INFORMATIVA SULL AUTOVALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI SINDACI

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1 INFORMATIVA SULL AUTOVALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI SINDACI La presente informativa viene resa in ossequio alla Circolare di Banca d Italia n. 285 del 17/12/2013, Parte Prima, Titolo IV (Governo Societario, Controlli Interni, Gestione dei Rischi), Capitolo 1 (Governo Societario), (di seguito Disposizioni sul Governo Societario ), con l obiettivo di rendere edotta la compagine sociale in merito alla definizione sia della composizione quali-quantitativa ottimale degli Organi Aziendali, sia della loro funzionalità, mediante l individuazione di eventuali aree di criticità, favorendone la risoluzione. In applicazione delle predette disposizioni della Banca d Italia in tema di governo societario, il Consiglio di Amministrazione del Credito Trevigiano e il Collegio Sindacale, nell aprile 2016, si sono sottoposti al processo di autovalutazione in relazione all attività svolta a partire dal 1 novembre 2015, data di costituzione dei nuovi Organi sociali a seguito della conclusione del periodo di commissariamento, seguendo le fasi del processo descritte nella procedura interna denominata Regolamento del Processo di Autovalutazione approvata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del Il periodico processo di autovalutazione è infatti volto a conseguire le seguenti finalità: assicurare una verifica del corretto ed efficace funzionamento degli organi e della loro adeguata composizione; garantire il rispetto sostanziale delle disposizioni sul governo societario e delle finalità che queste intendono realizzare; favorire l aggiornamento dei regolamenti interni a presidio del funzionamento degli organi, in modo da assicurare la loro idoneità anche alla luce dei cambiamenti dovuti dall evoluzione dell attività e del contesto operativo; individuare i principali punti di debolezza, promuoverne la discussione all interno dell organo e definire le azioni correttive da adottare; rafforzare i rapporti di collaborazione e di fiducia tra i singoli componenti e tra la funzione di supervisione strategica e quella eventuale di gestione; incoraggiare la partecipazione attiva dei singoli componenti, assicurando una piena consapevolezza dello specifico ruolo ricoperto da ognuno di essi e delle connesse responsabilità. Nello svolgimento del processo si è inoltre tenuto conto delle verifiche previste ai sensi dell art. 26 del TUB e di quelle sugli ulteriori requisiti previsti dallo Statuto e dal Regolamento, nonché del rispetto del divieto di interlocking directorships previsto dall art. 36, D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla Legge 22 dicembre 2011, n Il processo è stato condotto in collaborazione con la Federazione Veneta, ed è stato articolato nelle seguenti fasi: a) definizione di un questionario strutturato di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, che è stato trasmesso al Presidente del Consiglio di Amministrazione e ai 6 consiglieri che risultano in carica nel periodo di svolgimento del processo di autovalutazione; sono stati completati e raccolti n. 7 questionari; b) raccolta dei risultati emersi dalla compilazione del questionario da parte degli amministratori; c) elaborazione dei risultati in forma anonima ed aggregata da parte della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo; d) individuazione degli orientamenti emersi. Pertanto, in linea con quanto disposto dalle Disposizioni di Vigilanza, si riassumo, di seguito, i risultati delle analisi del processo di autovalutazione, in cui sono riepilogati i principali punti di forza e di debolezza rilevati, nonché le eventuali azioni di miglioramento proposte dai soggetti che hanno risposto al questionario. ESITI DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE L ATTUALE SISTEMA DI GOVERNANCE Il modello di Governance scelto dal Credito Trevigiano è il sistema tradizionale, basato su un Consiglio di Amministrazione, con funzione di indirizzo e supervisione strategica ed un Collegio Sindacale cui è attribuita la funzione di controllo che vigila sull osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile ed accerta l adeguato coordinamento di tutti gli organi, le funzioni e le strutture coinvolte nel sistema dei controlli interni.

2 Con riferimento alla composizione, vengono in rilievo la composizione quali-quantitativa, dimensione, il grado di diversità e di preparazione professionale, il bilanciamento garantito dai componenti non esecutivi ed indipendenti, l adeguatezza dei processi di nomina e dei criteri di selezione, l aggiornamento professionale. Composizione quantitativa In ossequio a quanto stabilito dall art. 32 dello Statuto Sociale, che dispone che il Consiglio di Amministrazione è composto da un minimo di 7 ad un massimo di 11 membri eletti dall assemblea tra i soci, l attuale numero degli Amministratori è di 7 membri. Detto numero risulta essere coerente con le indicazioni della Circolare Banca Italia n. 285 del 2013, e aderente allo Statuto tipo delle banche di Credito Cooperativo. L attuale numero di Amministratori, oltre ad essere proporzionato alla dimensione e alla complessità dell assetto organizzativo della Banca, risponde all esigenza di evitare un organo pletorico e nello stesso tempo di garantire un articolata composizione del Consiglio in relazione alla base sociale, nonché un adeguata dialettica interna, volte ad assicurare una responsabile assunzione delle decisioni dell Organo. La composizione quantitativa dell Organo è pertanto da considerarsi e coerente con le disposizioni sopra richiamate. Il Consiglio prevede la presenza di un solo Amministratore Indipendente e di un suo sostituto per le operazioni con soggetti collegati, mentre un altro Amministratore Indipendente svolge la funzione di referente interno dell Internal Audit esternalizzato. Tale circostanza è stata ritenuta appropriata dalla totalità degli amministratori, soprattutto per la corretta gestione del rapporto con i Soggetti Collegati. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre delegato proprie attribuzioni ad un Comitato Esecutivo composto di tre componenti; numero ritenuto coerente in ragione delle competenze attribuite, e tenuto conto dei casi di incompatibilità al ruolo (Presidente, Amministratore Indipendente ed il suo sostituto, Referente interno della funzione di revisione esternalizzata). In termini quantitativi, l attuale composizione del C.d.A. è stata valutata dalla totalità degli amministratori adeguata ad una responsabile assunzione delle decisioni del Consiglio di Amministrazione, nonché adeguata alla dimensione e alla complessità dell assetto organizzativo della Banca, nella consapevolezza che l Organo di Vigilanza richiede un contenimento del numero degli stessi. La totalità degli Amministratori ritiene appropriata per la corretta gestione del rapporto con i Soggetti Collegati la presenza di un solo Amministratore Indipendente e di un suo sostituto; così come ritiene adeguata la presenza di altro Amministratore Indipendente per lo svolgimento della funzione di referente interno dell Internal Audit esternalizzato. Composizione qualitativa Quanto al profilo qualitativo, il corretto assolvimento delle funzioni richiede che negli organi con funzioni di supervisione strategica e gestione siano presenti soggetti: a) pienamente consapevoli dei poteri e degli obblighi inerenti alle funzioni che sono chiamati a svolgere; b) dotati di professionalità adeguate al ruolo da ricoprire; c) con competenze diffuse ed opportunamente diversificate; d) con possibilità di dedicare tempo e risorse adeguate all incarico ricoperto fermo il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi previsti in attuazione della direttiva CRD IV (Capital Requirements Regulation and Directive IV); e) che indirizzino la loro azione al perseguimento dell interesse complessivo della banca, operando con autonomia di giudizio. In relazione ai profili qualitativi, la Banca ha ritenuto indispensabile richiamarsi alle Disposizioni di natura primaria e secondaria soprammenzionate che impongono agli esponenti aziendali, in ragione del ruolo ricoperto, di possedere: 1) requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza ai sensi dell art. 26 del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1 settembre 1993 n. 385) e del Regolamento del Ministro del tesoro, del bilancio e delle attività produttive (D. M. n. 161 del 18 marzo 1998); 2) requisiti di eleggibilità, incompatibilità ed indipendenza previsti dall art. 32 dello Statuto Sociale; 3) requisiti disciplinati all interno del Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi degli esponenti aziendali; E stato altresì accertato che tutti i componenti non ricoprono cariche rilevanti ai fini del c.d. divieto di interlocking di cui all art. 36 della Legge 214 del Tutti i componenti sono pertanto in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza richiesti dalle norme soprarichiamate e si sono formalmente impegnati per iscritto, in occasione della loro nomina, a far conoscere immediatamente al Consiglio di Amministrazione l eventuale sopravvenienza di cause di decadenza. Pag. 2 di 8

3 Gli stessi si sono inoltre impegnati ad informare il Consiglio di Amministrazione su eventuali provvedimenti di rinvio a giudizio per una delle fattispecie di reato considerate dal Decreto Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 18 marzo 1998 n Relativamente al requisito di indipendenza, in attesa dell emanazione della normativa di attuazione dell art. 26 TUB, lo Statuto della banca, all art. 32 ultimo comma, disciplina i requisiti di indipendenza degli amministratori. L età media dei componenti del C.d.A. è di 60 anni, da un minimo di 53 ad un massimo di 73. Per quanto riguarda il titolo di studio, 2 amministratori hanno conseguito il diploma di scuola media, 3 il diploma di scuola superiore e 2 il diploma di laurea. Con riferimento all anzianità della carica, tutti gli amministratori ricoprono la carica da meno di un anno. Infatti, il 1 novembre 2015 si è concluso il periodo di commissariamento della Banca con conseguente ricostituzione degli Organi sociali. Per quanto concerne l esperienza professionale dei componenti del C.d.A., ad oggi, un amministratore ricopre altri ruoli in Consigli di Amministrazione nelle società appartenenti al Credito Cooperativo Veneto e al Credito Cooperativo italiano, mentre 6 ricoprono altri ruoli in C.d.A. di società esterne al Credito Cooperativo. Si tratta di società che appartengono a settori diversi, dall industriale all immobiliare, di società di servizi (diversi da quelli bancari e assicurativi), nonché fondazioni; il risultato è eterogeneo: settore bancario-assicurativo: 1 settore artigianato: 1; settore agricolo: 1; settore industriale: 2; servizi professionali: 1; altro: 1 (commercio). Per quanto riguarda l occupazione attuale: 1 amministratore è dirigente in un altra società; 3 amministratori sono professionisti; 2 amministratori sono imprenditori; 1 amministratore è un artigiano. La totalità degli amministratori ritiene che siano adeguatamente rappresentate in Consiglio le seguenti competenze e/o esperienze: - Legale, Societario; - Audit, Finanza e Controllo; - Competenza manageriali. Alcuni amministratori hanno tuttavia evidenziato l opportunità di incrementare la formazione relativamente al marketing e all area commerciale della banca. Sempre con riferimento ai criteri qualitativi di composizione dell Organo amministrativo, si sottolinea che l articolo 32 dello Statuto della Banca, al comma 1 stabilisce, coerentemente con la natura di società cooperativa a mutualità prevalente dell azienda, che gli Amministratori devono essere Soci della stessa, previsione questa che è diretta conseguenza del modello democratico della cooperazione di credito. Il peculiare profilo di governance di una Banca di Credito Cooperativo si fonda, infatti, su un sistema democratico elettivo di nomina degli Amministratori, scelti dall Assemblea dei Soci tra i propri membri con voto capitario. Tenuto conto dell importanza del carattere territoriale si ritiene infatti necessario che siano presenti in Consiglio di Amministrazione persone che rappresentino le comunità locali ove sono ubicati gli sportelli della Banca, che apportino il giusto grado di conoscenza delle comunità stesse e delle relative esigenze in termini di servizi bancari. Dall analisi è emerso che sia il territorio di competenza della Banca, sia le categorie economiche nei confronti delle quali è orientata l attività della Banca siano adeguatamente rappresentati. Pag. 3 di 8

4 Formazione L Assemblea dei soci, nell adottare il Regolamento assembleare ed elettorale della Banca, ha previsto il sistema dei crediti formativi per i propri amministratori. L assemblea ha, inoltre, adottato la previsione del Regolamento assembleare ed elettorale in base alla quale è richiesto ai neo-amministratori di acquisire un numero di crediti formativi superiore a quelli richiesti ad un amministratore già in carica. Il piano formativo è stato ritenuto dagli amministratori efficace per lo svolgimento dell attività. FUNZIONAMENTO Riunioni del C.d.A. e processi decisionali Relativamente al funzionamento dell Organo, assumono rilevanza: lo svolgimento delle riunioni, la frequenza, la durata, il grado e le modalità di partecipazione, la disponibilità di tempo dedicato all incarico, il rapporto di fiducia, collaborazione e interazione tra i membri dell Organo, la consapevolezza del ruolo ricoperto, la qualità della discussione consiliare. La periodicità delle riunioni del Consiglio è quindicinale e gli amministratori sono concordi nel ritenere che il numero delle riunioni del Consiglio dovrebbe restare invariato. Le modalità di convocazione delle riunioni del Consiglio seguono un iter definito e formalizzato, che appare adeguato alle esigenze di funzionamento del Consiglio di Amministrazione. A giudizio della quasi totalità degli amministratori, nelle riunioni del Consiglio viene dedicato sufficiente tempo ai seguenti temi: strategia; rischio e relativi controlli; esternalizzazione delle FOI; operazioni straordinarie e investimenti; governance; risorse umane e organizzazione; gestione del business; produttività della rete; adeguatezza/attualità del Regolamento assembleare ed elettorale. anche se è stato sottolineato da alcuni amministratori l opportunità di dedicare maggior tempo alla definizione dei piani di successione, nonché alla gestione della compagine sociale, della mutualità esterna e della beneficienza. E stato evidenziato che la struttura delle deleghe permette al Consiglio un corretto equilibrio tra discussioni strategiche e decisioni di tipo operativo. Relativamente alla collaborazione e interazione tra i membri dell Organo, gli esiti dell autovalutazione hanno evidenziato la totalità degli amministratori è molto soddisfatta del clima interno al Consiglio e ritiene che le discussioni durante le riunioni siano dirette, aperte, approfondite e tali da favorire vivacità di confronto e dialettica. Le decisioni vengono prese sulla base di adeguati approfondimenti e dibattiti costruttivi e il processo di verbalizzazione delle riunioni riporta in modo puntuale ed efficace il dibattito intercorso sui singoli argomenti. E inoltre risultato che il Presidente, oltre ad assicurare che le informazioni siano adeguate e correlate con i temi all ordine del giorno, stimola e favorisce la dialettica tra i componenti dell Organo, in modo da permettere il raggiungimento delle decisioni con il più largo consenso. E stato, altresì, evidenziato che il Presidente facilita un efficace confronto con il Collegio Sindacale per permettere al Consiglio di attivarsi tempestivamente nelle aree che presentano eventuali carenze e/o irregolarità. Il rapporto tra il Presidente e l Alta Direzione è stato ritenuto costruttivo e ben bilanciato e che il rapporto tra il Consiglio e l Alta Direzione sia aperto e collaborativo.. Informazioni e presentazioni La quasi totalità degli amministratori valuta di essere stata adeguatamente informata sulle aree di maggiore importanza strategica per la Banca. Pag. 4 di 8

5 Tutti gli amministratori hanno evidenziato che le informazioni ricevute in vista delle riunioni del Consiglio sono state presentate in maniera chiara ed efficace, e sono soddisfatti della tempistica e della modalità con cui le informazioni sono trasmesse agli stessi in vista delle riunioni, ritenendo di ricevere in tempi e forme adeguate la documentazione relativa ai temi all ordine del giorno delle riunioni. Secondo l opinione della totalità degli amministratori, che ha espresso un giudizio al riguardo, le informazioni relative alle operazioni con parti correlate e soggetti connessi, e gli inerenti riscontri riferiti all attività pre-deliberativa svolta dall Amministratori Indipendente, sono della qualità attesa. Struttura e personale La quasi totalità degli amministratori è soddisfatta del proprio livello di conoscenza della struttura organizzativa della Banca e delle risorse che ricoprono posizioni chiave e ritiene che le informazioni ricevute hanno preso sufficientemente in considerazione le risorse umane della Banca, in termini di qualità e di loro adeguatezza a realizzare le decisioni assunte in Consiglio. La maggioranza degli amministratori ritiene che le strutture manageriali della Banca siano adeguate ed efficaci per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un amministratore, preso atto dell attuale mancanza di un processo valutativo del personale, al fine di migliorare la gestione del personale e migliorarne così le competenze, orientandole allo spirito di gruppo e al raggiungimento degli obiettivi della Banca, suggerisce la predisposizione di una scheda valutativa dei dipendenti assegnati a ruoli di responsabilità. Il Comitato Esecutivo All interno del C.d.A. è prevista la presenza di un Comitato Esecutivo (di seguito, per brevità, Comitato o C.E. ), composto da tre componenti del Consiglio di Amministrazione. Dall esito dell autovalutazione è emerso che: il numero dei componenti il C.E. è funzionale all assunzione delle decisioni; la competenza e l autorevolezza dei componenti il C.E. sono adeguate ad una consapevole assunzione delle decisioni; il dialogo, il confronto e il supporto tecnico del Direttore Generale alle attività del C.E. appaiono adeguati; il tempo dedicato alle riunioni è tale da garantire un efficace discussione e apporto da parte di ciascun componente; sono rispettate le modalità di convocazione e funzionamento delle riunioni; gli altri membri arrivano sufficientemente informati alle riunioni per sviluppare un adeguato dibattito e assumere decisioni consapevoli; tutti loro hanno consapevolezza del ruolo e dell importanza dello stesso per la conduzione della Banca. In ragione del periodo già eventualmente trascorso nella funzione, costoro ritengono ancora di disporre delle competenze e del tempo dedicabile necessari allo svolgimento efficace del ruolo; è garantita la dialettica interna; infatti, viene assicurata una corretta e ordinata gestione della discussione ed eguale attenzione a ciascun intervento di ogni singolo componente, trattando in modo costruttivo gli eventuali conflitti che possono essere sorti durante lo svolgimento delle riunioni. La maggioranza dei componenti il Comitato Esecutivo è concorde nel ritenere: che i flussi informativi siano efficaci, idonei e tempestivi, rispetto alle esigenze connesse con l attività del C.E., in particolare con riguardo alle materie delegate; che, ferma l eventuale tempestiva convocazione di riunioni nel caso di esigenze ulteriori rispetto alla programmazione definita, la calendarizzazione delle riunioni sia adeguata rispetto alle esigenze aziendali e viene rispettata; che il tempo dedicato dai componenti il C.E. sia adeguato in relazione alla preparazione sulle tematiche oggetto di trattazione, alla partecipazione effettiva alle riunioni e al dibattito sulle singole tematiche trattate; che siano adeguate sia la tempistica osservata sia le forme attraverso cui viene messa a disposizione la documentazione relativa a quanto previsto nell o.d.g. di ciascuna seduta. La totalità degli amministratori che non partecipano al Comitato Esecutivo (4) ritiene che la composizione del Comitato sia appropriata ed adeguata. E stato rilevato che il Presidente del Comitato Esecutivo incoraggia l espressione e l aperta discussione delle opinioni dei singoli componenti il Comitato Esecutivo, nonché favorisce la dialettica in modo da far convergere le diverse posizioni e permettere così al Comitato Esecutivo di raggiungere le decisioni con il più largo consenso. Pag. 5 di 8

6 Nel C.d.A. non sono presenti Comitati Consultivi. Il Collegio Sindacale La totalità degli amministratori ritiene che l attività del Collegio sia illustrata in Consiglio in modo chiaro ed efficace e che il Presidente del Collegio Sindacale esprima la necessaria leadership. Sintesi e benchmark Facendo riferimento all eventuale esperienza di Consigliere in altri C.d.A., gli amministratori hanno identificato le seguenti aree di eccellenza del Consiglio della Banca: varietà di competenze molto professionali; adeguata rappresentanza sia del territorio in cui opera l'istituto sia delle competenze espresse dai Consiglieri che provengono dai vari settori produttivi e dei servizi e ben conoscono le problematiche dove vivono ed operano; dialettica interna, grado di interesse e partecipazione; l'integrazione e la coesione fra i componenti del Consiglio; forte intesa tra i Consiglieri; coesione, attenzione, appartenenza; conoscenza del territorio. Facendo riferimento all eventuale esperienza di Amministratore in altri C.d.A., alcuni amministratori hanno identificato le seguenti aree di miglioramento: una migliore conoscenza del mercato in cui operano i clienti, suddivisi in settori di operatività individuando rischio e scostamenti rispetto ai territori limitrofi con appropriate indagini di mercato che potrebbero anticipare future criticità; la parte commerciale. I componenti del Consiglio di Amministrazione, anche sulla base dell analisi effettuata in ossequio alle vigenti disposizioni primarie, secondarie ed interne (statuto e regolamento assembleare), circa il possesso da parte degli esponenti aziendali dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza, hanno approvato le sopradescritte risultanze dell autovalutazione nell apposita seduta che si è tenuta in data odierna, precedentemente alla presente. * * * * * Composizione e funzionamento dell Organo di Controllo Con riferimento all identificazione della composizione quali-quantitativa considerata ottimale in relazione agli obiettivi richiesti, nonché della funzionalità dell Organo di Controllo, si osserva quanto segue. La Sezione III delle Disposizioni sul governo Societario dedica importanza al ruolo ed alla attività dell Organo con Funzioni di Controllo, vale a dire, nel modello tradizionale, al Collegio Sindacale. Tra i compiti dell Organo di Controllo rientra anche la vigilanza sull adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della banca, sottolineandosi altresì che l organo con funzioni di controllo è parte integrante del complessivo sistema di controllo interno e svolge le funzioni definite nella Circolare n. 285, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 3 ed ha la responsabilità di vigilare sulla funzionalità del complessivo sistema di controlli interni. Considerata la pluralità di funzioni e strutture aziendali aventi compiti e responsabilità di controllo, tale organo è tenuto ad accertare l efficacia di tutte le strutture e funzioni coinvolte nel sistema dei controlli e l adeguato coordinamento delle medesime, promuovendo gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate. Per svolgere il proprio ruolo, il Collegio deve ricevere flussi informativi periodici o relativi a specifiche situazioni o andamenti aziendali. Il ruolo del Collegio Sindacale, nella prospettiva delle Disposizioni sul Governo Societario, è profondamente evoluto. L Organo, infatti, non vigila solo sulla corretta applicazione delle disposizioni di legge e di statuto, ma valuta, anche criticamente, l organizzazione della Banca con particolare riguardo al sistema dei controlli interni. In ottemperanza e in coerenza con le indicazioni fornite dalla Banca d Italia, anche il Collegio Sindacale di Credito Trevigiano - Banca di Credito Cooperativo Società Cooperativa ha effettuato, nel corso del mese di aprile 2016, un autovalutazione sulla propria composizione e sul proprio funzionamento, ispirata alle finalità sopraelencate, in relazione all attività svolta a partire dal 1 novembre 2015, data di costituzione dei nuovi Organi sociali a seguito della conclusione del periodo di commissariamento. Il processo di autovalutazione, effettuato con il supporto della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, è stato articolato nelle seguenti fasi: Pag. 6 di 8

7 a. definizione di un questionario strutturato di autovalutazione del Collegio Sindacale, che è stato trasmesso al Presidente del Collegio Sindacale e ai due Sindaci effettivi in carica nel periodo di svolgimento del processo di autovalutazione, al riguardo, sono stati completati e raccolti tutti e 3 i questionari; b. raccolta dei risultati emersi; c. elaborazione dei risultati in forma anonima ed aggregata da parte della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo; d. individuazione degli orientamenti emersi. Il Rapporto di sintesi, che di seguito si trascrive, riepiloga infine i principali punti di forza e di debolezza rilevati, nonché le eventuali azioni di miglioramento proposte dai soggetti che hanno predisposto il questionario. COMPOSIZIONE In termini qualitativi, la competenza del Collegio Sindacale è stata valutata nel complesso adeguata in relazione alla conoscenza dell operatività bancaria, dei mercati finanziari e dei servizi e delle attività di investimento. La competenza del C.S. è stata, invece, valutata parzialmente adeguata in merito alla conoscenza della regolamentazione di settore, anche a causa della normativa in continua evoluzione. In relazione alla conoscenza delle metodologie di gestione e controllo dei rischi e, più in generale, del sistema dei controlli interni, nonché in relazione a questioni legate alla governance e all organizzazione aziendale, anche con riguardo al sistema informativo, la competenza del Collegio Sindacale è stata valutata nel complesso adeguata. È stato, inoltre, evidenziato che per approfondire tutti i predetti ambiti i sindaci stanno seguendo appositi corsi di formazione; infatti, le attività svolte dal Collegio con riferimento all'aggiornamento professionale dei suoi membri sono state valutate adeguate. È stata valutata nel complesso adeguata anche la diversity dei componenti del Collegio Sindacale in termini di genere ed età. Con riferimento ai processi di nomina e di revoca in termini di chiarezza e trasparenza, è emerso un giudizio adeguatezza. FUNZIONAMENTO PROFILI ORGANIZZATIVI Nel corso del periodo oggetto di valutazione il Collegio Sindacale ha svolto 2 riunioni della durata media di 5/6 ore. L organizzazione delle riunioni del Collegio con riferimento al tempo dedicato alla preparazione della seduta e alla definizione dell'agenda, nonché alle forme, ai contenuti e alla tempestività della documentazione trasmessa in sede di convocazione e/o messa a disposizione presso la sede sociale sulle materie all'ordine del giorno, è stata valutata nel complesso adeguata. Sono stati valutati, nel complesso, adeguati: il livello di partecipazione alle riunioni del Collegio; il tempo effettivamente dedicato dai Sindaci e dal Presidente del Collegio Sindacale rispetto all obiettivo di garantire l effettivo assolvimento delle proprie responsabilità e attività; la dialettica e il confronto tra i componenti del Collegio anche in caso di posizioni discordanti; le informazioni che il Collegio riceve in termini di adeguatezza, chiarezza, tempestività e livello di dettaglio; la verbalizzazione degli argomenti in agenda trattati, delle decisioni prese e delle azioni concordate; la disponibilità ex post della documentazione; le modalità di comunicazione e trasmissione delle risultanze al Consiglio di Amministrazione. Il ruolo del Presidente è stato valutato adeguato, in relazione ai seguenti aspetti: il compito di garantire l efficacia del dibattito collegiale; la predisposizione dell'ordine del giorno assicurando il rispetto della giusta priorità dei diversi temi al momento della loro trattazione; la trasmissione della documentazione a supporto delle deliberazioni del Collegio. Risulta adeguata la gestione dell'implementazione delle azioni correttive previste dal piano degli interventi in termini di: rispetto delle tempistiche previste dal piano; efficacia delle azioni correttive nel sanare le carenze emerse. POTERI DELL ORGANO Pag. 7 di 8

8 L'attività del Collegio Sindacale nell'ambito della responsabilità riferita alla vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto è stata valutata nel complesso adeguata. Al riguardo, è stato evidenziato che l attività è ancora agli inizi; per ora è stata valutata ottima presenza ai C.d.A., ma risulta ancora in formazione relativamente alla conoscenza della struttura operativa e gestionale della Banca, nonché delle funzioni operative importanti esternalizzate. Analizzando più nel dettaglio l'attività del Collegio Sindacale, è stato chiesto ai componenti del Collegio di esprimere una valutazione della propria attività con riferimento alla responsabilità sui seguenti ambiti: in relazione al rispetto dei principi di corretta amministrazione; in relazione all adeguatezza della struttura organizzativa; in relazione al sistema di controllo interno e al RAF. Per tutti gli ambiti i sindaci sono concordi nel ritenere adeguata la propria attività, anche se il giudizio è ancora prematuro dopo soli due mesi di attività Con riferimento alla vigilanza sull adeguatezza ed affidabilità del sistema amministrativo-contabile e in ordine al bilancio e alla relazione sulla gestione, Il Collegio Sindacale al momento dell approvazione degli esiti dell autovalutazione ha attestato l avvenuta analisi del bilancio, confermando che la Relazione sulla Gestione predisposta dal Consiglio di Amministrazione contiene un analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della Banca, dell andamento e del risultato dell attività; fornisce una descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la Banca è esposta; è complessivamente redatta nel rispetto di quanto disposto dall art del cod. civ. e delle disposizioni contenute nella Circolare n. 262/2005 della Banca d Italia. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale procederanno in futuro alla riformulazione delle proprie considerazioni, oltre che in occasione della prossima autovalutazione, anche in occasione di particolari eventi e situazioni della vita della Banca, nella misura in cui detti eventi influiscano sulla composizione e/o sulle modalità di funzionamento degli Organi stessi. Pag. 8 di 8

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