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1 I temi da affrontare A) Natura del contratto di EPC e differenze con altre tipologie contrattuali Definizione del contratto di rendimento energetico Caratteristiche giuridiche del contratto EPC Tipologie contrattuali di EPC Differenze con altri tipi contrattuali Differenze con altri contratti utilizzati nel settore energetico

2 Il contratto di rendimento energetico Prima fonte normativa d.lgs. 30 maggio 2008, n. 115: accordo contrattuale tra il beneficiario e il fornitore riguardante una misura di miglioramento dell ef ficienza energetica, in cui i pagamenti a fronte degli investimenti in siffatta misura sono effettuati in funzione del livello di miglioramento dell ef ficienza energetica stabilito contrattualmente.

3 Caratteristiche giuridiche del contratto EPC Impegno della ESCo progettazione degli interventi da realizzare eventuale indebitamento vs. istituti finanziari assunzione del rischio tecnico e commerciale dell operazione conduzione tecnica degli impianti acquisto di tecnologie, attrezzature, opere edili Impegno del beneficiario corresponsione alla ESCo di un canone, proporzionato al risparmio conseguito a seguito dell intervento utilizzo costante di energia nel rispetto delle modalità contenute nel progetto di riqualificazione eventuale indebitamento vs. istituti finanziari

4 Tipologie contrattuali di EPC La struttura del contratto può essere definita liberamente dalle parti La prassi ha dato origine a varie tipologie contrattuali di EPC, differenti a seconda di: ripartizione dei rischi copertura del finanziamento remunerazione della ESCo interventi di prestazione energetica

5 Guaranteed Savings Il cliente finanzia la progettazione e l installazione del miglioramento delle misure di efficienza, assumendosi l obbligo contrattuale del pagamento e il conseguente rischio di credito. Il prestito grava sul bilancio del cliente. Il ruolo della ESCo è quello di reperire e organizzare il finanziamento, assumendosi, al contempo, il rischio tecnico relativo alla riuscita dell intervento e alla correttezza della manutenzione. La ESCo si impegna a garantire che i risparmi non siano inferiori ad un minimo concordato.

6 Il cliente paga alla ESCo un canone con il quale remunera il servizio della stessa. La ESCo deve avere esperienza, referenze e asset per potere offrire al cliente le garanzie sul risparmio (direttamente o mediante come performance bond).

7 Pay from savings E un modello del tipo guaranteed saving Le rate di rimborso del prestito che il cliente deve alla banca non sono fisse, ma parametrate agli effettivi risparmi conseguiti Rischio di credito a carico del cliente si riduce

8 Shared savings La ESCo fornisce il capitale o ricorre a finanziatori terzi. Le parti si accordano sulla suddivisione % dei proventi del risparmio. La ESCo, oltre al rischio tecnico inerente alla performance a cui è legata la sua remunerazione, assume anche il rischio finanziario.

9 Guaranteed Savings / Shared Savings Guaranteed Savings Il cliente finanzia gli interventi (sottoscrivendo un prestito o ricorrendo al leasing), assumendo così il rischio di credito La ESCo garantisce un livello minimo concordato di risparmio energetico, il cui valore copre il servizio del debito La ESCo si assume solo il rischio legato alla performance garantita (rischio tecnico ) Shared Savings La ESCo si occupa del finanziamento ( a sue spese, self financing, o sottoscrivendo un prestito, debt financing) La ESCo si assume sia il rischio legato alla performance, sia il rischio di credito ESCo e cliente si spartiscono il risparmio di costo ottenuto (la quota ESCo è più alta rispetto al guaranteed savings)

10 EPC Oggetto EPC vs APPALTO il risparmio energetico rappresenta, allo stesso momento, la prestazione caratteristica sia della ESCo sia del cliente. Valutazione dell adempime nto conseguimento di un certo margine di risparmio energetico. APPALTO Oggetto l appaltatore si obbliga al compimento di un opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro del committente. Valutazione dell adempimento esecuzione a regola d arte dell opera o servizio.

11 EPC Corrispettivo canone periodico parametrato in base al risparmio di spesa effettivamente conseguito. Durata arco temporale concordato dalle parti che non coincide con l ultimazione dei lavori, così da consentire alle ESCo di remunerare la propria attività. APPALTO Corrispettivo somma di denaro, complessivamente determinata, che il committente si impegna a pagare per la realizzazione dell opera/servizio commissionati. Durata coincide con il termine di ultimazione dei lavori o fornitura del servizio.

12 Differenze con altri contratti utilizzati nel settore energetico Contratto servizio energia Contratto servizio energia plus D.lgs. 115/2008, Allegato II, artt. 1-5

13 Contratto servizio energia Il contratto di servizio energia deve prevedere: a) la fornitura di energia al committente direttamente da parte del fornitore; b) l esercizio e la manutenzione dell impianto ad opera del fornitore; c) la riqualificazione energetica degli impianti ad opera del fornitore, in modo da raggiungere, in occasione della prima stipula contrattuale, la riduzione stimata dell'indice di energia primaria per la climatizzazione invernale di almeno il 5 per cento rispetto al corrispondente indice riportato sull'attestato di prestazione energetica, nei tempi concordati tra le parti e, comunque, non oltre il primo anno di vigenza contrattuale (in corsivo, l aggiunta del d.lgs. 102/2014); d) il pagamento di un canone fisso al fornitore.

14 Contratto servizio energia Diversamente dall EPC, nel contratto servizio energia : il risparmio energetico non costituisce l oggetto principale del contratto, ma solo un elemento aggiuntivo; il corrispettivo dovuto al fornitore non è parametrato al risparmio energetico conseguito.

15 Contratto servizio energia plus Il legislatore lo definisce come fattispecie di un Contratto di Rendimento Energetico. Un contratto servizio energia plus deve presentare tutte le caratteristiche di un contratto di servizio energia con in aggiunta l obbligo per il fornitore di ottenere nell ambito del servizio anche una riduzione garantita di consumo energetico pari almeno al 10% (5% in caso di successivo rinnovo del contratto).

16 Contratto servizio energia plus In definitiva: La riqualificazione energetica che porta ad una riduzione dell indice di energia primaria, non rappresenta la prestazione fondamentale di questo contratto né costituisce il parametro di riferimento per la quantificazione del suo compenso.

17 EPC E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il ricorso a EPC è particolarmente interessante per gli Enti Pubblici, titolari di strutture con elevati consumi energetici. D.lgs. 102/2014 prevede espressamente l impegno della P.A. a riqualificare almeno il 3% (annuo) della superficie coperta utile e climatizzata dei propri immobili tra il 2014 e il 2020 (art. 5). Il ricorso ai contratti di rendimento energetico, da sottoscrivere con una o più ESCo, è da considerarsi la soluzione preferenziale (art. 5, co. 11, d.lgs. 102/2014).

18 Natura contratto EPC con P.A. Appalto pubblico Appaltatore esegue un lavoro, presta un servizio o realizza una fornitura e viene remunerato dal committente con la corresponsione di un prezzo, sicché non è esposto ad alcun altro rischio oltre a quello di dover riuscire ad eseguire il contratto sopportando costi inferiori al prezzo pattuito. Concessione il concessionario, su autorizzazione della P.A., svolge un attività economica destinata ad essere goduta e pagata da un utenza e si fa carico anche del rischio della redditività della gestione di tale attività, dalla quale deve trarre la copertura dei costi correnti, l ammortamento degli investimenti e l utile.

19 Natura contratto EPC con P.A. A. Prima interpretazione: EPC si qualifica come contratto di partenariato pubblico privato e, nella specie, come concessione.

20 Caratteristiche della concessione i. Il concessionario progetta ed esegue l opera; ii. al concessionario viene dato il diritto di gestire l opera; iii. Il concessionario ricava i propri profitti da quanto gli viene corrisposto dagli utenti.

21 Similitudini e differenze tra EPC e concessione La ESCo assume su di sé il rischio della progettazione e dell esecuzione degli interventi di efficientamento, traendo il suo profitto dalla successiva gestione degli impianti. la ESCo trae il suo guadagno dalla gestione degli impianti e non, come nella concessione, dalla vendita di servizi all utenza sotto il controllo dell amministrazione pubblica.

22 Se l EPC si qualificasse come concessione Il contratto di EPC stipulato con P.A., sarebbe esente dagli stringenti vincoli normativi disposti in tema di appalto (ossia, evidenza pubblica ed esecuzione del contratto secondo le norme di diritto pubblico), in virtù dell esenzione prevista all art. 30 del d.lgs 163/2006

23 Natura contratto EPC con P.A. B. Seconda interpretazione (Autorità Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture AVCP, delibera n. 37 del 4 aprile 2012): ECP è da qualificarsi come contratto d appalto misto.

24 EPC come appalto misto A supporto di tale considerazione, l AVCP sostiene che: i. nell EPC le prestazioni sono eseguite direttamente a favore della P.A., e non al pubblico dell utenza come avviene nella concessione; ii. il rischio del mancato risparmio (e, quindi, della mancata copertura dei costi e conseguimento di profitti) gravante sulla ESCo non potrebbe qualificarsi come rischio di gestione, giacchè il profitto che la ESCo realizza non dipende dalla fruizione del servizio da parte dell utenza o del committente, ma dalla capacità della stessa ESCo di conseguire un maggiore o minore risparmio energetico.

25 iii. l art. 15 comma 1 del d.lgs. 115/2008 qualifica i contratti aventi ad oggetto l affidamento dei servizi energetici (tra cui rientra certamente l EPC) alla stregua di appalti pubblici. Il contratto di rendimento energetico andrebbe assimilato a un contratto di appalto misto e, di conseguenza, sarebbe pienamente soggetto alla disciplina prevista dal d.lgs. 163/2006 per gli appalti pubblici.

26 Che interpretazione preferire? Alla luce di quanto detto, la qualificazione del contratto di EPC sottoscritto con la P.A. ad oggi non può ancora dirsi certa. Tuttavia, sulla scorta di quanto sostenuto dall AVCP, sembra preferibile considerare l EPC come una particolare tipologia di appalto pubblico soggetta alla relativa disciplina.

27 lgs. 102/2014, Allegato VIII, ha fissato gli elementi minimi che devono comparire nel contratto (anche ai fini dell accesso al conto termico): a) un elenco chiaro e trasparente delle misure di efficienza da applicare o dei risultati da conseguire in termini di efficienza; b) i risparmi garantiti da conseguire applicando le misure previste dal contratto; c) la durata e gli aspetti fondamentali del contratto, le modalità e i termini previsti; d) un elenco chiaro e trasparente degli obblighi che incombono su ciascuna parte contrattuale; e) data o date di riferimento per la determinazione dei risparmi realizzati; f) un elenco chiaro e trasparente delle fasi di attuazione di una misura o di un pacchetto di misure e, ove pertinente, dei relativi costi; g) l'obbligo di dare piena attuazione alle misure previste dal contratto e la documentazione di tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto;

28 h) disposizioni che disciplinino l'inclusione di requisiti equivalenti in eventuali concessioni in appalto a terze parti; i) un'indicazione chiara e trasparente delle implicazioni finanziarie del progetto e la quota di partecipazione delle due parti ai risparmi pecuniari realizzati (ad esempio, remunerazione dei prestatori di servizi); j) disposizioni chiare e trasparenti per la quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti conseguiti, controlli della qualita' e garanzie; k) disposizioni che chiariscono la procedura per gestire modifiche delle condizioni quadro che incidono sul contenuto e i risultati del contratto (a titolo esemplificativo: modifica dei prezzi dell'energia, intensita' d'uso di un impianto); l) informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in caso di inadempienza.

29 ENEA ha predisposto per il MiSE una bozza delle linee guida del contratto di EPC sulla base di quanto previsto dal D.Lgs 102/2014. Il documento non è ancora disponibile ed è attualmente all esame delle istituzioni e parti interessate al fine di arrivare ad una versione definitiva

30 Novità d.lgs. 102/2014 Obiettivo Nazionale di risparmio energetico (articolo 3): L obiettivo nazionale di risparmio energetico al 2020 viene fissato in 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria rispetto al Riqualificazione energetica immobili (art. 4) Redazione della strategia nazionale per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico e privato.

31 Riqualificazione energetica immobili della PA centrale (art. 5) Dal 1 gennaio 2014, il 3 % (annuo) della superficie utile degli edifici di proprietà del governo centrale e da esso occupati sarà riqualificata energeticamente in modo da garantire un risparmio energetico cumulato nel periodo di almeno 0,04 Mtep. Allocati 380 milioni di euro per la realizzazione del programma di interventi sulla PA centrale. Acquisti delle PA centrali (art. 6) La PA centrale dovrà acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica, coerentemente con il rapporto costi-efficacia.

32 Diagnosi energetiche (art. 8) Entro il 5 dicembre 2015 obbligo per le grandi imprese e per le imprese energivore di effettuare la diagnosi energetica nei propri siti produttivi. Cofinanziamento di programmi attuati dalle Regioni per incentivare le PMI a sottoporsi ad audit energetici (allocati 15 milioni di euro/l anno nel periodo ). Qualificazione operatori (art. 12) Introduzione di regimi di certificazione e accreditamento per i fornitori di servizi energetici. Qualificazione volontaria degli auditor energetici e gli installatori di elementi edilizi. Pubblicazione di elenchi delle ESCo, degli EGE e delle imprese certificate ISO

33 In particolare: Accredia definisce gli schemi di accreditamento in materia di ESCO, esperti in gestione dell energia (EGE), sistemi di gestione dell energia, diagnosi energetiche. UNI-CEI, in collaborazione con CTI ed ENEA, elabora le norme tecniche in materia di diagnosi energetiche, auditor energetici e installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici. La Conferenza Stato-Regioni, in collaborazione con ENEA e le Associazioni di Categoria, rende disponibili programmi di formazione per la qualificazione degli auditor energetici e degli installatori di elementi edilizi connessi al miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Tali certificazioni/regimi di qualificazione hanno carattere volontario; è previsto però che i soggetti ammessi a partecipare al meccanismo dei certificati bianchi, decorsi due anni dall entrata in vigore del decreto (luglio 2016), debbano essere certificati. Inoltre è previsto che ENEA, in collaborazione con Accredia, GSE, FIRE e CTI, definisca un protocollo per l iscrizione ad elenchi, pubblicati sul sito dell ENEA, relativi a: ESCO certificate UNI CEI 11352; EGE certificati UNI CEI 11339; Organizzazioni certificate ISO 50001; Auditor certificati.

34 Fondo nazionale per l efficienza energetica (art. 15) Istituzione di un fondo di natura rotativa per la concessione di garanzie e/o finanziamenti per interventi di efficienza energetica realizzati dalla Pubblica Amministrazione, le ESCo e le imprese. La dotazione del fondo è di circa 70 milioni di euro l anno per il periodo

35 CONTRATTI SERVIZIO ENERGIA Es. CONVENZIONI CONSIP PER LE P.A. Servizio Integrato Energia Multiservizio Tecnologico Integrato Sanità (MIES) Servizio Luce Il Contratto S.E. (rif. D.Lgs. 115/2008) prevede: Fornitura di energia Esercizio e MTZ impianto Riqualificazione energetica, con riduzione stimata dell Indice Energia Primaria per la climatizzazione invernale di almeno 5% vs. quella riportato su Attestato di Prestazione Energetica Pagamento canone fisso Obbligo per il fornitore di ottenere anche riduzione garantita di consumo energetico pari almeno 10% (solo per Contratto S.E. «Plus»)

36 CONTRATTI SERVIZIO ENERGIA Il risparmio energetico non costituisce l oggetto principale del contratto Il corrispettivo dovuto al fornitore non è parametrato al risparmio energetico conseguito La riqualificazione energetica non rappresenta la prestazione fondamentale del contratto e non è il parametro di riferimento per la quantificazione del compenso

37 CONTRATTI RENDIMENTO ENERGETICO (EPC) Individuazione, progettazione e realizzazione da parte del fornitore (ESCo) di una misura di efficienza energetica con riferimento ad un impianto/edificio, per consentire un risparmio di spesa sulla bolletta energetica del beneficiario (utente) La struttura può essere definita liberamente dalle parti. Contratto molto interessante per gli Enti Pubblici titolari di strutture con elevati consumi energetici La qualificazione (appalto pubblico, concessione, ecc.) del contratto EPC sottoscritto con la P.A. ad oggi non è certa; sulla base di quanto sostiene AVCP, sembra preferibile considerarlo una particolare tipologia di appalto pubblico soggetta alla

38 relativa disciplina.

39 CONTRATTI RENDIMENTO ENERGETICO (EPC) Esempi tipologie contrattuali EPC di prassi: «Guaranteed Savings»: Cliente finanzia interventi (rischio credito) e paga alla ESCo un canone, ESCo reperisce/organizza finanziamento (rischio tecnico) e si impegna a garantire un risparmio minimo concordato «Pays from Savings»: modello tipo «Guaranteed Savings», con rate di rimborso del prestito alla banca parametrate agli effettivi risparmi conseguiti «Shared Savings»: le parti si accordano sulla suddivisione % dei proventi del risparmio, ESCo fornisce capitale proprio o di

40 finanziatori terzi (rischio tecnico legato alla performance e rischio finanziario)

41 SISTEMA DI MISURAZIONE E VERIFICA (M&V) DELLE PRESTAZIONI PROGETTATO SULLA BASE DEL PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI MISURA E DI VERIFICA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP) SVILUPPATO DALL ORGANIZZAZIONE PER LA VERIFICA DELL EFFICIENZA (EVO)

42 Il sistema di Misurazione e Verifica (M&V) è il processo che usa le misure per determinare correttamente I risparmi correnti creati in una infrastruttura da un programma di gestione energetica Rif: IPMVP Core Concepts 2014, Capitolo 3 (scaricabile da

43 Perchè un piano M&V? La preparazione di un piano M&V è essenziale per il calcolo delle performance e dei relativi risparmi. Esso permette di: Raccogliere tutte le informazioni necessarie e conservarle per eventuali usi/controlli futuri Risolvere le difficoltà e I maggiori problemi a bocce ferme, cioè prima che gli investimenti e I corrispettivi risparmi siano utilizzati.

44 Quando fare un piano di M&V? Il piano va sviluppato in contemporanea con la progettazione degli interventi di efficienza energetica, in modo da ridurre I costi del piano stesso sfruttando le sinergie che si creano durante la fase di diagnosi energetica.

45 Misurare I risparmi energetici? I risparmi energetici sono l assenza dell uso di energia Non si può misurare ciò che non c è Non misureremo I risparmi energetici Noi misureremo il consumo di energia : Prima degli interventi di efficienza Dopo gli interventi di efficienza

46 L equazione base dei risparmi energetici

47 secondo l IPMVP è Risparmi per ciascun periodo di reporting = Energia consumata nel periodo di riferimento Energia consumata nel periodo di reporting +/- Correzioni

48 Correzioni Nei due anni successivi all intervento il risparmio energetico è stato il medesimo nonostante il consumo complessivo negli anni risulti diverso

49 Correzioni La misura delle performance energetiche richiede un confronto tra grandezze omogenee, mele con mele

50 Modelli di misurazione Il modello sul singolo intervento isolato misura gli effetti locali sul singolo intervento (ad esempio la misura dei risparmi ottenuti dalla sostituzione di una caldaia attraverso la misura della nuova efficienza della caldaia stessa) Il modello sull intera infrastruttura misura tutti gli effetti di tutti gli interventi all interno di una infrastruttura (ad esempio la misura dei risparmi dovuti alla sostituzione di una macchina frigo e di corpi illuminanti misurata sulla bolletta elettrica di un edificio)

51 Modello sul singolo intervento Opzione A Singolo intervento Viene creato un modello basato sulle misure dei soli aprametri chiave, mentre gli altri vengono assunti e/o stimati senza misure. Ad esempio la misura del risparmio ottenuto dala sostituzione di corpi illuminanti per I quali viene misurato l assorbimento di potenza e vengono fissate le ore di utilizzo a priori

52 Modello sul singolo intervento Opzione B Singolo intervento Viene creato un modello basato sulle misure di tutte le grandezze in gioco. Ad esempio sostituzione di una caldaia ad acqua con la misura delle temperature di ingresso ed uscita dell acqua, dellla portata e dell efficienza di combustione per determinare nella vecchia e nella nuova caldaia la curva di efficienza.

53 Modello intera infrastruttura Opzione C Intera infrastruttura Viene creato un modello non fisico, ma statistico basato su regressioni lineari (o non lineari) che correlino variabili ambientali o di comportamento ai consumi energetici. Tipico per interventi di efficienza energetica compresenti sullo stesso edificio e I cui fenomeni di interazione siano elevati e non misurabili con misure isolate

54 Modello intera infrastruttura Opzione D Simulazioni calibrate Viene creato un modello basato su relazioni fisiche e termodinamiche dell intero edificio, mediante strumenti computazionali quali simulazione agli elementi finiti. Particolarmente indicato per la misura dei risparmi su edifici nuovi.

55 Modello intera infrastruttura I principi cardine dell M&V Accuratezza proporzionale al budget disponibile Completezza (tenere in considerazione tutti gli effetti e misurare quelli significativi) Conservatività (in caso di dubbi sui risparmi, scegliere quelli minori) Consistenza (ripetitività dei risultati indipendentemente da chi li calcola) Rilevanza (scelta dei fattori chiave da misurare) Transparenza (accesso ai dati e alle metodologie di calcolo utilizzate da parte di tutti gli utenti e controllori coinvolti)

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