Sanità Transfrontaliera : La protezione biologica
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- Elena Maggi
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1 Ministero della Salute Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria Dott. Virgilio COSTANZO Sanità Transfrontaliera : La protezione biologica
2 Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81
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5 PATOLOGIE RIEMERGENTI
6 Nuove epidemie da vecchi e nuovi agenti patogeni infrequenti e inattese Possibilità che i pazienti arrivino non annunciati Necessità per evitare il contagio professionale ed epidemie nosocomiali di mantenere elevato il livello di guardia Rischio Biologico
7 ALTO ISOLAMENTO Si applicano contemporaneamente tutte le misure previste per l isolamento in ospedale usando DPI di più alta efficienza
8 PROTEZIONE E OPERATIVITA
9 INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO
10 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA PREVENZIONE INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO ELIMINAZIONE DEL RISCHIO IMPERCORRIBILE!! DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
11 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA PREVENZIONE ISOLAMENTO DEL RISCHIO NESSUN TRASBORDO / TRAINO PARZIALMENTE PERCORRIBILE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
12 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA PREVENZIONE ALLONTANAMENTO OPERATORE DISIMPEGNO / FUGA NON PERCORRIBILE!! DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
13 PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA PREVENZIONE IN PRESENZA DI RISCHIO RESIDUO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DEVE ESSERE CONSEGUENTE AD UNA ATTENTA ANALISI DEL RISCHIO CHE TENGA CONTO : DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
14 ANALISI DEL RISCHIO TIPOLOGIA DEL MEZZO NAVALE LOGISTICA DELL OSPITALITA A BORDO
15 ANALISI DEL RISCHIO PRESENZA DI MIGRANTI PALESEMENTE MALATI PRESENZA A BORDO DI UNA COMPONENTE SANITARIA
16 Esempio relativo alla assistenza sanitaria (SARS) : 1. 60% delle nuove infezioni sono state acquisite in ospedale 2. 21% di tutti i casi di SARS si sono verificati negli operatori sanitari 3. Al di fuori dell ospedale, dove si praticano procedure assistenziali, c è rischio di trasmissione
17 RISCHIO INFETTIVO ED EMERGENZE I Dipartimenti di emergenza, in particolare, sono i luoghi preferenziali di trasmissione delle malattie, per: la presenza, nello stesso spazio limitato, di pazienti infetti e molti individui suscettibili (come a bordo); la mancanza di isolamento di pazienti infetti a causa di errori/ritardi di diagnosi o indisponibilità di strutture adeguate (a bordo in caso di assenza componente sanitaria); i frequenti e stretti contatti tra i pazienti e gli operatori sanitari spesso non protetti da DPI (a bordo molto difficile)
18 TRIAGE: Patologie trasmissibili sono classificate come urgenza differibile Ritardo nella diagnosi e nell isolamento Esposizione tra operatori, altri pazienti, visitatori DPI : non idonei, uso scorretto, vestizione/svestizione
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20 PAZIENTI CON FEBBRE
21 DURANTE IL SOCCORSO Il personale che esegue il soccorso deve valutare tempestivamente tutte le persone che presentano febbre e uno o più sintomi respiratori.
22 Thermoscanner
23 DURANTE IL SOCCORSO L intervista assume un ruolo particolarmente importante per la prevenzione e il controllo dell infezione. La presenza di interprete è fondamentale! L approccio a persone con febbre deve comprendere alcune domande iniziali, volte a valutare i seguenti elementi: -Provenienza da aree con endemia o focolai epidemici di malattie - La data di partenza del migrante dall area affetta -Il migrante è stato esposto a un paziente con diagnosi o sospetto di malattie respiratorie febbrili altamente contagiose - Se ci sono stati decessi durante il viaggio riconducibili a malattia infettiva Le persone con tosse devono essere invitate ad indossare una mascherina o a ripararsi adeguatamente la bocca con un fazzoletto NELLE FASI INIZIALI DEL SOCCORSO LA MASCHERINA DOVREBBE ESSERE IMPOSTA A TUTTI I MIGRANTI
24 Regola fondamentale : far indossare al paziente con sospetto una mascherina!!
25 RUOLO DEL SOCCORRITORE NEL FRONTEGGIARE L EMERGENZA Precauzioni standard e igiene respiratoria - OS dovrebbe indossare DPI (mascherina chirurgica, occhiali di protezione) -far indossare una mascherina chirurgica al paziente prima di salire a bordo ; -se non ci sono mascherine disponibili, chiedere al paziente di coprire la bocca ed il naso con fazzoletto quando starnutisce o tossisce. -se possibile, collocare il paziente in un vano da solo
26 The 2003 SARS Outbreak: Global Challenges and Innovative Infection Control Measures Cathryn Murphy Online J Issues Nurs. 2006;11(1) 2006 Kent State University College of Nursing Posted 04/04/2006 Innovazioni TRIAGE a Singapore fuori dal PS in una tenda identificati percorsi differenziali secondo la valutazione preliminare (TC, PA, ossigenazione, FR) pazienti distanziati tra loro di un metro HCW hanno indossato DPI TRIAGE in un ospedale cinese per effettuare la distanza fra i pazienti in attesa di essere visitati, hanno adottato ombrelloni distanziati tra loro di 2 metri TRIAGE in molti ospedali cinesi Infermiere collocate agli ingressi degli ospedali, per fornire informazioni, avvertenze e controllo TC a chi entrava
27 Pronto Soccorso/Accettazione
28 Soluzioni contingenti
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30 CONTATTI CONTATTI PAZIENTE O SOSPETTO
31 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
32 DECRETO LEGISLATIVO 30 APRILE 2008 n. 81 Titolo III Capo II
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36 Tuta completa in Tyvek con cappuccio e calzari, cuciture termosaldate
37 Casco full vision, oppure Pieno facciale Respiratore con filtro P3
38 HIGH CONTAINMENT AMBULANCE
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40 STRETCHER ISOLATOR FOR INITIAL PATIENT RETRIEVAL
41 AIR TRANSIT ISOLATOR
42 CABINA AD ALTO ISOLAMENTO ISOARK
43 BARELLA AD ALTO ISOLAMENTO N 36
44 BARELLA AD ALTO ISOLAMENTO N 36
45 BARELLA AD ALTO ISOLAMENTO N 36
46 BARELLA AD ALTO ISOLAMENTO N 36
47 SBARCO
48 MEDEVAC
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50 LA LEZIONE DELLA SARS E stato introdotto il concetto di igiene respiratoria da applicare sempre, in tutti i pazienti febbrili che presentano tosse
51 Grazie per la pazienza!
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