Agenzia del lavoro Via R. Guardini,, Trento (TN) Corso di formazione per esperti verificatori. Ispettore del Lavoro CUMER Giovanni
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1 Agenzia del lavoro Via R. Guardini,, Trento (TN) Corso di formazione per esperti verificatori Ispettore del Lavoro CUMER Giovanni Trento, Marzo-Aprile 2010 La nuova organizzazione delle visite periodiche obbligatorie a fini di sicurezza (art. 2 L.P. 9 febbraio 2007, n.3) MODULO DI SPECIALIZZAZIONE Gru a ponte Si definiscono gru a ponte gli apparecchi di sollevamento e trasporto destinati alla movimentazione di carichi nello spazio ricoperto dalle vie di corsa poste in quota. Essi sono costituiti da un argano su carrello poggiante o sospeso a travi principali collegate alle travi porta ruote. La gru a ponte è dotata di tre movimenti in modo da poter raggiungere qualunque punto dell area sulla quale è installata; tali movimenti sono realizzati tramite la traslazione longitudinale della trave principale lungo le travi porta ruote, lo spostamento dell argano su carrello lungo la trave principale e la salita/discesa del gruppo bozzello dell argano di sollevamento. 1
2 2
3 A ponte speciale Elementi principali della gru a ponte: piani di scorrimento e travi porta ruote linea di alimentazione trave principale ruote argano di traslazione del ponte argano su carrello 3
4 Piani di scorrimento e travi porta ruote Le gru scorrono normalmente su rotaie che si trovano spesse volte ad altezze considerevoli e normalmente sono sostenute dalla struttura portante del capannone, ad esempio i pilastri. Le rotaie possono essere formate da un semplice quadro saldato per piccole gru a bassa velocità,, oppure meglio, da una rotaia speciale bassa con base d appoggio d larga; esistono anche rotaie con profilo più stretto e generalmente più basse. I piani di posa delle rotaie utilizzabili per l accesso l al carroponte o per altre esigenze straordinarie, devono essere agilmente percorribili e con solido corrimano posto ad un altezza di almeno un metro ed a una distanza orizzontale non inferiore a 50 cm. dalla sagoma del carroponte; devono poi avere una larghezza di almeno 60 cm oltre la sagoma della gru. Nel caso tali piani vengano utilizzati come vie di percorribilità dai lavoratori per accedere all esercizio della gru, dovranno essere adeguatamente protetti contro la caduta o contro qualsiasi altra fonte di rischio. 4
5 L accesso ai piani di scorrimento deve avvenire tramite una scala fissa a gradini regolamentare, oppure per casi particolari, può essere sostituita da opportune scale a pioli. Per entrambe le tipologie di scale va installata idonea protezione onde impedire l accesso l alle persone non autorizzate. In particolare le scale fisse a gradini devono essere dotate di porta fissa, mentre le scale a pioli devono essere dotate di chiusura ribaltabile amovibile; per entrambe le protezioni va garantita la permanente chiusura a chiave in possesso di persona responsabile. Nel caso non sia possibile impiegare tali soluzioni risulta necessario adottare misure sostitutive quali: Redazione ed applicazione di procedure operative per coordinare le operazioni di impiego della gru; Blocco che impedisca i movimenti della gru qualora un lavoratore acceda ai piani di scorrimento della gru. Se i piani non soddisfano i requisiti sopra citati bisogna adottare misure di sicurezza alternative quali: Realizzare accessi diretti all eventuale cabina pensile di comando del carroponte. Rendere inaccessibili i piani mediante barriere fisse e cartellonistica di divieto. Per eseguire interventi di manutenzione vanno predisposte procedure operative su cautele e condizioni di sicurezza da rispettare durante l esecuzione l del lavoro. 5
6 Linea di alimentazione Generalmente per le gru a ponte si ha una linea principale generalmente a conduttori nudi, situata parallelamente ad uno dei piani di scorrimento, sostenuta da isolatori fissati con mensole in ferro alla struttura dello stabile, al di sopra delle vie di corsa oppure al di sotto. Un altra linea secondaria corre parallelamente alla trave principale del ponte per l alimentazione del carrello. Le linee di alimentazione possono essere costruite anche con cavi isolati flessibili, avvolti a spirale o a festoni, sostenuti da carrellini scorrenti su rotaie o gancetti scorrenti su funi metalliche tese orizzontalmente. Linea di alimentazione 6
7 Linea di alimentazione Trave principale E la trave sulla quale scorre l argano l su carrello e poggia sulle travi porta ruote. Per tale elemento è necessario fare una distinzione tra gru monotrave e bitrave. Nel carroponte monotrave,, la struttura portante è a sezione rettangolare a cassone, il lato minore solitamente è costituito da una lamiera di grosso spessore atta a sostenere l apparecchio l di sollevamento, mentre i lati maggiori, o meglio le pareti laterali vengono solitamente uniti con le basi con nervature di irrigidimento. Nel carroponte bitrave la struttura portante è composta di due travi scatolate, a sezione rettangolare, di cui il lato superiore è costituito da lamiere di grosso spessore per sostenere l apparecchio l di sollevamento; i lati maggiori vengono fissati con lo stesso procedimento sopra citato. 7
8 Trave principale mono-trave Trave principale mono-trave 8
9 Trave principale bi-trave Trave principale bi-trave 9
10 Ruote Il ponte della gru ed il carrello poggiano su ruote, solitamente in acciaio duro ed hanno bordini laterali per evitare la fuoriuscita dai piani di scorrimento. Solitamente le ruote sono 4, di cui 2 motrici e 2 libere, di materiale più duro rispetto a quello della rotaia su cui poggiano. Per effetto del notevole carico che devono trasportare sono soggette ad usurarsi, per cui è importante controllare che l usura l sia uniforme in maniera da evitare di far percorrere alla gru o al carrello traiettorie inclinate. Per effetto dell eventuale eventuale non perfetto allineamento delle rotaie o scorrimento non lineare della gru, i bordini laterali delle ruote possono essere soggetti a rapidi deterioramenti. Ruote 10
11 Ruote Sistema di traslazione del ponte Meccanismo per a traslazione longitudinale della trave principale che poggia sulle travi porta ruote. I I più moderni sono dei motoriduttori auto frenanti, asincroni, trifase, con ventilazione esterna; i riduttori sono adatti a servizi gravosi e continui per cui per la loro esecuzione vengono impiegati solamente materiali ad alta resistenza. 11
12 Sistema di traslazione del ponte Argano su carrello Il complesso dell argano di sollevamento del carico è piazzato sul carrello della gru ed è costituito da un motore elettrico che, con l interposizione l di un riduttore ad ingranaggi od a vite senza fine, aziona a mezzo pignone e ruota dentata, il tamburo su cui si avvolgono le funi di sollevamento del gancio. Coassiale all albero albero del motore si ha un freno a ganasce comandato generalmente da un elettromagnete inserito sul circuito del motore elettrico dell argano in modo che dando corrente, il magnete apre il freno e lo chiude togliendo corrente. 12
13 Meccanismo traslazione del carrello Si compone del motore elettrico che, con l interposizione di un riduttore di velocità,, aziona l albero di trasmissione che a sua volta comanda, per mezzo di un pignone, le corone dentate solidali alle ruote motrici del carrello. Normalmente possiede un freno tra motore e riduttore, funzionante come quello dell argano. Solitamente il telaio si costituisce con profilati metallici in ferro saldati; le quattro ruote di scorrimento poggiano su rotaie poste al bordo interno delle travi del ponte della gru monotrave,, mentre sono sul lato superiore delle due travi nella gru bitrave. Argano su carrello 13
14 Tamburo dell argano Solitamente il tamburo dell argano, su cui si avvolge la fune, è un cilindro in ghisa con la superficie di avvolgimento scanalata ad elica. Le eliche possono essere una o due a seconda se sono una o due le funi che si avvolgono sul tamburo. Le sedi delle funi devono essere conformate in maniera da permettere il libero e normale avvolgimento delle stesse, per evitare accavallamenti o sollecitazioni anormali, che comporterebbero la rottura o l anomala l usura delle stesse. Per evitare la fuoriuscita delle funi dal tamburo, questo deve avere alle sue estremità una flangia che sporga almeno 2 volte il diametro della fune. Freni I I carri ponte devono essere dotati di dispositivi di frenatura atti a garantire il pronto arresto e la posizione di fermo del carico; la frenatura deve comunque essere graduale al fine di non sollecitare oltre modo l intero l complesso. I I complessi frenanti presenti nei carri ponte sono montati sull argano di sollevamento, sul carrello di traslazione e sul carro ponte. 14
15 Gruppo bozzello E costituito da: Gruppo carrucole (montate su cuscinetti); Gancio provvisto di dispositivo di protezione all imbocco ed indicazione della portata. N.B. Sono accettati ganci, sprovvisti di dispositivo di chiusura all imbocco, purché sussistano tutte le necessarie condizioni le condizioni di sicurezza. Gruppo bozzello 15
16 Le scale di accesso Le scale fisse a gradini ed i relativi pianerottoli devono essere provvisti, sui lati aperti, di robusto parapetto alto almeno 1 m. e costituito da almeno 2 correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza; inoltre devono possedere fascia di arresto al piede. Le scale di accesso Le scale fisse a pioli, di altezza superiore a 5 m. e poste verticalmente od aventi angoli di inclinazione superiore a 75,, devono essere provviste, a partire da m. 2,50, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l esterno. l La parete della gabbia, opposta al piano dei pioli, non deve distare da questi più di 60 cm.; i pioli, a loro volta, devono distare almeno 15 cm. dalla parete alla quale la scala è fissata. 16
17 Arresti di fine corsa Le gru scorrenti su rotaie devono essere provviste all estremit estremità della loro corsa di adeguati robusti arresti fissi di fine corsa ad azione ammortizzante; l altezza l di tali arresti deve essere almeno 6/10 del diametro delle ruote. Questi arresti sono applicati con solide staffe fissate rigidamente al binario e tali da resistere con sicurezza all urto accidentale della gru. Arresti fissi di fine corsa 17
18 Arresti di fine corsa Oltre a tali mezzi, gli apparecchi scorrenti su rotaie, devono essere provvisti di dispositivo agente sull apparato motore per l arresto l automatico del carrello alle estremità della sua corsa. Generalmente è costituito di una staffa collocata sul piano di scorrimento della gru nella parte terminale; per cui, quando l apparecchio l in movimento agisce sulla staffa, viene azionato un interruttore automatico che toglie tensione ai motori ed aziona i freni che rallentano l impatto l con i respingenti. Arresti di fine corsa 18
19 Dispositivi anticollisione Nei carroponti scorrevoli sulle stesse vie di corsa dovranno essere installati dispositivi in modo da scongiurare eventuali collisioni degli stessi. Detti dispositivi devono essere applicati alle estremità dei binari di corsa; possono essere rigidi, ad azione ammortizzante (molla o fluido) oppure sistemi a fotocellula. Segnali acustici Le gru devono essere dotate di un segnalatore acustico che potrà essere costituito da una campana, una tromba elettrica o clacson. Il segnale deve essere dato: Ad inizio dei lavori; Prima di spostare il ponte; Durante l esercizio l quando si sposta il ponte o il carrello con carichi sospesi. 19
20 Dispositivi di fine corsa automatici delle funi di sollevamento Il carro ponte deve essere provvisto di dispositivi che impediscano l avvolgimento l e lo svolgimento delle funi di sollevamento oltre le posizioni limite di sicurezza in relazione al tipo ed alle condizioni d uso d dell apparecchio. Dispositivi limitatori di carico Il limitatore di carico consiste in un dispositivo automatico che impedisce alla gru di manovrare carichi che eccedono la sua capacità nominale, tenendo conto degli effetti dinamici durante il normale funzionamento. E E un dispositivo obbligatorio per gli apparecchi di sollevamento con capacità nominale superiore a Kg soggetti a marcatura CE; è preferibile, ed anche obbligatorio,, sia installato anche su gru costruite precedentemente all entrata in vigore della Direttiva Macchine. 20
21 Comportamenti obbligatori del gruista Avvertire il personale che opera nelle vicinanze dell inizio delle manovre. Tenersi sempre fuori dal raggio di manovra del carico sollevato. Verificare la corrispondenza degli impulsi mandati dalla pulsantiera con quelli eseguiti dalla gru. Non sollevare carichi di peso superiore alla portata nominale della gru e del gancio. Non utilizzare la gru per il sollevamento di persone. Non sollevare carichi mentre vi è transito nell area sottostante. Operare prestando la dovuta attenzione. Divieti obbligatori al gruista Mai mettere le mani su pulegge, funi in movimento o imbracature in tensionamento. Mai lasciare sospeso un carico incustodito. Mai sollevare carichi superiori alla portata della gru. Mai sollevare carichi non equilibrati. Mai far oscillare il carico o il gancio. Mai usare la gru per trascinare i carichi. Mai usare la fune del paranco come imbracatura. Mai eseguire con la gru più movimenti insieme, bensì attendere l arresto l e procedere con l operazione successiva. 21
22 Divieti obbligatori al gruista Mai eseguire brusche inversioni di marcia. Mai far urtare il carico contro le strutture del capannone, macchine o parti di impianto. Mai utilizzare la gru per mantenere in tensione elementi vincolati. Mai usare la gru per scopi diversi da quelli a cui è destinata. Mai movimentare il carico avendolo alle spalle. Mai effettuare tiri obliqui. Identificazione della gru L identificazione della gru avviene con l ausilio l della documentazione a corredo della stessa. Detta documentazione varia a seconda delle seguenti tipologie di apparecchio: 1) Apparecchi di prima installazione (nuovi; che devono essere marcati CE); la dichiarazione di conformità CE ed il libretto con le istruzioni di montaggio, uso e manutenzione; il libretto ISPESL. 22
23 Identificazione della gru 2) Apparecchi non di prima installazione: a) Se marcati CE, devono avere: la dichiarazione di conformità CE ed il libretto con le istruzioni di montaggio, uso e manutenzione; il libretto e relative verifiche con verbali precedenti b) Se immatricolati secondo la norma previgente (D.P.R. 27 aprile 1955 n 547 n e D.M. 12 settembre 1959), devono avere: la targa di immatricolazione ENPI o ISPESL. il libretto di immatricolazione e i verbali delle verifiche precedenti. Si raccomanda di Identificare con cura la gru, in particolare verificare la corrispondenza tra targhette ENPI o ISPESL ed il numero di matricola riportato nei relativi libretti, in particolare in sede di prima verifica dell apparecchio. 23
24 GRU A CAVALLETTO LA GRU A CAVALLETTO E' UTILIZZATA ALL'APERTO, SOLITAMENTE IN PIAZZALI ADIBITI ALL'IMMAGAZZINAGGIO. LE DIMENSIONI E LE PORTATE DELLE GRU A CAVALLETTO SONO PROGETTATE E REALIZZATE IN BASE AL LAVORO CHE DEVONO SVOLGERE. GRU A CAVALLETTO 24
25 GRU A CAVALLETTO ZOPPO STRUTTURA PORTANTE E concepita in una forma pratica e lineare in esecuzione molto rigida e robusta. Sia le travi principali che la stilata (testata - gambe - carrelliere ) sono costruite impiegando lamiera piena elettrosaldata con struttura a cassone, con irrigidimenti interni, particolarmente resistente alle sollecitazioni. 25
26 MANUTENZIONE La durata nel tempo di una struttura, oltre che dipendere dalle caratteristiche del materiale e dell ambiente che lo circonda, dipende anche dalla prevenzione attuata in fase di progettazione e dalla manutenzione cui sarà soggetta. La manutenzione, quindi, rappresenta una fase importante per la vita di una struttura e deve essere fatta in tempi che non risultino tardivi, con modalità idonee e compatibili con il binomio materiale-ambiente ambiente e nello stesso tempo attuata con investimenti commisurati. ARGANO A CAVALLETTO 26
27 GRU A BANDIERA La gru a bandiera risolve efficacemente il problema della movimentazione dei carichi in spazi limitati. È la soluzione più pratica ed economica perché snellisce il carico di lavoro delle gru a ponte. 27
28 Colonna La colonna è realizzata in lamiera di acciaio sagomata e rinforzata con, ad una estremità una piastra di base forata per il fissaggio al basamento mediante tirafondi o tasselli e, dall'altra, due piastre per sostenere il braccio. 28
29 Paranco Paranco elettrico a catena; che può essere ad una o due velocità di sollevamento con carrello manuale od elettrico. Freno Il dispositivo frenante è costituito da un dispositivo a frizione per le portate minori e da un sistema a pressione regolabile a vite per portate e sbracci maggiori. Questi dispositivi permettono la regolazione dello sforzo di rotazione del braccio e ne assicurano la stabilità. 29
30 Braccio Il braccio è sempre montato su cuscinetti e può essere realizzato con trave a doppio T, con o senza tirante di sostegno, o in profilo presso-piegato piegato ad omega. Tira-fondi e tasselli In funzione del tipo di basamento, della portata e della lunghezza del braccio, le gru a colonna possono essere fissate al basamento mediante una gabbia di fondazione inserita in un plinto e annegata con il calcestruzzo, oppure con l'utilizzo di appositi tasselli chimici. 30
31 Linea di alimentazione E realizzata con cavo a festone; scorrevole in una canalina o sotto il braccio stesso della gru mediante carrellini e con scatola di derivazione per collegamento alla rete. GRU A STRUTTURA LIMITATA Questa tipologia di apparecchi di sollevamento consente il sollevamento del carico ed il suo spostamento lungo un solo asse di lunghezza limitata. I dispositivi di funzionamento e di sicurezza sono similari a quelli delle altre attrezzature di sollevamento. 31
32 GRU A STRUTTURA LIMITATA GRU A STRUTTURA LIMITATA 32
33 GRU A STRUTTURA LIMITATA Grazie per l attenzione 33
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