Istituto d'istruzione Superiore Giuseppe Peano CORSO VENEZIA, TORINO PROCEDURA DI SICUREZZA PER L'USO DEI VIDEOTERMINALI PR_04_102016

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1 Giuseppe Peano CORSO VENEZIA, TORINO PROCEDURA DI SICUREZZA PER L'USO DEI VIDEOTERMINALI PR_04_102016

2 Pagina 2 di 10 REV. DATA EMISSIONE ELABORAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE EMISSIONE NOVEMBRE 2010 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE GENNAIO 2013 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OTTOBRE 2016 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER COLLABORAZIONE MEDICO COMPETENTE RSPP RSPP RSPP PER PRESA VISIONE RLS DATORE DI LAVORO Prof.ssa P. Ciavirella DATORE DI LAVORO Prof.ssa P. Ciavirella DATORE DI LAVORO Prof.ssa M.G. Gillone Il contenuto del presente documento è di proprietà esclusiva dell' IIS G. Peano. Senza l autorizzazione preventiva scritta del Dirigente scolastico nessuna parte di esso può essere comunicata a terzi né essere riprodotto in alcuna forma.

3 Indice generale Pagina 3 di SCOPO DESTINATARI RESPONSABILITA RESPONSABILITA' D'APPLICAZIONE RESPONSABILITA' DI REDAZIONE RESPONSABILITA' DI APPROVAZIONE DOCUMENTI DI RIFERIMENTO RIFERIMENTI NORMATIVI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI DEFINIZIONI e ABBREVIAZIONI ASPETTI SANITARI CONNESSI CON L'USO DEI VDT Disturbi visivi Apparato locomotore Disturbi attribuiti all irraggiamento Sorveglianza sanitaria del personale addetto all'uso di attrezzature munite di VDT MODALITA OPERATIVE ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO DISPOSIZIONE ATTREZZATURA DI LAVORO ILLUMINAZIONE COMPUTER PORTATILI IMPIANTO ELETTRICO...9

4 Pagina 4 di SCOPO La presente procedura, redatta ai sensi dell art. 33, comma 1, lettera c, del D.Lgs. 81/08, fornisce indicazioni riguardanti la corretta gestione delle postazioni di lavoro munite di videoterminale (nel seguito indicati con la sigla VDT) ed ha lo scopo di prevenire i rischi connessi all utilizzo del videoterminale. Informazioni sugli aspetti sanitari possono essere richiesti al Medico Competente. 2. DESTINATARI La presente procedura deve essere applicata da tutto il personale che opera utilizzando apparecchiature munite di VDT, anche per periodi limitati di tempo. 3. RESPONSABILITA 3.1 RESPONSABILITA' D'APPLICAZIONE Tutti i lavoratori che operano utilizzando le attrezzature oggetto della presente iprocedura sono responsabili della sua corretta applicazione. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (nel seguito denominato RSPP), effettua la verifica dell applicazione della presente istruzione operativa. I componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione effettuano opera di vigilanza rispetto alla corretta applicazione delle disposizioni impartite con la presente procedura, riferendo nel caso al RSPP 3.2 RESPONSABILITA' DI REDAZIONE La responsabilità di aggiornamento della presente istruzione operativa è a carico del Servizio di Prevenzione e Protezione dei Rischi 3.3 RESPONSABILITA' DI APPROVAZIONE La responsabilità di approvazione della presente istruzione operativa è a carico del RSPP 4. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 4.1 RIFERIMENTI NORMATIVI UNI EN ISO 9000: Sistemi di gestione per la qualità - Fondamenti e terminologia D.Lgs 81/08 - (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) e successive modifiche ed integrazioni DM 02/10/ (Linee guida d uso dei videoterminali) UNI EN (Mobili per ufficio Tavoli da lavoro e scrivanie) UNI EN (Mobili per ufficio Sedia da lavoro per ufficio) CEI EN (Apparecchiature per la tecnologia dell informazione sicurezzaelettrica). 4.2 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Nessuno 5. DEFINIZIONI e ABBREVIAZIONI SPP: Servizio di Prevenzione e Protezione RSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione UO: Unità Operativa DM: Decreto Ministeriale D.Lgs: Decreto Legislativo dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa

5 Pagina 5 di 10 preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto destinato ad essere usato durante il lavoro; videoterminale (VDT): uno schermo, alfanumerico o grafico, a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato (es.: cristalli liquidi, tubo catodico), con la funzione di mostrare in uscita i dati di un sistema. 6. ASPETTI SANITARI CONNESSI CON L'USO DEI VDT L analisi dei risultati delle numerose indagini compiute sugli operatori addetti all uso professionale, continuativo e sistematico dei VDT, riportati in documenti prodotti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla letteratura scientifica internazionale più recente, al fine di individuare l eventuale comparsa di sintomi e disturbi ad esso collegati consente di evidenziare come anche i principali quadri sintomatici più frequenti negli operatori al VDT non siano mai univocamente attribuibili al VDT stesso, ma vadano certamente interpretati nel contesto di tutte le variabili in gioco. Tali quadri sono riconducibili a: 6.1 DISTURBI VISIVI L insieme dei disturbi visivi provocati dall eccessivo affaticamento dell apparato visivo viene comunemente indicato come ASTENOPIA; I segni associati a questa sindrome sono: Fatica accomodativa. Fatica muscolare. Fatica percettiva (visione annebbiata, visione sdoppiata, ecc.). Irritazione oculare (bruciore, lacrimazione, senso di corpo estraneo, fastidio alla luce, ecc.). Le possibili cause possono essere riconducibili a: eccesso o insufficienza di illuminazione generale; presenza di riflessi da superfici lucide; luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermate; presenza di superfici di colore estremo (bianco o nero); scarsa definizione dei caratteri. Al stato attuale, comunque, non esiste alcuna dimostrazione che l utilizzo del VDT possa causare danni permanenti irreversibili a carico dell'occhio 6.2 APPARATO LOCOMOTORE I sintomi caratteristici sono dolori, rigidità, parestesie 1 localizzate per lo più alle braccia, alle gambe ed alle estremità (polsi e dita). Le cause di tali disturbi possono essere riconducibili alla inadeguatezza del posto di lavoro che obbliga l operatore ad assumere posture non corrette, in particolare: posizioni di lavoro inadeguate per l errata scelta e disposizione degli arredi e dei VDT; posizioni di lavoro fisse o mantenute per tempi prolungati anche in presenza di postazioni di lavoro ben strutturate; movimenti rapidi e ripetitivi delle mani, digitazione o uso del mouse per tempi lunghi. 1 Si tratta di un'alterazione della sensibilità degli arti o di altre parti del corpo. In particolare, il termine descrive una condizione caratterizzata da perdita del senso del tatto a livello locale, formicolii o ipersensibilità tattile.

6 6.3 DISTURBI ATTRIBUITI ALL IRRAGGIAMENTO Pagina 6 di 10 Dalla documentazione nazionale ed internazionale, oggi ampiamente disponibile, non risulta che l'esposizione a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, prodotte dal videoterminale, possa essere "pregiudizievole alla salute dei lavoratori" che vi sono addetti; ad una distanza, infatti, di 5 cm da qualsiasi punto dalla superficie esterna dell'apparecchio, la intensità di dose da radiazioni ionizzanti non raggiunge mai il limite di 5 µsievert/h prescritto dal D.L.vo 230/95. Per quanto riguarda il possibile aumento di incidenza di cataratta negli addetti ai videoterminali non è stato dimostrato alcun nesso causale con le irradiazioni eventualmente emesse da tali strumenti di lavoro. Gli esiti di tutte le ricerche condotte negano parimenti l esistenza di un nesso causale tra esposizione al VDT e patologie della sfera riproduttiva; sono pertanto prive di fondamento scientifico quelle disposizioni che indicano nel primo mese di gravidanza il periodo nel quale intervenire non consentendo l uso del VDT. Sono stati registrati alcuni casi di dermatite apparentemente correlati con l impiego del VDT e probabilmente ascrivibili alla formazione di un campo elettrostatico, nell aria circostante l operatore, per effetto del caricamento positivo elettrostatico dello schermo del video. Si è notato, comunque, come il miglioramento dei fattori microclimatici (maggior ventilazione e aumento dell umidità relativa) porti ad eliminare tale disturbo. A proposito del microclima, a livello esemplificativo vengono di seguito indicati alcuni valori di riferimento: umidità relativa dell aria: 40-70%; portata d aria fresca: almeno 25 m 3 /ora per persona; temperatura dell aria: C d inverno; C d estate; velocità dell aria: non inferiore a 0,05 m/s; non superiore a 0,15 m/s in inverno; non superiore a 0,25 m/s d estate. 6.4 SORVEGLIANZA SANITARIA DEL PERSONALE ADDETTO ALL'USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VDT Il personale da adibire all'uso di attrezzature munite di videoterminale in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all'art.54, deve essere sottoposto ad accertamenti sanitari preventivi a cura del medico competente. Lo stesso personale è sottoposto, fatti salvi i casi particolari che richiedono una frequenza diversa stabilita dal medico competente stesso, ad accertamenti almeno biennali per i lavoratori classificati come idonei con prescrizioni e per quelli che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età; a frequenza almeno quinquennale per i lavoratori giudicati idonei senza prescrizioni all'esito della visita di controllo preventiva di cui al comma

7 70-80 cm Istituto d'istruzione Superiore Pagina 7 di MODALITA OPERATIVE Tutto i personale e gli studenti che utilizzano attrezzature munite di VDT sono tenuti ad effettuare le verifiche indicate qui di seguito presso la propria postazione di lavoro. 7.1 ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO cm Schermo regolabile PUNTO DI APPOGGIO LIBERO Tastiera separata SPAZIO SUFFICIENTE min.28 cm) 90 5 RAZZE CON RUOTE EVENTUALE POGGIAPIEDI Figura 1 Posto di lavoro Con riferimento alla figura 1, i lavoratori addetti dovranno: Sedersi sul sedile e regolarlo ad un altezza tale che consenta di appoggiare i piedi sul pavimento e che l'angolo tra le gambe ed il busto sia di circa 90 Se il sedile o il tavolo sono troppo alti è necessario richiedere un poggiapiedi. Lo schienale deve essere posizionato in modo da sostenere per intero la zona lombare Lo schienale deve avere un inclinazione di 90, o appena superiore, rispetto al piano del pavimento 7.2 DISPOSIZIONE ATTREZZATURA DI LAVORO

8 Figura 2 Tavolo di lavoro Pagina 8 di 10 Con riferimento alle figure 1 e 2, i lavoratori addetti dovranno: 7.3 ILLUMINAZIONE Disporre la tastiera in modo da lasciare tra essa e il bordo anteriore del tavolo uno spazio sufficiente per appoggiare gli avambracci durante la digitazione (almeno 15 cm, vedi fig. 2) Sistemare davanti a sé gli oggetti e le apparecchiature (monitor, documenti, leggio e tastiera) che richiedono maggiore attenzione. L organizzazione degli oggetti di cui sopra, dovrà essere tale da far rientrare gli stessi in un campo visivo il più ristretto possibile, in modo tale da dover compiere il minor numero possibile di spostamenti del capo durante l esecuzione di un lavoro Verificare che i documenti sui quali si lavora siano sufficientemente illuminati integrando eventualmente l illuminazione con lampade da tavolo Porre il monitor a una distanza di circa cm. dagli occhi, regolando lo stesso in modo che sia leggermente più in basso dell altezza degli occhi (vedi figura 1). Usare i comandi per la regolazione della luminosità, del contrasto e della risoluzione del video, per una distinzione ottimale dei caratteri. E opportuno, quando possibile, organizzare il proprio lavoro alternando il tempo impegnato al VDT con periodi, anche di pochi minuti, in cui si svolgano compiti che permettano, cambiando posizione, di sgranchirsi le braccia e la schiena e non comportino una visione ravvicinata. Nelle pause di lavoro evitare di rimanere seduti impegnando la vista. Verificare che non vi siano riflessi fastidiosi sullo schermo e, in caso contrario, regolare l orientamento dello schermo rispetto alle finestre e/o alle fonti luminose artificiali. Lo schermo deve essere posto in modo che le finestre siano disposte lateralmente (vedi figura 3) In caso di bisogno è necessario poter regolare l intensità della luce proveniente dalle finestre agendo opportunamente sulle tende. (vedi figura 4) NO SI SI NO Figura 3 Posizionamento corretto del posto di lavoro rispetto all'illuminazione naturale

9 Pagina 9 di 10 Figura 4 Illuminazione corretta del posto di lavoro 7.4 COMPUTER PORTATILI In caso di utilizzo prolungato di computer portatili, come previsto dal punto 1, lettera f) dell Allegato XXXIV del D.Lgs. 81/08, il lavoratore dovrà utilizzare la tastiera ed il mouse esterno nonché il supporto speciale in dotazione per il corretto posizionamento dello schermo (in alternativa potrà essere impiegato uno schermo separato, conforme a quello già descritto, collegato al notebook) 7.5 IMPIANTO ELETTRICO E assolutamente vietata qualsiasi manomissione dell impianto elettrico e qualsiasi intervento non autorizzato dal Servizio di Prevenzione e Protezione. Non smontare mai il PC e non aprire il contenitore per effettuare riparazioni o altro. Per eventuali interventi (espansioni, cambio di schede, ecc.) occorrerà rivolgersi al personale a ciò addetto o all assistenza tecnica. Non togliere la spina dalla presa tirando il filo. Si potrebbe rompere il cavo o l'involucro della spina rendendo accessibili le parti in tensione. Se la spina non esce, evitare di tirare con forza eccessiva, perché si potrebbe strappare la presa dal muro. Quando una spina si rompe occorre farla sostituire con una nuova marchiata IMQ (Istituto italiano del Marchio di Qualità). Non tentare di ripararla con nastro isolante o con

10 Pagina 10 di 10 l'adesivo. E' un rischio inutile! Informare immediatamente il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Non attaccare più di un apparecchio elettrico a una sola presa. In questo modo si evita che la presa si surriscaldi con pericolo di corto circuito e incendio. Situazioni che vedono installati più adattatori multipli, uno sull'altro, sono espressamente vietate. Se indispensabili, e previa autorizzazione del RSPP, usare sempre adattatori e prolunghe idonei a sopportare la corrente assorbita dagli apparecchi utilizzatori. Su tutte le prese e le ciabatte è riportata l'indicazione della corrente, in ampere (A), o della potenza massima, in watt (W). Spine di tipo tedesco (Schuko) possono essere inserite in prese di tipo italiano solo tramite un adattatore che trasferisce il collegamento di terra effettuato mediante le lamine laterali ad uno spinotto centrale. E' assolutamente vietato l'inserimento a forza delle spine Schuko nelle prese di tipo italiano. Infatti, in tale caso dal collegamento verrebbe esclusa la messa a terra.

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