NEWSLETTER Screening Mammografico provincia di Trento

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1 NEWSLETTER Screening Mammografico provincia di Trento Anno 2003 A cura del gruppo tecnico di valutazione Screening Mammografico Direzione per la Promozione e l'educazione alla Salute Giugno 2004

2 Gruppo tecnico di valutazione (da delibera Direttore Generale 1636/2002) Direzione per la Promozione e l'educazione alla Salute Componenti Paolo Peterlongo Francesco Dalla Palma Sabino Della Sala Silvano Piffer Emilio Arisi Mariella Bonzanini Marco Clerici Marino Migazzi Enrico Nava Ornella Bertoni Leonardo Sartori

3 Introduzione La newsletter informativa rappresenta il periodico documento annuale di informazione per gli operatori sanitari circa l'andamento dello screening provinciale del tumore della mammella mediante mammografia. In Trentino, lo screening mammografico è ufficialmente iniziato nel 2001 dopo attuazione di una prima fase pilota. Il programma è rivolto alle circa donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni di età residenti in provincia di Trento. Lo screening mammografico viene coordinato del Servizio di Senologia del Dipartimento di Radiodiologia con il coinvolgimento trasversale di molte altre strutture aziendali. A differenza dello screening del cervicocarcinoma uterino mediante Pap test, la gestione del programma di screening mammografico è stata centralizzata per tutte le procedure (lettera di invito, lettura degli esami, invio della risposta, richiami, attuazione degli accertamenti di secondo livello); a livello territoriale viene invece effettuato l'esame mammografico in duplice proiezione da parte del personale tecnico di radiologia. Il presente report considera l'attività giunta a metà del secondo round ( ) del programma di screening. In questa newsletter vengono riportati gli aspetti salienti del programma relativi all'organizzazione della campagna informativa, agli indicatori di processo e di qualità e ai dati epidemiologici di riferimento.

4 CAMPAGNA INFORMATIVA Anche nel corso del 2003 la campagna informativa si è svolta con regolarità su tutto l ambito provinciale. In particolare la sua promozione, oltre che tramite i canali tradizionali, è stata affidata anche alle Unità Operative di Assistenza Territoriale distrettuali che hanno organizzato incontri con tra gli operatori locali e i referenti dello screening provinciale. Inoltre si è curata l informazione agli operatori sanitari dell azienda sanitaria attraverso una specifica newsletter informativa (allegata al n. 3 di APSS Notizie)circa l andamento dello screening nel primo biennio. Nel documento sono stati riportati i risultati raggiunti in relazione agli standard di qualità previsti dal GISMa (Gruppo Italiano Screening Mammografico). INDICATORI DI PROCESSO Si riporta l'adesione allo screening della popolazione target. I dati sono riferiti al secondo round completata al Si ricorda che i centri di Trento e Rovereto esplicano attività continuativa, quelli di Cavalese e Borgo Valsugana hanno completato l'attività, i centri di Arco e Tione devono completare l'attività ed il centro di Cles deve iniziare le chiamate di secondo round. I dati relativi alla prima parte del secondo round sono confrontati con i dati dell'anno 2000 e/o con i dati relativi al primo round. Indicatori di attività riferiti alla provincia di Trento: anno 2003 Secondo Round (metà periodo ) inviti grezzi (*) inviti corretti esami eseguiti Tasso di adesione Tasso adesione 1 round ( ) Primo invito ,1% 56,8% Sollecito ,3% 19,4% Totale ,4% 60,1% Con correzione per Trento/Rovereto 62,5% Adesione spontanea (*) inviti grezzi sono quelli spediti mentre inviti corretti sono quelli effettivamente recapitati Pur tenendo conto che si confrontano periodi con durata temporale diversa, emerge come il tasso di adesione aumenti, in modo statisticamente significativo, nel corso del secondo round. Il tasso di adesione registrato nel 2003 soddisfa il criterio di desiderabilità GISMa (standard =>70%)

5 Confronto tassi di adesione per centro: 2001, 2002 e Tasso di adesione Fine 1 round 2003 Trento 65,7 65,5 65,6 83,4 Rovereto 62,4 69,2 66,1 95,4 Cles 51,5 60,9 59,9 Borgo Valsugana 49,8 85,2 54,5 85,7 Cavalese 58,4 64,3 59,2 95,1 Arco inizia ,8 58,8 88,0 Tione inizia ,8 54,8 71,0 Totale centri 61,4 63,3 62,5 87,4 Standard GISMA: tasso di adesione accettabile se compreso tra 51-70%, desiderabile se >70% Dal confronto dei tassi di adesione emerge che tutti i centri, alla fine del 2003, soddisfano lo standard GISMa, con valori desiderabili. Il confronto temporale del tasso di adesione dal 2002 al 2003 fa rilevare un aumento statisticamente significativo in tutti i centri (p<0,001) ad eccezione di Borgo, dove è valori risultavano già elevati. I considerevoli aumenti registrati nei centri di Trento e Rovereto si riflettono a livello provinciale, dove il tasso di adesione passa dal 63,3% del 2002 all 87,4% del 2003 (p<0,0001). Referti e tasso di richiamo. Secondo round-anno 2003 Trento Rovereto Cles Borgo V. Cavalese Arco Tione Totale Esame negativo (1a) Esame negativo (2a) livello Totale Tasso di richiamo % 4,8% 4,9% 4,1% 3,9% 4,4% 5,5% 4,7% Standard GISMA: tasso di richiamo accettabile se compreso tra 2-4%, desiderabile se <2% Il tasso di richiamo allo screening per il totale dei centri è pari a 4,7%; sia per l intera provincia che per i singoli centri il tasso di richiamo rispetta i parametri GISMa. Tempo in giorni tra esecuzione della mammografia di screening e registrazione referti negativi: anno 2003 Trento Rovereto Cles Borgo V. Cavalese Arco Tione Totale Valori percentuali Entro 21 giorni 94,9 96,0 96,2 97,9 96,5 98,5 95,6 Tra 22 e 30 giorni 2,4 1,7 1,7 1,6 1,7 1,5 2,1 31 giorni e oltre 2,7 2,4 2,1 0,6 1,7 0,0 2,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Media (giorni) Nel 2003 il 95% dei referti è registrato entro 21 giorni. Il tempo medio di registrazione è di 9 giorni. Rispetto all anno precedente aumenta la quota di referti registrati oltre 21 giorni e i tempi medi di registrazione; questo risultato è spiegabile con l aumento delle mammografie effettuate in particolare nei centri di Trento e Rovereto nel corso del 2003 (circa in più).

6 Tempo in giorni tra mammografia di screening e registrazione sessione di approfondimento: anno 2003 Valori percentuali Trento Rovereto Cles Borgo V. Cavalese Arco Tione Totale Entro 30 giorni 66,2 57,2 55,0 84,6 81,3 68,8 64,9 Tra 31 e 45 giorni 28,0 32,7 30,0 13,5 18,8 31,3 28,0 Tra 46 e 60 giorni 5,1 6,3 10,0 0,0 0,0 0,0 5,2 61 giorni e oltre 0,8 3,8 5,0 1,9 0,0 0,0 1,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Media (giorni) 27,0 29,0 31,0 23,0 22,0 27,0 27,4 Si registra un trend in crescita del tempo intercorrente tra mammografia ed esecuzione delle sessioni di approfondimento: si passa infatti dai 21,7 giorni del 2002 ai 27,4 giorni del Questo è legato all aumento degli esami effettuati nel 2003 (in particolare nei centri di Trento e Rovereto) a parità di personale coinvolto nello screening. Approfondimenti di secondo livello, citologie ed istologie. 1 round Citologie eseguite Agobiopsie 59 Approfondimenti 2 livello Tasso di citologia 17,5 26,4 1 round istologia citologia / citologia citologia microistologia definitiva microistologia istologia definitiva Lesioni maligne Lesioni benigne Detection rate istologico (Standard GISMA accettabile se > 5 per 1.000; desiderabile se > 6 per 1.000) 1 round Detection rate istologico 8,3 5,7 Rapporto tra citologie benigne / maligne 1 round Rapporto citologie benigne / maligne 0,44 : 1 0,23 : 1 Rapporto tra istologie benigne / maligne [Standard GISMA accettabile se 1 : 1; desiderabile se 0,5 : 1] 1 round Rapporto istologie benigne / maligne 0,15 : 1 0,11 : 1

7 Il tasso di citologia aumenta rispetto al primo round. Detection rate istologico, rapporto tra citologie benigne/maligne e istologie benigne/maligne risultano nel complesso sovrapponibili al primo round e entro i criteri GISMa. Dimensioni delle neoplasie mammarie identificate allo screening. Anno Valore del T. PTNM Frequenza ptis lobulare 0 ptis duttale 17 pt1micr 2 pt1a 10 pt1b 13 pt1c 20 pt2 8 pt3 0 pt4 1 ptx 0 Ignoto 1 Totale 72 Queste lesioni sono relative sia ai primi inviti che agli inviti successivi. Le forme in situ rappresentano il 23,6% della casistica. Le forme complessivamente limitate (Tis-T1) rappresentano l'86,1% della casistica, distribuzione attesa come esito di uno screening organizzato. Trattamento chirurgico dei cancri invasivi identificati allo screening. Anno 2003 Età Totale tumori invasivi Tumori invasivi con trattamento chirurgico conservativo Trattamento chirurgico conservativo (%) Totale tumori invasivi <= 2 cm Tumori invasivi <= 2 cm con trattamento chirurgico conservativo Trattamento chirurgico conservativo tumori <= 2 cm (%) , , , , , , , ,9 Totale , ,1 Il 76% delle donne operate con diagnosi di tumore invasivo sono sottoposte ad un trattamento chirurgico conservativo, valore che si alza fino al 91% nel caso di tumori invasivi inferiori ai 2 cm. Grading dei cancri identificati allo screening. Anno 2003 Età Totale Grade I Grade II Grade III Grade sconosciuto tumori N % N % N % N % ,5 4 25,0 2 12,5 4 25, ,2 5 45,5 2 18,2 2 18, ,6 8 38,1 7 33,3 0 0, ,3 6 25,0 6 25,0 4 16,7 Totale , , , ,9 Le forme ben differenziate rappresentano il 30,6% della casistica; quelle con grading sconosciuto il 13,9% della casistica. Non emerge una correlazione tra grading e classe di età dei casi.

8 INDICATORI DI ESITO Per la brevità del periodo di attività dello screening, non è possibile disporre della batteria completa degli indicatori di esito. Vengono quindi riportati : - alcuni dati relativi ai casi identificati attraverso lo screening nel corso del primo round, - dati sintetici sull'ospedalizzazione per carcinoma della mammella dal 1996 al Come riferimento epidemiologico generale e non con lo specifico significato di indicatori di esito, vengono forniti in fondo a questa sezione i dati di incidenza per il periodo derivati dal Registro tumori e i dati di mortalità per il periodo Stadio casi incidenti nel primo round Distribuzione percentuale della dimensione di T. (T patologico) per classe di età Classe età Tis T1a T1b T1c % Tis-1 T2 T ,0 22,7 12,5 16,3 84,6 18,2 33, ,0 13,6 21,4 16,3 87,0 27, ,5 18,2 26,8 31,5 86,8 40, ,5 45,5 39,3 35,9 91,8 13,6 66,7 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 88,2 100,0 100,0 Distribuzione percentuale dei T patologici limitati (tis-t1) per comprensorio di residenza Comprensorio % Tis-T1 Fiemme 88,9 Primiero 85,7 Bassa Valsugana 90,9 Alta Valsugana 92,0 Valle dell'adige 89,9 Valle di Non 71,4 Valle di Sole 100,0 Giudicarie 70,0 Alto Garda-Ledro 88,2 Vallagarina 88,6 Fassa 100,0 Totale 88,2 La distribuzione dello stadio del T.patologico (post-chirurgico) è quella attesa per un programma di screening organizzato. Non emergono differenze in relazione a classe di età e comprensorio di residenza il che dimostra che queste variabili non influenzano la distribuzione dello stadio della malattia alla diagnosi. OSPEDALIZZAZIONE per tumore della mammella in provincia e negli istituti di cura extraprovinciali: anni Dimesse Totale In provincia Fuori provincia Totale % fuori provincia 7,5 9,0 7,5 5,4 4,4 5,9 5,5 6,8 Negli anni considerati si registrano dimissioni ospedaliere per tumore della mammella, una media di 997 ricoveri/anno. I ricoveri fuori provincia si riducono nel tempo, anche se non in modo statisticamente significativo.

9 Tasso standardizzato di ospedalizzazione/10.000: anni Anno Tasso 43,1 43,8 41,5 42,9 41,3 Il tasso di ospedalizzazione presenta un andamento decrescente. La % di variazione annuale risulta maggiore tra 2001/2000, quale segno indiretto di un'aumentata ed anticipata identificazione di casi. Ricoveri presso gli istituti di cura provinciali. Anni Per regime di ricovero. Regime di ricovero Totale 1. Ordinario Day hospital Totale % Day hospital 23,9 31,1 34,5 38,5 39,6 45,5 39,0 36,1 La proporzione di ricoveri in day hospital aumenta nel tempo, in modo statisticamente significativo. Ricoveri ospedalieri presso gli istituti di cura provinciali. Anni Per i primi 3 DRG chirurgici. DRG chirurgici Totale % per DRG 260. Mastectomia subtotale per neoplasie maligne, senza cc 44,1 43,9 47,7 48,7 51,5 58,9 55,1 50, Mastectomia totale per neoplasie maligne, senza cc 46,6 37,7 31,5 33,0 33,7 31,9 27,9 34, Mastectomia totale per neoplasie maligne, con cc 2,9 9,9 8,0 9,3 7,9 3,9 7,9 7,1 Altri DRG 6,4 8,6 12,8 9,1 7,0 5,3 9,1 8,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nel 2002 per i DRG medici si rileva un lieve incremento rispetto al 2001: nello specifico si osserva un forte aumento per il DRG 410 Chemioterpaia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta e una considerevole diminuzione dei DGR Neoplasie maligna della mammella con/senza complicanza. Per quanto riguarda i DRG chirurgici la Mastectomia subtotale per neoplasie maligne, senza cc, pur mostrando un lieve calo, continua a rappresentare più della metà dei DRG chirurgici; inoltre, se si considerano solo le età dello screening la proporzione di mastectomie subtotali incrementa passando da 58,4% nel 2001 a 65,3% nel Questo indica una crescente quota di casi diagnosticata in fase iniziale, suscettibile di essere trattata con interventi di tipo conservativo.

10 INCIDENZA per tumore della mammella nella provincia di Trento. Dal registro tumori di popolazione Comprensorio Meno di e + Totale Fiemme Bassa Valsugana e Tesino Alta Valsugana Valle dell'adige Valle di Non Valle di Sole Giudicarie Alto Garda e Ledro Vallagarina Valle di Fassa Provincia % per classe di età 19,8 42,7 37,4 100,0 Il tasso di incidenza per tumore alla mammella, standardizzato sulla popolazione mondiale, è di 76,7/ Rispetto al quadriennio emerge un calo del tasso d incidenza al limite della significatività statistica ( : tasso standard 83,5).Il 43% dei casi incidenti si colloca nella fascia di età anni, con età mediana all incidenza di 64 anni. Il dato conferma per la provincia di Trento, valori di incidenza tra i più elevati in Italia. MORTALITÀ Tassi standardizzati di mortalità/ (popolazione standard Trentino 1991). Anni Totale 41,3 36,3 47,8 35,4 41,8 Proporzione decessi per tumore della mammella su tutti i tumori. Anni Causa Totale % decessi per tumore della mammella su tutti i tumori (ICD IX ) 17,7 19,0 19,0 17,7 19,0 16,7 19,1 18,3 Nel periodo il tasso standardizzato di mortalità varia dal 35,4 per nel 2001 al 47,8 per nel Nel periodo considerato non è apprezzabile alcun trend statisticamente significativo.l'età media al decesso per tumore della mammella è di 70,5 anni, con d.s. di 14,4 anni.nel 2002 i decessi per tumore della mammella rappresentano il 5,2% di tutte le cause di morte delle donne, mentre costituiscono il 19,1% dei decessi per tumore. Conclusioni Gli indicatori di qualità del programma di screening mammografico soddisfano gli standard GISMa in particolare in relazione all'adesione, al tasso di richiamo, ai tempi di registrazione dei referti negativi, ai tempi per le sessioni di approfondimento, al tasso di citologia, al rapporto istologie benigne/maligne ed al detection rate. Da rimarcare, nel corso della prima parte del secondo round, un incremento sostanziale del tasso di adesione. I primi indicatori di esito indicano una positiva ricaduta del programma in termini di dimensioni delle lesioni individuate, di accesso ai servizi ospedalieri e della tipologia degli interventi chirurgici. Come atteso i dati di mortalità, a livello di popolazione, non risultano allo stato ancora modificati dall'attività dello screening.

11 Tutti i consigli dati alle donne di età compresa tra i 50 e 69 anni sull'importanza di aderire allo screening mammografico devono essere sempre accompagnati dall'illustrazione dei vantaggi e degli svantaggi in modo che la scelta della donna risulti informata e consapevole. Il materiale informativo può essere richiesto alla Direzione per la Promozione e l'educazione alla Salute - via G. Gilli 2, Trento.

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