Relazione Geologica Sismica

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2 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) committente: Offidagas s.r.l. Relazione Geologica Sismica Elaborato inerente il progetto di Realizzazione di impianto fotovoltaico denominato -San Lazzaro 1 - sito in località San Lazzaro del comune di Offida (AP) REVISIONE 1 GEOLOGO specialista Dr. Tonino Colletta Ordine Geologi Regione Marche n sezione A Data COMUNE DI OFFIDA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO Studio Tecnico di Geologia Dr. TONINO COLLETTA Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Tel. 0736/ Mobile 338/ C.F:: CLLTNN71R19H769P - P.I.:

3 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) INDICE PREMESSA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO LOCALIZZAZIONE DELL AREA ASSETTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO ASSETTO IDROGEOLOGICO ED IDROGRAFIA DI SUPERFICIE ASPETTI CLIMATICI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Pericolosità Idraulica Pericolosità da Frana QUADRO VINCOLISTICO Vincolo Idrogeologico Forestale (R.D. 3267/23) Piano Assetto Idrogeologico (P.A.I.) INDAGINI IN SITU Le prove penetrometriche La prospezione geofisica ASSETTO LITOSTRATIGRAFICO E PARAMETRI GEOTECNICI Assetto Litostratigrafico Parametri Geotecnici e Parametri Caratteristici SISMICA Classificazione Sismica Categoria Topografica Individuazione della Pericolosità sismica del sito Categoria del suolo di fondazione Parametri sismici INTERAZIONE TERRENO-STRUTTURA Interventi di riprofilatura di versante Fissaggio dei moduli fotovoltaici CONCLUSIONI E PRESCRZIONI Prescrizione: Regimazione acque meteoriche

4 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Allegati Inquadramento Corografico scala 1: Carta Geologica scala 1: Carta Rischio Idrogeologico P.A.I. scala 1: Carta del Vincolo Idrogeologico Forestale (R.D. 3267/1923) scala 1: Inquadramento Topografico e Profilo Topografico scala 1: ; 1: Schema Impianto Regimazione Acque scala 1:2.000 Ubicazione indagini scala 1: N.6 Sezioni Litostratigrafiche scala 1: N.1 Sezione Schematica Terreno-Struttura scala 1: 60 N.4 Elaborazioni di indagini penetrometriche dinamiche pesanti Prospezione geofisica con tecnica HVSR 3

5 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) PREMESSA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO La presente relazione riferisce i risultati di un indagine geologica, eseguita su incarico della società Offidagas s.r.l. relativamente al progetto di Realizzazione d impianto fotovoltaico denominato -San Lazzaro 1 - sito in località San Lazzaro del comune d Offida (AP). Tale studio, seguendo i dettami della norma vigente, è stato realizzato mediante la costruzione del modello geologico e delle sue componenti idrogeologiche, morfologiche e litostratigrafiche, integrato con valutazioni sulla pericolosità geologica e dell azione sismica sito-specifica. Al fine di entrare in possesso dei parametri di valutazione si è proceduto ad un rilevamento di superficie, esteso all'area e zone circostanti, tramite il qual è stato possibile riconoscere le unità litologiche affioranti ed alla definizione delle problematiche di carattere morfologico ed idrogeologico, riguardanti il sito progettuale. Alla fase suddetta, ha fatto seguito la realizzazione d indagini in situ articolate in n.4 prove penetrometriche dinamiche pesanti e n.1 prospezione sismico-geofisica. Sulla base dei dati elaborati, si esprime un parere sulla fattibilità dell intervento indicando, ad uso della progettazione, le interazioni tra il terreno e le strutture. Quanto eseguito ha tenuto presenti i riferimenti normativi vigenti, in particolare si è fatto riferimento alle seguenti norme: Regio Decreto n del 1923 (G.U , n. 117) Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche A.G.I. (1977) ; D.M. LL PP n.47 del (G.U. 01/06/1988, S.O. n. 127) circa Norme tecni che riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, prescrizioni per la progettazione, e relativa circolare applicativa (Circ. LL.PP n ) Deliberazione Giunta Regione Marche n.1046 del 29/07/2003 Indirizzi generali per la prima applicazione sismica dell Ordinanza n.3274/2003 Delibera del Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto n.3 del 07/06/ (Adozione del PAI L. 183/89, L 267/1998, L. 365/00). D.M. Infrastrutture e Trasporti del 14 Gennaio 2008 (G.U. 04/02/2008, S.O. n. 29) Norme tecniche per le costruzioni. Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 Ministero delle Infrastrutture Istruzioni per l'applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni, di cui al DM Infrastrutture e Trasporti del 14 Gennaio LOCALIZZAZIONE DELL AREA L area in oggetto è ubicata in Contrada Lava nella porzione meridionale del territorio comunale d Offida, a circa 300 m dalla SP Collecchio, in prossimità del confine comunale con Castorano. La cartografia di riferimento risulta: C.T.R. (base I.G.M.) in scala 1: foglio 133 quadrante IV e I Carta Geologica Regione Marche scala 1: sezione

6 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) 2. ASSETTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO L inquadramento geomorfologico su area vasta prevede una tipica morfologia di dorsale collinare derivante dall azione combinata della tettonica trasversale plio-pleistocenica con l azione erosiva lineare esercitata dalle acque superficiali durante tutto l olocene. Tale sinergia è difatti responsabile della formazione di numerose vallecole ad orientamento appenninico e antiappenninco. La stretta zona di cresta, è generalmente raccordata ai fossi sottostanti mediante pendii con acclività maggiori lungo il versante occidentale (strati a reggipoggio e morfotipi calanchivi) rispetto a quell orientale, che spesso presenta problemi legati alla stabilità. In particolare, siamo in presenza di una dorsale orientata circa nord-sud, rappresentante la linea di naturale di displuvio tra il bacino idrografico del torrente Lama ad Ovest e del fosso del Lago ad Est, intercalata da piccole dorsali ortogonali, considerate come diramazioni della più estesa struttura. Sul fianco occidentale della dorsale, si colloca l area d intervento, ricompresa in un intervallo altimetrico definito dalla quota 170 m s.l.m. e quota 190 m s.l.m., con pendenze circa blande e con esposizione generale verso ovest. Da un punto di vista geologico la porzione di territorio in esame s inquadra nell area Plio-pleistocenica marchigiana del ciclo marino post-orogenico, la cui base è costituita da Argille e argille marnose grigioazzurre fossilifere con rari strati arenitici giallastri e intercalazioni, a varie altezze stratigrafiche, d orizzonti grossolani costituiti da più litofacies con rapporti eteropici. L analisi e le correlazioni tra gli affioramenti, lascia intuire che il bedrock argilloso marnoso tende ad inclinarsi di 5-10 verso Est determinando una struttura monoclinalica con strati leggermente immersi a NE (10-15 ), intercettanti a lieve reggipoggi o la superficie topografica dell area. L azione erosiva operata dagli agenti esogeni (weathering) sui litotipi del substrato in epoca olocenica e la successiva risedimentazione in situ, ha generato una sequenza di sedimenti d ambiente tipicamente continentale, costituiti da coltri detritiche eluvio-colluviali, soprastanti la formazione di base, secondo una giacitura spazialmente non definita. In particolare, il sito oggetto di studio, è interessato dal mantello di sedimenti della coltre eluvio-colluviale con spessori marcatamente eterogenei, relazionabili essenzialmente con la notevole estensione superficiale; si passa difatti da zone con spessori di circa 1,0 m di sedimenti a zone in cui la sedimentazione è stata più massiccia, con spessori della coltre pari a 5,00 m. L assetto tettonico-strutturale dell area non mostra in maniera chiara ed evidente, la presenza di faglie e/o dislocazioni, pertanto in carta sono riportate esclusivamente la giacitura degli strati. 3. ASSETTO IDROGEOLOGICO ED IDROGRAFIA DI SUPERFICIE Lo schema dei deflussi superficiali nell area fa riferimento all asta fluviale principale del torrente Lama caratterizzato da un bacino allungato in direzione nord-sud. Il suo reticolo idrografico è di tipo dendritico poco gerarchizzato e uniformemente sviluppato in ogni direzione. Il canale principale si suddivide in rami via via meno importanti procedendo verso monte, com è tipico dei terreni omogenei, impermeabili e a limitata acclività. 5

7 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Il suo alveo presenta un andamento meandrificato, particolarmente incassato, con sponde talora subverticali. Per quanto riguarda gli aspetti idrogeologici, le coperture sciolte naturali, possono essere considerate poco permeabili, con coefficienti da bassi a nulli, in funzione della prevalente frazione argillosa a granulometria fine, nelle quali la circolazione delle acque in profondità è ostacolata, favorendo, di contro fenomeni di ruscellamento superficiale. Le indagini indicano la totale assenza di circolazione idrica sotterrane, tra l altro confermata dall assenza d opere di captazione idrica profonda (pozzi). 4. ASPETTI CLIMATICI Partendo dalla distribuzione geografica delle principali formazioni vegetali, il climatologo russo W. Köppen, ha determinato una delle classificazioni climatiche di maggiore successo attualmente in uso. Secondo tale classificazione, la zona in oggetto, s inquadra nel territorio vallivo del medio corso del fiume Tronto, avente un clima temperato intermedio fra il sublitoraneo ed il mediterraneo, caratteristico delle zone meridionali della penisola italiana. La temperatura media annua infatti si attesta su livelli tipici dei climi temperati caldi ed inoltre il periodo estivo tende mediamente a prolungarsi fino alla prima decade d ottobre. Estratta da: "L inquadramento dei climi italiani nella classificazione del Köppen, secondo M. Pinna (dalla Pubbl. n. 21 del Servizio Idrografico Roma 1969)" Per contro, sia le escursioni termiche legate alla dislocazione valliva, sia i rigori invernali causati dalle frequenti irruzioni di masse d'aria fredda da nordest, ascrivono questo territorio ai climi sublitoranei. Le precipitazioni sono ripartite abbastanza uniformemente nell'arco dell'anno, con un certo incremento da ottobre a dicembre. I giorni nevosi oscillano mediamente fra 3 e 6, con un massimo in febbraio, ma con una ripetitività molto irregolare. Frequenti, per lo più da ottobre ad aprile, sono le dense foschie e le nebbie. La tabella fornisce un quadro statistico dei parametri climatici riscontrati: 6

8 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Temperatura media Umidità relativa Precipitazioni Giorni piovosi Dicembre 5,7 C 81 % Gennaio 5,3 C 73 % 180 mm 21 Febbraio 5,2 C 69 % Marzo 8,6 C 66 % Aprile 11,9 C 71 % 190 mm 23 Maggio 16,2 C 70 % Giugno 20,5 C 59 % Luglio 22,9 C 56 % 160 mm 17 Agosto 23,0 C 59 % Settembre 19,8 C 70 % Ottobre 14,5 C 78 % 226 mm 25 Novembre 11,0 C 80 % ANNO 13.7 C 69,3 % 756 mm 86 (Fonte: "Caratterizzazione climatologica delle Marche: campo medio della temperatura per il periodo " - Regione Marche, Centro d Ecologia e Climatologia Osservatorio Geofisico Sperimentale) Di seguito si riporta la traduzione in veste grafica dei dati raccolti dalle stazioni agrometeorologiche per le grandezze fisiche medie di precipitazione e Temperatura. Precipitazione media annua Area in oggetto La mappa relativa alle precipitazione comprende un periodo di riferimento dal 1950 al 1989 e i dati provengono dalla pubblicazione dell Osservatorio Geofisico di Macerata: Campo medio della precipitazione annuale e stagionale sulle Marche per il periodo ", mentre la mappa relativa alle temperature medie comprende un periodo di riferimento dal 1961 al 1989 e i dati provengono dalla pubblicazione dell ASSAM Regione Marche ex Istituto Idrografico di Bologna. 7

9 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Temperatura media annua Area in oggetto 5. PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La pericolosità è definita nel rapporto UNESCO del 1984, come probabilità d occorrenza di un fenomeno potenzialmente pericoloso in un determinato intervallo di tempo e in una certa area, includendo in essa il concetto di spazialità e temporalità del fenomeno naturale Pericolosità Idraulica La pericolosità idraulica legata alle caratteristiche fisiche del corso d acqua non rappresenta una reale e/o potenziale problematica per l area in esame, poiché la pericolosità, intesa come probabilità d esondazione di una certa entità, da parte del torrente sopra citato, risulta essere storicamente nulla. Nella storia recente non sono state documentate alluvioni tali che hanno interessato l area di che trattasi. Discorso a parte merita invece il fenomeno del ruscellamento superficiale delle acque meteoriche con rovinosi fenomeni di dilavamento della coltre superficiale in relazione alla natura argillosa dei terreni Pericolosità da Frana La pericolosità connessa ai fenomeni franosi costituisce una valutazione della pericolosità finalizzata alla zonazione del territorio in aree suscettibili d innesco. Nel particolare, la ricognizione di campo sito-specifica ha escluso qualsiasi fenomeno d instabilità attuale legato a fenomeni gravitativi o d erosione in genere (frane e smottamenti) tendenti a modificare l attuale morfologia; non sono stati riscontrati indicatori di una qualsivoglia cinematica da trazione tali da compromettere lo stato d equilibrio della zona. E opportuno precisare che a margine dell area si sono riscontrate diverse morfologie franose inquadrabili in colamenti attivi. 8

10 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) 6. QUADRO VINCOLISTICO 6.1. Vincolo Idrogeologico Forestale (R.D. 3267/23) Il Vincolo Idrogeologico viene istituito e regolamentato con il Regio Decreto n del 30 dicembre La finalità prima è quella di sottoporre a tutela quelle zone che per effetto d interventi, quali movimenti terra o disboscamenti, possono con danno pubblico perdere la stabilità o turbare il regime delle acque. Il vincolo idrogeologico quindi tende a preservare l ambiente fisico senza tuttavia precludere la possibilità di trasformazione o di nuova utilizzazione del territorio, mirando alla tutela del territorio e degli interessi pubblici e alla prevenzione del danno pubblico. La verifica dell appartenenza dell area di studio alle aree soggette a vincolo è stato possibile tramite la consultazione della cartografia delle aree perimetrate disponibile presso il Servizio Ex Genio Civile d Ascoli Piceno. Dalla trasposizione passiva dello stesso, risulta che l area non è interessata da tale vincolo Piano Assetto Idrogeologico (P.A.I.) L area in oggetto ricade all interno del bacino di competenza dell Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto, ricompresa nella sezione del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del Tronto (P.A.I.), approvato dalla Comitato Istituzionale con deliberazione n.3 del 07/06/2007. Dall analisi delle cartografie risulta che l area di che trattasi non rientra nelle perimetrazioni delle aree classificate a rischio idrogeologico contemplate nel P.A.I. di cui alla L. 183/ INDAGINI IN SITU E stato eseguito una campagna d indagini geognostiche e geofisiche propedeutiche per la caratterizzazione del modello geologico-sismico dell area interessata. Il programma delle stesse comprende una planimetria con l'ubicazione delle indagini penetrometriche dinamiche, nonché della prospezione geofisica. I certificati, le risultanze stratigrafiche e le elaborazioni delle indagini, sono allegate e parte integrante della presente relazione tecnica Le prove penetrometriche Le n.4 prove penetrometriche dinamiche pesanti, siglate con Scpt1, Scpt2, Scpt3 e Scpt4, sono state realizzate allo scopo di valutare le caratteristiche meccaniche dei terreni attraversati. La loro esecuzione, da parte della ditta Geodrill; è avvenuta con penetrometro Deep Drill con massa battente da 73,0 kg ed avanzamento standard di 30 cm, fino al bedrock geologico. La profondità investigata rispetto all attuale piano campagna, è stata di 4,20 m, 7,80 m, 6,90 m e 6,30m. 9

11 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Prova penetrometrica Scpt1 realizzata nella porzione nord dell area Prova penetrometrica Scpt2 realizzata nella porzione centrale dell area 10

12 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Prova penetrometrica Scpt3 realizzata nella porzione sud-orientale dell area Prova penetrometrica Scpt4 realizzata nella porzione sud-occidentale dell area 11

13 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) 7.2. La prospezione geofisica La prospezione geofisica, ubicata nell area di sedime della cabina elettrica, è stata realizzata mediante tecnica sismica passiva denominata tecnica dei rapporti spettrali o HVSR, Horizontal to Vertical Spectral Ratio. Tale tecnica permette la parametrizzazione sismica dei terreni mediante l individuazione delle frequenze caratteristiche di risonanza di sito, correlabili ai cambi litologici-stratigrafici. La modellazione sintetica delle spettro H/V, permette di correlare ogni picco spettrale con le discontinuità presenti nel sottosuolo. I dati che si ricavano sono spessori, profondità e velocità di propagazione delle onde di taglio all'interno del sismostrato individuato. Per tale indagine è stato utilizzato un tromografo digitale serie Tromino capace di acquisire e registrare i microtremori o rumore sismico ambientale, mediante tre sensori elettrodinamici (velocimetri) orientati N-S, E W e verticalmente. Prospezione geofisica realizzata nella porzione nord-orientale dell area in corrispondenza dell area di sedime della cabina elettrica. 8. ASSETTO LITOSTRATIGRAFICO E PARAMETRI GEOTECNICI 8.1. Assetto Litostratigrafico Il modello litostratigrafico locale è stato ricostruito principalmente mediante le indagini penetrometriche, implementate talora con la prospezione geofisica. Dall elaborazione e correlazione delle stesse sì evidenza un modello stratigrafico costituito essenzialmente da una coltre limo-argillosa con spessori eterogenei, soprastante il bedrock dell area. Quest ultimo costituito da argille limose alterate, al tetto, e dalla formazione inalterata argilloso-marnosa. Di seguito si riporta lo schema sinottico dei risultati. 12

14 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Profondità (m dal p.c.) Scpt1 Scpt2 Scpt3 Scpt4 Unità Litologiche 0,00 0,60 0,00 0,6 0,00 0,30 0,00 0,30 TERRENO VEGETALE 0,60 0,90 0,60 5,70 0,30 3,60 0,30 2,70 LIMO ARGILLOSO - 5,70 6,30 3,60 5,10 2,70 3,30 ARGILLA LIMOSA 0,90 4,20 6,30 7,80 5,10 6,90 3,30 6,30 ARGILLA DI BASE 8.2. Parametri Geotecnici e Parametri Caratteristici I risultati delle indagini, eseguite in sito, devono essere interpretate dal progettista che, sulla base dei risultati, della tipologia dell'intervento, delle tecnologie previste e delle modalità costruttive, deve individuare i più appropriati modelli geotecnici di sottosuolo e i valori caratteristici dei parametri geotecnici ad essi correlati. A tal riguardo, la scelta dei valori geotecnici caratteristici è scaturita da una stima cautelativa del valore del parametro appropriato per lo stato limite considerato, in coerenza con gli Eurocodici. Il valore caratteristico rappresenta la soglia al di sotto della quale si colloca non più del 5% dei valori desumibili da una serie teoricamente illimitata di prove, ricavato mediante la seguente relazione: Pk = Pm (1-1,645 Vp) Pk = valore caratteristico del parametro considerato P (angolo attrito, coesione.); Pm = valore medio del parametro considerato; Vp = coefficiente di variazione di P, definito come il rapporto fra lo scarto quadratico medio e Pm; Di seguito viene riportato lo schema sinottico dei parametri geotecnici dei terreni e, a titolo esemplificativo, anche i valori caratteristici degli stessi: Limo Argilloso γ (t/m 3 ) Nspt Ed (Kg/cm 2 ) Vs (m/s) Cu (Kg/cm 2 ) valore 1 8, ,54 valore 2 11, ,80 valore 3 11, ,78 valore 4 9, ,62 valore 5 8, ,57 valore 6 17, ,16 valore 7 8, ,54 valore 8 21, ,42 valore 9 18, ,28 valore 10 20, ,42 valore 11 16, ,09 valore 12 22, ,51 13

15 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) scarto quadratico medio 5, ,38 valore medio 14, ,98 coefficiente di variazione 0,38 0,39 0,20 0,39 valore caratteristico 1,87* 5, ,36 Argilla Limosa γ (t/m 3 ) Nspt Ed (Kg/cm 2 ) Vs (m/s) Cu (Kg/cm 2 ) valore 1 24, ,63 valore 2 25, ,75 valore 3 37, ,52 scarto quadratico medio 7, ,48 valore medio 29, ,97 coefficiente di variazione 0,25 0,25 0,12 0,25 valore caratteristico 1,05* 17, ,17 Argilla di Base γ (t/m 3 ) Nspt Ed (Kg/cm 2 ) Vs (m/s) Cu (Kg/cm 2 ) valore 1 47, ,21 valore 2 63, ,27 valore 3 49, ,34 valore 4 67, ,54 valore 5 48, ,26 valore 6 59, ,99 valore 7 43, ,92 valore 8 52, ,55 valore 9 64, ,35 scarto quadratico medio 8, ,58 valore medio 55, ,71 coefficiente di variazione 0,16 0,16 0,08 0,16 valore caratteristico 2,05* 40, ,75 γ peso volume desunto da dati d archivio Vs Velocità delle Onde S o onde trasversali Nspt standard penetration test Cu coesione non drenata E modulo Edometrico 14

16 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) 9. SISMICA 9.1. Classificazione Sismica La normativa sismica recepisce i dettami esposti nella Delibera di Giunta della Regione Marche n.1046/cmf del 29/07/2003 avente ad oggetto Indirizzi generali per la prima applicazione dell Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274/ individuazione e formazione dell elenco delle zone sismiche nella Regione Marche. In tale contesto il Comune di Offida (AP) è stato riclassificato sismico come appartenente alla Zona Sismica 2 (.. i fabbricati possono essere soggetti a scuotimenti modesti ), con assegnata un valore di accelerazione di picco orizzontale del suolo a(g) = 0,25g Categoria Topografica Ai fini dell identificazione della categoria topografica, risulta che l area in oggetto insiste su un pendio avente un inclinazione di 6 (vedi allegato), valut ata all interno di un intervallo altimetrico superiore a 30, pertanto, in accordo con la tabella 3.2.IV del D.M , area risulta incardinata nella categoria topografica T1 la cui descrizione prevede Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i Individuazione della Pericolosità sismica del sito In base alle N.T.C. l'azione sismica di riferimento è definita per ogni sito sulla base delle sue coordinate. L individuazione della pericolosità viene quindi effettuata con l interpolazione delle coordinate geografiche dei nodi del reticolo (progetto S1-INGV) posti intorno al sito. Latitudine: Longitudine: Nodi del reticolo Ubicazione dell area su foto area Nodi del reticolo o Siti di riferimento Sito 1 ID: Lat: 42,9348Lon: 13,6949 Distanza: 3406,309 Sito 2 ID: Lat: 42,9347Lon: 13,7633 Distanza: 5885,552 Sito 3 ID: Lat: 42,8848Lon: 13,6948 Distanza: 2338,183 Sito 4 ID: Lat: 42,8847Lon: 13,7630 Distanza: 5338,432 15

17 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) 9.4. Categoria del suolo di fondazione Dalle risultanze della prospezione geofisica sono stati riscontrati n.6 sismostrati a differente velocità, come nella documentazione allegata, dalla quale si evince lo spessore e la relativa velocità delle onde di taglio calcolate rispetto all attuale di campagna. Di seguito vengono ricapitolate le medie delle velocità e degli spessori: Strato profondità Spessore Unità Velocità onda S Tempi parziali (m) hi - (m) sismostratigrafica V S,i - (m/s) h i /V i - (s) h 1 0,45 0,45 sismostrato n ,0053 h 2 2,15 1,70 sismostrato n ,0097 h 3 4,65 2,50 sismostrato n ,0088 h 4 12,15 7,50 sismostrato n ,0190 h 5 23,15 11,00 sismostrato n ,0208 h 6 30,00 6,85 sismostrato n ,0118 h totale 30,00 Σ hi/vi 0,0753 Alla luce di quanto sopra si procede alla valutazione della velocità equivalente delle onde di taglio Vs 30 definita dalla media armonica ponderata di cui all espressione del D.M : ; V S,30 = 398,23 m/s Sulla base dei risultati e in accordo con l approccio semplificato previsto dal NTC 2008, la categoria di sottosuolo di riferimento è la categoria B la cui descrizione prevede Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s Parametri sismici I parametri sismici del sito sono stati calcolati mediante il software Geostru PS. Di seguito viene riportata l elaborazione degli stessi: Tipo di elaborazione: Fondazione per la cabina elettrica Parametri sismici Categoria sottosuolo B Classe 1 Periodo di riferimento 35 anni Categoria topografica T1 Vita nominale 50 Coefficiente cu 0,7 16

18 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Operatività (SLO) Danno (SLD) Salvaguardia della vita (SLV) Prevenzione dal collasso (SLC) Probabilità Superamento [%] Tr [anni] ag [g] 0,056 0,060 0,156 0,205 Fo 2,454 2,447 2,427 2,454 Tc* [s] 0,275 0,280 0,337 0,346 Coefficienti Sismici SLO SLD SLV SLC Ss 1,200 1,200 1,200 1,200 Cc 1,420 1,420 1,370 1,360 St 1,000 1,000 1,000 1,000 Kh 0,013 0,014 0,045 0,069 Kv 0,007 0,007 0,023 0,034 Amax 0,657 0,705 1,842 2,407 Beta 0,200 0,200 0,240 0, INTERAZIONE TERRENO-STRUTTURA Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico la cui disposizione dei moduli è stata ipotizzata fissa e per file singole, installati su terreno agricolo Interventi di riprofilatura di versante Dalle indicazioni progettuali si evidenzia che i moduli saranno installati in modo tale da seguire le isoipse del terreno attuale senza che vi sia nessuna preparazione o mutamento dell attuale conformazione topografica (scavi e riprofilature) Fissaggio dei moduli fotovoltaici Il fissaggio dei moduli fotovoltaici è previsto mediante sottostruttura in materiale metallico resistente agli agenti atmosferici, fissata a terra con profilati metallici aventi una conformazione adatta ad essere ancorata senza uso di getti di calcestruzzo. La profondità di infissione e la distanza dei profilati dipende essenzialmente dal tipo di assemblaggio dei moduli, dai carichi strutturali nonché dalle azioni dinamiche di vento e neve e subordinatamente dal tipo di terreno e sua consistenza. A tal proposito si riportano le resistenze alla penetrazione dinamica (qd) delle N.4 prove penetrometriche espresse in Kg/cmq. Dalla lettura della tabella di cui sotto si nota che dalla profondità di circa 1,50 m la resistenza alla penetrazione supera i 100 Kg/cmq, eccezion fatta per la prova n.2. 17

19 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Profondità Scpt1 Scpt2 Scpt3 Scpt4 H (m) qd (Kg/cm 2 ) qd (Kg/cm 2 ) qd (Kg/cm 2 ) qd (Kg/cm 2 ) 0,9 41,43 35,51 41,43 106,54 1,2 215,17 71,72 88,27 104,82 1,5 226,20 66,20 110,34 110,34 1,8 220,68 60,69 104,82 71,72 2,1 207,18 51,79 82,87 77,69 2,4 217,53 46,61 88,05 93,23 2,7 222,71 41,44 88,05 108,77 3,0 217,53 41,44 82,87 165,74 3,3 214,19 38,94 77,89 160,64 3,6 233,66 34,08 82,76 175,25 3,9 272,61 34,08 111,96 175,25 4,2 280,49 27,59 105,76 170,13 4,5 36,79 105,76 179,33 4,8 41,38 91,96 183,93 5,1 56,59 104,47 191,52 5,4 69,64 169,76 195,88 5,7 69,64 191,52 208,93 6,0 82,70 187,17 239,40 6,3 95,06 194,25 235,58 6,6 140,52 210,78 6,9 190,12 231,44 7,2 193,01 7,5 228,46 7,8 232, CONCLUSIONI E PRESCRZIONI L area in oggetto è localizzata in Contrada San Lazzaro del comune di Offida. Morfologicamente impostata su un versante a pendenza variabile sud-occidentale e con assenza di processi morfodinamici in atto, l area è interessata da un assetto stratigrafico avente una coltre eluvio-colluviale limosa di spessore eterogeneo, soprastante la formazione di base argillosa. Idrogeologicamente non è stata evidenziata la presenza di pozzi di captazione idrica (pozzi) e comunque le indagini escludono la sua presenza, in ragione anche della natura argillosa dei terreni. La pericolosità geologica, intesa da un punto di vista idraulico e della franosità dei luoghi è da considerarsi pressoché assente. 18

20 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) Il tipo di clima è sublitoraneo con una temperatura media di 13,7 C con massimi in Luglio e minimi a Gennaio e con piovosità annua di 756 mm, Da un punto di vista vincolistico, l area non è interessata dalla presenza del vincolo idrogeologico forestale di cui al Regio Decreto n del 1923 né tanto meno da perimetrazioni di rischio idrogeologico di cui al PAI dell Autorità dei Bacino del Fiume Tronto. L intervento non prevede mutamento dell attuale conformazione topografica (scavi e riprofilature) e il fissaggio dei moduli nei terreni, avverrà mediante tecniche d infissione e con elementi rimovibili. Sismicamente il comune di Offida, è stato riclassificato come appartenente alla zona sismica 2 con accelerazione orizzontale massima a(g) = 0,25. La classificazione della categoria topografica prevede per l area una tipologia T1 mentre la categoria di sottosuolo è di tipo B secondo quanto previsto dal D.M. del Prescrizione: Regimazione acque meteoriche L impianto fotovoltaico per sua natura è costituito da superfici circa inclinate di natura solida e pertanto impermeabile. Tale aumento d impermeabilizzazione del suolo riduce la possibilità di un infiltrazione naturale delle acque pluviali direttamente nel terreno ed aumenta i tempi di corrivazione, favorendo fenomeni di fluidificazione della coltre superficiale. Dallo studio effettuato da Bazzoffi & Zanchi (1897), risulta che nei terreni a pendenza compresa tra il 13% e 30%, in un appezzamento nudo fino a 40 m di lunghezza, la quantità di materiale eroso e dislocato a valle, durante una pioggia intensa, risulta non pericoloso per i suoli, per gli insediamenti antropici nonché per le infrastrutture poste a quote più basse degli stessi. A tal fine si dovrà predisporre un sistema di regimazione delle acque, atto ad evitare il loro divagare, favorendone l'infiltrazione o il convogliamento alla rete idrografica esistente. Tale impianto consiste nella realizzazione di canali e/o scoline permanenti mantenute efficienti nel tempo attraverso sfalci e ripristino delle sezioni. La profondità dei canali dovrà essere di circa cm con interasse di 30 m 40 m, disposti in maniera tale da evitare fenomeni d impaludamento e/o ristagni d acqua con convogliamento finale verso il reticolo idrografico ai margini dell intervento (vedi allegato). Alla luce di quanto sopra, lo studio geologico sulla fattibilità dell intervento risulta positivo, fermo restando il recepimento delle prescrizioni, Offida, G E O L O G O Dr. Tonino Colletta Ordine dei Geologi della Regione Marche n.575 sezione A 19

21 Dott. TONINO COLLETTA geologo specialista Piazza del Popolo, OFFIDA (AP) INQUADRAMENTO COROGRAFICO scala 1: Nord Area in oggetto base: carta topografica regione marche foglio 133 quadrante IV e I

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30 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA SCPT: SCHEDA TECNICA E LEGENDA caratteristiche tecniche del penetrometro Tipo di attrezzatura: Penetrometro modello Deep Drill SCPT Peso del maglio:73,0 Kg Altezza di caduta: 75 cm Penetrazione standard: 30 cm Dimensioni punta: area = 20,27 cm 2 angolo = 60 Dimensioni aste: diametro = 32 mm lunghezza = 0,90 m Peso aste: 8,00Kg./m. Peso sistema battuta: 30Kg. legenda per la rappresentazione grafica H = NC = q d = profondità numero di colpi resistenza alla penetrazione dinamica legenda per la caratterizzazione geomeccanica NC m = C = numero di colpi medio per quel determinato strato coefficiente di correlazione fra il numero di colpi dello SPT e quelli del SCPT N spt equiv = numero di colpi dello SPT equivalenti ricavati per correlazione Dr = densità relativa (Skempton 1986) φ = E = angolo di attrito interno (De Mello) modulo di elasticità (Schmertmann,Webb) Ed= modulo edometrico (Stroud e Butler 1975) γ = peso unità di volume V s = velocità delle onde di taglio (Iyisan, 1996) Ko = ν = C u = modulo di reazione modulo di Poisson coesione non drenata (Terzaghi e Peck)

31 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.1 del 18/11/09 PROF.: 4,20 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: RAPPRESENTAZIONE GRAFICA H NC q d (m) (Kg/cm 2 ) 0,3 2 11,84 0,6 3 17,76 0,9 7 41,43 1, ,17 1, ,20 1, ,68 2, ,18 2, ,53 2, ,71 3, ,53 3, ,19 3, ,66 3, ,61 4, ,49 4,5 4,8 5,1 5,4 5,7 6,0 6,3 6,6 6,9 7,2 7,5 7,8 8,1 8,4 8,7 9,0 9,3 9,6 9,9 10,2 10,5 10,8 11,1 11,4 11,7 12,0 12,3 12,6 12,9 13,2 13,5 13,8 14,1 14,4 14,7 15,0 15,3 H (m) NC ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15 H (m) qd (Kg/cmq) ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15

32 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.1 del 18/11/09 PROF.: 4,20 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: PROPOSTA DI ELABORAZ. STRATIGRAFICA E CARATTERIZZ. GEOMECCANICA profondità litologia NC m C N spt equiv Dr φ E E d V s G K o C u ν (m) (-) (-) (-) (%) ( ) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 2 ) (m/s) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 3 ) (Kg/cm 2 ) 0,5 1,0 0,6 0,9 terreno vegetale limo prev.arg. 7,00 1,15 8, ,54 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 3,3 4,2 argilla 41,38 1,15 47, ,21 55,00 1,15 63, ,27 5,0 5,5 6,0 6,5 7,0 7,5 8,0 8,5 9,0 9,5 10,0 10,5 11,0 11,5 12,0 12,5 13,0 13,5 14,0

33 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.2 del 18/11/09 PROF.: 7,80 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: RAPPRESENTAZIONE GRAFICA H NC q d (m) (Kg/cm 2 ) 0,3 1 5,92 0,6 4 23,68 0,9 6 35,51 1, ,72 1, ,20 1, ,69 2, ,79 2,4 9 46,61 2,7 8 41,44 3,0 8 41,44 3,3 8 38,94 3,6 7 34,08 3,9 7 34,08 4,2 6 27,59 4,5 8 36,79 4,8 9 41,38 5, ,59 5, ,64 5, ,64 6, ,70 6, ,06 6, ,52 6, ,12 7, ,01 7, ,46 7, ,40 8,1 8,4 8,7 9,0 9,3 9,6 9,9 10,2 10,5 10,8 11,1 11,4 11,7 12,0 12,3 12,6 12,9 13,2 13,5 13,8 14,1 14,4 14,7 15,0 15,3 H (m) NC ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15 H (m) qd (Kg/cmq) ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15

34 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.2 del 18/11/09 PROF.: 7,80 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: PROPOSTA DI ELABORAZ. STRATIGRAFICA E CARATTERIZZ. GEOMECCANICA profondità litologia NC m C N spt equiv Dr φ E E d V s G K o C u ν (m) (-) (-) (-) (%) ( ) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 2 ) (m/s) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 3 ) (Kg/cm 2 ) terreno vegetale 0,5 0,6 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 1,5 2,4 3,3 10,33 1,15 11, ,80 10,00 1,15 11, ,78 limo prev. argilloso 8,00 1,15 9, ,62 7,40 1,15 8, ,57 4,5 5,0 5,5 6,0 6,5 4,8 5,7 6,3 15,00 1,15 17, ,16 argilla limosa 21,00 1,15 24, ,63 43,00 1,15 49, ,34 7,0 7,5 8,0 7,2 7,8 argilla 58,50 1,15 67, ,54 8,5 9,0 9,5 10,0 10,5 11,0 11,5 12,0 12,5 13,0 13,5 14,0

35 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.3 del 18/11/09 PROF.: 6,90 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: RAPPRESENTAZIONE GRAFICA H NC q d (m) (Kg/cm 2 ) 0,3 1 5,92 0,6 1 5,92 0,9 7 41,43 1, ,27 1, ,34 1, ,82 2, ,87 2, ,05 2, ,05 3, ,87 3, ,89 3, ,76 3, ,96 4, ,76 4, ,76 4, ,96 5, ,47 5, ,76 5, ,52 6, ,17 6, ,25 6, ,78 6, ,44 7,2 7,5 7,8 8,1 8,4 8,7 9,0 9,3 9,6 9,9 10,2 10,5 10,8 11,1 11,4 11,7 12,0 12,3 12,6 12,9 13,2 13,5 13,8 14,1 14,4 14,7 15,0 15,3 H (m) NC ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15 H (m) qd (Kg/cmq) ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15

36 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.3 del 18/11/09 PROF.: 6,90 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: PROPOSTA DI ELABORAZ. STRATIGRAFICA E CARATTERIZZ. GEOMECCANICA profondità litologia NC m C N spt equiv Dr φ E E d V s G K o C u ν (m) (-) (-) (-) (%) ( ) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 2 ) (m/s) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 3 ) (Kg/cm 2 ) terreno vegetale 0,5 0,3 1,0 0,9 7,00 1,15 8, ,54 1,5 2,0 1,8 limo prev. argilloso 18,33 1,15 21, ,42 2,5 16,50 1,15 18, ,28 3,0 3,5 3,6 4,0 argilla limosa 22,60 1,15 25, ,75 4,5 5,0 5,1 5,5 42,00 1,15 48, ,26 6,0 6,0 argilla 6,5 51,33 1,15 59, ,99 7,0 6,9 7,5 8,0 8,5 9,0 9,5 10,0 10,5 11,0 11,5 12,0 12,5 13,0 13,5 14,0

37 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.4 del 18/11/09 PROF.: 6,30 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: RAPPRESENTAZIONE GRAFICA H NC q d (m) (Kg/cm 2 ) 0,3 8 47,35 0, ,70 0, ,54 1, ,82 1, ,34 1, ,72 2, ,69 2, ,23 2, ,77 3, ,74 3, ,64 3, ,25 3, ,25 4, ,13 4, ,33 4, ,93 5, ,52 5, ,88 5, ,93 6, ,40 6, ,58 6,6 6,9 7,2 7,5 7,8 8,1 8,4 8,7 9,0 9,3 9,6 9,9 10,2 10,5 10,8 11,1 11,4 11,7 12,0 12,3 12,6 12,9 13,2 13,5 13,8 14,1 14,4 14,7 15,0 15,3 H (m) NC ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15 H (m) qd (Kg/cmq) ,5 3 4,5 6 7,5 9 10, ,5 15

38 Cerreto d'esi, 19 novembre 2009 COMMITTENTE:Offida Gas s.r.l. CANTIERE:Impianto fotovoltaico-loc.s.lazzaro PROVA N.4 del 18/11/09 PROF.: 6,30 m PROVA PENETROMETRICA DINAMICA SCPT: PROPOSTA DI ELABORAZ. STRATIGRAFICA E CARATTERIZZ. GEOMECCANICA profondità litologia NC m C N spt equiv Dr φ E E d V s G K o C u ν (m) (-) (-) (-) (%) ( ) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 2 ) (m/s) (Kg/cm 2 ) (Kg/cm 3 ) (Kg/cm 2 ) terreno vegetale 0,3 0,5 18,25 1,0 1,15 20, ,42 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 1,5 2,1 2,7 3,3 limo prev. argilloso 14,00 1,15 16, ,09 19,50 1,15 22, ,51 argilla limosa 32,50 1,15 37, ,52 37,60 1,15 43, ,92 4,5 5,0 4,8 argilla 45,67 1,15 52, ,55 5,5 6,0 6,5 5,7 6,3 56,00 1,15 64, ,35 7,0 7,5 8,0 8,5 9,0 9,5 10,0 10,5 11,0 11,5 12,0 12,5 13,0 13,5 14,0

39 Comm: Offida Gas srl Cant.: C.da S LAZZARO-IMPIANTO FOTOVOLTAICO Start recording: 25/06/10 12:40:59 End recording: 25/06/10 12:53:00 Channel labels: NORTH SOUTH; EAST WEST ; UP DOWN GPS location: E, N (205.4 m) UTC time (synchronized to the first recording sample): not available in this acquisition mode + 0 samples Satellite no.: 04 Trace length: 0h12'00''. Analyzed 97% trace (manual window selection) Sampling frequency: 128 Hz Window size: 20 s Smoothing window: Triangular window Smoothing: 10% HORIZONTAL TO VERTICAL SPECTRAL RATIO H/V TIME HISTORY DIRECTIONAL H/V

40 SINGLE COMPONENT SPECTRA EXPERIMENTAL VS. SYNTHETIC H/V Depth at the bottom of the layer Thickness [m] Vs [m/s] [m] inf. inf. 580 Vs( )=442m/s

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42 [According to the Sesame, 2005 guidelines. Please read carefully the Grilla manual before interpreting the following tables.] Max. H/V at ± 2.31 Hz. (in the range Hz). Criteria for a reliable HVSR curve [All 3 should be fulfilled] f 0 > 10 / L w > 0.50 OK n c (f 0 ) > > 200 OK σ A (f) < 2 for 0.5f 0 < f < 2f 0 if f 0 > 0.5Hz σ A (f) < 3 for 0.5f 0 < f < 2f 0 if f 0 < 0.5Hz Exceeded 0 out of 856 times OK Criteria for a clear HVSR peak [At least 5 out of 6 should be fulfilled] Exists f - in [f 0 /4, f 0 ] A H/V (f - ) < A 0 / 2 OK Exists f + in [f 0, 4f 0 ] A H/V (f + ) < A 0 / 2 OK A 0 > > 2 OK f peak [A H/V (f) ± σ A (f)] = f 0 ± 5% < 0.05 NO σ f < ε(f 0 ) < OK σ A (f 0 ) < θ(f 0 ) < 1.58 OK L w n w n c = L w n w f 0 f f 0 σ f ε(f 0 ) A 0 A H/V (f) f f + σ A (f) σ logh/v (f) θ(f 0 ) window length number of windows used in the analysis number of significant cycles current frequency H/V peak frequency standard deviation of H/V peak frequency threshold value for the stability condition σ f < ε(f 0 ) H/V peak amplitude at frequency f 0 H/V curve amplitude at frequency f frequency between f 0 /4 and f 0 for which A H/V (f - ) < A 0 /2 frequency between f 0 and 4f 0 for which A H/V (f + ) < A 0 /2 standard deviation of A H/V (f), σ A (f) is the factor by which the mean A H/V (f) curve should be multiplied or divided standard deviation of log A H/V (f) curve threshold value for the stability condition σ A (f) < θ(f 0 ) Threshold values for σ f and σ A (f 0 ) Freq.range [Hz] < > 2.0 ε(f 0 ) [Hz] 0.25 f f f f f 0 θ(f 0 ) for σ A (f 0 ) Log θ(f 0 ) for σ logh/v (f 0 )

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