INIZIA IL BALLO MOU&CIRO

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1 Domenica 29 novembre e Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno LXV - Numero 47 RUGBY ARRIVA IL SUCCESSO DOPO 13 K.O. DI FILA Finalmente Italia Samoa al tappeto Ad Ascoli prima vittoria (24-6) sui polinesiani Tre test match da record: spettatori LAPRESSE ALTRI MONDI IL RE DEL GOLF AL CENTRO DI UN CASO Tiger Woods ferito E stata la moglie? Troppo strano l incidente d auto: voci di liti per una presunta relazione extraconiugale REUTERS Pagina 29 BUONGIOVANNI e MELILLO Alessandro Zanni, 25 anni, in touche Pagina 35 ANGIONI e DELL ARTI Tiger Woods, 33 anni, e la moglie Elin MOU&CIRO Il primo contro la Fiorentina, il secondo a Cagliari: sfide delicatissime in attesa dello scontro diretto INIZIA IL BALLO S L Inter col dubbio Eto o e l ipotesi Quaresma per continuare la fuga S La Juve chiede ad Amauri di stringere i denti e affiancare Del Piero Mourinho contento del rendimento della squadra: «Siamo primi. E in Europa due squadre stanno peggio di noi». A dominare è il caso Balotelli: «Se fermiamo la gara per protestare contro i cori, perdiamo a tavolino». Ferrara: «Non siamo ostaggio di nessuno, combattiamo il razzismo». Da pagina 6 a pagina 11 SERIE A PARTITE Udinese-Livorno 2-0 Genoa-Sampdoria 3-0 Oggi ore 15 Atalanta-Roma Bari-Siena Cagliari-Juventus Chievo-Palermo Inter-Fiorentina Lazio-Bologna Parma-Napoli Catania-Milan ore CLASSIFICA Inter 32 Juventus 27 Milan 25 Sampdoria* 24 Parma 23 Genoa* 23 Fiorentina 21 Cagliari 19 Napoli 19 Roma a GIORNATA Di Natale risveglia l Udinese *Una partita in più Bari 18 Udinese* 18 Palermo 17 Chievo 15 Lazio 12 Bologna 12 Atalanta 12 Livorno* 12 Catania 9 Siena 6 P Un Genoa fantastico 3-0 e Samp stordita Pagine 2-3 CERRUTI, DA RONCH e GRIMALDI ROMA A BERGAMO CON L ATALANTA De Rossi resta fuori Ha perso sette chili Pagina 15 CECCHINI IN SPAGNA CAMP NOU, ORE 19 Barça-Real è il Clasico Torna Ibra, c è Ronaldo Pagina 18 CONDO e RICCI IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi Aperto in centro a Milano il nuovo megastore dell Inter. Tra i vari manichini c è Quaresma. w LIVERANI MILAN STASERA A CATANIA Leo a Gattuso «Guarisci Poi si vedrà» Pagine Gattuso e Leonardo Bocchetti e Milanetto esultano dopo il 2-0 di Rossi INSIDE 91129> SERIE B DOPO L 1-2 CON IL CROTONE Torino: pronto Beretta per risolvere la crisi Il Lecce rimonta il Grosseto: primo con l Ancona fermato dal Sassuolo Pagine IN EDICOLA C è Al Pacino in Scarface Un classico del cinema nel 3 o dvd della collana 9,99 e PIU QUOTIDIANO / Pag. 32 SCI NEL GIGANTE DI COPPA DEL MONDO La figlia della Quario va sul podio a 19 anni Federica stupisce in Colorado: 3 a Discesa di Lake Louise: Hell è 2 o Pagina 31 LOPES PEGNA e MOLINARO

2 R 2 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A ANTICIPI 14 a GIORNATA GENOA 3 0 SAMPDORIA GIUDIZIO 777 MARCATORI Milanetto su rigore al 10 p.t.; Rossi al 9, Palladino su rig. al 30 s.t. (3-4-3) Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto, Juric, Criscito; Palacio (dal 46 p.t. Papastathopoulos), Sculli (dal 26 s.t. Floccari), Palladino (dal 36 s.t. Crespo). ALLENATORE Gasperini. PANCHINA Scarpi, Modesto, Zapater, Tomovic. ESPULSI Biava al 45' p.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e comp. non reg.). AMMONITI Palacio e Papastathopoulos per gioco scorretto, Milanetto per comp. non reg. POSSESSO PALLA GENOA 45% SAMPDORIA 55% TIRI IN PORTA II PRIMO TEMPO c GOL! 10 Milanetto trasforma il rigore assegnato per fallo di Ziegler su Palacio 35 Castellazzi devia sulla traversa un colpo di testa di Criscito 45 Fallo di mano di Biava. Secondo cartellino giallo e espulsione per il difensore (4-4-2) Castellazzi; Cacciatore, Gastaldello, Rossi, Ziegler; Padalino (dal 10' s.t. Tissone), Poli (dal 13' s.t. Accardi), Palombo, Mannini (dal 10' s.t. Pozzi); Pazzini, Cassano. ALLENATORE Delneri. PANCHINA Fiorillo, Lucchini, Stankevicius, Bellucci. ESPULSI Rossi al 21' s.t. per doppia ammonizione, sempre per gioco scorr.; Cacciatore al 42' s.t. per gioco scorr. AMMONITI Poli e Ziegler per gioco scorretto, Palombo per proteste. ARBITRO Rosetti di Torino. NOTE paganti per un incasso di ,00 euro. Abbonati per una quota di ,00 euro. Angoli 4-1. In fuorigioco 1-4. Recuperi 2' p.t.; 0' s.t. IIIIII GENOA 6 SAMPDORIA 2 MOMENTI CHIAVE FALLI COMMESSI GENOA 30 SAMPDORIA 24 TIRI FUORI I IIII GENOA 1 SAMPDORIA 4 SECONDO TEMPO c GOL! 8 Raddoppio del Genoa con Rossi che s inserisce dalla destra e batte Castellazzi 22 Samp in dieci per il secondo giallo a Rossi dopo il fallo su Bocchetti c GOL! 30 Palladino trasforma il rigore dopo l intervento di Ziegler su Papastathopoulos 43 Espulso Cacciatore per il fallo su Juric Fanta Genoa PALLADINO ESULTA E FA INFURIARE I BLUCERCHIATI SIL FILM Dal rigore di Milanetto alla rissa con Palladino 10 p.t. La sfida si infiamma subito. Milanetto trasforma con freddezza il rigore concesso dall arbitro Rosetti per fallo di Ziegler su Palacio: il Genoa passa in vantaggio LAPRESSE 8 s.t. Marco Rossi, capitano del Genoa, infligge il colpo del ko alla Samp e infila Castellazzi. I rossoblù sono in 10 per l espulsione di Biava, avvenuta nel primo tempo per doppio giallo GHIGLIONE Magie da derby corsa e sfottò Samp travolta I rossoblù aprono e chiudono su rigore, in 10 raddoppiano con Rossi. Cassano ingabbiato ALBERTO CERRUTI GENOVA dmilito non c'è più, ma il Genoa c'è sempre e continua a far festa nel derby anche senza di lui. Anzi stravince con il miglior punteggio della sua storia, aperto e chiuso dai rigori di Milanetto e Palladino a cavallo della rete di Rossi, ancora più netto dell'1-0 e del 3-1 del campionato firmati dall'argentino. E mai come stavolta il 3-0 rispecchia la superiorità della squadra di Gasperini, il grande vincitore di una tipica sfida del nostro campionato, più nervosa che bella, più emozionante che spettacolare, in cui Rosetti si conferma un grande arbitro, in grado di tenere in pugno un derby ad altissima tensione, estraendo ben dieci 10 cartellini gialli, 2 dei quali poi diventano rossi, e 1 rosso diretto. Capace di battere il Genoa solo nel numero delle espulsioni, finendo in 9 contro 10, la Sampdoria non è mai in partita, salvata dalle mani di Castellazzi e non dai piedi di Cassano, ancora una volta al di sotto della sua classe nelle sfide importanti. La chiave Il Genoa stravince perché corre e lotta di più, con un pressing feroce in mezzo. E non traggano in inganno i due rigori, comunque chiari, perché nel primo tempo i rossoblù colpiscono anche un palo e due traverse. Con un particolare che spiega la loro continuità, perché il Genoa segna il primo gol in 11 contro 11, il secondo in 10 contro 11 e il terzo in 10 contro 10. Genoa travolgente Senza lo squalificato Mesto, Gasperini rilancia Palacio sulla destra del nuovo tridente in cui Palladino rimane a sinistra, con Sculli al centro e Floccari in panchina. E proprio su un'iniziativa dell' argentino, atterrato da Ziegler, il Genoa va in vantaggio con il rigore trasformato da Milanetto. Invece di patire la reazione della Samp, i rossoblù dominano grazie all'enorme lavoro dei due centrocampisti centrali Milanetto e Juric su Palombo e Poli. Ma soprattutto viene applicato alla perfezione il piano tattico di Gasperini perché il Genoa passa in continuazione dal di base al 5-4-1, quando Palacio e Palladino scalano a centrocampo al posto di Rossi e Criscito risucchiati in difesa. Un auto-palo di Ziegler, su cross di Sculli; un colpo di testa di Biava deviato da Castellazzi sulla traversa; un diagonale di Sculli fuori di poco; e ancora la parte superiore della traversa pizzicata da un altro cross di Sculli sono 4 occasioni (a 0) da grande Genoa che invece di chiudere il primo tempo con un gol in più chiude con un uomo in meno per l'espulsione di Biava. Con Papastathopoulos al suo posto e il sacrificio di Palacio, la squadra passa al 3-4-2, con Rossi più arretrato. Proprio lui all'inizio della ripresa stende la Samp sfruttando un passaggio di Milanetto. E il resto è un festival del contropiede con l'ultima rete ancora su rigore di Palladino per un fallo di Ziegler su Papastathopoulos. Sampdoria inesistente Colpita al primo affondo, la Samp ha la colpa di non reagire e quella ancora più grave di non sfruttare la superiorità numerica a inizio ripresa. La voglia di chiudere il Genoa nella propria area si trasforma in un boomerang, perché la squadra si scopre concedendo ampi spazi. Difesa in bambola, centrocampo inesistente, con Cassano vanamente impegnato a evitare falli, anche se quando riesce a saltare l'avversario conclude male. Delneri sullo 0-2 cambia modulo, inserendo Pozzi e Tissone per Poli e Padalino, ma il non produce nulla. E così arriva il terzo gol di Palladino e la seconda espulsione di Cacciatore. 30 s.t. Palladino trasforma il rigore del 3-0 e fa il gesto dell orecchio ai tifosi blucerchiati. Si scatena la rissa. Con Palombo che va a «cercare» l attaccante genoano GHIGLIONE LA MOVIOLA di Francesco Ceniti 2 Giusti i due rigori e le 3 espulsioni Rosetti controlla un derby nervoso Rosetti esce alla grande da una gara difficilissima. Unico errore al 7 : manca il giallo a Rossi I che stende Cassano. Due minuti dopo, rigore per il Genoa: Palacio ruba il tempo a Ziegler che non riesce a «frenare», colpendo l avversario. La Samp protesta per un presunto mani e un fuorigioco, ma l assist di Sculli è di petto e la posizione di Palacio regolare. Al 27 dopo l ennesimo fallo su Cassano, arriva l ammonizione per Biava. Lo stesso difensore al 45 si fa saltare sempre da Cassano e ferma il pallone con una mano: secondo giallo inevitabile. Nella ripresa due cartellini anche per Rossi II (falli netti su Palladino e Criscito). Papastathopoulos al 29 affossato da Ziegler in area: rigore solare e giallo al doriano. Palladino segna il 3-0, poi esulta in modo provocatorio sotto la curva della Samp: mini-rissa e giallo a Palombo. Cacciatore al 43 dritto su Juric: rosso diretto. Rosetti espelle Biava IMAGESPORT

3 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 3 Provocazione Raffaele Palladino, 25 anni, esulta dopo il 3-0 scatenando la rabbia sampdoriana GHIGLIONE LCLIC QUANTO VALE VINCERE IL DERBY! ANCHE UN BACIO QUASI SULLA BOCCA Il derby a Genova è un qualcosa di indescrivibile. Una vittoria vale anche un bacio quasi sulla bocca tra due compagni di squadra. Ecco l effusione tra Omar Milanetto, autore del primo gol del Genoa su calcio di rigore, e Salvatore Bocchetti, difensore centrale rossoblù. Non si può certo dire che al Genoa non funzioni il gruppo. LE PAGELLE GENOA ROSSI INESAURIBILE, JURIC CHE RIENTRO 8Vittoria più netta nel gioco di quanto non dica il risultato. 6,5 Amelia Comanda la difesa con attenzione. Gara attenta, anche quando nella ripresa la Samp prova a riaprire la partita. R 8 L ALLENATORE Gasperini Vince la sfida a centrocampo. S'inventa Sculli centravanti. Bravo e coraggioso a non chiudersi sull'1-0. 5,5 Biava Sfiora il raddoppio colpendo di testa la traversa, ma sulla sua prestazione pesa l espulsione. Evitabile la seconda ammonizione. 6,5 Moretti Dà ordine alla difesa. Evita di complicarsi la vita e si dimostra efficace negli anticipi. Mette il bavaglio a Pazzini. h 8 IL MIGLIORE Milanetto Freddo nell esecuzione del rigore, serve a Rossi l assist del raddoppio. Gioca a tutto campo. Prestazione di eccezionale concretezza. 6,5 7,5 7 di FILIPPO GRIMALDI Bocchetti M. Rossi Juric Evita il patatrac Capitano senza Rientro su un tiro di età. importante per Cacciatore. Prestazione da il centrocampo Spazza sempre favola, gol rossoblù. l area, con le strameritato. Azzanna la buone o con le Aggredisce Sampdoria e cattive. Mannini e lo tiene alto il Costringe schianta. baricentro del Rossi al Chiude la gioco sino alla secondo giallo. contesa con fine. una rete d'autore. L euforia di Gasperini: «Coraggio, rischiamo Così ce l abbiamo fatta» Preziosi: «Tre derby di fila vinti, roba mai vista» Palladino: «Festeggio sempre in questo modo» ALESSIO DA RONCH GENOVA denrico Preziosi vola. Chiamato a gran voce da capitan Rossi e dagli altri giocatori corre in campo, abbraccia tutti, esulta, pazzo di gioia. «Vincere tre derby di fila, una cosa mia vista, una cosa da record. Merito di Gasperini e di questi fantastici ragazzi». La gioia Gian Piero Gasperini si lascia scivolare addosso i complimenti, sembra impermeabile alla felicità. La sua analisi comunque regala la chiave del derby, che non si vince con la tattica o la tecnica, ma con il cuore: «Volete sapere come abbiamo impostato la partita? Con un imperativo: avere coraggio. In qualche occasione, ultimamente, non lo avevamo avuto. A Livorno, poi, mi era parso che qualcuno fosse già condizionato da questo derby. Per questo ho chiesto alla squadra di rischiare, di cercare di soffocare l avversario e ripartire. Sapevamo che questo comportava dei pericoli, ma andava fatto e siamo riusciti a disputare la sfida sui nostri ritmi, con grande intensità». La mossa Una mossa tattica, a dire il vero, lui l ha fatta, con Sculli centravanti e Floccari e Crespo in panchina. «Ma - spiega - non aveva radici tecnico-tattiche, semplicemente i tre che hanno giocato davanti erano i più in forma. Floccari e Crespo erano comunque pronti a entrare, due cambi in attacco li avrei fatti in ogni caso. Palladino non si discute, Palacio mi dava grandi garanzie tecniche, Sculli con la sua grinta in queste sfide diventa determinante. Eppoi avete visto come ci ha dato velocità e profondità. Vi confesso, comunque, che a inizio settimana avevo pensato anche a Figueroa, poi però ha avuto un problema al ginocchio». Lodi a Cassano L allenatore del Genoa chiude con un complimento speciale a Cassano: «Vorrei fargli un elogio, per l atteggiamento tenuto nel finale, quando ha anche fermato il gioco per un nostro infortunio. Non è semplice in certe situazioni tenere a freno i nervi». Palladino Raffaele Palladino è stato uno dei grandi protagonisti di questo derby genovese, entusiasmante in campo, assoluto vincitore del duello con Cassano. Dopo il gol è nato pure un equivoco, per la sua esultanza davanti ai tifosi blucerchiati, con la meno dietro l orecchio destro. «Ma quella è la mia tipica esultanza, l ho fatta anche con il Siena e sempre in quel punto del campo». In effetti l attaccante è solito salutare così i suoi fan personali, che solitamente si siedono lì con lo striscione Gruppo Palla. Ma la prova nel derby è più importante: «Vi confesso una cosa: è stata un serata incredibile». SAMP Delneri insiste: «Rifarei tutte le scelte» GENOVA (a.d.r.) Gigi Delneri incassa la sconfitta senza drammi. Per lui questo derby deve essere soprattutto un punto di partenza, una lezione salutare: «Vi confesso dice che rifarei tutte le scelte che ho fatto alla vigilia». Una considerazione che introduce il commento più significativo della serata: «Del resto continua oggi per cambiare qualcosa avrei dovuto sostituire tutti e undici i miei giocatori. A inizio stagione però, avevo già detto che per noi questa doveva essere una stagione di crescita e dunque in questo tipo di annate simili incidenti possono anche capitare». Il tecnico della Sampdoria, insomma, accetta il verdetto del campo e non cerca vie d uscita: «Faccio i miei complimenti al Genoa. E una gara su cui c è poco da dire. I nostri avversari hanno offerto una prestazione di tutto rispetto», prima di gettare lo sguardo verso il futuro. Sugli spalti, tutto regolare nelle due gradinate, anche se paradossalmente gli unici momenti di tensione subito sedati dalla Digos, dopo il 3-0 in tribuna inferiore. 7 Criscito Ottimo senso della posizione, non dà spazio a Padalino. Gara generosa, senza sbavature. Nel finale dà tranquillità alla difesa. 6,5 Palacio Si conquista il rigore con una progressione improvvisa che sorprende Ziegler, poi innesca micidiali contropiedi. Esce zoppicante. 7,5 SAMPDORIA DISASTRO COLLETTIVO 4Derby da dimenticare. Patisce il dinamismo del Genoa. S 4 4 4,5 Cacciatore Patatrac. Perde la testa nel finale quando manda k.o. Juric. Ma tutta la sua prestazione è zeppa di ingenuità ed errori. Rischia anche l'autogol. L ALLENATORE Sculli Una furia. Entra in tutte le azioni più pericolose del Genoa. Pecca di egoismo quando non serve l assist a Palladino, poi coglie una traversa impossibile. Delneri La linea verde lo tradisce e lui non riesce più a correggere la rotta della Sampdoria. Perde il derby sulle fasce. Gastaldello Scintille con Sculli all inizio, ma non riesce mai a entrare in partita. Calo vistoso nel finale, ma è l ultimo ad arrendersi. 5, ,5 Palombo Quando vede che Poli non lo aiuta, cerca di fare da sé, ma i genoani gli sbucano da ogni parte. Il giallo gli costa il Milan. Mannini Era il viceré sampdoriano, ma incappa in una serata da cancellare. Sbaglia tutto, anche le cose semplici, in difficoltà anche sul piano atletico. Pazzini Il capocannoniere della Samp non riesce mai a rendersi pericoloso. Scambia spesso la posizione con Cassano, ma è tutto inutile. 7,5 6,5 Palladino Il gol, e non solo. Grande carattere, sotto gli occhi di Pezzotti, vice di Lippi. E il cuore e la fantasia. Ispirato come non mai. CRESPO s.v. h 7 IL MIGLIORE 4 4 4,5 Cassano Braccato a tutto campo, cerca invano di far valere la sua classe. «Non posso giocare», urla a Rosetti. Ha il merito di costringere Biava al doppio cartellino giallo. Papastathopoulos Sostituisce Biava nella fase cruciale della partita, asfissiante su Cassano. Gli manca il coraggio di chiudere il contropiede, ma si conquista il secondo rigore. Castellazzi Conferma il suo eccezionale avvio di stagione deviando sulla traversa il colpo di testa di Biava con un riflesso straordinario. Si ripete su Milanetto. M. Rossi Ziegler Padalino Sente la Suicidio sul Corre, spinge, pressione della fallo da rigore prova ad sfida e paga che fa su affondare i con Papastathopoulos, colpi, ma non è l espulsione dopo la proprio serata. una gara in cui prima ingenuità Dalle sue parti patisce la che costa il Criscito è una velocità del penalty dell 1-0. vera iradiddio, tridente Rischia anche e lui si spegne. genoano. Paga l'autogol, lo (Tissone 5). l inesperienza. salva il palo. 5 Pozzi Mai in partita. Con lui Delneri si gioca il tutto per tutto. Ma la mossa non riesce, perché sbilancia la squadra e apre varchi dalle parti di Castellazzi. 6 Floccari Venti minuti di sostanza e intelligenza, per puntellare l'attacco quando il derby ormaiègiàin archivio. 4,5 Poli Si affida alle sue doti migliori, corsa e dinamismo, ma l irruenza eccessiva lo tradisce. Si fa scappare Rossi nell azione del raddoppio genoano. 5 Accardi Non riesce ad approfittare della maggiore freschezza atletica. Va a fondo con il resto della retroguardia blucerchiata. TERNA ARBITRALE: ROSETTI 7,5 Gestisce con autorità una gara difficilissima. Fiscale, ma giusto, nelle prime due espulsioni. Sul primo rigore segue l indicazione di Calcagno. Ayroldi 7; Calcagno 7

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5 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 5 SERIE A ANTICIPI 14 a GIORNATA UDINESE LIVORNO GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Di Natale al 29, Floro Flores al 38 p.t. UDINESE (3-5-2) S. Handanovic; Zapata, Coda, Domizzi; Basta, Inler (dal 29 s.t. Corradi), G. D Agostino (dal 41 s.t. Sammarco), Asamoah K., Lukovic; Floro Flores (dal 29 s.t. Isla) Di Natale. PANCHINA Belardi, Felipe, Romero, Lodi. ALLENATORE Marino. LIVORNO ( ) De Lucia; Perticone, Knezevic, Diniz; Raimondi (dal 10 s.t. Cellerino), A. Filippini (dal 41 s.t. Marchini), D. Moro, Pieri (dal 1 s.t. Vitale); Candreva, Pulzetti; C. Lucarelli. PANCHINA Benussi, Miglionico, Bergvold, Danilevicius. ALLENATORE Cosmi. ARBITRO Ciampi di Roma. ESPULSI nessuno. AMMONITI Knezevic (L), Domizzi (U), Moro (L) per gioco scorretto, Filippini (L) per proteste. NOTE paganti 752, incasso di euro. Abbonati , quota non comunicata. Tiri in porta 8-2. Tiri fuori 8-5. Angoli 3-4. In fuorigioco 0-6. Recuperi 2 p.t., 4 s.t. Di Natale+Floro Flores L Udinese ritrova i gol I due Antonio a segno, i friulani si sbloccano dopo 272 minuti Passo falso per il Livorno: sbanda dietro e non punge in attacco PIERFRANCESCO ARCHETTI DI NATALE 2 0 UDINE dse poteva sembrare uno scontro salvezza, con il Livorno spinto verso l alto dai 9 punti di Cosmi e l Udinese risucchiata a causa di 5 k.o. in 7 gare, ora non lo è più e le distanze tornano quelle di inizio stagione, visti obiettivi e acquisti. Pasquale Marino è abituato a sentirsi a rischio quando la squadra scricchiola: dice che porta bene, ma più che la scaramanzia, ad allungargli la permanenza bianconera è l elemento più splendente, Antonio Di Natale. «Mi ero allenato sulle punizioni...» UDINE Di Natale torna al gol dopo quasi due mesi e l Udinese ritrova la vittoria. «Abbiamo dimostrato di essere squadra» è il commento di Totò. Adesso si è messo a segnare anche su punizione, non propriamente una sua specialità. «Venerdì ho fatto molte prove, me la sentivo che potevo fare centro». Pasquale Marino si tiene stretti i tre punti che rianimano una classifica deficitaria. «Sarà il tempo a dire se siamo usciti dalla crisi. Sbloccato il risultato, la partita è andata in discesa, nel secondo tempo potevamo segnare ancora». Serse Cosmi è sconsolato. «La peggior cosa che una squadra può fare è non riuscire a interpretare la partita. Le assenze? Non ci possiamo nascondere dietro questi problemi». Massimo Meroi Antonio Di Natale, 32 anni, e Antonio Floro Flores, 26, si danno il «cinque»: i gol delle due punte hanno steso il Livorno già nel primo tempo AP La classe del capitano bianconero ha fatto la differenza. Asamoah imperversa in mezzo, il dei toscani si inceppa I motivi Nel periodo friulano in cui assaggiò la Champions e masticò il primo esonero della carriera, Serse Cosmi non amoreggiava con Totò, anzi. Adesso ammette l inchino davanti alla superiorità dell azzurro. Classe e astuzia: la punizione che rompe l equilibrio è la replica di una appena calciata sulla barriera. Il punto del fallo è identico, allora Di Natale Le Balene colpiscono ancora LA MOVIOLA di m.pir. 2 Moro, quasi rosso Lucarelli reclama i rigori: non c erano Giusti i gialli sventolati da Ciampi. Moro va vicino al secondo nella ripresa, quando falcia Basta e protesta pure: l arbitro sorvola, Cosmi fiuta il rischio e tira un urlaccio al suo giocatore. Lucarelli chiede (timidamente) il rigore, due volte: è lui che si lascia cadere. SOLLEVA IL MORALE, RINFRESCA IL MOLARE. LA PIÙ FORTE CHE C È tira indietro la palla, per favorire la parabola. Mossa riuscita. Anche il raddoppio, che sigilla la gara già al 38, nasce da un suo palleggio sopraffino a centrocampo. Sul cross di Lukovic, è Floro Flores, l altro gemello, a infilare di testa. Il successo è giusto per la migliore concretezza offensiva udinese: il gol mancava dal primo novembre (272 minuti), ma il predominio è legato anche allo sfruttamento delle fasce e a una discreta protezione. Il del Livorno, che tante difficoltà aveva portato al Genoa domenica, stavolta è ombroso. Manca di velocità nell impostazione, sia pur agevolato da qualche discreto recupero in mezzo, soprattutto con Moro. E difetta anche di qualità, perché Candreva la sfodera nella ripresa e l altro trequartista Pulzetti mai. Quando, passata l ora, il Livorno (a 4-4-2) riesce a disegnare qualche occasione, Lucarelli sbaglia. E la rimonta nemmeno inizia. Nuova Udinese Cambio di disposizione: 3-5-2, con Basta (grande seconda parte) e Lukovic a oscillare tra centrocampo e difesa. Sanchez e Pepe fuori uso, ma Di Natale e Floro Flores sono una garanzia. In mezzo imperversa Asamoah, mentre D Agostino prosegue nella ricerca del regista che fu. L unico serio tiro in porta è respinto da Handanovic, per nulla inumidito. Vecchio Livorno Rimane l attacco meno prolifico del torneo, però a cedere, tra il 20 e l intervallo, è anche la parte difensiva. L Udinese entra dal suo centro sinistra (Raimondi e Filippini) e può ballare in anticipo sui difensori. Il tecnico nella ripresa gira i marcatori, cambia Raimondi con Cellerino, ma non ha Mozart e Tavano a dare purezza e resta infangato. E deluso per il k.o. però si arrabbia di più per il «coro del saltello» contro Lucarelli: «Una vergogna». LE PAGELLE UDINESE 6,5 di P.F.A. S. HANDANOVIC 6,5 Centesima gara con l Udinese: una parata su Lucarelli impedisce un finale furioso al Livorno. ZAPATA 6 Poche difficoltà nel gestire l attacco avversario, all inizio deve anche impostare e qualcosa sbaglia. CODA 6,5 Il centrale del trio: spesso ben piazzato. DOMIZZI 6,5 Due salvataggi nella ripresa tengono a bada i livornesi. BASTA 7 Esterno destro: nel secondo tempo è superiore in entrambe le fasi. INLER 6,5 Le intrusioni sulla trequarti portano alle due ammonizioni dei toscani. (Corradi s.v.) G. D AGOSTINO 6 Qualche lancio, fatica ancora. (Sammarco s.v.) ASAMOAH K. 7 Rompe l opposizione in mezzo con incursioni e giocate di qualità. LUKOVIC 6,5 Sembra non ci sia, poi piazza un assist perfetto nel 2-0. E si sblocca. FLORO FLORES 6,5 Puntuale di testa: quinto centro in campionato. Ma preoccupa perché deve uscire infortunato. (Isla s.v.) h IL MIGLIORE 7,5 DI NATALE Capocannoniere con 10 reti, nonostante due mesi di blocco: ci prova anche in rovesciata, sarebbe stato il massimo. All. MARINO 6,5 Nuova sistemazione: tremori al via, quindi meritata superiorità. LIVORNO 5,5 DE LUCIA 5,5 All incrocio l 1-0, da vicino il raddoppio. Ma non esce mai e i rinvii sono brividi. PERTICONE 6 Nella ripresa va sul centro sinistra e sostiene la retroguardia. KNEZEVIC 5 In ritardo nelle scene dei gol: prima causa il fallo della punizione, poi salta poco su Floro Flores. DINIZ 5,5 Pure lui sovrastato sul raddoppio, cambia corridoio nel secondo tempo e ansima meno. RAIMONDI 5 Spinge poco, si perde nell azione del raddoppio: Lukovic crossa senza opposizione. Cambiato. CELLERINO 5 Dentro dal 55. Non dà peso offensivo al Livorno. A. FILIPPINI 5,5 Il dinamismo non lo aiuta a frenare Asamoah. Quando l Udinese sfonda, passa dal centro destra. (Marchini s.v.) IL MIGLIORE h 6,5 D. MORO La solita continuità nel recupero. Prova anche la botta, è l unica opportunità ospite del primo tempo: alta di poco. PIERI 6 Esce dopo un tempo in cui la sua fascia viene dimenticata: malanno fisico. VITALE 5,5 Ripresa a sinistra, perde troppi duelli. CANDREVA 6 Primo tempo banale, alcuni lanci trancianti nella ripresa. I compagni non ne approfittano. PULZETTI 5 Parte a sinistra, poi si sposta: sostegno alla fase offensiva nullo. C. LUCARELLI 5 Due chance per riaprire il match: manca l obiettivo. All. COSMI 5,5 Torna a Udine e non raccoglie punti: prova a cambiare sistemazione, ma l attacco non funziona. TERNA ARBITRALE: CIAMPI 6 Serata tranquilla. Contestazioni ridotte, scene delicate ancor meno. Tonolini 6; Padovan 6

6 R 6 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A f Tengono ancora banco i ripetuti cori razzisti degli juventini. E sabato c è la supersfida Mario Balotelli e Jose Mourinho: rapporto complicato INSIDEFOTO Caso Balotelli x DICE MOU Mi aspettavo Mourinho: «A Torino vado solo per giocare» «Non sono nessuno per giudicare un Paese che non è il mio. E so i compiti di un tecnico: se ritiro la squadra perdo 3-0 a tavolino» NICOLA CECERE APPIANO GENTILE (Co) dla tesi aggressiva dell Inter sui cori razzisti dei tifosi bianconeri contro Balotelli è naturalmente una forzatura. Sia il presidente Moratti che capitan Zanetti, alludendo a uno stop del confronto di Torino al primo episodio di intolleranza sugli spalti, hanno inteso attirare le attenzioni generali del Paese su un fenomeno che sta obbiettivamente trovando terreno fertile nei nostri stadi. Che poi riflettono spesso il costume, il modo di pensare e atteggiarsi dei nostri giovani. La sponda Avendo dinanzi José Mourinho, un personaggio di statura mondiale, era lecito perciò attendersi ieri alla Pinetina una sponda mediatica di spessore. In maniera da rilanciare all estero un problema non solo nostro ma soprattutto nostro. A sorpresa, Mou ha deciso di tenersi ben lontano dalla questione. E crediamo che Moratti, ascoltandolo, non sarà rimasto entusiasta. RANIERI «Gara sospesa e persa a tavolino» «Di fronte a certi cori, l'arbitro dovrebbe interrompere la partita e darla persa a tavolino. Solo così si metteranno a posto le cose. Anche nel caso di una partita importante come Juventus-Inter? Si, le leggi sono leggi e vanno applicate, bisogna avere il coraggio di farlo» Xenofobia Ma entriamo nel dettaglio. A chi gli chiede se dopo un anno e mezzo di permanenza con noi l Italia gli sembri una nazione xenofoba o se certi cori derivino soltanto da una carenza di educazione o di cultura sportiva dei nostri giovani il tecnico risponde con un esercizio di modestia: «Non sono nessuno per analizzare un Paese che non è il mio e un calcio che non è il mio. Io sono un allenatore e vado in campo per la partita da giocare». E va beh. Qui siamo in un ambito accettabilissimo: ragionamento da sportivo che è solo ospite di una Nazione. Oltretutto con l accenno a quel calcio che non è suo, l allenatore sembra voler sottolineare una volta di più come il suo calcio ideale si giochi altrove. Cosa risaputa. PRANDELLI «Sono d accordo con Moratti» «Sono d'accordo con il presidente Massimo Moratti: bisogna alzarsi e andare fuori. E' una decisione che comunque non spetta all'allenatore, ma se la mia società decidesse di farlo, aderirei immediatamente perché certi cori sono o razzisti o violenti». A tavolino Poi, però, sulla presa di posizione del club il tecnico avrebbe potuto spendere parole diverse da questa netta presa di distanze: «Ritirare la squadra al primo coretto? Io ho letto quali sono le competenze di un allenatore durante la partita in relazione a simili situazioni: se decido che l Inter deve lasciare il campo, perdo 3-0 a tavolino. Io quindi andrò a Torino per giocare, niente di più». Strategia? Può darsi. Perché Mou cancella le allusioni fatte a caldo a un regolamento che avrebbe potuto portare in campo neutro lo scontro scudetto. «Mi aspettavo che non ci sarebbe stata nessuna punizione relativa allo stadio della Juve per i cori della curva bianconera a Balotelli, ma questa decisione mi piace. Preferisco affrontarli all Olimpico di Torino». La malizia E qui però don José risponde in modo malizioso alla domanda circa il pericolo di squalifica che incombe sui diffidati del centrocampo nerazzurro (Cambiasso-Stankovic-Motta). E il caso di risparmiarli oggi con la Fiorentina per averli sicuramente sabato prossimo? «Magari salteranno tutti e tre la Juve». Come a dire: li faccio giocare e sta a vedere che verranno ammoniti... Il suo modo furbo di mettere sotto pressione il giovane arbitro Damato. Il posto di Maicon verrà preso da Zanetti sia oggi che a Torino se in settimana dal reclamo non arriverà lo sconto. «Mi aspettavo la squalifica di due giornate e mi dispiace perché perdiamo un giocatore importante. Ma cercheremo di battere egualmente la Fiorentina, vorrei arrivare alla sfida di Torino col vantaggio attuale». A Zeman L ultima puntura di Mou riguarda le ricorrenti critiche che riceve da Zeman, uno che non è di sicuro amico della Juve... «Zeman? Non è una persona con cui posso avere un dialogo perché di droga, doping e corruzione capisco poco». che non ci sarebbe stata nessuna punizione relativa allo stadio della Juventus SU MAICON Non mi sorprende che abbiano dato due giornate a Maicon: anzi, me l aspettavo. Perdiamo un giocatore importante LA RISPOSTA Zeman? Non è una persona con cui posso avere un dialogo, perché di droga, doping e corruzione capisco poco IL TECNICO BIANCONERO Ferrara: «La Juve non è un ostaggio Combatte i cori» GIAMPIERO TIMOSSI VINOVO (TORINO) d«mo possiamo parlare del Cagliari?» Ciro Ferrara vorrebbe così, ma anche lui sa che non si può. Perché la vigilia di Cagliari-Juventus è già la vigilia di Juventus-Inter. Meglio, è quel che resta dei cori contro Balotelli, gridati contro l Udinese e giudicati «razzisti» anche dal giudice sportivo. Rilanciati, abbozzati, in terra d Aquitania e fermati dall intervento di Buffon e della società. Bloccati, perché almeno la Grande Europa non avesse troppe notizie sulle piccole miserie italiane. E allora non si può, ma soprattutto non si deve. Ferrara lo sa e non si nasconde. Attacca: «Dico quello che ho già detto dopo la partita contro l Udinese. Dico, ripeto, che sono contro ogni forma di razzismo, insulto e discriminazione, verso chiunque. Spero che non continuino. Ma non credo che la Juve sia un ostaggio di certe situazioni, ha fatto di tutto per placare i cori». Sulla pelle Questo racconta Ferrara. Dice quello che deve, ma soprattutto quello che crede sia giusto dire. Dicono che non puoi davvero capire cosa sia la fame se non l hai provata almeno una volta. Vale anche per la fame di giustizia, vale di più. E l allenatore racconta: «Quando sono arrivato qui, a Torino, e ho sentito il coro "Noi non siamo napoletani" ho pensato subito che ce l avessero con me. In Italia la cultura sportiva è sbagliata. Quando entri allo stadio e vedi un bambino di 5 anni che ti fa le corna, perché sei un avversario, capisci subito: c'è qualcosa che non va. Se vedessi mio figlio fare una cosa simile gli arriverebbe uno schiaffone». Anche questo dice Ferrara, aspettando Cagliari-Juventus, quando tutti già inseguono Juventus-Inter. Lui sorride e guarda avanti, un passo dietro l altro: «Io no, io vorrei pensare alla sfida contro il Cagliari. Mo sul resto penso di aver detto abbastanza». IL CASO ONLINE Facebook scatenato Più di 500 gruppi su Mario Balotelli fa parlare di sé, non solo tra i tifosi e negli stadi. Su Facebook sono stati creati più di 500 gruppi su di lui: tanti attaccano pesante Mario, con insulti e frasi ingiuriose, anche a sfondo razzista. Molti altri sostengono il nerazzurro, ma non manca chi usa l ironia. Un esempio? In attesa di Juve-Inter, esiste un gruppo chiamato «Quelli che avrebbero voluto vedere Montero marcare Balotelli».

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8 R 8 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A f In difesa, provato pure Materazzi, che potrebbe dare un turno di riposo a Samuel Turnover o Eto o? Si scalda Quaresma Decisione in mattinata dopo un colloquio tra giocatore e tecnico Mou carica: «Sono soddisfatto di questa Inter prima in classifica» PERCHE VEDERE INTER-FIORENTINA La dominatrice del campionato contro la più bella squadra italiana in Champions: una sfida tutta da gustare San Siro, ore 15 NICOLA CECERE Ricardo Quaresma, 26 anni, seconda stagione all Inter LAPRESSE APPIANO GENTILE ( Co) dtentazione Quaresma. Il rilancio del suo connazionale è nei pensieri di José Mourinho che ha provato un Inter con due mediani, Vieira e Muntari, a supporto di una linea a tre di creativi formata dal portoghese, Stankovic (che però dovrà rientrare a dare aiuto ai due centrocampisti) e Balotelli con Milito di punta. Ma come, sta fuori Eto o? Si decide stamane, in uno schietto confronto tra l allenatore e l attaccante del Camerun che si sta trascinando da qualche settimane un dolore al piede. Ecco perché José ha preparato l alternativa: dare un po di riposo a Eto o significa averlo in condizioni migliori contro Juve e Rubin Kazan. Matrix e turnover L altra novità, che rientra però in una normale rotazione, è il ritorno di Marco Materazzi in funzione anti Gilardino. Priva di Mutu e probabilmente Jovetic, la Fiorentina dovrà cercare di servire molti palloni alla sua punta, uno specialista nel gioco aereo. Con Samuel, che ogni tanto ha bisogno di dare requie ai muscoli, andrebbero in panchina SU GAZZETTA.IT SEGUITE IN DIRETTA TUTTO SULLA GRANDE SFIDA DI SAN SIRO Gazzetta.it pure Cambiasso e Motta: un turnover di una certa importanza, quindi. Che naturalmente Mourinho non ufficializza. Anzi, fa capire che giocheranno. Arrivederci Wesley Ed ecco le altre osservazioni del tecnico «Sneijder? Mi aspettavo che potesse giocare a Barcellona, non era in condizione di farlo. Non può giocare nemmeno questa, aspettiamo la prossima. Come sta l Inter? Bene. In 18 partite ufficiali, spesso abbiamo giocato molto bene, segnando tanto e vincendo molto. Sono contento del rendimento dell Inter che è prima in campionato e seconda nel girone di Champions League: ad oggi saremmo qualificati. E la sfida che deciderà se andremo avanti è in programma a San Siro. Due squadre stanno peggio di noi». Orgoglio Mou Eppure è evidente come il tonfo del Camp Nou abbia lasciato qualche ruggine. Moratti è salito ieri alla Pinetina per ricaricare tutti. Mou si presenta ai cronisti in veste dimessa ed è parco di parole. «Non ho nessuna intenzione di divulgare le riflessioni che ho fatto dopo il Camp Nou, ma le mie parole sono su You Tube, magari, andate a risentirle e capirete bene. I giocatori che non sono abituati a vincere, quando vincono una partita, credono di aver vinto già la Champions. Chi invece è abituato a vincere rimane tranquillo anche quando perde. Quanto a me, non sono il fenomeno esaltato dopo Kiev nè quello che avete dipinto dopo Barcellona». IN SETTIMANA EUROPA LEAGUE E COPPA ITALIA Martedì 1 dicembre Ore 20 Coppa Italia (Quarto turno) Triestina-Sassuolo Ore Coppa Italia (Quarto turno) Sampdoria-Livorno Tv: Conto Tv 1 Mercoledì 2 dicembre Ore 15 Coppa Italia (Quarto turno) Catania-Empoli (nella foto Martinez) Ore Europa League Slavia Praga-Genoa Tv: Mediaset Premium Calcio Ore 19 Europa League Salisburgo-Lazio Tv: Mediaset Premium Calcio. Giovedì 3 dicembre Ore Europa League Roma-Basilea Tv: Mediaset Premium Calcio e Rete4 L INSEGNANTE D ITALIANO IN RITIRO Tecnologia giapponese per una vista migliore José Mourinho autografa una sua maglia al prof Gianluca Miraglia Il prof a Mou: «E quei capelli bianchi?» ALBERTO FRANCESCUT dun anno dopo. Dall istituto italiano di cultura di Lisbona alla Pinetina. L allievo doc Josè Mourinho incontra il suo professore d italiano, Gianluca Miraglia, in Italia per fare visita ai genitori. «Nonostante i molti impegni Josè è sempre gentile sottolinea Miraglia. Quando gli ho detto che sarei sbarcato a Malpensa e che mi avrebbe fatto piacere rivederlo, mi ha detto subito di sì». Che gag Mou arriva, sorride, abbraccia Gianluca. E inizia la simpatica gag. Miraglia: «L'Italia vera è diversa da quella che abbiamo studiato sui libri durante le nostre lezioni?». Mou: «L'ho girata quasi tutta per il campionato, ma non sono riuscito a vedere quasi nulla. Anzi, solo gli stadi». Miraglia: «Sei sempre uguale, uno stakanovista. Solo i capelli non sono gli stessi». A distanza di un anno più brizzolati, gli fa notare. Mou sorride: «Eh sì, hai visto?». I due parlano anche di calcio, ma di quello portoghese. Miraglia ricorda a Mourinho che aveva ragione a settembre quando disse che il Portogallo sarebbe comunque andato ai play off e avrebbe poi ottenuto la qualificazione al Mondiale. «Ne ero sicuro», risponde il tecnico. Dal pallone alla famiglia. Gianluca consegna a Mou un volume sulla letteratura portoghese da regalare ai suoi figli Josè e Matilde. «Lo sai che parlano l'italiano meglio di me? Hanno una pronuncia impeccabile», dice Josè. Suona il cellulare. Mou chiede scusa, si allontana e risponde. Pochi secondi, ritorna. Prende una sua maglietta e la autografa: il prof deve consegnarla a un fan di Pordenone. E' tempo di congedarsi. Con la promessa di rivedersi in Portogallo, dove lo Special One trascorrerà le vacanze di Natale, nella sua nuova casa.

9 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 9 SERIE A f A San Siro per la Fiorentina c è un importante test in chiave Champions Vargas «Ecco i miei piedi Sinistro da 10 ma destro da 0» L esterno viola e la nuova caccia al 4 o posto «Non mi fermo mai: così mi chiamano il pazzo» LA SCHEDA OJUAN MANUEL VARGAS 26 ANNI ESTERNO SINISTRO Ha fatto 4 gol Colleziona cappellini Juan Manuel Vargas, 26 anni, peruviano, finora ha segnato due gol in campionato e 2 in Champions. Ha una figlia di nome Luana e a dicembre nascerà il secondogenito. Adora la play station, fa collezione di cappellini, i suoi modelli sono Paolo Maldini e Roberto Carlos. MATTEO DALLA VITE FIRENZE dnon sogna. Crossa e segna. E corre. Juan Manuel Vargas è l uomo dei tiri mancini: come lui, pochi. Entra a San Siro, per riprendere la corsa al 4 posto, e non è la prima volta. Semmai, oggi, è la primissima da big riconosciuto. Vargas, un voto ai suoi piedi. «Dieci il sinistro, zero il destro. Col primo ci posso fare tutto, con l altro uso l acceleratore, o faccio un passaggio corto». L hanno chiamata Uomo Bionico: quanto le piace correre? «Da matti. Quand ero piccolo, per le strade, correvo e scappavo: dalla mia mamma che voleva riportarmi a casa. O sgridare». Del resto lei è soprannominato «El Loco», il pazzo. «Me lo diedero quando giocavo nella "U", l Universitario, in Perù. Ero irrequieto, scherzavo sempre, non stavo mai fermo». Tanto che ha praticato il K1 e il Taekwondo. «Ho iniziato a 14 anni. Più che altro allenamenti. Poi ho lasciato: giocando a calcio, mi potevo infortunare alla gamba. Ora lo seguo». In cosa le è servita, poi, quella doppia disciplina? «A trovare la serenità. Ma anche sicurezza: nel calcio e nella vita». Un anno fa, Vargas era anche fischiato: mai pensato di fuggire? «No. Ho mantenuto l equilibrio e la testa alta: non avevo rubato niente. Come non sentivo le critiche ieri, non ascolto gli elogi ora». x ha detto SU GILARDINO Mi ha promesso: se segno tanto ti farò un regalone a fine stagione. Prandelli? Grazie per la fiducia Gli elogi arrivano da Real, Chelsea e altre. E Firenze trema... «Voci, di cui non so nulla. Io qui sto seriamente bene, la passione della gente è di un trasporto indescrivibile. Coi ragazzi, i compagni e tutti fino ai magazzinieri, sembra quasi di stare in famiglia. E la Fiorentina la mia grande squadra, penso solo a migliorarmi qui». La sua specialità sono i cross da fondo-campo con l uomo addosso. «Mi piace perché il pallone gira largo e rientra, ad arco, poi sale». Gilardino le ha già fatto un regalo, visti i tanti assist? «Mi ha promesso: "Se segno tanto con te, regalone a fine stagione"». Inter: contro Maicon sarebbe stato un bel duello. «Un campione, sarebbe stata una bella sfida: comunque meno male non c è. Inter la più forte d Italia? Forse. Ce la giochiamo, come sempre, da Fiorentina: poi vedremo...». Inter-Fiorentina: sfida fra chi è agli Ottavi e chi ancora no. «In Champions abbiamo fatto una grande cosa. In campionato riconfermarsi è più difficile, ma superare il risultato, e tornare in Champions sarebbe fantastico». Fermerebbe una partita per cori razzisti? «Sì, assolutamente. Siamo tutti uguali. Dio vuole così». Se le dico Prandelli? «Un grazie: ha sempre avuto fiducia in me e non mi ha mai tradito». Vargas ha un sogno? «Far bene qui senza sognare. Godersi il momento è la cosa più bella».

10 R 10 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A f A Cagliari i bianconeri provano a reagire dopo la brutta sconfitta di Bordeaux in coppa Contrordine Amauri deve rialzarsi per aiutare Del Piero Il brasiliano, acciaccato, stringerà i denti e farà coppia con Ale La Juve rispolvera il modulo a rombo abbandonato un mese fa GIAMPIERO TIMOSSI VINOVO (Torino) dche tutto cambi, perché nulla cambi. Dalla Sicilia del Gattopardo alla Sardegna di Ferrara. Un allenatore deciso, come un puma. Questo è quel che lascia il flop di Bordeaux. Ed è così che si corre verso Cagliari-Juventus. Aspettando pure una nuova rivoluzione, che probabilmente non si farà. Storia del , di un trequartista e una prima punta. Con Del Piero prima punta. Questa era l idea del venerdì sera, quando Amauri rientrava a casa col mal di schiena. Il brasiliano era tornato bordeaux dalla trasferta in Champions: sconfitta, acciacchi assortiti e due giorni di stop. Tutto un insieme di cose e una sola conclusione: alla Juve rimaneva un unico attaccante disponibile, Del Piero. Contromisure? Una, vedere l effetto che fa provare il «Un idea, ma in quel ruolo Ale non ha praticamente mai giocato», spiegherà poi l allenatore. Contrordine Così l idea sembra tramontare alla vigilia, come il sole sulle cupole di Torino, alla cinque della sera. Contrordine. Controrivoluzione. Contrordine, perché Amauri non ha più male alla schiena e neppure alla coscia. E se ce l ha se lo tiene, stringe i denti e si fa avanti. Si allena con i compagni, dall inizio alla fine. Nella partitella di rifinitura lui c è. S allena, sale sul volo Torino-Cagliari, torna a disposizione dell allenatore. Ed è pronto a scendere in campo, questo pomeriggio, ore 15, stadio Sant Elia. Lui, al fianco di Del Piero. Voilà, eccoci alla controrivoluzione. Perché ora 606 le presenze di Del Piero con la Juve: la prima il , quando subentrò al 74 al posto di Ravanelli in Foggia-Juve le sue partite iniziate e non finite in serie A. Tra i giocatori in attività è quello più sostituito, ed è seguito da Totti W Alessandro Del Piero, 35 anni DEEP-ART l idea che avanza è una: si torna al , al «rombo» di centrocampo. Non si vedeva dal 25 ottobre, vittoria a Siena, gol di Amauri. Il rombo riemerge, un mese dopo. In fondo non è neppure una sorpresa, ma un modo per rimettere gli uomini al loro posto. Perché è questo il teorema alla base del progetto Ferrara. Il progetto Volete la conferma? Beh, basta ascoltare l allenatore: «Non ho mai detto di aver abbandonato il rombo, ma ho sempre sottolineato che erano altri a insistere sui numeri. Certo, abbiamo cambiato, alcune volte anche in funzione dell avversario, ma più spesso perché le assenze ci obbligavano a modificare la nostra disposizione in campo. Mancavano centrocampisti, mancavano attaccanti. Di fatto solo a Genova, contro i rossoblù, il cambiamento di modulo è stato davvero una scelta». Al Ferraris fu una sorpresa, si partì con il e si chiuse con il La sorpresa funzionò. Quella (probabilmente) resta la migliore prestazione dei bianconeri, prescindendo dal risultato finale, 2-2. Tre per tre Allora Ferrara scelse di replicare, con una formula inedita, alle insidie di Gasperini, collega rossoblù. Altri rossoblù, nuova trasferta e storia diversa. Questa volta, è (assai) probabile, che il ragionamento del tecnico bianconero sia un altro. E potrebbe suonare così: recuperare Amauri, rilanciare Del Piero e sostenere il tutto con i centrocampisti più in condizione o comunque meno impiegati. E per questo che in pole passano Poulsen, baricentro basso, davanti alla difesa. Con Sissoko in vantaggio su Camoranesi e Marchisio pronto al rientro. E il 3X3: tre mediani, per tre uomini d attacco, compreso Diego il trequartista. Tutto perché la sconfitta di Bordeaux resti solo un cattivo ricordo. Il risultato sì, questo dovrà cambiare. GUARDA SUL NOSTRO SITO IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI FERRARA Gazzetta.it IL PREMIO A SESTO S.G. La Torretta a Nesta Cambiasso, Chiellini Domani alle ore 18, presso il Centro Eventi Campari di Sesto San Giovanni (Milano), si svolgerà la 36 a edizione del Premio La Torretta. Tra coloro che riceveranno il riconoscimento ci sono Alessandro Nesta, Esteban Cambiasso, Giorgio Chiellini, il direttore sportivo della Juventus Alessio Secco, Roberto Boninsegna, la presidentessa del Bologna Francesca Menarini, il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, Teo Teocoli in qualità di opinionista della Domenica Sportiva, e il giornalista della Gazzetta dello Sport Alberto Cerruti. Premi anche a personaggi della cultura, tra i quali il professor Umberto Veronesi. DIETRO LE QUINTE IL PORTIERE CI METTE SEMPRE PIU LA FACCIA: NEL BENE E NEL MALE La coscienza di Buffon: così Ferrara ha un aiuto in più LUCA CURINO CAGLIARI dla solitudine del numero uno sovente gli permette di vedere le cose con più distacco. Non con minor partecipazione, perché vittorie e sconfitte coinvolgono lui come tutti, ma con più lucidità. Perciò quando parla gli altri lo ascoltano, ne riconoscono l autorevolezza, che siano i compagni, i tifosi, l allenatore o addirittura i dirigenti. E finisce per diventare la coscienza se è il caso anche critica della squadra. Prendete Gigi Buffon, per esempio, il numero uno per antonomasia alle cui parole spesso si sono rifatti Giovanni Cobolli Gigli e Jean-Claude Blanc. Nei momenti di crisi è quasi sempre lui a scandagliarne le ragioni, senza le reticenze di altri: lo ha fatto anche quest anno. A Bordeaux è stato lui, con poche parole, a far tacere i tifosi che insultavano Mario Balotelli. E dopo la disfatta ancora lui ha preso le difese dei giocatori finiti sotto accusa, nella fattispecie i brasiliani. Gigi Buffon, 31 anni, prima stagione alla Juve nel REUTERS Responsabilità «E ha fatto bene a difendere il gruppo quasi lo ringrazia dell intervento Ciro Ferrara, già impegnato a difendere sé stesso. Se c è una cosa di cui sono sicuro è la forza di questa squadra. Ma fa piacere che nei momenti difficili ci siano uomini che si prendano certe responsabilità, come ha fatto Gigi». Buffon di fronte alle responsabilità non si tira mai indietro, ci mette la faccia e se serve anche la gamba. Come sta facendo da tre mesi. A denti stretti E dall inizio della stagione che il portiere della Juventus gioca con un menisco rotto e rimanda l operazione per senso del dovere e di responsabilità. «Stringerò i denti fino all Inter», aveva detto, ma dopo il passo falso di mercoledì in Champions League dovrà stringerli per qualche giorno in più, fino al Bayern. E l ultimo sforzo. Con quella di oggi a Cagliari sono tre partite, tre partite nelle quali la Juventus si gioca qualcosa che sta fra il molto e il tutto. Lui c è.

11 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 11 Amauri, 29 anni, e Ciro Ferrara, 42. Il tecnico attende che il brasiliano trovi continuità AP w I NUMERI 199 le presenze di Amauri in A: 6 col Napoli, 7 col Piacenza, 90 col Chievo, 52 col Palermo, 44 con la Juve; 80 vittorie, 62 k.o. 57 le reti nella massima serie: 27 di destro (4 rigori), 23 di testa e 7 di sinistro. La prima col Napoli al Verona il i minuti giocati in partite ufficiali da Amauri con la maglia bianconera, che ha vestito 61 volte realizzando in tutto 18 reti Il Diego di Cagliari si chiama Cossu Tifoso sfegatato rossoblù. Deve tutto a Foschi, che lo scoprì a 17 anni, e a Cellino che lo ha voluto FRANCESCO VELLUZZI ddomenica scorsa Andrea Cossu, squalificato, si è svegliato all alba, è salito sull aereo alle 7 del mattino ed è andato a Milano con un amico a vedersi Milan-Cagliari. Da tifoso. Perché il trequartista cagliaritano che nell inverno del 2008 Massimo Cellino riportò in Sardegna da Verona, dove finiva pure in panchina, è innanzitutto un tifoso rossoblù. Un ultrà del passato. Uno che (contratto in scadenza nel 2011) la maglia numero 7 del Cagliari vorrebbe indossarla sette giorni su sette. Per sempre. Andrea Cossu, 29 anni LAPRESSE Foschi L uomo che ha fatto tremare la Juve, nell impresa al Comunale del 1 febbraio, è nato a Cagliari, è cresciuto tra Johannes e Sirio (col papà del calciatore Andrea Capone), ha debuttato in C2 a 16 anni a Olbia, ed è stato scoperto da Rino Foschi che, nell estate del 97, lo portò a Verona in B. Cossu ritiene che le persone più importanti della carriera siano Foschi, Malesani, che lo ha fatto esordire, e Ficcadenti che lo ha fatto maturare. Verona è stata la città di Andrea, oggi sposato con una cagliaritana, dal 97 al Con gli intermezzi di Lumezzane, Sassari e Cagliari. Serie A L esordio in A è arrivato in rossoblù nel E stato Massimo Cellino a dargli la gioia di giocare con la squadra del cuore. Cossu dice sempre che gli deve tutto. Un campionato, poi il gelo. Il ds Cinquini gli disse chiaramente che per lui non c era posto. Cossu, a testa bassa, e con le lacrime agli occhi, accettò nuovamente Verona. Ci pensò Cellino a riportarlo a casa. Ballardini e ora Allegri, che lo considera «da Nazionale, uno che salta l uomo, un trequartista coi fiocchi», ne hanno esaltato il talento. Ora il cagliaritano, che divide la stanza con l altro sardo Francesco Pisano, aspetta la Juve. Come lo scorso anno. Chi oggi paga il biglietto per Diego e Del Piero, magari si accorgerà di Cossu. Fenomeno silenzioso. Il classico ragazzo normale che, però, non ha proprio nulla da invidiare ai mostri sacri strapagati. Andrea è realista, non vede Inter, Juve e Milan come miraggi. In testa ha solo il Cagliari. Ma con quella maglia alle grandi fa venire il mal di testa. Perché salta sempre l uomo. CAGLIARI Allegri: «Sarà gara nervosa e non bella» ASSEMINI (Ca) (m.f.) «La Juve arriva affamata di punti e la fatica in Champions verrà cancellata dalla voglia di rivalsa. Dovremo essere pazienti e solidi nell affrontare le difficoltà di una partita che mi aspetto intensa, nervosa e, forse, neanche tanto bella». Max Allegri, alla vigilia della sfida con Buffon e soci, regala concretezza. Chiede ai suoi concentrazione e un agonismo speciale per rispondere alla Vecchia Signora. Di fatto, neanche un accenno al Cagliari sbarazzino reclamizzato in passato. «Abbiamo 19 punti, dietro corrono, e dobbiamo farne altri 21 per stare in A. Non possiamo permetterci leggerezze difensive perché far gol alla Juve è molto difficile». Allegri tiene in tiro mezze ali e punte. Col rientro di Cossu, in avanti Jeda e Nenè sono in vantaggio su Matri, reduce da tre giorni di differenziato per fastidi muscolari. In mezzo, Conti in regia con Biondini, Lazzari e Dessena in corsa per due maglie. La tesi di una gara muscolare evidenziata da Allegri pare favorire Biondini e Dessena. «Ma i cambi a gara in corsa con la Juve saranno decisivi», ha aggiunto l allenatore rossoblù. Al Sant Elia c è il tutto esaurito. ARMANDO TESTA

12 R 12 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A 14 a GIORNATA Tanto è un gioco di LUIGI GARLANDO Moratti, i poveri e Balotelli Due Natali fa Massimo Moratti si presentò all Opera di San Francesco in via Piave, a Milano, con la moglie Milly, il suo allenatore Roberto Mancini, e Massimo Moratti LaPresse qualche giocatore, Julio Cruz, Javier Zanetti... Insieme servirono la cena ai poveri, a tanta gente abituata a rimboccarsi il cartone sul marciapiede prima di addormentarsi. Padre Maurizio Annoni, responsabile dell Opera San Francesco, era presente: «Accompagnai Moratti a vedere le nostre docce. Incontrò un ragazzo, ospite con suo padre. Mi disse: "Padre, sul volto di quel ragazzo ho visto la tristezza". Partecipò con emozione. Il presidente ci regalò uno strumento ecocardiografico, fondamentale per noi. Molti poveri cenarono con la sciarpa e il cappello dell Inter. Io però gliel ho detto che sono milanista. Colpa di Rivera...» L Opera di San Francesco, fondata a Milano dai Frati Cappuccini nel 1959, compie 50 anni. Da mezzo secolo sfama, veste, lava, cura chi è rotolato ai margini della società. Due numeri, per farci un idea. Da gennaio a ottobre l Opera ha fornito pasti, trattamenti docce, cambi d abito, visite mediche. Milano, città ricca che attrae, rumina e sputa ai margini. «Siamo più bravi a costruire muri che ad accogliere - nota Padre Maurizio -. Ne faranno uno alla stazione di De Angeli contro i barboni. Nessuno si chiede come aiutarli, ma come tenerli lontani dalla metropolitana. La povertà fa paura e invece andrebbe accolta». Oggi pomeriggio, prima di Inter-Fiorentina, sul tabellone di San Siro si leggerà un messaggio dell Opera San Francesco e dieci volontari porteranno in campo uno striscione. Arriva a proposito in uno stadio, in questi giorni di saltelli e cori assassini, a pochi giorni dall avvelenata Juve-Inter. Gli italiani soccorsi all Opera San Francesco sono il 7,7%, poi c è il resto del mondo finito in povertà. La comunità più rappresentata è quella romena, i connazionali di Mutu. L accoglienza non guarda i passaporti, integra e basta. «Chi è diverso da noi ormai è il nemico. Invece imparare ad accogliere è l unica strada per preparare il futuro e la vera integrazione. Anche allo stadio, frequentato da tanti giovani. Io mi auguro che il nostro anniversario, la nostra Opera aiuti a riflettere anche negli stadi e ad accogliere in modo diverso un ragazzo come Balotelli». Sui marciapiedi, se non saltelli, muori di gelo. w I NUMERI 483 i minuti giocati da Gattuso in questa stagione: 451 in campionato (7 presenze) e 32 in Champions League (1 presenza) 18 i gol segnati dal Milan finora in campionato. I rossoneri puntano molto sui fuoriclasse che giocano in attacco 15 i gol subiti dal Milan in questo campionato. Sono tanti e sono figli dello squilibrio tattico determinato dal nuovo modulo Leo «Gattuso, guarisci e vediamo» «Capisco la sua rabbia, darò spazio a tutti. Ma va in campo chi sta meglio» Perché vedere CATANIA-MILAN Il Catania non batte il Milan in casa dal Sono 12 i precedenti al Massimino: 10 pari e 2 vittorie rossonere. Massimino, ore ALESSANDRA BOCCI MILANELLO (Varese) dcon cadenza cantilenante e tono flautato, l allenatore Leonardo rimanda al mittente le critiche sul Milan dei soliti undici e sintetizza in maniera impeccabile il suo pensiero sul caso Gattuso: «Guarisci, mettiti a disposizione e poi vediamo». Sorpreso di questo malumore comunicato da un infortunato? «Stupito no, perché conosco Gattuso da una vita, ci ho pure giocato insieme. La grinta che lo fa essere Gattuso è la stessa che lo spinge a essere sincero e a dire la sua apertamente in questa situazione. E poi sono stato giocatore anch io, tutti quelli che non giocano sono arrabbiati e si lamentano. Capitava anche a me». Veramente, a Milanello nessuno ricorda sfoghi di Leonardo contro i suoi allenatori. «Eh, magari non parlavo con voi». Sorrisetto. «Magari lo raccontavo al mio vicino di casa». Percorso Ma qualsiasi cosa Gattuso racconti al suo vicino di casa, Leonardo non sembra turbato dalla vicenda e anzi ci scherza su. «Nello spogliatoio non ci sono problemi, non percepisco malumori, semmai annuso voglia di giocare ed è bello che ci sia. Prendete Inzaghi, che sta meglio di un anno fa eppure non gioca. I ragazzi accettano le scelte, poi magari vi incontrano al bar e dicono: "Non ce la faccio più, Leo è insopportabile". E così, fa parte del gioco. Però dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti. Tanti giocatori sono migliorati e io so bene quanto sia difficile portare avanti una squadra con gli uomini contati. Da qui in avanti ci sarà bisogno di tutti». E se Gattuso volesse andar via a gennaio? «Cercherò di convincerlo a restare. Perché non è uno qualsiasi, come ha ricordato lui. E Gattuso. Qualsiasi decisione verrà presa di comune accordo dal giocatore con la società e con me». x ha detto SUGLI SCONTENTI Non percepisco malumori ma voglia di giocare. Poi, è logico che i ragazzi si lamentino. Lo facevo anch io SUI POCHI CAMBI Non mi accusavate di fare troppo turnover e di non dare un identità alla squadra? Ora invece cambio troppo poco? Accuse Mentre Gattuso risolve i suoi dubbi esistenziali e Inzaghi cova in silenzio, Klaas-Jan Huntelaar resta alla finestra («sta crescendo») come Abate. Antonini. Flamini, Abbiati e altri. Ma Leo rifiuta la definizione di squadra divisa in due spezzoni, gli 11 eletti e i panchinari, gli intoccabili e quelli che per giocare devono aspettare le disgrazie altrui. «Non lasciatevi ingannare dalle ultime partite. Tutti potranno giocare quando dimostreranno di stare bene e succederà nelle prossime settimane. E poi cos è questa storia, non mi accusavate di fare troppo turnover e di non dare un identità alla squadra? Ora invece cambio troppo poco?», domanda ironico Leo. «Non ci sarà una via di mezzo, che è quella che stiamo vivendo? Vedrete che ci saranno chance per tutti». Ma che qualcuno sia più indispensabile degli altri, si è capito da un pezzo. SEGUI SUL NOSTRO SITO IL VIDEO DI LEONARDO CHE PARLA DI CATANIA-MILAN Gazzetta.it In quanto minorenni, i ragazzi che parteciperanno all'evento saranno accompagnati dallo staff di Ford dall'ingresso fino all'uscita dello stadio. L'iscrizione al concorso dovrà essere effettuata da un genitore. Estrazioni: il 3 dicembre 2009 entro le ore Concorso valido dal 08/09/09 al 09/12/09. Ammontare complessivo del montepremi IVA esclusa. Costo della telefonata in base al piano tariffario personale. Info e regolamento su Ford cerca 11 centrocampisti. Ford porta tuo figlio in UEFA Champions League. Juventus - FC Bayern München FC Internazionale Milano FC Rubin Kazan Se tuo figlio ha tra i 14 e i 16 anni, con Ford può vivere l emozione unica di accogliere la sua squadra del cuore al centro del campo e assistere gratis alla partita. Chiama il numero nei giorni 1 e 2 dicembre dalle ore alle e dalle alle e partecipa all'estrazione. L emozione più bella vivila con noi.

13 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 13 s A DESTRA Stesso Milan senza Pirlo C è spazio per Flamini Leonardo, Gattuso e Galliani: quale sarà il futuro? R Massimo Oddo si è infortunato in Champions League alla coscia sinistra. Fuori 2 mesi R Ignazio Abate è il primo candidato a sostituire Oddo. Lo ha già fatto in Champions contro il Marsiglia Il francese al fianco di Ambrosini nello schema super-offensivo. Infortunato Oddo, tocca ad Abate fare il terzino destro ANDREA SCHIANCHI MILANO ddue cambiamenti rispetto alla squadra di Intoccabili utilizzata da Leonardo nell ultimo periodo. Cambiamenti obbligati, perché Pirlo è squalificato e Oddo è infortunato (ne avrà per un paio di mesi). Al posto del centrocampista dovrebbe essere il turno di Mathieu Flamini. «E molto migliorato - spiega Leonardo -. Se la gioca alla pari con gli altri. Di lui sono soddisfatto». Al posto di Oddo, come terzino destro, dovrebbe toccare a Ignazio Abate, già chiamato in causa contro il Marsiglia, in Champions League. In alternativa c è Antonini. Mathieu Flamini, 25 anni In mezzo Sono comunque piccoli ritocchi che non modificano l impianto di base del Milan: si va avanti con il solito modulo a trazione anteriore e Flamini, in mezzo al campo, dovrà garantire copertura e spinta in appoggio all attacco. Il francese, finora poco impiegato, ha risolto qualche piccolo guaio fisico e ora sembra davvero in grande spolvero. Sa di giocarsi una chance importante per convincere Leonardo. Nel disegnato dall allenatore rossonero c è spazio per due soli centrocampisti e il tecnico brasiliano ha fatto chiaramente capire che darà la priorità a chi ha più benzina nelle gambe e più idee nella testa. Ovvio che Pirlo faccia parte del blocco degli Intoccabili, però Flamini deve lottare per ritagliarsi un posto importante. In difesa A destra, invece, le soluzioni sono due, in attesa della guarigione di Oddo: oltre ad Abate (che deve migliorare in fase difensiva), si può utilizzare la carta Antonini sulla sinistra, con Zambrotta che ritorna sulla destra. Leonardo, per il momento, non vuole toccare certi meccanismi che ultimamente hanno funzionato, anche se non chiude la porta a eventuali alternative. E poi, anche se con molta gradualità, ci saranno da valutare i recuperi di Bonera e Jankulovski che stanno già lavorando con il gruppo. la curiosità Top 11 fumatori anche Beckham con il sigaro Il tabloid Sun scrive che David Beckham si rilassa fumando un sigaro cubano. Qui sopra ecco la formazione di tutti i tempi dei migliori calciatori-fumatori. Allenatore? Zdenek Zeman, ovviamente avvolto in una nuvola di fumo in panchina. Attacco super con Wayne Rooney e «Rombo di tuono» Riva. Porta blindata con Zoff. % R Luca Antonini è pronto a subentrare come terzino. Leonardo lo considera la seconda scelta T David Beckham 34 anni, tornerà al Milan a gennaio GLI AVVERSARI DEI MILANISTI LA MOSSA CORAGGIOSA DI ATZORI Il Catania risponde con il tridente Martinez, Mascara, Morimoto in campo per contrastare il superattacco rivale FRANCESCO CARUSO MASSANNUNZIATA (Catania) dil fattore M e la vittoria smarrita. Da oltre un mese e mezzo il Catania cerca inutilmente di bissare l'unico colpo da 3 punti, datato 18 ottobre (2-1 contro il Cagliari). Dopodiché solo sconfitte e pareggi, 2 negli ultimi 180 minuti contro Napoli e Palermo che potevano essere altrettante vittorie, per gioco espresso e occasioni sprecate. Ed è per questo che Atzori stasera ha idea di caricare la squadra con tutte le munizioni possibili. Non una semplice fionda, ma 3 punte da opporre al tridente milanista. E allora Jorge Martinez, 26 anni Takayuki Morimoto, 21 anni Giuseppe Mascara, 30 anni dentro Martinez, Mascara e Morimoto, il fattore M, appunto. Gol e punti La triade che si è rivista dopo un mese nel secondo tempo del derby di domenica scorsa, periodo nel quale il Catania aveva espresso il calcio migliore meritando una vittoria che non è arrivata. In 3 hanno realizzato finora 10 gol che non sono tanti ma che soprattutto hanno movimentato poco la classifica. Mascara 4 volte a segno e nessun punto all'attivo; Morimoto 3 reti e solo un pareggio; 3 centri pure per Martinez con 5 punti all attivo (pareggi con Lazio e Palermo e vittoria col Cagliari). Precedenti L uruguaiano finora è stato quindi il più prolifico e ritorna a giocare dal primo minuto, nel consueto ruolo di trequartista di fianco a Mascara e dietro al giapponese. Che è l'unico dei 3 a non aver mai segnato contro i rossoneri. Martinez ci riuscì nel campionato nell'1-1 di Milano. Mascara invece andò in gol in quella stessa stagione, ma era una gara di coppa Italia e fu anche l'unica volta che i rossazzurri sono riusciti a piegare il Milan dal ritorno in A del Mascara ci tiene in modo particolare a colmare la lacuna e trovare un gol da 3 punti: «Affrontiamo una grande squadra che non è fatta solo di singoli; noi attraversiamo un buon momento e spero di segnare il quinto gol dell'anno, stavolta però per festeggiare una vittoria». Mentre l'argentino Alvarez che sarà confermato sulla sinistra ha un auspicio: «Per battere il Milan dovremo approfittare degli spazi che ci lasceranno per sfruttare le ripartenze». STORIE DAL BRASILE L ATTACCANTE AL CENTRO DI UN CASO PROPRIO ALLA VIGILIA DI CORINTHIANS-FLAMENGO Adriano, misteriosa ustione Era in giardino o in moto? Tallone bruciato, non sfiderà Ronaldo. La causa? Una lampada o una marmitta MAURICIO CANNONE RIO DE JANEIRO (Brasile) dniente sfida Ronaldo-Adriano. L Imperatore resta fuori, in Corinthians-Flamengo, a causa della bruciatura al tallone del piede sinistro. Una bolla con processo d'infezione, secondo José Luiz Runco, medico del Flamengo e della nazionale brasiliana. Nella favela Adriano sostiene di essersi ferito con una lampada mentre camminava nel giardino di casa: «Mi sono girato e poi l'ho toccata». Invece alcuni giornali locali non confermano la versione dell ex interista: dicono che giovedì, mentre andava in moto a Vila Cruzeiro, favela di Rio dov è cresciuto, si è bruciato urtando il tallone contro la marmitta. Un altro giornale, «O Povo», parla della possibilità di una rissa con trafficanti della Chatuba, altra favela di Rio. Adriano smentisce: «Alcuni diranno che è successo sulla piastra della griglia..., altri sul ferro da stiro... Tutto quello che capita a me viene enfatizzato». Adriano in sella a una moto con un amico. La foto è stata scattata tempo fa, ma pare che proprio quella moto sia al centro dell incidente dell Imperatore Tifosi Nella partita d'andata a Rio, molti tifosi del Flamengo avevano protestato contro Ronaldo, a sua volta assente. Avevano minacciato di portare striscioni offensivi all attaccante perché alla fine del 2008 lui si era allenato al Flamengo dichiarando che era la sua squadra del cuore, ma poi decise di firmare con il Corinthians senza preavviso. Ora, invece, i tifosi del Flamengo promettono di portare allo stadio striscioni di appoggio alla convocazione di Ronaldo al Mondiale Formula Uno Già qualificato alla Libertadores 2010 come campione della coppa del Brasile, il Corinthians è decimo in campionato senza alcuna possibilità di scudetto oppure di retrocessione. «Sono del Flamengo fin da bambino», scherza il pilota Rubens Barrichello, ex ferrarista appena passato dalla Brawn alla Williams, noto tifoso del Corinthians. Barrichello non vuole fare regali al San Paolo di Felipe Massa né al Palmeiras, rivali paulisti che lottano per lo scudetto con il Flamengo. Corinthians-Flamengo si gioca a Campinas anziché a San Paolo per motivi di sicurezza.

14 R 14 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE A PERCHE VEDERE PARMA-NAPOLI Si affrontano due tra le squadre più in forma. Il Parma ha vinto 3 delle ultime 4 partite giocate, il Napoli non perde da 6 turni. Tardini, ore 15 EMERGENZA CRUZ: CONFERMATI I TRE TURNI DI STOP Gli azzurri senza il leader in attacco: Denis è favorito per sostituirlo «Voglio un Napoli da combattimento» MIMMO MALFITANO Ballardini ultima spiaggia Se non vince, addio Lazio PERCHE VEDERE LAZIO- BOLOGNA Lazio in crisi, non vince dalla 2ª giornata. Per salvarsi, il Bologna deve fare punti anche fuori: sinora ne ha raccolti solo 2. Olimpico, ore 15 STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)dSe non è l ultima spiaggia, poco ci manca. Tre mesi senza una vittoria hanno fatto precipitare la Lazio in piena zona retrocessione. Un digiuno che rende la sfida di oggi col Bologna un scontro diretto per la salvezza. Da vincere a tutti i costi, e non solo per interrompere la striscia negativa che dura da 11 gare di campionato (per trovare un precedente peggiore bisogna tornare alla stagione , quella dell ultima retrocessione in B). PARMAdNiente da fare, dunque, per Ezequiel Lavezzi. Il secondo esame strumentale, a cui è stato sottoposto ieri mattina, ha confermato la prima diagnosi stilata dal medico sociale, Alfonso De Nicola: stiramento, seppur lieve, all adduttore della coscia destra. Le sue condizioni verranno valutate ad inizio settimana. Intanto, oggi non ci sarà contro il Parma (e non ci sarà nemmeno Rinaudo: confermati i tre turni di stop per lo scontro con Cruz). Al suo posto dovrebbe esserci German Denis anche se Walter Mazzarri non ha voluto anticipare nulla sulle sue decisioni: «Vorrei cambiare il meno possibile. Con Denis, Quagliarella dovrebbe modificare un po la posizione, mentre l ideale sarebbe Pià che è una seconda punta». Sul piano teorico si tratta di valutazioni inappuntabili. Ma praticamente, sarà Denis a dover dare peso alla fase offensiva. I ROSSOBLU f Mazzarri senza Lavezzi: «Alla Samp rimasi senza Cassano per 5 giornate di fila: 4 vittorie e 1 pari». Rinaudo: respinto il ricorso Walter Mazzarri, 48 anni, allena il Napoli da quasi due mesi CUOMO Davide Ballardini, 45 anni: la sua Lazio stenta INSIDE Tensione Colomba-Osvaldo Appiah aspetta il transfert BOLOGNA (v.d.s.) Franco Colomba carica il Bologna: «Andiamo in gol da cinque gare consecutive. Ora si stratta di prenderne meno». L allenatore però deve fare i conti con le lune di Osvaldo. Venerdì in allenamento tensione tra l'argentino e il tecnico. Appiah chiederà, attraverso una procedura d'urgenza alla Fifa, un transfert provvisorio alla federazione turca. Mazzarri, quanto potrà incidere l assenza di Lavezzi sul rendimento della squadra? «E un giocatore importante, ma i ragazzi sapranno reagire. Voglio vedere lo spirito di gruppo, un collettivo che combatta e non solo perché mancherà il Pocho. L anno scorso, alla Sampdoria, persi Cassano per 5 partite. Bene, ne vinsi 4 consecutive pareggiandone una». Si racconta che l infortunio di Lavezzi potrebbe aprire al rilancio di Quagliarella: condivide? Balla in ballo Una gara da vincere a tutti i costi anche perché i prossimi avversari dei biancocelesti da qui a Natale si chiamano Roma, Genoa e Inter. E quindi, se si resta a secco contro il Bologna, c è il rischio concreto di arrivare a fine anno a mani vuote. E, probabilmente, con un cambio in panchina. Già, perché nonostante Lotito non abbia alcuna intenzione di dare il benservito a Ballardini (soprattutto perché gli resterebbe sul libro-paga fino a giugno ), a fare le spese di eventuali nuovi passi falsi sarebbe proprio l allenatore romagnolo. Che, per uscire dalla crisi, si affida ad una formazione molto simile a quella che, una settimana fa, è riuscita a strappare un punto al San Paolo, dando confortanti segnali di risveglio. Confermata quindi la difesa a tre (Diakite-Stendardo-Radu), un centrocampo in cui torna Matuzalem e non c è spazio per Lichtsteiner (seconda panchina consecutiva per lo svizzero) e il duo Foggia-Zarate alle spalle dell unica punta Rocchi. Cruz va in tribuna. Respinto infatti il ricorso d urgenza contro la squalifica di tre giornate inflitte all argentino con la prova-tv. Ledesma in castigo Intanto continua a tenere banco il caso-ledesma. Dopo la richiesta di rescissione e risarcimento danni, ieri l argentino e gli altri dissidenti sono stati convocati per l allenamento di mattina. Mentre la seduta di rifinitura del resto della squadra era fissata per il pomeriggio. Con Ledesma c erano anche Pandev, Manfredini e Bonetto, ossia tutti i separati in casa che hanno fatto ricorso contro la società. Che, tuttavia, agendo in questo modo, sembra paradossalmente voler fare il gioco di chi ricorre. «Per me certe insinuazioni non esistono. Se stanno bene fisicamente, insieme possono fare grandi cose». Che sorpresa questo Parma! «Proprio così. Ci sono giocatori forti individualmente. Stimo molto Guidolin, lo conosco da anni e c è anche la sua mano in questa impresa Parma». De Laurentiis ha detto che in 5 anni vuole un Napoli imbattibile con lei allenatore: niente male, le pare? «Avere la mentalità vincente non significa dover vincere sempre, ma giocarsela ovunque. Il presidente fa bene ad avere progetti ambiziosi. Io, però, ho il dovere di guardare all impegno più vicino, al Parma. Di sicuro, qui si possono fare grandi cose se si rispettano i programmi». Un Napoli che ritorna in trasferta dove nelle ultime 3 partite (Fiorentina, Juve e Catania) ha ottenuto 7 punti ed è imbattuto... «Certi risultati li abbiamo meritati sul campo, sono arrivati a legittimare la prestazione. Ecco, a Parma vorrei vedere un Napoli con lo stesso atteggiamento avuto a Firenze e Torino, non quello di Catania». w I NUMERI 12 gli anni dall ultima vittoria conquistata dal Bologna sul campo della Lazio: 2-1 il 16 gennaio le vittorie della Lazio nelle ultime tre sfide all Olimpico col Bologna: 2-1 nel 2003 e nel 2004, 2-0 nello scorso torneo s HA DETTO V Su Lavezzi Il Pocho è un giocatore importante, ma la squadra saprà reagire alla sua assenza V Su Guidolin Lo stimo molto, ci conosciamo da anni. In questo Parma si vede anche la sua mano EMILIANI IN EMERGENZA PRESIDENZA: VERSO IL CAMBIO STRONATI-PARRI PERCHE VEDERE BARI-SIENA Il Parma a pezzi Fuori Mariga Paloschi, Bojinov E Galloppa è squalificato Ma Guidolin è sereno: «Non ci sono pressioni di classifica» Siena: pace coi tifosi e dopo il Bari c è il ritiro Per il Siena più allenatori (3) che vittorie (1). Ci vuole la svolta. Con 3 punti, il Bari salirebbe a quota 21: mezza salvezza. San Nicola, ore 15 FRANCO CIRICI ALESSANDRO LORENZINI SANDRO PIOVANI dvanta tre salvezze consecutive con il Siena, ma oggi con il Bari può dare il colpo di grazia al suo vecchio amore. «Mi spiace - confida Giorgio Perinetti, d.s. dei pugliesi -, sono rimasto legato a Siena ed alla società, ma abbiamo la necessità di riprendere il cammino interrotto a Roma». «Il Siena? Me lo aspetto quanto mai vivo - aggiunge -, con il cambio dell'allenatore. E poi Malesani ha buone idee. Non li darei per spacciati, il passato insegna che le rimonte sono possibili». PARMA dl effetto sorpresa è svanito: il Parma, nonostante le dichiarazioni d'intento («Obiettivo 40 punti, siamo a -17»), è chiamato a difendere il suo quinto posto dall'attacco di un Napoli che sarà accompagnato da migliaia di sostenitori. Tanto che il Tardini potrebbe essere tutto esaurito, come non accadeva da anni. Altro segnale di una vitalità calcistica ritrovata. E l'esame di maturità degli emiliani arriva nel momento peggiore: perché c'è Galloppa squalificato, perché Paloschi è infortunato, perché Mariga ha avuto un altro problema muscolare e perché Bojinov, ancora acciaccato tra influenza e piccoli, guai vari non è stato convocato. Quale modulo? «La classifica non ci dà pressioni», dice Francesco Guidolin. E allora che fare? L'allenatore del Parma se lo sta chiedendo da giorni. Avanti con il collaudato o ritorno al di inizio stagione? Buona la prima viene da dire, con Lanzafame che affiancherà Amoruso e Lunardini piazzato davanti alla difesa. Certo che la tentazione di rilanciare Biabiany e lo stesso Lanzafame sulle fasce è forte: anche il in fondo garantisce rapidità nella fase offensiva insieme ad un buon equilibrio difensivo. In più il gruppo storico della squadra crociata non dimentica che l'ultima gara con il Napoli, al Tardini, segnò una delle pagine più buie della storia del club emiliano: Parma sconfitto e praticamente in B, con tre espulsioni a testimoniare le difficoltà di quel periodo. E nessuno ha voluto commentare ufficialmente le parole del presidente partenopeo De Laurentiis: «Sono sicuro che il Napoli vincerà 3-0 al Tardini». «Un modo per caricare i suoi», la risposta di Guidolin. Il pomeriggio dunque si preannuncia caldo. Serenità Il gruppo Meleam (ha già virato sul Bologna) ha ritenuto altamente offensivo per la propria reputazione il comunicato in cui il gruppo Matarrese ha rifiutato l'offerta di acquisto. A prescindere, dopo otto anni il Bari non è più in vendita. «Finalmente - esclama Perinetti. E una decisione che dà serenità alla squadra ed all ambiente». Debutto Pur avendo poco tempo a disposizione Alberto Malesani spera di aver trovato la giusta quadratura per il suo Siena. «Abbiamo lavorato tanto ha detto Malesani, mai sconfitto in carriera dal Bari anche se c'è tanto ancora da fare. La solidità della squadra passa attraverso tanti aspetti, non solo quelli dell'assetto tattico complessivo». Dopo la partita in Puglia, squadra in ritiro (sede ancora da decidere). «Non si tratta di una punizione ha aggiunto il tecnico, ho comunicato questa decisione prima della gara di Bari, a prescindere dal risultato. E' stata una decisione mia, un modo per lavorare di più e meglio». Ieri mattina, intanto è stata «firmata» una tregua fra tifosi e la squadra, che dunque non subirà più contestazioni. Rimane la rottura fra la curva e la società. E al vertice del club presto la carica di presidente potrebbe essere assunta da Alberto Parri, imprenditore ed ex presidente della Mens Sana, con Lombardi Stronati che tornerebbe ad assumere quella di amministratore delegato.

15 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 15 SERIE A «De Rossi fuori Ha perso 7 chili» Sul capitano Le critiche? Il suo unico torto è aver giocato anche quando non era al top. Ma i tecnici uno come lui lo vogliono sempre x HA DETTO Su Totti Speriamo che si sia saziato con la tripletta segnata al Bari Oggi i giallorossi sono di scena a Bergamo Il tecnico deve rinunciare al centrocampista Ranieri e le voci sul centrocampista: «Gioca col Basilea, al 100% resta a Roma. Totti può battere il record di Piola» Perché vedere ATALANTA-ROMA Conte deve dare un impronta definitiva agli orobici, la Roma non sa ancora che stagione sarà. Azzurri d Italia, ore 15 MASSIMO CECCHINI BERGAMO dnon contate su Babbo Natale. Stavolta Francesco ha lasciato a Roma il vestito rosso d ordinanza quello degli spot e quindi all Atalanta oggi vorrebbe lasciare al massimo un po di carbone preso in prestito dalla Befana. Ad addolcirlo, però, sono le recenti parole di Lippi nei suoi confronti. «Mi ha fatto piacere ciò che ha detto su di me. Io sono tranquillo, più avanti verificheremo tutto». Poi benedice il tridente («È un modulo che mi piace»), mentre sul suo rientro-boom di domenica scherza: «A saperlo aspettavo il derby, così i tre gol li facevo alla Lazio...». Caso De Rossi Per un capitano brillante, un aspirante graduato costretto ai box dalla degenza ospedaliera causa calcoli renali. Daniele De Rossi ha fatto passi da gigante, ma Claudio Ranieri preferisce non rischiarlo. «Sta bene, si è allenato per ciò che poteva spiega. Ha fatto esami e i valori sono in ordine, ma ha perso 7 chili. Vogliamo farlo rientrare gradatamente. Magari un tempo con Basilea, poi sarà pronto per il derby». Porta chiusa, ovvio, alla sua cessione. «Non va via al GUIDO MACONI ZINGONIA (Bg) ddella serie «Dio perdona, io no». La variante arriva da Antonio Conte che ancora scottato dall eliminazione di coppa con il Lumezzane, ieri ha lanciato un avviso ai naviganti: «Io perdono una volta, la seconda no». Sfogo Messaggio forte per avere una reazione subito con la Roma. «Prima di Natale ci attendono 4 partite difficili, se non le affrontiamo con il giusto atteggiamento rischiamo di prenderle. A gennaio si apre il mercato, chi non ha voglia di lottare e sudare per questa maglia, giri Daniele De Rossi, 26 anni, ieri a fine allenamento mentre colloquia con Montali MANCINI x HA DETTO R A ZINGONIA IL TECNICO STRIGLIA I SUOI DOPO IL K.O. CON IL LUMEZZANE Conte: «Chi vuole restare deve avere altri atteggiamenti» Konan non tesserato 100%. Se succede, vado via pure io. Così siete sicuri che resto». Insomma, bandiera come Totti, anche se qualche critica al capitano negli ultimi mesi era arrivata. «Forse il torto di Francesco è stato giocare alcune volte anche quando non era al top, ma come mai ogni allenatore lo vuole sempre in campo? Non meriterebbe di essere discusso. È a 87 gol dal record di Piola? Gli auguro di batterlo. Dipenderà solo dalle sue condizioni fisiche, sappiamo che non è uno che si risparmia. Ha parecchie placche nelle gambe, i compagni ogni tanto ci scherzano su. Per cui, se la fortuna e il fisico lo aiuteranno, potrà riuscirci». al largo. Non costringiamo nessuno a rimanere». Uno sfogo che segue quello del presidente Ruggeri. Squadra in ritiro punitivo da venerdì, animi roventi dentro e fuori, con i tifosi arrabbiatissimi. Conte deve lavorare per riportare la squadra sui binari giusti. «La sconfitta con il Lumezzane servirà da lezione. Con la Roma servirà un atteggiamento e un approccio diverso, dobbiamo fare la partita della vita e giocare con il sangue negli occhi». Pericolo Bergamo Ranieri poi vira sull ipotesi tridente. «Potrebbe essere fatto anche in gare esterne. Bisogna cantare e portare la croce. Se portiamo solo la croce non funziona: loro devono cantare. Bergamo è un campo difficile, stimo molto Conte. Dopo la sconfitta col Lumezzane in Coppa sono andati in ritiro, saranno arrabbiati, per questo io i ragazzi li ho avvisati: dovremo subire la loro reazione dopo la caduta». Voglia di punta Dopo aver ribadito che non esistono bocciature («lo scorso anno litigai con Trezeguet, ma poi lo feci giocare. Non sono uno che lascia fuori quelli con cui discute. Per me al primo posto c è la squadra»), Ranieri chiude sul mercato: «Per gennaio cerchiamo un centravanti, ma non lo faremo per "lavare la faccia ai tifosi". Ci occorre uno che dia veramente un aiuto». Zigic e Toni sarebbero pronti, ma il lavoro non è finito. «Atalanta, io non perdono più» f Scelte Oggi il tecnico nerazzurro si affiderà ancora alla coppia Tiribocchi-Acquafresca, decisiva a Siena con un gol a testa. La conseguenza è l esclusione di capitan Doni, stavolta in panchina per scelta tecnica. E quando a gennaio sarà a disposizione Chevanton, scegliere gli esclusi sarà ancora più difficile (è invece finito ieri il provino di Konan, non sarà tesserato). Ma ora quel che più conta è cancellare subito la sconcertante prova con il Lume. Lucchetto «Sappiamo di affrontare una grande squadra, che sta disputando un campionato al di sotto del suo valore dice Conte sulla Roma ma noi dobbiamo pensare solo alla nostra classifica e a giocare per vincere a tutti i costi. Mi aspetto una gara da Atalanta, sono sicuro che la faremo». In settimana aveva scherzato sulla marcatura a Totti, ipotizzando «una gabbia con lucchetto» come modo migliore per fermare il capitano giallorosso. «E speriamo che la tripletta di domenica scorsa l abbia saziato», ha aggiunto ieri. La formazione? L unico vero dubbio sembra riguardare la scelta tra Ferreira Pinto e Ceravolo per la fascia destra. Ma al di là di chi giocherà, servirà un Atalanta con la testa alla partita. Altrimenti Conte comincerà a fare i suoi conti. E non è un gioco di parole. w I NUMERI 21 I giorni senza De Rossi Daniele è out dall 8 novembre: prima la frattura dello zigomo, poi la colica renale 11 Le gare di Daniele quest anno Prima dello stop, De Rossi aveva giocato 11 gare di campionato, segnando 3 gol 87 I gol di Totti da Piola Con la tripletta al Bari Totti è salito a 187 gol in serie A. Piola è primo con 274 IL TREQUARTISTA ROSANERO Fabrizio Miccoli, 30 anni, fantasista salentino del Palermo OMEGA Miccoli ci ripensa: «Non me ne vado Palermo, seguimi» Perché vedere CHIEVO-PALERMO I veneti non vincono in casa da due mesi, i rosanero sono alla prima in A con Delio Rossi in panchina. Bentegodi, ore 15 ALESSIO D URSO PALERMO daveva pensato di lasciare Palermo, Fabrizio Miccoli, il giorno dopo aver visto i suoi familiari sconvolti per il furto in casa subìto durante la sfida dei rosanero contro l Udinese del 25 ottobre, mentre lui era in campo. Poi che cos è successo? «Ho ricevuto la solidarietà di tantissima gente in città, la società mi è stata molto vicino e io ho deciso di cambiare idea: ho ritenuto che fosse giusto continuare qui. Avevo davvero in mente di lasciare tutto, perché vedere la mia famiglia terrorizzata mi ha toccato dentro. Ho subito il colpo, anzi ne ho subiti due...». Cioè? «C è stata gente che dopo quel fattaccio ha detto e scritto che io non ero più lo stesso in campo. Ma scherziamo? Ho segnato due gol a San Siro con l Inter, ho dato tutto contro il Genoa, il Bologna e il Catania. A Milano potevo anche non andare per come ero turbato in quel momento. Ci sono rimasto male, queste sono cose assurde. Io vorrei essere giudicato solo per quello che faccio in campo, il resto sono fatti miei». La settimana è iniziata con l esonero di Walter Zenga ed è proseguita con la vittoria in Coppa Italia sulla Reggina: che cos è cambiato col nuovo tecnico Delio Rossi? «Il mister è entrato nello spogliatoio con rispetto, ha parlato con tutti avviando un bel dialogo con la squadra. Si è calato subito nella realtà e da parte nostra c è stata la volontà di seguirlo immediatamente con convinzione». Con Zenga lei ha detto di aver avuto sempre un rapporto chiaro e corretto: Giovanni Tedesco ha rivelato che entrambi, lei da capitano, avete parlato con Zamparini dopo la sconfitta di Bologna. «Perché era giusto prendersi le responsabilità della situazione. Se Zenga ha avuto le sue colpe, anche noi era giusto che ci addossassimo le nostre. Quando le cose non vanno bene tutti devono risponderne. Al presidente abbiamo voluto dire questo, è stato un atto di onestà da parte della squadra». In Coppa siete tornati all antico al Barbera: col modulo , col rientrante Liverani in mezzo e Simplicio sulla trequarti. «Decisioni del mister. Di sicuro ci conosciamo molto bene. È normale che con Simplicio ci si capisca al volo perché a Palermo giochiamo insieme da tre anni, ma questo non vuol dire che con Pastore non ci sia intesa. Rossi ha tante possibilità, tocca a noi sfruttarle per il bene del Palermo». La sfida di Chievo può essere la nuova svolta per voi? «Con l atteggiamento giusto in campo, possiamo riprendere il cammino in un certo modo. Il mio obiettivo e quello di tutti i miei compagni è di arrivare più in alto possibile sia in Coppa che in campionato, vogliamo ottenere il massimo sempre. Dedico l ultimo gol che ho realizzato contro la Reggina a Maila, la bimba appena nata dei miei fraterni amici di Lecce Manrico e Fabiana: da queste sensazioni positive riparto con grande entusiasmo». CHIEVO Di Carlo: «Servono più concretezza e più carattere» VERONA Dopo due sconfitte consecutive, il Chievo punta sulla gara col Palermo per ricominciare a muovere la classifica e dare anche una soddisfazione ai propri tifosi, visto che la vittoria al Bentegodi manca dalla gara con il Genoa del 20 settembre. Di Carlo cerca di nascondere l emozione davanti a dei colori a cui è molto legato: «Troveremo un Palermo di qualità e stimolato dal cambio di allenatore. Il Chievo è consapevole della forza dell avversario, ma dobbiamo vincere e per farlo dovremo tirare fuori tutto il carattere e cercare di essere concreti per sfruttare tutte le occasioni». Giancarlo Tavan

16 R 16 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA

17 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 17 # SERIE A 14 a GIORNATA La guida CLASSIFICA SERIE A SQUADRE PT PARTITE RETI G V N P F S INTER JUVENTUS MILAN SAMPDORIA PARMA GENOA FIORENTINA CAGLIARI NAPOLI BARI ROMA UDINESE PALERMO CHIEVO LAZIO BOLOGNA ATALANTA LIVORNO CATANIA SIENA CHAMPIONS PRELIMINARI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di: 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico. PROSSIMO TURNO Sabato 5 dicembre MILAN-SAMPDORIA (ore 18) JUVENTUS-INTER (ore 20.45) Domenica 6 dicembre, ore 15 BOLOGNA-UDINESE FIORENTINA-ATALANTA GENOA-PARMA LIVORNO-CHIEVO NAPOLI-BARI PALERMO-CAGLIARI SIENA-CATANIA ROMA-LAZIO (ore 20.45) MARCATORI 10 RETI Di Natale (2, Udinese) 9 RETI Totti (3, Roma); 8 RETI Milito (1, Inter); Pazzini (Sampdoria) 7 RETI Hamsik (Napoli) 10 Antonio Di Natale, 32, leader dell Udinese LAPRESSE ATALANTA (4-4-2) ROMA ( ) OGGI ORE 15 PREZZI da 14 a 110 euro TV Sky Calcio 3; Premium Calcio 3 ATALANTA ROMA De Rossi viene tenuto a riposo precauzionale. Dubbio su Juan. PANCHINA 32 Doni, 2 Cicinho, 13 Motta, 14 Faty, 11 Taddei, 19 Baptista, 89 Okaka. All. Ranieri. BALLOTTAGGI Juan-Motta 60-40%, Burdisso-Motta 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Perrotta. INDISPONIBILI De Rossi, Cassetti e Tonetto. ALTRI Greco, Esposito, Artur, Antunes, Cerci, Guberti, Lobont. INTER ( ) FIORENTINA ( ) OGGI ORE 15 PREZZI da 21 a 350 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1; Dahlia Calcio 2 INTER 12 JULIO CESAR ZANETTI LUCIO 14 MATERAZZI 11 CHIVU VIEIRA MUNTARI QUARESMA STANKOVIC BALOTELLI 22 MILITO 11 GILARDINO VARGAS SANTANA MARCHIONNI MONTOLIVO ZANETTI GOBBI KROLDRUP DAINELLI COMOTTO FIORENTINA 1 1 CONSIGLI GARICS TALAMONTI BIANCO BELLINI CERAVOLO DE ASCENTIS GUARENTE 9 90 ACQUAFRESCA TIRIBOCCHI FREY 22 PADOIN 10 TOTTI VUCINIC MENEZ PERROTTA 33 7 BRIGHI PIZARRO RIISE JUAN MEXES BURDISSO 27 JULIO SERGIO ARBITRO Tagliavento di Terni (Copelli e Di Liberatore / Pinzani) Manfredini e Valdes convocati, cileno in panca. Dubbio Ferreira Pinto-Ceravolo. PANCHINA 32 Coppola, 26 Pellegrino, 7 Madonna, 18 Caserta, 20 Valdes, 79 Ferreira Pinto, 72 Doni. All. Conte. BALLOTTAGGI Ceravolo-Ferreira Pinto 55-45%. SQUALIFICATI Peluso (1). DIFFIDATI Bianco. INDISPONIBILI Barreto, Radovanovic. ALTRI Costinha, Layun, Bonaventura, Tiboni, Manfredini. ARBITRO Damato di Barletta (Grilli e Rosi / Russo) Arnautovic e Suazo in corsa per un posto in panchina ai danni di Mancini. PANCHINA 1 Toldo, 2 Cordoba, 25 Samuel, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 30 Mancini, 9 Eto o. All. Mourinho. BALLOTTAGGI Quaresma-Eto o 55-45%, Materazzi-Samuel 55-45%. SQUALIFICATI Maicon (2). DIFFIDATI Muntari, Stankovic, Thiago Motta. INDISPONIBILI Santon e Sneijder. ALTRI Suazo, Anautovic, Khrin. Dubbio fino all ultimo: Santana o Jovetic? Out Natali: convocato Masi, centrale difensivo classe 90. PANCHINA 35 Avramov, 23 Pasqual, 48 Masi, 20 Jorgensen, 29 De Silvestri, 8 Jovetic, 9 Castillo. All. Prandelli. BALLOTTAGGI Santana-Jovetic 50-50%, Gobbi-Pasqual 50-50%. SQUALIFICATI Donadel (1). DIFFIDATI Zanetti. INDISPONIBILI Gamberini, Mutu, Natali. ALTRI Seculin, Babacar. f Show a San Siro: per l Inter c è la Fiorentina La Juventus di Del Piero in casa del Cagliari BARI (4-4-2) SIENA (4-3-3) OGGI ORE 15 PREZZI da 18 a 35 euro TV Sky calcio 6; Premium Calcio DEL GROSSO BRANDAO TERZI 85 CURCI ARBITRO Candussio di Cervignano del Friuli (Pugiotto e Preti / Guida) BARI 23 JAROLIM SIENA A centrocampo dovrebbe rientrare Jarolim. Genevier in vantaggio su Codrea. PANCHINA 31 Pegolo, 21 Rossi, 77 Ficagna, 24 Jajalo, 10 Codrea, 11 Calaiò, 9 Paolucci. All. Malesani. BALLOTTAGGI Genevier-Codrea 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Codrea. INDISPONIBILI Rossettini, Parravicini. ALTRI Jaakkola, Ivanov, Garofalo, Filipe, Larrondo, Guadalupi, Ekdal, Reginaldo. LAZIO GILLET A. MASIELLO RANOCCHIA BONUCCI PARISI ALVAREZ DONATI ALMIRON GHEZZAL MACCARONE MEGGIORINI BARRETO 17 FINI 11 KOMAN 2 8 GENEVIER VERGASSOLA 86 MUSLERA VIVIANO 87 ROSI Ventura recupera Alvarez, ma perde Langella. Sulla sinistra largo a Koman. PANCHINA 25 Padelli, 30 Allegretti, 9 De Vezze, 27 Stellini, 3 Diamoutene, 88 Kamata, 18 Greco. All. Ventura. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Donati. INDISPONIBILI Donda, Paro, Sforzini, Rivas, Gazzi, S. Masiello, Kutuzov, Langella. ALTRI Lamberti, Bellomo, Visconti, Belmonte, Antonelli, Yago. LAZIO ( ) BOLOGNA ( ) OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 99 euro TV Sky Calcio 5; Premium Calcio 4; Dahlia Calcio DIAKITE STENDARDO RADU BROCCHI BARONIO MATUZALEM KOLAROV FOGGIA 9 ZARATE ROCCHI 25 9 ZALAYETA DI VAIO 85 ADAILTON MUDINGAYI GUANA MINGAZZINI LANNA BRITOS PORTANOVA RAGGI ARBITRO Bergonzi di Genova (Giachero e Comito / Calvarese) BOLOGNA 1 Confermata la difesa a tre. PANCHINA 88 Berni, 2 Lichtsteiner, 25 Cribari, 6 Dabo, 5 Mauri, 23 Meghni, 21 S. Inzaghi. All. Ballardini. BALLOTTAGGI Diakite-Cribari 70-30%. SQUALIFICATI Cruz (3). DIFFIDATI Baronio, Kolarov, Mauri, Zarate. INDISPONIBILI Bizzarri, Makinwa, Perpetuini, Siviglia. ALTRI Artipoli, Bonetto, Del Nero, Eliseu, Firmani, Ledesma, Manfredini, Pandev, Scaloni. Raggi ha recuperato e parte titolare. Adailton dietro Zalayeta-Di Vaio, Mudingayi sostituisce Valiani. PANCHINA 15 Colombo, 21 Zenoni, 18 Moras, 11 Vigiani, 10 Bombardini, 19 Tedesco, 41 Marazzina. All. Colomba. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Britos, Portanova. INDISPONIBILI Mutarelli, Valiani, Lavecchia. ALTRI Osvaldo, Pasi, Gimenez, Santos, Bassoli. CAGLIARI ( ) JUVENTUS ( ) OGGI ORE 15 PREZZI da 20 a 80 euro TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 2; Dahlia Sport 22 MARCHETTI PISANO ASTORI LOPEZ AGOSTINI DESSENA CONTI BIONDINI 7 27 COSSU 9 JEDA NENÈ 29 DE CEGLIE 10 DEL PIERO 8 MARCHISIO ARBITRO De Marco di Chiavari (Faverani e Stefani / Doveri) CAGLIARI Allegri mischia le carte: Dessena e Nenè in vantaggio su Lazzari e Matri. PANCHINA 24 Lupatelli, 21 Canini, 10 Lazzari, 18 Parola, 20 Barone, 32 Matri, 23 Larrivey. All. Allegri. BALLOTTAGGI Dessena-Lazzari 60-40%, Nenè-Matri 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Canini, Conti. INDISPONIBILI Marzoratti. ALTRI Cotza, Sivakov, Ragatzu, Brkljaca, Carta, Gallon. JUVENTUS Amauri sembra recuperato. PANCHINA 13 Manninger, 33 Legrottaglie, 21 Grygera, 4 Melo, 16 Camoranesi, 20 Giovinco, 40 Immobile. All. Ferrara. BALLOTTAGGI Poulsen-Melo 65-35%, Amauri-Immobile 70%-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Grygera, Legrottaglie, Poulsen. INDISPONIBILI Grosso, Salihamidzic, Iaquinta, Trezeguet. ALTRI Chimenti, Ariaudo, Molinaro, Zebina, Tiago. PARMA (5-3-2) NAPOLI ( ) PARMA 23 AMORUSO 83 MIRANTE ZACCARDO PACI PANUCCI LUCARELLI CASTELLINI DZ I LUNARDINI MORRONE 9 LANZAFAME 19 DENIS HAMSIK QUAGLIARELLA ARONICA PAZIENZA GARGANO MAGGIO CONTINI CANNAVARO CAMPAGNARO NAPOLI 3 CHIELLINI 28 DIEGO 18 POULSEN 26 DE SANCTIS Mazzarri è orientato a schierare Denis come punta centrale allargando sulla destra Quagliarella. PANCHINA 1 Iezzo, 2 Grava, 16 Zuniga, 21 Cigarini, 18 Bogliacino, 12 Pià, 9 Hoffer. All. Mazzarri. BALLOTTAGGI Denis-Pià 80-30%, Pazienza-Cigarini 90-10%. SQUALIFICATI Rinaudo (3). DIFFIDATI Rinaudo. INDISPONIBILI Lavezzi, De Zerbi, Santacroce, Datolo. ALTRI Gianello, Amodio, Rullo. 1 BUFFON 11 AMAURI 22 SISSOKO 5 CANNAVARO 2 CACERES OGGI ORE 15 PREZZI da 15 a 90 euro TV Sky Calcio 4; Premium Calcio 5; Dahlia Calcio 4 ARBITRO Trefoloni di Siena (Galloni e Marzaloni / Stefanini) Out Bojinov, oltre a Paloschi e Mariga. PANCHINA 1 Pavarini, 19 Zenoni, 15 Dellafiore, 3 Antonelli, 32 Budel, 11 Pisanu, 20 Biabiany. All. Guidolin. BALLOTTAGGI Paci-Dellafiore 60-40%, Castellini-Antonelli 60-40%. SQUALIFICATI Galloppa (1). DIFFIDATI Lucarelli, Paloschi, e Morrone. INDISPONIBILI Paloschi, Bojinov, Mariga. ALTRI Russo, Traore, Fontanello. CHIEVO ( ) PALERMO ( ) OGGI ORE 15 PREZZI da 25 a 95 euro TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 7; Premium Calcio 1 (differita); Dahlia Calcio 1 CHIEVO Confermata la formazione di Coppa con gli innesti di Balzaretti e Migliaccio. PANCHINA 83 Rubinho, 3 Goian, 21 Melinte, 88 Blasi, 9 Nocerino, 20 Budan, 90 Hernandez. All. Rossi. BALLOTTAGGI Sirigu-Rubinho 70-30%, Migliaccio-Nocerino 60-40%, Bresciano-Blasi 60-40%. SQUALIFICATI Carrozzieri, Pastore. DIFFIDATI Cavani, Migliaccio. INDISPONIBILI Tedesco, Succi. ALTRI Brichetto, Adamo, Conti, Davì, Mchedlidze, Bertolo, Morganella. CATANIA 28 SORRENTINO SARDO MORERO MANDELLI MANTOVANI PINZI RIGONI 9 MARCOLINI BENTIVOGLIO PELLISSIER ABBRUSCATO 10 7 MICCOLI CAVANI 30 SIMPLICIO BRESCIANO LIVERANI MIGLIACCIO 42 BALZARETTI 5 BOVO PALERMO 24 KJAER 46 SIRIGU ARBITRO Mazzoleni di Bergamo (Petrella e Lanciani / Rocchi) CATANIA ( ) MILAN ( ) 21 ANDUJAR 16 CASSANI In difesa Morero e Sardo al posto di Yepes e Frey. Ballottaggio Rigoni-Iori. PANCHINA 18 Squizzi, 8 Malagò, 3 Scardina, 15 Iori, 19 Ariatti, 11 Granoche, 23 Bogdani. All. Di Carlo. BALLOTTAGGI Rigoni-Iori 51-49%, Abbruscato-Bogdani 90-10%. SQUALIFICATI Luciano, Yepes. DIFFIDATI Marcolini. INDISPONIBILI Frey, Moro. ALTRI Miskiewicz, Hanine, Piccolo, De Paula, Gasparetto. OGGI ORE PREZZI da 40 a 250 euro TV Sky Sport 1 HD e Sky Cal. 1 HD; Premium Cal. e Prem. Cal. HD; Dahlia Sport BELLUSCI SILVESTRE SPOLLI ALVAREZ BIAGIANTI CARBONI LLAMA 25 7 MARTINEZ MASCARA 15 MORIMOTO RONALDINHO BORRIELLO PATO 10 SEEDORF AMBROSINI FLAMINI ZAMBROTTA T. SILVA NESTA ABATE MILAN DIDA ARBITRO Brighi di Cesena (Niccolai e Papi / Tozzi) Provati gli schemi con Flamini e Ambrosini al centro della squadra. Abate in buona forma. PANCHINA 30 Storari, 4 Kaladze, 19 Favalli, 77 Antonini, 49 Di Gennaro, 9 Inzaghi, 11 Huntelaar. All. Leonardo. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Pirlo (1). DIFFIDATI Inzaghi. INDISPONIBILI Oddo, Gattuso, Onyewu. ALTRI Abbiati, Roma, Bonera. 1 Martinez potrebbe giocare dall inizio. PANCHINA 30 Campagnolo, 2 Potenza, 33 Capuano, 8 Ledesma, 13 Izco, 19 Ricchiuti, 9 Plasmati. All. Atzori. BALLOTTAGGI Alvarez-Bellusci 60-40%, Biagianti-Izco 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Delvecchio, Andujar, Carboni. INDISPONIBILI Barrientos, Sciacca, Delvecchio, Marchese, Pesce. ALTRI Augustyn, Kosicky, Moretti, Terlizzi. taccuino FIORENTINA Visita a sorpresa a Borgonovo FIRENZEd Approfittando della trasferta a Milano, Cesare Prandelli e una delegazione della Fiorentina si sarebbe recata di sorpresa a Giussano (Mi), per trovare Stefano Borgonovo, l indimenticato ex viola (e Milan) colpito dalla Sla. INCHIESTA DI POTENZA Evangelisti non risponde al Gip d(g.im.) Luca Evangelisti, teste chiave dell inchiesta-scommesse (che però s è avvalso della facoltà di non rispondere) è stato interrogato ieri dal Gip di Potenza. Tutto rinviato davanti al giudice del riesame. PRIMAVERA Milan e Inter ok Derby alla Roma dla 10 a giornata. Girone A Grosseto-Genoa 0-2; Juve-Cagliari 3-0; Livorno-Siena 0-1; Modena-Fiorentina 0-3; Parma-Torino 1-1; Samp-Piacenza 6-1; Sassuolo-Empoli 0-1. Class. Samp* 25, Juve* 22, Empoli** e Siena* 18, Piacenza 16, Sassuolo 14, Fiorentina**** 12, Parma** e Cagliari* 11, Genoa*** 8, Modena* e Torino 7, Livorno 4, Grosseto 0. (* una partita in meno) Girone B Atalanta-Chievo 2-0; Brescia-Padova 5-0; Cesena-Inter 0-1; Cittadella-Udinese 0-3; Mantova-Bologna 3-2; Milan-AlbinoLeffe 2-0; Triestina-Vicenza 5-3. Class. Milan* e Atalanta 20, Brescia 19, Inter** e AlbinoLeffe 18, Mantova 16, Udinese 14, Chievo* 13, Cesena e Triestina 12, Bologna 8, Vicenza 7, Cittadella e Padova 5. (* una partita in meno) Girone C Bari-Napoli 3-0; Catania-Ascoli 2-0; Crotone-Reggina 1-1; Frosinone-Ancona 0-2; Gallipoli-Salernitana 0-0; Lecce-Palermo 0-3; Roma-Lazio 2-0. Class. Roma 28, Palermo 23, Bari 18, Lazio e Salernitana 17, Napoli e Catania 16, Reggina* e Ascoli* 13, Frosinone 10, Ancona 9, Lecce 8, Crotone 5, Gallipoli 2. (* una partita in meno) CALCIO A 5 Marca sconfitta Aggancio Luparense d(g.l.g.) 9 a giornata: Augusta-Arzignano 6-2; Montesilvano-Marca 2-0; Lazio-Napoli Barrese 2-3; Luparense-Pescara 3-1; Napoli-Atiesse 1-8; Napoli Vesevo-Kaos Bologna 8-3; Cagliari-Bisceglie 3-3. Class.: Luparense* e Marca 22, Montesilvano 20, Augusta 15, Bisceglie 14, Napoli Vesevo e Arzignano 13, Atiesse 10, Kaos 9, Lazio e Cagliari 7, Pescara e Napoli 6, Napoli Barrese* 4. (* 1 gara in meno) CALCIO DONNE La Torres frena e molla la vetta (g.l.g.) 5 a giornata: Torino-Bardolino 1-6; Tavagnacco-Fiammamonza 2-1; Torres-Chiasiellis 0-0; Atalanta-Roma 2-7; Lazio-Venezia 1-1; Brescia-Reggiana 0-3. Class.: Bardolino e Tavagnacco 15, Torres 13, Reggiana e Roma 9, Lazio 7, Venezia 5, Torino 4, Brescia e Chiasiellis 3, Atalanta 2, Fiammam. 0. TOTOCALCIO E TOTOGOL Colonne vincenti del concorso n. 99 dtotocalcio Colonna vincente del concorso n. 99: 1-1-X-1-X X-1-1-X Quote: nessun 14 e 13; ai 12 (sono 73): ; ai 9 (43): TOTOGOL Colonna vincente del concorso n. 99: Quote: nessun 14, 13 e 12; agli 11 (sono 11): e 1.640; ai 10 (58): e 207.

18 R 18 # DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA MONDO f Va in scena il «Clasico» numero 159 Diretta Sky Sport 3, alle ore 19 Luci al Camp Nou 5 DOMANDE AI DUE TECNICI PRIMA DELLA SUPERSFIDA DELLA LIGA SPAGNOLA. IL «CLASICO» TRA BARCELLONA E REAL È MOLTO PIÙ DI UNA PARTITA 1 Nessuna partita è attesa al mondo quest anno come Barcellona-Real Madrid. Che tipo di gara ne uscirà? Questo Clasico sarà anche un confronto Guardiola-Pellegrini. Come giudica il suo rivale? Che cosa pensa di aver portato alla squadra con il suo lavoro? Com è cambiata rispetto al passato? Dopo i dubbi della settimana, ha deciso la formazione? E quali scelte si aspetta dal suo avversario? Cosa c è dietro l angolo di Barça-Real? L esito del confronto diretto inciderà molto sulla stagione? BARCELLONA Guardiola: «Sarà una sfida spettacolo... non decisiva» REAL MADRID Pellegrini: «Ho già fatto male al Barça. Ci riprovo» 1 Noi andremo all attacco come sempre e non ho dubbi che il Real farà lo stesso, non è certo una squadra che si accontenta o che specula. Siamo vicini in classifica e questo è normale, l anomalia erano i 9 punti di distacco che il Real aveva da noi un anno fa. Il mondo ci guarda: sarà una partita bellissima. 2 Pellegrini viene criticato troppo. In pochi mesi ha portato al Real un ottima organizzazione difensiva in trasferta ha subito gol solo due volte e la capacità di sfruttare i molti talenti individuali. Sono in testa alla Liga e in Champions, non spendono solo, ma anche lavorano. Se vogliono vincere qui, però, dovranno sudarsela. 3 E inutile che stia qui a guardarmi nello specchio e, forte dei risultati, mi dica quanto sono bravo. La verità è che questa squadra ha giocato un calcio vincente e divertente già con Rijkaard, ma dopo tanti successi evidentemente il gruppo ha mollato un po : l ultima annata di Frank è stata povera di energia. Io ho solo riportato la concentrazione di tutti sul gioco, al 100%, e i risultati sono tornati in modo naturale. 4 Decido poco prima della gara. Messi e Ibra si sono allenati bene e vorrebbero giocare ma la prima partita dopo una lesione muscolare è sempre pericolosissima, e ci devo stare attento. Inoltre, come si è visto martedì, possiamo vincere con Messi e anche senza. Per quanto riguarda il Real, spero che Ronaldo parta dall inizio: giochiamo per la gente, e la gente vuol vedere i migliori. 5 Il mio orizzonte è questa partita. Non penso a Kiev, né al Mondiale per club, il Clasico ha la priorità su tutto. Ma siamo ancora in novembre, nessun risultato sarà definitivo. Pep Guardiola, 38 anni, alla seconda stagione sulla panchina del Barcellona LAPRESSE 1 Mi auguro che si possa offrire al mondo una partita spettacolare. Loro non cambiano mai modo di giocare, noi lo stesso: siamo due squadre che attaccano usando armi diverse, e le nostre sono buone come le loro. Non ho mai firmato per un pari e non comincio oggi, non ho timori e non andremo lì a difenderci. Ho già sfidato il Barça 10 volte col Villarreal, e 4 volte gli abbiamo fatto 3 gol, le cose non mi sono andate poi così male. 2 E un giovane che ha cominciato lavorando benissimo e vincendo subito 3 titoli, una cosa di grande valore anche in un intera carriera. Ritengo però che sia presto per giudicarlo: bisognerà considerare il suo operato su una traiettoria più lunga. 3 Io sono qui per lanciare un progetto nuovo, e non sono d'accordo con chi dice che giochiamo male. Per me giochiamo bene, a parte alcuni momenti precisi che sui giornali si trasformano in gare intere. E poi rispetto al Barça abbiamo numeri migliori in Champions e in Liga. 4 La formazione la deciderò all ultimo. Albiol sta quasi bene, Ronaldo non può essere al 100% dopo un assenza di 56 giorni, ma si allena senza timori e quindi può giocare. Sappiamo tutti che è unico e quello che vale, ma la squadra per fortuna non dipende da lui, da Kakà né da nessun altro. Per lo spettacolo mi auguro che giochino sia Ibra che Messi. 5 Siete voi giornalisti a dover investigare chi e perché dice che io con una sconfitta rischio il posto. Dovreste controllare la posizione del club e chi mette in giro certe voci. Io non ho paura. di P. CONDÒ e F. M. RICCI Manuel Pellegrini, 56 anni, primo anno al Real Madrid, dopo 5 stagioni al Villarreal REUTERS QUI «BLAUGRANA» QUI «BLANCOS» LA SITUAZIONE DELLA LIGA Più Ibra che Messi Torna Yaya Tourè BARCELLONA Questa mattina il Barcellona si allenerà al Camp Nou a porte chiuse: Guardiola aspetta la sessione per decidere se rischiare Ibrahimovic, com è probabile, e Messi, com è più incerto. Touré riprenderà il suo posto davanti alla difesa, dopo aver smaltito i postumi dell influenza A. Come sempre nelle vigilie di Liga, Guardiola non ha portato i giocatori in ritiro. Difesa: dubbio Albiol Raul finisce in panca MADRID Pellegrini ha portato a Barcellona 19 giocatori. Convocato anche Albiol che oggi sosterrà un ultima prova. Se dovesse farcela, Garay in panchina Drenthe in tribuna. Infortunati Guti, Van Nistelrooy e Metzelder, a casa per scelta tecnica l argentino Gago. Prima panchina di Raul in un Clasico dopo 4 anni: allora però si era ripreso da poco da un lungo infortunio. La gara finì 1-1. Siviglia e Valencia pareggiano in casa Giocati ieri tre anticipi: lo Sporting Gijon ha battuto 1-0 il Villarreal di Giuseppe Rossi, grazie al gol di Bilic. Finisce 1-1 tra Valencia e Maiorca (gol di Villa (V), pari di Valero su rigore) mentre Siviglia-Malaga termina 2-2 con una doppietta di Luis Fabiano in risposta alle reti di Fernando e Baha. CLASS.: Real 28; Barcellona 27; Siviglia 26; Valencia 25; Deportivo 22; Maiorca 21; Sporting Gijon 20.

19 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVAR 19 MONDO f Primo big match in trasferta per l allenatore dei Blues: l obiettivo è riportare lo United a -5 s IN EVIDENZA NOTIZIE TASCABILI Derby in vetta Ancelotti alla prova Arsenal Il tecnico del Chelsea cerca di allungare Gunners nei guai: Van Persie out 5 mesi Carlo Ancelotti, 50, è alla sua prima stagione sulla panchina del Chelsea AP V Van Persie Dopo l infortunio nell amichevole con l Italia, l olandese dovrà essere operato alla caviglia V Terry Sicuro il capitano dei Blues: «Abbiamo ritrovato l efficacia dell era Mourinho» DOMANI VOLA A LONDRA Barsanti, 14 anni prova al Nottingham Silvio Barsanti, 14 anni, portiere della squadra giovanissimi del Pietrasanta Marina, domani volerà a Londra per una prova con il Nottingham Forest. Il ragazzo era seguito dai più importanti club italiani. L EX DELLA LAZIO Gascoigne lavora coi baby Newcastle Un po di pace per Paul Gascoigne. L ex compagno Peter Beardsley lo ha chiamato da qualche settimana al suo fianco per collaborare all accademia del Newcastle e lavorare con i ragazzi della società. PLATINI SU HENRY «Serviva un altro arbitro» GIANCARLO GALAVOTTI LONDRA dmiglior attacco della Premier contro miglior difesa della Premier. I più belli contro i più forti. Terzi contro primi. Fabregas contro Lampard. Ecco Arsenal-Chelsea (ore 17), derby dei derby londinesi. Un derby da vincere. Tre punti servono al Chelsea per tornare a 5 punti di vantaggio sul Manchester United, implacabile ieri a Portsmouth (4-1, tris di Rooney). Non basta il pari ai Gunners, che rischiano di vedersi staccare di 11 lunghezze dai Blues. INGHILTERRA Il Manchester vola Rooney, che tris LONDRA (g.c.g.) Triplo Rooney nel 4-1 del Manchester Utd a Portsmouth. Con Ferguson in tribuna, squalificato, il bomber firma due rigori. Giggs che oggi compie 36 anni, festeggia con la punizione del 4-1, suo gol numero 100 in Premier. 14 a GIORNATA Ieri: Blackburn-Stoke 0-0; Fulham-Bolton 1-1; Manchester City-Hull 1-1; Portsmouth-Manchester Utd 1-4; West Ham-Burnley 5-3; Wigan-Sunderland 1-0; Aston Villa-Tottenham 1-1 Oggi: Wolverhampton-Birmingham; Everton-Liverpool; Arsenal-Chelsea CLASSIFICA Chelsea 33; Manchester Utd 31; Tottenham 26; Arsenal 25; Aston Villa 23; Manchester City 22; Liverpool, Sunderland, Stoke 20; Fulham 19; Burnley, Wigan, Blackburn 17; Hull 16; Birmingham, Everton 15; West Ham 14; Bolton 12; Wolverhampton 10; Portsmouth 7. Van Persie Vigilia amara per la squadra di Arsene Wenger: la stagione di Robin van Persie potrebbe essere finita. Uscito in barella all 80 nello 0-0 tra Italia e Olanda il 14 novembre, dovrà essere operato alla caviglia danneggiata nel contatto con il difensore azzurro Chiellini. Inutile il viaggio a Belgrado dei giorni scorsi per la terapia alla placenta equina della dottoressa Kovacevic. Nuovi test a Londra hanno rivelato che i legamenti sono completamente strappati. Verrà operato ad Amsterdam, nella migliore delle ipotesi rientrerà in attività a fine marzo. Ma potrebbe restare fermo un altro mese, pregiudicando la partecipazione al Mondiale. Migliore L Arsenal perde il suo miglior attaccante (8 gol in 15 partite). Ceduto Adebayor al Manchester City in estate, oggi deve dimostrare di poter restare in lizza con Eduardo e Vela. Il Chelsea di Ancelotti macina implacabilmente risultati. Undici vittorie su 13, solo 6 gol incassati in 13 turni, appena 2 più che nel , la prima stagione con Mourinho, per il primo dei due «tituli» inglesi dello Special. Sempre allineato e coperto, il Chelsea alla portoghese non brillava nel merito artistico: Abramovich si annoiava, e quando la gallina ha smesso di fare le uova d oro ha subito cambiato allenatore. Cinici «Con Mourinho ci accusavano di essere cinici e utilitaristici ricorda capitan John Terry. Ma portavamo a casa i risultati. Adesso abbiamo ritrovato quell efficacia, ma il meglio deve ancora venire». L'ultima volta Wenger ha eliminato Carletto dalla Champions, 2-0 a Milano nel ritorno degli ottavi «Centrocampo formidabile con Fabregas, Flamini e Hleb. Sono felice che Flamini e Hleb hanno cambiato squadra». V Wenger L ultima sfida del francese ad Ancelotti finì 2-0 ed il Milan fu eliminato dalla Champions 2008 La mano di Henry continua a far parlare di sé. Ritornato sull argomento il presidente dell Uefa, Michel Platini: «Un arbitro supplementare, dietro la porta, avrebbe visto il fallo di mano. La moviola in campo? Non è una buona soluzione per esperienza ma anche dal punto di vista economico. Si parla di grandi match, ma si potrebbero utilizzare venti telecamere per un incontro alle Far Oer o ad Andorra?». GERMANIA WOLFSBURG PARI, DZEKO NE FA DUE Bayern con i cerotti E a sorpresa c è Toni Visti i tanti infortuni Van Gaal convoca anche l italiano MONACO DI BAVIERA d(m.d.i.) A sorpresa l allenatore del Bayern Van Gaal, con la squadra decimata dagli infortuni, ha inserito anche Luca Toni tra i convocati per il delicato incontro di oggi ad Hannover, in uno dei due posticipi della 14ª di Bundesliga (l altro è Leverkusen- Stoccarda). «Abbiamo a che fare con tanti infortunati, ma questo non può cambiare lo stato delle cose», ha detto il tecnico olandese, facendo capire che i suoi rapporti con Toni non sono mutati. Le gare di ieri Intanto ieri Dzeko è tornato al gol dopo sei turni di digiuno in campionato, ma la sua seconda doppietta stagionale non è bastata al Wolfsburg per superare il Werder a Brema (2-2). Il bosniaco ha portato due volte in vantaggio i campioni di Germania al 42 del primo tempo, ed al 40 della ripresa, i padroni di casa hanno pareggiano prima con Hugo Almeida, poi, nel recupero, con Mertesacker. Nel Wolfsburg non è stato certo fortunato il rientro, dopo due mesi, di Andrea Barzagli. Allo sbando l Hertha di Berlino strapazzata in casa dall Eintracht e quasi spacciata. 14 a GIORNATA Venerdì: Bochum- Colonia 0-0. Ieri: Hertha-Eintracht 1-3; Hoffenheim-Borussia Do. 1-2; Werder-Wolfsburg 2-2; Mainz-Amburgo 1-1; Norimberga-Friburgo 0-1; Borussia Moenc.-Schalke 1-0. Oggi: Leverkusen-Stoccarda; Hannover-Bayern. CLASSIFICA Werder, Leverkusen 27; Schalke 25; Amburgo 24; Hoffenheim, Mainz 23; Wolfsburg 22; Bayern, Borussia Do. 21; Eintracht 19; Borussia Moenc. 18; Hannover, Friburgo 16; Colonia 13; Norimberga, Bochum 12; Stoccarda 11; Hertha 5. TIFOSO SPECIALE Ken Loach a Cantona: «Vieni al Bath City» In campo Eric Cantona non è mai stato banale. Fuori, è diventato quasi una star del cinema. Il regista Ken Loach lo ha anche fatto recitare nel film «Looking for Eric», presentato all ultimo festival di Cannes. E l ipotesi suggestiva di un clamoroso ritorno in campo del francese arriva proprio dal regista inglese. Secondo il tabloid «The Sun», Loach vorrebbe convincere l ex stella del Manchester a giocare per la sua squadra del cuore, il Bath City, se dovesse raggiungere il terzo turno della FA Cup. FRANCIA VALENCIENNES TRAVOLTO DAL LILLA L Auxerre cade a Parigi Marsiglia, che beffa La squadra di Deschamps perde a Lens nel recupero PARIGI (a.g.) ddeludono le outsider. L Auxerre, leader precario, non passa a Parigi. Decide un gol di Clement al 18' st che cancella la crisi del Psg. Il Valenciennes crolla nel derby del nord contro il Lilla che va a segno con Frau (42 p.t.), Gervinho due volte (7 e 14 s.t.) e Cabaye su rigore (42 ). Il Grenoble frena il Lorient. La squadra di Bazdarevic va sotto con un autogol di Cesar (36 p.t.) e poi ribalta il risultato con Matsui (18 s.t.) e Juan (26 ). Ma la beffa arriva al 92 con Gameiro. Il Grenoble infila il terzo punto consecutivo, ma non vince da diciannove turni. Gol vittoria da annullare invece al Sochaux contro il Nizza. Il tiro di Mikari (29 p.t.) si infrange su traversa e palo, ma non supera interamente la linea della porta avversaria. Caduta Marsiglia In serata cade il Marsiglia a Lens: equilibrio per tutta la gara, poi risolve nel recupero un gol di testa in tuffo del brasiliano Eduardo. La squadra di Deschamps paga gli sforzi di Champions. In campo oggi il Bordeaux, che a Nancy non vince da dieci anni. Il Lione invece non batte il Rennes in casa dal a GIORNATA Ieri: Lilla-Valenciennes 4-0; Lorient-Grenoble 2-2; Psg-Auxerre 1-0; Sochaux-Nizza 1-0; Tolosa-Boulogne 1-0; Lens-Marsiglia 1-0. Domani: Le Mans-St. Etienne; Nancy-Bordeaux; Lione-Rennes. Monaco-Montpellier (rinviata). CLASSIFICA Auxerre 26; Lorient, Bordeaux, Lione 25; Montpellier 24; Valenciennes 23; Marsiglia, Monaco 22; Tolosa 21; Nizza 20; Rennes, Psg, Lilla 19; Sochaux, Lens 18; Nancy 17; St. Etienne 13; Boulogne 9; Le Mans 8; Grenoble 3. L ANNUNCIO IN FRANCIA Oggi i dieci finalisti per il Pallone d oro Saranno svelati oggi sul sito francefootball.fr e sulla trasmissione francese Telefoot i dieci finalisti per la vittoria del Pallone d oro Per il momento, sono 30 i pretendenti (nessun italiano) al premio. STELLA ROSSA-PARTIZAN Derby di Belgrado: 8 feriti e 40 arresti Otto feriti e quaranta arresti durante e dopo il derby di Belgrado tra Stella Rossa e Partizan. Un 44enne malato di cuore e un ragazzo di 11 anni sono stati feriti alla testa e portati in ospedale. CAMPIONATO OLANDESE Twente e Az Alkmaar Doppio successo Negli anticipi della 15 a giornata di Eredivisie, successi per l AZ Alkmaar, l Heracles e l Heerenveen. La capolista Twente, in trasferta sul campo del Willem, s impone per 3-1 ed è sempre più sola in vetta.

20 R 20 DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009 LA GAZZETTA SPORTIVA SERIE B SERIE B 16 a GIORNATA 16 a GIORNATA Il Toro sempre peggio Capolinea Colantuono I granata puniti dal Crotone e duramente contestati Cairo pronto al 7 o esonero in 4 anni: in arrivo Beretta FRANCESCO BRAMARDO TORINO dfinisce con un suicidio annunciato la partita della svolta. Nell aria il settimo esonero di Urbano Cairo (in 4 anni), Beretta alla finestra (con Arrigoni e Cagni come alternative), Colantuono verso il benservito. Il Crotone se ne torna a casa con 3 punti e ringrazia del gentile omaggio. Restano le macerie all Olimpico, duecento tifosi che contestano, i giocatori che fuggono sotto scorta, Cairo chiuso nello spogliatoio per due ore con il d.s. Foschi e Colantuono. Il futuro dell allenatore è appeso ad un filo di seta: la solita notte di riflessioni, la domenica di telefonate per rintracciare il sostituto. I numeri Quattro partite senza vittoria (una sconfitta a Trieste e tre pareggi), un Toro inguardabile dai 3 punti contro la Reggina, quasi 40 giorni fa. Nove le giornate consecutive in cui il Crotone ha segnato almeno un gol (12 reti), quattro gare utili consecutive per i calabresi. Queste le cifre, le premesse della sfida dell Olimpico: il toro, con la t minuscola ormai, contro il Crotone di un ex, Franco Lerda, testa dura, cuneese di poche parole, figlio di quel settore giovanile avviato sul viale del tramonto. Numeri da oscuro presagio. Colantuono dopo il pari di Piacenza passa in settimana dal rombo al 4-4-2, ma non immagina che il forfait all ultimo di Sereni per una lombalgia gli sarà fatale. RISULTATI ANCONA-SASSUOLO 2-2 EMPOLI-CESENA 2-0 FROSINONE-ALBINOLEFFE 2-2 LECCE-GROSSETO 3-2 MANTOVA-CITTADELLA domani, ore MODENA-TRIESTINA 2-0 PADOVA-VICENZA 1-2 PIACENZA-ASCOLI 2-1 REGGINA-BRESCIA oggi, ore 15 SALERNITANA-GALLIPOLI 1-3 TORINO-CROTONE 1-2 PROSSIMO TURNO Venerdì 4 dicembre, ore ALBINOLEFFE-LECCE Sabato 5 dicembre, ore ASCOLI-REGGINA BRESCIA-EMPOLI CESENA-FROSINONE CITTADELLA-MODENA GALLIPOLI-TORINO GROSSETO-ANCONA MANTOVA-SALERNITANA SASSUOLO-PADOVA TRIESTINA-CROTONE Lunedì 7 dicembre, ore VICENZA-PIACENZA TORINO CROTONE CLASSIFICA 1 2 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Petrilli (C) al 22', Bonvissuto (C) al 26', Bianchi (T) al 28' p.t. TORINO (4-4-2) Calderoni 4; Rivalta 5,5, Zoboli 4,5 (dal 1' s.t. Colombo 6), Pratali 5, Rubin 6; Diana 5, Gorobsov 6,5, P. Zanetti 5 (dal 1' s.t. Saumel 6), Gasbarroni 5,5; Bianchi 6,5, Vantaggiato 5 (dal 16' s.t. Di Michele 5,5). PANCHINA Tunno, Loviso, Ogbonna, Leon. ALL. Colantuono 4,5. CROTONE ( ) Concetti 6,5; Galeoto6, Legati 6, Abruzzese 6, Morleo 6; De Martino 6, Galardo 6; Gabionetta 6, Mazzarani 6 (dal 20' s.t. Beati 6), Petrilli 6 (dal 24' s.t. Cutolo 6); Bonvissuto 6 (dal 37' s.t. Mendicino s.v.). PANCHINA Farelli, Grillo, Scognamiglio, Di Matteo. ALL. Lerda 6,5. ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa 5 GUARDALINEE Vuoto 5 Ghindai 5 AMMONITI Zanetti (T) per proteste, Gorobsov (T) Legati e De Martino (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.049, incasso euro; abbonati 9.434, quota Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 4-0. In fuorigioco 8-2. Angoli 7-6. Recuperi: primo tempo 1', secondo tempo 4'. Follia Torino-Crotone dura in tutto quattro minuti, dal 22 al 26 del primo tempo, lo spazio necessario ai granata per l ennesimo harakiri. Due svarioni della difesa (Zoboli e Calderoni in croce) sufficienti a regalare a Lerda 3 punti insperati. Sugli spalti il gol di Bianchi passa inosservato. E Rivalta finisce in ospedale con quattro costole incrinate. Un pomeriggio da tregenda. I cori, gli sberleffi, gli insulti non aiutano una squadra allo sbando a rimettersi in carreggiata. La delusione di Rolando Bianchi, 26 anni: il suo dodicesimo gol non ha evitato la sconfitta del Torino LAPRESSE Il colpo del k.o. Perché il tempo per recuperare ci sarebbe, per rimettere in piedi la partita e la classifica in un campionato di basso livello e con 26 giornate a disposizione. I cori «forza ragazze» o «tirate fuori le tette» saranno pure goliardici, ma non portano da nessuna parte. Anni di contestazioni non hanno insegnato che per uscire dalla palude bisogna sopportarne i miasmi, per la sopravvivenza del «toro» con la promozione in A bisogna essere a volte ciechi, immaginare di essere su «Scherzi a parte» quando Calderoni calcia la palla addosso a Pratali e regala lo 0-2 al Crotone, come l assist di Zoboli a Gabionetta sulla linea di fondo per il vantaggio degli ospiti (gli unici due tiri verso la porta dei calabresi). È vero che dalle sabbie mobili se ne esce tutti insieme, mettendoci la faccia, giocatori, società e allenatore nel momento più basso della stagione. Il mal di testa di Colantuono con il dribbling a telecamere e taccuini e il silenzio nel dopopartita sa di esonero annunciato, di resa. La squadra è stata allertata, telefoni cellulari accesi, lunedì si ricomincia, da definire solo la sede del ritiro punitivo. SUL NOSTRO SITO POTETE VEDERE TUTTI I GOL DELLA 16ª GIORNATA DI SERIE B Gazzetta.it PARTITE RETI Diff. SQUADRE PUNTI IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALI reti V N P V N P G V N P F S F S F S ANCONA LECCE EMPOLI CESENA MODENA TORINO VICENZA TRIESTINA SASSUOLO FROSINONE PADOVA GALLIPOLI BRESCIA CROTONE (-2) GROSSETO CITTADELLA PIACENZA ALBINOLEFFE ASCOLI REGGINA MANTOVA SALERNITANA Tre promozioni in serie A. Eventuali playoff tra terza, quarta, quinta e sesta se il distacco tra terza e quarta è meno di 10 punti. Quattro retrocessioni in Prima divisione. Eventuale spareggio tra quartultima e quintultima se ci sono meno di 5 punti di differenza. x HANNO DETTO V Cairo «La mia incazzatura dura da qualche settimana: il Toro è la squadra più costosa della B» V Bianchi «L allenatore non c entra, è colpa nostra: l unica soluzione è tirar fuori la schiuma dalla bocca» R Lerda «Vincere col Torino è un traguardo storico, per me alla prima da ex, ma soprattutto per il Crotone» EMOZIONI E GOL LA SFIDA TORNATA DOPO 13 ANNI Bjelanovic sbaglia un rigore poi decide la gara. Terzo k.o. di fila per Sabatini ROBERTO PELUCCHI MARCATORI 12 RETI Mastronunzio (4, Ancona); Bianchi (1, Torino). 8 RETI Caracciolo (3, Brescia). 7 RETI Antenucci (1, Ascoli); Pinilla (2, Grosseto). 6 RETI Cellini (2, AlbinoLeffe); Colacone (Ancona); Bernacci (2, Ascoli); Eder (3, Empoli); Corvia (2, Lecce); Bruno (Modena); Di Nardo (Padova); Noselli (Sassuolo); Godeas (2, Triestina); Sgrigna (2, Vicenza). 5 RETI Ardemagni (1, Cittadella); Coralli (Empoli); Baclet (Lecce); Nassi (Mantova); Moscardelli (1, Piacenza). 4 RETI Schelotto (Cesena); Iunco (1, Cittadella); Bonvissuto (Crotone); Marianini (Empoli); Caetano e Troianiello (Frosinone); Giacomazzi (1) e Marilungo (Lecce); Martinetti (Sassuolo); Testini (Triestina); Bjelanovic (Vicenza). 3 RETI Miramontes e Schiattarella (Ancona); Do Prado (1, Cesena); Pettinari (Cittadella); Mazzarani (Crotone); Basha, Mazzeo (1) e Santoruvo (Frosinone); Di Gennaro e Ginestra (2, Gallipoli); Carobbio e Turati (Grosseto); Caridi (3, Mantova); Catellani (Modena); Italiano e Soncin (1, Padova); Pagano (Reggina); Cozza (1, Salernitana); Masucci e Riccio (Sassuolo); Di Michele (Torino). Vicenza da derby Padova, è crisi PADOVAd«Chi magna gati no beca gaine», titolava il giornalino dello stadio. Chi mangia i gatti non becca le galline. Invece, concedendosi uno strappo alla tradizionale dieta, i magnagatti le galline le hanno divorate, e con gusto. Il Vicenza non vinceva a Padova dal (1-0) e stavolta l ha fatto in modo più netto di quanto dica il risultato. La chiave Nato gonfio di contenuti e aspettative, il derby ha sparso bollicine nel primo tempo e non si è sgasato neppure quando, dal 20 della ripresa, la squadra di Sabatini è rimasta in nove. E a quel punto, paradossalmente, che il Padova ha dato il meglio, spinto dalla disperazione e agevolato da un Vicenza presuntuoso. Partita condizionata dalle espulsioni, che a termini di regolamento ci stanno e, quindi, sono da mettere nel conto di chi le ha provocate. Anche se Saccani non ha entusiasmato per la gestione della partita (due pesi e due misure con i cartellini, manca un rigore per fallo di Renzetti su Sestu). In undici contro undici, derby da fuochi d artificio. Subito avanti il Vicenza, all 11, con Sestu che, sfruttando una svirgolata di Signori, ha messo in buca d angolo. Pareggio immediato: cross di Rabito in mezzo a tante gambe, zampata decisiva di Trevisan. Al 17 Faisca ha trattenuto per la maglia Bjelanovic, che in area stava raccogliendo di testa un cross di Sestu: rigore ed espulsione del difensore. Agliardi, però, ha intercettato il tiro dal dischetto dello stesso attaccante croato. il punto Senso unico Da quel punto in avanti il Vicenza ha schiacciato il Padova, e dopo aver sfiorato il raddoppio con un colpo di testa di Misuraca (strepitoso Agliardi), ha trovato il gol nel recupero del primo tempo, sfruttando l immobilità della difesa padovana: colpo di testa di Di Cesare sulla traversa, sforbiciata di Bjelanovic in rete. Vicenza spavaldo anche dopo. Sestu ha affettato Renzetti, mentre Misuraca e Bjelanovic hanno tirato matta la difesa padovana, trovando però in Agliardi un muro insuperabile. Lo stupido fallo di Cesar su Misuraca, e il conseguente secondo giallo (20 ), ha dato troppe certezze al Vicenza. Così, trascinato da Rabito e, soprattutto, di Nardo (palo al 39 ), il Padova ha dato senso al finale di partita, ma scaricare le colpe su Saccani è poco onesto. Senza Italiano, squalificato, la squadra fatica a ragionare e in difesa, da qualche tempo, commette troppi errori. Non basta la generosità. Il terzo k.o. di fila potrebbe lasciare scorie pericolose. PADOVA VICENZA di GUGLIELMO LONGHI 1 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Sestu (V) all 11, Trevisan (P) al 12, Bjelanovic (V) al 49 p.t. PADOVA ( ) Agliardi 7,5; Cesar 4, Faisca 4,5, Trevisan 6, Renzetti 5; Bovo 5 (dal 39 s.t. Cani s.v.), Cuffa 5, Jidayi 5,5 (dal 34 s.t. Giovannini s.v.); Rabito 6; Di Nardo 6,5, Soncin 5,5 (dal 35 p.t. Darmian 5,5). PANCHI- NA Cano, Baccolo, Lazzari, Filippini. ALL. Sabatini 5. VICENZA (4-4-2) Fortin 6; Ferri 6,5 (dal 15 s.t. Minieri 6.5), Zanchi 6,5 (45 p.t. Giosa 6,5), Di Cesare 7, Brivio 6,5; Sestu 7,5 (dal 28 s.t. Forò 6), Signori 7, Braiati 6,5, Fabiano 6,5; Misuraca 7, Bjelanovic 7. PANCHINA Cicioni, Carrà, Litteri, Margiotta. ALL. Maran 7. ARBITRO Saccani di Mantova 5,5. GUARDALINEE D Agostini 5,5-Alessandroni 6,5. ESPULSI Faisca (P) al 15 per gioco scorretto, Cesar (P) al 20 s.t. per doppia ammonizione (entrambe g.s.). AMMONITI Di Cesare (V), Ferri (V) e Cuffa (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 6.862, incasso di euro; abbonati 4.038, quota n.c. Tiri in porta 3 (1 palo)-8 (1 palo). Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 0-3. Angoli Recuperi: p.t. 4, s.t. 6. W Empoli e Modena ma che sorpresa Mai visti tanti gol e tanto equilibrio, con gerarchie ancora da definire, squadre che crollano e squadre che rinascono. Tra le prime c è ovviamente il Toro, tra le seconde diamo il benvenuto a Empoli e Modena, sempre più sorprendenti. Non dovevano fare un campionato al vertice, nessuno l aveva chiesto a una squadra ridimensionata dopo che si era chiusa l esperienza di Baldini e a una che lo scorso anno aveva rischiato grosso prima di salvarsi. Eppure l Empoli è terzo ma ha una partita da recuperare e vincendo a Salerno l 8 dicembre potrebbe conquistare il primato accanto ad Ancona e Lecce. E il Modena di Apolloni è piombato in zona playoff grazie ai gol di Sasà Bruno, un intramontabile centravanti che farebbe comodo a molte squadre.

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