Nora. Il foro romano

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1 Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità Volume II.1 - I materiali preromani a cura di JACOPO BONETTO - GIOVANNA FALEZZA - ANDREA RAFFAELE GHIOTTO Padova 2009

2 La collana Scavi di Nora raccoglie studi monografici sulla città antica editi dalle Università di Genova, Milano, Padova e Viterbo che operano in sinergia con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano. La presente opera, suddivisa in quattro volumi, è l esito di una ricerca condotta nell'ambito di una Convenzione tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano, e il Dipartimento di Archeologia dell'università di Padova. Università di Padova - Dipartimento di Archeologia Piazza Capitaniato, Padova tel Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano Piazza Indipendenza, Cagliari tel L opera è stata realizzata con il contributo e la partecipazione di: Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento - Università di Padova Dipartimento di Costruzioni e Trasporti - Università di Padova ISBN: Italgraf - Noventa Padovana Tutti i diritti sono riservati. è vietata in tutto o in parte la riproduzione dei testi e delle illustrazioni. Distribuzione: Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l. - via Ajaccio 41/ Roma tel fax qn@edizioniquasar.it

3 Scavi di Nora I Padova 2009

4 Capitolo 7 La ceramica da preparazione fenicia e punica Lo r e n z a Ca m pa n e l l a * In questo capitolo sono analizzati i 241 frammenti pertinenti a recipienti fenici e punici provenienti dagli scavi del foro romano (area P) che si ritiene fossero utilizzati nella preparazione e manipolazione del cibo: i bacini, le grandi forme tripodate, i mortai. Come si vedrà nelle pagine a seguire in alcuni casi, in realtà, non può essere escluso un uso (parallelo e talvolta persino esclusivo) delle stesse forme nella presentazione e nella somministrazione degli alimenti nel corso dei pasti. Assolutamente predominanti, dal punto di vista quantitativo, sono i bacini, che rappresentato l 88% del totale, seguiti dalle tripod-bowl (11,6%) e dai mortai (0,4%) (fig. 1). Così come nel prossimo capitolo incentrato sul vasellame da fuoco (cfr. infra, La ceramica da cucina fenicia e punica ), anche nei seguenti paragrafi, dedicati alle forme da preparazione, si è optato per una estrema semplificazione terminologica. Per questo nella definizione di bacino sono stati inclusi, oltre ai bacini veri e propri come ad esempio quello cosiddetto fenicio-cipriota (cfr. i tipi BA1 e BA3) rappresentato da recipienti solidi e robusti, caratterizzati da spesse pareti, fondi massicci, vasca svasata e capiente 1, anche forme diverse con pareti meno spesse o a profilo poco profondo, evitando quindi l utilizzo di altre denominazioni quali ad esempio mortaio, ciotola, bacile, catino o scodellone, pure diffusamente impiegate negli studi. Delle 16 tipologie individuate per i bacini sono quantitativamente predominanti i tipi maggiormente arcaici rappresentati dai bacini con orlo triangolare e vasca profonda (tipo BA1, 17,9%), dai bacini con orlo triangolare e bassa vasca (tipo BA2, 18,4%), e dai bacini con orlo a mandorla (tipo BA3, 16,2%). I restanti frammenti sono distribuiti in modo piutto- Fig. 1. Distribuzione percentuale delle forme da preparazione rinvenute nell area P. * Università di Viterbo - Dipartimento di Scienze del Mondo Antico. Fig. 2. Distribuzione quantitativa delle tipologie individuate per i bacini dell area P. 1 Bo t t o 2000c, ; Be l l e l l i, Bo t t o 2002, 278.

5 248 Lorenza Campanella sto omogeneo tra le restanti tipologie, con percentuali variabili tra il 7,3% del tipo BA5 e lo 0,6% del tipo BA14 (fig. 2). Nel secondo paragrafo sono prese in esame le robuste forme tripodate (tripod-bowl), particolarmente adatte alla triturazione e macinazione di ingredienti adoperati nel corso della preparazione dei cibi. Nel breve paragrafo in chiusura è, infine, preso in esame un frammento fittile definito come mortaio. Si tratta, in effetti, di un pezzo di dubbia interpretazione, plasmato a mano senza l ausilio del tornio e caratterizzato da pareti molto spesse. Il frammento, unico di questa tipologia tra il materiale esaminato, apparteneva verosimilmente ad un ampia forma utilizzata nella macinazione/triturazione di ingredienti particolarmente tenaci. 1. Ba c i n i 1.1 Bacini con orlo triangolare e vasca profonda Il primo tipo di bacini preso in esame è quello ad orlo triangolare, o sub-triangolare, e profonda vasca troncoconica. Nessuno degli esemplari rinvenuti conservava la base che, tuttavia, doveva essere piatta 2 con fondo esterno aderente alla superficie d appoggio o appena convesso. Bacini a profilo troncoconico con orlo triangolare sono presenti a Tiro a partire dalla fine dell VIII sec. a.c. 3 e rapidamente si diffondono in Occidente 4, con particolari concentrazioni nel Mediterraneo centrale. A Cartagine la forma è quantitativamente molto ben attestata soprattutto in contesti di VII e VI sec. a.c. 5 ; in Sardegna bacini di tipo BA1 sono attestati soprattutto in area sulcitana, con particolari concentrazioni a Monte Sirai 6 e nell area del Nuraghe Sirai 7, e con buona diffusione anche nel territorio circostante 8. Il lotto proveniente dall area P, con i suoi 32 esemplari, accresce considerevolmente i dati relativi alla presenza di questa forma nella Sardegna meridionale. I frammenti presentano diametri compresi tra i 27 e i 40 cm con le maggiori attestazioni tra i 30 e i 36 cm. Analogamente a quanto è stato notato per i bacini di questo tipo trovati a Cartagine 9 in numerosi esemplari in catalogo erano incrostazioni biancastre. Questo dato, unitamente alle caratteristiche della superficie interna che talvolta presenta segni di consunzione diffusi in modo omogeneo sulla vasca interna e non concentrati esclusivamente sul fondo, sembra confermare un uso dei bacini BA1 come recipienti utilizzati in ambito domestico per impastare, in particolare nella preparazione di cibi derivati dai cereali 10. Alcuni frammenti presentano tracce di combustione lungo il bordo superiore dell orlo (nn. 2-4, 9, 12-13, 15, 17, 20-21, 23-24, 28). La presenza di segni di combustione sul bordo e all interno di esemplari di bacini tipo BA1 è stata 2 Be l l e l l i, Bo t t o 2002, Le h m a n n 1996, 389, forme 160, tav Be l l e l l i, Bo t t o 2002, Ve g a s 1999a, 179, form 47.3, abb. 87 a; Ve g a s 2000b, 362, fig. 9, 63; Be c h t o l d 2007c, Ba l z a n o 1999, , fig. 34, (il precario stato di conservazione dei frammenti, fratturati al di sotto dell orlo, non permette in alcuni casi di attribuire con certezza i frr. siraiani al tipo in esame BA1 o al successivo BA2); Fi n o c c h i 2002b, 66, fig. 3, Da ultimo Pe r r a 2005b, , fig. 9,c. 8 Fi n o c c h i 2005c, 247, 251, fig Be c h t o l d 2007c, Bellelli, Botto 2002, 298.

6 La ceramica da preparazione fenicia e punica 249 riscontrata anche a Cartagine in circa un terzo degli esemplari 11 e potrebbe essere messa in relazione con un uso secondario dei recipienti sul quale si tornerà più avanti nell analisi del tipo BA2. La maggior parte dei frammenti è realizzata utilizzando un impasto (impasto 1) duro e compatto, molto ricco di degrassante costituito da inclusi di piccole dimensioni (attorno a 1 mm) bianchi e trasparenti e da più rari inclusi di dimensioni maggiori (2-4 mm) di colore prevalentemente bianco e grigio. Il colore dell impasto argilloso in sezione è solitamente arancio (5YR 6/6 reddish yellow) ma può talvolta tendere al marrone (7.5YR 6/4 light brown). Un secondo tipo di impasto utilizzato nella produzione di bacini del tipo in esame (impasto 2) è molto duro e assai ricco di inclusi di colore prevalentemente bianco, ma anche trasparente, e di dimensioni comprese tra 1 e 2 mm. Il colore dell argilla è generalmente marrone (7.5YR 5/4 brown). La superficie è ruvida al tatto per l affioramento dell abbondante degrassante. Un unico frammento (n. 31), realizzato in un impasto con caratteristiche tecniche diverse, ben depurato e assai duro, sembra prodotto in un area differente rispetto alla maggior parte dei frammenti esaminati che verosimilmente sono tutti da ascrivere ad una manifattura locale. La datazione, sulla base dei confronti riportati, può porsi tra il VII sec. a.c. e la prima metà del VI sec. a.c. 11 Be c h t o l d 2007c, 379. Fig. 3 Catalogo Bacini tipo BA1 1. NR05/PI/5295/CFP/4. Figg. 3, 6. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 5,4. Superfici lievemente consunte; incrostazioni. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 2. NR99/PC/5134/CFP/38. Fig. 3. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. 30 cm; h. res. cm 4. Qualche traccia di combustione sulla superficie superiore dell orlo; scheggiature sulla superficie esterna. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 3. NR99/PC/5134/CFP/64. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Diam. non ric.; h. res. cm 3,4. Tracce di combustione sulla superficie superiore dell orlo. Argilla: 7.5YR 5/4 brown. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 4. NR01/PD/5282/CFP/6. Fig. 3. Residua un minuto frammento di orlo con un ampia porzione di parete. Diam. cm 38; h. res. cm 5,5. Tracce di bruciato sulla superficie esterna dell orlo. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 5. NR98/PB/5098/CFP/12. Fig. 4. Frammento di orlo e

7 250 Lorenza Campanella parete. Diam. cm. 36; h. res. cm 4,2. Superfici lievemente consunte. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red; ampio nucleo 10YR 5/1 gray. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 6. NR98/PB/5047/CFP/53. Fig. 4. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 34; h. res. cm 5,2. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 7. NR00/PD/5183/CFP/30. Fig. 4. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 31; h. res. cm 6,3. Incrostazioni diffuse; scrostature. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 8. NR04/PH/11501/CFP/3. Fig. 4. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 38; h. res. cm 3,9. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 9. NR98/PB/5050/CFP/27. Fig. 4. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 37,2; h. res. cm 6,5. Tracce di bruciato lungo il bordo; superfici corrose. Argilla: 7.5YR 5/6 strong brown; nucleo int. 7.5YR 3/1 very dark gray. Imp. 2. VII - prima metà VI sec. a.c. 10. NR99/PC/5153/CFP/1. Fig. 4. Residua un frammento di orlo con parte della parete. Diam. cm 32; h. res. cm 4,1. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Fig. 4

8 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR00/PD/5168/CFP/4. Fig. 5. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 27; si nota qualche incrostazione. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 12. NR05/PI/5295/CFP/12. Fig. 5. Ampio frammento di orlo e parete ricomposto da due. Diam. cm 35; h. res. cm 3,8. Tracce di combustione lungo la superficie esterna. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 2. VII - prima metà VI sec. a.c. 13. NR00/PD/5215/CFP/6. Figg. 5, 6. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 35; h. res. cm 5,3. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 14. NR06/PG/11246/CFP/1. Fig. 5. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 34; h. res. cm 4,5. Argilla: 2.5YR 6/6 light red; ampio nucleo 10YR 6/2 light brownish gray. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. 15. NR00/PD/5215/CFP/7. Fig. 5. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 40; h. res. cm 3,9. Chiazza di bruciato lungo il bordo. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Fig. 5

9 252 Lorenza Campanella to di orlo con attacco della parete. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR05/PI/5315/CFP/5. Frammento di orlo e parete. Chiazza di bruciato lungo il bordo superiore. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR03/PG/11000/CFP/10. Frammento di orlo e parete. Superfici consunte. Imp. 2. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR03/PG/11000/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR04/PG/11083/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Argilla: 5YR 7/8 reddish yellow. Impasto molto duro e compatto con pochi inclusi di dimensioni attorno a 1 mm di colori diversi; mica lucente in superficie. Imp. 8. VII prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR06/PH/11677/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Scheggiature lungo l orlo esterno. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA1. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 16. NR98/PB/5043/CFP/30. Frammento di orlo e parete. Numerose scheggiature lungo l orlo e nella vasca interna. Imp. 2. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR98/PB/5043/CFP/47. Frammento di orlo con attacco della parete. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Incrostazioni diffuse. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR98/PB/5071/CFP/4. Frammento di orlo con attacco della parete. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR99/PC/5134/CFP/115. Ampio frammento di orlo e parete ricomposto da due. Scheggiature lungo il bordo inferiore. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR99/PC/5134/CFP/96. Frammento di orlo e parete. Tracce di bruciato sul bordo superiore e nella superficie interna. Imp. 2. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5183/CFP/25. Frammento di orlo e parete. Chiazza di bruciato sulla superficie esterna. Imp. 2. VII prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5217rip/CFP/4. Frammento di orlo e parete. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5269/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Imp. 2. VII prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5287/CFP/3. Frammento di orlo e parete. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Imp. 1. VII prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5289/CFP/12. Ampio frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 2. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5290/CFP/7. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Imp. 1. VII - prima metà VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5291/CFP/1. Residua un ampio frammen- NR00/PD/5215/CFP/6 13 NR05/PI/5295/CFP/4 1 Fig. 6

10 La ceramica da preparazione fenicia e punica Bacini con orlo triangolare e bassa vasca Il tipo BA2 comprende, anch esso, bacini con orlo a profilo triangolare e sub-triangolare. A differenza del tipo precedente i bacini di tipo BA2 hanno una vasca poco profonda ottenuta mediante un caratteristico andamento della stessa che piega nettamente al di sotto dell orlo. In alcuni esemplari l orlo è più marcatamente ribattuto a fascia (cfr. ad es. nn. 33, 34, 35, 36), in altri è mantenuta una sagoma triangolare (nn. 37, 39, 40). Tutti gli esemplari sono contraddistinti da una considerevole ampiezza del diametro (attorno ai cm). I frammenti sono di norma prodotti utilizzando i medesimi impasti argillosi visti in precedenza per il tipo BA1. Solo due frammenti sono realizzati con impasti diversi. Il primo (n. 37) è prodotto con una argilla (impasto 3) che si caratterizza per una notevole durezza, numerose fessurazioni e abbondante degrassante costituito prevalentemente da inclusi di dimensioni comprese tra 0,5 e 1 mm, di colore bianco e grigio. Il secondo (n. 40) è prodotto con un impasto (impasto 8) molto duro e compatto, di colore generalmente arancio (5YR 7/8 reddish yellow), con pochi inclusi di dimensioni attorno a 1 mm, di vario colore (bianco, rosa, grigio, trasparente); sulla superficie è una grande quantità di mica lucente. I frammenti realizzati con l impasto 8 presentano in genere superfici accuratamente lisciate e sono generalmente pertinenti a fasi cronologiche più avanzate. Un solo esemplare (n. 38) presenta una decorazione, quasi completamente evanida, costituita da una fascia di colore rosso tracciata sull esterno dell orlo che nella parte superiore si presenta solcato. La mancanza di esemplari di questa forma interamente ricostruibili pone dubbi riguardo alla originaria conformazione della base che non può essere escluso fosse tripodata. Frammenti simili a quelli in esame rinvenuti a Cartagine sono in effetti stati inclusi tra i Dreifußbecken 12, mentre altrove sono stati inclusi tra i bacini con orlo triangolare 13. In Sardegna frammenti simili a quelli in esame provengono, come per il tipo precedente, prevalentemente dalla regione del Sulcis, in particolare dai siti di Monte Sirai 14 e Sulky 15 con datazione tra la seconda metà dell VIII sec. a.c. e la prima metà del 12 Ve g a s 1999a, , form. 47.1, abb. 85, 7, 8, Be c h t o l d 2007c, , abb. 193, Ma r r a s 1981, , fig. 6, Be r n a r d i n i 2000, 39, fig. 6, 1-3. VII sec. a.c. 16 A fronte di una limitata presenza del tipo BA2 nell isola si registra una sua diffusa attestazione a Cartagine e in siti spagnoli, come Huelva o Malaga 17, tra VII e VI sec. a.c. Uno degli aspetti meno perspicui di questa forma riguarda la sua funzionalità: rispetto al tipo precedente la bassa vasca, poco capiente, sembra meno idonea a contenere liquidi mentre potrebbe comunque adattarsi alla manipolazione di cibi semi-solidi. Tuttavia la frequentissima individuazione di tracce di bruciato lungo il bordo superiore dei recipienti impone una riflessione. La costante presenza di segni di esposizione al fuoco localizzata esclusivamente lungo l orlo dei recipienti potrebbe indicare un loro utilizzo come bracieri solo presupponendo che all interno della vasca fosse posto un isolante termico che avrebbe ridotto sensibilmente la presenza di tracce di bruciato 18 com è stato ad esempio ipotizzato per i bruciaprofumi. La stesura di uno strato di terriccio o sabbia poteva essere introdotto nella vasca allo scopo di evitare il contatto diretto della brace con la superficie ceramica preservando quindi più a lungo l integrità del manufatto. La localizzazione dei segni di bruciato e la loro natura sembrano indicare un contatto diretto e prolungato del bordo ceramico con le braci come se i recipienti fossero posti capovolti sui carboni, in maniera simile a quanto attestato in età romana e medievale per i testi da pane 19 o nel mondo greco per le cooking bell ateniesi 20. Il recipiente poteva quindi essere preliminarmente riscaldato ponendolo capovolto sulle braci; successivamente queste erano rimosse e il cibo da cuocere era deposto sul fondo arroventato del focolare coperto dal contenitore preriscaldato. 16 Cfr. anche gli esemplari dal silos del vano A (US 369b) dell area del Cronicario citati in Be l l e l l i, Bo t t o 2002, Pe s e r i c o 1997, 68, nota Cfr. il contributo di M. Botto sui Bruciaprofumi a coppe sovrapposte in questo stesso volume (cap. 12, par. 1). 19 Ma n n o n i 1965; Cu b b e r l e y 1995; Cu b b e r l e y, Ll o y d, Roberts Sparkes, Talcott 1970, 233.

11 254 Lorenza Campanella Catalogo Bacini tipo BA2 33. NR00/PD/5231/CFP/1. Fig. 7. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 41,5; h. res. cm 5,4. Qualche traccia di bruciato lungo l orlo. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red; ampio nucleo 2.5Y 6/2 light brownish gray. Imp. 2. VII sec. a.c. 34. NR01/PD/5218/CFP/71. Fig. 7. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 41; h. res. cm 3,5. Tracce di bruciato sulle superfici; scheggiature lungo il bordo e sulla superficie esterna. Argilla: 7.5YR 6/4 light brown. Imp. 2. VII sec. a.c. 35. NR99/PC/5134/CFP/66. Fig. 7. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 36; h. res. cm 3. Tracce di bruciato lungo tutto il bordo superiore e nella superficie interna. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VII sec. a.c. 36. NR00/PD/5183/CFP/27. Fig. 7. Frammento di orlo con attacco della parete. Diam. cm 39; h. res. cm 3,6. Tracce di combustione lungo il bordo superiore. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII sec. a.c. 37. NR99/PC/5134/CFP/116. Fig. 7. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 41; h. res. cm 3,5. Ingobbio giallastro (7.5YR 8/4 pink) su tutte le superfici. Argilla: 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 3. VII sec. a.c. Fig. 7

12 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR00/PD/5165/CFP/2. Fig. 8. Residua un ampio frammento di orlo con attacco della parete. Diam. cm 41; h. res. 3,7 cm. La superficie esterna del bordo è rivestita di vernice rossa (2.5YR 5/6 red) quasi completamente scrostata. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 4. VII sec. a.c. 39. NR06/PH/11632/CFP/1. Fig. 8. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 40; h. res. cm 2,8. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VII sec. a.c. 40. NR04/PG/11067/CFP/1. Fig. 8. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Diam. cm 35; h. res. cm 3,9. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 8. VII sec. a.c. (?) Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 41. NR98/PB/5043/CFP/48. Frammento di orlo e parete. Tracce di bruciato lungo il bordo. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR99/PC/5134/CFP/97. Frammento di orlo e parete. Tracce di combustione lungo il bordo e sulla superficie interna. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR99/PC/5134/CFP/74. Frammento di orlo e parete. Superfici gravemente scheggiate. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5167/CFP/3. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Tracce di combustione lungo il bordo superiore; numerose scheggiature. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5168/CFP/13. Frammento di orlo e parete. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR05/PD/5172/CFP/16. Frammento di orlo e parete. Superfici fortemente corrose; tracce di bruciato sul bordo superiore. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5183/CFP/28. Frammento di orlo e parete. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5215/CFP/10. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Evidenti tracce di bruciato sulla superficie esterna. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5218/CFP/69. Residua un minuto frammento di orlo che potrebbe appartenere al n. 34 ma non attacca. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Scheggiature. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5218/CFP/44. Frammento di orlo con attacco della parete. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5218/CFP/47. Residua un minuto frammento di orlo. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5223/CFP/16. Residua un minuto frammento di orlo. Tracce di bruciato lungo il bordo. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5235/CFP/10. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Chiazza di bruciato in prossimità del bordo. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5263/CFP/1. Residua un minuto frammento di orlo. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5269/CFP/1. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Chiazza di bruciato in prossimità del bordo. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA2. Fig. 8

13 256 Lorenza Campanella 56. NR01/PD/5282/CFP/7. Residua un minuto frammento di orlo. Tracce di bruciato lungo il bordo superiore. Scheggiature. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5289/CFP/13. Frammento di orlo e parete. Scheggiature lungo il bordo superiore. Imp. 1 VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5290/CFP/5. Residua un minuto frammento di orlo. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5291/CFP/2. Frammento di orlo con attacco della parete. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5292/CFP/2. Residua un frammento di orlo con attacco della parete. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR04/PG/11052/CFP/3. Ampio frammento di orlo e parete. Tracce di combustione lungo il bordo. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA NR04/PG/11086/CFP/1. Residua un minuto frammento di orlo. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR06/PH/11500/CFP/5. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR06/PH/11624/CFP/2. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Tracce di bruciato lungo l orlo superiore. Imp. 1. VII sec. a.c. Tipo BA NR06/PN/12533/CFP/19. Frammento di orlo e parete. Tracce di combustione lungo il bordo. Imp. 2. VII sec. a.c. Tipo BA Bacini con orlo a mandorla Piuttosto ben rappresentata è la tipologia BA3 costituita da forme a basso profilo troncoconico con orlo esternamente ingrossato a sezione semicircolare più o meno schiacciata così da ottenere un bordo esterno a fascia convessa. Solo uno dei frammenti in catalogo conserva la base (n. 71), indistinta, a fondo esterno concavo 21. I frammenti inclusi nel tipo BA3 appartengono al raggruppamento dei cosiddetti bacini con orlo a mandorla, di derivazione orientale 22 e presenti nel Mediterraneo occidentale, in particolare in area cartaginese e sarda, a partire dal VII sec. a.c. 23. A Cartagine 24 la forma è attestata già nel VII sec. a.c., ma le maggiori presenze si collocano nel corso del VI sec. a.c. e proseguono anche nel V sec. a.c. In Sardegna un esemplare interamente ricostruibile e con profilo assai vicino ai reperti in catalogo (in particolare ai nn. 71, 72, 74, 75) proviene da Cuccureddus 25, con datazione certamente anteriore alla distruzione del sito avvenuta, com è noto, alla fine del terzo quarto del VI sec. a.c. Altri frammenti provengono dalla stessa Nora 26 e da Monte Sirai 27 con datazione tra la seconda metà del VII e la seconda metà del VI sec. a.c. Da Tharros proviene infine un esemplare interamente ricostruibile con piede indistinto a umbone piatto sospeso: datato preliminarmente al IV - III sec. a.c. 28 è verosimilmente da ricondurre ad una fase precedente anche in considerazione della conformazione del fondo, tipica delle forme aperte di età arcaica 29. In Sardegna la forma gode di un discreto successo e viene replicata anche in seguito, con sensibili modifiche nella conformazione dell orlo e nell andamento della vasca, utilizzando impasti argillosi maggiormente depurati e talvolta arricchendo il bordo esterno con decorazioni impresse o dipinte 30 (cfr. infra, tipo BA4 e BA15). 21 Di questo frammento è stata già fornita notizia in Bo t t o 2000a, , tav. I, Pe s e r i c o 1997, 70-71, Pe s e r i c o 1997, 69; Bo t t o 2000c, 199; Be l l e l l i, Bo t t o 2002, Ve g a s 1999a, , form 50, abb. 89; Be c h t o l d 2007c, 383, abb Bartoloni 1987b, 239, fig Bartoloni 1992d; Oggiano 2000b, 223, tav. IV, Ma r r a s 1981, , fig. 6, 1-3; Fi n o c c h i 2002b, 66, fig. 3, Ma n f r e d i 1995b, 79, fig. 3, e. 29 Gu i r g u i s 2004, 77, nota Cfr. ad es. Chessa 1992, 108, tipo IV e , tipo VI; Ga u d i n a 1994, ; Ma n f r e d i 1995b; Fi n o c c h i 2003, 41 (bacini tipo III), tav. 3, 7.

14 La ceramica da preparazione fenicia e punica 257 NR00/PD/5168/CFP/94 77 NR01/PD/5218/CFP/51 76 Fig. 9 I 29 frammenti esaminati in catalogo sono tutti prodotti utilizzando gli impasti che a Nora sono tipici delle fasi arcaiche: prevalentemente si tratta dell impasto 1, utilizzato largamente anche nella produzione dei bacini con orlo triangolare e vasca profonda (tipo BA1) di cui si è detto (cfr. supra). Un unico frammento (n. 76) è realizzato in un impasto (impasto 4) nel complesso piuttosto simile all impasto 1 dal quale si differenzia per una maggiore durezza e una quantità leggermente inferiore di inclusi che conferisce nel complesso un aspetto maggiormente depurato all argilla (fig. 9). La superficie in particolare appare lisciata con cura e conseguentemente non affiora il degrassante come invece accade di frequente nell impasto 1; la natura degli inclusi non si differenzia da quella dell impasto 1. Sebbene, come vedremo, all interno del tipo BA3 possono essere distinte alcune minime varianti tutti gli esemplari in catalogo si collocano cronologicamente tra la seconda metà del VII e la fine del VI sec. a.c., ad eccezione del n. 76 che potrebbe dubitativamente scendere nel V sec. a.c. per le caratteristiche dell impasto e per la presenza di bande in vernice rossa, quasi completamente scrostate, tracciate all interno e all esterno dell orlo. Questo, inoltre, si differenzia rispetto agli altri frammenti in catalogo per la presenza di un solco inciso sul bordo superiore e per un andamento più arrotondato della vasca. Nell ambito di una tipologia comune contraddistinta da un andamento accentuatamente rettilineo delle pareti della vasca la conformazione dell orlo può presentare lievi differenze. In alcuni frammenti l orlo è particolarmente schiacciato e allungato (n. 66), e può presentare sulla superficie interna una insellatura più o meno marcata (nn ) con la conseguente formazione di un bordo distinto a profilo arrotondato o appena appiattito. La superficie esterna di questi frammenti può essere segnata da solchi paralleli (nn. 66, 68) che in un esemplare sono invece tracciati al di sotto dell orlo (n. 77, fig. 9). L attacco tra orlo e parete è generalmente sottolineato, sulla superficie esterna, da una leggera solcatura (nn. 68, 70-73, 76-77, 80) che in alcuni casi diviene una vera e propria gola (nn , 78-79). Qualche esemplare, infine, ha un orlo sensibilmente raccorciato, esternamente più (nn ) o meno (n. 80) ingrossato. Per questi, in base ad esemplari di confronto da Cartagine31, può essere proposta una datazione più avanzata che sembra, tuttavia, da circoscrivere entro il VI sec. a.c. per le caratteristiche degli impasti utilizzati. 31 Vegas 1999a, , abb. 89, 2.

15 258 Lorenza Campanella Catalogo Bacini tipo BA3 66. NR06/PH/11596/CFP/23. Fig. 10. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. 32 cm; h. res. cm 5. Superficie esterna con tracce evidenti di corrosione; incrostazioni. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 67. NR00/PD/5183/CFP/6. Fig. 10. Si conserva un ampia porzione di orlo, con parte della parete, ricomposta da tre. Diam. cm 28; h. res. cm 5. Argilla: 2.5YR 5/6 red; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 68. NR00/PD/5183/CFP/79. Fig. 10. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Diam. cm 28; h. res. cm 2,4. Chiazze di bruciato sulla superficie interna e su una porzione dell orlo esterno. Argilla: 7.5YR 6/4 light brown; nucleo int. 10YR 5/2 grayish brown. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 69. NR01/PD/5217/CFP/5. Fig. 10. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 25; h. res. cm 3,7. Consistenti tracce di combustione sulla superficie esterna. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Fig. 10

16 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR99/PC/5134/CFP/77 + NR01/PD/5289/CFP/1. Fig. 11. Si conserva un frammento di orlo con parte della parete, ricomposto da due. Diam. 32 cm; h. res. cm 3. Patina cinerognola sulla superficie esterna. Argilla: 2.5YR 5/6 red; nucleo int. 2.5YR 4/1 dark reddish gray Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 71. NR97/PA/5014/CFP/7. Fig. 11. Si conserva un ampio frammento di orlo e parete con parte del fondo. Diam. cm 30; h. res. cm 6,5. Incrostazioni diffuse; tracce di consunzione lungo il piano di posa del piede e nell interno della vasca. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Bibl. Bo t t o 2000a, , tav. I, NR01/PD/5218/CFP/3. Fig. 11. Frammento di orlo con parte della parete. Diam. cm 27; h. res. cm 4,2. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 73. NR98/PB/5043/CFP/32. Fig. 11. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 31; h. res. cm 3,7. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Fig. 11

17 260 Lorenza Campanella 74. NR00/PD/5168/CFP/10. Fig. 12. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 5,5. Lievi tracce di esposizione al fuoco sulla superficie esterna. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 75. NR99/PC/5135/CFP/1. Fig. 12. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 4,2. Tracce di usura all interno della vasca. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 76. NR01/PD/5218/CFP/51. Figg. 8 e 12. Frammento di orlo e parete. Decorazione costituita da una larga fascia in pittura rossa (10R 5/4 weak red) su tutta la fascia esterna dell orlo, sul bordo superiore e sulla faccia interna dell orlo per un tratto di 7 mm. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 4. VI-V sec. a.c. 77. NR00/PD/5168/CFP/94. Figg. 8 e 12. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 24; h. res. cm 4. Tracce di ingobbio sulla metà superiore dell orlo esterno. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red; ampio nucleo 10YR 6/3 pale brown. Imp. 3. VI sec. a.c. Fig. 12

18 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR00/PD/5168/CFP/8. Fig. 13. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 4,6. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VI sec. a.c. 79. NR00/PD/5224/CFP/1. Fig. 13. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 28; h. res. cm 3. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 80. NR00/PD/5215/CFP/4. Fig. 13. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 28; h. res. cm 3,3. Argilla: 10YR 5/3 brown. Imp. 1. VI sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 81. NR00/PD/5183/CFP/24. Frammento di orlo con attacco della parete. Superfici consunte. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5218/CFP/50. Frammento di orlo e parete. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5218/CFP/43. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PD/5294/CFP/3. Frammento di orlo con attacco della parete. Superfici dilavate. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR03/PF/5400/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Superficie esterna lievemente consunta. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR03/PF/5416/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Tutte le superfici sono fortemente dilavate. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR04/PF/5456/CFP/7. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Superficie esterna lievemente consunta. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR01/PF/5721/CFP/6. Frammento di orlo. Superfici ingobbiate. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR03/PG/11000/CFP/8. Frammento di orlo e parete. Superfici fortemente consunte. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR03/PG/11000/CFP/9. Frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA3. Fig. 13

19 262 Lorenza Campanella 91. NR04/PG/11052/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Ampie scheggiature lungo l orlo. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR05/PG/11144/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Superficie esterna gravemente corrosa. Incrostazioni sulla superficie interna. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA NR06/PH/11596/CFP/22. Frammento di orlo e parete. Superfici gravemente corrose. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. 94. NR06/PN/12533/CFP/17. Frammento di orlo e parete. Imp. 1. Seconda metà VII - fine VI sec. a.c. Tipo BA3. Fig Bacini con orlo rigonfio Bacini con orlo esternamente ingrossato, verosimilmente derivati dai bacini arcaici con orlo a mandorla, vengono prodotti anche nel corso dell età punica. Il tipo in esame (tipo BA4) comprende quattro frammenti realizzati in un impasto maggiormente depurato (impasto 4) rispetto ai bacini di tipo BA3; in un caso (n. 98) si osserva la presenza di una banda decorativa in vernice rossa tracciata sulla superficie esterna dell orlo. Frammenti simili si rinvengono a Cartagine 32 e in Sardegna 33, con datazioni tra il V e il III sec. a.c. Catalogo Bacini tipo BA4 95. NR00/PD/5165/CFP/1. Fig. 14. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 32; h. res. cm 3,8. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. V - IV sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 96. NR01/PD/5282/CFP/8. Frammento di orlo e parete. Imp. 3. V - IV sec. a.c. Tipo BA NR06/PI/5335/CFP/13. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Imp. 4. IV - III sec. a.c. Tipo BA NR03/PF/5966/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Vernice rossa (10R 4/4 weak red) sulla superficie esterna dell orlo, quasi completamente scrostata. Imp. 4. IV - III sec. a.c. Tipo BA3. 32 La n c e l 1987, , tipo 152, tav. 4; Be c h t o l d 2007c, 383, abb. 195, Cfr. ad es. Chessa 1992, , tav. XLIV; Ca m pa n e l- l a 2008, 139 ( Bacini con orlo ingrossato ).

20 La ceramica da preparazione fenicia e punica Bacini con orlo ingrossato e pendulo Il tipo BA5 comprende forme con orlo ingrossato ed estroflesso ad andamento più o meno marcatamente pendulo. Caratterizzante è l andamento aperto della vasca ottenuto mediante una curva più o meno arrotondata delle pareti che piegano al di sotto dell orlo. Questo presenta un alta variabilità morfologica e può presentarsi ingrossato (n. 99), ingrossato e pendulo (nn ) o fornito di un vero e proprio labbro pendente (nn ). La funzionalità di questi recipienti, poco profondi e con uno spessore contenuto delle pareti, doveva essere vicina a quella delle odierne ciotole cioè recipienti piuttosto ampi nei quali manipolare i cibi ma utili anche alla presentazione dei cibi a tavola. Bacini di questo tipo sono ben attestati a Cartagine 34 tra il VII e il VI sec. a.c., mentre in Sardegna la forma è presente soprattutto nella regione sulcitana ed in particolare nell abitato di Monte Sirai che ha restituito diversi esemplari da stratigrafie comprese tra la fine del VII e gli inizi del VI sec. a.c. con le maggiori concentrazioni nella seconda metà del VI sec. a.c. 35. A differenza dei frammenti siraiani 36 negli esemplari in catalogo non sono presenti tracce di esposizione al fuoco; benché realizzati in impasti ricchi di degrassante, le superfici sembrano lisciate con una certa cura e in un caso (n. 106) è presente una banda decorativa in vernice rossa. La forma doveva verosimilmente essere dotata di una base piatta o forse anulare 37 ; per i nn. 104 e 105 in catalogo, caratterizzati da un andamento marcatamente orizzontale della vasca, vi è tuttavia il dubbio che potesse trattarsi di forme tripodate, riconducibili alle tripod-bowl tipo TR3 (cfr. infra). A differenza di queste nei nn. 104 e 105 manca però il consistente ispessimento della parte centrale della vasca, caratteristico dei frammenti inseriti nel tipo TR3 e funzionalmente necessario all azione di macinare / tritare propria delle forme tripodate. Fig. 15 Catalogo Bacini tipo BA5 99. NR98/PB/5050/CFP/45. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 20; h. res. cm 2,5. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 1. VII-VI sec. a.c NR01/PD/5218rip/CFP/3. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 22; h. res. cm 3. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. VII-VI sec. a.c NR00/PD/5187/CFP/3. Frammento di orlo e parete. Diam. 23 cm; h. res. cm 3,2. Argilla: 5YR 6/4 light reddish brown con ampio nucleo 10YR 5/1 gray. Imp. 1. VII-VI sec. a.c NR06/PH/11685/CFP/8. Fig. 15. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 36; h. res. cm 5. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII-VI sec. a.c NR00/PD/5246/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 23,7; h. res. cm 3,5. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. VII-VI sec. a.c. 34 Ve g a s 1999a, 179, form 48.1, abb. 88a; Be c h t o l d 2007c, Balzano 1999, , forma 16, figg Balzano 1999, Balzano 1999, 116.

21 264 Lorenza Campanella 104. NR97/PA/5009/CFP/18. Fig. 16. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 26; h. res. cm 3,4. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII-VI sec. a.c NR04/PG/11000/CFP/39. Fig. 16. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 20; h. res. cm 2,7. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII-VI sec. a.c NR04/PF/5781/CFP/1. Fig. 16. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Diam. cm 34; h. res. cm 3,8. Vernice rossa (10R 5/6 red), leggermente consunta, sulla superficie esterna dell orlo. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 107. NR06/PN/12529/CFP/7. Frammento di orlo e parete. Superfici consunte; numerose scheggiature. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5165/CFP/64. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5165/CFP/15. Frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5246/CFP/3. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Tipo BA NR00/PE/5625/CFP/20. Frammento di orlo e parete. Imp. 4. Superfici lisciate. VII-VI sec. a.c. Fig Bacini con orlo ingrossato e rientrante Pochi, ma di grande interesse, sono i frammenti inclusi nel tipo BA6. Si tratta di bacini con orlo ingrossato e piegato verso l interno; il bordo è largo e appena convesso con terminazione apicata all interno, arrotondata all esterno. La vasca è poco profonda e le pareti, mai troppo spesse, hanno un caratteristico andamento rettilineo e obliquo. Gli esemplari in catalogo appartengono certamente alle produzioni maggiormente arcaiche di bacini, contemporanee ai tipi con orlo triangolare e subtriangolare (tipi BA1 e BA2), come appare confermato anche dalla provenienza stratigrafica dei frammenti che in diversi casi erano contenuti all interno di strati appartenenti al periodo II (nn. 113, 114). Frammenti simili a quelli in esame provengono da Cartagine, con datazione al VII-VI sec. a.c. 38. Un esemplare assai simile al n. 116 era contenuto all interno di uno strato di VI sec. a.c. da Mozia Be c h t o l d 2007c, 392, n. 2279, abb La forma è anche piuttosto simile ai bacini inseriti nella form 48.2 di Vegas, databile tra VIII e VII sec. a.c., cfr. Ve g a s 1999a, 179, form 48.2, abb. 88b; Be c h t o l d 2007c, 390, abb. 200 e. 39 Ve c c h i o 2002, 228, tav. 21, 1.

22 La ceramica da preparazione fenicia e punica 265 Catalogo Bacini tipo BA NR02/PF/5907/CFP/1. Fig. 17. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. max cm 40; h. res. cm 5. Superfici accuratamente lustrate a stecca. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VIII-VII sec. a.c NR04/PG/11084/CFP/1. Fig. 17. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 23; h. res. cm 2,9. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 4. VIII-VII sec. a.c NR05/PF/12014/CFP/3 + NR03/PF/5424/CFP/20. Fig. 17. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Diam. max orlo cm 30,2; h. res. cm 4,25. Tracce di combustione sulla superficie esterna e lungo il bordo. Argilla: 2.5YR 6/6 light red; nucleo int. 2.5YR 5/1 reddish gray. Imp. 1. VIII-VII sec. a.c NR00/PD/5183/CFP/206. Fig. 17. Frammento di orlo e parete. Diam. max orlo cm 29; h. res. cm 2,9. Argilla: 5YR 7/6 reddish yellow. Imp. 1. VIII-VII sec. a.c. Fig. 17

23 266 Lorenza Campanella 116. NR04/PG/11051/CFP/1. Fig. 18. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 25,4; h. res. cm 3,5. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 1. VIII-VII sec. a.c NR01/PF/5721/CFP/1. Fig. 18. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 25,4; h. res. cm 2,6. Argilla: 2.5YR 6/6 light red. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 118. NR05/PI/5295/CFP/49. Frammento di orlo e parete. Imp. 1. VIII-VII sec. a.c. Tipo BA NR03/PF/5424/CFP/21. Frammento di orlo e parete. Superfici consunte. Imp. 1. VIII-VII sec. a.c. Tipo BA6. Fig Bacini con orlo a listello orizzontale I frammenti inclusi nel tipo BA7 sono pertinenti a bacini con ampia tesa impostata orizzontalmente al di sotto dell orlo. Si tratta di forme piuttosto svasate, con diametri compresi tra i 24 ed i 30 cm, pareti della vasca rettilinee ed oblique. Tutti i frammenti sono realizzati in un impasto argilloso (impasto 5) duro, molto ricco di degrassante di dimensioni prevalentemente comprese tra 0,5 e 1 mm. Gli inclusi sono bianchi, grigi e trasparenti; sono anche presenti più rari inclusi di forma arrotondata e di colore prevalentemente scuro. La frattura è irregolare; la superficie è appena polverosa al tatto. Bacini di questa forma sono ben attestati in Sardegna, in tutti i contesti in cui sono state portate in luce stratigrafie di piena età punica, com è il caso di Tharros 40, Sulcis 41, o della stessa Nora 42. La forma a Cartagine è attestata già a partire dal V sec. a.c. 43 ma è soprattutto utilizzata nel IV sec. e nel III sec. a.c. L esame di un consistente lotto di frammenti pertinenti a questa tipologia rinvenuto nell area dell abitato di Sant Antioco ha permesso di formulare ipotesi sull evoluzione della forma: dalle prime forme a profilo arrotondato della tesa e del risalto sovrastante, si passa a sagome dall andamento più squadrato, con il risalto maggiormente 40 Ma n c a d i Mo r e s 1991, 217, figg. 2, 25-28, 3, 29-36; Campisi 2000, 164, 169, figg. 5, d-f, 6, a-b. 41 Ca m pa n e l l a 2008, Fi n o c c h i 2003, 41-42, tipo V, tav. 4, Ve g a s 1999a, , form 51.2, abb. 91.

24 La ceramica da preparazione fenicia e punica 267 sporgente 44. Negli esemplari in catalogo il profilo arrotondato del bordo e della tesa unitamente all andamento poco rilevato del bordo suggeriscono per tutti i frammenti una datazione nell ambito del IV sec. a.c., ad eccezione del n. 124 che appare un po più tardo. Qualche considerazione riguarda infine gli aspetti funzionali. Il listello ad andamento orizzontale era certamente utile come solida impugnatura sia nel trasporto del recipiente sia durante il suo uso. Le forme, benché non molto profonde, hanno ampi diametri, sono piuttosto capienti e adatte alla manipolazione di alimenti. Le caratteristiche di durezza e di resistenza dell impasto argilloso con cui sono realizzate le rende anche adatte alla macinazione e triturazione di sostanze non eccessivamente tenaci. Molti frammenti presentano, tuttavia, tracce di esposizione al fuoco all interno della vasca e lungo il risalto che sovrasta la tesa (nn. 120, 122, 124, 126, 127). Consistenti tracce di bruciato sono state anche rilevate su esemplari dall abitato di Sulcis 45 che, inoltre, presentavano spesso la superficie della vasca interna fortemente scheggiata e scrostata com è proprio dei recipienti ceramici sottoposti a forti stress termici. Per i bacini in esame va quindi prospettata anche la possibilità di un utilizzo come piatti da fuoco 46 oppure, analogamente a quanto detto per il tipo BA2, come testi. Fig. 19 Catalogo Bacini tipo BA NR98/PB/5114/CFP/1. Residua un minuto frammento di orlo e parte della parete. Diam. non ric.; h. res. cm 6,5. Tracce di esposizione al fuoco nella parte alta della vasca in prossimità con il risalto che sovrasta la tesa. Incrostazioni diffuse. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 5. IV sec. a.c NR98/PB/5047/CFP/32. Fig. 19. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 27; h. res. cm 4,5. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. IV sec. a.c NR98/PB/5115/CFP/5. Fig. 19. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 4. Tracce di bruciato sulla superficie interna e sul bordo che sovrasta la tesa. Argilla: 5YR 5/6 yellowish red. Imp. 5. IV sec. a.c NR00/PD/5183/CFP/7. Fig. 19. Ampio frammento di orlo con parte della parete. Diam. cm 26; h. res. cm 2,3. Incrostazioni diffuse. Argilla: 2.5YR 5/6 red. Imp. 5. IV sec. a.c. 44 Ca m pa n e l l a 2008, Ca m pa n e l l a 2008, ibid. 46 Cava l i e r e 1998, 130, fig NR07/PG/11490/1216. Fig. 20. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 24; h. res. cm 1,8. Tracce di combu-

25 268 Lorenza Campanella stione sulla superficie interna, sino al bordo superiore. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. III - II sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 125. NR06/PN/12529/CFP/8. Frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 5. IV sec. a.c. Tipo BA NR06/PI/5339/CFP/3. Residua un minuto frammento di parete con il bordo e attacco della tesa. Tracce di esposizione al fuoco sulla superficie interna e lungo il bordo. Imp. 5. IV sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/5382/CFP/157. Frammento di orlo e parete. Tracce di combustione su tutte le superfici, in particolare in prossimità del bordo. Imp. 5. IV sec. a.c. Tipo BA7. Fig Bacini con orlo a listello ingrossato I frammenti inseriti in questo tipo (tipo BA8) appartengono ad una tipologia di bacini con orlo a listello assai diffusa in età tardo-punica. La forma è oggetto in età ellenistica di un ampia sperimentazione che dà luogo a orli contraddistinti da una grande variabilità morfologica. Comune denominatore è la presenza di un listello ingrossato ad andamento più o meno inclinato: in alcuni esemplari esso tende all orizzontale (nn ), mentre in altri è decisamente pendente (nn ); variabili sono anche lo spessore del listello e la stessa presenza del versatoio, attestato nei nn. 129, 130 e 136. Due sono gli impasti utilizzati nella produzione dei bacini BA8: un primo impasto (impasto 6), di colore prevalentemente marrone-beige (7.5YR 7/6 reddish yellow), presenta caratteristiche simili, nel complesso, all impasto 5 dal quale si differenzia per l assenza di inclusi di grandi dimensioni e per una maggiore compattezza dell impasto argilloso. Il secondo tipo di impasto (impasto 7), di colore giallastro (10YR 8/4 very pale brown), è molto morbido, con una massa di fondo assai depurata, rari inclusi di dimensioni assai minute, di colore bianco e trasparente. La superficie si presenta estremamente polverosa al tatto, la frattura è regolare. Di importazione, forse da area tirrenica, sembra essere infine l esemplare n. 130, prodotto in un impasto duro, caratterizzato dalla presenza di numerosi inclusi neri, generalmente assenti nelle argille locali. Bacini del tipo in esame sono largamente diffusi in età ellenistica in tutto in Mediterraneo centrale, in particolare nelle aree di più intenso contatto con l elemento greco. Un confronto assai stringente per il n. 133 è individuabile in un frammento dall abitato di La Montagnola di Marineo databile, sulla base dei dati stratigrafici, tra la fine del IV e i primi del III sec. a.c. 47. Nello stesso contesto erano diversi esemplari di bacini a listello pendulo, simili ai nn. 129 e 130, che presentavano in alcuni casi versatoi e prese plastiche a impressione digitale (cfr. infra 47 De l Va i s 1997a, 189, fig. 1, 9.

26 La ceramica da preparazione fenicia e punica 269 tipo BA10) 48. Bacini di questa forma sono presenti anche a Cartagine 49 dove è largamente attestata una variante con decorazione dipinta sulla superficie superiore del listello. Fig. 21 Catalogo Bacini tipo BA NR06/PM/5385/CFP/110. Fig. 21. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 32; h. res. cm 3,2. Argilla: 10R 8/4 very pale brown. Imp. 7. Superfici lievemente consunte; incrostazioni diffuse. IV - III sec. a.c NR06/PG/11380/CFP/2. Fig. 21. Si conserva un ampio frammento di orlo e parete con l intero versatoio. Diam. cm 33,5; h. res. cm 5,6. Argilla: 5YR 6/4 light reddish brown. Imp. 6. Superficie rivestita di un leggero ingobbio beige-rosato (5YR 8/3 pink). IV - II sec. a.c. 48 De l Va i s 1997a, , fig Vegas 1999a, , form 51.1; Bechtold 2007c, , abb. 204, ; La n c e l 1987, , pl NR06/PM/5382/CFP/40. Fig. 22. Si conserva un ampio frammento di orlo e parete con l intero versatoio. Diam. cm 40,7; h. res. cm 7,8. Argilla: 7.5YR 7/4 pink. Impasto duro, caratterizzato dalla presenza di numerosi

27 270 Lorenza Campanella inclusi di dimensioni attorno a 1 mm di colore prevalentemente nero. La superficie è polverosa al tatto; la frattura regolare. Superfici rivestite di ingobbio giallastro: 10YR 8/3 very pale brown. IV - II sec. a.c NR06/PI/5335/CFP/2. Fig. 22. Residua un frammento molto ampio di orlo con attacco della parete. Diam. cm 28; h. res. cm 2,8. Tracce di combustione in prossimità del bordo; scrostature sulla superficie esterna. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 6. III - II sec. a.c NR04/PG/11067/CFP/2. Fig. 22. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 24; h. res. cm 2,3. Argilla: 7.5YR 7/6 reddish yellow. Imp. 6. III - II sec. a.c NR00/PD/5168/CFP/3. Fig. 22. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 28; h. res. cm. Incrostazioni diffuse. Argilla: 7.5YR 7/6 reddish yellow. Imp. 6. Fine IV - inizi Fig. 22

28 La ceramica da preparazione fenicia e punica 271 III sec. a.c NR01/PF/5722/CFP/14. Fig. 22. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 2,5. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 6. III - II sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 135. NR00/PD/5165/CFP/7. Frammento di orlo e parete. Imp. 6. IV - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/12521/CFP/49. Residua un minuto frammento di versatoio. Imp. 7. Superfici lievemente consunte. IV - II sec. a.c. Tipo BA Bacini con orlo a tesa rettilinea ed andamento orizzontale Il tipo BA9 comprende bacini con orlo a tesa orizzontale. La forma, a causa della sua estrema semplicità e funzionalità, fu riprodotta, con impasti ceramici diversi, nel corso di un lungo periodo. Il frammenti più antichi sembrano essere i nn. 137, 138, 142 e 143. Il primo (n. 137) ha una tesa breve a superficie superiore piana e bordo esterno convesso. Il n. 138 ha la tesa più allungata con bordo arrotondato e spigolo all interno nel punto di attacco con la vasca. In entrambi i frammenti la vasca interna è rivestita di ingobbio rosso; un trattamento della superficie è presente anche nei frammenti n. 142 (lustrata) e n. 143 (ingobbiata). Esemplari simili sono attestati a Mozia 50 con datazione tra la fine del VI e i primi del V sec. a.c. Il frammento n. 140 presenta un orlo a tesa con superficie superiore piana e lievemente inclinata verso l interno. Il bacino, prodotto in un impasto argilloso duro e assai ricco di degrassante, presenta tracce di esposizione al fuoco sulla superficie interna. Frammenti simili, realizzati con impasti analoghi, provengono dall abitato di Monte Sirai 51 e si datano tra III e II sec. a.c. Il bacino, con il suo diametro di 38 cm, costituiva un contenitore capiente e facilmente maneggiabile grazie alla conformazione a tesa dell orlo che aveva anche la funzione di presa. Le caratteristiche di refrattarietà dell impasto argilloso e la costante presenza di segni di bruciato hanno portato ad ipotizzare che la forma potesse contenere liquidi, forse acqua destinata alle operazioni di lavaggio e alle attività domestiche in generale; le tracce di esposizione al fuoco indicano inoltre che lo stesso recipiente veniva posto direttamente sul fuoco e utilizzato per riscaldare l acqua in esso contenuta 52. I frammenti nn. 139, 143, 144, verosimilmente appartenenti ad un medesimo esemplare, sono realizzati nello stesso impasto argilloso degli esemplari più antichi ma presentano un andamento più allungato e assottigliato della tesa che è inoltre leggermente inclinata verso l esterno. La superficie dei frammenti non è trattata e presenta qualche traccia di bruciato come di consueto nei recipienti di età ellenistica. Per questi frammenti si propone pertanto una datazione tra IV e III sec. a.c. Il minuto frammento n. 141 appartiene infine ad 50 Ve c c h i o 2002, 225, tipo 53, tav Ma r r a s 1981, 197, fig. 5, 26; Ca m pa n e l l a 1999, 83, tipo III, n Ca m pa n e l l a 1999, 83.

29 272 Lorenza Campanella una forma profonda provvista di un caratteristico orlo a tesa con superficie superiore appena convessa e segnata da due coppie di solchi concentrici. Si tratta di una forma diffusa nel IV sec. a.c. in ambiente greco e magno greco per la quale si trovano pertinenti confronti a Mozia Ve c c h i o 2002, 227, tav. 19, 2. Fig. 23 Catalogo Bacini tipo BA NR00/PE/5600/CFP/2. Fig. 23. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 32; h. res. cm 3,9. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. Ingobbio rosso sulla superficie interna: 2.5YR 6/6 light red. Fine VI sec. a.c. - primi V sec. a.c NR99/PB/5123/CFP/6. Fig. 23. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 29,8; h. res. cm 3,86. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 5. Tracce di ingobbio (2.5YR 6/6 light red) sulla vasca interna. Fine VI - V sec. a.c NR05/PG/11215/CFP/5. Fig. 23. Ampio frammento di orlo e parete ricomposto da due. Sembrano appartenere allo stesso recipiente, ma non attaccano, i nn. 144 e 145. Diam. max cm 34,2; h. res. cm 2,7. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. Tracce di combustione sulla superficie superiore della tesa. IV - III sec. a.c NR06/PN/12531/CFP/23. Fig. 23. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 38; h. res. cm 3,7. Argilla: 7.5YR 5/4 brown. Impasto molto duro, ricco di inclusi di colore diverso (bianco, grigio, rosa, rosso, trasparente), di dimensioni e forma assai diverse (tra 1 e 5 mm). Tracce di bruciato sulla superficie interna. III - II sec. a.c.

30 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR01/PF/5721/CFP/4. Frammento di orlo. Diam. max orlo cm 32 cm. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. Superfici accuratamente lustrate. IV sec. a.c. NR01/PF/5721/CFP/ Bacini con applicazioni plastiche I due minuti frammenti nn. 147 e 148 sono pertinenti a bacini con applicazioni plastiche (tipo BA10). Bacini con prese a impressioni digitali e applicazioni plastiche variamente conformate sono comuni negli insediamenti punici che hanno restituito stratigrafie di età ellenistica 54. Lo stato di conservazione dei due frammenti in catalogo non permette di comprendere appieno il profilo dell orlo e per questo i due esemplari sono stati classificati in base alla presenza delle applicazioni plastiche che potevano essere applicate su bacini con orli diversi (a tesa, con orlo pendente etc.). Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 142. NR06/PM/5382/CFP/21. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Imp. 5. Superfici lustrate. Fine VI-V sec. a.c NR06/PM/5385/CFP/82. Frammento di orlo e parete. Imp. 6. Superficie rivestita di ingobbio beige-rosa (7.5YR 7/4 pink). Fine VI sec. a.c. - primi V sec. a.c NR05/PG/11215/CFP/7. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Il frammento sembra appartenere allo stesso recipiente dei nn. 138 e 145 ma non attacca. Imp. 5. Tracce di combustione sulla superficie interna. IV - III sec. a.c NR05/PG/11215/CFP/9. Frammento di orlo e parete. Il frammento sembra appartenere allo stesso recipiente dei nn. 139 e 144 ma non attacca. Imp. 5. IV - III sec. a.c NR03/PF/5856/CFP/1. Frammento di orlo e parete. Incrostazioni diffuse. Superficie parzialmente consunta. III - II sec. a.c. 54 Cfr. ad es. Ca m pa n e l l a 1999, 83, fig. 17, 132; Chessa 1992, 111, n. 210/1203, tav. XLVI; Ma n f r e d i 1988, passim.

31 274 Lorenza Campanella 1.11 Bacini con orlo a larga tesa ad andamento convesso Catalogo Bacini tipo BA NR98/PB/5043/CFP/39. Frammento di orlo e parete con parte della presa. Largh. cm 6. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 8. III - II sec. a.c. NR98/PB/5043/CFP/ NR06/PI/5335/CFP/68. Frammento di orlo e parete con parte della presa. Largh. cm 7. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 8. III - II sec. a.c. NR06/PI/5335/CFP/ Piuttosto rappresentata è la tipologia dei bacini con larga tesa ad andamento convesso (tipo BA11). La forma, largamente presente anche a Cartagine55, è costituita da recipienti molto capienti, di diametro medio attorno ai cm, vasca profonda, piede ad anello. Nell ambito di una tipologia assai ben caratterizzata si notano piccole varianti nella conformazione della parte superiore della tesa che può disegnare una curva con andamento lineare (cfr. ad es. nn. 150, 152) oppure spezzato (n. 151); nel punto di congiunzione tra l orlo e la vasca interna può esserci infine una piccola insellatura (n. 149). In Sardegna la forma ha una buona diffusione, in particolare a Cagliari dove scavi urbani hanno restituito due esemplari interi di bacini del tipo in esame56. Due frammenti di orlo provengono inoltre dallo scavo di un contesto in via delle Terme a Olbia, databile tra la fine del IV e i primi decenni del III sec. a.c.57. Sulla base della morfologia degli esemplari cagliaritani può essere avanzata l ipotesi che la forma non fosse tanto utilizzata nella preparazione dei cibi58 quanto nella loro presentazione. In effetti uno dei recipienti ha un profilo particolarmente slanciato, con vasca profonda, ampio diametro e ridotto piede ad anello che non poteva garantire la stabilità del recipiente nel corso di manipolazioni particolarmente vigorose. Anche le pareti e il fondo dei recipienti, non sono particolarmente spessi, sembrano più idonei ad un recipiente da portata che non da preparazione. La datazione dei bacini BA11, sulla base delle cronologie fornite dai frammenti cartaginesi e olbiesi, si pone tra il III e il II sec. a.c. 55 Vegas 1999a, 186, form 54, abb. 92b; Lancel 1987, , pl Chessa 1992, 110, tipo VII, nn. 195/1603, 196/ Cavaliere , 239, TC 39-40, fig Di diverso avviso P. Cavaliere che propone la funzione di mortaio (Cavaliere , 239).

32 La ceramica da preparazione fenicia e punica 275 Catalogo Bacini tipo BA NR06/PM/5374/CFP/9. Fig. 24. Ampio frammento di orlo e parete ricomposto da due. Appartiene verosimilmente allo stesso, ma non attacca, il fr. n Diam. max cm 35,2; h. res. cm 3. Superfici lievemente consunte. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. Fine III - II sec. a.c NR03/PF/5470/CFP/2. Fig. 24. Frammento di orlo e parete. Diam. max orlo cm 41; h. res. cm 3,1. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 5. III - II sec. a.c NR05/PG/11314/CFP/1. Fig. 24. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 26; h. res. cm 2,1. Superfici accuratamente lustrate. Argilla: 2.5YR 5/4 reddish brown. Imp. 5. III - II sec. a.c NR06/PM/5385/CFP/97. Fig. 24. Frammento di orlo e parete. Diam. max orlo cm 36; h. res. cm 3,2. Argilla: 10R 8/4 very pale brown. Imp. 7. III - II sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 153. NR98/PB/5057/CFP/5. Residua un minuto frammento della tesa. Imp. 7. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PI/5335/CFP/57. Ampio frammento di orlo. Superfici dilavate. Imp. 5. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/5373/CFP/50. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Tracce di bruciato sulla superficie esterna. Impasto a frattura frastagliata di aspetto poco compatto. Numerosi inclusi di colore prevalentemente scuro. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/5374/CFP/6 + NR06/PM/5375/CFP/46. Ampio frammento di orlo, ricomposto da due, con attacco della parete. Appartiene verosimilmente, ma non attacca, al n Superfici lievemente consunte. Imp. 5. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/5382/CFP/155. Frammento di orlo e parete. Imp. 7. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/5385/CFP/22. Frammento di orlo e parete. Imp. 5. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PM/12524/CFP/14. Residua un ampio frammento della tesa. Imp. 7. III - II sec. a.c. Tipo BA NR06/PN/12529/CFP/10. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Imp. 1. III - II sec. a.c. Tipo BA1. Fig. 24

33 276 Lorenza Campanella 1.12 Bacini con orlo a tesa insellato Il tipo BA12 comprende bacini con orlo a tesa dal profilo assai caratteristico: il bordo esterno è arrotondato, la superficie inferiore è convessa e quella superiore rettilinea, generalmente segnata da una insellatura più o meno marcata. Bacini di questa forma sono ben attestati a Cartagine 59, con datazione tra il III e il II sec. a.c., e in numerosi contesti siciliani e magnogreci 60 dove sono presenti già a partire dal IV sec. a.c. In Sardegna la tipologia è attestata a Olbia 61 e a Cagliari 62 ed è verosimile che costituisca un imprestito dal repertorio greco-ellenistico 63. Il profilo del n. 165, pur essendo simile agli altri esemplari in catalogo per impasto e forma generale, si differenzia per il fatto di avere la superficie superiore dell orlo rettilinea senza insellatura. Un esemplare simile proviene dagli scavi condotti in via Brenta a Cagliari 64. Tutti i frammenti in catalogo sono realizzati nell impasto 8, che si presenta molto duro e compatto, con scarso degrassante di dimensioni minute (max 1 mm) e superfici in genere accuratamente lisciate. I bacini di tipo BA12, pur presentando diametri consistenti (tra i 30 ed i 38 cm), presentano pareti di spessore piuttosto esiguo e nel complesso sembrano maggiormente adatte ad un utilizzo come recipiente da portata che non da preparazione. Fig. 25 Catalogo Bacini tipo BA NR05/PI/5315/CFP/4. Fig. 25. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 38; h. res. cm 2. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 8. III - II sec. a.c NR06/PH/11589/CFP/13. Fig. 25. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 32; h. res. cm 1,6. Superficie superiore accuratamente lisciata. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 8. III - II sec. a.c NR06/PM/5375/CFP/9. Fig. 25. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. max cm 37,7; h. res. cm 2,76. Superficie rivestita di ingobbio giallastro: 7.5YR 7/6 reddish yellow. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 8. III - II sec. a.c NR05/PI/5315/CFP/35. Frammento di orlo e parete. Diam. non ric. Argilla: 5YR 6/4 light reddish brown con ampio nucleo 10YR 6/2 light brownish gray. Imp. 8. III - II sec. a.c NR06/PM/5373/CFP/48. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 30; h. res. cm 2,2. Superfici lievemente consunte. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 8. III - II sec. a.c. 59 La n c e l 1987, 104, pl. 3; Ve g a s 1999a, , form 52, abb. 90b; Be c h t o l d 2007c, , abb. 204, Per una ampia raccolta di confronti cfr. Be c h t o l d 2007c, , note 78 e Cava l i e r e 1998, , figg Chessa 1992, 112, tav. XLVI, n. 207/1219, tav. XLVII, n. 206/ Cava l i e r e 1998, Chessa 1992, 112, n. 210/1218, tav. XLVIII.

34 La ceramica da preparazione fenicia e punica Bacini con orlo sagomato Il tipo BA13 comprende 4 frammenti di bacino con orlo ingrossato ed esternamente segnato da rilievi intervallati da solchi. Il n. 166 ha un ampio diametro (40 cm), pareti molto spesse con andamento marcatamente obliquo così da configurare la forma come assai profonda. Ampi bacini con esterno dell orlo sagomato in modo simile provengono da Cartagine 65 con datazione in età arcaica. Il n. 166, prodotto in un impasto apparentemente non locale, sembra configurarsi come una importazione, probabilmente dalla stessa metropoli nord-africana. Gli esemplari nn. 167 e 168, privi di confronti specifici, sono invece di difficile interpretazione, perché bacini di forma simile, con orlo ingrossato sottolineato esternamente da un risalto sono presenti a Cartagine anche in contesti molto tardi, di III - II sec. a.c. 66. I frammenti sembrano prodotti in un argilla locale ma la mancanza di confronti specifici sembra configurarli come reinterpretazioni locali che al momento è difficile collocare cronologicamente. Fig. 26 Catalogo Bacini tipo BA NR99/PC/5134/CFP/100. Fig. 26. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 40; h. res. cm 11,5. Argilla: 10YR 8/3 very pale brown con ampio nucleo 7.5YR 7/4 pink. Impasto molto duro, a frattura netta, con inclusi quarzosi di dimensioni minute e rari inclusi attorno a 1-2 mm di colore rosso-scuro. Tracce di mica dorata. La superficie è polverosa al tatto. VII-V sec. a.c NR04/PH/11500/CFP/1. Fig. 26. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 35; h. res. cm 4,5. Argilla: 5YR 5/4 reddish brown. Imp. 2. Superfici corrose. VI-V sec. a.c. (?) 168. NR03/PG/11013/CFP/2. Fig. 26. Frammento di orlo e parete. Diam. max cm 36; h. res. cm 3,4. Argilla: 2.5YR 6/6 light red. Imp. 5. Superfici lievemente dilavate; incrostazioni diffuse. VI-V sec. a.c. (?) Alla tipologia in esame è riconducibile anche il seguente esemplare: 169. NR05/PI/5295/CFP/77. Ampio frammento di orlo e parete. Imp. 1. Superfici consunte. Tipo BA Bechtold 2007c, , abb. 200, 2267, La n c e l 1987, 114, pl. 19; Ve g a s 1999a, 189, form 57, abb. 93d.

35 278 Lorenza Campanella 1.14 Bacini con orlo apicato e ricurvo verso l interno Un unico frammento (n. 170) rinvenuto nell area P appartiene alla tipologia di bacini con orlo apicato e ricurvo verso l interno (BA14). Si tratta di una forma databile in età ellenistica (III - II sec. a.c.) che trova stringenti confronti nell abitato di Monte Sirai 67. Catalogo Bacini tipo BA NR00/PD/5165/CFP/24. Fig. 27. Frammento di orlo e parete. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 6. Superfici lievemente consunte. III - II sec. a.c. Fig Bacini giallastri con orlo ingrossato Il tipo BA15 comprende grandi forme di bacini con orlo ingrossato e vasca poco profonda realizzati in un distintivo impasto di colore giallo/rosa. I frammenti, analogamente a quelli inclusi nel successivo tipo BA16, appartengono ad una produzione assai ben caratterizzata e oggetto di diversi studi specifici 68. Si tratta dei bacini a decorazione impressa largamente diffusi in età ellenistica nel Mediterraneo centrale e capillarmente presenti in tutta la Sardegna. I recipienti, realizzati utilizzando impasti argillosi di colore giallastro, talvolta tendente al rosa o al verde, recano spesso, ma non sempre, una decorazione di natura fitomorfa o geometrica impressa sulla superficie esterna dell orlo. Nessuno dei frammenti in catalogo conserva stampi decorativi. Tuttavia la loro inclusione nella produzione in esame appare certa sia per il profilo degli orli che per le caratteristiche dell argilla utilizzata. Si tratta in tutti i casi dell impasto 7, ad eccezione del n. 174, realizzato in impasto del tutto simile all impasto 7 dal quale si distingue tuttavia per una maggiore durezza e compattezza della massa di fondo. I frammenti inclusi nel tipo BA15 sono verosimilmente importati a Nora da siti che hanno restituito consistenti lotti di questa forma, in primo luogo Tharros, o Cagliari. I più antichi tra gli esemplari sembrano essere i nn. 171 e 173, con orlo ingrossato e vasca poco profonda, ai quali doveva essere associato un alto piede a base espansa 69 come in un esemplare, interamente ricostruibile, dall abitato di Sulcis 70. Un esemplare del tutto simile al n. 171, anch esso privo di decorazione impressa, proviene da Cagliari 71. La datazione degli esemplari in catalogo può essere posta entro il IV sec. a.c. 67 Ca m pa n e l l a 1999, 84, tipo IV, fig. 17, Ma n f r e d i 1988; Ma n f r e d i 1991c; Ma n f r e d i 1991d; Manfredi 1995b; Campanella 1999, 79-83; da ultimo Campa - n e l l a 2008, ( Bacini a decorazione impressa ). 69 Ma n f r e d i 1991d, Ca m pa n e l l a 2008, (CRON 550/335). 71 Chessa 1992, 107, n. 182/890, tav. XLII.

36 La ceramica da preparazione fenicia e punica 279 Fig. 28 Appena posteriori sono i frammenti nn. 172 e 174, con orlo ribattuto e pendulo, databili tra la fine del IV e il III sec. a.c., verosimilmente provvisti in origine di un basso piede ad anello 72. Catalogo Bacini tipo BA NR05/PI/5295/CFP/6. Fig. 28. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. cm 40; h. res. cm 6. Argilla: 10YR 8/3 very pale brown. Imp. 7. Superfici lievemente consunte. IV sec. a.c NR06/PI/5335/CFP/23. Fig. 28. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Diam. cm 32; h. res. cm 3,9. Imp. 7. Superfici lievemente consunte. IV - III sec. a.c. Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 173. NR06/PM/5373/CFP/5. Frammento di orlo e parete. Imp. 7. Superfici consunte. IV sec. a.c. Tipo BA NR06/PH/11648/CFP/1. Ampio frammento di orlo e parete. Argilla: 10R 7/4 very pale brown. Impasto duro, ricco di inclusi di dimensioni minute (tra 0,5 e 1 mm), soprattutto di natura quarzosa. Sulla superficie affiora una notevole quantità di mica lucente. La frattura è netta, la superficie polverosa al tatto. Scheggiature lungo l orlo. IV - III sec. a.c. Tipo BA Ma n f r e d i 1991d, 1012.

37 280 Lorenza Campanella 1.16 Bacini giallastri con orlo a tesa I frammenti inclusi nel tipo BA16 appartengono alla medesima produzione di bacini del tipo BA15 del quale rappresentano il tardo esito morfologico, databile tra III e II sec. a.c. Nel tipo in esame l orlo si è allungato ed ha assunto una conformazione a tesa rettilinea. Frammenti di questo tipo, provvisti di decorazione impressa, sono attestati in numerosi siti dell isola 73 mentre a Nora, sino ad ora, l unica area ad aver documentato esemplari con stampi impressi è l area C 74. Interessante è il rinvenimento di un esemplare di questa forma, a profilo interamente ricostruibile, dalle indagini condotte in via delle Terme a Olbia 75, con datazione tra la fine del IV e i primi decenni del III sec. a.c. Nell esemplare olbiese la larga tesa inclinata è decorata con palmette impresse ed il fondo è provvisto di un alto piede ad anello. In conclusione si vuole portare l attenzione sulla questione relativa alla funzionalità dei bacini tipo BA15 e BA16. Al riguardo sono state avanzate diverse ipotesi 76 orientate verso un utilizzo domestico dei recipienti ma anche rivolte alla possibilità di un loro impiego nello svolgimento di attività artigianali, in particolare per i bacini privi di decorazione a stampo, com è il caso dei reperti dall area P. Per l attribuzione dei bacini all una o all altra sfera di utilizzo si ritiene determinante la conformazione del fondo: è in effetti verosimile che grandi bacini privi di decorazione e dotati di uno stabile e solido fondo piano possano essere stati utilizzati in ambito artigianale/industriale. D altronde appare condivisibile che il ritrovamento in grandi quantità di esemplari di bacini (alcuni dei quali con inclusi di sabbia quarzosa o scorie metalliche sul fondo, pareti fortemente annerite o con tracce di polvere rossa) in contesti chiaramente connotati dalla presenza di scorie metalliche e ceramiche, da frammenti di boccolari, da accumuli di ceramica, nonché da strati fortemente combusti con carboni e argilla concotta ne ha suggerito una plausibile connessione con l attività di produzione ceramica e quella metallurgica di trasformazione dei minerali ferrosi in ferro metallico 77. Diverso è il discorso relativo agli esemplari de- corati che, nei due esemplari sardi interamente ricostruibili 78, sono dotati di un alto piede ad anello che si configura come vero e proprio piede a tromba. La sfera d utilizzo di queste eleganti forme è certamente quella domestica, nella quale dovevano rivestire un ruolo nella preparazione o nella presentazione dei cibi. La frequente presenza, sul fondo interno degli esemplari olbiesi, di grossi inclusi disposti in modo irregolare, ha portato P. Cavaliere ad interpretarli come recipienti adoperati nella macinazione di sostanze 79 e ad includerli nella categoria dei mortai. In realtà, come già espresso in altra sede 80, si ritiene che la morfologia dei bacini su alto piede difficilmente potesse adattarsi ad una funzione di mortaio, a meno che le sostanze macinate non fossero estremamente friabili. Il fondo, nei due citati esemplari interamente ricostruibili da Sulcis e da Olbia, ha uno spessore di circa 1 cm e, unitamente alla conformazione del piede, non si presta a sostenere una pressione consistente, né sembra adatto a sopportare prolungati stress da percussione; piuttosto può adattarsi ad una azione di amalgama e rimescolamento dei cibi com è proprio dei bacini. La presenza di grossi inclusi sul fondo dei recipienti può essere dovuta alla consunzione della massa di fondo dell impasto argilloso che, perlomeno negli esemplari provenienti dalla Sardegna meridionale (Cagliari, Nora, Monte Sirai, Sulcis) tende a consumarsi con un conseguente affioramento del degrassante. I bacini con decorazione impressa lungo la tesa e alto piede sembrano, comunque, prestarsi soprattutto al contenimento e alla somministrazione dei cibi nel corso dei pasti comuni. 73 Ma n f r e d i 1988; Ma n f r e d i 1991c; Ma n f r e d i 1991d; Manfredi 1995b; Campanella 1999, 79-83; da ultimo Campa - n e l l a 2008, ( Bacini a decorazione impressa ). 74 Fi n o c c h i 2003, 41, tav. 3, Cava l i e r e , , TC 36, fig Ma n f r e d i 1995b, 80-81; Cava l i e r e 1998, ; Ca m- pa n e l l a 1999, 80; Ca m pa n e l l a 2008, 145, Pe s e r i c o 1997, Cavaliere , , TC 36, fig. 10; Campa - n e l l a 2008, 146, CRON 500/ Cava l i e r e , 238; cfr. anche Cava l i e r e 1998, Ca m pa n e l l a 2008,

38 La ceramica da preparazione fenicia e punica 281 Catalogo Bacini tipo BA NR04/PG/11000/CFP/51. Fig. 29. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. max orlo cm 40; h. res. cm 3,8. Incrostazioni diffuse. Argilla: 7.5YR 7/6 reddish yellow; ampio nucleo 7.5YR 5/2 brown. Imp. 6. III - II sec. a.c NR03/PG/11000/CFP/1. Fig. 29. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 40,9; h. res. cm 4,3. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 7. III - II sec. a.c NR05/PG/11215/CFP/11. Residua il versatoio, quasi integro, con attacco dell orlo. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 5. III - II sec. a.c. Fig. 29 Alla tipologia in esame sono riconducibili anche i seguenti esemplari: 178. NR00/PD/5194/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Imp. 7. Superfici molto dilavate. III - II sec. a.c. Tipo BA NR00/PD/5215/CFP/11. Residua un frammento della vasca con attacco della tesa. Imp. 7. III - II sec. a.c. Tipo BA16. NR05/PG/11215/CFP/11 177

39 282 Lorenza Campanella 1.17 Fondi di bacini Di seguito saranno presi in esame i fondi riferibili a bacini. Essi non sono stati analizzati assieme agli orli poiché, in stato frammentario, non sempre una tipologia di fondo può essere attribuita con certezza ad uno specifico tipo di bacino potendo appartenere a più di una forma. Il tipo di fondo maggiormente arcaico è certamente quello indistinto, al quale appartengono quattro frammenti (nn ). Tutti sono realizzati con l impasto 1, usato nella produzione dei bacini arcaici (figg. 3-5). Gli spessori della base e delle pareti sono considerevoli e il tipo è verosimilmente pertinente ai bacini fenicio-ciprioti (tipi BA1, BA2, BA3). I frammenti nn sono pertinenti a fondi distinti; la faccia esterna dell orlo può avere andamento verticale come nei nn oppure convesso con rilievo più o meno aggettante (nn ). Il piede è a disco con fondo esterno piatto e aderente alla superficie d appoggio o appena concavo. Fondi di questo tipo sono generalmente relativi anch essi a forme arcaiche anche se, in alcuni casi, l utilizzo di impasti maggiormente depurati, induce ad abbassare la datazione fino alla piena età punica. Pertinenti a bacini con piede ad anello sono i frammenti nn Il più antico sembra essere il n. 200, realizzato utilizzando un impasto molto simile all impasto 1 delle pentole (cfr. infra, La ceramica da cucina fenicia e punica). Il frammento, databile nel corso del V sec. a.c., è verosimilmente da interpretare come importazione da Cartagine. I nn. 201 e 204, prodotti nell impasto 7, sono verosimilmente appartenenti a bacini di tipo BA15 e BA16. L ultima tipologia è quella infine dei piedi a tromba (nn ). Il n. 205 è certamente da attribuire ai bacini di tipo BA15. Per gli altri è difficile proporre attribuzioni certe trattandosi di una forma scarsamente attestata ma certamente propria del periodo tardo-punico. Fig. 30 Catalogo Fondi indistinti 180. NR00/PD/5183/CFP/3. Fig. 30. Si conserva l intero fondo con parte della vasca. Diam. base cm 9,5; h. res. cm 5. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 1. Incrostazioni diffuse. VII-VI sec. a.c NR06/PH/11596/CFP/25. Residua un ampio frammento della base con parte della parete. Imp. 1. Incrostazioni diffuse. VII-VI sec. a.c NR05/PI/5295/CFP/1. Frammento della base con parte della vasca. Imp. 1. Superfici fortemente dilavate NR05/PI/5309/CFP/3. Frammento della base con parte della vasca. Imp. 1. Superfici appena consunte. VII- VI sec. a.c. Fondi a disco NR06/PH/11596/CFP/ NR03/PG/11000/CFP/12. Fig. 31. Frammento della base con parte della vasca. Diam. base cm 16; h. res. cm 4. Superfici lievemente consunte. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. VII-V sec. a.c.

40 La ceramica da preparazione fenicia e punica 283 Fig NR06/PM/5379/CFP/3. Ampio frammento di fondo con parte della vasca. Imp. 1. VII - V sec. a.c. mento della base con un ampia parte della vasca. Impasto 2. VII - VI sec. a.c NR03/PG/11000/CFP/13. Residua un ampio frammento della base con parte della vasca. Imp. 4. VII - V sec. a.c NR04/PG/11069/CFP/1. Residua un minuto frammento della base con parte della vasca. Impasto duro a frattura regolare. Molto ricco di inclusi di dimensioni comprese tra 1 e 2 mm e di colore prevalentemente nero. Molta mica lucente in superficie. VI - IV sec. a.c. NR06/PM/5379/CFP/ NR00/PD/5183/CFP/12. Residua un minuto frammento della base con parte della vasca. Incrostazioni diffuse. Imp. 2. VII - V sec. a.c NR05/PG/11215/CFP/4. Frammento del fondo con parte della parete ricomposto da due. Superfici consunte. Al centro della vasca inclusi di dimensioni comprese tra 3-6 mm di colore prevalentemente nero. Imp. 1. VII - VI sec. a.c NR05/PG/11215/CFP/1. Frammento del fondo con parte della parete ricomposto da due. Superfici consunte. Al centro della vasca inclusi di dimensioni comprese tra 3-6 mm di colore prevalentemente nero. Imp. 1. VII - VI sec. a.c NR01/PD/5287/CFP/2. Residua un ampio frammento della base con parte della parete. Diam. max cm 11; h. res. cm 3,7. Argilla: 7.5YR 6/8 reddish yellow. Imp. 4. VI - V sec. a.c. NR00/PD/5183/CFP/ NR05/PD/5172/CFP/7. Frammento della base con parte della vasca. Imp. 4. VII - V sec. a.c NR01/PD/5269/CFP/3. Residua un minuto frammento della base con parte della vasca. Superfici lievemente consunte. Impasto 1. VII - VI sec. a.c NR05/PI/5315/CFP/12. Residua un minuto fram NR00/PD/5194/CFP/1. Fig. 32. Residua un ampio frammento della base con parte della parete. Diam. cm 13; h. res. cm 4,5. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Superfici consunte. All interno della vasca sono inclusi di dimensioni ampie (attorno a 3-5 mm) di colore prevalentemente nero. Imp. 4. VI - V sec. a.c NR06/PI/5339/CFP/4. Frammento della base con parte della vasca. Superfici fortemente consunte. Imp. 4. VI-V sec. a.c.

41 284 Lorenza Campanella 197. NR06/PM/5376/CFP/28. Frammento di fondo con parte della vasca. Superfici lievemente consunte. Imp. 4. VI - V sec. a.c NR06/PM/5382/CFP/72. Frammento della base parte della vasca. Imp. 4. VI - V sec. a.c NR06/PM/12521/CFP/8. Ampio frammento di fondo con parte della vasca. Scheggiature lungo la base. Imp. 4. VI - V sec. a.c. Fig YR 8/3 very pale brown. Imp. 7. III - II sec. a.c NR00/PD/5165/CFP/75. Residua un minuto frammento di piede con attacco della parete. Diam. cm 12,8; h. res. cm 3,5. Incrostazioni diffuse. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 4. V - III sec. a.c. Piedi ad anello 200. NR01/PD/5218/CFP/7. Si conserva un ampia porzione del fondo con parte della parete, ricomposta da tre. Diam. base cm 12,5; h. res. cm 3,6. Superfici rivestite di ingobbio giallastro: 10YR 8/4 very pale brown. Tracce evidenti di consunzione lungo il piano di posa e nella vasca interna. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Impasto duro, molto ricco di inclusi di piccole dimensioni di natura quarzosa. Gli inclusi affiorano numerosi sulla superficie che si presenta pertanto ruvida. V sec. a.c NR00/PD/5230/CFP/4. Frammento di piede con attacco della parete. Imp. 4. V - III sec. a.c NR06/PM/12521/CFP/19. Residua un frammento della base con attacco della parete ricomposto da tre. Superfici lievemente consunte. Imp. 7. III - II sec. a.c. Piedi a tromba 205. NR04/PG/11000/CFP/53. Si conserva un frammento di orlo di piede ad anello, con parte della parete. Diam. cm 10; h. res. cm 4,3. Ingobbio giallastro sulla superficie esterna: 10YR 8/3 very pale brown. Argilla: 5YR 7/6 reddish yellow. Imp. 7. IV sec. a.c NR06/PM/5385/CFP/52. Fig. 32. Residua un frammento della base con parte della parete. Diam. base cm 20; h. res. cm 4. Superfici lievemente consunte. Argilla:

42 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR06/PM/5374/CFP/45. Fig. 33. Frammento di piede. Diam. cm 22; h. res. cm 4. Argilla: 2.5YR 6/8 light red. Imp. 4. IV - II sec. a.c NR00/PD/5194/CFP/3. Frammento di orlo con parte della parete. Imp. 4. IV sec. a.c. Fig. 33 NR00/PD/5194/CFP/ NR06/PM/12505/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Imp. 4. IV - II sec. a.c NR06/PN/12536/CFP/3. Frammento di orlo con parte della parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 1. IV - II sec. a.c NR06/PM/5373/CFP/44. Residua un minuto frammento di orlo con parte della parete. Imp. 4. IV - II sec. a.c NR06/PM/5385/CFP/37. Frammento di orlo con parte della parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 4. IV - II sec. a.c NR02/PF/5841/CFP/3. Frammento di orlo con parte della parete. Imp. 5. IV - II sec. a.c.

43 286 Lorenza Campanella 2. Tr i p o d-b o w l s In questo paragrafo sono presi in esame recipienti caratterizzati dal fatto di essere dotati di tre piedi, da cui la denominazione di tripodi. Forme dotate di tre saldi punti di appoggio sono assai diffuse nel Vicino Oriente antico sin da epoche assai remote, non solo nella produzione dei mortai litici ma anche nella ceramica da mensa dove sono ad esempio attestate coppe-tripodi 81. In Occidente mortai-tripode e coppe-tripode sono presenti nelle produzioni ceramiche fenicie tra la seconda metà dell VIII sec. a.c. e il VII sec. a.c. con attardamenti nel VI sec. a.c. 82. L area P di Nora ha restituito un consistente lotto di frammenti riconducibili a forme tripodate. In un precedente capitolo (cap. 5, La ceramica da mensa e da dispensa fenicia e punica) sono state analizzate le coppe-tripode che per dimensioni del diametro, spessore delle pareti, caratteristiche dell impasto e del trattamento della superficie (spesso rivestita in red slip o recante decorazioni costituite da fasce in pittura rossa) sono da includere nel servito da mensa; in questo capitolo verranno invece prese in esame le forme tripodate realizzate in un impasto maggiormente ricco di inclusi, dotate di pareti spesse e orli massicci, con superfici acrome. Anche queste tipologie più robuste prendono in letteratura la denominazione di coppe-tripodi, in conseguenza della loro derivazione morfologica da coppe di produzione vicino-orientale 83 ed in particolare dalle coppe con orlo ripiegato esternamente a sezione triangolare diffuse nell area siro-palestinese 84 ; con il termine di mortai-tripode sono invece designate robuste forme tripodate caratterizzate da larghi piedi impostati direttamente sull orlo che generalmente è un po rientrante, come avviene - appunto - nei prototipi in pietra 85. Le forme di seguito prese in esame sono tutte riconducibili a coppe-tripode mentre non sono presenti esemplari di mortai-tripode. Come è stato già anticipato nel capitolo a cura di M. Botto (cfr. supra) va chiarito che la definizione di coppa-tripode deriva dalla morfologia dei recipienti esaminati e non deve fuorviare rispetto alla funzionalità che non era affatto potoria. La definizione di coppa-tripode potrebbe in verità risultare ancora più fuorviante per gli esemplari esaminati di seguito i quali, realizzati - come detto - con impasti a tessitura compatta ricchi di degrassante, e dotati di orli consistenti con diametro mediamente compreso tra i 20 e i 24 cm, appaiono per fattura assai più vicini ai bacini che non alle coppe. In effetti il termine anglosassone tripod-bowl è per certi versi più efficace in quanto indica una forma tripodata più grande della coppa da mensa e traducibile come ciotola o scodella. Sebbene anche questa definizione non risulti completamente calzante per il fatto che nella denominazione di bowl è compresa anche una certa profondità del recipiente, che non è propria delle forme in esame, in questa sede si utilizzerà il termine tripod-bowl con il vantaggio di poter distinguere i frammenti qui presi in esame da quelli inclusi tra le ceramiche da mensa pur rimanendo fedeli alla terminologia proposta da M. Botto ed accolta in tutta la letteratura più recente 86. Più specificamente, riguardo agli aspetti funzionali, va ricordato che appare ormai definitivamente chiarito il fatto che che tutte le forme citate (coppetripode, tripod-bowl e mortai-tripode) erano certamente usate, in Oriente così come in Occidente, con la funzione primaria di mortai 87 e che erano utilizzate per la riduzione in polvere di alimenti (o altre sostanze) meno tenaci rispetto a quelli normalmente macinati nei mortai in pietra 88. Se quindi possiamo ritenere certamente escluse alcune ipotesi funzionali avanzate in passato che identificavano nei tripodi supporti per anfore o contenitori per unguentari 89, va anche tenuto presente il fatto che la forma tripodata poteva adattarsi a molteplici usi. Ad esempio mentre le coppe-tripode (da mensa) sembra fossero utilizzate principalmente nella macinazione di spezie e altre sostanze aromatiche quali resine da aggiungere alla bevanda al momento della degustazione 90, gli esemplari di tripod-bowl di seguito esaminati dovevano verosimilmente servire anche per la triturazione/macinazione di ingredienti utilizzati nella preparazione di alimenti solidi consumati nel corso dei pasti. In effetti, tutti gli esemplari presentano tracce evidenti di consunzione al centro della vasca dovute ad un uso prolungato dei recipienti. Va inoltre sottolineato che non possono essere altresì esclusi altri 81 Per un inquadramento complessivo delle origini e degli sviluppi della forma in Occidente cfr. Bo t t o 2000b, Bo t t o Botto 2000b, 65; Bo t t o , Botto 2000b, Botto 2000b, Botto 2000b, Cfr. ad es. Be c h t o l d 2007c, Vi v e s-ferrándiz Sá n c h e z Botto 2000b, Botto 2000b, Per una sintesi delle varie ipotesi funzionali formulate in passato cfr. Bo t t o 2000b, Bo t t o 2000b, ; Bo t t o 2002; Bo t t o ; Vives-Ferrándiz Sánchez 2004,

44 La ceramica da preparazione fenicia e punica 287 NR97/PA/5009/CFP/2 1 Fig. 34 tipi di utilizzi ad esempio di natura rituale o funeraria per le coppe-tripode, come la triturazione di incenso e di essenze aromatiche da bruciare oppure la triturazione di pigmenti per il trattamento del corpo del defunto 91 ; per le più robuste tripod-bowl va invece notato il frequente rinvenimento di tracce di combustione nella vasca, come avviene nei nn. 1, 6 in catalogo (fig. 34), o lungo il bordo esterno (nn. 14, 24). Tracce di bruciato erano anche presenti su alcune tripod-bowl rinvenute a Cartagine 92 e in area medio-tirrenica 93 per le quali è stato supposto un utilizzo secondario 94 come bracieri. In effetti la forma aperta e poco profonda delle tripod-bowl, unitamente al consistente spessore delle pareti e alle caratteristiche dell argilla che ne agevolano le proprietà refrattarie rendono questi recipienti adatti al contenimento di carboni e braci. I frammenti rinvenuti nell area P attribuibili a tripod-bowl sono in totale 28 tra lacerti di orlo e resti di piedi. In alcuni casi (nn. 16 e 17) si conserva unicamente il piede, dissaldato dalla superficie inferiore della forma; alcuni frammenti della vasca conservano invece il solo attacco del piede, mentre la maggior parte dei frammenti sono relativi a orli e pareti che, pur privi dei piedi, sono stati ricondotti alla forma in esame per la caratteristica morfologia dell orlo. Sono state distinte tre tipologie tutte inquadrabili nel pieno VII sec. a.c. o al massimo ai primi del secolo successivo. La prima (TR1) comprende 91 Go m e z Be l l a rt et al. 1990, Be c h t o l d 2007c, Fa b b r i c o t t i 1986; Bo t t o 2000a, Il rinvenimento di tracce di bruciato su di una vasca già usurata (cfr. Bo t t o 2000a, 84) qualifica l utilizzo del tripode come braciere in funzione secondaria e non primaria. frammenti con orlo a sezione triangolare, a profilo esternamente convesso e talvolta segnato da linee parallele incise (nn. 1, 2, 6); la parete interna può essere appena convessa oppure dritta. Il frammento in migliore stato di conservazione è il n. 1, del quale è stata già fornita preliminarmente notizia 95, di cui si conserva gran parte della vasca e l attacco di uno dei piedi. Il tipo TR2 comprende orli sempre triangolari ma più marcatamente ribattuti così da assumere un andamento a fascia con gola sottostante: l orlo è sensibilmente schiacciato con i bordi, superiore e inferiore, ribattuti. Questo tipo di orlo è estremamente simile a quello adottato nei bacini con orlo triangolare e bassa vasca inclusi nel tipo BA2 (cfr. supra il par. Bacini) e caratterizzati da diametri maggiori, compresi tra i 30 e i 40 cm 96. In assenza dei piedi, o della traccia del loro distacco, queste forme più grandi sono state quindi incluse tra i bacini anche se è possibile che in alcuni casi fossero provviste di tre piedi distinti. Il terzo tipo (TR3) comprende, infine, forme con orlo pendulo triangolare caratterizzate da un forte ispessimento della parte centrale della vasca. Gli impasti argillosi utilizzati negli esemplari in catalogo sono tre. Il primo, l impasto 1, è un impasto duro, a frattura piuttosto irregolare, molto ricco di inclusi di dimensioni medio-grandi (1-4 mm) di forma assai irregolare e di vario colore (bianchi, grigi, rosati, quarzosi). Il colore è prevalentemente marrone: 7.5YR 5/4 brown. La sua origine è verosimilmente locale o regionale. L impasto 2 è invece molto simile all argilla pre- 95 Bo t t o 2000c, 199, tav. I,5. 96 Cfr. anche Bo t t o 2002, 282, nota 22.

45 288 Lorenza Campanella valentemente utilizzata nelle pentole fenicie tipo P1 (cfr. infra il cap. 8, par. 1 (Pentole), impasto 1). è un impasto che si caratterizza per la costante associazione ad un rivestimento in ingobbio giallastro spesso polveroso al tatto. L argilla in sezione presenta molto spesso un nucleo più o meno ampio grigiastro dovuto ad una imperfetta ossidazione del corpo ceramico nel corso della cottura del recipiente. La frattura è frastagliata con numerosi vacuoli di piccole dimensioni e abbondanti inclusi di dimensioni generalmente inferiori a 1 mm e di natura prevalentemente quarzosa. Per questo tipo di impasto è verosimile l ipotesi di una importazione cartaginese. L impasto 3 ha tonalità spiccatamente arancio: si presenta duro e molto compatto, la frattura è netta, gli inclusi sono piccoli e abbondanti di natura prevalentemente quarzosa e di dimensioni attorno a 1 mm; sporadicamente si osservano inclusi di dimensioni considerevoli (fino a 5-6 mm). Spesso si osserva un ampio nucleo grigio in frattura. L origine dell impasto 3 sembra locale/regionale. Il lotto di tripod-bowl rinvenuto nell area P accresce in maniera molto consistente la documentazione sino ad oggi disponibile per questa forma in Sardegna. In effetti, a ben vedere, la maggior parte degli esemplari tripodati rinvenuti negli insediamenti fenici dell isola appartiene alla forma delle coppetripodi, da mensa, e si caratterizza per le dimensioni contenute e per la presenza di motivi decorativi 97. Tra le tripod-bowl più direttamente confrontabili con quelle in esame è l esemplare interamente ricostruibile proveniente dall abitato arcaico di Sulcis, con datazione alla fine dell VIII sec. a.c. 98. Di dimensioni simili alle tripod-bowl in esame (diam. 25 cm; h. 8,5 cm), l esemplare sulcitano presenta un orlo a tesa segnato da solchi paralleli (analogamente a quanto documentato in alcuni esemplari del tipo TR1) e piedi piegati verso l esterno. Dubbia è invece la pertinenza di alcuni esemplari tripodati rinvenuti nell area del Nuraghe Sirai al raggruppamento delle coppe-tripodi o delle tripod-bowl per la frequente impossibilità di determinarne i diametri; un esemplare, completo del piede e databile nel pieno VII sec. a.c., è confrontabile con il n. 9 in catalogo tuttavia il diametro di soli 12 cm sembra ricondurlo alle forme da mensa nonostante lo spessore consistente delle pareti Cfr. ad es. gli esemplari di Othoca, Tharros, Bithia (Bot- to ). 98 Bernardini 1990, 87, fig. 6b. 99 Pe r r a 2001, 24, tav. V,5; Pe r r a 2005b, 189, fig. 9, e; Pe r r a 2005a, 1084, fig. 6. Per una corretta interpretazione del Allargando l indagine, tripod-bowl simili ai tipi in esame sono state rinvenute in diversi insediamenti fenici iberici, siciliani, nord-africani 100 oltre che in contesti etruschi e del Latium vetus, dove erano importate 101. In particolare gli scavi condotti a Cartagine hanno restituito esemplari simili a quelli compresi nei tipi TR1 102 e TR2 103 ; per il tipo TR2 si veda anche un esemplare interamente ricostruibile dal Castillo de Doña Blanca 104. Sempre da Cartagine sono i più stringenti esemplari di confronto per i frammenti inclusi nel tipo TR3 con datazione tra VII e VI sec. a.c Per quanto riguarda i piedi sono attestati sia nella forma a sezione triangolare (n. 17) sia a sezione quadrangolare (n. 16). A proposito dei piedi va osservato che il segno di distacco del piede visibile sulla superficie inferiore del n. 9 appare di forma circolare così da rendere dubbia l appartenenza ad una forma tripodata, in favore di un massiccio piede ad anello. In effetti scavi d emergenza condotti nell area dell abitato di Sant Antioco hanno recentemente permesso il recupero di una forma, quasi interamente ricostruibile, del tutto simile alla n. 9, con orlo ribattuto di tipo T2 e dotata di piede ad anello 106. frammento sono discriminanti, come si è detto, anche le caratteristiche dell argilla ed il trattamento della superficie, dei quali, trattandosi di rapporti preliminari di scavo, non è stata data notizia. 100 Per la raccolta dei dati sulla diffusione cfr. Bo t t o 2000a, 86-87; Bo t t o 2002, Bo t t o 2000a, Be c h t o l d 2007c, , abb. 196, 2242, Be c h t o l d 2007c, , abb. 196, Ru i z Mat a, Pé r e z 1995, fig. 21, Ve g a s 1999a, , abb. 85, Ba rt o l o n i 2005a, 12, fig. 3.

46 La ceramica da preparazione fenicia e punica 289 Catalogo Tripod-bowl tipo TR1 1. NR97/PA/5009/CFP/2. Figg. 34, 35. Si conserva un frammento molto ampio di orlo con parte della vasca e attacco del piede a sezione quadrangolare. Diam. cm 22; h. res. cm 5,4. Tracce di combustione al centro della vasca e lungo il bordo esterno. Scheggiature lungo l orlo e sulla superficie esterna. Tracce di corrosione al centro della vasca. Argilla: sez. est. 7.5YR 5/4 brown; sez. int. 10YR 4/2 dark grayish brown. Imp. 1. VII sec. a.c. Bibl. Bo t t o 2000a, 199, tav. I, NR00/PD/5267/CFP/1. Fig. 35. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 20; h. res. cm 2,6. Ingobbio giallastro: 10YR 8/3 very pale brown su tutte le superfici. Argilla: 5YR 7/6 reddish yellow. Imp. 2. VII - primi VI sec. a.c. 3. NR99/PC/5147/CFP/19. Fig. 35. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 20,4; h. res. cm 4,9. Superfici rivestite di ingobbio giallastro: 2.5Y 8/3 pale yellow. Argilla: 10YR 5/3 brown. Imp. 2. VII - primi VI sec. a.c. 4. NR01/PD/5282/CFP/5. Fig. 35. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 27; h. res. cm 3,75. Superfici rivestite di ingobbio giallastro: 5Y 8/2 pale yellow. Argilla: 10R 7/4 very pale brown; nucleo int. 2.5Y 6/2 light brownish gray. Imp. 2. VII - primi VI sec. a.c. Fig. 35

47 290 Lorenza Campanella 5. NR00/PD/5238/CFP/5. Fig. 36. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 24; h. res. cm 3,3. Argilla: 5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 1. VII - primi VI sec. a.c. Lungo il bordo inferiore si nota un ispessimento interpretabile come il punto di attacco del piede. Fig. 36 scrostato. Argilla: 2.5YR 7/8 light red; ampio nucleo interno 2.5Y 5/1 gray. Imp. 2. VII - primi VI sec. a.c. Tripod-bowl tipo TR2 6. NR97/PA/5014/CFP/8. Fig. 36. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 24; h. res. cm 3,2. Tracce di combustione sulle superfici. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow; ampio nucleo interno 7.5YR 3/1 very dark gray. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. 7. NR01/PD/5271/CFP/1. Fig. 36. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 23; h. res. cm 4. Superfici rivestite di ingobbio rosato: 7.5YR 8/3 pink quasi completamente 8. NR99/PC/5127/CFP/7. Fig. 37. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 20,8; h. res. cm 3. Argilla: 5YR 7/6 reddish yellow. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. 9. NR00/PD/5238/CFP/3. Fig. 37. Frammento di orlo e parete con attacco del piede. Diam. cm 19,6; h. res. cm 3,7. Scheggiature lungo l orlo. Argilla: 2.5YR 6/8 light red; ampio nucleo int. 2.5YR 5/1 reddish gray. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Fig. 37

48 La ceramica da preparazione fenicia e punica NR99/PC/5149/CFP/7. Fig. 38. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Diam. 21; h. res. cm 2,7. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow; ampio nucleo int. 10YR 5/1 brown. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. 11. NR99/PC/5147/CFP/20. Fig. 38. Frammento di orlo e parete con attacco del piede. Diam. cm 22; h. res. cm 2,8. Incrostazioni sulla superficie esterna. Superficie interna con tracce di consunzione. Argilla: 2.5YR 7/6 light red; ampio nucleo grigio 2.5YR 4/1 dark reddish gray. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. 12. NR00/PD/5235/CFP/9. Fig. 38. Residua un minuto frammento di orlo e parete. Diam. cm 24; h. res. cm 4,5. Ingobbio giallastro su tutte le superfici: 5Y 8/2 pale yellow. Argilla: 2.5Y 6/3 light yellowish brown. Imp. 2. Fig. 38 VII - primi VI sec. a.c. Tripod-bowl tipo TR3 13. NR99/PC/5134/CFP/80. Fig. 39. Ampio frammento di orlo e parete. Diam. 20,4; h. res. cm 4. Superfici lievemente consunte. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow; ampio nucleo int. 10YR 5/1 brown. Imp. 3. VII-VI sec. a.c. 14. NR01/PD/5218rip/CFP/1. Fig. 39. Frammento di orlo e parete. Diam. cm 18; h. res. cm 3. Chiazza di bruciato sul bordo esterno. Argilla: 2.5YR 6/8 light red; ampio nucleo int. 10YR 5/1 gray. Imp. 1. VII-VI sec. a.c. Fig. 39

49 292 Lorenza Campanella Piedi di tripod-bowl 15. NR04/PG/11122/CFP/2. Si conserva un frammento della vasca con l intero piede. VII - primi VI sec. a.c. 16. NR99/PC/5149/CFP/3. Residua un piede, integro, di forma troncopiramidale a base quadrangolare. H. res. cm 6,5. Scheggiature lungo il piano di posa. Argilla: 7.5YR 6/6 reddish yellow. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. 20. NR02/PF/5943/CFP/1. Ampio frammento di orlo e parete. Vasca interna con segni di consunzione. Imp. 1. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR06/PN/12533/CFP/22. Frammento di orlo e parete. Scheggiature lungo il bordo superiore. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Tipo non id. 22. NR05/PG/11266/CFP/2. Frammento di orlo e parete. Incrostazioni diffuse. Scheggiature lungo il bordo superiore e inferiore. Imp. 1. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR06/PN/12536/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 1. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR00/PD/5215/CFP/12. Residua un minuto frammento di orlo con attacco della parete. Chiazze di bruciato sul bordo esterno. Scheggiature. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR00/PD/5238/CFP/4. Frammento di orlo e parete ricomposto da due. Superfici lievemente consunte. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR01/PD/5290/CFP/4. Frammento di orlo e parete. Superfici rivestite di ingobbio giallastro: 2.5Y 8/3 pale yellow. Scheggiature lungo il bordo inferiore. Imp. 2. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR05/PI/5295/CFP/5. Frammento di orlo e parete. Superfici consunte; incrostazioni diffuse. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR00/PD/5183/CFP/26. Frammento di orlo e parete. Incrostazioni diffuse. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR NR01/PD/5292/CFP/3. Residua un piede, integro, di forma tronco-piramidale a base triangolare. H. res. cm 6,5. Superfici lievemente consunte. Argilla: 5YR 7/8 reddish yellow con ampio nucleo grigio 10YR 6/1 gray. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Alla stessa forma appartengono i seguenti esemplari: 18. NR01/PD/5282/CFP/38. Si conserva un frammento di orlo con parte della vasca e l intero piede troncopiraidale. Superfici molto consunte; tracce evidenti di uso su piano di posa del piede. Incrostazioni all interno della vasca. Imp. 3. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR1 (?). 19. NR06/PM/5373/CFP/53. Frammento di orlo e parete. Superfici lievemente consunte. Imp. 1. VII - primi VI sec. a.c. Tipo TR1.

50 La ceramica da preparazione fenicia e punica Mo rta i Il frammento presentato di seguito (n. 1, fig. 40) costituisce l unica attestazione di questa tipologia nell area P. Si tratta di una forma ceramica grande e robusta realizzata a mano, senza l ausilio del tornio. Date le dimensioni dell orlo non è possibile ricostruire il diametro del pezzo che tuttavia doveva essere notevole; le pareti sono molto spesse (3,5 cm), rettilinee ed inclinate obliquamente; l orlo è ingrossato con profilo triangolare. L esemplare, per il quale non sono stati rinvenuti confronti specifici, sembra interpretabile come mortaio. Le caratteristiche dell argilla indirizzano verso una produzione locale. 1. NR06/PM/5376/CFP/47. Fig. 40. Frammento di orlo e parete. Largh. cm 10,5; lungh. cm 11,8; spess. cm 3,5. Argilla: 5YR 6/8 reddish yellow; ampio nucleo int. 10YR 6/2 light brownish gray. Impasto molto duro e compatto, assai ricco di inclusi di dimensioni piccole e medie (1-3 mm) e di natura prevalentemente quarzosa. Più rari sono gli inclusi di grandi dimensioni (attorno a 5-6 mm) e di colore bianco. La frattura è netta. Superficie lievemente consunta all interno della vasca e lungo il bordo esterno. Fig. 40

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