Presidi, dispositivi: difficoltà di scelta, di utilizzo e di approvvigionamento
|
|
- Lelio Gianni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Presidi, dispositivi: difficoltà di scelta, di utilizzo e di approvvigionamento Vincenzo Puro Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani - Roma
2 Riferimenti legislativi D.Lgs 81/2008 Direttiva 2000/54/CE del Parlamento Europeo e del consiglio del 18 settembre 2000 relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro DLgs 475/92 Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale
3 Direttiva 89/686/CEE Dispositivi di Protezione Individuale - Pubblicazione elenco norme armonizzate Protezione degli occhi EN 166 Protezione respiratoria Protezione mani Principali norme armonizzate Protezione del corpo da agenti infettivi EN EN 149:2001+A1:2009 (tipo IIR - II = Efficienza di filtrazione batterica > 98% - R = Pressione di resistenza agli spruzzi > 120 mmhg EN 374 DPI / EN 455 DM Servizio Prevenzione e Protezione, Provveditorato, Farmacia
4 EN Indumenti di protezione - Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi resistenza alla penetrazione di sangue sintetico (ISO 11603): resistenza alla penetrazione virale (ISO 16604), resistenza alla penetrazione batterica (ISO 22610), resistenza alla penetrazione di aerosol biologicamente contaminati (ISO 22611),REVOCATO resistenza alla penetrazione di particelle biologicamente contaminate (ISO 22612).
5 Scelta dei DPI Quadro clinico del paziente - Soggetto asintomatico ma a rischio (contatto) - Soggetto a basso rischio con febbre ma senza vomito, diarrea o sanguinamenti - Soggetto ad alto rischio con quadro clinico avanzato Procedure assistenziali - Raccolta informazioni o anamnesi - Assistenza diretta - Accesso vascolare Valutazione del rischio - Procedure intensive/aerosol Logistica, confort, durata, addestramento, conformazione fisica,ecc
6 Management of HazardGroup 4 viral haemorrhagic fevers and similar humaninfectious diseases of high consequence - August 2014 Advisory Committee on Dangerous Pathogens
7 Changes to Ebola Protection Worn by U.S. Hospital Workers Levels of protective gear 7
8 Amministrativi, logistici, impiantistici Protocolli e procedure (triage, percorsi, sanificazione ambientale, ecc) Formazione e addestramento Area definite e area dedicata per vestizione e svestizione Combinazione di diversi DPI
9 Le raccomandazioni internazionali ottobre 2014 Providing clinical care for EVD patients
10 Principi di base NO mucosae exposure Protezione da spruzzi e da mani contaminate NO exposed skin
11 Risultato finale minuti per vestirsi minuti per svestirsi
12 Tute intere pressurizzate a pressione positiva
13 Vestizione e svestizione
14 Assistenza attiva DPI per l assistente attivo o supervisore ECDC: gli stessi dell operatore US CDC: camice impermeabile, schermo, doppi guanti, copriscarpe impermeabili
15 Disinfezione guanti ad ogni passaggio
16 Over 130 persons directly or indirectly involved
17 CDC Strategic National Stockpile to assist U.S. hospitals caring for Ebola patients. personal protective equipment (PPE) are being configured into 50 kits that can be rapidly delivered to hospitals. each kit can provide the PPE needed by clinical teams to manage the care of one Ebola patient for up to five days.
18
19 Protezione occhi-naso-bocca WHO ECDC US CDC Occhiali a maschera Schermo
20 Protezione occhi-naso-bocca WHO ECDC US CDC Mascherina chirurgica +++ FFP procedure aerosol resistenti ai fluidi se non si usa lo schermo facciale
21 Prova di tenuta Fit test WHO ECDC US CDC
22 Protezione occhi-naso-bocca WHO ECDC US CDC Pieno facciale ++ PAPR
23 Guanti WHO ECDC US CDC Doppio paia Interno lungo +++ Esterno lungo Nitrile Latttice
24 Nastri adesivi WHO ECDC US CDC NO discouraged
25 Protezione del corpo WHO ECDC US CDC Divisa Camice impermeabile lungo Tuta intera /- cappuccio e calzari Grembiule impermeabile
26 Tuta con ganci stabilizzanti
27 Copricapo WHO ECDC US CDC Cuffia ++ Mantella monouso resistente ai fluidi ++ da mettere per ultima Sotto il cappuccio della tuta anche sopra il PAPR
28 Protezione piedi WHO ECDC US CDC Stivali Zoccoli +++ Calzari +++
29 Protezione dei piedi - ECDC Tuta con calzari Tuta senza calzare
30 Disinfezione prima della svestizione Spruzzatura o salviette Ipoclorito o soluzioni idroalcoliche
31 Disinfezione calzature
32 Reidratazione
33 Taglie e misure!
34 Aree
35 Approvvigionamento
36 Paziente MVE Persona in valutazione e caso sospetto DEA/PS/Accettazione ore, fino al trasferimento in Malattie Infettive 118 ore, per presa in carico e trasporto al DEA o al CR Porto/aeroporto MMG/Ambulatorio/altro ore, fino alla presa in carico del 118
37 Paziente MVE Caso sospetto UO Malattie Infettive ore, fino alla conferma di laboratorio e al trasferimento al CR Caso confermato Centri di riferimento L. Sacco Milano L. Spallanzani Roma Giorni, fino alla dimissione
Appendice 4. Il lavaggio delle mani
Appendice 4 La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato nell Agosto 2014 la guida Interim infection control guidance for care of patients with suspected or confirmed
DettagliM s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari
Rev. 1 del 14.10.09 Misure di protezione per gli Operatori Sanitari (Circolare Ministero della Salute n. 23671del 20.05.09) Gli Operatori Sanitari, a stretto contatto con casi sospetti di influenza da
Dettaglia cura della Dr.ssa Anita Mombelloni
a cura della Dr.ssa Anita Mombelloni I Dipartimenti di emergenza, in particolare, sono i luoghi preferenziali di trasmissione delle malattie, per: la presenza, nello stesso spazio limitato, di pazienti
DettagliProtezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere
Premessa Nella tabella che segue sono riportati i dispositivi di protezione individuale () atti a gli operatori interponendosi come barriera all agente patogeno ovvero impedendo che vi possa essere un
DettagliSCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI
SCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N
DettagliSCHEDA INFORMATIVA N 01 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NEI BLOCCHI OPERATORI
SCHEDA INFORMATIVA N 01 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NEI BLOCCHI OPERATORI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1.
DettagliRegione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE SALUTE. Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel
Regione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE SALUTE Piazza Città di Lombardia n.1 20124 Milano www.regione.lombardia.it sanita@pec.regione.lombardia.it Tel 02 6765.1 Protocollo H1.2015.0004975 del 12/02/2015
DettagliPazientecon infezionesospettao confermatadavirus Ebola. Problematicheper iltrasporto
Pazientecon infezionesospettao confermatadavirus Ebola Problematicheper iltrasporto Francesco Maria Fusco Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, Roma, Italia giuseppe.ippolito@inmi.it
DettagliProcedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola. Lorena Martini
Procedura di vestizione e rimozione dei dispostivi di protezione individuale per malattia virus ebola Lorena Martini Documenti di riferimento Diseases Contact Droplet DPI: quali selezionare e indossare
DettagliObblighi di Datore di Lavoro e Lavoratori. Protezione degli operatori in ospedale e nel territorio. Ruolo del Medico Competente, tra
Obblighi di Datore di Lavoro e Lavoratori. Protezione degli operatori in ospedale e nel territorio. Ruolo del Medico Competente, tra Infettivologo e Microbiologo. Protocolli di sorveglianza sanitaria alla
DettagliI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEFINIZIONI, NORMATIVA, CRITERI DI SCELTA ED USO DEFINIZIONE DI DPI Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo
DettagliUNIVERSITÀ DI PISA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
A L L E R G I A Allergeni animali: pelo, urina, forfora, saliva, siero (prevalentemente di topo, ratto, coniglio, gatto) Laboratory Animal Allergy: allergia connessa all esposizione ad animali da laboratorio
DettagliCRITERI DI QUALITA ALLEGATO C
CRITERI DI QUALITA ALLEGATO C LOTTO 1 E LOTTO 2: FACCIALI FILTRANTI aderenza e adattabilità alle diverse conformazioni facciali e confort misure disponibili prova di tenuta e di efficacia del DPI con Fit-Test
DettagliDispositivi di Protezione Individuale DPI
Dispositivi di Protezione Individuale DPI Definizione - Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne
DettagliA.O.R.N Antonio Cardarelli di Napoli. Servizio Prevenzione e Protezione
AGENTI BIOLOGICI Luglio 2012 Revisione 0 Pag. 1 di 9 STATO DATA FIRMA APPROVATO 11.07.2012 ARCH. ROSARIO DI MUZIO ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE
DettagliLOTTO 1. DPI PER VIE RESPIRATORIE
CAPITOLATO SPECIALE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART. 1 OGGETTO E DURATA CONTRATTUALE DELLA SOMMINISTRAZIONE Il presente Capitolato Speciale ha per oggetto la somministrazione regolata da presupposizione
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE - BRINDISI
PROTOCOLLO OPERATIVO RIGUARDANTE L EPIDEMIA DI EBOLA IN AFRICA OCCIDENTALE NEL 2014. L epidemia di Malattia da virus Ebola (EVD) in corso in Africa Occidentale costituisce un emergenza di sanità pubblica
DettagliOBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO
CAPITOLO P_1 OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO FASI DEL SOCCORSO INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO ALLERTAMENTO GESTIONE della SOREU
DettagliOBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO
CAPITOLO 11_a OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO 2 FASI DEL SOCCORSO INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO ALLERTAMENTO GESTIONE della COEU/SOREU
DettagliTITOLO X D.Lgs 81/2008. Tutte le attività lavorative nella quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici
TITOLO X D.Lgs 81/2008 ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI Tutte le attività lavorative nella quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Uso deliberato (laboratori microbiologici) Rischio potenziale
DettagliDIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI
Ministero dell Interno DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE DI SANITA MISURE IGIENICO-PREVENTIVE NEI SERVIZI DI ASSISTENZA, SOCCORSO E SCORTA A MIGRANTI PRECAUZIONI GENERALI Lavarsi
DettagliD.P.I. Dispositivi medici
D.P.I. Dispositivi medici Dispositivi Medici Dispositivi Medici I Dispositivi Medici sono regolamentati dalla direttiva CEE n 93/42 recepita con D.Lgs 46/97 e s.m.i ( D.Lgs 37/10) Dispositivi Medici I
DettagliREGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE. Prot. n 93 Viterbo
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via S. Lorenzo, 101 01100 VITERBO O761-339622 FAX 0761-226472 e.mail:biologico@asl.vt.it Prot. n 93 Viterbo 13-02-2006 Al
DettagliOBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO
OBIETTIVI IDENTIFICARE LE FASI DEL SOCCORSO CONOSCERE I MEZZI DI COMUNICAZIONE UTILIZZATI SUI MEZZI DI SOCCORSO 2 FASI DEL SOCCORSO " INDIVIDUAZIONE DEL MEZZO " ALLERTAMENTO GESTIONE(della( COEU/SOREU(!
DettagliDecreta: OEN(*) Riferimento Titolo della norma armonizzata
DECRETO MINISTERIALE 17 GENNAIO 1997 (Gazzetta Ufficiale 6 febbraio 1997, n. 30) Elenco di norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale.
DettagliLa gestione di casi sospetti/probabili di Malattia da Virus Ebola (MVE)
La gestione di casi sospetti/probabili di Malattia da Virus Ebola (MVE) Pescara 21 Febbraio 2015 Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Pescara Dott.ssa Dalia Palmieri Ufficio Epidemiologico Aziendale/G.O.E.
DettagliIncontri di formazione per addetti alla rimozione dell amianto e alla bonifica delle aree. Titolo IX capo III D.Lgs 81/08
Incontri di formazione per addetti alla rimozione dell amianto e alla bonifica delle aree Titolo IX capo III D.Lgs 81/08 Decreti d attuazione alla L. 257/92 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE IND.LE Matera, Dic.
DettagliPRESIDI NEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE STERILIZZAZIONE CENTRALE. Servizio in Staff alla DIREZIONE SANITARIA RESPONSABILE INFERMIERISTICO
ELENCO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E PRESIDI NEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE STERILIZZAZIONE CENTRALE Servizio in Staff alla DIREZIONE SANITARIA RESPONSABILE INFERMIERISTICO Dott. M.Grazia Tagliafico
DettagliAbbigliamento di protezione nucleare
Abbigliamento di protezione nucleare Honeywell offre un sistema completo di soluzioni di protezione individuale prodotte e certificate in Europa, tra cui cappucci, indumenti professionali e sistemi di
DettagliRaccomandazioni per l addestramento del personale sanitario alla gestione dei casi sospetti di MVE.
Raccomandazioni per l addestramento del personale sanitario alla gestione dei casi sospetti di MVE. In seguito alla ricognizione effettuata dal SeREMI dell ASL AL si è potuto constatare come in tutte le
DettagliDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.P.I.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.P.I. PREMESSA Per la prevenzione della maggior parte delle infezioni è sufficiente l osservanza di semplici norme LE PRECAUZIONI UNIVERSALI (D.M. 28.9.90) CHE COSA
DettagliMalattia da Virus Ebola (MVE) Approfondimento sui dispositivi di protezione individuale: caratteristiche tecniche ed uso
Aggiornamento: 20 Ottobre 2014 Malattia da Virus Ebola (MVE) Approfondimento sui dispositivi di protezione individuale: caratteristiche tecniche ed uso 1. Introduzione Il presente aggiornamento tecnico
DettagliLa rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria
La preparazione e la gestione della risposta alle emergenze sanitarie Genova 12-13 dicembre 2006 La rete integrata per le emergenze e per contrastare l influenza aviaria Sergio Caglieris Dirigente medico
DettagliAbbigliamento. Abbigliamento monouso
Abbigliamento Abbigliamento monouso Camici chirurgici CAMICE SPECIALISTICO SP IN TNT SMMS LIGHT Indicato per interventi di breve durata con limitata presenza di liquidi e a basso rischio infettivo. TELERIA
DettagliProcedura per lo smaltimento dei pezzi anatomici immersi in formalina. Redazione Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure assistenziali
SSD Igiene Ospedaliera Procedura per lo smaltimento dei pezzi anatomici immersi in formalina Redazione Dr.ssa Maria Tedesco P.O. Sicurezza e Procedure assistenziali Verifica Dr.ssa Franca De Cristofaro
DettagliPROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI FABBISOGNI STIMATI DEI DPI
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI FABBISOGNI STIMATI DEI DPI Lotto I PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI FABBISOGNI STIMATI DEI DPI 1 Casco per saldatura con respiratore elettroventilato 1000020079 OFFICINE 5 20 2 Filtri
DettagliElenco di norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale.
DECRETO MINISTERIALE 17 GENNAIO 1997 Elenco di norme armonizzate concernente l'attuazione della direttiva 89/686/CEE relativa ai dispositivi di protezione individuale. Il Ministro dell'industria del commercio
DettagliMONOUSO. Minimo ordinabile: 5 pezzi e multipli. Minimo ordinabile: 5 pezzi e multipli. Confezionato: in busta singola. Confezionato: in busta singola
EAN 13 S 39242 8032765306808 M 39243 8032765306815 L 39244 8032765306822 XL 39245 8032765306839 2XL 39246 8032765306846 M 39238 L 39239 XL 39240 2XL 39241 > TUTA CENITEX PRO Tuta in tnt Impermeabile all
DettagliELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI CHE DEVONO ESSERE A DISPOSIZIONE PRESSO LE UNITA OPERATIVE DELL AZIENDA SANITARIA
REGIONE VENETO UNITÀ LOCALE SOCIO SANITARIA n. 1 BELLUNO Via Feltre n. 57 32100 Belluno ELENCO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI CHE DEVONO ESSERE A DISPOSIZIONE PRESSO LE UNITA OPERATIVE DELL
DettagliManuale di vestizione e svestizione con dotazione scafandro (per uso didattico)
Manuale di vestizione e svestizione con dotazione scafandro (per uso didattico) Responsabili del procedimento Rev. n 0 del 28/01/15 C. Cozzi, M. Maringoni, E. Masturzo, G. Micheloni Pagina 1 di 22 Procedure
DettagliPROTOCOLLI CRI PER AUTOPROTEZIONE dei VOLONTARI
PROTOCOLLI CRI PER AUTOPROTEZIONE dei VOLONTARI Ulrico Angeloni Croce Rossa Italiana Direttore Sanitario Nazionale Ulrico.angeloni@cri.it Antonella Fabiano Croce Rossa Italiana Direttore Sanitario Sicilia
DettagliManuale di vestizione e svestizione con dotazione Tyvek (per uso didattico)
Manuale di vestizione e svestizione con dotazione Tyvek (per uso didattico) Responsabili del procedimento Rev. n 0 del 04/12/14 M. Maringoni, E. Masturzo, G. Micheloni Pagina 1 di 28 Procedure di vestizione
DettagliGARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI SENZA COMPROMETTERE IL RISULTATO
GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI SENZA COMPROMETTERE IL RISULTATO Marina Pisegna Cerone Referente inf.co Centrale di Sterilizzazione OC Avezzano I dispositivi devono essere progettati e fabbricati
DettagliComportamenti di sicurezza standard
DIPARTIMENTO SANITÀ PUBBLICA SERVIZIO IGIENE E SANITÀ PUBBLICA Comportamenti di sicurezza standard LINEE GUIDA REGIONALI INDICAZIONI TECNICHE PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI TATUAGGIO E PIERCING Barbara
DettagliGESTIONE DEI CASI SOSPETTI DI INFLUENZA A(H1N1) NELL AMBULATORIO DEI MMG E DEI PLS
Azienda USL di Parma Istruzione Operativa N pagine: 1 di 8 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento delle Cure Primarie GESTIONE DEI CASI SOSPETTI DI INFLUENZA A(H1N1)
DettagliNorme tecniche per protezione personale 1
Legge federale sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici (LSIT) Norme tecniche per protezione personale 1 Visto l articolo 4a della legge federale del 19 marzo 1976 (modificata il
DettagliIn caso di risposta affermativa all esposizione, fare riferimento a quanto indicato di seguito (ipotesi 1, 2, 3, 4).
4. Definizioni e abbreviazioni AAT = Articolazione Aziendale Territoriale ASST = Azienda Socio Sanitaria Territoriale AREU = Azienda Regionale Emergenza Urgenza ATS = Agenzia di Tutela della Salute DPI
DettagliREDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE. Attività Nome Cognome Qualifica Ruolo Firma REDAZIONE. M.C. Martorana Biologo/ASPP
(PEIMAF) REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE Attività Nome Cognome Qualifica Ruolo Firma REDAZIONE M.C. Martorana Biologo/ASPP Biologo/ASPP VERIFICA F. Cinque Dirigente/Tecnico della Prevenzione RSPP Biologo/ASPP
Dettagli"Precauzioni universali verso sangue e fluidi corporei
"Precauzioni universali verso sangue e fluidi corporei Indicazioni che il CDC (Centers of disease control) di Atlanta ha pubblicato nel 1987 per sensibilizzare il personale sanitario all'utilizzo di misure
DettagliRegione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE SALUTE. Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel
Regione Lombardia - Giunta DIREZIONE GENERALE SALUTE Piazza Città di Lombardia n.1 20124 Milano www.regione.lombardia.it sanita@pec.regione.lombardia.it Tel 02 6765.1 Protocollo H1.2015.0021839 del 20/07/2015
DettagliScheda Tecnica: Copriscarpa CL23 Indumento per la protezione da agenti biologici e chimici incluso chemioterapici/antiblastici
Scheda Tecnica: Copriscarpa CL23 Indumento per la protezione da agenti biologici e chimici incluso chemioterapici/antiblastici Elettrofor S.A.S. Viale della Cooperazione, 38-40 45100 Borsea (RO) ITALY
DettagliSanificazione delle ambulanze
Sanificazione delle ambulanze Identificare le situazioni a rischio infettivo trasporti a rischio infettivo: trasporto di soggetti con perdita di sangue presenza, nella cellula sanitaria, di liquidi organici
DettagliDISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE NOVITA Regolamento UE 425/16 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9/3/16 (a partire dal 21/04/18) che stabilisce: 1. i requisiti per la progettazione e la
DettagliLa cultura della sicurezza: scelta e gestione dei D.P.I. in ambito agricolo. Dott. Massimiliano Mochetti Business Stewardship Manager
La cultura della sicurezza: scelta e gestione dei D.P.I. in ambito agricolo Dott. Massimiliano Mochetti Business Stewardship Manager Temi trattati Alcune premesse importanti Quali dispositivi utilizzare
DettagliD.P.I. guanti occhiali, schermi facciali mascherine filtranti facciali camici di protezione cuffie calzari
D.P.I. I sistemi barriera sono utilizzati da soli o in combinata per proteggere dagli agenti infettivi la cute, le mucose e le vie aeree. guanti occhiali, schermi facciali mascherine filtranti facciali
DettagliIV Sessione Rischio Clinico. Quali rischi per l operatore sanitario? Strategie di prevenzione
IV Sessione Rischio Clinico Quali rischi per l operatore sanitario? Strategie di prevenzione Roberta Rapetti Ospedale S. Paolo Savona Medicina Interna 2 Orientamenti Normativi ANNI 50 D.P.R. 547/55 Norme
DettagliCORSO DI FORMAZIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI
CORSO DI FORMAZIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI MATERIALE UTILIZZATO FILTRI DELLE CAPPE a cura di Marialuisa Diodato SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via Albertoni,
DettagliDPI Rischio Virus Ebola
S.U.E.S.118 Ct-Rg-Sr Direttore Responsabile:Dott.ssa I.Bartoli DPI Rischio Virus Ebola L OMS prescrive, i DPI che devono essere utilizzati in caso di soccorso ad un soggetto potenziale affetto da Ebola
DettagliLa gestione clinica di un eventuale caso in Italia. Nicola Petrosillo INMI
La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI La gestione clinica di un eventuale caso in Italia Nicola Petrosillo INMI L. Spallanzani, Roma La malattia da virus Ebola (MVE)
DettagliSanità Transfrontaliera : La protezione biologica
Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Dott. Virgilio COSTANZO (v.costanzo@sanita.it) Sanità Transfrontaliera : La protezione biologica Decreto legislativo 9 aprile 2008
DettagliNOTA INFORMATIVA SULL INFLUENZA H1N1 E SULLE MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PER GLI OPERATORI SANITARI IN AMBULANZA
NOTA INFORMATIVA SULL INFLUENZA H1N1 E SULLE MISURE DI SICUREZZA E DI PREVENZIONE PER GLI OPERATORI SANITARI IN AMBULANZA S.O.S. Servizio Operativo Sanitario Pubblica Assistenza Volontaria ONLUS P.zza
DettagliComitato Controllo Infezioni Ospedaliere CIO Area Igienico-Sanitaria ArIS Gennaio 2011
Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere CIO Area Igienico-Sanitaria ArIS Gennaio 2011 Indice Introduzione Moro, CIO ArIS - 01.2011 Precauzioni di isolamento 2 SCOPO INTRODUZIONE Fornire indicazioni, scientificamente
DettagliU.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE
RISCHIO BIOLOGICO Gestione Aziendale di caso di influenza da virus A/H1N1 percorso di biosicurezza PIACENZA 4 16 Settembre 2009 U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D.Lgs 81/08 Titolo X DIRETTORE
DettagliMISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER LA GESTIONE DEI CASI DI MALATTIA DA VIRUS EBOLA
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER LA GESTIONE DEI CASI DI MALATTIA DA VIRUS EBOLA Servizio di Medicina Preventiva Asl 5 Spezzino Servizio di Prevenzione e Protezione Asl 5 Spezzino Roma, 25 novembre
DettagliMISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1
MISURE DI CONTROLLO PER LA GESTIONE DEI CASI SOSPETTI/PROBABILI/ACCERTATI DELLA SINDROME INFLUENZALE DEL TIPO AH1N1 Dott. Maurizio Dal Maso Direttore Sanitario Dott.ssa Ausilia Pulimeno Dirigente Area
Dettagli3. Mascherine chirurgiche idrorepellente, monouso, ad alto potere filtrante con elastici Caratteristiche costruttive:
PERSONALE DIP PREV CHE SVOLGE IL LAVORO DI IDENTIFICAZIONE CONTATTI, IL MEDICO DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE, UN IPOTETICO MEDICO DI AMBULATORIO DISTRETTUALE) 1. Camice protettivo monouso impermeabile non
DettagliTitolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI LIBRETTO DI CONSEGNA E UTILIZZO DPI. Indice
Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI LIBRETTO DI CONSEGNA E UTILIZZO DPI Rif. Doc.: LIB.DPI Rev.: 0.0 Data: Luglio 2008 Modello n 07 Decreto Legislativo 9 Aprile
DettagliPRECAUZIONIUNIVERSALI
In base alle PRECAUZIONIUNIVERSALI Tutti i clienti sono da considerare potenziali fonti di infezione QUINDI: Durante TUTTO IL PERIODO di effettuazione dell operazione di tatuaggio o piercing DEVONO essere
DettagliSindrome Respiratoria Acuta Grave - SARS - Personale sanitario operante sull elicottero Helitalia s.p.a. C.N.S.A.S.
Destinatari Sindrome Respiratoria Acuta Grave - SARS - Personale sanitario operante sull elicottero Helitalia s.p.a. C.N.S.A.S. Scopo Applicabilità Riferimenti legislativi Divulgazione dei protocolli in
DettagliCONOSCERE IL RISCHIO
CONOSCERE IL RISCHIO Agenti biologici Riferimenti normativi e legislativi Riferimenti legislativi 1. L 5 Marzo 1963, n. 292. Vaccinazione antitetanica obbligatoria 2. Dpr 7 Settembre 1965, n. 1301. Regolamento
DettagliLinea di indumenti realizzati con materia prima. Puntiform
Pagina 1 di 8 Linea di indumenti realizzati con materia prima Puntiform Indumenti cuciti - cat. 3 tipo 5 e 6 - a protezione NC (nucleare e chimica) - con proprietà antistatiche PROTEZIONE NUCLEARE PROTEZIONE
DettagliPazientecon infezione sospetta o confermata da virus Ebola. Problematiche per il trasporto
Pazientecon infezione sospetta o confermata da virus Ebola Problematiche per il trasporto Francesco Maria Fusco Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, Roma, Italia giuseppe.ippolito@inmi.it
DettagliLinea di indumenti realizzati con materia prima. Puntiform Light
Pagina 1 di 7 Linea di indumenti realizzati con materia prima Puntiform Light Indumenti cuciti - cat. 3 tipo 5 e 6 - a protezione NC (nucleare e chimica) - con proprietà antistatiche PROTEZIONE NUCLEARE
DettagliProcedura aperta per la fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale per la sicurezza dei lavoratori dell IGEA Spa
Procedura aperta per la fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale per la sicurezza dei lavoratori dell IGEA Spa Allegato B3) al Capitolato tecnico: Lotto 3 VIE RESPIRATORIE Sommario Norme generali
DettagliPercorsi e procedure per il rischio infettivologico in DEA
Finestra sul cortile di Santa Maria Nuova Percorsi e procedure per il rischio infettivologico in DEA 2/10/2015 Palazzo Incontri Firenze Relatore Laura Sarti IL RISCHIO INFETTIVOLOGICO INFEZIONI NOSOCOMIALI
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: SVERSAMENTO E CONTAMINAZIONI AMBIENTALI DA FARMACI ANTIBLASTICI
Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
DettagliAutorizzazione Verbale di Avvenuta Informazione e Addestramento Esercitazioni Azienda Agraria Laboratorio Tipo 3
Pagina 1 di 5 AUTORIZZAZIONE UTILIZZO LABORATORI TIPO 3 AZIENDA AGRARIA DIDATTICO-SPERIMENTALE LABORATORIO DI:.. AL RESPONSABILE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA E DI RICERCA IN LABORATORIO PROF/DOTT IL SOTTOSCRITTO
DettagliIL RISCHIO SANITARIO DA ESPOSIZIONE ALL AMIANTO
PERCORSO FORMATIVO IL RISCHIO SANITARIO DA ESPOSIZIONE ALL AMIANTO AMIANTO COME LAVORARE PROTETTI DAL RISCHIO AMIANTO ING. GIUSEPPE INFUSINI Coordinatore Provinciale ONA Cosenza Cosenza, 7 Marzo 2018 ALLESTIMENTO
DettagliInfezioni emergenti: percorsi dei pazienti e sicurezza degli operatori
Infezioni emergenti: percorsi dei pazienti e sicurezza degli operatori Organizzazione del percorso all interno dell A.O. di Alessandria Anna Fagiani Congresso Nazionale AcEMC 6-7-8 Maggio 2015 Infezioni
DettagliPROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE Presentiamo in abbinamento due gamme di prodotti per le vie respiratorie per una più completa valutazione da parte della nostra clientela. Il marchio Honeywell è affermato a
DettagliFormazione degli operatori. 27 ottobre, 3 e 4 novembre 2014 Formazione dei formatori. Formazione a cascata
Formazione degli operatori 27 ottobre, 3 e 4 novembre 2014 Formazione dei formatori Formazione a cascata www.ecdc.europa.eu Since December 2013 and as of 27 October 2014, WHO has reported 13 703 cases
DettagliLinea di indumenti realizzati con materia prima. Puntiform
Pagina 1 di 5 Linea di indumenti realizzati con materia prima Indumenti cuciti - cat. 3 tipo 5 e 6 - a protezione NC (nucleare e chimica) - con proprietà antistatiche PROTEZIONE NUCLEARE PROTEZIONE CHIMICA
DettagliAutorizzazione alla bonifica mediante rilascio Iscrizione Albo Gestori cat. 10 (DM 120/2014)
Idoneità del personale operativo e dei dirigenti di cantiere tramite corsi di formazione professionale e rilascio di titoli di abilitazione (D.P.R. 8 agosto 1994) Autorizzazione alla bonifica mediante
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO E LA NOTIFICA DI EVENTUALI CASI DI SARS
ISTRUZIONE OPERATIVA n 2/2003 Revisione 1/2003 INDICAZIONI OPERATIVE PER IL CONTROLLO E LA NOTIFICA DI EVENTUALI CASI DI SARS Ratificato dalla Commissione Aziendale per la Sorveglianza e il Controllo delle
DettagliPRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v
PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v Cesena, 12 settembre 2009 Direzione Infermieristica e Tecnica Paola Ceccarelli PRECAUZIONI DA ADOTTARE Popolazione: misure
DettagliIl microbo arriva in sterilizzazione: si salva chi può?
Il microbo arriva in sterilizzazione: si salva chi può? Josefa Bizzarro Responsabile della formazione dei Tecnici di Sala Operatoria Scuola superiore medico-tecnica di Lugano Contenuto del tema I microbi:
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: SOMMINISTRAZIONE FARMACI ANTIBLASTICI
Pag. 1/6 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
DettagliCORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE Decreto Legislativo 81/08 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata o tenuta dal
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro
Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 2 Occhiali per la protezione degli occhi contro schizzi di liquidi, polveri, gas e metalli
DettagliCORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
CORSO BASE SULLA SICUREZZA PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA DELL INCONTRO: Quadro normativo di riferimento Atipicità del lavoratore Pro Civ Metodologia 8 passi e scelta DPI Esempi pratici di
DettagliCORSO R.S.P.P MODENA 14 GIUGNO 2014
DPI DI USO MEDICO E ODONTOIATRICO CORSO R.S.P.P MODENA 14 GIUGNO 2014 DPI DPI in ambito medico odontoiatrico Aspetto più percepito nelle professioni sanitarie Molteplici categorie di rischio RISCHIO BIOLOGICO
DettagliIL TRATTAMENTO DEI CASI DI INFLUENZA A/H1N1
IL TRATTAMENTO DEI CASI DI INFLUENZA A/H1N1 ALLEGATO 4 Secondo l attuale valutazione del rischio dell Ecdc (fase pandemica 6 dichiarata dall Oms in data 11/06/2009), il nuovo virus dell influenza A/H1N1
DettagliSicurezza in laboratorio
Pagina 2/20 Cassetta pronto soccorso a norma ministeriale 9991960 - completa in acciaio verniciabile appendibile a muro 9991961 - completa a valigia trasportabile a appendibile a muro Ciabatte poliuretano
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI
Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
DettagliRISCHIO CHIMICO: DPI. A5.1-app. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole RISCHIO CHIMICO: DPI MODULO A Unità didattica A5.1-app CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 DPI Riferimenti normativi
DettagliLe precauzioni da contatto: strumento per prevenire la trasmissione in ambito assistenziale. Precauzioni per goccioline e via aerea
Prevenire le I.C.A.: un impegno condiviso dei professionisti del Dipartimento POIT AZIENDA OSPEDALIERA S. CAMILLO FORLANINI ROMA 1 Le precauzioni da contatto: strumento per prevenire la trasmissione in
DettagliSi intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di
Si intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne
DettagliA tutto il Personale operante nel Servizio di Emergenza Sanitaria 118 Quello che occorre sapere
Sala Operativa 118 Telefono: 080 5562962 Fax: 080 5564211 Direttore di Centrale Telefono: 080 5520255 Segreteria: 080 5593411 Oggetto: direttiva Ebola- indicazioni per gli operatori del Sistema di Emergenza
DettagliAutorizzazione Verbale di Avvenuta Informazione e Addestramento Esercitazioni Laboratori D3A Tipo 1 e 3.
Pagina 1 di 5 AUTORIZZAZIONE LABORATORI AD ESCLUSIVO UTILIZZO DIDATTICO (TIPO 1) E ORTO BOTANICO (TIPO 3) LABORATORIO DI:. AL RESPONSABILE DELL ATTIVITÀ DIDATTICA E DI RICERCA IN LABORATORIO PROF/DOTT
Dettagli