LEGNO-ENERGIAENERGIA IN PROVINCIA DI TRENTO

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1 Dottori Forestali ed Ambientali Federico Giuliani Mirco Baldo Bruno Grisenti LA FILIERA FORESTA-LEGNO LEGNO-ENERGIAENERGIA IN PROVINCIA DI TRENTO Convegno Camera di Commercio I.A.A. di Trento

2 ASPETTI GENERALI Scopo: descrivere la filiera foresta legno energia; quantificare la biomassa legnosa. Modalità di reperimento dati e elaborazioni: ricerca bibliografica su lavori analoghi; cataloghi cartacei o informatici; ricerca di informazioni a livello dei Servizi provinciali o Enti vari; raccolta diretta su campione significativo mediante formulazione di questionari. Distinzione dell indagine in due fasi: I. analisi dell offerta; II. analisi della domanda; III. analisi del mercato locale (in progettazione).

3 METODOLOGIA D D INDAGINE ANALISI DELL OFFERTA: scarti di lavorazione delle utilizzazioni boschive; biomassa raccolta dai titolari per uso civico; biomassa derivante dagli scarti agronomici; scarti dell industria di 1 lavorazione; scarti dell industria di 2 lavorazione; biomassa raccolta nei C.R.M. e C.R.Z.; produttori di legna da ardere; commercianti di legna, cippato, pellets e briquettes.

4 METODOLOGIA D D INDAGINE ANALISI DELLA DOMANDA: uso di legna da ardere in ambito domestico; uso di legna da ardere negli esercizi commerciali (pizzerie); impiego di cippato nelle centrali di teleriscaldamento; impiego di cippato/pellets negli impianti di piccola taglia; reimpiego dei sottoprodotti nelle aziende della filiera.

5 TAVOLO DI LAVORO C.C.I.A.A. di Trento: Dott. Mauro Leveghi Dott. Adriano Zanotelli Dott.ssa Maria Cristina Tomasi Dott.ssa Michela Rizzi Servizio Foreste e Fauna P.A.T. Dott. Francesco Dellagiacoma Dott. Giovanni Giovannini Studio Associato 3e: Dott. For. Federico Giuliani Dott. For. Mirco Baldo Dott. For. Bruno Grisenti CON LA COLLABORAZIONE DI: Agenzia Provinciale Energia P.A.T. Ing. Renzo Conotter C.N.R. IVALSA Dott. Gianni Picchi FEM - area sperimentazione agraria ambientale e forestale Dott.ssa Silvia Silvestri

6 GRUPPO OPERATIVO DI LAVORO Esecutività: Studio Associato 3e: Coordinatori: Dott. Federico Giuliani Dott. Mirco Baldo Dott. Bruno Grisenti Collaboratori: Dott. Damiano Fedel Dott. Federico Salvagni Dott.ssa Samantha Casagranda P.a. Nicola Angeli

7 TABELLE DI CONVERSIONE

8 UNITA DI MISURA Tonnellata equivalente : trasformazione del volume/quantitativo di biomassa espressa in mc, mst o quintali, in tonnellate al 40% di contenuto idrico, secondo le differenti essenze legnose e le tipologie commercializzate

9 RISULTATI DELLA RICERCA

10

11 BILANCIO SINTETICO Quantitativi rilevati di biomassa legnosa utilizzata a scopi energetici in Trentino nel periodo V alo ri e sp re ssi in to nne llate " DOM ANDA RILE VA TA OFFE RTA RILE VA TA P RIM A CASA IM PRESE D'UTILIZZAZIONE S ECONDA CASA FORESTE PUBBLICHE E P RIV ATE ^ PIZZE RIE AZIE NDE AGRICOLE* TELE RIS CALDAM E NTO P RIM A LAV ORAZIONE P RIM A LAVORAZIONE S ECONDA LAVORAZIONE S ECONDA LAVORAZIONE CRM - CRZ LE GNA DA ARDE RE P ICCOLI COM M E RCIANTI A ZIE NDE V ARIE CATE NA DI DIS TRIBUZIONE**

12 DISTRIBUZIONE DEL CONSUMO Il consumo principale è dato dal riscaldamento domestico della prima casa ( t). Consumo rilevato per nucleo familiare pari a 32,5 q. I CASA I CASA II CASA II CASA 1% 1% 3% 6% 3% 6% 1%1% 1%1% 3% 3% PIZZERIE PIZZERIE TELERISCALDAMENTO TELERISCALDAMENTO I LAVORAZIONE I LAVORAZIONE II LAVORAZIONE II LAVORAZIONE 85% 85% AZIENDE VARIE AZIENDE VARIE

13 RUOLE DELLA BIOMASSA LEGNOSA NEL RISCALDAMENTO DELLA I CASA La legna è il combustibile maggiormente utilizzato assieme al gas naturale. La legna è un prodotto trasversale. Energia prodotta dai differenti vettori energetici. Tipologia di generatore

14 REPERIMENTO E FORNITORI I 2/3 della biomassa legnosa vengono autoprodotti. 33% 33% AUTOPRODUZIONE AUTOPRODUZIONE 67% 67% FORNITORE FORNITORE Recupero scarti di lavorazione 100% 100% 90% 90% 80% 80% 70% 70% 60% 60% 50% 50% 40% 40% 30% 30% 20% 20% 10% 10% 0% 0% 29% 29% 71% 71% 19% 19% 81% 81% 9% 9% 6% 3% 6% 3% 74% 74% 9% 9% 1% 1% 86% 86% 14% 14% 14% 14% 12% 12% 74% 74% 100% 100% 100% 100% VERDE AGRICOLO VERDE AGRICOLO ALTRO ALTRO SEGHERIA SEGHERIA IMP. FORESTALE IMP. FORESTALE FORNITORE FORNITORE AUTOPRODUZIONE AUTOPRODUZIONE

15 TIPOLOGIA DI PRODOTTO La legna in ciocchi è il prodotto maggiormente consumato, rappresentando quasi l 84% del prodotto richiesto in Trentino. Tipologia di prodotto legnoso utilizzato 100,00% 100,00% 90,00% 90,00% 80,00% 80,00% 70,00% 70,00% 60,00% 60,00% 50,00% 50,00% 40,00% 40,00% 30,00% 30,00% 20,00% 20,00% 10,00% 10,00% 0,00% 0,00% Tipologia di prodotto richiesto distinto nelle differenti componenti della domanda 4,30% 3,70% 0,92% ALTRO 4,30% 3,70% 0,92% ALTRO 1,80% 1,00% 4,60% 3,85% 1,80% 1,00% 4,60% 6,00% 3,85% SEGATURA 0,30% 3,77% 6,00% SEGATURA 0,30% 3,77% 18,00% VERDE AGRICOLO 18,00% 45,90% VERDE AGRICOLO 3,00% 45,90% 58,00% CASCAMI FORESTALI 3,00% 58,00% CASCAMI FORESTALI 10,00% CORTECCIA 0,15% 10,00% CORTECCIA 0,15% 91,70% 94,30% 100,00% 3,75% TRUCIOLI 91,70% 94,30% 100,00% 3,75% TRUCIOLI 88,83% REFILI 88,83% 18,70% REFILI 18,70% CIPPATO 59,00% CIPPATO 59,00% 38,40% PELLET 38,40% PELLET 30,70% BRIQUETTE 30,70% BRIQUETTE LEGNA 3,60% LEGNA 3,60%

16 LA FILIERA FORESTA-LEGNO LEGNO-ENERGIAENERGIA per la biomassa provinciale: filiera corta Impresa utilizzazione/rivenditore acquirente per la biomassa extra provinciale: filiera lunga e solo in parte locale Imp. utiliz. estera/i rivenditore fornitore italiano acquirente

17 OFFERTA DI BIOMASSA LEGNOSA L OFFERTA POTENZIALE RILEVATA E MAGGIORE Valori espressi in tonnellate*** OFFERTA INPUT OFFERTA IMPRESE D'UTILIZZAZIONE FORESTE PUBBLICHE PAT AGRICOLTURA PAT RIPULITURA ALVEI PAT FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE PAT^ AZIENDE AGRICOLE* AGRICOLTURA PAT PRIMA LAVORAZIONE TONDAME PAT TONDAME NAZIONALE TONDAME EUROPEO SECONDA LAVORAZIONE LEGNAME PAT LEGNAME NAZIONALE 471 LEGNAME EUROPEO LEGNAME EXTRAEUROPEO 309 CRM - CRZ LEGNO TRATTATO / NON TRATTATO PAT VERDE PAT LEGNA DA ARDERE LEGNAME PAT LEGNAME NAZIONALE LEGNAME EUROPEO 778 PICCOLI COMMERCIANTI LEGNAME PAT LEGNAME NAZIONALE 413 LEGNAME EUROPEO CATENA DI DISTRIBUZIONE** LEGNAME PAT LEGNAME NAZIONALE LEGNAME EUROPEO OFFERTA DI BIOMASSA LEGNOSA LEGNAME PAT AGRICOLTURA / VERDE PAT LEGNAME NAZIONALE LEGNAME EUROPEO LEGNAME EXTRA-EUROPEO 309

18 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** I PRIMI ATTORI DELLA FILIERA SI ATTIVANO SU LOTTI AD HOC O PER FORME VINCOLISTICHE PIUTTOSTO CHE PER UNA FATTIVITA ECONOMICA

19 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** ^ SOTTOSTIMA (privati, prescrizioni di massima e polizia forestale, procedura IOAS) QUANTITATIVO MEDIO RILEVATO DELLE SORT 35 q COINCIDE CON QUELLO RILEVATO IN ANALISI DELLA DOMANDA 32 q (CONGRUITA DEL DATO)

20 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** STIMATO: LA BIOMASSA DERIVANTE DAL REIMPIANTO VIENE VALORIZZATA / / / /2009 SUPERFICIE ESTIRPATA VITE Scopazzi? SUPERFICIE ESTIRPATA MELO

21 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** STIMATO: LE POTATURE HANNO VALENZA AGRONOMICA E NON SONO RECUPERATE AUTOPRODUZIONE LA DIMENSIONE AZIENDALE MEDIA SODDISFA IL FABBISOGNO DEL NUCLEO FAMILIARE FILIERA E PROCESSO ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI RACCOLTA DELLA BIOMASSA IN FORMA AGGREGATA F.E.M.

22 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** INTERLOCUTORE PRINCIPALE NELL ATTIVAZIONE DELLA FILIERA PIU DEL 95% DEGLI SCARTI SONO IMMESSI SUL MERCATO IL 70% DEGLI SCARTI PRODOTTI VENGONO ESPORTATI FUORI PROVINCIA SOLO IL 5% DEL PRODOTTO FORNISCE ENERGIA PER L AZIENDA (AUTOPRODUZIONE) MATERIALE AD ALTO VALORE INTRINSECO IMMESSO SU UN MERCATO CON UN PREZZO NON STRETTAMENTE RELAZIONATO ALLA QUALITA Definizione del prezzo del cippato

23 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** OFFERTA SOLO POTENZIALE PRODOTTO NON RILEVATO IN DOMANDA PROBLEMI DI SELEZIONATURA E DI RECUPERO A MATERIALE ENERGETICO te 6000 la e 5000 n 4000 T o totale te la 8000 e n 6000 T o totale Anni LEGNO TRATTATO/RAMAGLIA VERDE Anni

24 PARTECIPAZIONE DEI SETTORI PRODUTTIVI ALL OFFERTA DI BIOMASSA 2% 2% 8% 1% 0% 8% 27% FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE^ AZIENDE AGRICOLE* PRIMA LAVORAZIONE IMPRESE D'UTILIZZAZIONE SECONDA LAVORAZIONE 44% 8% CRM -CRZ LEGNA DA ARDERE PICCOLI COMMERCIANTI CATENA DI DISTRIBUZIONE** STIMA PRUDENZIALE ( t) RIDOTTA POPOLAZIONE INDAGATA VARIABILITA ELEVATA

25 ORIGINE DELLA BIOMASSA IMMESSA SUL MERCATO 0% 35% LEGNAME PAT AGRICOLTURA / VERDE PAT 1% 11% 53% LEGNAME NAZIONALE LEGNAME EUROPEO LEGNAME EXTRA-EUROPEO La materia prima proviene per il 64% da suoli forestali e agricoli provinciali Il 35% della materia prima immessa sul mercato è approvvigionata all estero

26 PRODOTTO:LEGNA IN CIOCCHI Ruolo nella filiera: PRODOTTO PRINCIPALE FORTE PROPENSIONE ALL AUTOPRODUZIONE LOCALE PRODOTTO DIFFUSO SUL TERRITORIO SOSTENIBILE Approvvigionamento: USO CIVICO E AUTOPRODUZIONE 70% RIVENDITORI / COMMERCIANTI 30% Principali consumatori: Trend: PRIME CASE INDAGINE RILEVA SODDISFAZIONE NEL CONSUMATORE USO PERCEPITO COME ECONOMICO E PRATICO PRODOTTO TRASVERSALE CONSUMO STAZIONARIO

27 PRODOTTO: CIPPATO Ruolo nella filiera: IL SECONDO PRODOTTO PIU CONSUMATO IL CONSUMO E LEGATO AD UN SOLO INTERLOCUTORE LA PRODUZIONE COINCIDE CON LE SEDI DI PRODUZIONE DEGLI IMBALLAGGI Approvvigionamento: IMPRESE DI PRIMA LAVORAZIONE SOLO 1/3 VIENE CONSUMATO IN TRENTINO EXPORT RILEVANTE Principali consumatori: CENTRALI TELERISCALDAMENTO Trend: IN DECISA ESPANSIONE S T M y = -1045,3x 2 + 4E+06x -4E ANNI

28 CARATTERISTICHE DELLA FILIERA AUTOPRODUZIONE: LIMITA LA DISPONIBILITA DI MATERIA CONDIZIONA I PROCESSI INDUSTRIALI DIFFICILMENTE MODIFICABILE ESEMPIO CONCRETO DI SOSTENIBILITA GLI SCAMBI di biomassa sono caratterizzati da un MERCATO PIUTTOSTO AMPIO MERCATO SOSTENIBILE solo in ALCUNI SEGMENTI FORTE PRESENZA PRODOTTI ESTERI nel settore della distribuzione commerciale di prodotti energetici (pellet) e legna grezza da ardere

29 UTILIZZAZIONI FORESTALI-USO CIVICO IMPRESE D UTILIZZAZIONE D FORESTALE PUNTO DI FORZA DELLA FILIERA Hanno dotazione strutturale mediamente alta; Sono competitive e in grado di attivare lavorazioni di biomassa su ampia sup. anche fuori provincia. PROSPETTIVE PER UN UTILIZZO COMUNE DELLE RISORSE BOSCHIVE Incentivi alla produzione di cippato forestale Riduzione dei costi di utilizzazione con politiche tese a rendere più competitive le lavorazioni Le proprietà adeguino la pianificazione e gestione Attivazione della proprietà privata non gestita AUTOPRODUZIONE COME ASPETTO CULTURALE E ANTROPOLOGICO DELLA GENTE TRENTINA

30 CENTRALI DI TELERISCALDAMENTO SISTEMA IN CRESCITA DISPONIBILITA DI BIOMASSA 3 VOLTE SUPERIORE AL CONSUMO ATTUALE CRITICITA Ubicazione delle centrali senza un attenta valutazione della presenza di una filiera produttiva integrata Nella filiera esistono delle fratture tra la prima e la seconda lavorazione e tra produzione e l impiego di risorse rinnovabili Definizione delle regole di mercato, di listini prezzi di riferimento e di un sistema di certificazione della qualità della materia prima Mancanza di un Soggetto che si ponga a mediazione tra l O e la D, per l aggregazione e gestione dei flussi tra le stesse

31 IL MERCATO DELLE BIOMASSE AMPIO E SOSTENIBILE CRITICITA Autoproduzione per uso civico non attiva il mercato. Frammentazione delle proprietà, scarsa attitudine alla valorizzazione legnosa dei proprietari pubblici, scarso interesse economico-culturale dei molti proprietari boschivi privati nella realizzazione di vendite del proprio legname Il cippato da segheria è dovuto per il 50% da legname proveniente dall estero e confluisce su un mercato più ampio Mancano forme consortili o attori che operino sulla biomassa legnosa utilizzata a scopi energetici Manca un adeguata formazione in campo manageriale

32 PROSPETTIVE FUTURE MERCATO INFLUENZATO DA PIANI ENERGETICI REGIONALI RICONOSCIMENTO CREDITI DI CARBONIO VERIFICA IPOTESI DI MONETIZZAZIONE DEGLI USI CIVICI IN QUOTE-ENERGIA nel caso di uno sfruttamento con criteri di natura industriale delle biomasse locali

33 BILANCIO ATTESO NEL MEDIO PERIODO Valori espressi in tonnellate** DOMANDA STIMATA OFFERTA STIMATA PRIMA CASA IMPRESE D'UTILIZZAZIONE (1) SECONDA CASA FORESTE PUBBLICHE E PRIVATE (2) PIZZERIE AZIENDE AGRICOLE (3) AZIENDE VARIE* PRIMA LAVORAZIONE (4) TELERISCALDAMENTO'' SECONDA LAVORAZIONE (5) PRIMA LAVORAZIONE CRM - CRZ (6) SECONDA LAVORAZIONE LEGNA DA ARDERE (7) PICCOLI COMMERCIANTI (8) CATENA DI DISTRIBUZIONE* (9)

34 Fonti e bibliografia: Consorzio Vini del Trentino Superficie vitata ed Aziende viticole della provincia di Trento: risultati dell indagine C.C.I.A.A Indagine Filiera Foresta Legno in Provincia di Trento Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento, Ufficio Prodotti. Dati non pubblicati Enzo Mescalcin, Andrea Cristoforetti, Natascia Magagnotti, Silvia Silvestri, Raffaele Spinelli Utilizzo dei residui di potatura della vite a fini energetici. Fondazione Edmund Mach Istituto Agrario di San Michele all Adige Giovannini G Il comparto delle imprese boschive in Provincia Autonoma di Trento. Tesi in Scienze Forestali ed Ambientali. Relatore Cavalli R. Correlatore Bonfioli R. Dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali, Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Padova, Legnaro Lombardo S Comunicazione personale. Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento programmazione, ricerca e innovazione, Servizio Statistica Merlo M., Codemo L., Cesaro L Utilizzazioni forestali e prima trasformazione del legno. ANARF MAF, Milano. Merlo M Elementi di Economia ed Estimo forestale ambientale. Patron editore. 545 pp. Cusl Nuova Vita - Padova Nati C., Spinelli R., Fabbri P., Classificazione merceologica del cippato. Effetti dell usura delle lame. Sherwood (14) 9: P.A.T Piano energetico ambientale provinciale. Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento Urbanistica e Fonti Energetiche, Servizio Energia P.A.T a. CATI. Dati non pubblicati Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento programmazione, ricerca e innovazione, Servizio Statistica P.A.T b. Relazione annuale. Attività svolta nel corso dell anno Provincia Autonoma di Trento, Dipartimento Risorse Forestali e Montane, Servizio Foreste e Fauna. P.A.T visitato nel dicembre 2008 Francescato V., Antonini E. e Zuccoli Bergomi L Legna e cippato manuale pratico. AIEL Associazione Italiana Energie Agroforestali. Pettenella D. M. e Giuliani F La spesa pubblica nel settore forestale: un analisi dell esperienza della Provincia Autonoma di Trento ( ). Quaderni del Dipartimento TESAF. Numero 74. Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Padova, Legnaro Pettenella D Le nuove sfide per il settore forestale Mercato, energia, ambiente e politiche. Gruppo 2013, edizioni Tellus. Pettenella D Innovazioni, capitale sociale e networks nel settore forestale presentazione in conferenza tenutasi a Trento il 15/10/2010.

35 Riferimenti legislativi: DPCM 8 marzo 2002: Disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico, nonche' delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione. Allegato III; D. Lgs Governo 387 del 29 Dicembre 2003: Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità; D. Lgs 152 del 3 Aprile 2006: Norme in materia ambientale; D. Lgs 22 del 5 Febbraio 1997 Decreto Ronchi : Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. Abrogato dall'art. 264, c. 1, lett. i) del D. Lgs. 152 del 3 Aprile 2006 Art. 30 delle prescrizioni di massima e di polizia forestale della P.a.t. in applicazione degli art. 8, 9, 10 del R.D. 3267/23; LP 11 del 23 maggio 2007: Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree protette; Istruzioni operative IOAS del Servizio Foreste e Fauna; Norme austriache ONORM M7132 e M7133;

36 Materiale relativo Questionario per la definizione degli scarti provenienti dalle utilizzazioni forestali. Questionario: aziende di prima lavorazione, caratteristiche aziendali e stima dei cascami destinati a fini energetici. Questionario telefonico: aziende di seconda lavorazione, caratteristiche aziendali e stima dei cascami destinati a fini energetici. Questionario telefonico: offerta di biomassa legnosa da produttori di legna da ardere. Questionario telefonico: offerta di biomassa legnosa da commercianti. Questionario telefonico: impiego di biomassa legnosa negli esercizi commerciali (pizzerie). Questionario centrali termiche di teleriscaldamento alimentate a biomassa legnosa. Questionario telefonico: impiego di biomassa legnosa in impianti di piccola taglia a servizio di utenze domestiche o plurifamiliari.

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