COMUNE DI PIEVE DI CENTO

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1 COMUNE DI PIEVE DI CENTO SETTORE AMBIENTE Indagine preliminare delle alberate presenti nell area verde adiacente la Rocca medievale Relazione tecnica Realizzato da: Responsabile delle verifiche della stabilità degli alberi: dott. agr. Daniele Lugaresi Castel Maggiore 24 aprile 12

2 Comune di Pieve di Cento Indagine preliminare delle alberature presenti nell area verde adiacente la rocca medievale 1. Premessa A seguito della determinazione n. 31 del 4/4/12, il Responsabile del III Settore Territorio e Patrimonio ha affidato a codesta società l incarico di svolgere una indagine preliminare delle alberature poste nell area verde adiacente alla Rocca medievale di Pieve di Cento, allo scopo di fornire indicazioni utili al bando Concorsi di Architettura per la riqualificazione urbana riguardanti le caratteristiche fisiologiche e statiche degli alberi presenti. 2. Obiettivi Obiettivo della presente indagine è in primo luogo il rilievo dello stato vegetativo e fitosanitario delle piante presenti nell area in oggetto, attraverso il rilievo dei sintomi e danni presenti sulle varie parti di ogni singola pianta e sulla vigoria vegetativa delle piante stesse. Questi dati vengono completati da un giudizio sulla qualità estetico-ornamentale e sullo stato fisiologico di ogni singola pianta che, insieme agli aspetti fitosanitari, completano le informazioni rilevabili in campo per poter esprimere un giudizio sulla opportunità o meno di mantenere la pianta in loco e consigliare eventuali interventi manutentivi. Ovviamente questa indagine non ha lo scopo di progettare l area verde, ma i giudizi espressi sulle singole piante possono servire ai progettisti per valutare l opportunità o meno di mantenere in loco le piante oppure, al contrario, sostenere con dati oggettivi la convenienza ad una loro sostituzione. 3. Metodologia di indagine Nell area in oggetto sono presenti 15 piante arboree di discrete dimensioni poste in un area verde situata fra la Rocca medievale e via del pallone; solo una pianta è posta in un aiuola stradale distaccata dal resto dell area verde. Le piante sono state identificate con codici numerici da 1 a 15; tale codici sono stati riportati anche in una mappa, fornitaci dagli uffici comunali, in cui erano già stati posizionati gli alberi. Indagine preliminare - aprile 12 1

3 Comune di Pieve di Cento La maggior parte degli alberi appartengono ad una unica specie: infatti alberi su 15 appartengono alla specie Cedrus atlantica, poi sono presenti 2 calocedri (Calocedrus decurrens) un cedro dell Himalaya (Cedrus deodara) una farnia (Quercus robur) e un cerro (Quercus cerris). Di seguito si descrivono i dati rilevati per ogni singola pianta e le elaborazioni effettuate. 3.1 Rilievo dei dati dendrometrici, dello stato vegetativo e fitosanitario Per ogni singola pianta è stata rilevata l altezza complessiva (da terra fino alla punta più alta della chioma) in metri e il diametro del fusto, ad 1,3 metri da terra, in centimetri. L altezza è stata rilevata con un ipsometro, mentre per il diametro del fusto è stato utilizzato un cavalletto dendrometrico; entrambi sono tipici strumenti di uso forestale. Per lo stato vegetativo si è valutata la vigoria vegetativa della pianta, valutabile con la quantità di nuovi germogli presenti e la rinnovazione della vegetazione, mentre per lo stato fitosanitario sono stati rilevati tutti i sintomi o danni presenti sulle diverse parti della pianta che possono avere influenza sia sulla stabilità della pianta che sul possibile attacco di funghi cariogeni. Per entrambe le valutazioni si è utilizzata una scala di 5 valori che va dallo stato peggiore (gravemente compromesso) allo stato ottimale. 3.2 Rilievo del valore estetico Per oggettivizzare il più possibile questo parametro ed esprimere un giudizio sul valore estetico di ogni singola pianta ci si è basati principalmente sulle caratteristiche della chioma (simmetria, presenza di rami in ogni sua parte, forma della chioma e delle principali ramificazioni). Anche in questo caso è stata utilizzata una scala di 5 valori, da albero di nessun valore ad albero di grande valore. 3.3 Rilievo e stima dello stato fisiologico e della funzionalità ambientale Questo parametro si riferisce più in generale alla compagine vegetativa di questa area, considerando le specie presenti, il loro stato vegetativo (in particolare la vigoria vegetativa) e la quantità di vegetazione sulla pianta per valutare l accrescimento annuo delle piante stesse e quindi la loro capacità di assorbire anidride carbonica (CO2) dall aria. Su questo parametro verranno date alcune indicazioni sia sulla specie in generale che su alcune piante singole; questo parametro, insieme a quelli già descritti sopra, può essere utilizzato per valutare tutti gli aspetti di una alberata prima di prendere le opportune decisioni. 3.4 Verifica statica strumentale Su tre alberi di maggiori dimensioni, per i quali è ipotizzabile anche un mantenimento in loco, è stata effettuata la verifica strumentale della stabilità applicando il metodo VTA (Visual Tree Assessment). Per gli alberi sottoposti a verifica statica strumentale è stata compilata una scheda di rilievo in cui sono riportati tutti i dati rilevati sia delle condizioni Indagine preliminare - aprile 12 2

4 Comune di Pieve di Cento fitosanitarie che i dati relativi all uso degli strumenti. Alla scheda vengono allegati anche i grafici derivanti dall uso del dendrodensimetro Resi B4. 4. Risultati dell indagine 4.1 Situazione generale e specie presenti Come anticipato agli inizi di questo scritto, la maggior parte degli alberi oggetto di indagine appartengono ad una unica specie: infatti alberi su 15 appartengono alla specie Cedrus atlantica (di cui 4 appartengono alla varietà Glauca cioè di colore azzurrino), 2 alberi appartengono alla specie Calocedrus decurrens, infine è presente un cedro dell Himalaya (Cedrus deodara) una farnia (Quercus robur) e un cerro (Quercus cerris). Come si può notare si tratta per la maggior parte di specie alloctone, anche se ormai naturalizzate nei nostri ambienti: il Cedrus atlantica è originario della catena montuosa dell atlante situata in nord Africa, il Cedrus deodara è originario della catena montuosa dell Himalaya, il Calocedrus decurrens è originario di alcune aree montuose americane (Oregon e California); sono invece autoctoni sia la farnia che il cerro. L area in cui sono presenti questi alberi è di forma circa rettangolare (più una piccola aiuola nei pressi di un parcheggio in cui è presente il cerro) compresa fra il muro della rocca e via del pallone. La maggior limitazione per gli alberi è dovuta alla presenza del muro della Rocca, che ha un altezza di circa metri, e al poco spazio a disposizione per alberi di queste specie. Infatti i cedri sono alberi che a maturità raggiungono dimensioni notevoli (sino a quasi 3 metri) con una ampiezza notevole della chioma. Nel caso oggetto di indagine le distanze fra alberi di questa specie sono assolutamente insufficienti, con gravi ripercussioni sulla forma della chioma, sulla vigoria vegetativa e sull aspetto estetico delle piante. 4.2 Dati dendrometrici Si tratta di alberi adulti, con diametro del fusto generalmente sui 4 cm; solo il cerro (29 cm) ed un cedro (33 cm) ha un diametro inferiore, mentre alcuni cedri hanno un diametro intorno ai 6 cm. Anche per quanto riguarda l altezza complessiva, la maggior parte degli alberi ha un altezza di circa 18 metri, con qualche pianta di dimensioni inferiori (14-16 metri) e 2 piante di dimensioni maggiori (25 metri). Tutti i dati dendrometrici sono riportati nella tabella n Stato vegetativo e fitosanitario La maggior parte degli alberi controllati presentano numerosi rami secchi sulla chioma, in particolare nella parte bassa della chioma e nelle parti ombreggiate o a diretto contatto con le chiome di altri alberi vicini. Indagine preliminare - aprile 12 3

5 Comune di Pieve di Cento Generalmente il seccume fisiologico dei cedri, che rappresentano la specie predominante, si rinviene solo nei rametti più bassi e più all interno della chioma; nel nostro caso, invece, sono seccati anche rami di grandi dimensioni e alcune porzioni della chioma sono completamente disseccate. Infatti in molti casi la vegetazione comincia ad una altezza di e più metri, mentre normalmente i cedri hanno chiome che raggiungono terra o partono da pochi metri di altezza. Unica eccezione sono i cedri nei pressi della circonvallazione, in cui la parte esterna della chioma è verde sino da un altezza di 2-3 metri, mentre per i cedri all interno dell area, che sono ombreggiati sia dal muro della Rocca che dalla chioma degli alberi vicini, la vegetazione parte da un altezza molto maggiore. Dal punto di vista vegetativo ci sono e cedri (n. 4 e 5) con stato vegetativo gravemente compromesso, altri 2 cedri (n. 9 e 11) con stato vegetativo compromesso, mentre la maggior parte hanno uno stato vegetativo sufficiente; solo 5 piante (le due querce e due cedri) hanno uno stato vegetativo buono. Riguardo allo stato fitosanitario, non si notano particolari danni agli alberi; fanno eccezione il cedro n. 2 (all incrocio fra via del pallone e via Taddia) che presenta una ferita lungo il fusto e la mancanza della cima, il cedro n. 14 con ferite al fusto e alle branche, probabilmente dovute a urti o sbrancamenti di rami secondari, infine il calocedro n. 8 il cui fusto, ad una altezza di 8- metri) si divide in due branche codominanti con presenza di corteccia inclusa. 4.4 Valore estetico Il valore estetico degli alberi verificati ha risentito, ovviamente, delle condizioni vegetative delle piante stesse, ma anche della forma della chioma e delle condizioni generali della pianta. Non deve quindi stupire che gli alberi in cattive condizioni vegetative siano anche quelli con un giudizio estetico più basso. Infatti 3 alberi (i cedri n ) sono stati giudicati senza alcun valore ; il cedro n. 2, invece, ha uno scarso valore estetico, dovuto soprattutto alla chioma asimmetrica, poco densa e all assenza della cima del fusto che squilibra la chioma stessa. Quattro alberi (i cedri n ) hanno un aspetto estetico solo sufficiente in quanto, anche se di grandi dimensioni, hanno chiome rade, asimmetriche, con molte parti mancanti e con fusto senza rami sino ad una altezza innaturale. Infine 7 alberi hanno un valore estetico giudicato buono mentre nessun albero ha un valore estetico ottimo, in quanto anche se la chioma è vigorosa e compatta, comunque le condizioni ambientali non hanno permesso a questi alberi di svilupparsi adeguatamente ed in tutta la loro imponenza. 4.5 Stato fisiologico e funzione ambientale La valutazione dello stato fisiologico e della funzione ambientale di queste piante è stata effettuata valutando soprattutto la specie predominante (cedro) in confronto ad altre specie, soprattutto latifoglie. Osservando come in molti casi i cedri presenti abbiano una vigoria vegetativa piuttosto scarsa o solo sufficiente, questo incide notevolmente sulla crescita annuale delle piante e Indagine preliminare - aprile 12 4

6 Comune di Pieve di Cento quindi sulla loro capacità di assorbire CO2 dall ambiente fissandola nei tessuti legnosi (funzione ambientale). Per valutare la crescita annuale degli alberi in oggetto è stata prelevata una carota di legno da due cedri: il cedro n. 5 in cattive condizioni vegetative e il cedro n. in condizioni vegetative migliori rispetto all albero precedente. Dall analisi delle carote di legno e quindi dal rilievo degli accrescimenti annuali si è potuto constatare che il cedro n. è un albero di circa 5-6 anni con un accrescimento medio in diametro di circa 1 cm all anno. Per il cedro n. 5 è stata valutata una età simile al precedente (circa 5 anni) ma un diametro molto inferiore: infatti mentre fino a 15 anni fa aveva un accrescimento annuo di quasi 1 cm, negli ultimi 15 anni l accrescimento raggiunge appena i 2 mm all anno. Questo confronto ci indica che un albero con poca chioma e con vigoria vegetativa molto limitata ha una efficienza ambientale molto scarsa rispetto ad esemplari con buona vigoria vegetativa. 4.6 Verifica statica strumentale I cedri n sono stati sottoposti alla verifica statica strumentale mediante l applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment) e con l impiego del dendrodensimetro Resi B4, prodotto dalla ditta tedesca IML. Questo strumento misura la resistenza offerta dal legno alla penetrazione di una punta in acciaio di circa 3 mm di calibro, producendo un diagramma su un modulo continuo. I cedri n. 6 e sono stati sottoposti all analisi strumentale per le loro grandi dimensioni, mentre il cedro n. 14 per la presenza di ferite al fusto e alle branche. L analisi strumentale non ha rilevato alcuna cavità o alterazione interna per i cedri n. 6 e, mentre sul cedro n. 14 è stata rilevata una alterazione interna al colletto, con presenza di parete residua di buon spessore; non ci sono pertanto preoccupazioni riguardo alla stabilità della pianta. 5. Conclusioni Le condizioni ambientali dell area oggetto di valutazione sono determinate da un numero troppo alto di piante rispetto allo spazio a disposizione, limitato sia dalla presenza di una strada ma sopratutto dal muro della Rocca che determina un ombreggiamento importante sulla chioma degli alberi che crescono vicini ad esso. Inoltre occorre rilevare che in questa area sono state messe a dimora specie non compatibili con gli spazi a disposizione; infatti, come già accennato in questa relazione, i cedri sono alberi che a maturità raggiungono dimensioni notevoli e non possono svilupparsi adeguatamente in piccoli spazi e con luce non sufficiente per la chioma. Questa situazione ha portato a marcate anomalie dello stato vegetativo e del valore estetico delle piante oggetto di indagine. Indagine preliminare - aprile 12 5

7 Comune di Pieve di Cento Infatti, come riportato in dettaglio nei risultati dell indagine, la maggior parte degli alberi ha una vigoria vegetativa che non supera la sufficienza, mentre per 4 piante lo stato vegetativo è ormai compromesso. Come diretta conseguenza di uno stato vegetativo poco soddisfacente, anche il valore estetico delle piante ha subito conseguenze importanti; infatti la maggior parte degli alberi ha un valore estetico sufficiente, mentre se le condizioni ambientali lo avessero permesso si potevano ottenere alberi con valore estetico buono e ottimo. Anche la funzione ambientale di questi alberi risente della situazione: infatti per gli alberi con minore vigoria vegetativa l assorbimento di CO2 dall ambiente è molto ridotto; ciò è dimostrato dai ridottissimi accrescimenti degli alberi se raffrontati con quelli di alberi in migliori condizioni vegetative. A conclusione di questa indagine si possono dare indicazioni utili alla progettazione e riqualificazione di questa area, supportate dai dati commentati sopra. Facendo una valutazione esclusivamente sulla componente arborea, lasciando ad altri gli aspetti prettamente paesaggistici, si consiglia la eliminazione di tutti quegli alberi che hanno condizioni vegetative compromesse e valore estetico scarso o nullo. Si tratta dei cedri n. 2, 4, 5, 9, 11; per questi alberi le condizioni attuali possono solo peggiorare fino anche alla morte della pianta stessa. Per altri 3 cedri potrebbe essere valutato l abbattimento (consigliato dallo scrivente) in quanto presentano condizioni vegetative ed estetiche non ottimali, anche se migliori rispetto al gruppo precedente. Si tratta dei cedri n. 3, 6 e che hanno una vigoria vegetativa sufficiente o buona (il cedro n. ) ed un valore estetico sufficiente; la loro chioma ha comunque subito le conseguenze del notevole affollamento di alberi in poco spazio, essendo attualmente relegata nella parte alta del fusto, con fusto spoglio per i primi -12 metri. Questo tratto di fusto spoglio, anche se verranno eliminati alcuni alberi con conseguente migliore illuminazione, non si rivestirà più di rami vegeti in quanto le conifere non hanno gemme avventizie pertanto non hanno la capacità di rigenerare la vegetazione dove i tessuti legnosi sono già adulti. Infine si consiglia il mantenimento di alcuni alberi in quanto presentano condizioni vegetative ed estetiche soddisfacenti. Si tratta del cerro posto nell aiuoletta sulla strada, dei due calocedri posti lungo via del pallone, della quercia sulla circonvallazione e di 3 cedri (n ) posti nelle vicinanze della quercia. Per questi alberi si consiglia di effettuare gli interventi manutentivi descritti in tabella: per i cedri, la quercia e il cerro occorre effettuare una potatura di rimonda per eliminare i rami secchi; per il calocedro n. 8, se si ritiene di mantenerlo, occorre effettuare un consolidamento delle branche vincolandole fra loro con tiranti allo scopo di evitare che, accrescendosi in diametro ed essendo presente corteccia inclusa, una delle due branche possa staccarsi dall altra e precipitare sulla strada. A seguito dell abbattimento dei 5 cedri sopra descritti, si consiglia di mettere a dimora un numero massimo di 2 o 3 alberi in quanto gli spazi a disposizione, come già descritto in Indagine preliminare - aprile 12 6

8 Comune di Pieve di Cento questa relazione, sono esigui e si verrebbero a creare condizioni di sovraffollamento che hanno determinato i problemi elencati sopra. È consigliabile evitare di piantare i nuovi alberi a ridosso del muro della Rocca, in quanto l ombreggiamento di quest ultimo non favorirà uno sviluppo adeguato delle piante messe a dimora. Si consiglia infine di mettere a dimora alberi appartenenti a specie che a maturità raggiungono piccole dimensioni (es: alcune specie di aceri con chiome anche molto decorative) oppure alberi con chioma pendula a forma di ombrello (es: Sophora japonica pendula) che, oltre ad essere esteticamente apprezzabili, non oscurano la visuale delle mura della rocca. Castel Maggiore 24 aprile 12 Area Ambiente Dott. Agr. Daniele Lugaresi Indagine preliminare - aprile 12 7

9 Tabella riassuntiva con dati dendrometrici, stato vegetativo e fitosanitario, valore estetico e interventi consigliati per ogni singolo albero esaminato Cod. Albero Specie Diametro fusto (cm) Altezza tot. (m) Stato vegetativo Stato fitosanitario Valore estetico Interventi consigliati 1 Quercus cerris buono alcuni rami secchi buono potatura di rimonda 2 Cedrus atlantica glauca sufficiente ferite al fusto; assenza del cimale; chioma asimmetrica scarso abbattimento 3 Cedrus atlantica 5 21 sufficiente media vigoria; rami secchi; chioma più folta da 8- m sufficiente 4 Cedrus atlantica glauca gravemente compromesso bassa vigoria; rami secchi; chioma molto ridotta per ombreggiatura senza alcun valore abbattimento 5 Cedrus atlantica gravemente compromesso 6 Cedrus atlantica sufficiente depressione al colletto con probabile morte di radici; chioma molto ridotta oltre i 12 m; rami secchi molto rami secchi, poco vigorosi specialmente nella parte bassa; chioma più folta a partire da m senza alcun valore sufficiente abbattimento potatura di rimonda 7 Calocedrus decurrens 4 18 sufficiente media vigoria; chioma un po' rada buono 8 Calocedrus decurrens sufficiente corteccia inclusa a 8- m fra due branche buono consolidare le due branche a 1/3 della loro altezza 9 Cedrus atlantica glauca compromesso piccole ferite al fusto e su una branca; rami secchi specialmente nella parte bassa, ma anche su tutta la chioma; vigoria mediocre; chioma asimmetrica sufficiente abbattimento Cedrus atlantica buono chioma asimmetrica (limitata dal muro e da altri alberi); rami secchi specialmente in basso; più branche verticali a formare la cima a partire da m; vigoria media sufficiente potatura di rimonda 11 Cedrus atlantica compromesso chioma asimmetrica; rami radi e poco vigorosi; rami secchi senza alcun valore abbattimento

10 Cod. Albero Specie Diametro fusto (cm) Altezza tot. (m) 12 Cedrus atlantica 6 17 sufficiente 13 Cedrus atlantica glauca buono 14 Cedrus deodara buono 15 Quercus robur sufficiente Stato vegetativo Stato fitosanitario Valore estetico Interventi consigliati molti rami secchi; più cime; qualche ferita di potatura al fusto chioma asimmetrica; molti rami secchi verso gli altri alberi; vigoria media ferite al fusto e alle branche; rami secchi nella parte interna chioma asimmetrica; alcuni rami secchi; scarsa vigoria di alcuni rami apicali buono buono buono buono potatura di rimonda potatura di rimonda potatura di rimonda e alleggerimento verso la strada potatura di rimonda

11 3/5/12 - Pieve di Cento Consuntivo alberi rilevati Codice Area verde/alberatura Totale Alberi 2 Area Rocca Medievale 3 TOTALE ALBERI 3

12 3/5/12 - Pieve di Cento Consuntivo per classe di propensione al cedimento Codice Area verde/alberatura A B C CD D Totale 2 Area Rocca Medievale 3 3 TOTALE ALBERI 3 3

13 3/5/12 - Pieve di Cento Elenco alberi da sottoporre a nuova valutazione statica strumentale ENTRO 3 ANNI Codice Area verde/alberatura Numero Civico Specie Codice Albero Scheda Data Rilievo 2 Area Rocca Medievale Cedrus deodara /4/12 TOTALE ALBERI 1

14 3/5/12 - Pieve di Cento Potatura di rimonda Codice Area verde/alberatura Numero Civico Specie Codice Albero Scheda Data Rilievo 2 Area Rocca Medievale Cedrus atlantica 1 12/4/12 2 Area Rocca Medievale Cedrus deodara /4/12 TOTALE ALBERI 2

15 3/5/12 - Pieve di Cento Scheda sintetica per albero Data Rilievo: 12/4/12 Area: 2 Area Rocca Medievale Codice Albero: 6 Scheda: 1 Specie: Cedrus atlantica MISURE ALBERO Altezza (m): 25, Diametro del fusto a m 1,3 (cm): 62 Altezza impalcatura (m): 6, Altezza chioma (m): 19, Diametro chioma (m): 7, Caratteristiche della chioma: Limitata da concorrenza CARATTERISTICHE E AMBIENTE Posizione sociale: In gruppo misto Contesto urbanistico: In area verde Dominanza: Codominante Stadio di sviluppo: Adulto Tipo di Potatura: Potatura di rimonda Condizioni: Presenza della formella: No, assente Superficie al colletto: Prato Misura (m): Protezioni: Non necessarie STATO VEGETATIVO E FITOSANITARIO Stato vegetativo: Medio Stato fitosanitario: Pianta con alterazioni Sintomi: Lievi Agenti e cause avverse: Funghi Tipi di carenze: SINTOMI E/O DANNI Radici: Colletto: Fusto: Ferite di potatura > 6 cm Inserzione branche: Branche: Rami: Alcuni rami secchi Foglie: Fiori e frutti: STABILITÀ E INTERVENTI CONSIGLIATI Classe di rischio: B Interventi consigliati: Interventi manutentivi al suolo e ai manufatti: Pianta da abbattere: No RILIEVI STRUMENTALI Dendrodensimetro Prova Zona Posizione H da terra (cm) Diametro (cm) Parete residua (cm) t/r Giudizio 1 Colletto N , 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) 2 Colletto 8 N , 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) Giudizio complessivo (note)

16 Area Rocca Medievale - Albero 6 - Prova 1.rgb Area Rocca Medievale - Albero 6 - Prova 2.rgb

17 3/5/12 - Pieve di Cento Scheda sintetica per albero Data Rilievo: 12/4/12 Area: 2 Area Rocca Medievale Codice Albero: Scheda: 1 Specie: Cedrus atlantica MISURE ALBERO Altezza (m): 25, Diametro del fusto a m 1,3 (cm): 65 Altezza impalcatura (m): 6, Altezza chioma (m): 19, Diametro chioma (m):, Caratteristiche della chioma: Limitata da concorrenza; Intercetta edifici CARATTERISTICHE E AMBIENTE Posizione sociale: In gruppo misto Contesto urbanistico: In area verde Dominanza: Codominante Stadio di sviluppo: Adulto Tipo di Potatura: Potatura di rimonda Condizioni: Presenza della formella: No, assente Superficie al colletto: Prato Misura (m): Protezioni: Non necessarie STATO VEGETATIVO E FITOSANITARIO Stato vegetativo: Medio Stato fitosanitario: Pianta con alterazioni Sintomi: Lievi Agenti e cause avverse: Funghi Tipi di carenze: SINTOMI E/O DANNI Radici: Colletto: Fusto: Ferite di potatura > 6 cm; Ferite compartimentate Inserzione branche: Branche: Rami: Alcuni rami secchi Foglie: Fiori e frutti: STABILITÀ E INTERVENTI CONSIGLIATI Classe di rischio: B Interventi consigliati: Potatura di rimonda Interventi manutentivi al suolo e ai manufatti: Pianta da abbattere: No RILIEVI STRUMENTALI Dendrodensimetro Prova Zona Posizione H da terra (cm) Diametro (cm) Parete residua (cm) t/r Giudizio 1 Colletto 2 N , 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) 2 Colletto 1 N , 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) 3 Colletto 3 N 1 8 4, 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) Giudizio complessivo (note)

18 Area Rocca Medievale - Albero - Prova 1.rgb Area Rocca Medievale - Albero - Prova 2.rgb Area Rocca Medievale - Albero - Prova 3.rgb

19 3/5/12 - Pieve di Cento Scheda sintetica per albero Data Rilievo: 12/4/12 Area: 2 Area Rocca Medievale Codice Albero: 14 Scheda: 1 Specie: Cedrus deodara MISURE ALBERO Altezza (m): 18, Diametro del fusto a m 1,3 (cm): 64 Altezza impalcatura (m): 2, Altezza chioma (m): 16, Diametro chioma (m): 11, Caratteristiche della chioma: Limitata da concorrenza; Su sede stradale CARATTERISTICHE E AMBIENTE Posizione sociale: In margine ad un gruppo Contesto urbanistico: In area verde Dominanza: Codominante Stadio di sviluppo: Adulto Tipo di Potatura: Potatura di rimonda Condizioni: Presenza della formella: No, assente Superficie al colletto: Prato Misura (m): Protezioni: Non necessarie STATO VEGETATIVO E FITOSANITARIO Stato vegetativo: Buono Stato fitosanitario: Pianta con alterazioni Sintomi: Gravi Agenti e cause avverse: Funghi Tipi di carenze: SINTOMI E/O DANNI Radici: Colletto: Cavità interna Fusto: Ferite profonde; Legno secco Inserzione branche: Ferite profonde; Legno secco Branche: Ferite profonde; Legno secco Rami: Alcuni rami secchi Foglie: Fiori e frutti: STABILITÀ E INTERVENTI CONSIGLIATI Classe di rischio: B Interventi consigliati: Potatura di rimonda; Controllo statico strumentale (entro 3 anni) Interventi manutentivi al suolo e ai manufatti: Pianta da abbattere: No RILIEVI STRUMENTALI Dendrodensimetro Prova Zona Posizione H da terra (cm) Diametro (cm) Parete residua (cm) t/r Giudizio 1 Colletto 2 N ,,7 Buona (,6 < t/r < 1) 2 Colletto 1 N , 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) 3 Inserzione delle branche 16 N , 1, Nessuna cavità o legno alterato (t/r = 1) Giudizio complessivo (note)

20 Area Rocca Medievale - Albero 14 - Prova 1.rgb Area Rocca Medievale - Albero 14 - Prova 2.rgb Area Rocca Medievale - Albero 14 - Prova 3.rgb

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