Previsioni stagionali di incendi estivi nel Mediterraneo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Previsioni stagionali di incendi estivi nel Mediterraneo"

Transcript

1 Previsioni stagionali di incendi estivi nel Mediterraneo Marco Turco (ISAC-CNR Raul Marcos Maria Carmen Llasat Jost von Hardenberg Antonello Provenzale

2 Creazione di proiezioni regionali di precipitazione e a scala giornaliera in Spagna Un sistema nazionale per la raccolta, conservazione, accessibilità e diffusione dei dati ambientali e climatici in aree montane e marine.

3 Outline

4 Outline

5 Cos è un incendio? Reazione ossidativa rapida (o combustione) non controllata che da luogo a calore, fumo, gas e luce.

6 Cause Un incendio può essere provocato da diverse cause sia naturali (fulmini, vulcani) che per mano dell'uomo per motivi casuali, leciti o illeciti. Per avere un incendio è necessario che siano presenti tre elementi: (1) combustibile, (2) comburente (es. Ossigeno), (3) calore: è necessaria la presenza di un'adeguata temperatura affinché avvenga l'innesco

7 Scale Puntale, secondi Ossigeno, combustibile, temperatura di innesco Scala locale (decine di km), giorni Combustibile, tempo meteorologico, attività umane, topografia Scala regionale o globale, mesi o anni Variabilità climatica, attività umane, vegetazione, (retroazioni) Pyne S, Andrews P, Laven R (1996) Introduction to wildland fire, 769 pp. New York Bonan GB (2008) Forests and climate change: forcings, feedbacks, and the climate benefits of forests. Science

8 Fattore umano Innesco: nel Mediterraneo si stima che il 95% degli incendi sia causato dall uomo Spegnimento: grande sforzo nella lotta anti-incendi (prevenzione e soppressione) Ganteaume A, Camia A, Jappiot M, San-Miguel-Ayanz J, Long-Fournel M, Lampin C (2013) A review of the main driving factors of forest fire ignition over Europe. Environ Manag 51(3):651 62

9 Outline

10 Catalonia (NE Spagna) 2 domini: (i) Catalonia ( ); (ii) Catalonia orientale ( ) 2 variabili: BA and NF in estate (JJAS) Fonte: Forest Fire Prevention Service of Generalitat de Catalunya (SPIF)

11 Data di incendi Maggior efficienza nella detezione Nessun records < 0.01 ha

12 Dati Gli incendi estativi (qui definita come JJAS, cioè June-July-August-September) bruciano l 86% del totale annuo di BA

13 Gli incendi estivi diminuiscono 80 BA NF Burned Area (kha) Number of Fires Years

14 Perchè questo trend? Ipotesi: efficacia della lotta anticendio, che è cresciuta molto dopo gli anni ottanta (Turco et al. 2013a) Burned Area (kha) BA NF Number of Fires Years Turco M, Llasat MC, Tudela A, Castro X, Provenzale A (2013a) Brief communication Decreasing fires in a Mediterranean region ( , NE Spain). Nat Hazards Earth Syst Sci 13(3):

15 15 Cosa succede nel Mediterraneo? Turco M, et al. Decreasing fires in Mediterranean Europe. Subitted to International Jpurnal of Wildland Fire

16 Cosa succede nel Mediterraneo? Turco M, et al. (2015). Decreasing fires in Mediterranean Europe. Subitted to International Journal of Wildland Fire

17 Outline

18 Modello concettuale Il modello concettuale che abbiamo seguito propone tre tipi di ecosistemi: (1) ecosistemi raramente secchi in cui l umidità del combustibile limita l attività di incendi (2) ecositemi poveri di biomassa in cui la quantità di combustibile limita l attività di incendi (3) ecosistemi in cui sia la quantità che l umidità del combustibile limita l attività di incendi Meyn, a., P. S. White, C. Buhk, and a. Jentsch (2007), Environmental drivers of large, infrequent wildfires: the emerging conceptual model, Progress in Physical Geography, 31(3),

19 Cambi di lungo termine à attività umane, trend climatici Ipotesi di lavoro Le variazioni anno-anno di NF e BA sono soprattutto legate alla variabilità climatica Il clima agisce soprattutto su due aspetti: (i) Il clima antencedente à struttura del combustibile (ii) Climate coincidenteà infiammabilità del combustibile

20 Sviluppo del modello 1. Rimuoviamo l influenza dei fattori che determinano cambi graduali effettuando il detrend dei dati (sia le serie di incendi che climatiche) 2. Selezioniamo le variabili climatiche chiave attraverso un analisi di cross-correlazione tra le serie climatiche e quelle di incendi 3. Sviluppiamo un modello regressivo lineare (MLR). Maggiori dettagli in in Turco et al. (2013b). Turco M., et al. Impact of climate variability on summer fires in a Mediterranean environment (northeastern Iberian Peninsula). Climatic Change, Volume 116, Issue 3-4, pp , 2013b

21 Identificazione delle variabili chiave Più incendi estivi durante estati calde e secche Questo risultato corrobora l esperienza comune. Gli indici di estremi non mostrano maggior correlazione confrontati con variabili mendie (una eccezione: Dry Day Index).

22 Identificazione delle variabili chiave Basse temperature o gelate in primavera, specialmente quest ultime, possono giocare un ruolo nell aumentare la quantita di combustibile per l estate seguente Piogge abbondanti e temperature fresche (proxy per la quantità di acqua nel suolo) due anni prima presumibilmente permettono di avere combustibile fine e assicurano continuità nel combustibile

23 Modello regressivo log(ba) = P (5-7) Tx (6-6) 0.31 Tn (1-4) Tx (2-11)(2) + Ɛ Detrended log(burned Area) Modelled Observed Years 9-fold cross validation Detrended log(number of fires) R 2 = 77% R 2 = 82% Years log(nf) = P (5-8) Tx (6-8) Tn (2-8)(2) Tn (2-2)(2) + Ɛ

24 Risposta degli incendi ai trend climatici (a) 7 NF trend*= (b) 22 BA log(number of Fires) Years Uncertainty bands: includes 90% of the members of 1000 different bootstrap replicates log(burned Area (ha)) Climate drivers All drivers Observed Years Tutte le forzanti: MLR considera le variazioni interannuali anno-anno + il trend osservato Forzanti climatiche = sia la variabilità interannuale che I trend sono guidati dal clima

25 Incertezza nella scelta dei predittori NF BA Turco M, Llasat M C, von Hardenberg J, Provenzale A (2014) Climate change impacts on wildfires in a Mediterranean environment. Climatic Change 125,

26 Outline

27 Stato dell arte in letteratura

28 Stato dell arte

29 Stato dell arte

30 Stato dell arte

31 Stato dell arte

32 Stato dell arte

33 Stato dell arte

34 Stato dell arte

35 Stato dell arte

36 Torniamo ai modelli clima-incendi log(ba) = P (5-7) Tx (6-6) 0.31 Tn (1-4) Tx (2-11)(2) + Ɛ Detrended log(burned Area) Modelled Observed Detrended log(number of fires) 4 R 2 = 77% 2 R 2 = 82% Years Years 9-fold cross validation log(nf) = P (5-8) Tx (6-8) Tn (2-8)(2) Tn (2-2)(2) + Ɛ

37

38

39

40

41 Performance delle previsioni di T e P 3 Modelled Observed Tx 4 P standardized variables 0 standardized variables 3 0 Years Years! Confronto di T e P, osservato e previsto da 15 simulazioni ECMWF S4 inizializzate in Aprile

42 Performance di MLR con S4 BA NF (a) detrended (log(ba)) detrended(log(nf)) (c) 5 0 Modelled Observed ECMWF S4 0 Years detrended (log(ba)) detrended(log(nf)) (b) 0 Random (d) 0 Years

43 Performance di MLR con solo variabili antecedenti detrended(log(ba)) (a) Modelled Observed BA Years detrended(log(nf)) (b) NF Years!

44 Verifica operativa

45 Performance di MLR con solo variabili antecedenti (a) 1 BA (b) 1 NF Hit Rate RSA = 0.51 BT = 0.40 H = 0.72 F = 0.33 Hit Rate RSA = 0.41 BT = 0.40 H = 0.75 F = All thresholds Best thresholds (BT) False Alarm Rate False Alarm Rate! R. Marcos, Turco M, J. Bedia, Llasat M C, Provenzale A (2015) Seasonal predictability of summer fires in a Mediterranean environment. Submitted to International Journal of Wildland Fire.

46 Outline

47 Conclusioni 1. Gli incendi nel Mediterraneo stanno diminuendo 2. In aree mediterranee (almeno in Catalonia) l attività di incendi estivi è legata sia al clima della stessa stagione che al clima antecedente 3. In assenza di lotta anti-incendio NF sarebbe aumentata, BA sostanzialmente stazionario 4. Le previsioni stagionali ECMWF S4 (stato dell arte) non mostrano skill in Catalonia 5. Le previsioni stagionali di incendi estivi condizionate al clima antecedente mostrano skill soddisfacente

48 Grazie per l attenzione m.turco@isac.cnr.it

La scienza del clima e la previsione. del nostro futuro

La scienza del clima e la previsione. del nostro futuro La scienza del clima e la previsione Ieri del nostro futuro Oggi Domani PM Ruti ENEA - Casaccia 0 min 30 min Abbiamo un problema! La concentrazione di anidride carbonica aumenta ad una velocità mai registrata

Dettagli

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone

Dettagli

PREVENZIONE INCENDI. Celsino Govoni

PREVENZIONE INCENDI. Celsino Govoni PREVENZIONE INCENDI Celsino Govoni Che cos è un ESPLOSIONE? Cosa c era dentro a quell ambulatorio? Cosa è rimasto di quel centro medico posto in quel paesino!! La causa, a volte, è di piccole dimensioni

Dettagli

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN

I Biomi. Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN I Biomi Corso di Ecologia Applicata - Prof. Simona Castaldi Dipartimento di Scienze Ambientali - SUN La vita delle piante e degli animali delle comunità naturali è determinata principalmente dal clima

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

I cambiamenti climatici sulla regione Alpina: Osservazioni e proiezioni future

I cambiamenti climatici sulla regione Alpina: Osservazioni e proiezioni future I cambiamenti climatici sulla regione Alpina: Osservazioni e proiezioni future Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste Trento,, 2 Febbraio 2007 Il clima cambia su una vasta gamma di scale spaziali che

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

Modelli meteorologici

Modelli meteorologici Fondamenti di meteorologia e climatologia Cenni storici Vilhelm Bjerknes (1904): L evoluzione degli stati atmosferici é controllata da leggi fisiche, quindi condizioni necessarie e sufficienti per risolvere

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

C E INCENDIO E INCENDIO

C E INCENDIO E INCENDIO C E INCENDIO E INCENDIO Generalmente si distinguono due tipi di incendio per stabilire chi deve intervenire per lo spegnimento: incendi che bruciano le cose dell uomo - si chiama ed intervengono i incendi

Dettagli

T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"

T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 Medio Friuli ANTINCENDIO Cos è il fuoco? Cosa si può fare in caso di incendio? Come ci si deve comportare in caso di incendio? Cosa ci serve per fare il fuoco?? COMBUSTIBILE: carta, legno, vari gas, benzina, olii,

Dettagli

DAL RISCALDAMENTO GLOBALE ALLE FONTI RINNOVABILI.

DAL RISCALDAMENTO GLOBALE ALLE FONTI RINNOVABILI. RISCALDAMENTOGLOBALEAUMENTOEFFETTOSERRAUSOFONTIFOSSILINONRINNOABILIFONTIRINNOABILI RISCALDAMENTOGLOBALEAUMEN TOEFFETTOSERRAUSOFONTIFOSSILINONRINNOABILIFONTIRINNOABILIRISCALDAMENTOGLOBALEAUMENTOEFFETTOSERRAUSOFONTIFOS

Dettagli

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea Creato da Francesco e Samuele. La macchia mediterranea La macchia mediterranea si chiama così perché é formata da vegetazione che ama i terreni asciutti, il sole, molta luce, un

Dettagli

Il clima che cambia: evidenze storiche e scenari di evoluzione futura

Il clima che cambia: evidenze storiche e scenari di evoluzione futura Il clima che cambia: evidenze storiche e scenari di evoluzione futura Prof. Stefano Tibaldi UniBo e ARPA Emilia-Romagna Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A. Prospettive nella gestione della risorsa

Dettagli

Sistema di Controllo Incendi Boschivi

Sistema di Controllo Incendi Boschivi Sistema di Controllo Incendi Boschivi INTRODUZIONE: Negli ultimi vent anni in Europa gli incendi boschivi hanno colpito circa 29 milioni di persone, causando 90 mila vittime e danni economici per 211 miliardi

Dettagli

Environmental Damage on Ancient and Modern (hydraulic) Mortars

Environmental Damage on Ancient and Modern (hydraulic) Mortars Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sala Europa 27 Febbraio 2012 IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SUL PATRIMONIO CULTURALE Alessandra Bonazza Istituto di Scienze dell Atmosfera

Dettagli

PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi

PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi PMI Day 2015 Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese 13 novembre 2015 - Centrale Turbo Gas di Gissi Prospettive energetiche Oggi e Domani DA DOVE ARRIVA L ENERGIA? L energia si può ottenere

Dettagli

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta

Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi e della Valle d Aosta Il clima delle Alpi Il clima della Valle d Aosta Precipitazioni durante l alluvione del 2000 Temperature estreme registrate in Valle d Aosta Il ruolo delle montagne

Dettagli

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007

Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007 Istituto Figlie di Betlem classe V a.s. 2006/2007 Mettiamoci in gioco! Incontro con l esperta del Biolab nella nostra scuola Com è grande l Europa! Le alte e le basse pressioni atmosferiche comportano

Dettagli

Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose

Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di

Dettagli

3ULQFLSLGHOODFRPEXVWLRQH,OFDPSRGLLQILDPPDELOLWj

3ULQFLSLGHOODFRPEXVWLRQH,OFDPSRGLLQILDPPDELOLWj 3ULQFLSLGHOODFRPEXVWLRQH,OFDPSRGLLQILDPPDELOLWj $77(1=,21( Un combustibile può bruciare solo se è miscelato con l aria entro limiti percentuali (in volume) ben precisi, compresi in un intervallo di valori

Dettagli

Cambiamenti climatici: Cause, effetti, rimedi (?) Maria Letizia Filippi. Il geologo e i cambiamenti climatici 29 marzo 2010

Cambiamenti climatici: Cause, effetti, rimedi (?) Maria Letizia Filippi. Il geologo e i cambiamenti climatici 29 marzo 2010 Cambiamenti climatici:, effetti, rimedi (?) Maria Letizia Filippi Il geologo e i cambiamenti climatici 29 marzo 2010 Organizzato da In collaborazione con Schema presentazione 1. Il clima 2. Il clima cambia:

Dettagli

METEOTRENTINO REPORT

METEOTRENTINO REPORT Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2014 L estate 2014 (trimestre giugno-luglio-agosto 2014) verrà ricordata come particolarmente anomala sia nella nostra regione

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015

ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL ESTATE 2015 Ottobre 2015 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti,

Dettagli

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?

Dettagli

Il vento nei modelli di clima

Il vento nei modelli di clima Il vento nei modelli di clima Alessandro Dell Aquila Sandro Calmanti ENEA UTMEA-CLIM Unità Tecnica Modellistica Energetica Ambientale Laboratorio Modellistica Climatica ed Impatti CNMCA Giovedì 29 Aprile

Dettagli

POLLUTION MONITORING OF SHIP EMISSIONS: AN INTEGRATED APPROACH FOR HARBOURS OF THE ADRIATIC BASIN (POSEIDON)

POLLUTION MONITORING OF SHIP EMISSIONS: AN INTEGRATED APPROACH FOR HARBOURS OF THE ADRIATIC BASIN (POSEIDON) POLLUTION MONITORING OF SHIP EMISSIONS: AN INTEGRATED APPROACH FOR HARBOURS OF THE ADRIATIC BASIN (POSEIDON) D. Contini Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima, ISAC-CNR, Lecce, Italy www.programmemed.eu

Dettagli

VERIFICA Climi e biomi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso? Indica tra quelli elencati quali sono gli elementi che determinano il clima.

VERIFICA Climi e biomi I/1 I/2 I/3. Vero o Falso? Vero o Falso? Indica tra quelli elencati quali sono gli elementi che determinano il clima. ERIICA Climi e biomi Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Il clima della fascia mediterranea è caratterizzato da estati calde e siccitose La regione della vite corrisponde all incirca alla fascia climatica

Dettagli

Il Sole Variazioni dell energia solare entrante: Obliquità orbitale Attualmente l asse di rotazione terrestre è inclinato di 23.4 rispetto alla perpendicolare sul piano orbitale terrestre. Ogni 41 000

Dettagli

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici

Dettagli

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.

Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Le esperienze maturate in 50 anni di ricerca e sviluppo di nuove

Dettagli

Affinché un incendio si sviluppi, è necessario che si verifichino tre condizioni indicate nel "cerchio del fuoco".

Affinché un incendio si sviluppi, è necessario che si verifichino tre condizioni indicate nel cerchio del fuoco. Via Tatti, 5 20029 Turbigo (MI) Ing. Marco Cagelli Teoria della combustione Nozioni base Il cerchio del fuoco Affinché un incendio si sviluppi, è necessario che si verifichino tre condizioni indicate nel

Dettagli

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA

I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA UNITA N 10 I FATTORI CHE DETERMINANO IL CLIMA Quali sono i fattori che influenzano il clima? Si chiamano fattori climatici le condizioni che producono variazioni negli elementi del clima. Molto importante

Dettagli

L INDIVIDUAZIONE DEL TIPO DI IMPIANTO DA REALIZZARE COME CONSEGUENZA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

L INDIVIDUAZIONE DEL TIPO DI IMPIANTO DA REALIZZARE COME CONSEGUENZA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO L INDIVIDUAZIONE DEL TIPO DI IMPIANTO DA REALIZZARE COME CONSEGUENZA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO Forum di Prevenzione Incendi Milano, 26 ottobre 2011 LA PROTEZIONE ATTIVA FATTORE DI SICUREZZA

Dettagli

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale Ing Alessandro Fatini del Grande 20 febbraio 2007 Il risparmio energetico è diventata un esigenza importante sia a livello ambientale (riduzione

Dettagli

Esperienze di sicurezza ambientale

Esperienze di sicurezza ambientale Esperienze di sicurezza ambientale Progetto Analisi statistica dell inquinamento atmosferico Istituto Tecnico Settore Tecnologico Marie Curie - Napoli Allievi Relatori: Francesco Capasso, Roberta Avolio,

Dettagli

Problem Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input

Problem Management. Obiettivi. Definizioni. Responsabilità. Attività. Input Problem Management Obiettivi Obiettivo del Problem Management e di minimizzare l effetto negativo sull organizzazione degli Incidenti e dei Problemi causati da errori nell infrastruttura e prevenire gli

Dettagli

menoenergia INTRODUZIONE

menoenergia INTRODUZIONE INTRODUZIONE I centri commerciali si stanno sempre più trasformando da semplici strutture di vendita a strutture destinate ad attività complesse per il tempo libero e per il benessere, con un funzionamento

Dettagli

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE Il Sole Sfera di gas riscaldato da reazioni di fusione termonucleare che, come tutti i corpi caldi emette una radiazione elettromagnetica o solare. L energia solare è

Dettagli

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile Antincendio Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile realizzato secondo gli Standard Regionali in materia di Formazione per la Protezione Civile D.G.R. 4036/2007 - Scuola Superiore di

Dettagli

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Dettagli

GLI AMBIENTI L Antartide L Antartide è un continente, sepolto sotto una calotta di ghiaccio Dai suoi bordi si staccano degli iceberg Dalla calotta di ghiaccio emergono cime di montagne fra cui un grande

Dettagli

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Palmanova 10/06/2013 Introduzione La stima degli impatti locali delle strade nella città di Palmanova è stata effettuata

Dettagli

MODENA E IL SUO CLIMA

MODENA E IL SUO CLIMA Comune di Modena - SERVIZIO STATISTICA: note divulgative Pagina 1 di 2 MODENA E IL SUO CLIMA Modena, pur non essendo estranea al fenomeno del riscaldamento generalizzato, continua ad essere caratterizzata

Dettagli

ALLEGATO 1. ALL. 1 NEWSLETTER N 1-2009 1 aicq sicev

ALLEGATO 1. ALL. 1 NEWSLETTER N 1-2009 1 aicq sicev ALLEGATO 1 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELL'IMPORTANZA DELLE NON CONFORMITA, LORO CLASSIFICAZIONE E IDENTIFICAZIONE DELLA NECESSITA DI AZIONI CORRETTIVE ALL. 1 NEWSLETTER N 1-2009 1 aicq sicev CARATTERISTICHE

Dettagli

Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO. "SCIENZE" - Scuola primaria. Obiettivi formativi di Istituto

Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO. SCIENZE - Scuola primaria. Obiettivi formativi di Istituto Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO "SCIENZE" - Scuola primaria Obiettivi formativi di Istituto CLASSE PRIMA SCIENZE - ED. ALLA SALUTE - ED. AMBIENTALE Esplorare ii mondo

Dettagli

Definizione onda di calore:

Definizione onda di calore: AGGIORNAMENTO DELLA TESI : ASPETTI CLIMATICI E METEOROLOGICI DELLE ONDATE DI CALORE IN VENETO NEL PERIODO 99-. Definizione onda di calore: T e 3 C per 3 giorni consecutivi ONDATE DI CALORE Nel il tempo

Dettagli

Compensazione CO 2 per le imprese

Compensazione CO 2 per le imprese Compensazione CO 2 per le imprese Il cambiamento climatico è un dato di fatto! Gli ultimi anni hanno confermato il trend Aumento simultaneo della concentrazione di CO 2 nell atmosfera, della temperatura

Dettagli

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai danni da eventi atmosferici Ronchi Romina Milano, 1 Giugno 2011 CONTENUTI Lo studio

Dettagli

EN15232 con la domotica e l automazione dell edificio. Ing. Michele Pandolfi Resp. Marketing KNX-Italia Padova 22 aprile 2010

EN15232 con la domotica e l automazione dell edificio. Ing. Michele Pandolfi Resp. Marketing KNX-Italia Padova 22 aprile 2010 con la domotica e l automazione dell edificio Ing. Michele Pandolfi Resp. Marketing KNX-Italia Argomenti I consumi nazionali La norma europea Il futuro Page No. 2 I consumi nazionali Energia impiegata

Dettagli

Lamanutenzione de le canne fumarie UNI10847

Lamanutenzione de le canne fumarie UNI10847 Lamanutenzione de le canne fumarie UNI10847 Mario Paonessa presidente spazzacamini ANFUS Lombardia ANFUS presentazione a cura del Gruppo di Lavoro Maestri Spazzacamini Il ruolo dell ANFUS 1 LaNormaUNI10847

Dettagli

Gestione di Banche Dati Georeferenziati attraverso Web Mapping Conclusioni del Seminario --

Gestione di Banche Dati Georeferenziati attraverso Web Mapping Conclusioni del Seminario -- Provincia di Venezia -- Settore Protezione Civile e Difesa del Suolo Gestione di Banche Dati Georeferenziati attraverso Web Mapping Conclusioni del Seminario -- Lucia Lovison-Golob Associate, Harvard University

Dettagli

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO

SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di

Dettagli

Silvia Ricci Associazione Mazingira

Silvia Ricci Associazione Mazingira Legna, carbone e sterco: uso delle biomasse nei Paesi in Via di Sviluppo Silvia Ricci Associazione Mazingira La combustione di legno o altri materiali organici facilmente disponibili fu la più antica forma

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

EFFETTO A BREVE TERMINE DELLA TEMPERATURA E DEGLI INQUINANTI SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO IN TRE CITTA ITALIANE, 2001-2010.

EFFETTO A BREVE TERMINE DELLA TEMPERATURA E DEGLI INQUINANTI SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO IN TRE CITTA ITALIANE, 2001-2010. XXXVIII CONGRESSO DELL ASSOCIAZIONE ITALIANA DI EPIDEMIOLOGIA EFFETTO A BREVE TERMINE DELLA TEMPERATURA E DEGLI INQUINANTI SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO IN TRE CITTA ITALIANE, 2001-2010. Patrizia Schifano,

Dettagli

Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale

Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale Giornata della cultura 16 Marzo 2006 Le regioni polari motori della circolazione oceanica e del clima globale Prof. Giancarlo Spezie Attendiamo però i risultati del carotaggio di Dome-C (EPICA Project)

Dettagli

EBONE. Rete di osservazione della biodiversità in Europa. Verso un sistema integrato di osservazione della biodiversità nello spazio e nel tempo

EBONE. Rete di osservazione della biodiversità in Europa. Verso un sistema integrato di osservazione della biodiversità nello spazio e nel tempo EBONE Rete di osservazione della biodiversità in Europa Verso un sistema integrato di osservazione della biodiversità nello spazio e nel tempo 2010 International Year of Biodiversity FP7 Progetto di Collaborazione

Dettagli

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna

Dettagli

Ispezioni per l efficienza energetica. Franco De Col, ispettore impianti termici

Ispezioni per l efficienza energetica. Franco De Col, ispettore impianti termici Ispezioni per l efficienza energetica Franco De Col, ispettore impianti termici Incontri Provincia di Belluno 1. Tipi di rendimento e tipi di caldaia 2. La 10389-1:2009 e la 10389-2 3. Novità della 10389-1:2009

Dettagli

UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO

UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO Con il patrocinio di energia UN ANNO DI MONITORAGGIO CLIMATICO A PERUGIA IN 100 ANNI DI CONFRONTO Dopo un anno di monitoraggio climatico nella città di Perugia, effettuato grazie alla rete meteo installata

Dettagli

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi

Appendice III. Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi Appendice III (articolo 5, comma 1 e art. 22 commi 5 e 7) Criteri per l utilizzo dei metodi di valutazione diversi dalle misurazioni in siti fissi 1. Tecniche di modellizzazione 1.1 Introduzione. In generale,

Dettagli

LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI

LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI Perche fare i controlli? RISPARMIO ENERGETICO Un impianto termico più efficiente consuma meno combustibile a parità di calore prodotto. RISPARMIO ECONOMICO

Dettagli

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico

Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Fildrop è una società con esperienza ultraventennale produttrice di apparecchiature per il trattamento

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i

Dettagli

Preprocessamento dei Dati

Preprocessamento dei Dati Preprocessamento dei Dati Raramente i dati sperimentali sono pronti per essere utilizzati immediatamente per le fasi successive del processo di identificazione, a causa di: Offset e disturbi a bassa frequenza

Dettagli

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004

La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 La nevicata eccezionale dell 11 marzo 2004 Roberto Barbiero Introduzione Un intensa nevicata ha interessato nella giornata dell 11 marzo 2004 molte regioni del nord Italia. Dalle prime ore della notte

Dettagli

LA DIVERSITÀ BIOLOGICA

LA DIVERSITÀ BIOLOGICA LA DIVERSITÀ BIOLOGICA Partiamo da noi Cosa conosco di questo argomento? Cosa si intende con biodiversità? Ma quante sono le specie viventi sul pianeta? ancora domande Come mai esistono tante diverse specie

Dettagli

PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR

PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR PIANO ISS INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI 4 PRESIDIO TERRITORIALE- BR Tema: La combustione Attività: Combustione e... dintorni Istituto Tecnico Commerciale Statale G:Calò Francavilla Fontana (BR) www.itccalo.it

Dettagli

Applicazioni della Termochimica: Combustioni

Applicazioni della Termochimica: Combustioni CHIMICA APPLICATA Applicazioni della Termochimica: Combustioni Combustioni Il comburente più comune è l ossigeno dell aria Aria secca:! 78% N 2 21% O 2 1% gas rari Combustioni Parametri importanti:! 1.Potere

Dettagli

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Il progetto CCM Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Francesca de Donato Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio\ASLRME Centro di Competenza DPC Roma, 17 dicembre

Dettagli

Modulo puntuali Analisi dei casi critici / particolari nella ripartizione delle emissioni per linea, camino e combustibile

Modulo puntuali Analisi dei casi critici / particolari nella ripartizione delle emissioni per linea, camino e combustibile Modulo puntuali Analisi dei casi critici / particolari nella ripartizione delle emissioni per linea, camino e combustibile Esempio di emissioni per attività e combustibile da riassunto emissioni MSA Esempio

Dettagli

Area Ricerca e Sviluppo

Area Ricerca e Sviluppo Documento Informativo nr. 119 Data di emissione: 04/05/2005 Revisione n. 0 Area Ricerca e Sviluppo LA SHELF-LIFE DEGLI ALIMENTI Riferimento interno: dr.ssa Bastianon Martina - Area Ricerca e Sviluppo,

Dettagli

Bollettino mensile di monitoraggio della siccità

Bollettino mensile di monitoraggio della siccità REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ARPAS Dipartimento Meteoclimatico Servizio Meteorologico, Agrometeorologico ed Ecosistemi Bollettino mensile di monitoraggio della siccità AGENZIA

Dettagli

Le evidenze scientifiche del Cambiamento Climatico Globale. Marino Gatto Professore di Ecologia Politecnico di Milano

Le evidenze scientifiche del Cambiamento Climatico Globale. Marino Gatto Professore di Ecologia Politecnico di Milano Le evidenze scientifiche del Cambiamento Climatico Globale Marino Gatto Professore di Ecologia Politecnico di Milano L effetto serra I principali gas serra (oltre al vapore acqueo) Gas serra Anidride carbonica

Dettagli

CAMBIAMENTI CLIMATICI...

CAMBIAMENTI CLIMATICI... CAMBIAMENTI CLIMATICI... ...O VARIABILITA? Riscaldamento Globale Cambiamenti Climatici Aumento del livello del mare Cambiamento pattern cicloni Cambiamento pattern idrologici e precipitazioni Cambiamento

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

Riassunto L intervento mira a descrivere la rete agrometeorologica nazionale del Ministero delle Politiche Agrarie e Forestali.

Riassunto L intervento mira a descrivere la rete agrometeorologica nazionale del Ministero delle Politiche Agrarie e Forestali. 74 LA RETE AGROMETEOROLOGICA NAZIONALE DEL MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI Maria Carmen Beltrano Ufficio Centrale di Ecologia Agraria - Roma Riassunto L intervento mira a descrivere la

Dettagli

SIMULATORI DI PROPAGAZIONE: VERSO UN APPLICAZIONE OPERATIVA NEL BACINO DEL MEDITERRANEO

SIMULATORI DI PROPAGAZIONE: VERSO UN APPLICAZIONE OPERATIVA NEL BACINO DEL MEDITERRANEO SIMULATORI DI PROPAGAZIONE: VERSO UN APPLICAZIONE OPERATIVA NEL BACINO DEL MEDITERRANEO Bachisio Arca, Pierpaolo Duce, Grazia Pellizzaro, Marcello Casula, Tiziano Ghisu, Andrea Ventura Istituto di Biometeorologia

Dettagli

ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 2014-2015

ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 2014-2015 Provincia Autonoma di Trento METEOTRENTINO REPORT ANALISI CLIMATICA DELL INVERNO 214-215 Dipartimento Protezione Civile Servizio Prevenzione Rischi Ufficio Previsioni e Pianificazione Via Vannetti, 41-381

Dettagli

TECNICHE E STRATEGIE DI ATTACCO

TECNICHE E STRATEGIE DI ATTACCO TECNICHE E STRATEGIE DI ATTACCO Tratto da Tecniche di Attacco Dott S. Cabiddu CFVA 1. STRATEGIA: processo valutativo globale effettuato dal DOS che individua obiettivi e priorità 2. TATTICA: metodi in

Dettagli

del Ventunesimo Secolo

del Ventunesimo Secolo Cambiamenti Climatici Una delle Grandi Sfide del Ventunesimo Secolo Filippo Giorgi Abdus Salam ICTP, Trieste IPCC WG1 Bureau Apertura dell Anno Accademico, Universita di Verona, 13 Marzo 2008, L Effetto

Dettagli

CORSO D INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALLE PROCEDURE ANTINCENDIO

CORSO D INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALLE PROCEDURE ANTINCENDIO CORSO D INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALLE PROCEDURE ANTINCENDIO Bergamo 20 Novembre 2003 Geom. Stefano Fiori LA GESTIONE DELLE EMERGENZE OBBIETTIVI ATTUARE COMPORTAMENTI

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

Stima della rifrattività radio superficiale in Sardegna

Stima della rifrattività radio superficiale in Sardegna Stima della rifrattività radio superficiale in Sardegna Ermanno Fionda (1), Fabrizio Pelliccia (2) (1) Fondazione Ugo Bordoni, Roma (I); ermanno@fub.it (2) Università di Perugia, Dip. di Ingegneria Elettronica

Dettagli

Abitazioni private ed ambienti domestici

Abitazioni private ed ambienti domestici Abitazioni private ed ambienti domestici Sicurezza in ambienti domestici Fire Antigen rappresenta un importante passo in avanti nella prevenzione degli incendi domestici; i rapporti dell OMS evidenziano

Dettagli

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura

Bollettino Agrometeorologico Viticoltura Viale Bornata 11 25123 Brescia tel 3.362285-3677 assistenzatecnica@centrovitivinicoloprovinciale.it Bollettini e schede del Manuale di Viticoltura del CVP su: www.centrovitivinicoloprovinciale.it - BOLLETTINO

Dettagli

TESTI SEMPLIFICATI LABORATORIO CORSO ALIS ISTITUTO COMPRENSIVO DI PONTE NOSSA A CURA DI:

TESTI SEMPLIFICATI LABORATORIO CORSO ALIS ISTITUTO COMPRENSIVO DI PONTE NOSSA A CURA DI: TESTI SEMPLIFICATI A CURA DI: CREMONESI MARIA ANGELA insegnante scuola primaria di Ponte Nossa BOSSETTI ALIDA insegnante scuola primaria di Ardesio SALVOLDI CHIARA facilitatrice linguistica LABORATORIO

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

Clima e composizione dell atmosfera:

Clima e composizione dell atmosfera: Clima e composizione dell atmosfera: fatti certi e ipotesi da verificare. Maurizio Persico Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale Università di Pisa Cultura e metodo scientifico. La Limonaia, Pisa,

Dettagli

Variazione dell isola di calore sulla città di Bologna negli ultimi 30 anni

Variazione dell isola di calore sulla città di Bologna negli ultimi 30 anni Variazione dell isola di calore sulla città di Bologna negli ultimi 30 anni F. Ventura, N. Gaspari, S. Piana, P. Rossi Pisa Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali, Università di Bologna Variazione

Dettagli

Effetto serra e il Patto dei Sindaci. [k]people

Effetto serra e il Patto dei Sindaci. [k]people Effetto serra e il Patto dei Sindaci L effetto serra Fenomeno naturale che intrappola il calore del sole nell atmosfera per via di alcuni gas. Riscalda la superficie del pianeta Terra rendendo possibile

Dettagli

352&(662',&20%867,21(

352&(662',&20%867,21( 352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

L incendio è una combustione della quale si è perso il controllo con i mezzi ordinari e bisogna fronteggiarlo con mezzi straordinari.

L incendio è una combustione della quale si è perso il controllo con i mezzi ordinari e bisogna fronteggiarlo con mezzi straordinari. Corso Per Addetto Antincendio pag. 15 CAPITOLO 3 LA COMBUSTIONE e L INCENDIO Per combustione si intende una reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che da luogo allo sviluppo di

Dettagli

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura.

LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. LA LUCE Le piante sono completamente dipendenti dalla luce per la costruzione di tutte le sostanze necessarie alla crescita ed alla fioritura. La, pianta, tramite le sue parti verdi, è un sensore recettivo

Dettagli

Le camere per prove di corrosione ACS ed alcune recenti normative sulla resistenza dei componenti automobilistici.

Le camere per prove di corrosione ACS ed alcune recenti normative sulla resistenza dei componenti automobilistici. Leonardo Alemanno Torino, 27 Novembre 2013 Nel mondo si contano oltre 50 differenti metodi omologati per prove di resistenza alla corrosione in atmosfera salina. Questo testimonia quanto sia elevata la

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO INSEGNANTI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Osserva con curiosità che lo circonda, ponendo spontaneamente

Dettagli

Impatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio

Impatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio Impatto sulla qualità dell'aria della centrale elettrica a biomasse di Bazzano: valutazione modellistica e suggerimenti per un sito di monitoraggio Gabriele Curci 1, Paolo Tuccella 1, Giovanni Cinque 2,

Dettagli

IPOTESI PROGETTUALI PER IL RISCALDAMENTO A BIOMASSE IN AREA MONTANA

IPOTESI PROGETTUALI PER IL RISCALDAMENTO A BIOMASSE IN AREA MONTANA Progetto CISA IPOTESI PROGETTUALI PER IL RISCALDAMENTO A BIOMASSE IN AREA MONTANA Intorduzione CISA Centro per lo Sviluppo dell Appennino Dott. Ing. Filippo Marini Introduzione Utilizzo della biomassa

Dettagli