Confindustria, Genova 17 Aprile made in e contraffazione: quadro normativo, esperienze pratiche, problemi applicativi e qualche suggerimento...

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Confindustria, Genova 17 Aprile made in e contraffazione: quadro normativo, esperienze pratiche, problemi applicativi e qualche suggerimento..."

Transcript

1 Confindustria, Genova 17 Aprile 2012 made in e contraffazione: quadro normativo, esperienze pratiche, problemi applicativi e qualche suggerimento... a cura di Federico Pepè, Agenzia delle Dogane Ufficio delle Dogane di Genova federico.pepe@agenziadogane.it

2 In via generale, l'apposizione sui prodotti importati dell'indicazione del paese di origine è obbligatoriamente prevista solamente dalle norme di alcuni paesi (es. Giappone, USA), i quali conseguentemente dispongono di regole precise per l'attribuzione dell'origine ai fini della marchiatura del prodotto; laddove invece non sussista in merito uno specifico obbligo come è il caso allo stato attuale ad oggi nell'u.e. - apporre o meno l'indicazione di origine sui prodotti è una libera scelta, da doversi effettuare necessariamente in maniera ponderata ed oculata... vediamo come e perché

3 perchè. il contesto normativo di riferimento composto da norme a tutela della corretta informazione dell'acquirente, che reprimono la frode nell'esercizio del commercio, che puniscono le importazioni o le introduzioni nel territorio comunitario di prodotti con segni mendaci (e tale è l'origine della merce), che puniscono l'utilizzo malizioso del proprio marchio... fino a quelle che sono poste a tutela della concorrenza sleale non sempre rendono facile l applicazione del MADE IN

4 Infatti... Il quadro normativo in materia di made in contempla: art. 4 comma 49 Legge 350 del 24/12/2003, Art. 4 comma 49 bis. L. 24 del 24/12/2003 come integrato dall'art. 16 del D.L. 25/09/2009 e 49 ter, Codice del Consumo D. leg art.. 6 (contenuto minimo delle informazioni al consumatore), art. 18, 20 e ss., C.D.C., regole sull'origine non preferenziale artt. 22 e ss. e, N.B. Art. 517 C.P. (violazione penale) Oltre ad una serie di circolari e note

5 Legge del 24 dicembre 2003 n. 350 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2004)". Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.299 del 27 dicembre supplemento ordinario Articolo L'importazione e l'esportazione a fini di commercializzazione ovvero a commercializzazione o la commissione di atti diretti in modo non equivoco alla commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza costituisce reato ed è punita ai sensi dell'articolo 517 del codice penale. Costituisce falsa indicazione la stampigliatura "made in Italy" su prodotti e merci non originari dall'italia ai sensi della normativa europea sull'origine; costituisce fallace indicazione, anche qualora sia indicata l'origine e la provenienza estera dei prodotti o delle merci, l'uso di segni, figure, o quant'altro possa indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana incluso l'uso fallace o fuorviante di marchi aziendali ai sensi della disciplina sulle pratiche commerciali ingannevoli, fatto salvo quanto previsto dal comma 49-bis, ovvero l'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell'italia ai sensi della normativa europea sull'origine senza l'indicazione precisa, in caratteri evidenti, del loro Paese o del loro luogo di fabbricazione o di produzione, o altra indicazione sufficiente ad evitare qualsiasi errore sulla loro effettiva origine estera. Le fattispecie sono commesse sin dalla presentazione dei prodotti o delle merci in dogana per l'immissione in consumo o in libera pratica e sino alla vendita al dettaglio. La fallace indicazione delle merci può essere sanata sul piano amministrativo con l'asportazione a cura ed a spese del contravventore dei segni o delle figure o di quant'altro induca a ritenere che si tratti di un prodotto di origine italiana. La falsa indicazione sull'origine o sulla provenienza di prodotti o merci può essere sanata sul piano amministrativo attraverso l'esatta indicazione dell'origine o l'asportazione della stampigliatura "made in Italy". Le false e le fallaci indicazioni di provenienza o di origine non possono comunque essere regolarizzate quando i prodotti o le merci siano stati già immessi in libera pratica.

6 I COMMI 49bis e 49 ter SONO STATI INSERITI NELL ART. 4 DELLA LEGGE 350 DEL 2003 DOPO IL COMMA 49 DALL ART. 16 COMMA 6 DEL DECRETO-LEGGE DEL 25 SETTEMBRE 2009 N. 135 Decreto-legge del 25 settembre 2009 n. 135 (Legge di conversione n.166 del 20/11/2009) Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee Articolo 16 - Made in Italy e prodotti interamente italiani 49-bis. Costituisce fallace indicazione l'uso del marchio, da parte del titolare o del licenziatario, con modalità tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana ai sensi della normativa europea sull'origine, senza che gli stessi siano accompagnati da indicazioni precise ed evidenti sull'origine o provenienza estera o comunque sufficienti ad evitare qualsiasi fraintendimento del consumatore sull'effettiva origine del prodotto, ovvero senza essere accompagnati da attestazione, resa da parte del titolare o del licenziatario del marchio, circa le informazioni che, a sua cura, verranno rese in fase di commercializzazione sulla effettiva origine estera del prodotto. Il contravventore è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro ad euro ter. E' sempre disposta la confisca amministrativa del prodotto o della merce di cui al comma 49-bis, salvo che le indicazioni ivi previste siano apposte, a cura e spese del titolare o del licenziatario responsabile dell'illecito, sul prodotto o sulla confezione o sui documenti di corredo per il consumatore.

7 Codice del Consumo D. lgs art 18: "pratiche commerciali tra professionisti e consumatori : qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale ivi compresa la pubblicita' e la commercializzazione del prodotto, posta in essere da un professionista, in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un prodotto ai consumatori; art. 20: pratiche commerciali scorrette, una pratica commerciale e' scorretta se e' contraria alla diligenza professionale, ed e' falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale e' diretta o del membro medio di un gruppo qualora la pratica commerciale sia diretta a un determinato gruppo di consumatori;

8 Art. 22. Omissioni ingannevoli CODICE AL CONSUMO 1. E' considerata ingannevole una pratica commerciale che nella fattispecie concreta, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, nonche' dei limiti del mezzo di comunicazione impiegato, omette informazioni rilevanti di cui il consumatore medio ha bisogno in tale contesto per prendere una decisione consapevole di natura commerciale e induce o e' idonea ad indurre in tal modo il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso.

9 Del resto Il marchio di origine assolve più funzioni: A) quella di fornire al consumatore un'informazione aggiuntiva sul prodotto che intende acquistare (in questo caso costituisce uno strumento indiretto di promozione delle vendite qualora i consumatori colleghino l'origine da un determinato paese a caratteristiche di miglior qualità), B) quella di prevenire pratiche fraudolente da parte di produttori ed importatori,

10 La dicitura made in ha l'obiettivo di informare il consumatore circa l'origine del prodotto, ma tale indicazione di origine si riferisce al luogo dove avviene la produzione o dove risiede il titolare del marchio? Ed inoltre, tutte le merci sono uguali ai fini della valutazione circa la corretta apposizione del made in? Le novellazioni in materia ed il contributo giurisprudenziale non sempre hanno dato luogo ad un quadro giuridico-applicativo ben chiaro... si spazia dall' origine doganale a quella che la giurisprudenza definisce origine imprenditoriale e da ultimo i rilievi più problematci sono sorti relativamente al comma 49 bis

11 Art 49 bis Pertanto, pur volendo mantenere una finalità di tutela del prodotto italiano, il legislatore ha inteso muoversi in un ottica di depenalizzazione limitando le ipotesi di reato a tutti quei casi la cui condotta attiva o omissiva lasci evincere un chiaro intento fraudolento, relegando le ipotesi di minore valenza decettiva al ben differente contesto dell illecito amministrativo.

12 considerato che la novella dell art. 49 bis, riguardante l utilizzo fallace del marchio come in oggetto interpretata, non può per ovvie ragioni di carattere logico sistematico non riflettersi sui casi di fallace indicazione di origine ex art. 49 cit. sin ora oggetto di contestazione da parte di quest Ufficio e sulle interpretazioni che tale normativa aveva subito nel tempo da parte della Direzione Centrale Antifrode (vedi tra le altre la nota 20/d del 13/05/05 che chiariva l obbligo di procedere alla contestazione del reato di cui al 517 C.P. a fronte al rinvenimento di tutti quei prodotti recanti la scritta Italy o il nome di una città italiana), è opportuno rivedere il quadro di insieme per non incorrere nelle contestazioni doganali

13 Consiglio di strategia Innanzi tutto in via generale un corretto approccio all accertamento doganale con riferimento al particolare aspetto della fallace indicazione non può prescindere da una valutazione di tutti gli indici sintomatici di una possibile volontà fraudolenta quali ad esempio, la presenza di bandierine o emblemi invocanti l Italia, dimensioni della dicitura ritenuta fallace e quanto altro possa indurre al meccanismo associativo tra il prodotto e l Italia ritenuto fraudolento e malizioso che vada oltre il legittimo diritto da parte dell importatore o distributore della merce all apposizione delle proprie generalità o costituisca addirittura adempimento di obbligo di legge; la tipologia di bene assume assoluta rilevanza in tale senso (parlare di made in in relazione ad un prodotto di pelletetria non assume la stessa valenza qualora la medesima dicitura sia apposta su un tombino..)

14 In conclusione con il nuovo 49 bis Rimangono fuori dall ambito applicativo della normativa penale a vantaggio di quella amministrativa le contestazioni ex art. 49 bis aventi ad oggetto il fallace utilizzo dei marchi registrati e non (senza la specifica del luogo di produzione della merce o della dicitura importato da ) unitamente a tutta la casistica avente ad oggetto l indicazione della ragione sociale dell azienda distributrice o importatrice compreso l indirizzo della stessa sede o delle sedi delle ramificazioni societarie in Italia. È appena il caso di sottolineare che il marchio unitamente all indirizzo, o anche l indirizzo isolatamente considerato, nulla aggiungono o tolgono ai fini della qualifica come illecito amministrativo dei casi de quibus le cui modalità operative di regolarizzazione sono disciplinate dalla circolare 2534/RI del 11/02/2010 dell Area Verifiche e Controlli e Attività Antifrode.

15 Consiglio di strategia In sostanza, la condotta penalmente rilevante idonea ad integrare l ipotesi di fallace indicazione di origine o di uso fallace o fuorviante di marchi aziendali ai sensi della disciplina sulle cd pratiche ingannevoli sarà quella connotata da un quid pluris che attribuisca (come del resto chiarito dalla nota prot. n /ru del della Dir. Centrale GT) alla lacunosa indicazione sull origine estera del prodotto, in presenza del marchio italiano o della ragione sociale con annesso indirizzo o meno, quel carattere malizioso di artifizio o raggiro finalizzato ad ingenerare nel consumatore volutamente l erronea convinzione dell origine italiana del prodotto

16 Consiglio di strategia Rimane inteso che l utilizzo del solo marchio non costituisce neanche illecito amministrativo richiedendo la norma un uso fallace o fuorviante dello stesso Che fare allora in caso di dubbio?

17 Suggerimenti: IMPORTATORI: dare istruzioni chiare al proprio (affidabile) fornitore; infatti le istruzioni fornite per iscritto relative ad una corretta etichettatura del prodotto datate precedentemente allo sdogamento sono sintomatiche della mancanza di una volontà fraudolenta, controbilanciare in maniera proporzionata (compatibilmente con le caratteristiche della tipologia di merce e degli imballaggi) la presenza di scritte richiamanti l'italianità del prodotto od altre, con le diciture made in Cina o con la dicitura importato da... considerare che le valutazioni dei casi problematici tengono conto necessariamente della tipologia del prodotto di interesse: la valutazione di una determinata dicitura dubbia in relazione ad un prodotto tessile o calzaturiero verrà effettuata in maniera più rigorosa da parte della Dogana vista la PRIMAZIA che l'italia ha nel mondo nei settori di interesse tenere in debita considerazione che le indicazioni di tracciabilità obbligatorie per alcune tipologie dil prodotto (indirizzo e ragione sociale del produttore importatore) non sostituiscono quelle all'origine della merce, ma si giustappongono alle medesime

18 In generale rimane poi fermo il principio per cui qualora sussistano dubbi sull'attribuzione dell'origine ad un prodotto per le trasformazioni subite in Italia o in un paese dell'unione Europea è possibile chiedere una I.V.O., INFORMATIVA VINCOLANTE SULL'ORIGINE AGLI UFFICIO DOGANALI COMPETENTI (dogane.tributi.applicazione@agenziadogane.it) L ufficio delle Dogane di Genova è a disposizione per qualunque chiarimento

19 Operatori in dogana: A) in caso di dubbio fare uso dell'istituto della visita preventiva in maniera tale da visionare la merce antecedentemente al momento giuridicamente vincolante della procedura doganale per formalizzare (se del caso) la propria volontà di regolarizzazione della merce, B) effettuare un reale contradditorio al momento dell'accertamento antecedentemente alla verbalizzazione della contestazione da parte del Funzionario che sta procedendo all'accertamento (ad es. documentare la natura di bene composito del prodotto sottoposto a valutazione, documentare con copie di contratti la destinazione finale del prodotto se destinato non al consumatore finale ma ad altri tipi di mercati ecc... C) informarsi all'u.r.p. della Dogana o presso l'ufficio Antifrode o presso le Sezioni Doganali competenti per l operazione di interessein via preventiva

20 LOTTA alla CONTRAFFAZIONE

21 Nei controlli per il contrasto ai traffici illeciti i funzionari dell Ufficio delle Dogane di Genova hanno effettuato nel 2011,, anche in collaborazione con i militari della Guardia di Finanza, sequestri per oltre articoli contraffatti dei più svariati prodotti, in gran parte effettuati attraverso il controllo dei flussi di traffico provenienti dall Estremo Oriente.

22 sequestri di borse con marchi contraffatti (L.V. e G.) e di pezzi di prodotti marcati A. M. e B.;

23 Sequestro di pannelli solari con marchio contraffatto,, per un valore di mercato pari a , che vanno ad inserirsi nelle frodi, in aumento, inerenti prodotti per l utilizzo delle energie rinnovabili;

24 violazione sul modello coperto da brevetto per n n 182 moto scooter; fermati articoli religiosi con effigi di pontefici portati all attenzione attenzione del soggetto vaticano titolare dei diritti di P.I. con recupero dei «royalties» inserite nel valore imponibile. presso la Sezione Operativa di Rivalta Scrivia, l attivitl attività antifrode ha portato alla scoperta di 14 casi di contraffazione di merce varia riconducibili a svariati marchi noti.

25 Fino ad importare quanto necessario a radicare la struttura criminosa direttamente nel nostro territorio

26 Il termine contraffazione viene usato, nel linguaggio comune, per indicare tutte quelle merci che in generale sono considerate non genuine o pericolose, o che non rispondono ai requisiti minimi previsti per la tipologia alla quale appartengono, ovvero che recano segni o elementi distintivi falsi o mendaci. Una merce è contraffatta quando - ai sensi del Regolamento CE n.1383/2003 alla stessa è stato apposto senza autorizzazione un marchio di fabbrica o di commercio identico a quello validamente registrato o che non possa essere distinto nei suoi aspetti essenziali da tale marchio di fabbrica o di commercio. Il fenomeno della contraffazione ha gravi ripercussioni sull economia del nostro Paese e dell Unione europea e interessa tutti i settori merceologici: farmaci, prodotti alimentari, sigarette, giocattoli, abbigliamento e prodotti elettronici sono i prodotti che maggiormente, e quasi giornalmente, vengono sequestrati in Italia perché importati in violazione di un diritto di proprietà intellettuale.

27 Alcune note sulla contraffazione Per contraffazione deve intendersi la condotta tesa a far assumere al marchio falsificato qualità tali da ingenerare confusione sull autentica provenienza del prodotto, con possibile induzione in inganno dei consumatori. L alterazione, invece, dovrebbe consistere nella modificazione parziale di un marchio genuino. La condotta punibile deve comunque cadere sul segno distintivo oggetto di registrazione e non sugli strumenti (punzone, stampo, cliché, ecc.) necessari per riprodurre il segno mediante l eliminazione o l aggiunta di elementi costitutivi marginali. Secondo un consolidato orientamento dottrinale si ha contraffazione quando il marchio altrui venga riprodotto abusivamente, in modo più o meno ben riuscito, oppure venga imitato. Integra l alterazione la manomissione, rara nella prassi, del contrassegno genuino apposto dall'avente diritto, tale da indurre i consumatori a confondere la provenienza del prodotto. In giurisprudenza si precisa che la fede pubblica tutelata dall'art. 473 può essere pregiudicata solo da condotte che realizzino segni difficilmente distinguibili dall'originale a causa della presenza di "caratteri similari di assai notevole rilievo", cosicché il parametro per accertare la presenza di una imitazione punibile è quello dell'esame attento e diretto da parte del consumatore medio. Integrano la fattispecie in esame, dunque, solo le imitazioni che possono essere rilevate mediante la comparazione tra marchio genuino e marchio "copiato" (diversamente che nell'art. 517 c.p. in cui è sufficiente che il pericolo di confusione avvenga nel corso dei consueti traffici commerciali), sicché basta una somiglianza generica e superficiale (Cass., V, 26 giugno 1996; V, 7 aprile 1995). Il rischio di confusione richiede che il marchio contraffatto sia utilizzato per contrassegnare prodotti o servizi identici o affini a quelli del marchio registrato, cosicché il pubblico possa essere tratto in inganno non distinguendo beni provenienti da fonti diverse. L elaborazione civilistica individua l affinità tra prodotti quando in concreto sussistano le condizioni per cui il pubblico possa ritenere che il prodotto con il marchio imitato provenga dalla stessa impresa di quello registrato, con il superamento, dunque, di comparazioni strettamente merceologiche. In sintesi, in dottrina si ritiene che la valutazione in questione debba essere condotta sulla base di un esame sintetico che tenga conto degli elementi di similitudine e di quelli distintivi ma, soprattutto, dell'impressione di insieme e della specifica categoria di consumatori a cui il prodotto è destinato.

28 Col regolamento di base Reg. (CE)1383/2003 la normativa comunitaria di base ha inteso rafforzare il contrasto al commercio illegale, sul piano internazionale, di merci contraffatte e/o usurpative, precisando le misure da adottare alle frontiere esterne dell Unione Europea nel quadro degli accordi a tutela dei diritti sulla proprietà intellettuale e sui prodotti originali.

29 Che cos è FALSTAFF? Il progetto di lotta alla contraffazione, elaborato dall Agenzia delle Dogane, si concretizza nella predisposizione di un portale web informativo a disposizione di personale interno dell Agenzia e dei consumatori. Il portale è alimentato direttamente dalle associazioni di categoria per quanto concerne gli aspetti legati agli standard di qualità e di sicurezza e dai titolari di diritti di proprietà intellettuale per quanto concerne gli aspetti legati alla contraffazione di prodotti. Il progetto tiene conto della regolamentazione comunitaria in materia ed ha una propria base giuridica a livello nazionale, nella legge finanziaria 350/2003 che ha previsto all'articolo 4, comma 54, la realizzazione di una banca dati multimediale, per la raccolta dei dati caratteristici, idonei a contraddistinguere i prodotti da tutelare nei confronti dei prodotti sospettati di contraffazione Ad esempio con una sola domanda si possono coprire tutti i paesi dell Unione Europea, relativamente a qualunque forma di brevetto, ritrovato vegetale ecc

30 Esistono strumenti specifici di tutela per i titolari di diritti di proprietà intellettuale? Sì, la base giuridica per l intervento dell Autorità doganale si fonda sul Regolamento (CE) del Consiglio n.1383/2003 del 22 luglio 2003, entrato in vigore nell Unione europea il 1 luglio A tale strumento si è aggiunto il Regolamento (CE) della Commissione n.1891/2004 del 21 ottobre 2004, che ha dettato le modalità di attuazione dello strumento normativo di base. A fronte della suddetta normativa comunitaria, l Agenzia delle Dogane ha poi impartito le istruzioni operative per gli Uffici con circolare n. 32/D del 23 giugno 2004 e con circolare n.74/d del 3 dicembre 2004.

31 In ogni caso, Sul sito dell Agenzia delle Dogane sono disponibili tutte le informazioni necessarie per beneficiare del servizio; Altre iniziative di carattere europeo, per esempio il PIANO D AZIONE DOGANALE EURO-CINESE

32 PIANO D AZIONE DOGANALE EURO- CINESE in materia di diritti sulla Proprieta Intellettuale: la Dogana italiana va all attacco K.A. 1 nello scambio trimestrale di dati tra U.E. e Cina, K.A. 2 nella creazione di una piattaforma - cd network - di porti ed aeroporti cinesi ed europei attraverso cui scambiarsi dati inerenti a prodotti coperti da I.P.R. K.A. 3 nello sistematico scambio dei dati relativi ai sequestri effettuati, anche con il contributo dei Rightholders (formazione, sharing best practise, scambio di funzionari ecc ) con le Autorità interne ad ogni stato membro K.A. 4 ed infine, in ipotesi di partnerariato tra Cina ed Europa (presenti alcuni rappresentanti Indicam)

33 È importante registrare il marchio in Cina affinchè la Dogana cinese possa effettuare in esportazione i sequestri della merce il cui marchio è registrato; n.b. la legge cinese non permette che la Dogana possa sequestrare prodotti che non siano stati registrati in Cina

34 Il caso A. M.: usurpazione del marchio punita non con il 474 cp ma con il 517 ter cp Tra il 474 ed il 517 ter del C.C. FABBRICAZIONE E COMMERCIO DI BENI REALIZZATI USURPANDO TITOLI DI PROPRIETA INDUSTRIALE L art. 517-ter c.p. prevede la punibilità, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni e la multa fino a , di chiunque fabbrica, adopera industrialmente, introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita, pone in vendita o mette in circolazione beni realizzati usurpando un titolo di proprietà industriale o in violazione dello stesso fatte salve le fattispecie di cui agli artt. 473 e 474 c.p.. Laddove il reato usurpativo sia commesso in modo sistematico o attraverso l allestimento di mezzi ed attività organizzate, è prevista l applicazione della confisca (art. 474-bis c.p.), delle circostanze aggravanti (artt. 474-ter, comma 2 e 517-bis, comma 2, c.p.) nonché l applicazione delle attenuanti (art. 517-quinques c.p.) se il colpevole si adopera per aiutare concretamente l autorità di polizia o l autorità giudiziaria nell azione di contrasto.

35 L addentellato normativo Del resto il 517 ter rinvia alla violazione delle ipotesi di proprietà industriale che ricomprende, come noto, e come conferma il codice della proprietà industriale, anche la disciplina dei marchi. Probabilmente è quello l addentellato normativo che permette l applicazione del 517 ter alle ipotesi di usurpazione di marchio.

36 Le due norme IMPORTAZIONE O COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI CON FALSE E FALLACI INDICAZIONI E TUTELA DEL MADE IN ITALY L art. 474 c.p. punisce: - la detenzione per la vendita, la vendita e la messa in circolazione di prodotti con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati - l introduzione nel territorio dello Stato, al fine di trarne profitto, di prodotti con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati USURPAZIONE DI UN TITOLO DI PROPRIETA INDUSTRIALE Il nuovo art. 517-ter c.p. prevede la punibilità con la reclusione fino a due anni di chiunque fabbrica o importa o pone in vendita beni realizzati usurpando un titolo di proprietà industriale o in violazione dello stesso, salvo che ciò non comporti la contraffazione o l alterazione di marchi o brevetti, di segni, distintivi o modelli industriali sanzionabili ai sensi degli artt. 473 e 474 c.p.

37 L art 517 ter scatta quindi: a) sicuramente nei casi di usurpazione illegittima di brevetto, ma anche nei casi di b) concorrenza sleale per imitazione servile cioè quella che pur non potendo essere ascritta alla contraffazione tout court, è in grado di generare confusione nel pubblico circa la provenienza imprenditoriale dei prodotti imitati L imitazione deve cadere sulla forma del prodotto o della sua confezione (contorni, colori, superfici, layout/caratterizzazione grafica) in maniera tale da comunicare la provenienza da un impresa del prodotto stesso (c.d. forma distintiva o individualizzante, come il marchio di forma)

38 Gli estremi della condotta illecita descritta nell art 517 cod. pen. si ravvisano nella imitazione anche generica purchè idonea a determinare l effetto tipico in tale norma prevista, consistente nella idoneità a trarre in inganno il compratore sull origine, provenienza o qualità del prodotto

39 Il principio stabilito dalla Cassazione è chiaro, e sembra voler avvantaggiare i titolari di quei prodotti che pur non essendo sufficientemente imitati in maniera tale da poter essere definiti contraffatti, subiscono il pregiudizio derivane da forme di parassitismo che in maniera subdola determinano in inganno il compratore sull'origine del prodotto

40 Gli articoli appaiono composti da un tessuto plastico riproducente una cartina geografica stilizzata, riportante parte del globo terrestre su sfondo maculato alcuni particolari del prodotto (presenza di meridiani e paralleli, presenza di una vela ecc..) seppur riprodotti in maniera differente integrano ipotesi usurpativa in quanto: i colori sono comunque simili a quelli originali, l effetto maculato è quello tipicamente riconducibile ai prodotti di A.M., ci sono i meridiani e paralleli, inoltre gli elementi decorativi riscontrati sui prodotti supposti essere usurpativi (presenza di piccoli fregi) essendo poco visibili, non sono idonei ad escludere ogni rischio di confusione del prodotto

41 In sostanza (ed in senso atecnico) è un ipotesi più sfumata di contraffazione, vedi clausola di sussidiarietà: contraffarre significa riprodurre un marchio, anche figurativo, nei suoi elementi essenziali, con l effetto di confondere l acquirente; per cui anche se il prodotto tecnicamente non può dirsi contraffatto in quanto CONRONTANTO l originale con il falso non si raggiunge un grado di confondibilità sufficiente a poterlo definire contraffatto, l effetto confusione è comunque garantito

42 L esemplare vero

43 quello usurpativo

44 Nuovo prodotto lancio A.M.? In sostanza, nel caso del prodotto Alviero Martini oggetto di usurpazione, il consumatore avrebbe potuto ritenere di trovarsi di fronte ad una nuova linea di prodotti lanciata dalla A.M.

45 Il caso T. l esemplare usurpativo

46 La fantasia di quello vero

47 La tutela del Diritto di Autore. L arte grafica di S.L. è il risultato di una fusione di elementi orientali ed occidentali, prevalentemente ispirata da una forma di espressione stilistica giapponese composta da figure femminili fatte con uno stile piatto e morbido come nelle tradizionali stampe giapponesi, da figure di fiori sorridenti, di stelle luccicanti, di ragazze riservate ed appassionate, di colori dell arcobaleno, di bambini, da una serie di singoli personaggi od oggetti stilisticamente ben caratterizzati e di molte altre uniche ed incredibili visioni artistiche che popolano il mondo di T. L originalità ed il buon gusto di detta forma espressiva, che trasmette un senso di ottimismo e serenità, sono stati apprezzati e percepiti dal gran pubblico che ne ha determinato il successo in tutto il mondo.

48 Innanzi tutto il Tribunale di Milano ha riconosciuto a T. la protezione da parte della legge sul Diritto di Autore al pari di ogni altra opera dell ingegno appartenente ad uno dei linguaggi o generi artistici noti alla tradizione occidentale, purchè frutto di creazione originale; conseguentemente a T. deve essere riconosciuto il diritto esclusivo di utilizzare economicamente lo stile grafico, stile grafico che grazie al suo pregio estetico della creatività ed individualità gode della doppia tutela della legge n. 633 del 1941 e dell art. 239 del D.Lgs n. 30 del 10/02/2005; ma anche del 2577 C.C. che recita l autore ha diritto esclusivo di pubblicare l opera e utilizzarla economicamente e al secondo comma specifica che l autore anche dopo l eventuale cessione di questi diritti può rivendicare la cessione e opporsi a qualsiasi deformazione o modificazione dell opera che pregiudichi il suo onore o la sua reputazione.

49 l usurpazione Questo è il classico caso di merce usurpativa, in quanto, senza il consenso del titolare del diritto di autore o dei diritti connessi o del titolare dei diritti relativi al disegno o modello registrato o meno, si importano prodotti che ad una semplice immediata comparazione con gli originali appaiono fortemente caratterizzati da uno stile grafico comune, e gli elementi di dettaglio del prodotto usurpativo importato oltre che non permettere la distinzione tra il prodotto vero e quello falso non si può dire neanche possano essere ritenuti frutto di apporto creativo infatti nel caso de quo, i personaggi T. apparivano riportati sulle borse false che quindi, difficilmente le si può definire contraffatte, ma usurpative sicuramente si.

50 Il principio riecheggia in altre pronunce costituisce un rischio di confusione la possibilità che il pubblico creda che i prodotti o i servizi in questione provengano dalla stessa impresa o, eventualmente, da imprese economicamente collegate (sentenza del Tribunale )

51 O ancora, di contraffazione cd evolutiva, in tutti quei casi in cui il terzo apporti all'idea inventiva dei miglioramenti anche in questo caso egli incorre nella sanzione prevista per un atto di contraffazione che si sostanzia in una aggiunta di particolari insufficiente rispetto all idea di base che viene di fatto sfruttata

52 Visiting W.c.o. site per I.P.M. tool

53 Grazie per l attenzione federico.pepe@agenziadogane.it

Piano sanzionatorio del Regolamento 1169/2011

Piano sanzionatorio del Regolamento 1169/2011 Piano sanzionatorio del Regolamento 1169/2011 Napoli, 29 Maggio 2015 Avv. Chiara Marinuzzi 1 Nuovo regolamento quali sanzioni? I regolamenti comunitari non sono dotati di un proprio apparato sanzionatorio

Dettagli

INCONTRO INFORMATIVO

INCONTRO INFORMATIVO INCONTRO INFORMATIVO BARI 10 GIUGNO 2010 AGENZIA DELLE DOGANE UFFICIO DELLE DOGANE DI BARI E CONFINDUSTRIA BARI LA DISCIPLINA DEL MADE IN TRA ILLECITI AMMINISTRATIVI E REATI PENALI RELATORE GIOACCHINO

Dettagli

LA TUTELA DEL MADE IN ITALY

LA TUTELA DEL MADE IN ITALY LA TUTELA DEL MADE IN ITALY Introduzione La tutela del "made in Italy" ha vissuto un notevole travaglio normativo e giurisprudenziale, originato dalla necessità di aumentare le difese del mercato nazionale

Dettagli

DDL SVILUPPO : INASPRITE LE SANZIONI SULLA CONTRAFFAZIONE

DDL SVILUPPO : INASPRITE LE SANZIONI SULLA CONTRAFFAZIONE DDL SVILUPPO : INASPRITE LE SANZIONI SULLA CONTRAFFAZIONE Gli interventi chiave del Ddl Sviluppo (il collegato alla manovra estiva) approvato recentemente in Senato spaziano su tante materie che vanno

Dettagli

Legge 23 luglio 2009, n. 99. "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia"

Legge 23 luglio 2009, n. 99. Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia Legge 23 luglio 2009, n. 99 "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009 Supplemento

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE FANTINATI, SARTI, GALLINELLA, CARIELLO, CRIPPA, CANCELLERI, DA VILLA, VALLASCAS, DELLA VALLE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE FANTINATI, SARTI, GALLINELLA, CARIELLO, CRIPPA, CANCELLERI, DA VILLA, VALLASCAS, DELLA VALLE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 4093 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI FANTINATI, SARTI, GALLINELLA, CARIELLO,

Dettagli

La tutela del Made in Italy : normativa e casi pratici

La tutela del Made in Italy : normativa e casi pratici La tutela del Made in Italy : normativa e casi pratici Dott. Marco Casolaro Ufficio delle Dogane di Livorno marco.casolaro@agenziadogane.it VOIP 253483 Agenzia delle Dogane Controlli Tributari Tutela dell

Dettagli

Sezione Delitti contro l industria e il commercio

Sezione Delitti contro l industria e il commercio Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Delitti contro l industria e il commercio ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE

Dettagli

False e fallaci indicazioni di origine o di provenienza delle merci: quali conseguenze per le imprese?

False e fallaci indicazioni di origine o di provenienza delle merci: quali conseguenze per le imprese? False e fallaci indicazioni di origine o di provenienza delle merci: quali conseguenze per le imprese? L'indicazione origine o provenienza dell'opera dell'ingegno e del prodotto industriale si può riferire

Dettagli

MADE IN: REQUISITI E DISCIPLINA APPLICABILE ALLE FASI E PROCESSI DI PRODUZIONE ALL ESTRO DI CAPI MADE IN ITALY E ASPETTI PRATICI

MADE IN: REQUISITI E DISCIPLINA APPLICABILE ALLE FASI E PROCESSI DI PRODUZIONE ALL ESTRO DI CAPI MADE IN ITALY E ASPETTI PRATICI MADE IN: REQUISITI E DISCIPLINA APPLICABILE ALLE FASI E PROCESSI DI PRODUZIONE ALL ESTRO DI CAPI MADE IN ITALY E ASPETTI PRATICI Convegno «La Moda Italiana all Estero» 11 Marzo 2015 Avv. Giacomo Bonelli

Dettagli

NORME COMUNITARIE E NORME NAZIONALI PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI. E L ORIGINE?

NORME COMUNITARIE E NORME NAZIONALI PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI. E L ORIGINE? NORME COMUNITARIE E NORME NAZIONALI PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI. E L ORIGINE? Torino, 22 novembre 2010 Avv. Neva Monari Avvocati per l impresa Qualità vuol dire soddisfare le aspettative

Dettagli

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. PARTE SPECIALE I Contraffazione e Delitti contro l Industria ed il Commercio ai sensi del Decreto Legislativo 8

Dettagli

I controlli doganali in materia di contraffazione

I controlli doganali in materia di contraffazione I controlli doganali in materia di contraffazione Dott. Leonardo Stillavato Capo Area Verifiche, Controlli e Attività Antifrode Ufficio delle Dogane di Torino Telefono 0113484620 IL QUADRO NORMATIVO La

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale H

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Parte Speciale H Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - Ai Sensi del D.Lgs 231/01 Approvato dal Consiglio d Amministrazione della SITI B&T Group S.p.a. con delibera del 11/06/2014 Versione 1/2014 [ S I T I B

Dettagli

PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO

PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE M DELITTI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO INDICE 1. FUNZIONE DELLA PARTE SPECIALE

Dettagli

La violazione dei diritti di proprietà industriale: contraffazione e concorrenza sleale. Torino, 24 novembre 2014

La violazione dei diritti di proprietà industriale: contraffazione e concorrenza sleale. Torino, 24 novembre 2014 La violazione dei diritti di proprietà industriale: contraffazione e concorrenza sleale Torino, 24 novembre 2014 1 AGENDA 1. Norme di riferimento a) Tutela civile b) Tutela penale c) Concorrenza sleale

Dettagli

Roma 11 agosto Alle Direzioni regionali LORO SEDI. Agli Uffici delle dogane LORO SEDI

Roma 11 agosto Alle Direzioni regionali LORO SEDI. Agli Uffici delle dogane LORO SEDI Roma 11 agosto 2009 Protocollo: 110635/RU Rif.: ns. Allegati: Alle Direzioni regionali Agli Uffici delle dogane E, p.c.: - All Ufficio Antifrode centrale - All Area centrale gestione tributi e rapporto

Dettagli

ORIGINI DEL MADE IN ITALY

ORIGINI DEL MADE IN ITALY Avv. Marco Mario Locatelli ORIGINI DEL MADE IN ITALY Cosa si intende per made in Italy? Ogni parola o segno che indica la provenienza italiana del prodotto sul quale è apposto Esempi: Avv. Marco Mario

Dettagli

LA RESPONSABILITA DEL PRODUTTORE ASPETTI LEGALI. Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano - Bruxelles

LA RESPONSABILITA DEL PRODUTTORE ASPETTI LEGALI. Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano - Bruxelles LA RESPONSABILITA DEL PRODUTTORE ASPETTI LEGALI Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano - Bruxelles 1 PRINCIPI LEGISLAZIONE ALIMENTARE Art. 17 par. 1 Reg.CE 178/02: Spetta

Dettagli

Istituto Salumi Italiani Tutelati

Istituto Salumi Italiani Tutelati Italiani Tutelati Istituto Salumi Il decreto legislativo n.297/2004 Italiani Tutelati Istituto Salumi Nasce dalla necessità di rendere efficaci le seguenti disposizioni: Reg. CE 510/2006 (artt. 10, 11

Dettagli

i reati in tema di falsità

i reati in tema di falsità i reati in tema di falsità intro L'art. 25-bis del D. Lgs. 231/2001 ha esteso la responsabilità amministrativa dell ente ai reati in materia di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori

Dettagli

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 maggio 2014, n

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 maggio 2014, n Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 maggio 2014, n. 21256 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 14 febbraio 2013, la Corte d appello di Salerno ha confermato la sentenza del Tribunale di

Dettagli

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.

TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE G: REATI DI FALSO IN MATERIA DI MARCHI, BREVETTI

Dettagli

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO Parte Speciale 9: I reati contro l industria ed il commercio Parte Speciale 9 I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO Revisione Data Descrizione Redatto da Revisionato da Approvato da 0 19.07.2018 Aggiornamento

Dettagli

GUARDIA DI FINANZA Comando Provinciale di Oristano

GUARDIA DI FINANZA Comando Provinciale di Oristano GUARDIA DI FINANZA Comando Provinciale di Oristano LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE Oristano, 30 maggio 2013 IN BREVE Il fenomeno contraffazione I compiti della Guardia di Finanza Gli strumenti e le strategie

Dettagli

Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001

Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 INDICE Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 PARTE SPECIALE G I REATI CONTRO L INDUSTRIA E IL COMMERCIO 125 1. I reati contro l industria e il

Dettagli

MINUTA. Roma, 30 novembre Alle Direzioni regionali LORO SEDI. Agli Uffici delle dogane LORO SEDI. e, p. c.

MINUTA. Roma, 30 novembre Alle Direzioni regionali LORO SEDI. Agli Uffici delle dogane LORO SEDI. e, p. c. MINUTA Roma, 30 novembre 2009 Protocollo: 155971 R.U. Alle Direzioni regionali LORO SEDI Rif.: 33281 R.I. del 12/11/2009 Allegati: 1 Agli Uffici delle dogane LORO SEDI e, p. c. Alla Direzione centrale

Dettagli

alimentare: 1 Cinzia F. Coduti

alimentare: 1 Cinzia F. Coduti La contraffazione e la sofisticazione alimentare: l impatto sull economia 1 Cinzia F. Coduti 2 3 «L ultimo «Lultimo delitto finalmente che io comprendo sotto questo titolo, è la vendita de cibi guasti

Dettagli

OSM Deve garantire la conformità del mangime in punto igiene e sicurezza e in punto corretta presentazione.

OSM Deve garantire la conformità del mangime in punto igiene e sicurezza e in punto corretta presentazione. Perugia, 20 ottobre 2017 Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano giorgia.andreis@andreiseassociati.it 1 OSM Deve garantire la conformità del mangime in punto igiene e sicurezza

Dettagli

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO

I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Rev. N 1 Data: [02.08.2016] Parte Speciale 9 I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE

Dettagli

PANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO

PANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO PANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO Bologna, 3 maggio 2017 Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano Avv. Giorgia Andreis - 1 LEGISLAZIONE Normative

Dettagli

Diritti proprietà intellettuale

Diritti proprietà intellettuale Diritti proprietà intellettuale Il regolamento applicativo n. 1981/2004 descrive le procedure da seguire per la richiesta di intervento dell autorità doganale; individua i mezzi di prova attestanti la

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 GIUGNO 2014, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 GIUGNO 2014, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 GIUGNO 2014, N. 26478: il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione

Dettagli

Attività della Guardia di Finanza nell azione di contrasto al fenomeno della contraffazione

Attività della Guardia di Finanza nell azione di contrasto al fenomeno della contraffazione 1 Attività della Guardia di Finanza nell azione di contrasto al fenomeno della contraffazione Roma, 11 maggio 2006 2 Il fenomeno della contraffazione ha negli ultimi anni assunto una valenza estremamente

Dettagli

Summer School Univr Fashion Week Edizione 2018 Case study in materia di marchi patronimici

Summer School Univr Fashion Week Edizione 2018 Case study in materia di marchi patronimici Summer School Univr Fashion Week Edizione 2018 Case study in materia di marchi patronimici Diletta Danieli Ph.D. 1 Contenuti della presentazione 1) Il marchio patronimico e il suo ruolo nel settore della

Dettagli

Profili Penali della violazione di norme in materia di sicurezza dei giocattoli

Profili Penali della violazione di norme in materia di sicurezza dei giocattoli Profili Penali della violazione di norme in materia di sicurezza dei giocattoli Avv. Riccardo Castiglioni - Studio Legale Castiglioni Marchetti le Divelec Baratta - Torino, 9 novembre 2015 decreto legislativo

Dettagli

PRESENTAZIONE COMUNICAZIONALE DEL PRODOTTO

PRESENTAZIONE COMUNICAZIONALE DEL PRODOTTO PRESENTAZIONE COMUNICAZIONALE DEL PRODOTTO Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano giorgia.andreis@andreiseassociati.it 1 PRESENTAZIONE ED ETICHETTATURA DEL PRODOTTO ALIMENTARE

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001. Parte Speciale 5 Reati contro l industria ed il commercio

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001. Parte Speciale 5 Reati contro l industria ed il commercio FONDAZIONE EDMUND MACH FEM MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001 Parte Speciale 5 Reati contro l industria ed il commercio Adottato con deliberazione del CdA n. 1 del 26/5/2015,

Dettagli

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E TUTELA DEL MADE IN ITALY

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E TUTELA DEL MADE IN ITALY PRATO 19 GIUGNO 2007 LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE E TUTELA DEL MADE IN ITALY Direzione Regionale per la Toscana Ufficio Antifrode LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE e TUTELA DEL MADE IN ITALY FONTI NORMATIVE POTERI

Dettagli

PARTE SPECIALE K I DELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO EX ART. 25 BIS-1 D.LGS. 231/01

PARTE SPECIALE K I DELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO EX ART. 25 BIS-1 D.LGS. 231/01 PARTE SPECIALE K I DELITTI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO EX ART. 25 BIS-1 D.LGS. 231/01 Revisione Data Descrizione Approvato da 0 12/10/2017 Adozione CdA 1 1.FINALITA La Parte Speciale ha la finalità

Dettagli

INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MARCHI DI IMPRESA. Un esperienza

INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MARCHI DI IMPRESA. Un esperienza INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MARCHI DI IMPRESA Un esperienza IG: una realtà globale La tutela sui generis no! Quale tutela? Un approccio globale e integrato Le nostre IG I nostri marchi UE, USA, CINA e RUSSIA

Dettagli

W W W.AVVOCATOIORIO.IT

W W W.AVVOCATOIORIO.IT Sull obbligo o meno per il venditore di mantenere la disponibilità delle parti di ricambio alla stregua della normativa italiana e di quella dei principali paesi europei Incontro Maurizio Iorio Avvocato

Dettagli

MADE IN La tutela del MADE IN: tra legislazione nazionale e regole internazionali comunitarie

MADE IN La tutela del MADE IN: tra legislazione nazionale e regole internazionali comunitarie MADE IN La tutela del MADE IN: tra legislazione nazionale e regole internazionali comunitarie Giovanni F. Casucci Accordo di Madrid sulla repressione delle false o ingannevoli indicazioni di - Art. 1 -

Dettagli

Schréder S.p.A. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo [ex D. Lgs. 231 del 2001] Parte Speciale - 5 -

Schréder S.p.A. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo [ex D. Lgs. 231 del 2001] Parte Speciale - 5 - Schréder S.p.A. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo [ex D. Lgs. 231 del 2001] Parte Speciale - 5 - Edizione Marzo 2012 PARTE SPECIALE 5 - Reati contro l industria e il commercio Schréder S.p.a.

Dettagli

Nucleo Speciale Tutela Mercati

Nucleo Speciale Tutela Mercati Nucleo Speciale Tutela Mercati Tenente Colonnello Pietro Romano 2ª giornata Bari 17 ottobre 2014 Guardia di Finanza LA CONTRAFFAZIONE merci contraffatte merci usurpative prodotti con marchio di fabbrica

Dettagli

L ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA NEL CONTRASTO ALLA CONTRAFFAZIONE

L ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA NEL CONTRASTO ALLA CONTRAFFAZIONE Guardia di Finanza L ATTIVITÀ DELLA GUARDIA DI FINANZA NEL CONTRASTO ALLA CONTRAFFAZIONE Ten. Col. Luigi SMURRA C.teGruppo Tutela Mercato Beni e Servizi Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza

Dettagli

5 REPARTO AFFARI GENERALI VICENZA, 15 NOVEMBRE T. Col. CCrn Francesco MEROLA T. Col. CCrs Massimo RONDANA Aeronautica Militare

5 REPARTO AFFARI GENERALI VICENZA, 15 NOVEMBRE T. Col. CCrn Francesco MEROLA T. Col. CCrs Massimo RONDANA Aeronautica Militare 5 REPARTO AFFARI GENERALI L AERONAUTICA MILITARE E LA TUTELA DELLA PROPRIETA INTELLETTUALE: PUNTO DI SITUAZIONE VICENZA, 15 NOVEMBRE 2012 T. Col. CCrn Francesco MEROLA T. Col. CCrs Massimo RONDANA I marchi

Dettagli

Articoli del Codice Penale

Articoli del Codice Penale Articoli del Codice Penale Per rendere più incisiva la repressione della pirateria audiovisiva, accanto ai reati previsti dalla L. 633/41, il codice penale annovera al suo interno ulteriori fattispecie,

Dettagli

L attuazione della Direttiva 2005/60/CE (III Direttiva Antiriciclaggio)

L attuazione della Direttiva 2005/60/CE (III Direttiva Antiriciclaggio) Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752 Direttore responsabile: Antonio Zama L attuazione della Direttiva 2005/60/CE (III Direttiva Antiriciclaggio) 04 Febbraio 2007 Maurizio Arena E stata

Dettagli

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in segni di riconoscimento

PARTE SPECIALE Terza Sezione. Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in segni di riconoscimento PARTE SPECIALE Terza Sezione Reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in segni di riconoscimento INDICE PARTE SPECIALE Terza Sezione 1. I reati di falsità in monete,

Dettagli

Responsabilità penale dei professionisti e degli amministratori

Responsabilità penale dei professionisti e degli amministratori Responsabilità penale dei professionisti e degli amministratori Pubblicato il 17 febbraio 2008 Responsabilità dei professionisti Prendendo spunto dalla sentenza n. 79 del Tribunale di Verona depositata

Dettagli

CONVEGNO MULTIFOCALE Nuovi argomenti di confronto e di discussione in materia di sicurezza alimentare

CONVEGNO MULTIFOCALE Nuovi argomenti di confronto e di discussione in materia di sicurezza alimentare CONVEGNO MULTIFOCALE Nuovi argomenti di confronto e di discussione in materia di sicurezza alimentare Rovigo, 30 maggio 2014 L origine territoriale dei prodotti alimentari: stato della legislazione e problematiche

Dettagli

Origine delle merci, marchi di origine e segni di provenienza nel commercio internazionale

Origine delle merci, marchi di origine e segni di provenienza nel commercio internazionale Origine delle merci, marchi di origine e segni di provenienza nel commercio internazionale CC.I.A.A. di Forlì - Cesena 25 Novembre 2010 2009 coordinatore: C.C.I.A.A. di Forlì - Cesena relatori: Avv. Enzo

Dettagli

OCCHIO AL DOWNLOAD E UPLOAD!!! DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE TUTELANO ANCHE TE!!!

OCCHIO AL DOWNLOAD E UPLOAD!!! DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE TUTELANO ANCHE TE!!! OCCHIO AL DOWNLOAD E UPLOAD!!! DIRITTI DI PROPRIETA INDUSTRIALE TUTELANO ANCHE TE!!! Lezione n 1 PROPRIETA INTELLETTUALI, CONTRAFFAZIONE e PIRATERIA?? Benefici, opportunità, danni PROPRIETA INTELLETTUALE

Dettagli

Uso nel solo territorio di uno Stato membro e nullità per malafede del marchio comunitario

Uso nel solo territorio di uno Stato membro e nullità per malafede del marchio comunitario Uso nel solo territorio di uno Stato membro e nullità per malafede del marchio comunitario Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto amministrativo E' nullo il marchio comunitario che viene registrato in malafede,

Dettagli

d iniziativa dei senatori SCARPA BONAZZA BUORA, ALLEGRINI, COMINCIOLI, DELOGU, FASANO, GIORDANO, MAZZARACCHIO, PICCIONI, PICCONE, SANTINI e SANCIU

d iniziativa dei senatori SCARPA BONAZZA BUORA, ALLEGRINI, COMINCIOLI, DELOGU, FASANO, GIORDANO, MAZZARACCHIO, PICCIONI, PICCONE, SANTINI e SANCIU Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1331 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori SCARPA BONAZZA BUORA, ALLEGRINI, COMINCIOLI, DELOGU, FASANO, GIORDANO, MAZZARACCHIO, PICCIONI, PICCONE, SANTINI

Dettagli

Art. 12. Esercizio abusivo di una professione

Art. 12. Esercizio abusivo di una professione Art. 12 Esercizio abusivo di una professione 1. L'articolo 348 del codice penale e' sostituito dal seguente: «Art. 348 (Esercizio abusivo di una professione). - Chiunque abusivamente esercita una professione

Dettagli

I nuovi reati che possono determinare la responsabilità dell ente collettivo ai sensi del d.lg. 231/2001. (a cura dell Avv.

I nuovi reati che possono determinare la responsabilità dell ente collettivo ai sensi del d.lg. 231/2001. (a cura dell Avv. I nuovi reati che possono determinare la responsabilità dell ente collettivo ai sensi del d.lg. 231/2001 (a cura dell Avv. Maurizio Arena) art 25 bis (Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) /... DELLA COMMISSIONE. del

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) /... DELLA COMMISSIONE. del COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 28.5.2018 C(2018) 3120 final REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) /... DELLA COMMISSIONE del 28.5.2018 recante modalità di applicazione dell articolo 26, paragrafo 3, del regolamento

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/01 Parte Speciale C - Reati di falso nummario

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/01 Parte Speciale C - Reati di falso nummario Controllo ai sensi del Decreto Legislativo Approvato con atto del Presidente (Legale rappresentante e Amministratore Unico) n. 68 del 23.07.2018 Pagina 1 di 6 Sommario 1. Modello di organizzazione, gestione

Dettagli

Relazione sul codice del consumo

Relazione sul codice del consumo OSSERVATORIO LEGISLATIVO INTERREGIONALE Roma, 30 marzo 2006 Relazione sul codice del consumo A cura di: Costantino Pugliese (C.R. Basilicata) Con l approvazione del codice del consumo, a norma dell art.

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE DAMIANO, GNECCHI, ZAPPULLA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE DAMIANO, GNECCHI, ZAPPULLA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 634 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI DAMIANO, GNECCHI, ZAPPULLA Disposizioni concernenti l etichettatura dei prodotti e la tracciabilità

Dettagli

Servizio di documentazione tributaria

Servizio di documentazione tributaria Corte di Cassazione Sezione III SENTENZA PENALE Sentenza del 14/04/2005 n. 13712 Intitolazione: Made in Italy - Origine e provenienza della merce - Requisiti. Massima: Ai fini della tutela penale contro

Dettagli

PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO. art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001. COLOPLAST S.p.A.

PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO. art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001. COLOPLAST S.p.A. PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001 Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei reati richiamati nell art. 25 bis 1, come introdotto nel Decreto

Dettagli

INTESTAZIONE DITTA SOTTOSCRITTORE DICHIARA

INTESTAZIONE DITTA SOTTOSCRITTORE DICHIARA Allegato A Dichiarazione sostitutiva di certificazione e dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà (ARTT. 46 e 47 del DPR N. 445 del 28/12/2000) (Previsto dall Avviso di Manifestazione di Interesse

Dettagli

Diritto commerciale l. Lezione del 7/12/2016

Diritto commerciale l. Lezione del 7/12/2016 Diritto commerciale l Lezione del 7/12/2016 Diritti di proprietà intellettuale Con il termine Proprietà industriale si intende una serie di istituti che, pur nella loro diversità, sono accomunati dalla

Dettagli

Lotta alla contraffazione: il ruolo dell Autorità Doganale

Lotta alla contraffazione: il ruolo dell Autorità Doganale Lotta alla contraffazione: il ruolo dell Autorità Doganale Agenzia delle Dogane e dei Monopli Direzione Regionale per la Lombardia Roberto Gherardi Area-Antifrode Ufficio Intelligence UNIPRO Milano 29

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1520 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MARCHI, LULLI, BOFFA, BRANDOLINI, ENZO CARRA, MARCO CARRA, CASTAGNETTI, FEDI, FERRARI, LOVELLI,

Dettagli

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale STUDIO LEGALE AVV. ELISABETTA DORO VIA CARLO SIGONIO 2 40137 BOLOGNA TEL. 051.346996 FAX 051.7160309 E-mail: info@studiolegaledoro.it Sito internet: www.studiolegaledoro.it Acquisto di prodotti contraffatti:

Dettagli

TUTELA DEL MADE IN ITALY: CORRETTA INDICAZIONE DELLA

TUTELA DEL MADE IN ITALY: CORRETTA INDICAZIONE DELLA TUTELA DEL MADE IN ITALY: CORRETTA INDICAZIONE DELLA PROVENIENZA E DELL ORIGINE DEI PRODOTTI Sommario: 1. Premessa - 2. Etichettatura dei prodotti: marchi ed indicazione di origine geografica - 3. L Accordo

Dettagli

5. I marchi (il marchio collettivo. Il trasferimento del marchio)

5. I marchi (il marchio collettivo. Il trasferimento del marchio) Lezione del 5 ottobre 2016 5. I marchi (il marchio collettivo. Il trasferimento del marchio) Prof.ssa Emanuela Arezzo Corso di Diri5o Industriale il marchio collettivo: cos è? Il marchio collettivo è un

Dettagli

Corte di Cassazione! sez. III Penale! sentenza 6 novembre 15 dicembre 2014, n !

Corte di Cassazione! sez. III Penale! sentenza 6 novembre 15 dicembre 2014, n ! Corte di Cassazione sez. III Penale sentenza 6 novembre 15 dicembre 2014, n. 52029 Ritenuto in fatto 1. V.M. ha proposto ricorso mediante il proprio difensore di fiducia procuratore speciale cassazionista,

Dettagli

i reati in materia di violazione del diritto d autore

i reati in materia di violazione del diritto d autore i reati in materia di violazione del diritto d autore intro Con la Legge 23 Luglio 2009, n. 99 il Legislatore ha provveduto ad estendere ulteriormente il catalogo dei reati presupposto della responsabilità

Dettagli

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello

INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO. I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello INDICE SOMMARIO INTRODUZIONE di Armando Macrillò... 1 CAPITOLO PRIMO I DELITTI DI CONCUSSIONE E CORRUZIONE di Lorena Ciarniello 1. Concussione: soggetto attivo e passivo... 7 1.1. (Segue): elemento soggettivo

Dettagli

Il diritto di proprietà intellettuale collettivo dei territori rurali legati al prodotto agroalimentare

Il diritto di proprietà intellettuale collettivo dei territori rurali legati al prodotto agroalimentare Il diritto di proprietà intellettuale collettivo dei territori rurali legati al prodotto agroalimentare Amedeo De Franceschi Dirigente della divisione di sicurezza agroalimentare del Corpo forestale dello

Dettagli

Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001

Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001 Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001 Avv.Graziana Iannoni - Studio Legale Iannoni Decreto Legislativo 8 Giugno 2001, n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,

Dettagli

I Aspetto L USO DESCRITTIVO DEL MARCHIO ALTRUI (LE LIBERE UTILIZZAZIONI) II Aspetto

I Aspetto L USO DESCRITTIVO DEL MARCHIO ALTRUI (LE LIBERE UTILIZZAZIONI) II Aspetto I Aspetto L USO DESCRITTIVO DEL MARCHIO ALTRUI (LE LIBERE UTILIZZAZIONI) II Aspetto MARCHI ED INDICAZIONI GEOGRAFICHE: GLI IMPEDIMENTI ALLA REGISTRAZIONE Torino, 16 giugno 2016 I Aspetto Modifica entrata

Dettagli

PARTE SPECIALE L LE ALTRE FATTISPECIE DI REATO PREVISTE DAL D.LGS. 231/01

PARTE SPECIALE L LE ALTRE FATTISPECIE DI REATO PREVISTE DAL D.LGS. 231/01 PARTE SPECIALE L LE ALTRE FATTISPECIE DI REATO PREVISTE DAL D.LGS. 231/01 Revisione Data Descrizione Approvato da 0 12/10/2017 Adozione CdA 1 1. PREMESSA Nella presente Parte Speciale si prendono in considerazione

Dettagli

«a) «trattamento», qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti:

«a) «trattamento», qualunque operazione o complesso di operazioni, effettuati anche senza l'ausilio di strumenti elettronici, concernenti: art. 4, comma 1, lett. b): «b) «dato personale», qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante

Dettagli

Avv. Riccardo Castiglioni. Studio Legale Castiglioni Marchetti le Divelec Baratta. Camera di Commercio di Torino

Avv. Riccardo Castiglioni. Studio Legale Castiglioni Marchetti le Divelec Baratta. Camera di Commercio di Torino Avv. Riccardo Castiglioni Studio Legale Castiglioni Marchetti le Divelec Baratta Camera di Commercio di Torino La tutela penale dei titoli brevettuali La tutela penale dei brevetti: dalle indagini preliminari

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 15249 Anno 2017 Presidente: DI NICOLA VITO Relatore: LIBERATI GIOVANNI Data Udienza: 20/10/2016 SENTENZA sul ricorso proposto da Mugavero Teresa, nata a Petralia Sottana il 9/4/1956

Dettagli

Il reato di sostituzione di persona

Il reato di sostituzione di persona Il reato di sostituzione di persona Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale Il reato di sostituzione di persona è disciplinato dall'articolo 494 del codice penale, rubricato sostituzione di persona

Dettagli

Parte Speciale M : I reati contro l industria e il commercio

Parte Speciale M : I reati contro l industria e il commercio Parte Speciale M : I reati contro l industria e il commercio MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ADOTTATO DA COMAG s.r.l. IL 27 giugno 2011 PARTE SPECIALE M 1. I reati ex Legge n. 99 del 23

Dettagli

Collettori della clientela poiché, differenziandola dalle altre, consentono di legare questa all imprenditore, al prodotto, ai locali dove svolge la

Collettori della clientela poiché, differenziandola dalle altre, consentono di legare questa all imprenditore, al prodotto, ai locali dove svolge la I segni distintivi dell azienda Ditta Marchio Insegna Collettori della clientela poiché, differenziandola dalle altre, consentono di legare questa all imprenditore, al prodotto, ai locali dove svolge la

Dettagli

Legge 23 luglio 2009, n. 99. (in Suppl. ordinario n. 136 alla G.U. del 31 luglio 2009, n. 176)

Legge 23 luglio 2009, n. 99. (in Suppl. ordinario n. 136 alla G.U. del 31 luglio 2009, n. 176) 1 Normativa (in Suppl. ordinario n. 136 alla G.U. del 31 luglio 2009, n. 176) Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonche' in materia di energia Preambolo (omissis artt.

Dettagli

La tutela del made in: panoramica normativa e disciplina in vigore

La tutela del made in: panoramica normativa e disciplina in vigore La tutela del made in: panoramica normativa e disciplina in vigore Nel ripercorre la cronologia degli interventi legislativi in tema di tutela del "made in", si cerca di chiarire quali comportamenti siano

Dettagli

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A.

CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE S.p.A. PARTE SPECIALE N Falsi Nummari ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Controllo (ex D. Lgs. 231/01)

Dettagli

Norma d.lgs. 231/2001 Riferimento normativo Reato Sanzioni pecuniarie * Sanzioni interdittive. Malversazione a danno dello Stato

Norma d.lgs. 231/2001 Riferimento normativo Reato Sanzioni pecuniarie * Sanzioni interdittive. Malversazione a danno dello Stato Documento aggiornato al 16 agosto 2013 Norma d.lgs. 231/2001 Riferimento normativo Reato Sanzioni pecuniarie * Sanzioni interdittive Art. 24 Art. 316-bis Art. 316-ter Malversazione a danno dello Stato

Dettagli

Il fenomeno del crimine farmaceutico e le attività di contrasto

Il fenomeno del crimine farmaceutico e le attività di contrasto Il fenomeno del crimine farmaceutico e le attività di contrasto Domenico Di Giorgio Ufficio Qualità dei Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico AIFA Roma, 25 maggio 2017 Dichiarazione di trasparenza/interessi*

Dettagli

L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DEL SETTORE CEREALICOLO: RESPOSANBILITA E SANZIONI

L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DEL SETTORE CEREALICOLO: RESPOSANBILITA E SANZIONI L ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DEL SETTORE CEREALICOLO: RESPOSANBILITA E SANZIONI Torino, 27 marzo 2013 Avv. Neva Monari, Avvocati per l Impresa RESPONSABILITA PENALE AMMINISTRATIVA Art. 2 D.Lgs. 109/1992

Dettagli

REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO CANDONGA

REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO CANDONGA REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO CANDONGA .1 Premessa Planitalia s.r.l. è una società del Gruppo Planasa s.a., azienda spagnola leader nel settore della ricerca e produzione di materiale vivaistico. La società,

Dettagli

I Aspetto L USO DESCRITTIVO DEL MARCHIO ALTRUI (LE LIBERE UTILIZZAZIONI) II Aspetto

I Aspetto L USO DESCRITTIVO DEL MARCHIO ALTRUI (LE LIBERE UTILIZZAZIONI) II Aspetto I Aspetto L USO DESCRITTIVO DEL MARCHIO ALTRUI (LE LIBERE UTILIZZAZIONI) II Aspetto MARCHI ED INDICAZIONI GEOGRAFICHE: GLI IMPEDIMENTI ALLA REGISTRAZIONE Torino, 16 giugno 2016 I Aspetto Modifica entrata

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo II SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI

INDICE SOMMARIO. Capitolo II SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI INDICE SOMMARIO Presentazione... Pag. XI Presentazione alla II edizione....» XIII Capitolo I SISTEMA PENAL-TRIBUTARIO E PRINCIPI COSTITUZIONALI 1. Il diritto penal-tributario, tra «particolarismo» e «principi

Dettagli

ALTRI FENOMENI AFFINI

ALTRI FENOMENI AFFINI 1 ALTRI FENOMENI AFFINI Prodotti originali, marchiati, overproduced da fornitori e da questi smerciati in violazione del contratto. Prodotti marchiati, legittimamente fabbricati e venduti fuori dallo SEE

Dettagli

Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE

Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 1011 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI PAXIA, D UVA, SARTI, VALLASCAS,

Dettagli

Norme sulla qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini

Norme sulla qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini Norme sulla qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini PROPOSTA DI LEGGE Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini. Titolo 1 Titolo 2 Titolo 3 Titolo

Dettagli

Tutela del made in italy, fallaci indicazioni di origine e uso fuorviante del marchio: dall art. 517cp alla attuale normativa.

Tutela del made in italy, fallaci indicazioni di origine e uso fuorviante del marchio: dall art. 517cp alla attuale normativa. Tutela del made in italy, fallaci indicazioni di origine e uso fuorviante del marchio: dall art. 517cp alla attuale normativa. Le fattispecie relativa alla importazione di merce recante indicazioni false

Dettagli