RELAZIONE DESCRITTIVA GENERALE

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2 GENERALE 1

3 SOMMARIO PREMESSA...3 OGGETTO DELL INTERVENTO...5 FATTIBILITA DELL INTERVENTO...6 FATTIBILITA URBANISTICA... 6 FATTIBILITA GEOLOGICA... 6 FATTIBILITA AMBIENTALE... 6 FATTIBILITA VINCOLI BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO... 7 PROPRIETA DEGLI IMMOBILI... 7 OPERE CIVILI...8 STATO DI FATTO... 8 STATO DI PROGETTO... 8 OPERE STRUTTURALI...10 STATO DI FATTO STATO DI PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI...11 STATO DI FATTO IMPIANTI ELETTRICI ELENCO DEGLI INTERVENTI NECESSARI IMPIANTI MECCANICI...14 SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE...17 OPERE DI SICUREZZA...17 RETI ESTERNE...18 RETE ANTINCENDIO RETE DI DISTRIBUZIONE GAS METANO RETE DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE RETE DI SMALTIMENTO ACQUE LURIDE RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA NORME DI RIFERIMENTO...20 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI NORME RELATIVE ALLE OPERE STRUTTURALI NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI MECCANICI ALLEGATO ALLEGATO

4 PREMESSA L intervento da effettuarsi sul Plesso Scolastico di corso XXII marzo 59 fa parte di un lotto più ampio di opere all interno degli Interventi di manutenzione straordinaria per la prevenzione incendi e per la sicurezza 2^ fase. L intervento sviluppa quanto previsto nel progetto di prevenzione incendi, approvato con parere favorevole dal Comando Provinciale VVF di Milano in data 23/05/06 Prot

5 Tale lotto comprende ventiquattro scuole, ubicate nelle zone 4, 5 e 6 del Comune di Milano, di cui si riporta di seguito l elenco: 01 Plesso Scolastico corso XXII Marzo n Scuola Elementare via Meleri n Scuola Elementare via Mezzofanti n Scuola Elementare via Sordello n Scuola Materna via Barabino n Scuola Materna via Bezzecca n Scuola Materna via De Pretis n Scuola Media via Cipro n Scuola Media via Einstein n Scuola Media via Martinengo n. 34/6 11 Scuola Media via Oglio n Scuola Media via Pescarenico n Plesso Scolastico via Cova n Plesso Scolastico via Dei Guarneri n Scuola Civica via Noto n Plesso Scolastico via Legioni Romane 54/56 17 Scuola Materna via Lope De Vega n Scuola Elementare via Dei Bognetti n Scuola Elementare via Vallarsa n Scuola Materna via Brunacci n Scuola Materna via Giambologna Scuola Materna via Pescarenico 1 23 Scuola Materna via Pezzi 3 24 Scuola Materna via San Giacomo 3 4

6 OGGETTO DELL INTERVENTO L intervento consiste nelle opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa di prevenzione incendi della scuola in oggetto (D.M. 26/08/1992). Tali opere riguarderanno pertanto principalmente: Vie di fuga. Sarà realizzata una nuova scala di sicurezza dal piano primo al piano di campagna ed una dal piano rialzato al piano di campagna. Saranno inoltre installate porte di uscita di sicurezza e maniglioni antipanico certificati. Compartimentazioni. Saranno poste in opera porte tagliafuoco e saranno realizzate pareti in blocchi di calcestruzzo con argilla espansa, o applicati ai tavolati pannelli di calciosilicato per garantire le necessarie compartimentazioni. Materiali combustibili. Saranno effettuate, prima dell inizio dei lavori, prove di laboratorio per stabilire la reazione al fuoco dei materiali di rivestimento in opera (pavimenti, rivestimenti, controsoffitti). Pertanto, negli elaborati grafici sono state individuate le aree in cui sarà possibile la rimozione delle finiture esistenti e la posa di nuove finiture certificate. Tali lavorazioni, in attesa dell esito delle prove, sono state stimate al 50%. Impianti elettrici. Saranno adeguati gli impianti o le porzioni di impianto che non hanno certificazione ai sensi della L.46/90. Impianti antincendio. Saranno sostituiti gli impianti o le parti di impianto non rispondenti alle prestazioni minime richieste dal DM 26/08/92. Sarà realizzato un gruppo di spinta con relativa riserva idrica. Impianti di produzione del calore. Saranno sostituiti tutti i dispositivi di sicurezza dell impianto adduzione gas. 5

7 Per ulteriore dettaglio, si rimanda agli elaborati e pareri allegati alla pratica di Prevenzione Incendi, facenti parte del presente progetto, disponibili presso gli Uffici della Stazione Appaltante. FATTIBILITA DELL INTERVENTO FATTIBILITA URBANISTICA Gli interventi si configurano come manutenzioni straordinarie dei fabbricati e per lo più interessano gli ambienti interni al fabbricato. Si precisa pertanto che non verranno modificati i parametri urbanistici esistenti e che non saranno superati i parametri cogenti nella zona. Le scale metalliche esterne non si configurano come superficie utile aggiuntiva, e comunque sono realizzate ai sensi dell art. 28 comma 1.5 del Regolamento Edilizio Comunale. FATTIBILITA GEOLOGICA L area su cui sorge il fabbricato è compresa nella zona 4 del Comune di Milano, che non è soggetta a vincolo idrogeologico (dichiarazione del Comune allegato 1). Per quanto riguarda l analisi geologica dell area, non sono attualmente in possesso dell Amministrazione dati sulla caratterizzazione geologica del sito. Si sono pertanto rimandate alla fase esecutiva le prove penetrometriche e i saggi stratigrafici necessari alla redazione della relazione geologica e geotecnica. FATTIBILITA AMBIENTALE Il progetto, per quanto esposto nella premessa, non necessita di studio di impatto ambientale o di studio fattibilità ambientale (dichiarazione del Comune - allegato 2). 6

8 FATTIBILITA VINCOLI BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO L edificio non è vincolato ai sensi del D.Lgs. 490/99. Si allega la dichiarazione dell Amministrazione (allegato 3). PROPRIETA DEGLI IMMOBILI L edificio e il lotto sono già di proprietà dell Amministrazione comunale; non si prevede l acquisizione di nuove aree. 7

9 OPERE CIVILI STATO DI FATTO L edificio scolastico, che insiste su un area ad esso dedicata affacciata su corso XXII marzo, presenta un piano interrato e quattro piani fuori terra, di cui il primo rialzato. Parte del piano interrato ospita locali destinati a deposito e locali non utilizzati (parte scolastica); i restanti locali sono destinati ad attività non scolastiche quali una biblioteca pubblica e deposito libri. I piani rialzato e primo ospitano le aule, gli uffici della segreteria, i servizi, i locali preparazione pasti. Al piano rialzato è presente anche un asilo nido. I piani secondo e terzo sono occupati da attività non scolastiche, in particolare biblioteche, uffici e sale conferenze. L edificio è composto da un unico corpo di fabbrica a forma di doppia T la cui anima è formata da quattro piani fuori terra ed uno interrato, mentre le ali sono formate da due piani fuori terra ed uno interrato. Pertanto, ai fini del progetto di prevenzione incendi, sono state realizzate compartimentazioni REI 120 con le attività non scolastiche, sia in senso verticale (vani scala e pareti al piano interrato) che orizzontale (solai al piano interrato e primo). STATO DI PROGETTO Il progetto prevede la realizzazione di nuove scale: Una scala di sicurezza per l esodo dal piano primo che conduce al cortile interno; Una scala di collegamento tra il piano di campagna e il piano rialzato dal quale parte la scala di accesso esclusivo alle attività non scolastiche presenti ai piani secondo e terzo. 8

10 Il progetto prevede la compartimentazione REI 120 dei vani scala S2, S3 ed S4. Il progetto prevede la compartimentazione REI 60 dei seguenti locali: Deposito (due locali a piano interrato) Locale preparazione pasti (un locale a piano rialzato, un locale al piano primo) Locale contatori (un locale al piano interrato) Il progetto prevede la compartimentazione REI 120 dei seguenti locali: Asilo nido (locali al piano rialzato) Biblioteca (locali al piano interrato e ai piani secondo e terzo) Depositi (locali al piano interrato) Il progetto prevede la sostituzione di una parte delle finiture interne prive di certificazione di reazione al fuoco, in particolare: Pavimento in linoleum ai piani rialzato e primo Controsoffitti in fibra minerale e metallici, ubicati prevalentemente ai piani rialzato e primo. Come precisato precedentemente, le superfici campite con retinatura sugli elaborati grafici si considerano al 50% in attesa dell esito delle prove di laboratorio sulle finiture esistenti. Verranno sostituite alcune porte con porte resistenti al fuoco REI oppure con nuove porte di uscita di sicurezza munite di maniglione antipanico. 9

11 OPERE STRUTTURALI STATO DI FATTO La struttura portante verticale dell edificio è realizzata in muratura di mattoni pieni a due/tre teste. I solai sono stati realizzati con travi in ferro e voltine di mattoni per i solai dei piani primo, secondo e terzo. Il solaio del piano rialzato è stato realizzato con soletta nervata e travi ricalate in cemento armato. La copertura è a falde inclinate con struttura portante costituita da travi principali e secondarie in legno. STATO DI PROGETTO La struttura portante dell edificio scolastico non sarà oggetto del presente intervento, se non per quanto riguarda eventuali opere puntuali connesse alle opere civili o impiantistiche: Cuci-scuci di murature portanti per la realizzazione o chiusura di vano porta; Forometrie a parete e a solaio per passaggio impianti; Saranno invece realizzate: Una nuova scala metallica per l esodo dal piano primo, da realizzarsi con struttura metallica e autoportante rispetto alle strutture dell edificio esistente Una nuova scala, per il collegamento tra il piano rialzato a il piano di campagna, con struttura in cemento armato, autoportante rispetto alle strutture dell edificio esistente. 10

12 IMPIANTI ELETTRICI STATO DI FATTO IMPIANTI ELETTRICI Gli impianti elettrici in esame nel seguito sono da intendersi tutti quelli riguardanti l edificio, con la sola eccezione della centrale termica: la quale ha già ottenuto parere di conformità favorevole dal Comando dei Vigili del Fuoco competente, dispone della certificazione ai sensi della legge 46/90 e gli impianti elettrici sono rispondenti alla normativa; pertanto, non sarà oggetto di intervento se non per la sostituzione e/o rinnovo degli apparecchi illuminanti normali e di sicurezza, in seguito ad opere di protezione al fuoco delle strutture. Le situazioni che sono emerse dalle ispezioni effettuate sugli impianti elettrici presenti nell edificio, sono : 1. cavi non protetti contro il sovraccarico 2. cavi non protetti contro il cortocircuito 3. assenza di materiali atti alla compartimentazione REI lungo i percorsi dei cavidotti 4. assenza della dichiarazione di conformità ex L. 46/90 per gli impianti elettrici dell edificio 5. assenza di adeguati collegamenti equipotenziali 6. assenza di segnalazione pozzetti di impianto di terra 7. assenza impianto pompe antincendio 8. illuminazione di sicurezza insufficiente Nel complesso gli impianti elettrici rilevati durante le ispezioni visive e strumentali non sono quindi riconducibili ad impianti a regola dell arte e quindi in violazione alla Legge n. 186 /68. 11

13 ELENCO DEGLI INTERVENTI NECESSARI Gli interventi necessari da apportare al complesso degli impianti dell edificio per ottemperare ai requisiti necessari per il Certificato di prevenzione Incendi sono: a) rifacimento totale delle linee elettriche principali e secondarie b) rifacimento di tutti i dispositivi di comando di illuminazione e delle prese civili di forza motrice c) rifacimento dell impianto di illuminazione di sicurezza d) installazione ex novo di barriere per il ripristino della compartimentazione antincendio lungo i percorsi dei cavidotti che attraversano compartimenti antincendio e) nelle aree dove non sono previsti interventi edili i corpi illuminanti esistenti rimarranno in servizio; si dovrà quindi provvedere al rifacimento delle linee elettriche della distribuzione terminale dei corpi illuminanti esistenti. f) revisione dei collegamenti equipotenziali sulle tubazioni del gas, acqua o di altro tipo, compreso eventuale allacciamento all impianto di dispersione con conduttori unipolari giallo/verde. g) revisione dell impianto di terra ed installazione di cartelli di segnalazione dei picchetti presenti. h) nelle aree dove verranno realizzate contropareti di qualsiasi tipo si dovrà provvedere alla realizzazione di nuovo impianto elettrico (corpi illuminanti, prese, punti luce e punti presa) di tipo da esterno. i) nelle stanze dove saranno eseguite opere edili di costruzione di nuovo muro saranno tolti corpi illuminanti non necessari e installati nuovi corpi illuminanti con relativi punti luce dove è necessario; per l impianto di forza motrice se necessario sarà di nuova installazione. j) smontaggio dei corpi illuminanti e delle altre apparecchiature elettriche installate a controsoffitto, per permettere la sostituzione del controsoffitto, rimontaggio e riallacciamento dei corpi illuminanti e delle altre apparecchiature esistenti dopo 12

14 l avvenuta sostituzione del controsoffitto, compreso messa in sicurezza delle linee terminali. k) installazione ex novo dell impianto di illuminazione ordinaria e di emergenza (un corpo illuminante ordinario e di emergenza ogni pianerottolo) in tutte le scale di nuova realizzazione l) smontaggio dei corpi illuminanti e delle altre apparecchiature elettriche installate a soffitto, per permettere l applicazione di intonaco ignifugo REI, rimontaggio e riallacciamento dei corpi illuminanti e delle altre apparecchiature esistenti dopo l avvenuta lavorazione, compreso messa in sicurezza delle linee terminali. m) Realizzazione di impianto elettrico per alimentazione pompa antincendio; sarà prevista l installazione di cavo elettrico di alimentazione posato in tubazione interrata; interruttore di protezione pompa e la relativa carpenteria n) nelle aree dove sono previsti interventi di sostituzione o installazione di nuovo controsoffitto, con funzione di protezione al fuoco delle strutture (es. depositi, archivi ecc.), si dovrà provvedere all installazione di nuovi corpi illuminanti a plafone in vista, con relativi punti luce. Nei restanti locali ove il nuovo controsoffitto è solo classificato al fuoco con funzione di schermatura e/o di finitura (es. aule, corridoi ecc.), si prevede di sostituire solo il 50% dei corpi illuminanti, così come richiesto dall amministrazione. Per la definizione del tipo di controsoffitto si fa riferimento agli elaborati relativi alle opere civili. Si prevede la conservazione di quelle utenze ed impianti che non sono risultate difformi alla regola dell arte per quanto attinente alla prevenzione incendi, quali: a) Plafoniere esistenti in aree non soggette ad interventi edili. b) Utenze elettriche di forza motrice fisse e di prese industriali a vista. 13

15 IMPIANTI MECCANICI Gli Impianti a servizio dell edificio scolastico sono i seguenti: Impianto di riscaldamento ad acqua; Impianto di produzione acqua calda; Impianto di adduzione del gas metano; Impianto di adduzione idrica (acqua fredda e calda sanitaria); Impianto di scarico acque luride; Impianto di scarico acque meteoriche; Impianto antincendio. Nel presente progetto verranno individuate le opere da effettuarsi sugli impianti per garantirne la sicurezza ai fini della prevenzione incendi. Verranno dunque analizzati: La presenza e funzionalità dei dispositivi di sicurezza dell impianto di adduzione del gas metano; La presenza e funzionalità dei dispositivi di sicurezza delle caldaie; La funzionalità e la rispondenza ai requisiti minimi di legge dell impianto antincendio. Per quanto riguarda la rete antincendio, esiste attualmente, a servizio dell edificio scolastico, un impianto ad idranti, del quale non è stato possibile risalire in modo soddisfacente alle caratteristiche costruttive e dimensionali, in quanto in parte incassato nelle murature perimetrali ed in parte interrato. 14

16 Non sono stati effettuati rilievi e prove dal Settore Manutenzione del Comune di Milano, pertanto non è possibile verificare se l impianto raggiunga i requisiti prestazionali richiesti dal DM 26/08/1992. Ciò premesso, in questa fase progettuale si prevederà la realizzazione di un nuovo impianto antincendio con gruppo di pressurizzazione, in affiancamento a quello esistente, per la parte della scuola materna. Il nuovo impianto interno sarà realizzato in analogia a quello attuale, con idranti UNI 45 a muro, disposti in modo da coprire l intera area scolastica, con montanti verticali e collettori orizzontali correnti a soffitto del piano interrato, ad esclusione delle aree evidenziate e non pertinenti l attività in esame. A causa della coesistenza all interno dello stesso edificio di diverse attività soggette al controllo dei VVF non contemplate nella pratica in oggetto, il dimensionamento della rete idrica, del gruppo di pressurizzazione e della riserva idrica è stato effettuato considerando anche l eventuale futuro collegamento idraulico agli idranti delle zone non di pertinenza della scuola materna in esame. L'alimentazione idrica avverrà tramite allaccio ad una riserva idrica adeguatamente dimensionata per una capacità utile di 46 mc. Infatti, l Ente Erogatore dell acqua potabile non è in grado di garantire la continuità dell alimentazione alla pressione richiesta; verrà pertanto previsto un gruppo di pressurizzazione con riserva idrica che sarà alimentata dall acquedotto. La produzione di acqua calda per il riscaldamento è realizzata tramite tre caldaie a gas installate in apposita centrale termica di cui è stata verificata la rispondenza alle norme di legge. Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento ed idrico sanitario sono previsti interventi localizzati di rimozione e nuova installazione di apparecchi, al fine di permettere la 15

17 realizzazione di opere civili per l adeguamento REI delle pareti perimetrali esistenti dei locali interessati. 16

18 SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Il presente progetto riguarda opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa antincendio, DM 26/08/1992. Pertanto si rimanda la realizzazione delle opere di adeguamento alla normativa per il superamento delle barriere architettoniche, DPR 24/07/1996 nr. 503, ad interventi successivi. OPERE DI SICUREZZA Il presente progetto riguarda opere di manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa antincendio, DM 26/08/1992. Le opere necessarie per adeguare l edificio scolastico alla normativa vigente in materia di sicurezza dei lavoratori, in ottemperanza al D.Lgs. 626/94 e s.m.i., saranno realizzate mediante successivi stralci di opere. 17

19 RETI ESTERNE Nell esecuzione delle opere di adeguamento antincendio, in particolare durante gli scavi per la realizzazione di scale e posa in opera di cisterne, potranno verificarsi interferenze con le reti esistenti, in particolare potranno essere interessate dai lavori le seguenti reti interrate: Rete di distribuzione del gas metano Rete di smaltimento acque meteoriche Rete di smaltimento acque luride Rete di distribuzione dell energia elettrica. Nel caso in cui, durante gli scavi, fossero intercettate una o più reti, si dovranno eseguire le lavorazioni descritte in seguito. RETE ANTINCENDIO Non è presente attualmente una rete esterna dell impianto antincendio; gli idranti soprassuolo sono collegati direttamente ai montanti/collettori che corrono all interno dell edificio. La nuova rete non prevede un anello esterno. Verrà tuttavia realizzata una riserva idrica a servizio dell impianto, posizionata nel cortile interno all edificio scolastico. RETE DI DISTRIBUZIONE GAS METANO La rete di adduzione del gas metano collega il contatore agli impianti di produzione calore posizionati in centrale termica, al piano interrato. La rete è parzialmente a vista e parzialmente interrata. 18

20 RETE DI SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE Nella realizzazione delle scale esterne saranno realizzati scavi in prossimità dell edificio. Nei punti in cui saranno eventualmente intercettate le reti esterne, si provvederà a: Intercettare le reti esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere i pluviali presenti Rimuovere i pozzetti esistenti Rimuovere la parte di collettore esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare nuovi pozzetti. RETE DI SMALTIMENTO ACQUE LURIDE Nei punti in cui verranno eventualmente intercettate le reti esterne si provvederà a: Intercettare le reti esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere i pozzetti esistenti Rimuovere la parte di collettore esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare i nuovi pozzetti. RETE DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Nei punti in cui verranno eventualmente intercettate le reti esterne si provvederà a: Intercettare le polifore esistenti a monte e a valle dello scavo realizzando nuovi pozzetti Rimuovere la parte di polifora esistente Realizzare un nuovo tratto di rete Collegare i nuovi pozzetti. 19

21 NORME DI RIFERIMENTO Per il progetto in oggetto si fa riferimento alle normative vigenti ed in particolare a quelle di seguito riportate. NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI Decreto Ministero dell Interno 26 Agosto 1992 Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica. Circolare n 91 del 14 settembre 1961 della Direzi one Generale della Protezione Civile e Serv. Antincendio - Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio destinati ad uso civile. DM 30 Novembre 1983 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi DM 19 Agosto 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo DM 12 Aprile Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi Legge 13 Luglio 1966 n. 615 Provvedimenti contro l inquinamento atmosferico DM 28 Aprile Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi Legge 5 marzo 1990, n.46 - Norme per la sicurezza degli impianti e regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 6 dicembre 1991, n D.P.R. 28 marzo 1994, n Regolamento di attuazione della direttiva CEE n. 90/486 relativa alla disciplina degli ascensori elettrici, idraulici od oleoelettrici. DM 16 maggio 1987, n Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione» (punto 2.5 ascensori). D.M. 10/03/ Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. DPR 547 del sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro ed aggiornamenti successivi; 20

22 Decreto Legislativo 626 del sulla sicurezza ed igiene del lavoro e successive integrazioni; UNI VVF. NORME RELATIVE ALLE OPERE CIVILI D.M. 18/12/ Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica. Regolamento Edilizio del Comune di Milano. D.P.R. 21/04/1993 n 246 Regolamento di attuazi one delle direttive 89/106/CE relative a prodotti da costruzione. D.Lgs. 24/07/1996 n 503 Regolamento recante no rme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici. NORME RELATIVE ALLE OPERE STRUTTURALI Legge 5 novembre 1971 n 1086 Norma per la discip lina delle opere in conglomerato cementizio armato, precompresso e per le strutture metalliche ; D.M. del 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi ; Circolare Min. LL.PP: 4 luglio 1996 n 156 AA.GG./ STC istruzioni per l applicazione delle Norme D.M. del 16 gennaio D.M. del 9 gennaio 1996 Norme Tecniche per l esecuzione ed il collaudo delle opere in c.a. normale e precompresso e per le strutture metalliche. Circolare Min. LL.PP. 15 Ottobre 1996 n 252 Istru zioni per l applicazione delle Norme D.M. del 9 Gennaio 1996 D.M. del 14 febbraio 1992 Norme Tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche. 21

23 Circ. Min. LL.PP n Istruzioni relative alle norme tecniche per l esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M CNR 10012/85 Istruzioni sulla valutazione delle azioni sulle costruzioni. D.M. del 11 Marzo 1988 Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Circolare Min. LL.PP. 24 sett n Istru zioni per l applicazione delle Norme D.M. del 11 Marzo Eurocodice 2 UNI ENV Progettazione delle strutture di calcestruzzo Eurocodice 3 UNI ENV Progettazione delle strutture in acciaio CNR UNI 10011/88 Costruzioni in acciaio Istruzioni per il calcolo, l esecuzione e la manutenzione. D.M Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Circolare Min. LL.PP n 65/AA.GG. Istruz ioni per l applicazione delle norme D.M. 16/01/1996 Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003 n 3274, "Primi Elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica". UNI 9502 Procedimento analitico per valutare la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso. NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI Norme CEI con particolare riferimento a: CEI 64-8, parte 7, Ambienti a maggior rischio in caso di incendio Norme UNI con particolare riferimento a: UNI Sistemi di lavoro e illuminazione UNI Illuminazione di interni UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione manuale d incendio 22

24 Tutti gli impianti saranno realizzati a regola d arte, non solo per quanto riguarda le modalità di installazione, ma anche per la qualità e le caratteristiche delle apparecchiature e dei materiali. In particolare dovranno essere osservate: la Legge n 186 del sull esecuzione degli impianti elettrici; la Legge nº46 del e relativo regolamento DPR nº 447 del ; le vigenti Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI); le prescrizioni della Società Distributrice dell energia elettrica competente della zona (AEM); le prescrizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco; le prescrizioni della Società Telefonica (Telecom); le normative e raccomandazioni dell Ispettorato del lavoro e dell USL (Presidio Multizonale di Prevenzione); le prescrizioni delle Autorità Comunali e/o Regionali; le prescrizioni UTIF e le Norme riguardanti l energia elettrica; le Norme e tabelle UNI e UNEL per i materiali già unificati, gli impianti ed i loro componenti, i criteri di progetto, le modalità di esecuzione e collaudo; le raccomandazioni AIDI; ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da eventuali Enti ed applicabile agli impianti oggetto della presente specifica tecnica. NORME RELATIVE AGLI IMPIANTI MECCANICI Gli impianti dovranno essere realizzati a regola d'arte ed in osservanza a tutte le leggi, prescrizioni e norme (UNI, CEI, ecc.) che regolano la qualità, la sicurezza e le modalità di esecuzione e installazione degli impianti stessi. In particolare si richiamano in modo esplicito, non limitativamente, le seguenti leggi, regolamenti e norme: Legge n 46 "Norme per la sicurezza degl i impianti" e relativo Regolamento di attuazione DPR 447 del

25 Legge n 10 del 9 gennaio 1991 e relativo Regolamen to di attuazione DPR 26 agosto 1993 n 412 e s.m.i. Regolamento di Igiene del Comune di Milano; Legge 6 dicembre 1971 n 1083 Norme per la sicure zza dell impiego del gas combustibile; UNI-CIG 7128 / UNI-CIG 7129 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. UNI-CIG 8917 Apparecchi di utilizzazione dei combustibili gassosi. Dispositivi automatici di intercettazione e/o regolazione. Valvole automatiche. UNI-CIG 8723 Impianti a gas per apparecchi utilizzati in cucine professionali e di comunità. Prescrizioni di sicurezza. UNI 8364 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione. UNI 9615 Calcolo delle dimensioni interne dei camini. Definizioni, procedimenti di calcolo fondamentali. UNI 9731 Camini. Classificazione in base alla resistenza termica. Misure e prove. ANCC Raccolta "R" Legge n 615 del 3 luglio 1966 Provvedimenti con tro l inquinamento atmosferico. UNI Apparecchiature per estinzione incendi. Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia. UNI 9490 Apparecchiature per estinzione incendi. Alimentazioni idriche per impianti automatici antincendio. UNI Reti di idranti. Progettazione, installazione ed esercizio. Norme e richieste particolari da parte degli Enti preposti quali: Vigili del Fuoco, U.S.L., ISPESL, Autorità Comunali e Regionali. Norme C.T.I. (Comitato Termotecnico Italiano); Normative tecniche contenute nella normativa ASHRAE. 24

26 ALLEGATO 1 OGGETTO : Progetto definitivo Plesso Scolastico corso XXII marzo 59 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Enrico Boccardo, in qualità di Dirigente di Settore del Comune di Milano Sett. Edilizia scolastica attesta che, ai sensi e per gli effetti dell art. 25 del DPR 554 del 21/12/1999, verificati i documenti del progetto definitivo di cui all oggetto e trattandosi di progetto di intervento su un edificio esistente, l elaborato: Vincolo idrogeologico non è necessario ai fini della definizione delle lavorazioni in progetto. In fede Dott. Ing. Enrico Boccardo 25

27 ALLEGATO 2 OGGETTO : Progetto definitivo Plesso Scolastico corso XXII marzo 59 ATTESTAZIONE Il sottoscritto Dott. Ing. Enrico Boccardo, in qualità di Dirigente di Settore del Comune di Milano Sett. Edilizia scolastica attesta che, ai sensi e per gli effetti dell art. 25 del DPR 554 del 21/12/1999, verificati i documenti del progetto definitivo di cui all oggetto e trattandosi di progetto di intervento su un edificio esistente, l elaborato: Studio di impatto ambientale Studio di fattibilità ambientale non è necessario ai fini della definizione delle lavorazioni in progetto. In fede Dott. Ing. Enrico Boccardo 26

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