COMPRENSORIO EDILNORD BRUGHERIO (MI) PERIZIA FITOSTATICA ALBERATURE. Dott. Marco Pandini. Data: 21 gennaio 2013

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1 COMPRENSORIO EDILNORD BRUGHERIO (MI) PERIZIA FITOSTATICA ALBERATURE Dott. Marco Pandini Data: 21 gennaio 2013 Studio Agro-Forestale Pandini Uffici di Milano - Via Mazzini Vimodrone (MI) Tel Fax info@studiopandini.it

2 Committente: Amministratore dott. Monti Localizzazione: parti comuni Edilnord Brugherio Descrizione area: Area privata ad uso pubblico. Tecnico rilevatore: Dott. Marco Pandini Data sopralluogo: PREMESSA Il problema della stabilità degli alberi negli spazi pubblici. Una gestione moderna del verde urbano e periurbano non può prescindere dal monitoraggio del patrimonio arboreo per individuare tempestivamente le piante a rischio statico. Raccogliere e valutare tutti i dati disponibili sul patrimonio arboreo è il primo passo necessario per elaborare una strategia di gestione in grado di tutelare il verde pubblico e la sicurezza della comunità o dei singoli che ne beneficiano. Il monitoraggio delle condizioni fitostatiche degli alberi. Negli ambiti comunali e privati, a causa della loro estensione, è di fatto impossibile tenere continuamente sotto controllo tutti gli alberi presenti, perciò diviene necessario approntare un programma di monitoraggio che stabilisca delle priorità per attivare un piano di gestione razionale. Per raggiungere questo obbiettivo è necessario procedere ad una classificazione del patrimonio arboreo che tenga conto dei diversi fattori che influiscono sulla stabilità delle piante, come le condizioni stazionali, l età, la specie, la periodicità degli interventi di manutenzione ordinaria e la possibilità di danni agli apparati radicali. Si riesce così ad individuare le emergenze, sulle quali viene effettuato un esame strumentale che fornisce dati oggettivi per quantificare il rischio di schianto.

3 PERIZIA A seguito di incarico commissionatoci dall amministratore dott. Monti, in merito alle alberature presenti nella parti comuni dell Edilnord, si è proceduto ad una verifica visiva sullo stato bio-meccanico degli esemplari presenti (cedri, pioppi, robinie), che manifestano particolari problematiche strutturali e/o necessità manutentive. La chioma degli esemplari di cedro (eccetto per quelli giovani), evidenzia: vari seccumi, rami soprannumerari, branche coodominanti con corteccia inclusa, assimetria. Tale difetto di crescita (tipico dei cedri che crescono nei ns areali [a differenza dei luoghi di origine, sviluppano una parte epigea sbilanciata rispetto alla parte ipogea] a clima umido) che spesso e volentieri porta a sbrancamenti con danni a cose e persone, può essere corretto intervenendo con potature correttive e consolidamenti delle branche mediante appositi cavi di tenuta. Nello specifico si prescrive una potatura di rimonda del secco, nonché di diradamento e accorciamento delle chiome (vedasi esempi esplicativi a seguito) sulle alberature che lo necessitano.

4 Ben più preoccupante, risulta lo stato bio-meccanico degli esemplari di pioppo e di robinia presenti. Questi evidenziano i segni sia dell età (si rammenta che sia i pioppi che le robinie, a anni risultano vetusti) sia delle drastiche potature eseguite in passato le quali ne hanno compromesso sia la staticità che la vitalità. Sia sulla chioma che al colletto, infatti, si segnalano numerose carie-cavità nonché branche e monconi secchi che dovranno essere urgentemente eliminati.

5 CONCLUSIONI La rapida crescita, il comportamento rustico e i bassi costi delle piantagione presenti, non compensano i rischi di schianto con potenziali danni a cose e/o persone. Esse, infatti, sono specie caratterizzate da: - rapida crescita, - radicazione superficiale, - bassa tolleranza alle potature, - alta predisposizione a carie, cavità, fratture, schianti e ribaltamenti, - alta suscettibilità verso le parassitosi degli apparati radicali, Viste le caratteristiche agronomico-paesaggistiche sopra elencate, si evince quanto, in termini generali, sia il cedro che il pioppo, risultano essere specie da evitare nelle ns zone residenziali. La quasi totalità degli esemplari analizzati presenta uno stato bio-meccanico precario dovuto sia ad errate manutenzioni pregresse che a poco razionali scelte progettuali. Le parassitologie di cui sopra risultano essere causa di gravi alterazioni alla struttura legnosa degli alberi predisponendoli a rischi di cedimenti soprattutto in caso di sollecitazioni atmosferiche temporalesche o ventose. La difesa fitosanitaria contro queste parassitologie della chioma è efficace in forma preventiva ma risulta impegnativa economicamente e difficile da attuare. Le conseguenze di questo genere di patologia si ripercuotono non tanto sulla vigoria delle piante, che per altro risulta buona, quanto sulla perdita di stabilità degli alberi che rischiano fratture sia nelle grosse branche quanto nel tronco principale. Per quanto riguarda gli esemplari di pioppo, va detto, che, per le cause sopra emarginate, essi, dovranno, per forza di cose, essere o sostituiti con soggetti più idonei ai vincoli esistenti, od, eventualmente, contenuti medianti frequenti potature (2/3 anni) così da ridurre il rischio di sbrancamenti. Una premessa tecnica fondamentale riguarda l oggettività agronomica delle valutazioni conseguenti ai rilievi. Anche se, apparentemente, alcune conclusioni tecniche della perizia potranno sembrare distruttive all occhio del non esperto, così non è nella realtà agronomica.

6 Sotto l aspetto tecnico, il fondamento del lavoro risulta essere la valorizzazione del patrimonio arboreo possibile e sostenibile e per raggiungere questo, uno dei prezzi da pagare diventa spesso l eliminazione di alcuni alberi irrecuperabili, pericolosi o pericolanti. Il lavoro svolto dovrebbe quindi tradursi nel supporto migliore per la riqualificazione, il risanamento, la valorizzazione del patrimonio arboreo con lo scopo di predisporre, nel migliore dei modi, lo sviluppo dei prossimi decenni. Ricapitolando, si prescrive: 1. una potatura di contenimento per esemplare di pioppo ubicato all ingresso del comprensorio (fronte strada) 2. una potatura di diradamento, accorciamento e rimonda del secco dei cedri ubicati sia all interno del parco giochi attrezzato che del parco la pinetina (per quest ultimo, inoltre, risulta necessario innalzare i rami dei cedri fronte posteggi) 3. area confine canale Villoresi: a. l abbattimento di tutti gli esemplari (ormai vetusti e a rischio di schianto) b. l eliminazione dei monconi secchi presenti sugli esemplari di pioppo c. l abbattimento di n 1 esemplare morto di pioppo (in prossimità di uno dei due ingressi) 4. l innalzamento dei rami dei cedri ubicati nell aiuola al confine con la proprietà comunale (piscina). NB: Per quanto riguarda la posa dei cavi di tenuta, essa andrà valutata esemplare per esemplare.

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