La comunicazione interpersonale nel processo assistenziale. Il counseling relazionale.

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1 SEMINARIO di Counseling sanitario La comunicazione interpersonale nel processo assistenziale. Il counseling relazionale. Istituto Rosmini Torino Gennaio 2007 La vita offre numerose occasioni di esperienza e di esercizio. Si può dire che abbiamo il laboratorio e l officina sempre in noi R. Assagioli Premessa L attuale politica sanitaria richiede agli operatori elevata competenza professionale al fine di rispondere a bisogni di salute sempre più complessi. L attuale contesto normativo e formativo oltre che gli indirizzi dell O.M.S. riconoscono all infermiere un ruolo determinante nella garanzia per il cittadino di promuovere stili di vita che mirano al mantenimento dello stato di salute e che intervengano in ambito preventivo, curativo e riabilitativo, attraverso competenze tecniche, relazionali ed educative. Ciò è oggi particolarmente importante ove si pensi che il cittadino è sempre più informato sulle possibilità della medicina di rispondere, oltre che a domande di cura, a domande più complessive di salute. La professionalità riconosciuta all'infermiere, improntata ad una maggiore autonomia e responsabilità, richiede ai professionisti lo sviluppo di una creatività nel trasformare i vincoli dell'organizzazione del macro - sistema, in opportunità nella gestione ottimale delle risorse a fronte di un risultato di salute. Un opportunità innovativa di presa in carico della persona nell ottica di implementare un piano di cure con l utente protagonista del proprio processo assistenziale, ci viene fornita dal modello di counseling relazionale.

2 Il modello permette di rivedere il modo di agire dell infermiere e pone attenzione alla centralità dell individuo che non viene solo accolto per i sintomi che presenta ma per la sua totalità e unicità. La relazione che si vuole instaurare tra utente e operatore ha l obiettivo di creare un clima di conoscenza e fiducia reciproca. L infermiere diviene accompagnatore attraverso un ascolto empatico così da attivare le risorse e potenzialità presenti nella sfera fisiologica dell individuo creando una particolare cooperazione nel processo di guarigione. L approccio del counseling, soprattutto quello ad indirizzo psicosintesi transpersonale; permette di valicare i confini dell io ordinario e di esplorare le infinite possibilità insite nella natura/coscienza umana al di là dei modelli consueti, desueti e dei condizionamenti Per mettere in atto questo modello assistenziale è necessario un lavoro di gruppo che si basi sulla cooperazione, nel senso che il medico-chirurgo ha il ruolo di intervenire sulla definizione del percorso, l infermiera nel preparare le condizioni emotive e tecniche; il paziente deve condividere e partecipare alla definizione del percorso e condividere la mappa così da preparare il proprio zaino per una cooperazione che permetta un processo di guarigione, sia all interno che all esterno dell organismo così da creare una esperienza che lascerà un impronta positiva nella memoria che sarà utilizzabile anche nel futuro. La relazione in poche parole si può dire che diviene essenziale, calibrata e commensurata sulle possibilità e capacità del paziente. La legislazione invita l infermiere ad utilizzare tutte le sue competenze, sia quelle tecniche ma anche quelle educative e relazionali. Per educative non si intende informare la persona ma educere tirare fuori le risorse che ogni individuo ha passando da un modello in cui la persona è oggetto di cura ad un modello in cui la persona è soggetto di cura. E importante acquisire esperienza, competenza in questi aspetti professionali e tali contenuti, conoscenze e competenze devono essere oggetto di studio a partire dal Corso di Laurea di primo livello. L educazione terapeutica ha risvegliato interesse riguardo queste sfere professionali ed ha suscitato la voglia da parte degli studenti di approfondire gli strumenti che il counseling può mettere a disposizione della professione per poter interagire nella relazione io-tu. A tale scopo viene proposta un attività formativa di carattere seminariale con le seguenti finalità: Acquisire delle conoscenze e delle competenze di counseling relazionale Analizzare e sperimentare un modello assistenziale educativo in campo chirurgico Divenire promotori di progetti educativi, relazionali attraverso la realizzazione di progetti assistenziali 1 sessione LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE NEL PROCESSO ASSISTENZIALE COUNSELING ASSISTENZIALE Il seminario si propone di recuperare la competenza infermieristica acquisita e calarla in un contesto relazionale che mira alla reale presa in carico dell utente per accompagnarlo nel percorso assistenziale e di cura. Il modello permette di rivedere il modo di agire dell infermiere e pone attenzione alla centralità dell individuo che non viene solo accolto per i sintomi che presenta ma per la sua totalità e unicità. La relazione che si vuole instaurare tra utente e operatore ha l obiettivo di creare un clima di conoscenza e fiducia reciproca. La competenza infermieristica acquisita viene calata in un contesto relazionale motivante sia per l utente che per il professionista.

3 L infermiere diviene accompagnatore attraverso un ascolto empatico così da attivare le risorse e potenzialità presenti nella sfera fisiologica dell individuo creando una particolare cooperazione nel processo di guarigione. Obiettivi Il corso si propone di far acquisire ai partecipanti: Accrescere la consapevolezza nella gestione della pianificazione assistenziale Approfondire le conoscenze del rapporto bio-psico-transpersonale nell individuo Progettare piani assistenziali che includano l aspetto relazionale io-tu Migliorare la conoscenza di sé stessi e degli altri alfine di una interazione coi membri dell equipe efficace per il risultato Elaborare il concetto di libertà di scelta da parte dell utente Sviluppare la capacità di essere accompagnatori nel processo assistenziale Riconoscere i messaggi corporei sia individuali che collettivi e utilizzarli per migliorare il lo stato di salute degli operatori e dell utente. Valorizzare i metodi e gli strumenti di comunicazione nella relazione d aiuto Conoscere, possedere e trasformare l immagine di Sé e favorire l utilizzo della mente sintetica come strumento di trasformazione di memoria cellulare. Trasmettere nozioni di counseling corporeo e relazionale. contenuti I profili professionali di competenza e responsabilità dell infermiere Valorizzazione e motivazioni della risorsa umana all interno del sistema organizzativo La pianificazione assistenziale e il processo di Nursing I principi, i contenuti e la relazione nella comunicazione I principi del Counseling nella relazione d aiuto attraverso il colloquio, la gestualità, la riformulazione ed il potenziamento delle funzioni vitali La metodologia per effettuare l analisi dei bisogni, delle aspettative e dei meccanismi di difesa dell individuo Il rapporto mente corpo, le influenze, le risorse nell imprinting della memoria cellulare. I valori etico-deontologici della professione infermieristica che supportano la libertà di scelta dell individuo Analisi dei processi psico-dinamici quali l affettività, l aggressività, la rabbia, la delusione e il ricordo. METODOLOGIA Durante lo svolgimento del corso verranno adottati diversi metodi didattici: Dinamica di gruppo Visualizzazioni e tecniche di rilassamento Esercizi psicomotori e sviluppo della mente sintetica Lezione frontale Interazione in coppia Simulazioni di casi clinici

4 2 sessione COUNSELING RELAZIONALE: L ACCOMPAGNAMENTO DI UN INDIVIDUO DURANTE UN TRATTAMENTO MEDICO-CHIRURGICO L agire infermieristico in ambito chirurgico fino ad oggi sperimentato è stato spesso caratterizzato dalla predominante competenza tecnica nel progettare e pianificare il processo assistenziale. Il percorso assistenziale del paziente chirurgico prevede : -fasi di pre-ricovero (preparazione diagnostico-terapeutico all intervento) -pianificazione assistenziale durante il ricovero ( accettazione, preparazione all intervento, assistenza durante l intervento chirurgico, post-operatoria ed riabilitativa). L esperienza fino ad ora acquisita ci fa affermare che le risorse attivate per l assistenza all utente che necessita di un intervento chirurgico sono concentrate fondamentalmente alla componente malata. Un opportunità innovativa di presa in carico del paziente chirurgico nell ottica di implementare un piano di cure con l utente protagonista del proprio processo assistenziale, ci viene fornita dal modello di counseling relazionale. Il modello permette di rivedere il modo di agire dell infermiere e pone attenzione alla centralità dell individuo che non viene solo accolto per i sintomi che presenta ma per la sua totalità e unicità. La relazione che si vuole instaurare tra utente e operatore ha l obiettivo di creare un clima di conoscenza e fiducia reciproca. L utente non si sentirà solo nell affrontare l intervento chirurgico e l ospedalizzazione, ma sarà accompagnato e supportato nel percorso che rappresenta un esperienza significativa di vita. La competenza infermieristica acquisita in ambito chirurgico viene, quindi, calata in contesto relazionale motivante sia per l utente che per il professionista. L infermiere diviene accompagnatore attraverso un ascolto empatico così da attivare le risorse e potenzialità presenti nella sfera fisiologica dell individuo creando una particolare cooperazione nel processo di guarigione. L infermiere utilizza le proprie competenze relazionali ed educative per far vivere all utente l esperienza del divenire soggetto del piano di cura, attivando anche le parti sane favorendo il passaggio dall essere malato ad avere una malattia. Obiettivi Il seminario si propone di far acquisire ai partecipanti: Divenire attori del cambiamento organizzativo e culturale. Divenire consapevoli dell importanza e dell utilizzo del rapporto IO-TU. Acquisire nozioni e tecniche di counseling corporeo e relazionale. Creare una risposta assistenziale mirata alle esigenze espresse da ogni singolo utente ed in particolare stimolare le sue potenzialità verso uno stato di benessere individuale rendendolo attivo nel processo di cura. Delineare l immagine di sé ed il rispetto del sé dell altro. Caratterizzarsi in ambiti clinico assistenziale che rappresentino priorità di scelta da parte degli utenti.

5 Accompagnare un processo di guarigione ponendo attenzione anche al cambiamento d immagine che avviene all utente Contenuti Come creare un clima di conoscenza e fiducia reciproca che mira ad un AUTENTICA RELAZIONE DI AIUTO per favorire il recupero dello stato di benessere dell utente. Simulare una realtà nella quale il professionista infermiere esprima una creatività nuova nella presa in carico del paziente e che permetta all utente di diventare protagonista nel suo processo di guarigione. Fondamenti ed origini del counseling e suo sviluppo Gli strumenti comunicativi: l ascolto, l attenzione, il colloquio, la gestualità, la riformulazione ed il potenziamento delle funzioni vitali Il rapporto mente corpo, le influenze, le risorse nell imprinting della memoria cellulare. Analisi dei processi psico-dinamici quali l affettività, l aggressività, la rabbia, la delusione e il ricordo. Simulate del modello assistenziale per utenti che si sottopongono ad interventi chirurgici utilizzando le metodologie e gli strumenti del counseling Studio dell utilizzo di esercizi di respirazione e visualizzazioni per aumentare la consapevolezza della persona. Esercitazioni sulla gestione dello spazio individuale METODOLOGIA Durante lo svolgimento del corso verranno adottati diversi metodi didattici: Dinamica di gruppo Visualizzazioni e tecniche di rilassamento Esercizi psicomotori e sviluppo della mente sintetica Lezione frontale Interazione in coppia Simulazioni di casi clinici Ogni sessione viene svolta in uno giornata formativa della durata di 8 ore La formazione in aula avviene per 16 ore complessive. E possibile attivare degli stage di tirocinio applicato per gli studenti che vogliono approfondire il modello assistenziale. E necessario al termine redigere una relazione da parte dello studente sull esperienza complessiva della attività formativa. Sono previste ore di studio autonomo da parte dello studente Schema propositivo: Seminario della durata di due giorni + 7 ore di studio autonomo Stage 3 giorni di tirocinio + una relazione

6 PARTECIPANTI La necessità di dover utilizzare metodologie didattiche attive richiede che il numero massimo di studenti iscrivibili al Seminario non possa superare il numero di 25 partecipanti Ai fini della selezione dei partecipanti si terrà conto dell ordine di arrivo delle richieste alla segreteria Organizzativa. L iscrizioni dovranno pervenire unicamente via luigi.cirio@unito.it TEMPI E DURATA Il seminario si articola in una giornate propedeutica (25 gennaio 2007) di preparazione alle tematiche trattate nel seminario del 26 gennaio Gli orari saranno i seguenti 8,30-16,30 per entrambi le giornate PARTECIPANTI Numero massimo di partecipanti: 25 selezionati in ordine di richiesta fatta pervenire via a Cirio Luigi (Numero massimo 1 anno 10, numero massimo 2 anno 10, numero massimo 3 anno 5). Qualora i posti riservati per ciascun anno di corso non venissero coperti si provvederà a distribuirli agli altri anni. MODALITÀ D ISCRIZIONE Iscrizione via luigi.cirio@unito.it. Validi i primi 25 selezionati secondo indicazioni sopra riportate. SCADENZA ISCRIZIONE 7 GENNAIO 2007 CFU Per l acquisizione dei CFU allo studente è offerta la possibilità di: - acquisire 1 CFU frequentando il seminario (8 ore) e realizzando un mandato individuale (da definire tra studente e coordinatori del corso) finalizzato ad un approfondimento delle tematiche trattate - acquisire 1,5 CFU attraverso la stesura di una relazione inerente l analisi di dinamiche relazionali pazienti-operatori osservate nell esperienze di tirocinio svolte. SEDE DEL CORSO: Università degli Studi di Torino Corso di Laurea di Infermiere Via Rosmini 4/A Torino

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