25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

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1 Provincia autonoma di Trento 25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Osservatorio provinciale sulla violenza di genere

2 DENUNCE relative a episodi di violenza di genere in provincia di Trento 2011

3 NOTA SUI DATI I dati si riferiscono a tutte le denunce potenzialmente connesse a episodi di violenza di genere presentate a Carabinieri e Polizia di Stato nell anno solare 2011 in provincia di Trento. Le denunce sono state selezionate in funzione della presenza di un reato assimilabile a violenza di genere, le cui vittime sono donne e i cui presunti autori sono uomini. I dati sono stati raccolti direttamente dai Carabinieri e dalla Polizia attraverso una scheda di rilevazione definita nell ambito del Tavolo di collaborazione tra Provincia autonoma di Trento, Commissariato del Governo, Forze dell Ordine e Università di Trento. Lo strumento e le procedure sviluppate si configurano quindi come parte integrante del sistema informativo di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere. 4

4 1. NUMERO COMPLESSIVO DI DENUNCE PER FORZA DELL ORDINE CHE HA RACCOLTO LA DENUNCIA La cifra di 506 indica il numero complessivo di denunce connesse a potenziali episodi di violenza di genere raccolte da Carabinieri e Polizia nell arco dell anno Rapportando questa cifra al numero complessivo di donne presenti in Trentino (nella fascia anni, circa ) si arriva al numero di circa 3 denunce ogni 1000 donne. Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 5

5 2. NUMERO DI REATI INCLUSI IN OGNI DENUNCIA CONSIDERATA Ogni denuncia può includere più di un reato. Come si vede dalla tabella circa due terzi delle denunce contiene un solo reato, mentre il rimanente include due o più reati. Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 6

6 3. ATTIVAZIONE DELLA DENUNCIA Nella maggior parte dei casi la denuncia è presentata direttamente dalla donna vittima di violenza. Solo una denuncia su dieci è presentata da altri o avviata d ufficio. Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 7

7 4. TIPO DI REATO DENUNCIATO Si noti che ogni denuncia può contenere più di un reato e quindi la somma dei reati è superiore al numero complessivo di denunce. Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 8

8 5. DISTRIBUZIONE DELLE DENUNCE E DELLA POPOLAZIONE FEMMINILE PER MACRO-AREA* IN PROVINCIA DI TRENTO La distribuzione delle denunce sul territorio, considerando il luogo dove si è verificato l evento, non è dissimile da quella della popolazione femminile (nella fascia tra i 20 e i 64 anni). Ciò indica una certa proporzionalità territoriale nell incidenza di questo tipo di denunce e il fatto che la violenza di genere sia un fenomeno presente in ogni zona del Trentino. Ci sono alcune differenze territoriali (si veda l incidenza delle denunce per ogni donne nell ultima colonna), ma con un solo punto di osservazione (anno 2011) è difficile dire se queste discrepanze rappresentino delle differenze effettive o siano solo legate alla specifica congiuntura dell anno considerato. * Le macro-areee si riferiscono ai 6 Comandi di Compagnia dei Carabinieri in provincia di Trento Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 9

9 6. ETA DELLA VITTIMA E DEL PRESUNTO AUTORE DEL REATO (esclusi i casi non noti) * Sono esclusi 10 casi in cui l età della vittima non è nota ** Sono esclusi 97 casi in cui l età del presunto autore non è nota Le denunce connesse alla violenza di genere coinvolgono principalmente donne che si collocano nella fascia di età tra i 26 e i 45 anni (più di una denuncia su due). Il fenomeno della violenza di genere è comunque presente trasversalmente per tutte le fasce di età. Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 10

10 7. CITTADINANZA DELLA VITTIMA E DEL PRESUNTO AUTORE DEL REATO (esclusi i casi non noti) * Sono esclusi 17 casi in cui la cittadinanza della vittima non è nota ** Sono esclusi 121 casi in cui la cittadinanza del presunto autore non è nota Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 11

11 8. RELAZIONE DEL PRESUNTO AUTORE CON LA VITTIMA Molto frequentemente, il presunto autore della violenza denunciata si situa nella cerchia familiare o tra i conoscenti. Nella maggior parte dei casi, il presunto autore ha o ha avuto una relazione affettiva con la vittima. Più contenuti i casi di denunce di violenze sul luogo di lavoro o perpetrate da persone sconosciute. Fonte: PAT Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 12

12 Utenti dei servizi socio-assistenziali in provincia di Trento 2011

13 UTENTI DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI 1 gennaio dicembre 2011 I dati sono stati rilevati attraverso la somministrazione di apposite schede alle seguenti organizzazioni che gestiscono servizi finanziati ai sensi delle leggi sulle politiche sociali:!! A.L.F.I.D. (Trento)!! Casa Tridentina della Giovane A.C.S.J.F. (Trento)!! Casa Accoglienza alla Vita Padre Angelo (Trento)!! Centro Antiviolenza (Trento)!! Fondazione Famiglia Materna (Rovereto)!! Cooperativa Punto d Approdo (Rovereto) 15

14 NOTA SUI DATI I dati si riferiscono ai NUOVI ACCESSI di utenti avvenuti nel corso del Sono conteggiati quindi:!! l accesso di un nuovo utente, precedentemente sconosciuto al servizio!! l accesso di un utente conosciuto al servizio ma non in carico da almeno un anno. Questo significa che si conosce il dato relativo ai singoli utenti che effettuano un nuovo accesso presso uno dei servizi ma non è disponibile il dato circa il singolo utente che si rivolge a più servizi nel corso dell anno preso in esame. 16

15 1. NUMERO UTENTI * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) * * ALFID dispone anche di alcuni alloggi in autonomia e di un servizio di pronta accoglienza residenziale Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 17

16 2.1. CITTADINANZA * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 18

17 2.2. NAZIONALITA ** * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) ** Gruppi nazionali più numerosi tra gli stranieri in Trentino. Fonte: Cinformi su dati Servizio Statistica - PAT Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 19

18 2.3. ETÀ * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 20

19 2.4. STATO CIVILE * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 21

20 2.5. TITOLO DI STUDIO * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 22

21 2.6. CONDIZIONE OCCUPAZIONALE * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 23

22 2.7. MINORI PER FASCE DI ETÀ PRESENTI CON LA MADRE NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI! Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 24

23 3. TIPOLOGIA DI VIOLENZA SUBITA ** * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) ** Le donne possono dichiarare di aver subito più forme di violenza Fonte: Servizio politiche sociali e abitative PAT 25

24 4. AUTORE DELLA VIOLENZA * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) ** Le donne possono dichiarare di aver subito violenza da parte di più autori Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 26

25 5. MODALITA DI ACCESSO AI SERVIZI * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 27

26 6. DENUNCIA ALLE FORZE DI POLIZIA PRESENTATA DALLA VITTIMA * Si tratta di dichiarazioni da parte delle utenti rispetto alle denunce presentate **Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 28

27 7. TIPOLOGIA DI INTERVENTI OFFERTI ** * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) ** Numero di utenti destinatarie dell'intervento in più occasioni Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 29

28 CONFRONTO TRA I PRIMI DUE QUADRIMESTRI DEL 2011 E DEL 2012 * Servizi di aiuto non prettamente residenziali (consulenza, orientamento, accompagnamento, ecc) Fonte: PAT - Servizio politiche sociali e abitative 30

29 PROTOCOLLO D INTESA PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE IN PROVINCIA DI TRENTO tra Commissariato del Governo per la provincia di Trento Provincia autonoma di Trento PREMESSO che la Provincia autonoma di Trento con legge provinciale 9 marzo 2010, n.6, Interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittime, ha istituito il Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza (art. 10), di seguito Comitato, organismo tecnico di supporto al comitato per la programmazione sociale con funzioni propositive e consultive, al fine di approfondire le tematiche relative alla tutela delle donne vittime di violenza (delibera n di data 19 novembre 2010); che il Comitato è composto da rappresentanti di associazioni del terzo settore che sul territorio provinciale gestiscono servizi a favore di donne vittime di violenza (ALFID, Casa Tridentina della Giovane, Casa Accoglienza Padre Angelo, Centro Antiviolenza, Fondazione Famiglia Materna, Cooperativa Punto d Approdo), da rappresentanti di soggetti pubblici (APSS; Consiglio autonomie locali, Commissariato del Governo e Forze dell Ordine) nonché dalle strutture provinciali competenti in materia di violenza di genere (Servizio Politiche Sociali e Agenzia per la famiglia); che la legge 6/2010 istituisce altresì l Osservatorio provinciale sulla violenza di genere (art. 11), di seguito Osservatorio, coordinato dall Ufficio per le politiche di pari opportunità dell Agenzia provinciale per la famiglia, il quale cura la raccolta, l elaborazione e l analisi dei dati relativi al fenomeno della violenza contro le donne, in particolare per la conoscenza del fenomeno sul territorio provinciale ; che nel 2011 la Giunta provinciale ha istituito, come previsto all art. 4, comma 2, un Centro di coordinamento delle misure e delle azioni previste dalla legge 6/2010, individuando tra l altro le funzioni dell Osservatorio, nello specifico il compito di acquisire ed elaborare dati e informazioni relativi ai soggetti pubblici e privati coinvolti nel fenomeno della violenza di genere (delibera n di data 11 novembre 2011); 31

30 che il Comitato ha condiviso l opportunità di affrontare con attenzione ed in maniera sistematica la questione della conoscenza del fenomeno della violenza di genere, a partire dalla raccolta dei dati esistenti sul territorio ed in particolare dai dati prodotti dai soggetti rappresentati nel Comitato stesso; che a partire dal 2010 l Osservatorio, in collaborazione con il Servizio Politiche Sociali, ha iniziato a raccogliere in maniera uniforme i dati dei soggetti del terzo settore presenti nel Comitato; che nel 2011, in collaborazione con l Università degli Studi di Trento, è stato svolto uno studio conoscitivo sulle pratiche dei componenti del Comitato e sulle informazioni disponibili, al fine di predisporre una metodologia di raccolta dei dati coordinata e sistematica; che sulla base di tale studio è stata definita un unica modalità di raccolta dati per i soggetti del terzo settore, in modo tale da garantire l omogeneità e la confrontabilità delle informazioni; che per quanto riguarda i dati e le informazioni di competenza dei soggetti istituzionali del Comitato si è costituito un gruppo di lavoro formato dal Rappresentante del Commissariato del Governo, dai Rappresentanti delle Forze di Polizia a competenza generale e dalla struttura provinciale competente in materia di pari opportunità che coordina l Osservatorio, l Ufficio pari opportunità, per affrontare congiuntamente la questione dell attività di rilevazione dei dati relativi alle denunce presentate; che si ritiene fondamentale proseguire nell attività di impostazione di una metodologia condivisa ed il più possibile uniforme per ottenere una prima base di dati oggettiva relativa al fenomeno della violenza di genere, nella consapevolezza che la conoscenza del fenomeno costituisce premessa indispensabile per qualsiasi iniziativa di contrasto nonché di prevenzione del fenomeno stesso; che si è rilevata, altresì, la necessità di promuovere delle iniziative per una maggiore conoscenza del fenomeno della violenza di genere da parte degli operatori di polizia; verificata la disponibilità a collaborare a tali attività di conoscenza, sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno della violenza di genere da parte della Provincia autonoma di Trento e del Commissariato del Governo per la provincia di Trento; - La Provincia autonoma di Trento, - Il Commissariato del Governo per la provincia di Trento, CONVENGONO QUANTO SEGUE: 32

31 Art. 1 Finalità Il presente protocollo viene condiviso e sottoscritto per le seguenti finalità: -! monitoraggio e conoscenza del fenomeno della violenza di genere in provincia di Trento, attraverso un sistema di raccolta dati condiviso con i Rappresentanti delle Forze dell Ordine; -! sensibilizzazione degli operatori di polizia al fenomeno della violenza di genere. Per il raggiungimento di tali finalità si conviene che le principali azioni da attivare sono costituite da: -! individuazione di una metodologia condivisa nell attività di raccolta dei dati relativi alle denunce; -! raccolta periodica dei dati in forma anonima relativi alle denunce; -! collaborazione e monitoraggio costante delle attività tra i soggetti firmatari. Art. 2 Organizzazione Per il raggiungimento delle finalità è stato costituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Provincia autonoma di Trento Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili al quale partecipano: 1.! un referente dell Osservatorio provinciale sulla violenza di genere 2.! un referente del Commissariato del Governo 3.! un referente della Polizia di Stato 4.! un referente dell Arma dei Carabinieri Il gruppo di lavoro potrà avvalersi della collaborazione di esperti per le attività di approfondimento ed analisi del fenomeno. Art. 3 Compiti Il gruppo di lavoro avrà il compito di: a)! stabilire la metodologia di raccolta dei dati; b)! determinare modalità e periodicità di rilevazione dei dati; c)! individuare possibili azioni di sensibilizzazione per gli operatori; d)! definire modalità e caratteristiche della diffusione dei dati; e)! stabilire le proprie modalità di organizzazione e funzionamento. Il gruppo di lavoro stende i verbali relativi alle decisioni assunte. Art. 4 Impegni 1. La Provincia autonoma di Trento si impegna a: a)! partecipare con il proprio referente al gruppo di lavoro; b)! elaborare e analizzare i dati raccolti; c)! condividere con il gruppo di lavoro modalità e caratteristiche della diffusione dei dati. 33

32 2. Il Commissariato del Governo si impegna a: a)! partecipare con il proprio referente al gruppo di lavoro di cui all art. 2; b)! promuovere e favorire il raccordo tra le Forze dell Ordine, per il costante monitoraggio del fenomeno e la raccolta dei dati di che trattasi; c)! favorire la partecipazione degli operatori di polizia alle attività di sensibilizzazione proposte. 3. Le Forze dell Ordine si impegnano a: a)! partecipare con i propri referenti al gruppo di lavoro; b)! raccogliere con cadenza annuale i dati delle denunce secondo la metodologia concordata; c)! fornire i dati all Osservatorio secondo le modalità concordate; d)! partecipare alle attività di sensibilizzazione proposte. Art. 5 Durata e ambito Il presente protocollo d intesa ha una durata sino al 31 dicembre 2014 e viene attuato in ambito provinciale. E fatta salva la possibilità di coinvolgere la Polizia Municipale operante sul territorio provinciale. Esso potrà essere rinnovato con le stesse modalità con cui è stato perfezionato. Letto, approvato e sottoscritto. Trento, 24 luglio

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