Nora. Il foro romano

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1 Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità Volume II.1 - I materiali preromani a cura di JACOPO BONETTO - GIOVANNA FALEZZA - ANDREA RAFFAELE GHIOTTO Padova 2009

2 La collana Scavi di Nora raccoglie studi monografici sulla città antica editi dalle Università di Genova, Milano, Padova e Viterbo che operano in sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano. La presente opera, suddivisa in quattro volumi, è l esito di una ricerca condotta nell'ambito di una Convenzione tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, e il Dipartimento di Archeologia dell'università di Padova. Università di Padova - Dipartimento di Archeologia Piazza Capitaniato, Padova tel Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano Piazza Indipendenza, Cagliari tel L opera è stata realizzata con il contributo e la partecipazione di: Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento - Università di Padova Dipartimento di Costruzioni e Trasporti - Università di Padova ISBN: Italgraf - Noventa Padovana Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. Distribuzione: Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l. - via Ajaccio 41/ Roma tel fax qn@edizioniquasar.it

3 Scavi di Nora I Padova 2009

4 Capitolo 5 La ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica Massimo Bo t t o * Tavv. IX-XI * CNR, Roma - Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico. Gli scavi condotti presso il foro romano di Nora tra il 1997 e il 2006 hanno restituito un ingente quantità di ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica che costituisce l oggetto del presente studio. La classificazione proposta prevede un approccio di tipo funzionale, che è stato privilegiato rispetto a suddivisioni basate su aspetti tecnologici relativi al trattamento delle superfici e alla natura degli impasti. Questi ultimi, naturalmente, sono stati tenuti presenti nello studio delle forme di seguito analizzate, al fine di mettere in risalto possibili differenziazioni nell ambito sia di produzioni locali sia di importazioni. Tale scelta presenta il vantaggio di poter seguire l evoluzione della forma indagata lungo tutto l arco di tempo in cui questa è attestata nello scavo, evitando sovrapposizioni fra le trattazioni degli autori e, allo stesso tempo, permettendo al lettore una lettura organica. Le considerazioni sopra espresse sono ben evidenti per alcune forme, come per esempio i piatti, le coppe, oppure le brocche, che risultano prodotte in più classi ceramiche, a partire dalla Red Slip e dalla Bichrome per arrivare a fabbricazioni più corsive in ceramica comune senza alcun tipo di trattamento delle superfici. La classificazione è stata condotta partendo dalle forme aperte per poi passare a quelle chiuse, ma si è deciso di non distinguere a livello grafico i due gruppi di materiali per non operare ulteriori divisioni già presenti nell analisi delle singole forme, dal momento che per quest ultime si è seguito un criterio crono-tipologico in cui sono stati evidenziati per mezzo di paragrafi i diversi tipi e sottotipi individuati. I piatti sono ben attestati sia quantitativamente (311 esemplari) sia per la loro diffusa presenza lungo un arco tempo molto ampio, compreso fra la seconda metà avanzata dell VIII e il II sec., documentando per le fasi più tarde un apertura verso il mondo greco e italico particolarmente intensa. Discorso analogo può essere fatto per le coppe, numericamente consistenti (282 esemplari) e con un ampia variabilità morfologica che copre tutte le fasi di vita dell insediamento fenicio-punico. Fra i vari tipi attestati l unico che probabilmente non deve avere avuto una funzione potoria è quello a profilo troncoconico e orlo espanso. Infatti, a causa dell ampio orlo arcuato queste piccole coppe dovevano essere impiegate in ambito domestico per salse e condimenti di vario genere, mentre la diffusa presenza nelle necropoli e nei tofet si spiega considerando il vaso come contenitore di unguenti che venivano utilizzati nelle cerimonie funebri e in quelle religiose. Benché derivino dalle coppe, le coppe tripode sono state oggetto di una trattazione specifica sia per l innovazione morfologica dovuta all introduzione della base a tre piedi sia per il diverso utilizzo del recipiente, che non serviva per bere. La coppa tripode, infatti, faceva parte di sofisticati set per il consumo di vino e veniva utilizzata per macinare piccole quantità di spezie e aromi da aggiungere alla bevanda alcolica. Distintamente sono state analizzate anche quelle coppe che sono un palese adattamento di forme greche quali lo skyphos e la kotyle. Lo studio delle forme aperte si conclude con le ciotole ansate, che sembrerebbero connesse alla conservazione di alimenti, verosimilmente cereali, anche se è altrettanto probabile un utilizzo in ambito industriale. Benché in numero alquanto limitato questi esemplari sono altamente indicativi per lo studio dei complessi fenomeni di interazione all interno del mondo coloniale fenicio, dal momento che ne è stata riscontrata per la prima volta in questa

5 98 Massimo Botto sede una relazione con produzioni della Spagna meridionale. Fra le forme chiuse si distinguono le brocche e le anfore di tipo domestico. Le prime sono molto più numerose e si presentano in varie tipologie. Fra queste sono state incluse anche le brocche con orlo espanso, prevalentemente connesse al mondo funerario come contenitori di unguenti da spargere sul corpo del defunto prima dei rituali di cremazione e inumazione. Tale tipo di brocca, comunque, risulta attestato pure in abitato e innovative linee di ricerca hanno proposto un suo utilizzo anche nella sfera del banchetto come contenitore di bevande alcoliche, oppure di salse e condimenti di pietanze a base di olio. Quest ultima eventualità si propone in questa sede anche per le brocche a spalla ribassata provenienti da contesti abitativi. In alcuni casi l esiguità dei frammenti non consente di operare una precisa differenziazione fra il tipo monoansato e quello biansato. È questo il caso delle brocche/anfore con bocca circolare con o senza elemento divisorio sul collo, presenti a Nora sin dalle fasi più antiche dell insediamento e utilizzate prevalentemente nei servizi da tavola, a giudicare dal trattamento delle superfici e dal grado di depurazione degli impasti. L evoluzione del tipo, le cui produzioni si collocano a partire dal VI sec., aveva invece duttilità più ampia con esemplari impiegati anche per la conservazione di piccole riserve domestiche. Sicuramente collegate ai servizi da vino erano le brocche con bocca bilobata e trilobata, anche se all occorrenza potevano essere utilizzate per versare altre sostanze fluide come l acqua o il latte. Il tipo trilobato presenta una variante a fondo arrotondato e ansa sormontante, impiegata molto verosimilmente per travasare liquidi da un contenitore più grande a uno più piccolo. Identica funzione avevano le piccole brocche definite da W. Culican dipper riprodotte anche in bronzo e impiegate nei servizi da vino per versare la bevanda dall anfora di uso comunitario direttamente nella coppa del commensale. A Nora sono state individuate alcune anfore da tavola sia a spalla carenata sia a corpo ovoidale e collo svasato che avevano sicuramente questa funzione. Altre produzioni, più corsive, dovevano essere utilizzate più verosimilmente nella conservazione di alimenti. In conclusione, l insieme delle ceramiche da mensa e da dispensa del periodo fenicio e di quello punico proveniente dall area P si presenta ricco e variegato permettendo di allargare in modo considerevole l ambito delle conoscenze in questo settore degli studi. Per le decorazioni e i rivestimenti della ceramica fenicia e punica si sono adottati i seguenti tipi di campiture:

6 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Pi at t i 1.1 Piatti con breve orlo estroflesso Recenti messe a fuoco condotte sui materiali arcaici di Cartagine hanno trattato il problema dell origine vicino-orientale di questa tipologia di piatti, che tuttavia nelle sue realizzazioni occidentali tende a presentare caratteri di originalità sia in riferimento alla morfologia dell orlo sia in rapporto ad una progressiva attenuazione della carenatura delle pareti 1. Rimandando a questi contributi per i necessari approfondimenti, si deve segnalare che piatti di questo tipo sono attestati a Nora soprattutto in relazione a produzioni meno accurate, che non presentano un particolare trattamento delle superfici 2, secondo una prassi largamente documentata a Tiro 3, a Salamina 4 e in ambito coloniale per esempio a Cartagine 5 (nn. cat. 6-12, con disegno). Non mancano, tuttavia, esemplari dipinti e ingubbiati sia in Red Slip (nn. cat. 1, 3, con disegno) sia in una caratteristica ingubbiatura tendente al rosato, più o meno carico (nn. cat. 2, 4, con disegno). Rispetto alla Red Slip, universalmente diffusa nei centri di cultura fenicia 6, l ingubbiatura chiara appare meno documentata, ma trova in Sardegna un eccellente confronto in un piatto proveniente dall US 369 dell abitato di Sulcis, relativa ad un livello di frequentazione databile fra la fine dell VIII e la metà del VII sec. 7. In questo lotto di materiali è possibile vi siano delle importazioni. Il n. 2, per esempio, con orlo dipinto in vernice rossa e argilla estremamente depurata, rimanda a produzioni raffinate di particolare pregio verosimilmente della 1 Pe s e r i c o 1998, 28; Ve g a s 1999a, ; Pe s e r i c o 2002, 57 e ss. Su tali problematiche si tenga presente anche il punto di vista di Ma a s s-li n d e m a n n 2000a. 2 Nella colonia, questa caratteristica è già stata riscontrata su un frammento di piatto arcaico proveniente dall area C, per il quale cfr. Fi n o c c h i 2003, 43, tav. 5, 4 (Piatti, Tipo I). 3 Cfr. per es. Bi k a i 1978a, 22 Plate 2 e più recentemente Nú ñ e z 2004b, Ka r a g e o r g h i s 1974, 117 e 121, tavv. CCXXXIV- CCXXXV. 5 Cfr. da ultimo Be c h t o l d 2007c, Per un esemplare in Red Slip rinvenuto durante le ricognizioni effettuate sull altura del Coltellazzo cfr. Fi n o c c h i 2000b, 289, tav. III, 1. 7 Cfr. Pa n i c o , 41, n. 36. Per la stratigrafia del vano a del settore III dell abitato di Sulcis, a cui appartiene l US 369, cfr. Be r n a r d i n i 2000, 37 nota 19. L US in questione si riferisce al più recente livello di frequentazione fenicia UUSS ( ), talvolta inquinato dai soprastanti materiali di età tardo-repubblicana e imperiale. Per ulteriori precisazioni al riguardo cfr. Bo t t o 2001, madrepatria. Il n. 4, invece, sebbene fortemente danneggiato e con evidenti tracce di bruciato, presenta orlo ispessito aggettante come alcuni esemplari cartaginesi provenienti da contesti di VIII secolo 8. In Sardegna un confronto molto interessante proviene da Sulcis e si riferisce a un piatto frammentario, di cui si conserva purtroppo solo una parte di orlo aggettante orizzontale staccato dalla vasca tramite un taglio perpendicolare 9. Si segnala, infine, l esemplare n. 1, in Red Slip (n. cat. 1, con disegno), che presenta una lieve carenatura della vasca appena sotto l orlo. In Sardegna, un piatto con tali caratteristiche è stato messo in luce in uno degli strati più arcaici dell abitato di Sulcis, l US 581, la cui datazione è stata fissata intorno alla metà dell VIII sec. L esemplare sulcitano presenta argilla di timbro marrone e pittura ricoprente rossa sia sull orlo sia internamente 10. Fuori dell isola un interessante parallelo in Red Slip proviene dalla necropoli di San Montano, a Pithekoussai, ed è stato recuperato frammentario sulla superficie del piano di campagna alla base di tumuli a cremazione 11. Confronti altrettanto pertinenti provengono dagli strati più arcaici di Cartagine confermando un ampia rete di contatti, che dalla metropoli nordafricana si dipana in direzione del Basso Tirreno e della Sardegna 12. Passando agli estremi limiti occidentali della colonizzazione fenicia, esemplari carenati sono ben documentati nella Penisola Iberica 13 e nel Marocco atlantico, come evidenziato dalla documentazione di Lixus 14. I piatti di questa tipologia presentano fondo piano o leggermente convesso. A Nora, la documentazione conferma quanto osservato per gli orli, dal momento che sono presenti esemplari sia con superfici non trattate (nn. cat , con disegno) 15 sia in Red Slip (n. cat. 13, con disegno) oppure verniciati 16. La verniciatura può essere semplice, con uno strato uniforme di colore rosso (nn. cat , con disegno), oppure più complessa, con lavorazioni in bicromia e tricromia caratterizzate dai classici moti- 8 Ve g a s 1989, 233, nn , fig. 5; Ve g a s 1999a, 136, n. 7, fig Pa n i c o , 78-79, fig. 2, 4 (US 369b). 10 Be r n a r d i n i 2000, 54, fig. 15, Bu c h n e r 1982, 284, fig. 6, c; Do c t e r 2000, 140, fig. 8, c. 12 Ve g a s 1999a, , nn. 1 e 4, fig. 24 (con bibl. prec.). 13 Ma a s s-lindemann 2000a, , fig. 1, 2-3 (Morro de Mezquitilla). 14 Bé l e n et al. 2001, 59-91, fig. 6, 315/322 e fig. 13, A cui vanno aggiunti gli esemplari nn A cui vanno aggiunti gli esemplari nn

7 100 Massimo Botto vi con linee e bande concentriche alternate (nn. cat , con disegno). Seguendo l inquadramento cronologico proposto per i materiali provenienti dagli scavi all abitato di Sulcis, gli esemplari norensi con orlo compreso fra cm 1 e 2,2 possono essere scaglionati fra la seconda metà dell VIII e gli inizi del VII sec. 17. Il limite cronologico più basso riguarda in particolare i piatti con superfici non trattate, parallelamente a quanto documentato a Cartagine, vista anche la stretta similitudine sia per le tonalità degli impasti sia per i profili degli orli fra gli esemplari di Nora e quelli della metropoli nord-africana 18. Fig. 1 Catalogo 1. NR06/PH/11649/CFP/5. Frammento di orlo e parte superiore della vasca carenata. Larghezza orlo cm 2; diam. cm 13. Ingubbiatura rossa interna, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni e grande incluso scuro. Seconda metà dell VIII sec. 2. NR03/PF/5416/CFP/ Fig. 1. Ampia parte di orlo e vasca ricomposta da due frammenti. Larghezza orlo cm 1,2; diam. cm 20. Fascia di pittura rossa sull orlo, 2.5 YR 5/6 red; ingubbiatura interna, 5 YR 7/4 pink; ingubbiatura esterna 5 YR 8/4 pink. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 3. NR00/PD/5263/CFP/12. Fig. 1. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 2,2; diam. c. 17,2. Ingubbiatura rossa, 10 R 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 17 Be r n a r d i n i 1990, Cfr. per es. il n. 9 con Be c h t o l d 2007c, 337, ex NR06/5335/PI/CFP/90. Fig. 1. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1,9; diam. cm 20. Ingubbiatura sulla vasca e sulla parte superiore dell orlo, 2.5 YR 6/4 light reddish brown; esternamente non trattata, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII sec.

8 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR05/PI/5314/CFP/12. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1,8; diam. cm 15. Pittura rossa evanida sull orlo e sulla parete interna della vasca, 10 R 5/8 red. Argilla: 5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 9. NR98/PB/5084/CFP/1. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1,6. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 6. NR98/PB/5114/CFP/6. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 7. NR98/PB/5050/CFP/81. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 2. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 10. NR01/PD/5287/CFP/58. Fig. 2. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 2. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 11. NR06/PM/5385/CFP/5. Fig. 2. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1,2. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 12. NR98/PB/5050/CFP/59. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1,9; diam. cm 10,4. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 8. NR98/PB/5074/CFP/4. Frammento di orlo e parte superiore della vasca. Larghezza orlo cm 1,6. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole Fig. 2

9 102 Massimo Botto 13. NR03/PF/5411/CFP/6. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 7,6. Ingubbiatura rossa, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 16. NR97/PA/5017/CFP/5. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 8. Sulla vasca due linee concentriche di pittura scura di cui rimane solo l impronta. Superfici lisciate, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: nucleo grigio GLEY 2 6/1 bluish gray; int./est. 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 14. NR00/PD/5223/CFP/74. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 6,5. Sulla vasca tre linee concentriche di pittura scura che delimitano un circolo pieno dello stesso colore, 10 YR 3/1 very dark gray. Lo spazio fra le due linee più interne è riempito da pittura rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red. Superfici lisciate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 17. NR01/PF/5803/CFP/13. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 6,2. Sulla vasca quattro linee concentriche di pittura scura, 10 YR 3/1 very dark gray. Superfici lucidate: est. 5 YR 7/4 pink; int. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 15. NR00/PD/5183/CFP/217. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 5,6. Sulla vasca è appena leggibile una decorazione costituita da una banda di pittura scura evanida che delimita un circolo pieno dello stesso colore, 10 YR 3/1 very dark gray. Superfici lisciate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 18. NR03/5965/CFP/1. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 7,5. Strato uniforme di vernice rossa sia nella vasca sia esternamente, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec.

10 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR99/PC/5147/CFP/12. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 6,2. Vernice rossa evanida sia nella vasca sia esternamente, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo grigio GLEY 2 6/1 bluish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 20. NR05/PF/12002/CFP/32. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 6. Vernice rossa sia nella vasca sia esternamente, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII sec. 21. NR99/PC/5134/CFP/145. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 6,2. Superfici non trattate, int./est. 7.5 YR 8/4 pink. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 22. NR98/PB/5114/CFP/3. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 7. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII - inizi VII sec. I frammenti di fondi inseriti di seguito potrebbero appartenere anche al sottotipo 1.2.; per questo motivo, soprattutto per quelli con superfici verniciate o non trattate si è preferito estendere la cronologia a tutta la prima metà del VII sec. 23. NR00/PD/5223/CFP/42. Frammento di orlo. Larghezza orlo cm 1,5. Ingubbiatura rossa esterna, 10 R 5/8 red. Seconda metà VIII sec. 24. NR03/PF/5410/CFP/22. Frammento di orlo. Larghezza orlo cm 2. Superfici lisciate. Seconda metà VIII - inizi VII sec. 25. NR01/PD/5218/CFP/200. Frammento di orlo. Larghezza orlo cm 3. Superfici lisciate. Seconda metà VIII - inizi VII sec. 26. NR01/PD/5289/CFP/57. Frammento di fondo. Vernice rossa sulla superficie interna. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 27. NR04/PG/11083/CFP/5. Frammento di fondo. Vernice rossa sulla superficie interna. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 28. NR05/PG/11266/CFP/39. Frammento di fondo. Vernice rossa sulla superficie interna. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 29. NR01/PF/5721/CFP/18. Frammento di fondo. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie, 10 R 5/8 red. Seconda metà VIII - inizi VII sec. 30. NR00/PD/5215/CFP/122. Frammento di vasca. Superficie interna con ingubbiatura rossa e decorazioni a cerchi concentrici neri. Seconda metà VIII - inizi VII sec. 31. NR00/PD/5223/CFP/60. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 32. NR05/PH/11536/CFP/1. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 33. NR01/PD/5218/CFP/139. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 34. NR01/PD/5218/CFP/109. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 35. NR00/PD/5235/CFP/24. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 36. NR06/PM/5385/CFP/55. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 37. NR04/PG/11069/CFP/18. Frammento di fondo. Seconda metà VIII - prima metà VII sec.

11 104 Massimo Botto 1.2 Piatti con ampio orlo estroflesso Il tipo in questione è un evoluzione del precedente, dal momento che gli esemplari ad esso riferibili si diversificano dai piatti più arcaici per le maggiori dimensioni dell orlo, che può essere sia convesso sia rettilineo, come ben esemplificato in Sardegna dalla documentazione di Sulcis 19. Proprio da questo centro provengono i confronti più stringenti con la nostra documentazione. Per esempio, i nn. 38 e 39, ridotti in minuti frammenti non documentabili, appartengono molto verosimilmente ad un unico vaso che si raffronta con un esemplare del Cronicario degli inizi del VII sec. 20. Per raffinatezza di esecuzione, perfetta cottura e tonalità delle argille si è propensi a considerare i reperti norensi come importazioni dall isola di Sant Antioco. Passando ai vasi documentabili graficamente, ben conservato risulta il n. 41 (n. cat. 41, con disegno), che presenta orlo quasi rettilineo largo cm 4, vasca profonda e pareti arrotondate. In ambito insulare questa tipologia di orlo è attestata a Sulcis nell US 369, che si riferisce ad un livello di frequentazione databile fra la fine dell VIII e la prima metà del VII sec. 21. Il dato può essere messo a confronto con la documentazione cartaginese, dove orli simili mediamente compresi fra i 3 e i 4 centimetri caratterizzano le produzioni in Red Slip della prima metà del VII sec. 22. In base a queste osservazioni il nostro esemplare si può ragionevolmente collocare fra il 675 e il 650 I nn (nn. cat , con disegno) presentano orlo superiormente convesso e leggermente inclinato verso l alto, con larghezza variabile tra i 3,4 e 3,6 centimetri. Questi elementi permettono di inquadrare i nostri esemplari nelle serie fabbricate in Sardegna nella prima metà del VII sec. 19 Be r n a r d i n i 1990, Be r n a r d i n i 1990, in part. fig. 9, a. 21 Be r n a r d i n i 1990, fig. 9, d = Bernardini 2000, 43, fig. 8, Ve g a s 2000b, 355; Pe s e r i c o 2007, , Typ P2.I, ex Fig. 3 Catalogo 38. NR04/PG/11084/CFP/5. Frammento di tesa. Larghezza tesa conservata cm 2,8. Dipinto sul bordo da una banda di vernice rossa di mm 8, 10 R 4/6 red; int. lucidato, 7.5 YR 5/6 strong brown; est. non trattato, 7.5 YR 5/6 strong brown. Argilla: 7.5 YR 5/6 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Primo trentennio del VII sec. 39. NR04/PG/11084/CFP/4. Frammento della vasca. Decorato da un ampia banda di vernice rossa, di cui non è possibile stabilire la larghezza, 10 R 5/8 red, limitata verso il centro da una fascia di mm 7 di vernice scura, 10 R 4/4 weak red. Il centro della vasca è caratterizzato da superfici lucidate 7.5 YR 5/6 strong brown; est. non trattato, 7.5 YR 5/6 strong brown. Argilla: 7.5 YR 5/6 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Primo trentennio del VII sec. 40. NR03/PF/5410/CFP/17. Frammento di tesa. Larghezza tesa conservata cm 3,1. Vernice rossa verosimilmente su tutta la superficie esterna, 10 R 5/8 red; est. lucidato 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Prima metà VII sec. 41. NR99/PC/5134/CFP/78. Fig. 3. Ampio frammento di orlo con parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 4; diam. cm 24. Dipinto internamente con uno strato uniforme di vernice rossa 10 R5/8 red; int./est. 5 YR 7/8 yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VII sec. 42. NR06/PM/12502/CFP/19. Fig. 3. Frammento di orlo con stacco fra orlo e vasca. Larghezza tesa cm 3,4; diam. cm 18. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Prima metà VII sec. 43. NR01/PD/5218/CFP/103. Frammento di orlo e vasca. Larghezza tesa cm 3,6; diam. cm 15. Dipinto internamente con uno stato di vernice rossa evanida sulla tesa e ben conservata nel cavo, 10 R5/8 red; int./est. 2.5 YR 6/8

12 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 105 light red. Argilla: nucleo GLEY 1 7/1 light gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Prima metà VII sec. Per i frammenti di orli riportati di seguito non è possibile individuare la larghezza, per cui potrebbero anche appartenere al sottotipo 1.1. Il loro inserimento nel sottotipo 1.2. è ipotetico basandosi esclusivamente sulla natura degli impasti. 44. NR01/PD/5289/CFP/66. Frammento di orlo. Vernice rossa su tutta la superficie. Prima metà VII sec. 45. NR01/PD/5218/CFP/148. Frammento di orlo. Vernice rossa sulla superficie esterna. Prima metà VII sec. 46. NR04/PF/5563/CFP/8. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Prima metà VII sec. 47. NR01/PD/5218/CFP/105. Frammento di orlo. Vernice rossa su tutta la superficie. Prima metà VII sec. 48. NR03/PF/5424/CFP/102. Frammento di orlo. Superfici lisciate. Prima metà VII sec. 49. NR01/PD/5282/CFP/106. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Prima metà VII sec. 50. NR01/PD/5290/CFP/58. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Prima metà VII sec. 51. NR00/PD/5230/CFP/23. Frammento di orlo. Vernice rossa su tutta la superficie esterna conservata. Prima metà VII sec. 52. NR98/PB/5080/CFP/10. Parte di vasca ricomposta da due frammenti. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie. Prima metà VII sec. 2. Piatti ombelicati con fondo umbonato La definizione del tipo in riferimento alle produzioni fenicie di Sardegna, che si dispongono fra la metà del VII e la fine del VI sec., si deve all analisi di Piero Bartoloni 23. Come osservato dallo studioso, la differenza di forma rispetto ai piatti della prima colonizzazione fenicia risulta così evidente da permettere di porre in serio dubbio che i secondi derivino direttamente dai primi 24. In effetti i piatti ombelicati si caratterizzano per un orlo a tesa molto ampia, un cavo centrale con bordo pronunciato e un fondo indistinto provvisto di un umbone sospeso generalmente piatto, anche se non mancano casi in cui il profilo risulta concavo. Questa diversità di forme potrebbe corrispondere a un cambiamento nelle abitudini alimentari delle comunità fenicie: il piatto con vasca larga e profonda sembrerebbe maggiormente adatto a contenere cibi dalla consistenza liquida o semiliquida, mentre il piatto ombelicato si presta meglio al consumo di alimenti solidi da appoggiare sull ampia tesa e da immergere nella salsa, che verosimilmente doveva essere contenuta nel piccolo cavo 25. L evoluzione del tipo in questione prevede che l andamento delle pareti esterne da rettilineo pieghi progressivamente fino a produrre, intorno alla metà del VI secolo, un angolo che interrompe la linearità del profilo; allo stesso tempo gli orli subiscono un ispessimento della parte inferiore, mentre quella superiore assume un andamento piano. Infine, a partire dal secondo quarto del VI secolo l ombelicatura segue un graduale restringimento e presenta i bordi più spigolosi e leggermente aggettanti verso l interno. Lo stato estremamente frammentario dei reperti provenienti dagli strati sottostanti il foro romano di Nora rende difficile un corretto inquadramento cronologico dei materiali. Tuttavia, in base ai criteri sopra indicati si possono datare fra la seconda metà avanzata del VII e gli inizi del VI sec. gli esemplari nn (nn. cat , con disegno) caratterizzati da una fascia di vernice rossa sulla parte superiore dell orlo. Allo stesso arco cronologico appartengono i nn , con superfici talvolta lucidate o ingubbiate, ma più spesso non trattate, che 23 Cfr. per es. Bartoloni 1996, 73-75, Forma 1 e Bartolon i 2000b, 97-98, Forma 1. Per la Sardegna cfr. inoltre Pe s e r i c o 1994, ; Ba l z a n o 1999, 9-28, Forma 1; Gu i r g u i s 2004, Ba rt o l o n i 1996, Ba rt o l o n i 1996, 74.

13 106 Massimo Botto presentano un andamento delle pareti sostanzialmente rettilineo (nn. cat , con disegno) 26. Fra i materiali analizzati sono presenti alcuni piatti con orlo diviso da una profonda solcatura (nn. cat ). Tale peculiarità è quasi assente dal repertorio sardo 27, allo stesso modo di quanto avviene nel Mediterraneo centrale con l eccezione di Cartagine, dove compare non solo nelle produzioni in Red Slip ma anche in più tarde realizzazioni dipinte 28. Al contrario questa caratteristica è ben documentata in molti insediamenti della Penisola Iberica 29 e nel Marocco atlantico 30. Vista l esiguità delle attestazioni isolane, il dato che emerge dagli scavi di Nora è quindi di notevole interesse e permette di arricchire il dossier dei contatti culturali e commerciali che sin dalle fasi più antiche della colonizzazione investirono il settore meridionale della Sardegna. Nella prima metà del VI sec. rientrano i nn (nn. cat , con disegno) 31, dal momento che le pareti esterne presentano un profilo più marcatamente curvilineo. Se le ridotte dimensioni del secondo e terzo reperto inducono ad una certa cautela nell inquadramento cronologico, più sicura risulta la datazione del primo, i cui confronti più immediati sono stati individuati in passato da chi scrive in esemplari da Bitia e Monte Sirai della prima metà del VI sec. 32. In questa sede si propone una cronologia più circoscritta del vaso, che dovrebbe essere stato prodotto nel secondo quarto di tale secolo. A poco prima della metà del VI sec. si data invece il n. 68 (n. cat. 68, con disegno) in ragione del profilo spezzato e del cavo ristretto. Alcuni esemplari, infine, si distaccano dalla linea evolutiva indicata in precedenza e meritano di 26 Riguardo alla Sardegna cfr. Ba l z a n o 1999, 15-16, figg. 1-2, 9-14, per un corretto inquadramento della forma e per puntuali confronti e bibl. prec.; più recentemente cfr. Gu i r g u i s 2004, 76-77, fig. 1. In ambito centro-mediterraneo di notevole interesse è la documentazione proveniente da Cartagine per la quale cfr. Ve g a s 1999a, , Form I, 2, fig. 25, 5-11 e Be c h t o l d 2007c, Per alcuni confronti cfr. Ba rt o l o n i 1996, 75, 170 e fig. 14, 88 (tomba 7, ultimo quarto del VII sec. ) e Ba rt o l o n i 2000b, , fig. 37, 161 (tomba 58, attorno alla metà del VI sec. ). 28 Cfr. per es. Ve g a s 1999a, , fig. 25,2; Pe s e r i c o 2007, , Typ P3, ex Per la ceramica dipinta cfr. Be c h t o l d 2007c, , ex Per un ampia rassegna bibliografica cfr. Ba rt o l o n i 1996, 75, nota 14, cui adde per es. Au b e t et al. 1999, 90, fig. 60, b; , fig. 102, Tipo B Habibi et al. 2005, , fig. 4, e Cfr. Ba l z a n o 1999, 16-19; Gu i r g u i s 2004, 77-78, fig. 2 e fig. 3, Bo t t o 2000c, 202, tav, I, 10. essere considerati a parte. Per esempio, il n. 69 (n. cat. 69, con disegno) per la sua particolare forma e per le dimensioni ridotte si avvicina ad alcuni piccoli piatti utilizzati soprattutto come copertura delle urne del tofet di Tharros databili alla prima metà del VI sec. 33. Una conformazione peculiare, soprattutto in relazione all andamento delle pareti con profilo esterno convesso e leggermente sagomato, caratterizza l esemplare n. 70 (n. cat. 70, con disegno). Non canonico risulta inoltre il rapporto fra la tesa, più stretta rispetto alle lunghezze medie, e l ampia ombelicatura. Esemplari con queste peculiarità sono stati individuati nell abitato di Monte Sirai 34 e un confronto alquanto interessante proviene dal saggio E 14 di Tharros 35. Le caratteristiche riscontrate sul n. 70 sono accentuate nei nn (nn. cat , con disegno), le cui superfici risultano ricoperte nel primo caso da uno strato uniforme di vernice rossa, mentre nel secondo non sono soggette ad alcun tipo di trattamento. Come risulta evidente dalla documentazione grafica, questi piatti hanno una tesa molto ridotta che li avvicina sensibilmente ad un frammento dall acropoli di Monte Sirai, per il quale non è stata esclusa una possibile appartenenza ad una lucerna 36. Gli scavi effettuati sotto il foro romano di Nora hanno portato al recupero di numerosi fondi appartenenti alla tipologia dei piatti ombelicati, per i quali si propone di seguito una rigorosa selezione e una seriazione cronologica da ritenersi indicativa viste le ridotte dimensioni dei frammenti. I nn (nn. cat , con disegno) si scaglionano fra la seconda metà avanzata e la fine del VII secolo, in base al profilo diritto o leggermente arcuato delle pareti e all ampiezza e profondità del cavo. Nel corso della prima metà del VI secolo si dispongono invece i nn (nn. cat , con disegno), che presentano un andamento delle pareti progressivamente più arcuato e una vasca stretta e mano a mano sempre meno profonda. Quest ultima si riduce ulteriormente nel n. 84 (n. cat. 84, con disegno), la cui datazione dovrebbe fissarsi intorno alla metà del secolo. 33 Acquaro 1989, 19, nn. 13, 49, Balzano 1999, 19 e 25, fig. 7, 54 e Mo l i n a Fa j a r d o, Hu e rta s Ji m é n e z 1982, 61, fig. 8, THT81/26/ Balzano 1999, 19 e 25, fig. 7, 55.

14 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 107 Catalogo 53. NR06/PM/12500/CFP/1 + NR 06/PM/5373/CFP/41. Fig. 4. Ampia parte di tesa ricomposta da due frammenti. Diam. cm 23,2. Fascia di pittura rossa sulla parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 54. NR99/PC/5130/CFP/26. Fig. 4. Frammento di tesa. Diam. cm 23. Fascia di vernice rossa nella parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 55. NR98/PA/5077/CFP/3. Fig. 4. Frammento di tesa. Larghezza tesa cm 5,2. Fascia di vernice rossa sulla parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 56. NR01/PM/5284/CFP/46. Fig. 4. Ampia parte di tesa ricomposta da tre frammenti. Larghezza tesa cm 7; diam. cm 23,6. Superfici lisciate 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. Fig. 4

15 108 Massimo Botto 57. NR01/PD/5282/CFP/37. Fig. 5. Ampio frammento di tesa e parte superiore della vasca ricomposto da due frammenti. Larghezza tesa cm 6; diam. cm 23,6. Superfici non trattate. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. Fig NR99/PC/5134/CFP/43. Fig. 6. Ampio frammento di tesa e parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 4; diam. cm 17. Leggera ingubbiatura chiara 10 YR 8/4 very pale brown. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 58. NR01/PD/5265/CFP/3. Fig. 5. Ampio frammento di tesa e parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 5,4; diam. cm 18,6. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 59. NR01/PD/5282/CFP/33. Fig. 5. Ampia parte di tesa e parte superiore della vasca ricomposta da due frammenti. Larghezza tesa cm 4, 4; diam. cm 17, 4. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 61. NR00/PD/5223/CFP/52. Fig. 6. Frammento di tesa. Diam. cm 20. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 62. NR03/PD/5987/CFP/21. Fig. 6. Frammento di tesa. Diam. cm 21. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. Fig. 6

16 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR03/PD/5987/CFP/20. Fig. 7. Frammento di tesa. Diam. cm 15. Red slip scura 5 YR 5/3 reddish brown. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 64. NR06PN/12536/CFP/6. Fig. 7. Frammento di tesa. Diam. cm 15. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 65. NR97/PA/5009/CFP/1. Fig. 7. Ampio frammento di tesa, vasca e fondo. Larghezza tesa cm 4; diam. cm 14; h. cm 2,5. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec. 66. NR98/PA/5009/CFP/21. Fig. 7. Frammento di tesa. Fascia di vernice rossa sulla parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Prima metà VI sec. Fig NR99/PC/5130/CFP/46. Fig. 8. Frammento di tesa e parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 5. Diam. 21,2. Fascia di vernice rossa nella parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red; vasca dipinta di identico colore. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari anche di grandi dimensioni. Prima metà VI sec. 68. NR00/PD/5183/CFP/241. Fig. 8. Ampio frammento di tesa e parte superiore della vasca ricomposto da tre frammenti. Larghezza tesa cm 4; diam. cm 15,8. Superfici non trattate. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà del VI sec. 69. NR99/PC/5149/CFP/20. Fig. 8. Ampio frammento di tesa e vasca. Larghezza tesa cm 2,6; diam. cm 12,4; h. cm 2. Vernice rossa sulla vasca 10 R 5/8 red; superficie int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: nucleo grigio GLEY 2 6/1 bluish gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Prima metà del VI sec. Fig. 8

17 110 Massimo Botto 70. NR04/PF/5781/CFP/10. Ampio frammento di tesa con parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 3,6; diam. cm 17. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Prima metà del VI sec. Argilla: 2.5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà avanzata - fine VII sec. 71. NR99/PC/5134/CFP/46. Frammento di tesa e parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 2,4; diam. cm 16. Vernice rossa evanida 10 R, 5/8 red, probabilmente su tutta la superficie, ma meglio conservata nella vasca e sulla parte superiore dell orlo. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Prima metà del VI sec. 75. NR98/PB/5051/CFP/9. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 7. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà avanzatafine VII sec. 76. NR99/PC/5134/CFP/73. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 7,2. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà avanzata - fine VII sec. 72. NR05/PI/5295/CFP/47. Frammento di tesa e parte superiore della vasca. Larghezza tesa cm 2,4; diam. 14,8 cm. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Prima metà del VI sec. 77. NR99/PC/5134/CFP/45. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà avanzata - fine VII sec. 73. NR97/PC/5014/CFP/5. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 5,6. Superfici non trattate. Argilla: 7.5 YR 5/6 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà avanzata - fine VII sec. 78. NR97/PA/5009/CFP/31. Frammento di tesa, vasca e fondo. Superfici non trattate. Diam. cm 6. Argilla: 7.5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Inizi VI sec. 74. NR01/PD/5275/CFP/12 + NR01/PD/5292/CFP/61. Ampia parte di fondo e vasca ricomposta da due frammenti. Diam. cm 8. Ingubbiatura chiara 7.5 YR 8/4 pink.

18 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR99/PC/5133/CFP/2. Frammento di parte inferiore della tesa, vasca e accenno di fondo. Diam. cm 7,2. Sulla vasca vernice rossa evanida, 10 R 5/8 red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Inizi VI sec. 84. NR99/PC/5130/CFP/70. Fondo e parte inferiore della vasca. Vernice rossa nel cavo. Diam. cm 3,6. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Metà ca. VI sec. 80. NR97/PC/5017/CFP/4. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Diam. cm 6,8. Lucidatura a stecca su tutta il vaso, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Inizi VI sec. 81. NR97/PA/5009/CFP/23. Frammento di parte inferiore della tesa, vasca e accenno di fondo. Diam. cm 7. Superfici non trattate. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Inizi VI sec. 82. NR00/PD/5168/CFP/105. Ampio frammento di vasca con fondo e parte della tesa. Diam. cm 4, 8. Vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red, che in origine doveva ricoprire molto verosimilmente tutta la vasca e la parte superiore della tesa. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Secondo quarto del VI sec. 83. NR00/PD/5215/CFP/111. Fondo, ampio frammento di vasca e parte della tesa. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Secondo quarto del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 85. NR97/PC/5017/CFP/11.Frammento di tesa. Superfici con ingubbiatura rosata, 2.5 YR 7/6 light red. Seconda metà VII - fine VI sec. 86. NR97/PC/5017/CFP/10. Frammento di tesa. Superfici con ingubbiatura rosata, 2.5 YR 7/6 light red. Seconda metà VII - fine VI sec. 87. NR97/PA/5024/CFP/4. Frammento di vasca. Vernice rossa nel cavo. Seconda metà VII - fine VI sec. 88. NR04/PG/11057/CFP/8. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 89. NR97/PA/5050/CFP/61. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 90. NR98/PB/5050/CFP/61. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 91. NR04/PG/11086/CFP/4. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 92. NR05/PG/11266/CFP/36. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 93. NR00/PD/5223/CFP/57. Ricomposto da tre frammenti. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec. 94. NR00/PD/5215/CFP/75. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/43. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 96. NR06/PN/12533/CFP/8. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 97. NR05/PI/5295/CFP/8. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine sec. 98. NR99.PC/5149/CFP/15. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 99. NR01/PD/5282/CFP/111. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/108. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PG/11033/CFP/4. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5438/CFP/9. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5246/CFP/18. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5168/CFP/139. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/102. Frammento di tesa. Su-

19 112 Massimo Botto perfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/243. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5230/CFP/24. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PI/5330/CFP/9. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5290/CFP/52. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5290/CFP/53. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5050/CFP/33. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/76. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5130/CFP/71. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5168/CFP/138. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5425/CFP/8. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PI/5309/CFP/10. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/93. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5149/CFP/16. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/245. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/107. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII -fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/244. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII -fine VI sec NR06/PH/11596/CFP/26. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5289/CFP/54. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5410/CFP/20. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5238/CFP/53. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Impasto chiaro. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/78. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Impasto chiaro. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PF/5952/CFP/3. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Impasto chiaro. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PF/12014/CFP/13.Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/45. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5130/CFP/75. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5410/CFP/21. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PN/12531/CFP/6. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/104. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/106. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5288/CFP/22. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5803/CFP/18. Frammento di tesa. Superfici lucidate. VII sec NR01/PF/5803/CFP/19. Frammento di tesa. Superfici lucidate. VII sec NR01/PF/5803/CFP/20. Frammento di tesa. Superfici lucidate. VII sec NR01/PD/5282/CFP/26. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5047/CFP/42. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5043/CFP/37. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5235/CFP/23. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5047/CFP/54. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5134/CFP/137. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/61. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec. 146NR01/PD/5218/CFP/143. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5216/CFP/26. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5416/CFP/67. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/242. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/144. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VI I -fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/145. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PG/11069/CFP/19. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo su ingubbiatura rosa. VII sec NR01/PD/5289/CFP/67. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5016/CFP/2. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec.

20 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR01/PD/5274/CFP/15. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PG/11266/CFP/35. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/62. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII-fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/66. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/77. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5721/CFP/16. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5130/CFP/74. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PF/5569/CFP/2. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/147. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5710/CFP/1. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5434/CFP/8. Frammento di tesa. Superfici lucidate. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5014/CFP/11. Frammento di tesa. Vernice rossa su tutta la superficie esterna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PC/5014/CFP/17. Frammento di tesa. Vernice rossa su tutta la superficie esterna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5797/CFP/29. Frammento di tesa. Vernice rossa su tutta la superficie esterna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5287/CFP/37. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa su tutta la superficie conservata della vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/46. Frammento di tesa. Ingubbiatura rosa su tutta la superficie esterna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5264/CFP/8. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa su tutta la superficie interna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5050/CFP/32. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa su tutta la superficie interna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/76. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa su tutta la superficie della vasca conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5009/CFP/22. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa su tutta la superficie interna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5987/CFP/22. Frammento di tesa e vasca. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie conservata. Seconda metà del VII sec NR01/PD/5217/CFP/15. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5134/CFP/98. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5216/CFP/25. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5217rip./CFP/12. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5130/CFP/19. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec NR99/PC/5149/CFP/17. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5238/CFP/54. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5287/CFP/38. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5080/CFP/3. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/112. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5797/CFP/22. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5238/CFP/51. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PM/5359/CFP/23. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PM/5359/CFP/23. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5289/CFP/54. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5291/CFP/51. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5012/CFP/12. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5284/CFP/41. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5291/CFP/33. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Impasto chiaro. Seconda metà VII

21 114 Massimo Botto - fine VI sec NR00/PD/5230/CFP/26. Frammento di tesa e vasca. Superficie interna verniciata di rosso. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5080/CFP/8. Frammento di tesa e vasca. Superficie interna verniciata di rosso. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5797/CFP/17. Frammento di tesa. Superfici lucidate. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PF/5559/CFP/10. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa nella vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PM/5284/CFP/29. Frammento di tesa e vasca. Vernice rossa su tutta la superficie interna conservata. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/72. Frammento di tesa e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Stesso vaso di 190 e 191. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5290/CFP/54.Ampia parte di fondo e vasca ricomposta da tre frammenti. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PG/11122/CFP/9. Frammento di fondo e vasca. Superfici lucidate. Seconda metà VII - fine VI sec NR03/PF/5424/CFP/94. Frammento di fondo e vasca. Superfici lucidate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/131. Frammento di vasca. Linea concentrica di colore scuro. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5009/CFP/20. Frammento di vasca. Superfici lucidate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/101. Parte di fondo e vasca ricomposta da due frammenti. Vasca decorata con vernice rossa. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5797/CFP/18. Frammento di fondo e vasca. Superfici lucidate. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PF/5559/CFP/14. Parte di fondo e vasca ricomposta da tre frammenti. Decorazione a linee concentriche di vernice nera nella vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR02/PF/5943/CFP/2. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa nella vasca. Stesso vaso di 188. Seconda metà VII - fine VI sec NR02/PF/5943/CFP/2. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. nella vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/73. Frammento di fondo e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/48. Frammento di tesa e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/92. Frammento di tesa. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PM/5359/CFP/20. Frammento di tesa e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/126. Frammento di tesa. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/127. Frammento di tesa e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/114. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec. 218.R01/PD/5282/CFP/130. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5168/CFP/102. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/43. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5165/CFP/76. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5168/CFP/103. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/113. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5721/CFP/20. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5217/CFP/22. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PH/11500/CFP/13. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/89. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/247. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/123. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5237/CFP/4. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/288. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PI/5310/CFP/46. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5050/CFP/29. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PI/5295/CFP/52. Frammento di fondo e va-

22 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 115 sca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5290/CFP/38. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5050/CFP/28. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5216/CFP/27. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/289. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/290. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/217. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/58. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5223/CFP/59. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/287. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/52. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/136. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/138. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/285. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5238/CFP/55. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5238/CFP/35. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/79. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/113. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PM/5284/CFP/42. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5264/CFP/16. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5224/CFP/12. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5168/CFP/104. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5187/CFP/16. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5043/CFP/34. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/286. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR99/PC/5134/CFP/147. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5050/CFP/49. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5017/CFP/6. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PM/12504/CFP/16. Frammento di fondo e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR06/PH/11596/CFP/27. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5165/CFP/90. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/115. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5291/CFP/32. Ampia parte di fondo e vasca ricomposta da due frammenti. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PG/11266/CFP/1. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/239. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/207. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5168/CFP/106. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/137. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PG/11261/CFP/3. Frammento di fondo e vasca. Vernice rossa evanida sulla vasca; due bande concentriche di vernice bruna. Seconda metà VII - fine VI sec.

23 116 Massimo Botto 273. NR00/PD/5165/CFP/89. Frammento di fondo, vasca e tesa. Vernice rossa evanida sulla vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/206. Frammento di fondo, vasca e tesa. Vernice rossa evanida sulla vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5215/CFP/112. Frammento di fondo, vasca e tesa. Vernice rossa evanida sulla vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/246. Frammento di fondo, vasca e tesa. Vernice rossa evanida sulla vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR00/PD/5183/CFP/248. Frammento di fondo, vasca e tesa. Vernice rossa evanida sulla vasca. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5797/CFP/20. Frammento di fondo, vasca e tesa. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie. Seconda metà VII sec NR00/PD/5183/CFP/240. Frammento di fondo, vasca e tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5218/CFP/140. Frammento di fondo e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5721/CFP/36. Frammento di fondo e vasca. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PF/5797/CFP/19. Frammento di fondo e vasca. Ingubbiatura rosa su tutta la superficie. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5024/CFP/6. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5282/CFP/94. Frammento di tesa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - fine VI sec NR05/PI/5315/CFP/39. Frammento di tesa. Banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - fine VI sec NR98/PB/5052/CFP/5. Frammento di tesa. Vernice rossa evanida sulla superficie interna. Seconda metà VII - fine VI sec NR04/PG/11086/CFP/8. Frammento di fondo e vasca. Superficie interna lucidata. Seconda metà VII - fine VI sec NR97/PA/5033/CFP/1. Frammento di vasca ricomposto da due pezzi. Vernice rossa nel cavo. Seconda metà VII - fine VI sec NR01/PD/5290/60. Frammento di vasca. Vernice rossa su tutta la superficie conservata. Seconda metà VII - fine VI sec.

24 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Piatti ombelicati con piede distinto La forma in questione si caratterizza per la comparsa del piede distinto, l ombelicatura ristretta e le pareti della vasca con andamento fortemente obliquo (nn. cat , con disegno). In ambio insulare fra i confronti più pertinenti vi sono quelli della necropoli caralitana di Tuvixeddu presi recentemente in esame da Piero Bartoloni 37. In area centro-mediterranea i paralleli più convincenti provengono da Cartagine e si datano al V e al IV sec. 38. Come ipotizzato da vari studiosi 39 questi piatti potrebbero aver influenzato le produzioni attiche dei cosiddetti piatti da pesce, che a seguito della loro massiccia diffusione all interno del mondo punico devono aver sollecitato un ulteriore sviluppo del recipiente, che comporta l acquisizione del piede ad anello e dei caratteristici solchi tracciati lungo il bordo e attorno alla concavità centrale 40. Catalogo 290. NR00/PC/5154/CFP/1. Ampio frammento di tesa con vasca e fondo. Diam. cm 14; h. cm 3,2. Superfici non trattate, 2.5 Y 8/3 pale yellow. Argilla: 2.5 Y 8/3 pale yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà IV sec NR00/PE/5600/CFP/12. Frammento di tesa con vasca e fondo. Diam. cm 10. Vernice rossa solo sulla superficie interna, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine V sec NR00/PD/5189/CFP/24. Ampio frammento di tesa con vasca e fondo. Diam. cm 8,4. Superfici non trattate, 7.5 YR 6/4 light brown. Argilla: 2.5 YR 5/4 brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine V sec NR03/PF/5987/CFP/14. Frammento di tesa con vasca e fondo. Diam. cm 7,4. Ingubbiatura rossa solo sulla superficie interna, 2.5 YR 4/6 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine V sec. 37 Bartoloni 2000d, 82, Forma 3, fig. 1, Ve g a s 1999a, , Form I, 3 fig. 26, Cfr. per es. Mo r e l 1994, 518, nota Campanella 1999, 52.

25 118 Massimo Botto Fig Piatti ombelicati con piede distinto ad anello Si tratta dell evoluzione del tipo precedente caratterizzata da una tesa totalmente appiattita e orlo pendente; il piede è gonfio e ad anello con fondo concavo. In ambito insulare i confronti più diretti provengono da Nora 41, Bitia, Monte Sirai, Tharros 42 e dalla necropoli di Tuvixeddu 43. Gli esemplari norensi selezionati in questa sede (nn. cat , con disegno) si possono ragionevolmente inquadrare nella seconda metà del IV sec., momento che corrisponde alla massima diffusione del tipo 44. Catalogo 294. NR00/PD/5189/CFP/30. Frammento di tesa con orlo pendulo. Superfici lisciate, int./est. 10 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà IV sec NR06/PM/5385/CFP/10. Fig.9. Frammento di tesa con orlo pendulo. Diam. cm 18. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà IV sec NR00/PD/5183/CFP/216. Frammento di tesa con vasca e fondo. Diam. piede cm 9. Superfici lisciate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà IV sec. 41 Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 39, figg. 9-10, 12, Bartoloni 1996, 75-76, Forma 2 e con bibl. di riferimento per gli esemplari di Monte Sirai e Tharros. 43 Bartoloni 2000d, 83, Forma 4 e Bartoloni 2000d, 83.

26 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Piatti con orlo pendente comunemente definiti piatti da pesce Come osservato in precedenza, la forma deriva dal piatto da pesce attico a vernice nera, che ha avuto grandissima diffusione in Sardegna nel corso del IV sec. 45. L esplosione di tale moda all interno del mondo punico potrebbe dipendere dalla vicinanza formale e funzionale ai cosiddetti piatti ombelicati 46. Oggetto di un approfondita analisi in relazione agli esemplari provenienti dall abitato di Monte Sirai 47, il tipo, ad eccezione di Sulcis 48, è ben attestato nei maggiori centri punici dell isola, da Cagliari a Tharros, da Bitia a Nora 49, dando luogo a vere e proprie «reinterpretazioni», in cui sono spesso associate nella stessa forma caratteristiche morfologiche pertinenti a fabbriche diverse 50. A Nora, diversamente dalla ricca documentazione proveniente dalla necropoli ad inumazione, i piatti di questo tipo recuperati negli strati sotto il foro romano sono pochissimi e spesso non documentabili. Ciò si deve, molto verosimilmente, al fatto che i materiali ceramici relativi al Periodo II, databile fra il V e il II sec., sono molto pochi e il piatto da pesce cessa di essere prodotto intorno alla metà del II sec. 51. I nn. 297 e 298 sono caratterizzati rispettivamente da una vernice rosso-arancio (n. cat. 297, con disegno) e da una vernice nera. La presenza del solco lungo il bordo, indice di vicinanza ai prototipi attici, fa propendere per una datazione nell ambito del III sec. Il frammento riportato in catalogo con il n. 299 (n. cat. 299, con disegno) è leggermente diverso dai precedenti e ha superfici non trattate, per questi motivi la cronologia è estendibile sino alla metà del II sec. Catalogo 297. NR05/PI/5309/CFP/42. Frammento di orlo e parete. Vernice rosso-arancio, 10 R 5/8 red. Argilla: 7.5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. III sec NR06/PH/11567/CFP/7. Frammento di orlo e parete. Vernice nera, 10 YR 2/1 black. Argilla: 7.5 YR 7/5 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. III sec NR01/PM/5385/CFP/39. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. III - metà II sec. 45 La tematica è stata ampiamente e ripetutamente trattata da Carlo Tronchetti, di cui si segnalano in particolare Tr o n- chetti 1992b, Tronchetti 1994 e Tronchetti 2003b. Recentemente l argomento è stato ripreso da Co r r i a s 2005, e Tabella 4.3. In controtendenza rispetto ai maggiori centri coloniali dell isola è la situazione di Tharros, dove le importazioni dei piatti da pesce sono quasi inesistenti (ibid., 152). Questo stato di cose è riscontrabile anche negli insediamenti fenici della Spagna meridionale, per i quali cfr. la sintesi di Ro u i l l a r d 1991, Tronchetti 1994, ; Niveau de Villedary y Mar i ñ a s, Campanella 2006, Ca m pa n e l l a 1999, 49-52, piatti con orlo pendente - Tipo I. Per ulteriori esemplari dal sito cfr. ibid., 51, note 57 e Campanella 2008, 175, ex Per Cagliari cfr. Chessa 1992, , nn. 165/607; 166/608; 167/554, tav. XXXIX e Ba rt o l o n i 2000d, 84, Forma 8, fig. 1, 8. Per Tharros cfr. Mo l i n a Fa j a r d o 1984, 86, fig. 12, THN82/12/17 e De l Va i s 1997b,104, 106, figg. 2,a; 3, d; 4, a; 5, a. Per Bitia cfr. Ba rt o l o n i 1996, 191, BTH 222, fig. 24, 203. Per Nora cfr. Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, Campanella 1999, Tr o n c h e t t i 1996, 29.

27 120 Massimo Botto 4. Piatti ispirati a produzioni allogene 4.1 Produzioni corinzie e attiche Il tipo deriva da prototipi corinzi del MC-LC e da quelli attici dell ultimo quarto del VI sec. 52. I nn (nn. cat , con disegno) presentano orli modellati a spigolo vivo, mentre la vasca è caratterizzata da un risalto fortemente marcato, che segna il limite fra orlo e superficie interna cava; il primo di questi piatti è iscritto e presenta fondo concavo. Tali caratteristiche unite al colore delle superfici, che accuratamente lucidate risultano di un rosso brillante, permettono di inquadrare i nostri reperti nel corso del IV sec., anche se non si esclude una loro possibile continuità di vita sino agli inizi del III secolo 53. Diverso nella forma e nel trattamento delle superfici è il n. 305 (n. cat. 305, con disegno). In questo piatto infatti le superfici non sono trattate e risultano talcose al tatto. È probabile che il nostro reperto rientri nelle imitazioni in vernice nera, come gli esemplari da Sulcis datati fra la fine del V e il IV sec. e posti in relazione con un piatto da Cartagine inquadrabile nello stesso arco cronologico 54. Rispetto a questi esemplari, di dimensioni ridotte, il nostro si avvicina maggiormente ai diametri dei modelli da cui deriva 55. e da vernice nera, mentre 310 e 311 sono verniciati di rosso all interno e nell ultimo frammento anche all esterno con una banda di mm 8 dovuta al fatto che il piatto è stato immerso più a fondo nel pigmento. La datazione proposta per i nostri reperti si pone fra la seconda metà del III e la fine del II sec. 4.2 Produzioni centro-italiche Il tipo deriva da produzioni centro-italiche della metà circa del III sec., come evidenziato da Lorenza Campanella per le attestazioni di Monte Sirai 56. Gli esemplari norensi, ridotti in minuti frammenti, sono stati distinti in base alla morfologia dell orlo: i nn sono caratterizzati da orlo arrotondato con sommità appuntita rientrante, separato internamente dalla parete mediante un solco netto; il n. 311, invece, presenta orlo gonfio leggermente appiattito superiormente e distinto dalla parete interna da una vera e propria gola. Riguardo al trattamento delle superfici si hanno diverse soluzioni. Infatti gli esemplari 308 (n. cat. 308, con disegno) e 309 presentano superfici interamente ricoperte rispettivamente da vernice rossa 52 Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 37-38; Ba rt o l o n i 1996, 77, Forma Per un puntuale confronto da Sulcis datato nel IV secolo cfr. Ca m pa n e l l a 2008, 173, ex Ca m pa n e l l a 2008, 173, ex Sparkes, Talcott 1970, Cfr. Campanella 1999, 45-49, con ampia trattazione e ricca bibliografia.

28 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 121 Catalogo 4.1 Produzioni corinzie e attiche 300. NR00/PF/5189/CFP/23. Fig. 10. Ampio frammento di tesa, vasca e fondo. Diam. cm 23; h. cm 2,6. Superfici lucidate, 10 R 5/8 red. Sul fondo sono state incise tre lettere dopo la cottura. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. IV - inizi III sec NR03/PF/5410/CFP/18. Fig. 10. Frammento di tesa e vasca. Diam. cm 22,5. Superfici lucidate, 10 R 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - inizi III sec NR03/PF/5410/CFP/19. Fig. 10. Frammento di tesa e vasca. Diam. cm 24. Superfici lucidate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 7.5 YR 4/4 brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. IV - inizi III sec. Fig. 10

29 122 Massimo Botto 303. NR03/PF/Ripulitura parete Est/CFP/1. Frammento di tesa e vasca. Diam. cm 17. Superfici lucidate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 7.5 YR 4/4 brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. IV - inizi III sec NR04/PG/11000/CFP/55. Frammento di orlo e vasca. Superfici verniciate in rosso, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 2.5 YR 6/8 In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Seconda metà III - fine II sec NR06/PM/5375/CFP/3. Frammento di orlo e vasca. Superfici verniciate in nero, 10 YR 2/1 black. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Seconda metà III - fine II sec NR98/PB/5117/CFP/13. Fig. 11. Frammento di tesa e vasca. Diam. cm 17. Superfici lucidate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 7.5 YR 4/4 brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. IV - inizi III sec NR99/PF/5123/CFP/11. Fig 11. Frammento di tesa e vasca. Diam. cm 29. Superfici non trattate 7.5 YR 8/4 pink. Argilla: nucleo 7.5 YR 7/2 pinkish gray; int./est. 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Fine V - IV sec NR05/PG/11314/CFP/2. Frammento di orlo e vasca. Superficie interna verniciata di rosso, 2.5 YR 5/6 red; est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Seconda metà III - fine II sec NR98/PB/5114/CFP/13. Frammento di orlo e vasca. Superficie interna e banda esterna dal bordo per mm 8 verniciata di rosso, 2.5 YR 5/6 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Seconda metà III - fine II sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 306. NR03/PF/5412/CFP/1. Frammento di tesa e vasca. Superfici lucidate di colore bruno. Orlo modellato a spigolo vivo. Evidenti tracce di bruciato. IV - inizi III sec NR03/PF/5416/CFP/66. Frammento di tesa e vasca. Superfici non trattate. Diverso nell impasto dai precedenti e con orlo meno spigoloso. Seconda metà VI? 4.2 Produzioni centro-italiche Fig. 11

30 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Coppe a calotta 2. Coppe Le coppe a calotta rappresentano un segno di continuità tra le produzioni fenicie di Oriente 57 e quelle coloniali 58. Importazioni nella caratteristica Fine Ware 59 sono documentate nella Spagna meridionale 60, a Sant Imbenia 61 e probabilmente anche a Cartagine per contesti della metà - seconda metà dell VIII sec. 62. La grande fortuna che questa forma ebbe, soprattutto fra le popolazioni dell Italia tirrenica con le quali i Fenici avviarono sin dalle prime fasi della colonizzazione scambi molto intensi, si deve al suo utilizzo nei servizi da banchetto con realizzazioni anche in metallo pregiato e vetro 63. In ambito coloniale la coppa a calotta risulta universalmente diffusa 64. Soffermando l attenzione sulla Sardegna, le più antiche attestazioni provengono dal villaggio nuragico di Sant Imbenia 65 e dall abitato di Sulcis, dove questa tipologia è ben documentata 66. Situazione analoga è riscontrabile nella vicina Monte Sirai, che ha restituito un ampio repertorio di coppe a calotta dagli scavi effettuati 57 Per l area siro-palestinese cfr. Nú ñ e z 2004b, , con approfondita analisi e ampia bibliografia. Per Cipro cfr. Bik a i 1981, 24, 33, tavv. XXI, 7-8 e XXV, 7-8; Bi k a i 1987, 39, 55-56, tav. XVII, 481, , 490; Ka r a g e o r g h i s 1983, 206, fig. CXXXVIII, Per l inquadramento generale di questa tipologia in ambito occidentale cfr. le trattazioni riservate da Pe s e r i c o 1998, 29; Ve g a s 1999b, ; Pe s e r i c o 2002, 67-68; Pe s e r i c o 2007, , Typ CsC1. 59 In ambito coloniale, le attestazioni di questo genere di prodotti di particolare raffinatezza si sono notevolmente arricchite grazie alla pubblicazione dei materiali provenienti dai recenti scavi nel centro storico di Huelva: cfr. al riguardo Go n z á- l e z d e Ca n a l e s Ce r i s o l a, Se r r a n o Pi c h a r d o, Ll o m pa rt Gó m e z 2004, Huelva: Fe r n á n d e z Ju r a d o 1985, 54, fig. 3, 1; Go n z á l e z d e Ca n a l e s Ce r i s o l a, Se r r a n o Pi c h a r d o, Ll o m pa rt Gó m e z 2004, 42. Morro de Mezquitilla: Ma a s s-lindemann 1990, , fig. 4, 8-10; Ma a s s-lindemann 1999, 134, fig. 5, 2b; Ma a s s-lindemann 2000b, , fig. 1, Og g i a n o 2000a, 243, fig. 6, Sulla base delle considerazioni sviluppate da Pe s e r i c o 2007, 279, nota Rat h j e, Wr i e d t Sø r e n s e n 2000, , figg. 1-2; Bo t t o 2004, 183, fig Per la lista dei rinvenimenti si rimanda all ampia bibliografia presente negli studi citati supra a nota Oggiano 2000a, 238, fig. 3,4 (fase II della Capanna dei ripostigli : fine IX - prima metà VIII sec. ). 66 Be r n a r d i n i 1990, 84-85, figg. 4, a-f; Ba rt o l o n i 1992a, 203, fig. 5,31; Be r n a r d i n i 2000, 43 fig. 9, 9-10; Pa n i c o , (4 exx.). sull acropoli 67 con un excursus cronologico che va dalla seconda metà dell VIII alla fine del VI sec. 68. Gli esemplari rinvenuti sotto il foro romano non sono molto numerosi, ma la casistica è ampia e riguarda differenti produzioni. Innanzitutto si hanno esemplari in Red Slip, di eccellente fattura per quel che concerne l ingubbiatura, che risulta spessa, di un rosso scuro brillante e particolarmente liscia al tatto. I reperti nn. 1-4, benché non sempre documentabili graficamente, si possono agevolmente affiancare alle più antiche produzioni coloniali della seconda metà dell VIII e della prima metà del secolo successivo. L unico reperto riprodotto si avvicina nella forma ad una coppa con orlo estroflesso e labbro assottigliato all estremità proveniente dal vano C33 dell abitato di Monte Sirai (n. cat. 1, con disegno). Rispetto al frammento siraiano, indicativamente inquadrato nel VI secolo, il nostro risulta comunque più antico in ragione della classe di appartenenza. I frammenti di parete nn. 5 e 6 sono ingubbiati solo esternamente, mentre presentano le superfici interne lucidate; questa caratteristica potrebbe indicare una produzione poco più tarda, che comunque non dovrebbe oltrepassare la fine del VII secolo. Sono inoltre presenti esemplari dipinti indicativamente inquadrabili fra la seconda metà del VII e la fine del VI sec. L esiguità dei frammenti non permette di chiarire se fossero presenti schemi decorativi elaborati. Si hanno casi in cui la vernice rossa sembra ricoprire interamente il vaso (n. cat. 7, con disegno), oppure solo la superficie esterna, come nel n. 8. In altri esemplari, invece, la decorazione sembra limitata all orlo: n. 9 (n. cat. 9, con disegno) 69. Si distacca da queste produzioni il n. 10, che presenta una decorazione a linee scure su ingubbiatura chiara (n. cat. 10, con disegno). Non mancano inoltre esemplari acromi con superficie esterna ben lisciata e nella caratteristica colorazione nocciola tipica delle produzioni di VI secolo: n. 11 (n. cat. 11, con disegno) 70. Il n. 12 (n. cat. 12, con disegno) rientra nel sottotipo con profilo emisferico maggiormente aperto dato dall andamento estroflesso dell orlo, che nel caso specifico presenta labbro arrotondato e leggermente ingrossato 71. Nell analizzare la documenta- 67 Ma r r a s 1981, 192, fig. 2,12; Pe s e r i c o 1994, , fig. 3, d-i ; Ba l z a n o 1999, 35-43, Forma Ba l z a n o 1999, Per confronti in ambito insulare cfr. per es. Ba l z a n o 1999, Ba l z a n o 1999, 40, Cfr. Peserico 2007, 280: CsC1.II e Balzano 1999,

31 124 Massimo Botto zione dell abitato di Monte Sirai, Anna Peserico ha sottolineato le difficoltà di inquadrare con precisione l arco cronologico in cui queste coppe vengono prodotte, dal momento che le attestazioni spaziano dall VIII al VI sec. 72. Le nuove evidenze dalla colonia siraiana confermerebbero un dilatarsi delle produzioni dipinte anche nell inoltrato VI sec. 73, in sintonia con quanto documentato a Cartagine 74. In base al tipo di impasto e alla decorazione anche il nostro esemplare sembra collocarsi in questo secolo e rientrare, di conseguenza, nelle più mature produzioni fenicie di Sardegna. Catalogo 1. NR03/5410/CFP/14. Frammento di orlo e parete. Dim. cm 17. Ingubbiatura rossa 10 R 3/6 dark red. Argilla: 10 R 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 2. NR04/PG/11128/CFP/1. Minuto frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa 10 R 3/6 dark red. Argilla: 10 R 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 3. NR04/PG/11086/CFP/7. Minuto frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa 10 R 3/6 dark red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 4. NR04/PG/11139/CFP/1. Minuto frammento di orlo. Ingubbiatura rossa 10 R 3/6 dark red. Argilla: nucleo 10 YR 6/2 light brownish gray; int./est. 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VIII - prima metà VII sec. 5. NR01/PD/5290/CFP/61. Minuto frammento di parete. Ingubbiatura rossa 10 R 3/6 dark red; int. 10 R 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Entro la fine del VII sec. 6. NR04/PF/5574/CFP/7. Minuto frammento di parete. Ingubbiatura rossa 10 R 3/6 dark red; int. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Entro la fine del VII sec. 7. NR06/PM/5376/CFP/30. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 17,6. Vernice rossa evanida su tutta la superficie conservata, 10 R 5/8 red; est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - fine VI sec. 72 Pe s e r i c o 1994, , fig. 3, g-i. 73 Ba l z a n o 1999, 40-41, fig. 11, Nella metropoli nord-africana le produzioni dipinte sono attestate ancora per le fasi medio e tardopunica come sostenuto da Be c t h o l d 2007c,

32 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR01/PD/5218/CFP/24. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa evanida sulla superficie esterna, 2.5 YR 5/8 red; int. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - fine VI sec. 9. NR00/PD/5215/CFP/118. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 15. Sull orlo, banda di vernice rossa di 8 mm sulla superficie esterna e di 4 su quella interna, 2.5 YR 5/6 red; int./est. 5 YR 6/6 reddih yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - fine VI sec. 10. NR00/PD/5215/CFP/69. Tav. X,10. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 13,2. Esternamente, banda di vernice scura sull orlo di 8 mm e linea dello stesso colore di 2 mm sulla parete 2.5 YR 2.5/1 reddish black su ingubbiatura chiara 10 YR 8/3 very pale brown; internamente, 10 R 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - fine VI sec. 11. NR06/PH/11684/CFP/1. Tav. X,11. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 15,5. Lucidatura a stecca; int. 7/5 YR 5/6 strong brown; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VI sec. 12. NR06/PC/5376CFP/ Tav. X,12. Ampia parte di orlo e parete ricomposta da due frammenti. Diam. cm 14. Superficie interna ed esterno dell orlo verniciati di rosso 10 R 5/8 red; est. 7.5 YR 7/4 pink. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VI sec. 1.2 Coppe a calotta con marcata curvatura delle pareti Dalla coppa a calotta che caratterizza le prime produzioni coloniali si sviluppa nel corso del VII sec. il tipo con curvatura marcata in posizione mediana o bassa, che distingue una vasca capiente di forma globulare da un orlo con andamento verticale o più frequentemente rientrante 75. Nella Sardegna meridionale tale tipologia è presente a Sulcis 76 così come a Monte Sirai, dove le attestazioni provenienti dall abitato 77 e dalla necropoli ad incinerazione 78 sono numerosissime. Gli scavi al Nuraghe Sirai confermano la presenza della forma nella regione, con realizzazioni prevalentemente acrome di VI secolo 79. Il tipo è presente a Bithia e Cuccureddus di Villasimius, dove comunque risulta poco attestato 80. Da recenti disamine sulla ceramica di Tharros, invece, le coppe di questa tipologia appaiono ben documentate, con una linea evolutiva che dal VII - VI sec. prosegue ininterrottamente sino alle fasi successive 81. Passando a Nora, il tipo è attestato nell area C 82 e negli scavi sotto il foro romano, dove lo stato estremamente frammentario dei reperti non sempre permette sicure attribuzioni. L esemplare n. 13 in Red Slip (n. cat. 13, con disegno) trova un interessante confronto a Cartagine in una coppa della stessa classe ceramica relativa a un contesto della seconda metà del VII sec. 83. Dal medesimo strato proviene il frammento n. 14, non documentabile per le esigue dimensioni, che presenta le stesse caratteristiche d impasto del precedente, ma una decorazione a vernice rossa che ricopre l orlo superiormente appiattito e il bordo esterno. 75 Per l inquadramento del tipo in ambito occidentale cfr. Pe s e r i c o 2007, , Typ CsC2. Cfr. inoltre Ve g a s 1999a, , fig. 28, Be r n a r d i n i 1990, 86, fig. 5, a, c-d; Be r n a r d i n i 2000, 49, fig. 14,10; Campanella 2008, , exx. 509, 518, con riferimento a coppe a calotta di VI secolo provenienti dall US 500 corrispondente allo strato di riempimento di una cisterna individuata nell abitato. 77 Ma r r a s 1981, 192, fig. 2, 13-16; Pe s e r i c o 1994, , fig. 3, a-c; Ba l z a n o 1999, 43-55, Forma 4; Fi n o c c h i 2002b, 57-58, fig. 1, Bartoloni 2000b, 99, nn. 56, 153, 244, 246; Botto, Salva d e i 2005, 98, fig. 14, h (MSN 605 dalla tomba 158, datata al ). 79 Pe r r a 2005b, 187, fig. 7, d. 80 Cfr. rispettivamente Bartoloni 1996, 78 e Marras, Bart o l o n i, Mo s c at i 1987, , fig Se c c i 2000, , fig. 3, b-e e 4, a-b; Gu i r g u i s 2004, 82-85, fig. 5, Fi n o c c h i 2003, 42, tav. 4, 5 (Coppe, Tipo I). 83 Pe s e r i c o 2007, 281, fig. 113, 1625.

33 126 Massimo Botto Fra gli esemplari dipinti il più antico per accuratezza di realizzazione risulta il n. 16 (n. cat. 16, con disegno), da inquadrarsi ancora nella seconda metà del VII sec. 84. Un excursus più ampio, preferibilmente entro la metà del VI sec., dovrebbe invece riguardare le coppe (nn. cat , con disegno), che per forma e decorazione trovano i più diretti raffronti nei reperti messi in luce nel vano C33 di Monte Sirai. La morfologia degli orli presenta un ampia casistica, con esemplari con orlo superiormente arrotondato leggermente inclinato internamente 85, oppure diritto, ispessito e con profilo a mandorla più o meno accentuato 86. Particolare risulta infine il n. 22 (n. cat. 22, con disegno), che presenta orlo leggermente estroflesso e superiormente appiattito 87. Leggermente più tardi potrebbero essere gli esemplari acromi 24 e 25 (n. cat. 24, con disegno), anche se non si esclude affatto una sovrapposizione cronologica con le coppe dipinte sopra indicate, come ben esemplificato dall unico esemplare rinvenuto a Bithia in una ricca sepoltura verosimilmente del primo quarto del VI sec. 88. Catalogo 13. NR98/PB/5050/CFP/23. Frammento di orlo e parete. Diam. cm. 12. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie esterna e sull interno dell orlo per 7 mm 10 R 5/8 red; int. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. 14. NR98/PB/5050/CFP/37. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo e all esterno dal bordo per cm 1,5; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. 15. NR02/PF/5943/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie esterna e interna 10 R 5/6 red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII sec. 16. NR99/PC/5134/CFP/120 e 156. Ampia parte di orlo e parete ricomposta da due frammenti. Diam. cm 13. Sull orlo, banda di vernice scura di 7 mm sulla superficie esterna mentre di 9 mm su quella interna, 5 YR 5/4 reddish brown; int./est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. 84 Per confronti molto vicini si veda Ba l z a n o 1999, fig. 15, 152, n. 19 = Ba l z a n o 1999, fig. 14, n. 20 = Ba l z a n o 1999, fig. 14, 146; n. 21 = Ba l z a n o 1999, fig. 18, Per un tipo simile, ma con diversa inclinazione cfr. Ba l- z a n o 1999, fig. 15, Bartoloni 1996, , fig. 19, 138 (tomba 17). 17. NR01/PD/5218/CFP/102. Minuto frammento di orlo e parete. Banda di vernice scura di 8 mm sulla superficie esterna e interna dell orlo 5 YR 4/4 reddish brown; int./ est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec. 18. NR03/PF/5424/CFP/101. Minuto frammento di orlo e parete. Banda in Red Slip di 8 mm sulla superficie esterna e interna dell orlo 2.5 YR 4/6 red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: nucleo grigio 5 YR 6/2 pinkish gray. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec.

34 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR99/PC/5134/CFP/139. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa evanida di 6 mm sulla superficie esterna dell orlo, 2.5 YR 5/8 red, delimitata inferiormente da una linea di vernice scura 5 YR 4/1 dark gray; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 7/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec. metà VI sec. 20. NR99/PC/5139/CFP/1. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa evanida di 3 mm sulla superficie esterna dell orlo 2.5 YR 5/8 red; int./ est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Metà ca.vi sec. 23. NR07/PG/ Frammento di orlo e parete. Superficie interna non trattata, 5 YR 6/6 reddish brown. Superficie esterna lucidata, 5/6 yellowish red. Banda di vernice rossa 2.5 YR 5/6 red dal bordo per mm 4, delimitata da una linea in tonalità più scura 2.5 YR 5/4 reddish brown; una seconda linea dello stesso colore corre parallela a mm 4 di distanza dalla prima. 24. NR99/PC/5130/CFP/23. Frammento di orlo e parete. Lucidatura a stecca; int./est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VI sec. 21. NR04/PG/11052/CFP/44. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 8. Banda di vernice rossa evanida di 3 mm sulla superficie esterna dell orlo 2.5 YR 5/8 red; int. 7.5 YR 4/6 strong brown; est. 7.5 YR 5/6 strong brown. Argilla: 7.5 YR 4/6 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec. 22. NR00/PD/5215/CFP/80. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 13,6. Banda di vernice rossa evanida sull orlo appiattito e sulla sua superficie interna per 2 mm, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 4/6 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima 25. NR00/PD/5165/CFP/65. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 26. NR01/PD/5275/CFP/13. Frammento di orlo e parete. Superfici lisciate. VI sec. 27. NR00/PD/5183/CFP/221. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI sec. 28. NR00/PD/5168/CFP/137. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI sec. 29. NR04/PG/11067/CFP/8. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI sec. 30. NR98/PB/5047/CFP/60. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI sec. 31. NR00/PD/5264/CFP/9. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI sec. 32. NR00/PD/5238/CFP/31. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa all esterno e all interno per cm 1,2 dal bordo. Seconda metà VII - prima metà VI sec.

35 128 Massimo Botto 2. Bicchieri Una più accentuata carenatura delle coppe pertinenti al tipo precedente permette di definire la tipologia del bicchiere, che a Cartagine risulta maggiormente attestata fra la metà del VII e il primo quarto del VI sec. 89. Mentre il tipo è poco documentato nella Penisola Iberica 90, la sua diffusione in ambito centro-mediterraneo è confermata dai rinvenimenti di Malta 91 e Mozia 92. In Sardegna, il centro in cui si hanno le più antiche e più numerose attestazioni è Sulcis 93. A Nora, l unico esemplare rinvenuto (n. cat. 33, con disegno) per morfologia, trattamento delle superfici e impasto sembra potersi interpretare come un importazione da Cartagine 94. Catalogo 3. Coppe imbutiformi A Nora è documentato un tipo di coppa ben attestato a Cartagine, ma che trova pochi confronti nel resto del mondo coloniale 95. Rispetto agli esemplari nord-africani in Red Slip e in Bichrome Ware 96, il nostro è acromo e si può indicativamente inquadrare fra la fine del VII e la prima metà del VI sec. (n. cat. 34, con disegno). Catalogo 34. NR98/PB/5047/CFP/55. Frammento di orlo e parete. Lucidatura a stecca; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec. 33. NR01/PF/5803/CFP/14. Ampia parte di orlo e parete. Diam. cm 13,2. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie esterna e internamente sull orlo per 5 mm 10 R 4/6 red; int. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. 89 La n c e l 1982, , fig. 436 (tomba 94, VII sec. ); , fig. 597 (tomba 154, metà VII sec. ); Ve g a s 1999a, , Form 15; Bechtold 2007c, 351; Peserico 2007, , fig. 114, Typ Bic. 90 Cfr. Pe s e r i c o 2007, Cu l i c a n 1982, 78, fig. 13, e. 92 Tu s a 1978, 14 tav. VI, 2 (tomba 55) e tav. XII, 4 (tomba 69); 48, tav. XXXIII, 5. Cfr. inoltre Spa n ò Gi a m m e l l a r o 2000a, 326, fig. 55, con ulteriore bibl. 93 Be r n a r d i n i 1990, 85, fig. 3, f (CRON F 254, US 369b); Be r n a r d i n i 2000, 47, fig. 14, 8 (US 369b); Pa n i c o , 89, fig. 2, 7 (369b/50). 94 Si veda in particolare il confronto con l esemplare in Red Slip di Pe s e r i c o 2007, 282, fig. 114, ex Per un confronto proveniente da Sulcis cfr. Be r n a r d i n i 1990, fig. 5 b. 96 Cfr. rispettivamente Pe s e r i c o 2007, 282, fig. 115, Typ CsC3 e Be c h t o l d 2007c, , fig. 130, 1686.

36 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Coppe aperte con orli decorati In questa tipologia rientra un numero contenuto di esemplari. Fra i più antichi è senz altro il n. 35 (n. cat. 35, con disegno), che presenta orlo dipinto e superfici ingubbiate e lucidate. Si tratta di un frammento di pregevole fattura, che per dimensioni, forma e tipologia dell orlo trova un interessante confronto nella necropoli di al-bass, a Tiro, in un contesto della seconda metà dell VIII - inizi VII sec. 97. In ambito coloniale confronti pertinenti provengono da Cartagine e da Toscanos e si dispongono negli orizzonti più antichi dei due giacimenti 98. A Nora è stata messa in luce un altra coppa simile alla precedente, la n. 36, caratterizzata da una decorazione a vernice rossa che ricopre la vasca e l orlo anche esternamente. Per decorazione e forma trova un interessante confronto a Cartagine 99, mentre la n. 38 (n. cat. 38, con disegno), completamente ricoperta da una spessa vernice rossa, presenta un orlo con leggera solcatura, che anticipa una tendenza che avrà larga diffusione a partire dalla fine del VII secolo. Nell ambito della prima metà del VII sec. si datano molto verosimilmente gli esemplari ingubbiati 39 e 40 (n. cat. 39, con disegno), i cui più diretti raffronti si hanno fra le produzioni levantine 100 e cartaginesi, talvolta caratterizzate, come l esemplare qui riprodotto, da giochi cromatici con alternanza di linee o bande dipinte oppure ingubbiate sull orlo 101. Il tipo è comunque ben documentato anche nella Penisola Iberica, sia in contesti coloniali sia indigeni 102, e a Ibiza 103. Catalogo 35. NR00/PD/5246/CFP/20. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 15,2. Banda di vernice rossa sull orlo esterno e all interno di 3 mm, 10 R 5/8 red. Superfici ingubbiate 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII sec. 36. NR00/PD/5223/CFP/83. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 16. Vernice rossa evanida sulla vasca, sull orlo e sul bordo esterno per 5 mm, 2.5 YR 4/6 red. Lisciato internamente, 5 YR 5/6 yellowish red; est. non trattato 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII sec. 37. NR07/PG/11408/CFP/1. Piccolo frammento di orlo e parete. Vernice rossa evanida sull orlo e all interno della vasca per mm 2; 2,5 YR 4/8 red. Lisciato internamente, 2.5 YR 5/8 red; est. non trattato 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII sec. 97 Nú ñ e z 2004a, 102 U.37-2, fig. 87. Per la datazione del contesto cfr. Au b e t 2004b, fig Per gli scavi di abitato cfr. Bi k a i 1978, 24, Plate Per la metropoli nord-africana cfr. Ve g a s 1989, , fig. 7, ; Ve g a s 1999a, , fig. 29, Form 3.1; Ve g a s 2000b, 356, fig. 2,6. Per la colonia andalusa cfr. Ma a s s-li n d e- m a n n 1982, tav. 7, Ve g a s 1999a, 141, fig. 29, 6 = Ve g a s 1989, 242, fig. 7, Per una recente analisi del tipo cfr. Núñez 2004b, , in part. Subtype CP 3a. 101 Pe s e r i c o 2007, , fig. 116, , Typ CsC Cfr. rispettivamente Ma a s s-li n d e m a n n 1985, 234, fig. 1,9 (Toscanos); Ru i z Mat a, Pé r e z 1995, 63-64, fig. 18, 1 (Castillo de Doña Blanca); Au b e t et al. 1999, , Gruppo A (Cerro del Villar); Ru f e t e To m i c o 1989, 379, Tipo C.4., fig. 4 (Huelva); Ru f e t e To m i c o 1999, 226, fig. 5,7 (San Bartolomé de Almonte). 103 Ra m ó n To r r e s 1999, , con ampia panoramica di confronti in ambito iberico.

37 130 Massimo Botto 38. NR06/PH/11685/CFP/11. Fig. 12. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 23. Annerito sulla superficie esterna. Vernice rossa su tutta la parte conservata, 2.5 YR 4/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 39. NR04/PH/11519/CFP/3. Fig. 12. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 25,6. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie 2.5 YR 4/6 red. Banda di colore rosso scuro sull orlo interno di 7 mm, dovuta verosimilmente ad una più accurata lustratura. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Prima metà VII sec. 40. NR03/PG/11021/CFP/1. Minuto frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa 10 R 5/8 red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà VII sec. Fig Coppe aperte con orli ripiegati Nel corso del VII sec. il tipo precedente evolve verso forme con vasca meno aperta in conseguenza di una progressiva piegatura degli orli. Il fenomeno si coglie chiaramente nella documentazione cartaginese, come è stato ripetutamente sottolineato in anni recenti 104, ma anche fra le produzioni iberiche 105. Dalla metropoli nord-africana provengono i confronti più diretti per i reperti (nn. cat , con disegno), da inquadrare molto verosimilmente a partire dalla fine del VII e sino a gran parte del secolo successivo 106. Lo stesso arco cronologico dovrebbe riguardare anche le coppe con orlo solcato presenti in numero non trascurabile a Nora, come del resto a Cartagine 107 e Tharros 108. Per l isola si devono inoltre segnalare i raffronti dagli scavi nell abitato di Monte Sirai 109 e dalle prospezioni nell entroterra olbiese 110. Riguardo ai reperti qui pubblicati si intende sottolineare che i nn (nn. cat , con disegno) per il tipo di impasto depurato e per il trattamento finemente accurato delle superfici, potrebbero rappresentare le produzioni più antiche, inquadrabili fra la fine del VII e la prima metà circa del secolo successivo. Una cronologia fra VI e V sec. è invece 104 Ve g a s 1999a, , con l evoluzione dalla Form 3.1 e 3.2 alla Form 3.3; Pe s e r i c o 2007, , con evoluzione dal Typ CsC4 al Typ CsC Ma a s s-lindemann 1985, 234, fig. 1,8 (Toscanos); Ru i z Mat a, Pé r e z 1995, 66, fig. 20, 9-10 (Castillo de Doña Blanca); Au b e t et al. 1999, , Gruppo B (Cerro del Villar). 106 Ve g a s 1999a, 142, fig. 31, 2; Pe s e r i c o 2007, , fig. 116, 1631, Typ CsC Ve g a s 1999a, 42, fig. 31, 3 (con bibl. prec.). 108 Se c c i 2000, 181, fig. 2, d-f. 109 Ma r r a s 1981, 192, fig. 2, 20, con decorazione a bande rosse e linee nere. 110 Ma d a u 1996, 101, fig. 11,2.

38 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 131 proponibile per 48 e 49; in tal modo le produzioni di coppe andrebbero a saldarsi con le più antiche elaborazioni dei tegami di età punica giustificandone la stretta affinità formale 111. Questa sovrapposizione rende poco agevole distinguere le coppe più tarde dai tegami con orlo solcato, come nel caso di 49 (n. cat. 49, con disegno), che presenta un impasto poco depurato e, ad eccezione dell orlo, superfici non trattate. In questo sottotipo si è inoltre inserito l unico frammento di fondo individuato (n. cat. 50, con disegno), che per le caratteristiche morfologiche e la decorazione trova interessanti confronti ancora una volta a Cartagine 112. Catalogo 41. NR04/PG/11095/CFP/10. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 16. Banda di vernice rossa sull orlo e all interno di 2 mm, 10 R 5/8 red. Ingubbiatura e lisciatura interna 5 YR 6/8 reddish yellow; superficie esterna non trattata 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - inizi VI sec. 42. NR04/PG/11057/CFP/6. Frammento di orlo e parete, foro praticato in antico sulla parete dopo la cottura. Diam. cm 14,8. Banda di pittura rosso scuro sull orlo e int./est. di 3 mm, 2.5 YR 3/6 dark red. Superfici lisciate int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - inizi VI sec. 43. NR05/PE/5295/CFP/56. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 17,4. Banda di vernice rossa sull orlo e all interno di 3 mm, 10 R 5/8 red. Superfici non trattate 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VI sec. 111 Cfr. il contributo di L. Campanella nel cap. 8 del presente volume. 112 Ve g a s 1999a, 142, fig. 31, NR00/PD/5287/CFP/35. Fig. 13. Frammento di orlo

39 132 Massimo Botto e parete. Diam. cm 29. Banda di vernice rossa 2.5 YR 4/8 red, sull orlo solcato, all esterno di mm 7 e all interno di mm 1; int./est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - prima metà VI sec. 45. NR01/PD/5275/CFP/11. Fig. 13. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 23,6. Banda di vernice rosso scuro 2.5 YR 3/6 dark red, sull orlo solcato, all esterno di mm 5 e all interno di mm 2; int./est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - prima metà VI sec. 46. NR04/PG/11052/CFP 37 + NR04/PG/11057/CFP/3. Fig. 13. Due frammenti di orlo e parete relativi allo stesso vaso. Diam. cm 20. Banda di vernice rosso scuro 2.5 YR 3/6 dark red, sull orlo solcato e all esterno di mm 2,5; int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - prima metà VI sec. 47. NR07/PG/11490/CFP/1218. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 23. Banda di vernice rosso scuro 2.5 YR 3/6 dark red, sull orlo solcato, all interno per tutta la superficie conservata e all esterno dal bordo per cm 1; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: nucleo grigio chiaro, 7.5 YR 6/1 gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - prima metà VI sec. 48. NR01/PD/5284/CFP/39. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rosso chiaro evanida 2.5 YR 6/8 light red, sull orlo solcato; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di Fig. 13

40 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 133 piccole e medie dimensioni. VI - V sec. 49. NR99/PC/5130/CFP/14. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 17. Banda di vernice rossa evanida 2.5 YR 5/6 red, sull orlo solcato; int./est. 7.5 YR light brown. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VI - V sec. 60. NR01/PD/5291/CFP/50. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo solcato. Fine VII - prima metà VI sec. 61. NR01/PD/5218/CFP/133. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo. Impasto chiaro. Fine VII - prima metà VI sec. 62. NR98/PB/5061/CFP/5. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. V-IV sec. 63. NR03/PF/5472/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa sulla superficie interna e sull orlo estroflesso. Fine VII sec. 64. NR05/PF/5956/CFP/15. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa sulla superficie interna e sull orlo estroflesso. Fine VII sec. 50. NR98/PB/5071/CFP/17. Frammento di fondo e parete. Due bande concentriche di colore scuro 7.5 YR 3/3 very dark brown; superfici lisciate int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 51. NR00/PD/5183/CFP/227. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa sulla superficie conservata. Seconda metà VII sec. 52. NR01/PF/5788/CFP/15. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo a coprire una spessa ingubbiatura chiara. Fine VII sec. 53. NR01/PD/5294/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo solcato. Fine VII - prima metà VI sec. 54. NR00/PD/5223/CFP/37. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI - V sec. 55. NR06/PH/11567/CFP/23. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI - V sec. 56. NR99/PC/5130/CFP/19. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo solcato. Fine VII - prima metà VI sec. 57. NR04/PF/5559/CFP/11. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI - V sec. 58. NR04/PG/11052/CFP/52. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. VI - V sec. 59. NR04/PG/11069/CFP/21. Frammento di orlo e parete. Banda di vernice rossa sull orlo solcato. Fine VII - prima metà VI sec.

41 134 Massimo Botto 5.1 Coppe con pronunciata carenatura esterna e profilo curvilineo Come noto si tratta di una tipologia precocemente rielaborata in ambito coloniale, che sin dalle sue fasi più antiche presenta un evidente variabilità regionale 113. Il tipo qui preso in esame, con carenatura esterna ben marcata, caratterizza le produzioni degli insediamenti fenici del Mediterraneo centrale, con un ampia variabilità sia nel trattamento delle superfici sia nella morfologia. In Sardegna è attestato nella caratteristica ingubbiatura rossa in contesti di alta antichità quali Sant Imbenia 114, Nuraghe Sirai 115, San Giorgio di Portoscuso e Sulcis 116. Quest ultimo insediamento è quello che presenta senz altro la più ricca documentazione, in cui sovente si assiste all abbinamento fra ingubbiatura e vernice rossa; gli orli variano da estroflessi distinti a indistinti con profilo assottigliato oppure arrotondato, permettendo puntuali confronti con gli esemplari di Nora 117. Fuori dell isola le attestazioni più numerose provengono da Cartagine, in cui predominano fra l VIII e il VII secolo le produzioni in Red Slip 118, e da Pithecusa, con esemplari di analoga fattura 119. In Sicilia coppe carenate di questa tipologia sono attestate a Mozia e a Solunto e possono presentare superfici ingubbiate, oppure senza trattamento 120. Le datazioni proposte variano fra il VII e il VI sec., mentre i materiali della Zona A dell abitato di Mozia sono indicati come residuali 121. Nel corso del VII secolo, in Sardegna si assiste ad una progressiva riduzione delle superfici ingubbiate e ad un uso maggiore della vernice per decorare alcune parti del vaso, soprattutto l orlo. Il fenomeno è stato bene indagato a Monte Sirai su reperti che in base a queste caratteristiche sono stati datati alla fine del secolo 122. L esemplare proveniente dal vano 5 del settore B della cosiddetta acropoli 123 costituisce un indubbio punto di riferimento per i reperti di Nora e in particolare per quelli con orlo estroflesso distinto (n. cat. 65, con disegno). Dall area P provengono coppe con superfici talvolta ingubbiate internamente, oppure decorate da uno strato compatto di vernice rossa (nn. cat , 70, con disegno). Del tutto caratteristico è l esemplare n. 66 (n. cat. 66, con disegno), che presenta un ingubbiatura chiara sovradipinta sull orlo con vernice rossa. Un tipo di ingubbiatura simile caratterizza le coppe carenate rinvenute a Solunto, che in base a materiali di importazione ad esse associati si datano fra l ultimo quarto del VII e gli inizi del VI sec Pe s e r i c o 1998, 30 e 38; Pe s e r i c o 2000, Og g i a n o 2000a, , fig. 3, 3; 246, fig. 9, Pe r r a 2005b, 187, fig. 7, a. 116 Be r n a r d i n i 1990, 82-85, figg. 1-3 (Sulcis); Be r n a r d i n i 2000, 33, fig. 2,4 (San Giorgio); 43, 47-48, 53 (Sulcis). 117 Per l orlo estroflesso distinto, che precede cronologicamente quello indistinto, cfr. il n. 65 con Be r n a r d i n i 1990, fig. 2b. Per un altro interessante esemplare dal Nuraghe Sirai edito di recente cfr. Pe r r a 2005b, 187, fig. 7.a. 118 Ve g a s 1999a, , Form 4.2, fig. 33; Ve g a s 1999b, ; Pe s e r i c o 2007, , fig. 117, Typ CCc Bu c h n e r 1982, 285, fig. 7 a, d. 120 Per Mozia cfr. Spa n ò Gi a m m e l l a r o 2000b, 1378, fig. 4, con bibl.; per Solunto cfr. Te r m i n i 2005, 691, fig Ve c c h i o 2002, 249, Tipo 126, tav Pe s e r i c o 1994, , fig. 2, m. Sull argomento cfr. anche Ba l z a n o 1999, Ma r r a s 1981, 192, fig. 2, Te r m i n i 2005, 691.

42 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 135 Catalogo 68. NR99/PC/5149/CFP/10. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 16,4. Ingubbiatura interna 10 R 5/8 red; superfici esterne non trattate 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 65. NR99/PC/5149/CFP/5+6. Ampia parte di orlo e parete sotto la carena ricomposta da due frammenti. Diam. cm 17,6. Vernice rossa sulla parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 69. NR98/PB/5071/CFP/8. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto alla carena. Superfici non trattate 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 66. NR00/PD/5259/CFP/1. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 17. Ingubbiatura 10 YR 8/4 very pale brown, sovradipinta con vernice rossa sulla parte superiore dell orlo 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 70. NR05/PI/5298/CFP/6. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 16. Vernice rossa evanida sulla parete interna sopra la carena 2.5 YR 5/8 red; int. 2.5 YR 5/8 light red; est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 67. NR01/PD/5287/CFP/59 + NR01/PD/5282/CFP/95. Ampia parte di orlo e parete immediatamente sotto la carena ricomposta da due frammenti. Diam. cm 16.Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna 2.5 YR 5/6 red; int. 5 YR 7/6 reddish yellow; est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 71. NR01/PD/5282/CFP/119. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto alla carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna, 10 R 5/8 red; int./ est. 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 72. NR01/PD/5282/CFP/120. Frammento di vasca inclusa la carena. Stesso vaso del precedente. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna, 10 R 5/8 red; int./ est. 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec.

43 136 Massimo Botto 5.2 Coppe con carenatura alta e profilo curvilineo Come ben evidenziato per l abitato di Sulcis 125, le coppe carenate a profilo curvilineo si arricchiscono nel passaggio al VII secolo di esemplari con orlo prevalentemente indistinto, in cui il dato saliente è rappresentato dallo spostamento verso l alto della carena in rapporto all altezza totale del vaso; in questo modo l orlo, con pareti più frequentemente concave, si riduce in modo sensibile. La linea di sviluppo indicata per le coppe carenate del Cronicario, dove purtroppo le stratigrafie si interrompono alla metà circa del VII sec. non permettendo di verificare l evoluzione del tipo nelle fasi successive, è documentata anche a Cartagine. Recentemente infatti Anna Peserico nell esaminare le produzioni in Red Slip della metropoli nord-africana ha distinto due tipologie di coppe carenate (Typ CCc1 e Typ CCc2) per le quali sono validi i criteri sopra enunciati. Da un punto di vista cronologico il tipo seriore copre il VII e gli inizi del VI sec., in perfetto parallelismo con quanto emerso dall analisi delle produzioni sarde 126. A Nora un esemplare in Red Slip proveniente dall area sacra del Coltellazzo si pone fra le produzioni più antiche del tipo 127. Dall area P proviene un altro esemplare di questa classe, purtroppo non documentabile, che presenta orlo estroflesso a spigolo vivo e che in ragione dell ingubbiatura estesa su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena si deve ragionevolmente inquadrare, come il precedente, entro la prima metà del VII sec All interno della forbice cronologica più bassa, compresa fra la seconda metà del VII e il primo quarto del VI sec., si dovrebbero collocare gli altri reperti di Nora, che si caratterizzano per avere orlo indistinto a profilo arrotondato (nn. cat. 75, 78, con disegno), oppure assottigliato (nn. cat , con disegno). Le superfici risultano sia verniciate in rosso sia acrome. Una considerazione a parte merita il n. 78 (n. cat. 78, con disegno), dal momento che risulta perfettamente ricostruibile nel suo profilo. Le superfici acrome e l impasto dal timbro nocciola, caratteristico delle produzioni della Sardegna meridionale della fase fenicia matura, permettono di inquadrare la coppa entro il primo quarto del VI secolo. A Monte Sira gli esemplari databili fra la seconda metà del VII e gli inizi del VI sec. risultano caratterizzati da un risalto accentuato della carena anche nella sua parte interna, evidenziando una peculiarità difficilmente riscontrabile altrove 129. A Nora, coppe con tali caratteristiche sono molto rare, per questo motivo, nonostante le ridotte dimensioni dei frammenti, si è ritenuto utile inserire in catalogo i nn. 80 e 81. Il primo (n. cat. 80, con disegno) presenta nella parte esterna dell orlo una self slip di colore rosato, il secondo una spessa e resistente ingubbiatura rossa nella parte interna. 125 Be r n a r d i n i 1990, Pe s e r i c o 2007, , fig Og g i a n o 2000b, 219, tav. II, Si tratta dei nn. 73 e 74 relativi all orlo e alla vasca, compresa la carena, verosimilmente appartenenti allo stesso vaso. 129 Ba l z a n o 1999, 78-84, Forma 10, con estesa bibl. per altri confronti interni all isola.

44 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 137 Catalogo 73. NR03/PF/5410/CFP/15. Frammento di orlo con indicazione della carena, probabilmente relativo allo stesso vaso del frammento successivo. Spessa ingubbiatura rosso scuro 10 R 4/6 red su tutta la superficie conservata. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Prima metà del VII sec. 74. NR00/PE/5608/CFP/1. Frammento di vasca con indicazione della carena viva. Spessa ingubbiatura rosso scuro 10 R 4/6 red su tutta la superficie conservata, tranne all esterno sotto la carena, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Prima metà del VII sec. 75. NR98/PB/5043/CFP/25. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15,5. Vernice rossa su tutta la superficie interna, sull orlo e all interno sino alla carena, 10 R 4/8 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 78. NR06/PH/11602/CFP/ Ampia parte di fondo, parete e orlo ricomposta da tre frammenti. Diam. cm 16,8; h. cm. 4,4. Superfici lucidate int./est. 7.5 YR 5/6 strong brown. Argilla: 7.5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primo quarto VI sec. 79. NR00/PD/5238/CFP/39. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Vernice rossa evanida all esterno dall orlo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 80. NR99/PC/5156/CFP/2. Frammento di parete e parte inferiore dell orlo. Self slip sulla superficie esterna dell orlo 7.5 YR 8/4 pink; int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 76. NR98/PB/5047/CFP/35. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 13,6. Vernice rossa evanida sulla vasca 10 R 5/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 77. NR98/PB/5050/CFP/64. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 17,2. Superfici non trattate int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. 81. NR04/PF/5456/CFP/1. Frammento di parete e parte inferiore dell orlo. Ingubbiatura rossa sulla superficie interna 10 R 4/6 red; superficie esterna lucidata a stecca 7.5 YR 5/4 brown. Argilla: 7.5 YR 4/4 brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. 82. NR00/PD/5223/PD/CFP/1. Frammento di vasca compresa la carena. Ingubbiatura chiara sulla superficie esterna, 10 YR 8/3 very pale brown; ingubbiatura rossa all interno, 10 R 5/8 red. Argilla: 10 R 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 83. NR04/PF/5456/CFP/1. Frammento di vasca con carena e indicazione dell orlo. Spessa ingubbiatura rossa, 10 R 4/6 red. Seconda metà VII sec. 84. NR06/PM/12504/CFP/32. Frammento di vasca e carena. Vernice rossa evanida sulla vasca. Seconda metà

45 138 Massimo Botto VII - inizi VI sec. 85. NR06/PF/5747/CFP/5. Frammento di vasca e carena. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 86. NR01/PD/5287/CFP/52. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 87. NR04/PG/11098/CFP/3. Frammento di carena ricomposto da tre pezzi. Superficie interna con ingubbiatura rossa, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII sec. 88. NR00/PD/5217/CFP/117. Frammento di orlo e vasca immediatamente sotto la carena. Superfici lisciate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 89. NR00/PD/5264/CFP/18. Frammento di orlo e vasca immediatamente sotto la carena. Superfici lisciate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 90. NR99/PC/5130/CFP/65. Frammento di orlo e vasca immediatamente sotto la carena. Superfici lisciate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 91. NR00/PD/5183/CFP/236. Ampia parte di orlo e vasca immediatamente sotto la carena ricomposta da due frammenti. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec. 92. NR00/PD/5215/CFP/116. Frammento di vasca con indicazione della carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec. 93. NR98/PB/5050/CFP/50. Frammento di vasca con indicazione della carena. Superfici lisciate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 94. NR01/PD/5282/CFP/109. Frammento di vasca con indicazione della carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna. Seconda metà VII - inizi VI sec. 95. NR04/PG/11095/13. Frammento di vasca sino alla carena. Stesso vaso del frammento successivo. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna e all esterno solo sulla carena, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec. 96. NR04/PG/11095/14. Frammento di orlo. Vernice rossa evanida sull orlo, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec. 97. NR97/PA/5017/CFP/19. Frammento di vasca sino alla carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna e all esterno solo sulla carena, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec. 98. NR00/PD/5267/CFP/10. Frammento di vasca sino alla carena. Vernice rossa evanida all esterno solo sulla carena, 10 R 5/8 red; all interno della vasca banda di vernice rossa evanida sotto la carena delimitata da due linee concentriche di colore scuro. Seconda metà VII - inizi VI sec. 99. NR97/PA/5014/CFP/15. Frammento di orlo sino alla carena. Vernice rossa evanida sulla superficie interna, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec NR98/PB/5043/CFP/26. Frammento di orlo sino alla carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie conservata, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec NR99/PC/5148/CFP/13. Frammento di orlo sino alla carena. Superfici lucidate. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PN/12533/CFP/6. Frammento di orlo sino alla carena. Superfici lucidate. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PM/12522/CFP/1. Frammento di orlo sino alla carena. Superfici lucidate. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5215/CFP/110. Frammento di vasca e carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie conservata, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec NR04/PG/11090/CFP/1. Frammento di vasca e carena. Ingubbiatura rossa all interno, 10 R 5/8 red. Metà VII sec NR04/PG/11090/CFP/1. Frammento di vasca e carena. Ingubbiatura rossa all interno, 10 R 5/8 red. Metà VII sec NR04/PG/11098/CFP/8. Frammento di vasca e carena. Ingubbiatura rossa all interno, 10 R 5/8 red. Metà VII sec NR01/PD/5291/CFP/4. Frammento di vasca e carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec NR04/PF/5559/CFP/8. Frammento di orlo con attacco della carena. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie conservata, 10 R 5/8 red. Prima metà del VII sec NR00/PD/5216/CFP/3. Frammento di orlo. Vernice rossa su tutta la superficie, 10 R 4/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5956/CFP/13. Frammento di orlo. Vernice rossa su tutta la superficie, 10 R 4/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PM/12504/CFP/14. Frammento di orlo e vasca immediatamente sotto la carena. Vernice rossa evanida sulla superficie interna e sull orlo, 10 R 5/8 red. Seconda metà VII - inizi VI sec.

46 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Coppe con carenatura aggettante, profilo curvilineo e breve orlo A Cartagine, parallelamente al Typ CCc2 si sviluppa il Typ CCc3, con carena più aggettante e orlo più ridotto, che trova rarissimi confronti fuori del centro. Oltre alle segnalazioni della Peserico, che cita esemplari da Sulcis e Toscanos 130, si ricorda in questa sede la bella coppa in Red Slip con decorazione a bande nere sulla vasca dall area F di Nora, che si inquadra perfettamente nella prima metà del VII sec L interazione fra la metropoli nordafricana e le colonie fenicie della Sardegna meridionale potrebbe aver dato origine ad una serie di varianti locali, che si collocano fra la metà del VII e buona parte del VI sec., di cui i materiali recuperati sotto il foro romano di Nora offrono un ampia campionatura. A questa serie appartengono le coppe nn (nn. cat , con disegno), caratterizzate da un orlo più marcatamente estroflesso con pareti verniciate in rosso; negli esemplari nn (nn. cat , con disegno), invece, l orlo risulta tendenzialmente diritto. Un altro gruppo di coppe si distingue per una carena sporgente, talvolta modellata a cuspide, accompagnata da un notevole ispessimento delle pareti della vasca; il breve orlo si presenta indistinto, assottigliato e con varie inclinazioni, come ben esemplificato dai nn (nn. cat , con disegno). Il confronto più pertinente per gli esemplari di Nora riguarda la coppa proveniente da Cuccureddus di Villasimius 132. Il vaso, che presenta una decorazione a fascia di vernice rossa sull orlo è stato datato alla seconda metà del VII secolo ed è l unico esemplare di cui si può ricostruire il fondo, caratterizzato da un umbone sospeso a profilo concavo. Alla stessa tipologia appartengono alcune coppe rinvenute nell abitato di Monte Sirai, che presentano orlo estroflesso leggermente ingrossato, pareti non trattate e sono state datate in base al contesto di rinvenimento fra la fine del VI e la prima metà del V sec Per questi esemplari, in ragione della morfologia e della robustezza delle pareti è stato proposto un utilizzo legato alla preparazione dei cibi 134. Si ritiene, al contrario, che tale vaso debba essere considerato a tutti gli effetti una forma potoria. Le caratteristiche morfologiche degli esemplari presi in esame fanno piuttosto pensare a produzioni di uso quotidiano, che in ragione del loro continuo utilizzo dovevano essere più resistenti e avere una presa più sicura. Come osservato, si tratta di una forma longeva, presente sin dalle fasi più antiche della colonizzazione fenicia, ma in uso anche durante la prima fase punica. Gli esemplari di Nora, per il trattamento delle superfici, il tipo di impasto e le caratteristiche morfologiche che li avvicinano sensibilmente alla coppa di Cuccureddus possono ragionevolmente inquadrarsi fra la seconda metà del VII e i primi decenni del VI sec. Del tutto caratteristico per l impasto è il n. 122 (n. cat. 122, con disegno), che presenta un argilla chiara e superfici talcose. 130 Pe s e r i c o 2007, 286, fig Og g i a n o 2000b, , tav. II, Ma r r a s, Bartoloni, Mo s c at i 1987, 238, fig Ba l z a n o 1999, 75-78, Forma 9, fig. 24, Ba l z a n o 1999,

47 140 Massimo Botto Fig. 14 Catalogo 113. NR00/PD/5215/CFP/72. Fig. 14. Ampia parte di orlo e della parete sotto la carena. Diam. cm 21,2. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esterna dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5183/CFP/202. Fig. 14. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 27,2. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esterna dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5215/CFP/115 + NR00/PD/5223/CFP/63. Fig. 15. Ampia parte di orlo e della parete immediatamente sotto la carena ricomposta da due frammenti. Diam. cm 26. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esterna dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 4/6 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR05/PI/5310/CFP/40. Fig. 15. Ampia parte di orlo e della parete immediatamente sotto la carena ricomposta da due frammenti. Diam. cm 25,6. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esterna dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PM/5385/CFP/9. Fig. 15. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 27. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esterna dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. Fig. 15

48 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR05/PG/11257/CFP/6. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 18. Ingubbiatura esterna dal bordo sino alla carena e interna dal bordo per 5 mm, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 5/8 yellowish red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PD/5218/CFP/99. Ampia parte di orlo e della parete immediatamente sotto la carena ricomposta da due frammenti. Vernice rossa evanida esterna e interna dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PD/5290/CFP/37. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; int. 7.5 YR 8/4 pink; est. 10 YR 8/3 very pale brown. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PH/11649/CFP/7. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esternamente dal bordo sino alla carena 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PD/5290/CFP/36. Fig. 16. Ampio frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 20,8. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena compresa e all interno dal bordo per mm 3, 10 R 5/8 red; int. 10 R 7/4 very pale brown; est. 10 R 8/3 very pale brown. Argilla: 10 R 7/4 very pale brown. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR99/PC/5134/CFP/99. Fig 16. Ampio frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 23. Vernice rossa evanida sulla vasca, 10 R 6/6 light red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PH/11632/CFP/3. Fig. 16. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 25,6. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esternamente dal bordo sino alla carena compresa, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. Fig. 16

49 142 Massimo Botto 125. NR99/PC/5130/CFP/57. Fig. 17. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 22. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 5/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec NR99/PC/5127/CFP/11. Fig. 17. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam max carena cm 22. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna ed esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR 5/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - inizi VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 127. NR98/PB/5047/CFP/58. Frammento di orlo. Vernice rossa evanida all esterno. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PD/5283/CFP/6. Frammento di orlo e carena. Ingubbiatura chiara, argilla rosata. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5238/38 + NR00/PD/5246/CFP/17. Ampio frammento di vasca con carena e orlo. Impasto chiaro, superfici talcose. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5183/CFP/251. Ampio frammento di vasca con carena e orlo. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5223/CFP/64. Frammento di vasca con carena e orlo. Vernice rossa su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PD/5218/CFP/158. Frammento di vasca con carena e orlo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. Fig NR01/PD/5287/CFP/36. Frammento di vasca con carena e orlo. Vernice rossa su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PG/11246/CFP/4. Frammento di vasca con carena e orlo. Vernice rossa su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5238/CFP/28. Frammento di vasca con carena e orlo. Vernice rossa su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR05/PI/5298/CFP/7. Frammento di vasca con carena e orlo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec NR00/PD/5216/CFP/24. Frammento di vasca con carena e orlo. Vernice rossa all esterno dal bordo sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR06/PM/12502/CFP/16. Frammento di vasca con carena e orlo. Vernice rossa su tutta la superficie interna e all esterno sino alla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR97/PA/5016/CFP/3. Frammento di vasca con carena. Vernice rossa all esterno sino sulla carena. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PD/5218/CFP/159. Frammento di vasca con carena. Vernice rossa evanida all esterno. Seconda metà VII - inizi VI sec NR01/PF/5788/CFP/10. Frammento di vasca con carena e orlo. Superfici non trattate talcose al tatto. Seconda metà VII - inizi VI sec NR05/PF/5956/CFP/16. Frammento di vasca con carena e orlo. Superfici non trattate talcose al tatto. Seconda metà VII - inizi VI sec.

50 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Coppe carenate con profilo rettilineo e breve orlo Il tipo, che trova puntuali confronti nei siti dell area siro-palestinese dell età del Ferro 135, si diffonde massicciamente in ambito coloniale nel periodo di passaggio fra VIII e VII secolo, come ben documentato dai rinvenimenti effettuati negli insediamenti andalusi 136. Nell estremo Occidente, le attestazioni sono comunque molto più ampie investendo sia gli insediamenti indigeni della Penisola Iberica, da Huelva a El Carmbolo 137, da Peña Negra de Crevillente 138 ad Alcacér do Sal 139, sia i centri coloniali della costa nord-africana, da Rachgoun a Mogador 140, e quelli iberici, da La Fonteta ad Abul 141. Nel Mediterraneo centrale, numerose coppe carenate con profilo rettilineo e breve orlo provengono dai recenti scavi tedeschi a Cartagine 142, che vanno ad aggiungersi a precedenti rinvenimenti dal tofet e dalle necropoli 143. L area di diffusione del tipo investe anche Malta 144, la Sicilia 145 e la Sardegna, dove le più antiche attestazioni riguardano l abitato di Sulcis, anche se rispetto ad altre tipologie di coppe quella in questione appare scarsamente documentata. Al momento l unico esemplare pubblicato proviene dall US 369 relativa alla seconda fase di vita del vano a, inquadrabile entro la prima metà del 135 Cfr. i riferimenti tratti da Pe s e r i c o 2002, 77-78; Ve g a s 1999a, 145; Pe s e r i c o 2007, L ampia casistica dei ritrovamenti riguarda tutte le principali colonie dell Andalusia. Al riguardo cfr. Ma a s s-linde- m a n n 1982, Gruppe 1 a, tav. 4, , con bibl. prec. cui adde le successive attestazioni del Castillo de Doña Blanca: Ru i z Mat a 1985, 251, fig. 5, 7-10; Ru i z Mat a 1993, 59-60, fig. 10, 4; Ru i z Mat a, Pé r e z 1995, 65-66, fig. 20, 4. A Chorreras sono documentate le più antiche attestazioni occidentali, da inquadrarsi intorno alla metà dell VIII sec. : cfr. Ma a s s- Lindemann 1983, 84, fig. 6, Per le referenze bibliografiche cfr. Pe s e r i c o 2007, Go n z á l e z Pr at s 1983, fig. 7, inc. B. 139 Arruda 2002, 66, in alto a destra. 140 Per il primo sito cfr. Vu i l l e m o t 1955, 18, tav. VIII, 14; per il secondo cfr. Jo d i n 1966, 85, fig. 17, a-b e 93, tav. XXIV; Ru i z Cabrero, Ló p e z Pa r d o 1996, 60 e 175, fig. 1, g. 141 Per La Fonteta cfr. Go n z á l e z Pr at s 1989, , fig. 1, 5-6; González Pr at s et al. 1998, fig. 12 (F-10058). Per Abul cfr. Ar r u d a 2002, 89, fig. 50, Ve g a s 1999a, 145, Form 6; Ve g a s 1999b, , fig. 8, 43-46; Peserico 2007, , fig. 120, Typ CCr1; Becht o l d 2007c, , fig Per un ampia rassegna bibliografica cfr. Bo t t o 2000c, Cfr. per es. Ci a s c a 1982, 145, fig. 6, a. 145 Per Mozia, oltre alle numerose segnalazioni bibliografiche raccolte da Ba l z a n o 1999, 72, cfr. Ve c c h i o 2002, 241, tav. 29, 3 Tipo 96. VII sec Nello stesso orizzonte cronologico si colloca la bella coppa a fasce di vernice rossa e linee nere utilizzata come coperchio di un urna del tofet 147, che nella decorazione trova puntuali confronti fra i materiali provenienti da una discarica nell area della necropoli punica 148. Infine, i recenti scavi effettuati nel tofet hanno restituito esemplari inquadrabili fra l ultimo quarto del VII e la metà del secolo successivo 149. Interessante risulta la presenza di questo tipo di coppa fra i materiali provenienti da una raccolta di superficie avviata presso il nuraghe di Tratalias, lungo l importante via di penetrazione interna agevolata dal corso del Rio Palmas 150. Ulteriori esemplari afferenti a questo tipo provengono dall abitato e dalla necropoli di Monte Sirai. Nel primo caso, si ricordano le coppe a suo tempo pubblicate dai coniugi Fantar e da M.L. Marras 151 nonché le più recenti scoperte dal vano 33 della casa del lucernario di talco 152 e dall insula B 153. La necropoli, invece, ha restituito tre reperti che si collocano fra la prima metà e la metà del VI sec L ampia diffusione di questa tipologia nella regione è confermata dai recenti rinvenimenti al Nuraghe Sirai, collocato a circa un chilometro di distanza a sud-est della colonia 155. Passando agli insediamenti del Golfo di Oristano, si ricorda che ad Othoca, insieme a ceramiche fenicie inquadrabili nella prima metà del VII sec. messe in luce nel riempimento del fossato esterno della cortina muraria, provengono alcuni frammenti di coppe a pareti verticali, di cui è stato pubblicato un esemplare 156. Alcuni rinvenimenti sono segnalati anche a Tharros sia dal tofet, come coperture di urne, sia dall abitato e dalle necropoli 157. Dall area sacra del Coltellazzo di Nora (area F), provengono due coppe a pareti rettilinee in Red Slip 158, la cui datazione si attesta fra la prima metà e 146 Bernardini 2000, 43, n. 69 ( ), fig. 9, Bartoloni 1988d, 170, fig. 7, T. 148 Bartoloni 1987a, 63-64, fig. 5, g-h, j. 149 Mo n t i s 2004, 67-68, tav. IV, Bernardini 2006, 136, fig Fa n ta r, Fa n ta r 1967, 46, tav. XXVIII, 4; Ma r r a s 1981, , fig. 2, 8, Balzano 1999, 67-75, Forma Fi n o c c h i 2002b, 58-59, fig. 1, Ba rt o l o n i 2000b, fig. 26, 20 (tomba 6, metà VI sec.); Ca m pa n e l l a, Ma rt i n i 2000, 37-39, fig. 1 (tomba 103, secondo quarto del VI sec. ); Ba l z a n o 2001, 56 MSN 392 (tomba 91, prima metà del VI sec. ). 155 Pe r r a 2005b, 187, fig. 7, e. 156 Ni e d d u, Zu c c a 1991, tav. LXXXVI, Ac q u a r o 1989, 17 e 35, n. 25; Ac q u a r o 1999, 19 coppe a pareti rettilinee. 158 Og g i a n o 2000b, 218, tav. II, 4-5.

51 144 Massimo Botto la fine del VII sec. Altri rinvenimenti di superficie sull altura del Coltellazzo presentano una caratteristica decorazione a vernice rossa 159, che permette di inquadrali fra la seconda metà del VII e la prima metà del VI sec. In questo periodo deve essere inserito, a nostro avviso, anche l esemplare con superfici non trattate rinvenuto nell area F 160. Come recentemente ribadito 161, non sembra possibile stabilire una linea evolutiva della forma partendo dai profili degli orli e delle pareti; allo stesso modo il fondo distinto con umbone piatto sospeso, che si diffonde a partire dalla metà del VII sec., sembra convivere con il più antico fondo distinto pieno, concavo o anulare. I numerosi esemplari rinvenuti sotto il foro romano di Nora, di cui si presenta di seguito un ampia casistica, sono stati distinti per comodità di trattazione in base all andamento del profilo dell orlo, che risulta inclinato verso l esterno, verticale, oppure inclinato internamente. Tale classificazione, va ribadito, non ha alcuna valenza cronologica. Una seriazione è proponibile, anche se in modo approssimativo, solo in relazione al trattamento delle superfici. In tal senso le produzioni in Red Slip anticipano quelle decorate in vernice rossa e si cadenzano fra la fine dell VIII e la fine del VII sec. in base all estensione della superficie trattata 162. Per tale motivo, i frammenti nn. 154 e 158 (nn. cat. 154, 158, con disegno) si possono ragionevolmente datare nella prima metà del VII sec. Nello stesso arco cronologico, inoltre, si propone di collocare il n. 162 (n. cat. 162, con disegno), che presenta un ingubbiatura chiara estesa su tutta la parte conservata. La stragrande maggioranza dei nostri reperti, invece, è verniciata in rosso, secondo una tendenza prevalente che prevede la decorazione della superficie esterna dal bordo sino alla carena e di quella interna dal bordo per mm 2/4 (nn. cat , 146, 148, 153, 157, 165, 168, con disegno). Raramente la superficie dipinta si estende su tutta la parte conservata (n. cat. 147, con disegno). Questi frammenti insieme a quelli acromi si inquadrano indicativamente fra la seconda metà del VII e la prima metà del VI sec. Catalogo Orlo obliquo esternamente 143. NR97/PA/5012/CFP/1. Ampio frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 17. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 6 mm, 10 R 5/6 red; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5134/CFP/71. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena Diam. cm 16. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 3 mm, 10 R 6/8 light red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR97/PA/5015/CFP/1. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Apparentemente non trattata, ma il frammento presenta tracce di bruciato su ampia parte della superficie conservata; int./est. 5 YR 5/4 reddish brown. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. 159 Fi n o c c h i 2000b, 289, tav. III, Og g i a n o 2000b, 224, tav. V, Ba l z a n o 1999, Cfr. al riguardo Pe s e r i c o 1994, NR98/PB/5047/CFP/56. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 2 mm, 10 R 6/8 light red; int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. In

52 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 145 frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5043/CFP/27. Frammento di orlo. Diam. cm 16. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 2 mm, 2.5 YR 5/8 red; int. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PI/5315/CFP/32. Frammento di orlo e di parete. Diam. cm 17,5. Vernice rossa evanida su tutta la superficie, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5216/CFP/43. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15. Superfici non trattate; int. 6/6 reddish yellow; est. 5 YR 5/4 reddish brown. Argilla: 5 YR 4/4 reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. Orlo verticale 148. NR97/PA/5024/CFP/1. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 2 mm, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5077/CFP/4. Fig. 18. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. 22,8. Superfici non trattate; int. 5 YR 6/6 reddish yellow; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5282/CFP/82. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 16. Vernice rossa esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. Fig. 18

53 146 Massimo Botto Orlo obliquo internamente 153. NR00/PC/5241/CFP/1. Frammento di orlo e di parete. Diam. cm 17,6. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 3 mm: 2.5 YR 5/6 red; int./est. 5 YR 5/4 reddish brown. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PN/5218/CFP/96. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 16. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo per cm 1 e all interno dal bordo per 3 mm: 2.5 YR 4/6 red; int./est. 5 YR 76 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5424/CFP/75. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 16,4. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie interna e all esterno dal bordo sino alla carena, 10 R 4/8 red; est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VII sec NR98/PB/5050/CFP/24. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie interna e all esterno dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/6 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà/metà del VII sec NR98/PB/5050/CFP/36. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 5/6 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PN/12533/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 16. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5183/CFP/203. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 15. Superfici non trattate, int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5050/CFP/38. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR97/PA/5009/CFP/6. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 12. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec.

54 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR00/PD/5223/CFP/77. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 14,8. Ingubbiatura chiara su tutta la superficie 10 YR 8/4 very pale brown. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà/metà del VII sec NR99/PC/5148/CFP/1. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15,6. Superfici non trattate, int. 5 YR 7/8 reddish yellow; est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 4/4 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5134/CFP/51. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 15. Vernice rossa sulla parete eterna dell orlo, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PA/5009/CFP/17. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 4 mm, 2.5 YR 4/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 4/2 dark reddish gray. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5130/CFP/2. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 14. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR97/PA/5017/CFP/12. Frammento di orlo. Diam. cm 16. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena e all interno dal bordo per 2 mm, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5130/CFP/1. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 14,6. Vernice rossa evanida esternamente dal bordo sino alla carena, 2.5 YR 4/6 red; int./est. non distinguibile per la presenza di diffuse tracce di bruciato. Argilla: 5 YR 4/2 dark reddish gray. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 169. NR02/PF/5891/CFP/10. Frammento di orlo. Ingubbiatura rossa su tutta la superficie conservata. Seconda metà del VII sec NR98/PB/5043/CFP/40. Frammento di orlo. Vernice rossa evanida sulla superficie interna. Seconda metà VII - prima metà del VI sec.

55 148 Massimo Botto 6.2 Coppe carenate con profilo rettilineo e orlo allungato Questo tipo di coppa presenta orlo estroflesso allungato e corrisponde al Typ CCr 3 di Peserico 163. Come osservato dalla stessa studiosa tale tipologia è ampiamente diffusa in ambito coloniale con attestazioni che vanno da Malta all Andalusia atlantica investendo anche la Sardegna meridionale 164. Al riguardo, interessanti risultano i recuperi effettuati nell abitato a Monte Sirai, per i quali una cronologia scandita fra la prima metà e la fine del VII sec. appare a nostro avviso la più probabile 165. Fra l ultimo quarto del VII e la metà del VI sec. si colloca invece un esemplare integro utilizzato come copertura di un urna nel tofet di Sulcis 166. Il n. 171 (n. cat. 171, con disegno) presenta un ingubbiatura rosata su cui è stata dipinta una linea di vernice rossa che decora la parte superiore dell orlo creando un effetto bicromatico che seppur diverso ricorda quello riscontrato su un esemplare cartaginese 167. Per il frammento di Nora si propone una datazione fra il VII e la prima metà del VI sec. 5. e 6. Fondi Di seguito saranno esaminati tutti i fondi che per morfologia, impasto e decorazione si ritiene possano appartenere ai tipi sopra indicati. I campioni nn (nn. cat , con disegno) hanno piede distinto con umbone piatto sospeso. I primi due sono decorati, mentre il terzo presenta superfici non trattate. In 172 si distinguono due linee concentriche di vernice grigio scura, delimitate superiormente da una banda rossa di cui non è possibile verificare lo spessore; verso il centro della vasca si intuisce la presenza di un ulteriore linea, oppure del tondo centrale, sempre in grigio scuro. In 173 il motivo decorativo prevede tre linee concentriche in grigio scuro su fondo in vernice rossa. Come ripetutamente osservato 168, queste decorazioni caratterizzano i tipi di coppe sopra indicati e concorrono all attribuzione dei nostri esemplari, per i quali è possibile escludere un appartenenza alla forma dei piatti ombelicati, sia perché presentano piede distinto sia perché le pareti della vasca hanno andamento rettilineo senza indicazione del cavo centrale. Catalogo 171. NR98/PB/5057/CFP/8. Frammento di orlo e della parete immediatamente sotto la carena. Diam. cm 15. Ingubbiatura su tutta la superficie conservata 7.5 YR 8/4 pink e linea di vernice rossa sull orlo di mm 3 all interno e mm 5 all esterno, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII - prima metà del VI sec. 163 Pe s e r i c o 2007, Pe s e r i c o 2002, Ma r r a s 1981, , fig. 2, 11; Pe s e r i c o 1994, , fig. 2, n. Come osservato dalla studiosa il vaso pur rientrando nella tipologia in esame presenta caratteristiche che lo avvicinano maggiormente alle produzioni orientali. 166 Mo n t i s 2004, 68-69, tav. IV, Cfr. Pe s e r i c o 2007, , fig. 130, Cfr. supra note 147 e 148; si veda inoltre Ba l z a n o 1999,

56 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 149 Catalogo 172. NR01/PD/5721/CFP/17. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Diam. cm 6,4. Ingubbiatura chiara 10 YR 8/3 very pale brown. Sulla vasca, almeno due linee concentriche di vernice grigio scura 10 YR 3/1 very dark gray. La linea più esterna, di maggiore larghezza, è delimitata superiormente da pittura rossa 10 R 4/8 red. Argilla: nucleo grigio GLEY 1 6/1 gray; int./est. 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PH/11649/CFP/10. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Diam. cm 5,6. Sulla vasca tre linee concentriche di vernice grigio scuro 10 YR 3/1 very dark gray su fondo di vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: nucleo grigio GLEY 1 6/1 gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5050/CFP/ Ampia parte di fondo e vasca ricomposta da due frammenti. Diam. cm 6,8. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 4/6 reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 175. NR01/PD/5282/CFP/114. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5287/CFP/39. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5218/CFP/205. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5291/CFP/34. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5218/CFP/114. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5282/CFP/90. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Stesso vaso del successivo. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5282/CFP/91. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5218/CFP/142 Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5218/CFP/143 Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5218/CFP/113 Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec R03/PF/5408/CFP/38. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/43. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5223/CFP/47. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5424/CFP/93. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec.

57 150 Massimo Botto 189. NR01/PD/5282/CFP/148. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PG/11175/CFP/4. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Sulla vasca vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PH/11596/CFP/1. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5294/CFP/28. Frammento di fondo con parte inferiore della vasca. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/8 light red. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. 7. Coppe carenate con orlo concavo - convesso Il tipo, attestato in Sardegna già nel corso del VI sec., rientrerebbe negli esiti più maturi delle produzioni di epoca fenicia sull isola. In questo periodo vengono infatti datati i più antichi esemplari tharrensi 169 e una coppa con ingubbiatura rossa sulla superficie interna proveniente dall abitato di Sulcis 170. Dall US 500 di tale insediamento provengono altri reperti attribuiti al V e al IV sec. 171, epoca che corrisponde alla massima diffusione sull isola di questa tipologia, come ben evidenziato dalle numerose coppe rinvenute a Tharros e nel suo circondario 172. Gli esemplari nn. 193 e 198 (nn. cat , con disegno) presentano una leggera ingubbiatura color nocciola chiaro, ravvisata anche su alcuni dei confronti sopra citati, che appare come un tratto distintivo delle produzioni di piena epoca punica. Non si riscontra a Nora, invece, alcun esemplare dipinto, contrariamente a quanto segnalato per Sulcis e Tharros. I reperti nn. 199 e 200 (n. cat. 200, con disegno), infatti, hanno superfici non trattate. 169 Se c c i 2000, Ca m pa n e l l a 2008, , ex Ca m pa n e l l a 2008, Cfr. Tronchetti 1995, 159, fig. 1 (Nuraghe Santa Barbara, prima metà V sec. ); Ce r a s e t t i, De l Va i s, Fa r i s e l l i 1996, 18, fig. 3, e; Se c c i 2000, 184, 187, fig. 5, b (Tharros, con bibl. prec).

58 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 151 Catalogo 193. NR06/PM/5375/CFP/8. Fig. 19. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 18; h. res. cm 6. Segni incisi dopo la cottura sulla superficie esterna, che presenta un ingubbiatura evanida 7.5 YR 7/6 reddish yellow; est./ int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec. a. C NR06/PM/5374/CFP/5. Fig. 19. Ampia parte di orlo e parete ricomposta da due frammenti. Diam. cm 20,5; h. res. cm 5. Leggera ingubbiatura evanida est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow; est./int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec NR906/PM/5374/CFP/7. Frammento di orlo e parete. Leggera ingubbiatura evanida est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow; est./int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec NR96/PI/5335/CFP/67. Frammento di orlo e parete. Leggera ingubbiatura evanida est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow; est./int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec NR96/PI/5335/CFP/74. Frammento di orlo e parete. Leggera ingubbiatura evanida est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow; est./int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec NR06/PM/5374/CFP/10. Minuto frammento di orlo. Leggera ingubbiatura evanida est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow; est./int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec NR06/PM/5431/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Incrostazioni calcaree su gran parte della superficie; est./ int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec NR07/PG/11490/1183. Fig. 19. Ampia parte di orlo e parete ricomposta da tre frammenti. Incrostazioni calcaree sulla superficie; est./int. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V - IV sec. Fig. 19

59 152 Massimo Botto 8. Coppe con orlo rientrante Questa tipologia accomuna vasi di forme diverse, il cui elemento distintivo è rappresentato dalla caratteristica morfologia dell orlo, che risulta ripiegato verso l interno. Fondamentalmente, si distinguono due sottotipi: il primo ha origine dalle coppe carenate e corrisponde al tipo a parete inflessa e orlo rientrante di Anna Peserico 173. Il secondo sottotipo deriva invece dalle coppe a calotta. 8.1 Coppe a parete inflessa Le coppe che appartengono a questo sottotipo si distinguono facilmente per avere una forma schiacciata, con la vasca che segue un andamento orizzontale e il punto di curvatura della parete, a profilo continuo, posizionato molto in alto. Ben documentata in area levantina, la coppa a parete inflessa e orlo rientrante, ha una precoce e ampia diffusione nella Penisola Iberica, dove compare già nelle stratigrafie di VIII secolo in insediamenti coloniali quali Morro de Mezquitilla, Chorreras e Toscanos 174. Meno attestata nel Mediterraneo centrale, è presente negli scavi di abitato di Cartagine sia fra la Red Slip sia fra la ceramica dipinta, prevalentemente dalla seconda metà del VII sino al V sec In Sardegna, il centro dove questo tipo di coppa è meglio documentato e dove è possibile seguirne lo sviluppo in relazione alle produzioni dell isola è sicuramente Tharros 176. Non mancano comunque attestazioni fra gli insediamenti della costa meridionale, come per esempio Cagliari 177 e Sulcis, dove basse coppe con orlo rientrante datate fra il V e il IV sec. sono state recentemente individuate nell US 500 dell area del Cronicario 178. Dalla necropoli ad inumazione di Nora 179 pro- viene un esemplare datato al V o ai primi anni del IV sec., che presenta fondo arrotondato al posto del canonico piede a disco, documentato in Sardegna su alcuni esemplari integri da Tharros 180. Tali caratteristiche morfologiche evidenziando gli stretti contatti con le produzioni più antiche mettono in risalto una forte continuità culturale dall epoca fenicia alle fasi mature di epoca punica. I rinvenimenti effettuati sotto il foro romano arricchiscono notevolmente la casistica delle attestazioni sull isola, con esemplari con superfici ingubbiate, dipinte e lucidate a stecca, che da un punto di vista morfologico trovano i più diretti confronti nella documentazione di Cartagine. Infatti, il n. 201, che per le ridotte dimensioni non è stato possibile riprodurre, si avvicina ad esemplari in Red Slip esaminati da Anna Peserico 181, databili fra la seconda metà del VII e la prima metà del secolo successivo. Prevalentemente inquadrabili nei primi tre quarti del V sec., sono invece i rimanenti reperti, come si evince dai rispettivi confronti nord-africani. Si vedano nello specifico i nn , e 204 (nn. cat , con disegno) Si tratta del Typ Cinfl di Pe s e r i c o 2007, , nel quale rientrano alcuni esemplari dipinti della Form 3.3. di Veg a s 1999a, , come si evince da Pe s e r i c o 2007, 288, nota 119. Il passaggio dalle coppa carenata a quella inflessa con orlo rientrante si coglie molto bene a Cartagine, come evidenziato dal rapporto con il sottotipo CCr1.III: Pe s e r i c o 2007, 288, fig. 120, Peserico 2007, 288, con ampia bibliografia di riferimento. 175 Vegas 1989, , fig. 4, 42-44; Vegas 1999a, , Form 3, 3, fig. 31, 5-7; Be c h t o l d 2007c, , fig. 175, 2123; Pe s e r i c o 2007, , fig. 121, Se c c i 2000, , fig. 1, con bibl. prec. 177 Chessa 1992, 95, tav. XXXVI, 129/654, 131/501, 132/540 (sottotipo Ia). 178 Campanella 2008, Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 40-41, fig. 7 (32.5.1). 180 Cfr. in part. Se c c i 2000, fig. 1 f-g. 181 Pe s e r i c o 2007, , fig. 121, Be c h t o l d 2007c, , fig. 175, Ve g a s 1999a, 142, fig. 31, 7 = Ve g a s 1987, 403, fig. 10, Ve g a s 1999a, 142, fig. 31,6 = Ve g a s 1991, 35, fig. 10, 26.

60 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 153 Catalogo Fig Coppe a calotta 201. NR01/PF/5803/CFP/23. Minuto frammento di orlo. Ingubbiatura 2.5 YR 5/8 red, int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR98/PB/5052/CFP/3. Fig. 20. Minuto frammento di orlo e parete. Diam. cm 10. Superfici non trattate, int. 5 YR 6/6 reddish yellow; est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primi tre quarti del V sec NR06/PM/5376/CFP/14. Fig. 20. Minuto frammento di orlo e parete. Diam. cm 13. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primi tre quarti del V sec NR98/PB/5074/CFP/1. Fig. 20. Minuto frammento di orlo e parete. Diam. cm 24. Lucidata a stecca, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primi tre quarti del V sec. Questo genere di coppe è ben attestato sia in area vicino-orientale 185 sia in ambito coloniale. Come osservato in precedenza, in Occidente assume caratteri distintivi a partire dalla metà circa del VII sec. presentando una più accentuata curvatura delle pareti e una preferenziale inclinazione degli orli verso l interno 186. Le produzioni di epoca punica, che cominciano ad essere documentate sull isola a partire dalla fine del VI - inizi V secolo, si pongono quindi nel solco delle più antiche realizzazioni di epoca fenicia, come sottolineato da Piero Bartoloni per alcuni reperti provenienti dal Nuraghe Antigori, collocato in posizione strategica fra gli insediamenti di Cagliari e Nora 187. Fra i centri meglio documentati si segnala Monte Sirai, con un ampia casistica di attestazioni dalla piena età punica sino alla tarda età ellenistica proveniente dall abitato, dalla necropoli e dall area del tofet 188. Inoltre, una numerosa serie di queste coppe è stata messa in luce nell US 500 dell abitato di Sulky, con attestazioni che vanno dal V al III/II sec Nella Sardegna meridionale il tipo è presente anche a Cagliari, sia nell abitato 190 sia nella necropoli di Tuvixeddu 191. Nell Oristanese cospicua risulta la documentazione di Tharros 192 con attestazioni 185 Nú ñ e z 2004b, : bowls with incurved walls. 186 Cfr. supra tipo Bartoloni 1983b, 169, fig. 3, a-b. 188 Ba rt o l o n i 1981b, 226, fig. 1, 8; Ma r r a s 1981, 127, fig. 5, 17-23; Campanella 1999, 60-62, figg. 9-10, Tipo VIII; Bart o l o n i 2000b, , fig. 40, 209 (tomba 47, fine VI - inizi V sec. ); Fi n o c c h i 2002b, 61-63, fig. 2, Campanella 2005, Chessa 1992, 95-96, tav. XXXVI, Sottotipo Ib. 191 Bartoloni 2000d, 87, fig. 2, 17, Forma Se c c i 2000, , fig. 2, c, con ampia bibliografia.

61 154 Massimo Botto anche dal suo entroterra 193. A Nora il tipo è presente sia nella necropoli ad inumazione, con un esemplare datato agli ultimi decenni del IV sec. 194, sia nell area C 195. Dagli strati sottostanti il foro romano provengono una serie di esemplari che si dispongono fra il V e il III/ II sec. I reperti nn (nn. cat , con disegno), in base all impasto grossolano, ricco di inclusi di grandi dimensioni, al tipo di cottura, che determina un nucleo grigio e superfici tendenti al nocciola, e al trattamento delle superfici, con spessa ingubbiatura o più raramente verniciatura interna del vaso, si devono datare nel corso del V sec Gli esemplari nn presentano lo stesso tipo di impasto, ma non avendo le superfici interne trattate, possono ragionevolmente inquadrarsi fra la fine del V e la fine del IV sec. Inoltre, sono di dimensioni più ridotte, introducendo una tendenza che raggiungerà la massima diffusione nella piena fase ellenistica. Il frammento n. 214 (n. cat. 214, con disegno) presenta un impasto ben depurato di colore arancio, lucidato all interno e rivestito esternamente da un ingubbiatura chiara. Queste caratteristiche accomunano il pezzo alle produzioni in auge nel III e II sec Nello stesso arco di tempo si devono collocare gli esemplari nn (nn. cat , con disegno), di cui è possibile ricostruire l intero profilo compreso il caratteristico piede a disco. Questi ultimi, per forma, dimensioni e tipo di impasto sono simili ai reperti di Sulcis e Monte Sirai recentemente indagati da Lorenza Campanella 198. A tale studiosa si devono, inoltre, alcune pertinenti osservazioni sugli aspetti funzionali di tali recipienti, il cui orlo rientrante non permette di inserirli fra le forme potorie. Le coppe sembrano quindi più adatte al contenimento di alimenti brodosi o semiliquidi che potevano essere consumati con l aiuto di piccoli pezzi di pane [...]. L affermazione in età ellenistica delle coppe di dimensioni ridotte sembra riflettere invece l adozione di nuovi costumi alimentari di origine greca che prevedevano la presentazione in contemporanea di piccole porzioni di pietanze diverse servite all interno di coppette o piattini, secondo quanto tramandatoci anche da Ateneo (IV, 132a) Tr o n c h e t t i 1995, , figg. 7-8, Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 43, 75, fig. 7 (38.6.4), unico esemplare dipinto con tracce di vernice rosso-bruno solo all interno del cavo. 195 Fi n o c c h i 2003, 43, tav. 5, 2-3 (Coppe, Tipo IV). 196 Ca m pa n e l l a 2008, Campanella 2008, Campanella 2008, 153, exx. nn. 620, 672, 637. Per l orlo leggermente rientrante a profilo amigdaloide II cfr. Ca m pa n e l l a 1999, 60, fig. 9, Ca m pa n e l l a 2008, 151.

62 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 155 Catalogo 205. NR03/PF/5987/CFP/23. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 13. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V sec NR00/PD/5194/CFP/13. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 29. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V sec NR00/PD/5194/CFP/21. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa evanida su tutta la superficie interna, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V sec NR00/PD/5194/CFP/22. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa evanida su tutta la superficie interna 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V sec NR03/PF/5183/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Lucidatura a stecca sulla superficie interna, int. 2.5 YR 5/6 red; est., 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla : 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine V - fine IV sec NR98/PB/5061/CFP/5. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine V - fine IV sec NR03/PF/5987/CFP/23. Frammento di orlo e parete. Lucidatura a stecca sulla superficie interna ed esterna 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla : 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine V - fine IV sec NR00/PD/5165/CFP/66. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 14. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna, 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V sec NR06/PH/11685/CFP/12. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 8. Ingubbiatura est. 10 YR 7/6 yellow; lucidatura int. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Metà IV - II sec NR98/PB/5115/CFP/3. Ampio frammento di piede, fondo, parete e orlo. Diam. cm 8; h. cm 3,8. Lucidata a stecca; int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. III - II sec NR00/PD/5194/CFP/20. Frammento di orlo e parete. Ingubbiatura rossa evanida su tutta la superficie interna 2.5 YR 5/8 red; est. 5 YR yellowish red. Argilla: nucleo 7.5 YR 6/2 pinkish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. V sec.

63 156 Massimo Botto 216. NR00/PD/5194/CFP/14. Ampio frammento di piede, fondo, parete e orlo. Diam. cm 7,5; h. cm 3,5. Lucidata a stecca; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. III - II sec. 9. Coppe ispirate a produzioni allogene Sotto questa dicitura confluiscono forme diverse accomunate dal fatto di essere produzioni puniche che si ispirano a prototipi in vernice nera attici e italici. Anche se imitazioni sporadiche si registrano già nel corso del V secolo 200, tale fenomeno si affermò sull isola nel IV ma soprattutto dagli inizi del III sec. come risposta alla fine delle importazioni attiche verificatasi poco prima 201. Un dato che si intende sottolineare in questa sede, dal momento che si riscontra anche fra i materiali rinvenuti nell area P, è che talvolta i prodotti punici sono realizzati non in vernice nera come gli originali, ma in tonalità arancio e con la tecnica a immersione 202. La scelta non è casuale, ma motivata molto verosimilmente dal gusto della committenza, tradizionalmente abituata a produzioni da mensa in Red Slip o in bicromia e tricromia con predominanza dei colori rosso e arancio; la tecnica ad immersione con verniciatura rossa, inoltre, è ben documentata sulle brocche bilobate e su quelle con orlo espanso di epoca fenicia Produzioni ispirate a forme attiche Di seguito saranno esaminate alcune coppe a vernice di produzione locale che si ispirano alle produzioni attiche in vernice nera. Per esempio, i nn (nn. cat , con disegno) hanno i loro modelli di riferimento nelle coppe ad outturned rim 204 tipo L , con orlo ingrossato ed estroflesso. In Sardegna, questa è sicuramente una delle forme meglio rappresentate, con ampia serie di attestazioni a Tharros 206, Cagliari 207 e Nora 208. Il n. 217 trova un puntuale riscontro in una coppa proveniente dall US 500 dell abitato di Sant Antioco 209 accostata alla serie 2646 di J.-P. Morel 210 e datata fra il III e gli inizi del II sec. L esemplare carenato n. 218, invece, si raffronta con coppe d importazio- 200 Per una delle rare imitazioni attiche di questo periodo cfr. Ca m pa n e l l a 2008, 165, ex Tronchetti 1991, 1273; Tronchetti 2001, De l Va i s 1997, 99; Ca m pa n e l l a 1999, 95-97; Tr o n- chetti Per analoghe considerazioni cfr. Gu e r r e r o 1980, 171; Niveau de Villedary y Mariñas 2003, Sparkes, Talcott 1970, La m b o g l i a 1952, Del Vais 1997, Tr o n c h e t t i 2001, Bartoloni, Tronchetti 1981, Campanella 2008, 165, ex Mo r e l 1994, , tav. 63.

64 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 157 ne da Nora 211 e da Sant Antioco 212 inquadrabili fra il secondo e l ultimo quarto del IV sec. Infine, il n. 219, con ampia curvatura delle pareti, si pone più genericamente nell ambito del IV secolo Produzioni ispirate a forme campane Di seguito saranno esaminate alcune coppe a vernice di fabbrica locale che si ispirano alle produzioni campane. Gli esemplari nn e 227 (n. cat. 220, con disegno) possono essere messi a confronto per quanto concerne analoghe produzioni di Sardegna con alcune coppe provenienti da una discarica nell area della necropoli punica di Sulcis, apparentabili nella forma al tipo 2732a della classificazione proposta da J.-P. Morel 214. Per questo motivo si ritiene che i reperti norensi debbano essere collocati nell ambito del III sec. La coppa in vernice nera n. 223, con orlo diritto a profilo appuntito (n. cat. 223, con disegno), si può confrontare con un esemplare dell abitato di Monte Sirai 215 posto in relazione con la coppa F 2985c 1 in Campana A, proveniente dal relitto di Isla Pedrosa (Estartit), datata alla metà del II sec Alla Campana A si ispira anche la coppa n. 224 (n. cat. 224, con disegno), inquadrabile molto verosimilmente nella serie Morel 2648, che si caratterizza per una vasca poco profonda e molto svasata 217. Il nostro frammento si confronta, in particolare, con il tipo con orlo rigonfio 2648d e la sua datazione può essere ragionevolmente posta alla fine del II sec. su esemplari in vernice nera rinvenuti nell abitato di Monte Sirai, per i quali è stato proposto un accostamento al tipo P 321a della classificazione di J.-P. Morel, che comprende produzioni del Lazio e dell Etruria meridionale dei primi decenni del III sec., con particolare riferimento all atelier des petites estampilles 218. Tale ambito di riferimento è proponibile anche per l esemplare in vernice rossa n. 226 (n. cat. 226, con disegno), che conserva impresse al centro della vasca due rosette a sei petali doppi. In effetti, questo tipo di rosetta, sebbene con numero maggiore di petali (sette, otto), è impresso su coppe e patere provenienti dal Tevere e dall area di Sant Omobono Produzioni ispirate a forme centro-italiche Di seguito saranno esaminati due fondi con piede ad anello, relativi molto verosimilmente a coppe, che si ispirano a forme centro-italiche. Il frammento di piede n. 225 presenta un peculiare rigonfiamento della faccia esterna e un piano di posa molto ristretto. Tali caratteristiche sono state riscontrate anche 211 Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 123, ex , fig. 7, tav. III. 212 Tr o n c h e t t i 1990, 101, fig. 1,l = Ca m pa n e l l a 2008, 210, ex = Tr o n c h e t t i 2008, con datazione ribassata del pezzo all ultimo quarto del IV sec. 213 Per coppe d importazione con profilo simile cfr. Tr o n- c h e t t i 1990, 101, fig. 1,i = Ca m pa n e l l a 2008, 210, ex Ba rt o l o n i 1987a, 65, fig. 8, d-f, con bibl. Per esemplari da Tharros e dalla necropoli di Tuvixeddu a Cagliari cfr. rispettivamente Righini Cantelli 1981, 85-87, tav. XVIII e Bartolon i 2000d, 89, fig. 2, 20, Forma Ca m pa n e l l a 1999, 56-57, fig. 8, Mo r e l 1994, 245, tav Mo r e l 1994, , tav. 63, in part. tipo 2648d. 218 Ca m pa n e l l a 1999, , fig. 22, 169; , fig. 26, Cfr. rispettivamente Be r n a r d i n i 1986, 197, nn , tav. LVI; Me r c a n d o , 56-58, tav. IV.

65 158 Massimo Botto Catalogo 9.1 Produzioni ispirate a forme attiche 217. NR06/PH/11567/CFP/3. Frammento di orlo e parete. Vernice nera, 10 YR 2/1 black. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. III - inizi II sec NR99/PC/5130/CFP/86. Frammento di orlo e parete. Vernice nera, 10 YR 2/1 black. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Secondo - ultimo quarto del IV sec. all esterno evidenti solcature; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. III sec NR03/PM/5376/CFP/45. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa evanida 2.5 YR 5/8 red su tutta la superficie interna; sulla superficie esterna accenno della banda dello stesso colore che doveva decorare la vasca; est. 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. III sec NR03/PM/5376/CFP/37. Frammento di parete. Tracce di vernice rossa 2.5 YR 5/8 red sulla superficie interna; sulla superficie esterna banda di vernice chiara 7.5 YR 8/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. III sec NR06/PM/5373/CFP/13. Frammento di orlo e parete. Vernice nera, 10 YR 2/1 black su tutta la superficie conservata. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. II sec NR05/PI/5295/CFP/93. Frammento di orlo e parete. Vernice nera, 10 YR 2/1 black. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. IV sec NR07/PG/11494/CFP/1195. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine II sec. 9.2 Produzioni ispirate a forme campane 220. NR03/PM/5375/CFP/2. Ampio frammento di piede, fondo parete e orlo. Vernice rossa evanida 2.5 YR 5/8 red su tutta la superficie interna; sulla superficie esterna banda dello stesso colore sotto l orlo con sgocciolature; 9.3 Produzioni ispirate a forme centro-italiche 225. NR00/PD/5183/CFP/299. Frammento di fondo e parte inferiore della vasca. Superficie esterna non trattata, 7.5 YR 8/4 pink. Superficie interna in vernice nera, 10 YR 2/1 black. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Inizi III sec NR00/PE/5625/CFP/26. Frammento di fondo e par-

66 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 159 te inferiore della vasca. Vernice rossa, 2.5 YR 5/8 red. Al centro del fondo interno sono impresse due rosette a sei petali. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Inizi III sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 227. NR06/PM/5382/CFP/136. Frammento di parete. Sulla superficie esterna banda di vernice scura. III sec NR06/PM/5385/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice rossa evanida NR06/PM/5385/CFP/112. Frammento di fondo con piede distinto a profilo piatto. Superfici decorate in vernice rossa evanida NR06/PM/5373/CFP/29. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice rossa evanida NR06/PM/5373/CFP/3. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice rossa evanida NR06/PN/12529/CFP/3. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice rossa NR04/PG/11069/CFP/24. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice rossa evanida NR04/PG/11069/CFP/25. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice rossa evanida. 236NR00/PE/5609/CFP/7. Frammento di parete. Superfici decorate in vernice rossa evanida NR06/PH/11624/CFP/3. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PF/5747/CFP/7. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice nera evanida NR05/PG/11345/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera NR00/PE/5618/CFP/3. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR05/PI/5315/CFP/7. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice nera evanida NR00/PE/5625/CFP/25. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PI/5335/CFP/91. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PH/11689/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR04/PG/11054/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR02/PF/5843/CFP/6. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR02/PF/5843/CFP/7. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR02/PF/5843/CFP/8. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PI/5335/CFP/92. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PM/5373/CFP/24. Frammento di fondo con piede distinto ad anello. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PN/12534/CFP/6. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PM/5373/CFP/42. Frammento di orlo e parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR04/PF/5496/CFP/1. Frammento di parete. Superfici decorate in vernice nera evanida NR06/PM/5374/CFP/4. Frammento di parete. Superfici decorate in vernice rossa evanida.

67 160 Massimo Botto 10. Coppe a profilo troncoconico Ben attestato in Fenicia 220, il tipo si diffonde, allo stato attuale della conoscenze, esclusivamente nelle colonie fenicie del Mediterraneo centrale. In quest ambito, le attestazioni più orientali riguardano Malta 221 e la Sicilia, dove coppe troncoconiche sono state rinvenute sia nella necropoli arcaica sia nel tofet di Mozia 222. Il limite occidentale è rappresentato invece da Ibiza, dove il tipo in questione fa la sua comparsa nella necropoli del Puig des Molins 223. I rinvenimenti più consistenti riguardano comunque Cartagine e la Sardegna. Nella metropoli nord-africana coppe troncoconiche sono state rinvenute non solo nel tofet e nella necropoli di Byrsa 224, ma anche nell abitato, come documentato dai recenti scavi effettuati sotto il decumanus Maximus dalla Missione dell Università di Amburgo 225. In Sardegna le attestazioni si dispongono in un arco di tempo che dalla prima metà del VII copre buona parte del VI sec. Il centro che ha restituito la documentazione più ampia è senza dubbio Tharros. Questa forma, infatti, risulta ampiamente documentata nel tofet, dove è stata rinvenuta a copertura dei vasi utilizzati come cinerari 226. Al momento coppe troncoconiche non sono attestate fra il ricco repertorio di Sulcis, ma ciò è da imputare molto verosimilmente al vuoto documentario relativo all abitato e alla necropoli fenicia, di cui si hanno scarsissime indicazioni 227, che riguarda la seconda metà del VII e gran parte del VI sec. Il dato è oltremodo sconcertante se si tiene conto dell ampia gamma di attestazioni proveniente da Monte Sirai, che riguarda sia l abitato sia la necropoli ad incinerazione. Nel primo caso, dalla casa del lucernario di talco sono stati messi in luce numerosi esemplari 228, 220 Per la documentazione vicino-orientale cfr. Le h m a n n 1996, , tav. 3 (Forma 10). 221 Ba l d a c c h i n o 1951, 8, 19, fig. E, Tu s a 1978, 57-58, tav. XLV, 2 (tomba 150); Ci a s c a 1978a, 128, tav. LXXIV, Gó m e z -Bellard 1984, 38-39, fig. 9, Ha r d e n 1937, 83-84, fig. 7, E2; La n c e l, Th u i l l i e r 1979, 265, fig. 151,3 (tomba A.136bis, VII - VI sec. ); La n c e l 1982, 337 e , figg. 545 e 548 (tomba A.142, secondo quarto-metà del VII sec. ); Br i e s e, Do c t e r 1995, 45 e 52, fig. 5, tav. 4, Pe s e r i c o 2007, , fig. 123, 1653a; Be c h t o l d, 2007c, , fig. 154, Ac q u a r o 1989, 18, nn. 53, 59, 64, 70, 77-78, 85, 92, 126, 130, 154, 176, , 186, 190, 201, 206, 210 e bibl. prec. 227 Bartoloni Ba l z a n o 1999, 57-61, figg. 19, e 20, (Forma 6). che vanno ad aggiungersi a quello edito in passato da M.L. Marras 229. Nella necropoli, le coppe-troncoconiche provengono da contesti inquadrabili fra il secondo quarto e la metà del VI sec. Infatti, oltre ai reperti da tempo conosciuti relativi alle tombe 39, e si devono segnalare due esemplari da poco pubblicati perfettamente inseribili nell arco di tempo sopra indicato 232. Una coppa troncoconica proviene infine dal tofet 233 : quest ultima, rientra in una serie di forme vascolari miniaturizzate che riprende tipologie non più in uso nel periodo in cui il santuario era in funzione 234. Nella Sardegna sud-occidentale la documentazione è arricchita dai rinvenimenti effettuati nelle necropoli di Bithia e Pani Loriga. Dal primo centro provengono i reperti più antichi: si tratta di due esemplari che facevano parte del corredo di una sepoltura dell ultimo quarto del VII sec Da Pani Loriga, invece, da una tomba ad incinerazione di bambino databile nei decenni centrali del VI secolo, proviene una coppa troncoconica con pareti marcatamente convesse e orlo indistinto arrotondato 236. I caratteri distintivi della forma sono rappresentati da un piede prevalentemente indistinto, piatto in ambito orientale e generalmente munito di umbone sospeso nelle coppe occidentali; le pareti hanno un profilo obliquo e rettilineo, che perde la propria rigidità a partire dalla seconda metà avanzata del VII secolo. Infatti da questo momento le pareti tendono gradualmente ad assumere una forma convessa e svasata. La ricostruzione di tale processo evolutivo è documentabile grazie ai rinvenimenti effettuati a Bithia, Monte Sirai e Pani Loriga, dove la forma in questione è presente in contesti tombali cronologicamente affidabili. Grazie a tali indicazioni è possibile affermare che le più antiche attestazioni di questo tipo di 229 Ma r r a s 1981, 192, fig. 3, Ba rt o l o n i 2000b, , n. 107, fig. 33; 165, n. 116, fig Campanella 2000, 103, MSN 305, fig Si tratta delle coppe tronco-coniche MSN 599 e 721 relative alle sepolture 163 e 164, per le quali cfr. Bo t t o, Sa lva d e i 2005, , 129, figg. 35,c e 41,b. 233 Bartoloni 1982b, 289, fig. 5, h. 234 Bondì 1995, Ba rt o l o n i 1996, 174, nn , fig. 16 e tav. VI,7-8 (tomba 9). 236 Si tratta della sepoltura 8/X per la quale cfr. To r e 1975a, nota 11. Del corredo vascolare facevano parte, oltre alla coppa troncoconica inv (Tore 1975a, nota 12, fig. 1, f; To r e 2000, 339, fig. 3,b), una brocca di cui si conserva una piccola porzione di orlo (Tore 2000, fig. 3, e) e un orlo di anfora del tipo Bartoloni D2 (To r e 1975a, fig. 3, c; To r e 2000, fig. 3, e).

68 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 161 coppa a Nora, inquadrabili a nostro avviso nel terzo quarto del VII sec., sono gli esemplari nn (nn. cat , con disegno), in virtù del piede ad umbone sospeso e del profilo marcatamente troncoconico; l orlo, infine, si presenta distinto e arrotondato. Per queste caratteristiche, i nostri reperti trovano interessanti confronti a Cartagine 237. La coppa 257 (n. cat. 257, con disegno), pur avvicinandosi alle precedenti, se ne differenzia per avere una vasca più aperta, caratteristica questa che ne permette una datazione fra la fine del VII e gli inizi del VI sec. La stessa cronologia è proponibile per il n. 258, che pur mancando della caratteristica ingubbiatura chiara, presenta medesimo orlo e profilo della vasca. In questo orizzonte cronologico si deve verosimilmente collocare anche la coppa troncoconica n. 259 (n. cat. 259, con disegno), decorata in rosso scuro, che presenta orlo distinto sub-triangolare caratteristico del tipo 238. Uno dei reperti meglio conservati è il n. 260 (n. cat. 260, con disegno) 239. Per il tipo di orlo estroflesso sub-quadrato e per le pareti convesse trova i più diretti confronti a Monte Sirai, che permettono di collocarlo, molto verosimilmente, nel secondo quarto del VI sec Pressoché identici e inquadrabili nello stesso arco di tempo sono i frammenti nn , che come il precedente presentano l orlo decorato dalla caratteristica banda di vernice rossa. Riguardo agli aspetti funzionali di questo tipo di vaso, le ridotte dimensioni fanno ipotizzare un utilizzo prevalentemente cultuale per bere sostanze alcoliche, verosimilmente vino. Sebbene presente in abitato, la coppa troncoconica trova la sua maggiore diffusione nei tofet e nelle necropoli, dove venivano praticate abbondanti libagioni rituali 241. Da questo punto di vista estremamente interessante risulta la documentazione proveniente dalla necropoli di Monte Sirai, dove alcuni recipienti di questa forma presentano sul fondo della vasca un piccolo omphalos funzionale alla raccolta di sedimenti presenti nel liquido consumato durante la cerimonia funebre 242. In questo caso potrebbe trattarsi di spezie o essenze macinate nel vino, secondo una moda ampiamente documentata fra le genti fenicie e da queste diffusa fra le popolazioni del Mediterraneo occidentale 243. In proposito, raccogliendo uno dei tanti validi suggerimenti di Antonia Ciasca 244, si intende sottolineare in questa sede come l utilizzo in ambito rituale della coppa troncoconica traspaia chiaramente nelle imitazioni in bucchero di tale recipiente. Un esempio calzante al riguardo è dato da un vaso rituale inscritto particolarmente elaborato, rinvenuto nel tumulo C di Artimino in un contesto del terzo venticinquennio del VII sec., composto da cinque elementi fra cui due tazze troncoconiche Be c h t o l d 2007c, 335, fig. 154, Per un esemplare da Monte Sirai cfr. Ba l z a n o 1999, 60, nota 195, con bibl. e fig. 20, Il reperto è pubblicato da Bo t t o 2000c, , fig. 1, Cfr. in particolare Ba rt o l o n i 2000b, 165, n. 116, fig. 34. Per il tipo d orlo cfr. inoltre Ba l z a n o 1999, 60, figg. 19, e 20, Cfr. per es. Ji m é n e z Fl o r e s 2000, Bo t t o, Sa lva d e i 2005, , nota Botto 2000a; Be l l e l l i, Botto 2002; Bo t t o Ciasca 1999, 73, fig Paoletti 1985, 87, 99. Per altri due frammenti pressoché identici provenienti dalla tholos di Montefortini cfr. Be t t i n i 2000, 320, n 432.

69 162 Massimo Botto Catalogo 255. NR00/PD5186/CFP/88. Ampia parte di fondo, parete e orlo. Diam. cm 9; h. cm 3,8; diam. piede cm 4. Superfici non trattate 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Terzo quarto del VII sec. inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - inizi VI sec NR00/PD/5238/CFP/26. Ampia parte di fondo, parete e orlo. Diam. cm 10,4; h. cm 4; diam. piede cm 4. Ingubbiatura in parte evanida su tutta la superficie, 10 YR 8/6 yellow; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Terzo quarto del VII sec NR97/PA/5014/CFP/9. Forma interamente ricostruita. Diam. cm 10,4; h. cm 3,7; diam. piede cm 4,4. Vernice rossa sull orlo e all interno per 2 mm, 2.5 YR 4/8 red; sul fondo interno due cerchi concentrici di pittura bruna, 2.5 YR 3/1 dark reddish gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni Secondo quarto del VI sec NR97/PA/5012/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa sull orlo, 2.5 YR 4/8 red. Superfici lisciate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR99/PC/5134/CFP/ Ampia parte di orlo e parete ricomposta da due frammenti. Diam. cm 11,2. Ingubbiatura evanida su tutta la superficie esterna, 10 YR 8/6 yellow; int./est. 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - inizi VI sec NR01/PD/5218/CFP/149. Frammento di orlo e parete. Superfici lisciate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VII - inizi VI sec NR01/PE/5625/CFP/11. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 12. Superficie interna non trattata. Vernice rossa sull orlo e sulla superficie esterna, 2.5 YR 4/6 red; int. 2.5 YR 5/6 red. Argilla: 2.5 YR 4/6 red. In frattura 262. NR97/PB/5113/CFP/20. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa sull orlo, 2.5 YR 4/8 red. Superfici lisciate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR01/PF/5788/CFP/18. Frammento di orlo e parete. Vernice rosso scuro sull orlo, 2.5 YR 4/6 red. Superfici lisciate, int./est. 5 YR 4/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 6/6 4/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR98/PB/5050/CFP/66. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa sull orlo, 2.5 YR 4/8 red. Superfici lisciate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 265. NR03/PF/5408/CFP/39. Frammento di orlo e parete. Vernice rosso scuro all interno e sull orlo, 10 R 4/6

70 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 163 red. Superfici lisciate, int./est. 5 YR 4/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 6/6 4/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/40. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/41. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/44. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR01/PD/5282/CFP/153. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR01/PD/5282/CFP/98. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR01/PD/5282/CFP/97. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR01/PD/5282/CFP/98. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR03/PD/5425/CFP/23. Due frammenti di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR05/PI/5309/CFP/17. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR99/PC/5148/CFP/14. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR01/PD/5289/CFP/70. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa evanida all esterno, sull orlo e all interno dal bordo per mm 5. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR98/PB/5050/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa evanida sull orlo. Tracce di bruciato. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR01/PD/5282/CFP/141. Frammento di orlo e parete ricomposto da due pezzi. Superfici non trattate. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR00/PD/5223/CFP/78. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/40. Frammento di orlo e parete. Seconda metà VII - terzo quarto del VI sec. 11. Coppe a profilo troncoconico e orlo espanso Il tipo in questione è poco documentato sia in ambito vicino-orientale 246 sia coloniale. Nel Mediterraneo centrale il rinvenimento più antico proviene dal tofet di Cartagine e si data alla fine dell VIII sec. 247, ma nella metropoli nord-africana le attestazioni risultano molto limitate e talvolta i reperti presi in esame si distaccano nettamente dalle produzioni ordinarie 248. Si deve comunque ricordare che una coppa verosimilmente di questo tipo, proveniente da Pithekoussai 249, deve quasi sicuramente essere interpretata come un importazione cartaginese visti gli stretti rapporti commerciali e culturali esistenti fra la colonia euboica e la metropoli nordafricana 250. In proporzione, più ricca appare la documentazione di Mozia, con esemplari dal tofet 251, dal luogo di arsione 252 e dalle mura cittadine 253. La diffusione del tipo in Sicilia, risulta confermata dai materiali messi in luce nella Solunto arcaica, oggetto di una recente pubblicazione 254. In Sardegna il tipo è ben documentato a Tharros e a Monte Sirai. Nel primo di tali centri le attestazioni maggiori provengono dal tofet, dove coppe di questa tipologia erano utilizzate a copertura dei cinerari allo stesso modo delle coppe troncoconiche 255. Non mancano comunque esemplari dall abitato, seppure in numero molto contenuto 256. Passando a Monte Sirai, a fronte di numerose presenze nell abitato 257 le attestazioni dalla necropoli fenicia risultano al momento limitate ad un unico reperto relativo ad un contesto databile al secondo quarto del VI sec Le coppe qui esaminate risultato molto rare a 246 An d e r s o n 1988, , tav. 35, Ci n ta s 1948, 16, 18, fig Ve g a s 2000b, 358, fig. 4, 20, che trova i suoi più diretti confronti negli incensieri in bronzo della Penisola Iberica: cfr. per es. Ji m é n e z áv i l a 2002, 400, n. 67, tav. XXIX (Las Fraguas). 249 Bu c h n e r 1982, 285, fig. 7, e. 250 Do c t e r, Ni e m e y e r 1994, Ci a s c a 1978a, 131 e 133, nota 11, tav. LXXIV, 4 e 7 (Strati VI e VII: inizi - seconda metà VII sec. ). 252 Tu s a 1973, 55, 61, tav. XXXIX, 2 D; Tu s a 1978, 69, tav. LIII, Ci a s c a 1979, 208, tav. LXXVII, Te r m i n i 2005, 694, fig. 6, Ac q u a r o 1989, 17-18, nn. 56, 68, 82, 84, 101, 116, 125, 132,162, 197 e bibl. prec. 256 Ce r a s e t t i, De l Va i s, Fa r i s e l l i 1996, 27, fig. 8, a (2 exx.). 257 Ba l z a n o 1999, 62-67, figg. 20, ; 21, ; 22, (Forma 7). 258 Ca m pa n e l l a 2000, 103, MSN 303, fig. 5.

71 164 Massimo Botto Sulcis per i motivi sopra indicati 259. Le uniche evidenze riguardano il tofet, dove un esemplare è stato recentemente messo in luce 260 e va ad affiancarsi ad altri due reperti in versione miniaturistica da tempo conosciuti 261. A Nora, la coppa troncoconica con orlo espanso è attestata oltre che negli strati sottostanti il foro romano anche fra i materiali dell area F 262. Differentemente dal tipo precedente, quello qui analizzato trova diffusione anche nell estremo Occidente mediterraneo. Le attestazioni sono comunque estremamente rare e si collocano agli inizi della colonizzazione fenicia, con gli esemplari di Chorreras e Toscanos 263, oppure in piena fase punica, come testimoniato dai rinvenimenti del Cerro Macareno 264. Va però sottolineato che questo tipo di coppa risulta riprodotto in bronzo come elemento di incensieri di pregevole fattura. La forma è individuabile infatti nell esemplare di Los Higuerones (Cástulo), che purtroppo presenta la vasca deformata 265, e si coglie perfettamente nei thymiateria di Safara, dove è presente anche la bassa carenatura tipica delle produzioni di VII secolo, e in quello di La Lagartera 266. Per quel che concerne l evoluzione della forma in Occidente, gli esemplari più antichi, che si dispongono fra la fine dell VIII e la metà del VII sec., presentano il piede distinto ad anello, carena bassa e orlo molto espanso con convessità superiore pronunciata. Intorno alla metà del VII sec., il base ring viene sostituito dal piede indistinto con umbone piatto sospeso; in progresso di tempo la carena tende ad addolcirsi sino a scomparire completamente negli esemplari di VI secolo, caratterizzati nelle produzioni più mature da una progressiva riduzione dell orlo, che presenta profilo rettilineo. In base a queste considerazioni è possibile affermare che il n. 281 (n. cat. 281, con disegno) è l esemplare più antico dell area P di Nora. Infatti, nonostante sia privo dell orlo che ne faciliterebbe la datazione, si ritiene plausibile una sua collocazione fra il terzo e l ultimo quarto del VII sec., in ragione dell accenno di carena disposto nella parte bassa della vasca 267. La datazione del 282 (n. cat. 282, con disegno) è più agevole, dal momento che il vaso è ben conservato. Una cronologia fra il secondo e il terzo decennio del VI sec. appare la più probabile, dal momento che la coppa presenta pareti rettilinee oblique e orlo allungato, ma privo di quella convessità superiore caratteristica delle produzioni di VII secolo 268. Al riguardo, interessante risulta il confronto con un esemplare di Monte Sirai, da un contesto affidabile del secondo quarto del VI secolo, che si differenzia dal nostro per avere un orlo più ridotto 269. Riguardo agli aspetti funzionali, appare evidente che il vaso in questione per l ampio orlo arcuato che caratterizza le produzioni più antiche non può essere considerato una forma potoria. È probabile, quindi, che in ambito domestico questa piccola coppa venisse utilizzata per salse e condimenti di vario genere 270, mentre la sua presenza nei tofet e nelle necropoli può essere spiegata considerando il vaso come contenitore di unguenti da impiegare durante le cerimonie religiose. La riproduzione della forma in incensieri di bronzo ne certifica l utilizzo nella sfera sacra. 259 Cfr. supra nota Mo n t i s 2004, 72-73, tav. IV, b) Bartoloni 1992b, 143, tav. 1, Og g i a n o 2000b, tav. V, Cfr. rispettivamente Ma a s s-lindemann 1983, 84-85, fig. 6, 66 e Ma a s s-lindemann 1982, 43, 93, tav. 5, 160. Non pertinente al tipo, ma interessante per la forma dell orlo allungata e pendula tipica delle coppe qui esaminate è l esemplare in Red Slip edito da Ru i z Mat a 1985, 252, fig. 6, Pe l l i c e r Cata l á n 1982, , fig. 21, Si vedano al riguardo le osservazioni di Ci a s c a 1999, 73. Sull incensiere cfr. Ji m é n e z áv i l a 2002, 400, n. 68, tav. XXX. 266 Jiménez ávila 2002, , n. 69, tav. XXXI e , n. 77, tav. XXVI. 267 Cfr. Ba l z a n o 1999, 63, fig. 20, Per un esemplare molto simile cfr. Ac q u a r o 1989, 84, n Ca m pa n e l l a 2000, 103, MSN 303, fig Ba l z a n o 1999, 67.

72 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 165 Catalogo 281. NR01/PD/5218/CFP/93. Ampio frammento di fondo, parete e orlo. Vernice rossa evanida su tutta la superficie interna, 10 R 5/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Tra il terzo e l ultimo quarto del VII sec NR99/PC/5149/CFP/4. Ampio frammento di fondo, parete e orlo. Diam. cm 10. Ingubbiatura chiara evanida 5 YR 8/4 pink; int./est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo e terzo decimo del VI sec.

73 166 Massimo Botto 3. Coppe t r i p o d e In passato chi scrive ha avuto modo di occuparsi a più riprese di questa tipologia ceramica, generalmente conosciuta con la denominazione anglosassone di tripod-bowl: in questo caso specifico, infatti, la base con tre piedi è stata adattata alla forma della coppa 271. Tale innovazione si è affermata molto verosimilmente nella prima metà dell VIII sec. presso le corti dei regni neo-ittiti dell Anatolia sud-orientale 272. La definizione di tripod-bowl, legata alla morfologia dell orlo e della vasca di tali vasi, potrebbe risultare fuorviante se non ne venissero immediatamente chiariti gli aspetti funzionali. Infatti, la coppa tripode non serviva in alcun modo per bere, come taluni potrebbero credere, ma era utilizzata nei servizi da banchetto per macinare spezie e resine vegetali, che poi venivano miscelate con il vino direttamente nelle coppe. Grazie ai Fenici questo modo di bere vino si diffuse precocemente in Occidente, dove risulta documentato non solo in ambito coloniale, ma anche fra le élites indigene dell Italia tirrenica 273 e del Levante iberico 274. Gli esemplari che si esamineranno di seguito, per dimensioni, impasto e trattamento delle superfici dovevano far parte di servizi da mensa. Si possono distinguere due gruppi: nel primo rientrano le coppe tripode con diametro grosso modo coincidente con quello delle coppe da cui derivano e superfici generalmente ricoperte sull orlo e nella vasca da vernice rossa, talvolta rifinite con una decorazione a cerchi concentrici in colore scuro. Il secondo gruppo comprende reperti con diametro maggiore, indicativamente variabile fra i 20 e 24 centimetri, quasi sempre non decorati ma con superfici lisciate e in qualche caso ingubbiate. Va inoltre osservato che il temine tripod-bowl è stato utilizzato in passato anche per vasi che per le notevoli dimensioni, la robustezza delle pareti e la ruvidità delle superfici non appartengono alla ceramica da mensa. Si tratta di produzioni diverse dalle precedenti, impiegate per la preparazione di alimenti, che saranno analizzate in questa sede da Lorenza Campanella. Tornando ai nostri reperti, si deve ricordare che in Occidente, dove la forma ebbe grande successo, 271 Botto 2000a; Botto 2000b; Botto 2002; Botto Botto 2000a, 65-67; Bo t t o 2002, 226, ; Bo t t o 2004, 173; Bo t t o Botto 2000a; Botto Vives-Ferrándiz Sánchez 2004; Vives-Ferrándiz Sánchez la tipologia degli orli risulta estremamente varia poiché si arricchisce dell ampio patrimonio formale relativo a coppe e piatti elaborato non solo in ambito coloniale, ma anche fra i centri indigeni che più direttamente vennero a contatto con l elemento fenicio. Il quadro così delineato trova piena corrispondenza nella documentazione della Sardegna, dal momento che l isola riveste una posizione centrale nella produzione di tripod-bowl e nella commercializzazione di vino aromatizzato fra le popolazioni nuragiche e le comunità dell Italia tirrenica. Le attestazioni più antiche riguardano il villaggio di Sant Imbenia, a nord di Alghero, dove una coppa tripode di forma inusuale 275 è stata individuata in un contesto della seconda metà dell VIII sec Sul versante tirrenico, di grande interesse è la messa in luce del corredo della tomba 15 di Castel di Decima, insediamento in prossimità della foce del Tevere, composto fra l altro da una coppa tripode e un anfora vinaria prodotte molto verosimilmente a Sulcis sullo scorcio dell VIII sec Dalla colonia sarda proviene infatti una coppa-tripode di ambito cerimoniale, vicina all esemplare laziale, datata da Paolo Bernardini nello stesso arco di tempo 278. Recentemente, inoltre, a testimonianza della vivacità del capoluogo sulcitano nell elaborazione di prodotti affini ai precedenti, sono stati rinvenuti una serie di mortai in ceramica, che pur presentando una vasca del tutto simile a quella dei tripodi [...] sono provvisti invece di un piano di appoggio che, allo stato attuale, li rende unici nel loro genere 279. La singolarità di questi reperti deriva dal fatto che il sostegno è costituito da una base ad anello ben documentata nella ceramica comune da mensa dell area siro-palestinese 280, ma non ancora attestata fra le produzioni coloniali. I confronti qui proposti, sebbene cronologicamente lontani dagli esemplari 275 I confronti più attendibili sono stati individuati da chi scrive in un esemplare di uso cerimoniale rinvenuto nel villaggio indigeno di Peña Negra de Crevillente, non lontano dalla colonia di La Fonteta (Alicante), che in base alle analisi archeometriche sarebbe stato prodotto nelle colonie fenicie della regione di Malaga: cfr. Bo t t o 2000b, 36-37, fig. 17, con bibl. Una conferma al riguardo proviene dalla pubblicazione di un esemplare dipinto, simile ai precedenti nella forma dell orlo e della vasca, messo in luce nell insediamento indigeno di Cerro de los Infantes, nella provincia di Granada: Pa c h o n Ro m e r o, Ca r r a s c o Rus, , , fig. 3, Og g i a n o 2000a, 246, fig. 8, 3; Bo t t o 2000b, 36, fig. 17; Re n d e l i 2005b, Botto 2004, , con bibl. prec. 278 Bernardini 1990, 87, fig. 6 b. 279 Bartoloni 2005a, 12, fig. 3, in basso. 280 Ni g r o 2002, 112, nota 187.

74 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 167 sulcitani, non fanno che confermare quanto da tempo sostenuto da chi scrive riguardo ad una produzione di forme da mensa la cui funzionalità era legata alla macinazione di sostanze aromatiche da aggiungere al vino, anche se è probabile che tale tipo di trattamento fosse esteso alla preparazione di salse e intingoli da accompagnare a particolari pietanze. A giudicare dalle attestazioni, in ambito occidentale il momento di massima fioritura della moda di bere vino alla siriana deve essere inquadrato nel corso del VII secolo 281. Gli esemplari rinvenuti sotto il foro romano di Nora, si possono quindi ragionevolmente collocare in questo lasso di tempo. L unica eccezione al riguardo potrebbe essere rappresentata dalla coppa tripode n. 1 in Red Slip (n. cat. 1, con disegno), del tutto identica nell orlo e nella vasca carenata a piatti/coppe della stessa classe, per la quale non si esclude una datazione nell ambito della seconda metà dell VIII sec Il reperto n. 2 (n. cat. 2, con disegno) è l unico al momento a presentare una decorazione a linee concentriche in grigio scuro nella vasca, che troviamo nella stessa tonalità o in rosso su altre coppe tripode insulari 283 ; l effetto bicromatico è garantito dal fondo in vernice rosso brillante, a conferma di una produzione raffinata. Il nostro esemplare ha orlo a fascia aggettante con profilo leggermente convesso, che è fra i più diffusi nell ambito delle attestazioni coloniali. A Nora è presente anche nei reperti nn. 3-9 (nn. cat. 3-4, con disegno), decorati con vernice rossa sull orlo e nella vasca 284. In Sardegna, esemplari simili a quelli norensi provengono da Bithia, Othoca e Tharros 285, mentre altri tre reperti sono stati messi in luce nell abitato di Monte Sirai 286. Inoltre, di notevole interesse è il recente rinvenimento nel villaggio fortificato di Sirimagus, a pochi chilometri di distanza dalla colonia siraiana, di ceramica fenicia. Le raccolte di superficie condotte da Stefano Finocchi hanno portato al 281 Per l inquadramento cronologico delle coppe tripode occidentali cfr. anche Ve g a s 1999a, Cfr. tipo 1. Piatti con breve orlo estroflesso. Sulle difficoltà di classificazioni legate a vasi con queste caratteristiche cfr. Pe s e r i c o 2007, , Form CCr5.I. 283 De l Va i s 1995, 12-13, nota 16, fig. 3, e (Tharros); Zu c c a 1997a, 93 e 266, cat. 182 (Othoca); Bo t t o , fig. 5 (Bithia, da un contesto tombale della fine del VII sec. ). Lo stesso tipo di decorazione è presente su esemplari cartaginesi e iberici segnalati di seguito alle note 289 e Il primo di questi reperti è edito da Bo t t o 2000c, 200, tav. I, Cfr. supra la nota Si tratta di tre coppe tripode inedite rinvenute nei vani C33 e C35 della casa del lucernario di talco. recupero di numerose forme ceramiche di uso domestico, di anfore commerciali e di alcune coppe tripode, di cui due di dimensioni ridotte: di una è stato possibile ricostruire il profilo con orlo a fascia aggettante, dell altra è stato recuperato un piede a sezione trapezoidale 287. Fuori dell isola, in ambito centro-mediterraneo, oltre l esemplare ingubbiato della necropoli ad incinerazione di Mozia 288, si devono segnalare le due coppe tripode provenienti dalla necropoli di Douïmès, a Cartagine 289, anche per l eccezionalità del contesto di rinvenimento, che grazie alla presenza di un aryballos globulare del corinzio antico ascrivibile al Warrior Group del Payne, si può datare con certezza all ultimo quarto del VII sec Inoltre, dai recenti scavi in abitato sono venuti alla luce altri reperti simili alle coppe tripode sopra indicate 291. Come accennato in precedenza, la moda di bere vino aromatizzato, a cui si lega la diffusione delle coppe-tripode, venne esportata dai Fenici presso le popolazioni dell Italia tirrenica e del Levante iberico. Fra le numerose attestazioni di tale tipologia ceramica nei contesti indigeni si segnalano per la Spagna quelle di Vinarragell e del Puig de la Nau (Benicarló) 292 e per la Penisola Italiana quella della tomba 1/1921 della necropoli della Porcareccia di Populonia 293. Tali reperti presentano dimensioni ridotte e decorazione dell orlo, estesa negli esemplari iberici anche alla vasca con bande di vernice rossa. A queste segnalazioni, valorizzate da innovative linee di ricerca 294, se ne affiancano altre. Da Abdera 295, Huelva 296 e Peña Negra 297 provengono infatti coppe tripode databili nell ambito del VII secolo, che riprendono nelle realizzazioni in Red Slip le raf- 287 Fi n o c c h i 2005a, 79-81, fig. XXII, d; Fi n o c c h i 2005c, , figg Tu s a 1978, 48-49, tav. XXXIV, 2 (tomba 126, VII sec. ; diam. coppa tripode cm 12,8). 289 Ma a s s-lindemann 1982, 180, tav. 24 (cat. K3, 1-2, diam. cm 12,5 e 11,6). 290 Botto 2002, Ve g a s 1999a, 179, fig. 86, 3 = Ve g a s 1989, 243, fig. 7, 115; Be c h t o l d 2007c, , fig. 196, Vi v e s-ferrándiz Sá n c h e z 2004, 17, 27-28, fig. 4, 3 e 10; Vi v e s-ferrándiz Sá n c h e z 2005, 92-93, 95-96, figg. 35,1 e 37, Botto 2002, 231, , fig. 1, d (diam. cm 12). 294 Cfr. supra note Su á r e z et al. 1989, 140, fig. 8 q (senza indicazione di scala). 296 Bélen et al. 1982, fig. 7,2 (diam. cm 12,5). 297 Go n z á l e z Pr at s, Ruiz Se g u a , 64, fig. 10.

75 168 Massimo Botto finate produzioni di area orientale 298. Il dato è di grande interesse, perché se il primo dei rinvenimenti è di ambito coloniale, gli altri due riguardano villaggi indigeni a stretto contatto con la componente orientale stanziata nella Penisola Iberica. La coppa tripode rinvenuta in Calle de Fernando El Católico ripropone sul versante tartessico quanto recentemente evidenziato da Jaime Vives-Ferrándiz per il Levante: la diffusione di vino aromatizzato ad opera dei Fenici nell Andalusia occidentale sembra infatti sempre più probabile alla luce delle recenti sensazionali scoperte effettuate a Cadice e Huelva 299. Passando al n. 10 (n. cat. 10, con disegno), di cui purtroppo è andata completamente persa l originale decorazione dal momento che il pezzo risulta dilavato, si deve sottolineare la particolarità dell orlo, che appare inclinato verso l interno. Tale caratteristica oltre che sul n. 12 si riscontra anche su due esemplari da Tharros, di cui uno rinvenuto nell abitato 300, mentre l altro molto verosimilmente nella necropoli settentrionale 301. Questi tripodi sono di straordinaria importanza, dal momento che il profilo carenato della coppa che li compone deriva da tipologie orientali che trovano piena autonomia di elaborazione in ambito coloniale, con sviluppi regionali ben caratterizzati a partire dall avanzato VII secolo 302. Ne consegue che i vasi in questione rappresentano un importante indicatore del profondo radicamento di questa tipologia vascolare nel repertorio ceramico insulare, confermando al tempo stesso l avvenuta diffusione del cerimoniale sopra indicato. Fuori della Sardegna confronti puntuali sono estremamente rari: fra questi merita particolare attenzione l esemplare de Los Baños de La Malá, nella provincia di Granada, che presenta l orlo dipinto in vernice rossa e uno spessore delle pareti minore rispetto agli esemplari non decorati rinvenuti nell area, sebbene il suo diametro si attesti intorno ai centimetri 303. Più piccolo risulta un altro possibile tripode messo in luce nella necropoli del Puig des Molins a Ibiza, che ha come i precedenti orlo rientrante 304. Come già osservato, dagli strati sottostanti il foro romano di Nora provengono alcune coppe tripode che presentano un diametro intorno ai centimetri e superfici non decorate. Si tratta di una produzione inquadrabile nella ceramica comune da mensa, i cui aspetti funzionali a nostro avviso sono del tutto identici a quelli del gruppo trattato dinnanzi. In effetti, la struttura di questi vasi dimostra chiaramente come essi non possano essere stati utilizzati per macinare alimenti quali i cereali, ma che la loro funzione riguardasse la triturazione di sostanze meno tenaci, come essenze o spezie, e che di conseguenza facessero parte di servizi da tavola. I nn (nn. cat , con disegno) presentano un orlo a fascia aggettante con profilo rettilineo, mentre i nn (nn. cat , 20, con disegno) mantengono un profilo più arrotondato. Chiudono la rassegna frammenti di vasca e dei caratteristici piedi a sezione trococonica e troncopiramidale, che testimoniano una non trascurabile diffusione della forma nella colonia. 298 Bo t t o 2000a, 65-66, con bibl. 299 Cfr. rispettivamente Córdoba, Ruiz Mata 2005 e Gonzál e z d e Ca n a l e s Ce r i s o l a, Se r r a n o Pi c h a r d o, Ll o m pa rt Gó m e z Per la precoce affermazione presso le élites tartessiche del consumo rituale di vino cfr. Bo t t o Ce r a s e t t i, De l Va i s, Fa r i s e l l i 1996, 27, fig. 8, b (diam. cm 16,6). 301 Zu c c a 1997b, e 271, cat. n. 203 (diam. cm 14). 302 Cfr. tipo 6.1. Coppe carenate con profilo rettilineo e breve orlo. 303 Pa c h o n Ro m e r o, Ca r r a s c o Ru s, , , fig. 4, Gó m e z Be l l a r d et al. 1990, 64, n. 214.

76 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 169 Catalogo 1. NR06/PH/11632/CFP/2. Frammento di orlo e vasca carenata con attacco di un piede. Diam. cm 12. Superficie esterna non trattata, 5 YR 6/4 light reddish brown. Ingubbiatura rossa sull orlo, 2.5 YR 4/8 red; superficie della vasca non trattata, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà dell VIII - prima metà del VII sec. superficie interna, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: nucleo grigio chiaro 2.5 YR 6/1 reddish gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 5. NR01/PD/5282/CFP/108. Frammento di orlo. Vernice rossa, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 2. NR01/PD/5290/CFP/15. Frammento di orlo e vasca carenata. Diam. cm 12. Superficie esterna non trattata, 5 YR 7/6 reddish yellow. Vernice rossa sull orlo e sulla superficie interna, 2.5 YR 4/8 red; due linee concentriche di colore grigio scuro sulla vasca, 5 YR 4/2 dark reddish gray. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 6. NR01/PD/5218/CFP/67. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 10. Superficie esterna non trattata, 5 YR 7/6 reddish yellow. Vernice rossa sull orlo e sulla superficie interna, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 7. NR01/PD/5218/CFP/209. Frammento di orlo e vasca. Stesso vaso del campione successivo. Diam. cm 14. Superficie esterna non trattata, 5 YR 7/6 reddish yellow. Vernice rossa sull orlo e sulla superficie interna, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 8. NR01/PD/5218/CFP/196. Frammento di orlo e vasca. Stesso vaso del campione precedente. 3. NR98/PB/5050/CFP/19. Ampio frammento di orlo e vasca con incluso un piede. Diam. cm 10. Superficie esterna non trattata, 5 YR 6/6 reddish yellow. Vernice rossa sull orlo e sulla superficie interna, 2.5 YR 4/8 red. Argilla: nucleo grigio chiaro 2.5 YR 6/1 reddish gray; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 9. NR01/PD/5218/CFP/100. Frammento di orlo e vasca. Dilavato. Superfici apparentemente non trattate: int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: nucleo grigio chiaro 2.5 YR 5/1 reddish gray; int./est. chiaro 2.5 YR 5/1; int./est. reddish gray. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 10. NR99/PC/5130/CFP/72. Frammento di orlo e vasca con attacco di un piede. Diam. cm 14. Dilavato. Superfici apparentemente non trattate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/1 reddish gray. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 4. NR99/PC/5149/CFP/1. Ampia parte di orlo e vasca con incluso un piede, ricomposta da quattro frammenti. Diam. cm 11. Superficie esterna non trattata, 5 YR 6/8 reddish yellow. Vernice rossa evanida sull orlo e sulla 11. NR03/PF/5416/CFP/32. Frammento di vasca con incluso un piede. Verosimilmente stesso vaso del campione precedente. Dilavato. Superfici apparentemente non

77 170 Massimo Botto trattate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/1 reddish gray. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 12. NR05/PG/11144/CFP/40. Frammento di orlo e vasca con attacco di un piede. Diam. cm 14. Dilavato. Superfici non trattate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/1 reddish gray. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 13. NR98/PB/5052/CFP/4. Fig. 21. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 22. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 14. NR99/PC/5134/CFP/ Fig. 21. Ampia parte di orlo e vasca ricomposta da due frammenti. Diam. cm 22. Superfici con ingubbiatura chiara, 10 YR 8/4 very pale brown. Argilla: nucleo grigio chiaro 2.5 YR 5/1 reddish gray; int./est. 10 YR 8/4 very pale brown. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 15. NR00/PD/5239/CFP/3. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 20. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 16. NR99/PC/5148/CFP/2. Fig. 21. Frammento di orlo e vasca. Superfici non trattate, 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. Fig NR01/PD/5218/CFP/11. Fig. 21. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 22. Superfici con ingubbiatura chiara, 10 YR 8/2 very pale brown. Argilla: nucleo grigio chiaro, 2.5 YR 6/1 reddish gray; int./est. 2.5 YR 7/8 light red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 18. NR98/PB/5043/CFP/29. Frammento di orlo e vasca. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 19. NR99/PC/5134/CFP/117. Ampia parte di orlo e vasca ricomposta da due frammenti. Diam. cm 24. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 20. NR06/PH/11632/CFP/4. Fig. 21. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 20. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 21. NR05/PI/5315/CFP/37. Frammento di orlo e vasca. Orlo e superficie esterna abrasi. Superficie interna non trattata, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 22. NR01/PD/5217/CFP/4. Frammento di vasca con incluso un piede. Superficie interna annerita. Superficie esterna non trattata, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 2.5

78 YR 5/8 red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 23. NR01/PD/5282/CFP/39. Frammento di vasca con incluso un piede. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/4 reddish brown. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 24. NR01/PD/5217/CFP/19. Frammento di vasca con incluso un piede. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 25. NR00/PD/5183/CFP/292. Piede. Superfici non trattate, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 26. NR05/PI/5323/CFP/5. Frammento di vasca con incluso un piede. Superfici non trattate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi bianchi e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 171

79 172 Massimo Botto 4. Ad at ta m e n t i d i f o r m e g r e c h e: skyphoi e kotylai L adattamento 305 di forme greche per bere all interno del mondo fenicio è uno dei temi più dibattuti fra gli specialisti del settore, soprattutto per i risvolti storici e sociali che sottintendono il fenomeno. Il vaso greco che vanta maggiore fortuna nel panorama fenicio è sicuramente lo skyphos, mentre molto limitati risultano gli adattamenti della kotyle, l altra forma potoria ellenica di grande diffusione nell antichità. Focalizzando l analisi sulle colonie del Mediterraneo centro-occidentale 306, si deve sottolineare come tali problematiche siano state affrontate per la prima volta in modo approfondito a cavallo degli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso in una serie di studi incentrati sui materiali provenienti da Sulcis, Cartagine e Toscanos 307. Tuttavia è solo grazie alla sistematizzazione dell intera documentazione disponibile ad opera di Christoph Briese e Roald Docter 308, che si è potuta avere una visone completa dell ampiezza e articolazione del fenomeno, che investe ampie aree del mondo coloniale, da Malta alla Sicilia, dal Nord-Africa alla Sardegna, alla Penisola Iberica 309. Al momento non si hanno indicazioni di skyphoi fenici nelle Baleari, ma le attestazioni di questo tipo di vaso si sono notevolmente incrementate con gli scavi di Cartagine 310 e non mancano nuove segnalazioni dall Andalusia orientale 311 così come dalla Sardegna grazie ai recenti rinvenimenti di Monte Sirai 312 e del Nuraghe Sirai 313. Riguardo alla cronologia, ci sembrano senza dubbio ragionevoli le osservazioni di Briese e Docter, che collocano la maggioranza delle elaborazioni nell ambito del VII sec., anche se le più antiche attestazioni di Cartagine 314, Sulcis 315 e Tosca- 305 Per l utilizzo di questo termine per le forme ceramiche trattate di seguito cfr. Br i e s e, Do c t e r 1998, 174 e Per il Levante e Cipro cfr. Co l d s t r e a m, Bi k a i 1988, 37; Br i e s e 2000 e Co l d s t r e a m 2006, Cfr. rispettivamente Be r n a r d i n i 1988, 76-89; Ve g a s 1989, 241; Ro u i l l a r d Cfr. Br i e s e, Do c t e r 1992 successivamente ampliato e aggiornato da Br i e s e, Do c t e r La documentazione con relativa bibliografia è raccolta negli studi citati alla nota precedente. 310 Vegas 1999a, , Form 11; Peserico 2007, (Red Slip) e (Bichrome Ware). 311 Nú ñ e z 1999 (Cerro del Villar). 312 Ba l z a n o 1999, , Forma Pe r r a 2005b, 188, fig. 8, a-b. 314 Ve g a s 2000a, fig. 4, Oltre agli studi di Be r n a r d i n i 1988 e Be r n a r d i n i 2000, 54-55, si veda il recente e approfondito contributo di Re n d e l i 2005b, nos 316 riportano l origine del fenomeno nell ambito dell avanzato VIII secolo, avvalorando il pensiero di Paolo Bernardini che osserva come la presenza di importazioni greche sia parte imprescindibile di quel complesso milieu culturale che dà origine, nelle botteghe fenicie, alla coeva e parallela produzione di imitazioni 317. Infine, per quel che concerne le produzioni seriori, si ritiene che la popolarità di tale moda debba esaurirsi con i primi decenni del VI sec., anche se la documentazione di Cartagine conferma sporadiche elaborazioni nell ambito del V sec Passando ad esaminare i materiali di Nora, si deve osservare che lo stato di grave frammentarietà dei reperti non sempre permette attribuzioni puntuali, come rilevato anche per altri contesti di abitato della Sardegna quali Sant Antioco e Monte Sirai 319. Una delle poche eccezioni al riguardo è rappresentata dallo skyphos n. 1 (n. cat. 1, con disegno), di cui si conserva l orlo e un ampia porzione della vasca con parte di una delle due anse. Colpisce la vivacità dei colori, che permette una fedele lettura della decorazione. Va subito osservato che per forma, dimensioni, tipo di impasto e trattamento delle superfici il nostro esemplare si accomuna alle produzioni cartaginesi 320. Riguardo allo schema decorativo, i confronti più diretti si hanno con gli skyphoi del Tipo I.1A-B della metropoli nord-africana 321, anche se sono individuabili elementi distintivi che arricchiscono il repertorio sino ad oggi conosciuto. Per esempio, il vaso norense presenta l orlo con verniciatura rossa sulla superficie esterna: il dato è in contrasto con quanto sappiamo dei reperti cartaginesi, in cui l orlo o non risulta decorato (sottotipo 1A), oppure è ingubbiato su tutte e due le superfici (sottotipo 1B). Inoltre, la zona all altezza delle anse è decorata in grigio con il classico motivo della linea spezzata 322, mentre li- 316 Briese, Do c t e r 1998, Bernardini 2000, nota Briese, Do c t e r 1998, Cfr. rispettivamente Be r n a r d i n i 1988, 78 e Ba l z a n o 1999, Briese, Do c t e r 1998, 188 (Forma Cartago I). 321 Briese, Docter 1998, Per forma e tipo di decorazione il nostro esemplare si avvicina anche al Tipo I.2 di Cartagine, ma per quest ultimo la decorazione nella zona delle anse è realizzata eccezionalmente in rosso. I vasi del Tipo I.2 si riferiscono a contesti seriori di VI e V secolo: cfr. Br i e s e, Do c t e r 1998, 189 e Questo motivo oltre a Cartagine è attestato a Sulcis, Mozia e Toscanos, come sottolineato da Br i e s e, Do c t e r 1998, 200. Per recenti acquisizioni da Monte Sirai e Tratalias cfr. rispettivamente Ba l z a n o 1999, 114 e Be r n a r d i n i 2006, fig. 22,3, in basso a sinistra.; per quelle dal Nuraghe Sirai cfr. supra nota

80 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 173 nee orizzontali dello stesso colore ne delimitano il campo sia sopra che sotto. I raffronti con le serie cartaginesi sono evidenti, ma anche in questo caso il nostro reperto si distingue dalla documentazione nord-africana per la serie di tre linee orizzontali tracciata sulla parte mediana della vasca e per il motivo a tremulo, che assume andamento quasi rettilineo sull ansa 323. In ogni caso, la forte assonanza dello skyphos norense con le produzioni cartaginesi è rimarcata dal confronto con la decorazione presente su una kotyle di fabbrica locale proveniente da una tomba scavata alla fine dell Ottocento 324. Estremamente ricca risulta infine la decorazione della parte inferiore del vaso, con due bande di vernice rossa alternate da una fascia non dipinta in tonalità arancio su cui corrono tre linee parallele di colore grigio. La composizione è completata da una larga linea di colore nero opaco, che si sovrappone alla banda mediana in rosso nella sua parte inferiore. Anche in questo caso i raffronti in ambito cartaginese risultano pertinenti, ma non del tutto identici. Una maggiore corrispondenza con l esemplare proveniente dall area P di Nora è ravvisabile, a nostro avviso, in due skyphoi rinvenuti negli scavi del Nuraghe Sirai e recentemente pubblicati. Riguardo al primo e più antico dei reperti sulcitani 325, i raffronti si riferiscono in particolare al profilo, al motivo ad onda orizzontale, che assume andamento rettilineo sull ansa, e alla scansione a bande di vernice rossa sulla pancia e sull orlo delimitate da linee orizzontali di colore bruno. Il secondo skyphos 326, differente nel profilo, si avvicina al vaso di Nora per il motivo a tre linee orizzontali sulla pancia e per l effetto cromatico dato dalla sovrapposizione della decorazione scura sulla superficie arancio. Rimanendo in ambito insulare si deve infine segnalare una certa corrispondenza con lo skyphos messo in luce nel Nuraghe Nurdòle di Orani, nella Sardegna settentrionale 327. In effetti anche questo vaso presenta una decorazione con alternanza di bande a vernice rossa e bande risparmiate. A nostro avviso, per i reperti sardi sopra citati sembra ipotizzabile un influenza derivata dai contatti con le produzioni cartaginesi e un inquadra Per i confronti cfr. Br i e s e, Do c t e r 1995, 47 (KA 86/95/12; KA 87/117/4); Ve g a s 1991, figg. 29, 56-58; 30, 102; Ve g a s 1999a, fig , fig. 42, 11; Pe s e r i c o 2007, 304, fig. 131, Cfr. Br i e s e, Do c t e r 1998, 201, fig. 19, d. 325 Pe r r a 2005b, 188, fig. 8, a. 326 Pe r r a 2005b, 188, fig. 8, b. 327 Ma d a u 1991, , fig. 1, d,e (disegno) e tav. XVII, 1 (foto a colori); Ma d a u 1997, 71, 247, n. 94. mento cronologico che va dalla metà alla fine del VII sec. Nel caso specifico di Nora, inoltre, la natura dell impasto fa propendere per un importazione dalla metropoli nord-africana. Il n. 2 (n. cat. 2, con disegno) è un prodotto di qualità nettamente inferiore rispetto al precedente, ma presenta nella parte conservata uno schema decorativo simile. Infatti, nella zona compresa fra le anse è riproposto in grigio il noto motivo a tremulo orizzontale, che prosegue sull ansa in modo quasi rettilineo. Il campo è delimitato superiormente da una linea dello stesso colore, mentre inferiormente sono almeno due le linee orizzontali che si distinguono, di cui una più larga dell altra. La parte inferiore della vasca è decorata con una banda di vernice rossa, mentre non è possibile stabilire il trattamento dell orlo andato disperso. Nel punto superiore del vaso si coglie al tatto un rialzo che indica come il passaggio tra orlo e vasca fosse nettamente scandito. Per questo vaso i confronti più prossimi possono essere indicati in esemplari da Monte Sirai 328 e dal Nuraghe Sirai 329 inquadrabili molto verosimilmente alla fine del VII sec., anche se non si intende escludere per il nostro esemplare una datazione agli inizi del secolo successivo. Il frammento di orlo e vasca n. 3 (n. cat. 3, con disegno), nella tipica argilla locale di timbro marrone-scuro presenta una banda di vernice rossa, sia interna che esterna, che decora l orlo e la parte superiore della spalla. Il passaggio fra orlo e spalla è caratterizzato da una doppia solcatura orizzontale che è documentata anche fra le produzioni cartaginesi 330. L orlo risulta estroflesso, basso e ingrossato nella parte interna, che presenta profilo convesso. Tali elementi suggeriscono per il nostro reperto un influsso formale del gruppo Thapsos, come a suo tempo sottolineato da Paolo Bernardini per i materiali di Sulcis 331 e recentemente constatato anche per i rinvenimenti dalla casa del lucernario di talco di Monte Sirai 332. Le stesse caratteristiche accomunano i nn. 4-8 (nn. cat. 4-6, 8, con disegno), anche se è riscontrabile un ampia variabilità sia nella morfologia sia nel trattamento delle superfici. Il n. 9 (n. cat. 9, con disegno) presentando orlo più appiattito e alto rispetto ai precedenti campioni introduce la serie successiva. Quest ultima, per le caratteristiche sopra indicate, si avvicina alle produzioni euboiche, tenendo ancora una volta in con- 328 Ba l z a n o 1999, , fig. 32, Pe r r a 2005b, fig. 8, b. 330 Br i e s e, Do c t e r 1998, 209, cat. n. 93, fig. 15, a. 331 Be r n a r d i n i 1988, 81-82, figg. 2, b-d; 3a. 332 Ba l z a n o 1999, 113, fig. 32, 287.

81 174 Massimo Botto siderazione le puntualizzazioni di Paolo Bernardini 333. Anche per tale gruppo di reperti la variabilità morfologica è ampia. Si distinguono due serie: la prima relativa ai nn (nn. cat , con disegno) con orli alti e appiattiti internamente, talvolta caratterizzati da uno stacco netto all attacco con la spalla; la seconda serie, nn (n. cat. 18, con disegno) con orli più bassi e sottili; il n. 23, infine, presenta orlo alto e sottile. Il repertorio degli orli si conclude con i frammenti nn (n. cat. 24, con disegno), appartenenti a skyphoi di dimensioni ridotte, che trovano i più diretti confronti nel repertorio di Toscanos 334. Per tutti questi vasi non è possibile proporre una datazione puntuale. Essi si scaglionano, molto verosimilmente, nel corso del VII sec., con possibilità per alcuni di un attardamento agli inizi del secolo successivo 335. I nn (nn. cat , con disegno) sono gli unici frammenti di vasca in cui si conserva integralmente l ansa. Mentre il secondo non presenta alcun trattamento delle superfici, il primo è di grande interesse perché si caratterizza per una politura delle superfici esterne che in cottura ha dato esiti evidentemente non desiderati, data l anomalia della tonalità in bruno. Che questo tipo di colorazione sia accidentale e non risponda alla volontà del ceramista è confermato dal fatto che la decorazione in grigio scuro, con due linee orizzontali di cui una attraversa tutta la parte esterna dell ansa, è poco visibile. L impasto e la superficie interna di colore marrone-rossiccio indicano che si tratta di un prodotto locale. L ansa n. 28, che per la sezione circolare, le dimensioni e l andamento orizzontale dovrebbe fare parte molto verosimilmente di uno skyphos, è stata selezionata per il particolare trattamento delle superfici, con un ingubbiatura rosso scuro di ottima fattura. Il dato è di grande interesse, dal momento che una produzione in Red Slip di skyphoi è ben documentata a Toscanos, ma è estremamente limitata nel Mediterraneo centrale, dove comunque rimane incerto se dovesse riguardare anche le anse del vaso 336. Sulla base di questi elementi si potrebbe ipotizzare una linea di contatti fra l Andalusia mediterranea e Nora anche per quel che concerne questa tipologia ceramica 337. Fra i materiali recuperati nell area P di Nora è stato possibile isolare tre fondi di skyphoi: per i primi due (nn. 30, 32), non documentabili, il riconoscimento è stato possibile grazie all associazione in strato con altri frammenti riconducibili alla forma in questione e appartenenti per tipo di impasto, cottura e trattamento delle superfici allo stesso vaso. Del n. 33 (n. cat. 33, con disegno), invece, con superficie esterna dipinta in rosso, si conserva una parte più ampia che ne permette un corretto inquadramento. Come accennato in precedenza, fra gli adattamenti di forme greche troviamo a Nora anche la kotyle. I frammenti individuati sono pochi e di qualità scadente (cf. nn ). Fra essi si distingue per accuratezza di esecuzione il n. 78 (n. cat. 78, con disegno), che per forma, dimensioni, argilla e decorazione, almeno per la parte conservata, si avvicina notevolmente ad un esemplare da Cartagine citato in precedenza 338 e che potrebbe quindi essere un importazione dalla metropoli nord-africana. Il numero non trascurabile di frammenti relativi ad adattamenti di skyphoi e kotylai rinvenuti negli scavi sotto il foro romano di Nora contribuirà senza dubbio ad ampliare il dibattito in corso sulla natura di tale documentazione nelle colonie fenicie del Mediterraneo centro-occidentale 339. In questa sede non è possibile affrontare tale affascinante problematica, che potrà essere analizzata in modo esaustivo solo dopo una ponderata valutazione dell insieme della documentazione norense, comprese le importazioni. 333 Bernardini 1988, 82, fig. 3, b-d. 334 Br i e s e, Do c t e r 1998, 206, cat. nn. 52 e 58, fig. 10, a; n. 66, fig. 11, e (diam. 10 cm). 335 Per l inquadramento cronologico di ogni singolo frammento cfr. catalogo. 336 Br i e s e, Do c t e r 1998, 183, fig. 10 (Toscanos, tipo I.5); 191 (Cartagine, Tipo I.5). Per la metropoli nord-africana cfr. inoltre Pe s e r i c o 2007, , fig Per tali problematiche cfr. Bo t t o 2000b. 338 Cfr. supra nota Per differenti approcci al problema cfr. Bo a r d m a n 2004 e Co l d s t r e a m 2006.

82 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 175 Catalogo 1. Skyphoi 1. NR04/PG/11122/CFP/7. Fig. 22; tav. IX, 1. Ampio frammento di orlo e vasca, con inclusa parte di una delle anse. Diam. cm 17. Evidenti tracce di steccatura su tutta la parte superiore della superficie interna, 2.5 YR 6/8 light red. Decorazione esterna: orlo totalmente ricoperto da vernice rossa 10 R 4/8 red; sulla vasca, bande risparmiate dello stesso colore della superficie interna, 2.5 YR 6/8 light red, alternate a bande di vernice rossa, 10 R 5/8 red. La banda risparmiata che si trova all altezza delle anse è decorata superiormente da una linea orizzontale e inferiormente da tre linee parallele di colore grigio che ne delimitano il campo, 2.5 YR 3/1 dark reddish gray; stessa tonalità per il motivo ondulato a tremuli che investe la parete e si prolunga sull ansa con andamento quasi rettilineo. Sulla banda risparmiata inferiore, ripresa del motivo a 3 linee orizzontali di colore grigio sormontato da una linea più spessa di colore nero opaco, 2.5 YR 2.5/1 reddish black. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà - seconda metà del VII sec. 2. NR98/PB/5050/CFP/39. Fig. 22; tav. IX, 2. Frammento di vasca con inclusa parte di una delle anse. Diam. max cm 16. Superficie interna non trattata, 5 YR 5/6 yellowish red. Superficie esterna, 5 YR 5/6 yellowish red, decorata da una banda di vernice rossa evanida fra l ansa e il fondo, 2.5 YR 4/8 red. Linee orizzontali di colore grigio a delimitare il campo sopra e sotto l ansa, 2.5 YR 3/1 dark reddish gray; stessa tonalità per il motivo ondulato a tremuli che investe la parete e si prolunga sull ansa con andamento quasi rettilineo, 2.5 YR 3/1 dark reddish gray. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine del VII - inizi VI sec. 3. NR00/PD/5223/CFP/33. Fig. 22; tav. IX, 3. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa, 10 R 4/8 red: internamente dal bordo per cm 1,6 ed esternamente per cm 2; int./est. 2.5 YR 5/6 red. Doppia solcatura orizzontale realizzata prima della cottura sulla parte inferiore dell orlo e sulla spalla. Argilla: nucleo grigio chiaro GLEY 1, 7/1 light gray; int./est. 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 4. NR00/PD/5168/CFP/87. Fig. 23. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 15. Banda di vernice rossa evanida, Fig. 22

83 176 Massimo Botto 2.5 YR 4/8 red: internamente dal bordo per cm 1,6; int./ est. 5 YR 6/8 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 5. NR04/PG/11052/CFP/ Fig. 23. Ampia parte di orlo e vasca ricomposta da due frammenti. Si tratta dello stesso vaso del campione successivo. Diam. cm 16. Segno inciso sull orlo dopo la cottura. Banda di vernice rossa evanida, 10 R 4/8 red: internamente dal bordo per cm 2,2 ed esternamente per mm 2; int./est. 5 YR 6/8 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 6. NR00/PD/5183/CFP/196. Fig. 23. Frammento di orlo e vasca. Stesso vaso del campione successivo. Diam. cm 16,5. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII - inizi VI sec. 7. NR00/PD/5183/CFP/274. Frammento di ansa orizzontale. Stesso vaso del campione precedente. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII - inizi VI sec. 8. NR01/PD/5218/CFP/92. Fig. 23. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 15,6. Evidenti segni di steccatura sulla superficie esterna al di sotto dell orlo e tracce di bruciato. Banda di vernice rossa evanida, 10 R 5/8 red: internamente dal bordo per cm 1,6 ed esternamente per cm 1,5; int. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 9. NR00/PD/5238/CFP/25. Fig. 23. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa evanida, 10 R 5/8 red: internamente dal bordo per cm 1,6 ed esternamente per cm 1,2; int./est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/4 light reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 10. NR00/PD/5235/CFP/19. Fig. 24. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 17,6. Banda di vernice rossa evanida, 10 R 4/8 red: internamente dal bordo per cm 1,1 ed esternamente per cm 0,5 ma la superficie è abrasa; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensio- Fig. 23

84 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 177 ni. VII sec. 11. NR01/PD/5294/CFP/25. Fig. 24. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 15. Tracce di vernice rossa evanida, 2.5 YR 4/8 red: internamente dal bordo per mm 5 ed esternamente per cm 2,1; int./est. 5 YR 6/8 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 12. NR06/PH/11500/CFP/14. Fig. 24. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 18. Superficie interna non trattata, 7.5 YR 6/3 light brown. Superficie esterna decorata da una banda di vernice marrone sull orlo e sulla spalla, 7.5 YR 5/3 brown, delimitata da una linea orizzontale di vernice di colore nero opaco, 2.5 YR 3/1 dark reddish gray; superficie risparmiata, 7.5 YR 6/3 light brown. Incrostazioni e tracce di bruciato. Argilla: 7/5 YR 4/4 brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. VII sec. 13. NR01/PD/5282/CFP/143. Fig. 24. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 16. Superficie interna non trattata, 5 YR 6/8 reddish yellow. Superficie esterna decorata da una banda di vernice rossa evanida sull orlo, 2.5 YR 5/8 red; superficie risparmiata, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. VII sec. 14. NR00/PE/5608/CFP/1. Frammento di orlo e vasca. Orlo decorato internamente ed esternamente con vernice rossa evanida, 2,5 YR 5/8 red; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 15. NR00/PD/5168/CFP/140. Frammento di orlo decorato esternamente ed internamente per mm 5 con vernice rossa, 10 R 4/8 red; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 16. NR99/PC/5134/CFP/134. Frammento di orlo e vasca. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 17. NR01/PD/5282/CFP/154. Frammento di orlo e vasca. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 18. NR00/PD/5183/CFP/197. Fig. 25. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 16. Superficie interna non trattata, 5 Fig. 24

85 178 Massimo Botto YR 6/8 reddish yellow. Superficie esterna totalmente ricoperta di vernice rossa, 10 R 4/8 red. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 19. NR01/PD/5282/CFP/121. Frammento di orlo e vasca. Orlo decorato sia internamente che esternamente con vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 20. NR01/PD/5282/CFP/143. Frammento di orlo e vasca. Orlo decorato esternamente con vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 21. NR01/PD/5282/CFP/145. Frammento di orlo e vasca. Orlo decorato esternamente con vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 22. NR01/PD/5282/CFP/117. Frammento di orlo e vasca. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 23. NR00/PD/5183/CFP/270. Frammento di orlo e vasca. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 24. NR04/PG/11083/CFP/2. Fig. 25. Frammento di orlo e vasca. Diam. cm 11. Banda di vernice rossa evanida, 10 R 5/8 red: internamente dal bordo per cm 1,5 ed esternamente per tutta la parte conservata; int./est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/4 light reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 25. NR01/PD/5282/CFP/152. Frammento di orlo e vasca. Self slip chiara, 10 YR 8/3 very pale brown. Argilla: 2.5 YR 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VII sec. 26. NR01/PD/5218/CFP/88. Fig. 25; tav. IX, 26. Frammento di vasca con inclusa un ansa. Diam. max cm 15. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 5/8 red. Superficie lucidata di colore bruno, 7.5 YR 4/3 brown; linea di colore grigio che dalla parete corre sull ansa, 2.5 YR 3/1 dark reddish gray; linea orizzontale dello stesso colore sotto l ansa. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII sec. 27. NR00/PD/5223/CFP/34. Fig. 25; tav. IX, 27. Frammento di vasca con inclusa un ansa. Diam. max cm 17. Superfici non trattate, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII - inizi VI sec. Fig. 25

86 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR01/PD/5282/CFP/107. Frammento di ansa, Superficie con ingubbiatura rossa, 10 R 4/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII sec. 29. NR06/PM/12514/CFP/8. Frammento di vasca con ampia parte di ansa. Superficie esterna non trattata, 2.5 YR 7/6 light red. Superficie interna della vasca dipinta di vernice rossa evanida, 10 R 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 7/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Stesso vaso del campione successivo. Seconda metà del VII sec. 30. NR06/PM/12514/CFP/10. Frammento di vasca e fondo. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/6 light red. Argilla: 2.5 YR 7/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Stesso vaso del campione precedente. Seconda metà del VII sec. 31. NR01/PD/5289/CFP/59. Frammento di vasca, parte inferiore dell orlo e attacco d ansa. Stesso vaso del campione successivo. Superfici non trattate, 2.5 YR 7/6 light red. Argilla: 2.5 YR 7/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII sec. 32. NR01/PD/5289/CFP/60. Frammento di fondo e vasca. Stesso vaso del campione precedente. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 7/6 light red. Superficie esterna decorata da vernice rossa evanida anche sul fondo, 10 R 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 7/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà del VII sec. 33. NR01/PD/5290/CFP/39. Frammento di fondo e vasca. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 5/6 red. Superficie esterna decorata con vernice rossa sulla vasca, 2.5 YR 4/8 red; fondo non trattato, 2.5 YR 5/6 red. Argilla: nucleo grigio scuro GLEY 1 4/1 dark gray; int./est. 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 34. NR01/PD/5282/CFP/146. Frammento di orlo e vasca. Orlo decorato esternamente da vernice rossa evanida, 2,5 YR 5/8 red. VII sec. 35. NR00/PD/5215/CFP/86. Frammento di orlo e vasca. Orlo decorato internamente da vernice rossa evanida, 2,5 YR 5/8 red. VII sec. 36. NR06/PM/5364/CFP/1. Frammento di vasca con parte di ansa. Superfice esterna decorata sotto l ansa verosimilmente da una banda di vernice rossa, 2.5 YR 4/8 red. 37. NR01/PD/5218/CFP/23. Frammento di orlo decorato da vernice rossa, 10 R 4/8 red. VII sec. 38. NR01/PD/5218/CFP/28. Frammento di vasca con arena decorato esternamente sopra la carena da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Stesso vaso del precedente. VII sec. 39. NR02/PF/5943/CFP/6. Frammento di vasca decorato da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Stesso vaso del successivo VII sec. 40. NR02/PF/5943/CFP/7. Frammento di vasca decorato da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Stesso vaso del precedente VII sec. 41. NR01/PD/5291/CFP/29. Frammento di vasca carenata con attacco d ansa. VII sec. 42. NR00/PD/5183/CFP/297. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Stesso vaso del successivo. VII sec. 43. NR00/PD/5183/CFP/298. Frammento di orlo. Superficie esterna decorata da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Stesso vaso del precedente. VII sec. 44. NR00/PD/5165/CFP/70. Frammento di vasca con parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 45. NR00/PD/5183/CFP/271. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 46. NR00/PD/5183/CFP/272. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 47. NR00/PD/5183/CFP/273. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 48. NR01/PD/5218/CFP/115. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 49. NR05/PG/11266/CFP/3. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 50. NR01/PD/5218/CFP/101. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. VII sec. 51. NR00/PE/5600/CFP/6. Frammento di vasca. Superficie esterna decorata da una linea di colore nero opaco. VII sec. 52. NR00/PE/5600/CFP/7. Frammento di vasca e attacco d ansa. VII sec. 53. NR00/PE/5600/CFP/9. Frammento di vasca e attacco d ansa. Superficie esterna decorata da una linea di colore nero opaco sotto l ansa. VII sec. 54. NR01/PD/5218/CFP/92. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. VII sec. 55. NR00/PD/5215/CFP/84. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. VII sec. 56. NR05/PG/11266/CFP/10. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 57. NR03/PF/5416/CFP/62. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. VII sec.

87 180 Massimo Botto 58. NR01/PD/5284/CFP/36. Frammento di ansa. Superfici non trattate. VII sec. 59. NR01/PD/5218/CFP/117. Frammento di ansa. Superfici con leggera ingubbiatura chiara. VII sec. 60. NR00/PD/5168/CFP/109. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 61. NR05/PG/11257/CFP/1. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 62. NR01/PD/5218/CFP/116. Due frammenti di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 63. NR01/PD/5218/CFP/169. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 64. NR01/PD/5283/CFP/10. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 65. NR03/PF/5424/CFP/98. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 66. NR06/PM/5395/CFP/5. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 67. NR01/PF/5721/CFP/23. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 68. NR05/PG/11266/CFP/13. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 69. NR04/PF/5534/CFP/5. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 70. NR00/PD/5215/CFP/85. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 71. NR01/PD/5282/CFP/36. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Stesso vaso del successivo. Seconda metà VII - inizi VI sec. 72. NR01/PD/5282/CFP/29. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Stesso vaso del precedente. Seconda metà VII - inizi VI sec. 73. NR06/PH/11684/CFP/5. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 74. NR01/PD/5284/CFP/37. Frammento di vasca con parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 75. NR04/PG/11052/CFP/18. Frammento di vasca con parte di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. a.c 76. NR00/PD/5168/CFP/21. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 77. NR99/PC/5149/CFP/78. Frammento di ansa. Superfici non trattate. Seconda metà VII - inizi VI sec. 2. Kotylai 78. NR04/PG/11086/CFP/2. Tav. IX, 78. Frammento di orlo e vasca con attacco d ansa. Diam. cm 11,4. Superficie interna con self slip chiara 7.5 YR 8/6 reddish yellow. Superficie esterna con stesso tipo di trattamento e decorazione con due linee orizzontali di colore grigio sotto l ansa, 7.5 YR 4/1 dark gray; una linea della stessa tonalità dalla vasca si allunga sull ansa. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. VII sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 79. NR06/PH/11649/CFP/14. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. Stesso vaso del successivo. VII sec. 80. NR06/PH/11649/CFP/ Due frammenti di ansa. Superfici non trattate. Stesso vaso del precedente. VII sec. 81. NR99/PC/5139/CFP/9. Frammento di vasca e parte di ansa. Superfici non trattate. VII sec.

88 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Ci o t o l e a n s at e Le ciotole con corpo globulare e anse verticali impostate sull orlo ingrossato internamente sono una tipologia di assoluto interesse, perché sino a poco tempo fa completamente sconosciuta in Sardegna 340. Solo di recente, infatti, è stata data segnalazione di questi vasi fra i materiali fenici rinvenuti in una ricognizione effettuata nell abitato e in prossimità del nuraghe di Sirimagus, località distante solo pochi chilometri in linea d aria dalla colonia di Monte Sirai 341. Per la lavorazione al tornio e per il fatto di non rientrare nel ricco repertorio della ceramica nuragica 342, la loro appartenenza al mondo fenicio è sembrata sin dall inizio l unica possibile, malgrado l assenza di confronti in ambito insulare. Tale lacuna, come vedremo, è stata colmata grazie ai rinvenimenti effettuati a Nora. Un altro dato su cui riflettere è che vasi simili a quelli qui esaminati sono presenti negli insediamenti andalusi. Il confronto a nostro avviso più stringente riguarda un esemplare in ceramica grigia rinvenuto ad Alarcón, il centro satellite dell importante colonia di Toscanos 343. Il fatto che tale tipologia venga riprodotta in questa problematica classe ceramica, il cui patrimonio formale e decorativo si ispira in gran parte a produzioni del Bronzo Finale andaluso realizzate però al tornio veloce 344, è indice di dinamiche economiche e interazioni culturali particolarmente forti fra l elemento fenicio e quello indigeno 345. Va comunque ribadito che la forma è poco diffusa nel repertorio della ceramica grigia orientalizzante della Spagna meridionale, come sottolineato nelle pubblicazioni che più direttamente si sono occupate di tale problematica. Essa corrisponde infatti alla Forma 11 di Antonio Caro Bellido 346 e alla II E della classificazione proposta per il Basso Guadalquivir 347. Da questi studi si evince che il tipo, a dispetto delle limitate attestazioni, presenta un ampia variabilità riguardo alla tecnica (a mano, tornio lento, tornio veloce), alla classe (ceramica dipinta, comune, grigia) e alla morfologia. Quest ultima, che risente senz altro di sviluppi regionali, presenta sostanzialmente due varianti: una con corpo globulare/ovoidale e orlo ingrossato talvolta rivolto internamente, l altra con corpo leggermente carenato e orlo svasato a sezione triangolare. L alto indice di variabilità si riflette anche nella terminologia, dal momento che nelle pubblicazioni scientifiche questi recipienti sono indicati come cuencos con doble asa, cuencos/ cazuelas con asa de espuerta, espeuertas, escudillas de borde moldurado, ecc... Le dimensioni, che variano generalmente fra un tipo più piccolo di cm e un tipo più grande di cm , non permettono di inserire questi vasi fra le coppe (cuencos), per cui si è preferito in italiano inquadrare la forma fra le ciotole, che sono contenitori più grandi rispetto alle coppe e che, come vedremo di seguito, presentano una funzione in ambito domestico differente. Come osservato, la prima variante è quella che maggiormente si avvicina agli esemplari rinvenuti in Sardegna, ed è prevalentemente attestata nella produzione a mano di Setefilla 349, nella ceramica comune 350 e soprattutto in quella grigia. Il fuoco di irradiazione di quest ultima sembra incentrato nell Andalusia orientale, da dove si diffonde nell Andalusia atlantica (Alhonoz, Mesas de Asta 351 ) e nella provincia di Alicante, a Peña Negra de Crevillente. In tale centro, infatti, le analisi effet- 340 Per molte delle informazioni legate a questa tipologia ceramica sono grato ai colleghi e amici M. Belén, S. Finocchi e J.I. Vallejo, che ringrazio di cuore. 341 Fi n o c c h i 2005a, 79-80, tav. XXII, d; Fi n o c c h i 2005c, 247, fig. 19. In questi studi il vaso è stato erroneamente interpretato come situla, forma chiusa prevalentemente utilizzata per raccogliere l acqua nei pozzi. Al riguardo cfr. Ba rt o l o n i 1990, 44-45, fig. 6, tav. V, 3 e Ve c c h i o 2002, tipi , tav Il nostro recipiente non rientra nell esaustiva tipologia relativa ai materiali editi pubblicata da Ca m p u s, Le o n e l l i Ma a s s-lindemann 2000c, 159, fig. 4a = Ma a s s-linde- m a n n 2002, 202, tav. 12, Sulla ceramica grigia oltre i contributi di Ma a s s-linde- m a n n citati alla nota precedente, cfr. Va l l e j o Sá n c h e z 2005 e 2006, con ampia bibl. 345 Al riguardo cfr. le osservazioni di Au b e t et al. 1999, Caro Bellido 1989, Ma n c e b o Dá va l o s 1994, 357, fig Tale statistica si basa sulla trentina di contenitori provenienti dal Cerro del Villar, per i quali cfr. Au b e t et al. 1999, , grafico 10. Gli esemplari rinvenuti in Sardegna sembrano al momento attestarsi sulla dimensione più piccola. 349 Tutta la bibliografia al riguardo proveniente sia dall abitato sia dalla necropoli (tumuli A e B) è stata raccolta da Ca r o Be l l i d o 1989, Come noto si è molto discusso fra gli specialisti se gli esemplari di Setefilla fossero al tornio lento oppure a mano. Recentemente M.E. Aubet, una degli archeologi che ha scavato il sito, propende per la seconda soluzione: Au b e t et al. 1999, Per attestazioni da Toscanos in questa classe cfr. Maa s s-lindemann 1982, 50, tav. 8, 223. Dal centro di La Plancha, noto per un importante atelier ceramico, provengono numerosi frammenti di cazuelas con asqs verticales : Ma r t í n Co r d o b a, Ra m í r e z Sá n c h e z, Recio Ruiz 2006, 271, fig Ma n c e b o Dá va l o s 1994, 357; Ca r o Be l l i d o 1989, 99, nota 17.

89 182 Massimo Botto tuate sugli impasti indicano una provenienza della ceramica grigia dal litorale di Malaga 352. Caro Bellido, infine, cita esemplari presenti in area ampuritana verosimilmente a seguito degli intensi scambi avviati dai Fenici dell Andalusia mediterranea con le comunità locali 353. In effetti, come sopra indicato, l area di Malaga sembra essere il centro irradiatore delle ciotole ansate, dal momento che proprio in questa regione si hanno le attestazioni più numerose che coprono il VII e quasi tutto il VI sec., almeno a giudicare dai rinvenimenti del Cerro del Villar 354. Queste valutazioni sono confermate dall analisi della variante carenata con orlo svasato a sezione triangolare, che risulta prodotta prevalentemente in ceramica dipinta realizzata al tornio veloce. Come noto, tale produzione appare ben documentata fra i centri del río Vélez e della Baia di Malaga. La più antica attestazione al riguardo proviene infatti da strati della metà circa dell VIII sec. scavati a Toscanos 355. Ma è il Cerro del Villar che ha restituito la più ampia selezione di reperti, che uniti a quelli di Malaga coprono il VII e il VI sec Fra le comunità indigene, invece, spiccano i rinvenimenti di Acinipo, Cerro de la Mora e Pinos Puente 357. Analogamente a quanto osservato per la ceramica grigia, quindi, anche quella dipinta si diffuse dall Andalusia orientale a quella atlantica e alla provincia di Alicante, con rinvenimenti a Peña Negra e Saladares 358. Evidentemente le due varianti sopra analizzate dovevano avere forme di utilizzo similari se non addirittura complementari. Infatti, i recipienti carenati con orlo svasato sembrano destinati a contenere liquidi, mentre quelli con orlo ingrossato rientrante dovevano conservare alimenti solidi. In via ipotetica si potrebbe pensare che questi ultimi erano utilizzati per cereali e legumi, mentre i primi per tenere in ammollo questo genere di alimenti prima di essere cucinati. Si tratterebbe quindi di contenitori di ambito domestico impiegati quotidianamente, dal momento che la dieta delle comunità antiche si basava su cibi i cui principali ingredienti dovevano 352 Go n z á l e z Pr at s 1983, 159 (tipo B7, escudilla de borde moldurado). 353 Caro Bellido 1989, Ar r i b a s, Art e a g a 1975, 77, tav. XVII, 77. Per ulteriori attestazioni dal sito in questa classe ceramica cfr. Au b e t et al. 1999, 169, fig. 82, f. 355 Sc h u b a rt, Ni e m e y e r, Pe l l i c e r Cata l á n 1969, 56, tav. IX, Au b e t et al. 1999, , con bibl. (espuertas). 357 Au b e t et al. 1999, 169, con bibl. 358 Au b e t et al. 1999, 169, con bibl. riguardare proprio cereali e legumi. Si ritiene comunque che questo tipo di vaso, grazie alla propria forma, potesse essere utilizzato in svariati modi nella sfera domestica, ma anche in quella industriale. Al riguardo, un caso alquanto indicativo è rappresentato dal noto atelier ceramico degli inizi del VI sec. messo in luce al Cerro del Villar 359. Gli archeologi che hanno condotto lo scavo ritengono infatti che alcuni degli utensili e dei vasi ivi rinvenuti, abitualmente utilizzati in ambito domestico, avessero una funzione specifica nei processi produttivi del laboratorio 360. Per le ciotole ansate si presenterebbe quindi una situazione analoga a quella dei bacini, la cui presenza nel IV e III sec. nei quartieri metallurgici e ceramici di Tharros e Cartagine ha fatto ipotizzare una funzione industriale alternativa a quella domestica 361. L origine della forma è argomento di discussione fra gli specialisti. Ne è stata proposta una dipendenza dalle tradizioni del Bronzo Medio del Basso Guadalquivir 362, ma questa ipotesi risulta poco convincente in ragione della labilità dei confronti. Possiamo invece affermare che la diffusione di questa tipologia in Andalusia nel periodo orientalizzante sia frutto di una profonda compenetrazione culturale fra mondo indigeno e comunità fenicie 363. Tali valutazioni trovano ulteriori conferme nella documentazione proveniente dalla Sardegna. Infatti, ai rinvenimenti di Sirimagus si devono ora aggiungere quelli dall area P di Nora. Per questi ultimi si sottolinea come il n. 1 (n. cat. 1, con disegno e foto), straordinariamente vicino da un punto di vista morfologico all esemplare di Alarcón sopra citato, presenti un ingubbiatura rosa pallido del tutto particolare. In effetti, gli altri esemplari (nn. cat. 2-5, con disegno e foto) hanno superfici non trattate, con argille nelle classiche tonalità nocciola caratteristiche degli insediamenti della Sardegna meridionale. La datazione proposta per questi reperti va dal VII al VI secolo avanzato e tiene conto sia della documentazione iberica sia della situazione storica generale. Il periodo indicato, infatti, precede l intervento cartaginese sull isola e la conseguente drastica riduzione delle potenzialità mercantili delle colonie fenicie. In definitiva, si può quindi affermare che le ciotole con orlo ingrossato internamente si inseriscono in quella 359 Barceló et al Si ringrazia Ana Delgado per il proficuo scambio di idee sull argomento. 361 Pe s e r i c o 1997, 77; Be l l e l l i, Botto 2002, Ca r o Be l l i d o 1989, 100, che cita il parere di M.E. Aubet in relazione alla ricca documentazione a mano di Setefilla. 363 Caro Bellido 1989, 101; Mancebo Dávalos 1994, 357.

90 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 183 linea di contatti fra la Sardegna e la Spagna meridionale da tempo conosciuta 364 e anche di recente ribadita dal rinvenimento nell abitato di Sulcis di un frammento di cuenco di ceramica cenerognola con incisioni di provenienza iberica 365. Fig. 26 Catalogo 1. NR99/PC/5158/CFP/1. Fig. 26. Frammento di ansa, orlo e parete. Diam. cm 26. Ingubbiatura rosa pallido evanida, 2.5 YR 8/3 pink; int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 7.5 YR 6/3 light brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII - terzo quarto del VI sec. 2. NR00/PD/5183/CFP/201. Frammento di ansa, orlo e parete. Superfici non trattate, int. 5 YR 6/4 light reddish brown; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII - terzo quarto del VI sec. 364 Bo t t o 2000b; Bo t t o ; Bo t t o 2005; Bo t t o 2007a, Ba rt o l o n i 2008, NR99/PC/5130/CFP/25. Frammento di ansa, orlo e parete. Tracce di bruciato all esterno. Superfici non trattate, int. 5 YR 6/6 reddish yellow; est. 5 YR 5/4 reddish brown. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclu-

91 184 Massimo Botto si chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII - terzo quarto del VI sec. 4. NR00/PD/5238/CFP/40. Frammento di ansa, orlo e parete. Superfici non trattate, int. 5 YR 6/4 light reddish brown; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII - terzo quarto del VI sec. 5. NR00/PD/5238/CFP/41. Frammento di ansa, orlo e parete. Tracce di bruciato all esterno. Superfici non trattate, int. 5 YR 5/4 reddish brown; est. 5 YR 4/2 dark reddish gray. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VII - terzo quarto del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 6. NR99/PC/5134/CFP/69. Frammento di ansa, orlo e parete. Superfici non trattate. 7. NR00/PD/5183/CFP/218. Frammento di orlo e parete. Superfici non trattate. Ampie tracce di bruciato.

92 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Br o c c h e 1. Brocche con orlo espanso Nel mondo fenicio questo tipo di brocca può essere considerato senza ombra di dubbio il recipiente funerario per eccellenza. Infatti, insieme alla brocca con orlo bilobato è universalmente presente nei contesti tombali sia della madrepatria sia delle colonie. Comunque, come vedremo meglio in seguito considerando gli aspetti funzionali del recipiente, la brocca con orlo espanso è attestata pure in abitato e tale diffusione ne autorizza una sua trattazione nell ambito della ceramica da mensa 366. Vista la sua ampia diffusione, il tipo è stato oggetto di studi approfonditi che ne hanno chiarito l evoluzione morfologica nel passaggio dalle coste levantine all estremo Occidente mediterraneo, indagando anche i differenti sviluppi regionali 367. A tali contributi si rimanda, quindi, per analisi di dettaglio, mentre verrà data di seguito segnalazione solo delle più recenti scoperte. In Oriente, per esempio, la documentazioni si è notevolmente arricchita negli ultimi anni grazie alla pubblicazione degli scavi delle necropoli di Tiro 368 e Achziv 369. Più complesso risulta il panorama in ambito occidentale, visto il procedere serrato delle indagini in tutte le regioni oggetto della diaspora fenicia. Nel Mediterraneo centrale, tralasciando per il momento la Sardegna, gli studi sui materiali provenienti dagli scavi in abitato di Cartagine oltre presentare le nuove scoperte forniscono un ampio aggiornamento bibliografico 370. In Marocco, spicca per importanza la documentazione di Lixus 371, mentre nella Penisola Iberica si deve senz altro segnalare l abbondanza di rinvenimenti dall insediamento del Castillo de Doña Blanca, purtroppo in larga misura inediti 372, e il recente riesame dei ricchi corredi della necropoli del Cerro San Cristóbal (Laurita) ad Almuñécar, in cui compaiono alcuni fra gli esemplari più interessanti e meglio datati grazie alla presenza di ceramica greca 373. Passando a Nora, le precedenti attestazioni riguardavano due esemplari, provenienti dalla necropoli ad incinerazione fenicia individuata dal Patroni agli inizi del secolo scorso, inquadrabili in base alla forma nella prima metà del VI sec Un ulteriore reperto, di cui si conserva unicamente l orlo, è stato individuato nelle recenti prospezioni condotte sull altura del Coltellazzo 375. Il materiale proveniente dagli strati sottostanti il foro romano risulta in pessime condizioni e fortemente frammentato vanificando qualsiasi tentativo di ricostruire l evoluzione locale del tipo e di proporre datazioni puntuali. Comunque, grazie ai numerosi rinvenimenti operati in passato lo sviluppo regionale della forma risulta ben documentato 376. Le attestazioni più antiche riguardano alcuni frammenti in Red Slip, che tranne per il n. 1 (n. cat. 1, con disegno), non sono documentabili viste le ridotte dimensioni. Presentano un ingubbiatura nella canonica tonalità in rosso scuro con diversi gradi di opacità e brillantezza a seconda dell accuratezza della politura delle superfici. Per questi reperti (nn. cat. 1, con disegno; nn. cat ) si propone una datazione entro la fine dell VIII sec. Tale inquadramento è puramente indicativo, dal momento che esemplari in Red Slip caratterizzano i più antichi esemplari di Portoscuso e Sulcis 377, mentre le produzioni seriori della sequenza stratigrafica del Cronicario, inquadrabili già nella prima metà del VII sec., presentano una decorazione policroma con predominanza delle tonalità rosso-brune, anche se non mancano i colori nero e bianco 378. Questo tipo di trattamento delle superfici è attestato anche su alcuni minuti frammenti relativi a parti di collo provenienti dall area P (nn. cat ), che si possono indicativamente collocare nello stesso arco 366 Pe s e r i c o 1996, 39 ed infra testo. 367 All interno del ricco panorama bibliografico risultano ancora fondamentali i contributi di Br i e s e 1985; Ch e l b i 1986 e Pe s e r i c o Nú ñ e z 2004b, Ma z a r 2003, passim; Ma z a r 2004, 43, figg Vegas 1999a, (Form 21) e Briese 2007, Be l é n et al. 2001, Ru i z Mat a 1993, 49, figg. 7-8; Ru i z Mat a, Pé r e z 1995, 56, fig. 18, tav. 4 b-d. Estremamente contenuta risulta al contrario la presenza di brocche con orlo espanso nei recenti scavi al Cerro del Villar, come sostenuto da Au b e t et al. 1999, 171, e a Sa Caleta, nelle Baleari, secondo Ra m ó n To r r e s 1999, 166 e Ra m ó n To r r e s 2007, Per una recente panoramica della forma in Spagna, cfr. Ma rt í n Ru i z 2004, 89, con bibl. 373 Pellicer Catalán 2007, Sulla necropoli fenicia di Nora e per la datazione dei reperti cfr. Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 23-25; Bo t t o 2007b, 124. Per l edizione delle brocche con orlo espanso cfr. To r e 1975b e Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i , Fi n o c c h i 2002b, fig Pe s e r i c o 1996, 92-95, , tav. VIII, cui adde Ba r- t o l o n i 1996, (Forma 16); Ba rt o l o n i 2000b, (Forma 16); Ba rt o l o n i 2004, 87-89; Gu i r g u i s 2004, Per le produzioni seriori dell isola cfr. Ba rt o l o n i 2000d, (Forma 26); Tr o n c h e t t i 1992b, 146; Me l c h i o r r i 2007, Per il primo di questi centri cfr. Be r n a r d i n i 2000, 29-37; per il capoluogo sulcitano cfr. Ba rt o l o n i 1990, 50-52, fig. 10 e Pe s e r i c o 1996, 93 (Periodo I). 378 Ba rt o l o n i 1990, 51-52, fig. 10, ; Pe s e r i c o 1996, (Periodo II); Be r n a r d i n i 2000, 41-43, fig. 7, 6-10.

93 186 Massimo Botto di tempo. In base a questi dati, quindi, la diffusione di brocche con orlo espanso in Red Slip sembrerebbe attestarsi in Sardegna su orizzonti cronologici molto alti, prevalentemente inquadrabili nell ambito dell VIII secolo. In proposito è importante ricordare che nelle necropoli di Bitia e Monte Sirai, dove le brocche in questione risultano numerose e coprono un arco di tempo complessivo dall ultimo quarto del VII all ultimo quarto del VI secolo, si hanno solo produzioni dipinte, decorate in vernice rossa e con gruppi di linee scure 379. Ciò non significa che nel corso del VII sec. sull isola non fossero presenti sporadiche attestazioni in Red Slip dovute, molto verosimilmente, alle intense relazioni commerciali avviate con Cartagine e i centri della Penisola Iberica 380. Tornando alla documentazione norense, il n. 2 (n. cat. 2, con disegno) è sicuramente uno dei meglio conservati. Si tratta di un frammento di orlo, ricoperto da uno spesso strato di vernice rossa, inquadrabile nel tipo 1 di Peserico 381. Tutti gli orli provenienti dall area P si riferiscono a questa tipologia, fatta eccezione per due frammenti con superfici non trattate. Il primo, n. 37, rientra infatti nel tipo 2, che risulta meno estroflesso del precedente, mentre il secondo, n. 38, rientra nel tipo 3 ad imbuto. Il n. 3 presenta vernice evanida e labbro meno pendente rispetto al n. 1. Da un punto di vista morfologico si avvicina notevolmente al n. 5 (n. cat. 5, con disegno), che potrebbe appartenere allo stesso vaso del n. 6 (n. cat. 6, con disegno), del quale condivide lo stesso tipo di impasto e tonalità delle argille. Quest ultimo si riferisce ad un ampia porzione di collo, con spalla e ansa perfettamente conservata, inquadrabile nel tipo 3.a di Peserico 382. La frammentarietà dei pezzi sopra indicati induce alla massima cautela nell individuare confronti e proporre cronologie. Come noto, la necropoli fenicia di Nora deve essere ancora scavata e di essa si possiedono pochissime informazioni 383. Comunque, la lacuna può essere colmata grazie ai dati provenienti dalla vicina necropoli di Bitia, la cui docu- 379 Bartoloni 1996, 93; Bartoloni 2000b, ; Botto, Sa lva d e i 2005, 94 (MSN 603), 107 (MSN 705), 108 (MSN 706), 113 (MSN 704), 129 (MSN 666). 380 Ba rt o l o n i 2008, 1608, fig. 11, dove si fa riferimento ad una brocca con orlo espanso in Red Slip rinvenuta in scavi di urgenza a Sant Antioco e datata intorno alla metà del VII sec. in base a confronti con esemplari di Trayamar. 381 Pe s e r i c o 1996, 41 labbro estroflesso, a superficie orizzontale molto estesa e sezione non quadrata. 382 Pe s e r i c o 1996, 42, fig Cfr. supra nota 371. mentazione si inquadra come prima osservato fra l ultimo quarto del VII e l ultimo quarto del VI sec Per i materiali dell area P sopra indicati un generico inquadramento in questo lasso di tempo risulta ragionevole, anche in considerazione del fatto che i corredi delle tombe puniche di Nora, in funzione a partire dagli inizi del V secolo, non presentano questo tipo di brocca 385, a differenza di quanto avviene a Sulcis, dove l orlo espanso è ben rappresentato 386. Comunque, una datazione più puntuale ancora nell ambito del VII sec. può essere proposta per il frammento di collo n. 6, in ragione della sua appartenenza al tipo 3.a, presente in Sardegna quasi elusivamente in questo secolo 387. Analoga collocazione cronologica dovrebbe riguardare il n. 7 (n. cat. 7, con disegno), che presenta orlo appiattito superiormente e labbro assottigliato. Tali peculiarità sono riscontrabili infatti su una brocca di Bitia proveniente da una tomba ad incinerazione dell ultimo quarto del VII sec I frammenti di orlo nn. 8-9 (nn. cat. 8-9, con disegno), appartenenti allo stesso vaso, si ritiene possano essere delle importazioni da Cartagine. Il tipo di trattamento delle superfici e la decorazione permettono di stabilire dei confronti con un esemplare proveniente da strati della prima metà del VII sec I nn presentano una particolare ingubbiatura chiara che ricopre la caratteristica argilla locale con tonalità nocciola. Si tratta di due frammenti di collo del tipo Peserico 3.a e di un frammento di orlo. Per le considerazioni sopra espresse si preferisce inquadrare anche questi reperti nell ambito del VII secolo. Tutti i rimanenti pezzi inseriti in catalogo presentano superfici apparentemente non trattate. Molti di questi ultimi si riferiscono a parti di collo e appartengono al tipo 3.a di Peserico, di cui si riproduce graficamente il n. 13 (n. cat. 13, con disegno), caratterizzato da un articolazione mediana poco marcata, profilo tendenzialmente rettilineo e cordolo inciso. Solo il n. 59 presenta il cordolo in rilievo, mentre il n. 60 si riferisce al tipo 1.a, che riscuote grande fortuna sull isola a partire dagli inizi del VI sec. A Nora esso trova perfetta corrispondenza fra i materiali della necropoli ad incinerazione precedentemente citati, inquadrabili nella prima metà 384 Ba rt o l o n i 1996, Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 23-25, dove si sottolinea l assenza in questa necropoli anche della brocca bilobata. 386 Cfr. da ultimo Me l c h i o r r i 2007, 74-77, con bibl. prec. 387 Pe s e r i c o 1996, (Periodo II). 388 Ac q u a r o, Ba rt o l o n i 1986, 197, fig. 20 (tomba 170); Pe s e r i c o 1996, (BT 16*). 389 Cfr. in part. Br i e s e 2007, 308, ex

94 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 187 di questo secolo 390. Gli aspetti funzionali della brocca con orlo espanso costituiscono argomento di discussione fra gli specialisti. Come osservato in precedenza, il tipo è prevalentemente attestato nel mondo funerario, dal momento che nelle deposizioni la brocca con orlo espanso e la brocca con orlo bilobato costituiscono il cosiddetto corredo rituale. Mentre quest ultima doveva contenere sostanze liquide fluide come vino o acqua, da utilizzare durante la cerimonia funebre, è stato detto che la prima in ragione della peculiare forma dell orlo doveva conservare sostanze viscose, quali unguenti e oli profumati che servivano per la preparazione del corpo del defunto 391. A conferma di questa interpretazione si è fatto riferimento alla morfologia dei colli, che presentano talvolta un espansione intermedia dell orifizio accompagnata da un restringimento dell ingresso e dell uscita funzionale ad una fuoriuscita controllata del liquido 392. A Nora questa peculiarità è evidente nel frammento n. 60 del tipo Peserico 1.a, che risulta universalmente diffuso sull isola nel corso del VI sec. Inoltre, in almeno altri due frammenti appartenenti al tipo 3.a (nn. cat. 49 e 54) è stato possibile rilevare una riduzione dell orifizio che risulta modellato internamente. Comunque, non tutti gli esemplari presentano questo accorgimento tecnico e in molte serie, invece, il collo tendenzialmente cilindrico ha un ampio orifizio, prefigurando altri possibili utilizzi. Tali osservazioni, già mosse nell analisi dei materiali provenienti dall abitato di Sulcis 393, trovano conferma nelle più antiche produzioni spagnole a corpo globulare e collo sub-cilindrico 394. Si ricorda, in particolare, la ricca documentazione del Castillo de Doña Blanca, dove numerose abitazioni di VIII secolo hanno restituito questo tipo di brocca 395. Tuttavia è solo di recente che tale problematica ha ripreso vigore, grazie a nuovi significativi indizi. Il primo riguarda il rinvenimento di una brocca con orlo espanso in un relitto individuato nelle acque antistanti Ashkelon e datato alla seconda metà dell VIII sec Visto il carico dell imbarcazione, costi- tuito quasi esclusivamente da anfore adibite al trasporto di vino, si è pensato che la brocca potesse avere la funzione di decanter 397. Il dato è di grande interesse se combinato con la presenza di un iscrizione incisa su una brocca rinvenuta in Oriente, in cui è indicato il nome di un vino 398. Un ulteriore elemento di riflessione viene offerto dall esito di analisi archeometriche effettuate su una brocca con orlo espanso proveniente dalla necropoli di al-bass, a Tiro. In questo caso, infatti, sono state evidenziate tracce di cera. Come osservato da María Eugenia Aubet 399, non è possibile stabilire se esse si riferiscano al tipo di chiusura, oppure al suo contenuto. In quest ultimo caso si dovrebbe pensare che nella brocca era presente miele. La studiosa spagnola non esclude la possibilità che il vaso potesse contenere idromele, una bevanda alcolica ampiamente diffusa nell antichità ottenuta miscelando un 30% di miele con un 70% di acqua 400. Ad al-bass, quindi, l associazione della brocca con orlo espanso e della bilobata potrebbe indicare l esistenza di un rituale in cui si consumavano alternativamente vino e idromele. La possibilità che la brocca con orlo espanso potesse contenere anche sostanze diverse da quelle utilizzate nella cura del cadavere, ripropone il problema della presenza di tali brocche in contesti non funerari. Come si è avuto modo di vedere, infatti, la brocca con orlo espanso è attestata, seppur in modo minoritario, all interno di abitazioni comuni, in quartieri artigianali, in aree sacre, edifici pubblici, ecc. Nel prendere in considerazioni le possibili forme di utilizzo del recipiente Anna Peserico faceva giustamente osservare che questo tipo di brocca non è funzionale ad un uso cosmetico o da toilette, dal momento che le dimensioni, il volume e il peso rendono improbabile questa ipotesi 401. È quindi lecito chiedersi cosa potessero contenere queste brocche in alternativa ai prodotti per la cura del corpo. Sicuramente le indicazioni provenienti dal Vicino Oriente sono di estremo interesse, ma rappresentano un esile base documentaria. Per valutazioni più solide andrebbero implementate le analisi archeometriche, da condurre su un ampia 390 Cfr. supra nota Ci n ta s 1951, 41; Pe s e r i c o 1996, ; Ba rt o l o n i 1997, 205; Ba rt o l o n i 2000b, 68-69; Ma rt í n Ru i z 2004, 89; Pellicer Catalán 2007, Su queste problematiche cfr. Ba rt o l o n i 1997, Al riguardo cfr. le osservazioni di Ba rt o l o n i 1990, Il concetto è rimarcato da Ra m ó n To r r e s 1999, 166; Ramón Torres 2007, Ruiz Mata 1993, Si tratta del relitto denominato dagli archeologi americani che lo hanno scavato Tanit : cfr al riguardo Ba l l a r d et al. 2002; Sta g e r Sta g e r 2004, 183, 187, fig. 4, Le h m a n n 1996, tav. 40, 241b/1; Ma a s s-lindemann 2007, Aubet 2004c, Mc Go v e r n 2004, , Pe s e r i c o 1996, 156. L Autrice sostiene che una tale interpretazione sia proponibile per gli esemplari riferibili alla variante aryballica, che, di dimensioni inferiori e complessivamente più maneggevoli delle brocche con orlo a fungo, risultano assai simili agli aryballoi greci.

95 188 Massimo Botto campionatura in grado di includere sia le produzioni orientali che quelle occidentali. Chi scrive ha partecipato ad un progetto di analisi gascromatografiche realizzate su una scelta di campioni di anfore fenicie provenienti dalla Sardegna 402. Su quasi tutti i reperti è stata riscontrata una quantità considerevole di cera d api, che in alcuni casi doveva riguardare il contenuto stesso dell anfora e non la sua chiusura, visto che i prelievi sono stati eseguiti su frammenti relativi al fondo del vaso. Non si può quindi escludere che le anfore in questione avessero trasportato idromele, secondo l ipotesi ventilata dalla Aubet per la brocca di Tiro. In attesa di future analisi che possano allargare il campo delle nostre conoscenze, si ritiene di non sottovalutare l ipotesi che le serie di brocche con collo sub-cilindrico e largo orifizio potessero contenere sostanze alcoliche da consumarsi in occasione di cerimonie pubbliche, ma anche di ricorrenze più segnatamente private da festeggiare in ambito domestico. Catalogo 1. NR01/PF/5721/CFP/21. Parte di orlo e collo ricomposta da cinque frammenti. Diam. cm 8. Ingubbiatura esterna, 10 R 4/8 red; int. 10 R 5/8 red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Entro l VIII sec. 2. NR01/PD/5291/CFP/28. Frammento di orlo e parte superiore del collo. Diam. cm 8,4. Superfici verniciate in rosso, 10 R 5/8 red; int./est. 10 R 7/8 light red. Argilla: 10 R 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 3. NR06/PM/12502/CFP/21. Frammento di orlo. Superfici verniciate in rosso, 10 R 4/8 red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 4. NR06/PM/12502/CFP/24. Frammento di ansa. Stesso vaso del precedente. Superfici non trattate, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 5. NR99/PC/5157/CFP/8. Frammento di orlo e parte superiore collo. Diam. cm 8. Self Slip evanida, 2.5 YR 6/8 light red; int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 402 Bo r d i g n o n et al NR99/PC/5134/CFP/3. Frammento di collo e spalla con ansa. H. res. cm 8. Superfici non trattate, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni.

96 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 189 Ultimo quarto VII sec. quarto VII sec. 13. NR99/PC/5133/CFP/1. Frammento di collo con indicazione dell attacco superiore dell ansa. H. res. cm 5,2. Superfici non trattate, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Ultimo quarto VII sec. 7. NR98/PB/CFP/5050/CFP/22. Frammento di orlo. Diam. cm 10. Superfici verniciate in rosso, 10 R 4/8 red. Argilla: 10 R 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto VII sec. 8. NR01/PF/5803/CFP/17. Frammento di orlo. Diam. cm 10. Linea di vernice rossa sull esterno, 2.5 YR 6/6 light red. Politura esterna 5YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Prima metà VII sec. 9. NR01/PF/5803/CFP/16. Parte di orlo ricomposta da due frammenti. Stesso vaso del precedente. 10. NR00/PD/5263/CFP/6. Frammento di orlo. Ingubbiatura chiara, 5 YR 8/3 pink; est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto VII sec. 11. NR99/PC/5134/CFP/67. Frammento di collo con indicazione dell attacco superiore dell ansa e cordolo a incisione. Ingubbiatura chiara, 5 YR 8/3 pink; est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto VII sec. 12. NR05/PI/5295/CFP/60. Frammento di collo con indicazione dell attacco superiore dell ansa e cordolo a incisione. Ingubbiatura chiara, 5 YR 8/3 pink; est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 14. NR97/PA/5017/CFP/15. Frammento di orlo. Ingubbiatura 10 R 5/8 red. Entro l VIII sec. 15. NR97/PA/5017/CFP/18. Frammento di orlo. Ingubbiatura esterna, 10 R 5/8 red. Entro l VIII sec. 16. NR03/PF/5454/CFP/5. Frammento di orlo. Ingubbiatura esterna, 10 R 4/8 red. Entro l VIII sec. 17. NR05/PI/5295/CFP/90. Frammento di collo. Ingubbiatura esterna, 10 R 4/8 red. Entro l VIII sec. 18. NR01/PF/5803/CFP/24. Frammento di orlo. Ingubbiatura esterna, 10 R 4/8 red. Entro l VIII sec. 19. NR01/PF/5803/CFP/25. Frammento di orlo. Stesso vaso del precedente. Ingubbiatura esterna, 10 R 4/8 red. Entro l VIII sec. 20. NR00/PD/5252/CFP/1. Frammento di orlo. Ingubbiatura esterna, 10 R 4/8 red. Entro l VIII sec. 21. NR05/PI/5323/CFP/6. Frammento di collo. Superfici verniciate con due ampie bande rispettivamente di vernice rossa e chiara divise da una linea nera. Prima metà VII sec. 22. NR05/PI/5323/CFP/7. Frammento di collo. Stesso vaso del precedente. Prima metà VII sec. 23. NR01/PD/5291/CFP/52. Frammento di collo. Superfici verniciate con due ampie bande rispettivamente di vernice rossa e chiara divise da due linee nere. Prima metà VII sec. 24. NR01/PD/5282/CFP/136. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Argilla: 10 R 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 25. NR01/PD/5282/CFP/137. Frammento di fondo. Stesso vaso del precedente. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 26. NR01/PD/5218/CFP/203. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 27. NR01/PD/5218/CFP/202. Frammento di collo con indicazione del cordolo in rilievo. Stesso vaso del prece-

97 190 Massimo Botto dente. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 28. NR03/PF/5425/CFP/27. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 29. NR03/PF/5425/CFP/28. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 30. NR00/PD/5267/CFP/8. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 31. NR00/PD/5264/CFP/8. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 32. NR00/PD/5238/CFP/46. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 33. NR00/PD/5216/CFP/30. Frammento di orlo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 34. NR04/PF/5559/CFP/13. Frammento di collo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII sec. 35. NR00/PD/5223/CFP/55. Frammento di collo. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII sec. 36. NR00/PD/5238/CFP/47. Frammento di parete. Superfici verniciate, 10 R 4/8 red. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 37. NR05/PF/5599/CFP/6. Frammento di orlo tipo Peserico 2. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 38. NR02/PF/5919/CFP/1. Frammento di orlo tipo Peserico 3. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 39. NR01/PD/5284/CFP/49. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 40. NR99/PC/5130/CFP/76. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 41. NR00/PD/5238/CFP/32. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 42. NR03/PG/11020/CFP/6. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 43. NR01/PD/5282/CFP/105. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII - ultimo quarto VI sec. 44. NR01/PD/5218/CFP/172. Frammento di collo con indicazione dell attacco superiore dell ansa. Ultimo quarto VII sec. 45. NR01/PD/5218/CFP/204. Frammento di collo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 46. NR01/PD/5218/CFP/223. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 47. NR01/PD/5284/CFP/32. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Superfici non trattate, 5 YR 7/6 reddish yellow. Ultimo quarto VII sec. 48. NR01/PD/5284/CFP/33. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Stesso vaso del precedente. Ultimo quarto VII sec. 49. NR00/5183/CFP/293. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione e dell attacco superiore dell ansa. Riduzione dell orifizio. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 50. NR00/5183/CFP/294. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 51. NR00/PD/5183/CFP/301. Frammento di collo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 52. NR00/PD/5183/CFP/302. Frammento di collo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 53. NR00/PD/5183/CFP/303. Frammento di collo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 54. NR00/PD/5215/CFP/106. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Riduzione dell orifizio. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 55. NR03/PF/5858/CFP/1. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 56. NR05/PI/5309/CFP/33. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 57. NR06/PM/12522/CFP/2. Frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 58. NR06/PM/12519/CFP/18. Frammento di collo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 59. NR98/PB/5050/CFP/58. Frammento di collo con indicazione del cordolo a rilievo. Superfici non trattate. Ultimo quarto VII sec. 60. NR00/PD/5183/CFP/300. Ampio frammento di collo con indicazione del cordolo a incisione e dell attacco superiore dell ansa. Superfici non trattate, 5 YR 5/6 yellowish red. Prima metà del VI sec.

98 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Brocche con bocca bilobata Come indicato in precedenza, la brocca con bocca bilobata insieme alla brocca con orlo espanso rappresenta il recipiente funerario per eccellenza all interno del mondo fenicio 403. Alle già note attestazioni dalla madrepatria e da Cipro 404 si deve ora aggiungere la ricca documentazione proveniente dagli scavi di al-bass, a Tiro 405, e dalle necropoli di Achziv 406. In ambito occidentale la brocca bilobata risulta universalmente diffusa a partire dalle fasi più antiche della colonizzazione 407. Rimandando alla vasta bibliografia di riferimento per l analisi areale e gli sviluppi regionali della forma, in questa sede si intende soffermare l attenzione sulla documentazione norense e sugli aspetti funzionali legati a questa tipologia ceramica. Purtroppo il materiale proveniente dall area P risulta in pessime condizioni non permettendo valutazioni particolarmente significative. Colpisce il fatto che non siano stati recuperati frammenti relativi alla bocca, la cui caratteristica forma a lobi risulta facilmente identificabile. Quasi tutti i reperti si riferiscono alla parte superiore della pancia e alla spalla distinte dal caratteristico cordolo retaggio dei prototipi in metallo. Un unico frammento, su cui torneremo in seguito, è riferibile ad un ansa a doppio cannello tipica delle produzioni arcaiche. Entrando nello specifico, il pezzo sicuramente più antico è il n. 61 (n. cat. 61, con disegno). Si tratta di un piccolo frammento di collo e spalla con cordolo in rilievo, che si caratterizza per una spessa e resistente ingubbiatura marrone-rossastra, un ottima cottura e un impasto con diffusa presenza di medi e grandi inclusi calcarei. In ambito sardo i confronti più pertinenti per forma e tipo di Red Slip provengono da Sant Antioco e si datano fra la seconda metà 403 Cfr. per es. Bartoloni 1996, 102; Ma a s s-lindemann 2007, Ba rt o l o n i 1996, 103, nota 126; Pe r r a 2000, Cfr. al riguardo la puntuale e dettagliata analisi di Nú ñ e z 2004b, Ma z a r 2003, passim; Ma z a r 2004, 42-45, fig Per una recente panoramica della forma nella Penisola Iberica cfr. Ma rt í n Ru i z 2004, 89-92; l importante documentazione della necropoli del Cerro San Cristóbal (Laurita) ad Almuñécar è stata riesaminata da Pe l l i c e r Cata l á n 2007, 70, figg , In ambito centro-mediterraneo, per Cartagine cfr. Bé n i c h o u-safar 1982, ; Ve g a s 1999a, (Form 22) e Br i e s e 2007, ; per la Sicilia Spa n ò Gi a m m e l l a- r o 2000a, , mentre per la Sardegna Ba rt o l o n i 1996, e Pe r r a Per le produzioni seriori dell isola cfr. Ba rt o l o n i 2000d, 98 (Forma 42); Tr o n c h e t t i 1992b, ; Me l c h i o r r i 2007, dell VIII e il primo quarto del VII sec Il n. 62 (n. cat. 62, con foto) presenta ottima cottura, impasto depurato e un ingubbiatura compatta di buona fattura, che ha resistito al contatto con un terreno fortemente acido. In base a questi elementi e all associazione con gli altri frammenti provenienti dallo strato, se ne propone una datazione fra la seconda metà del VII e i primi decenni del VI sec. Discorso analogo può essere fatto per il frammento n. 63 (n. cat. 63, con foto), che risulta del tutto simile al precedente. Una leggera ingubbiatura giallo pallido caratterizza il n. 64, che presenta buona cottura ma un impasto meno depurato con inclusi di grandi dimensioni. Non mancano produzioni dipinte, come nel caso del n. 65 (n. cat. 65, con foto), con superficie esterna lucidata a stecca e probabile decorazione a gruppi di linee scure, di cui si preserva quella più prossima al cordolo. I nn , appartenenti allo stesso vaso, hanno decorazione a linee parallele sulla pancia e a tremulo verticale sul collo, in sintonia con quanto documentato nella necropoli fenicia di Monte Sirai 409. Questi esemplari possono essere ragionevolmente inquadrati entro la prima metà del VI secolo. Nello stesso arco di tempo si pongono indicativamente i nn , decorati da linee di vernice scura o bande di vernice rossa. I rimanenti frammenti, tutti di modeste dimensioni, presentano superfici generalmente non trattate. A titolo esplicativo è stato riprodotto il n. 73 (n. cat. 73, con disegno), che è uno dei meglio conservati. Il profilo evidenzia una pancia tendenzialmente globulare distinta dalla spalla grazie ad una carena marcata esternamente da un cordolo. Questi elementi riportano a produzioni dell ultimo quarto del VII sec. 410, anche se la parzialità del profilo e la mancanza dell ansa inducono a doverosa cautela. Un orizzonte cronologico di avanzato VII secolo per le produzioni norensi di brocche bilobate è confermato dall esemplare dall area sacra alle pendici del Coltellazzo, datato all ultimo quarto del VII sec Il n. 74 riguarda un frammento con ansa a doppio cannello, che rimanda a produzioni arcaiche, preferibilmente inquadrabili nella fase fenicia e quindi entro l ultimo quarto del VI sec., anche se non mancano attestazioni di epoca punica Ba rt o l o n i 1990, 52 e 63, fig. 11, 159, tav. VI, Ba rt o l o n i 2000b, 111; Esu 2000, , figg. 2, 5 a-c. Per esemplari da Sulcis databili alla metà ca. del V sec. cfr. Me l c h i o r r i 2007, 72-73, nota 44, tav. XVII, 21-22, dove si sottolinea il carattere arcaicizzante del motivo a tremulo meglio riconducibile ai canoni decorativi diffusi nel VI sec Ba rt o l o n i 1996, 103; Pe r r a 2005b, 193, fig. 12, d. 411 Og g i a n o 2000b, 224, tav. V, Per esemplari di V secolo cfr. Me l c h i o r r i 2007, 72, tav.

99 192 Massimo Botto Passando agli aspetti funzionali del recipiente, sembra appurato che questa brocca in ragione della particolare conformazione dell orlo dovesse contenere sostanze liquide fluide: si pensa soprattutto al vino 413, ma non è escluso che in determinate circostanze fosse utilizzata per versare acqua. In ambito funerario, per esempio, poteva servire nelle abbondanti libagioni che venivano effettuate intorno alla tomba del defunto 414, ma anche per spegnere la pira, come documentato nel mondo greco 415. Differentemente dalla brocca con orlo espanso, la cui diffusione appare rigorosamente circoscritta all interno delle comunità fenicie 416, quella con bocca bilobata rientra in circuiti di scambio ad ampio raggio soprattutto con le élites indigene dell Italia medio-tirrenica e della Spagna meridionale. In questi ambiti, la brocca bilobata viene importata e riprodotta localmente sia in bronzo sia in argento, anche se non mancano casi del tutto eccezionali, come quello del tesoro di La Aliseda, in cui il recipiente risulta realizzato in vetro 417. Questi vasi dovevano far parte di preziosi set per bere e mangiare, utilizzati dalle nascenti aristocrazie indigene nelle cerimonie pubbliche a manifestazione della propria potenza 418. Catalogo 61. NR03/PF/5416/CFP/21. Frammento di collo e spalla con cordolo in rilievo. H. res. cm 4,3. Ingubbiatura esterna marrone rossastro, 2.5 YR 5/3 reddish brown; int. 2.5 YR 5/6 red. Argilla: 10 R 4/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà dell VIII - primo quarto del VII sec. 62. NR05/PG/11257/CFP/5. Frammento di pancia con in evidenza il cordolo che segna la separazione con la spalla del recipiente. Superficie esterna con ingubbiatura giallo pallido, 2.5 Y 8/3 pale yellow; superficie interna non trattata 10 R 7/8 light red. Argilla: nucleo grigio chiaro GLEY 1, 7/1 light gray; int./est. 10 R 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà del VII - primi decenni del VI sec. XVII, 18-19, 21, che sottolinea come l ansa a doppio cannello costituisca un elemento probabilmente arcaizzante. 413 Cfr. da ultimo Ma a s s-li n d e m a n n 2007, Per es. cfr. Au b e t 2004b, D Ag o s t i n o 1977, 37-39; Bo t t o 2002, Per le rarissime imitazioni presenti nella penisola italiana cfr. Peserico 1996, (Satricum); Sodo 1999 (territorio ceretano). Il tipo appare poco documentato anche nei centri indigeni della Penisola Iberica: cfr. Ma rt í n Ru i z 2004, Per l ambito italico sempre valido risulta l illuminate lavoro di D Agostino 1977; per quello iberico cfr. Jiménez Ávil a 2002, Cr i s t o fa n i, Ma rt e l l i 1994; Ma rt e l l i 1995; Ma a s s- Li n d e m a n n 2007, NR05/PD/5218/CFP/125. Frammento di pancia con in evidenza il cordolo che segna la separazione con la spalla del recipiente. Superficie esterna con ingubbiatura giallo pallido, 2.5 Y 8/3 pale yellow; superficie interna non trattata 10 R 7/8 light red. Argilla: nucleo grigio chiaro GLEY 1, 7/1 light gray; int./est. 10 R 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà del VII - primi decenni del VI sec.

100 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 193 YR 3/2 dark brown; superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 67. NR05/PF/5416/CFP/77. Frammento di pancia. Stesso vaso del precedente. Superficie esterna lucidata a stecca 2.5 YR 6/6 light red e decorata da una linea di vernice nera, 7.5 YR 3/2 dark brown; superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 64. NR05/PC/5150/CFP/7. Frammento di pancia con in evidenza il cordolo che segna la separazione con la spalla del recipiente. Superficie esterna con ingubbiatura giallo pallido, 2.5 Y 8/3 pale yellow; superficie interna non trattata 10 R 7/8 light red. Argilla: 10 R 7/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà del VII - primi decenni del VI sec. 65. NR05/PE/5625/CFP/12. Frammento di pancia con in evidenza il cordolo che segna la separazione con la spalla del recipiente. Superficie esterna lucidata a stecca 2.5 YR 6/6 light red e decorata da una linea di vernice nera, 7.5 YR 3/2 dark brown; superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 68. NR05/PF/5416/CFP/80. Frammento di pancia. Stesso vaso del precedente. Superficie esterna lucidata a stecca 2.5 YR 6/6 light red e decorata da due linee di vernice nera, 7.5 YR 3/2 dark brown; superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 69. NR05/PF/5416/CFP/81. Frammento della parte bassa del collo. Stesso vaso del precedente. Superficie esterna lucidata a stecca 2.5 YR 6/6 light red e decorata da una linea di vernice nera a tremulo, 7.5 YR 3/2 dark brown; superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 70. NR05/PF/5408/CFP/49. Frammento di pancia e spalla con in evidenza il cordolo. Superficie esterna lucidata a stecca, 5 YR 6/8 reddish yellow e decorata da due linee di vernice scura, 5 YR 4/4 reddish brown; superficie interna non trattata, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 71. NR00/PD/5223/CFP/82. Frammento di pancia e spalla con in evidenza il cordolo. Superficie esterna lucidata a stecca, 5 YR 6/8 reddish yellow e decorata da una banda di vernice rossa 10 R 5/8 red; superficie interna non trattata, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 72. NR04/PG/11052/CFP/45. Frammento di pancia e spalla con in evidenza il cordolo. Superficie esterna lucidata a stecca, 5 YR 6/8 reddish yellow e decorata da una banda di vernice rossa 10 R 5/8 red; superficie interna non trattata, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. 66. NR05/PF/5416/CFP/77. Frammento di pancia con in evidenza il cordolo che segna la separazione con la spalla del recipiente. Superficie esterna lucidata a stecca 2.5 YR 6/6 light red e decorata da una linea di vernice nera, NR99PC/5130/CFP/22. Frammento di pancia con in evidenza il cordolo che segna la separazione con la spalla del recipiente. H. res. cm 4,2. Superfici non trattate, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 4/3 reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimen-

101 194 Massimo Botto sioni. Ultimo quarto del VII sec. 74. NR00/PD/5235/CFP/25. Frammento parete e parte di ansa a doppio cannello. Superfici non trattate, 5 YR 5/8 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 75. NR00/PD/5183/CFP/296. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Superfici lisciate a stecca, 5 YR 5/8 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 76. NR04/PG/11052/CFP/41. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Superfici lisciate a stecca, 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grani dimensioni. Ultimo quarto del VII sec. 77. NR98/PB/5057/CFP/6. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Ultimo quarto del VII sec. 78. NR00/PD/5239/CFP/2. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 79. NR01/PD/5292/CFP/60. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 80. NR00/PD/5183/CFP/295. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 81. NR01/PD/5294/CFP/34. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 82. NR01/PD/5216/CFP/31. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 83. NR05/PI/5310/CFP/45. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 84. NR99/PI/5134/CFP/129. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 85. NR01/PD/5289/CFP/53. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 86. NR00/PD/5168/CFP/135. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 87. NR99/PC/5149/CFP/11. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 88. NR01/PD/5291/CFP/47. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 89. NR99/PB/5123/CFP/7. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 90. NR98/PB/5098/CFP/13. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 91. NR01/PD/5284/CFP/40. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 92. NR00/PD/5194/CFP/19. Ampia parte di pancia e spalla con indicazione del cordolo formata da due frammenti. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 93. NR00/PD/5183/CFP/212. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 94. NR99/PC/5139/CFP/5. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 95. NR99/PC/5148/CFP/12. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 96. NR01/PD/5292/CFP/72. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 97. NR03/PF/5451/CFP/13. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 98. NR03/PF/5416/CFP/45. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 99. NR98/PB/5047/CFP/51. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR00/PD/5215/CFP/100. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR01/PF/5788/CFP/13. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR01/PF/5792/CFP/10. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Impasto chiaro. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR99/PC/5130/CFP/68. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR04/PF/5562/CFP/5. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR04/PF/5098/CFP/14. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec.

102 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR98/PB/5117/CFP/6. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR99/PC/5139/CFP/4. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR97/PA/5035/CFP/5. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR00/PD/5223/CFP/36. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR06/PH/11567/CFP/1. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR06/PH/11567/CFP/8. Elemento di ansa a doppio cannello. Stesso vaso del precedente. Seconda metà del VII - fine del VI sec NR00/PD/5183/CFP/284. Frammento di pancia e spalla con indicazione del cordolo. Superfici lisciate a stecca, 5 YR 5/8 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà del VII - fine del VI sec. 3.1 Brocche/anfore con bocca circolare ed elemento divisorio orizzontale sul collo Sull isola questa tipologia ceramica risulta ben documentata, con attestazioni che si dispongono su un arco cronologico molto ampio. I contenitori più antichi, infatti, si possono far risalire all avanzato VIII sec., mentre i più recenti datano alla fase ellenistica. Viste le ridotte dimensioni dei frammenti norensi è spesso impossibile poter distinguere fra contenitori monoansati e biansati, dal momento che le due forme hanno uno sviluppo parallelo. Per questo motivo si è preferito trattare la documentazione in modo unitario, proponendo dove possibile delle attribuzioni. In passato chi scrive ha avuto modo di occuparsi di questa forma 419, che per le anfore di Sardegna trova interessanti raffronti nella Penisola Iberica con le urne tipo Cruz del Negro, dal nome della necropoli tartessica nei pressi di Carmona che ha restituito il numero maggiore di reperti 420. L anfora con collo cordonato e la variante monoansata sono state oggetto di approfonditi studi da parte di Piero Bartoloni, che ne ha ricostruito l evoluzione sull isola 421. Fra gli esemplari in assoluto più antichi si devono collocare la brocca in Red Slip rinvenuta a Sant Imbenia 422, e l anfora dall abitato di Sulcis 423. Le attestazioni si fanno più consistenti nel corso del VII sec., dal momento che brocche pertinenti a questa tipologia sono ampiamente utilizzate nei tofet di Sulcis 424 e Tharros 425, allo stesso modo di quanto avviene fuori dell isola a Mozia 426 e Cartagine 427. Nel corso del secolo successivo, alla documentazione sopra indicata delle aree santuariali si affianca quella delle necropoli. Al riguardo, particolarmente significativa è la situazione di Monte Sirai, dal momento che anfore e brocche con collo cordonato 419 Botto 2000b, Gli studi di riferimento per questa tipologia sono: Aub e t ; Be l é n, Pe r e i r a 1985; Ki b i r i Al a o u i, Ló p e z Pa r d o 1998, Per le brocche cfr. Ba rt o l o n i 1983a, 26-27, Ba rt o l o n i 1988d, e Ba rt o l o n i 1996, 94; per le anfore Ba rt o l o n i 2000b, (Forma 41). 422 Og g i a n o 2000a, 246, fig. 9, Bartoloni 1990, 47, fig. 7, Ba rt o l o n i 1988d; Be r n a r d i n i, D Oriano 2001, , cat. nn. 106 e 109, tav. 10; Bernardini 2006, 124, fig. 16, in alto. 425 Acquaro 1989, passim. 426 Cfr. per es. Spa n ò Gi a m m e l l a r o 2000a, Harden 1937, (Classe E). Per esemplari dai recenti scavi in abitato cfr. Vegas 1999a, , fig. 56 (Form 24.1) e l ampia e accurata disamina di Br i e s e 2007,

103 196 Massimo Botto della prima metà del VI secolo 428 rappresentano un importante anello di raccordo con la ricca documentazione punica proveniente dalla stessa colonia e soprattutto dalla necropoli ipogea di Sulcis 429. Passando ad analizzare i materiali rinvenuti sotto il foro romano di Nora, fra i reperti più antichi si deve collocare il n. 113 (n. cat. 113, con disegno), caratterizzato da impasto finemente depurato, ottima cottura e decorazione dell orlo con una banda di vernice rosso bruno. Si conserva la parte superiore del vaso, che presenta bocca circolare e orlo ingrossato esternamente; riguardo all elemento divisorio presente sul collo, che è il dato più caratteristico del tipo, si deve osservare che risulta realizzato tramite una risega o scalino e non con un cordolo in rilievo, come nella maggior parte degli esemplari conosciuti. Questa particolarità, che è riscontrabile sull isola soprattutto nelle produzioni tharrensi 430, è presente anche a Mozia 431 e ad Ibiza. Nelle Baleari, un confronto molto stringente riguarda una brocca da Sa Caleta, che come il nostro esemplare è conservata solo nella sua parte superiore, attribuita da Joan Ramon ad officina centro-mediterranea e datata alla seconda metà del VII sec Si verrebbe così a delineare una linea di contatti di estremo interesse fra Cartagine, dove la resa tecnica con risega si diffonde e generalizza nell arco di tempo sopra indicato 433, Mozia, Nora, Tharros e l arcipelago balearico. Infatti, nell area P le brocche/anfore con risega sul 428 Ba rt o l o n i 2000b, , figg. 29, 63 e 30, 72; Bo t t o, Sa lva d e i 2005, , fig. 41, e. 429 Maass-Lindemann 1982, (Sant Antioco, tomba 25), tavv. 39, SA 1, e 40, SA 1, 13; (Sant Antioco, tomba 26), tav. 41 SA 2, 6-8; (Monte Sirai), tavv. 43, MS 1, 18, 20 e 43, MS 1, 33. Cfr. inoltre, Ba rt o l o n i 1983a, 46, fig. 4, a-b; Ba rt o l o n i 1987a, 62, fig. 3 a-c; Tr o n c h e t t i 2002, 146, tavv. VI, 3-4 e XIV, 1, 3. Cfr. infine da ultimo l ampia e puntuale disamina di Me l c h i o r r i 2007, 67-70, tavv. XV-XVI. 430 Ac q u a r o 1989, in part. nn , 177, 192, ecc. Al contrario, tale peculiarità appare poco diffusa fra le produzioni sulcitane: per esemplari da Bitia e Monte Sirai cfr. rispettivamente Ba rt o l o n i 1996, fig. 34, 621 e Ba l z a n o 2001, 64 (MSN 10/77). 431 Ma a s s-lindemann 1982, , tav. 33, Mo 1, 4 e Mo 2, 3-4; Ve c c h i o 2002, , in part. Tipi , tav. 41, 1-7. A Solunto, invece, prevalgono esemplari con costolatura marcata: cfr. Te r m i n i 2005, 700, fig. 9, 2-4. Per ulteriori considerazioni sulla documentazione recentemente messa in luce a Mozia cfr. Ni g r o 2007, , , tav. LXXIX, MD / Ad una prima interpretazione, dove si proponeva seppur ipoteticamente una produzione in ambito sardo (cfr. Ra m ó n Torres 1999, 183, fig. 17, XXXI-38), è seguita una valutazione più ponderata con generale inquadramento nelle produzioni fenicie del Mediterraneo centrale: Ra m ó n To r r e s 2007, , fig. 94, XXXI Cfr. le osservazioni di Ra m ó n To r r e s 2007, 110. collo sono di poco inferiori in percentuale a quelle con cordolo. Il n. 114 (n. cat. 114, con foto) si caratterizza per un ingubbiatura chiara e un orlo decorato in rosso bruno, mentre il n. 115 presenta superfici apparentemente non trattate (n. cat. 115, con disegno). Morfologicamente simili al n. 113, ne condividono l inquadramento cronologico, peraltro in linea con quello proposto per un esemplare sporadico dalla necropoli di Bitia, molto vicino ai nostri e indicativamente datato all ultimo quarto del VII secolo 434. Si avvicina sensibilmente ai precedenti il n. 116 (n. cat. 116, con disegno), la cui unica differenza riguarda l orlo arrotondato. Questa particolarità è riscontrabile anche sul n. 117 (n. cat. 117, con foto), di dimensioni maggiori, che presenta due linee di vernice scura sulla parte superiore del collo. Un confronto pertinente proviene dai recenti scavi alla necropoli fenicia di Monte Sirai: si tratta di un anfora da tavola relativa ad un contesto del primo quarto del VI sec Questo centro offre un interessante raffronto anche per il n. 118 (n. cat. 118, con disegno). Il nostro esemplare infatti si può confrontare con un anfora proveniente da una tomba del primo quarto del VI sec Sempre ad un anfora, visto il diametro della bocca e lo spessore delle pareti, appartengono i nn pertinenti allo stesso vaso, che si avvicina morfologicamente al precedente e se ne differenzia unicamente per la risega al posto del cordolo. Passando ai vasi di dimensioni ridotte, il n. 121 (n. cat. 121, con disegno) presenta interessanti confronti con le brocche Bichrome Ware provenienti dall abitato di Cartagine 437. Un diametro compreso fra i 6 e gli 8 cm caratterizza anche le brocchette nn (n. cat. 122, con disegno), che per dimensioni, forma e decorazione si avvicinano ad un esemplare siraiano verosimilmente del secondo quarto del VI sec Pareti parallele e tendenzialmente rettilinee, tenendo conto anche dell elemento divisorio sul collo, caratterizzano invece l ampio frammento relativo alla parte superiore di una brocchetta (n. cat. 128, con disegno) che condivide con le precedenti l inquadramento cronologico. I numerosi frammenti di collo (nn , nn. 434 Bartoloni 1996, 244, fig. 45, 621, tav. XXXVII, Botto, Sa lva d e i 2005, , fig. 41, e. 436 Bartoloni 2000b, 155, fig. 30, n. 72 (tomba 27). 437 Cfr. in part. Br i e s e 2007, 315, fig. 138, 1777 ( ). 438 Ba rt o l o n i 2000b, 108 e 176, fig. 38, n. 169 (tomba 62).

104 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a ), caratterizzati a seconda dei casi da un cordolo o da una risega che ne confermano l appartenenza al tipo in esame, sono per la maggior parte ingubbiati o decorati e per il tipo di impasto si inquadrano preferibilmente nella fase fenicia. Per essi è stato proposto un arco cronologico ampio, che va dalla metà del VII alla metà del VI secolo, periodo nel quale si scaglionano i pezzi diagnostici. Il n. 132 invece si inserisce, a nostro avviso, nelle produzioni di epoca punica (n. cat. 132, con disegno). I confronti più pertinenti riguardano un anfora proveniente dalla tomba 10 AR di Sulcis, datata alla prima metà del V sec. 439, e una brocca da Tuvixeddu, inquadrabile sempre nel corso di questo secolo 440. Comunque, per il reperto norense non si esclude che la datazione possa scendere al IV secolo, tenendo conto che anfore e brocche di questo tipo sono ben documentate a Sulcis e Monte Sirai 441. Catalogo 113. NR01/PD/5218/CFP/97. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Diam. cm 9,6. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR00/PD/5223/CFP/41. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown. Ingubbiatura evanida chiara, 7.5 YR 8/3 pink; int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR00/PD/5168/CFP/93. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Diam. cm 9,2. Superfici apparentemente non trattate, ma fortemente corrose, 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec. 439 Me l c h i o r r i 2007, 68-70, tav. XVI, Ba rt o l o n i 2000d, 93, fig. 4, Per le attestazioni più tarde provenienti da questi due centri cfr. rispettivamente Ca m pa n e l l a 2008, 187, ex. 862 e Am a d a s i, Br a n c o l i 1965, 117, n. 75/231, tav. XLI, 75.

105 198 Massimo Botto 116. NR99/PC/5134CFP/33. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Diam. cm 8,4. Banda di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 10 YR 8/4 very pale brown. Argilla: 10 YR 6/4 light yellowish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primo quarto del VI sec NR06/PH/11596/CFP/24. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Due linee parallele di vernice rosso bruno sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primo quarto del VI sec NR01/PD/5218/CFP/215. Frammento di orlo e collo con indicazione dell attacco superiore dell ansa. Diam. cm 12. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primo quarto del VI sec NR01/PD/5218/CFP/214. Frammento di collo con indicazione della risega. Stesso vaso del precedente. Banda di vernice rossa evanida nella parte inferiore del collo, 10 Y 5/8 red; int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primo quarto del VI sec NR98/PB/5047/CFP/36. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Diam. cm 6,8. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo più larga all interno, 2.5 YR 4/4 reddish brown. Ingubbiatura evanida chiara, 7.5 YR 8/3 pink; int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5416/CFP/19. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa evanida sull orlo, 10 Y 5/8 red; int./est. 2.5 YR 7/6 light red. Argilla: 2.5 YR 7/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primo quarto del VI sec NR00/PF/5407/CFP/4. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Diam. cm 6,2. Banda di vernice rossa sulla parte esterna dell orlo e sul collo, 2.5 YR 4/8 red; due linee parallele di vernice scura sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5423/CFP/19. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Due linee parallele di vernice scura sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec.

106 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR00/PH/5215/CFP/120. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Due linee parallele di vernice scura sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown. Ingubbiatura chiara, 7.5 YR 8/3 pink. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR00/PF/5416/CFP/27. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Banda di vernice rossa sulla parte esterna dell orlo, 2.5 YR 4/8 red; due linee parallele di vernice scura sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR06/PM/5385/CFP/41. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Fluitato. Probabilmente decorato come i precedenti. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5407/CFP/9. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Due linee parallele di vernice scura sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5407/CFP/5. Ampio frammento di collo e spalla con ansa integra. H. res. cm 7. Self slip evanida, 10 R 5/8 red; int./est. 10 R 6/8 light red. Argilla: 10 R 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/53. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Due linee parallele di vernice rosso bruno sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/47. Frammento di collo. Stesso vaso del precedente. Una linea di vernice rosso bruno sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR03/PF/5408/CFP/48. Frammento di collo. Stesso vaso del precedente. Una linea di vernice rosso bruno sulla parte superiore del collo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR98/PB/5114/CFP/4. Frammento di orlo e collo con indicazione della risega. Diam. cm 10,8. Superfici lucidate a stecca 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari di piccole e medie dimensioni. V - IV sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 133. NR03/PF/5416/CFP/53. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Ingubbiatura 7.5 YR 5/4 brown. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5416/CFP/55. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Ingubbiatura 2.5 YR 5/6 red. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5416/CFP/54. Frammento di collo con indicazione della risega. Ingubbiatura 2.5 YR 7/4 light reddish brown. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR01/PD/5282/CFP/129. Frammento di collo con indicazione della risega e dell attacco superiore dell ansa. Ingubbiatura 2.5 YR 7/4 light reddish brown. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR00/PD/5183/CFP/249. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR02/PF/5943/CFP/3. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Ingubbiatura evanida 7.5 YR 5/4 brown. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR00/PD/5168/CFP/134. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5408/CFP/49. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR01/PD/5218/CFP/157. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5424/CFP/104. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Banda di vernice nera sulla parte

107 200 Massimo Botto superiore del collo. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR00/PD/5165/CFP/62. Frammento di orlo e collo con indicazione del cordolo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5416/CFP/30. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR99/PC/5130/CFP/47. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5423/CFP/14. Frammento di collo con indicazione della risega. Seconda metà VII - prima metà VI sec NR03/PF/5416/CFP/78. Frammento di collo con indicazione del cordolo. Stesso vaso del N Primo quarto del VI sec. 3.2 Brocche/anfore con bocca circolare ed orlo ingrossato esternamente Nell area P, numerose brocche a bocca circolare e orlo ingrossato esternamente potrebbero appartenere al tipo 3.1, ma le ridotte dimensioni dei frammenti e la mancanza della parte di collo mediana, su cui l artigiano realizzava il caratteristico elemento divisorio orizzontale, invitano a cautela e inducono a distinguere preventivamente questo gruppo di materiali dai precedenti. Per tali reperti si è quindi preferito seguire il criterio di classificazione proposto da Mercedes Vegas per le ceramiche di Cartagine, che inserisce questo tipo di brocche in una sottoforma a parte 442. A Nora, i reperti così classificabili sono molti e rientrano prevalentemente fra le brocche con diametro della bocca ridotto, in sintonia con quanto documentato per l area F 443. Le datazioni dei frammenti ingubbiati o dipinti con la caratteristica decorazione a banda rossa sull orlo e linee nere sul collo sono state poste in parallelo con quelle dei reperti della forma precedente, prediligendo quindi un arco di tempo compreso fra la seconda metà del VII e la prima metà del VI sec Lo stesso si è fatto per la maggior parte di frammenti con superfici apparentemente non trattate in base ai confronti delle argille. Il n. 148, per forma, decorazione e tipo d impasto potrebbe appartenere allo stesso vaso del n. 113, datato nella seconda metà del VII sec. Simile, ma diverso nel colore delle superfici e delle argille è il n. 149, che si inquadra comunque nello stesso arco di tempo. Gli impasti chiari caratterizzano anche i nn (n. cat. 150, con disegno), decorati con banda rosso bruno sull orlo, il primo, e con l aggiunta di due linee della stessa tonalità sul collo, il secondo e il terzo. La brocca n. 153 (n. cat. 153, con disegno) oltre ad essere dipinta sull orlo presenta sotto quest ultimo due linee orizzontali incise allo stesso modo dell esemplare acromo 154 (n. cat. 154, con disegno). Tale elemento distintivo è documentato anche a Cartagine su brocche dipinte della stessa tipologia provenienti da strati inquadrabili fra il VII e gli inizi del VI sec Il n. 155 (n. cat. 155, con disegno) e i nn come i precedenti presentano i caratteristici im- 442 Ve g a s 1999a, 161, Form 24.2, fig. 17 Bemalte Krüge mit Wulstrand. 443 Og g i a n o 2000b, 225, tav. V, Bechtold 2007c, , nota 21, fig. 164, 2063; Nig r o 2007, , , tav. XCI, MD / Ve g a s 1991, , fig. 29, 77.

108 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 201 pasti con tonalità nocciola, inoltre risultano decorati con una banda rosso brillante sull orlo e/o con un numero variabile da due a quattro di linee nere orizzontali sul collo. Una eccezione è rappresentata dai nn. 162, 175 e 190, che hanno tutta la superficie dipinta di rosso; nel primo caso, inoltre, si conserva una linea nera sovradipinta sul collo. Infine, i nn (nn. cat. 156, 158, con disegno) presentano superfici non trattate, come i nn Secondo quanto indicato in precedenza, sono inquadrati nello stesso arco di tempo dei frammenti dipinti in base all esame dell impasto. Catalogo 148. NR01/PD/5218/CFP/154. Frammento di orlo e collo. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 7.5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 7/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR01/PD/5282/CFP/127. Frammento di orlo e collo. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 7.5 YR 7/4 pink. Argilla: 7.5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR97/PA /5009/CFP/19. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 10,2. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo e sulla superficie esterna, 2.5 YR 4/4 reddish brown; int./est. 7.5 YR 8/4 pink. Argilla: 7.5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR04/PG/11052/CFP/39. Frammento di orlo e collo. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; due linee orizzontali dello stesso colore sul collo; int./est. 7.5 YR 8/4 pink. Argilla: 7.5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR00/PD/5223/CFP/49. Frammento di orlo e collo. Banda evanida di vernice rosso bruno sull orlo, 2.5 YR 4/4 reddish brown; due linee orizzontali dello stesso colore sul collo; int./est. 7.5 YR 8/4 pink. Argilla: 7.5 YR 7/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII sec NR99/PC/5134/CFP/32. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 11. Due linee orizzontali incise sotto l orlo. Banda evanida di vernice rossa sull orlo più larga all esterno, 2.5 YR 5/8 red; int. 5 YR 7/6 reddish yellow; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec.

109 202 Massimo Botto 154. NR97/PA/5024/CFP/14. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 9. Due linee orizzontali incise sotto l orlo. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5017/CFP/14. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 8,8. Banda evanida di vernice rossa sull orlo, 2.5 YR 5/8 red; int./est. 2.5 YR 5/6 light red. Argilla: 2.5 YR 5/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5084/CFP/5. Frammento di orlo e di collo. Diam. cm 8,8. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5084/CFP/6. Frammento di orlo e di collo. Diam. cm 5,6. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/4 light reddish brown. Argilla: 5 YR 6/4 light reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5130/CFP/55. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 9. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 159. NR03/PF/5424/CFP/76. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo e una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5423/CFP/17. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo e due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5423/CFP/18. Frammento di orlo e collo. Dipinto con una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5416/CFP/44. Frammento di orlo e collo. Dipinto su tutta la superficie con vernice rossa; sovraddipinta sul collo una linea nera orizzontale. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5423/CFP/16. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo e tre linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR02/PF/5866/CFP/3. Frammento di orlo e collo. Dipinto con quattro linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR02/PF/5919/CFP/4. Frammento di orlo e collo. Dipinto con una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PG/11294/CFP/12. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5424/CFP/79. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PE/5625/CFP/15. Frammento di orlo e collo. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5416/CFP/28. Frammento di orlo e collo. Dipinto con una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/12. Frammento di orlo e collo. Dipinto con tre linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5282/CFP/125. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PG/11175/CFP/2. Frammento di orlo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5187/CFP/23. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo e una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PI/5295/CFP/48. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PF/5956/CFP/20. Frammento di orlo e collo. Dipinto in vernice rossa su tutta la superficie conservata. Seconda metà VII - prima metà del VI sec.

110 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR01/PD/5218/CFP/155. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5183/CFP/224. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5282/CFP/124. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5215/CFP/103. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PE/5625/CFP/16. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5043/CFP/36. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PG/11267/CFP/1. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/17. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/20. Frammento di orlo e collo. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/14. Parte di orlo e collo ricomposta da due frammenti. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/19. Frammento di orlo e collo. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/18. Frammento di orlo e collo. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/21. Frammento di orlo e collo. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/22. Frammento di orlo e collo. Dipinto con due linee nere orizzontali sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PH/11649/CFP/2. Frammento di orlo e collo. Vernice rossa su tutta la superficie. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5168/CFP/99. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5291/CFP/30. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5291/CFP/30. Frammento di ansa e parete. Stesso vaso del precedente. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5434/CFP/5. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5434/CFP/6. Frammento di parete decorata con una linea di vernice rossa. Stesso vaso del precedente. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5434/CFP/7. Frammento di ansa. Stesso vaso del precedente. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5416/CFP/63. Frammento di orlo e collo. Dipinto con una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PI/5295/CFP/88. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR04/PG/11086/CFP/5. Frammento di orlo e collo. Ingubbiatura rossa sulla superficie esterna. Seconda metà del VII sec NR03/PF/5425/CFP/4. Frammento di orlo e collo. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo e una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5425/CFP/5. Frammento di orlo e collo. Stesso vaso del precedente. Dipinto con banda di vernice rossa sull orlo e una linea nera orizzontale sul collo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5425/CFP/6. Frammento di parete. Stesso vaso del precedente. Dipinto con una linea nera orizzontale. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5425/CFP/7. Frammento di parete. Stesso vaso del precedente. Dipinto con una linea nera orizzontale. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5425/CFP/14. Frammento di parete. Stesso vaso del precedente. Dipinto con una linea nera orizzontale. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/21. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/13. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PF/5747/CFP/6. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VI - prima metà del VI sec NR04/PF/5463/CFP/8. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5050/CFP/46. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5416/CFP/29. Frammento di orlo e collo. Fluitato. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR01/PD/5292/CFP/59. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5134/CFP/41. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/15. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5168/CFP/98. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Due linee orizzontali incise sotto

111 204 Massimo Botto l orlo come i NN Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PH/11601/CFP/1. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5187/CFP/17. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Una linea orizzontale in rilievo sotto l orlo. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR02/PF/5874/CFP/16. Frammento di orlo e collo. Superfici lisciate a stecca. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5408/CFP/16. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PN/12536/CFP/9. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5134/CFP/37. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PG/11297/CFP/7. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR99/PC/5134/CFP/40. Frammento di orlo e collo. Superfici con ingubbiatura chiara. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR05/PG/11320/CFP/4. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Impasto chiaro. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PH/11596/CFP/11. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR98/PB/5050/CFP/57. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR00/PD/5215/CFP/100. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5416/CFP/50. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR03/PF/5416/CFP/65. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Seconda metà VII - prima metà del VI sec NR06/PM/5385/CFP/18. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. VII - prima metà del VI sec. 4. Brocche con ampia bocca circolare e orlo ingrossato Da un punto di vista morfologico questo tipo di brocca trova evidenti punti di contatto con il precedente, ma se ne differenzia nettamente per quel che concerne il trattamento delle superfici e l impasto. A Cartagine è possibile distinguere produzioni più arcaiche, che vanno dagli inizi del VI sino a buona parte del IV sec., da quelle di epoca ellenistica o tardopunica, che coprono l avanzato IV e il III/II sec Il problema maggiore riguarda lo stato frammentario dei materiali, che provengono prevalentemente da scavi in abitato. Si è quindi proceduto ad una classificazione che interessa la parte superiore del vaso, ma raramente è stato possibile ricostruire l intero profilo della brocca, che presenta dove documentato spalla arrotondata e corpo ovoidale 447 ; il piede è generalmente indistinto con fondo con profilo ad onda e ombelico di tornitura 448. Un elemento che sembra comunque valido per definire l evoluzione della forma riguarda le dimensioni, che aumentano considerevolmente negli esemplari più tardi 449. Anche i materiali dell area P sono molto frammentari, per cui le attribuzioni risultano difficili e si basano su raffronti con le parti superiori dei vasi. Tutti i reperti analizzati presentano superfici non trattate, ma ottima cottura. I nn (nn. cat. 230, 235, con disegno) hanno pareti leggermente incurvate e orlo ingrossato e pendulo, distinto rispetto al collo da una gola. Tali caratteristiche li avvicinano sensibilmente ad esemplari della metropoli nord-africana compresi fra gli inizi del VI e l ultimo quarto del V sec Recentemente il tipo è stato individuato anche a Mozia e datato nell ambito del V secolo 451. Per i frammenti norensi una cronologia fra la fine del VI e buona parte del IV sec. appare a nostro avviso probabile, anche in rapporto alle note vicende storiche che videro realizzarsi in questa fase il massimo controllo 446 Ve g a s 1999a, 163, fig. 62 (Form 28); Be c h t o l d 2007c, , Subtyp A, fig. 178, ex. 2142; Subtyp B, fig. 179, exx Per la sola fase ellenistica cfr. anche Ve g a s 1999a, 164, fig. 63 b (Form 29.2.). 447 Cfr. rispettivamente Ve g a s 1999a, 163, fig. 62, 1 e Be c h t o l d 2007c, 364, fig. 178, ex Bechtold 2007c, , fig. 189, exx. 2184, Bechtold 2007c, Cfr. in particolare Ve g a s 1999a, , fig. 9b, 5 (Fundkomplex 6); , fig. 10, 6 (Fundkomplex 7); 114 e 117, fig. 13, 25 (Fundkomplex 10). 451 Ni g r o 2007, 264, tav. LXXV, MD /31, con bibl. prec.

112 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 205 cartaginese sull isola. I dati sopra esposti sono di estremo interesse perché permettono di stabilire per questa tipologia di brocche una linea di contatti molto precoce e diretta fra la metropoli nord-africana e Nora, che precede chiaramente il resto delle produzioni di epoca ellenistica presenti in Sardegna 452. Infatti, passando ad analizzare la documentazione presente sull isola, si deve osservare che la stragrande maggioranza dei reperti è stata datata proprio in questo periodo, comprese le brocche recentemente rinvenute fra i materiali di discarica di una delle cisterne dell abitato arcaico di Sulcis. Nella classificazione della ceramica della necropoli di Tuvixeddu, si è infatti proposto di distinguere una forma più antica, inquadrabile fra la fine del IV e il III sec. 453, da una forma più recente, di dimensioni maggiori, diffusa fra la fine del III e il II sec Le produzioni di epoca ellenistica si caratterizzano per l ampia variabilità degli orli e dei colli. Infatti, per i secondi le pareti possono essere incurvate, ma anche rettilinee con profilo cilindrico o ad imbuto ; negli orli, invece, accanto al tipo pendulo a sezione sub-triangolare sono attestate produzioni diverse comunque riconducibili nella stragrande maggioranza dei casi al tipo a nastro/fascia e a quello arrotondato. Come è stato più volte sottolineato, le brocche appartenenti a questa tipologia appaiono ben documentate negli insediamenti punici del Mediterraneo centrale. In Sicilia, oltre ai noti rinvenimenti di Lilibeo 455, bisogna segnalare quelli più recenti dalla Zona A e dalla casa dei mosaici a Mozia 456. Inoltre, la forma è presente nelle Baleari 457 e in Nord-africa, dove oltre a Cartagine è segnalata in varie località comprese fra Capo Bon e il Marocco 458. Dall area P proviene un numero non trascura- 452 Situazione analoga sembra verificarsi a Mozia, con esemplari di brocche/anfore di questo tipo: cfr. Ve c c h i o 2002, , Tipo 137, tav. 44, 1 (brocca); , Tipo 38, tav. 15, 4 (considerato come anfora). 453 Ba r t o l o n i 2000d, 93, con bibl. (Forma 31). 454 Ba r t o l o n i 2000d, 97, con bibl. (Forma 39). 455 Di St e f a n o 1993, fig. 15, 4-5, figg ; Be c h t o l d 1999, 130, tav. XX, Cfr. rispettivamente, Ve c c h i o 2002, , Tipo 138, tav. 44, 2; , Tipi 36-38, tav. 15, 1-3 (considerati come anfore) e Ac q u a r o, De l Va i s, Se c c i, , 170, fig. 31, Ramón Torres , , nota 16; Fernánd e z, Co s t a 1998, 35-36, fig. 16 (Forma Eb. 30, tipo b); Ra m ó n To r r e s 1998, 145, fig. 4, (seconda metà del IV sec. a. C.). 458 Cfr. la bibliografia raccolta da Be c h t o l d 1999, 130, nota 167. bile di frammenti che può essere inserito fra le produzioni di epoca ellenistica. Per esempio, i nn , (n. cat. 237, con disegno) con orlo nastriforme si inquadrano molto verosimilmente nell avanzato IV secolo, dal momento che trovano un puntuale confronto nella vicina necropoli ipogea 459. I nn. 238, (n. cat. 238, con disegno), invece, per il tipo di impasto e per l orlo pendulo devono essere piuttosto collocati fra la fine del III e il II sec. In ambito insulare, infatti, trovano interessanti paralleli con esemplari messi in luce nella stessa Nora 460, a Monte Sirai 461 e Cagliari 462. Questi ultimi due centri offrono per il periodo in questione un ampia campionatura che permette raffronti anche con gli esemplari norensi con orlo arrotondato e a nastro/fascia 463. I primi non sono molto numerosi. Fra essi ve ne sono due, probabilmente riferibili alla stessa brocca, che permettono di ricostruire quasi per intero il profilo del vaso: si tratta dei nn (nn. cat , con disegno). In questo caso l ansa è sagomata con ingrossamento centrale, presenta l impressione del pollice del vasaio in corrispondenza dell attacco inferiore ed è appena sormontante, confermando una tendenza che si va progressivamente affermando fra gli esemplari più tardi dei centri sopra analizzati 464. Il piede è indistinto con fondo con profilo ad onda e ombelico di tornitura. Come già accennato, questa tipologia appare la più comune in tutte le aree puniche del Mediterraneo centrale ad eccezione della Sicilia, dove si diffonde il piede ad anello probabilmente per la vicinanza con le comunità greche dell isola 465. A Nora è possibile inserire nella tipologia presa in esame anche il fondo n. 241 (n. cat. 241, con disegno) non solo per la forma, ma anche per il tipo di impasto del tutto identico a molti frammenti di orli delle produzioni più tarde di fine 459 Bartoloni, Tr o n c h e t t i 1981, 47, fig. 11, Si tratta di un esemplare proveniente dall area C pubblicato da Fi n o c c h i 2003, 43, tav. 5/ Per l abitato cfr. Campanella 1999, 71-73, nn (Tipi III-IV). In questo studio si abbassa almeno alla fine del III sec. anche la documentazione precedentemente raccolta da Ma r r a s 1981, , fig. 8, 9-10 e Per la necropoli cfr. Bartoloni 2000b, 108 (Forma 17), fig. 42, Cappai 1992, (Tipo II). 463 Campanella 1999, 69-71, nn (Tipo I); Cappai 1992, 126 (Tipo III) e 131, tav. LIII, 301/1428. Per Cartagine cfr. Ve g a s 1999a, 164 (Form 29.2). 464 Per Cartagine si confrontino gli esemplari afferenti alla Forma 28 con quelli della Forma 29.2 di Ve g a s 1999a; per Ibiza cfr. Fe r n á n d e z, Co s t a 1998, 35, nota 12; per la Sardegna cfr. Bartoloni 2000d, Forma 31 e Forma Per i confronti cfr. supra note

113 206 Massimo Botto III e II sec. Leggermente più antica potrebbe essere la brocca n. 242 (n. cat. 242, con disegno), che presenta un imboccatura ad imbuto poco documentata in ambito sardo. Infatti i confronti più pertinenti provengono dalla necropoli di Lilibeo, che ha restituito un numero non trascurabile di questi contenitori in contesti datati prevalentemente durante la prima metà del III sec Gli esemplari con orlo a nastro sono molto numerosi. Fra essi ve ne sono alcuni (nn. 243, ) con superfici esterne ricoperte da uno spesso e uniforme strato di vernice marrone scuro, che caratterizza anche numerosi vasi della vicina necropoli ipogea 467. Questo tipo di trattamento è poco documentato nell area P, ma non è escluso che ciò dipenda dal cattivo stato di conservazione di molti reperti dovuto all acidità del terreno. Da un punto di vista morfologico si deve registrare che alcuni orli sono caratterizzati da una scanalatura nella parte superiore, come ben visibile nell esemplare n. 243 (n. cat. 243, con disegno) che nonostante lo stato frammentario sembrerebbe presentare bocca trilobata e non circolare come tutti i reperti analizzati. Brocche con grande bocca circolare sono documentate a Nora anche in epoca romana. Per esempio, dall area C provengono esemplari con orlo ingrossato pendulo e con orlo a mandorla con solcatura superiore, che raggiungono la prima età imperiale 468. Fra queste produzioni compaiono anche esemplari trilobati, come attestato da un reperto dell area P pubblicato in questo stesso volume 469, che grazie al nostro frammento è senz altro da porre nel solco della tradizione figulina punica. Questa tipologia di brocche si presta bene sia al contenimento di liquidi, che grazie all ampia imboccatura e al largo collo defluirebbero senza problemi, sia alla conservazione di piccole riserve domestiche 470. Catalogo 230. NR03/PF/5424/CFP/74. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 12. Superfici non trattate; int. 2.5 YR 6/5 light red; est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - IV sec NR03/PF/5416/CFP/60. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - IV sec NR03/PF/5410/CFP/24. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate; int. 2.5 YR 5/6 red; est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - IV sec NR06/PH/11685/CFP/14. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - IV sec NR04/PG/11069/CFP/22. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - IV sec NR02/PF/5938/CFP/1. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 9,6. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - IV sec. 466 Bechtold 1999, 130, BR 5, tav. XX, Bartoloni, Tronchetti 1981, passim (schede di catalogo della ceramica punica). 468 Ca n e p a 2003a, , tav. 53, 7, Cfr. il contributo di S. Mazzocchin nel vol. II, tomo Ca m p a n e l l a 2008, NR03/PF/5412/CFP/2. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Avanzato IV sec.

114 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR03/PF/5423/CFP/10. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 10. Superfici non trattate; int. 2.5 YR 5/6 red; est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Avanzato IV sec NR06/PM/12524/CFP/12. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 12,4. Superfici non trattate; int. 2.5 YR 5/6 red; est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/52. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 12. Superfici non trattate; int./est. 7.5 YR 5/4 strong brown. Argilla: 7.5 YR 5/4 strong brown. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine III - II sec NR06/PI/5339/CFP/1. Frammento di orlo e collo. Diam. n.d. Superficie esterna decorata da uno strato uniforme di vernice marrone scuro, 7.5 YR 4/3 brown; int. 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine III - I sec NR06/PM/5382/CFP/104. Fig. 27. Frammento di orlo, collo e spalla con ansa integra. Diam. cm 12. Superfici non trattate; int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/109. Fig. 27. Frammento di fondo. Diam. cm 10,8. Superfici non trattate; int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine III - II sec NR99/PB/5213/CFP/13. Frammento di fondo. Diam. n.d. Superfici non trattate; int./est. 5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine III-II sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 244. NR05/PI/5315/CFP/30. Frammento di collo e orlo pendulo. Superfici non trattate. Fine VI - IV sec NR06/PH/11756/CFP/12. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PN/12533/CFP/47. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Impasto chiaro. Avanzato IV sec NR06/PM/5385/CFP/30. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/131. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/98. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/71. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/63. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/49. Frammento di collo e orlo

115 208 Massimo Botto NR06/PM/5382/CFP/ a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/4. Frammento di collo e orlo a nastro. Superfici non trattate. Avanzato IV sec NR06/PM/5382/CFP/112. Ampia parte di collo e orlo pendulo ricomposta da tre frammenti. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/106. Frammento di collo e orlo pendulo. Superfici non trattate. Fine III - II sec. Fig NR99/PB/5123/CFP/9. Frammento di collo e orlo pendulo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR98/PB/5115/CFP/6. Frammento di collo e orlo pendulo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR03/PF/5407/CFP/6. Frammento di orlo a nastro e collo. Superficie esterna decorata da una vernice uniforme di colore marrone scuro, 7.5 YR 4/3 brown. Fine III - II sec.

116 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR04/PF/5463/CFP/7. Frammento di orlo a nastro e collo. Superficie esterna decorata da una vernice uniforme di colore marrone scuro, 7.5 YR 4/3 brown. Fine III - II sec NR00/PD/5235/CFP/26. Frammento di orlo a nastro e collo. Superficie esterna decorata da una vernice uniforme di colore marrone scuro, 7.5 YR 4/3 brown. Fine III - II sec NR98/PD/5074/CFP/37. Frammento di orlo a nastro e collo. Superficie esterna decorata da una vernice uniforme di colore marrone scuro, 7.5 YR 4/3 brown. Fine III - II sec NR98/PD/5074/CFP/16. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/5. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/74. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/64. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/91. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PI/5335/CFP/63. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PI/5335/CFP/69. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PI/5335/CFP/77. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PI/5335/CFP/81. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PI/5335/CFP/83. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PH/11660/CFP/1. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PH/11660/CFP/2. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR05/PH/11566/CFP/4. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PH/11705/CFP/2. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR03/PF/5425/CFP/24. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR05/PH/11573/CFP/1. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR05/PH/5315/CFP/36. Frammento di orlo a nastro con solcatura superiore e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR00/PD/5168/CFP/100. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/12521/CFP/38. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5376/CFP/49. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/62. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec.

117 210 Massimo Botto 283. NR06/PM/5382/CFP/7. Frammento di orlo a nastro e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/54. Frammento di orlo arrotondato e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/68. Frammento di orlo arrotondato e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5382/CFP/119. Frammento di orlo arrotondato e collo. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR05/PH/11531/CFP/1. Frammento di collo e orlo da cui si sviluppa la parte superiore dell ansa. Superfici non trattate. Fine III - II sec NR06/PM/5385/CFP/99. Frammento di collo e orlo da cui si sviluppa la parte superiore dell ansa. Superfici non trattate. Fine III - II sec. 5. Brocche con corpo piriforme, bocca circolare e orlo estroflesso Per quanto ci è dato di sapere i due esemplari dell area P (fig. 28), rinvenuti in frammenti ma completamente ricostruibili nel profilo, non hanno confronti puntuali. I vasi norensi devono comunque essere considerati come uno sviluppo delle brocche con orlo espanso fenicie, secondo un processo evolutivo del tutto peculiare che si realizza dapprima a Cartagine e successivamente in alcune aree del Mediterraneo centrale a seguito dell azione espansionistica avviata nel corso del VI sec. dalla metropoli nord-africana 471. Sul finire di tale secolo si datano infatti le prime attestazioni di Ibiza 472, che si intensificano nel secolo successivo 473, momento in cui è lecito collocare anche la documentazione di Cagliari 474. Sia i confronti ibicenchi sia quelli caralitani risultano di grande interesse perché permettono di seguire l evoluzione della forma fuori dal Nord-Africa. Per quel che riguarda la Sardegna, aggiungendo alla documentazione conosciuta quella dell area P appare evidente come le colonie del Golfo degli Angeli godano di un più diretto e vivace rapporto con le produzioni cartaginesi, a conferma di una linea privilegiata di contatti con la metropoli africana 475. Per questo motivo e considerando anche i confronti con le attestazioni ibicenche la datazione dei pezzi in catalogo deve essere preferibilmente inquadrata fra la fine del VI e la metà del V sec Cfr. in part. Ci n ta s 1950, 91, tavv. VI, LXXIV-LXXV, dove si analizza in dettaglio l evoluzione della brocca con orlo espanso dalle produzioni più antiche alle più recenti. Il tipo che maggiormente si avvicina agli esemplari di Nora è il n. 72. Per ulteriori confronti si veda Me r l i n, Drappier 1909, n. 32, tav. IV; Ga u k l e r 1915, tav. CCXII; Ci n ta s 1970, II, tav. LXI, 1 (corredo di V sec. ); Ch e l b i 1985a, 83-84; Pe s e r i c o 1996, 213, nota 4, con bibl. 472 Ra m ó n To r r e s 1981, fig. 1, 1c (tumba X). 473 Ro d e r o Ri a z a 1980, 46, fig. 9,5; Pe s e r i c o 1996, 140, 233 (IB1*); Fe r n á n d e z, Co s ta 1998, 29-30, fig. 6 (Forma Eb. 12). 474 Ta r a m e l l i 1912, fig. 20,10; Ba rt o l o n i 1983a, 74-76, fig. 10, m, dove è preso anche in esame un esemplare sporadico da Tharros (ibid., fig. 10, n); Ba rt o l o n i 1991, 122, 129, fig. 11; Pe s e r i c o 1996, 134, 222 (CG1*); Ba rt o l o n i 2000d, 90-91, fig. 3, 26 (Forma 26). 475 La differenza è tangibile confrontando lo sviluppo della brocca con orlo espanso in VI e V secolo a Bithia e nel Sulcis: cfr. per es. Ba rt o l o n i 1983a, 44-45, fig. 1, a-f; Ba rt o l o n i 1996, 92-93; Pe s e r i c o 1996, Sulla base delle segnalazioni di J.H. Fernández, che si ringrazia per l interessamento, il reperto di Ibiza che maggiormente si avvicina a quelli dell area P è MAEF 3759, per il quale cfr. Fe r n á n d e z, Co s ta 1998, 58, fig. 6.

118 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 211 La forma in questione mantiene a nostro avviso non solo la funzione funeraria tipica della brocca con orlo espanso, ma anche quella legata alla vita quotidiana di contenitore per essenze e oli profumati da utilizzarsi nella toeletta personale. La presenza di un tipo più grande, che si affianca a quello canonico di dimensioni ridotte 477, potrebbe tuttavia dare spessore all ipotesi di una differenziazione d uso. In effetti, l altezza dei nostri reperti, nettamente superiore alla media, unita alla particolare conformazione dell orlo, che si presta sia ad essere sigillato in modo ermetico sia a versare sostanze viscose, farebbe piuttosto pensare a contenitori per salse e per condimenti di pietanze a base di olio. Fig. 28 Catalogo 289. NR05/PG/11328/CFP/3. Fig. 28; tav. X, 289. Ricomposto da numerosi frammenti; lacune sulla pancia, incrostazioni calcaree e ampie tracce di bruciato. H. cm 18,3; diam. bocca cm 5,5; diam. max cm 13; diam. base cm 6,8. Est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 4/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - prima metà V sec NR05/PG/11328/CFP/4. Fig. 28; tav. X, 290. Ricomposto da numerosi frammenti; lacune sulla pancia, sbeccature sull orlo, ampie tracce di bruciato. H. cm 18,3; diam. bocca cm 5,7; diam. max cm 12,6; diam. base cm 6,9. Superfici lisciate a stecca: verticalmente sul collo, orizzontalmente sulla pancia. Est. 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 4/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VI - prima metà V sec. 477 Cfr. infra 6.1. Per le produzioni ibicenche si veda quanto riportato da Gó m e z Be l l a r d 1981, , con esemplari che non superano i 12,5 cm.

119 212 Massimo Botto 6.1 Brocche con bocca trilobata Sebbene in ambito vicino-orientale e soprattutto cipriota brocche con questo particolare tipo di bocca siano ben documentate 478 e la variante con orlo ribattuto rientri fra le più antiche attestazioni del repertorio vascolare coloniale 479, è probabile che il tipo affermatosi nel corso del VI secolo negli insediamenti fenici del Mediterraneo centrale derivi da prototipi corinzi diffusi in Occidente attraverso l intermediazione delle città dell Etruria meridionale 480. Le successive produzioni della seconda metà del V e soprattutto del IV sec. hanno invece i loro più diretti prototipi nel repertorio della ceramica attica 481. Gli esemplari dell area P appaiono in un pessimo stato di conservazione, che ne impedisce nella maggioranza dei casi un corretto inquadramento. Una delle poche eccezioni al riguardo è rappresentata dal n. 291 (n. cat. 291, con disegno), decorato sul collo da due linee nere orizzontali che contrastano con il fondo rosso steso in modo uniforme sulla superficie esterna; all interno, una linea nera delimita la verniciatura in rosso in corrispondenza dell orlo. Malgrado le ridotte dimensioni del frammento è possibile proporre un confronto con le brocche trilobate della necropoli di Monte Sirai relative al tipo snello caratterizzato dal collo stretto e dalla pancia piriforme. Su questi esemplari la decorazione è prevalentemente a risparmio, per immersione obliqua della bocca e del collo, e con gruppi di linee nere delineati sulla spalla e sulla pancia 482. Recentemente una brocca di questo tipo è stata rinvenuta nell US 500 del Cronicario di Sant Antioco e sulla base dei reperti siraiani ne è stata proposta una datazione nell ambito del VI sec Ad una fase fenicia matura, precedente la conquista cartaginese della Sardegna deve essere attribuito anche il nostro esemplare. La brocca n. 292 (n. cat. 292, con disegno) è sicuramente di più difficile inquadramento, dal momento che rientra nelle produzioni con bocca ampia attestate sia nella fase fenicia matura sia in quella punica di V e della prima metà del IV sec A quest ultimo periodo deve verosimilmente attribuirsi l esemplare n. 293 (n. cat. 293, con foto), che presenta orlo piatto ribattuto internamente e superfici non trattate. La grande quantità di brocche trilobate rinvenuta nelle tombe di epoca punica fa ipotizzare una funzione importante di questo vaso nella cerimonia funebre legata alle libagioni rituali 485. Tale tipo di brocca dovette quindi sostituire in progresso di tempo la bilobata, universalmente presente nei corredi tombali di epoca fenicia. La particolare conformazione della bocca adatta a versare liquidi e la contiguità con l ambiente greco, dove la forma in questione era definita con il termine esplicativo di oinochoe, inducono a ritenere che la brocca trilobata fosse utilizzata per versare il vino nelle coppe. Non si può però escludere la possibilità che venisse impiegata per versare acqua, latte o altre sostanze usate nel rituale funebre. Si auspica pertanto che in un prossimo futuro analisi gascromatografiche condotte su un ampia e affidabile serie di campioni possano definitivamente chiarire tale problematica. 478 Co s ta, Fe r n á n d e z 1998, 94-96, con ampia bibliografia di riferimento. 479 Ba rt o l o n i 1985b, , figg , h; Ba rt o l o n i 1988d, 167, fig. 2, B-C; Be r n a r d i n i 2000, 42, 51, figg. 6, 6-7, 13, 2-4; Bo t t o 2000b, 37-38; Og g i a n o 2000, 258, fig. 9, 4; Ca m pa n e l l a 2008, , ex Bartoloni 1996, 105; al riguardo cfr. anche Gó m e z Be l l a r d 1984, 105. Contra Co s ta, Fe r n á n d e z Bartoloni 1996, 105; Co s ta, Fe r n á n d e z 1998, Ba rt o l o n i 2000b, 112 (Forma 29), in particolare i vasi nn. 80 e Campanella 2008, , ex Ba rt o l o n i 1996, 105 (Forma 29); Ba rt o l o n i 2000b, ; Gu i r g u i s 2004, 91; Ca m pa n e l l a 2008, , ex Co s ta, Fe r n á n d e z 1998, 94.

120 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 213 Catalogo 291. NR97/PA/5024/CFP/5. Frammento di orlo e di collo. H. res. cm 4,5. Superficie esterna verniciata di rosso, 10 R 5/8 red, con sovrapposizione sul collo di due linee nere 5 YR 2/5 black; internamente, vernice rossa della stessa tonalità sull orlo delimitata da una linea nera. Argilla: 10 R, 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Primi tre quarti del VI sec NR01/PD/5294/CFP/26. Frammento di orlo e di Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 294. NR05/PI/5295/CFP/55. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. V - prima metà IV sec NR05/PI/5295/CFP/58. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. V - prima metà IV sec. collo. H. res. cm 6,5. Superficie esterna decorata da una linea rossa tracciata obliquamente sul collo e sull orlo, 10 R 4/6 red; int./est. 10 R 6/8 light red. Argilla: 10 R 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. VI - metà IV sec NR06/PI/5335/CFP/85. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà IV sec.

121 214 Massimo Botto 6.2 Brocche con bocca trilobata, corpo globulare e fondo arrotondato Questa variante di brocca trilobata si caratterizza per il corpo globulare, leggermente schiacciato, e il fondo arrotondato. Si tratta di una forma poco attestata nel repertorio ceramico punico, che trova interessanti punti di contatto con le produzioni fenicie di madrepatria 486, sebbene l ampio divario cronologico abbia determinato evidenti differenze non solo nella resa tecnica ma anche nella morfologia: i possibili prototipi presentano infatti dimensioni maggiori e fondo piatto oppure con piede ad anello 487 ; permangono invece alcuni elementi significativi quali la bocca trilobata, il breve collo e il corpo schiacciato che combinati fra loro permettono di cogliere una relazione fra le produzioni più antiche e quelle più recenti, anche se al momento mancano testimonianze delle fasi intermedie che aiutino a ricostruire in modo più dettagliato l evoluzione della forma. Lo sviluppo di quest ultima è da imputarsi, a nostro avviso, alla mutata funzionalità del recipiente. Infatti, mentre gli esemplari orientali possono essere considerati a tutti gli effetti dei vasi potori, quelli punici dovevano avere una funzione analoga a quella degli attingitoi trattati più avanti 488. La forma compatta, le dimensioni contenute, l ansa sormontante, il fondo arrotondato e la bocca trilobata risultano infatti particolarmente adatti per tale utilizzo. Il rinvenimento dell esemplare norense all interno di un pozzo, non deve trarre in inganno, dal momento che l acqua da pozzi e cisterne veniva attinta tramite recipienti di capienza maggiore 489. La brocca dell area P (n. cat. 296, con disegno) trova i suoi più diretti confronti nella vicina Cagliari, come testimoniato dai rinvenimenti della necropoli di Tuvixeddu 490. Inoltre, negli scavi condotti di recente nella necropoli di Su Fraigu, nel comune di Serramanna, è venuto alla luce un nuovo esemplare, che insieme ad un altra brocchetta di ceramica comune costituiva il corredo di una sepoltura ad enchytrismos 491. I confronti citati sono importanti per fissare la cronologia del vaso norense. Al riguardo si deve osservare che la presenza di un cordolo a segnare una netta scansione fra il collo e il corpo del recipiente, forse retaggio di più antiche produzioni in metallo 492, avvicina sensibilmente l esemplare dell area P a quello di Serramanna, datato in base al contesto all ultimo quarto del IV sec. 486 Nú ñ e z 2004b, 323 (III.2.4. Squat trefoil-rim jugs wiht a short neck), con bibl. 487 Cfr. rispettivamente Núñez 2004b, 323, fig. 183 (Tiro, al- Bass); Cu l i c a n 1982, fig. 7, b (Akhziv). 488 Cfr. infra Tale funzione deve essere attribuita ai secchielli, come si è avuto modo di sostenere in precedenza (cfr. supra 5, ciotole ansate, nota 341) oppure a contenitori in materiale deperibile. 490 Ta r a m e l l i 1912, coll , fig. 20, 8; Ba rt o l o n i 2000d, 103, fig. 8, Cossu, Ga r a u 2003, 19, tav. 7, 2 a dx. 492 Nú ñ e z 2004b, 323.

122 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 215 Catalogo 296. NR99/PB/5123/CFP/16. Tav. X, 296. Integra, lievi sbeccature sull orlo e ampie tracce di bruciato. H. cm 12,1; diam. max cm 12,2. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Ultimo quarto del IV sec. 7. Brocche con spalla ribassata La forma, le cui più ampie attestazioni riguardano il Mediterraneo centrale 493, è estremamente longeva in Sardegna dove si presenta praticamente nel medesimo aspetto sia nel VII sec. che nel II sec. d.c 494. Gli esemplari al momento più antichi si datano alla fine del VII secolo e sono stati individuati a Nora 495 e Bithia 496. Quest ultimo centro ha restituito anche una serie di testimonianze di epoca punica, che si dispongono fra l ultimo quarto del VI e la metà del IV sec In questo arco di tempo è possibile collocare ulteriori esemplari provenienti da Monte Sirai 498 e Cagliari 499. Le tre brocche rinvenute nell area P provengono dalla stessa US e si presentano in uno stato di conservazione tale da consentirne un corretto inquadramento. Le prime due (nn. cat , con disegno) si confrontano con esemplari dalla vicina Bithia databili in base al contesto tombale alla metà circa del IV sec In ambito mediterraneo interessanti raffronti si hanno con le produzioni ibicenche recentemente analizzate da Jordi Fernández e Benjamí Costa inquadrabili in prevalenza fra il 375 e il , e con la documentazione di Lilibeo, che scende sino alla metà del III sec La n. 299 (n. cat. 299, con disegno), di dimensioni maggiori 503, sebbene presenti il corpo più schiacciato rispetto alle precedenti, in base al tipo di impasto dovrebbe collocarsi nello stesso arco di tempo. È probabile che la funzione di questi recipienti fosse analoga a quella delle oil bottle, destinate 493 Per un ampia rassegna bibliografica cfr. Ba rt o l o n i 2000b, 91, nota 86, cui adde Be c h t o l d 1999, , BR 6A, tav. XX, 206 e Ve g a s 1999a, , (Form 27), ex. fig. 61, 2 (ultimo quarto del V sec. ). 494 Ba rt o l o n i 1996, 99 (Forma 22). Dello stesso studioso cfr. inoltre Ba rt o l o n i 1981a, e Ba rt o l o n i 2000b, 91 (Forma 28), che definisce il tipo di brocca qui analizzato come attingitoi con spalla ribassata. 495 Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i , , fig. 2 = Ba rt o l o n i 1983a, 43-44, fig. 1, l. 496 Ba rt o l o n i 1981a, 17, fig. 1, 4; Ba rt o l o n i 1996, 99, 211, fig. 31, Ba rt o l o n i 1996, Bo t t o, Sa lva d e i 2005, 85-87, fig. 9 (MSN 576, dat. V sec. ). 499 Ta r a m e l l i 1912, coll , figg. 16, 2 e 20, 5; Ba rt o l o n i 1991a, 122, 131, figg Bartoloni 1996, fig. 24, 198 e Fe r n á n d e z, Costa 1998, 31-32, tipo Eb. 13 b, fig Bechtold 1999, Il tipo più grande è meno documentato, ma non mancano per il nostro reperto elementi di raffronto. Al riguardo cfr. per es. Ba rt o l o n i 1996, 231, fig. 40, 509; Fe r n á n d e z, Co s ta 1998, 30.

123 216 Massimo Botto a contenere profumi 504. La diffusa presenza nei contesti tombali delle brocchette a spalla ribassata rafforza l ipotesi che contenessero essenze ed oli profumati utilizzati nella sfera funeraria per la preparazione del corpo del defunto prima della sepoltura. Le attestazioni da abitato d altro canto non escludono la possibilità che questo tipo di brocca venisse impiegato in ambito domestico per conservare condimenti di diversa natura da aggiungere alle pietanze nel corso dei pasti 505. Tale ipotesi spiegherebbe meglio la messa in produzione del tipo più grande, la cui capienza supera notevolmente quella dei normali unguentari. Fig. 29 Catalogo 297. NR99/PB/5123/CFP/19. Fig. 29; tav. X, 297. Manca parte dell orlo e l ansa. H. cm 8,6; diam. max. cm 6; diam. fondo cm 3,2. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 5/4 reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà ca. del IV sec NR99/PB/5123/CFP/18. Fig. 29; tav. X, 298. Mancano l orlo, l ansa e parte del collo. H. res. cm 9; diam. max. cm 6,2; diam. fondo cm 3. Superfici non trattate, int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà ca. del IV sec NR99/PB/5123/CFP/17. Fig. 29; tav. X, 299. Mancano l orlo e parte del collo e dell ansa. H. res. cm 14; diam. max. cm 10,2; diam. fondo cm 4. Superfici non trattate, int./est. 10 YR 7/3 very pale brown. Argilla: 10 YR 7/3 very pale brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà ca. del IV sec. 504 Si vedano al riguardo le osservazioni di Lorenza Campanella in questo stesso volume (cap. 12, par. 3). 505 Ca m pa n e l l a 2008, 189.

124 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Attingitoi Si tratta di una delle tipologie meglio conosciute della ceramica fenicia, entrata nella letteratura scientifica con il termine dipper grazie agli studi pionieristici di W. Culican 506. Per tale motivo in questa sede si è preferito utilizzare la traduzione italiana del vocabolo inglese, che fa esplicito riferimento alla funzione del vaso, piuttosto che proporre una definizione in base alla morfologia. La forma sembra avere origine nel Bronzo Medio/ Tardo e interessare ampie aree della regione siropalestinese 507. In questa fase il recipiente si presenta generalmente con fondo cuspidato, pancia ovoide e bocca amigdaloide o lobata. A partire dal Ferro I la forma subisce una serie di trasformazioni che preludono agli esemplari di VIII secolo presenti in Fenicia e da qui diffusi fra le colonie di Occidente: la bocca diviene circolare e la parte terminale del recipiente pur mantenendo il fondo arrotondato presenta un profilo più tozzo; una variante, infine, si caratterizza per il fondo carenato 508. Limitando la nostra analisi agli insediamenti costieri della madrepatria 509, il centro che ha restituito una delle documentazioni più consistenti è Tiro. Infatti, alle segnalazioni della seconda metà dell VIII sec. provenienti dall abitato 510, bisogna aggiungere i reperti recentemente messi in luce nella necropoli di al-bass 511. A nord della metropoli fenicia ulteriori attestazioni provengono da Sarepta 512, Khaldé 513, Beirut 514 e Biblo 515, mentre a sud si deve segnalare la ricca serie di attingitoi proveniente dallo Strato III di Tell Abu Hawam, oggetto di una puntuale analisi 516, e le numerose 506 Culican Am i r a n 1969, , , figg. 84, 86; Bi k a i 1978a, Stratum XVI, tav. 47 A 1; An d e r s o n 1988, , tav. 20, 4, Fra le più recenti scoperte che testimoniano l evoluzione della forma nel passaggio dal II al I millennio cfr. l esemplare proveniente dal ripostiglio di bronzi di Tel Jatt, a nord di Megiddo: Art z y 2006, 49-52, fig. 2.15, 7 (J-7). 509 Per un panorama delle attestazioni nel Vicino Oriente cfr. Le h m a n n 1996, 398, tav. 38, forme Bi k a i 1978a, (Juglets Typ I), tav. XII, 1-23; Bi k a i 1978b, 52, figg. 2, ultima fila in basso e 3, Nú ñ e z 2004b, (III.4. Dippers), con bibl.; Nú ñ e z 2004a, 178, fig. 93, 3; 185, fig. 100, 3; 201, fig. 116, P An d e r s o n 1988, , tabella 12, tavv. 33, 23-24, 37, 2, 38, 17 e 50 (J-1-4). 513 Sa i d a h 1966, 71-72, nn (IX-VIII sec. ). 514 Badre 1997, figg. 37, e 45, Ho m s y 2003, , tavv He r r e r a, Gó m e z 2004, , tav. XXVI, con ampia bibl. attestazioni di Akziv 517. A Cipro il tipo risulta ben documentato soprattutto a Kition 518, mentre a Malta appare in numerosi contesti funerari di epoca arcaica 519. Passando al Mediterraneo centrale, la forma risulta poco documentata in Sicilia. A Palermo, per esempio, è attestato un unico esemplare a fondo cuspidato rinvenuto nella necropoli ipogea 520. Sull isoletta di Mozia la situazione si presenta un poco migliore. Infatti, a fronte di un unica presenza dai corredi antichi della necropoli ad incinerazione 521, si registrano attestazioni dal sondaggio effettuato nel cosiddetto fossato 522, dal luogo di arsione 523 e dalle sepolture rinvenute nel vano occidentale della Torre Recentemente, infine, attingitoi sono stati messi in luce negli scavi condotti nella Zona A 525 e nella Zona D, alle pendici occidentali dell acropoli 526. Più articolata risulta la situazione di Cartagine con attestazioni sia dalle necropoli 527 sia dall abitato. Per quest ultimo i recenti scavi tedeschi hanno restituito numerosi reperti nella caratteristica Red Slip e in Plain Ware 528. Tralasciando per il momento la Sardegna, su cui torneremo più avanti, e passando all estremo Occidente mediterraneo e all area atlantica, le attestazioni si concentrano soprattutto nelle colonie della Spagna meridionale. Alla consistente documentazione di Toscanos 529, si 517 Cu l i c a n 1970, 8, 10, fig. 2, B (tomba 24); Cu l i c a n 1982, 74, fig. 7 k (tomba 20), 75, fig. 9 m (tomba 36); Ma z a r 2003, 28-29, fig. 10, 1-3; , fig. 52, 26; , fig. 62, 12-13; , fig. 65, 13-15; Ma z a r 2004, 45, 66-67, fig Sulla diffusione di questi contenitori sull isola cfr. le osservazioni di Cu l i c a n 1970, 8. Per Kition, si veda per es. Ka r a g e o r g h i s 1999, tavv. CXXIII, 2104, 2166, 1731; CXXV, passim; CXLIV, 1858, 1503; CXLIX, 1944, 2983; CLVII, 3896; CLVIII, Per ulteriori attestazioni da Palaepaphos- Skales cfr. Ka r a g e o r g h i s 1983, tav. CCI, T93.6 (seconda metà dell XI sec. ). 519 Vi d a l Go n z á l e z, Gr o e n e w o u d 2000, 1430, fig. 4 a, tav De Si m o n e, Fa l s o n e 1998, 307 e (P 6). 521 Tu s a 1972, 78, tav. LIX, 2 (tomba 44). 522 Tu s a 1972, 61, tav. XLIII, 1 (seconda metà del VII sec. ). 523 Tu s a 1978, 70, tav. LIII, Ciasca 1979, 210, fig. 16, 6, tav. LXXII, 4 (tomba 166). 525 Ve c c h i o 2002, 250, tav. 40 (Tipo 130). 526 Ni g r o 2007, 101, fig. 3, Cfr. per es. Ci n ta s 1950, 87, tav. V, 63; Ma a s s-lindemann 1982, , tav. 25, K 8,3 (Dermech, tomba 214; metà VI sec. ). 528 Ve g a s 1999a, 170, fig. 73 (Form 37); Ve g a s 2000a, 1240, fig. 4, (seconda metà VIII sec. a.c); Ve g a s 2000b, 362, fig. 7, (30 exx. di VII secolo, di cui uno solo importato); Br i e s e 2007, , fig. 146 (Schöpfkännchen); Be c h t o l d 2007c, , fig. 161 exx Ma a s s-lindemann 1982, 60-61, tav. 13, Per i

125 218 Massimo Botto possono aggiungere le segnalazioni da Chorreras 530, Morro de Mezquitilla 531, Malaga 532, Almuñécar 533, e per quel che concerne l Andalusia atlantica, dal Castillo de Doña Blanca 534 e dalla Cadice insulare 535. Recentemente, inoltre, sono stati pubblicati i materiali provenienti dal Cerro del Villar, le cui serie si differenziano da quelle degli altri insediamenti fenici per il fatto di essere prodotte in ceramica grigia 536. Sulle coste algerine i rinvenimenti sono concentrati a Rachgoun 537 e Mersa Madakh 538, mentre in Marocco attingitoi sono stati individuati a Mogador 539 e Lixus 540. Il tipo, anche se in modo limitato e con attestazioni più tarde di VI secolo, è presente in Portogallo 541. Messo in luce pure nei recenti scavi a Sa Caleta, Ibiza 542, l attingitoio è ben attestato in Sardegna. Sull isola l evoluzione della forma è stata oggetto di ripetuti studi da parte di Piero Bartoloni, che ha potuto analizzare ampie serie di materiali a partire dalle produzioni più antiche messe in luce negli scavi condotti nell abitato di Sulcis e provenienti da strati compresi fra la fine dell VIII e la prima metà dell VII sec La documentazione delle necropoli di Bithia e Monte Sirai ha permesso di seguire lo sviluppo della forma fra l ultimo quarto del VII e la seconda metà avanzata del VI sec. In questo arco di tempo si assiste al passaggio recenti rinvenimenti nel sito satellite di Alarcón cfr. Ma a s s- Lindemann 2002, 210, tav. 18, 81, Aubet et al. 1979, 112, fig. 10, 133 e Schubart 1983, 121, fig. 9, d, e, k = Sc h u b a rt 1985, fig. 9, d, e, k. 532 Recio 1991, 122, fig. 92, Mo l i n a Fa j a r d o, Ru i z Fe r n a n d e z, Hu e rta s Ji m é n e z 1982, tav. 32 (necropoli di Puente de Noy). 534 Ru i z Mat a, Pérez 1995, 66-67, fig. 21, 9. Per esemplari provenienti dal Tumulo 1 della necropoli di Las Cumbres interpretati come unguentari cfr. Ma rt í n Ru i z 2004, 96, figg Có r d o b a, Ru i z Mat a 2005, , fig. 8,5: tipo H1a (scavi Calle Cánovas del Castillo). 536 Aubet et al. 1999, Vu i l l e m o t 1955, 20, tav. IX, Vu i l l e m o t 1965, 147, fig Jo d i n 1966, 112, , fig. 22, b.; Cu l i c a n 1970, 8, fig. 1 Ac. 540 Belén et al. 2001, 92, fig. 6, 459 (Red Slip). 541 Arruda 2002, 188, fig. 120 (Alcáçova de Santarém). 542 Ra m ó n To r r e s 1999, 185, fig. 17, XXXI-39 e Ra m ó n Torres 2007, , che considera i pezzi rinvenuti come importazioni dal Mediterraneo orientale. 543 Ba rt o l o n i 1990, 48-49, fig. 8, 152, 161, 204; Be r n a r d i n i 2000, 3, fig. 6, 5; Pa n i c o , , nn. 23 e 65 (UUSS 369b e 369). Per un esemplare in impasto cfr. Ba rt o l o n i 2007, 121, fig. 80. Dal Nuraghe Sirai, non lontano dal capoluogo sulcitano, proviene un esemplare verosimilmente della fine del VII sec. : cfr. Pe r r a 2005b, 193, fig. 12, e. da esemplari con corpo sub-cilindrico e fondo leggermente convesso a esemplari con corpo piriforme e fondo cuspidato: tale evoluzione si può porre con ragionevole grado di certezza nel secondo quarto del VI secolo 544. Nello stesso periodo compaiono i primi attingitoi a fondo piatto a testimonianza dell alta variabilità morfologica del tipo durante la fase fenicia matura. Osservazioni analoghe possono essere fatte per le produzioni di epoca punica. Infatti, mentre le pareti passano da curvilinee a biconiche per divenire infine rettilinee negli esemplari più tardi, il fondo muta da piatto a concavo, anche se per lungo tempo i due tipi si sovrappongono cronologicamente e solo nella fase ellenistica si avrà il definitivo affermarsi del secondo 545. Fra le produzioni di epoca punica che presentano ancora profilo arrotondato ma piede già concavo si annoverano un esemplare da Bithia proveniente da un contesto del primo quarto del V sec. 546 e un esemplare da Tuvixeddu pressappoco contemporaneo 547. Nello stesso secolo, comunque, a Sulcis e Monte Sirai sono attestati attingitoi con fondo piatto e corpo vagamente biconico 548. Questa caratteristica si accentua nelle serie di IV secolo, con la comparsa di una carenatura che separa la spalla ribassata dalla pancia troncoconica 549. Gli esemplari più tardi, attestati ancora nel II sec., presentano invece pareti rettilinee e fondo concavo 550. Per i materiali rinvenuti negli strati sotto il foro romano di Nora si deve lamentare lo stato estremamente frammentario dei reperti, che permette solo attribuzioni sommarie. Poche risultano le parti superiori del vaso per le quali è possibile proporre un inquadramento: una di queste (n. cat. 300, con disegno), presenta una vernice rossa stesa sulla superficie esterna e nella parte interna del labbro allo stesso modo di un reperto di Sulcis di alta anti- 544 Ba rt o l o n i 1999, 201; Ba rt o l o n i 2000b, 109 (Forma 21); Gu i r g u i s 2004, 99, fig. 11, Per l evoluzione della forma nella fase punica cfr. Ba rt o l o n i 1996, 100 (Forma 23) e Ba rt o l o n i 2000d, 90 (Forma 25). 546 Ba rt o l o n i 1983a, 44, fig. 1, g; Ba rt o l o n i 1996, 100, 220, fig. 36, Bartoloni 2000d, 90, fig. 3, Ba rt o l o n i 1983a, 43-44, fig. 1, h-j. Al riguardo cfr. anche Tr o n c h e t t i 2002, 147, tav. V, 1-2, per un esemplare sulcitano della prima metà del V sec. 549 Si vedano gli esemplari messi in luce nella necropoli di Bithia pubblicati da Ba rt o l o n i 1996, 100, nota 91. Recentemente, una brocchetta carenata di questo tipo è stata identificata fra i materiali dell US 500 dell abitato di Sant Antioco: cfr. Ca m pa n e l l a 2008, 192, ex Acquaro 1983, 69-70, tav. XIX.

126 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 219 chità 551. Da un punto di vista morfologico il n. 300, come il n. 301 di poco più tardo, si differenzia dalle produzioni canoniche per avere l orlo diritto e non svasato. Questa variante è poco rappresentata, ma esistono confronti nel repertorio coloniale come nel caso dell esemplare proveniente dallo strato 7a di Toscanos 552. Alcuni frammenti di pareti e anse (nn ) riconducibili alla tipologia in esame hanno impasto e trattamento delle superfici identici al n Si tratterebbe delle uniche labili tracce di una produzione che per raffronto con i materiali sulcitani è possibile inquadrare nella prima metà del VII sec. In questo arco di tempo deve probabilmente collocarsi anche il n. 302 (n. cat. 302, con disegno), che è uno degli esemplari meglio conservati dell area P, dal momento che se ne è preservata un ampia porzione della parte superiore compresa l ansa lievemente sormontante. Sebbene le superfici non sembrino trattate, l antichità del frammento è certificata dall impasto ben depurato e dalla forma molto vicina ai prototipi orientali e a un dipper rinvenuto nell abitato di Sulcis 553. I nn. 303 e 304 (nn. cat , con disegno e foto), oltre a presentare la caratteristica bocca circolare e l orlo svasato sono ricoperti da un ingubbiatura chiara, secondo una tecnica non molto diffusa in questa tipologia vascolare fra le colonie del Mediterraneo centrale 554, ma che trova a Mozia un significativo raffronto in un esemplare a fondo convesso datato alla seconda metà del VII sec La presenza di una linea incisa a indicare lo stacco fra l orlo e il corpo del recipiente è attestata anche su un dipper della vicina necropoli di Bithia, che conferma con la sua datazione all ultimo quarto del VII sec. 556 l inquadramento proposto per i pezzi norensi. Il n. 305 (n. cat. 305, con disegno), invece, si caratterizza per una doppia linea orizzontale incisa alla base dell orlo; sebbene ricoperto da una spessa patina calcarea, il frammento non sembra ingubbiato. Il n. 306 (n. cat. 306, con disegno) si presenta come un unicum, dal momento che risulta 551 Be r a n a r d i n i 2000, 39, fig. 6, Sc h u b a rt, Ma a s s-li n d e m a n n 1984, fig. 13, 447. Per un esemplare di diametro maggiore cfr. Au b e t et al. 1999, 171, fig. 164, d. L orlo diritto, ma ingrossato esternamente, caratterizza uno dei più antichi esemplari di Sardegna rinvenuto a Sant Antioco: Ba rt o l o n i 1990, fig. 8, Ba rt o l o n i 1990, 49, fig. 8, La tecnica è invece ben documentata nelle produzioni iberiche: Ma a s s-li n d e m a n n 1985, Cfr. supra nota Ba rt o l o n i 1996, 236, fig. 42, 551. essere un ibrido fra la forma dell oil bottle e quella dell attingitoio. Della prima presenta infatti la conformazione dell orlo e del collo 557, mentre della seconda l impostazione dell ansa, che è sormontante e si innesta superiormente sull orlo 558. Il pezzo in questione per il fatto di ispirarsi ai più tipici unguentari del mondo fenicio, per il tipo di impasto ben depurato e per la presenza di un ingubbiatura chiara dovrebbe datarsi entro il VII sec Dall area P provengono alcuni frammenti di orli (nn ) che per il tipo di impasto risultano compatibili con una serie di fondi che nella maggioranza dei casi sono di tipo convesso. Riguardo a quest ultimi è possibile inserire fra i più antichi i nn (nn. cat , con disegno), che presentano superfici lisciate e impasto finemente depurato di colore rosso 560. Gli altri frammenti con fondo convesso (n. 309, con disegno; nn ) hanno impasti più grossolani e superfici non trattate: la cronologia di tutti questi pezzi deve probabilmente fissarsi fra l ultimo quarto del VII e gli inizi del VI sec., in analogia con i materiali provenienti dalla necropoli di Bithia inquadrabili in base ai contesti tombali in questo arco di tempo 561. Come già ricordato, infatti, subito dopo cominciano a diffondersi sull isola le prime produzioni con fondo cuspidato e quelle con fondo piatto. L unico esemplare cuspidato dell area P è il n. 310 (n. cat. 310, con disegno), che si data fra il secondo e il terzo quarto del VI sec., cioè prima della conquista cartaginese della Sardegna. Fra i confronti geograficamente più prossimi si possono citare esemplari da Bithia 562, Monte Sirai 563 e Pani Loriga 564. I reperti con fondo piatto risultano di più difficile attribuzione, dal momento che sono attestati a 557 Cfr. al riguardo la trattazione svolta da Lorenza Campanella in questo volume (cap. 12, par. 3). 558 Produzioni ibride sono presenti anche a Cartagine e sono state inserite fra le oil bottles: cfr. al riguardo Ve g a s 1999a, 171, fig. 74, nn Ve g a s 1999a, Si ricorda che questo particolare trattamento delle superfici non è attribuibile solo a produzioni di alta antichità, dal momento che è attestato anche su attingitoi che in base alla forma e/o al contesto di rinvenimento si devono collocare nell ambito del VI sec. Cfr. in part. Ma r r a s, Ba rt o l o n i, Mo s c at i 1987, 241, fig. 7 (terzo quarto del VI sec. ); Gu i r g u i s 2004, 99, fig. 11, 52 (VI sec. ). 561 Ba rt o l o n i 1986, 17, 19, fig. 5 (tomba n. 9); Ba rt o l o n i 1996, 97-98, nn. 93, 101, 551, Ba rt o l o n i 1996, 243, fig. 33, 613 (sporadico). 563 Ba rt o l o n i 1999, 201, fig. 4, d (tomba 95); Ba rt o l o n i 2000b, 150, fig. 27, 47 (tomba 16). 564 Cfr. per es. To r e 2000, fig. 3, c (tomba 5/III).

127 220 Massimo Botto partire dalla fase fenicia matura e la loro diffusione si protrae fino alla media età punica. Un tentativo di inquadramento è possibile partendo dall analisi e dal confronto degli impasti: i nn (nn. cat , con disegno) sono senz altro da attribuire ad epoca fenicia e possono essere indicativamente inquadrati nel secondo quarto del VI sec., tenendo come punto di riferimento la buona documentazine della necropoli di Monte Sirai. In questo arco di tempo si collocano infatti due attingitoi a fondo piatto che appartengono rispettivamente ad una delle più ricche sepolture dell insediamento e alla tomba bisoma A questi si deve aggiungere il n. 313 (n. cat. 313, con disegno), che per il diametro della base contenuto, risulta particolarmente vicino ad un dipper della collezione Garovaglio del Civico Museo Giovio di Como proveniente molto verosimilmente da Tharros e datato fra la fine del VII e gli inizi del VI sec A nostro avviso la cronologia più tarda potrebbe essere quella che meglio si attaglia all esemplare norense e confermerebbe quel clima di sperimentazione che investe la forma a partire dal VI secolo. Di epoca punica deve essere considerato invece l esemplare n. 314 (n. cat. 314, con disegno), che sebbene molto dilavato, presenta impasti che più si avvicinano alle produzioni di IV secolo. Di poco precedente e da inquadrare molto verosimilmente nella seconda metà del V sec. è il n. 315 (n. cat. 315, con disegno), sicuramente uno degli esemplari meglio conservati. Purtroppo la mancanza dell orlo, dell ansa e del fondo non permette una ricostruzione integrale del vaso. Si deve comunque osservare che per la sua forma biconica si confronta con le serie sulcitane a fondo piatto, ansa a bastoncello sormontante e bocca circolare 567. Passando alla funzione di questi recipienti, sin dai primi studi è apparso evidente come la forma fosse particolarmente adatta a versare liquidi, in prevalenza acqua e vino, da contenitori più grandi quali anfore o crateri in contenitori più piccoli. Tale caratteristica, implicita nel nome inglese che inizialmente è stato attribuito al recipiente, dipper, ha trovato con il progredire degli studi conferme sempre più convincenti 568 fino ad essere universalmente acc- ettata dagli specialisti 569. Fra le scoperte degli ultimi anni che meglio possono dare il senso dell utilizzo fatto nell antichità di tali vasi vi è senza dubbio quella precedentemente citata del ripostiglio di Tell Jatt, vicino a Megiddo, dove fra i numerosi rinvenimenti compaiono anche prestigiosi set in bronzo per il vino, che aiutano a comprendere come venisse degustata la bevanda. Il vino era dapprima speziato e miscelato in grandi calderoni e quindi filtrato con dei colini in ogni caso in cui veniva versato nelle coppe globulari. Per questa procedura erano utilizzati piccoli vasi, dei dipper per l appunto, che a Tell Jatt appaiono riprodotti in numerose copie e varianti rispetto all unica testimonianza in ceramica di cui si è data notizia all inizio della trattazione 570. La diffusa presenza di attingitoi nei contesti tombali, spesso in associazione con anfore da vino e coppe di ottima fattura, conferma la forte valenza simbolica attribuita al recipiente inserito nei servizi da banchetto da destinare al defunto nella sua vita ultraterrena 571. Da questo punto di vista particolarmente interessante risulta la documentazione di Monte Sirai, dal momento che in due tombe attribuite a personaggi di prestigio all interno della colonia l attingitoio all atto della deposizione era stato inserito nella mano destra del defunto e almeno in un caso (tomba 95) a stretto contatto con la bocca dell anfora Cfr. rispettivamente Ba rt o l o n i 2000e, fig. 2, d e Bo t t o, Sa lva d e i 2005, 98, fig. 14, f (MSN 604). 566 Qu at t r o c c h i Pi s a n o 1981, 78, 85, fig. 1, D Bartoloni 1983a, fig. 1, h-j. 568 Cfr. in part. Nú ñ e z 2004b, 324, che sottolinea come nella regione siro-palestinese e a Cipro siano state rinvenute anfore con una specie di supporto in prossimità dell orlo, che doveva essere utilizzato per alloggiare l attingitoio. 569 Fra i contributi più recenti cfr. Ra m ó n To r r e s 2007, Tali problematiche sono approfondite da Bo t t o 2007a, 77, Cfr. per es. Vi d a l Go n z á l e z, Gr o e n e w o u d 2000, Ba rt o l o n i 1999a, (tomba 95); Ba rt o l o n i 2000e, 20-21, fig. 1, b (tomba 88).

128 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 221 Catalogo 300. NR01/PD/5282/CFP/110. Frammento di orlo con attacco superiore della spalla. Diam. cm 4. Superfici ricoperte da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Prima metà del VII sec NR97/PA/5009/CFP/3. Frammento di orlo. Due linee orizzontali impresse alla base. Diam. cm 4. Superfici non trattate, 10 R 5/8 red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR03/PF/5451/CFP/11. Frammento di orlo. Self slip int./est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 4/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR99/PC/5134/CFP/2. Frammento di orlo, collo e parte dell ansa sormontante. Diam. cm 3. Superfici con ingubbiatura chiara, 7.5 YR 6/4 pink. Argilla: 10 R 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. VII sec NR06/PG/11383/CFP/2. Ampio frammento di orlo e spalla con ansa integra. Diam. cm 4; h. res. cm 5,5. Superfici non trattate, int./est. 10 R 5/8 red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Prima metà del VII sec NR99/PC/5157/CFP/9. Frammento di fondo e parte inferiore del corpo. Diam. cm 3; h. res. cm 5. Superficie esterna lisciata a stecca, 10 R 6/8 light red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR99/PC/5156/CFP/8. Frammento di orlo e spalla distinta da una linea impressa. Diam. cm 4. Superfici con ingubbiatura chiara, 7.5 YR 6/4 pink. Argilla: 10 R 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR01/PD/5294/CFP/41. Frammento di orlo e spalla distinta da una linea impressa; attacco superiore dell ansa. Superfici con ingubbiatura chiara, 7.5 YR 6/4 pink. Argilla: 10 R 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR00/PD/5168/CFP/122. Frammento di fondo e parte inferiore del corpo. Superficie esterna lisciata a stecca, 10 R 6/8 light red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole dimensioni. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR01/PD/5218/CFP/208. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Superfici non trattate, int. 2.5 YR 6/8 light red; est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 3/1 dark reddish gray; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Ultimo quarto VII - inizi VI. NR01/PD/5294/CFP/41 304

129 222 Massimo Botto 310. NR98/PB/5051/CFP/7. Frammento di fondo e parte inferiore del corpo. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni ca NR99/PB/5123/CFP/15. Ampia parte del corpo ricomposta da tre frammenti. Diam. max cm 9; h. res. cm 20,1. Steccature verticali sulla spalla. Superfici int./ est. 5 YR 6/8 reddish brown. Argilla: 5 YR 6/8 reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà del V sec NR04/PF/5463/CFP/6. Frammento di fondo e parte inferiore del corpo. Superfici non trattate, int. 5 YR 5/8 yellowish red; est. 5 YR 5/6 yellowish red. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR06/PM/5373/CFP/7. Frammento di orlo e spalla. Superfici non trattate, int./est. 7.5 YR 8/4 pink. Argilla: 7.5 YR 8/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 313. NR06/PM/5374/CFP/3. Frammento di fondo e parte inferiore del corpo. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Secondo quarto del VI sec NR06/PM/5376/CFP/56. Frammento di fondo e parte inferiore del corpo. Superfici non trattate, int. 2.5 YR 7/6 light red; est. 2.5 YR 8/3 pink. Argilla: 2.5 YR 7/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. IV sec NR99/PC/5130/CFP/58. Frammento di orlo con attacco superiore dell ansa. Superfici ricoperte da vernice rossa, 10 R 5/8 red. Prima metà del VII sec NR01/PD/5287/CFP/41. Frammento di orlo con attacco superiore dell ansa. Superfici ricoperte da vernice rossa, 10 R 5/8 red. Prima metà del VII sec NR01/PD/5287/CFP/46. Frammento di ansa. Superfici ricoperte da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Prima metà del VII sec NR01/PD/5218/CFP/199. Frammento sagomato relativo alla parte del corpo tra spalla e orlo. Superfici ricoperte da vernice rossa, 10 R 5/8 red. Prima metà del VII sec NR01/PD/5218/CFP/199. Frammento di ansa. Superfici ricoperte da vernice rossa, 10 R 4/8 red. Prima metà del VII sec NR01/PD/5288/CFP/18. Frammento di orlo. Superfici apparentemente non trattate. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR99/PC/5149/CFP/2. Frammento di orlo. Superfici apparentemente non trattate. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR99/PC/5134/CFP/136. Frammento di orlo. Superfici apparentemente non trattate. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec.

130 324. NR99/PC/5134/CFP/131. Frammento di orlo con attacco superiore dell ansa. Superfici non trattate. Ultimo quarto del VII - inizi VI sec NR00/PD/5183/CFP/19. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR00/PD/5183/CFP/269. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR06/PM/5380/CFP/1. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR00/PD/5223/CFP/53. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR01/PD/5287/CFP/50. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR01/PD/5290/CFP/48. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR00/PD/5883/CFP/279. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI NR00/PD/5183/CFP/17. Frammento di fondo convesso e parte inferiore del corpo. Ultimo quarto VII - inizi VI. La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 223

131 224 Massimo Botto 7. An f o r e d i t i p o d o m e s t i c o In questa sede saranno esaminate le forme biansate che per dimensioni, trattamento delle superfici e tipo di impasto si distinguono nettamente dalle anfore adibite al trasporto di merci e rientrano invece fra le produzioni destinate alla sfera domestica. Come si vedrà di seguito, in quest ambito si possono proporre ulteriori differenziazioni, con produzioni più raffinate che componevano il servizio da mensa distinte da fabbriche più corsive destinate alla dispensa. 1.1 Anfore con collo svasato e corpo ovoidale Il tipo è ben attestato fra gli insediamenti fenici del Mediterraneo centrale, in particolare a Cartagine 573. In Sicilia è presente a Mozia, con attestazioni soprattutto dal tofet ma anche dalla necropoli 574. In Sardegna, oltre al noto esemplare da Sant Imbenia 575 si deve segnalare la più consistente documentazione di Sulcis 576 e Tharros 577. I frammenti provenienti dall area P hanno tutti collo ampiamente svasato, orlo estroflesso e bordo squadrato. Il n. 1 (n. cat. 1, con disegno), quello meglio conservato, è decorato con un ampia banda di colore rosso sul bordo e all interno dell orlo, dove è delimitata da una sottile linea di vernice scura; due linee orizzontali della stessa tonalità sono tracciate più in basso alla base del collo. Anche i nn. 2-3 (nn. cat. 2-3, con disegno) sono dipinti e risultano simili al precedente, con il quale condividono l inquadramento cronologico indicativamente posto fra la fine dell VIII e la prima metà del VII sec. A causa del caratteristico bordo squadrato i reperti norensi trovano i più diretti confronti fra le urne del tofet di Cartagine 578, dimostrando una rete di rapporti con la metropoli nord-africana non mediata da altri insediamenti insulari. Come più volte ribadito, la ricca decorazione che compare sulle anfore a collo svasato si ispira al re- 573 La documentazione della colonia è stata raccolta da Do c t e r 1997, , fig. 581f, tabelle 61 (Klasse Karthago 4). Cfr. inoltre Ve g a s 1999a, 154, fig. 50 (Form 19) e Br i e s e 2007, Spa n ò Gi a m m e l l a r o 2000a, 311, fig. 24, con bibl. 575 Og g i a n o 2000a, , fig. 9, Ba rt o l o n i 1988d, 165, fig. 2, G (tofet); Ba rt o l o n i 1990, 50, fig. 9, , 202 e Be r n a r d i n i 2000, 43, fig. 11, 1-3 (abitato). 577 Ac q u a r o 1999, 16-17, fig. 1, 11, con bibl. prec. 578 Ha r d e n 1937, 65, fig. 3 a; Ci n ta s 1950, tav. XVII, 214; Ci n ta s 1970, tavv. XXVI, 29; XXXI, pertorio greco-geometrico 579 ; visto lo stato estremamente frammentario dei materiali dell area P, è stato possibile individuarla solo su alcuni frammenti di parete che possono con elevato grado di attendibilità essere attribuiti alla tipologia in esame. I nn. 4-5 (nn. cat. 4-5, con disegno) appartengono allo stesso vaso e presentano una decorazione a tremulo verticale in tonalità scura, leggibile chiaramente nel primo e intuibile nell altro, dove compare anche una linea orizzontale dello stesso colore. Questo motivo, oltre che sulle anfore da tavola, è ben documentato sugli skyphoi fenici di ambito centro-mediterraneo essendo attestato a Sulcis 580, Cartagine 581 e Mozia 582. L esiguità dei frammenti non permette di ricostruire il profilo integrale dell anfora e comprendere lo schema decorativo vanificando ogni tentativo di confronto con altri esemplari. Va però osservato che il tremulo in scuro è steso su un fondo di vernice rossa e non sulla superficie dell anfora come comunemente avviene e come riproposto nei frammenti 6-7, che si riferiscono molto verosimilmente allo stesso vaso. Il n. 8 (n. cat. 8, con disegno), decorato con una banda di vernice rossa sul bordo e all interno dell orlo svasato, si caratterizza per avere il bordo sagomato a causa di un leggero ingrossamento della parte inferiore. Tale particolarità, che è presente su esemplari da Chorreras 583, si andrà accentuando nei frammenti nn (nn. cat , con disegno), senza decorazione, e porterà in progresso di tempo alle produzioni con orlo bifido, che sono state analizzate distintamente. Il n. 9 (n. cat. 9, con foto) è un frammento di parete decorato da due spesse linee di colore rosso che delimitano la parte di vaso compresa fra spalla e attacco inferiore dell ansa. La linea inferiore potrebbe anche essere la parte superiore di una banda, non leggibile a causa delle ridotte dimensioni del pezzo, come documentato invece nel n. 10 (n. cat. 10, con disegno) e ad esempio su un reperto da Mozia recentemente pubblicato, la cui datazione è stata posta agli inizi del VI sec Nel n. 11 (n. cat. 11, con disegno) le superfici non sono dipinte: si tratta di un ampio frammento 579 Cfr. in part. Ci a s c a 1999, 71, fig Be r n a r d i n i 1988, 81-82, nota 32, figg. 2, c e 3, c. 581 Peserico 2007, 304, fig. 131, 1695; Vegas 1999a, , in part. fig. 42, 1, 2, 3, 4, Per un bella foto a colori di uno skyphos con questo tipo di decorazione proveniente da un corredo del primo quarto del VII sec. cfr. Fa m à, To t i 2005, 618, 628, cat. n. 7, figg. 4 e Au b e t et al. 1979, 112, fig. 9, a. 584 Ni g r o 2007, 101, , tav. LXXI, MD /40.

132 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 225 di parete relativo alla pancia dell anfora, nel quale è presente l attacco inferiore dell ansa. La cronologia di questo reperto come quella dei frammenti di orli con superfici non trattate nn può scendere sino alla seconda metà del VI sec. in analogia con l ampia gamma di attestazioni di anfore in Plain Ware di tale tipo rinvenute a Cartagine e inquadrabili prevalentemente in questo arco di tempo 585. I nn. 14 (n. cat. 14, con disegno) e 43 presentando bordo più largo e impasti meno depurati sembrano rappresentare produzioni seriori da inquadrare nella prima fase punica; nello stesso periodo si collocano molto verosimilmente i frammenti di parete Orli svasati del tipo sopra esaminato, con bordo più o meno sagomato, caratterizzano anche brocche/ anfore di epoca ellenistica spesso riutilizzate come cinerari. È questo il caso di un esemplare proveniente dalla necropoli ipogea di Nora datato al III sec Come anticipato nelle considerazioni introduttive, le anfore dipinte afferenti a questa tipologia dovevano far parte di servizi da mensa raffinati, destinati a occasioni particolari, e contenere a seconda dei casi vino o acqua in quantità apprezzabili. La loro considerevole presenza nei santuari-tofet e nelle necropoli attesta forme di riutilizzo come cinerari peraltro ben documentate anche per altre tipologie ceramiche. Tali considerazioni devono essere estese agli esemplari non dipinti, tenendo presente che produzioni meno accurate erano verosimilmente relegate fra i servizi da dispensa. Catalogo 1. NR99/PC/5134/CFP/119. Tav. XI, 1. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa, 10 R 6/8 light red, sull orlo e all interno per cm 1,7 delimitata da una linea scura 2.5 YR 4/3 reddish brown; due linee orizzontali della stessa tonalità all esterno, alla base del collo. Int./est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 2. NR00/PD/5183/CFP/222. Frammento di orlo e collo. Banda di vernice rossa sull orlo, 10 R 6/8 light red; int./ est. 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 3. NR00/PD/5223/CFP/35. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 13,2. Quattro linee orizzontali scure sul collo, 2.5 YR 4/3 reddish brown; int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 5/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 4. NR03/PF/5416/CFP/17. Frammento di parete. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/8 light red. Superficie esterna decorata con motivo ondulato verticale di colore scuro, 2.5 YR 4/3 reddish brown; su fondo di vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 585 Do c t e r 1997, 188, tabella 61.D. 586 Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 56, fig. 6,

133 226 Massimo Botto 5. NR03/PF/5416/CFP/18. Frammento di parete. Probabilmente stesso vaso del precedente. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/8 light red. Superficie esterna decorata con motivo ondulato verticale di colore scuro e superiormente da una linea orizzontale della stessa tonalità, 2.5 YR 4/3 reddish brown, su fondo di vernice rossa evanida, 2.5 YR 5/8 red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 8. NR03/PF/5424/CFP/73. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 14. Banda di vernice rossa sull orlo, 2.5 YR 4/8 red. Int. 2.5 YR 5/6 red; est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 6. NR03/PF/5408/CFP/25. Frammento di parete, con inclusa parte di un ansa. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 6/8 light red. Superficie esterna decorata con motivo ondulato verticale di colore scuro, 2.5 YR 4/3 reddish brown. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 9. NR01/PD/5294/CFP/35. Frammento di parete con attacco inferiore dell ansa. Superficie interna non trattata, 2.5 YR 7/8 light red. Superficie esterna decorata da due bande orizzontali di vernice rossa, 2.5 YR 4/8 red, disposte sopra e subito sotto l attacco dell ansa. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec. 7. NR03/PF/5425/CFP/11. Frammento di parete. Probabilmente stesso vaso del precedente. Superficie interna non trattata, 5 YR 6/6 reddish yellow. Superficie esterna decorata da due tremuli verticali di colore scuro, 2.5 YR 4/3 reddish brown. Argilla: 5 YR 5/6 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 10. NR01/P75290/CFP/36. Fig. 30. Frammento di vasca con attacco d ansa. Diam. max cm 18. Superficie interna non trattata, 7.5 YR 8/4 pink. Superficie esterna, 7.5 YR 8/4 pink decorata con banda di vernice rossa sotto l ansa, 10 R 5/8 red. Argilla: 7.5 YR 8/4 pink. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Seconda metà VII - prima metà VI sec. Fig. 30

134 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR00/PD/5189/CFP/26. Fig. 31. Frammento di pancia con attacco inferiore dell ansa. Diam. max cm 18,4. Superfici non trattate, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VI sec. 12. NR05/PG/11144/CFP/39. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 13,8. Superfici non trattate. Int. 2.5 YR 6/6 light red; est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VI sec. Fig. 31 Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 15. NR03/PF/5425/CFP/10. Frammento di parete. Linea orizzontale di vernice scura. Fine VIII - prima metà del VII sec. 13. NR00/PD/5215/CFP/70. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 13,8. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/8 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. VI sec. 14. NR00/PD/5194/CFP/18. Ampia parte di orlo e collo ricomposta da tre frammenti. Diam. orlo cm 14. Superfici non trattate, int./est. 2.5 YR 6/6 light red. Argilla: 2.5 YR 4/6 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine VI-V sec. 16. NR04/PG/11052/CFP/31. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici con ingubbiatura rossa, 10 R 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 17. NR01/PD/5289/CFP/43. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici con ingubbiatura rossa, 10 R 6/8 light red. Argilla: 10 R 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fine VIII - prima metà del VII sec. 18. NR01/PD/5292/CFP/66. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici con ingubbiatura chiara. Seconda metà del VII sec. 19. NR99/PC/5134/CFP/143. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superficie esterna con ingub-

135 228 Massimo Botto biatura chiara 5 YR 8/4 pink; superficie interna non trattata. Seconda metà del VII sec. 20. NR00/PD/5215/CFP/99. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. VI sec. 21. NR02/PF/5874/CFP/18. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. VI sec. 22. NR98/PB/5057/CFP/7. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. VI sec. 23. NR99/PC/5133/CFP/3. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. VI sec. 24. NR03/PF/5425/CFP/7. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 25. NR06/PN/12536/CFP/8. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 26. NR01/PD/5218/CFP/213. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 27. NR05/PD/5172/CFP/8. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 28. NR01/PD/5275/CFP/14. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate di colore rosato. VI sec. 29. NR99/PC/5158/CFP/8. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 30. NR00/PD/5165/CFP/80. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 31. NR01/PD/5284/CFP/45. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 32. NR01/PD/5284/CFP/44. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. Verosimilmente stesso vaso del precedente. VI sec. 33. NR01/PD/5282/CFP/118. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 34. NR01/PD/5282/CFP/99. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 35. NR01/PD/5282/CFP/151. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 36. NR01/PD/5218/CFP/170. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Impasto chiaro. Superfici non trattate. VI sec. 37. NR97/PA/5016/CFP/1. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Impasto chiaro. Superfici non trattate. VI sec. 38. NR04/PG/11084/CFP/6. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Impasto chiaro. Superfici non trattate. VI sec. 39. NR01/PD/5289/CFP/61. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 40. NR01/PD/5218/CFP/212. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 41. NR01/PD/5282/CFP/144. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 42. NR03/PF/5424/CFP/100. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. VI sec. 43. NR00/PD/5194/CFP/23. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. Fine VI-V sec. 44. NR06/PM/5382/CFP/6. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. Fine VI - V sec. 45. NR06/PG/11380/CFP/14. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. Fine VI - V sec. 46. NR01/PD/5291/CFP/29. Frammento di parete con inclusa una parte di ansa. Superfici non trattate. Fine VI - V sec.

136 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Anfore con collo svasato, corpo ovoidale e orlo bifido Si tratta di una forma poco attestata all interno del mondo punico. A Nora è fortunatamente presente un esemplare integro rinvenuto negli scavi condotti dal Nissardi 587. Il fatto che l anfora avesse funzione di cinerario induce ad ipotizzare una produzione non antecedente al III sec., momento in cui grazie ai contatti con il mondo greco si diffonde sull isola il rituale dell incinerazione in urna 588. Non si può escludere però che l anfora sia stata fabbricata prima di questo periodo e che solo successivamente sia stata riutilizzata come cinerario. Comunque, i confronti proposti, che si pongono in prevalenza fra il IV/III e il II sec., autorizzano una datazione nella fase tardopunica. Sino ai recenti rinvenimenti dall area P, i principali raffronti provenivano da Capo Bon, in Tunisia 589. La nuova documentazione (nn. cat , con disegno; n. cat. 54, con foto; nn. cat ) si presenta quindi estremamente interessante, dal momento che qualifica Nora come il primo produttore dell isola di questa tipologia anforica. È probabile infatti che l anfora ovoidale con orlo bifido di importazione nord-africana sia stata velocemente assimilata all interno del repertorio ceramico locale in virtù del fatto che a Nora esistevano già produzioni similari. Catalogo 47. NR04/PF/5559/CFP/7. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 14. Superfici non trattate; int./est. 2.5 YR 6/6 light red; Argilla: 2.5 YR 5/8 reddish. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. 48. NR99/PC/5134/CFP/42. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 13,2. Superfici non trattate; int. 2.5 YR 6/6 light red; est. 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. 49. NR00/PD/5183/CFP/198. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 14. Superfici non trattate; int. 2.5 YR 6/6 light red; est. 2.5 YR 7/8 light red. Argilla: 2.5 YR 6/6 light red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. 50. NR00/PD/5183/CFP/204. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 15,2. Superfici non trattate. Incrostazioni calcaree diffuse. Int./est. 7 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. 587 Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 56, fig. 7, Ba rt o l o n i 2000b, 77; Bo t t o, Sa lva d e i 2005, Ci n ta s 1950, 155 e 159, tav. XCVII, 335 e 366 bis; Ba rt o l o n i 1973a, 27, fig. 29, 1, tav. IV, 3 (necropoli di Dar Essafi). 51. NR98/PB/5050/CFP/67. Frammento di orlo e collo.

137 230 Massimo Botto Diam. cm 14,2. Superfici non trattate. int./est. 2.5 YR 5/1 reddish gray. Argilla: 2.5 YR 5/8 reddish. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. 52. NR00/PD/5237/CFP/2. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 17,6. Superfici non trattate; int. 5 YR 6/6 reddish yellow; est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/6 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. 53. NR99/PC/5130/CFP/64. Frammento di orlo e collo. Diam. cm 12. Superfici non trattate; int./est. 2.5 YR 6/6 light red; Argilla: 2.5 YR 5/8 reddish. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. Superfici non trattate. IV - II sec. 56. NR00/PD/5183/CFP/231. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV-II sec. 57. NR00/PD/5183/CFP/248. Ampia parte di orlo e collo ricomposta da due frammenti. Superfici non trattate. IV - II sec. 58. NR98/PB/5050/CFP/68. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 59. NR01/PD/5218/CFP/150. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 60. NR01/PD/5218/CFP/151. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 61. NR03/PF/5408/CFP/24. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 62. NR03/PF/5408/CFP/26. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 63. NR03/PF/5425/CFP/30. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 64. NR99/PC/5134/CFP/138. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 65. NR00/PD/5165/CFP/72. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 66. NR05/PG/11144/CFP/35. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 67. NR05/PG/11266/CFP/12. Frammento di orlo e collo. Superfici non trattate. IV - II sec. 68. NR06/PH/11685/CFP/4. Frammento di orlo. Superfici non trattate. IV - II sec. 54. NR01/PF/5721/CFP/15. Frammento di orlo. Ricoperto da uno spesso strato di vernice scura, 7.5 YR 4/1 dark gray; Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. IV - II sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 55. NR00/PD/5183/CFP/223. Frammento di orlo e collo.

138 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a Anfore a spalla carenata Gli antecedenti levantini e ciprioti di questa forma sono stati dettagliatamente analizzati da Roald Docter 590, al cui studio si rimanda per ogni tipo di approfondimento anche per quel che concerne le produzioni occidentali, con particolare riferimento a quelle di Cartagine e degli insediamenti della regione di Malaga. Partendo da queste ultime 591, prevalentemente inquadrabili fra la metà del VII e la metà del VI sec., i rinvenimenti senza dubbio più sensazionali provengono dalla necropoli di Trayamar, dove anfore di questo tipo sono state trovate integre e con relativi supporto e coperchio 592. Alle attestazioni raccolte dallo studioso olandese bisogna aggiungere i recenti rinvenimenti provenienti dall abitato del Cerro del Villar, che si vanno a sommare all esemplare con fondo piatto della necropoli di Cortijo de Montáñez 593. Infine, per le colonie dell Andalusia mediterranea devono essere almeno ricordate le anfore a spalla carenata della necropoli di Puente de Noy, ad Almuñécar 594, mentre nelle Baleari il tipo è attestato al Puig des Molins 595. Riguardo alla metropoli nord-africana le produzioni sono state distinte in base alla forma, al trattamento delle superfici e al tipo di decorazione nelle Subklasse Karthago 3A e 3B In questa sede interessa analizzare la seconda di queste sottoclassi, che presenta le più strette analogie con i reperti norensi e spagnoli. Oltre che per la morfologia, gli esemplari sono stati distinti fra le produzioni in Bichrome Ware, a loro volta suddivise in base alle parti del vaso decorate con motivi geometrici e all utilizzo della tecnica Red Slip (3B1-3), in quelle a linee orizzontali dipinte (3B4) e in quelle in Plain Ware (3B5). I dati raccolti da Docter possono essere integrati con le più recenti pubblicazioni degli scavi in abitato, che hanno arricchito la documentazione con attestazioni che si dispongono prevalentemente fra il VII e il VI sec Passando alle isole, in Sicilia la documentazione è concentrata a Mozia, dove le anfore a spalla ca- renata sono attestate come cinerari nel tofet e sono presenti in misura minore nella necropoli 598. Recentemente il tipo è stato individuato anche nell abitato in strati della seconda metà del VI sec In Sardegna le attestazioni sono molto limitate, anche se il tipo compare precocemente a Sulcis, con un esemplare che presenta una decorazione ad uccelli all altezza delle anse in cui è ravvisabile una chiara influenza del mondo greco 600. Come segnalato dal suo editore 601, il motivo appare attestato su un recipiente della stessa tipologia proveniente dagli strati più antichi del tofet di Cartagine 602. In area sulcitana le anfore a spalla carenata vennero prodotte almeno fino al primo quarto del VI sec., come testimoniato da un esemplare dipinto a strisce orizzontali di vernice rossa sul collo e sotto le anse proveniente da una tomba della necropoli di Monte Sirai datata in questo periodo 603. Riguardo ai reperti dell area P, il n. 69 (n. cat. 69, con disegno) è quello meglio conservato e si può accostare per forma e tipo di decorazione con linea orizzontale sull orlo alla Subklasse 3B4 di Docter, le cui maggiori attestazioni si dispongono fra la seconda metà del VII e il primo quarto del VI sec Lo stesso inquadramento si propone per i nn (n. cat. 71, con foto), decorati sulla spalla carenata da linee o bande orizzontali in tonalità scura e/o chiara 605. Il n. 71 ha superfici apparentemente non dipinte e può quindi essere inserito nella Subklasse 3B5; la sua datazione dovrebbe quindi allargarsi sino a buona parte del VI sec. Allo stesso modo delle anfore ovoidali dipinte anche quelle carenate dovevano far parte di servizi da mensa di particolare pregio ed essere utilizzate per contenere vino o acqua, a seconda delle esigenze. Nel mondo funerario questo tipo di anfora, talvolta munito di supporto e coperchio, viene riutilizzato come cinerario, come ben esemplificato dai rinvenimenti di Trayamar. 590 Do c t e r 1997, , fig. 581a-b. 591 Do c t e r 1997, , fig. 581e (Klasse CDE 2). 592 Niemeyer, Schubart 1975, tav. XII, 16. Su queste produzioni cfr. le recenti osservazioni di Ma a s s-lindemann 2005, 1143, fig. 3, b-c. 593 Au b e t et al. 1999, Ma rt í n Ru i z 2004, 109, fig Gó m e z Be l l a r d 2000, 178, fig. 3, Do c t e r 1997, , fig. 581c-d. 597 Ve g a s 1999a, , fig. 51 (Form 20.1); Do c t e r 2007, , fig. 344, exx (già pubblicati in Do c t e r 1997); Be c h t o l d 2007c, 345, fig. 163, ex Spa n ò Gi a m m e l l a r o 2000a, 311, fig Ve c c h i o 2002, 217, Tipo 27, tav. 12, Be r n a r d i n i 1988, 83, fig. 4, e; Ba rt o l o n i 1990, 53-54, 79, fig Be r n a r d i n i 1988, Ci n ta s 1970, , tav. XXXII, A-B; Ch e l b i 1985b, Ba rt o l o n i 2000b, 115 e 161 fig. 33, 99 (tomba 35). 604 Do c t e r 1997, 169, fig Do c t e r 1997, 169, fig. 262.

139 232 Massimo Botto Catalogo 69. NR04/PF/5559/CFP/6. Frammento di orlo, collo e spalla carenata. Diam. cm 12. Linea dipinta orizzontale di colore marrone scuro 5 YR 3/3 dark reddish brown; int./ est. 5 YR 7/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà VII - primo quarto del VI sec. 70. NR03/PF/5423/CFP/20. Frammento di spalla carenata. Due linee orizzontali di colore marrone scuro, 5 YR 3/3 dark reddish brown; int./est. 2.5 YR 6/8 light red. Argilla: 2.5 YR 5/8 red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà VII - primo quarto del VI sec. 71. NR97/PA/5014/CFP/16. Frammento di spalla carenata. Due bande orizzontali, la prima su spalla e collo di colore scuro, 5 YR 3/2 dark reddish brown, la seconda chiara 5 YR 8/3 pink. Argilla: 5 YR 6/4 light reddish brown. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà VII - primo quarto del VI sec. 3. Anfore con orlo pendulo e pancia schiacciata Si tratta di piccoli contenitori da tavola conosciuti a Nora grazie a numerosi reperti provenienti dalla necropoli ipogea analizzati in dettaglio da Piero Bartoloni, il quale individua quattro sottotipi inquadrabili fra il V e il IV sec Dall area P proviene un solo frammento attribuibile a questa tipologia (n. cat. 73, con disegno): presenta orlo espanso leggermente pendulo e cordolo orizzontale sul collo all altezza dell attacco superiore delle anse; un altro cordolo corre al di sopra dell attacco inferiore delle anse ponendosi come elemento divisorio fra collo e spalla. Purtroppo non si è preservata la parte inferiore del vaso, ma a giudicare dai confronti la pancia doveva essere schiacciata e il piede indistinto con fondo con profilo ad onda. Le superfici del nostro reperto non risultano trattate, ma non si può escludere che fossero ricoperte da una vernice di timbro marrone come osservato per le anfore della necropoli 607. Si tratta comunque di un tipo di trattamento che distingue chiaramente i reperti norensi da quelli sulcitani, che presentano talvolta la classica decorazione a righe nere e bianche alternate 608. Fuori dell isola confronti sono stati individuati in Nord-Africa 609 e datati in un arco di tempo compreso fra la fine del VI e la fine del V sec. Da strati di IV secolo provengono invece gli esemplari di recente segnalati a Mozia, che hanno alcune caratteristiche comuni alle anfore presenti in Sardegna 610. Per il nostro reperto i raffronti più pertinenti sia per la forma sia per il tipo d impasto riguardano le anforette della necropoli ipogea precedentemente segnalate, in particolare quelle corrispondenti al primo e più antico dei sottotipi enucleati dal Bartoloni 611. In base a queste considerazioni si ritiene plausibile per il frammento n. 73 una datazione compresa fra il V e gli inizi del IV sec. 72. NR00/PE/5625/CFP/14. Frammento di spalla carenata. Superfici non trattate. Int./est. 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. Metà VII - secondo terzo del VI sec. 606 Bartoloni, Tronchetti 1981, Ba rt o l o n i, Tr o n c h e t t i, 1981, 82, Ba rt o l o n i 1983a, 49-50, fig. 5, d-e (rispettivamente da Monte Sirai e Sulcis). 609 Per le referenze bibliografiche cfr. Ba rt o l o n i, Tr o n- c h e t t i 1981, 54 e 82, nota Ve c c h i o 2002, , Tipo 39, tav. 15, 5 (IV sec. ). 611 Cfr. soprattutto l ex proveniente dalla tomba XV entrata in funzione intorno alla metà del V sec. : Ba r- t o l o n i, Tr o n c h e t t i 1981, 53, fig. 9. Minori corrispondenze si hanno con l altro esemplare della necropoli relativo a questo sottotipo e coevo al precedente, che presenta però il caratteristico cordolo sulla spalla che troviamo anche sul frammento n. 73: ibid., fig. 15,

140 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 233 Catalogo 73. NR99/PB/5123/CFP/12. Tav. XI, 73a e 73b. Ampio frammento di orlo, collo, spalla e pancia con ansa integra. Diam. cm 9,6; h. res. cm 12. Superfici non trattate, 5 YR 6/4 light reddish brown. Argilla: 5 YR 5/8 yellowish red. In frattura inclusi chiari e scuri di piccole e medie dimensioni. V - inizi IV sec. 4. Anfore con bocca circolare e orlo a tesa orizzontale Si tratta di una produzione non particolarmente diffusa sull isola, il cui arco cronologico dovrebbe riguardare la seconda metà avanzata del IV e la prima metà del III sec Riguardo ai reperti dell area P, si è potuta ricostruire per intero la forma del recipiente grazie ai numerosi frammenti che sono andati a ricomporre l esemplare n. 75 (n. cat. 75, con disegno). Quest ultimo presenta oltre al caratteristico orlo a tesa orizzontale, collo svasato, corpo ovoidale e piede indistinto con fondo ad onda. Un elemento decorativo che può risultare peculiare delle produzioni norensi, visto che è stato rinvenuto su alcuni frammenti di parete, riguarda la presenza di due linee incise parallele che corrono lungo tutto il vaso all altezza dell attacco inferiore dell ansa. L esemplare n.78 (n. cat. 78, con disegno), di cui purtroppo non si è conservato l orlo, presenta impasto chiaro e superfici talcose al tatto. Rispetto all anfora precedente ha un profilo più slanciato dovuto alla forma allungata e meno massiccia del corpo. Nell US 5382, che ha restituito la maggioranza di frammenti riconducibili al tipo di anfora con bocca circolare e orlo a tesa orizzontale, sono presenti anche numerosi fondi con profilo ad onda più o meno accentuato che potrebbero appartenere alla forma in questione. Alcuni di questi hanno un diametro che varia dai cm 7 agli 8 ca., mentre altri si attestano intorno ai cm 10. Di questi ultimi ne sono stati selezionati due (nn. cat , con disegno) che confermano l esistenza di un tipo che presenta dimensioni leggermente maggiori rispetto a quello documentato in precedenza. L ultimo esemplare preso in considerazione (n. cat. 81, con disegno) risulta identico nella forma agli altri, ma se ne discosta per l impasto fine e le dimensioni ridotte. Trova significativi raffronti in due esemplari provenienti dall abitato di Monte Sirai, di cui uno integralmente ricostruibile nella parte superiore, databili in epoca ellenistica 613. Riguardo agli aspetti funzionali del recipiente, il tipo di orlo a tesa orizzontale non risulta particolarmente adatto a versare liquidi, ma si presta maggiormente alla conservazione di alimenti solidi. Le contenute dimensioni dell anfora e la mancanza di cura nel trattamento delle superfici permettono di inserire il vaso fra la ceramica da dispensa. 612 Per un esemplare dall area della necropoli di Monte Sirai datato alla prima metà del III sec. cfr. Ba rt o l o n i 2000b, 115, 193, fig. 42, Ca m pa n e l l a 1999, 75, fig. 15, (Tipo I).

141 234 Massimo Botto Catalogo 74. NR06/PM/5382/CFP/ Fig. 32; tav. XI, 74. Ampia parte di orlo, collo e spalla con ansa integra. Diam. cm 9,2; h. res. cm 11. Superfici non trattate, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 75. NR06/PM/5382/CFP/ Fig. 32; tav. XI, 75a e 75b. Interamente ricostruibile. Diam. orlo cm 9,4; diam. bocca cm 9,8; diam. massimo cm 14; diam. base cm 8,8; h. 25,4. Due linee orizzontali parallele all attacco inferiore delle anse. Superfici non trattate, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. Fig. 32

142 La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a NR06/PM/5382/CFP/69. Frammento di orlo, collo, spalla e parte di un ansa. Superfici non trattate, 5 YR 6/8 reddish yellow. Argilla: 5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 77. NR06/PM/5382/CFP/128 + NR06/PM/5379/CFP/1. Ampio frammento di orlo, collo e spalla, con indicazione dell attacco superiore dell ansa. Diam. cm 7,8; h. res. cm 8. Ingubbiatura marrone evanida all esterno e compatta all interno, 7.5 YR 5/4 brown; superficie est. 7.5 YR 6/6 reddish yellow. Argilla: 7.5 YR 6/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Fig. 33

143 236 Massimo Botto 78. NR06/PM/5382/CFP/ Fig. 33. Ampia parte di vaso con collo, ansa, spalla, pancia e fondo. Diam. fondo cm 7,2; h. res. cm 29. Superfici non trattate, 10 YR 8/2 very pale brown. Argilla: 10 YR 8/2 very pale brown. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 79. NR06/PM/5382/CFP/82. Ampio frammento di fondo. Diam. cm 10. Superfici non trattate, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 80. NR06/PM/5382/CFP/88. Ampio frammento di fondo. Diam. cm 9,8. Superfici non trattate, 5 YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5 YR 7/8 reddish yellow. In frattura inclusi chiari e scuri anche di grandi dimensioni. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 81. NR06/PM/5382/CFP/115. Frammento di orlo e collo con attacco superiore dell ansa. Diam. orlo cm 6,4. Superfici non trattate, 7.5 YR 5/1 gray. Argilla: 7.5 YR 5/1 gray. In frattura inclusi chiari e scuri anche di piccole dimensioni. III sec. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 82. NR06/PM/5382/CFD/121. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 83. NR06/PM/5376/CFP/21. Frammento di collo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 84. NR06/PM/5376/CFP/54. Frammento di collo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 85. NR06/PM/5382/CFP/86. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 86. NR06/PM/5382/CFP/110. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 87. NR06/PM/5375/CFP/5. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 88. NR06/PM/5385/CFP/34. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 89. NR06/PM/5172/CFP/20. Frammento di orlo. Fluitato. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 90. NR04/PG/11519/CFP/6. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 91. NR04/PG/11567/CFP/16. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 92. NR04/PG/12521/CFP/53. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 93. NR06/PM/5382/CFP/55. Frammento di orlo. Fluitato. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 94. NR06/PM/5382/CFP/78. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 95. NR06/PM/12528/CFP/7. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 96. NR06/PM/5382/CFP/114. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 97. NR06/PM/5382/CFP/116. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 98. NR06/PM/5382/CFP/124. Frammento di parete con attacco d ansa. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. 99. NR06/PM/5382/CFP/145. Frammento di parete con attacco d ansa. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/149. Ampia parte di fondo composta da 5 frammenti. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/151. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/158. Frammento di parete.

144 Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/159. Frammento di collo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/160. Frammento di collo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5376/CFP/36. Frammento di collo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR98/PB/5117/CFP/11. Frammento di collo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/152. Ampia parte di collo ricomposto da due frammenti. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/161. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/ Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR04/PG/11052/CFP/38. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFP/90. Frammento di orlo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFD/41. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFD/73. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec NR06/PM/5382/CFD/96. Frammento di fondo. Superfici non trattate. Seconda metà avanzata del IV - prima metà del III sec. La c e r a m i c a d a m e n s a e d a dispensa fenicia e p u n i c a 237

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205 Tav. X M. Botto - La ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica NR05/PG/11328/CFP/3 289 NR05/PG/11328/CFP/4 290 NR99/PB/5123/CFP/ NR99/PB/5123/CFP/ NR99/PB/5123/CFP/ NR99/PB/5123/CFP/17 299

206 M. Botto - La ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica NR99/PC/5134/CFP/119 1 NR06/PM/5382/CFP/39 74 NR99/PB/5123/CFP/12 73a NR99/PB/5123/CFP/12 73b NR06/PM/5382/CFP/ a NR06/PM/5382/CFP/ b Tav. XI

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