Nora. Il foro romano

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Nora. Il foro romano"

Transcript

1 Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità Volume II.1 - I materiali preromani a cura di JACOPO BONETTO - GIOVANNA FALEZZA - ANDREA RAFFAELE GHIOTTO Padova 2009

2 La collana Scavi di Nora raccoglie studi monografici sulla città antica editi dalle Università di Genova, Milano, Padova e Viterbo che operano in sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano. La presente opera, suddivisa in quattro volumi, è l esito di una ricerca condotta nell'ambito di una Convenzione tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, e il Dipartimento di Archeologia dell'università di Padova. Università di Padova - Dipartimento di Archeologia Piazza Capitaniato, Padova tel Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano Piazza Indipendenza, Cagliari tel L opera è stata realizzata con il contributo e la partecipazione di: Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento - Università di Padova Dipartimento di Costruzioni e Trasporti - Università di Padova ISBN: Italgraf - Noventa Padovana Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. Distribuzione: Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l. - via Ajaccio 41/ Roma tel fax qn@edizioniquasar.it

3 Scavi di Nora I Padova 2009

4 Capitolo 11 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici Lo r e n z a Ca m pa n e l l a * Nell area del foro romano di Nora (area P) sono stati rinvenuti diversi esemplari riconducibili a instrumenta domestica fittili interpretabili come forni, fornelli, bracieri o piatti da fuoco, cioè suppellettili la cui funzione primaria era correlata alla cottura e al riscaldamento dei cibi 1. A differenza delle forme vascolari fenicie e puniche esaminate in precedenza, i 129 reperti inclusi in questo capitolo si caratterizzano per un bassissimo grado di standardizzazione e conseguentemente per una forte variabilità morfologica dovuta anche al fatto di essere tutti realizzati - ad eccezione dei piatti da fuoco - a mano, senza l ausilio del tornio. I frammenti sono stati ripartiti in tre paragrafi all interno dei quali si è proceduto a isolare i diversi tipi individuati. Nel primo paragrafo sono stati analizzati gli 83 lacerti appartenenti a forni per la cottura del pane, noti in letteratura come tannur, tabun o tabouna, e rinvenuti con particolare abbondanza nell area indagata. La consistenza numerica dei frammenti, unitamente al rinvenimento di qualche esemplare in situ, hanno permesso di avanzare una proposta tipologica fondata su criteri morfologici e soprattutto di impasto. Sono stati quindi isolati tre tipi: uno più arcaico (tipo T1), rappresentato da 14 frammenti e collocabile tra VIII e VII sec. a.c., uno appena più tardo (tipo T2), al quale sono stati ricondotti 10 frammenti (VII -VI sec. a.c.), e infine un tipo largamente maggioritario (tipo T3) per il quale, a parte qualche esemplare databile agli inizi dell età puni- ca, non è stato possibile restringere ulteriormente la datazione che si pone tra il V e il II sec. a.c. Nel secondo paragrafo sono invece presi in esame i 37 reperti relativi a bracieri, a fornelli e a griglie fittili, la cui ripartizione nelle relative forme di appartenenza non è sempre risultata agevole anche a causa della scarsa conoscenza che, sino ad oggi, si possiede riguardo a tali suppellettili. Proprio al fine di fornire la maggiore quantità di informazioni e di rendere, in futuro, più agevole l enucleazione di precise tipologie per queste suppellettili, si è proceduto a schedare tutti i reperti rinvenuti nell area P, anche laddove lo stato di conservazione non era particolarmente soddisfacente e la lettura del frammento non del tutto perspicua. Il terzo paragrafo comprende infine le forme note in letteratura come piatti da fuoco. Si tratta di 9 frammenti appartenenti ad ampie forme aperte che, poste sulle braci, verosimilmente con dei distanziatori, dovevano essere utilizzate per un rapido riscaldamento degli alimenti. * Università di Viterbo - Dipartimento di Scienze del Mondo Antico. 1 Alcune forme potevano altresì avere una funzione secondaria connessa al riscaldamento degli ambienti o alla combustione di sostanze profumate come l incenso (per questa pratica cfr. Za c c a g n i n o 1998).

5 470 Lorenza Campanella 1. Ta n n u r La forma maggiormente attestata, tra gli instrumenta domestica, è quella dei forni fittili per la cottura del pane noti in letteratura come tannur, tabun o tabouna. In altre sedi 2, alle quali si rimanda, si è già avuto modo di discutere riguardo all origine, alla funzionalità, alla diffusione e alla cronologia di questa forma che, a lungo trascurata negli studi, è largamente attestata negli abitati fenici e punici dell isola e che, si ritiene, presenti notevoli spunti di interesse. Riassumendo brevemente, i tannur sono dispositivi fittili diffusamente presenti nelle abitazioni fenicie e puniche d Occidente 3 e costituiti da strutture di forma troncoconica realizzate saldando tra loro tre o quattro grandi pannelli ricurvi di forma quadrangolare. I pannelli presentano un lato finito e appiattito che era infisso nel suolo, un orlo esternamente rigonfio ad esso parallelo e due lati perpendicolari al terreno provvisti di tacche per l innesto dei pannelli 4. I forni raggiungono generalmente un altezza tra gli 80 ed i 100 cm; il diametro della base è generalmente attorno agli 80 cm mentre quello dell orlo attorno ai 60 cm. Il funzionamento dei dispositivi descritti ci è noto attraverso diverse fonti, in specie letterarie, archeologiche ed etnoarcheologiche: i tannur erano infissi nel pavimento dei cortili o dei vani adibiti alla cottura dei cibi all interno di un taglio circolare generalmente rivestito di pietrame di piccole e medie dimensioni; la combustione delle braci poste al loro interno provocava il riscaldamento delle pareti del forno sulle quali, abbassatasi la fiamma, erano fatte aderire le spiane di pane introdotte attraverso l imboccatura superiore. La caratteristica di questi forni, definiti da A. Leroi-Gourhan ad aria calda 5, è di sfruttare l azione combinata prodotta dal surriscaldamento delle pareti della struttura e dall aria calda sprigionata dal combustibile. Va ricordato che forme molto simili a quelle descritte sono utilizzate anche per la trasformazione dei minerali in metalli: i forni destinati a questo uso hanno, in genere, pareti più spesse, una forma com- plessivamente più slanciata e un imboccatura assai più ridotta 6. Il rinvenimento di forme frammentarie e di lacerti di parete rende assai difficoltoso il riconoscimento dell originaria funzione dei forni. Tuttavia un elemento certamente discriminante è costituito dalla presenza nelle stratigrafie archeologiche di abbondanti scorie di fusione e delle tuyères che, alloggiate alla base dei forni metallurgici, permettevano l immissione forzata di aria mediante i mantici 7. Per quanto riguarda specificamente i frammenti norensi va notata la considerevole quantità dei frammenti rinvenuti e l identificazione di alcuni forni in situ 8, di uno dei quali è stata già data preliminarmente notizia 9. Sono pressoché assenti le scorie di fusione e non sono state identificate tuyères per cui si ritiene che i frammenti norensi in catalogo appartenessero a forni per la cottura del pane ad eccezione, forse, del n. 79 che a causa del considerevole spessore delle pareti potrebbe appartenere ad un forno di tipo metallurgico. Data la considerevole mole di lacerti rinvenuti e dovendo necessariamente operare una selezione del materiale raccolto si è proceduto ad inserire in catalogo unicamente i frammenti in qualche misura diagnostici 10, cioè gli orli, le pareti che preservano in buone condizioni la caratteristica decorazione a ditate o a motivi incisi, quelle che conservano un rivestimento in ingobbio rosso, quelle che presentano un lato finito e corrispondente alla base o al punto di sutura tra i vari pannelli, escludendo così dal catalogo solo i frammenti di parete fratturati su tutti i lati e completamente privi di decorazione, dei quali comunque è fornita un indicazione quantitativa nelle tabelle presenti nel volume III. Ciononostante la documentazione fornita può apparire per alcuni versi eccessiva anche per la scarsezza di dati cronologici associabili alle diverse tipologie attestate: tuttavia il rinvenimento di una così ingente quantità di reperti proveniente da uno scavo stratigrafico urbano è apparsa come una condizione particolarmente proficua per un possibile avanzamento delle conoscenze su questa classe di materiali. 2 Ca m pa n e l l a 2001a; Ca m pa n e l l a 2001b; Ca m pa n e l l a 2003, ; Ca m pa n e l l a 2005a. 3 Gli scavi urbani di Cartagine hanno restituito un consistente numero di esemplari, in stato più o meno frammentario, per lo più databili in età arcaica: i frammenti più antichi erano contenuti all interno di strati della seconda metà dell VIII sec. a.c., ma la maggior parte dei reperti era in strati databili tra la seconda metà del VII e i primi del VI sec. a.c. Cfr. da ultimo Be c h t o l d 2007d, e, precedentemente, Ma n s e l Ca m pa n e l l a 2001a, Le r o i-go u r h a n 1945, Cfr. La n c e l, Mo r e l, Th u i l l i e r 1982, Cfr. anche Ca m pa n e l l a 2001a. 8 Si tratta dei frammenti contenuti nelle US 5139 (= Periodo IIIA) e (= Periodo IIA). 9 Campanella 2001b. 10 Sono stati comunque esclusi dal catalogo i frammenti di dimensioni estremamente ridotte, che conservavano solo una porzione assai ridotta della decorazione, che presentavano superfici sensibilmente corrose o consunte o infine che provenivano da unità stratigrafiche non significative (riporti moderni, humus etc.).

6 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici 471 In effetti sebbene dei forni fittili per la cottura del pane noti come tannur o tabun siano ormai sufficientemente chiare sia la forma originaria che la funzionalità e, in qualche misura, la loro dislocazione nell ambito delle unità domestiche 11, resta ancora assai problematica la definizione delle cronologie, soprattutto a causa del forte conservatorismo delle forme. Per questo si è proceduto a suddividere tutto il materiale rinvenuto sulla base delle caratteristiche di impasto, al fine di tentare di individuare una correlazione tra argille, forme e livelli cronologici. Tre sono le tipologie di forni individuate: il tipo apparentemente più arcaico si caratterizza per la presenza di pareti lisce e rivestite esternamente di uno spesso strato di ingobbio rosso (tipo T1); la seconda tipologia è caratterizzata dall utilizzo di un impasto semicrudo che suggerisce di collocare anche il tipo T2 in una fase arcaica; il terzo raggruppamento, assolutamente predominante dal punto di vista quantitativo, presenta tutte le caratteristiche già individuate in precedenza per i forni da pane attestati nei siti fenici e punici dell isola 12 e che verranno di seguito ricordate più estesamente (tipo T3). La datazione del terzo tipo, orientativamente da porsi tra V e II sec. a.c. può essere ulteriormente circoscritta sulla base del tipo di impasto argilloso utilizzato (cfr. infra). La prima tipologia (tipo T1) presenta caratteristiche morfologiche nettamente distinte rispetto agli altri due gruppi: le pareti hanno un minore spessore, mediamente attestato attorno ai 2 cm; la superficie esterna è interamente rivestita di un consistente strato di ingobbio rosso (10R 5/8 red), in genere assai ben conservato, steso in modo omogeneo e accuratamente lustrato con andamento verticale. La superficie interna pur essendo lisciata non presenta lo spesso strato argilloso che caratterizza i forni inclusi nel primo raggruppamento. In questi reperti sembra inoltre assente la caratteristica decorazione a ditate che può essere dubitativamente ravvisata solo nel frammento n. 1 che conserva parte di una impressione circolare, poco profonda. L impasto argilloso (impasto 1) caratteristico del tipo T1 si presenta duro e compatto con numerosi inclusi di forma arrotondata e di diametro inferiore o uguale a 1 mm, accompagnati da più rari inclusi di dimensioni maggiori, attorno ai 2-3 mm di diametro, rotondi e di colore bianco o rosato. Sporadicamente è presente degrassante di diametro considerevole (fino a 1 cm) di colore prevalentemente bianco e 11 Per questi aspetti cfr. Ca m pa n e l l a 2001a; Ca m pa n e l l a 2001b; Ca m pa n e l l a 2005a; Ca m pa n e l l a 2008, Cfr. Ca m pa n e l l a 2001a. di forma irregolare. Nell argilla sono anche presenti componenti vegetali che lasciano tracce ben riconoscibili sulla superficie interna. Il colore dell argilla in sezione è generalmente marrone: 7.5YR 5/4 brown con un nucleo interno più scuro e tendente al grigio: 10YR 5/2 grayish brown. Ai 14 frammenti norensi di tipo T1 non erano mai associati orli e la loro stessa attribuzione a forni per il pane deve essere considerata ancora preliminare e dubitativa. Si ritiene, tuttavia, che i frammenti possano essere attribuiti ad una forma molto arcaica di forno per il pane a causa del rinvenimento, nel vicino abitato fenicio di Sulky, di un frammento di orlo con le medesime caratteristiche di impasto e rivestimento superficiale (da uno strato di riempimento di una cisterna fenicia) e di diversi frammenti di parete con tracce di combustione sulla superficie interna, rinvenuti in situ, in associazione a consistenti resti di bruciato, all interno di uno strato databile tra la metà dell VIII e la seconda metà del VII sec. a.c. 13 Il frammento sulcitano che conserva parte dell orlo 14 ha pareti ad andamento obliquo con un bordo appena ingrossato ed estroflesso, privo delle ditate ad impressione. Va notato che in Sardegna - contrariamente a quanto avviene ad esempio a Cartagine 15 - i frammenti di tannur provenienti da contesti stratigrafici arcaici, con cronologie tra la seconda metà dell VIII e la prima metà del VII sec. a.c. a Sulcis 16 e nel terzo quarto del VI sec. a.c. a Cuccureddus 17, mostrano orli con andamento simile, privi di impressioni a ditata e di dimensioni nel complesso assai più ridotte rispetto al tipo T3 e in linea con quelle del tipo T1. Il mancato rinvenimento, nei siti citati, di frammenti di parete con il caratteristico innesto per la giuntura dei pannelli, unitamente al raggio di curvatura delle pareti che orienta per una forma nel complesso di dimensioni inferiori, inducono quindi ad ipotizzare che questi forni arcaici non fossero costituiti da più pannelli saldati tra loro (com è il caso del tipo T3) e che il loro aspetto fosse più simile ai forni ovoidi di produzione greca 18 o etrusca 19. Passando alla seconda tipologia individuata (tipo T2) essa comprende 10 frammenti caratterizzati, come detto, da un impasto semicrudo che 13 Ca m pa n e l l a 2008, (cfr. ad es. CRON 500/967). 14 Ibid. 15 Cfr. Ma n s e l 1999 e Be c h t o l d 2007d, Ba rt o l o n i 1990, 62, 78, fig Ba rt o l o n i 1987b, , fig Cfr. ad esempio Spa r k e s, Ta l c o t t 1970, 233, pl. 97, fig. 19; Spa r k e s 1981, Sc h e f f e r 1982, passim; Sc h e f f e r 1987,

7 472 Lorenza Campanella sembra essersi cotto in seguito al primo utilizzo dei dispositivi (impasto 2). L impasto varia da morbido ad abbastanza duro a seconda del grado di cottura dei frammenti. Esso si caratterizza per l andamento estremamente irregolare e frastagliato della frattura dovuto ad un impasto argilloso poco compatto con numerose fessurazioni e vacuoli. L argilla doveva essere originariamente molto ricca di componenti di natura vegetale che erano concentrati principalmente in prossimità della superficie esterna. Abbondanti sono gli inclusi litici di forma arrotondata, di colore bianco e grigio e di dimensioni considerevoli (attorno ai 2 mm). Il colore dell argilla è generalmente attorno al marrone-grigio: 10YR 4/2 dark grayish brown. Le superfici esterne non si presentano mai lisce e spesso sono fortemente scheggiate mentre quelle interne, grazie alla stesura di uno spesso strato di ingobbio, appaiono piuttosto levigate. Questa ricorrente differenza nello stato di conservazione delle superfici è verosimilmente dovuta al fatto che la superficie interna, a contatto con il fuoco, si è cotta e conseguentemente si è preservata in modo migliore rispetto a quella esterna. Due soli frammenti appartenenti al tipo T2 (nn. 21 e 23) conservavano l orlo ingrossato e caratterizzato dalle impressioni a ditata. I frammenti inclusi nel tipo T2 sono stati orientativamente collocati in un orizzonte arcaico, tra VII e VI sec. a.c., sia per le caratteristiche dell impasto sia per il rinvenimento di un forno in situ all interno dell US che appartiene alla fase di costruzione dei primi edifici nell area P e che si data tra la fine del VI e l inizio del V sec. a.c. Il raggruppamento più consistente è quello relativo al tipo T3 che comprende 59 frammenti in catalogo. Essi presentano pareti di spessore consistente, mediamente attorno i 3 cm; l orlo è molto ingrossato e caratterizzato da una decorazione impressa a ditate di forma circolare o ellissoidale; impressioni simili, ma di forma più allungata, sono presenti sull esterno delle pareti, generalmente distribuite su linee parallele ad andamento orizzontale o più raramente disposte in ordine sparso. Le decorazioni impresse, in particolare quelle di forma ellissoidale, hanno un ispessimento nella parte inferiore della ditata dove si accumula l argilla in eccesso. Alcuni frammenti (cfr. ad es. i nn. 32, 43, 47, 72) presentano una decorazione incisa a stecca prima della cottura, che nel n. 43 sembra essere di natura fitomorfa. Riguardo alla presenza di segni tracciati sulla superficie esterna dei forni prima della cottura va ricordata la recente edizione di un frammento cartaginese 20 recante le lettere m z ben leggibili ma difficilmente interpretabili; sembra che l iscrizione, databile attorno al V sec. a.c., non sia purtroppo da porre in relazione alla funzionalità dei forni quanto piuttosto ad un toponimo. Per quanto riguarda la conformazione dell orlo nel tipo T3 esso è sempre ingrossato, talvolta più sensibilmente apicato, talvolta maggiormente arrotondato. Quattro sono gli impasti individuati all interno del tipo T3. Essi sono stati ordinati secondo un crescente grado di perfezionamento delle caratteristiche fisiche dell impasto argilloso: da argille poco compatte, cotte a temperature piuttosto basse e caratterizzate da uno scarso grado di classazione degli inclusi si arriva ad argille estremamente dure e compatte, sottoposte a temperature molto elevate e caratterizzate da una tessitura assai più omogenea del degrassante litico. Per quanto, come detto, al momento sia ancora molto problematico restringere l ampio lasso cronologico del tipo T3, orientativamente databile tra V e II sec. a.c., sembra che i frammenti realizzati nell impasto 5 siano da porre tra III e II sec. a.c. mentre quelli realizzati nell impasto 6 potrebbero scendere anche nel I sec. a.c. La distribuzione cronologica descritta, basata sulle caratteristiche delle argille utilizzate, è però da considerarsi ancora preliminare e non è stata pertanto riportata nelle singole schede di catalogo. I più antichi, tra i forni di tipo T3, sono i frr. nn. 40, 44, 48, tutti realizzati nell impasto 4: il loro rinvenimento all interno di strati appartenenti al Periodo IIA delimita la loro cronologia alla fase iniziale del tipo T3, cioè alla fine del VI - inizi del V sec. a.c. Tre frammenti di tipo T3, tutti realizzati nell impasto 6, sono morfologicamente piuttosto difformi dal resto dei frammenti inclusi nel tipo: il n. 81 ha uno spessore ridotto delle pareti e le impressioni sono poco profonde e assai ravvicinate; il n. 82 ha una impressione assai piccola e profonda e il n. 83 ha due lati finiti e sul terzo una serie ravvicinata di piccole impressioni profonde. Per questi tre esemplari l attribuzione a forni per il pane deve essere considerata dubbia. Il primo tra gli impasti presenti nel tipo T3 (impasto 3) è morbido e scarsamente compatto. Gli inclusi sono molto numerosi di colore prevalentemente bianco e rosa e dimensioni assai varie e comprese tra 0,5 mm e 3 mm; sono presenti più rari inclusi di dimensioni maggiori. L argilla è rosso-marrone: 2.5YR 5/6 red con un nucleo talvolta più scuro: 20 Bechtold 2007d, , n. 2805; Röllig 2007, , n

8 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici YR 4/1 dark reddish gray. Rispetto all impasto seguente (impasto 4) si nota una inferiore classazione del degrassante e la sporadica presenza di componenti vegetali che negli impasti a seguire non sono generalmente più attestati. Il secondo tipo di impasto (impasto 4) varia da duro a molto duro, è piuttosto compatto e rari sono i vacuoli e le microfessurazioni. Il colore è generalmente marrone: 5YR 5/4 reddish brown e 5YR 5/6 yellowish red. Il degrassante è mediamente abbondante e di norma superiore a 1 mm di diametro; alcuni inclusi raggiungono le dimensioni considerevoli di 5 mm di diametro. La natura degli inclusi, così come la loro forma, appare assai eterogenea: i colori prevalenti sono il bianco, il rosa e il trasparente; più raro il rosso scuro e il nero. La forma è talvolta arrotondata, spesso irregolare ma non sono attestati spigoli vivi o segni di una triturazione manuale o di una qualche forma di selezione degli inclusi. Sulla superficie è spesso presente mica dorata. Il terzo tipo di impasto (impasto 5) varia da duro a molto duro, e si presenta compatto; la frattura è netta. Si caratterizza per un caratteristico colore arancio 5YR 6/6 reddish yellow, talvolta con un nucleo interno grigio 5YR 5/2 reddish gray. Gli inclusi, prevalentemente bianchi e trasparenti, sono assai meno abbondanti rispetto alle altre tipologie di impasti attestati nei tannur e di dimensioni inferiori essendo mediamente sotto il millimetro. Le superfici dei frammenti sono accuratamente lisciate. L ultimo tipo di impasto (impasto 6), apparentemente il più tardo, si presenta molto duro e compatto; la frattura è netta. Una caratteristica facilmente individuabile è rappresentata dal colore rosso mattone (2.5YR 5/6 red) che ricorda quello usato nelle ceramiche norensi di età romana. Gli inclusi sono mediamente superiori rispetto all impasto 5 perché ad un compatto scheletro costituito da inclusi di dimensioni inferiori a 1 mm si accompagna una discreta quantità di degrassante di dimensioni maggiori (2-3 mm) e di colore prevalentemente bianco. Catalogo Tannur tipo T1 1. NR99/PC/5134/CFP/149. Residua un minuto frammento di parete. Largh. max cm 3; h. res. cm 4,5. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/6 red; in prossimità di una delle fratture si individua parte di una piccola depressione di forma circolare. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 4/2 dark grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. NR99/PC/5134/CFP/ NR01/PD/5274/CFP/16. Frammento di parete. Larg. max cm 4; h. res. cm 5,5. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso:10r 5/8 red. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 3. NR01/PD/5284/CFP/3. Frammento di parete. Largh. max cm 6; h. res. cm 9. Ingobbio rosso sulla superficie esterna quasi completamente scrostato: 2.5YR 5/6 red. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow; ampio nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 4. NR01/PD/5284/CFP/4. Frammento di parete. Largh. max cm 4; h. res. cm 5. Ingobbio rosso sulla superficie esterna quasi completamente scrostato: 2.5YR 5/6 red. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow; ampio nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 5. NR01/PD/5287/CFP/1. Frammento di parete ricomposto da quattro frammenti. Largh. max cm 10,5; h. res. cm 6,5. Superficie esterna rivestita di ingobbio rosso:10r 5/6 red. Scheggiature. Argilla: 7.5YR 4/2 brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 6. NR01/PD/5290/CFP/16. Frammento di parete. Largh. max cm 5; h. res. cm 6,5. Ingobbio rosso sulla superficie esterna quasi completamente scrostato: 10YR 5/8 red. Argilla: 5YR 4/1 dark gray. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 7. NR03/PF/5424/CFP/1. Si conserva un ampio fram-

9 474 Lorenza Campanella mento di parete. Largh. max cm 27; h. res. cm 15,5. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/8 red. Superficie interna lisciata e scrostata in diversi punti. Incrostazioni diffuse. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 11. NR03/PF/5424/CFP/3. Frammento di parete. Largh. max cm 6,5; h. res. cm 5,3. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/8 red. Superficie interna quasi interamente scheggiata. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 12. NR03/PF/5424/CFP/7. Residua un minuto frammento di parete. Largh. max cm 5; h. res. cm 3,3. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/8 red. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 13. NR04/PF/5456/CFP/15. Frammento di parete. Largh. cm 8; h. res. cm 7,5. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/8 red. Superficie interna lisciata e scrostata in diversi punti. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown; nucleo int. 5YR 4/1 dark gray. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. NR03/PF/5424/CFP/ NR03/PF/5424/CFP/2. Ampio frammento di parete. Largh. max cm 18,5; h. res. cm 12,5. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/8 red. Superficie interna lisciata e scrostata in diversi punti. Incrostazioni diffuse. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 9. NR03/PF/5424/CFP/4. Ampio frammento di parete. Largh. max cm 11,5; h. res. cm 10. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/8 red e lisciata a stecca. Superficie interna lisciata e scrostata in diversi punti. Incrostazioni diffuse. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. 14. NR06/PH/11589/CFP/2. Frammento di parete. Largh. max cm 6,5; h. res. cm 5,5. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 4/6 red. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red; ampio nucleo 5YR 3/1 very dark gray. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. Tannur tipo T2 15. NR01/PD/5282/CFP/159. Ampio frammento di parete ricomposto da tre. Largh. max cm 11; h. res. cm 8. Superficie esterna fortemente scheggiata, superficie interna lisciata e rivestita di ingobbio: 10YR 5/1 gray. Argilla: 7.5YR 4/2 brown. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 16. NR01/PD/5282/CFP/160. Frammento di parete con un lato finito. Largh. max cm 8,5; h. res. cm 7,5. Superficie fortemente scheggiata, superficie interna lisciata e rivestita di ingobbio: 10YR 5/1 gray. Argilla: 7.5YR 5/3 brown. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 17. NR01/PD/5282/CFP/161. Frammento di parete con un lato finito; parte di una decorazione impressa sulla superficie esterna. Largh. max cm 8; h. res. cm 4. Superficie esterna scabrosa, superficie interna lisciata. Argilla: 7.5YR 4/4 brown. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. NR03/PF/5424/CFP/ NR03/PF/5424/CFP/5. Frammento di parete. Larg. max cm 6; h. res. cm 7. Superficie esterna rivestita di uno spesso strato di ingobbio rosso: 10R 5/6 red. Superficie interna lisciata e scrostata in diversi punti. Argilla: 7.5YR 5/4 brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. VIII - VII sec. a.c. NR01/PD/5282/CFP/161 17

10 475 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici NR05/PI/5295/CFP/18 26 NR05/PI/5310/CFP/15 21 NR04/PF/5456/CFP/2 23 NR04/PG/11064/CFP/1 27 Fig NR01/PD/5288/CFP/21. Ampio frammento di parete, ricomposto da due, con impressioni a ditata. Il lato inferiore è finito. Largh. max cons. cm 17; h. res. cm 5. Superficie esterna scabrosa, superficie interna lisciata e rivestita di ingobbio: 10YR 6/3 pale brown. Argilla: 7.5YR 5/4 brown. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 19. NR01/PD/5288/CFP/20. Residua un minuto frammento di parete con parte di una decorazione impressa. Largh. max cm 5; h. res. cm 7,5. Superficie esterna scabrosa, superficie interna rivestita di uno spesso strato di ingobbio: 10YR 6/3 pale brown. Argilla: 10YR 4/2 dark grayish brown. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 20. NR01/PD/5294/CFP/43. Frammento di parete con parte di una decorazione a ditata. Largh. max cm 7,5; h. res. cm 8,5. Argilla: sez. int. 2.5YR 6/6 light red; sez. est. 2.5YR 3/1 dark reddish gray. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 21. NR05/PI/5310/CFP/15. Fig. 1. Frammento di orlo e parete; sull orlo e sulla parete si conservano impressioni a ditata di forma circolare. Largh. max cm 7,5; h. res. cm 8. Superfici consunte. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 22. NR05/PI/5310/CFP/16. Ampio frammento di parete con due decorazioni impresse. Largh. max cm 11,5; h. res. cm 16. Superficie interna grossolanamente lisciata, superficie esterna con screpolature. Argilla: 10YR 4/2 dark grayish brown. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 23. NR04/PF/5456/CFP/2. Fig. 1. Residua un minuto frammento di orlo con parte di due impressioni a ditata. Largh. max cm 7,5; h. res. cm 4. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. 24. NR06/PM/12504/CFP/28. Frammento di parete con un lato finito, ricomposto da cinque. Largh. max cm 16; h. res. cm 7. Superficie esterna scabrosa, interna lisciata. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 2. VII - VI sec. a.c. Tannur tipo T3 25. NR05/PI/5295/CFP/17. Frammento di orlo e parete

11 476 Lorenza Campanella Fig. 2 con diverse impressioni a ditata sull orlo e sulla parete. 5/4 reddish brown. Imp. 3. V - II sec. a.c. Largh. max cm 9,5; h. res. cm 10. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 3. V - II sec. a.c. 31. NR01/PB/5044/CFP/1. Fig. 2. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Sull esterno dell orlo profonde impressioni a ditata di forma ellissoidale ripetute 26. NR05/PI/5295/CFP/18. Fig. 1. Ampio frammento di orlo e parete ricomposto da due, conservante numerose anche sulla parete. Largh. max cm 11,5; h. res. cm 10. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. decorazioni a impressione lungo l orlo e la parete. Largh. max cm 18; h. res. cm 17,5. Ingobbio con tracce di combustione sulla superficie interna. Incrostazioni diffuse; 32. NR99/PC/5130/CFP/81. Fig. 2. Frammento di pare- 4. V - II sec. a.c. scheggiature. Argilla: 2.5YR 5/6 red; nucleo int. 2.5YR te con un lato recante l innesto per la congiunzione tra 4/1 dark reddish gray. Imp. 3. V - II sec. a.c. due pannelli; sulla superficie esterna motivo impresso a 27. NR04/PG/11064/CFP/1. Fig. 1. Frammento di parete con numerose impressioni a ditata di forma circolare rette parallele contenenti al loro interno una serie di tratti ditate e decorazione tracciata a stecca e costituita da due e di dimensioni ridotte. Largh. max cm 11; h. res. cm 10. con andamento obliquo, raggruppati a due a due. Largh. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 3. V - II sec. a.c. max cm 10; h. res. cm 7,8. Ampie scheggiature su entrambe le superfici. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 28. NR05/PG/11144/CFP/3. Frammento di parete con un 4. V - II sec. a.c. lato finito appena ingrossato interpretabile come la base d appoggio del forno; sulla superficie esterna si conserva 33. NR00/PD/5183/CFP/1. Frammento di orlo e parete una decorazione a ditata. Largh. max cm 9; h. res. cm 8,5. Argilla: 10R 5/6 red. Imp. 3. V - II sec. a.c. 29. NR05/PG/11144/CFP/4. Frammento di parete, ricomposto da due, con un lato finito appena ingrossato interpretabile come la base d appoggio del forno. Largh. max cm 10; h. res. cm 6,5. Ingobbio con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 10R 5/6 red. Imp. 3. V - II sec. a.c. 30. NR06/PM/12521/CFP/56. Ampio frammento di parete con tre decorazioni a ditate ; un lato presenta l innesto per la congiunzione tra due pannelli. Largh. max cm 10; h. res. cm 11. Incrostazioni diffuse. Argilla: 2.5YR

12 477 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici con quattro impressioni a ditata disposte su due file. Largh. max cm 10,5; h. res. cm 12. Ingobbio con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 4. V - II sec. a.c. 34. NR00/PD/5183/CFP/68. Ampio frammento di parete con parte di tre impressioni di forma ellissoidale; un lato reca l innesto per la congiunzione tra due pannelli; Largh. max cm 12; h. res. cm 10. Abbondanti incrostazioni sulla superficie esterna. Superficie interna liscia e di colore grigio-scuro. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 4. V - II sec. a.c. esterna; incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 4. V - II sec. a.c. 40. NR05/PF/5956/CFP/7. Frammento di orlo e parete. Numerose impressioni sull orlo rigonfio e sulla parete. Largh. max cm 12,5; h. res. cm 12. Superfici dilavate. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 4. V sec. a.c. 35. NR00/PD/5189/CFP/2. Ampio frammento di parete con un lato recante l innesto per la congiunzione tra due pannelli; sulla superficie esterna numerose impressioni di forma oblunga disposte su tre file. Largh. max cm 15; h. res. cm 14. Superfici consunte e ricoperte da incrostazioni abbondanti. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 4. V - II sec. a.c. NR05/PF/5956/CFP/ NR05/PG/11257/CFP/3. Residua un minuto frammento di orlo con parte di due impressioni a ditata. Largh. max cm 5,5; h. res. cm 5. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 4. V - II sec. a.c. 42. NR06/PH/11596/CFP/21. Frammento di parete con un lato recante l innesto per la congiunzione tra due pannelli; sull esterno si conservano due decorazioni a ditata di forma circolare. Largh. max cm 14,5; h. res. cm 8. Incrostazioni molto abbondanti su tutte le superfici. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 4. V - II sec. a.c. NR00/PD/5189/CFP/ NR00/PD/5215/CFP/51. Frammento di parete con una impressione circolare. Largh. max cm 10,5; h. res. cm 9,5. Ingobbio accuratamente lisciato a stecca sulla superficie interna con tracce di combustione. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. V - II sec. a.c. 43. NR06/PH/11723/CFP/1. Frammento di parete con un lato che presenta l innesto per la congiunzione tra due pannelli; sulla superficie esterna motivo impresso a ditata e decorazione tracciata a stecca e costituita da una linea orizzontale dalla quale si dipartono brevi linee 37. NR05/PI/5295/CFP/24. Ampio frammento di parete con un lato ingrossato e finito che costituisce il punto di appoggio del pannello. Largh. max cm 14,5; h. res. cm 14. Superfici consunte e ricoperte di numerose incrostazioni. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. V - II sec. a.c. 38. NR05/PI/5309/CFP/18. Frammento di orlo con parte della parete. Largh. max cm 7; h. res. cm 11,5. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 4/6 yellowish red. Imp. 4. V - II sec. a.c. 39. NR06/PM/5369/CFP/1. Frammento di orlo e parete; sull esterno dell orlo decorazioni a ditate. Largh. max cm 7,5; h. res. cm 6,5. Scrostature sulla superficie NR06/PH/11723/CFP/1 43

13 478 Lorenza Campanella Fig. 3

14 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici 479 Fig. 4 ad andamento obliquo a formare un motivo fitomorfo. Largh. max cm 9,5; h. res. cm 8,5. Superficie interna rivestita di ingobbio lisciato accuratamente recante tracce di combustione. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 4. V - II sec. a.c. 44. NR97/PA/5021/CFP/1.Residua un minuto frammento di parete. Largh. max cm 6,5; h. res. cm 5. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 4. V sec. a.c. 45. NR98/PB/5043/CFP/49. Fig. 3. Frammento di orlo con due impronte a ditate di forma circolare e parte della parete. Superfici, esterna ed interna, con incrostazioni. Ampia scheggiatura sull orlo; piccole scheggiature lungo la linea di frattura; superficie assai consunta. Argilla: 2.5YR 5/8 red; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 5. V - II sec. a.c. 46. NR98/PB/5047/CFP/31. Fig. 3. Frammento di orlo con attacco della parete. L orlo, appena ingrossato, conserva parte della decorazione impressa a ditate di forma ellissoidale; sulla parete, immediatamente al di sotto dell orlo, si conserva una minuta porzione di un altra impressione a ditate. Qualche scheggiatura. Argilla: 2.5YR 4/8 red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 47. NR98/PB/5071/CFP/14. Fig. 3. Frammento di parete recante sulla superficie esterna solchi ad andamento curvilineo tracciati a stecca prima della cottura, con intento verosimilmente decorativo. Un lato presenta il taglio praticato per consentire la giunzione dei pannelli. Scheggiature. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c 48. NR98/PB/5098/CFP/4. Fig. 3. Frammento di parete con parte di una impressione a ditate e solco tracciato prima della cottura con andamento verticale. Numerose scheggiature. Argilla: 2.5YR 5/8 red. Imp. 4. V sec. a.c. 49. NR98/PB/5114/CFP/12. Fig. 4. Frammento molto ampio di parete recante tre impressioni digitali e un tratto inciso ad andamento orizzontale. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 5. V - II sec. a.c. 50. NR98/PB/5117/CFP/19. Fig. 5. Frammento di orlo con attacco della parete. Sulla superficie esterna dell orlo, ingrossato ed ispessito, è la caratteristica decorazione a ditate con impressioni piccole e di forma arrotondata. Sulla parete le impressioni sono invece di forma più allungata. Scheggiature. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 51. NR99/PC/5130/CFP/82. Fig. 5. Frammento di parete recante una impressione digitale di forma circolare e lungo uno dei lati il taglio praticato per consentire la giunzione dei pannelli. Largh. max cm 6,7; h. res. cm 8,8. Ampia scheggiatura sulla superficie esterna. Argilla: 5YR 6/4 light reddish brown. Imp. 5. V - II sec. a.c. 52. NR99/PC/5130/CFP/83. Fig. 5. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Sull orlo ingrossato e arrotondato è una impressione digitale di forma arrotondata. Largh. max cm 7,2; h. res. cm 8. Scheggiatura lungo l orlo. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c.

15 480 Lorenza Campanella Fig. 5

16 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici NR99/PC/5130/CFP/84. Fig. 5. Frammento di orlo con l attacco della parete. Lungo l esterno dell orlo ribattuto si conservano due impressioni a ditate di forma piuttosto irregolare. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 54. NR99/PC/5130/CFP/85. Fig. 6. Minuto frammento di orlo con attacco della parete. Sull esterno dell orlo ingrossato sono due impressioni digitali di forma ellissoidale. Numerose scheggiature. Argilla: 5YR 6/4 light reddish brown. Imp. 5. V - II sec. a.c. 55. NR99/PC/5134/CFP/161. Fig. 6. Frammento di orlo e parete. Sull esterno dell orlo ingrossato e arrotondato sono piccole impressioni digitali di forma arrotondata; sulla parete si conserva parte di un impressione di dimensioni maggiori e di forma ellissoidale. Numerose scheggiature; superfici consunte. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 56. NR99/PC/5134/CFP/162. Fig. 6. Frammento assai Fig. 6 minuto di orlo; un lato reca il taglio delimitante la fine del pannello. Sull esterno dell orlo apicato residua parte di due impressioni ad andamento ellissoidale. Argilla: 2.5YR 5/8 red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 57. NR99/PC/5134/CFP/163. Fig. 7. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Sull esterno dell orlo ingrossato e arrotondato si conservano parzialmente tre impressioni digitali di forma arrotondata. Scheggiature. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 5. V - II sec. a.c. 58. NR99/PC/5139/CFP/11. Fig. 7. Ampio frammento di orlo e parete ricomposto da tre; numerose decorazioni a ditate di forma oblunga sull orlo e sulla parete. Un lato reca l innesto per la congiunzione tra due pannelli. Largh. max cm 16; h. res. cm 11,5. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c.

17 482 Lorenza Campanella Fig NR99/PC/5139/CFP/12. Fig. 8. Residua un minuto yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. frammento di orlo con ampia porzione della parete, ricomposto da quattro. Decorazioni impresse sull orlo e 62. NR99/PC/5139/CFP/15. Ampio frammento di parete, ricomposto da cinque, con decorazioni a ditata sulla parete; uno dei lati è finito e costituisce il punto di impresse. Largh. max cm 13,5; h. res. cm 13. Qualche giuntura tra due pannelli. Largh. max cm 13; h. res. cm incrostazione; ingobbio con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. 20. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 Imp. 5. V - II sec. a.c. reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 63. NR99/PC/5139/CFP/16. Ampio frammento di orlo e 60. NR99/PC/5139/CFP/13. Fig. 8. Ampio frammento parete ricomposto da due con decorazioni impresse disposte su più file. Largh. max cm 13; h. res. cm 17. Incro- di orlo e parete ricomposto da cinque; numerose decorazioni a ditate di forma oblunga sull orlo e sulla parete. stazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish Largh. max cm 20; h. res. cm 15. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. V - II sec. a.c. 64. NR99/PC/5139/CFP/17. Frammento di orlo e parete con parte di alcune decorazioni a ditata impresse. 61. NR99/PC/5139/CFP/14. Fig. 9. Frammento di parete, ricomposto da tre, con decorazioni a ditata impres- Largh. max cm 8; h. res. cm 8,5. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. se; uno dei lati è finito e costituisce il punto di giuntura tra due pannelli. Largh. max cm 9,5; h. res. cm 15. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combu- V - II sec. a.c. stione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish 65. NR99/PC/5139/CFP/18. Residua un minuto frammento di parete con parte di una decorazione a ditata

18 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici 483 Fig. 8

19 484 Lorenza Campanella impressa. Largh. max cm 6; h. res. cm 4. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 66. NR99/PC/5139/CFP/19. Frammento di parete ricomposto da due. Largh. max cm 8; h. res. cm 6,5. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 67. NR99/PC/5139/CFP/20. Frammento di parete con decorazione a ditata impressa. Largh. max cm 7; h. res. cm 8. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 68. NR99/PC/5139/CFP/21. Frammento di parete con un lato recante l innesto per la congiunzione tra due pannelli. Largh. max cm 6; h. res. cm 4,5. Incrostazioni diffuse. Ingobbio lisciato con tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 69. NR00/PD/5168/CFP/5. Frammento di parete con decorazioni a ditata. Largh. max cm 9; h. res. cm 9. Ingobbio con tracce di combustione sulla superficie interna. Incrostazioni diffuse. Argilla: 2.5YR 6/6 light red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 70. NR00/PD/5183/CFP/64. Frammento di parete con decorazione a ditata impressa; un lato presenta l innesto per la congiunzione tra due pannelli. Largh. max cm 10; h. res. cm 6. Abbondanti incrostazioni sulla superficie interna. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 71. NR00/PD/5183/CFP/69. Ampio frammento di parete con tre impressioni a ditata ; si conserva un lato finito che costituisce la base del forno. Largh. max cm 9; h. res. cm 8,2. Incrostazioni diffuse su entrambe le superfici. Fig. 9 Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 72. NR00/PD/5183/CFP/70. Frammento di parete con parte di una decorazione a ditata impressa; in prossimità del punto di frattura si conserva parzialmente una decorazione incisa a stecca costituita da due tratti obliqui che si dipartono da uno stesso punto. Largh. max cm 9,5; h. res. cm 8. Abbondanti incrostazioni su entrambe le superfici. Argilla: 5YR 5/8 yellowish red. Imp. 5. V - II sec. a.c. NR00/PD/5183/CFP/ NR00/PD/5189/CFP/1. Ampio frammento di parete con decorazioni impresse a ditata di forma ellissoidale. Largh. max cm 9; h. res. cm 10,5. Superficie interna accuratamente lisciata. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 74. NR05/PI/5295/CFP/22. Ampio frammento di parete con una impressione a ditata di forma ellissoidale; si conserva un lato finito che costituisce la base del forno. Largh. max cm 8,5; h. res. cm 13,5. Argilla: 2.5YR 6/8

20 485 I forni, i fornelli e i bracieri fenici e punici light red. Imp. 5. V - II sec. a.c. 75. NR05/PI/5295/CFP/23. Frammento di parete con decorazioni a ditata ; uno dei lati si presenta finito e costituisce la base di appoggio del forno. Largh. max cm 8; h. res. cm 12. Tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 5. V - II sec. a.c. merose decorazioni a ditata impresse assai ravvicinate e poco profonde. Largh. max cm 8,5; h. res. cm 10; spess. cm 1,7. Argilla: 10R 5/6 red. Imp. 6. V - II sec. a.c. 76. NR05/PI/5295/CFP/25. Frammento di parete con decorazioni a ditata ; uno dei lati si presenta finito e costituisce la base di appoggio del forno. Largh. max cm 12,5; h. res. cm 10,5. Incrostazioni sulla superficie esterna; tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 77. NR06/PN/12531/CFP/18. Frammento di parete con decorazioni a ditata ; uno dei lati si presenta finito e costituisce la base di appoggio del forno. Largh. max cm 11; h. res. cm 10. Incrostazioni sulla superficie esterna; superficie interna completamente scheggiata. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. V - II sec. a.c. 78. NR05/PI/5315/CFP/14. Frammento di parete con decorazioni impresse a ditata. Largh. max cm 11; h. res. cm 13,5. Tracce di combustione sulla superficie interna. Argilla: sez. est. 10R 5/6 red; sez. int. 2.5YR 4/1 dark reddish gray. Imp. 6. V - II sec. a.c. 79. NR06/PH/11685/CFP/1. Frammento di orlo con parte della parete; sull orlo e sulla parete decorazioni impresse a ditata. Largh. max cm 13; h. res. cm 14. Superficie esterna appena consunta; superficie esterna accuratamente lisciata. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 6. V - II sec. a.c. NR97/PA/5035/CFP/ NR04/PG/11133/CFP/1. Frammento di parete. Largh. max cm 5,5; h. res. cm 6. Superficie interna completamente scheggiata. Incrostazioni diffuse. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 6. V - II sec. a.c. NR04/PG/11133/CFP/1 82 NR06/PH/11685/CFP/ NR05/PF/12035/CFP/1. Minuto frammento di orlo con decorazioni a ditata impresse. Largh. max cm 8,5; h. res. cm 5. Incrostazioni diffuse. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 6. V - II sec. a.c. 81. NR97/PA/5035/CFP/1. Frammento di parete con nu- 83. NR05/PG/11257/CFP/2. Frammento di parete con due lati finiti e numerose impressioni piccole e profonde in prossimità di uno dei punti di frattura. Largh. max cm 7,5; h. res. cm 7. Superfici appena consunte. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 6. V - II sec. a.c.

21 486 Lorenza Campanella 2. Br a c i e r i, f o r n e l l i, g r i g l i e f i t t i l i Passando all esame degli altri instrumenta fittili rinvenuti nell area P si tratta essenzialmente di bracieri, fornelli e griglie. Sebbene la maggior parte dei frammenti presenti elementi caratteristici di queste suppellettili domestiche, quali sostegni e fori di aerazione, non è risultato agevole effettuare una precisa distinzione tipologica fatta eccezione per poche forme maggiormente note e più facilmente individuabili. Questo sia a causa dello stato fortemente frammentario dei pezzi, che rende difficile ricostruire puntualmente la forma originaria, sia per la scarsità di studi specifici su questo tipo di suppellettile nel mondo fenicio e punico, alla quale consegue peraltro una certa confusione terminologica. Sembra pertanto opportuno tentare preliminarmente di fornire qualche definizione precisa facendo riferimento ai fondamentali lavori editi da C. Scheffer in relazione ad analoghi materiali di produzione etrusco-italica 21. I bracieri sono oggetti d uso addetti al contenimento di braci ardenti, veri e propri focolari portatili che potevano servire al riscaldamento degli ambienti o alla cottura di cibi posti direttamente tra i carboni ovvero all interno di recipienti. Spesso sono dotati di supporti variamente conformati e idonei all alloggiamento delle pentole al di sopra dei carboni. I fornelli sono invece dispositivi unicamente destinati alla cottura o al riscaldamento di cibi ed utilizzabili solo in associazione ad un punto di fuoco, sia esso un focolare o un braciere: aperti alla base e, talvolta, anche sul lato anteriore (configurandosi così a ferro di cavallo ), servono a sostenere i recipienti che vengono alloggiati al di sopra di griglie, pareti forate o sostegni. I dispositivi descritti sono presenti a Cartagine 22 sin dalle fasi arcaiche: inizialmente sono attestati unicamente fornelli di forma estremamente semplice, privi di fondo, con orli indistinti segnati talvolta dalla presenza di supporti non configurati e fori di aerazione lungo le pareti. Successiva è la creazione di tipologie più complesse dotate di anse, di griglie interne e di un vero e proprio fondo, e qualificabili quindi come bracieri. In età ellenistica si assiste alla creazione di bracieri con orli riccamente decorati e dotati di sostegni configurati. Lo stesso tipo di sequenza evolutiva è stata delineata per i cooking device rinvenuti ad Atene: da forme arcaiche estremamente semplici a ferro di cavallo si passa 21 Scheffer 1981; Scheffer 1982; Scheffer Ve g a s 1998, ; Ve g a s 1999a, ; Be c h t o l d 2007d, a fornelli dotati di fondo e chiusi su tutti i lati ad eccezione di una apertura quadrangolare e dei fori di aerazione 23. Per la comprensione dell andamento evolutivo e degli aspetti funzionali nei dispositivi in esame appare fondamentale il riferimento agli analoghi prodotti presenti nel mondo etrusco 24 ed in quello greco, anche coloniale: in particolare il ruolo di mediazione svolto da Pithecusa nella diffusione di questi oggetti verso le aree di cultura etrusca 25, può essere ipotizzato anche in direzione degli insediamenti fenici e punici d Occidente. Per quanto riguarda gli esemplari norensi si tenterà di porre in sequenza cronologica i frammenti rinvenuti anche se va ricordato, come detto, che per alcuni reperti non è stato possibile risalire con precisione alla forma di appartenenza 26 e conseguentemente al periodo di attestazione. Tra i frammenti maggiormente arcaici sono certamente i nn. 1 e 2 appartenenti a fornelli aperti del tipo a ferro di cavallo. Il n. 1 ha una parete ad andamento appena curvilineo, con orlo ingrossato e parte di un sostegno, di forma triangolare, al di sotto del quale la parete prosegue con andamento verticale; il n. 2 ha morfologia analoga ma l estremità angolare è priva del sostegno angolare. I fornelli a ferro di cavallo erano utilizzati per sostenere i recipienti in prossimità o al di sopra dei focolari: la forma è attestata in ambiente greco nel VII sec. a.c. e in parte del VI sec. a.c. 27. Due fornelli semicircolari potevano anche essere giustapposti così da ottenere un fornello a base circolare com è il caso di un esemplare recentemente edito proveniente da Cartagine 28. Alla stessa forma può essere dubitativamente ricondotto anche il n. 3, con orlo estroflesso, parete appena ricurva e parte di un sostegno Cfr. ad es. Sparkes 1962 e Sparkes, Talcott 1970, , Per le produzioni etrusche, oltre ai fondamentali lavori di C. Scheffer, cfr. anche De l p i n o 1969 e Zi f f e r e r o Sc h e f f e r 1981, 71, 81 ss.; Sc h e f f e r 1987, 99. Sebbene studi più recenti (Zifferero 1996, 196, nota 70) abbiano correttamente portato a ridimensionare l ipotesi di un origine greco coloniale di alcune tipologie di fornelli etruschi (in specie di quelli aperti a ferro di cavallo ) si ritiene che le numerose analogie tipologiche tra i dispositivi greci, etruschi e fenici non rappresentino unicamente l esito di evoluzioni parallele dovute alle esigenze funzionali degli oggetti ma che esistano numerosi punti di contatto e di apporto reciproco tra i repertori, in parte già evidenziati per i forni da pane (Campanella 2005a) e in parte da chiarire con l avanzamento degli studi. 26 In questi casi nel catalogo viene fornita la generica definizione di fornello/braciere. 27 Spa r k e s, Ta l c o t t 1970, 377, pl. 97, Bechtold 2007d, 450, abb Un confronto può essere ravvisato nel braciere n. 82, tav. XLIX in Ci n ta s 1950, 93 datato al VII - VI sec. a.c.

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Marta BOTTOS. Materiali di età medievale e moderna

Marta BOTTOS. Materiali di età medievale e moderna Marta BOTTOS Materiali di età medievale e moderna Non sono molte le attestazioni di ceramiche postclassiche provenienti dall area in oggetto di studio. L analisi dei pochi reperti recuperati nell area

Dettagli

III. I VETRI. BAUMGARTNER, KRUEGER 1988, p

III. I VETRI. BAUMGARTNER, KRUEGER 1988, p III. I VETRI Nelle stratigrafie di metà VII-XV secolo del castello di Montarrenti sono stati rinvenuti 74 frammenti vitrei *. Tra le forme riconsciute compaiono tre bicchieri con parete liscia, uno con

Dettagli

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a pareti sottili

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a pareti sottili Annalisa de FRANZONI Ceramica a pareti sottili La classe ceramica è rappresentata da poco meno di una quindicina di frammenti, tra cui solo otto relativi a parti diagnostiche delle forme di appartenenza.

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Soprintendenza per i Beni Archeologici dell Emilia-Romagna Via Belle Arti n. 52-40126 BOLOGNA 051.223773-220675 - 224402 fax 051.227170 sba-ero.stampa@beniculturali.it

Dettagli

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE)

Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Indagini archeologiche nella chiesa arcipretale di Bondeno (FE) Committenza Associazione Bondeno Cultura Direzione scientifica Dott.ssa Chiara Guarnieri 1 Premessa Premessa Le indagini sono state condotte

Dettagli

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4

Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4 Accordo di verifica preliminare di interesse archeologico attività di sorveglianza archeologica VP1 4 VP1 4 SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA Via della Pergola, 65 50121 Firenze SAGGI

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Ceramica da cucina. Ceramica comune. Prima dello scavo Il survey 2012 ad Altino a cura di Luigi Sperti, Margherita Tirelli, Silvia Cipriano

Ceramica da cucina. Ceramica comune. Prima dello scavo Il survey 2012 ad Altino a cura di Luigi Sperti, Margherita Tirelli, Silvia Cipriano Prima dello scavo Il survey 202 ad Altino a cura di Luigi Sperti, Margherita Tirelli, Silvia Cipriano Ceramica da cucina Ceramica comune Francesca Elisa Maritan Con l accezione di ceramica comune si intende

Dettagli

Marta BOTTOS. Ceramica comune grezza

Marta BOTTOS. Ceramica comune grezza Marta BOTTOS Ceramica comune grezza Nell area di scavo oggetto di studio, la ceramica grezza è attestata con un totale di duecentotrentadue frammenti, di questi, tuttavia, a causa della grande frammentarietà

Dettagli

Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia)

Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia) Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia) Nella seconda metà del VI sec. a. C. l antico villaggio greco viene abbandonato, forse a causa di accumuli di piogge cineriti e di materiali alluvionali

Dettagli

L analisi stratigrafica delle murature in elevato

L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilievo dell architettura. Il rilievo per l archeologia L analisi stratigrafica delle murature in elevato Rilevare la struttura muraria ed i suoi corredi funzionali ed estetici, costituisce una operazione

Dettagli

Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1

Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1 ARIMNESTOS Ricerche di Protostoria Mediterranea 1/2018, pp. 147-155 Patrizia von Eles* Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1 Gli anelli in osso sono relativamente numerosi a Verucchio

Dettagli

LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE DEPOSITO S. MARIA IN PADOVETERE COMACCHIO INTEGRO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA PARZIALMENTE RICOMPONIBILE

LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE DEPOSITO S. MARIA IN PADOVETERE COMACCHIO INTEGRO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA PARZIALMENTE RICOMPONIBILE N. INV. DESCRIZIONE DA REGISTRO INVENTARIALE E DIMENSIONI PROVENIENZA LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE VALORI PATRIMONIALI IN EURO RIVALUTATI SECONDO I COEFFICIENTI ISTAT 2015 E ARROTONDATI FOTO 46 75763

Dettagli

G. NONINI, G. TASCA - Rinvenimenti di superficie... Quaderni Friulani di Archeologia V/1995

G. NONINI, G. TASCA - Rinvenimenti di superficie... Quaderni Friulani di Archeologia V/1995 G. NONINI, G. TASCA - Rinvenimenti di superficie... Quaderni Friulani di Archeologia V/1995 Figura 1. Buttrio (UD) - Localizzazione del rinvenimento. 44 Quaderni Friulani di Archeologia V/1995 RINVENIMENTI

Dettagli

SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972)

SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972) Luciano Salzani 111 SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972) Luciano Salzani Nell autunno del 1971 i lavori di una cava di sabbia intaccavano l ultimo sperone di una collina

Dettagli

LA CERAMICA GREZZA DALLE RACCOLTE DI SUPERFICIE

LA CERAMICA GREZZA DALLE RACCOLTE DI SUPERFICIE Stefania Bonato, Chiara Rigato 119 LA CERAMICA GREZZA DALLE RACCOLTE DI SUPERFICIE Stefania Bonato, Chiara Rigato 1 Introduzione Lo studio della ceramica grezza non è stato per nulla semplice. Elenco subito

Dettagli

ELENCO DELLE UNITÀ STRATIGRAFICHE

ELENCO DELLE UNITÀ STRATIGRAFICHE 8. 191 Strato Pulizia della metà orientale della carreggiata. 192 Strato Pulizia del settore nord-occidentale dell area di scavo. 193 Strato Pulizia del settore sud-occidentale dell area di scavo. 194

Dettagli

Materia Descrizione dell'oggetto Quantità Epoca

Materia Descrizione dell'oggetto Quantità Epoca PARTITA 2 Reperti archeologici Numero di Laboratori Materia Descrizione dell'oggetto Quantità Epoca 03- selce trapezio 1. 300,00 03-996 quarzo Industria litica 1 età del Rame (III mill. a.c.) 200,00 03-992

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.2 - I materiali romani E GLI ALTRI

Dettagli

TERRITORIO, INSEDIAMENTI E NECROPOLI FRA TARDA ANTICHITÀ E ALTO MEDIOEVO

TERRITORIO, INSEDIAMENTI E NECROPOLI FRA TARDA ANTICHITÀ E ALTO MEDIOEVO COMUNE DI CIMITILE FONDAZIONE PREMIO CIMITILE SECONDA UNIVERSITÀ DI NAPOLI DIPARTIMENTO DI LETTERE E BENI CULTURALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE, SOCIALI E DELLA

Dettagli

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Roma 28.07.2011 Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Nel corso degli anni 2004 e 2006, secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è stata effettuata

Dettagli

Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti

Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti Monterotondo Marittimo (GR). La Rocca degli Alberti Lo scavo all interno della Rocca degli Alberti, a Monterotondo M.mo, è iniziato nel 2005, nell ambito delle indagini sulle forme del popolamento nelle

Dettagli

Annalisa de FRANZONI. Ceramica comune grigia

Annalisa de FRANZONI. Ceramica comune grigia Annalisa de FRANZONI Ceramica comune grigia Lo scavo ha portato al recupero di un modesto numero di frammenti ceramici appartenenti alla classe della cosiddetta ceramica grigia o cinerognola 1. Il gruppo

Dettagli

PREMESSA METODOLOGICA AL CATALOGO DEI MATERIALI ARCHEOLOGICI

PREMESSA METODOLOGICA AL CATALOGO DEI MATERIALI ARCHEOLOGICI PREMESSA METODOLOGICA AL CATALOGO DEI MATERIALI ARCHEOLOGICI In questo capitolo viene data spiegazione della stesura del Catalogo delle ceramiche, che è possibile utilizzare visitando l Antiquarium. In

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Tarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata acroma e a bande

Tarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata acroma e a bande XVII International Congress of Classical Archaeology, Roma 22-26 Sept. 2008 Session: Tra importazione e produzione locale: lineamenti teoretici e applicazioni pratiche per l individuazione di modelli culturali...

Dettagli

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a vernice nera

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a vernice nera Annalisa de FRANZONI Ceramica a vernice nera Le indagini archeologiche condotte in via Gemina hanno consentito il recupero di trentotto frammenti di ceramica a vernice nera. Il gruppo più rilevante a fini

Dettagli

Comune di Roma Via T. Inghirami

Comune di Roma Via T. Inghirami Giallo Antico Investigazioni Archeologiche Dott. Marco Viglietti Specialista in Archeologia mviglietti@tiscali.it tel. 333.3151473 / 06.98261963 ASSISTENZA ARCHEOLOGICA- INDAGINI ARCHEOLOGICHE Comune di

Dettagli

LA NECROPOLI DI FENIL NUOVO

LA NECROPOLI DI FENIL NUOVO Luciano Salzani 11 LA NECROPOLI DI FENIL NUOVO La località Fenil Novo è rappresentata da un grande dosso ghiaioso, situato presso la riva destra dell Adige. I rinvenimenti sono avvenuti nel 1980. Nei lavori

Dettagli

CRISPIANO (TA) LOC. CACCIAGUALANI PROPRIETA ZACCARIA RELAZIONE SCIENTIFICA DI SCAVO ARCHEOLOGICO

CRISPIANO (TA) LOC. CACCIAGUALANI PROPRIETA ZACCARIA RELAZIONE SCIENTIFICA DI SCAVO ARCHEOLOGICO 1 of 24 CRISPIANO (TA) LOC. CACCIAGUALANI PROPRIETA ZACCARIA RELAZIONE SCIENTIFICA DI SCAVO ARCHEOLOGICO 2 of 24 L intervento in oggetto si è svolto in agro di Crispiano (Loc. Cacciagualani) all interno

Dettagli

SAN DtrMETRIO NE'VtrSTINI (AQ). FRAZIONE STIFFE CENTRALE IDROELETTRICA

SAN DtrMETRIO NE'VtrSTINI (AQ). FRAZIONE STIFFE CENTRALE IDROELETTRICA SAN DtrMETRIO NE'VtrSTINI (AQ). FRAZIONE STIFFE CENTRALE IDROELETTRICA Rapporto sondaggi di scavo archeologico rt s fi e Introduzione La presente relazione è stata redatta in seguito alla nota della Soprintendenza

Dettagli

Marta BOTTOS, Patrizia RIET. Ceramica comune di produzione orientale

Marta BOTTOS, Patrizia RIET. Ceramica comune di produzione orientale Marta BOTTOS, Patrizia RIET Ceramica comune di produzione orientale Dall area di scavo presa in esame provengono circa cinquantacinque frammenti di ceramica, di questi trentuno sono stati individuati con

Dettagli

IV. I REPERTI METALLICI

IV. I REPERTI METALLICI IV. I REPERTI METALLICI Il repertorio metallico del castello di Montarrenti è quantitativamente molto esiguo. Si contano in totale 76 pezzi dei quali 2, pari al 3% del totale, riferibili ad attività artigianali

Dettagli

Base di colonna con iscrizione trilingue MRT Museo di Antichità

Base di colonna con iscrizione trilingue MRT Museo di Antichità Base di colonna con iscrizione trilingue Seconda metà del II secolo a.c. o principio del I secolo a.c. Bronzo h cm 15; largh. cm 41 Ricomposto da due frammenti non perfettamente combacianti Provenienza:

Dettagli

Lopas.

Lopas. Lopas Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede/v5010-00051/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede-complete/v5010-00051/ CODICI

Dettagli

Il complesso archeologico termale e il mosaico del drago di Kaulonia

Il complesso archeologico termale e il mosaico del drago di Kaulonia Il complesso archeologico termale e il mosaico del drago di Kaulonia L antica Kaulonia, agli inizi del Novecento è stata identificata dall archeologo Paolo Orsi nella moderna cittadina di Monasterace Marina

Dettagli

R07 FILE DESCRIZIONE REDATTO CONTROLLATO

R07 FILE DESCRIZIONE REDATTO CONTROLLATO Via Pier Carlo Cadoppi, 14-42124 Reggio Emilia Tel. +39 0522 439734 - Fax +39 0522 580006 Mail: COMMITTENTE PROGETTISTA AR/S Archeosistemi Soc. Coop. COLLABORATORE FASE DI PROGETTO MONTANARI & GRUZZA via

Dettagli

ARCHEOLOGIA CLASSICA AA 2017/2018. Allegato 2. Prof. Roberto PERNA

ARCHEOLOGIA CLASSICA AA 2017/2018. Allegato 2. Prof. Roberto PERNA ARCHEOLOGIA CLASSICA AA 2017/2018 Allegato 2 Prof. Roberto PERNA Pollentia-Urbs Salvia : localizzazione topografica Tardoantico 19 siti Medioevo 81 siti Paleolitico - mesolitico 25 siti Non id. 106 siti

Dettagli

FASE VI Lo scavo

FASE VI Lo scavo FASE VI 4.17. Lo scavo La fase VI è rappresentata da una serie di livelli disposti su tutto quanto il settore 1. ( (32), (5l), 56, 57, (58) ), caratterizzati da una terra compatta con presenza di modesti

Dettagli

LA CERAMICA A VERNICE NERA. Le principali produzioni e la loro evoluzione cronologica

LA CERAMICA A VERNICE NERA. Le principali produzioni e la loro evoluzione cronologica LA CERAMICA A VERNICE NERA Le principali produzioni e la loro evoluzione cronologica La prima produzione di massa nella storia di Roma Foggiatura: Vaso realizzato al tornio e immerso nell ingobbio sospensione

Dettagli

ANTONIA SPANÒ, ELISABETTA DONADIO, FILIBERTO CHIABRANDO

ANTONIA SPANÒ, ELISABETTA DONADIO, FILIBERTO CHIABRANDO ANTONIA SPANÒ, ELISABETTA DONADIO, FILIBERTO CHIABRANDO 13 100 Marta BOTTOS Ceramica comune depurata La ceramica comune depurata è rappresentata da centosettantuno pezzi. Data l estrema frammentarietà

Dettagli

I N D I C E 1 PREMESSA SINTESI ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO SAGGI ARCHEOLOGICI METODOLOGIA DESCRIZIONE ANALITICA...

I N D I C E 1 PREMESSA SINTESI ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO SAGGI ARCHEOLOGICI METODOLOGIA DESCRIZIONE ANALITICA... I N D I C E 1 PREMESSA... 2 2 SINTESI ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO... 7 3 SAGGI ARCHEOLOGICI... 9 3.1 METODOLOGIA... 9 3.2 DESCRIZIONE ANALITICA... 14 4 ESITO ARCHEOLOGICO... 27 1 PREMESSA La presente relazione

Dettagli

Utilizzo delle cariche cave per la demolizione di strutture metalliche

Utilizzo delle cariche cave per la demolizione di strutture metalliche Utilizzo delle cariche cave per la demolizione di strutture metalliche BOLZANO, 7 SETTEMBRE 2018 CONVEGNO EXPLO BOZEN TECNOMINE Piacenza- Genova 1 Le cariche cave La carica cava è un tipo di carica esplosiva

Dettagli

Storia di un reperto archeologico. Dott.ssa Martellucci Sabrina 1

Storia di un reperto archeologico. Dott.ssa Martellucci Sabrina 1 Storia di un reperto archeologico Dott.ssa Martellucci Sabrina 1 Come si sceglie un sito? Le Fonti : storiche; geografiche; cartografiche; fotografiche; Iconografiche. Studio Approfondimento Probabile

Dettagli

Casa Angeloni. Breno (BS)

Casa Angeloni. Breno (BS) Casa Angeloni Breno (BS) Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1r080-00136/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/1r080-00136/

Dettagli

Manciano. Sito Complesso Architettonico 1. Francesca Cheli. Corpo di Fabbrica 1. Piano 1. Piano 2

Manciano. Sito Complesso Architettonico 1. Francesca Cheli. Corpo di Fabbrica 1. Piano 1. Piano 2 Manciano Indicazioni bibliografiche: CAMMAROSANO, PASSERI 1976, p. 325, n. 27.1; COLLAVINI 1998, pp. 199n, 323-24, 363, 375n, 377n, 409, 561; CORRIDORI 2004, p. 409-415; MACCARI, NOCCIOLI 1995; Repertorio

Dettagli

Casa Natale del Parini

Casa Natale del Parini Casa Natale del Parini Bosisio Parini (LC) Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/lc120-00009/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/lc120-00009/

Dettagli

LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA

LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA FORMIA LOCALITÀ TALIENTO F. 13 p. 1459 PROPRIETÀ CENTOLA RELAZIONE ARCHEOLOGICA L appezzamento di terreno, circa 5.000 mq., di proprietà Centola (F. 13, p. 1459) è situato in località Taliento e rimane

Dettagli

ANNALI SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DBLLA CLASSE DI LETTERE E FILOSOFIA. SERIE III VOLo XX, 2-3

ANNALI SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA DBLLA CLASSE DI LETTERE E FILOSOFIA. SERIE III VOLo XX, 2-3 ANNALI DBLLA SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA CLASSE DI LETTERE E FILOSOFIA SERIE III VOLo XX, 2-3 PISA 1990 SOMMARIO G. NENCI Una dedica di Creso a Delfi? o. MUSSO SU una kylix tarentina e un frammento

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Cana. Sito Complesso Architettonico 1. Corpo di Fabbrica 1. Riccardo Bargiacchi

Cana. Sito Complesso Architettonico 1. Corpo di Fabbrica 1. Riccardo Bargiacchi Cana Indicazioni bibliografiche: CAMMAROSANO, PASSERI 1976, p. 365, n. 47.3; COLLAVINI 1998, pp. 68n, 323, 364, 460; CORRIDORI 2004, p. 268-270; GABBRIELLI, GIUBBOLINI, PREZZOLINI 1990, p. 148; Repetti

Dettagli

DIGA DI BADANA. INTERVENTI DI MANUTENZIONE BOSIO (AL) PROCEDIMENTO DI VERIFICA PREVENTIVA DELL INTERESSE ARCHEOLOGICO. SAGGI

DIGA DI BADANA. INTERVENTI DI MANUTENZIONE BOSIO (AL) PROCEDIMENTO DI VERIFICA PREVENTIVA DELL INTERESSE ARCHEOLOGICO. SAGGI DIGA DI BADANA. INTERVENTI DI MANUTENZIONE BOSIO (AL) PROCEDIMENTO DI VERIFICA PREVENTIVA DELL INTERESSE ARCHEOLOGICO. SAGGI RELAZIONE ARCHEOLOGICA Committente: Mediterranea delle Acque Referente Scientifico:

Dettagli

n 1 ZONE ARCHEOLOGICHE TORRE CASTELLO - AZETIUM

n 1 ZONE ARCHEOLOGICHE TORRE CASTELLO - AZETIUM n 1 TORRE CASTELLO - AZETIUM TORRE CASTELLO - AZETIUM In contrada Torre Castello numerosi rinvenimenti occasionali ed estese indagini di superficie e campagne di scavo effettuate dalla Sovrintendenza Archeologica

Dettagli

MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA (LOC. MARRESE) INSEDIAMENTI

MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA (LOC. MARRESE) INSEDIAMENTI UCP-Testimonianze della stratificazione insediativa Componenti culturali e insediative Testimonianze stratificazione insediativa (rischio archeologico) MASSERIA E CHIESA SS. PIETRO E ANDREA (LOC. MARRESE)

Dettagli

CATALOGO DEL PATRIMONIO

CATALOGO DEL PATRIMONIO REGIONE EMILIA ROMAGNA CODICI CATALOGO DEL PATRIMONIO Tipo scheda CODICE UNIVOCO BDR Numero 2003-88 Intervento Restauro di oggetti provenienti da un corredo tombale RIFERIMENTI AMMINISTRATIVI ATTO DI AFFIDAMENTO

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.2 - I materiali romani E GLI ALTRI

Dettagli

ANALISI TIPOLOGICA DI EDIFICI RESIDENZIALI Rapporto tra edificio e contesto

ANALISI TIPOLOGICA DI EDIFICI RESIDENZIALI Rapporto tra edificio e contesto ANALISI TIPOLOGICA DI EDIFICI RESIDENZIALI Rapporto tra edificio e contesto 1 LINEA Insediamento abitativo Parigi Renzo Piano 1987 1991 Il lotto si trova in un tessuto già fortemente edificato, assumendo

Dettagli

EBSD ed alcune sue applicazioni nello studio dei materiali geologici: dalla petrografia all archeometria. La tecnica SEM-EBSD

EBSD ed alcune sue applicazioni nello studio dei materiali geologici: dalla petrografia all archeometria. La tecnica SEM-EBSD Dipartimento di Scienze della Terra - Università di Parma 16 Aprile 2008 La tecnica SEM-EBSD EBSD ed alcune sue applicazioni nello studio dei materiali geologici: dalla petrografia all archeometria archeometria

Dettagli

9 ALLEGATO 1: PUNTI SONDAGGI. Figura 9-1 Punti sondaggi tratto Riviera S.M. Elisabetta.

9 ALLEGATO 1: PUNTI SONDAGGI. Figura 9-1 Punti sondaggi tratto Riviera S.M. Elisabetta. 9 ALLEGATO 1: PUNTI SONDAGGI Figura 9-1 Punti sondaggi tratto Riviera S.M. Elisabetta. 15 Figura 9-2 Punti sondaggi tratto Lato laguna Gran Viale S.M. Elisabetta. 16 Figura 9-3 Punti sondaggi tratto Centrale

Dettagli

Pannello per pavimento balconi Max Exterior

Pannello per pavimento balconi Max Exterior Pannello per pavimento balconi Pannello per pavimento balconi Max Exterior Il formato del pannello è standard. Qualora sia necessaria precisione dimensionale e angolare si consiglia un pretaglio di squadratura

Dettagli

REGIONE SICILIANA. Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana. Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana.

REGIONE SICILIANA. Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana. Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana. REGIONE SICILIANA Assessorato dei Beni Culturali e dell 'Identità Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Agrigento

Dettagli

Gravellona Toce Prima campagna di scavo del castrum Gravallone

Gravellona Toce Prima campagna di scavo del castrum Gravallone Gravellona Toce Prima campagna di scavo del castrum Gravallone Paolo de Vingo Giovanni Battista Parodi Paolo de Vingo Dipartimento di Studi Storici Università degli Studi di Torino Via S. Ottavio 20 (4

Dettagli

(I II sec d. C.) Prof. Zaccaria MARI Funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio

(I II sec d. C.) Prof. Zaccaria MARI Funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio SCAVO DI DUE TOMBE ALLA CAPPUCCINA (I II sec d. C.) Prof. Zaccaria MARI Funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio CINETO ROMANO (Roma) Loc. Torrente Ferrata 27-29 aprile

Dettagli

Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro

Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro L obiettivo iniziale dell intervento era di completare l indagine archeologica del piano interno del propileo (già oggetto di scavi nel 1996-97 e

Dettagli

Massimo LAVARONE. Quaderni Friulani di Archeologia I/1991

Massimo LAVARONE. Quaderni Friulani di Archeologia I/1991 Quaderni Friulani di Archeologia I/1991 NOTA PRELIMINARE SULLA CERAMICA GREZZA M EDIEVALE PROVENIENTE D ALL A CHIESA DI S.STEFANO A P AL AZZOLO DELLO STELLA (UD) Massimo LAVARONE Durante il mese di giugno

Dettagli

Indirizzo Costruzioni Ambiente Territorio Corso di Progettazione Costruzioni Impianti LE FONDAZIONI. prof. Federica Caldi.

Indirizzo Costruzioni Ambiente Territorio Corso di Progettazione Costruzioni Impianti LE FONDAZIONI. prof. Federica Caldi. Indirizzo Costruzioni Ambiente Territorio Corso di Progettazione Costruzioni Impianti LE FONDAZIONI gennaio 2019 prof. Federica Caldi Le fondazioni Fondazioni dirette e indirette 2 prof. Federica Caldi

Dettagli

Laminetta in bronzo formata da due lamine saldate insieme

Laminetta in bronzo formata da due lamine saldate insieme CATALOGAZIONE DEI MATERIALI METALLICI Luogo di rinvenimento Luogo di conservazione San Prospero Villa Romana Museo Civico di Correggio gla Vetrina 1 ripiano 1 N 1 Frammenti: Laminetta Laminetta in bronzo

Dettagli

V - PRODOTTI DERIVATI

V - PRODOTTI DERIVATI V - PRODOTTI DERIVATI TRAVI COMPOSTE CON PROFILI LUNGHI LAMINATI (TRAVI) Travi Alveolari Le travi alveolari, commercializzate e distribuite con brevetto da alcuni produttori, sono profili con forma a doppia

Dettagli

Cascinotto della Cascina dei Prati

Cascinotto della Cascina dei Prati Cascinotto della Cascina dei Prati Muggiò (MB) Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/1c030-00006/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/1c030-00006/

Dettagli

Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012

Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012 Valutazione del rischio archeologico Località Stocchetta, Brescia 2012 Committenza: Ricerca storico-archeologica: CAL Srl Brescia CAL srl Archeologia e Conservazione Contrada delle Bassiche 54, 25122 Brescia

Dettagli

Stufe caminetto a pellet: Stûv presenta Stûv P10

Stufe caminetto a pellet: Stûv presenta Stûv P10 Stufe caminetto a pellet: Stûv presenta Stûv P10 La prima stufa caminetto a pellet Stûv P-10 garantisce un rendimento superiore al 90%, ha una visuale di fiamma inedita ed è silenziosa grazie alla convezione

Dettagli

Violino. Melegari Enrico Clodoveo.

Violino. Melegari Enrico Clodoveo. Violino Melegari Enrico Clodoveo Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/2l010-00103/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede-complete/2l010-00103/

Dettagli

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3

Perimetrazione del Centro di Antica e Prima Formazione del Comune di San Teodoro. Comune di: San Teodoro. Scheda 1/3 Scheda 1/3 LOCALIZZAZIONE OROGRAFICA E TIPOLOGICA DELL INSEDIAMENTO Individuazione dei caratteri geomorfologici e aggregazione sul territorio delle cortine edilizie. Il nucleo storico dell abitato si estende

Dettagli

Motivi decorativi vegetali stilizzati con volto di dama

Motivi decorativi vegetali stilizzati con volto di dama Motivi decorativi vegetali stilizzati con volto di dama Società Ceramica Italiana Laveno; Spertini Maria Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/va240-00081/ Scheda SIRBeC:

Dettagli

PREMESSA LO SCAVO. Fratta Nord

PREMESSA LO SCAVO. Fratta Nord 1 PREMESSA L intervento oggetto di questa relazione si è svolto nelle giornate dal 23 al 25 novembre 2010, nel comune di Fossalta di Portogruaro (VE), presso le stazioni di servizio Fratta Nord e Fratta

Dettagli

Vaso tronconico con decorazione lineare

Vaso tronconico con decorazione lineare Vaso tronconico con decorazione lineare cultura palafitticolo-terramaricola Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede/g0060-00151/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede-complete/g0060-00151/

Dettagli

Sandrino Luigi MARRA. Le ceramiche del Castello di Gioia Sannitica (Ce)

Sandrino Luigi MARRA. Le ceramiche del Castello di Gioia Sannitica (Ce) Sandrino Luigi MARRA Le ceramiche del Castello di Gioia Sannitica (Ce) Le ceramiche del castello di Gioia Sannitica sono il frutto di un salvataggio effettuato tra il 2004 ed il 2005 durante i lavori di

Dettagli

CATALOGO TERMOCAMINI KIT ALIMENTAZIONE

CATALOGO TERMOCAMINI KIT ALIMENTAZIONE CATALOGO TERMOCAMINI KIT ALIMENTAZIONE by L Azienda L a Newsystem Srl, azienda operante nell ambito della commercializzazione dei prodotti Ecosystem, nasce dall esigenza di rendere più visibile e più radicato

Dettagli

Gabriella Mantovani restauro opere d arte

Gabriella Mantovani restauro opere d arte Gabriella Mantovani restauro opere d arte Comune di Vanzago Palazzo Calderara Vanzago (MI) Saggi stratigrafici RELAZIONE TECNICA Vanzago, 18 novembre 2011 Gabriella Mantovani Pernumian Via P. Ferrario,

Dettagli

Tarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata etrusco-geometrica

Tarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata etrusco-geometrica XVII International Congress of Classical Archaeology, Roma 22-26 Sept. 2008 Session: Tra importazione e produzione locale: lineamenti teoretici e applicazioni pratiche per l individuazione di modelli culturali...

Dettagli

Kantharos miniaturistico

Kantharos miniaturistico Kantharos miniaturistico ambito magno-greco Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede/g0190-00109/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede-complete/g0190-00109/

Dettagli

V- PRODOTTI DERIVATI. 1 Travi saldate. 1a - Travi Alveolari. Descrizione:

V- PRODOTTI DERIVATI. 1 Travi saldate. 1a - Travi Alveolari. Descrizione: V- PRODOTTI DERIVATI 1 Travi saldate 1a - Travi Alveolari Descrizione: Le travi alveolari, commercializzate e distribuite con brevetto da alcuni produttori, sono profili con forma a doppia T laminati e

Dettagli

Olla stamnoide con coperchio

Olla stamnoide con coperchio Olla stamnoide con coperchio Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede/g0340-00067/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/reperti-archeologici/schede-complete/g0340-00067/

Dettagli

MATERIALI PER IL COMPITO AUTENTICO...

MATERIALI PER IL COMPITO AUTENTICO... MATERIALI PER IL COMPITO AUTENTICO... Deposito Archeologico Noale Museo della Centuriazione Borgoricco PD fig.1 Pozzo di età romana rinvenuto a Borgoricco fig.1 Pozzo fig.2 Pozzale,...per pozzi fig.3...

Dettagli

Castello di Coazzano

Castello di Coazzano Castello di Coazzano Vernate (MI) Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/mi100-07765/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/mi100-07765/

Dettagli

dotte alcune indagini che portarono al rinvenimento di frammenti di terra sigillata orientale B e di ceramica comune 4

dotte alcune indagini che portarono al rinvenimento di frammenti di terra sigillata orientale B e di ceramica comune 4 Hadrianopolis. Risultati delle indagini archeologiche 2005-2010 dotte alcune indagini che portarono al rinvenimento di frammenti di terra sigillata orientale B e di ceramica comune 4. Il sito, sulla base

Dettagli

Piran Jlenia anno

Piran Jlenia anno Piran Jlenia anno 2014-15 Corso di Geometria Prof. Gianni Mazzonetto Università IUAV di Venezia Corso di laurea in Disegno industriale Tesi d Esame: Studio Analitico delle Forme delle Ceramiche Greche

Dettagli

Casa padronale rurale Via Carducci 10

Casa padronale rurale Via Carducci 10 Casa padronale rurale Via Carducci 10 Rozzano (MI) Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/mi100-06283/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/mi100-06283/

Dettagli

SERIE45 rivestimento in acciaio verniciato

SERIE45 rivestimento in acciaio verniciato da esterno SERIE45 rivestimento in acciaio verniciato S75EV: L76xH165xP87 cm S90EV: L76xH165xP102 cm S75EV: L45xH42xP75 cm S90EV: L45xH42xP90 cm 3-4 Kg di legna 120 mm Struttura in acciaio verniciato.

Dettagli

Documento digitalizzato dallo Staff di UnissResearch

Documento digitalizzato dallo Staff di UnissResearch D'Oriano, Rubens (2004) Olbia. Su Cuguttu 1992: lo scavo. In: Da Olbìa ad Olbia: 2500 anni di storia di una citta mediterranea: atti del Convegno internazionale di studi, 12-14 maggio 1994, Olbia, Italia.

Dettagli

PRIMI PASSI PER UN'ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA DEL COMPLESSO DI S. GIOVANNI IN MONTE (a cura di Federico Zoni)

PRIMI PASSI PER UN'ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA DEL COMPLESSO DI S. GIOVANNI IN MONTE (a cura di Federico Zoni) PRIMI PASSI PER UN'ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA DEL COMPLESSO DI S. GIOVANNI IN MONTE (a cura di Federico Zoni) INDIVIDUAZIONE E RILIEVO DEL CAMPIONE Una prima indagine presso gli ambienti seminterrati

Dettagli

COMUNE DI LUNANO PROVINCIA DI PESARO E URBINO REGIONE MARCHE

COMUNE DI LUNANO PROVINCIA DI PESARO E URBINO REGIONE MARCHE COMUNE DI LUNANO PROVINCIA DI PESARO E URBINO REGIONE MARCHE PROGETTO PER L APERTURA DI UNA CAVA DI CONGLOMERATO IN LOCALITÀ LUPAIOLO BASSO, COMUNE DI LUNANO. POLO ESTRATTIVO FCOB014-22B, PEAE PROV. DI

Dettagli

Cretazues rinaldii Tyler, Bronzi e Ghiandoni, 2000

Cretazues rinaldii Tyler, Bronzi e Ghiandoni, 2000 Collezione Città di Nardò Cretazues rinaldii Tyler, Bronzi e Ghiandoni, 2000 A sinistra in alto il reperto 6659 C (olotipo) e a destra il 6621 A (paratipo). In basso invece c è la ricostruzione della specie.

Dettagli

Istituto Marcelline di Piazza Tommaseo

Istituto Marcelline di Piazza Tommaseo Istituto Marcelline di Piazza Tommaseo Milano (MI) Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/lmd80-00951/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/lmd80-00951/

Dettagli

Quaderni di Archeologia dell Emilia Romagna 8

Quaderni di Archeologia dell Emilia Romagna 8 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELL EMILIA ROMAGNA COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA a cura di testi e schede di Mauro Calzolari, Carla Corti, Chiara Generali,

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.1 - I materiali preromani a cura di

Dettagli

Merchandising museale e Cultural Heritage

Merchandising museale e Cultural Heritage Museo Archeologico Regionale "Antonino SAlinAS Palermo Progetto di Didattica Museale A.S. 2015/16 Merchandising museale e Cultural Heritage la ceramica nella sicilia occidentale in età protostorica ( media

Dettagli