LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI

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1 LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI PROGETTO ORIZZONTI AOSTA 23 MARZO 2011

2 LA VIOLENZA, IL MALTRATTAMENTO INTRAFAMILIARE FENOMENO DIFFICILE DA COGLIERE, QUALIFICARE, QUANTIFICARE; FENOMENO CHE PRESENTA UNA VASTA AREA DI SOMMERSO: * STRATEGIE DI OCCULTAMENTO (NEGAZIONE, NON VEDERE L EVIDENTE); * MINIMIZZAZIONE DEL PROBLEMA; * SENSIBILITA SELETTIVA (VERSO LA SOFFERENZA DEL MINORE); * PROIEZIONE DEL PROBLEMA SU ALTRE CULTURE; * COLLUSIONE DEL MALTRATTATO VALUTAZIONI EMERSE NELLA RICERCA-AZIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEL SERVIZIO ARCOLAIO, CONDOTTA DAL SERVIZIO FAMIGLIA E POLITICHE GIOVANILI DELL ASSESSORATO ALLA SANITA, SALUTE E POLITICHE SOCIALI, DALLA COOPERATIVA INDACO E DALL UNIVERSITA DELLA VALLE D AOSTA IN SINERGIA CON L UNIVERSITA DI TORINO (GENNAIO 2007)

3 REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA BAMBINI/E RAGAZZI/E VITTIME DI MALTRATTAMENTO E ABUSO DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTO

4 IL PUNTO DI PARTENZA FINANZIAMENTI DEL MINISTERO DELLA SANITA E FONDI L. 285/97 DGR N. 1943/2000 PROGETTO SORRISO PER L INFANZIA LEGGE 285/97 + FONDO SOCIALE EUROPEO D.G.R. N del 12 aprile 1999 Progetto di interesse regionale Servizio di prima accoglienza per donne sole con figli minori

5 PROGETTO SORRISO Promozione nei servizi educativi e scolastici della conoscenza sui diritti dei minori; Attivazione di collegamenti informativi efficaci tra servizi socio-sanitari, educativi ed istituzioni scolastiche; Realizzazione di percorsi formativi per operatori sanitari, sociali, educativi, scolastici; Costituzione di un equipe interistituzionale per informazioni/segnalazioni relative ad abusi e maltrattamenti su minori; Predisposizione di linee guida per l intervento nel caso di abuso o maltrattamento a minori OBIETTIVI PROGETTO ARCOLAIO Offrire alla donna una collocazione abitativa in tempi rapidi o comunque un percorso di sostegno all autonomia; Accompagnare la donna in un progetto di uscita dalla situazione di bisogno; Offrire alla donna interventi di sostegno economico e percorsi di orientamento, avviamento o reinserimento lavorativo; Costruire una rete di collaborazione tra diversi referenti istituzionali e non; Sensibilizzare il contesto sul problema per operare in una logica preventiva

6 AREA MALTRATTAMENTO E ABUSO SULL INFANZIA E SULL ADOLESCENZA DGR. N DEL 27 APRILE 2007: APPROVA L ACCORDO DI COLLABORAZIONE CONCERNENTE L ISTITUZIONE DEL GRUPPO DI COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE SUL MALTRATTAMENTO E L ABUSO ALL INFANZIA E ALL ADOLESCENZA, TRA ASSESSORATO SANITA, SALUTE E POLITICHE SOCIALI, ASSESSORATO ISTRUZIONE E CULTURA, AZIENDA U.S.L., CONSIGLIO PERMANENTE DEGLI ENTI LOCALI VALLE D AOSTA E QUESTURA DI AOSTA; LA D.G.R. N. 238 DEL 1 FEBBRAIO 2009 APPROVA L ADESIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI AOSTA E DEL GRUPPO CARABINIERI DI AOSTA ALL ACCORDO SUDDETTO; APPROVA LE LINEE GUIDA PER L INTERVENTO NEI CASI DI MALTRATTAMENTO FISICO, PSICOLOGICO E SESSUALE AI DANNI DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI.

7 IL GRUPPO DI COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE SUL MALTRATTAMENTO E L ABUSO ALL INFANZIA E ALL ADOLESCENZA RISULTA COMPOSTO DA: DUE ASSISTENTI SOCIALI DUE DIRIGENTI SCOLASTICI UN COORDINATORE DI ASILO NIDO DUE PSICOLOGI DUE PEDIATRI (UNO OSPEDALIERO, UNO TERRITORIALE) UN ASSISTENTE SANITARIO UN GINECOLOGO OSPEDALIERO UN MEDICO DI PRONTO SOCCORSO UN MEDICO LEGALE DUE OPERATORI DELLA POLIZIA DI STATO UN MAGGIORE DEL GRUPPO CARABINIERI DI AOSTA

8 OBIETTIVI DEL GRUPPO DI COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE SUL MALTRATTAMENTO E L ABUSO ALL INFANZIA E ALL ADOLESCENZA Ridurre la difficoltà di comunicazione e di confronto tra i diversi soggetti coinvolti nella problematica in oggetto; Realizzare attività di formazione e sensibilizzazione inerenti alla problematica in oggetto, nel territorio regionale; Diventare un riferimento competente e riconosciuto a livello regionale in grado di fornire consulenza ed orientamenti operativi.

9 PROGETTO ARCOLAIO SPERIMENTAZIONE DA MARZO 2004 A GIUGNO 2005 SERVIZIO ARCOLAIO D.G.R. N. 2041/2005 SERVIZIO DI PRIMA ACCOGLIENZA PER DONNE SOLE O CON FIGLI MINORI, MALTRATTATE O IN SITUAZIONE DI EMERGENZA NOTTURNA TARGET: a) DONNE RESIDENTI IN VALLE D AOSTA VITTIME DI MALTRATTAMENTI FAMILIARI, SOLE O CON I LORO FIGLI MINORI; b) DONNE, RESIDENTI O MENO SUL TERRITORIO REGIONALE, SOLE O CON FIGLI MINORI, CHE NECESSITANO DI UN ACCOGLIENZA NOTTURNA PRIORITA AL TARGET a)

10 SEGNALAZIONI AL SERVIZIO NUMERO DI REPERIBILITA ATTIVO 24 ORE SU 24 LE DONNE NON POSSONO RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AL SERVIZIO MA DEVONO ESSERE INVIATE DA: SERVIZI SOCIO SANITARI TERRITORIALI UB. MEDICINA E CHIRURGIA D URGENZA E ACCETTAZIONE UB. 118 FORZE DELL ORDINE CENTRO DONNE CONTRO LA VIOLENZA CENTRO COMUNALE IMMIGRATI EXTRACOMUNITARI CENTRO COMUNALE DI ASSISTENZA NOTTURNA FONDAZIONE OPERE CARITAS CENTRO D ASCOLTO E CASA NOSTRA

11 AGENZIE SEGNALANTI DATI FINO AL 2009 MEDICINA E CHIRURGIA D'URGENZA E ACCETTAZIONE 20% ALTRI 5% QUESTURA 16% CCIE 2% CENTRO DONNE CONTRO LA VIOLENZA 7% CARABINIERI 2% CARITAS 4% SERVIZI SOCIO SANITARI 44%

12 FASI DELL INTERVENTO 1) COLLOQUIO DI ACCOGLIENZA 2) VALUTAZIONE PERTINENZA DEL CASO CIRCA L ACCOGLIENZA 3) ACCOGLIENZA PRESSO LA STRUTTURA 4) DEFINIZIONE, CON I SERVIZI SOCIO SANITARI E LA DONNA, DI UN PROGETTO DI INTERVENTO FINALIZZATO AL SUPERAMENTO DELLA SITUAZIONE DI DISAGIO 5) COLLEGAMENTO, A CURA DEL SERVIZIO ARCOLAIO, TRA LA DONNA E LE RISORSE DEL TERRITORIO PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO

13 SEGNALAZIONI / ACCOGLIENZE ANNO DONNE ACOLTE DONNE NON ACCOLTE TOT ACCOLTE NON ACCOLTE TOT

14 RIEPILOGO ACCOGLIENZE ANNO DONNE ACCOLTE MINORI ACCOLTI L 80% DELLE DONNE ACCOLTE E MADRE TOTALE 55 48

15 NAZIONALITA ITALIANE 47% IMMIGRATE 53%

16 FASCE D ETA % % % % % %

17 Servizio Arcolaio Accoglienze dal 2005 al 20/03/2011 SEGNALATI 137 casi Maternità 64 donne accolte Il 79,45 % delle donne accolte è madre Media figli per ogni madre: 1,91 Nazionalità 41 immigrate 32 italiane Età Media età immigrate: 33,3 anni Media età italiane: 35,5 anni Minori accolti 71 Età media minori accolti: 6,84 anni

18 TEMPI DI PERMANENZA IL PERIODO DI PERMANENZA NON PUO ESSERE SUPERIORE AI 6 MESI Prorogabile per un periodo non superiore a quello precedente MEDIA GIORNI DI PERMANENZA 66 giorni OLTRE I 6 MESI 5 nuclei

19 LA STRUTTURA E L EQUIPE LA STRUTTURA Secretata 8 posti più 2 di sola emergenza In caso di assenza di posti presso la struttura individuazione di una soluzione residenziale alternativa Garanzia di copertura oraria notturna in caso di esigenze di servizio L EQUIPE 1 COORDINATORE E 4 EDUCATORI GESTIONE DELLA STRUTTURA Compiti dell équipe» ACCOMPAGNAMENTO NEL PROGETTO DI AUTONOMIZZAZIONE

20 GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE CONCERNENTE LE POLITICHE REGIONALI IN MATERIA DI DISAGIO FEMMINILE D.G.R. N DEL 25 OTTOBRE 2006 ASSESSORATO SANITA, SALUTE E POLITICHE SOCIALI: -DIRIGENTE SERVIZIO FAMIGLIA E POLITICHE GIOVANILI - ASSISTENTE SOCIALE AZIENDA U.S.L.: -PSICOLOGO TERRITORIALE -U.B. COMUNICAZIONE -U.B. MEDICINA E CHIRURGIA D URGENZA E ACCETTAZIONE FORZE DELL ORDINE: -QUESTURA -CARABINIERI -POLIZIA MUNICIPALE DI AOSTA COMUNE DI AOSTA: -CENTRO COM.LE IMM. EXTRACOM. CENTRO COM.LE ASS. NOTTURNA UNIVERSITA DELLA VALLE D AOSTA CONSIGLIERA DI PARITA CARITAS COORDINATRICE DEL SERVIZIO ARCOLAIO CONSULTA REGIONALE PER LE PARI OPPORTUNITA DELLA VALLE D AOSTA CENTRO DONNE CONTRO LA VIOLENZA

21 OBIETTIVI DEL GRUPPO DI LAVORO MANTENERE UN CONFRONTO SUL TEMA DEL DISAGIO FEMMINILE LARGAMENTE INTESO; GARANTIRE INFORMAZIONE RECIPROCA SUL FENOMENO E SUL SISTEMA DI OFFERTA ESISTENTE IN VALLE D AOSTA; DEFINIRE AZIONI DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE SUL TEMA DEL DISAGIO FEMMINILE INDIVIDUANDO ANCHE EVENTUALI BISOGNI FORMATIVI.

22 ATTUALI AMBITI DI APPROFONDIMENTO DEL GRUPPO Protocolli di orientamento protocolli organizzativi Informazione Formazione Sensibilizzazione Ricerca Prevenzione Sviluppo di interventi nei confronti dell autore della violenza

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