Laboratorio di Tecnica Urbanistica Caratteri tipologici degli edifici
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- Annabella Cortese
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1 Laboratorio di Tecnica Urbanistica Caratteri tipologici degli edifici 1
2 Laboratorio di Tecnica Urbanistica Unità urbanistiche; Organizzazione del vicinato; Posizione dei servizi di progetto in relazione allo stato di fatto; Effetto città e organizzazione dello spazio pubblico; Abitazioni: tipologie dimensionali, indicazioni progettuali, isole e loro mix tipologico; Distanze: Dm , Codice Civile, Nuovo Codice della Strada; 2
3 Organizzazione delle unità urbanistiche VITA UMANA RISIEDERE (abitare e risiedere) LAVORARE SPOSTARSI 3
4 Le unità urbanistiche semplici sono: Vicinato = abitare + spostarsi Unità urbanistiche RISIEDERE VITA UMANA LAVORARE SPOSTARSI Quartiere = risiedere + spostarsi Comunità = risiedere+lavorare+spostarsi 4
5 Organizzazione delle unità urbanistiche 5
6 Il vicinato + Abitare + Servizi capillari o di prossimità [rispetto all abitazione] + Movimento relativo [alla scala locale: pedoni, ciclisti ] + Fruizione di impianti tecnologici = Vicinato 6
7 Posizione dei servizi in relazione allo stato di fatto La localizzazione dei servizi di progetto deve tenere conto di diversi parametri: Frequenza [raggio di influenza e n di abitanti che ne usufruiranno] 7
8 Posizione dei servizi in relazione allo stato di fatto La localizzazione dei servizi di progetto deve tenere conto di diversi parametri: Posizione relativa dell area d espansione rispetto ai servizi potenzialmente influenti sull area stessa Caso 1 Caso 2 L accessibilità al servizio stesso è elemento determinante la qualità offerta alla popolazione 8
9 Posizione dei servizi in relazione allo stato di fatto La localizzazione dei servizi di progetto deve tenere conto di diversi parametri: Qualità del servizio [stato di manutenzione, accessibilità, dimensioni ] Crollo del controsoffitto al liceo Darwin, Novembre
10 Dimensione delle aree vegetate Effetto città e organizzazione dello spazio pubblico Densità e h media degli edifici Effetto città: più ci sia avvicina al centro di vita e maggiori devono essere densità e altezza degli edifici 0 Distanza dal centro di vita 0 Distanza dal centro di vita Articolazione complessiva de ello spazio pubblico 0 Distanza dal centro di vita Più ci si approssima al centro di vita più la dimensione delle aree verdi urbanistiche diminuisce e più si evidenzia la funzione di tipo sociale di questi spazi Definizione di Aree verdi urbanistiche: area libera, priva di significative presenze edilizie destinata a funzioni di carattere sociale e naturalistico, anche caratterizzata dalla presenza di essenze verdi. 10
11 Effetto città e organizzazione dello spazio pubblico L organizzazione dello spazio pubblico deve essere calibrata dal rapporto fra pieni e vuoti, dalla posizione all interno del tessuto urbano [verde capillare o piazza centrale] e dai servizi che si affacciano sullo spazio stesso considerando che: 1. L uomo non cammina secondo linee spezzate: CERCA SEMPRE DI PERCORRERE LO SPAZIO PIÙ BREVE TRA 2 PUNTI [linee lievemente curve che uniscono direttamente A e B] NON METTETE OSTACOLI SUI PERCORSI Fontane Statue Aiuole 11
12 Effetto città e organizzazione dello spazio pubblico 2. Lo spazio aperto deve essere proporzionato all altezza degli edifici che lo circondano: Spazi troppo grandi o troppo piccoli generano disagio 12
13 Sinuosità delle strade 13
14 Il sorpasso, Dino RISI, 1962, con GASSMANN, SPAAK, TRINTIGNANT 14
15 Sinuosità delle strade/prospettive brevi 15
16 16
17 NO!!! 17
18 18
19 AMBIENTE VIVACE: funzioni pubbliche correttamente integrate con lo spazio stradale 19
20 posizionamento delle case con giardino nel lotto e sistema delle relazioni avere l edificio prossimo al percorso pedonale consente di fruire dello spazio pubblico e dello spazio privato sul retro i giardini sul retro danno grande senso di privacy 20
21 MOVIMENTO: collegamenti diretti tra i diversi spazi, la priorità deve essere sempre data alla mobilità dolce 21
22 LEGGIBILITÀ DELLO SPAZIO: gerarchia stradale, differenziazione tipologie edilizie, landmarks 22
23 DIMENSIONAMENTO DELLO SPAZIO: numero di utenti 23
24 VARIETÀ DELLO SPAZIO: materiali, colori, tipologie edilizie, organizzazione della strada, ecc. 24
25 ATTENZIONE ALL ORIENTAMENTO DEGLI EDIFICI - nel vicinato gli edifici più alti, se possibile saranno concentrati nell area nord che sarà caratterizzata da una maggiore densità edilizia, quelli più bassi nell area sud che avrà una minor densità edilizia; - orientamento terrazzi a sud; - equilibrio tra le scelte di orientamento dei corpi di fabbrica nel vicinato e l effetto città caratterizzato da una zona più densa al centro dove viene realizzato l asse di vita del quartiere. 25
26 attenzione alla definizione dei margini e al sistema degli accessi pedonali ambiente rurale ambiente suburbano ambiente urbano centro storico 26
27 Il sistema delle relazioni tra ambiente urbano e strada è condizionato anche dall arredo urbano e funzionale scelto L utilizzo delle tecniche di traffic calming impone grande attenzione alle scelte di arredo ed agli elementi identificativi dei luoghi 27
28 Effetto città e organizzazione dello spazio pubblico 3. Più si è vicini al centro di vita più gli edifici tenderanno a disporsi in aderenza allo spazio pubblico per meglio usufruire dei servizi che caratterizzano, appunto, il centro di vita. Tale disposizione determina differenze tipologiche: il centro di vita sarà caratterizzato da edifici alti e costruiti in aderenza, il bordo dell unità urbanistica avrà prevalenza di tipologie poco dense ad esempio le casette nel verde 28
29 Effetto città e organizzazione dello spazio pubblico 3. Più si è vicini al centro di vita gli edifici tenderanno a disporsi in aderenza allo spazio pubblico per meglio usufruire dei servizi che caratterizzano, appunto, il centro di vita. 29
30 La mobilità interna, cenni 30
31 La mobilità interna, cenni Organizzazione plano-altimetrica delle strade Elementi di moderazione altimetrici: Aree pedonali rialzate Zone 30 Promiscuità degli utenti della strada Sezioni stradali ridotte Woonerf Elementi di moderazione Plano-altimetrici: Attraversamenti pedonali con pavimentazione differente Promiscuità degli utenti localizzata Chicanes Elementi di moderazione Planimetrici: Andamento della strada che non permetta il raggiungimento di elevate velocità [ rettilinei corti e curve, intersezioni a rotatoria] 0 X m Distanza dal Centro di vita 31
32 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali 32
33 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Elementi di analisi: a. Caratteristiche volumetriche; b. Numero alloggi; c. Tipo di aggregazione; d. Distribuzione interna e esposizione; e. Localizzazione con la città [rispetto ad centri ed assi di vita] f. Distanze da confini, edifici, fasce di rispetto ; g. Note sull organizzazione di una pianta tipo, dimensioni indicative e vani necessari; h. Localizzazione accessi pedonali e carrabili; i. Funzione prevalente del piano terra e sua localizzazione. Analizzeremo: Casa a blocco Casa a schiera Case abbinate 33
34 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Casa a blocco chiuso a. Volume compatto a più piani; altezza piano terra generalmente maggiore di 4m b. N alloggi > 4; c. Cortine di edifici generalmente costruite in appoggio, aderenza o in continuità lungo il fronte stradale; d. Scale e ascensori per il collegamento verticale; alloggi esposti a Nord poco soleggiati [brevemente e solo per il periodo estivo]; e. Si localizza nelle immediate vicinanze di centri e assi di vita; f. Distanze variabili a seconda dei casi; g. La pianta tipo deve accogliere almeno: Collegamenti verticali; Appartamenti di varie metrature [min 28m²]; Cavedio interno che permetta il passaggio di luce naturale; Accesso dei mezzi di soccorso; h. Accessi pedonali lungo le vie perimetrali; accessi carrabili, ideale almeno 1 con dimensione idonea all incrocio di 2 veicoli, di norma su via secondaria; i. Commerciale, occhi di vetrina normalmente, lungo il fronte strada più battuto; NB: per lotti di dimensioni normali, il lato peggio esposto viene riservato alla distribuzione verticale o lasciato aperto. 34
35 Casa a blocco chiuso Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali 35
36 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Casa a torre un evoluzione del blocco chiuso. 36
37 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Casa a schiera a. Volume sviluppato in lunghezza; generalmente 2 piani fuori terra b. 1 alloggio; c. Generalmente si tratta di un modulo che viene ripetuto in schiera per tutto il lotto; d. Scale interne e vani utili conseguenti alle dimensioni del modulo stesso; esposizione ideale del modulo Nord/Sud e. Si localizza in prossimità del centro di vita; f. Distanze variabili a seconda dei casi; g. La pianta tipo deve accogliere almeno: Scale interne; Vani dimensionati e distribuiti a seconda delle dimensioni del modulo progettuale scelto; Eventuale rampa privata o in condominio per l accesso agli interrati [determina un grado di residenzialità maggiore]; Verde privato esclusivo e non, da dimensionare in base alla funzione di socialità che si vuole raggiungere. h. Accessi pedonali lungo i fronti liberi; Carrabile: dipendente dal sistema scelto per raggiungere l interrato, 1 rampa comune o più singole; i. Residenziale, a volte accoglie servizi di II necessità [parrucchiere ]; 37
38 Casa a schiera, es. A Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali 38
39 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Casa a schiera, es. B 39
40 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Casa abbinate a. Volumi variamente articolati, generalmente 2 piani fuori terra ed eventuale sottotetto non abitabile; b. 2 alloggi speculari; c. Generalmente si tratta di un modulo che viene ripetuto in una lottizzazione, ad es. case Marcolini; d. Tendenzialmente libera ma si tende a localizzare scale e vani ciechi lungo la parete divisoria comune; e. Lontana dal centro di vita; f. Distanze variabili a seconda dei casi; g. La pianta tipo deve accogliere almeno: Scale interne; Vani dimensionati e distribuiti a seconda delle dimensioni del modulo progettuale scelto; Eventuale rampa privata per l accesso agli interrati; Verde privato esclusivo, da dimensionare in base alla funzione di socialità che si vuole raggiungere. h. Accessi pedonali a seconda delle esigenze; Carrabile: 1 rampa: in un buon progetto, e a seconda delle dimensioni del lotto a disposizione, si deve ragionare in modo da localizzarla affinché non siano preclusi eventuali ampliamenti/densificazioni sul lotto i. Residenziale, molto raramente accoglie servizi di II necessità; 40
41 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali Casa abbinate 1 41
42 Casa abbinate 2 Tipologie edilizie residenziali e loro caratteristiche principali 42
43 Distanze Decreto Ministeriale 2 Aprile 1968, N 1444 Distanze tra finestre e pareti secondo il DM del 1968 n considerando fabbricati che non abbiano in mezzo una strada a traffico veicolare; 1) Nuovi edifici; 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, anche non finestrate. 43
44 Distanze Decreto Ministeriale 2 Aprile 1968, N 1444 Distanze tra finestre e pareti secondo il DM del 1968 n considerando fabbricati che non abbiano in mezzo una strada a traffico veicolare; 2) Nuovi complessi insediati in zone a bassa edificazione c.d. zone C; distanza minima pari all'altezza del fabbricato più alto tra pareti con finestre o tra un'unica parete con finestre e un'altra senza che si fronteggino per più di 12 metri. 44
45 Distanze Decreto Ministeriale 2 Aprile 1968, N 1444 Distanze tra finestre e pareti secondo il DM del 1968 n considerando fabbricati che NON abbiano in mezzo una strada a traffico veicolare; 3) Centri storici c.d. zona A; ristrutturazioni totali a distanze non inferiori a quelle esistenti, senza tener conto di costruzioni aggiuntive di epoca recente e prive di valore storico, artistico o ambientale. 45
46 Distanze Decreto Ministeriale 2 Aprile 1968, N 1444 Le distanze minime tra fabbricati, secondo il DM del 1968 n. 1444, tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli (con esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli edifici o di insediamenti)-debbono corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata di: 1)Strade con una larghezza minore di 7 metri: larghezza più di 5 metri per lato; 46
47 Distanze Decreto Ministeriale 2 Aprile 1968, N 1444 Le distanze minime tra fabbricati, secondo il DM del 1968 n. 1444, tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli (con esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli edifici o di insediamenti)-debbono corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata di: 1)Strade con una larghezza compresa fra 7 e 15 metri: larghezza più di 7,5 metri per lato; 47
48 Distanze Decreto Ministeriale 2 Aprile 1968, N 1444 Le distanze minime tra fabbricati, secondo il DM del 1968 n. 1444, tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli (con esclusione della viabilità a fondo cieco al servizio di singoli edifici o di insediamenti)-debbono corrispondere alla larghezza della sede stradale maggiorata di: 1)Strade di larghezza superiore a 15 metri: larghezza più di 10 metri per lato. 48
49 Distanze Codice civile, dall art 873 all art Edifici, costruzioni che non siano costruiti in aderenza o appoggio; 3 metri. 2. Muro di cinta la cui altezza misura meno di 3 metri di altezza; 0 metri. 3. Muro di cinta la cui altezza misura più di 3 metri di altezza; 3 metri. 4. Travi, tasselli, tubi interni in muro divisorio comune a due proprietari; 5 cm dalla superficie della parete del vicino. 5. Pozzi, cisterne, fosse latrine; 2 metri. 6. Tubi esterni, condutture (acqua, gas ecc.); 1 metro. 7. Forni, camini, stalle, casotti caldaia; in base ai regolamenti o in loro mancanza in base alla distanza di sicurezza. 8. Canale o fosso; distanza uguale alla profondità del fosso. 9. Alberi di alto fusto; 3 metri. 10. Alberi a basso fusto, inferiore a 3 metri di altezza; 1,5 metri. 11. Viti, arbusti, siepi vive, piante da frutto (con una altezza inferiore a 2,5 metri);1 metro. 49
50 Distanze Nuovo Codice della Strada In ambiente urbano Autostrade; 30 m. edifici in generale; 30 m. edifici quando manca uno strumento urbanistico vigente; 3 m. muri di cinta. Strade urbane di scorrimento; 20 m. edifici in generale; 20 m. quando manca uno strumento urbanistico vigente; 2 m. muri di cinta. Strade urbane di quartiere; non previste per gli edifici in generale; 20 m. quando manca uno strumento urbanistico vigente; 2 m. muri di cinta. Strade locali; non previste per gli edifici in generale; 10 m. quando manca uno strumento urbanistico vigente; non previste per i muri di cinta 50
51 Distanze Nuovo Codice della Strada In ambiente extraurbano: Autostrade; 60 m. edifici in generale; 30 m. edifici in zone previste come edificabili; 5 m. muri di cinta. Strade extraurbane principali; 40 m. edifici in generale; 20 m. edifici in zone previste come edificabili; 5m muri di cinta. Strade extraurbane secondarie; 30 m. edifici in generale; 10 m. edifici in zone previste come edificabili; 3m muri di cinta. Strade locali; 20 m. edifici in generale; non previste edifici in zone previste come edificabili; 3 m. muri di cinta. Strade vicinali; 10 m. edifici in generale; non previste edifici in zone previste come edificabili; non previste muri di cinta. 51
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