IL CONTENZIOSO INDIVIDUALE NEL LAVORO I dati 2015 dell attività degli Uffici Vertenze e Procedure di CGIL, CISL e UIL di Bergamo

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1 L evoluzione della lunga crisi vista dagli uffici vertenze e procedure IL CONTENZIOSO INDIVIDUALE NEL LAVORO I dati 2015 dell attività degli Uffici Vertenze e Procedure di CGIL, CISL e UIL di Bergamo Anche quest anno riproponiamo una lettura della crisi, che non ha evidenti segnali di inversione, del mondo del lavoro e dei suoi effetti nel panorama dei contenziosi individuali a Bergamo e in provincia attraverso un campione proveniente dai dati unificati degli Uffici Vertenze di CGIL, CISL e UIL di Bergamo. L attività delle tre strutture, svolta in totale da circa 25 operatori, ha consentito di fare recuperare agli oltre lavoratori assistiti circa 16 milioni di euro per mancati pagamenti, spettanze e diritti al risarcimento, riconoscimento dei diritti lesi e recuperi da INPS e fallimenti. Lo studio fornisce una serie di dati e indicazioni su perché e chi si rivolge agli Uffici Vertenze confederali di Bergamo. Attraverso la lente del vertenziere, si offre anche una lettura degli effetti del perdurare della crisi economica nel mondo del lavoro provinciale. Come ben noto l attività degli Uffici Vertenze è principalmente destinata a quei lavoratori che non vantano più un rapporto di lavoro in essere con il datore verso cui la vertenza viene instaurata. La competenza nella gestione delle vertenze dei lavoratori ancora in costanza di un rapporto di lavoro spetta, invece, ai sindacati di categoria. Bergamo, febbraio

2 GRAFICO 1: VERTENZE CGIL, CISL E UIL DI BERGAMO NELL ULTIMO TRIENNIO ATTIVITA' TOTALE UFF VERTENZE e PROCEDURE TABELLA A : Caratteristiche dei lavoratori che si rivolgono al servizio degli Uffici Vertenze e Procedure: UOMO DONNA ITALIANO COMUNITARIO NON Comunitario Contratto Indeterminato Contratti determinati UNDER 40 OVER % 34% 69% 13% 18% 90% 10% 51% 49% % 39% 72% 12% 17% 91% 9% 52% 48% % 40% 71% 6% 23% 90% 10% 52% 48% TAB. B- ATTIVITÀ DEGLI UFFICI VERTENZE CGIL, CISL E UIL DI BERGAMO PRATICHE LAVORATORE anno 2012 anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 APERTE VERTENZE ,1% APERTE FALLIMENTI ,3% TOTALE PRATICHE APERTE ,0% FALLIMENTI DITTE N % 2

3 Delle pratiche di vertenze aperte, il 40% ha richiesto l intervento del legale ed oltre il 32 % delle lavoratrici e dei lavoratori si è iscritto al momento dell apertura della pratica. TAB. C Le ragioni principali per cui sono sorti i contenziosi individuali (più di una voce può comparire in ciascuna vertenza): TIPOLOGIA VERTENZE per RECUPERO CREDITI MENSILITA - TFR 64,7% 68,4% 66,5% 65,0% 4. LICENZIAMENTO 18,9% 16,5% 16,5% 17,0% 5. ILLEGITTIMITA FORME CONTRATTUALI 6,3% 5,1% 4,0% 4,0% 6. DIFFERENZE RETRIBUTIVE 6,4% 7,5% 9,5% 10,0% 7. INFORT. MALAT. PROF. MOBB. 2,5% 1,5% 2,6% 2,6% 8. LAVORO NERO TOTALE 1,2% 1,3% 2,0% 2,0% 9. LAVORO NERO PARZIALE 12,2% 13,5% 6,0% 8,0% GRAFICO 2: Vertenze per motivazione: MOTIVAZIONI VERTENZE LAVORO NERO 2013 INFORT. MALAT. PROF. MOBB DIFFERENZE RETRIBUTIVE 2015 ILLEGITTIMITA FORME CONTRATTUALI LICENZIAMENTO MENSILITA' NON PERCEPITE E TFR 0% 50% 100% 3

4 TAB. D Contenziosi suddivisi per macro settori merceologici COMMERCIO E SERVIZI + COOP SOCIALI 35,9% 41,8% 41,0% PRODUZ. IND /ARTIG (mecc-tessile-chim-grafici) 25,3% 25,2% 24,2% EDILI / LEGNO / MARMI / AFFINI 26,8% 21,5% 21,5% TRASPORTI/COOP FACCHINAGGIO 6,3% 6,5% 6,6% AGRICOLI /ALIMENTARI 2,9% 3,0% 4,0% ALTRI 2,8% 2,0% 2,7% TAB. E I contenziosi per mancati pagamenti delle retribuzioni e Trattamento di Fine Rapporto (TFR) del 2015, pari al 65% di tutte le vertenze, si sono verificati principalmente nei seguenti settori: Edilizia legno 23,0% Commercio e servizi 36,0% Metalmeccanico 13,5% Trasporti e facchinaggio 5,5% Tessile chimica gomma plastica 7,5% TAB. F I contenziosi per licenziamenti individuali del 2015, pari al 16,5% di tutte le vertenze, si sono verificati principalmente nei seguenti settori: Commercio e servizi 46,0 % Edilizia legno 13,0 % Metalmeccanico 15,0 % Trasporti e facchinaggio 8,0% Tessile chimica gomma plastica 6,5 % Agricoli ed alimentari 4,5% 4

5 GRAFICO 3: FALLIMENTI AZIENDALI PROVINCIA DI BERGAMO. Aziende fallite dal Delle pratiche aperte per assistenza nella procedura di fallimento/concordato ed altre, oltre il 21% delle lavoratrici e dei lavoratori si è iscritto al momento dell apertura della pratica. Delle 330 società fallite gli Uffici Procedure delle Confederazioni CGIL_CISL_UIL di Bergamo hanno assistito lavoratori e lavoratrici di 195 aziende TABELLA G Distribuzione delle persone assistite per comparto: le circa persone intercettate dagli Uffici Vertenze nell ambito del fallimento delle 330 aziende a Bergamo e in provincia (1.056 nel triennio) provengono dai seguenti settori: Edilizia legno 40,3% 36,0 % 28,0 % Commercio e servizi 18,3% 16,0 % 16,5 % Metalmeccanico 30,0% 14,0 % 26,0 % Tessile chimica gomma plastica 5,1% 30,0 % 11,0 % Trasporti e facchinaggio 2,0% 2,0% 2,5 % 5

6 DATI RILEVATI IN COMMISSIONE DI CONCILIAZIONE DTL ( EX ART.410) TABELLA H Dati della Direzione Territoriale del Lavoro di Bergamo sull attività della Commissione di conciliazione (ex art 410): Richieste di conciliazione in licenziamenti per giustificato motivo oggettivo lg.92/ Richieste di conciliazione non obbligatoria per licenziamenti diversi Totale delle controversie trattate in Dtl I dati si riferiscono ai rilievi fatti nel 2015 dai commissari Cgil- Cisl Uil membri della Commissione di Conciliazione presso la Dtl di Bergamo. Dati ufficiali DTL di Bergamo sulla totale attività della stessa Commissione: I rilievi registrati indicano che: I settori merceologici interessati sono stati 1) INDUSTRIA E ARTIGIANATO PRODUZIONE 39,5% 2) INDUSTRIA ED ARTIGIANATO SETTORE EDILIZIO 7,6% 3) SERVIZI IN GENERE PUBBLICI ESERCIZI COMMERCIO 48,1% 4) SETTORE AGRICOLI 0,0% 5) ALTRI 4,7% In aziende la cui dimensione occupazionale è mediamente: <= 15 dipendenti 24,1% >15<100 30,1% >100<500 30,4% >500 15,4% I lavoratori e le lavoratrici nelle procedure di conciliazione si sono avvalsi dell assistenza di : SINDACATO 18,3% AVVOCATO 16,5% NESSUNO 65,2% 6

7 Note conclusive L attività complessiva degli uffici vertenze è lievemente diminuita rispetto al precedente anno (- 8,1%). Anche per i fallimenti c è stata una diminuzione delle persone assistite, maggiore alla diminuzione % delle ditte fallite, in quanto sono fallite anche molte aziende piccole di tipo familiare con pochi dipendenti. Mentre per le vertenze, la diminuzione, si spiega per la riduzione del numero degli occupati, per la maggior paura di far valere i propri diritti sopportando condizioni non regolari e per l introduzione delle nuove regole sul mercato del lavoro dai recenti governi. 1. Dalle tabelle emerge, negli anni, la prevalenza delle vertenze legate al mancato pagamento di retribuzione e TFR. La crisi si è tradotta e manifestata con molta forza nei mancati pagamenti delle retribuzioni e delle liquidazioni, soprattutto nei settori edilizio, del commercio-servizi e in quello meccanico. 2. Anche passando in rassegna i dati delle aziende fallite, si registra la prevalenza delle chiusure nei settori edilizio, meccanico e commercio/servizi 3. Significativo è anche il dato sui licenziamenti individuali che segnano un lieve calo rispetto all anno precedente e non sono in contraddizione con i dati della Direzione Territoriale del Lavoro 4. Si conferma la maggiore propensione delle donne ad avviare vertenze individuali, nel 2015 le loro vertenze sono aumentate ancora di più. Il dato rimane ancora, secondo noi, al di sotto della realtà del mercato del lavoro provinciale. 5. Si rivolgono agli Uffici Vertenze CGIL, CISL e UIL soprattutto gli uomini di nazionalità italiana, operai con contratto a tempo indeterminato. 6. Dai dati rilevati presso la locale DTL si evidenzia il cospicuo numero di lavoratori licenziati individualmente che non accenna a diminuire, sono colpite le realtà con poca presenza organizzata del sindacato ed infatti gli stessi in maniera esigua si rivolgono allo stesso per farsi assistere. 7