Seminario Tecnico Regolamento UE 305/11 CPR UNI EN Marcatura CE per Strutture Metalliche

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1 Seminario Tecnico Regolamento UE 305/11 CPR UNI EN Marcatura CE per Strutture Metalliche Padova (PD), 28 ottobre 2016 Relatori: Ing. Franco Curtarello Ordine degli Ingegneri di Padova Ing. Enrico Albarelli Direttore Tecnico ASQ STS srl

2 Seminario Tecnico BUONA SERA A TUTTI!!! Contro ogni regola, iniziamo con una domanda per voi nello specifico, perché siamo qui??

3 Siamo qui perché la UE ha terminato il percorso di definizione e regolamentazione dei Prodotti da Costruzione implementando regole tecniche per la costruzione di carpenterie ad impiego strutturale.

4 Siamo qui perché in precedenza era gestita solamente la produzione dei prodotti costituenti (lamiere, piatti, tubi, travi, ecc ), ma rimanevano non gestite tutte le operazioni di «trasformazione» eseguite sui prodotti costituenti per la realizzazione delle strutture portanti.

5 Siamo qui perché ora vanno gestite tutte le attività di progettazione, produzione e verifica prima, durante e dopo la costruzione in conformità ai requisiti imposti da UE e si deve apporre la Marcare CE in conformità alle imposte e seguite. ora il cerchio è chiuso, ma vediamolo nel dettaglio...

6 Quadro normativo comunitario Cenni storici in materia 21 dicembre 1988 Direttiva 89/106/CEE (CPD) 21 aprile 1993 DPR n.246 Italia recepisce CPD 1993 Direttiva 93/68/CEE (modifica CPD) 10 dicembre 1997 DPR n.499 Italia rec. 93/68/CEE 24 aprile 2011 Regolamento 305/11/CE (CPR) obbligatorio per tutti gli stati membri dal 01 luglio 2013

7 Quadro normativo comunitario Regolamento 305/11/CE CPR CPR: Construction Product Regulation Lo scopo è quello di rimuovere le barriere tecniche alla libera circolazione dei prodotti da costruzione per ottenere il corretto funzionamento del mercato in questo campo. Tra le premesse della CPR si trova scritto: Sarà possibile eliminare gli ostacoli tecnici nel settore delle costruzioni solo se si introdurranno specifiche tecniche armonizzate al fine di valutare la prestazione dei prodotti da costruzione.

8 Quadro normativo comunitario Attraverso l atto formale (verifiche e controlli finali) il fabbricante appone il contrassegno (Marcatura CE) sul prodotto. Ciò significa che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali per la commercializzazione dello stesso entro UE. Apponendo la Mercatura CE al prodotto sostanzialmente il prodotto viene dotato di un «passaporto» che gli permette di poter circolare liberamente in tutta la UE.

9 Quadro normativo comunitario Le regole sono uguali per tutti gli stati membri, un legislatore di un singolo Stato Membro non può definire ed imporre regolamentazioni tecniche interne in contrasto con la Direttiva (Regolamento). Il legislatore di uno Stato Membro può definire regole tecniche in restrizione alle regole essenziali definite per UE, in tal caso tali regole sono valide esclusivamente per il singolo Stato Membro.

10 Quadro normativo comunitario Regolamento 305/11/CE CPR dall Art. 2: Prodotto da Costruzione: qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere da costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse. Opere di Costruzione: tutti gli edifici e le opere di ingegneria civile. Dal Documento Interpretativo dei requisiti essenziali n.1 relativo alla resistenza meccanica e stabilità delle opere si evince che come opere di ingegneria civile si intendono tutti gli edifici e strutture ancorate al terreno (include tutto, anche asfalti, travi in CAP, piscine, ecc.).

11 Quadro normativo comunitario Introduzione della UNI EN luglio 2001: Pubblicata prima versione sperimentale atta alla soddisfazione dei requisiti della vecchia CPD 24 agosto 2011: Pubblicata in GUE C246/7 entrata in vigore il 01/01/2011 con deroga al 01/07/2012. primavera 2012: Pubblicata in GUE posticipo entrata in vigore il 01/09/2012 con deroga al 01/07/2014.

12 UNI EN

13 UNI EN ma non:

14 Nello specifico La UNI EN 1090 non può essere sostituita ad altre norme di prodotto armonizzate (es. Cancelli e Portoni Industriali) La UNI EN 1090 non può essere applicata d ufficio a tutti i prodotti non gestiti da una specifica norma di prodotto facile commettere errori di valutazione! Utile linea guida per la comprensione dell applicabilità della UNI EN 1090 è data dalla FAQ31 riportata sul sito della UE: Qui è possibile scaricare il documento: List of items not covered by EN 1090:2009+A1:2011

15 Quali strutture sono soggette ad UNI EN 1090??? Alcuni esempi : ma anche

16 Quali strutture sono soggette ad UNI EN 1090??? le strutture industriali portanti!!!!!

17 Struttura UNI EN 1090 UNI EN : 2012 Requisiti per la valutazione di conformità dei componenti strumentali UNI EN : 2011 Parte 2: Requisiti tecnici per la realizzazione di strutture in Acciaio (Acc. al carbonio ed Inox) UNI EN : 2008 Parte 3: Requisiti tecnici per la realizzazione di strutture in Alluminio

18 Implementare la UNI EN 1090 Cosa si deve fare come prima cosa? Definire l ANALISI DEI RISCHI secondo le linee guida ed i parametri definiti dalla norma. Il progettista definisce la CLASSE DI ESECUZIONE EXC della struttura o del singolo giunto saldato Noto/i EXC il produttore è a informato su tutti i requisiti di qualità che la struttura deve avere e sul piano delle prove e dei controlli da attuare.

19 Implementare la UNI EN 1090 La proposta del normatore CC = Classe di Conseguenza. Analisi degli effetti di un guasto in termini sociali, economici ed ambientali SC = Categoria di Servizio. Indica quanto è sollecitata la struttura rispetto alla sua resistenza ultima (Fatica/ Statica) PC = Categoria di Produzione. Come, dove e cosa produco.

20 Implementare la UNI EN 1090 Appendice B UNI EN

21 Implementare la UNI EN 1090 Classe di Conseguenza EN 1990

22 Implementare la UNI EN 1090 Categoria di Servizio es. Classificazione Sismica del Territorio nazionale (mappa e lista)

23 Implementare la UNI EN 1090 Categoria di Produzione

24 Implementare la UNI EN 1090 Cosa si deve fare come prima cosa? CC = Classe di Conseguenza. Analisi degli effetti di un guasto in termini sociali, economici ed ambientali SC = Categoria di Servizio. Indica quanto è sollecitata la struttura rispetto alla sua resistenza ultima (Fatica/ Statica) PC = Categoria di Produzione. Come, dove e cosa produco.

25 Implementare la UNI EN 1090 A tutela del Cliente Finale e del Fabbricante se il progettista/ cliente non comunica al Fabbricante l EXC assegnato alla prodotto da realizzare? Quando non specificato la norma richiede l applicazione della classe di esecuzione EXC2 (medio bassa), il cliente finale ed il fabbricante sono tutelati e la produzione può avvenire regolarmente. La responsabilità per l omessa o errata assegnazione di EXC ricade sul progettista

26 Implementare la UNI EN 1090 il campo di validità Un fabbricante che dimostra di avere le competenze, i requisiti e la struttura capace di realizzare strutture ad alta classe di esecuzione (es. ECX3 o EXC4) è abilitato anche per le classi di esecuzione inferiori. Le certificazioni sono conseguibili però esclusivamente a fronte di una commessa in essere il consiglio è sempre conseguire l autorizzazione all apposizione della marcatura CE per la classe minima (EXC2), poi all evenienza si consegue l estensione.

27 Implementare la UNI EN 1090 il campo di validità

28 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante Implementare un Controllo in Prodizione (PFC). Consiste nell implementare un piano di fabbricazione e controllo interno standard e permanente della produzione in conformità alla norma armonizzata applicata.

29 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante Pianificare ed effettuare controlli iniziali previsti Consiste nel pianificare ed effettuare delle prove iniziali di tipo per la caratterizzazione del prodotto fabbricato (di tipo ITT e/o ITC)

30 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante ITT Test Iniziali di Tipo Consiste nel verificare tutte le fasi di produzione applicate: - Taglio (caldo, freddo, trancia, ) - Foratura (caldo, trapano, punzonatura, ) - Formatura (saldatura, piegatura, ) - Rivestimenti superficiali (zincatura, verniciatura, )

31 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante ITC Test Iniziali di Calcolo Consiste nel verificare, per il fabbricante che progetta, la correttezza del risultato in uscita dal sistema di calcolo applicato: - Validazione di sistemi software - Validazione per paragone di sistemi di calcolo home made - Altro

32 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante ITC Test Iniziali di Calcolo Secondo UNI EN 1090 quando un fabbricante incarica un progettista esterno per la realizzazione della progettazione è come se il progettista fosse un suo dipendente in quanto il fabbricante immette sul mercato un prodotto progettato e fabbricato.

33 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante Implementare PFC e produzione secondo requisiti di norma Le parti 2 e 3 della UNI EN 1090 forniscono tutti i requisiti da applicare per la progettazione (dove applicabile), produzione, controlli prima, durante e dopo la produzione e

34 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante Impiegare prodotti qualificati all origine secondo le norme armonizzate dalla CPR (marcatura CE) Ad esempio la bulloneria deve essere marcata CE e corredata di DoP secondo le norme armonizzate richiamate dalla CPR: -UNI EN Bulloneria a serraggio non controllato -UNI EN Bulloneria a serraggio controllato

35 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante Impiegare semilavorati qualificati (marcatura CE) Quando vengono acquistati semilavorati derivati da prodotti qualificati all origine, l esecutore delle lavorazioni sui semilavorati dovrebbe apporre marcatura CE secondo UNI EN E onere del fabbricante, sotto la sua responsabilità, provvedere alla qualificazione dei prodotti/ lavorazioni non qualificate all origine.

36 UNI EN PFC Requisiti in saldatura Viene richiesto: Applicazione UNI EN ISO 3834 (livello definito in funzione del livello di certificazione EXC UNI EN /-3 da conseguire) non certificata Livelli di qualità in saldatura definito in funzione del livello di certificazione UNI EN 1090 da conseguire Qualifiche dei saldatori secondo le normative applicabili Qualifiche dei procedimenti secondo le normative applicabili Operatori addetti ai CND (Controlli Non Distruttivi) qualificati almeno di II liv. secondo UNI EN ISO 9712 (no VT) Eseguire CND come richiesto da UNI EN /-3 in funzione dell EXC assegnato al prodotto da realizzare

37 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il produttore Apporre la Marcatura CE Apporre la Marcatura CE secondo uno dei 4 metodi previsti da UNI EN rispettando quanto dettato dal Regolamento 765/2008 atto alla normazione dell apposizione della Marcatura CE

38 Marcatura CE SPECIFICA DEL COMPONENTE EMESSA DAL PROGETTISTA

39 Marcatura CE

40 Implementare la UNI EN 1090 Cosa deve fare il fabbricante Redigere la Dichiarazione di Prestazione DoP L attuale Regolamento 305/11 CPR richiede che il fabbricante rediga un documento ufficiale dove vengono dichiarate le prestazioni del prodotto in conformità alla specifica del componente e al progetto. La DoP sostituisce la vecchia Dichiarazione di Conformità.

41 Implementare la UNI EN 1090 Conseguire l abilitazione Abilitazione UNI EN Per EXC da 2 a 4 il fabbricante non può apporre la Marcatura CE sul prodotto e redigere la DoP come autocertificazione. Allineato il sistema di produzione ai requisiti UNI EN e/o - 3 il fabbricante deve convocare un Ente Terzo Notificato dal Ministero delle Infrastrutture il quale interviene per verificare che effettivamente il sistema di produzione sia effettivamente conforme alla norma. Ad esito positivo l ente rilascia l abilitazione al fabbricante all apposizione della Marcatura CE e redazione DoP secondo UNI EN

42 Quadro normativo nazionale Regolamento Europeo e Regole Nazionali Come previsto dal regolamento europeo 305/2011 CPR e come ribadito dal Consiglio Superiore del Lavori Pubblici, ogni singolo stato membro può emettere regole tecniche interne a restrizione delle regole base dettate dalla normativa UNI EN UNI EN 1090 SOSTITUISCE DM

43 grazie per l attenzione! A Voi la parola! Padova (PD), 28 ottobre 2016 Ing. Franco Curtarello - - Ordine degli Ingegneri di Padova Ing. Enrico Albarelli ASQSTS srl ASQ STS srl via Gerolamo Cardano, Forlì (FC) tel fax info@saldatura.com

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