CERTIFICAZIONEDEL SISTEMA DI GESTIONE ISO 3834 REQUISITI DI QUALITA DELLA SALDATURA PER FUSIONE DEI MATERIALI METALLICI

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1 CERTIFICAZIONEDEL SISTEMA DI GESTIONE ISO 3834 REQUISITI DI QUALITA DELLA SALDATURA PER FUSIONE DEI MATERIALI METALLICI Ing. Enrico Augugliaro Bureau Veritas Italia SpA

2 Il quadro normativo 2

3 La Certificazione di Prodotto/Sistema Prodotto/Sistema Requisiti e Prestazioni Processo Produttivo Utenti Finali Committenti/Acquirenti Autorità di Controllo Competitors 3

4 La Certificazione di Prodotto/Sistema Le Organizzazioni che si impegnano per l'efficienza e la trasparenza dei propri processi, per la sicurezza dei propri prodotti e sistemi, per la tutela dell'ambiente VOGLIONO/DEVONO qualificare e differenziare il loro prodotto. Come? - Rispetto normativo - Azioni di Marketing - Presenza sul territorio - Innovazione Tecnologica - Certificazioni Rilasciate da Chi? Organismi di Controllo (livello cogente) Fabbricante (livello cogente/volontario) Organismi diterza Parte indipendente (livello cogente/volontario) 4

5 Panorama Normativo Cos è la normazione? La normazione è l insieme delle prescrizioni di carattere generale e particolare che devono essere obbligatoriamente seguite nella progettazione, nella costruzione nell implementazione e nel collaudo di prodotti, impianti, macchinari, materiali, sistemi di controllo,. Quale scopo? Lo scopo che si vuole raggiungere è quello di creare una informazione comprensibile ed intellegibile a tutti i soggetti produttori ed utilizzatori ed ottenere una maggiore funzionalità ed efficienza tecnica dei prodotti ed una maggiore sicurezza per le persone. Chi è il normatore? Autorità o Organizzazioni pubbliche o private, autorizzate o incaricate di redigere un insieme di prescrizioni generali e particolari su un particolare prodotto oggetto di normalizzazione. 5

6 Panorama Normativo Le Tra i principali Organismi di Normazione (ON) Nazionale ed Internazionale ricordiamo: -UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) - CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) - CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) -CENELEC (Comitato Europeo di Normazione Elettrotecnica) -ISO (Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione) -IEC (Organizzazione Internazionale Elettrotecnica). ON Nazionali (Italia) ON Europei ON Internazionali Tantri altri. Es. USA: -ANSI American National Standards Institute -IEEE Institute of Electrical and Electronic Engineers -MIL Military Standard è la normativa definita dal ministero della difesa americana.. 6

7 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale Norme Tecniche Per le Costruzioni (DM 14 Gennaio 2008) Il Testo normativo si prefigge di effettuare un riordino delle normative tecniche precedenti. E improntato al più moderno indirizzo di normazione prestazionale piuttosto che prescrittiva e di semplificazione legislativa. Definisce i principi per il progetto, l esecuzione e il collaudo delle costruzioni Si prefigge di definire regole e procedure per identificare in modo chiaro i livelli di sicurezza delle costruzioni in modo da poter definire con un maggior grado di correttezza la durabilità dell opera, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture. 7

8 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale 01/07/2009 Entrano in vigore le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008, L articolo 1-bis della legge di conversione (Legge dello Stato 24/06/2009 n.77 pubblicata in GURI 27/06/2009 n. 147, Suppl. Ordinario n. 99 La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) del DL 39/2009 per l Abruzzo ha anticipato di un anno l entrata in vigore delle nuove NTC dopo che il DL 207/2008 (convertito nella Legge 14/2009) le aveva prorogate al 30 giugno Il decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, e' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 97 del 28 aprile A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri), le modifiche apportate dalla presente legge di conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione. Il testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione e corredato delle relative note e' pubblicato in questo stesso Supplemento Ordinario alla pag. 20. : 8

9 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale 9

10 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale Norme Tecniche Per le Costruzioni (DM 14 gennaio 2008) 1. PREAMBOLO 2. SICUREZZA, PRESTAZIONI ATTESE 3. AZIONI SULLE COSTRUZIONI 4. COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI 5. PONTI 6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA 7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE 8. COSTRUZIONI ESISTENTI 9. COLLAUDO STATICO 10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO 11. MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE 12. RIFERIMENTI TECNICI ALLEGATO A: PERICOLOSITA' SISMICA ALLEGATO B: TABELLE DEI PARAMETRI CHE DEFINISCONO L'AZIONE SISMICA 10

11 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale Dal Cap.11 del testo Norme Tecniche per le Costruzioni I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: 8identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; 8qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili; 8accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione 11

12 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale 8In particolare, per quanto attiene l identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi: 8A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del periodo di coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE Prodotti da costruzione (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n. 499; 8B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. E fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE; 8C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso di un Certificato di Idoneità Tecnica all Impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il Servizio Tecnico Centrale del Cons. Sup. dei LL.PP. potrà attivare un sistema di vigilanza presso i cantieri e i luoghi di lavorazione per verificare la corretta applicazione delle presenti disposizioni, ai sensi dell art.11 del DPR n 246/93 12

13 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale Per i materiali e prodotti recanti la Marcatura CE sarà onere del Direttore dei Lavori, in fase di accettazione, accertarsi del possesso della marcatura stessa e richiedere ad ogni fornitore, per ogni diverso prodotto, il Certificato ovvero Dichiarazione di Conformità alla parte armonizzata della specifica norma europea ovvero allo specifico Benestare Tecnico Europeo, per quanto applicabile. Sarà inoltre onere del Direttore dei Lavori verificare che tali prodotti rientrino nelle tipologie, classi e/o famiglie previsti nella detta documentazione 13

14 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale Per i prodotti non recanti la Marcatura CE, il Direttore dei Lavori dovrà accertarsi del possesso e del regime di validità dell'attestato di Qualificazione o del Certificato di Idoneità Tecnica all'impiego rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Es. Attestato di qualificazione barre di acciaio per calcestruzzo armato Il Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici potrà attivare un sistema di vigilanza presso i cantieri e i luoghi di lavorazione per verificare la corretta applicazione delle NTC, ai sensi dell'art. 11 del DPR n.246/93 14

15 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale 8 I prodotti coinvolti dalle Norme Tecniche per le costruzioni sono molteplici: 8CALCESTRUZZO (Organismi Autorizzati dal STC del C.S. LLPP) 8ACCIAIO 8MATERIALI DIVERSI DALL ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO 8SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO 8APPOGGI STRUTTURALI 8MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO 8COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P. 8DISPOSITIVI ANTISISMICI 8MURATURA PORTANTE 15

16 La Qualità dei prodotti nella normativa nazionale...dal capitolo 11 nell ambito dei controlli da effettuare sulla produzione di prodotti per uso strutturale... Il sistema di gestione della qualità del prodotto che sovrintende al processo di fabbricazione deve essere predisposto in coerenza con le norme UNI EN ISO 9001:2000 e certificato da parte di un organismo terzo indipendente, di adeguata competenza ed organizzazione, che opera in coerenza con le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006. Ai fini della certificazione del sistema di garanzia della qualità del processo produttivo, il produttore e l organismo di certificazione di processo potranno fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle relative norme europee od internazionali applicabili. I documenti che accompagnano ogni fornitura devono indicare gli estremi della certificazione del sistema di gestione della qualità del processo produttivo. UNI EN ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti. UNI EN ISO/IEC17021 Valutazione della conformità - Requisiti per gli organismi che forniscono audit e certificazione di sistemi di gestione 16

17 Impatti sulla realtà produttiva ACCIAIO Centri di trasformazione Si definisce Centro di trasformazione un impianto esterno alla fabbrica e/o al cantiere, fisso o mobile, che riceve dal produttore di acciaio elementi base (barre o rotoli, reti, lamiere o profilati, profilati cavi, ecc.) e confeziona elementi strutturali direttamente impiegabili in cantiere, pronti per la messa in opera o per successive lavorazioni. Esempio di applicabilità: Organizzazioni che ricevono il tondino d armatura all esterno di un cantiere, in un impianto che può essere fisso o mobile e lo lavorano (tagliano, piegano, legano, assemblano ) Esempio di non applicabilità: Coloro che ricevono direttamente in cantiere il tondino e all interno di questo cantiere lo lavorano (tagliano, piegano, legano, assemblano ) non rientrano nella definizione di Centri di trasformazione. 17

18 Impatti sulla realtà produttiva PRESCRIZIONI RELATIVE AI CONTROLLI SULL ACCIAIO Le norme prevedono tre forme di controllo obbligatorie: in stabilimento di produzione; nei centri di trasformazione, da eseguirsi sulle forniture; di accettazione in cantiere, da eseguirsi sui lotti di spedizione. Forniture: sono lotti formati da massimo 90 t, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee. Lotti di spedizione: sono lotti formati da massimo 30 t, spediti in un'unica volta, costituiti da prodotti aventi valori delle grandezze nominali omogenee. 18

19 Impatti sulla realtà produttiva Il Centro di trasformazione può ricevere e lavorare solo prodotti qualificati all origine, accompagnati dalla documentazione prevista Qualifica Nazionale: Es. Barre d armatura Qualifica transnazionale: Es. Prodotti di carpenteria Metallica 19

20 Impatti sulla realtà produttiva Il trasformatore deve dotarsi di un sistema di controllo della lavorazione allo scopo di assicurare che le lavorazioni effettuate non comportino alterazioni tali da compromettere le caratteristiche meccaniche e geometriche dei prodotti originari previste dalle presenti norme. Il sistema di gestione della qualità del prodotto, che sovrintende al processo di trasformazione, deve essere predisposto in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001 e certificato da parte di un organismo terzo indipendente, di adeguata competenza ed organizzazione, che opera in coerenza con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:

21 Impatti sulla realtà produttiva I centri di trasformazione sono tenuti a dichiarare al Servizio Tecnico Centrale la loro attività, indicando l organizzazione, i procedimenti di lavorazione, le massime dimensioni degli elementi base utilizzati, nonché fornire copia della certificazione del sistema di gestione della qualità che sovrintende al processo di trasformazione. Ogni centro di trasformazione dovrà inoltre indicare un proprio logo o marchio che identifichi in modo inequivocabile il centro stesso. Nella dichiarazione deve essere indicato l impegno ad utilizzare esclusivamente elementi di base qualificati all origine. 21

22 Impatti sulla realtà produttiva ISTANZA PER IL RILASCIO DELL ATTESTAZIONE DI DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA PER UN CENTRO DI TRASFORMAZIONE DEGLI ACCIAI 22

23 Impatti sulla realtà produttiva DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE A CURA DEI CENTRI DI TRASFORMAZIONE AI FINI DELLA CONFERMA ANNUALE DELL ATTESTAZIONE DI DICHIARAZIONE DI ATTIVITA RILASCIATA DAL SERVIZIO TECNICO CENTRALE (D.M P.to Acciaio - Centri di Trasformazione) Ai fini della dichiarazione di conferma annuale dell attività, di cui al punto del DM , i Centri di trasformazione dovranno inviare al Servizio Tecnico Centrale, entro e non oltre 60 giorni dalla scadenza annuale della data riportata in calce all Attestazione già rilasciata, la seguente documentazione: - Dichiarazione resa dal Legale rappresentante che conferma l attività del Centro di trasformazione ed, altresì, dichiara che nulla è variato rispetto a quanto dichiarato in sede di prima denuncia dell attività stessa; tale dichiarazione deve essere accompagnata dalla copia del documento di identità firmata del dichiarante; in alternativa - Dichiarazione resa dal Legale rappresentante che conferma l attività del Centro di trasformazione ed, altresì, dichiara le variazioni eventualmente intervenute; a tale dichiarazione deve essere allegata la relativa documentazione riguardante tali variazioni (al riguardo si deve far riferimento all elenco della documentazione presentata ai fini del rilascio dell Attestazione di denuncia dell attività); tale dichiarazione deve essere accompagnata dalla copia del documento di identità firmata del dichiarante. 23

24 Lavorazione Acciaio 24

25 Impatti sulla realtà produttiva IN CANTIERE: COSA CONTROLLA LA DL? L'ACCIAIO IN ACCETTAZIONE (par del D.M.14/01/2008) LA PREPARAZIONE DELLE ARMATURE (se sagomate in cantiere, par del D.M. 14/01/2008) L'ACCIAIO PRESAGOMATO (par del D.M.14/01/2008) IN CANTIERE: COSA DEVE GARANTIRE LA DL? CHE L'ACCIAIO CHE ARRIVA SIA CONFORME (par del D.M. 14/01/2008) CHE L'ACCIAIO NON VENGA ROVINATO (se sagomato in cantiere, par del D.M. 14/01/2008) 25

26 Impatti sulla realtà produttiva Ogni fornitura in cantiere di elementi presaldati, presagomati o preassemblati deve essere accompagnata a) da dichiarazione, su documento di trasporto, degli estremi dell attestato di avvenuta dichiarazione di attività, rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale, recante il logo o il marchio del centro di trasformazione; b) dall attestazione inerente l esecuzione delle prove di controllo interno fatte eseguire dal Direttore Tecnico del centro di trasformazione, con l indicazione dei giorni nei quali la fornitura è stata lavorata. Qualora il Direttore dei Lavori lo richieda, all attestazione di cui sopra potrà seguire copia dei certificati relativi alle prove effettuate nei giorni in cui la lavorazione è stata effettuata. DDT Cert. n.. STC Attestazione esecuzione prove Il presente attestato è valido per la fornitura consegnata al cliente Ddt. N.. Del Cantiere.. Le prove e le verifiche devono essere eseguite da Laboratori di cui all'art. 59 del DPR 380/

27 Impatti sulla realtà produttiva DPR 380/2001 Art. 59 (L) Laboratori (legge 5 novembre 1971, n. 1086, art. 20) 1. Agli effetti del presente testo unico sono considerati laboratori ufficiali: a) i laboratori degli istituti universitari dei politecnici e delle facolta' di ingegneria e delle facolta' o istituti universitari di architettura; b) il laboratorio di scienza delle costruzioni del centro studi ed esperienze dei servizi antincendi e di protezione civile (Roma). 2. Il Ministro per le infrastrutture e i trasporti, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici, puo' autorizzare con proprio decreto, ai sensi del presente capo, altri laboratori ad effettuare prove su materiali da costruzione, comprese quelle geotecniche su terreni e rocce. 3. L'attivita' dei laboratori, ai fini del presente capo, e' servizio di pubblica utilita'. 27

28 Impatti sulla realtà produttiva Il Direttore dei Lavori è tenuto a Controlli di accettazione in cantiere I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori, devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data di consegna del materiale e devono essere campionati, nell'ambito di ciascun lotto di spedizione, con le medesime modalità contemplate nelle prove a carattere statistico di cui al punto , in ragione dì 3 spezzoni, marchiati, di uno stesso diametro, scelto entro ciascun lotto, sempre che il marchio e la documentazione di accompagnamento dimostrino la provenienza del materiale da uno stesso stabilimento. In caso contrario i controlli devono essere estesi ai lotti provenienti da altri stabilimenti. I valori di resistenza ed allungamento di ciascun campione, da eseguirsi comunque prima della messa in opera del prodotto riferiti ad uno stesso diametro, devono essere compresi fra i valori massimi e minimi riportati nella Tabella 11.3.VI 28

29 Impatti sulla realtà produttiva La domanda di prove al Laboratorio autorizzato deve essere sottoscritta dal Direttore dei Lavori e deve contenere indicazioni sulle strutture interessate da ciascun prelievo. In caso di mancata sottoscrizione della richiesta di prove da parte del Direttore dei Lavori, le certificazioni emesse dal laboratorio non possono assumere valenza ai sensi del decreto e di ciò ne deve essere fatta esplicita menzione sul certificato stesso. 29

30 Impatti sulla realtà produttiva I certificati emessi dai laboratori devono obbligatoriamente contenere almeno: - l identificazione del laboratorio che rilascia il certificato; - una identificazione univoca del certificato (numero di serie e data di emissione) e di ciascuna sua pagina, oltre al numero totale di pagine; - l identificazione del committente dei lavori in esecuzione e del cantiere di riferimento; - il nominativo del Direttore dei Lavori che richiede la prova; - la descrizione e l identificazione dei campioni da provare; - la data di ricevimento dei campioni e la data di esecuzione delle prove; - l identificazione delle specifiche di prova o la descrizione del metodo o procedura adottata, con l indicazione delle norme di riferimento per l esecuzione della stessa; - le dimensioni effettivamente misurate dei campioni; -i valori delle grandezze misurate e l esito delle prove di piegamento. I certificati devono riportare, inoltre, l indicazione del marchio identificativo rilevato a cura del laboratorio incaricato dei controlli, sui campioni da sottoporre a prove. Ove i campioni fossero sprovvisti di tale marchio, oppure il marchio non dovesse rientrare fra quelli depositati presso il Servizio Tecnico Centrale, le certificazioni emesse dal laboratorio non possono assumere valenza ai sensi delle presenti norme e di ciò ne deve essere fatta esplicita menzione sul certificato stesso. 30

31 Impatti sulla realtà produttiva Altra importante conseguenza nel settore si desume da quanto previsto al paragrafo riguardo la qualità dei processi di Saldatura: 31

32 Impatti sulla realtà produttiva ISO 3834 La struttura Le norme della serie UNI EN ISO Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici costituiscono, ad oggi, il riferimento internazionale per la certificazione di sistemi di gestione specificamente orientati al processo saldatura. La UNI EN ISO 3834 è composta da cinque parti: Parte 1: è una linea guida che definisce il livello di qualità alla quale una azienda deve sottostare in accordo a: Materiali Spessori Tipologia di prodotti Requisiti tecnici e documentali da implementare punti di interrelazione tra requisiti ISO 9001 ed ISO3834 ALLEGATO A - definisce in dettaglio i criteri per la selezione degli elementi da documentare delle Norme UNI EN ISO , UNI EN ISO e UNI EN ISO

33 Impatti sulla realtà produttiva ISO 3834 La struttura Sistemi Certificabili in conformità a: UNI EN ISO : requisiti di qualità estesi UNI EN ISO : requisiti di qualità normali Grado di complessità decrescente UNI EN ISO : requisiti di qualità elementari La ISO (TABELLE dalla 1 alla 10) definisce i documenti e le normative di riferimento alle quali è necessario conformarsi per poter dichiarare la conformità ai requisiti di qualità di cui alle parti 2, 3 o 4 della ISO

34 Impatti sulla realtà produttiva La certificazione ISO 3834 è emessa a seguito di esito positivo di un AUDIT di certificazione, il mantenimento dei requisiti viene verificato dall Organismo di Certificazione durante gli anni successivi attraverso audit periodici di mantenimento, generalmente annuali. N.B. Essendo una certificazione di sistema di gestione, sono avvantaggiate le aziende certificate secondo standard ISO 9000 Bureau Veritas Italia SpA è Ente Terzo ai sensi del Decreto per il rilascio delle certificazioni ISO3834 inoltre Bureau Veritas Italia SpA è stato Accreditato da ACCREDIA per il rilascio delle certificazioni ISO

35 Le possibili sinergie sul controllo integrato Da ricordare: Ogni norma tecnica stabilisce i requisiti specifici del controllo di produzione di fabbrica applicabili al prodotto da Marcare CE o da qualificare prodotti diversi avranno requisiti del controllo di produzione diversi fra di loro In linea generale però, i requisiti del controllo di produzione previsti nelle norme di prodotto, derivano da requisiti per il Sistema di gestione per la qualità stabiliti nella norma UNI EN ISO 9001 applicabile ad ogni tipo di produzione Pertanto, pur nella diversità dei prodotti ai quali si applicano, avremo una certa sovrapposizione/complementarietà di requisiti tecnico-gestionali 35

36 Le possibili sinergie sul controllo integrato Qualche esempio di correlazione. Le interazioni tra un sistema ISO 9001 e ISO3834 Attività / Processo Controllo della documentazione e registrazioni Responsabilità Competenze, formazione del personale Infrastrutture/Apparechhiature Pianificazione della produzione Determinazione dei requisiti relativi al prodotto Riesame dei requisiti relativi al prodotto Acquisti/Approvvigionamento Validazione dei processi Proprietà del cliente Monitoraggio e misurazione del prodotto Non Conformità ed azioni correttive Requisito ISO , , , 6.4, Requisito ISO , 8 9, 16 10, , , 5.3 6, 11, 12 10, 11, 12, 13, , 16,

37 Considerazioni finali RESPONSABILITA Le NTC introducono un nuovo concetto di costruzione dove tutti i soggetti sono coinvolti, non solo i progettisti, la DL e il collaudatore ma estende la responsabilità ai produttori di materiali che devono ottemperare alle disposizoni normative in merito all identificazione e qualifica dei prodotti fabbricati Non è ammessa l ignoranza rispetto all applicazione della normativa cogente, soprattutto ad un professionista. Diligenza ex art.1176,comma 2,c.c. va valutata con riguardo all attività esercitata Comportamento colposo (ossia dovuto a negligenza,impudenza,imperizia,inosservanza di leggi o regolamenti) o doloso (ossia intenzionalmente preordinato a cagione del danno) Corresponsabilità (aspetti contrattuali e/o extra-contrattuali in parti uguali ed in solido con tutte le figure coinvolte) 37

38 Considerazioni finali per i professionisti Responsabilità di produttori e professionisti non trascurabili relativamente alla qualifica / prescrizione/ verifica / accettazione dei prodotti da costruzione Progettista Redazione Contratti o Capitolati Chiara definizione delle specifiche tecniche e delle caratteristiche dei materiali negli elaborati di progetto. Prescrizione per l uso di materiali marcati CE ove e quando cogenti/armonizzati. Scelta del livello o classe di prodotto Scelta del livello di attestazione del prodotto quando pertinente Collaudatore Esami documentali contrattuali Controllo dei materiali utilizzati Chiedere l evidenza della marcatura Chiedere copia del certificato quando pertinente Chiedere la dichiarazione di conformità del produttore Facoltà del Collaudatore di eseguire tutte le prove ritenute necessarie indipendentemente dalla marcatura CE Direttore Lavori Esame dei documenti contrattuali Avvisare (per iscritto) l impresa dell obbligatorietà della marcatura CE per sensibilizzarla nella scelta dei fornitori Utilizzare metodologie esistenti per eventuali campionamenti in contraddittorio o definirli di concerto con gli interessati Autorizzare ed accettare l approvvigionamento e l inserimento nell opera solo di prodotti marcati CE / Qualificati Controllare espressamente l etichettatura (etichetta o copia DDT) Chiedere copia del certificato quando ritenuto pertinente Chiedere la dichiarazione di conformità del Produttore È fatta salva la facoltà della DL di fare tutte le prove ritenute necessarie La Marcatura riporta prestazioni minime essenziali 38

39 Considerazioni finali per i produttori Perchè Certificarsi 1. E un obbligo di legge Terminato il periodo di coesistenza normativa è obbligatorio immettere nel mercato un materiale conforme alla specifica tecnica; il materiale non conforme alle prescrizioni normative va ritirato dal mercato e ne è vietata la commercializzazione; il produttore che vende il prodotto non ottemperando alle prescrizioni normative è responsabile di aver immesso nel mercato un prodotto non conforme 2. Ottemperanza ai capitolati prestazionali La committenza ed i progettisti specificano nei capitolati la conformità del prodotto alla normativa vigente e richiamano le norme di riferimento per quel determinato prodotto 3. Ottemperanza alle richieste della direzione lavori La direzione lavori, in fase di accettazione dei materiali in cantiere, deve richiedere i documenti afferenti le certificazioni e rifiutare il materiale non conforme alla normativa vigente 4. Migliorare il proprio businness Rafforzare la fiducia del consumatore, fornendo una prova della qualità dei prodotti; distinguersi dai concorrenti; espandere il proprio mercato; promuovere la propria immagine; beneficiare di un percorso che genera un sicuro miglioramento del processo produttivo, in termini di qualità, efficienza, sostenibilità; fornire al mercato un prodotto con un più alto valore aggiunto 39

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