RENDICONTO SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2016

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1 RENDICONTO SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2016 Società cooperativa Sede e Direzione Piazza della Libertà, Faenza (RA) Registro delle Imprese Ravenna, Partiva IVA e Codice Fiscale: Iscritta all Albo delle Banche al n.5387 Iscritta all Albo delle Cooperative a mutualità prevalente al n. A Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti e al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti delle BCC Sito internet: PEC: bcc.ravennate.imolese@legalmail.it 1

2 Segnalazioni di Vigilanza semestrali riferite ai dati di bilancio e di conto economico al PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA E DELLE PASSIVITA AZIENDALI La segnalazione semestrale è redatta nella prospettiva della continuità aziendale e facendo riferimento ai principi generali di redazione di seguito elencati: - competenza economica; - comprensibilità dell informazione; - significatività dell informazione (rilevanza); - attendibilità dell informazione (fedeltà della rappresentazione; prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica; neutralità e completezza dell informazione; prudenza nelle stime di ricavi/attività e costi/passività); - comparabilità nel tempo. Il criterio da seguire per la determinazione dei costi e dei ricavi, relativi al semestre di riferimento della segnalazione è, in via generale, quello della competenza economica, a prescindere dal momento sia della loro manifestazione finanziaria, sia del recepimento nella contabilità aziendale. Come principio generale di redazione, la periodicità semestrale della rilevazione non deve influenzare le valutazioni aziendali, che devono essere sempre basate sui dati del semestre, come se questo fosse un periodo a sé stante. A titolo esemplificativo, pertanto, i criteri per rilevare e determinare le perdite connesse a svalutazioni (analitiche o collettive), degli impieghi con la clientela, devono essere gli stessi che la Banca applicherebbe se dovesse predisporre il bilancio annuale. Analoga conclusione, per eventuali costi e ricavi sostenuti o realizzati occasionalmente nel semestre. Le operazioni di integrazione e rettifica, nonché quelle riferite alle valutazioni del primo semestre, rivestono carattere extra-contabile e non trovano, pertanto, riscontro nell'ambito della contabilità aziendale. La documentazione ad esse relativa viene, in ogni caso, conservata come giustificativo delle iniziative assunte. In particolare si pone l attenzione su alcuni accantonamenti prudenziali che caratterizzano la redazione del bilancio semestrale al : a) Voce 130. Rettifiche di valore per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie. Si è proceduto anche nel primo semestre 2016 ad effettuare gli adeguamenti agli accantonamenti per gli interventi previsti a favore delle BCC in difficoltà e alla valutazione dei crediti deteriorati acquisiti dal Fondo di Garanzia dei Depositanti, come previsto dalla circolare FGD nr. 17/16 del ; inoltre, tenuto conto degli interventi richiesti alla nostra BCC per il 2015 e dei nuovi interventi in corso di definizione, si è proceduto ad un ulteriore accantonamento di b) Voce 150. Spese amministrative: a) Spese per il personale. In considerazione delle valutazioni effettuate in occasione della preparazione del Piano Industriale per la proposta di aggregazione con la BCC di Forlì, si è ritenuto opportuno accantonare un importo pari ad per un ulteriore piano di incentivazione all esodo da proporre entro la fine dell esercizio in corso; c) Voce 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri. Dopo un attenta e approfondita valutazione dei rischi per le cause legali in corso, si propone di accantonare ulteriori ad integrazione del fondo esistente. Inoltre, si deve tener conto del fatto che le BCC dovranno versare il contributo ex ante previsto dalla direttiva europea sul Deposit Guarantee Scheme (DGS) - proporzionato alla massa protetta e al profilo di rischio della BCC - stimato per la nostra BCC, dal Fondo di Garanzia dei Depositanti, in , per l anno Si procede, pertanto, alla contabilizzazione di un accantonamento di ad integrazione del fondo di già accantonato nell esercizio

3 CONTO ECONOMICO AL E RIPARTO DELL UTILE SEMESTRALE CONTO ECONOMICO Voci Descrizioni Var. % Var. % 10. Interessi attivi e proventi assimilati ,97% ,59% 20. Interessi passivi e oneri assimilati ( ) ( ) -31,80% ( ) -25,71% 30. Margine di interesse ,87% ,06% 40. Commissioni attive ,06% ,02% 50. Commissioni passive ( ) ( ) -6,83% ( ) -5,34% 60. Commissioni nette ,20% ,59% 70. Dividendi e proventi simili ,01% ,02% 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione ( ) - - ( ) Risultato netto dell attività di copertura (6.225) - - (14.006) Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: ,26% ,61% a) crediti ( ) - - b) attività finanziarie disponibili per la vendita ,88% ,86% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie (77.515) (31.231) 148,20% ( ) 18,58% Risultato netto delle attività e passività finanziarie 110. valutate al fair value ( ) - - ( ) Margine di intermediazione ,34% ,78% Rettifiche/riprese di valore nette per 130. deterioramento di: ( ) ( ) -30,45% ( ) -13,39% a) crediti ( ) ( ) -32,32% ( ) -13,79% b) attività finanziarie disponibili per la vendita (16.635) ( ) -71,47% d) altre operazioni finanziarie ( ) ( ) 3,58% ( ) -5,05% 140. Risultato netto della gestione finanziaria ,43% ,37% 150. Spese amministrative: ( ) ( ) 3,93% ( ) -2,30% a) spese per il personale ( ) ( ) 3,93% ( ) -0,73% b) altre spese amministrative ( ) ( ) 3,93% ( ) -4,47% 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ( ) ( ) 253,59% ( ) 578,00% Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ( ) ( ) -3,72% ( ) -3,00% Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (14.949) (17.364) -13,91% (32.982) -9,35% 190. Altri oneri/proventi di gestione ,06% ,38% 200. Costi operativi ( ) ( ) 8,20% ( ) 1,62% 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti ,32% Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte ,44% ,63% Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ( ) ( ) -65,36% ( ) 470,91% Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte ,55% ,85% 290. Utile (Perdita) d'esercizio ,55% ,85% 3

4 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA Voci Descrizioni Var. % Var. % 10. Utile (Perdita) d'esercizio ,55% ,85% Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti ,00% Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita ( ) ( ) -83,40% ( ) -29,55% Totale altre componenti reddituali al netto 130. delle imposte ( ) ( ) -83,40% ( ) -25,37% 140. Redditività complessiva (Voce ) ( ) - - ( ) - - 4

5 STATO PATRIMONIALE Voci dell'attivo Var. % Var. % 10. Cassa e disponibilità liquide ,58% ,76% 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione ,37% ,92% 30. Attività finanziarie valutate al fair value ,50% ,49% 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita ,47% ,53% 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza ,21% ,32% 60. Crediti verso banche ,86% ,88% 70. Crediti verso clientela ,23% ,48% 80. Derivati di copertura ,10% ,95% 90. Adeguam. di valore delle attività finanz. oggetto di copertura generica (+/-) Partecipazioni ,00% ,00% 110. Attività materiali ,22% ,99% 120. Attività immateriali ,13% ,30% di cui: - avviamento ,00% ,00% 130. Attività fiscali ,45% ,31% a) correnti ,15% ,13% b) anticipate ,70% ,37% -b1) di cui alla Legge 214/ ,46% ,50% 150. Altre attività ,39% ,60% Totale dell'attivo ,92% ,82% Voci del passivo e del patrimonio netto Var. % Var. % 10. Debiti verso banche ,95% ,67% 20. Debiti verso clientela ,97% ,47% 30. Titoli in circolazione ,95% ,18% 40. Passività finanziarie di negoziazione ,50% ,10% 50. Passività finanziarie val. al fair value ,43% ,42% 60. Derivati di copertura Passività fiscali ,66% ,97% a) correnti ,23% b) differite ,93% ,20% 100. Altre passività ,99% ,82% 110. Trattamento di fine rapporto del personale ,64% ,74% 120. Fondi per rischi e oneri ,23% ,48% a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi ,23% ,48% 130. Riserve da valutazione ,52% ,08% 160. Riserve ,92% ,92% 170. Sovrapprezzi di emissione ,46% ,06% 180. Capitale ,01% ,36% 190. Azioni proprie (-) (24.167) Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) ,55% ,08% Totale del passivo e del patrimonio netto ,92% ,82% 5

6 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 6

7 Confrontando i risultati del Conto economico, con quelli dello stesso periodo dello scorso anno, si evidenziano le principali variazioni: - Margine di interesse: risulta in diminuzione del 5,87% sul e del 3,06% sul bilancio La diminuzione è dovuta principalmente alla continua discesa della forbice tassi. Il proseguire dell attuale fase di crisi economica e finanziaria e gli interventi della Banca Centrale determinano tassi ufficiali e di mercato (IRS - Euribor) ai minimi storici e, di conseguenza, la forbice tra i tassi attivi e quelli passivi prosegue la fase di contrazione. Ulteriori motivi di riduzione del margine derivano dall incremento dei crediti deteriorati e rinegoziati che comporta un consistente aumento di masse di crediti con nulla o ridotta redditività e dalla scarsa domanda di nuovi crediti che non consente di rimpiazzare totalmente i rientri sulle posizioni in bonis ed i trasferimenti alle varie categorie di crediti deteriorati; - Commissioni nette: risultano in aumento del 10,20% sul e del 7,59% sul bilancio L incremento è determinato principalmente dalla rimodulazione delle commissioni sui conti correnti per la messa a disposizione fondi; continua l incremento dei volumi della raccolta indiretta gestita e dei prodotti assicurativi; le commissioni passive hanno subito un decremento principalmente dovuto ai sistemi di pagamento, come il POS; - Risultato netto delle voci 80, 90, 100 e 110 riferibili alle attività e passività finanziarie: è positivo per Euro , anche se in diminuzione sullo stesso periodo dello scorso esercizio per minori utili realizzati dalla vendita di titoli del comparto Voce AFS attività finanziarie disponibili per la vendita ; sono in modesto utile anche tutte le altre Voci, dove, in particolare, nella Voce 80 risultato netto dell attività di negoziazione i floor (tassi minimi previsti contrattualmente) sui mutui risentono della diminuzione dei tassi ufficiali. Per connessione di materia, si segnala che le riserve patrimoniali connesse agli strumenti finanziari classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) sono diminuite complessivamente, al netto della relativa fiscalità, di Euro , ma in misura sensibilmente inferiore agli utili realizzati grazie anche al miglioramento delle condizioni di mercato; - Margine di intermediazione: risulta in diminuzione del 12,34% rispetto al primo semestre 2015 e in sostanziale tenuta sul bilancio dello scorso anno. Il dato dipende prevalentemente dai minori utili realizzati dalla vendita di titoli del comparto AFS attività finanziarie disponibili per la vendita ; - Rettifiche di valore su crediti: il proseguimento della crisi economica e il conseguente incremento dei crediti deteriorati ha come effetto il mantenimento di alti livelli di rettifiche di valore sui crediti, seppur in diminuzione rispetto al 1 semestre dello scorso anno e al bilancio 2015, rispettivamente del 32,32% e del 13,79%. Nel seguente schema viene sintetizzata la situazione dei crediti verso clientela alla data di redazione della segnalazione. 7

8 30 giugno dicembre 2015 Crediti deteriorati Esposizione lorda di cui forborne Rettifiche valore Esposizione netta Percent. di copertura ,32% ,07% - Sofferenze Esposizione lorda di cui forborne Inadempienze probabili Rettifiche valore Esposizione netta Percent. di copertura ,01% ,66% Esposizione lorda di cui forborne Rettifiche valore Esposizione netta Percent. di copertura ,98% ,65% - Esposizione scadute Esposizione lorda di cui forborne Rettifiche valore Esposizione netta Percent. di copertura ,89% ,81% Crediti in bonis Esposizione lorda Rettifiche valore Esposizione netta Percent. di copertura ,82% ,83% di cui forborne non deteriorato Esposizione lorda Rettifiche valore Esposizione netta Percent. di copertura ,77% ,74% - Costi operativi: risultano in aumento dell 8,20% sul e del 1,62% sul bilancio Nel dettaglio, i costi del personale sono sostanzialmente stabili rispetto al bilancio 2015; in particolare, si evidenzia una riduzione dei costi del personale dovuta alle uscite conseguenti al piano di incentivazione all esodo e all entrata in quiescenza di personale con anzianità e inquadramenti elevati; di contro, come già sopra indicato, questo effetto risulta compensato dall accantonamento previsto per il nuovo piano di incentivazione all esodo. Sono in leggera diminuzione le altre spese amministrative, per la costante attenzione che la Banca sta ponendo alla riduzione dei costi, in particolare sulle spese telefoniche e sui costi 8

9 per vertenze con la clientela. Si fa inoltre presente che al momento è stata versata la sola quota di contribuzione ordinaria per il Fondo risoluzione delle crisi bancarie (SRF), in data ; - Imposte sul reddito: le imposte dirette correnti e differite ammontano complessivamente a Euro, rispettivamente per IRES (con aliquota al 27,50%) Euro e per IRAP (con aliquota al 5,57%) Euro. Nella determinazione del carico fiscale, si è tenuto conto della deduzione IRAP del costo sostenuto per i lavoratori a tempo indeterminato - di cui alla Legge 190/ e dei criteri introdotti per la deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti - di cui al D.L. n. 83 del 27 giugno 2015-; - Utile d esercizio: diminuisce, al netto delle imposte, rispetto al 1 semestre 2015, del 22,55%, rispetto al bilancio 2015 si registra un incremento del 75,85% per l effetto delle vendite effettuate su titoli del comparto AFS, che presumibilmente non si ripeteranno nel 2 semestre Il dato è quindi in linea col budget previsto per l esercizio 2016 e continua a risentire pesantemente della crisi economica che determina ancora una riduzione del margine di interesse ed un consistente livello di rettifiche di valore sui crediti, non completamente compensati dall aumento delle commissioni nette e dai favorevoli risultati dell operatività in strumenti finanziari, resa possibile dal sostegno diretto delle Banche Centrali, con i finanziamenti a lungo termine, a tasso ridotto ed a piena aggiudicazione ed indiretto, con gli effetti calmieranti sul rendimento dei titoli ed incrementali sulla loro valutazione. Il risultato economico del semestre risulta pari a Euro ; mentre la redditività complessiva risulta positiva per Euro , per effetto della variazione negativa di riserve da valutazione sui titoli AFS per Euro (Riserva su titoli AFS)). Viene, pertanto, definito il seguente, ipotetico riparto dell'utile netto semestrale: - alla riserva legale (almeno il 70%) al fondo mutualistico per lo sviluppo della cooperazione (3% dell utile al netto dei ristorni) ai dividendi (50% esercizio precedente) a rivalutazione del capitale sociale, ai sensi dell art. 49 dello statuto sociale (media inflazione negativa) a ristorno ai Soci (50% esercizio precedente con arrotondamento ed applicazione del relativo regolamento) a disposizione del Consiglio di Amministrazione per beneficenza e mutualità (50% esercizio precedente con arrotondamento ed applicazione regolamento sul ristorno) Totale ========== 9

10 Nel seguente schema viene riportato, quindi, il prospetto di riconciliazione tra il risultato di periodo e il risultato che, nell ipotesi di riparto sopra indicata, concorrerebbe al calcolo dei Fondi Propri: Utile al 30 giugno Ipotesi di destinazione dell utile (-) - al fondo mutualistico per lo sviluppo della Cooperazione (3%) ai dividendi a disposizione del Consiglio di Amministrazione per beneficenza e mutualità Utile di periodo ai fini dei Fondi Propri FONDI PROPRI E ADEGUATEZZA PATRIMONIALE AL I Fondi Propri sono stati calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati in applicazione dei principi IAS/IFRS e delle politiche contabili adottate, nonché tenendo conto della vigente disciplina prudenziale in materia. Conformemente alle citate disposizioni, i Fondi Propri derivano dalla somma delle componenti positive e negative, in base alla loro qualità patrimoniale; le componenti positive sono nella piena disponibilità della Banca, al fine di poterle utilizzare per fronteggiare il complesso dei requisiti patrimoniali di vigilanza sui rischi. Il totale dei Fondi Propri è costituito dal capitale di classe 1 (Tier 1) e dal capitale di classe 2 (Tier 2 T2); a sua volta, il capitale di classe 1 risulta dalla somma del capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET 1) e del capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1). I tre predetti aggregati (CET 1, AT 1 e T2) sono determinati sommando algebricamente gli elementi positivi e gli elementi negativi che li compongono, previa considerazione dei cosiddetti filtri prudenziali. Con tale espressione si intendono tutti quegli elementi rettificativi, positivi e negativi, del capitale primario di classe 1, introdotti dall Autorità di vigilanza con il fine esplicito di ridurre la potenziale volatilità del patrimonio. A tale ultimo proposito, si rammenta che la Banca si avvale della facoltà di non includere in alcun elemento dei Fondi Propri i profitti e le perdite non realizzati relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni centrali (UE) classificate nel portafoglio delle Attività finanziarie disponibili per la vendita. Tale deroga sarà applicabile sino a che la Commissione Europea non abbia adottato, conformemente al regolamento (UE) n. 1606/2002, il regolamento di omologazione dell IFRS 9 in sostituzione dello IAS 39. Nella quantificazione degli anzidetti aggregati patrimoniali si è tenuto conto anche degli effetti del regime transitorio. Di seguito, si riportano i principali riferimenti inerenti agli elementi che compongono, rispettivamente, il capitale primario di classe 1, il capitale aggiuntivo di classe 1 ed il capitale di classe 2 al 30 giugno Capitale primario di classe 1 (CET 1) Il capitale primario di classe 1 è costituito dai seguenti elementi: capitale sociale (al netto degli impegni assunti per il riacquisto di azioni proprie) e sovrapprezzi di emissione; 10

11 riserve di utili e di capitale; riserve da valutazione; filtri prudenziali inerenti le rettifiche di valore di vigilanza, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalle variazioni del proprio merito creditizio e inerenti passività in fair value option; deduzioni per l avviamento e le altre attività immateriali. Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT 1) Tale aggregato non rileva per la Banca, in quanto la stessa alla data non ha emesso strumenti di capitale le cui caratteristiche contrattuali ne consentano l inquadramento tra gli strumenti di AT 1. Capitale di classe 2 (T 2) Costituiscono elementi patrimoniali del capitale di classe 2 le passività subordinate emesse le cui caratteristiche contrattuali ne consentono l inquadramento nel T2, inclusi i relativi eventuali sovrapprezzi di emissione. Da tali elementi sono portati in deduzione le passività subordinate proprie detenute anche indirettamente e/o sinteticamente e gli impegni al riacquisto delle stesse, nonché gli strumenti di T2, detenuti anche indirettamente e/o sinteticamente, emessi da altri soggetti del settore finanziario nei confronti dei quali si detengono o meno partecipazioni significative. Effetti del regime transitorio Gli effetti del regime transitorio sul CET 1 della Banca ammontano complessivamente a 8,532 mln di euro. In tale ambito si evidenziano, i seguenti effetti: - riserve da valutazione su titoli di Stati UE oggetto di "sterilizzazione" per 8,277 mln di euro; - il 40% dei profitti non realizzati di riserve da valutazione su titoli di debito e quote di OICR per 0,255 mln di euro. Risultato di fine esercizio Il Vice Direttore rammenta come, ai sensi dell articolo 26 della CRR, gli utili intermedi, ovvero gli utili di fine esercizio per i quali non sia stata ancora adottata la delibera formale di conferma da parte dell Assemblea dei Soci attraverso l approvazione del bilancio dell esercizio, possono essere inclusi nel capitale primario di classe 1, previa autorizzazione dell autorità competente, a condizione che: a) i predetti utili siano stati approvati dal Consiglio di Amministrazione e controllati dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti della Banca; b) dagli stessi utili siano stati dedotti tutti gli oneri e i dividendi prevedibili. a) Con riferimento alla verifica degli utili di periodo, la stessa può consistere in una relazione di revisione contabile limitata dei prospetti contabili e delle note predisposti per la determinazione dell utile semestrale ai fini del calcolo dei Fondi Propri - costituiti da (1) stato patrimoniale, (2) conto economico, (3) prospetto della redditività complessiva, (4) prospetto delle variazioni del patrimonio netto, (5) riconciliazione tra l utile di periodo e l utile che concorre al calcolo del capitale primario di classe 1 e (6) note esplicative, svolte ai sensi dello Standard on Review Engagements 2410 Review of Interim Financial Information Performed by the Independent Auditor. La relazione di revisione contabile limitata è stata rilasciata entro i termini di invio della segnalazione, permettendo in tal modo l inclusione dell utile al 30 giugno 2016 nel capitale primario di classe 1. b) L utile netto è stato definito tenuto conto di tutti gli oneri prevedibili alla data, ivi inclusa la corretta determinazione del carico fiscale, e rappresenta l effettivo risultato di periodo determinato al meglio delle conoscenze attuali. 11

12 Il calcolo dei Fondi Propri riporta un importo pari a , da computare al 30 giugno Di seguito, pertanto, si riporta la situazione dei Fondi Propri al 30 giugno 2016 oggetto di segnalazione all Organo di Vigilanza entro il termine previsto dell 11 agosto 2016: Fondi Propri A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET 1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali Totale Totale di cui: strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie B. Filtri prudenziali del CET C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) D. Elementi da dedurre dal CET E. Regime transitorio - Impatto su CET F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C- D+/-E) G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui: strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie H. Elementi da dedurre dall'at1 I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui: strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie N. Elementi da dedurre dal T2 O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) Q. Totale fondi propri (F+L+P) I requisiti regolamentari sono determinati in coerenza con le metodologie previste dal CRR, tenuto conto delle scelte adottate in materia. In particolare: 1) la Banca utilizza la metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito e di controparte; a tale ultimo riguardo applica: a. il metodo del valore corrente per le esposizioni in strumenti derivati finanziari e creditizi negoziati fuori borsa (OTC) e le operazioni con regolamento a lungo termine (LST); b. il metodo semplificato con riferimento alle operazioni pronti contro termine attive e passive su titoli o merci e alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito e finanziamenti con margini (operazioni SFT), in assenza di operazioni della specie classificate nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza. Inoltre, nell ambito del rischio di controparte, la Banca provvede alla quantificazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di CVA; 2) per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato generati dall operatività riguardante gli strumenti finanziari, le valute e le merci, la Banca applica la metodologia standardizzata; 3) per la misurazione del rischio operativo, la Banca applica il metodo base. 12

13 Di seguito è riportata in sintesi la posizione patrimoniale al 30 giugno 2016: REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA Importi ponderati / requisiti 31 dicembre giugno 2016 Rischio di credito e di controparte Rischio di aggiustamento della valutazione del credito Rischi di mercato Rischio operativo TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA Attività di rischio ponderate Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 17,923% 17,533% Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 17,923% 17,533% Totale fondi propri/attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 17,937% 17,540% Come risulta dalla composizione dei Fondi Propri e dal dettaglio dei requisiti prudenziali, dopo l inclusione dell utile infrannuale 2016, per la parte che andrà ad incrementare le voci patrimoniali, la Banca presenta un rapporto tra capitale primario di classe 1 ed attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) pari al 17,533% (17,923% al ) e superiore al limite del 4,5%; un rapporto tra capitale di classe 1 ed attività di rischio ponderate (T1 capital ratio) pari al 17,533% (17,923% al ) e superiore al limite del 6,0%; un rapporto tra fondi propri ed attività di rischio ponderate (total capital ratio) pari al 17,540% (17,937% al ) superiore rispetto al requisito minimo dell 8%. Le attività di rischio ponderate, attinenti il rischio di credito (RWA), sono aumentate da mln di Euro a mln di Euro, pari ad un incremento del 3,09%, a fronte di un esposizione nominale aumentata del 5,32%. Complessivamente, tali variazioni si traducono in un maggiore assorbimento patrimoniale, per circa 3,8 mln di Euro. L eccedenza patrimoniale si attesta a Euro. A partire dalla data del 31 dicembre 2015, la Banca è tenuta, inoltre, al rispetto di coefficienti di capitale aggiuntivi vincolanti rispetto ai limiti dianzi rappresentati, imposti dalla Banca d Italia ad esito del processo SREP nella misura del: - 0,50% con riferimento al CET 1 ratio ( target ratio complessivo del 5,00%); - 0,70% con riferimento al TIER 1 ratio ( target ratio complessivo del 6,70%); - 0,90% con riferimento al Total Capital Ratio ( target ratio complessivo del 8,90%). Nella determinazione dei citati requisiti la Banca d Italia ha tenuto conto, tra l altro, delle misure aziendali di capitale interno stimate dalla Banca nell esercizio ICAAP, nonché, con riferimento al rischio di credito, di rielaborazioni conseguenti agli scenari standard di vigilanza. Sulla base delle evidenze sopra riportate la consistenza dei Fondi Propri risulta pienamente capiente su tutti e tre i livelli vincolanti di capitale rappresentati. 13

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