CARATTERIZZAZIONE PEDOLOGICA E IDROLOGICA DI UN CAMPO SPERIMENTALE LOCALIZZATO PRESSO L AZIENDA COTTI DI PILASTRO (PR)
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1 Allegato 1 CARATTERIZZAZIONE PEDOLOGICA E IDROLOGICA DI UN CAMPO SPERIMENTALE LOCALIZZATO PRESSO L AZIENDA COTTI DI PILASTRO (PR) A cura di i.ter: Paolo Morelli, Carla Scotti Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli: Marina Guermandi, Nicola Laruccia Febbraio 2003
2 INDICE 1. DESCRIZIONE DEL SITO RICOLLEGAMENTO DEI SUOLI CON L ARCHIVIO REGIONALE DELLE UNITÀ TIPOLOGICHE DI SUOLO DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ESTRATTO DAL CATALOGO REGIONALE DEI TIPI DI SUOLO DELLA PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA...9 GLOSSARIO...31 BIBLIOGRAFIA...35
3 1. Descrizione del sito Il sito rilevato si trova all interno dell azienda Cotti di Pilastro (PR) e ricade nella di una delineazione dell unità cartografica CON3 (consociazione dei suoli Confine franco argilloso limosi ) della Carta dei Suoli regionale in scala 1:50.000, realizzata dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli. L unità cartografica CON3 è caratterizzata da antiche superfici della piana pedemontana, in prossimità dei principali corsi d'acqua appenninici. Il substrato è costituito da alluvioni ghiaiose. Nella Carta dei Suoli regionale in scala 1: la delineazione che interessa il territorio aziendale è attribuita all unità 3Cb (sottounità Confine). Il sito, più precisamente, è collocato tra il torrente Parma e il torrente Cinghio, in prossimità della frazione Pilastro ad una quota di 166 m s.l.m. circa, la pendenza delle superfici è dello 0,5-0,7%. 2. Ricollegamento dei suoli con l Archivio Regionale delle Unità Tipologiche di Suolo Nella parcella sede di sperimentazione sono stati realizzati 2 profili standard e 20 trivellate, altre 8 osservazioni sono state fatte nelle immediate vicinanze; per il rilevamento si sono seguite le normative presenti nel manuale di campagna elaborato dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli (ed. aprile 2001) Fig.1 - Localizzazione dei profili e delle trivellate nel territorio aziendale Le trivellate ed i profili sono riconducibili ai suoli Confine franchi argillosi limosi - CON3- (Udic Haplustepts loamy skeletal, mixed, mesic S.T. 1998) descritti nell Archivio Regionale delle Unità Tipologiche di Suolo. Secondariamente sono presenti i suoli Ciavernasco franchi argillosi limosi - CIA1- Udic Haplustalfs fine loamy, mixed, mesic S.T. 1998)a cui sono stati attribuite 7 osservazioni. La parziale sovrapposizione tra i suoli Confine e Ciavernasco riguardo il range di profondità del substrato (la profondità massima ammessa per i Confine coincide con quella minima ammessa per i Ciavernasco) può creare a volte incertezze di attribuzione. I suoli Confine, in un profilo di riferimento, hanno orizzonti superficiali, spessi 50 cm, a tessitura franco ghiaiosa con scheletro frequente (ciottoli alterati costituiti da arenarie e calcari) e colore bruno scuro e sono non calcarei ed a reazione neutra; gli orizzonti profondi, spessi 70 cm circa hanno tessitura franco argilloso sabbiosa ghiaiosa con scheletro abbondante (ciottoli alterati costituiti da arenarie e calcari) e colore bruno rossastro scuro e sono debolmente calcarei ed a reazione debolmente alcalina; il substrato, a partire da 120 cm ha tessitura sabbiosa estremamente ghiaiosa con ciottoli non alterati (arenarie e calcari, colore bruno 3
4 oliva e bruno giallastro scuro, molto calcareo. I suoli Ciavernasco hanno orizzonti superficiali, spessi cm, di colore bruno scuro, franco argilloso limosi o franco argillosi; la parte superiore degli orizzonti profondi (Bw), quando presente, è spessa cm, ha colore bruno giallastro scuro o bruno giallastro e tessitura franco limosa o franco argillosa; la parte inferiore (Bt), ha spessore cm e colore bruno scuro, ha tipicamente tessitura franco argillosa, con scheletro da assente a frequente, e reazione da neutra a moderatamente alcalina. Il tetto del substrato si rileva di solito fra 100 e 135 cm; esso è costituito da ghiaie abbondanti o molto abbondanti. L'orizzonte superficiale e la prima parte dell'orizzonte profondo hanno scheletro da assente a comune e reazione da neutra a debolmente alcalina. Tipicamente questi suoli sono non calcarei fino al substrato. Descrizione dei profili Sigla del pedon: E/7209/P/1 Provincia: Parma Localizzato sulla tavola C.T.R. 1:25.000: 199SE - Azienda Cotti Identificazione del sito: località Casinazza Rilevatori e data di descrizione: M. Guermandi, C. Scotti 20 Marzo 2002 Morfologia: Alta conoide Uso del suolo: seminativo I colori si riferiscono al suolo umido, il suolo è stato rilevato allo stato umido. Ap cm; franco argilloso limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, scarso, leggermente alterato; di colore bruno scuro (10YR4/3), con molte screziature di colore bruno grigiastro scuro (10YR4/2); frammenti principali poliedrici subangolari medi debolmente sviluppati; macropori principali fini (0.5%); poche radici molto fini; nessuna effervescenza all'hcl; limite chiaro lineare. Ap cm; franco argilloso limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, scarso, leggermente alterato; di colore bruno scuro (10YR4/3), con molte screziature di colore bruno grigiastro scuro (10YR4/2); frammenti principali poliedrici subangolari grossolani debolmente sviluppati; poche radici molto fini; nessuna effervescenza all'hcl; limite abrupto lineare. Bw cm; franco limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, comune, molto alterato; colore bruno scuro (7.5YR4/3) con colore secondario bruno (7.5YR4/4); aggregazione principale poliedrica angolare fine moderatamente sviluppata che si unisce in aggregati secondari poliedrici subangolari medi moderatamente sviluppati; macropori principali fini (0.5%) e macropori secondari medi (0.5%); poche radici molto fini; nessuna effervescenza all'hcl; limite chiaro ondulato. Bw cm; franco limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, abbondante, molto alterato; colore bruno scuro (7.5YR4/3) con colore secondario bruno (7.5YR4/4); aggregazione principale poliedrica subangolare media moderatamente sviluppata che si partisce in aggregati secondari poliedrici subangolare fini moderatamente sviluppati; facce di pressione occasionali macropori principali fini (0.1%); poche radici molto fini; nessuna effervescenza all'hcl; limite chiaro ondulato. 2BCk cm; scheletro subarrotondato, abbondante, alterato; colore bruno scuro (10YR4/3); aggregazione principale poliedrica subangolare fine debolmente sviluppata; poche radici molto fini; frequenti masse non cementate di carbonato di calcio (6%), di forma filamentosa; debole effervescenza all'hcl; limite sconosciuto. 4
5 Sigla del pedon: E/7209/P/2 Provincia: Parma Localizzato sulla tavola C.T.R. 1:25.000: 199SE - Azienda Cotti Identificazione del sito: località Casinazza Rilevatori e data di descrizione: M. Guermandi, C. Scotti 20 Marzo 2002 Morfologia: Alta conoide Uso del suolo: seminativo I colori si riferiscono al suolo umido, il suolo è stato rilevato allo stato umido. Ap cm; franco argilloso limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, scarso, leggermente alterato; di colore bruno scuro (10YR4/3), con molte screziature di colore bruno grigiastro scuro (10YR4/2); frammenti principali poliedrici subangolari medi debolmente sviluppati; macropori principali fini (0.5%); poche radici molto fini; comuni noduli di ferro e manganese (3%), di forma sferoidale, localizzazione casuale; nessuna effervescenza all'hcl; limite chiaro lineare. Ap cm; franco argilloso limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, scarso, leggermente alterato; di colore bruno scuro (10YR4/3), con molte screziature di colore bruno grigiastro scuro (10YR4/2); frammenti principali poliedrici subangolari grossolani debolmente sviluppati; poche radici molto fini; comuni noduli di ferro e manganese (3%), di forma sferoidale, localizzazione casuale; nessuna effervescenza all'hcl; limite abrupto lineare. Bw cm; franco limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, comune, molto alterato; colore bruno scuro (7.5YR4/3) con colore secondario bruno (7.5YR4/4); aggregazione principale poliedrica angolare fine moderatamente sviluppata che si unisce in aggregati secondari poliedrici subangolari medi moderatamente sviluppati; macropori principali fini (0.5%) e macropori secondari medi (0.5%); poche radici molto fini; nessuna effervescenza all'hcl; limite chiaro ondulato. Bw cm; franco limoso (stima di campagna); scheletro subarrotondato, abbondante, molto alterato; colore bruno scuro (7.5YR4/3) con colore secondario bruno (7.5YR4/4); aggregazione principale poliedrica subangolare media moderatamente sviluppata che si partisce in aggregati secondari poliedrici subangolare fini moderatamente sviluppati; facce di pressione occasionali macropori principali fini (0.1%); poche radici molto fini; nessuna effervescenza all'hcl; limite chiaro ondulato. 2BCk cm; scheletro subarrotondato, abbondante, alterato; colore bruno scuro (10YR4/3); aggregazione principale poliedrica subangolare fine debolmente sviluppata; poche radici molto fini; frequenti masse non cementate di carbonato di calcio (6%), di forma filamentosa; debole/forte effervescenza all'hcl; limite sconosciuto. Le schede di rilevamento vengono consegnate con le attribuzioni (serie, fase, discostamenti, classificazioni) eseguite sulla base delle sole stime di campagna. Per ciascuna trivellata archiviata, realizzata con trivella di tipo olandese, sono state di norma rilevati i seguenti caratteri: spessore degli orizzonti, colori della matrice e delle screziature, tessiture (stima delle frazioni <2µ; µ; µ e/o delle classi fondamentali USDA), effervescenza all'acido cloridrico in soluzione acquosa al 10%, presenza di concentrazioni, presenza di frammenti di dimensioni >2mm (scheletro). 5
6 Profili Fase1 Rappr. Discostamento da stime di campagna P1 CON3 1 Rientra integralmente nel range della serie P2 CON3 1 Rientra integralmente nel range della serie Trivellate Fase1 Rappr. Discostamento da stime di campagna T1 CON3 2 T2 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T3 CON3 2 T4 CON3 2 T5 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T6 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T7 CON3 2 T8 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T9 CON3 2 T10 CON3 2 T11 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T12 CON3 2 T13 CON3 2 T14 CON3 2 T15 CON3 2 T16 CON3 2 T17 CON3 2 T18 CON3 2 T19 CON3 2 T20 CON3 2 T21 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T22 CIA1 3 Famiglia tessiturale fine loamy T23 CON3 2 T24 CON3 2 T25 CON3 2 T26 CON3 2 T27 CON3 2 T28 CON3 2 Trivellate ordinate secondo l ordine progressivo ANALISI CHIMICO-FISICHE PROFILO E7209P1 ANALISI DI LABORATORIO sabbia (%) Ap PROFONDITÀ ORIZZONTI (cm) Ap Bw Bw BCk µ µ µ µ µ µ µ µ
7 totale ( µ) limo (%) µ µ totale (50-2 µ) argilla (%) (<2 µ) ph (in H2O) CaCO 3 tot. (%) CACO 3 att. (%) C.O. s.s. (%) C.S.C. (meq/100 gr.) N tot. ( ) 1.6 P 2 O 5 ass. mg/kg 142 K 2 0 ass. mg/kg 312 PROFILO E7209P2 ANALISI DI LABORATORIO sabbia (%) Ap PROFONDITÀ ORIZZONTI (cm) Ap Bw Bw BCk µ µ µ µ µ µ µ µ totale ( µ) limo (%) µ µ totale (50-2 µ) argilla (%) (<2 µ) ph (in H2O) CaCO 3 tot. (%) CACO 3 att. (%) C.O. s.s. (%) C.S.C. (meq/100 gr.) N tot. ( ) 1.6 P 2 O 5 ass. mg/kg 77
8 K 2 0 ass. mg/kg 187 ALCUNE TRIVELLATE N OSS PROF. CAMP. PH H 2 O 1:2.5 in CALC. TOT.% CALC. ATT. % S.O. % SABB % SABB % LIMO % LIMO 20-2 % ARG. <2 % AZOT. TOT. % T T T T T T T T T T T T Dai dati relativi alla variabilità del quadro sperimentale risulta una variabilità contenuta degli orizzonti superficiali per alcuni parametri. La tessitura è franco argillosa limosa, il ph neutro o debolmente alcalino, sono non calcarei o scarsamente calcarei. Viceversa il contenuto in materia organica è compreso tra il 2 e il 2,8% e le due determinazioni della capacità di scambio nei profili sono molto dissimili: e (meq/100 gr.). 3. Distribuzione geografica Nel sito rilevato è dominante il suolo Confine, marginalmente, nella area sul confine sud-occidentale, sono presenti i suoli Ciavernasco. Nella figura 2 è schematizzata la carta dei suoli: in bianco sono rappresenti i suoli Confine e in grigio i Ciavernasco 8
9 Figura 2 La carta dei suoli del sito studiato Dalla consultazione delle Note Illustrative della Carta dei Suoli in scala 1: è possibile valutare la diffusione regionale dei suoli individuati a livello aziendale. I suoli Confine sono rappresentati nella Carta dei Suoli in scala 1: nella unità cartografica 3Cb. L unità 3Cb è distribuita nel territorio regionale in 19 aree, o delineazioni, presenti principalmente tra Piacenza e Reggio Emilia. L ampiezza delle delineazioni è compresa tra un minimo di 0.8 km2 ed un massimo di 126 km 2 per una superficie complessiva di 346 km 2, pari circa al 2% dei suoli regionali. Nella carta dei suoli in scala 1: la fase di suoli Confine franca argillosa limosa (CON3) è distribuita nel territorio regionale in 7 aree, o delineazioni, distribuite principalmente da Piacenza a Parma, tipicamente di ampiezza compresa tra 1 e 37 Km 2 (min. 1, max 114 Km 2 ), per una superficie complessiva di 196 Km 2, pari al 1% circa dei suoli regionali. La fase di suolo Ciavernasco franca argillosa limosa (CIA1), nella carta in scala 1:50.000, è distribuita in 3 aree, o delineazioni, distribuite tra Modena e Reggio Emilia con ampiezza compresa tra i 4.5 e i 6.4 km 2, per una superficie complessiva di circa 12.5 km 2. Vengono inoltre consegnati i dati di ritenzione idrica (laboratorio Timesis, Pisa) e di massa volumica apparente, accompagnati da alcune prime considerazioni in merito. Seguono i dati di conducibilità idraulica satura determinati su alcuni orizzonti del profilo E7209P1, anch essi valutati in base alle attuali conoscenze di suoli simili a quelli presenti nel sito sperimentale. Caratteristiche di ritenzione idrica I campioni per la determinazione delle caratteristiche di ritenzione idrica sono stati prelevati in due distinte epoche, 24/04/02 e 13/06/02, utilizzando un campionatore cilindrico con diametro di 6 cm e altezza di 3 cm, che consente di prelevare un campione di terreno indisturbato e di posizionarlo correttamente nelle piastre a membrana (piastre di Richard). Sono stati prelevati campioni alle profondità di 5-10 cm e cm, rappresentative rispettivamente dell orizzonte Ap1 (0-25 cm) e Ap2 (25-40 cm). Non è stato possibile campionare gli orizzonti sottostanti per l eccessiva presenza di scheletro. Per ogni profondità e per ogni epoca sono stati prelevati 3 campioni. Complessivamente sono stati dunque raccolti 12 campioni (2 epoche X 2 profondità X 3 repliche). Sui campioni raccolti è stato determinato il contenuto idrico gravimetrico con la seguente metodologia: 9
10 1. con le vasche di Stackman per le tensioni di e 100 cm; 2. con le piastre a membrana (piastre di Richard) per le tensioni di e cm. Del medesimo campione, di volume noto, è stato misurato anche il peso secco, in maniera da poter calcolare la massa volumica apparente (MVA). Nella tabella seguente vengono riportati i contenuti idrici volumetrici (corrispondenti a quelli gravimetrici X la MVA) alle diverse tensioni per i diversi campioni. Tensione (cm) /06/02 R /06/02 R /06/02 R /06/02 R /06/02 R /06/02 R /04/02 R /04/02 R /04/02 R /04/02 R /04/02 R /04/02 R3 0 59,0 62,1 64,7 60,7 58,9 60,7 58,1 64,6 64,1 62,0 65,2 66, ,8 51,6 52,5 52,0 48,9 52,6 49,9 53,3 53,5 54,2 54,9 57, ,5 49,3 50,5 50,5 47,4 50,7 47,1 49,4 50,4 52,9 52,9 55, ,5 47,9 49,2 49,4 46,2 49,5 45,6 47,8 49,0 51,9 51,6 53, ,6 45,6 47,2 47,6 44,2 47,6 43,8 45,7 46,8 49,5 49,4 51, ,8 44,8 46,5 46,9 43,4 46,6 43,0 44,7 46,1 48,4 48,5 50, ,4 43,2 44,8 45,4 42,1 45,5 41,9 43,8 45,0 47,5 46,8 48, ,5 39,1 39,7 40,8 37,9 41,1 38,5 39,8 41,9 43,0 41,6 42, ,6 31,0 32,1 34,9 31,9 35,2 31,4 30,4 32,3 32,8 31,7 34,3 MVA 1,7 1,7 1,7 1,8 1,7 1,8 1,6 1,6 1,6 1,7 1,6 1,7 POR t 35,5 37,0 37,1 33,7 34,7 32,8 38,5 39,1 38,2 36,2 39,8 34,0 Nei grafici che seguono viene rappresentata, per la data del 24/04/02 per ognuna delle due profondità di campionamento, la media dei contenuti volumetrici alle diverse tensioni, espresse in scala logaritmica. Le curve dei campioni prelevati nella seconda epoca non si differenziano significativamente /04/02 Media w.c. (g/g %) tensione (cm) 10
11 /04/02 Media w.c. (g/g %) tensione (cm) L andamento delle due curve non appare congruente con le caratteristiche del terreno. In particolare le curve sono molto spostate in alto rispetto a quanto ci si potrebbe attendere. Ciò è dovuto in gran parte agli elevati valori di MVA determinati in laboratorio. Il contenuto gravimetrico viene infatti moltiplicato per la MVA per ottenere il contenuto gravimetrico. D altra parte, confrontando il contenuto idrico a saturazione (tensione 0 cm) con il valore di porosità teorica ottenuto con la seguente formula (riga PORt della tabella): POR t = (1- MVA/2,65) *100 dove 2,65 è il valore medio della massa volumica reale del terreno, si osservano scarti dell ordine del 40%. Il valore di porosità teorica calcolato con la formula precedente è molto più prossimo al punto di appassimento che al contenuto idrico a saturazione. Queste considerazioni portano a concludere che il valore misurato di MVA e i valori misurati della curva di ritenzione idrica non sono tra loro congruenti. Né è possibile attualmente stabilire in quale determinazione risieda l errore. Non risulta quindi possibile utilizzare questi dati per caratterizzare il comportamento idrologico del suolo in oggetto. In alternativa è possibile derivare la curva di ritenzione idrica mediante una pedofunzione di trasferimento, che stima le caratteristiche di ritenzione a partire da altri caratteri del suolo. Quella qui proposta (N. Vereecken, Maes, J., Feyen, J. e Darius, P., 1989, riportato in Rapporto SINA n. 9.1, febbraio 2001) è stata selezionata da un insieme di pedofunzioni in quanto risultata la più adeguata a rappresentare le caratteristiche di ritenzione dei suoli emiliano-romagnoli, in particolare quelli a tessitura media. Essa utilizza come input i valori di C org., sabbia, argilla e MVA e restituisce una funzione continua del contenuto idrico volumetrico in funzione della tensione espressa in cm. Per gli orizzonti con scheletro i valori così ottenuti possono poi essere ridefiniti in proporzione al contenuto di scheletro dell orizzonte, ritenuto materiale inerte.?(?)=1/(1+a*?)^n*(?s-?r)+?r dove?r = * argilla * C org?s = * MVA * argilla a = Exp( * sabbia * C org * MVA * argilla) N = Exp( * sabbia * argilla * sabbia ^ 2)? = tensione in cm Nella tabella seguente sono riportati i caratteri del suolo necessari ad alimentare la pedofunzione di Vereecken. I valori di MVA riportati sono naturalmente stimati col buon senso, non essendo disponibili misure attendibili. 11
12 Orizzonte Sabbia Argilla C org. MVA Scheletro ,51 1, ,04 1, ,58 1, ,46 1, ,46 1,5 60 Conducibilità idraulica satura In data 24/04/02 dal secondo e dal terzo orizzonte del profilo E7209P2 sono stati prelevati in tutto due campioni indisturbati aventi forma cilindrica, con raggio di circa 13 cm e altezza di 15 e 18 cm rispettivamente. I campioni sono stati rivestiti con una camicia di resina epossidica, colata nell intercapedine compresa tra il cilindro di terreno e un anello più largo di PVC (metodo proposto da Bouma j., Dekker L.W. A method for measuring the vertical and horizontal ksat of clay soils with macropores. Soil America Journal 45 (1981), 3: , adattato). Sui campioni così ottenuti è stata misurata la conducibilità idraulica, assumendo come valore della conducibilità idraulica satura il valore stazionario, raggiunto dopo circa 6 ore dall inizio della prova. Si sono scelti gli orizzonti 2 (40-65 cm) e 3 (65-105cm) in quanto si è stimato fossero quelli a minore conducibilità entro 150 cm dalla superficie del suolo. I valori finali di Ksat risultano rispettivamente di 5,5 e 1,8 cm/h. Tali valori confermano le stime di campagna e concordano con precedenti misure effettuate su orizzonti aventi medesime caratteristiche fisiche e/o morfologiche. 4. Estratto dal Catalogo Regionale dei Tipi di Suolo della Pianura Emiliano- Romagnola Suoli Confine franca argillosa limosa I suoli Confine franca argillosa limosa sono molto profondi; gli orizzonti superficiali sono da non calcarei a scarsamente calcarei, da debolmente acidi a moderatamente alcalini ed a tessitura franca argillosa limosa con scheletro ghiaioso da assente a comune; gli orizzonti profondi sono da non calcarei a molto scarsamente calcarei, da neutri a debolmente alcalini ed a tessitura da media a moderatamente fine con scheletro ghiaioso da abbondante a molto abbondante. Classificazione Soil Taxonomy (Chiavi 1998) Legenda FAO Ambiente I suoli Confine franca argillosa limosa sono in antiche superfici della piana pedemontana, in prossimità dei principali corsi d'acqua appenninici. In queste terre la pendenza varia dallo 0,5 al 3%. loamy skeletal, mixed, mesic Udic Haplustepts Chromic Cambisols Il substrato è costituito da alluvioni ghiaiose. La densità di urbanizzazione è elevata. L'uso del suolo è a prato poliennale e seminativo semplice, con subordinati il vigneto ed il frutteto. Caratteri per il riconoscimento locale - zolle di aratura di medie dimensioni, moderatamente coesive allo stato secco; - tessitura franco argilloso limosa nell orizzonte superficiale; - presenza di scheletro nel profilo a partire dall'orizzonte lavorato; 12
13 - colore dell'orizzonte di superficie da bruno a bruno scuro; (riconoscibili nella pagina o 10YR o 7,5YR delle tavole Munsell) e colore degli orizzonti profondi bruno rossastro scuro (riconoscibile nelle pagine 7,5YR e 5YR delle tavole Munsell); - effervescenza all'hcl in soluzione acquosa al 10% da assente a debole fino a circa cm di profondità. Alcune considerazioni per la conduzione agronomica, ai fini della valorizzazione produttiva e della salvaguardia ambientale I suoli CONFINE franca argillosa limosa hanno caratteristiche fisiche condizionate dalla presenza di ghiaia, da assente a comune nell'orizzonte superficiale, abbondante o molto abbondante in profondità, che determina moderate difficoltà nell'esecuzione delle lavorazioni, per possibili danni e accentuata usura agli organi lavoranti, e restrizioni all'approfondimento e all'esplorazione radicale entro 100 cm. A causa della ridotta capacità in acqua disponibile riveste particolare importanza la pratica dell irrigazione, che deve essere effettuata adottando in genere turni piuttosto brevi. Lo scolo naturale delle acque non rende necessaria l'adozione di particolari pratiche di sistemazione. I suoli CONFINE franca argillosa limosa hanno caratteristiche chimiche equilibrate (ph, C.S.C., saturazione in basi e contenuto in carbonati), che favoriscono i processi di assorbimento e scambio degli elementi della nutrizione. Non presentano eccessi di sali solubili, di sodio o di altre sostanze potenzialmente dannose alle piante. Se ben lavorati e fertilizzati questi suoli mostrano buone attitudini produttive nei confronti delle principali colture praticabili nell'ambiente della pianura emiliano-romagnola. Dal punto di vista agroambientale, il comportamento dei suoli CONFINE franca argillosa limosa è condizionato dalla bassa capacità di trattenere e/o degradare i potenziali inquinanti minerali (es. metalli pesanti) e organici. Ulteriori elementi di rischio riguardo alla possibilità di spandimento di fanghi o liquami sono costituiti dalla presenza di orizzonti ghiaiosi a bassa profondità e dalla possibilità di formazione di crosta superficiale, che può determinare scorrimento superficiale e trasporto solido di potenziali inquinanti verso i corpi idrici di superficie. Qualità agronomiche Qualità Commento Profondità utile per le radici delle piante moderatamente elevata ( cm) sopra strati ghiaiosi Rischio di incrostamento superficiale forte Fessurabilità bassa, Resistenza meccanica alle lavorazioni moderata, a causa della moderata resistenza degli aggregati allo stato secco. Tempo di attesa per le lavorazioni breve Percorribilità buona Permeabilità del suolo media (0,035-3,5 cm/h) Capacità in acqua disponibile da bassa ( mm) a moderata ( mm) Disponibilità di ossigeno buona Capacità di accettazione piogge bassa Capacità di scambio cationico >10 meq/100g Capacità depurativa alta Calcare attivo da 0 a 2 % Salinità non salino (EC5 <0,15 ds/m) Sodicità assente (ESP <8) Inondabilità nessuna o rara (fino a 5 volte/100 anni) 13
14 Caratteristiche chimico fisiche dello strato superficiale Ai suoli CONFINE franca argillosa limosa sono attribuibili 161 campioni superficiali analizzati nell'ambito delle attività del SACT. Nella tabella seguente viene illustrata l'elaborazione statistica relativa ai campioni analizzati, eventualmente distinti per area geofrafica. Statistiche sui dati S.A.C.T. pianura parmense e piacentina Sabbia Argilla ph H2O in CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] N tot [ /oo] P2O5 ass. [mg/kg] K2O ass. [mg/kg] N di campioni Media 16,8 31,7 7,3 0,4 0,3 2,3 1,7 48,9 205,2 Deviazione standard 3,2 3,7 0,5 0,7 0,6 0,5 1,3 27,2 81,0 Attendibilità pianura reggiana e modenese Sabbia Argilla ph H2O in CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] N tot [ /oo] P2O5 ass. [mg/kg] K2O ass. [mg/kg] N di campioni Media 19,0 33,2 7,4 0,2 0,4 3,1 2,3 89,0 284,2 Deviazione standard 0,7 2,7 0,4 0,4 0,5 0,8 0,5 70,1 78,5 Attendibilità
15 Indicazioni per la scelta delle colture agrarie Non sussistono particolari limitazioni per le colture erbacee. La crescita delle colture arboree è moderatamente limitata a causa della profondità utile e, localmente, della reazione. Su questi suoli si ottengono buone rese ma anche buona qualità (grado zuccherino, grado alcolico); molto importante è comunque la gestione dei fabbisogni idrici e dal ripristino degli elementi nutritivi. La distribuzione di frequenti e ridotti apporti idrici permette di far sviluppare in modo ottimale le colture senza del resto ridurre la qualità dei prodotti ottenuti. Anche le fertilizzazioni, specie con formulati inorganici scarsamente adsorbiti, devono essere effettuate ricordando che il volume attivo è limitato e quindi occorre frazionare molto gli apporti. Anche per le colture arboree è necessario intervenire con irrigazioni di soccorso durante tutta la stagione vegetativa. Il ridotto spessore di suolo radicabile favorisce, in genere, la riduzione dello sviluppo vegetativo a favore di migliori rese qualitative del prodotto. alla crescita dei principali portainnesti di alcune frutticole e della vite Actinidia Portainnesti Autoradicati - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate D1 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Albicocco Portainnesti Franco - profondità utile limitazioni moderate - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Mirabolano da seme, Mr.S. 2/5 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Ciliegio Portainnesti Franco da seme - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Ibrido Colt - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Megaleppo SL64 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Melo Portainnesti M9 e cloni (Pajam 1-2, Mak 9) - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate MM profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate 15
16 Pero Portainnesti Franco e sue selezioni - profondità utile limitazioni moderate (OHF 40 e 69), autoradicato Cotogno CTS profondità utile limitazioni moderate Cotogno BA29 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Cotogno Ma e MC, Sydo - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Pesco Portainnesti Franco e sue selezioni - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Mr.S. 2/5 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Ibrido GF677 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni da a Susino Portainnesti Mirabolano da seme, Mirabolano B, Mr.S. 2/5 - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Ibrido GF677 - profondità utile limitazioni moderate Vite Portainnesti 420A, 110 Richter - reazione (ph) limitazioni moderate Kober 5BB, SO4, Teleki 5C, 225 Ruggeri - profondità utile limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate 140 Ruggeri - profondità utile limitazioni moderate - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate 1103 Paulsen - profondità utile limitazioni moderate - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate 3309 Courdec - reazione (ph) limitazioni moderate 16
17 Indicazioni per la scelta delle specie forestali I suoli CONFINE franca argillosa limosa presentano alcune limitazioni per la crescita delle principali specie forestali utilizzabili nella pianura emiliano-romagnola in quanto: - la presenza di strati ghiaiosi limita l'approfondimento radicale a cm interferendo negativamente sulla crescita di noce, ciliegio, frassino maggiore; - la tessitura moderatamente fine limita moderatamente la crescita di pioppi (cloni), pino domestico e pino marittimo Questi suoli richiedono prudenza nella realizzazione di impianti di arboricoltura da legno a finalità produttiva mentre non sussistono limitazioni rilevanti per i boschi permanenti. I cloni consigliati sono: I-214, lux, Divina. Lena, Triplo, San Martino, Onda, Boccalari, Gattoni e Neva (evitare l utilizzo dei cloni Boccalari, Gattoni e Neva in zone dove la defogliazione primaverile si manifesta con una certa frequenza). alla crescita delle principali specie forestali Specie ACERO CAMPESTRE - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate BAGOLARO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate CARPINO BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate CILIEGIO - profondità utile limitazioni moderate FARNIA - limitazioni assenti o molto lievi FRASSINO MAGGIORE - profondità utile limitazioni moderate FRASSINO OSSIFILLO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate GELSO BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate GELSO NERO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate 17
18 Specie LECCIO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate NOCE [JUGLANS REGIA] - profondità utile limitazioni moderate OLMI IBRIDI - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate OLMO CAMPESTRE - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ONTANO NAPOLETANO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ONTANO NERO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate PERO SELVATICO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate PINO DOMESTICO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate - tessitura limitazioni da assenti, molto lievi o moderate a severe 18
19 Specie PINO MARITTIMO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate - tessitura limitazioni da assenti, molto lievi o moderate a severe - reazione (ph) limitazioni severe PIOPPO (CLONI) - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate PIOPPO BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate PIOPPO NERO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ROBINIA PSEUDOACACIA - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ROVERE - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate SALICE BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate SORBO DOMESTICO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate TIGLI SPP - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate 19
20 Specie Sistemazione Il naturale e rapido sgrondo delle acque rende non necessaria l adozione di particolari pratiche di sistemazione. Gli sbancamenti e i livellamenti dovrebbero essere evitati o comunque eseguiti prestando Tecniche di coltivazione e di lavorazione I suoli CONFINE franca argillosa limosa non presentano particolari problemi di lavorabilità, se si eccettua l'usura degli utensili, nei casi in cui la ghiaia è presente anche negli orizzonti superficiali. Questi suoli hanno una buona capacità di infiltrazione e non si avvantaggiano particolarmente di lavorazioni profonde. Queste, anzi, possono accelerare i processi di demolizione della materia organica. Tecniche di fertilizzazione Non sono necessarie pratiche di correzione. Non vi sono particolari limitazioni nella scelta dei concimi. Nelle situazioni in cui si riscontrano valori di ph inferiori a 6,5 circa, tra i concimi fosfatici sono da preferire le fosforiti, le scorie Thomas e il fosfato triplo. La bassa capacità depurativa di questi suoli pone problemi di lisciviazione degli elementi meno trattenuti, come l azoto in forma nitrica. Si consiglia pertanto di frazionare gli apporti azotati attenzione a non asportare gli orizzonti biologicamente attivi e a non far affiorare il substrato ghiaioso, che presenta caratteristiche di ritenzione idrica e di fertilità sfavorevoli alla vita delle piante. Non essendoci in genere restrizioni alla praticabilità dei campi anche nel periodo primaverile, può risultare vantaggioso ritardare le lavorazioni per la preparazione dei letti di semina, allo scopo di eliminare le erbe infestanti precoci. Nei frutteti e nei vigneti può essere opportuno lasciare inerbito l'interfilare, purché si abbia la possibilità di irrigare, per migliorare la percorribilità e per aumentare il contenuto di sostanze umiche nel suolo. in almeno 2 interventi. Sono consigliati apporti di materiali organici, specie ad elevato coefficiente isoumico, in quanto migliorano la stabilità di struttura e aumentano la capacità di ritenzione idrica. La presenza di ghiaie entro un metro di profondità può comportare rischi di inquinamento delle acque profonde e occorre pertanto frazionate molto gli apporti di liquami. Tecniche di irrigazione La presenza di scheletro influenza negativamente la capacità del suolo di trattenere l umidità. Nei periodi più siccitosi dell annata e/o per le colture più esigenti, è necessario intervenire sistematicamente con turni irrigui dipendenti dalle esigenze delle colture, ma comunque in genere di durata breve. 20
21 i.ter Suoli CIAVERNASCO franca argillosa limosa I suoli Ciavernasco franca argillosa limosa sono molto profondi, non calcarei; da neutri a debolmente alcalini ed a tessitura media o moderatamente fine nella parte superiore, da neutri a moderatamente alcalini ed a tessitura moderatamente fine in quella inferiore. E' presente ghiaia abbondante oltre 100 cm di profondità. Classificazione Soil Taxonomy (Chiavi 1998) Legenda FAO Ambiente I suoli Ciavernasco franca argillosa limosa sono presenti nella piana pedemontana nelle conoidi dei corsi d'acqua maggiori. In queste terre la pendenza varia tra lo 0.5 e l'1%. fine loamy, mixed, mesic Udic Haplustalfs Haplic Luvisol Il substrato è costituito da alternanze di strati sabbiosa-limosa e strati ghiaiosi. L'uso agricolo del suolo è a seminativo semplice, prati polifiti, vigneto e frutteto. Caratteri per il riconoscimento locale - zolle di aratura moderatamente coesive allo stato secco; - tessitura franco limosa, franco argilloso limosa o franco argillosa nell orizzonte di superficie; - colore dell'orizzonte di superficie bruno o bruno scuro (riconoscibile nelle pagine 10YR o 7,5YR delle tavole Munsell); - effervescenza all'hcl in soluzione acquosa al 10% assente o molto debole fino a circa 100 cm; - scheletro da assente a frequente (meno del 35% del volume di suolo) fino a circa 100 cm di profondità, oltre diviene abbondante o molto abbondante. Profilo di riferimento Sigla: D2502V0001 Località: provincia di Bologna Uso del suolo: Frutteto (pomacee) Data di rilevamento: 07/06/89 Rilevatori: Massimo Serra, Stefano Raimondi Ap 0-25 cm; franco argilloso limoso, di colore bruno scuro (7.5YR 3/4); aggregazione primaria grumosa media e secondaria poliedrica angolare grossolana fortemente sviluppata; scheletro alterato con ciottoli piccoli e medi, comuni; pori da medi a grandi, da 0.1 a 0.5 %; non calcareo; neutro; limite chiaro ondulato. Bw cm; franco limoso, di colore bruno scuro (7.5YR3/4); struttura poliedrica angolare grossolana fortemente sviluppata e prismatica grossolana moderatamente sviluppata; scheletro alterato con ciottoli piccoli, scarsi; pori da medi a grandi, da 0.5 a 2 %; concrezioni di FeMn piccole, poche; non calcareo; neutro; limite chiaro ondulato. Bt cm; franco argilloso, di colore bruno scuro (7.5YR3/2); struttura poliedrica angolare media fortemente sviluppata; scheletro alterato con ciottoli piccoli, frequenti; poche pellicole di argilla; pori medi, da 0.1 a 0.5 %; non calcareo, neutro; limite chiaro ondulato. Bt cm; franco limoso, di colore bruno giallastro scuro (10YR3/4); struttura poliedrica angolare grossolana moderatamente sviluppata; scheletro alterato con ciottoli piccoli, comuni; pori fini e medi, da 0.1 a 0.5%; pellicole di argilla, poche; non calcareo; neutro; limite chiaro ondulato. Bt cm; franco argilloso, di colore bruno scuro (7.5YR3/2); struttura poliedrica subangolare fine, fortemente sviluppata; scheletro molto alterato con ciottoli da piccoli a grandi, abbondanti; pori fini e medi da 0.1 a 0.5 %; pellicole di argilla poche, sui ciottoli; non calcareo; debolmente alcalino; limite abrupto ondulato. 2C cm; di colore bruno giallastro scuro (10YR3/4); scheletro poco o per nulla alterato con ciottoli da piccoli a grandi, abbondanti; concentrazioni soffici di CaCO3 sui ciottoli, comuni; molto calcareo; debolmente alcalino. 21
22 i.ter Determinazioni analitiche relative al profilo di riferimento Orizzont e Profondi tà [cm] Sabbi a Lim o Argill a ph in H2O CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] Salinit à [ds/m] Ap ,8 1,4 22,27 1,0 Bw ,7 1 16,98 1,1 2Bt ,1 0,6 11,72 3,1 3Bt ,1 10,42 2,8 4Bt ,4 0,6 12,08 2,3 ESP 22
23 i.ter Alcune considerazioni per la conduzione agronomica, ai fini della valorizzazione produttiva e della salvaguardia ambientale I suoli CIAVERNASCO franca argillosa limosa hanno caratteristiche fisiche condizionate dalla prevalenza della frazione limosa e, secondariamente, di quella argillosa, rispetto alle frazioni più grossolane: presentano moderate difficoltà nella preparazione dei letti di semina, ma, d'altro canto, offrono un elevato spessore, dotato di buona fertilità naturale ed elevata capacità in acqua disponibile per le piante, privo di restrizioni significative all'approfondimento e all'esplorazione radicale. Dal punto di vista del comportamento chimico, i suoli CIAVERNASCO franca argillosa limosa hanno caratteristiche chimiche equilibrate (ph, C.S.C., saturazione in basi e contenuto in carbonati), che favoriscono i processi di assorbimento e scambio degli elementi della nutrizione. Essi non presentano eccessi di sali solubili, di sodio o di altre sostanze potenzialmente dannose alle colture. Mostrano buone attitudini produttive nei confronti delle principali colture praticabili. Dal punto di vista agroambientale, il comportamento dei suoli CIAVERNASCO franca argillosa limosa è condizionato dall'elevata capacità di trattenere e/o degradare i potenziali inquinanti organici e minerali (metalli pesanti). La velocità di infiltrazione moderata in presenza di crosta può determinare in alcuni casi scorrimento superficiale e trasporto solido di potenziali inquinanti verso i corpi idrici di superficie. La presenza di ghiaia può costituire un ulteriore fattore di rischio rispetto alla possibilità di spandimento di fanghi o liquami. Qualità agronomiche Qualità Commento Profondità utile per le radici delle piante elevata ( cm) sopra strati ghiaiosi Rischio di incrostamento superficiale moderato Fessurabilità bassa Resistenza meccanica alle lavorazioni moderata Tempo di attesa per le lavorazioni medio Percorribilità discreta Permeabilità del suolo media (0,035-3,5 cm/h) Capacità in acqua disponibile moderata ( mm) Disponibilità di ossigeno buona Capacità di accettazione piogge molto alta Capacità di scambio cationico nessun problema rilevato (valori superiori a 20meq/100g) Capacità depurativa molto alta Calcare attivo da 0 a 2 % Salinità non salino (EC5 <0,15 ds/m) Sodicità assente (ESP <8) Inondabilità nessuna o rara (fino a 5 volte/100 anni) Caratteristiche chimico fisiche dello strato superficiale Ai suoli CIAVERNASCO franca argillosa limosa sono attribuibili 379 campioni superficiali analizzati nell'ambito delle attività del SACT. Nella tabella seguente viene illustrata l'elaborazione statistica relativa ai campioni analizzati, eventualmente distinti per area geofrafica. Statistiche sui dati S.A.C.T. pianura parmense e piacentina Sabbia Argilla ph H2O in CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] N tot [ /oo] P2O5 ass. [mg/kg] K2O ass. [mg/kg] N di campioni Media 21,1 28,2 7,2 0,2 0,2 2,3 1,6 41,9 182,9 Deviazione 6,1 5,5 0,5 0,6 0,5 0,5 0,9 23,2 74,0 23
24 i.ter Sabbia Argilla ph H2O in CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] N tot [ /oo] P2O5 ass. [mg/kg] standard Attendibilità pianura reggiana e modenese Sabbia Argilla ph H2O in CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] N tot [ /oo] P2O5 ass. [mg/kg] K2O ass. [mg/kg] K2O ass. [mg/kg] N di campioni Media 18,5 27,6 7,5 1,1 0,6 1,9 25,6 1,6 84,6 292,2 Deviazione standard 7,9 4,1 0,4 0,7 0,5 0,6 0,3 60,7 149,7 Attendibilità pianura bolognese e alto ferrarese Sabbia Argilla ph H2O in CaCO3 totale CaCO3 attivo Mat. org. C.S.C. [meq / 100g] N tot [ /oo] P2O5 ass. [mg/kg] K2O ass. [mg/kg] N di campioni Media 21,8 29,9 7,0 0,7 0,1 1,4 1,0 55,6 174,4 Deviazione standard 7,1 3,5 0,7 0,7 0,3 0,2 0,1 31,9 35,9 Attendibilità
25 i.ter Indicazioni per la scelta delle colture agrarie Non sussistono particolari limitazioni per la crescita e la coltivazione delle principali colture erbacee. Per le colture arboree sono presenti solo moderate limitazioni dovute alla reazione e per le specie più sensibili anche per la tessitura. Non sussistono limitazioni per le colture di secondo raccolto. alla crescita dei principali portainnesti di alcune frutticole e della vite Actinidia Portainnesti Autoradicati D1 - reazione (ph) limitazioni da moderate a severe - reazione (ph) limitazioni da moderate a severe Albicocco Portainnesti Franco Mirabolano da seme, Mr.S. 2/5 Ciliegio Portainnesti Franco da seme Ibrido Colt Megaleppo SL64 - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate Melo Portainnesti M9 e cloni (Pajam 1-2, Mak 9) MM reazione (ph) limitazioni moderate - reazione (ph) limitazioni moderate Pero Portainnesti Franco e sue selezioni (OHF 40 e 69), autoradicato Cotogno CTS 212 Cotogno BA29 Cotogno Ma e MC, Sydo - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate Pesco Portainnesti Franco e sue selezioni Mr.S. 2/5 - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate 25
26 i.ter Portainnesti Ibrido GF677 - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate Susino Portainnesti Mirabolano da seme, Mirabolano B, Mr.S. 2/5 Ibrido GF677 - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate Vite Portainnesti 420A, 110 Richter - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate Kober 5BB, SO4, Teleki - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a severe 5C, 225 Ruggeri 140 Ruggeri - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate 1103 Paulsen - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate 3309 Courdec - reazione (ph) limitazioni da assenti o molto lievi a moderate 26
27 i.ter Indicazioni per la scelta delle specie forestali I suoli CIAVERNASCO franca argillosa limosa non presentano limitazioni rilevanti per la crescita delle principali specie forestali utilizzabili nella pianura emiliano-romagnola. Questi suoli possono anzi essere considerati ottimali per l arboricoltura da legno purché vengano utilizzate specie adatte al clima locale e possibilmente provenienze locali. Va comunque puntualizzato che le migliori risposte produttive si ottengono eseguendo le necessarie tecniche agronomiche (preparazione del terreno, cure colturali, potature, etc.). I cloni di pioppo consigliabili sono: I-214, Onda, Lux, Divina, Lena, Triplo, San Martino, I-45/51, BL Costanzo, Pan, Boccalari, Gattoni, Adige, Stella Ostigliese e Neva (evitare l utilizzo dei cloni Boccalari, Adige, Stella Ostigliese e Neva nelle zone dove la defogliazione primaverile si manifesta con una certa frequenza). alla crescita delle principali specie forestali Specie ACERO CAMPESTRE - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate BAGOLARO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate CARPINO BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate CILIEGIO - limitazioni assenti o molto lievi FARNIA - limitazioni assenti o molto lievi FRASSINO MAGGIORE - limitazioni assenti o molto lievi FRASSINO OSSIFILLO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate GELSO BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate GELSO NERO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate 27
28 i.ter Specie LECCIO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate NOCE [JUGLANS REGIA] - limitazioni assenti o molto lievi OLMI IBRIDI - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate OLMO CAMPESTRE - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ONTANO NAPOLETANO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ONTANO NERO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate PERO SELVATICO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate PINO DOMESTICO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate - tessitura limitazioni da assenti, molto lievi o moderate a severe PINO MARITTIMO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate - tessitura limitazioni da assenti, molto lievi o moderate a severe - reazione (ph) limitazioni severe 28
29 i.ter Specie PIOPPO (CLONI) - tessitura limitazioni da assenti o molto lievi a moderate PIOPPO BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate PIOPPO NERO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ROBINIA PSEUDOACACIA - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate ROVERE - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate SALICE BIANCO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate SORBO DOMESTICO - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate TIGLI SPP - profondità utile limitazioni assenti, molto lievi o moderate Sistemazione Il naturale e rapido sgrondo delle acque non rende necessaria l adozione di particolari pratiche di sistemazione. E sufficiente curare l efficienza della rete scolante formata da fossi, non molto profondi, e da scoline che possono essere anche temporanee. E' 29
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