Dichiarazione Ambientale 2010 Aggiornamento 2007 dati anno 2012 Siti Castellarano e Sassuolo

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1 Dichiarazione Aggiornamento 2007 dati anno 2012 Siti Castellarano e Sassuolo Verificatore Ambientale Accreditato: Certiquality srl Organismo Accreditato IT-V-0001 Verificatore Ambientale Accreditato: Certiquality srl Organismo Accreditato IT-V-0001

2 Indice STABILIMENTO DI CASTELLARANO PREMESSA: 3 Le Prestazioni Ambientali 3 1. La Produzione e i Consumi di Materie Prime Fiandre Marmoristeria 6 2. Emissioni in atmosfera Fiandre Marmoristeria 9 3. Consumi energetici Fiandre Marmoristeria Consumi idrici Fiandre Marmoristeria Scarichi idrici Fiandre Marmoristeria Produzione rifiuti Fiandre Marmoristeria Polverosità Interna - di Lavoro Rumore interno Fiandre Marmoristeria Rumore esterno Fiandre Marmoristeria Movimentazione Interna PCT e PCB Amianto Campi elettromagnetici Contaminazione del terreno Impatto visivo Esondabilità Sismicità HCFC - CFC CloroFluoroCarburi Incidenti Ambientali e Infortuni 23 PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO 24 CONCLUSIONI STABILIMENTO DI CASTELLARANO 25 14/05/2013 1/45

3 STABILIMENTO DI PREMESSA: 26 Le Prestazioni Ambientali La Produzione e i Consumi di Materie Prime Emissioni in atmosfera Consumi energetici Consumi idrici Scarichi idrici Produzione rifiuti Polverosità Interna - di Lavoro Rumore interno Rumore esterno Movimentazione Interna PCT e PCB Amianto Campi elettromagnetici Contaminazione del terreno Impatto visivo Esondabilità Sismicità HCFC - CFC CloroFluoroCarburi Incidenti Ambientali e Infortuni 42 PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO 43 CONCLUSIONI STABILIMENTO DI 44 14/05/2013 2/45

4 STABILIMENTO DI CASTELLARANO PREMESSA: Granitifiandre si impegna a mantenere gli impegni assunti nella dichiarazione ambientale in termini di miglioramento delle prestazioni ambientali e di risorse umane, impiantistiche ed economiche, per fare ciò e perché questo abbia successo, ha confermato nel loro ruolo le funzioni importanti ai fini della gestione ambientale. Questo documento ha lo scopo di tenere aggiornata la Dichiarazione Ambientale iniziale e costituisce il principale strumento di verifica a consuntivo delle misure adottate per il miglioramento delle prestazioni ambientali e per il mantenimento delle situazioni positive riscontrate. Le Prestazioni Ambientali Le informazioni di aggiornamento sono riferite agli aspetti ambientali diretti, sui quali l azienda può esercitare un controllo attivo ed un monitoraggio efficace, mentre, per gli aspetti indiretti, non si rilevano modifiche rispetto a quanto già affermato nella Dichiarazione Ambientale Lo stabilimento di Castellarano ha due unità produttive una denominata Fiandre dove avviene la produzione delle lastre in gres porcellanato ed una denominata Marmoristeria dove avviene la lavorazione superficiale del materiale. 1. La Produzione e i Consumi di Materie Prime 1.1 Fiandre La tabella che segue riepiloga i dati di produzione relativi agli ultimi 3 anni. Produzione Fiandre Prodotto Finito Porcellanato m² Totale Piastrelle m² Produzione in Peso Porcellanato t Atomizzato Ceduto t Barbottina Ceduta t Totale Produzione t Materiali Impiegati Mat. Prime e Coloranti t Rifiuti da Terzi t /05/2013 3/45

5 Le successive figure rappresentano i dati significativi relativi all ultimo triennio. Produzione m² m² m² P.F. Porcellanato Rapporto Produzione (in base al peso) t incid. t incid. t incid. P.F. Porcellanato % % % Atomizzato Ceduto % % % Barbottina Ceduta % % Tot. Produzione Come si può notare dalle tabelle la produzione di gres porcellanato è calata, rispetto al 2011, ma sono aumentati sia l atomizzato che la barbottina venduta così da avere una quantità complessiva appena superiore all anno precedente. La diminuzione della produzione è fonte di una ristrutturazione che ha portato nel corso del 2011 alla realizzazione di nuova impiantistica per la produzione di lastre in gres porcellanato aventi dimensione 3x1.50 m che nel 2012 sono entrate a regime. Il peso medio del gres porcellanato tecnico è in diminuzione perché a fronte della continua ricerca di risparmio di materie prime corrisponde un aumento della richiesta di formati di maggiori dimensioni ma di spessori sempre minori. Peso Medio del Prodotto Confezionato kg/m² kg/m² kg/m² Porcellanato 23,0 24,2 23,3 14/05/2013 4/45

6 Gli indicatori che seguono rappresentano l efficienza del processo tecnologico esprimendo il rapporto fra quantità di materiali lavorati dalla fase di pressatura, quindi atomizzato ed il prodotto versato a magazzino. Il mantenimento del volume produttivo (come quantità assoluta) e l esperienza maturata sulle produzioni relative ai grandi formati introdotte dal 2011 hanno permesso il miglioramento di questi indicatori. Per completezza si sono riportati gli indicatori che esprimono il suddetto rapporto sul peso ( kg di semilavorati su kg di prodotto finito ), che confermano l andamento già commentato. Materie Prime per t di Prodotto Finito t/anno t/anno t/anno Porcellanato Rapporto Prod. Finito su Mat. Prime (in base al peso) Kg/Kg Kg/Kg Kg/Kg Porcellanato 1,42 1,14 0,80 Rifiuti di Processo su P.F. g/kg g/kg g/kg Scarto Crudo 164,1 123,4 77,9 Scarto Cotto 17,6 26,8 48,3 Totale 181,7 150,2 126,2 14/05/2013 5/45

7 1.2 Marmoristeria La tabella che segue riepiloga i dati di produzione relativi agli ultimi 3 anni. Produzione Marmoristeria Prodotto Finito Levigato m² Squadrato m² Lappato m² Totale Produzione m² Materiali Impiegati Abrasivi n Le successive figure rappresentano i dati significativi relativi all ultimo triennio. Produzione Marmoristeria m² incid. m² incid. m² incid. Levigato % % % Squadrato % % % Lappato % % % Tot. Produzione Come si può notare dalle tabelle la lavorazione superficiale delle lastre di gres porcellanato è calata rispetto al 2011 in quanto condizionata dalla ristrutturazione che prevedeva l eliminazione di due linee di lavorazione di piccoli formati con l inserimento di una nuova linea di lavorazione delle lastre di grandi dimensioni (3x1.50m) che è entrata in funzione a settembre /05/2013 6/45

8 Per quanto riguarda gli indici specifici si segnala che la riduzione del consumo delle mole è dovuto all aumento del materiale squadrato lappato. Per completezza si sono riportati gli indicatori che esprimono il suddetto rapporto sul peso ( kg di semilavorati su kg di prodotto finito ), che confermano l andamento già commentato. Materie Prime per m 2 di Prodotto Finito n pezzi n pezzi n pezzi Mole Abrasive Incidenza Materie Prime per Prodotto Finito n pezzi/ 1000m2 n pezzi/ 1000m2 n pezzi/ 1000m2 Mole Abrasive Rifiuti di Processo su P.F. Kg/m 2 Kg/m 2 Kg/m 2 Fanghi 3,5 3,5 3,1 Scarto Cotto 0,5 0,6 0,6 Mole Esauste 0,2 0,2 0,2 Totale 4,2 4,3 3,9 2. Emissioni in atmosfera 2.1 Fiandre I punti di emissione autorizzati sono rimasti invariati rispetto al 2010, la tabella che segue riepiloga i dati del triennio : EMISSIONI IN ATMOSFERA reparto punti di emissione inquinanti frequenza controlli MACINAZIONE ATOMIZZAZIONE 22 Polveri SEMESTRALE/TRIMESTRALE PRESSATURA 5 Polveri SEMESTRALE ESSICCAZIONE 6 Polveri NON RICHIESTA COTTURA SCELTA 4 Polveri - Fluoro - S.O.V. NO2 SO2 - Aldeidi - Boro TRIMESTRALE/SEMESTRALE 14/05/2013 7/45

9 Autorizzazione della Provincia di Reggio Emilia n /14/2008 del 22/12/2010 Le prestazioni misurate sono di seguito rappresentate nel dettaglio e commentate. La valutazione più evidente e consolidata nel tempo consiste nel netto divario fra quanto emesso e quanto autorizzato. Autorizzato 597,36 597,36 597,36 Emesso 19,51 2,29 23,02 % 3,27 0,38 3,85 Come si può notare dal grafico precedente, la percentuale di inquinante emesso nel 2012 è in aumento in quanto nel corso del 2011 si era fatto una serie di interventi specifici sugli impianti di depurazione e quindi nel 2012 si è tornati sui livelli del 2010, in ogni caso sempre abbondantemente entro i limiti di legge. Le concentrazioni medie ponderate espresse in mg/nm³, calcolate per i singoli inquinanti, esprimono in dettaglio il basso carico inquinante effettivo rispetto ai limiti autorizzati e si specifica che ciascuna rilevazione misurata è nettamente inferiore a detti limiti. Le prestazioni misurate nel triennio preso in considerazione vanno di pari passo con la situazione del totale degli inquinanti. 14/05/2013 8/45

10 2.2 Marmoristeria I punti di emissione sono n 10 come risulta da autorizzazione alle emissioni in atmosfera secondo il D. Lgs. 152/2006 rilasciata dalla Provincia di Reggio Emilia Prot /41/2011 del 13/05/2011 e non sono soggetti a controlli periodici. 3. Consumi energetici 3.1 Fiandre L azienda consuma Energia elettrica per tutte le attività relative alla produzione e Gas Metano per le fasi di atomizzazione, essiccamento e cottura. Una parte marginale di energia viene consumata per illuminazione e climatizzazione. Nella tabella che segue sono riepilogati i dati relativi ai consumi energetici degli ultimi 3 anni; sono espressi in TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) i dati consolidati (energia elettrica + metano). CONSUMI ENERGETICI Energia Elettrica + Metano Periodi TEP TEP/t TEP/1000m² , , , , , ,09 Gli indici parametrati alla produzione nel 2012 segnano un aumento in quanto vi è stato un notevole calo della produzione, se invece parametrati alle quantità di materiale in peso si vede l ottimizzazione dei consumi. 14/05/2013 9/45

11 Ricollegandosi al paragrafo dell andamento produttivo e del peso del prodotto finito, si può facilmente intuire quanto il dato energetico segua indissolubilmente l andamento produttivo, le ottimizzazioni sono dovute all installazione negli ultimi anni di nuovi impianti. ENERGIA ELETTRICA Periodi kwh kwh/t kw/m² ,00 6, ,00 12, ,00 15,10 Il consumo di energia elettrica nell anno 2012, prevalentemente utilizzata come forza motrice e marginalmente per illuminazione e climatizzazione è stato di kwh , pari a TEP METANO Periodi Sm³ Sm³/t Sm³/m² ,00 4, ,00 4, ,00 4,80 Il consumo di metano nell anno 2012, utilizzato per l atomizzazione e la cottura, è stato di Sm³ , pari a TEP Negli indicatori che seguono sono espressi in TEP su tonnellate di prodotto e TEP su migliaia di m² Gli indicatori sono stati normalizzati considerando effettuato l intero processo di lavorazione. Come per tutti gli altri indicatori confrontati con le produzioni annuali dello stabilimento, si può notare un leggero miglioramento sia dei parametri raffrontati con i metri quadrati di prodotto finito che con le tonnellate prodotte. Come già illustrato nel capitolo riferito alla produzione, i minori spessori dei materiali prodotti portano ad ottenere questi risultati. I grafici seguenti ne sono l espressione. 14/05/ /45

12 Per l energia elettrica l indicatore conferma quanto appena esposto. Stessa spiegazione anche per gli indicatori del consumo di Gas Metano. 3.2 Marmoristeria L azienda consuma Energia elettrica per tutte le attività relative alla lavorazione del gres porcellanato e Gas Metano per la termoretrazione dei pallet e riscaldamento. Una piccola parte di energia viene consumata per illuminazione e climatizzazione. Nella tabella che segue sono riepilogati i dati relativi ai consumi energetici degli ultimi 3 anni; sono espressi in TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) i dati consolidati (energia elettrica + metano). CONSUMI ENERGETICI MARMORISTERIA Energia Elettrica + Metano Periodi TEP TEP/1000m² , , ,04 14/05/ /45

13 Gli indici parametrati alla produzione nel 2012 non hanno subito grosse variazioni. Per l energia elettrica l indicatore conferma quanto appena esposto. Stessa spiegazione anche per gli indicatori del consumo di Gas Metano. 4. Consumi idrici 4.1 Fiandre Nel processo tecnologico l acqua è indispensabile per la macinazione delle materie prime ad umido e per i lavaggi degli impianti (mulini discontinui, linee di smaltatura e atomizzatori). Il prelievo avviene principalmente dalle Acque Usi Plurimi (fornita dall ENIA), dalla falda sottostante mediante un pozzo autorizzato (Atto 59573/ del 30/06/2006) ed in piccola parte dall acquedotto. Nel corso del 2012 il fabbisogno idrico complessivo è stato di m³, di cui m³ per uso igienico - sanitario. A fronte del suddetto fabbisogno sono state prelevate da falda idrica m³ di acqua. Pertanto il riciclo interno delle acque reflue si conferma al 80.7 %, praticamente allineato rispetto agli anni precedenti. 14/05/ /45

14 Consumi IDRICI m³ % m³ % m³ % Totale Prelievi ,2% ,9% ,3% Prelievo Usi NON Prod ,5% ,7% ,7% Prelievo Usi Produttivi ,7% ,2% ,6% Ricircolo Acque Reflue ,8% ,1% ,7% Fabbisogno Produttivo ,5% ,3% ,3% Tot. Fabbisogno Idrico ,0% ,0% ,0% Il fabbisogno produttivo è strettamente correlato alle quantità prodotte e ne segue l andamento. Gli indicatori che seguono esprimono il rapporto tra fabbisogni/consumi idrici e produzione. 14/05/ /45

15 Il fabbisogno rapportato alla produzione in tonnellate risente dell andamento produttivo, nel quale sempre di più è presente la quota venduta a terzi. Il seguente indicatore pone in rapporto i prelievi effettivi con la produzione in peso ed evidenzia un leggero miglioramento. 4.2 Marmoristeria Nel processo tecnologico l acqua è indispensabile per la lavorazione superficiale delle lastre di gres porcellanato. Il prelievo avviene principalmente dalle Acque Usi Plurimi (fornita dall ENIA) ed in piccola parte dall acquedotto. Nel corso del 2012 il fabbisogno idrico complessivo è stato di m³, di cui 795 m³ per uso igienico - sanitario. A fronte del suddetto fabbisogno sono state prelevate da falda idrica m³ di acqua. Pertanto il riciclo interno delle acque reflue si conferma al 98.8 %, praticamente allineato rispetto agli anni precedenti. 14/05/ /45

16 Consumi IDRICI _ MARMORISTERIA m³ % m³ % m³ % Totale Prelievi ,8% ,3% ,2% Prelievo Usi NON Prod ,1% 795 0,1% 795 0,1% Prelievo Usi Produttivi ,7% ,3% ,2% Ricircolo Acque Reflue ,2% ,7% ,8% Fabbisogno Produttivo ,9% ,9% ,9% Tot. Fabbisogno Idrico ,0% ,0% ,0% Il fabbisogno rapportato alla produzione in m² risente dell andamento produttivo, nel quale sempre di più vengono trattamenti superficiali antimacchia. 14/05/ /45

17 Il seguente indicatore pone in rapporto i prelievi effettivi con la produzione è sostanzialmente invariato. 5. Scarichi idrici 5.1 Fiandre Tutte le acque provenienti dal ciclo produttivo, originate dai lavaggi nelle diverse fasi del processo vengono riutilizzate nella fase di macinazione e per il lavaggio nel reparto macinazione. Dalla depurazione le parti solide vengono filtro pressate (fanghi ceramici) e recuperati nel ciclo produttivo. Le acque meteoriche confluiscono in un apposita rete dedicata. Le acque provenienti dai pubblici servizi vengono scaricate con autorizzazione in pubblica fognatura. INGRESSO Acqua da Pozzo Acqua Industr. Acquedotto Fanghi ceramici ricircolo CICLO IDRICO USCITA Acqua contenuta in Prodotto Atomizzato e barbottinavenduto Acqua usi igienici in Fognatura/Irrigaz. USCITA per Evaporazione da: Atomizzazione Essiccamento Cottura Torri evaporative Presse La tabella che segue riporta il dettaglio della consumo idrico nel m³ % sul totale Servizi/Irrigazione % Evaporazione % Barbottina Venduta % Um. Atom. Venduto % Consumo IDRICO Totale ,00% 14/05/ /45

18 5.2 Marmoristeria Tutte le acque provenienti dal ciclo produttivo, originate dalla lavorazione delle lastre in gres porcellanato nelle diverse fasi del processo vengono recuperate e riutilizzate. Dalla depurazione le parti solide vengono filtro pressate (fanghi ceramici) e recuperati nel ciclo produttivo. Una piccola parte viene scaricata in corpo idrico superficiale come da autorizzazione della Provincia di Reggio Emilia prot del 15/07/2011. Le acque meteoriche confluiscono in un apposita rete dedicata. Le acque provenienti dai pubblici servizi vengono scaricate con autorizzazione in pubblica fognatura. Tabella acqua scaricata anno 2012 Acqua depurata scaricata Autorizzata m3/ anno m3/anno m3/anno m3/anno Come previsto dall autorizzazione si effettuano tre campionamenti/ anno sulle acque di scarico con auto campionatore e i valori rientrano nei limiti fissati dalla tabella 3 D. Lgs. 152/ Produzione rifiuti 6.1 Fiandre I rifiuti prodotti nel sito e conferiti all esterno, sono destinati a soggetti autorizzati ad esercitare attività di recupero o di smaltimento, secondo le disposizioni normative vigenti. Il trasporto viene anch esso effettuato da soggetti autorizzati ed iscritti all Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. La gestione dei rifiuti in tutte le fasi di deposito temporaneo e sua durata, trasporto e smaltimento, è regolata da apposite procedure interne in conformità alle normative vigenti Di seguito si espone l andamento dei conferimenti di rifiuti nel triennio , espressi in tonnellate/anno. CER p. Denominazione stato d d d ACQUE NON DEPURATE Liquido R 0,00 R 0,00 R 105, ACQUE NON DEPURATE Liquido R 0,00 R 0,00 R 57, SCARTO CRUDO Solido R 0,00 R 0,00 R 255, ROTTAMI di PIASTRELLE Solido R 1490,84 R 1795,30 R 1938, P CALCE ESAUSTA Solido S 79,56 S 70,90 S 36, MATERIALI MISTI Solido R 129,62 R 143,40 R 22, P GRASSO LUBRIFICANTE ESAUSTO Solido S 1,30 S 0,90 S 0, MATERIALE ABRASIVO DI SCARTO Solido R 0,68 R 0,00 R 22, P FONDAMI DI GASOLIO Solido S 0,00 S 1,00 S 0, P OLIO IDRAULICO ESAUSTO Liquido R 5,80 R 4,00 R 5, IMBALLAGGI IN CARTA e CARTONE Solido R 98,14 R 56,58 R 65, IMBALLAGGI IN PLASTICA Solido R 19,48 R 26,50 R 20, PALLETS e LEGNAME Solido R 70,50 R 115,40 R 117, IMBALLAGGI MISTI Solido R 85,26 R 63,50 R 60, P IMBALLAGGI CON RESIDUI DI SOST.PERICOL. Solido S 2,10 S 4,31 S 3, P MANICHE FILTRANTI DA ABBATTIMENTO FORNI Solido S 3,86 S 0,00 S 0, MANICHE FILTRANTI Solido S 0,00 S 5,90 S 2,72 14/05/ /45

19 P FILTRI OLIO Solido R 0,00 R 0,34 R 0, P APPARECCHI FUORI USO - PERICOLOSI Solido R 0,00 R 1,49 R 0, APPARECCHI FUORI USO - NON PERICOLOSI Solido R 0,00 R 4,03 R 0, P BATTERIE ESAURITE Solido R 9,32 R 7,90 R 0, RIVESTIMENTI E MAT.REFRATTARI Solido R 22,62 R 18,08 R 7, PIASTRELLE CON LEGNO Solido R 34,92 R 114,78 R 235, ALTRI TIPI DI PLASTICA Solido R 14,06 R 7,60 R 6, Alluminio Solido R 0,00 R 0,26 R 0, METALLI FERROSI E ACCIAIO Solido R 61,26 R 206,16 R 302, CAVI DI RAME Solido R 0,00 R 3,70 R 14, P LANA DI VETRO E DI ROCCIA Solido S 0,16 S 1,22 S 7, P PANNELLI IN POLIURETANO Solido S 0,00 S 1,26 S 0, MAT. INERTE da SCAVI, COSTRUZ., DEMOLIZ. Solido R 7,86 R 57,12 R 86, CARTA E CARTONE Solido R 7,66 R 4,14 R 36,90 Legenda: p. = Rifiuto classificato PERICOLOSO d. = Destinazione Rifiuti (R: Recupero - S: Smaltimento) La seguente tabella esprime il rapporto dei conferimenti in base alla destinazione dei rifiuti. t inc. t inc. t inc. RECUPERO NON Pericolosi 2043,62 33,05% 2718,00 96,53% 3355,74 53,93% Pericolosi 15,12 0,24% 12,24 0,43% 5,28 0,08% 2058,74 33,29% 2730,24 96,96% 3361,02 54,02% SMALTIMENTO NON Pericolosi 0,00 0,00% 0,00 0,00% 3,06 0,05% Pericolosi 86,98 1,41% 85,49 3,04% 46,76 0,75% 86,98 1,41% 85,49 3,04% 49,82 0,80% 2145,72 34,70% 2815,73 100,00% 3410,84 54,82% I rifiuti complessivi strettamente legati all attività ceramica (cod CER , , , , , ) risultano complessivamente pari nel 2012 a tonnellate, in leggera diminuzione rispetto l anno precedente. 14/05/ /45

20 6.2 Marmoristeria La gestione dei rifiuti in tutte le fasi di deposito temporaneo e sua durata, trasporto e smaltimento, è regolata da apposite procedure interne in conformità alle normative vigenti Di seguito si espone l andamento dei conferimenti di rifiuti nel triennio , espressi in tonnellate/anno. CER p. Denominazione stato d d d FANGHI CERAMICI SOLIDI Fangoso R 782,60 R 744,28 R 735, ACQUE NON DEPURATE Liquido R 0,00 R 65,24 R 0, ROTTAMI di PIASTRELLE Solido R 851,30 R 734,26 R 714, FANGHI CERAMICI SOLIDI Fangoso R 4823,48 R 3742,14 R 2790, MATERIALE ABRASIVO DI SCARTO Solido R 259,38 R 237,08 R 191, IMBALLAGGI IN CARTA e CARTONE Solido R 206,32 R 180,74 R 157, IMBALLAGGI IN PLASTICA Solido R 43,54 R 33,38 R 38, PALLETS e LEGNAME Solido R 39,56 R 29,54 R 41, IMBALLAGGI MISTI Solido R 27,24 R 20,06 R 27, METALLI FERROSI E ACCIAIO Solido R 13,38 R 4,96 R 127,56 Legenda: p. = Rifiuto classificato PERICOLOSO d. = Destinazione Rifiuti (R: Recupero - S: Smaltimento) La seguente tabella esprime il rapporto dei conferimenti in base alla destinazione dei rifiuti. t inc. t inc. t inc. RECUPERO NON Pericolosi 2223,32 31,55% 5791,68 100,00% 4567,02 97,63% Pericolosi 0,00% 0,00% 0,00% 2223,32 31,55% 5791,68 100,00% 4567,02 97,63% SMALTIMENTO NON Pericolosi 4823,48 68,45% 0,00 0,00% 269,88 5,77% Pericolosi 0,00% 0,00% 0,00% 4823,48 68,45% 0,00 0,00% 268,88 5,77% 7046,80 100,00% 5791,68 100,00% 4836,90 103,40% I rifiuti complessivi strettamente legati all attività ceramica (cod CER , , , ) risultano complessivamente pari nel 2012 a ton, in diminuzione rispetto l anno precedente. 7. Polverosità Interna - di Lavoro La polvere dispersa nell ambiente esterno, soprattutto durante le fasi di arrivo e trasporto delle materie prime (le cosiddette polveri diffuse), è di determinazione praticamente impossibile, ma ha effetti percepibili almeno visivamente. Granitifiandre ha adottato misure per contenere l aspetto: proteggendo le tramogge di carico con coperture che limitano la diffusione di polvere nella fase di scarico e chiedendo che il trasporto avvenga con automezzi coperti. Anche la pulizia periodica dei piazzali contribuisce alla diminuita circolazione e diffusione di dette polveri. La polverosità nell ambiente di lavoro, principalmente nel reparto di pressatura e macinazione, è aspetto che viene tenuto sotto controllo mediante impianti di aspirazione ed accorgimenti tecnici che ne limitano la diffusione. 14/05/ /45

21 In ottemperanza al D.Lgs. 81/2008, l azienda ha provveduto ad aggiornare il documento di valutazione del rischio chimico con il quale ogni area produttiva è stata indagata in relazione alla reale esposizione degli addetti ad agenti chimici e alle polveri. L ultimo campionamento ambientale è stato effettuato in data L azienda mantiene il livello di sorveglianza sanitaria dei lavoratori già in corso che risulta più esteso di quello risultante dall attuale documento di valutazione del rischio e quindi assolutamente più tutelante la salute e la sicurezza dei lavoratori. 8. Rumore interno 8.1 Fiandre Il Decreto Legislativo n. 81/2008 ha sostanzialmente recepito il D.Lgs 195/06 che aveva completamente rivoluzionato il settore della valutazione del rischio di esposizione quotidiana dei lavoratori al rumore. L Azienda aveva già provveduto ad effettuare una valutazione in linea con le nuove disposizioni legislative in data 23/11/2009 in condizioni lavorative normali. Il quadro di rischio che emerge da detta indagine si può sintetizzare nel modo seguente; Lex,8h>87 dba Numero addetti con attenuazione DPI 0 85 < Lex,8h<=87 dba Numero addetti con attenuazione DPI 0 80 < Lex,8h<=85 dba Numero addetti con attenuazione DPI 161 Lex,8h<=80 dba Numero addetti con attenuazione DPI 38 Sono comunque state poste in essere azioni tendenti alla formazione e informazione dei lavoratori come del resto previsto dalle normative vigenti per rendere edotto tutto il personale dei rischi connessi alla esposizione al rumore attraverso assemblee dedicate all argomento e l affissione di adeguata segnaletica nei reparti interessati. Vengono regolarmente forniti i DPI dedicati con regolare utilizzo da parte dei lavoratori. La prossima indagine relativa alla esposizione dei lavoratori al rumore è prevista entro Giugno Marmoristeria Il Decreto Legislativo n. 81/2008 ha sostanzialmente recepito il D.Lgs 195/06 che aveva completamente rivoluzionato il settore della valutazione del rischio di esposizione quotidiana dei lavoratori al rumore. L Azienda aveva già provveduto ad effettuare una valutazione in linea con le nuove disposizioni legislative in data 23/11/2009 in condizioni lavorative normali. Il quadro di rischio che emerge da detta indagine si può sintetizzare nel modo seguente; Lex,8h>87 dba Numero addetti con attenuazione DPI 0 85 < Lex,8h<=87 dba Numero addetti con attenuazione DPI 0 80 < Lex,8h<=85 dba Numero addetti con attenuazione DPI 40 Lex,8h<=80 dba Numero addetti con attenuazione DPI 2 Sono comunque state poste in essere azioni tendenti alla formazione e informazione dei lavoratori come del resto previsto dalle normative vigenti per rendere edotto tutto il personale dei rischi connessi alla esposizione al rumore attraverso assemblee dedicate all argomento e l affissione di adeguata segnaletica nei reparti interessati. Vengono regolarmente forniti i DPI dedicati con regolare utilizzo da parte dei lavoratori. La prossima indagine relativa alla esposizione dei lavoratori al rumore è prevista entro Giugno /05/ /45

22 9. Rumore esterno 9.1 Fiandre Allo scopo di monitorare il contributo acustico che l esercizio della attività dello stabilimento apporta nei confronti dell ambiente esterno all azienda è stato incaricato uno studio esterno specializzato di verificare il rispetto dei limiti di rumorosità lungo il perimetro del sito in esame, che ha provveduto ad effettuare l indagine nei giorni dal 12 al 14 Novembre Verifica limiti assoluti di Zona LIMITI ASSOLUTI DA RISPETTARE DAY (arrot. 0,5 dba) DESCRIZIONE CLASSE LIMITE ZONIZZAZIONE Leq MEDIO RISPETTO LIMITI CONFINE NORD V DAY 70 58,0 SI CONFINE EST V DAY 70 60,0 SI CONFINE EST V DAY 70 64,0 SI CONFINE OVEST VI DAY 70 59,0 SI LIMITI ASSOLUTI DA RISPETTARE NIGHT (arrot. 0,5 dba) DESCRIZIONE CLASSE LIMITE ZONIZZAZIONE Leq MEDIO RISPETTO LIMITI CONFINE NORD V NIGHT 70 57,0 SI CONFINE EST V NIGHT 70 58,5 SI CONFINE EST V NIGHT 70 59,5 SI CONFINE OVEST VI NIGHT 60 39,5 SI Dalla tabella si evince il rispetto dei limiti assoluti di legge. La prossima valutazione sarà svolta entro Novembre Marmoristeria Allo scopo di monitorare il contributo acustico che l esercizio della attività dello stabilimento apporta nei confronti dell ambiente esterno all azienda è stato incaricato uno studio esterno specializzato di verificare il rispetto dei limiti di rumorosità lungo il perimetro del sito in esame, che ha provveduto ad effettuare l indagine nei giorni dal 13 al 14 Novembre Verifica limiti assoluti di Zona LIMITI ASSOLUTI DA RISPETTARE DAY (arrot. 0,5 dba) DESCRIZIONE CLASSE LIMITE ZONIZZAZIONE Leq MEDIO RISPETTO LIMITI CONFINE NORD VI DAY 65 52,6 SI CONFINE SUD VI DAY 65 64,5 SI CONFINE SUD VI DAY 65 64,5 SI CONFINE SUD VI DAY 65 64,5 SI LIMITI ASSOLUTI DA RISPETTARE NIGHT (arrot. 0,5 dba) DESCRIZIONE CLASSE LIMITE ZONIZZAZIONE Leq MEDIO RISPETTO LIMITI CONFINE NORD VI NIGHT 60 56,5 SI CONFINE SUD VI NIGHT 60 55,8 SI CONFINE SUD VI NIGHT 60 55,8 SI CONFINE SUD VI NIGHT 60 55,8 SI Dalla tabella si evince il rispetto dei limiti assoluti di legge. La prossima valutazione sarà svolta entro Novembre /05/ /45

23 10. Movimentazione Interna La movimentazione interna è attività accessoria a quella produttiva e consiste nel continuo spostamento di merci all interno del sito con nostri mezzi semoventi dal ricevimento della materie prima fino alla consegna dei prodotti finiti. Nell ambito dello stabilimento, i percorsi dei mezzi di movimentazione sono tracciati e dunque obbligatori. La logica dei percorsi è funzionale sia all attività di movimentazione sia alla realtà operativa generale ed è rispondente a necessità di sicurezza e di ottimizzazione dei movimenti. La catena produttiva è caratterizzata da un elevato livello di automazione e consente, fra l altro, di progredire nel processo produttivo fino alle ultime fasi, quelle di confezionamento su pallets, senza necessità di intervento con mezzi di movimentazione estranei alle linee di produzione. Ciò consente accessi alle aree chiuse estremamente limitati. Tutte le attività di movimentazione sono condotte da personale adeguatamente formato. 11. PCT e PCB Non sono presenti nel sito di Castellarano. 12. Amianto L amianto è presente solo sotto forma di lastre in fibrocemento-amianto adibite a copertura di gran parte dello stabilimento (sono ancora presenti m² per Fiandre e m² per Marmoristeria). L ultima relazione effettuata 03/10/2012, caratterizzata dall applicazione delle linee guida della Regione Emilia Romagna relative al metodo di valutazione, nonché dalla individuazione del degrado superficiale, oltre a campionamenti ambientali per la ricerca di fibre aerodisperse, ha confermato che il giudizio sulla stato della copertura è da considerarsi sufficiente, tranne la zona 1 (12080 m²) per Fiandre e la zona H (1440 m²) per Marmoristeria che saranno sostituiti nel 2013; il prossimo controllo è previsto nel Campi elettromagnetici Vengono affidate ad uno studio esterno specializzato indagini conoscitive all interno del sito in prossimità delle maggiori sorgenti di campi elettromagnetici: cabine elettriche di trasformazione, macchinari alimentati elettricamente (presso i quali è significativa la presenza di addetti). L ultima indagine è stata eseguita dallo Studio Alfa il 31/10/2012. Dall indagine emerge l assenza di situazioni di rischio per i lavoratori sia per lo stabilimento Fiandre che per lo stabilimento Marmoristeria. Si rimanda al documento integrale per eventuali approfondimenti. 14. Contaminazione del terreno Il territorio di cui fa parte GranitiFiandre è collinare e l assetto idrogeologico rispecchia il quadro generale della conoide del fiume Secchia. Sono stati eseguiti nel mese di Maggio 2000 da uno Studio esterno (Studio Intergeo di Modena) alcuni carotaggi in punti ritenuti rappresentativi del Sito. Sui materiali prelevati sono state successivamente eseguite determinazioni chimiche sulla cessione dei metalli da parte di un Laboratorio esterno (Centro Ceramico di Bologna), e tali risultati rientrano ampiamente nei limiti di Legge. Non vi sono serbatoi interrati all interno del sito, sono presenti solo serbatoi fuori terra. Sulle vasche interrate di stoccaggio barbottine vengono eseguite verifiche periodiche al fine di verificarne la perfetta tenuta; pertanto l aspetto contaminazione del terreno non risulta rilevante per il nostro Sito. 14/05/ /45

24 15. Impatto visivo L'impatto visivo generato dallo stabilimento risulta congruente con la destinazione dell'area classificata industriale artigianale; non rappresenta pertanto un elemento di discontinuità; tuttavia l'azienda ha attuato una piantumazione su via Valle d'aosta per migliorare l'aspetto al confine. La zona inoltre non è soggetta a vincoli paesaggistici. 16. Esondabilità In considerazione dell inquadramento geografico del sito rispetto al fiume Secchia, sono state compiute nell ottobre 1999 da uno Studio esterno (Studio Tecnico Ing. V. Ravazzini di Castellarano) rilevazioni che hanno evidenziato nel punto più prossimo un dislivello di oltre 11 metri ed una distanza di oltre 100 metri, per cui si può ragionevolmente ritenere che questo punto non è fonte di rischio. 17. Sismicità Il D.M. 21/10/2003 ha provveduto a riclassificare le zone del territorio ai fini dell applicazione di requisiti tecnici per costruzioni in zone sismiche. L attuale classificazione è definita a medio rischio (classe 2) per cui la progettazione di nuove costruzioni dovrà essere conforme a quanto prescritto dalla nuova classificazione sismica. 18. HCFC - CFC CloroFluoroCarburi A seguito dell emanazione del regolamento CE n 1005/2009 pubblicato sulla gazzetta ufficiale L.286 del 31/10/2009 si è provveduto ad aggiornare, dopo aver ricontrollato i quantitativi presenti in ogni singolo impianto, i calendari dei controlli previsti per le sostanze lesive per l ozono. Vengono continuate regolarmente le registrazioni sugli appositi libretti delle manutenzioni e dei controlli effettuati. 19. Incidenti Ambientali e Infortuni Non si sono verificati incidenti ambientali né vi sono contenziosi con la popolazione del territorio di insediamento. I rischi di infortuni sul lavoro sono stati valutati e analizzati ai fini della prevenzione e di eventuali miglioramenti da apportare agli impianti e all organizzazione lavorativa. Gli indicatori IG (indice di gravità) e IF (indice di frequenza), che per il 2012 sono stati calcolati rispettivamente nella misura di 0,99 e 43,85 e vengono ritenuti al di sotto le ultime medie di settore disponibili: IG 1.68 IF (infortuni ed indici nelle ceramiche 2008 ASL di Scandiano - RE). L unica problematica emersa nel 2012 è stata un procedimento amministrativo da parte del Comune di Castellarano, prot del 30/11/2012, riguardante la bonifica della copertura Zona 1 dello stabilimento Fiandre concluso con la risposta dell azienda, prot del 05/12/2012 con cui si faceva riferimento alla ns valutazione dello stato di conservazione delle coperture effettuata il 03/10/2012 che prevedeva la sostituzione della copertura. 14/05/ /45

25 PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO _ OBBIETTIVI CHIUSI O AVVIATI PROGRAMMI DI MIGLIORAMENTO Sito di CASTELLARANO Aspetto Obbiettivo Area/Attività Responsabilità Codice Scadenza Raggiunto CONSUMI IDRICI Analisi per identificazione aree e installazione contatori per rilievo consumi acqua Depurazine Fiandre RSPP Castellarano OARA SI AMIANTO Sostituzione di coperture in cemento amianto Marmoristeria RSPP Castellarano OARA SI EMISSIONI Installazione software di raccolta dati controllo polveri Filtri polveri Fiandre RSPP Castellarano OARA SI ACQUE Raccolta e trattamento acque meteoriche area stoccaggio materie prime Area cortiliva Stoccaggio materie prime Fiandre RSPP Castellarano OARA SI SICUREZZA/ EMERGENZE/ INCIDENTI AMBIENTALI PROGETTAZIO NE DEL PRODOTTO (indiretto) CONSUMI ENERGETICI METANO Introduzione della documentazione del SGQA con il sistema Salute & Sicurezza OHSAS Sostituzione coloranti arancio e giallo Xn nocivi Riammodernamento atomizzotori Gestione Macinazione Fiandre Macinazione Assicuratore Ambientale Responsabile R&S Resp. Manutenzione OARA SI OARA Sospeso OARA SI CONSUMI ENERGETICI METANO Installazione portoni magazzino spedizioni Magazzino prodotto finito RSPP Castellarano OARA SI SICUREZZA/ EMERGENZE/ INCIDENTI AMBIENTALI Sistemazione aree cortilive Fiandre e Marmoristeria RSPP Castellarano OARA SI CONSUMI ENERGETICI ENERGIA ELETTRICA Rifacimento impianto illuminazione reparto presse gres 2 Fiandre Resp. Manutenzioni elettriche OARA SI CONSUMI IDRICI Inserimento gestione automatizzata depuratore Fiandre RSPP Castellarano OARA SI ENERGIA Recupero calore da emissioni. Riduzione consumi metano del 5% su forno Sacmi Gres 1 Forni Fiandre RSPP Castellarano OARA SI ENERGIA Recupero calore da emissioni forno. Riduzione consumi metano del 5% su essiccatoio Sacmi Gres 1 Forni Fiandre RSPP Castellarano OARA SI EMISSIONI / RIFIUTI PRODOTTO/ RIFIUTI Nuovo impianto filtro fumi con sistema di dosaggio automatico calce. Diminuzione 2% quantitativo di calce esausta Certificazione ambientale secondo i criteri LEED Forni Gres 1 Fiandre Gestione RSPP Castellarano OARA SI Respnsabile OARA SI PRODOTTO Certificazione ambientale secondo i criteri ANAB Gestione Respnsabile OARA SI RUMORE Riduzione impatto acustico interno/ esterno Marmoristeria RSPP Castellarano OARA SI 14/05/ /45

26 PRODOTTO Certificazione ambientale secondo i criteri ECOLABEL Gestione Respnsabile OARA Sospeso PRODOTTO Certificazione ambientale secondo i criteri HQE Gestione Respnsabile OARA SI ENERGIA - EMISSIONI POLVEROSI TA Riduzione consumo specifico di aria nei filtri E6, E9, E89_ ottimizzazione funzionamento impianto. Riduzione consumi energia del 5% Riduzione polverosità area macinazione/ presse Fiandre RSPP Castellarano OARA SI Fiandre RSPP Castellarano OARA SI RIFIUTI Riutilizzo fanghi di levigatura Marmoristeria Respnsabile R&S OARA Avviato RIFIUTI Studio di fattibilità per Fiandre RSPP Castellarano OARA Avviato sostituire la calce idrata negli impianti di abbattimento con prodotto alternativo meno impattante RUMORE Riduzione di 2 dba Marmoristeria RSPP Castellarano OARA Avviato TRASPORTI Riduzione del 10% dei trasporti per trasferimento materiale a ditte esterne in conto lavoro Marmoristeria Respnsabile R&S OARA Avviato OBBIETTIVI NUOVI AMIANTO AMIANTO Sostituzione di m2 copertura in cemento amianto zona 1 Ex cotto Sostituzione di 1440 m2 copertura in cemento amianto Area H Fiandre RSPP Castellarano OARA Avviato Marmoristeria RSPP Castellarano OARA Avviato CONCLUSIONI STABILIMENTO DI CASTELLARANO I dati relativi al rapporto Ambientale 2012 delineano un quadro sostanzialmente positivo considerato nel contesto di ridotta attività produttiva. Il Sistema di Gestione Ambientale, ormai ben radicato nell organizzazione e ulteriormente migliorato grazie alle periodiche verifiche di conformità, garantisce un controllo affidabile degli aspetti ambientali e costituisce un valido strumento organizzativo per ottimizzarne gli impatti. Gli andamenti rilevati sono coerenti con i fattori produttivi a cui sono correlati. Gli indicatori sono prevalentemente in sostanziale stabilità per gli aspetti che hanno già raggiunto livelli di difficile superamento e laddove non si riscontrino miglioramenti è comprovato che questo fatto sia da imputarsi alla diminuzione della produzione negli ultimi 3 anni. L andamento della produzione pertanto segna in modo significativo la qualità delle prestazioni ambientali e la produttività è pesantemente condizionata dalle situazioni contingenti di mercato che purtroppo continuano a non mantenersi favorevoli condizionando leggermente anche alcune prestazioni ambientali. Dal quadro aggiornato non emergono elementi tali da rivedere le valutazioni di significatività degli aspetti e le aree operative/gestionali suscettibili di margini di miglioramento sono quelle riportate negli Obiettivi. L impegno profuso nei vari anni nell attuazione del sistema ambientale ISO14001 e del regolamento EMAS hanno già consentito il raggiungimento degli obiettivi tecnicamente ed economicamente sostenibili coerentemente con quanto auspicato e ricercato nel tempo attraverso le attività combinate dalle varie strutture aziendali coinvolte. 14/05/ /45

27 STABILIMENTO DI PREMESSA: Granitifiandre si impegna a mantenere gli impegni assunti nella dichiarazione ambientale di Iris Ceramica, in termini di miglioramento delle prestazioni ambientali e di risorse umane, impiantistiche ed economiche, per fare ciò e perché questo abbia successo, ha confermato nel loro ruolo le funzioni importanti ai fini della gestione ambientale. Questo documento ha lo scopo di tenere aggiornata la Dichiarazione Ambientale iniziale e costituisce il principale strumento di verifica a consuntivo delle misure adottate per il miglioramento delle prestazioni ambientali e per il mantenimento delle situazioni positive riscontrate. Le Prestazioni Ambientali Le informazioni di aggiornamento sono riferite agli aspetti ambientali diretti, sui quali l azienda può esercitare un controllo attivo ed un monitoraggio efficace, mentre, per gli aspetti indiretti, non si rilevano modifiche rispetto a quanto già affermato nella Dichiarazione Ambientale La Produzione e i Consumi di Materie Prime La tabella che segue riepiloga i dati di produzione relativi agli ultimi 3 anni. Produzione Prodotto Finito Smaltato m² Porcellanato m² Totale Piastrelle m² Produzione in Peso Smaltato t Porcellanato t Piastrelle t Atomizzato Ceduto t Materiali Impiegati Mat. Prime e Semilavorati t Rifiuti da Terzi t /05/ /45

28 Le successive figure rappresentano i dati significativi relativi all ultimo triennio. Produzione m² incid. m² incid. m² incid. P.F. Smaltato % % % P.F. Porcellanato % % % Tot. Piastrelle Rapporto Produzione (in base al peso) t incid. t incid. t incid. Piastrelle % % % Atomizzato % % % Tot. Produzione Il rapporto fra piastrelle smaltate e grès porcellanato relativamente alle quantità prodotte si mantiene in un rapporto a favore del primo, anche se nel corso del 2012 il porcellanato prodotto risulta in aumento, dato che risulterà decisivo per l andamento di alcuni indicatori che si andranno ad analizzare più avanti. Il peso medio del prodotto smaltato è stabile rispetto l anno precedente mentre è in diminuzione il peso medio del gres porcellanato tecnico perché a fronte della continua ricerca di risparmio di materie prime corrisponde un aumento della richiesta di formati di maggiori dimensioni ma di spessori sempre minori. Peso Medio del Prodotto Confezionato kg/m² kg/m² kg/m² Smaltato 20,5 18,2 18,2 Porcellanato 20,9 18,4 17,0 Globale 20,6 18,2 17,8 14/05/ /45

29 Gli indicatori che seguono rappresentano l efficienza del processo tecnologico esprimendo il rapporto fra quantità di materiali lavorati dalla fase di pressatura, quindi atomizzato e smalti (definiti semilavorati), ed il prodotto versato a magazzino. L aumentato volume produttivo e l esperienza maturata sulle produzioni relative ai grandi formati introdotte dal 2010 hanno permesso il miglioramento di questi indicatori. Per completezza si sono riportati gli indicatori che esprimono il suddetto rapporto sul peso ( kg di semilavorati su kg di prodotto finito ), che confermano l andamento già commentato. Semilavorati per tipologie di prodotto finito t/anno t/anno t/anno Smaltato Porcellanato Totale kg Semilavorati / m 2 Prod. Finito kg/m² kg/m² kg/m² Smaltato 24,9 22,9 24,1 Porcellanato 24,0 21,1 20,2 Globale 24,7 22,4 22,7 kg/kg kg/kg kg/kg Smaltato 1,22 1,26 1,32 Porcellanato 1,15 1,14 1,19 Globale 1,20 1,23 1,28 14/05/ /45

30 21. Emissioni in atmosfera I punti di emissione autorizzati sono rimasti invariati rispetto al 2009, la tabella che segue riepiloga i dati del triennio : reparto punti di emissione MACINAZIONE ATOMIZZAZIONE 24 EMISSIONI IN ATMOSFERA inquinanti polveri - ossidi di zolfo, azoto, di carbonio di frequenza controlli SEMESTRALE/TRIMESTRALE PRESSATURA 7 polveri SEMESTRALE ESSICCAZIONE 17 polveri NON RICHIESTA SMALTATURA 6 polveri - S.O.V. SEMESTRALE COTTURA SCELTA 12 polveri - piombo - fluoro S.O.V. TRIMESTRALE/SEMESTRALE Autorizzazione della Provincia di MODENA n / del 22/10/2007 e s.m.i. Periodi Volumi (Nm³) Autorizzati Macinazione Atomizzazione Pressatura Smaltatura Cottura Totali Emessi Macinazione Atomizzazione Pressatura Smaltatura Cottura Totali Valori Assoluti (kg/anno) Emissioni Autorizzate Polveri Piombo Fluoro S.O.V di cui Aldeidi Emissioni Effettive Polveri Piombo 0,8 1,1 0,3 Fluoro S.O.V di cui Aldeidi Concentrazioni Medie (mg/nm³) Autorizzate Polveri 12,300 12,300 12,300 Piombo 0,300 0,300 0,300 Fluoro 3,500 3,500 3,500 S.O.V. 50,000 50,000 50,000 di cui Aldeidi 20,000 20,000 20,000 Effettive Polveri 2,428 2,187 2,082 Piombo 0,004 0,011 0,004 Fluoro 1,326 1,098 0,507 S.O.V. 8,374 9,704 4,885 di cui Aldeidi 0,621 1,285 0,146 14/05/ /45

31 Le prestazioni misurate sono di seguito rappresentate nel dettaglio e commentate. La valutazione più evidente e consolidata nel tempo consiste nel netto divario fra quanto emesso e quanto autorizzato. Carico Inquinante ,9 121, ,3 121, ,5 121,5 t/anno Autorizzato 121,5 121,5 121,5 Emesso 14,5 12,3 16,9 % 11,9 10,1 13,9 Come si può notare dal grafico precedente, la percentuale di inquinante emesso nel 2012 è sostanzialmente in linea con i dati dell ultimo biennio. Si può desumere abbastanza facilmente come questo dato segua di pari passo l andamento produttivo registrato nell ultimo triennio. Le concentrazioni medie ponderate espresse in mg/nm³, calcolate per i singoli inquinanti, esprimono in dettaglio il basso carico inquinante effettivo rispetto ai limiti autorizzati e si specifica che ciascuna rilevazione misurata è nettamente inferiore a detti limiti. Le prestazioni misurate nel triennio preso in considerazione consolidano i buoni risultati rilevati nel triennio precedente, a conferma della stabilizzazione del processo tecnologico pesantemente rinnovato nel periodo , ma fortemente condizionato dal ridotto assetto produttivo ,6 Polveri 12,3 Il dato registrato nel 2012 per quanto riguarda la concentrazione delle polveri è in linea con i dati degli anni precedenti che già rappresentavano risultati più che soddisfacenti ,9 12, ,4 12,3 mg/nm³ 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 Effettivo Autorizzato Piombo ,001 0,004 0,300 0,300 Le concentrazioni di piombo risultano sostanzialmente stabili nell ultimo triennio e si mantengono lontane dai limiti autorizzati ,004 0,300 mg/nm³ 0,00 0,10 0,20 0,30 0,40 Effettivo Autorizzato 14/05/ /45

32 Sia il dato relativo alla concentrazione di Fluoro che quello relativo alle S.O.V. segnano una sostanziale stabilità nel tempo, rimanendo sempre molto distanti dai limiti autorizzati ,3 Fluoro 3, Sostanze Organiche Volatili 13,3 50, ,9 3, ,1 50, ,3 3, ,4 50,0 mg/nm³ 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 Effettivo Autorizzato mg/nm³ Effettivo Autorizzato Nelle tabelle successive vengono rappresentati i quantitativi di inquinanti emesse espressi in tonnellate/anno. I risultati esprimono una sostanziale stabilità nell ultimo triennio. Polveri Piombo , , , , , ,0008 t/anno 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 t/anno 0,000 0,001 0,002 0,003 Per completezza seguono i grafici relativi al fluoro ed alle sostanze organiche volatili Fluoro 0,30 0, Sostanze Organiche Volatili 0,98 0,39 2,7 3, , ,18 2,4 t/anno 0,00 0,15 0,30 0,45 0,60 0,75 t/anno 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 di cui Aldeidi S.O.V. 14/05/ /45

33 CASTELLARANO 22. Consumi energetici L azienda consuma Energia elettrica per tutte le attività relative alla produzione e Gas Naturale per le fasi di atomizzazione, essiccamento e cottura. Una parte marginale di energia viene consumata per illuminazione e climatizzazione. Nella tabella che segue sono riepilogati i dati relativi ai consumi energetici degli ultimi 3 anni; sono espressi in TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) i dati consolidati (energia elettrica + metano). CONSUMI ENERGETICI Energia Elettrica + Metano Periodi TEP TEP/t TEP/1000m² , , , , , ,09 Gli indici parametrati alla produzione segnano un innalzamento dei risultati nell ultimo triennio. Ricollegandosi al paragrafo dell andamento produttivo e del peso del prodotto finito, si può facilmente intuire quanto il dato energetico segua indissolubilmente l andamento produttivo. ENERGIA ELETTRICA Periodi kwh kwh/t kw/m² ,40 6, ,97 6, ,53 6,80 Il consumo di energia elettrica nell anno 2012, prevalentemente utilizzata come forza motrice e marginalmente per illuminazione e climatizzazione è stato di kwh , pari a TEP 10,691. GAS NATURALE Periodi Sm³ Sm³/t Sm³/m² ,85 3, ,99 3, ,51 3,08 Il consumo di Gas Naturale nell anno 2012, utilizzato per l atomizzazione e la cottura, è stato di Sm³ , pari a TEP Negli indicatori che seguono sono espressi in TEP su tonnellate di prodotto e TEP su migliaia di m² TEP/t di P.F. TEP/1000 m² di P.F , , , , , ,2 0,00 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,00 0,75 1,50 2,25 3,00 3,75 4,50 Gli indicatori sono stati normalizzati considerando effettuato l intero processo di lavorazione anche per le masse eventualmente acquisite dall esterno e non effettuato per le masse cedute all esterno, per poter confrontare i diversi anni in presenza di differenti rapporti fra atomizzato acquistato e venduto 14/05/ /45

34 CASTELLARANO Come per tutti gli altri indicatori confrontati con le produzioni annuali dello stabilimento, si può notare una sostanziale stabilità dei parametri raffrontati con i metri quadrati di prodotto finito ed un lieve peggioramento con le tonnellate versate a magazzino. Come già illustrato nel capitolo riferito alla produzione, i minori spessori dei materiali prodotti portano ad ottenere questi risultati. I grafici seguenti ne sono l espressione. Per l energia elettrica l indicatore conferma quanto appena esposto. kwh/t di P.F. kwh/1000 m² di P.F , , , ,00 0,75 1,50 2,25 3,00 3,75 4,50 5,25 6,00 6,75 Stessa spiegazione anche per gli indicatori del consumo di Gas Naturale. Sm³/t di P.F. Sm³/1000 m² di P.F , , , ,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 14/05/ /45

Rapporto ambientale Anno 2012

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