SERVIZIO SPAZIO INCONTRO. (visite protette)
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- Modesto Giuliano
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1 SERVIZIO SPAZIO INCONTRO (visite protette) All interno degli interventi e delle attività attraverso le quali si realizza l intervento di tutela a favore di minori sottoposti a provvedimenti della autorità giudiziaria sono previste le visite protette, spesso disposte dall Autorità Giudiziaria stessa( Tribunale Ordinario o Tribunale per i Minorenni) quale strumento per il monitoraggio delle visite tra minori e genitori o altri membri della famiglia, in situazioni problematiche e conflittuali. Tale intervento, oltre ad avere lo scopo di favorisce la comunicazione tra le parti, permette anche agli operatori di osservare gli eventuali cambiamenti nella relazione genitore/figlio e di acquisire quindi utili elementi di valutazione. Le visite protette si possono distinguere in: a) Visite protette con l obiettivo di una valutazione psico- sociale del rapporto genitore/ figlio; b) Visite protette dove viene richiesto una funzione di vigilanza; c) Visite semi-protette. 1 / 6
2 a) Visite protette con l obiettivo di una valutazione psico sociale del rapporto genitore/ figlio: Si svolgono in presenza dell assistente sociale e/o dello psicologo del servizio tutela minori poiché l obiettivo è quello di effettuare una valutazione psico-sociale nei tempi e nei modi disposti dall Autorità Giudiziaria. b) Visite protette dove viene richiesto una funzione di vigilanza / Visite semi-protette In questi casi è opportuno avere a disposizione la figura dell educatore professionale che presenzierà agli incontri. I primi tre incontri, saranno di norma effettuati dagli operatori del Servizio Tutela Minori (assistente sociale o psicologo), con lo scopo di raccogliere informazioni ed elementi sul caso, utili e opportuni per definire un progetto. 2 / 6
3 IL SERVIZIO SPAZIO INCONTRO - OGGETTO DEL SERVIZIO: svolgimento attività delle visite protette (che comportano una funzione di vigilanza e di visite semi/protette), a favore di minori in carico al Servizio associato tutela minori dell Ambito Distrettuale n. 6 Monte Orfano; - OBIETTIVI DEL SERVIZIO: 1) Offrire uno spazio dove poter esperire la relazione tra genitori e figli in un clima tutelante e favorevole per entrambi. Sotto-obiettivi specifici: Ø Permettere la costruzione e la co-costruzione della relazione, mediazione e sostegno alla genitorialità; Ø Accompagnare i genitori a ritrovare la capacità di accoglimento del figlio e delle sue emozioni; Ø Sostenere il recupero della relazione a seguito di un allontanamento forzato di uno o più membri del nucleo famigliare. 2) Osservare le caratteristiche delle dinamiche relazionali. 3 / 6
4 Sotto-obiettivi specifici: Ø attenzione interculturale, favorire o stimolare il confronto, il dialogo e l interazione tra persone portatrici di modelli culturali, educativi e valoriali differenti; Ø attenzione alle modalità di interazione attraverso l osservazione del comportamento verbale e non verbale. 3) Far fronte al bisogno di monitorare casi di famiglie in situazione di separazione e conflittualità, rispondendo alle richieste Ø dei servizi sociali territoriali ; Ø dell autorità giudiziaria, nelle sue varie articolazioni (Tribunale per i Minorenni, Tribunale Ordinario, Ufficio Unico Adozioni); Ø del progetto delle famiglie affidatarie Prendimi in Affetto, nel garantire il diritto di visita tra il minore e la famiglia di origine. - RISORSE PROFESSIONALI E STRUMENTALI RICHIESTE: - educatori professionali (in possesso della qualifica di educatore); - spazio attrezzato presso le Strutture di pertinenza dell Istituto (Centro di pronto intervento a Capriolo e scuola materna a Palosco); ARTICOLAZIONE OPERATIVA DEL SERVIZIO: 4 / 6
5 - dalle ore 9.00 alle ore dal lunedì al venerdì; - dalle ore 9.00 alle ore il sabato (con possibilità di ampliamento futuro della fascia oraria); Ø MODALITA DI ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO: L Istituto organizzerà un èquipe specifica, formata dal coordinatore e da educatori espressamente incaricati di svolgere detta attività. I singoli operatori del Servizio associato e l Assistente Sociale del Comune di Adro segnaleranno attraverso un apposita scheda di presentazione (allegata) all assistente sociale dell Ufficio di Piano e al Comune di residenza del minore o del tutore la necessità di attivare il sevizio Spazio incontro. L Assistente Sociale dell Ufficio di Piano trasmetterà la scheda alla coordinatrice del servizio per l Istituto che successivamente prenderà contatti con il singolo operatore segnalante o con l èquipe. Acquisite le informazioni necessarie, individuerà l educatore di riferimento e comunicherà l avvio del Servizio sia all Ufficio di Piano che al Comune di residenza. 5 / 6
6 Sulla base delle caratteristiche della situazione e di quanto concordato in sede di programmazione del servizio, l educatore che svolge l intervento predisporrà relazioni periodiche di aggiornamento sia agli operatori del servizio tutela che se richiesto e necessario al Tribunale per i Minori. L annullamento di un incontro deve essere comunicato tempestivamente e non comporta alcuna addebito se annunciato entro le tre ore precedenti l incontro stesso. La comunicazione tardiva dell annullamento, ovvero data nelle tre ore che precedono l inizio dell incontro, comporta l intero addebito del servizio. 6 / 6
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