Modelli e percorsi di ospitalità Dispensa formativa Dott.ssa Adriana Piampiano

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1 Modelli e percorsi di ospitalità Dispensa formativa Dott.ssa Adriana Piampiano Associazione LE ONDE ONLUS Via XX Settembre Palermo Tel. Fax leonde@tin.it sito internet

2 MODELLO CASA RIFUGIO Obiettivi Creare un luogo di protezione e progettualità e garantire un supporto al percorso delle donne e dei/lle minori segnalati/e dai servizi territoriali e sanitari e/o, dal Tribunale per i Minorenni al Centro Antiviolenza Le Onde. Realizzare progetti di vita individuali e a lungo termine per l uscita dalle situazioni di violenza, a partire dal riconoscimento e dall uso delle risorse possedute e di quelle attivabili sul territorio. I nuclei in difficoltà possono provenire da tutto il territorio regionale. Il progetto prevede: Creazione di un luogo di protezione (messa in sicurezza), progettualità e sostegno per le donne e per i/le loro figli/e che subiscono violenza. Definizione di uno scenario di protezione per la donna e di tutela per i/le figli/e minori. Le donne e i loro figli accedono alla struttura previo decreto del Tribunale per i Minorenni di messa in sicurezza e, a volte, di divieto di incontro con l autore delle violenze (marito, convivente..). Posti: 10-7 Definizione del progetto di vita di uscita dalla violenza (abitazione, lavoro, relazioni sociali, etc) sul territorio di Palermo o della regione con collegamento con i servizi territoriali. Acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risorse per la sperimentazione di autonomia per progetti a lungo termine. Valutazione e recupero delle capacità di prendersi cura dei figli, spesso danneggiate dalla violenza esperita. Supporto alla funzione genitoriale ed alla

3 relazione madre-bambina/o attraverso un intervento specializzato e congiunto che intervenga sulla relazione madre-figlio/a. Creazione delle condizioni (sociali-economiche-relazionali) per migliorare la qualità della vita delle singole donne e dei bambini. Acquisizione di conoscenze e competenze professionali attraverso il miglioramento del proprio curriculum e attraverso l accesso a progetti e servizi offerti dall associazione o da altri enti, per l orientamento lavorativo e la formazione. Acquisizione di informazione sui diritti e sui servizi esistenti (sociali, alloggiativi, giustizia, sanitari, ecc.), l analisi dei bisogni ed il raccordo con i servizi territoriali nel territorio di Palermo e di origine se diverso da Palermo. Accesso ai servizi del Centro di Accoglienza (consulenze psicologiche individuali e di gruppo, consulenze legali, borse lavoro, etc.). Più ampiamente, la casa rifugio rappresenta: Un luogo protetto, sospensione dell agito conflittuale violento, spazio-tempo dove ri-pensarsi, lontano dal pericolo. Un luogo sicuro ove mettere in gioco le potenzialità della donna e il supporto ai/lle bambini/e in uno spazio di trasformazione e di opportunità per il nucleo in difficoltà. Non un luogo di allontanamento o struttura-posteggio ma luogo di trasformazione. Tipologia Ospiti: 10 7 ospiti tra donne e bambini/e Età coerente con gli obiettivi del progetto

4 Non sono compatibili con la casa, come vincolo primario di ingresso, l uso di droghe, l abuso di alcool e la presenza di gravi psicopatologie. Periodo di permanenza mesi prorogabili su valutazione della responsabile della casa e dell operatrice di accoglienza che si occupa del percorso della donna e dei bambini, in accordo con l assistente sociale del comune di riferimento e di eventuale decreto del Tribunale per i Minorenni. Territorio di provenienza: Comuni del territorio Siciliano. Vitto: i comuni di residenza partecipano con la quota relativa al vitto completo, così come definito nel protocollo d intesa firmato, in alcuni casi con le Amministrazioni Comunali, o come regolato dalle direttive regionali. Caratteristiche delle utenti Capacità minima di gestione autonoma della casa (propri spazi, spazi comuni, uso di un agenda per i servizi utili idraulico, elettricista- ecc.). La gestione quotidiana della struttura è affidata alle donne che si occupano della preparazione dei pasti, della cura della pulizia oltre che dell accudimento dei propri figli. Settimanalmente l operatrice della casa si occupa di fare la spesa e di organizzare i turni delle pulizie. Capacità minima di gestire le piccole emergenze, mediche, relazionali, gestione corrente e straordinaria della manutenzione della casa. Adesione volontaria ad un progetto individuale in assetto di accoglienza, definito, entro un mese dall ingresso, con la donna a partire anche da un percorso di valutazione psicologica che preveda l uso di strumenti psicodiagnostici e di valutazione dei modelli di attaccamento.

5 Ciò si rende necessario per elaborare il progetto e per attivare da subito eventuale presa in carico della donna e supporto psicoterapico e/o psichiatrico e riabilitativo per i minori utilizzando le risorse dei servizi. Caratteristiche del servizio Appartamento ad indirizzo segreto situato in zona della città facilmente raggiungibile e adeguatamente attrezzato, con spazi individuali e collettivi; iscritto all Albo Regionale. Attività Le attività di supporto al raggiungimento degli obiettivi previsti dal percorso individuale concordato con la donna prevedono: Colloqui settimanali di accoglienza e di accompagnamento del percorso della donna con un operatrice di accoglienza (presso la sede del Centro di Accoglienza). Consulenze psicologiche: colloqui di valutazione (test intervista aai), sostegno e/o avvio di percorsi terapeutici individuali o di gruppo presso il Centro di Accoglienza o presso i servizi territoriali. Accompagnamento di un operatrice della casa/assistente sociale, con orari e turnazione dentro la struttura, che si occupa: - delle problematiche di gestione interne ed esterne della casa, - di maternage alle ospiti che devono acquisire competenze minime di accudimento dei minori e di cura degli spazi in vista dell autonoma gestione di tali compiti, - del supporto rispetto alle dinamiche interne al gruppo delle ospiti in affiancamento all educatrice, - del supporto al rapporto con le istituzioni in accordo e collaborazione con l operatrice di accoglienza.

6 - Orientamento ed accompagnamento nella ricerca di lavoro e professionalizzazione, per l attuazione degli obiettivi di autonomia, attivando le risorse dell Associazione e del territorio. - Partecipazione a laboratori esperienziali sulla genitorialità. - Lavoro di Rete con i partner, servizi territoriali e il privato sociale per rispondere alle esigenze di supporto economico e sociale, ottimizzare ed aumentare l efficacia dell intervento. Rispetto ai bambini: valutazione della condizione psicologica dei bambini ad opera della psicologa della struttura competente per i minori ed eventuale presa in carico o invio ai servizi. Attività di supervisione per l Equipe della struttura. Attività ludiche con il coinvolgimento di animatori e animatrici rivolte ai/lle bambini/e e alle loro madri. Attività ludiche e culturali per le donne e i minori. (visite guidate, gite ) Personale interno e gruppo di lavoro La gestione della struttura è garantita da parte di personale qualificato e specificatamente formato a definire e seguire i percorsi di uscita dalla violenza. Responsabile-psicologa Assistente sociale Operatrice d accoglienza Educatrice Psicologa per le donne Psicologa per i minori e le madri Consulenti esterni Supervisora-psicoanalista Amministrativa Volontarie (che svolgono azioni specifiche) Modalità operative del gruppo di lavoro Il gruppo di lavoro ha un momento settimanale formalizzato d incontro in cui vengono valutati i percorsi delle donne e le eventuali emergenze.

7 La supervisione settimanale per l equipe. Incontri settimanali con le ospiti sulla gestione materiale e delle dinamiche interne alla casa condotta dall assistente sociale. Vincoli di permanenza per le ospiti Contratto di ingresso: è l ipotesi progettuale d ingresso che la donna stipula con la responsabile e con l operatrice d accoglienza. Definisce il tempo di permanenza previsto, le tappe e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di permanenza presso la casa. Regolamento: viene sottoscritto dalla donna al momento dell ingresso e con esso si impegna al rispetto delle regole di base per una buona convivenza negli appartamenti e per garantire il raggiungimento degli obiettivi del percorso (regola della segretezza dell indirizzo). Lavoro Clinico Intervento psicoterapeutico rivolto alla donna in assetto duale e di gruppo specializzato a funzione analitica. Sostegno psicoterapeutico ad orientamento psicoanalitico rivolto ai minori della fascia scolare. Intervento psicoterapeutico congiunto madre-bambino/a (fascia prescolare) ad orientamento psicoanalitico. Lavoro psico-educativo con madri e figli/e ospiti attraverso sessioni individuali e laboratori di gruppo sugli effetti della violenza e sostegno alla funzione educativa.

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