatta soltanto prendendo in considerazione tutti i prodotti presenti in azienda e, pertanto, quanto riportato non è da intendersi assolutamente esaustivo. Principali casi di infortunio e malattia Le note di seguito riportate non derivano da dati statistici, attualmente non disponibili, ma dalle esperienze raccolte presso le aziende del settore e fra gli addetti ai lavori. La manipolazione dei prodotti chimici pericolosi non utilizzando gli idonei DPI può provocare causticazioni, irritazioni e/o intossicazioni dovute ad inalazione di vapori o per contatto con gli arti superiori e con gli occhi dei prodotti chimici. Nei casi di incidenti per contatto cutaneo con prodotti chimici pericolosi risulta fondamentale l utilizzo di grandi quantità di acqua corrente per il lavaggio completo e immediato della parte del corpo interessata: questo è ottenibile efficacemente mediante l utilizzo di apposite docce e lavaocchi di emergenza. Risultano frequenti incidenti dovuti alla manipolazione di prodotti causticanti soprattutto causati da schizzi negli occhi, casi in cui sono sufficienti piccole quantità di prodotto per creare gravi lesioni. 41
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