VARIANTE P.R.G.C. n. 61 L. R. 5/2007 e s.m.i

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1 REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI TARVISIO VARIANTE P.R.G.C. n. 61 L. R. 5/2007 e s.m.i Fascicolo 1) Relazione Norme di Attuazione Elaborati grafici Arch. Renata Moimas marzo 2013

2 Indice Relazione 1. Premessa 2. Documentazione 3. Contenuti della variante 3.1 Modifiche zonizzative 3.2 Estratti grafici 3.3 Modifiche normative 4. Normativa di attuazione 5. Vincoli paesaggistici 6. Verifica degli standards urbanistici 7. Relazione di coerenza con i limiti di flessibilità 8. Coerenza con la pianificazione sovraordinata 9. Allegati 2

3 RELAZIONE 1. Premessa Il Comune di Tarvisio è dotato di P.R.G.C. Variante n.38- approvato con deliberazione del C.C. n. 31 del , la cui esecutività è stata confermata con deliberazione della Giunta Regionale n del pubblicata per estratto sul BUR n. 45 del Con la presente variante vengono proposte variazioni alla zonizzazione e alla normativa di piano che per i loro contenuti rientrano nei limiti di cui all art. 17 Varianti non sostanziali agli strumenti di Pianificazione comunale di cui all art. 63, comma 5, della legge del Regolamento di attuazione della Parte I Urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5. ( D.P.R. 20 marzo 2008 n. 086/Pres.) Il rispetto dei limiti di cui al comma 1 e 2 dell art. 17 del Regolamento Urbanistico è asseverato con le modalità previste dall art. 22 comma quattro della L.R.5/2007 e s.m.i. 2. Documentazione La presente variante, in conformità a quanto stabilito dall art. 17 sopracitato è costituita dai seguenti elaborati: Fascicolo 1) relazione illustrativa riportante i contenuti della variante; relazione di coerenza con i limiti di flessibilità relazione di coerenza con la normativa sovraordinata elaborati grafici che illustrano le previsioni urbanistiche vigenti e di progetto relazione di valutazione di incidenza significativa sui siti di Rete Natura 2000 Fascicolo 2) Valutazione degli aspetti paesaggistici della variante. Fascicolo 3) Relazione di verifica preventiva degli effetti significativi sull ambiente. 3

4 3. Contenuti della variante Con la presente variante vengono proposte parziali modifiche alla zonizzazione e alla normativa di piano finalizzate a consentire il potenziamento delle dotazioni previste dall'attuale zonizzazione, anche in riferimento alle previsioni di nuove infrastrutture proposte dal progetto PISUS. 3.1 Modifiche zonizzative Le variazioni zonizzative proposte sono le seguenti: Variazione n.1 La variazione individuata con il n.1) riguarda la riclassificazione di un area sita in Tarvisio capoluogo in prossimità del demanio sciabile da zona Ac- per attrezzature collettive parcheggi esistenti a sottozona G3ai impianti di risalita di base. L area oggetto di riclassificazione, di proprietà comunale, ha una superficie pari a mq e viene destinata alla realizzazione delle strutture di servizo del demanio sciabile in conformità a quanto previsto per la zona G3ai dal PRGC vigente.( crf. Art. 41 Categoria G3a- Zone per la pratica dello sci alpino ) L area è attraversata dal tracciato di un percorso pedonale esistente che resta confermato. La riclassificazione proposta comporta una pari riduzione di superficie dell area destinata a parcheggio. Gli estratti grafici relativi alla zonizzazione vigente e alla zonizzazione di progetto, individuati con la num. 1) sono riportati al succ. paragr Estratti grafici. Variazione n.2 La variazione individuata con il n.2) riguarda la riclassificazione di un area sita in Camporosso classificata dal piano vigente come da sottozona G3ap-ambiti delle piste per la discesa a sottozona G3ai impianti di risalita di base. L area oggetto di riclassificazione ha una superficie pari a mq e viene destinata alla realizzazione delle strutture di servizio del demanio sciabile in conformità a quanto previsto per la zona G3ai dal PRGC vigente.( crf. Art. 41 Categoria G3a- Zone per la pratica dello sci alpino ) Gli estratti grafici relativi alla zonizzazione vigente e alla zonizzazione di progetto, individuati con la num. 2) sono riportati al succ. paragr Estratti grafici. Variazione n.3 La variazione individuata con il n.3) riguarda la riclassificazione di un area sita nel nucleo di Cave del Predil,di proprietà comunale, classificata dal piano vigente come zona B3 estensiva a zona Acper attrezzature collettive parcheggi di progetto. 4

5 L area oggetto di riclassificazione ha una superficie pari a mq e viene proposta con la finalità di aumentare la dotazione di parcheggi all interno del nucleo. Gli estratti grafici relativi alla zonizzazione vigente e alla zonizzazione di progetto, individuati con la num. 3) sono riportati al succ. paragr Estratti grafici. Variazione n.4 La variazione individuata con il n.4) riguarda la riclassificazione di un area sita nel nucleo di Cave del Predil,di proprietà comunale, classificata dal piano vigente come zona B1 Zone centrali cortine edilizie a zona Ac - per attrezzature collettive parcheggi di progetto. L area oggetto di riclassificazione ha una superficie pari a mq. 647 e viene proposta con la finalità di aumentare la dotazione di parcheggi all interno del nucleo. Gli estratti grafici relativi alla zonizzazione vigente e alla zonizzazione di progetto, individuati con la num. 4) sono riportati al succ. paragr Estratti grafici. 3.2 Estratti grafici Vengono di seguito riportati gli estratti relativi alla zonizzazione vigente e alla zonizzazione d progetto alla scala 1/

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14 4.3 Modifiche normative Viene proposta un integrazione dell articolo 42 Categoria G3b - Zone per la pratica dello sci nordico finalizzata a specificare le destinazioni di servizio alla pratica dello sci ammesse. La modifica proposta riguarda l integrazione dell articolo sopra richiamato, paragrafo b) Destinazioni d uso ammesse con l inserimento al comma 1, prima interlinea, delle parole (biglietterie, spogliatoi, servizi igienici e simili). 6

15 5. Normativa di Attuazione Viene di seguito riportato l articolo modificato con la presente variante. Le parti di nuova introduzione sono evidenziate in corsivo. Art. 42 Categoria G3b Zone per la pratica dello sci nordico a - Caratteristiche Sono gli ambiti che per conformazione morfologica, innevamento, esposizione ed accessibilità possono essere considerati idonei alla pratica dello sci da fondo (sci nordico). Tali ambiti possono assumere due distinti aspetti morfologici, a seconda delle caratteristiche del territorio interessato: campi aperti al libero tracciamento delle piste per il fondo; tracciati prefissati delle piste per il fondo. I campi aperti sono previsti nelle zone dove la conformazione del suolo e la natura della vegetazione sono tali da consentire un certo grado di libertà nel tracciamento delle piste, senza l'esecuzione di opere. I tracciati sono previsti nelle zone dove la conformazione del suolo, la natura della vegetazione e la presenza di opere d'arte (ponticelli, sottopassi) vincolano l'andamento plano-altimetrico delle piste. I campi sono indicati nelle tavole grafiche del piano mediante confini di zona. I tracciati sono indicati mediante un segno convenzionale rappresentante il tracciato della pista; rispetto a tale indicazione grafica, é ammesso in sede esecutiva uno scostamento laterale fino a ml 50 da ciascun lato. b - Destinazioni d'uso ammesse 1 - previa autorizzazione dell'autorità forestale competente e, all'interno degli ambiti di tutela ambientale, dell'ente gestore od, in mancanza, del Consiglio Comunale : apertura, attrezzatura (biglietterie, spogliatoi, servizi igienici e simili), sistemazione ed esercizio di piste per il fondo; installazione ed esercizio di attrezzatura di ristoro per gli utenti delle piste, conl'esclusione di qualsiasi attrezzatura di tipo residenziale, fatta eccezione per l abitazione del gestore che dovrà essere ricavata nel sottotetto degli edifici,alberghiero od extralberghiero; realizzazione di nuove infrastrutture di servizio inerenti la gestione delle piste da fondo quali, rimesse gatti battipista, magazzini, strutture per l'alloggiamento delle attrezzature per l'impianto di innevamento, cabine cronometraggio. realizzazione di specchi d'acqua e di condutture per l'alimentazione dell'impianto di innevamento; 2 gli interventi di cui all art.27 purchè a parere dell Ente gestore delle piste o in mancanza dal Sindaco tali da non ostacolare in alcun modo la pratica dello sci da fondo. All'interno dei campi aperti, ed entro una fascia della larghezza di m 5 da ambo i lati deltracciato, dovrà essere rimosso ogni ostacolo che possa comunque impedire o rendere più difficile o pericoloso il libero transito degli utenti e dei mezzi per il tracciamento delle piste. Nel caso che il tracciato attraversi sovra o sottopassi, od altri tipi di manufatti stabili, la fascia libera da ambo i lati del tracciato potrà essere ridotta fino a non meno di metri uno. c - Indici e parametri Attrezzature di ristoro 7

16 - dimensione massima: mq.200 e mc. 700 per ciascuna attrezzatura; - distacco dal tracciato delle piste : minimo 10 ml., massimo 50 ml.; Non potrà essere autorizzata la costruzione di più di una attrezzatura ogni sei Km di pista, intendendosi per pista i tracciati indicati con apposito simbolo grafico lineare nelle tavole di piano. E altresì ammessa la possibilità di trasformare in attrezzatura di ristoro i fabbricati esistenti posti in zona G3b e situati ad una distanza non superiore a ml. 50 dai tracciati come sopra definiti. Negli edifici esistenti possono essere autorizzati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di ristrutturazione edilizia nonchè, in caso di comprovata necessità, l'ampliamento nella misura massima di mc 100 per una sola volta; potrà essere anche autorizzata la trasformazione ad attrezzatura di ristoro, con l'osservanza dei limiti e parametri sopra indicati. Le opere di recupero ed ampliamento dovranno essere realizzate, per quanto tecnicamente possibile, nel rispetto delle tipologie originarie del fabbricato. Infrastrutture di servizio: - dimensione massima 400 mq e mc 1000 per ogni attrezzature; -distacco dal tracciato delle piste : minimo 10 ml massimo 50 ml; All interno dei campi aperti non potranno essere autorizzate più di tre attrezzatura per ogni campo; a tale fine sono considerati come un unico campo anche quelli tra loro contigui e separati solamente da strade. Realizzazione di specchi d'acqua: - la loro realizzazione non dovrà comportare riduzione di superficie boscata - dovranno essere limitati a contenere la quantità d acqua necessaria all innevamento della pista da fondo e comunque con una capienza massima di mc; -la superficie massima e minima di ogni singolo specchio d acqua sarà rispettivamente di e mq ; la configurazione planimetria degli specchi d acqua e degli eventuali canali a cielo aperto, non potrà avere forme geometriche rigide ma perimetri raccordati e sinuosi secondo modelli riscontrabili nell assetto naturale del paesaggio interessato; nel caso di utilizzo del materiale di scavo internamente all ambito, la sistemazione dello stesso dovrà essere compreso nel progetto di realizzazione dei relativi specchi d'acqua; le alterazioni plano altimetriche e l approntamento generale delle superfici dovranno in ogni caso riferirsi al modello paesaggistico riscontrabile nella zona. d - Tipologie e criteri d'intervento per l esecuzione delle piste In sede di progettazione si dovrà porre la massima cura affinché il tracciato delle piste segua, in coerenza con i requisiti tecnico-agonistici da soddisfare, l andamento planialtimetrico dei suoli percorsi ed eviti l abbattimento di alberi oltre una fascia di larghezza pari a 5 ml dal bordo della pista. Qualora, per inderogabili ragioni tecniche, ciò non fosse possibile, il progetto dovrà osservare le seguenti prescrizioni: eventuali tratti di pista in rilevato o i trincea dovranno essere raccordati con la morfologia delle superfici circostanti, movimentando il terreno secondo un andamento simil-naturale; eventuali opere di sostegno delle piste dovranno essere eseguite secondo le tecniche proprie dell ingegneria naturalistica; nelle aree boscate le piste non dovranno formare varchi costituenti canali rettilinei; tra i tratti di pista planimetricamente contigui dovranno comunque essere mantenut quinte alberate di separazione. 8

17 5. Vincoli paesaggistici Le aree oggetto delle variazioni individuate con le num. 1), e 2) ricadono all interno dell ambito di vincolo paesaggistico ex L.1497/ 39 come istituito con D.M.15 maggio Le aree oggetto delle variazioni individuate con le num. 3) e 4) ricadono entro i 150 m dalla sponda del Rio del Lago iscritto con il n La valutazione di compatibilità tra le azioni di variante e i valori proposti dal vincolo è oggetto della Relazione paesaggistica facente parte integrante della presente variante. 6. Verifica degli standards urbanistcici Le modifiche inerenti la riclassificazione delle aree destinate a servizi e attrezzature collettive mantengono sostanzialmente inalterato il dimensionamento delle aree destinate a parcheggi in quanto comportano una limitatissima variazione in aumento dello standard relativo alle aree di parcheggio (+173 mq). 7. Relazione di coerenza con i limiti di flessibilità Le variazioni proposte rispettano le condizioni poste dall art.17 del DPR n. 86/2008: 1) le riclassificazioni relative alla zona G3 rispettano le condizioni poste al comma 1 p.c) in quanto riguardano la rettifica delle perimetrazioni senza diminuzione della superficie vigente; 2) le riclassificazioni della zona Ac- servizi e attrezzature collettive rispettano le condizioni poste dal comma 1 p.e) in quanto concerno un ampliamento della dotazione delle aree destinate a servizi ; 3) la variazione normativa rispetta le condizioni poste al comma 1 p.d) in quanto si tratta di modifiche che non attengono all indice di edificabilità territoriale e fondiario ed al rapporto di copertura. 8. Coerenza con la pianificazione sovraordinata I contenuti della variante sono coerenti con le disposizioni della pianificazione sovraordinata 9. Allegati Vengono di seguito riportate: valutazione di incidenza significativa sui siti di Rete Natura 2000 asseverazione di cui all art. 16 comma 4 L.R. 11/09/2009, n. 16 9

18 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA COMUNE DI TARVISIO P.R.G.C. VARIANTE N. 61 ASSEVERAZIONE (in ordine ai Siti di Interesse Comunitario (SIC) e alle Zone di Protezione Speciale (ZPS)) OGGETTO: Variante n. 61 al P.R.C.G. di Tarvisio Siti di Interesse Comunitario (SIC e Zone di Protezione Speciale (ZPS) di cui al D.P.R. 357/97 - Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche. Il sottoscritto Arch. Renata Moimas, in qualità di estensore della variante n. 61 al PRGC del comune di Tarvisio; Visto il Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatica approvato con DPR , n. 357; Visto l elenco delle zone di protezione speciale designate ai sensi della direttiva 74/409/CEE e dei siti di importanza comunitaria proposti ai sensi della direttiva 92/43/CEE approvato con Decreto del Ministero dell Ambiente ; Preso atto che il territorio del Comune di Tarvisio è interessato dai seguenti siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale: - SIC IT Conca di Fusine - SIC IT Jof di Montasio e Jof Fuart - ZPS IT Alpi Giulie Atteso che i contenuti della variante n. al P.R.C.G. riguardano aree antropizzate esterne ai SIC e ZPS sopra citati e che non sussistono relazioni di rilievo tra le azioni da intraprendere nelle aree oggetto di variante e gli habitat e le specie oggetto di conservazione; ASSEVERA che i contenuti della VARIANTE N. 61 P.R.C.G. DI TARVISIO non interessano e non hanno alcuna incidenza sui SIC IT Conca di Fusine e IT Jof di Montasio e Jof Fuart nonchè sulla ZPS IT Alpi Giulie. Arch. Renata Moimas 10

19 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA COMUNE DI TARVISIO P.R.G.C. VARIANTE N. 61 ASSEVERAZIONE (art. 16 comma 4 L.R. 11/09/2009, n. 16) Il sottoscritto Arch. Renata Moimas, in qualità di estensore della variante n. 61 al PRGC del comune di Tarvisio; Visto l art. 16 comma 4 L.R. 11/08/2009 n. 16; Visto il Parere di data 1/08/2006 n. 72/06 espresso dal Servizio Difesa del suolo della Direzione Regionale dell Ambiente relativamente alla compatibilità tra le previsioni della variante PRGC n. 38 e le condizioni geomorfologiche del territorio; ATTESTA che le variazioni introdotte con la variante n. 61 al PRGC del comune di Tarvisio interessano aree per le quali è stato emesso il Parere con prescrizioni n. 72/2006 dd. 01/08/2006 dal Servizio Difesa del suolo della Direzione Regionale dell Ambiente. Arch. Renata Moimas 11

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