III. CONTENITORI E MERCI: CIRCOLAZIONE E CONSUMO DEI MANUFATTI CERAMICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "III. CONTENITORI E MERCI: CIRCOLAZIONE E CONSUMO DEI MANUFATTI CERAMICI"

Transcript

1 III. CONTENITORI E MERCI: CIRCOLAZIONE E CONSUMO DEI MANUFATTI CERAMICI 1. CERAMICA AFRICANA (3 1 ) 1.1 Le forme da mensa: sigillata africana Lo scavo delle stratigrafie tardo-antiche e altomedievali dell Ospedale ha restituito 122 frammenti di sigillata africana, per un totale di 98 oggetti, calcolati in base al numero minimo. Tra i frammenti se ne distingue: 28 (=25 n. min) di A, dei quali 5 (=3 n. min) di A 2 ; 4 (=4 n. min) di C, dei quali 1 (=1 n. min) di C 3 e 2 (=2 n. min) di C 5 ; 79 di D, dei quali 3 (=3 n. min) di D 1 (IV-V) e 63 (=52 n. min) di D 2. La prevalenza dei prodotti in sigillata D 2 sottolinea la datazione tarda delle stratigrafie indagate e il continuo afflusso di merci africane che si estingue completamente solo nella prima metà del VII secolo d.c. Le stesse considerazioni possono essere fatte se si tiene conto dei tipi morfologici rinvenuti nello scavo 2. Per il V secolo d.c. sono attestate: la scodella Hayes 50B ( d.c. e oltre), prodotta in C 3, e la Hayes 67, var. 9 ( d.c.), il tipo Lamboglia 42 (tra il 360 e il 470 d.c.) e quattro varianti della Hayes 61B, databili nel corso del V d.c., tutte prodotte in sigillata africana D 2 ; una variante del piatto tipo Lamboglia 9a ( d.c.), in sigillata africana D 1. Il panorama morfologico si arricchisce tra la fine del V e il VI secolo d.c., quando compaiono: la scodella Hayes 84 ( d.c.), in sigillata africana C 5, e una variante della forma Hayes 87B, in D 2, che si data fino all inizio del VI d.c.; la coppa Hayes 94 (tardo V-inizio VI secolo d.c.) e la Hayes 99 ( d.c.), in D 2 ; il vaso a listello, con una variante del tipo Hayes 91B ( d.c.), in D 2. Di tutte queste forme al volgere del VII secolo d.c. continueranno ad essere importate solo il vaso a listello Hayes 91C, databile tra il d.c, e le grandi scodelle Hayes 104C (550 e il 625 d.c.) e una variante della 105, attestata fino al 660 d.c. e oltre, tutte prodotte in sigillata africana D CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Il quadro illustrato per Siena trova riscontro nelle altre città dell Etruria centro settentrionale, dove la sigillata africana da mensa è documentata con forme che si datano fino all inizio del VII secolo d.c., attestando una mancata cesura nelle correnti di approvvigionamento di questo tipo di vasellame, che sembra arrivare, pur se in quantità molto ridotte, anche nelle aree più interne. A Lucca questa classe è minimamente attestata con pochi tipi in C/3-4 (H. 68, 73) 3 e con le forme in D della fine del IV-prima metà V secolo d.c. (H. 58, 61A, 61B, 67, 91A, 91B), mentre per il periodo successivo i frammenti rinvenuti rimandano alla coppa H. 99 e a forme su alto piede di fine V-inizi VI secolo d.c. La sigillata africana è attestata con 177 frammenti anche a Pistoia, nello scavo di Palazzo dei Vescovi, dove però la minima presenza di questa classe potrebbe essere collegata al fatto che l indagine archeologica ha marginalmente interessato stratigrafie di III-IV secolo d.c. La produzione A è documentata da pochi frammenti e dalle forme più antiche provenienti dai livelli di I-metà II d.c. Manca quasi del tutto la terra sigillata C e la forma 40, uno dei piatti più diffusi dalla metà del III e al IV d.c. Il tipo più comune in D è la H. 61 4, anche se compaiono pure la H. 91, 67 ( d.c.) e 59 ( d.c.) 5. Tra le altre forme tarde sono attestate anche la H. 99 ( d.c.), 63 (ultimo quarto del IV), 80 (metà-tardo V), 91 B e 104 ( d.c.) 6. Anche a Fiesole la sigillata africana è poco rappresentata, costituendo il 10% della ceramica fine di 1. Il numero che compare fra parentesi corrisponde a quello con cui è stata identificata la classe ceramica. 2. Tra le forme in sigillata africana compaiono anche tipi più antichi residui: la coppa Lamboglia 3a, di metà II-III secolo d.c., e la Lamboglia 35, databile tra il 220 e la fine del III secolo d.c., entrambe prodotte in sigillata africana A Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985b. 5. Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985c, pp Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985d, pp

2 medio e tardo impero 7. La metà della produzione è riferibile alla A, con forme che si collocano tra la metà del II e la metà del III secolo d.c. Molto scarsa risulta la C (5%) con tipi databili tra la metà del III e la seconda metà del IV secolo d.c., mentre la D della Zeugitana è ben documentata tra metà del IV e l inizio del V secolo d.c., rappresentando il 41% della sigillata africana recuperata nello scavo. Tra le forme riconosciute compaiono i grandi piatti (H. 59, 61A e B; H. 67 e un tipo intermedio tra la H. 61 e la H. 104, H. 32/58), le scodelle (H. 50B), le coppe (H. 80A) e forse un frammento di vaso a listello. Anche dalle stratificazioni di dark earth poste nell area a ovest del teatro romano di Volterra, presso la postierla di S. Lino, provengono alcune forme della sigillata D tarda: la H. 99B e 89B, databili tra la metà del V e la metà del VI secolo d.c. 8. Vasellame africano di V-VII secolo d.c. è stato rinvenuto anche a Cosa 9. Tra le forme individuate compaiono la H. 88 (inizio VI secolo d.c.), la H. 97 ( d.c.), la H. 99 ( d.c.), la H. 91 A-B ( d.c.), la H. 91 D ( d.c.), la H. 93 ( d.c.), la H. 94 ( d.c.), la H. 99 A-B ( d.c.) e C ( d.c.), la H. 103 ( d.c.), la H. 104 ( d.c.) e la Fulford 68.1 (VI-VII secolo d.c.). La città doveva aver mantenuto contatti stretti con i flussi commerciali mediterranei fino ad epoca tarda, come testimonia la presenza di sigillata focese (Late Roman C, forma H. 3F) e grigia con forme di VI secolo d.c Le forme da cucina Il quadro tipologico delle forme da mensa si arricchisce di alcuni tipi destinati alla cucina, tra le quali compaiono i tegami tipo Lamboglia 10A, prodotti in ceramica africana a patina cinerognola, le casseruole tipo Ostia III, fig. 267, sempre a patina cinerognola, inquadrabili cronologicamente tra prima metà del II e l inizio del V secolo d.c., e i piatti coperchio ad orlo annerito, databili tra l età antonina e gli inizi del V d.c CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Il campionario dei prodotti da cucina africani offerto dal nostro scavo non muta nelle altre realtà urbane dell Etruria. A Lucca è attestata la sola patera-coperchio (H. 196) ad orlo annerito di metà II-metà III secolo d.c Cfr. PALERMO 1990a, pp Cfr. LUPI Cfr. FENTRESS et alii 1991, p Cfr. FENTRESS et alii 1991, pp Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p A Pistoia è stata rinvenuta una quantità esigua di ceramica ad orlo annerito, che presenta tutti i tipi di piatti-coperchio e pochi esemplari con orlo ingrossato e distinto o con orlo sporgente e pendulo: il piatto coperchio A (età flavia-prima metà II secolo d.c.), B (prima metà II secolo-prima età severiana), C (età severiana), e D (età antoninaetà severiana); modesta è anche la presenza di prodotti con patina cinerognola, tra i quali sono state riconosciute la forme H. 194, di età flavia-prima metà II secolo d.c., e la H. 197, di prima metà II secolo d.c. 12. Anche a Fiesole è documentata una scarsa presenza di prodotti africani da cucina, caratterizzati da quattro tipi di impasto e tre forme principali: tegami, pentole e piatti/coperchio. Le prime forme si datano alla seconda metà del II secolo d.c., ma solo tra la seconda metà del IV e gli inizi del V secolo d.c. la classe raggiunge il picco delle attestazioni 13. Il quadro dipinto fin qui non cambia neppure a Pisa, dove, nello scavo di Piazza Dante, questo tipo di produzione è documenta dal rinvenimento di casseruole e piatti coperchio di prima metà II-inizi V secolo d.c Catalogo dei tipi FORME DA MENSA Scodelle 3.1 N. inv. SA25 Descrizione morfologica: scodella con pareti di fine spessore e labbro indistinto. Produzione: C 3. ø orlo = 30 cm. Posizione stratigrafica: residua in strati di X-XII secolo d.c. (US 3105). forma Hayes 50B, in HAYES 1972, p. 68, fig. 12, n. 56; datazione: d.c. e oltre. Forma prodotta in sigillata africana C N. inv. SA1M Descrizione morfologica: scodella con labbro ingrossato e pendente; il margine superiore è caratterizzato da due scanalature. Produzione: D 2. ø orlo = 25 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di X-XII secolo d.c. (US 13231). forma Hayes 67, var. 9, in ATL., tav. XXXVII, n. 9, p. 88; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D Cfr. DEGLI INNOCENTI 1985a, pp Cfr. BIANCHI 1990b, p Cfr. PISANO 1993, pp

3 3.3 N. inv. SA12 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa piana e labbro pendente e arrotondato. Produzione: D 2. ø orlo = 36 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10094). forma Lamboglia 42, in ATL., tav. XXXVIII, n. 3, p. 88; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA15 Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossato a sezione triangolare, distinto internamente da una solcatura. Produzione: D 2. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metà VII secolo d.c. (US 6159, 10007, 13385). variante 1 della forma Hayes 61B, in BONIFAY 1998, p. 74, fig. 1, n. 3.; datazione: inizio-secondo quarto del V secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA201 Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossato a sezione triangolare, pendente, distinto internamente da una solcatura. Produzione: D 2. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: residuo in strati di X-XII secolo d.c. (US 3007). variante 4 della forma H. 61B, in BONIFAY 1998, p. 76, fig. 2, n. 2; datazione: secondo quarto del V- terzo quarto/fine V secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA 52 Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossato a sezione triangolare, pendente e arrotondato. Produzione: D 2. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 6000). variante 4 della forma Hayes 61B, in BONIFAY 1998, p. 76, fig. 2, n. 1; datazione: secondo quarto del V-fine V secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA 20=27=28 Descrizione morfologica: scodella a labbro ingrossato a sezione triangolare, leggermente introflesso. Produzione: D 2. ø orlo = 28 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10050). variante della forma Hayes 61B, in BONIFAY 1998, p. 76, fig. 1, n. 1; datazione inizio-secondo quarto del V secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA 1005 Descrizione morfologica: scodella con bordo approssimativamente triangolare, segnato all esterno da due solcature. La parete, rettilinea, presenta all esterno una decorazione a rotella. Produzione: C 5. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 10195). forma Hayes 84, in ATL., tav. XXIX, n. 13, p. 69; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana C N. inv. SA Descrizione morfologica: scodella con orlo esternamente ingrossato. Vicino all orlo è presente una scanalatura. Produzione: D 2. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13419). forma che ricorda i tipi Hayes 87B, in ATL., tav. XXXIX, n. 8, p. 91; datazione: inizio VI secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA 1004 Descrizione morfologica: grande scodella con bordo ingrossato, arrotondato e leggermente introflesso. Produzione: D 2. ø orlo = 34 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10119). potrebbe trattarsi di una variante della Hayes 104C, in ATL., tav. XLII, n. 7-XLIII, n. 8, p. 95; datazione: Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA 3 Descrizione morfologica: scodella con orlo arrotondato, poco ingrossato, caratterizzato internamente da una scanalatura. Produzione: D 2. ø orlo = 36 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII d.c. (US 13355, 13376). forma Hayes 104C, in ATL., tav. XLIII, n. 2, p. 95; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA 13 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato con incavo interno. Vicino all orlo è presente una scanalatura. Produzione: D 2. ø orlo = 36 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13317). variante della forma Hayes 105, in ATL., tav. XLIV, n. 2 e p. 96; datazione: 580/ e oltre. Forma prodotta in sigillata africana D 2. 65

4 Piatti 3.13 N. inv. SA9 Descrizione morfologica: piatto con orlo indistinto dalla parete. Pareti a quarto di cerchio. Produzione: D 1. ø orlo = 25 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10050). variante della forma Lamboglia 9A, in ATL., tav. XXXVI, n. 3, p. 85; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D 1. Coppe 3.14 N. inv. SA205 Descrizione morfologica: coppa con orlo ingrossato e piatto. Produzione: A 2. ø orlo = 18 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4190). forma Lamboglia 3a, in ATL. tav. XVI, n. 8, p. 32; datazione: metà II-III secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana A N. inv. SA11 Descrizione morfologica: coppa con orlo rivolto all esterno, a tesa piana, solcata da una scanalatura. Produzione: A 2. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13315). ATL., tav. XVII, 13, p. 34., forma Lamboglia 35; datazione: 220-fine III secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana A N. inv. SA8 Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa piano, leggermente inclinata verso il basso, con margine inferiore arrotondato. Produzione: D. ø orlo = 17 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3118, 10043, 10199, 13380). forma Hayes 94, in ATL., tav. LI, n. 11, p. 110; datazione: tardo V-inizio VI secolo d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA10 Descrizione morfologica: coppa con orlo a mandorla. Produzione: D 2. ø orlo = 18 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13335, 13342, 13363, 13378). forma Hayes 99, in ATL., tav. L, n. 11, p. 109; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D 2. CERAMICA PER USI VARI Vasi a listello 3.18 N. inv. SA1001 Descrizione morfologica: vaso a listello con breve orlo arrotondato, con listello largo e ricurvo. Produzione: D 2. ø orlo = 28 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13301). forma Hayes 91B, in ATL., tav. XLVIII, n. 13, p. 105; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D N. inv. SA1002 Descrizione morfologica: vaso a listello con listello breve con incurvatura appena accennata. Produzione: D 2. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13304). simile alla forma Hayes 91C, in ATL., tav. XLIX, 6, p. 105; datazione: d.c. Forma prodotta in sigillata africana D 2. CERAMICA AFRICANA DA CUCINA Tegami 3.20 N. inv. SA1, 1 Descrizione morfologica: fondo convesso, solcato da striature concentriche. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13302). forma Lamboglia 10A, in ATL., tav. CVI, n. 10, p. 217; datazione: prima metà II-fine IV/inizi V secolo d.c. Forma prodotta in ceramica africana a patina cinerognola, politura a bande, vernice o ingobbio. Casseruole 3.21 N. inv. SA200 Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossato, con alloggio per il coperchio. Superficie esterna coperto da una patina cinerognola. ø orlo = 17 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metà VII secolo d.c. (US 13385). forma Ostia III, fig. 267, in ATL., tav. CVII, n. 6, p. 218; datazione: prima metà II-inizio V secolo d.c. Forma prodotta in ceramica africana a patina cinerognola, politura a bande o ingobbio. Piatti-coperchio 3.22 N. inv. SA7, 4 Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlo pendulo, ingrossato e superiormente piatto. ø orlo = cm. 66

5 Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13373, 13407) N. inv. SA202 Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlo pendulo superiormente piatto. ø orlo = 17 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di prima metà VII secolo d.c. (US 3059) N. inv. SA204 Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlo ingrossato. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: residuo in strati di IX secolo d.c. (US 4148). simile alla forma Ostia I, fig. 261, in ATL., tav. CIV, n. 7, p. 212; datazione: età antonina-inizi V secolo d.c. Forma prodotta in ceramica africana con politura a bande o ingobbio, ed orlo annerito, o con politura a strisce. MOTIVI DECORATIVI DELLA SIGILLATA AFRICANA 3.25 N. inv Descrizione: ramo di palma. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13717). stampo n. 116, in ATL., tav. LVIIb, n. 64, p N. inv Descrizione: cerchi concentrici dentellati ). stampo n. 20, in ATL., tav. LVIa, n. 32, p CERAMICA AFRICANA, N. min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Ceramica da mensa: sigillata africana SCODELLE n.inv. SA n.inv. SA1M n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA20=27= n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA PIATTI n.inv. SA COPPE n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA Ceramica per usi vari VASI A LISTELLO n.inv. SA n.inv. SA TOT Ceramica da cucina Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. TEGAMI n.inv. SA1, CASSERUOLE n.inv. SA PIATTI-COPERCHIO n.inv. SA7, n.inv. SA n.inv. SA TOT Motivi decorativi della sigillata africana Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. n.inv. US n.inv TOT Tab. 671

6 SIGILLATA Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Ceramica da mensa: sigillata africana SCODELLE SA ,3 0 0 SA1M ,3 0 0 SA , SA ,7 6, SA ,3 0 0 SA SA20=27= , SA SA , SA ,7 6, SA , SA , PIATTI SA , COPPE SA , SA , SA ,3 6, SA , Ceramica per usi vari VASI A LISTELLO SA , SA , TOT Tab. 2 Ceramica da cucina Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. TEGAMI SA1, CASSERUOLE SA PIATTI-COPERCHIO SA7, SA SA TOT Tab. 3 Motivi decorativi della Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. sigillata africana TOT Tab. 4 68

7 Tav. 1 Sigillata africana: ceramica da mensa. 69

8 Tav. 2 Sigillata africana: ceramica da mensa. Tav. 3 Sigillata africana: ceramica per usi vari. 70

9 Tav. 4 Sigillata africana: ceramica da cucina. Tav. 5 Sigillata africana: motivi decorativi. 71

10 2. ACROMA DEPURATA E SEMIDEPURATA (4) Acroma depurata L acroma depurata è attestata con un totale di 7932 frammenti, pari a 1147 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne 8 tipi differenti (D1-D8), tra i quali ne spicca uno, il D1, che risulta il più attestato, con percentuali, calcolate in base al numero minimo, mediamente pari al 61,9% per tutto l arco cronologico che va dalla fine del V al XIII secolo d.c. Attestazioni che si aggirano intorno al 10% sono caratteristiche anche del D2, 3 e 4, mentre gli altri cinque impasti compaiono con percentuali che variano dallo 0,4 al 6,8 %: se il D5 è documentato tra la fine del V e il XIII secolo, il D6 è utilizzato tra il periodo III e VII, il D4 tra il II e il VII, il D7 tra il III e il V e il D8 nel IV e nel V. Prendendo in considerazione il rapporto impastoforme prodotte si nota come il D1 risulti quello utilizzato per il maggior numero di tipi ceramici: con esso si foggiano scodelle, coppe, bicchieri, brocche, boccali, orcioli, coperchi, doliola, vasi a listello, bacili e catini, mentre con gli altri impasti si realizzano campionari di forme più limitati. Rispetto alle altre classi ceramiche, l acroma depurata risulta quella maggiormente attestata solo a partire dal IX secolo d.c., quando i prodotti di migliore qualità, quali erano stati quelli verniciati, ingobbiati o con colature rosse, erano ormai scomparsi dalla circolazione. Dal IX secolo d.c. essa assumerà poi una netta superiorità, in termini di numeri di forme, anche rispetto ai prodotti grossolani da cucina. AD, N. min. PII PIII PIV PV PVI PVII AD AD AD AD AD AD AD AD TOT Tab L acroma semidepurata è stata raggruppata nello stesso capitolo dedicato alle acrome depurate poiché, molto probabilmente, le caratteristiche della prima classe, cioè la presenza di rari inclusi, derivano semplicemente da un imperfetto procedimento di depurazione delle stesse argille usate nella seconda. Quanto detto sembra confermato anche dalla constatazione che con gli impasti depurati e semidepurati sono foggiati i medesimi tipi ceramici. 16. Ringrazio Francesco Cini per l aiuto che mi ha dato nell osservazione al microscopio e nella descrizione degli impasti. AD, % PII PIII PIV PV PVI PVII AD1 60,7 42,9 60,1 61,4 78,0 68,5 AD2 10,7 23,6 8,0 9,6 3,4 9,9 AD3 17,9 11,8 7,0 7,4 5,6 3,9 AD4 7,1 5,6 11,3 12,5 9,0 7,4 AD5 3,6 6,8 1,4 1,1 1,7 1,0 AD6 0,0 4,3 5,6 6,3 2,3 5,9 AD7 0,0 5,0 6,1 1,5 0,0 2,5 AD8 0,0 0,0 0,5 0,4 0,0 1,0 TOT 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100, CATALOGO DEGLI IMPASTI Qui di seguito è presentato il catalogo degli impasti dell acroma depurata. Per questa classe, come per le altre, le descrizioni sono state elaborate osservando la frattura fresca dei frammenti con un microscopio stereoscopico a ingrandimenti 16. A future campagne di analisi archeometriche rimandiamo un più dettagliato studio degli impasti. Impasto: AD1 Classe: acroma depurata. Durezza: molto duro. Superficie: liscia. Frattura: subconcoidale. Fasi identificate: nessuna Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 5 Forma: irregolare Impasto: AD2 Classe: acroma depurata Durezza: duro Superficie: liscia e farinosa Frattura: subconcoidale Fasi identificate: nessuna Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: 5 Forma: tubolare Tab. 6 72

11 Impasto: AD3 Classe: acroma depurata Durezza: duro Superficie: liscia, farinosa Frattura: subconcoidale Fasi identificate: raro quarzo e piccole scorie Dimensioni: < 1 mm %: 10 Arrotondamento: medio Area geologica generale: Colore: bianco-crema Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: AD4 Classe: acroma depurata Durezza: molto duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: nessuna Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: nero Annotazioni: %: 10 Forma: tubolare Impasto: AD5 Classe: acroma depurata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: nessuna Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: grigio Annotazioni: %: 5 Forma: irregolare Impasto: AD6 Classe: acroma depurata Durezza: molto duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: nessuna Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: %: 5 Forma: irregolare Impasto: AD7 Classe: acroma depurata Durezza: duro Superficie: liscia, farinosa Frattura: liscia Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione chiaro Annotazioni: %: 5 Forma: irregolare Impasto: AD8 Classe: acroma depurata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: liscia Fasi identificate: nessuna Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 5 Forma: irregolare 73

12 2.1.2 I TIPI MORFOLOGICI Tra la fine del V e la metà del VI secolo d.c. le forme in acroma depurata attestate a Siena comprendono il grande vaso con listello estroflesso verso l alto (4.47) e l orciolo con orlo dritto ed estroflesso, e corpo piriforme (4.22). Il quadro morfologico si arricchisce nel periodo III, tra la seconda metà del VI e l inizio del VII secolo d.c., quando tra le forme aperte compaiono scodelle con orlo introflesso (4.3), coperchi troncoconici ( ) e bacili, a tesa orizzontale introflessa (4.51), e tra le forme chiuse iniziano ad essere attestati orcioli con orlo a tesa orizzontale e corpo probabilmente piriforme (4.23), con orlo ingrossato ed estroflesso, superiormente piatto (4.24), con collo stretto e orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato (4.25), o carenato, con insellatura per il coperchio (4.26), e brocche con ansa ad orecchia (4.9). I fondi possono essere ad anello con piede arrotondato ( ), modanato (4.68) o piatti (4.74). Le anse rinvenute sono del tipo a bastoncello (4.94), a nastro semplice (4.103), a nastro stretto (4.98, 99, 100) e con solcatura centrale (4.102). Nel periodo successivo, databile nel corso della prima metà del VII secolo d.c., compaiono, tra le forme per la mensa, le scodelle con orlo estroflesso (4.1), le coppe con orlo ingrossato esternamente (4.6) e le brocche con ansa complanare all orlo (4.10). Altre forme attestate sono i vasi con breve listello posto poco al di sotto dell orlo (4.48) oppure orizzontale (4.49), i bacili con pareti lisce, a tesa orizzontale (4.52,3) o filettate (4.57) e un vaso troncoconico con bordo ingrossato, estroflesso e superiormente piatto (4.63). Il vasellame per la dispensa comprende invece orcioli con orlo a tesa orizzontale e bordo ingrossato ed arrotondato (4.27), con orlo estroflesso e bordo arrotondato (4.28), estroflesso a mandorla (4.29), breve, ingrossato e superiormente piatto (4.30), ingrossato, estroflesso e superiormente piatto (4.31) o molto estroflesso ed indistinto (4.32). I fondi sono del tipo ad anello modanato ( e 72) e con pareti steccate ( ). Varie sono le tipologie di anse rinvenute: a tortiglione (4.93), a nastro stretto solcato (4.97) o semplice (4.104). Sono attestate anche le prime decorazioni incise a crudo. Si tratta in genere di motivi sinusoidali (4.112), a volte delimitati da due linee parallele (4.114), oppure composti da una sequenza di elementi ad U (4.113). Nel periodo successivo, tra seconda metà VII e VIII secolo d.c., la mensa, oltre a prevedere scodelle con orlo estroflesso (4.2) o introflesso ad imitazione dei modelli in sigillata africana tipo Hayes 61 (4.4), si arricchisce del bicchiere con orlo indistinto, arrotondato e leggermente introflesso (4.7), mentre tra le forme chiuse compare la brocca con ansa a nastro impostata poco sotto l orlo (4.11). La dispensa è invece sempre dominata dagli orcioli (4.32, 33, 35,36), a volte decorati con fasci di tre linee sinusoidali incise (4.34), associati a coperchi troncoconici, con presa a disco (4.44). Tra le altre forme ceramiche di questo periodo compaiono poi i bacili con orlo introflesso, ingrossato e superiormente piatto (4.54). I fondi sono in genere ad anello (4.67), con pareti lucidate a stecca ( ) o lisce (4.81, 82, 83, 84). Le anse continuano ad essere attestate con il tipo a tortiglione (4.93) e a nastro stretto semplice (4.103, 5, 6). Tra i motivi decorativi è ora documentata la lettera A graffita, con tratto spezzato verso il basso, rinvenuta su un frammento di forma chiusa in acroma depurata (4.108). Lettere simili si trovano spesso su anfore africane di area tunisina tipo Keay LII, datate alla fine del VI secolo d.c., con funzione benaugurale. Sono stati poi rinvenuti bolli impressi con motivi a scacchiera entro cerchio impresso a crudo (4.109) o fasci di linee intrecciate (4.110) o parallele (4.111). Continuano ad essere attestate le onde incise sormontate da una serie di unghiate (4.115), le tre linee sinusoidali orizzontali (4.116) e quello verticali ed irregolari (4.117). Con il passaggio al IX secolo d.c. il panorama di forme sembra ridursi per assumere i caratteri tipici del repertorio ceramico dei secoli centrali del medioevo. Sulla mensa compaiono solo grandi brocche con ansa a nastro impostata all altezza dell orlo ( , 17) ed il bicchiere con orlo ingrossato internamente, arrotondato e leggermente introflesso (4.8), mentre nella dispensa sono presenti gli orcioli con orlo estroflesso e labbro caratterizzato da un insellatura interna (4.37), i coperchi troncoconici (4.45), con presa a disco (4.44) e i piccoli doliola con orlo a fascia introflesso (4.40). Sull ansa delle brocche si rinvengono anche i primi bolli impressi a forma di cerchio con inscritto un punto centrale (4.14). Tra le forme aperte sono poi attestati il vaso con listello quasi atrofizzato (4.50), che probabilmente proprio ora inizia ad essere sostituito dai catini troncoconici con bordo ingrossato e superiormente piatto (4.60), o con orlo a tesa leggermente estroflesso (4.61), i bacili con orlo introflesso e ingrossato, con superficie esterna filettata (4.58), o con orlo introflesso, ingrossato e superiormente piatto (4.54), e l imbuto (4.46). 74

13 I fondi sono steccati (4.78), con pareti lisce, dritte ed estroflesse (4.81), fini (4.83, 86) o di grande spessore, appena distinti (4.84) e a volte molto estroflesse (4.85). Le anse sono in genere del tipo a nastro stretto e spesso (4.103). Tra i motivi decorativi domina quello sinusoidale inciso a crudo al di sotto di un fascio di linee parallele (4.119). Tra X e XII secolo d.c. le forme per la mensa si riducono ulteriormente e comprendono la brocca con ansa impostata all altezza dell orlo ( ), a volte molto larga (4.18), e la scodella con bordo ingrossato esternamente, a sezione triangolare (4.5). Tra la ceramica per usi vari sono ancora attestati i catini troncoconici (4.62) e i bacili con orlo introflesso, ingrossato e superiormente piatto (4.55). I fondi sono con pareti dritte ed estroflesse, filettate e tagliate a coltello in prossimità del fondo (4.89). Per il XIII secolo d.c. infine il quadro delle forme appare più incerto per l esiguità delle stratigrafie databili a questo periodo che hanno restituito materiali ceramici. Tra le forme aperte compaiono i bacili con orlo introflesso, ingrossato e superiormente piatto (4.56), probabilmente residui, e il vaso troncoconico con bordo indistinto (4.64); tra le chiuse iniziano a comparire i boccali con corpo piriforme ed ansa a nastro impostata all altezza dell orlo ( ). Nella dispensa ritroviamo gli orcioli, del tipo con orlo estroflesso e bordo ingrossato ed esternamente piatto (4.39). I fondi sono piatti, di piccole dimensioni, con pareti esternamente filettate e tagliate a coltello in prossimità del fondo (4.90) CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE In epoca tardoantica, tra IV e V secolo d.c., il panorama degli oggetti in acroma depurata attestato nelle città dell Etruria settentrionale è molto influenzato, specie per quanto riguarda le forme aperte, dai contenitori importati dall Africa: il tipo più comune è infatti rappresentato dalla scodella foggiata sul modello della Hayes 61, che viene affiancata da coppette carenate, piattini, brocche mono o biansate, bottiglie, contenitori a bocca larga, olle e coperchi Per Fiesole cfr. BARONCELLI, PATERA, PELLEGRINESCHI 1990, pp ; per Pistoia cfr. DEGLI INNOCENTI 1985e, pp Più difficile è definire l evoluzione di questa classe tra il VI e il VII d.c., quando l unico contesto urbano edito in cui è stato rinvenuto vasellame acromo depurato databile a questo periodo è quello di Fiesole, dove, nell area compresa tra il teatro e il tempio romano, sono state trovate bottiglie con collo stretto e decorazione incisa con fasci di linee parallele o ondulate, che facevano parte del corredo di alcune tombe di età longobarda 18. Tra VIII e IX secolo d.c. abbiamo a disposizione qualche dato in più grazie agli scavi archeologici realizzati a Pisa 19 e Grosseto 20 : tra le forme documentate compaiono le brocche, i boccali e gli orcioli, spesso caratterizzati dalla presenza dell anima grigia. Il quadro si fa poi ancora più ricco tra il X e l XI secolo d.c. quando sono attestati brocche e boccali trilobati, con ansa a nastro complanare al bordo, ed iniziano ad essere prodotti i primi anforacei a collo estroflesso ed orlo smussato a becco di civetta 21. Il salto di qualità nella produzione sembra comunque databile non prima della seconda metà dell XI secolo d.c., quando anche il tipo di cottura del vasellame acromo depurato risulterà costantemente ossidante Acroma semidepurata L acroma semidepurata è attestata con un totale di 561 frammenti, pari a 188 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne ben 12 tipi differenti (ASD1-12), tra i quali spiccano l ASD2, nel periodo II, e l ASD3 in tutti gli altri periodi, attestati con percentuali che in media si aggirano intorno al 41,1%. Gli altri impasti sono attestati: l ASD11 e 8 solo nel periodo III; l ASD4 dal periodo II al V; l ASD12 solo nel periodo VII; l ASD5 dal periodo III al VI; l ASD7 dal periodo III al V; l ASD6 dal periodo III al VII; l ASD1 solo nel periodo V; l ASD9 nel periodo VI e VII. Anche per le acrome semidepurate l impasto maggiormente attestato è quello con il quale si foggiano il maggior numero di forme: orcioli, catini e coperchi. 18. Cfr. FRANCOVICH Cfr. MENCHELLI Cfr. FRANCOVICH, GELICHI 1980, p Per Pistoia cfr. VANNINI 1985, II, 1, Atl., pp Cfr. BERTI, MENCHELLI 1998, pp

14 ASD, N. min. PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII ASD ASD ASD ASD ASD ASD ASD ASD ASD ASD ASD ASD TOT ASD, % PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII ASD1 0,0 0,0 0,0 4,2 0,0 0,0 0,0 ASD2 40,0 14,8 11,5 14,6 5,6 23,5 0,0 ASD3 10,0 42,6 53,8 33,3 72,2 35,3 50,0 ASD4 40,0 13,1 11,5 2,1 0,0 0,0 0,0 ASD5 0,0 6,6 3,8 14,6 5,6 0,0 50,0 ASD6 0,0 8,2 15,4 8,3 5,6 23,5 0,0 ASD7 0,0 9,8 3,8 12,5 0,0 0,0 0,0 ASD8 0,0 3,3 0,0 10,4 0,0 0,0 0,0 ASD9 0,0 0,0 0,0 0,0 11,1 11,8 0,0 ASD10 10,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 ASD11 0,0 1,6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 ASD12 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 5,9 0,0 TOT CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: ASD1 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: quarzo, calcite Dimensioni: < 0,5 mm %: 15 Arrotondamento: medio Area geologica generale: non id. Colore: rosa Annotazioni: %: Forma: rotondi e allungati Tabb. 7-8 Impasto: ASD2 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: scabra Frattura: piana Fasi identificate: elementi litici (scisto) Dimensioni: < 0,5 mm %: 15 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: non id. Colore: rosso Annotazioni: %: 20 Forma: regolari Impasto: ASD3 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: scabra Frattura: piana Fasi identificate: quarzo Dimensioni: < 0,5 mm %: Arrotondamento: medio Area geologica generale: non id. Colore: arancione-rosato Annotazioni: anima grigia %: 25 Forma: regolari Impasto: ASD4 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: piana Fasi identificate: calcite Dimensioni: < 0,5 mm %: Arrotondamento: medio Area geologica generale: non id. Colore: rosso Annotazioni: %: 5-10 Forma: allungati Impasto: ASD5 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: piana Fasi identificate: quarzo Dimensioni: < 2 mm %: 10 76

15 Arrotondamento: medio Area geologica generale: non id. Colore: arancione Annotazioni: %: 5 Forma: allungati Impasto: ASD6 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: piana Fasi identificate: quarzo, rara calcite Dimensioni: < 2 mm %: 10 Arrotondamento: medio-alto Area geologica generale: non id. Colore: rosso Annotazioni: anima grigia %: 25 Forma: irregolare Impasto: ASD7 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite Dimensioni: < 1 mm %: 20 Arrotondamento: alto Area geologica generale: non id. Colore: rosso Annotazioni: %: 25 Forma: irregolari Impasto: ASD8 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: pirosseni vulcanici, quarzo Dimensioni: < 2 mm %: 25 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: prossimità di rocce vulcaniche Colore: rosso-arancio Annotazioni: %: 10 Forma: allungati, talvolta con cristalli di calcite Impasto: ASD9 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: piana Fasi identificate: quarzo Dimensioni: < 1 mm %: 60 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: prossimità di sabbie quarzose e ricche di caolinite Colore: bianco Annotazioni: %: 5 Forma: tubolari Impasto: ASD10 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite, quarzo Dimensioni: < 2 mm %: 20 Arrotondamento: medio-alto Area geologica generale: non id. Colore: rosso Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: ASD11 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: subconoidale Fasi identificate: calcite, quarzo Dimensioni: < 1 mm %: Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: non id. 77

16 Colore: grigio scuro Annotazioni: %: non visibili Forma: Impasto: ASD12 Classe: acroma semidepurata Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite, quarzo Dimensioni: < 3 mm %: 10 Arrotondamento: alto Area geologica generale: non id. Colore: arancione Annotazioni: %: 5-10 Forma: irregolari e tubolari I TIPI MORFOLOGICI Tra la seconda metà del VI e l inizio del VII secolo d.c. le forme in acroma semidepurata comprendono orcioli con orlo ingrossato ed estroflesso, superiormente piatto (4.24), a tesa orizzontale e corpo probabilmente piriforme (4.23) e con collo stretto e orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato (4.25). Nello scavo sono state trovate anche alcune anse, del tipo a nastro stretto (4.100, 98), foggiate con impasti semidepurati che inducono ad ipotizzare l esistenza di boccali o orcioli ansati. I fondi sono in genere di grandi dimensioni ad anello sagomato (4.68). Nel periodo III compare anche il coperchietto con corpo piatto e presa cilindrica (4.43), mentre tra le forme chiuse continua ad essere attestato l orciolo con orlo ingrossato ed estroflesso, superiormente piatto (4.24) o con orlo carenato, con insellatura per il coperchio (4.26). Nella prima metà del VII secolo i fondi sono piatti con pareti lisce (4.82) o steccate (4.77). Con il periodo successivo, tra la seconda metà del VII e l VIII secolo d.c., le forme foggiate con questi impasti rimangono sostanzialmente simili: in particolare sono attestati il coperchio troncoconico, con presa a disco (4.44). I fondi sono piatti con pareti lisce (4.81). Il panorama delle forme in acroma semidepurata si riduce ulteriormente nel IX secolo d.c., quando con questo tipo di impasto sono foggiati soltanto coperchi troncoconici con presa a disco (4.44) e forme caratterizzate da fondi piatti di grande spessore, appena distinto (4.84). Con il X-XII secolo d.c. l unica forma ancora in uso sarà il catino troncoconico, con orlo ingrossato e superiormente piatto (4.62). 2.3 Catalogo dei tipi in depurata e semidepurata CERAMICA DA MENSA Scodelle Scodelle con orlo estroflesso 4.1 N. inv. 146 Descrizione morfologica: scodella con pareti verticali e labbro ingrossato, superiormente appiattito. Produzione: AD1. ø orlo = 18 cm. 6162). 4.2 N. inv. 188, 12d. Descrizione morfologica: scodella con pareti verticali e labbro assottigliato ed estroflesso. Produzione: AD2. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6224, 13371). Scodelle con orlo introflesso 4.3 N. inv. 31 Descrizione morfologica: scodella con orlo indistinto, arrotondato e leggermente introflesso. Produzione: AD1, AD2, AD3, AD7. ø orlo = 8, 18, 20, 26 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3059, 4190, 4226, 4232, 6251, 10154, 18676). 4.4 N. inv. 19 Descrizione morfologica: scodella con pareti verticali e labbro ingrossato ed introflesso. Si tratta di una forma che imita la scodella in sigillata africana Hayes 61. Produzione: AD1. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10007). imita la forma ATL., tav. XXXIV, p. 83, tipo Hayes 61, in sigillata africana; datazione: d.c. 78

17 4.5 N. inv. 321 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato esternamente, a sezione triangolare. Produzione: AD1. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13227). Coppe 4.6 N. inv. 263 Descrizione morfologica: coppa con orlo ingrossato esternamente. Produzione: AD1. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 3118). Bicchieri 4.7 N. inv. 348 Descrizione morfologica: bicchiere con orlo indistinto, arrotondato e leggermente introflesso. Produzione: AD1. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13305). 4.8 N. inv. 147 Descrizione morfologica: bicchiere con orlo ingrossato internamente. Produzione: AD1. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6114). simile ad una forma in ceramica longobarda, ma grezza, edita in BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n. 3.; datazione: fine VI-inizio VII secolo d.c.; forma simile, ma grezza, in PANTÒ 1996, p. 103, fig. 8, n. 1-4; datazione: metà VI-VII secolo d.c. (Piemonte). Brocche Brocche con ansa ad orecchia 4.9 N. inv Descrizione morfologica: brocca trilobata con decorazione ad orecchia in corrispondenza dell attacco dell ansa. Produzione: AD1. ø orlo = 13,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6247). CAMBI, MASCIONE 1998, p , fig. 4; datazione: VI-inizio VII secolo d.c. (Torrita, Siena). Brocche con ansa a nastro 4.10 N. inv. 181 Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastro complanare all orlo. Produzione: AD1. ø orlo = 10, 12, 14 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 4196, 6101, 18701). MENCHELLI 1993, p. 486, n. 8; datazione: seconda metà X-metà XIII secolo d.c. (Pisa) N. inv. 133 Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastro impostata poco sotto l orlo. Produzione: AD1. ø orlo = 8 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6226) N. inv. 54m Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastro impostata all altezza dell orlo, con una curvatura che supera il bordo. Produzione: AD1. ø orlo = 11 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148) N. inv. R11N Descrizione morfologica: grande brocca con ansa impostata all altezza dell orlo. Produzione: AD1. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148) N. inv. 163 Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastro impostata all altezza del bordo. In prossimità di quest ultimo compare un bollo impresso costituito da un cerchio con inscritto un punto centrale. Produzione: AD1. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6204). simile in MENCHELLI 1993, p. 486, n. 2; datazione: VIII-inizi IX secolo d.c. (Pisa) N. inv. 290 Descrizione morfologica: brocca trilobata con corpo globulare e pareti con evidenti segni di lisciatura sulla superficie esterna. Produzione: AD1, AD2. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: IX-XII secolo d.c. (US 6157, 13233). 79

18 DE MARINIS 1977, tav. XVI, n. 8/97821; datazione: seconda metà VI-VII secolo d.c. (Valdelsa) N. inv. 291 Descrizione morfologica: brocca con larga ansa impostata all altezza dell orlo, con una curvatura che supera il bordo ingrossato ed estroflesso. Produzione: AD1. ø orlo = 13, 14, 16 (2) 23 cm Posizione stratigrafica: IX-XII secolo d.c. (US 3104, 6115, 6125, 6143, 6169, 13269) N. inv. 97m Descrizione morfologica: brocca con ansa a nastro complanare all orlo. Produzione: AD1. ø orlo = 11 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18676) N. inv. 338 Descrizione morfologica: brocca/boccale con larga ansa a nastro impostata all altezza dell orlo da cui piega immediatamente verso il basso. Produzione: AD1. ø orlo = 12 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13261) N. inv. 1 Descrizione morfologica: grande brocca con corpo piriforme e stretto orlo trilobato. Sulla superficie esterna delle pareti sono evidenti i segni di lisciature eseguite al tornio. Produzione: AD1. ø orlo = 8,8 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 10003). Boccali 4.20 N. inv. 96m Descrizione morfologica: boccale con stretta ansa a nastro impostata all altezza dell orlo da cui piega immediatemente verso il basso. Produzione: AD1. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18676) N. inv. 15 Descrizione morfologica: boccale con corpo piriforme ed ansa a nastro impostata all altezza dell orlo. Produzione: AD1. ø orlo = 7,2 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (10006). 23. Il valore dentro la parentesi indica il numero di oggetti caratterizzati dalle stesse dimensioni del diametro dell orlo. CERAMICA DA DISPENSA Orcioli 4.22 N. inv. 24m Descrizione morfologica: orciolo con orlo dritto ed estroflesso, con corpo piriforme. Produzione: ASD3. ø orlo = 16 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) N. inv. 196 Descrizione morfologica: orciolo con orlo a tesa orizzontale e corpo probabilmente piriforme. Produzione: AD1, ASD2-3. ø orlo = 18 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4226, 4231, 4190, 6239, 10169) N. inv. 208 Descrizione morfologica: orciolo con orlo ingrossato ed estroflesso, superiormente piatto. Produzione: AD1, ASD3. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 3118, 10199) N. inv. 255 Descrizione morfologica: orciolo con collo stretto e orlo estroflesso, ingrossato ed arrotondato. Produzione: ASD3, ASD4. ø orlo = 12 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025) N. inv. 145 Descrizione morfologica: orciolo con orlo carenato, caratterizzato dall insellatura per il coperchio. Produzione: AD7, ASD2. ø orlo = 8, 12 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3125, 6162) N. inv Descrizione morfologica: orciolo con orlo a tesa orizzontale e bordo ingrossato ed arrotondato. Produzione: AD1. ø orlo = 32 cm ) N. inv Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso e bordo arrotondato. Produzione: AD1. ø orlo = 24 cm ). 80

19 4.29 N. inv. 10N Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso, a mandorla. Produzione: AD1. ø orlo = 16 cm. 3118) N. inv. 61m Descrizione morfologica: orciolo con orlo breve, ingrossato e superiormente piatto. Produzione: AD1. ø orlo = 8 cm ). simile in STAFFA 1998, pp. 450, fig. 9, n. 32a; datazione: V-metà VI secolo d.c. (Abruzzo) N. inv. 135 Descrizione morfologica: orciolo con bordo ingrossato, estroflesso e superiormente piatto. Produzione: ASD4. ø orlo = 12 cm ) N. inv. 224 Descrizione morfologica: orciolo di grandi dimensioni, con orlo molto estroflesso ed indistinto. Produzione: AD1-2. ø orlo = 33, 36 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 3059, 10044) N. inv. 52 Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso, con spalla definita esternamente da una solcatura. Produzione: AD1. ø orlo = 32 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4213) N. inv. 57 Descrizione morfologica: orciolo con orlo caratterizzato dall insellatura per il coperchio. Sulla parte esterna del labbro è presente un motivo decorativo costituito da un fascio di tre linee sinusoidali incise. Produzione: AD1, AD7. ø orlo = 30, 32 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4213) N. inv. 341 Descrizione morfologica: orciolo con orlo breve, ingrossato e superiormente appuntito. Produzione: AD1. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13344) N. inv. 33 Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso ed ingrossato, a sezione triangolare. Produzione: AD4. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10118) N. inv. 154 Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso e labbro caratterizzato da un insellatura interna. Produzione: AD1. ø orlo = 17, 24 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6108, 6143) N. inv. 99m Descrizione morfologica: orciolo con orlo breve, a sezione triangolare. Produzione: AD1. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18676) N. inv. 63m Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso e bordo ingrossato ed esternamente solcato. Produzione: AD1. ø orlo = 23 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 3146). Doliola 4.40 N. inv. 59m Descrizione morfologica: piccolo dolium con orlo a fascia introflesso. Produzione: AD1. ø orlo = 34 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148). COPERCHI 4.41 N. inv. 7 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo ingrossato e distinto superiormente. Produzione: AD1, AD2, AD3, AD5. ø orlo = 10 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizioVII secolo d.c. (US 4226, 10044). simile in BARONCELLI, PATERA, PELLEGRINESCHI 1990, pp e 385, n. 66; datazione: ultimo quarto del I secolo a.c.-prima metà I secolo d.c. (Fiesole, Firenze). 81

20 4.42 N. inv. 126 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico con parete superiormente piatta. Produzione: AD1, AD2. ø orlo = 7 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizioVII secolo d.c. (US 4231, 4232, 6251) N. inv. 257 Descrizione morfologica: coperchietto con corpo piatto e presa cilindrica. Produzione: AD3, ASD3. ø orlo = 7 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6251) N. inv. 68 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con presa a disco. Produzione: ASD3. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.c. (US 4155, 4175) N. inv. 122 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo indistinto. Produzione: AD1, AD2. ø orlo = 8,14 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6033). BARONCELLI, PATERA, PELLEGRINESCHI 1990, p. 210 e 385, n. 67; datazione: I secolo d.c. (Fiesole, Firenze). IMBUTI 4.46 N. inv. 164 Descrizione morfologica: imbuto o coperchio con parete superiore piatta. Produzione: AD1. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6204). imbuti datati ad epoca altomedievale sono stati trovati a Roma, nel deposito di fine VII secolo d.c. della Crypta Balbi: cfr. RICCI 2001, p. 300, n. II.3.223; datazione: fine VII secolo d.c. CERAMICA PER USI VARI Vasi a listello 4.47 N. inv. 106m Descrizione morfologica: grande vaso con listello estroflesso verso l alto. Produzione: ASD3. ø orlo = 28 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39028) N. inv. 1N Descrizione morfologica: piccolo vaso con breve listello posto poco al di sotto dell orlo. Produzione: AD1. ø orlo = 18 cm ) N. inv. 23 Descrizione morfologica: vaso con listello orizzontale. Produzione: AD1. ø orlo = 16 cm ) N. inv. 106 Descrizione morfologica: vaso con listello quasi atrofizzato. Produzione: AD1. ø orlo = 29 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4155). Bacili 4.51 N. inv Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso, a tesa orizzontale. Produzione: AD1. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI- inizio VII secolo d.c. (US 4218) N. inv. 225 Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso, a tesa orizzontale. Produzione: AD1, AD7. ø orlo = 22 cm. 3059, 13383). simile in BARTOLONI 1995, p. 103, fig. 6, n. 3; datazione: metà XI prima metà XII secolo d.c. (Tarquinia) N. inv. 173 Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso. Produzione: AD1. ø orlo = 22 cm. 3059). 82

21 4.54 N. inv. 162 Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso, ingrossato, superiormente piatto e distinto internamente. Produzione: AD1. ø orlo = 32 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.c. (US 6204, 13347). CANTINI 2003a, tipo II.2.11, tav. 22, p. 121; datazione: seconda metà VIII-XI secolo d.c. (Montarrenti, Siena) simile in CIARROCCHI et alii 1998, p. 412, fig. 12, n. 7; datazione: VII secolo d.c. (Ostia e Porto). simile in HODGES, PATTERSON 1986, p. 19, fig. 4; datazione: ante 881 d.c. (S. Vincenzo al Volturno, Molise) N. inv. 102 Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso e ingrossato. Produzione: AD1. ø orlo = 32 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13206) N. inv. 29m Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso, ingrossato e superiormente piatto. Produzione: AD1. ø orlo = 16 cm. Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di XIII secolo d.c. (US 4156). Bacili con pareti filettate 4.57 N. inv. 144 Descrizione morfologica: bacile con orlo molto introflesso e pareti filettate. Produzione: AD1. ø orlo = 26 cm. 6162) N. inv. 180 Descrizione morfologica: bacile con orlo introflesso e ingrossato, con pareti filettate. Produzione: AD1. ø orlo = 31 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6185). simile in CANTINI 2003a, tipo II.2.1, tav. 21, p. 120; datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. (Montarrenti, Siena) N. inv. 30m Descrizione morfologica: bacile con orlo molto introflesso e arrotondato, con pareti filettate. Produzione: AD1. ø orlo = 31 cm. Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie post-medievali (US 13129). Catini 4.60 N. inv. 118 Descrizione morfologica: catino troncoconico con bordo ingrossato, superiormente piatto. Produzione: AD1. ø orlo = 21 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6033, 6157) N. inv. 114 Descrizione morfologica: catino con orlo a tesa, leggermente estroflesso. Produzione: AD1. ø orlo = 32 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (6143). simile in STAFFA, ODOARDI 1996, pp. 204, fig. 31, n. 96; datazione: X-XI secolo d.c. (Abruzzo) N. inv. 189 Descrizione morfologica: catino troncoconico, con orlo ingrossato e superiormente piatto. Produzione: ASD3. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 6247). FORME APERTE DI INCERTA FUNZIONE 4.63 N. inv. 227 Descrizione morfologica: vaso troncoconico con bordo ingrossato, estroflesso e superiormente piatto. Produzione: AD7. ø orlo = 16 cm. 3118). simile in STAFFA 1998, pp. 447, fig. 6, n. 24c; datazione: V-metà VI secolo d.c. (Valpescara, Abruzzo) N. inv. 268 Descrizione morfologica: vaso troncoconico con bordo indistinto e piede distinto. Produzione: AD1. ø orlo = 16 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 3018). FONDI Fondi ad anello 4.65 N. inv. 273 Descrizione morfologica: fondo ad anello estroflesso. Produzione: AD7. 83

22 ø orlo = 7,2 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3027) N. inv. 233 Descrizione morfologica: fondo ad anello. Produzione: AD7. ø orlo = 4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3027) N. inv. 68m Descrizione morfologica: fondo ad anello poco rilevato. Produzione: AD1. ø orlo = 7 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10052). Fondi ad anello sagomato 4.68 N. inv. 36 Descrizione morfologica: fondo di grandi dimensioni ad anello sagomato. Produzione: AD1, AD2, ASD5. ø orlo = 24 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4190, 4231, 4232, 3025) N. inv. 347 Descrizione morfologica: piccolo fondo ad anello spesso e sagomato. Produzione: AD1, AD2. ø orlo = 6, 8, 9 cm. 3059, 3118, 13203, 13410) N. inv. 222 Descrizione morfologica: fondo a spesso anello sagomato. Produzione: AD2. ø orlo = 10 cm. 3059). simile per forma, ma verniciata di rosso in BIANCHI 1990a, p. 182 e 374, n. 74; datazione: fine IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze) N. inv. 187 Descrizione morfologica: fondo ad anello poco rilevato. Produzione: AD1. ø orlo = 6 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6146). Fondi convessi 4.72 N. inv. 339 Descrizione morfologica: fondo probabilmente ombelicato, con anello esterno poco pronunciato. Produzione: AD6. ø orlo = 14 cm ). simile, ma parzialmente ingobbiato, in ARTHUR, PATTERSON 1994, p. 415, fig. 2, n. 5; datazione: tardo V-inizio VI secolo d.c. (Sessa Aurunca, Campania). STAFFA 1991, p. 325, fig. 61, n. 63; datazione: V-VI secolo d.c. (Pescara). Fondi piatti con piede distinto 4.73 N. inv. 107m Descrizione morfologica: fondo spesso e piatto, con piede distinto. Produzione: AD2. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39028) N. inv. 246 Descrizione morfologica: fondo piatto, con piede distinto e pareti estroflesse. Produzione: AD1. ø orlo = 8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025). Fondi con pareti steccate 4.75 N. inv. 209 Descrizione morfologica: fondo piatto, con piede distinto e pareti a profilo convesso, lucidate a stecca. Produzione: AD2, ASD4, ASD6. ø orlo = 6, 11 (2) cm. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 4231, 10199, 39033) N. inv. 295 Descrizione morfologica: fondo piatto di grandi dimensioni, con pareti dritte ed estroflesse, lucidate a stecca. Produzione: AD1. ø orlo = 16 (2), 18, 19 cm , 18735). CANTINI 2003a, tav. 27, n. II.8.2, p. 128: metà VII- IX secolo d.c. (Montarrenti, Siena). DE MARINIS 1979, p. 285, fig. 6, n. RP18; datazione: IX-XIII secolo d.c. (Pomino in Val di Sieve) N. inv. 158 Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti lucidate a stecca. Produzione: AD1, AD2, AD4, AD7, ASD3, ASD4, ASD5. ø orlo = 6, 10 (7), 11, 12 (9), 13 (2), 14 (10), 16, 18 (3), 28 cm. 84

23 Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 3007, 3118, 4175, 4190, 4213, 6099, 6114, 6123, 6125, 6133, 6149, 6162, 6165, 6204, 6235, 73158, 10155, 13203, 13232, 13261, 13281, 13290, 13297, 13305, 13374, 18676, 18701). CANTINI 2003a, tav. 27, n. II.8.2, p. 128; metà VII- IX secolo d.c. (Montarrenti, Siena). DE MARINIS 1979, p. 285, fig. 6, n. RP18; datazione: IX-XIII secolo d.c. (Fiesole, Firenze) N. inv. 67 Descrizione morfologica: fondo piatto, con pareti lucidate a stecca. Produzione: AD1. ø orlo = 9 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4175). CANTINI 2003a, tav. 27, n. II.8.1, n. 2, p. 128; metà VII-IX secolo d.c. (Montarrenti, Siena) N. inv. 138 Descrizione morfologica: fondo piatto, con pareti dritte ed estroflesse, lucidate a stecca. Produzione: AD1, AD2. ø orlo = 8,5, 10, 11 (3) cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6125, 10168, 13297, 13324). Fondi con pareti lisce 4.80 N. inv. 23m Descrizione morfologica: fondo piatto di piccolissime dimensioni. Produzione: AD5. ø orlo = 3 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) N. inv. 117 Descrizione morfologica: fondo piatto di grandi dimensioni, con pareti dritte ed estroflesse. Produzione: AD1, AD2, ASD3, ASD6. ø orlo = 6, 9, 10, 11, 12 (5), 13, 14 (6), 15 (2), 16 (3), 18, 20 (2), 24 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-XII secolo d.c. (US 4192, , 4217, 6114, 6123, 6143, 6157, 6171, 6204, 6228, 13275, 13281, 13292, 13344, 13350, 13380, 10154, 18690) N. inv. 119 Descrizione morfologica: fondo spesso, piatto e di grandi dimensioni, con pareti fini. Produzione: AD1, AD2, ASD3. ø orlo = 12 (4), 15, 16, 24 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 3104, 4190, 6033, 10053, 10167, 13313, 13315, 13343) N. inv. 70m Descrizione morfologica: fondo piatto di piccole dimensioni, appena distinto. Produzione: AD1. ø orlo = 6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10052) 4.84 N. inv. 328 Descrizione morfologica: fondo piatto di grande spessore, appena distinto. Produzione: AD1, ASD3. ø orlo = 12, 14, 16 (3) cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.c. (US 4155, 4180, 13302) N. inv. 159 Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti molto estroflesse. Produzione: AD1, AD2. ø orlo = 10, 12, 15 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 3007, 6204, 13292) N. inv. R11N Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti molto fini. Produzione: AD1. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148) N. inv. 108m Descrizione morfologica: fondo piatto di piccole dimensioni, con pareti quasi dritte. Produzione: AD1. ø orlo = 9 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18690). Fondi con pareti filettate 4.88 N. inv. 343 Descrizione morfologica: fondo piatto con piede distinto e pareti esternamente filettate. Produzione: AD2. ø orlo = 18 cm. 3059) N. inv. 275 Descrizione morfologica: fondo piatto con pareti esternamente filettate e tagliate a coltello in prossimità del fondo. Produzione: AD1. ø orlo = 17 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 3131, 18676). 85

24 4.90 N. inv. 81m Descrizione morfologica: fondo piatto di piccole dimensioni, con pareti esternamente filettate e tagliate a coltello in prossimità del fondo. Produzione: AD1. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 13199). in generale per il trattamento delle superfici si veda CANTINI 2003a, tav. 28, n. II.8.6-9, p. 129; datazione: metà VII-XIII secolo d.c. (Montarrenti, Siena). CERAMICHE PER IL LAVORO DOMESTICO Fuseruole 4.91 N. inv. 280 Descrizione morfologica: fuseruola bitroncoconica con foro centrale cilindrico. Produzione: AD4. Tecnica di lavorazione: a mano. ø max. = 3,2 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18676). CERAMICA PER L EDILIZIA Tubi fittili 4.92 N. inv. 98m Descrizione morfologica: tubo fittile di forma cilindrica, con orlo a tesa introflessa e piatta. Produzione: AD1. ø orlo = 11 cm. Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18676). simile GELICHI et alii 1996, p. 87, fig. 43, n. 2; datazione: VI secolo d.c. (S. Martino, Carvese). ANSE Anse a tortiglione 4.93 N. inv. 324 Descrizione morfologica: ansa a tortiglione. Produzione: AD1, AD6. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13304, 13347, 18676). Anse a bastoncello 4.94 N. inv. 282 Descrizione morfologica: ansa a bastoncello, a sezione circolare. Produzione: AD1, AD2, AD3, AD6, AD7. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 3104, 4218, 4232, 6242, 13281) N. inv. 128 Descrizione morfologica: piccola ansa a bastoncello, a sezione circolare. Produzione: AD2. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6228). Anse a nastro stretto solcato 4.96 N. inv. 25m Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto caratterizzata dalla presenza di tre scanalature longitudinali sulla sua faccia superiore. Produzione: AD2. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39033) N. inv. 223 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, con profilo esterno concavo, caratterizzata dalla presenza di due scanalature longitudinali, ravvicinate sulla sua faccia superiore. Produzione: AD1, AD2, AD3, ASD3, ASD6, ASD8. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 3007, 3082, 4223, 6133, 6165, 6224, 4190, 6146) N. inv. 85 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratterizzata dalla presenza di due incisioni longitudinali sulla sua faccia superiore. Produzione: ASD3. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4211) N. inv. 246 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratterizzata dalla presenza di due scanalature longitudinali, ravvicinate sulla faccia superiore. Quest ultima ha una depressione in corrispondenza della parte centrale. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 3025, 6235, 10199, 13378) N. inv. 251 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratterizzata dalla presenza di due scanalature longitudinali sulla sua faccia superiore. Produzione: AD1, AD2, AD3, AD6, AD7, ASD2. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 3118, 4148, 4194, 4223, 4226, 4232, 6239, 6251, 13409). Anse con solcatura centrale N. inv. 21 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, ripiegata su sé stessa. Produzione: AD1, AD3. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39034) N. inv. 131 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, molto piccola, con solco centrale longitudinale. Produzione: AD2, AD5. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4231, 6235). 86

25 Anse a nastro semplice N. inv. 279 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto e spesso. Produzione: AD1, AD2, AD3. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-IX secolo d.c. (US 3059, 3104, 4148, 4175, 4213, 4231, 6056, 6125, 6204, 18676) N. inv. 342 Descrizione morfologica: ansa a nastro di fine spessore, con superficie superiore a profilo concavo. Produzione: AD ) N. inv. 333 Descrizione morfologica: ansa a nastro di fine spessore. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.c. (US 4192, 4196, 4198, 6165, 6204, 13278, 13281, 13342, 13344) N. inv. 324 Descrizione morfologica: ansa a nastro spesso e superiormente concavo. Produzione: AD1, AD6. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13304, 13347, 18676) N. inv. 176 Descrizione morfologica: ansa a nastro spesso. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: X-XIII secolo d.c. (US 6133, 18676). BOLLI E DECORAZIONI Motivi epigrafici N. inv. 4d Descrizione morfologica: lettera A graffita, con tratto spezzato verso il basso, su frammento di forma chiusa in acroma depurata. Lettere simili si trovano spesso su anfore africane di area tunisina tipo Keay LII, datate alla fine del VI secolo d.c. A questa lettera è stata data una valenza religiosa, come segno benaugurale. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10155). MURIALDO 2001, p. 297, tipo 1.1; datazione fine VI secolo d.c. (S. Antonino, Liguria). Bolli impressi N. inv. 80md Descrizione morfologica: motivo a scacchiera entro bollo circolare impresso a crudo. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10118). Motivi rettilinei N. inv. 6d Descrizione morfologica: motivo a fasci di linee intrecciate, incise a crudo. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4213) N. inv. 5d Descrizione morfologica: motivo a linee parallele, disposte orizzontalmente, incise a crudo. Produzione: AD1, ASD2. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10147). Motivi ad onde N. inv. 9d Descrizione morfologica: motivo sinusoidale inciso a crudo. Produzione: AD , 6125, 6235, 13203) N. inv. 113md Descrizione morfologica: motivo composto da una sequenza di elementi ad U incisi a crudo. Produzione: AD ) N. inv. 16d Descrizione morfologica: motivo sinusoidale inciso entro due linee parallele, sempre incise. Produzione: AD ) N. inv. 2d Descrizione morfologica: motivo ad onda inciso a crudo, sormontato da una serie di unghiate. Produzione: ASD1. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10155) N. inv. 18d Descrizione morfologica: motivo composto da tre linee sinusoidali incise a crudo. Produzione: AD7. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4213) N. inv. 8d Descrizione morfologica: motivo sinusoidale irregolare, con andamento verticale, inciso a crudo. Produzione: AD1. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4201) N. inv. 10d Descrizione morfologica: motivo sinusoidale inciso a crudo al di sotto di un fascio di linee parallele, anch esse incise. Produzione: AD3. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6122). 87

26 Tab. 9 (segue) 88

27 Tab. 9 89

28 Anse Acroma depurata Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Anse a tortiglione n.inv Anse a bastoncello n.inv n.inv Anse a nastro stretto solcato n.inv. 25m n.inv n.inv n.inv n.inv Anse con solcatura centrale n.inv n.inv Anse a nastro semplice n.inv n.inv n.inv n.inv n.inv TOT TOT Tab. 10 Bolli e motivi decorativi Acroma depurata Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Motivi epigrafici n.inv. 4d Bolli impressi n.inv. 80md Motivi rettilinei n.inv. 6d n.inv. 5d Motivi ad onde n.inv. 9d n.inv. 113md n.inv. 16d n.inv. 2d n.inv. 18d n.inv. 8d n.inv. 10d TOT TOT Tab

29 91 Tab. 12 (segue)

30 92 Tab. 12

31 Tab. 13 Tab

32 Tav. 6 Acroma depurata: ceramica da mensa. 94

33 Tav. 7 Acroma depurata: ceramica da mensa. 95

34 Tav. 8 Acroma depurata: 96 ceramica da mensa.

35 Tav. 9 Acroma depurata: ceramica da dispensa. 97

36 Tav. 10 Acroma depurata: ceramica da dispensa. 98

37 Tav. 11 Acroma depurata: coperchi e imbuti. 99

38 Tav. 12 Acroma depurata: ceramica per usi vari. 100

39 Tav. 13 Acroma depurata: ceramica per usi vari. 101

40 Tav. 14 Acroma depurata: fondi. 102

41 Tav. 15 Acroma depurata: fondi. 103

42 Tav. 16 Acroma depurata: fondi. 104

43 Tav. 17 Acroma depurata: fondi. Tav. 18 Acroma depurata: ceramica da lavoro. 105

44 Tav. 19 Anse. 106

45 Tav. 20 Bolli e motivi decorativi. 107

46 3. ACROMA GROSSOLANA (5) L acroma grossolana è attestata con un totale di 3124 frammenti, pari a 1143 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne 16 tipi differenti, tra i quali ne spicca uno, il G1, che risulta il più attestato, con percentuali calcolate in base al numero minimo che si aggirano costantemente intorno al 39,7% per tutto l arco cronologico che va dalla fine del V al XIII secolo d.c. Tra gli altri impasti sei risultano attestati fino al periodo VII (G2, 3, 4, 5, 6, 7, 8), mentre i rimanenti otto sono documentati solo in archi di tempo più limitati: il G15 e 13 nel periodo II, il G10, 11 e 12 tra il III e il V, il G16 nel IV e il G9 nel periodo V e il G14 nel VII. Se si osserva poi la tabella 16 risulta evidente come il numero degli impasti aumenti fino all VIII secolo d.c. per poi iniziare a diminuire, quasi che nel periodo V si sia compiuta una sorta di selezione naturale delle officine ceramiche, che avrebbe portato alla definitiva scomparsa di quelle di minore entità a vantaggio di quegli ateliers che fino ad allora si erano distinti per qualità e quantità di vasellame prodotto. Non a caso proprio l impasto G1, che risulta il più attestato nel periodo V, è anche quello con cui è foggiato il maggior numero di forme da cucina (tegami, casseruole, piatticoperchio, coperchi, catini-coperchio, recipienti ad orlo decorato, mortai, vasi a listello, olle, testi e colini), mentre per la maggior parte degli altri impasti (G3-8, 12,14) il campionario ceramico è spesso ridotto all olla, che a volte può essere associata al coperchio e al testo. Prendendo poi in considerazione il rapporto tra l acroma grossolana e le altre classi di ceramiche fini da mensa, si può osservare come la prima risulti sempre percentualmente inferiore per numero minimo di forme attestate, cosa che indica una società di consumatori ancora dinamica ed esigente, la cui domanda di vasellame non è limitata alle sole forme da cucina, come invece avviene nel nord Italia. AG, N. min. PII PIII PIV PV PVI PVII AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG AG TOT AG, % PII PIII PIV PV PVI PVII AG1 44,6 46,5 42,5 47,0 25,5 32,2 AG2 5,4 6,3 3,4 2,8 3,8 2,7 AG3 3,6 4,9 4,8 4,6 2,8 4,0 AG4 5,4 6,3 7,8 12,7 25,5 10,7 AG5 5,4 10,6 8,5 10,6 8,5 8,1 AG6 1,8 3,5 7,1 3,9 15,1 10,7 AG7 3,6 6,3 3,4 5,3 5,7 9,4 AG8 17,9 9,9 19,4 8,5 13,2 17,4 AG9 0,0 0,0 0,0 1,1 0,0 0,0 AG10 0,0 0,7 0,3 1,8 0,0 0,0 AG11 0,0 2,1 0,3 0,7 0,0 1,3 AG12 0,0 2,8 1,0 0,4 0,0 0,7 AG13 5,4 0,0 0,0 0,4 0,0 1,3 AG14 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,7 AG15 7,1 0,0 1,0 0,4 0,0 0,7 AG16 0,0 0,0 0,3 0,0 0,0 0,0 TOT 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tabb CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: AG1 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite Dimensioni: < 3 mm %: 10 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: marrone Annotazioni: %: 10 Forma: allungati Impasto: AG2 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: irregolare 108

47 Fasi identificate: litici (basalto), plagioclasi, diallagio Dimensioni: < 3 mm %: 30 Arrotondamento: basso Area geologica generale: prossimità di complessi ofiolitici Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 10 Forma: irregolari Impasto: AG3 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: piano Fasi identificate: plagioclasi, diallagio Dimensioni: < 2 mm %: 10 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: prossimità di complessi ofiolitici Colore: grigio scuro Annotazioni: %: 10 Forma: irregolari Impasto: AG4 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite, quarzo, rare scorie Dimensioni: < 1 mm %: 15 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 10 Forma: irregolari Impasto: AG5 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite Dimensioni: < 2 mm %: 30 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: grigio Annotazioni: anima nera %: Forma: allungati Impasto: AG6 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite, idrossidi di ferro Dimensioni: < 2 mm., con rari inclusi più grandi %: 25 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: Colore: marrone Annotazioni: %: 10 Forma: irregolari Impasto: AG7 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite Dimensioni: < 3 mm %: 25 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: 15 Forma: tubolare Impasto: AG8 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: subconcoidale 109

48 Fasi identificate: quarzo, calcite Dimensioni: < 1 mm %: 35 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: nero Annotazioni: %: 5 Forma: irregolari Impasto: AG9 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: ruvido Frattura: irregolare Fasi identificate: litici (frammenti di scisti), quarzo Dimensioni: < 3 mm %: 40 Arrotondamento: basso Area geologica generale: prossimità di complessi metamorfici Colore: marrone Annotazioni: %: non visibili Forma: Impasto: AG10 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: diallagio, calcite, plagioclasi Dimensioni: < 4 mm %: 25 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: prossimità di complessi ofiolitici Colore: arancione Annotazioni: %: 5 Forma: irregolare Impasto: AG11 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: litici (frammenti di argilla marnosa) Dimensioni: < 4 mm %: 25 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: prossimità di affioramenti di argilla marnosa Colore: arancione Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: AG12 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: calcite, idrossidi di ferro, quarzo Dimensioni: < 1 mm %: 35 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: Colore: rosso Annotazioni: %: 20 Forma: allungati Impasto: AG13 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: liscio Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite, idrossidi di ferro Dimensioni: < 2 mm %: 20 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: marrone Annotazioni: anima grigia %: 20 Forma: allungati Impasto: AG14 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: molto duro Superficie: liscio Frattura: subconcoidale 110

49 Fasi identificate: frammenti di scorie, idrossidi di ferro, quarzo, litici (calcari) Dimensioni: < 2 mm %: 35 Arrotondamento: medio-alto Area geologica generale: prossimità di affioramenti di argilla ricca di caolinite Colore: bianco-crema Annotazioni: %: 15 Forma: irregolare Impasto: AG15 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: litici (frammenti di scisto), scorie, calcite, marna Dimensioni: < 1 mm %: 25 Arrotondamento: medio-basso Area geologica generale: prossimità di complessi metamorfici Colore: arancione Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare, con calcite ridepositata in cristalli Impasto: AG16 Classe: ceramica grossolana da cucina Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: calcite Dimensioni: < 3 mm %: 15 Arrotondamento: basso Area geologica generale: Colore: marrone Annotazioni: %: 20 Forma: irregolare 3.2 I TIPI MORFOLOGICI Tra la fine del V e la metà del VI secolo d.c. il panorama delle forme foggiate con impasto grossolano comprende tegami con orlo introflesso, ingrossato e inferiormente distinto (5.18), casseruole con orlo introflesso e assottigliato (5.29), recipienti ad orlo decorato (5.39), coperchi troncoconici con presa a disco (5.5) o con orlo introflesso (5.7-9) e colini con fori realizzati a crudo (5.141). Tra le forme chiuse compaiono invece esclusivamente le olle, in genere del tipo con orlo a fascia, caratterizzato da una profonda insellatura per l alloggiamento del coperchio ( ), con orlo molto estroflesso (5.57), appena distinto da una piccola carenatura esterna ( ), estroflesso e sagomato (5.63), molto estroflesso, ingrossato e arrotondato (5.72-3), estroflesso con bordo arrotondato (5.77), ripiegato all esterno (5.81), oppure estroflesso ed appuntito ( ). I fondi sono piatti ed indistinti, con pareti concave (5.130), o distinti (5.137). Tra la seconda metà del VI e l inizio del VII secolo d.c. il campionario morfologico delle forme da cucina si amplia con la comparsa del testo con bordo appuntito ( ), che si aggiunge alle casseruole con orlo estroflesso ( ) ed introflesso ( ), ai recipienti con bordo ingrossato e decorato con una serie di unghiate disposte su quattro registri paralleli, intervallati da quattro solcature longitudinali (5.40), ai mortai con orlo a tesa pendente e arrotondata, decorata con una serie di motivi impressi (5.41) e ai coperchi con presa a disco (5.5), con orlo introflesso ( ) o sagomato (5.16). Tra le forme chiuse continua ad essere attestata l olla con orlo a fascia, caratterizzato da una profonda insellatura per l alloggiamento del coperchio, con tutte le sue varianti interne ( ,62), e quella con orlo molto estroflesso, ingrossato e arrotondato (5.74). Allo stesso tempo compaiono tipi nuovi con orlo estroflesso e superiormente appuntito ( ), estroflesso ed ingrossato ( ), estroflesso con bordo arrotondato ( ), con bordo appuntito a sezione triangolare, distinto inferiormente (5.87), con orlo estroflesso e bordo a sezione trapezoidale (5.92), con orlo a tesa inclinata (5.99), con bordo indistinto (5.101) e con orlo a tesa orizzontale ( ). I fondi sono piatti ed indistinti (5.131). Compaiono anche frammenti di anse a nastro stretto solcato (5.142), che fanno pensare alla presenza di boccali o olle ansate. Un quadro sostanzialmente simile a quello delineato qui sopra caratterizza il panorama morfologico del corredo da cucina della prima metà del VII secolo d.c., che comprende le stesse forme del periodo precedente, cioè tegami, casseruole, 111

50 testi, mortai, coperchi ed olle; quello che cambia è invece la quantità di varianti tipologiche che aumentano di numero, fatto questo che probabilmente si lega al pullulare di piccole officine ognuna caratterizzata da una produzione propria. Tra le forme aperte compaiono i tegami con orlo a tesa orizzontale, decorato con una linea sinusoidale incisa (5.19), le casseruole con orlo estroflesso ( ), piatto (5.26-7), introflesso ( ) e con bordo piatto ( ), i mortai con orlo a tesa orizzontale ed appuntita (5.42) o ingrossato ed introflesso, con corpo troncoconico (5.43), i testi con bordo appuntito (5.115), arrotondato ( ) e quelli fatti a mano, con pareti quasi verticali, orlo indistinto e bordo appuntito (5.128). I coperchi continuano ad essere del tipo con presa a disco (5.5, 11) o con orlo indistinto (5.12) o piatto ( ). Compare ora anche il catino coperchio (5.3). Tra le olle sono sempre attestate quelle con orlo a fascia, caratterizzato da una profonda insellatura per l alloggiamento del coperchio (5.51), insieme a quelle con orlo sagomato con listello esterno ( ), con orlo appena distinto da una piccola carenatura esterna (5.62), estroflesso e sagomato (5.64), estroflesso ed ingrossato (5.68), estroflesso ed appuntito (5.71), ripiegato all esterno (5.82-4), ad arpione (5.92, 94) ed estroflesso con bordo superiormente piatto. I fondi sono piatti ed indistinti, con pareti concave (5.132), verticali (5.134), o tagliati a coltello (5.140); le anse sono a nastro stretto solcato ( ) o a nastro semplice (5.146). Tra i motivi decorativi compare quello composto da due linee sinusoidali incise a crudo (5.147). Con il passaggio al periodo successivo, tra la seconda metà del VII e l VIII secolo d.c., continua ad essere attestato il catino coperchio con presa esterna a listello inclinato verso l alto (5.3). Il corredo da cucina comprende poi tegami, del tipo con orlo a tesa breve e orizzontale (5.20), le casseruole con orlo estroflesso (5.25) o introflesso con bordo piatto (5.36), i vasi con breve listello orizzontale, dotato di versatoio e corpo troncoconico (5.44), i testi con bordo appuntito (5.115) o fatti a mano, con orlo introflesso, bordo arrotondato e fondo molto spesso (5.129). Tra i coperchi continua ad essere attestato quello con presa a disco (5.5), mentre compare ora il fornetto-coperchio troncoconico, con presa a disco ed orlo rientrante, ingrossato ed arrotondato (5.6); gli altri tipi hanno l orlo introflesso (5.15) o sagomato (5.17). Tra le forme chiuse continua ad essere attestata l olla con orlo sagomato con listello esterno ( ), estroflesso e sagomato (5.64-5), estroflesso ed ingrossato (5.69), estroflesso ed appuntito (5.71), molto estroflesso, ingrossato e arrotondato (5.75), ripiegato all esterno (5.84), appuntito a sezione triangolare (5.88-9), ad arpione (5.94-5), a tesa inclinata (5.100), indistinto (5.102) o estroflesso con bordo superiormente piatto ( ). I fondi sono in genere piatti ed indistinti, con pareti concave (5.132) o verticali (5.134), e le anse hanno un nastro stretto solcato (5.145). Tra i motivi decorativi compare quello composto da unghiate impresse a crudo, poste al di sotto di due linee incise sempre a crudo (5.149). Con il IX secolo d.c. si assiste ad una netta riduzione del repertorio morfologico dei prodotti grossolani, fenomeno parallelo a quello già esposto per le acrome depurate. Tra le forme aperte compaiono ora solo catinicoperchio, a volte corredati di una presa apicale a nastro (5.4), casseruole con bordo piatto (5.28) e testi con bordo appuntito ( ), arrotondato (5.18, 23) e fatti a mano (5.129). È attestato anche il piatto coperchio con orlo estroflesso (5.1), che però probabilmente è residuo. Tra le forme chiuse sono documentate le olle con orlo estroflesso e sagomato (5.66, 69), ripiegato all esterno (5.85), estroflesso ed appuntito (5.96), e con bordo indistinto ( ). I fondi possono essere piatti ed indistinti, con pareti concave (5.133), verticali ( ), filettate (5.136), o distinti dal corpo (5.139), mentre le anse continuano ad essere a nastro stretto solcato (5.145). Il passaggio ai secoli centrali del medioevo (X-XII secolo d.c.) segna la definizione del corredo da cucina tipicamente medievale fatto esclusivamente di testi ed olle. Tra i primi sono attestati i tipi con bordo superiormente piatto ( ), mentre tra le olle compaiono quelle con orlo estroflesso e sagomato (5.66), molto estroflesso, ingrossato e arrotondato (5.76), ed estroflesso ed appuntito (5.97). I fondi sono piatti ed indistinti, con pareti concave (5.133), o distinti (fondo piatto e distinto, con pareti estroflesse, molto spesse); le anse continuano ad essere a nastro stretto solcato (5.145). Per il XIII secolo d.c. la limitata quantità di stratigrafie scavate non permette di formulare conclusioni sul panorama ceramico che circolava in città. Tra le forme attestate compaiono comunque le casseruole con orlo introflesso e bordo piatto ( ), mentre tra i motivi decorativi è attestato quello composto da due fasci di linee sinusoidali irregolari sovrapposte (5.148). 3.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE I rinvenimenti fatti nelle città dell Etruria centrosettentrionale indagate archeologicamente mostrano per il IV-VI secolo d.c. un corredo di ceramica 112

51 grossolana da cucina composto da olle ovoidi con labbro svasato, fornito di risega, o modanato a becco di civetta, bacini emisferici a labbro rientrante, tegami, pentole e coperchi 24. Il panorama delle forme inizia a ridursi tra il VII e l VIII secolo d.c., quando nei contesti di Pistoia e Pisa sono documentate olle globulari a fondo piano, breve collo svasato ed orlo sagomato esternamente, provvisto di appoggio interno per il coperchio, coperchi troncoconici con presa cilindrica, grattugie e testi 25. Tra i motivi decorativi compaiono le onde incise a crudo, a volte su registri sovrapposti, o decorazioni a fibre vegetali. Tra IX e X secolo d.c. il campionario delle forme si impoverisce ulteriormente, comprendendo solo testi ed olle, come documentato dagli scavi archeologici realizzati a Pistoia ed a Grosseto 26. In seguito, a partire dall XI secolo d.c., il panorama tecnologico e morfologico torna a migliorare: compaiono i testi, spesso con una X incisa sul fondo, i tegami, le casseruole, le ciotole, le olle globulari, i coperchi e, per ora solo a Pistoia, il braciere ed il paiolo CATALOGO DEI TIPI Piatti-coperchio 5.1 N. inv. 67 Descrizione morfologica: piatto coperchio con orlo estroflesso, a sezione triangolare, superiormente piatto. Produzione: AG1. ø orlo = 25 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6125). HODGES, PATTERSON 1986, p. 21, fig. 6, n. 13; datazione: IX secolo d.c. (San Vincenzo al Volturno, Molise); imita ATL., tav. CV, n. 6, p. 214, tipo Ostia III, prodotta in ceramica africana ad orlo annerito e patina cinerognola, di prima metà III-IV secolo d.c. 5.2 N. inv. 34m Descrizione morfologica: piatto-coperchio con orlo introflesso, ingrossato e arrotondato, distinto esternamente. Produzione: AG3. ø orlo = 14 cm. 24. Per Lucca cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, pp ; per Fiesole cfr. BIANCHI 1990c, p Per Pistoia cfr. VANNINI 1985, Vol. II, 1, pp ; per Pisa cfr. ALESSI et alii 1993, p. 430; BERNAL CASASOLA et alii Cfr. FRANCOVICH, GELICHI 1980, p Per Pistoia cfr. VANNINI 1985, Vol. II, 1, pp ; per Pisa cfr. ALESSI et alii 1993 e BERNAL CASASOLA et alii Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie post-medievali (US 13175). Catini-coperchio 5.3 N. inv. 48 Descrizione morfologica: catino coperchio con presa esterna a listello inclinato verso l alto. Produzione: AG1, AG7. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 6224, 10192). simile in BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 298, tav. III, n. 5; datazione: VII secolo d.c. (Pianura Padana); BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n. 9; datazione: fine VI-inizio VII secolo d.c. (Brescia); GUGLIELMETTI 1996, p. 13, tav. II, n. 21; datazione: VIII-X secolo d.c. (Palazzo Martinengo, Brescia); PANTÒ 1996, p. 104, fig. 10, n. 4; datazione: VI-VII secolo d.c. (castrum di Belmonte, Piemonte); simile in STAFFA, ODOARDI 1996, p. 204, fig. 31, n. 95; datazione: X-XI secolo d.c. (Abruzzo). 5.4 N. inv. 17 Descrizione morfologica: catino-coperchio con presa apicale a nastro. Produzione: AG4. (1) e lento (1). ø orlo. = non id. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6204). GUGLIELMETTI 1996, p. 13, tav. II, n. 20; datazione: VIII-X secolo d.c. (Palazzo Martinengo, Brescia). Coperchi Coperchi con presa a disco 5.5 N. inv. 247, 459 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con presa a disco. Produzione: AG1, AG2, AG4, AG7. (20) e a mano (1) ø orlo = 4, 5, 16 cm. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 3118, 4148, 4223, 6228, 10199, 13213, 13351, 39028, 39033, 39034). FULFORD, PEACOCK 1984, p. 196, fig. 75, n. 4; datazione: /550 d.c. (Cartagine); BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 298, tav. III, n. 4, 6; datazione: VII secolo d.c. (Pianura Padana); SAGUÌ, RICCI, ROMEI 1997, p. 41, fig. 4, n. 4; datazione: VII secolo d.c. (Crypta Balbi, Roma); BIANCHI, GARGIANI 1990a, p. 237 e 394, n. 64; datazione: I-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze); DYSON 1976, fig. 67, n. FC29-30; datazione: fine IVinizio V secolo d.c. (Cosa, Grosseto); VANNINI 1985, Vol. II, 2, p. 406, n. 2295; datazione: VII-XI secolo d.c. (Pistoia); PAROLI, SAGUÌ 1991, p. 143, n. 24, 25 e 26;. datazio- 113

52 ne: generico tardoantico (Arezzo); RICCI 1998, p. 361, fig. 5, n. 4; datazione: VII secolo d.c. (Roma); STAFFA 1998, p. 442, fig. 2, n. 1-4, datazione: V-metà VI secolo; p. 472, fig. 21, n. 74, datazione: seconda metà VI-inizi VII secolo d.c.; p. 464, fig. 17, n. 56, datazione: metà VI-VII-VIII secolo (Abruzzo); BRECCIAROLI TABORELLI 1998, p. 571, n. 7-8: datazione: fine V-prima metà VI secolo d.c. (Valsesia, Piemonte); PANTÒ 1996, pp. 108, fig. 12, n. 8; datazione: seconda metà VI secolo d.c. (Cureggio, Novara); p. 110, fig. 13, n. 7-8; datazione: metà VI-VII secolo d.c. (Isola di S. Giulio d Orta, NO); VALENTI 1995, p. 134, tav. LXX; datazione: III-VII secolo d.c. (Chianti senese). 5.6 N. inv. 428 Descrizione morfologica: fornetto-coperchio troncoconico, con presa a disco e orlo rientrante, ingrossato ed arrotondato. Produzione: AG1. (1) e a mano (1). ø orlo. = 34 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13310). Coperchi con orlo introflesso 5.7 N. inv. 102m Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo ingrossato e pareti di fine spessore. Produzione: AG1. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39034). BIANCHI, GARGIANI 1990a, pp. 236 e 393, n. 59; datazione: seconda metà IV secolo d.c. (Fiesole, Firenze). 5.8 N. inv. 93m Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo indistinto. Produzione: AG13. ø orlo = 32 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39015). BIANCHI, GARGIANI 1990a, pp. 236 e 393, n. 54; datazione: fine I-inizio V secolo d.c. (Fiesole, Firenze). 5.9 N. inv. 196 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo ingrossato a sezione triangolare. Produzione: AG1, AG2, AG4, AG8. ø orlo = 14, 16 (2), 22 (2) cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 10007, 10094, 13262, 39034). PAROLI, SAGUÌ 1991, p. 143, n. 21; datazione: generico tardoantico (Arezzo) N. inv. 206 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo leggermente ingrossato e piatto. Produzione: AG1, AG4. ø orlo = 13, 16 (2), 18, 20, 24 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4223, 6225, 10094, 10194, 13269) N. inv. 283 Descrizione morfologica: coperchio con orlo introflesso e piatto. Produzione: AG1, AG3, AG4. (5) e lento (1). ø orlo =10 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-VIII secolo d.c. (US 4138, 4231, 10007, 10157, 10179, 10187). Coperchi con orlo indistinto 5.12 N. inv. 287 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo indistinto e bordo verticale. Produzione: AG1, AG8. ø orlo = 16, 18, 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII d.c. (US 3118, 10167, 13175, 13380, ). Coperchi con bordo piatto 5.13 N. inv. 110m Descrizione morfologica: coperchio emisferico con orlo indistinto e piatto. Produzione: AG6. ø orlo = 24 cm ) N. inv. 100m Descrizione morfologica: coperchio troncoconico con orlo ingrossato e piatto. Produzione: AG8. ø orlo = 13 cm ) N. inv. 384 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo a tesa orizzontale. Produzione: AG1. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13269, 13363). Coperchi con orlo sagomato 5.16 N. inv. 12N Descrizione morfologica: coperchio con orlo increspato. Produzione: AG5. 114

53 ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US ) N. inv. 446 Descrizione morfologica: coperchio troncoconico, con orlo sagomato. Produzione: AG5. Tecnica di lavorazione: a mano. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13301). Tegami 5.18 N. inv. 8m Descrizione morfologica: tegame con orlo introflesso, ingrossato e inferiormente distinto. Produzione: AG1. ø orlo = 28 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029) N. inv. 345 Descrizione morfologica: tegame con orlo a tesa orizzontale, decorato con linea sinusoidale incisa. Produzione: AG1. ø orlo = 26 cm. 3059) N. inv. 426 Descrizione morfologica: tegame con orlo a tesa breve e orizzontale. Produzione: AG1. ø orlo = 25 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13342). Casseruole Casseruole con orlo estroflesso 5.21 N. inv. 255 Descrizione morfologica: casseruola con corpo emisferico e orlo ingrossato esternamente a formare quasi un breve listello. Produzione: AG1, AG7. ø orlo = 12 (2), 15, 16, 18, 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4190, 4211, 6228, 10192) N. inv Descrizione morfologica: casseruola con corpo emisferico e orlo ingrossato ed estroflesso. Produzione: AG5. ø orlo = 23 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13729) N. inv. 5 Descrizione morfologica: casseruola con orlo estroflesso e arrotondato. Produzione: AG5. ø orlo = 16 cm. 6165) N. inv. 111m Descrizione morfologica: piccola casseruola troncoconica con orlo estroflesso e bordo indistinto. Produzione: AG2. Tecnica di lavorazione: a mano. ø orlo = 14 cm ) N. inv. 207 Descrizione morfologica: casseruola con orlo estroflesso, caratterizzato da un insellatura interna per il coperchio. Produzione: AG1. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10094). imita ATL., tav. CIX, n. 2-3, p. 223, marmitta tipo Ostia III, fig. 331, prodotta in ceramica a patina cinerognola o bianco-grigiastra, con politure a strisce o a bande, o con vernice tipo A 2 o C 2 ; datazione dell originale: I-III d.c. Casseruole con bordo piatto 5.26 N. inv Descrizione morfologica: casseruola con corpo emisferico e bordo piatto. Produzione: AG6. ø orlo = 15 cm ) N. inv Descrizione morfologica: casseruola con orlo verticale e bordo piatto. Produzione: AG6. ø orlo = 16 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (10540) N. inv. 38 Descrizione morfologica: casseruola con orlo indistinto e bordo superiormente piatto. Sulla superficie esterna della parete sono presenti due linee incise e parallele. Produzione: AG1. ø orlo = 14 cm. Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6033). 115

54 Casseruole con orlo introflesso 5.29 N. inv. 90m Descrizione morfologica: scodella con orlo introflesso e assottigliato. Produzione: AG15. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39028). imita la forma Hayes 49 in ATL., p. 61; datazione dell originale in sigillata africana A 2, C 2 ed E: III secolo d.c.; imita la forma Ostia I, fig. 15 in ATL., p. 215, tav. CVI, n. 3; datazione: prima metà II-inizio V secolo d.c N. inv. 418 Descrizione morfologica: casseruola con orlo introflesso ed appuntito. Produzione: AG1. ø orlo = 14, 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4226, 13262). imita la forma Hayes 61 in HAYES 1972, pp ; datazione dell originale in sigillata africana D 1 e D 2 : d.c N. inv. 80 Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossato ed introflesso. Produzione: AG1. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6251). imita la forma Hayes 61 in HAYES 1972, pp ; datazione dell originale in sigillata africana D 1 e D 2 : d.c N. inv Descrizione morfologica casseruola con orlo introflesso e bordo arrotondato. Produzione: AG15. ø orlo = 20 cm ) N. inv. 5N Descrizione morfologica: casseruola o ciotola con orlo assottigliato ed indistinto. Produzione: AG1. ø orlo = 16 cm ) N. inv. 393 Descrizione morfologica: casseruola con orlo introflesso e arrotondato. Produzione: AG1. ø orlo = 20 cm ). Casseruole con orlo introflesso e bordo piatto 5.35 N. inv. 372 Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossato internamente e superiormente piatto. Produzione: AG1. ø orlo = 24 cm ) N. inv. 373 Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossato internamente e superiormente bifido. Produzione: AG1, AG7. ø orlo = 30 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13297, 13363, 13385) N. inv. R2 Descrizione morfologica: casseruola con orlo introflesso, con pareti esternamente filettate. Produzione: AG1. ø orlo = 28 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 4127). RICCI 1998, p. 353, n. 10; datazione: VI-VII secolo d.c. (Roma) N. inv. R1 Descrizione morfologica: casseruola con orlo ingrossato, introflesso e superiormente piatto, decorato da una linea sinusoidale incisa. Un doppio motivo composto da quattro linee sinusoidali incise compare anche sulla superficie esterna delle pareti, poco al di sotto del bordo. Produzione: AG1. ø orlo = 28 cm. Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 4120). PAROLI, SAGUÌ 1991, p. 142, n. 4; datazione: generico tardoantico (Arezzo). Recipienti ad orlo decorato 5.39 N. inv. 16m Descrizione morfologica: grande recipiente con orlo estroflesso, caratterizzato da un andamento increspato. Produzione: AG1. ø orlo = 34 cm. 116

55 Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033). FULFORD, PEACOCK 1984, p. 168, fig. 60, n. 3.4 e 4; datazione: 400/25-475/500 d.c.; ID., p. 170, fig. 62, n. 16; datazione: d.c. (Cartagine) N. inv. 108 Descrizione morfologica: grande recipiente aperto, con bordo ingrossato e decorato con una serie di unghiate disposte su quattro registri paralleli, intervallati da quattro solcature longitudinali. Produzione: AG1. ø orlo = 34 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI- inizio VII secolo d.c. (US 4226, 3059). Mortai 5.41 N. inv. 106 Descrizione morfologica: mortaio con orlo a tesa pendente e arrotondata, decorata con una serie di motivi impressi. Produzione: AG10. ø orlo = 31 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 10051) N. inv. 344 Descrizione morfologica: mortaio con orlo a tesa orizzontale ed appuntita. Produzione: AG1. ø orlo = 29 cm. 3059) N. inv. 64 Descrizione morfologica: mortaio con orlo ingrossato ed introflesso, e corpo troncoconico. Produzione: AG6. ø orlo = 28 cm. 6244). OLCESE 1998, pp. 179 e 426, tav. CII, n. 4; datazione: seconda metà IV-inizi VII secolo d.c. (Lombardia). Vasi a listello 5.44 N. inv. 441 Descrizione morfologica: vaso con breve listello orizzontale, dotato di versatoio e corpo troncoconico. Produzione: AG1. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13340). Olle Olle con orlo a fascia, caratterizzato da una profonda insellatura per l alloggiamento del coperchio 5.45 N. inv. 440 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a fascia verticale e bordo ingrossato esternamente. Produzione: AG1, AG4, AG6, AG8. ø orlo = 12, 14, 16 (4), 18 (2), 19, 20 (4), 21, 22 (2), 24 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 3088, 3118, 4148, 4211, 6235, 6243, 10036, 10057, 10118, 10163, 10168, 10169, 13231, 13262, 13332, 13379, 13382, 13407, 39029) N. inv. 4m Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a fascia piegata leggermente verso l esterno e bordo superiormente piatto. Produzione: AG1. ø orlo = 18 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029). VALENTI 1995, p. 136, tav. LVI, n. 1; datazione: VI- VII secolo d.c. (Chianti senese) N. inv. 13m Descrizione morfologica: olla con orlo introflesso e bordo piatto, inclinato verso l interno. Produzione: AG1. ø orlo = 22 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033). PAROLI, SAGUÍ 1991, p. 142, n. 13; datazione: generico tardoantico (Arezzo); simile in VALENTI 1995, p. 138, tav. LVIII, n. 2; datazione: fine VI-inizi VII secolo d.c. (Chianti senese) N. inv. 1m Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, a fascia verticale e bordo superiormente piatto; corpo globulare. Produzione: AG1, AG5, AG8. ø orlo = 26 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029) N. inv. 86m Descrizione morfologica: olla con orlo a fascia e bordo ingrossato e superiormente piatto. Produzione: AG8. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. 117

56 5.50 N. inv. 436 Descrizione morfologica: olla con orlo ad alta fascia verticale, definita alla base da un brevissimo listello; bordo superiormente piatto. Produzione: AG1, AG8. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3118, 10043, 10095, 13311) N. inv. 101 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a fascia piegata leggermente verso l esterno e bordo superiormente piatto. Produzione: AG1, AG8. ø orlo = 19 (2), 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4226, 6162, 13409). Olle con orlo sagomato con listello esterno 5.52 N. inv. 458 Descrizione morfologica: olla con orlo a fascia verticale, pendula, con bordo superiormente piatto. Produzione: AG1, AG4, AG8. (20) e a mano (1). ø orlo = 12, 14 (4), 15, 16 (4), 18 (2), 19, 20 (2), 22, 25 cm. 3118, 4194, 4212, 6165, 10057, 10145, 10163, 10180, 10188, 13325, 13366, 13378, 13380, 13385, 13407, 13409). VALENTI 1991, p , tav. 1, n. 1; datazione: fine V-inizi VI secolo d.c. (territorio senese); DYSON 1976, p. 175, fig. 65, n. FC19; datazione: fine IV-inizio V secolo d.c. (Cosa, Grosseto) N. inv. 469 Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzato da un breve listello orizzontale, con bordo superiormente piatto. Produzione: AG1, AG4, AG8. ø orlo = 14 (2), 16 (2), 17, 18 (2), 20 (5), 22 cm. 3118, 6033, 6159, 6224, 6228, 6235, 10052, 10192, 13297, 13373, 13385, 13409). FENTRESS et alii 1991, p. 219, fig. 18, n. 13b; datazione: V-VI secolo d.c. (Cosa, Grosseto); VALENTI 1995, p. 134, tav. LIV, n. 5; datazione: VI secolo d.c. (Chianti senese) N. inv. 427 Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzato da un listello orizzontale appena accennato, con bordo superiormente arrotondato. Produzione: AG1. ø orlo = 15, 16 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 10189, 13342) N. inv. 349 Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzato da un listello pendulo appena accennato, con bordo superiormente arrotondato. Produzione: AG1. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 10189, 13342) N. inv. 456 Descrizione morfologica: olla con orlo caratterizzato da un listello pendulo, con bordo ingrossato ed introflesso. Produzione: AG1. ø orlo = 18 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13366). Olle con orlo molto estroflesso 5.57 N. inv. 89m Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, ingrossato e superiormente piatto. Produzione: AG1. ø orlo = 24 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39028). Simile in BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n. 6; datazione: fine VI-inizio VII secolo d.c. (Brescia) N. inv Descrizione morfologica: olla con orlo introflesso e bordo arrotondato. Produzione: AG8. ø orlo = 24 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13419) N. inv. 449 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, superiormente piatto. Produzione: AG1. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10057). Olle con orlo appena distinto da una piccola carenatura esterna 5.60 N. inv. 6m Descrizione morfologica: olla con orlo breve, con insellatura per il coperchio appena accennata e corpo piriforme. Produzione: AG1. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029) 118

57 BRECCIAROLI TABORELLI 1998, p. 573, fig. 3, n. 14; datazione: fine V-prima metà VI secolo d.c. (Valsesia-Piemonte) N. inv. 216 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, leggermente introflesso, con insellatura per il coperchio appena accennata e corpo piriforme Produzione: AG1, AG8, AG15 ø orlo = 14 (4), 18 (2), 29 cm Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 4148, 10124, 10160, 10172, 13363, 18676, 39033) VALENTI 1995, p. 138, tav. LVIII, n. 14; datazione: metà VI-inizi VII secolo d.c. (Chianti senese) N. inv. 135 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, leggermente introflesso e superiormente piatto, con insellatura per il coperchio appena accennata e corpo piriforme Produzione: AG1, AG8 ø orlo = 20 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4211) Olle con orlo estroflesso e sagomato 5.63 N. inv. 20m Descrizione morfologica: olla con orlo molto estroflesso e bordo squadrato, con insellatura interna per il coperchio e corpo piriforme Produzione: AG15 ø orlo = 20 cm Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) BIANCHI, VITI 1990, pp. 231 e 390, n. 26; datazione: IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze) N. inv. 209 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, bordo superiormente arrotondato, con insellatura per il coperchio appena accennata e corpo piriforme Produzione: AG1, AG5, AG8 ø orlo = 14, 29 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13409, 10094, 13324) 5.65 N. inv. 6N Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bordo ingrossato, esternamente verticale e superiormente piatto Produzione: AG8 ø orlo = 18 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13387) 5.66 N. inv. 439 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bordo a sezione trapezoidale Produzione: AG1, AG6 ø orlo = 12, 20 cm Posizione stratigrafica: IX-XII secolo d.c. (US 6033, 13247) Olle con orlo estroflesso ed ingrossato 5.67 N. inv. 244 Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato e carenato inferiormente Produzione: AG1, AG3 ø orlo = 20, 22 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 10199, 10167, 13380, 10116) ARTHUR, PATTERSON 1994, p. 434, fig. 11, n. 3; datazione: IX secolo d.c. (San Vincenzo al Volturno, Molise) N. inv. 369 Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato, carenato inferiormente ed esternamente verticale Produzione: AG1, AG4, AG8 ø orlo = 11, 14, 15, 16 (2), 17, 18 (2), 19 (2), 22, 23, 24 (2) cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4231, 6228, 10178, 13380, 13385, 13407, 6225, 13305, 13387, 6157, 13261) SAGUÍ, RICCI, ROMEI 1997, p. 41, fig. 4, n. 5; datazione: VII secolo d.c. (Roma) simile in RICCI 1998, p. 354, n. 3; datazione: VII secolo d.c. (Roma) 5.69 N. inv. 54 Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato e carenato inferiormente, con insellatura interna pronunciata Produzione: AG1 ø orlo = 10, 20, 22 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.c. (US 5151, 6244, 10043) Olle con orlo estroflesso e superiormente appuntito 5.70 N. inv. 443 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ed ingrossato, con insellatura interna appena accennata e collo distinto Produzione: AG1, AG5, AG8 ø orlo = 14 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4155, 4232, 13316) 5.71 N. inv. 222 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ed ingrossato, con insellatura interna appena accennata ed alto collo 119

58 Produzione: AG1, AG2, AG4, AG5, AG6, AG8 ø orlo = 16 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-VIII secolo d.c. (US 3025, 4211, 4231, 4232, 6247, 3059, 3118, 10044, 10170, 13297, 13363) CANTINI 2003a, tav. 10, n. I.7.19, p. 93: datazione: metà VII-seconda metà VIII secolo d.c. (Montarrenti, Siena). Olle con orlo molto estroflesso, ingrossato e arrotondato 5.72 N. inv. 19m Descrizione morfologica: olla con orlo molto estroflesso ed ingrossato, con collo distinto Produzione: AG15 ø orlo = 16 cm Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) 5.73 N. inv. 87m Descrizione morfologica: olla con pareti di fine spessore ed orlo a tesa orizzontale Produzione: AG8 ø orlo = 16 cm Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39028) 5.74 N. inv. 13N Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bordo arrotondato Produzione: AG5 ø orlo = 18 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 89179) 5.75 N. inv. 3N Descrizione morfologica: olla con orlo molto estroflesso ed ingrossato Produzione: AG5 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13363) Simile in PAROLI, SAGUÍ 1991, p. 142, n. 8; datazione: generico tardoantico (Arezzo) N. inv. 466 Descrizione morfologica: olla con orlo molto estroflesso e bordo arrotondato Produzione: AG1 ø orlo = 16, 24 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13232, 13213) CANTINI 2003a, tav. 12, n. I.7.42, p. 97: datazione: seconda metà VIII-IX secolo d.c. (Montarrenti, Siena); BLAKE 1977, n. 1029/3, p. 649 (tav. 337, n. 16); datazione: generico periodo romano-alto medievale (Luni). Olle con orlo estroflesso e bordo arrotondato 5.77 N. inv. 268 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estroflesso, arrotondato e distinto dalla spalla Produzione: AG1, AG4, AG8 ø orlo = 12, 14, 18, 19 cm Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 10094, 10119) GUIGGI, SPINESI 1993, p. 430, n. 5; VIII-metà XIII secolo d.c. (Pisa) N. inv. 169 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estroflesso, arrotondato e assottigliato Produzione: AG1, AG3, AG4, AG6, AG8 ø orlo = 12 (2), 13, 14 (2), 16 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3104, 3118, 4196, 4231, 13281) 5.79 N. inv. 102 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estroflesso, arrotondato e superiormente piatto Produzione: AG1 ø orlo = 20 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4226) 5.80 N. inv. 278 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, estroflesso ed ingrossato, con bordo arrotondato Produzione: AG1, AG4 ø orlo = 12 (2), 14, 16 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 4212, 6204, 13305, 13382) Olle con orlo ripiegato all esterno 5.81 N. inv. 15m Descrizione morfologica: grande olla con orlo ripiegato all esterno, distinto inferiormente da una solcatura. Produzione: AG1 ø orlo = 34 cm Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) RATTI 1977, p. 209, gruppo 39, n. CM 3281; datazione: seconda metà IV secolo d.c N. inv Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, quasi ad arpione Produzione: AG3 ø orlo = 12 cm 120

59 13663) 5.83 N. inv. 433 Descrizione morfologica: olla con orlo ingrossato, ripiegato all esterno, e bordo a sezione triangolare Produzione: AG1 ø orlo = 20 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13378) 5.84 N. inv. 190 Descrizione morfologica: olla con orlo breve, ripiegato all esterno Produzione: AG5, AG7 ø orlo = 12 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 10050, 10179) 5.85 N. inv. 379 Descrizione morfologica: olla con orlo ripiegato all esterno con bordo ingrossato, superiormente piatto Produzione: AG4 ø orlo = 26 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 13281) 5.86 N. inv. 385 Descrizione morfologica: olla con collo stretto, orlo ripiegato all esterno e bordo arrotondato Produzione: AG1 ø orlo = 10 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13269) Olle con bordo appuntito a sezione triangolare, distinto inferiormente 5.87 N. inv. 145 Descrizione morfologica: olla con bordo appuntito, appena distinto inferiormente Produzione: AG1, AG5, AG6 ø orlo = 16, 18, 31 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4198, 4232, 13261) 5.88 N. inv. 58 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bordo appuntito, distinto inferiormente Produzione: AG2 ø orlo = 14 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6225) SIENA et alii 1998, p. 700, fig. 30, n. 5: datazione: VI-VII secolo d.c. (Val Pescara, Abruzzo) N. inv. 197 Descrizione morfologica: grande olla con orlo estroflesso e bordo appuntito, distinto inferiormente e impostato su un alto collo Produzione: AG4, AG8 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10044, 10094) Olle con orlo estroflesso ed appuntito 5.90 N. inv. 402 Descrizione morfologica: piccola olla con orlo ripiegato all esterno e bordo a sezione trapezoidale Produzione: AG1, AG4 ø orlo = 8, 20 cm Posizione stratigrafica: residuo in strati di fine V-metà VI secolo d.c. (US 13312, 39029) ROSSIGNANI 1973, p. 423, n. 10, C176; datazione: I- II d.c N. inv. 18m Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a breve tesa orizzontale. Corpo globulare Produzione: AG3 ø orlo = 14 cm Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) BROGIOLO, GELICHI 1998b, p. 219, fig. 4, n. 2.; datazione: fine VI-inizio VII secolo d.c. (Brescia) N. inv. 215 Descrizione morfologica: grande olla con orlo estroflesso ad arpione e bordo appuntito Produzione: AG1, AG4, AG5, AG8 ø orlo = 11, 17, 18, 21, 22 (2) cm Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 10094, 10172, 39033) simile in VALENTI 1991, p. 744, tav. 4, n. 4; metà V secolo d.c. (senese) N. inv. 375 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bordo a sezione trapezoidale Produzione: AG1, AG3, AG5, AG8 ø orlo = 12, 16, 18 (3), 19, 20 (2), 24, 26 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4211, 6162, 10195, 13213, 13363, 13378, 13385, 13389, 13407, 13409) 5.94 N. inv. 212 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ad arpione, con insellatura interna per il coperchio Produzione: AG1 ø orlo = 10, 16, 19, 21, 24 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 10007, 10163, 10188, 10189) 121

60 5.95 N. inv. 197 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ad arpione e bordo ingrossato ed arrotondato Produzione: AG4, AG8 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10044, 10094) 5.96 N. inv. 43 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ad arpione e bordo arrotondato Produzione: AG6 ø orlo = 24 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6033) 5.97 N. inv. 442 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ad arpione Produzione: AG1 ø orlo = 16 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13236) Olle con orlo a tesa inclinata 5.98 N. inv. 231 Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa inclinata e bordo a sezione triangolare Produzione: AG1, AG4, AG5, AG8 ø orlo = 14, 16, 20 (3), 24 (2), 26 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4212, 4223, 4226, 6114, 6146, 13342, 73158) 5.99 N. inv. 119 Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa inclinata e bordo indistinto Produzione: AG1, AG8, AG13 ø orlo = 14, 26 (2) cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 4223) BIANCHI, VITI 1990, p. 229 e 388, n. 17; datazione: II-inizio V secolo d.c. (Fiesole, Firenze). STAFFA 1998, p. 443, fig. 3, n. 13f; datazione: V-metà VI secolo d.c. (Abruzzo) N. inv. 354 Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa inclinata Produzione: AG1 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 3122) Olle con bordo indistinto N. inv. 174 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso ed indistinto, con bordo a sezione triangolare ed alto collo Produzione: AG1, AG3, AG4, AG6 ø orlo = 8, 18, 20 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6132, 10095, 10179, 13261, 13305) N. inv. 23 Descrizione morfologica: olla con orlo poco estroflesso ed indistinto Produzione: AG1, AG8 (2) e a mano (1) ø orlo = 16 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.c. (US 6204, 10043) N. inv. 381 Descrizione morfologica: olla con orlo poco estroflesso e bordo a sezione triangolare Produzione: AG4 ø orlo = 16 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 13289) Olle con orlo estroflesso e bordo superiormente piatto N. inv. 177 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, ingrossato ed indistinto Produzione: AG1, AG7 ø orlo = 14, 18 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4231, 10050, 10057) N. inv. 410 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a breve tesa orizzontale Produzione: AG1, AG4 ø orlo = 18, 16 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13344, 13382) N. inv. 50 Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso a breve tesa orizzontale, con pareti molto spesse Produzione: AG3 (1) e lento (1) ø orlo = 13 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6224) Olle con orlo a tesa orizzontale N. inv. 416 Descrizione morfologica: olla con breve orlo a tesa orizzontale, distinta internamente, con collo a profilo concavo Produzione: AG1, AG2, AG4, AG5 (8) e lento (1) ø orlo = 12, 14 (2), 16, 18 (2), 20 (2) cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 4212, 4231, 6235, 6244, 10044, 13302) 122

61 5.108 N. inv. 132 Descrizione morfologica: olla con orlo a tesa orizzontale molto pronunciata Produzione: AG1 ø orlo = 28 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4232) BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 294, tav. 1, n. 7; datazione: IV-VI secolo d.c. (pianura padana); RATTI 1977, p. 206, gruppo 30, n. CM 3790/1; datazione: III-V secolo d.c. (Luni). Olle ansate N. inv. 238 Descrizione morfologica: olla con orlo leggermente estroflesso e bordo arrotondato, con ansa a nastro stretto, impostata sul bordo Produzione: AG1, AG4 ø orlo = 18 cm Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 10003) MANACORDA et alii 1986, p. 531, tav. XI, n. 11; datazione: X secolo d.c. (Roma). Olle filettate N. inv. 109m Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso e bordo superiormente piatto ed esteriormente appuntito. La superficie esterna delle pareti è filettata Produzione: AG8 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 18690) Olle con orlo quasi verticale N. inv. 208 Descrizione morfologica: olla con orlo quasi verticale e bordo ingrossato, superiormente piatto Produzione: AG8 ø orlo = 10 cm Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 10036) N. inv. 14N Descrizione morfologica: olla con orlo estroflesso, ingrossato, superiormente piatto ed esternamente appuntito Produzione: AG8 ø orlo = 18 cm Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 73138) FRANCOVICH, VALENTI 1997, p. 130, tav. 2, tipo L2; datazione: metà IX-inizio X secolo d.c. (Toscana). Testi Testi con bordo appuntito N. inv. 20 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e appuntito, e fondo distinto Produzione: AG4, AG6, AG7 (5) e lento (1) ø orlo = 12, 20 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4213, 4232, 6204) N. inv. 45 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e assottigliato e fondo indistinto Produzione: AG1, AG6, AG7 ø orlo = 24, 30 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6157, 10199, 13250, 13253, 13344, 18690) N. inv. 406 Descrizione morfologica: testo di piccole dimensioni con pareti spesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e assottigliato, e fondo indistinto Produzione: AG6 ø orlo = 13 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 6165, 13344, 13409) Inv. 377 Descrizione morfologica: testo con pareti estroflesse e basse, bordo arrotondato e fondo indistinto Produzione: AG6 ø orlo = 26 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 13281) N. inv. 18 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse ed estroflesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e assottigliato, e fondo distinto Produzione: AG4 ø orlo = 24 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6204) N. inv. 19 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse e molto estroflesse, orlo indistinto, bordo arrotondato e assottigliato, e fondo distinto Produzione: AG4 ø orlo = 20, 26 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4138, 6204, 6181) Testi con bordo arrotondato N. inv. 394 Descrizione morfologica: testo con basse pareti di grande spessore, bordo indistinto e arrotondato e fondo piatto 123

62 Produzione: AG7, AG8 (1) e a mano (1) ø orlo = 30 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 3118, 13379) N. inv. 359 Descrizione morfologica: testo con pareti di fine spessore, orlo introflesso, bordo arrotondato e fondo distinto Produzione: AG4, AG7 ø orlo = 20, 28 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13355, 13261) N. inv. 378 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse ed estroflesse, bordo indistinto e superiormente piatto, e fondo indistinto Produzione: AG1, AG6 (2) e lento (1). ø orlo = 26 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13281, 18711) N. inv. 34 Descrizione morfologica: testo di piccole dimensioni con pareti spesse ed orlo e fondo indistinti Produzione: AG6 (3) e lento (2). ø orlo = 26, 34 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 3118, 6046, 6114) N. inv. 377 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse ed estroflesse, orlo indistinto e fondo piatto Produzione: AG6 ø orlo = 26 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 13281) N. inv. 334 Descrizione morfologica: testo con pareti fini, orlo ingrossato, bordo arrotondato e fondo indistinto Produzione: AG6 Tecnica di lavorazione: tornio lento ø orlo = 34 cm Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 3108) Testi con bordo superiormente piatto N. inv. 422 Descrizione morfologica: testo con pareti di fine spessore, orlo introflesso e bordo internamente ingrossato ed arrotondato Produzione: AG1 ø orlo = 22, 24 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13262) N. inv. 455 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse, con profilo esterno convesso e bordo indistinto, superiormente piatto Produzione: AG7 ø orlo = 20 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13248) N. inv. 408 Descrizione morfologica: testo con pareti spesse ed estroflesse e bordo indistinto, superiormente piatto. Produzione: AG7 ø orlo = 26 cm Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13252) Testi fatti a mano N. inv. 242 Descrizione morfologica: testo con pareti quasi verticali, orlo indistinto e bordo appuntito Produzione: AG7 Tecnica di lavorazione: a mano ø orlo = non id ) N. inv. 444 Descrizione morfologica: testo con orlo introflesso, bordo arrotondato e fondo molto spesso Produzione: AG1, AG4 Tecnica di lavorazione: a mano ø orlo = 18, 20 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.c. (US 6111, 13316, 13342) Fondi Fondi piatti ed indistinti, con pareti concave N. inv. 85m Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, di piccole dimensioni Produzione: AG8 ø orlo = 25 cm Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39028) N. inv. 257 Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, di piccole dimensioni Produzione: AG1, AG3, AG4, AG5, AG6, AG7 ø orlo = 6, 7 (2), 10 (2), 11 (2), 12 (2), 16 (4) cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 4212, 6152, 6165, 6207, 6257, 10057, 10170, 13262, 13269, 13363, 13407, 73158) N. inv. 2 Descrizione morfologica: fondo piatto, quasi indistinto, con pareti molto spesse Produzione: AG1, AG5 (1) e lento (1). ø orlo = 12, 14 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. 124

63 5.133 N. inv. 166 Descrizione morfologica: fondo piatto, quasi indistinto, con pareti molto spesse Produzione: AG1, AG4 ø orlo = 10 cm Posizione stratigrafica: IX-XII secolo d.c. (US 3104, 4194) Fondi piatti, indistinti e con pareti verticali N. inv. 158 Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, con pareti verticali Produzione: AG8 ø orlo = 25 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-IX secolo d.c N. inv. 164 Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, con pareti quasi verticali Produzione: AG8 ø orlo = 14 cm Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. Fondi con pareti filettate N. inv. 183 Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, con pareti verticali, esternamente filettate Produzione: AG1, 2, 4 ø orlo = 8, 10, 11, 18 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4231, 6033, 10163, 13379) Fondi distinti N. inv. 88m Descrizione morfologica: fondo piatto e distinto, di grande spessore Produzione: AG1 ø orlo = 27 cm Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39028) N. inv Descrizione morfologica: fondo piatto, distinto, con corpo globulare e pareti di fine spessore Produzione: AG16 ø orlo = 5 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13557) N. inv. 114 Descrizione morfologica: fondo piatto e distinto, con pareti estroflesse, molto spesse Produzione: AG1 ø orlo = 5 (2) cm Posizione stratigrafica: IX-XII secolo d.c. (US 6107, 6125) Fondi tagliati a coltello N. inv. 4 Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, tagliato a coltello Produzione: AG1 ø orlo = 11 cm Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13383) Colini N. inv. 94m Descrizione morfologica: fondo di colino con fori realizzati a crudo Produzione: AG7 Tecnica di lavorazione: a mano ø orlo = 11 cm Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39015) BIANCHI, GARGIANI 1990b, pp. 238 e 394, n. 68; I- II secolo d.c. (Fiesole, Firenze). Anse Anse a nastro stretto, solcato N. inv. 246 Descrizione morfologica: ansa a nastro stretto, caratterizzata dalla presenza di due scanalature longitudinali, ravvicinate, che attraversano la faccia superiore. Quest ultima presenta una depressione in corrispondenza della parte centrale Produzione: AG1 Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6235, 10199) N. inv. 30 Descrizione morfologica: ansa a bastoncello a sezione quadrata, caratterizzata da una solcatura centrale Produzione: AG5 6235) N. inv Descrizione morfologica: ansa di piccole dimensioni a nastro stretto con superficie superiore concava Produzione: AG ) N. inv. 189 Descrizione morfologica: ansa di piccole dimensioni, a nastro stretto, con superficie superiore solcata Produzione: AG1, 7, 8 Posizione stratigrafica: prima metà VII-XII secolo d.c. (US 4155, 6033, 10057, 10180, 13261, 13385) Anse a nastro di fine spessore N. inv. 342 Descrizione morfologica: ansa a nastro di fine spessore, caratterizzata da una solcatura centrale Produzione: AG8 125

64 Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 3118) Bolli e decorazioni Acroma grossolana Motivi ad onde N. inv. 17d Descrizione morfologica: motivo composto da due linee sinusoidali incise a crudo Produzione: AG8 Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13409) N. inv. 13d Descrizione morfologica: motivo composto da due fasci di linee sinusoidali irregolari che si sovrappongono Produzione: AG1 Posizione stratigrafica: XIII secolo d.c. (US 10003) Motivi ad unghiate N. inv. 14d Descrizione morfologica: motivo composto da unghiate impresse a crudo, poste al di sotto di due linee incise, sempre a crudo Produzione: AG1 Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10145). Tab (segue)

65 127 Tab. 17 (segue)

66 Tab. 17 (segue) 128

67 Tab. 17 Tab. 18 Tab

68 130 Tab. 20 (segue)

69 Tab. 20 (segue) 131

70 Tab

71 Tab. 21 Tab

72 Tav. 21 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 134

73 Tav. 22 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 135

74 Tav. 23 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 136

75 Tav. 24 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 137

76 Tav. 25 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 138

77 Tav. 26 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 139

78 Tav. 27 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 140

79 Tav. 28 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 141

80 Tav. 29 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 142

81 Tav. 30 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 143

82 Tav. 31 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 144

83 Tav. 32 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 145

84 Tav. 33 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 146

85 Tav. 34 Acroma grossolana: 147 ceramica da cucina.

86 Tav. 35 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 148

87 Tav. 36 Acroma grossolana: ceramica da cucina. 149

88 Tav. 37 Acroma grossolana. 150

89 4. VERNICIATA DI ROSSO (6) 28 La verniciata di rosso è attestata con un totale di 177 frammenti, pari a 130 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne 5 tipi differenti (VR1-5). Se l inizio del VII secolo d.c. può essere considerato il termine oltre il quale i prodotti verniciati devono essere considerati residui 29, l inizio della produzione si deve collocare nel corso del IV secolo d.c., quando compaiono alcuni tipi morfologici che, per il limite cronologico imposto a questa lavoro, non sono qui di seguito illustrati. Nella schedatura dei frammenti sono stati distinti tre tipi di rivestimento: V1: vernice arancio, poco coprente; V2: vernice arancio, coprente, ma porosa ed opaca; V3: vernice spessa, lucida e coprente, di colore prevalentemente arancione, simile a quella che caratterizza i prodotti africani. Associando i diversi tipi di copertura ai vari impasti, all interno di ogni periodo, si è però notato come i primi siano associati abbastanza casualmente ai secondi, cosa che indica che la qualità della vernice dipende forse esclusivamente dalle condizioni di cottura e non può quindi essere ritenuto elemento in grado di caratterizzare le diverse officine. Per quanto riguarda invece il campionario delle forme prodotte tra la fine del V e il VII secolo d.c. si può osservare come esso sia ridotto alle scodelle, ai catini ed alle coppe. 4.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: VR1 Classe: verniciata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: %: 10 Forma: allungata 28. I disegni che compaiono nelle tavole delle forme di questa classe sono stati realizzati dal dott. Stefano Camporeale. 29. Il limite oltre il quale si considerano residui i tipi in verniciata è stabilito in base alla forma in sigillata africana più tarda imitata e in base al periodo in cui anche le attestazioni della classe iniziano a decrescere. Impasto: VR2 Classe: verniciata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: Forma: tubolare. In molti pori compare calcite di neoformazione Impasto: VR3 Classe: verniciata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: VR4 Classe: verniciata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 10 Forma: allungata, con calcite di neoformazione 151

90 Impasto: VR5 Classe: verniciata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosso-marrone Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: VR6 Classe: verniciata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare 4.2 I TIPI MORFOLOGICI Nel periodo II sono attestate esclusivamente scodelle con orlo a tesa (6.1-3) che imitano i tipi Lamboglia 51 e 51A, in sigillata africana, che si datano dal 320 fino al 420 d.c. Tra la seconda metà del VI e l inizio del VII secolo d.c. compaiono la scodella con orlo introflesso ed appuntito (6.5), sempre basata su prototipi africani, e il catino con orlo arrotondato, distinto esternamente da una solcatura (6.13), o con orlo ingrossato, arrotondato ed estroflesso (6.14). Con la prima metà del VII secolo d.c. cambiano le foggie delle scodelle, che diventano caratterizzate da un orlo introflesso ed arrotondato (6.6), da un bordo a sezione triangolare (6.8), oppure ingrossato ed arrotondato (6.10), elaborato sul modello della Hayes 104C, inquadrabile cronologicamente tra il 550 e il 625 d.c. Risulta chiaro quindi che cambiano le forme dell ingobbiata perché cambiano le forme della sigillata africana importata. 4.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Prodotti verniciati di rosso che si ispirano alle forme della sigillata africana, anche molto tarda, sono stati rinvenuti anche in altre città della Toscana. Già nello scavo di Piazza Duomo a Siena era attestato vasellame ricoperto da una vernice rossa uniforme: si trattava di forme chiuse e forme aperte a base piana o distinta, corpo globulare ed orlo estroflesso. Tra queste ultime era presente anche un vaso a listello che imita la H. 91, con doppia rotellatura impressa all interno 30. La classe è documentata anche a Volterra 31, dove questo tipo di prodotto ceramico sembra comparire all inizio del IV secolo d.c., mentre la fine della produzione si colloca nel corso del VI secolo d.c. Il campionario delle forme comprende coppe, scodelle, piatti con orlo a tesa, vasi a listello, piattelli con orlo estroflesso, brocche, bottiglie ed olle. Ricorrono spesso decorazioni a fasci di linee singole ondulate e in impressioni di forma circolare, alternate a solcature orizzontali. Nel repertorio sono poi presenti tipi che imitano la sigillata africana D ed in particolare i piatti H. 59, 58B, le coppe 80A, i vasi a listello 91 e le scodelle 64 e 61. Un probabile centro di produzione di prodotti verniciati, tra la seconda metà del IV e gli inizi del V secolo d.c., è Fiesole, dove è attestata anche la presenza di scarti di fornace 32. Le forme documentate comprendono piatti, coppe, brocche e anforette. Il vasellame è caratterizzato da una vernice rossa opaca, con impasti generalmente depurati, con forme che derivano dalle sigillate africane, da quelle nord-italiche tarde e talvolta dalle narbonensi. Anche a Cosa, tra V e VI secolo d.c., sono attestate forme chiuse con motivi ondulati incisi sulla superficie esterna, che però probabilmente sono prodotti di importazione dall Italia meridionale Si tratta di boccali biconeggianti con base piana e piede distinto, ansa obliqua, spalla sottolineata da un listello orizzontale al di sotto del quale si notano tre fascie decorate a rotella, a linee orizzontali incise a pettine e a festoni penduli incisi (cfr. MILANESE 1991). 31. Cfr. LUPI Cfr. BIANCHI 1990a. 33. Cfr. FENTRESS et alii 1991, pp

91 4.4 CATALOGO DEI TIPI CERAMICA DA MENSA Scodelle Scodelle con orlo a tesa 6.1 N. inv. 710 Descrizione morfologica: scodella a pareti ricurve, con largo orlo a tesa, estroflesso, caratterizzato da decorazioni impresse e da quattro scanalature. Produzione: 3. Vernice: V3. ø orlo = 24,2 cm. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 29033). Riferimento bibliografico imita la forma Lamboglia 51, 51A in ATL., tav. XXXII, n. 10, p. 82; datazione dell originale in sigillata D 1 : /420 d.c. 6.2 N. inv. 689 Descrizione morfologica: scodella a pareti ricurve, con largo orlo a tesa, estroflesso, e rialzato. Produzione: 3. Vernice: V3. ø orlo = 38,4 cm. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39029). imita la forma Lamboglia 51, 51A in ATL., tav. XXXII, n. 12, p. 82; datazione dell originale in sigillata D 1 : /420 d.c. 6.3 N. inv. 512 Descrizione morfologica: scodella a pareti ricurve, con largo orlo a tesa. Produzione: 5. Vernice: V1. ø orlo = 36,4 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 13048). imita la forma Fallico 1971, fig. 30, A149, in ATL., tav. XXXIII, n. 2, p. 82; datazione dell originale in sigillata D 1 : /420 d.c. Scodelle con orlo introflesso 6.4 N. inv. 381 Descrizione morfologica: scodella con orlo introflesso ed appuntito. Produzione: 2. Vernice: V3. ø orlo = 28,8 cm. Posizione stratigrafica: in strati di seconda metà IV-seconda metà V d.c. (US 13318). imita la forma Waagé 1948, tav. IX, n. 831 U, in ATL., tav. XXXIV, n. 4 e 5, p. 83; datazione dell originale in sigillata D 1 e D 2, d.c. 6.5 N. inv. 441 Descrizione morfologica: scodella con orlo introflesso ed appuntito. Produzione: 2, 5, 13. Vernice: V1. ø orlo = 31,8-34 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 3059, 4211, 4226, 6244). imita la forma Waagé 1948, tav. IX, n. 831 U, in ATL., tav. XXXIV, n. 4 e 5, p. 83; datazione dell originale in sigillata D 1 e D 2, d.c. 6.6 N. inv. 268 Descrizione morfologica: scodella con orlo introflesso ed arrotondato. Produzione: 2. Vernice: V2. ø orlo = 12 cm 13380). Scodelle con bordo a sezione triangolare 6.7 N. inv. 62 Descrizione morfologica: scodella a pareti semicircolari ed orlo a sezione triangolare, rivolto verso il basso Produzione: 2, 3. Vernice: V2. ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: seconda metà IV-seconda metà V secolo d.c. (US 10096). Riferimento bibliografico simile alla forma Gallia 1962, p. 152, fig. 8, in ATL. tav. XLV, n. 5, p. 98; datazione dell originale in sigillata D 2 : fine V/inizi VI-terzo venticinquennio del VI secolo. 6.8 N. inv. 428 Descrizione morfologica: scodella a pareti semicircolari ed orlo a sezione triangolare, rivolto verso il basso. Produzione: 2. Vernice: V2. ø orlo = 21 cm. 6243). Riferimento bibliografico imita la forma Gallia 1962, p. 152, fig. 8, in ATL. tav. XLV, n. 5, p. 98; datazione dell originale in sigillata D 2 : fine V/inizi VI-terzo venticinquennio del VI secolo. 6.9 N. inv. 369 Descrizione morfologica: scodella con orlo arrotondato, distinto esternamente. Produzione: 3. Vernice: V2. ø orlo = 24 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13315). imita la forma Hayes 103B, in ATL. tav. XLV, n. 7, p. 99; datazione dell originale in D 2 : d.c. 153

92 Scodelle con bordo ingrossato ed arrotondato 6.10 N. inv. 226 Descrizione morfologica: scodella con orlo arrotondato, poco ingrossato e distinto internamente da una solcatura. Produzione: 13. Vernice: V1. ø orlo = 30,2 cm ). imita la forma Hayes 104C, in ATL., tav. XLIII, n. 1-2, p. 95; datazione dell originale in sigillata D 2 : d.c. Coppe 6.11 N. inv. 420 Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa e bordo rivolto verso l alto. Produzione: 3. Vernice: V2. ø orlo = 15,6 cm 6162). simile alla forma Hayes 78, in ATL. tav. L, n. 5, p. 108; datazione dell originale in sigillata D 2 : d.c.; BIANCHI 1990a, pp. 176 e 369, n. 22; datazione: seconda metà IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze) N. inv. 168 Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa piana. Produzione: 3. Vernice: V1 e 3. ø orlo = 11,8 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di IX secolo d.c. e in strati post-medievali (US 6204, 10000). imita la forma Hayes 78, in ATL. tav. L, n. 5, p. 108; datazione dell originale in sigillata D 2 : d.c.; BIANCHI 1990a, pp. 176 e 368, n. 22; datazione: seconda metà IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze). CERAMICA PER USI VARI Catini 6.13 N. inv. 571 Descrizione morfologica: catino con orlo arrotondato, distinto esternamente da una solcatura. Produzione: 3. Vernice: V1. ø orlo = 25,7 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4223) N. inv. 570 Descrizione morfologica: catino con orlo ingrossato, arrotondato ed estroflesso. Corpo troncoconico. Produzione: 3. Vernice: V1. ø orlo = 29 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4223). 154

93 VERNICIATA Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Ceramica da mensa SCODELLE Scodelle con orlo a tesa n.inv n.inv n.inv Scodelle con orlo introflesso n.inv n.inv n.inv Scodelle con bordo a sezione triangolare n.inv n.inv n.inv Scodelle con bordo ingrossato ed arrotondato n.inv COPPE n.inv n.inv Ceramica per usi vari BACILI n.inv n.inv TOT I tipi 6.4 e 6.7 sono attestati anche nel periodo I (seconda metà IV-seconda metà V secolo d.c.) che non compare nella tabella. Tab. 23 VERNICIATA Tipo PII PIII PIV PV Ceramica da mensa SCODELLE Scodelle con orlo a tesa n.inv ,0 0,0 0,0 0,0 n.inv ,0 0,0 0,0 0, ,0 0,0 0,0 0,0 Scodelle con orlo introflesso n.inv ,0 0,0 0,0 0,0 n.inv ,0 60,0 33,3 0,0 n.inv ,0 0,0 16,7 0,0 Scodelle con bordo a sezione triangolare n.inv ,0 0,0 0,0 50,0 n.inv ,0 0,0 16,7 0,0 n.inv ,0 0,0 0,0 50,0 Scodelle con bordo ingrossato ed arrotondato n.inv ,0 0,0 16,7 0,0 COPPE n.inv ,0 0,0 16,7 0,0 n.inv ,0 0,0 0,0 0,0 Ceramica per usi vari BACILI n.inv ,0 20,0 0,0 0,0 n.inv ,0 20,0 0,0 0,0 TOT Tab

94 Tav. 38 Ceramica verniciata di rosso: ceramica da mensa. 156

95 Tav. 39 Ceramica verniciata di rosso: ceramica da mensa. 157

96 5. INGOBBIATA DI ROSSO (7) 34 L ingobbiata di rosso, che può essere datata dal IV fino alla metà del VII secolo d.c., è attestata con un totale di 3734 frammenti, pari a 225 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne 9 tipi differenti. Nella schedatura di questa classe ceramica sono stati distinti sette tipi di rivestimento: I1: ingobbio arancione, poco coprente, quasi trasparente; I2: ingobbio di colore tendente al rosso, abbastanza spesso e coprente; I3: ingobbio molto cotto, di colore marroneviolaceo; I4: ingobbio di colore marrone; I5: ingobbio poco coprente, tendente al rosso, quasi trasparente, ma steso in maniera omogenea; I6: ingobbio steso con spessori differenti per dare un effetto marmorizzato; I7: ingobbio simile all I3, ma lucido. Come per le verniciate si è notato come i diversi tipi di rivestimenti siano associati abbastanza casualmente ai differenti impasti, cosa che indica che la qualità dell ingobbio dipendeva forse esclusivamente dalle condizioni di cottura. La produzione ingobbiata di rosso presenta un numero ampio di forme, che comprende scodelle, coppe, brocche, bottiglie, vasi a listello, bacili, piattelli e microvasetti. Se si osserva il numero di oggetti prodotti per ciascun tipo morfologico, sembra evidente come le fabbriche dell ingobbiata tendessero a realizzare per lo più quelle forme che mancavano o erano poco presenti tra il vasellame africano che ancora giungeva in Italia tra l epoca tardoantica e l inizio dell altomedioevo. 5.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: IR1 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: 34. I disegni che compaiono nelle tavole delle forme di questa classe sono stati realizzati dal dott. Stefano Camporeale. Colore: rosa. Annotazioni: %: 10 Forma: allungata Impasto: IR 2 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: Forma: tubolare. In molti pori compare calcite di neoformazione Impasto: IR 3 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: IR4 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: 158

97 Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 10 Forma: allungata, con calcite di neoformazione Impasto: IR5 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosso-marrone Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: IR 6 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: presenza di quarzo %: 10 Forma: irregolare Impasto: IR 7 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: prossimità di argille caolinitiche Colore: bianco-crema Annotazioni: %: 10 Forma:irregolari Impasto: IR 8 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: frammenti litici (calcare) Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: presenza di quarzo %: 5 Forma: irregolare Impasto: IR 9 Classe: ingobbiata Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: %: 5 Forma: irregolari. In molti pori è presente calcite di neoformazione 5.2 I TIPI MORFOLOGICI Il vasellame ingobbiato di rosso comprende forme da tavola, da dispensa, da toilette e per la preparazione dei cibi. Tra la fine del V e la metà del VI secolo d.c., per la mensa sono attestate le scodelle con orlo introflesso che imitano la H.61 in sigillata africana ( ), le coppe con orlo a tesa (7.19) e le brocche con bordo a fascia e stretto collo su corpo molto ampio (7.25). 159

98 Tra gli oggetti per la toilette compaiono piccoli piattelli con pareti estroflesse e bordo indistinto e arrotondato (7.57), anche questi imitanti prodotti in sigillata africana. Altra forma che sembra caratteristica di questa produzione è il vaso a listello, che in questo periodo è documentato nella versione con orlo introflesso, applicato a crudo, con listello orizzontale (7.32), il cui prototipo va sempre ricercato nelle produzioni africane. Durante il periodo III il campionario del vasellame da mensa ingobbiato di rosso si fa più articolato morfologicamente. Le scodelle attestate sono con orlo introflesso (7.16), breve, estroflesso ( ) e pendulo (7.17). Le brocche possono avere un orlo estroflesso ed indistinto (7.23), o molto estroflesso (7.26), e in alcuni casi sono decorate con pastiglie in argilla a forma di orecchi (7.29). Anche i vasi a listello presentano ora tutta una serie di varianti, caratterizzate da un orlo introflesso (7.33) e verticale ( ). Iniziano poi ad essere attestati i bacili con bordo ingrossato, introflesso e arrotondato (7.53), o a tesa introflessa (7.54). Con la prima metà del VII secolo d.c. il corredo per la mensa rimane abbastanza ricco di forme. È infatti sempre attestato un buon numero di varianti di scodelle con orlo a tesa orizzontale (7.2-4) o inclinata (7.7-8), mentre tra le coppe continuano ad essere documentate quelle con listello atrofizzato, nella variante con orlo introflesso, bordo arrotondato e carenatura esterna molto accentuata, quasi fosse un listello (7.21). Tra le forme chiuse sono documentate le brocche con orlo modanato (7.28) e le bottiglie con collo cilindrico leggermente svasato (7.30). Sempre in questo periodo si assiste all esplosione delle varianti del vaso a listello. Ne sono stati trovati tipi con orlo ripiegato all esterno (7.31), indistinto ( ), verticale ( ) ed introflesso ( , 38-39), a volte dotato di versatoio (7.37). Continuano poi ad essere attestati i bacili con orlo a tesa introflessa e bordo superiormente appuntito (7.55), a volte ansati (7.56), e i piattelli da toilette (7.58). La seconda metà del VII secolo d.c. segna probabilmente l estinguersi della produzione ingobbiata di rosso, evento che sembra confermato anche dalla scomparsa di alcune forme e tipi. Nelle stratigrafie dell ospedale sono state trovate residue brocche con orlo molto estroflesso (7.27), scodelle, che possono avere orlo a tesa orizzontale (7.3-4), o inclinata (7.9-11), sul modello delle Hayes 107, oppure ad orlo pendulo (7.18), simile a quello della Hayes 103a, e il vaso a listello con orlo ripiegato all esterno (7.31), introflesso (7.40-2), verticale (7.48) o indistinto (7.52). 5.3 CATALOGO DEI TIPI CERAMICA DA MENSA Scodelle Scodelle con orlo a tesa orizzontale 7.1 N. inv. 696 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa breve e corpo carenato poco sotto il bordo. Produzione: 2. Ingobbio: I2. ø orlo = 30,4 cm. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39029). Richiama sia la forma Waagé 1948, tav. IX, n. 858, in ATL., tav. XLVIII, n. 4, p. 102 (datazione dell originale in sigillata D 2 : d.c.), sia la forma Hayes 93B, nn. 19, 21, in ATL., tav. XLVII, n. 2, p. 101 (datazione dell originale in sigillata D 2 : 400/ d.c.) 7.2 N. inv. 399 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa caratterizzato da un insellatura interna. Produzione: 3. Ingobbio: I4. ø orlo = 34,4 cm. 6165). simile imita la forma Hayes 67, in ATL., tav. XXXVII, n. 9, p. 88; datazione dell originale in sigillata D 1 e D 2 : d.c.; BIANCHI 1990a, p. 367, n. 5; datazione: seconda metà IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze). 7.3 N. inv. 198 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa orizzontale, con margine inferiore ispessito; corpo emisferico. Produzione: 4, 5. Ingobbio: I1 e 2. ø orlo = 22,2 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13342, 13409). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c. 7.4 N. inv. 197 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa orizzontale e corpo emisferico. Produzione: 1, 4, 6. Ingobbio: I1, 2, e 5. ø orlo = 24,2-26 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13342, 13347, 13382, 13409). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c. 160

99 7.5 N. inv. 122 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa breve e corpo carenato poco sotto il bordo. Produzione: 2. Ingobbio: I5. ø orlo = 35 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 10000). simile alla forma Stern XIX. Sidi Aich., in ATL. tav. LXVI, n. 20, p. 139; datazione dell originale prodotto nelle fabbriche della Tunisia centrale: d.c. Scodelle con orlo a tesa inclinata 7.6 N. inv. 565 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa estroflessa con profilo interno concavo. Produzione: 2. Ingobbio: I2. ø orlo = 27,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4231). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c. 7.7 N. inv. 432 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa estroflessa ed inclinata verso l interno e bordo esternamente sagomato. Produzione: 2. Ingobbio: I2. ø orlo = 35,2 cm. 6244). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c. 7.8 N. inv. 218 Descrizione morfologica: scodella con orlo a tesa estroflessa ed inclinata verso l interno. Produzione: 5. Ingobbio: I2, 3. ø orlo = 34,6-34,8 cm , 13382, 13385). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c. 7.9 N. inv. 285 Descrizione morfologica: scodella con orlo estroflesso, carenato internamente, e bordo arrotondato. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 35 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13389). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c N. inv. 372 Descrizione morfologica: scodella con orlo estroflesso, carenato internamente, e bordo arrotondato. Produzione: 3. Ingobbio: I6. ø orlo = 34 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13348). simile in BIANCHI 1990a, 1990, p. 173 e 367, n. 8; datazione: fine IV-V d.c. (Fiesole, Firenze); imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c N. inv. 298 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato ed introflesso, e bordo arrotondato. Produzione: 1, 5. Ingobbio: I2. ø orlo = cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13363). imita la forma Hayes 107, in ATL. tav. XLVII, n. 7, p. 102; datazione dell originale in sigillata D 1 : d.c. Scodelle con orlo breve ed estroflesso 7.12 N. inv. 477 Descrizione morfologica: scodella con orlo estroflesso e bordo arrotondato. Produzione: 1, 6. Ingobbio: I2. ø orlo = 35,2-36 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 6204, 13265). la foggia dell orlo richiama il tipo Hayes 100, in ATL. tav. XLVII, n. 13, p. 103; datazione dell originale in sigillata africana D 1/2 : fine VI-inizi VII secolo d.c. Le dimensioni del nostro esemplare sono però maggiori N. inv. 539 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato ed introflesso, e bordo arrotondato. Produzione: 3. Ingobbio: I3. ø orlo = 29,4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizi VII secolo d.c. (US 4231). Scodelle con orlo introflesso 7.14 N. inv. 717 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato ed introflesso e bordo a sezione triangolare. Produzione: 1, 4. Ingobbio: I2 e 3. ø orlo = 24,4-25 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029, 39033). 161

100 imitazione della forma Hayes 61, in ATL., tav. XXIV; datazione dell originale in sigillata africana D 1 e D 2 : d.c N. inv. 694 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato ed introflesso e bordo piatto ed inclinato verso l interno. Produzione: 2, 3, 4. Ingobbio: I2. ø orlo = 22,6-29,8 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029, 39033). BIANCHI 1990a, pp. 174 e 368, n. 11; datazione: seconda metà IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze); imitazione della forma Hayes 61, in ATL., tav. XXIV; datazione dell originale in sigillata africana D 1 e D 2 : d.c N. inv. 283 Descrizione morfologica: scodella con orlo ingrossato ed introflesso e bordo a sezione triangolare, distinto interiormente da una solcatura. Produzione: 1, 2, 3, 4, 5, 9. Ingobbio: I2. ø orlo = 22,3-29,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4232, 13316, 13383, 13389). simile in BIANCHI 1990a, pp. 174 e 368, n. 11; datazione: seconda metà IV- inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze); imitazione della forma Hayes 61, in ATL., tav. XXIV, n. 2, p. 83; datazione dell originale in sigillata africana D 1 e D 2 : d.c. Scodelle con orlo pendulo 7.17 N. inv. 27 Descrizione morfologica: scodella con orlo introflesso, distinto internamente da una solcatura, e bordo arrotondato. Produzione: 1, 5. Ingobbio: I2. ø orlo = cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025, 10195, 13305). imita la forma Lamboglia 53 bis, in ATL., tav. XXXIV, n. 8, p. 83; datazione dell originale in sigillata D 1 e D 2 : d.c N. inv. 350 Descrizione morfologica: scodella con orlo ripiegato all esterno, caratterizzato dalla presenza di due solcature. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 24,3 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13305). imita la forma Hayes 103A, in ATL., tav. XLV, n. 3, p. 98; datazione dell originale in sigillata D 2 : fine V/ inizi VI-terzo venticinquennio del VI secolo d.c. Coppe Coppe con orlo a tesa 7.19 N. inv. 335 Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa orizzontale ed estroflessa e corpo emisferico. Produzione: 1, 2, 3, 4. Ingobbio: I2, I5, I6. ø orlo = 13-15,2 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 13350, 13382, 13387, 39033). BIANCHI 1990a, pp. 175 e 369, n. 21; datazione: seconda fine IV-inizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze). Coppe con listello atrofizzato 7.20 N. inv. 651 Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso, bordo arrotondato e carenatura esterna posta poco sotto il bordo. Produzione: 1, 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 10-16,6 cm. 3059). VALENTI 1991, p. 46, tav. 8, n. 8; datazione: seconda metà V secolo d.c. (territorio senese) N. inv. 297 Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso, bordo arrotondato e carenatura esterna molto accentuata, quasi fosse un listello, posta poco sotto il bordo. Produzione: 1. Ingobbio: I2. ø orlo = 16,9 cm ). simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 8, n. 8; datazione: seconda metà V secolo d.c. (territorio senese) N. inv. 76 Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso, bordo arrotondato e carenatura esterna posta poco sotto il bordo. Produzione: 3. Ingobbio: I5. ø orlo = 18,5 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di XIII secolo d.c. (US 10036). simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 8, n. 8; datazione: seconda metà V secolo d.c. 162

101 Brocche Brocche con orlo estroflesso ed indistinto 7.23 N. inv. 567 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso e bordo appuntito, interiormente distinto da una solcatura. Produzione: 3, 4, 5, 7. Ingobbio: I2, 4. ø orlo = 5-10,4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizi VII secolo d.c. (US 4223). simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 5, n. 2; datazione: metà V secolo d.c. (territorio senese) N. inv Descrizione morfologica: brocca con collo stretto, orlo estroflesso, leggermente ingrossato, e bordo arrotondato. L ansa a nastro si imposta al di sopra dell orlo. Produzione: 1. Ingobbio: I1. ø orlo = 5 cm ). Brocche con orlo molto estroflesso 7.25 N. inv. 679 Descrizione morfologica: brocca con orlo molto estroflesso, bordo a fascia e stretto collo su corpo molto ampio. Produzione: 6. Ingobbio: I5. ø orlo = 7,8 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39029). simile a VALENTI 1991, p. 46, tav. 5, n. 10 (territorio senese) N. inv. 100 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso e bordo indistinto ed arrotondato. Produzione: 1, 5, 6. Ingobbio: I2, I3. ø orlo = 8-15 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizi VII secolo d.c. (US 10095). BIANCHI 1990a, pp. 181 e 370, n. 33; datazione: IVinizi V secolo d.c. (Fiesole, Firenze); Simile in VALENTI 1991, p. 46, tav. 5, n. 9; datazione: fine IV-inizi V secolo d.c. (territorio senese) N. inv. 344 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso e bordo piano e verticale. L ansa, stretta e con scanalatura centrale, si imposta subito al di sotto del bordo. Produzione: 3, 6. Ingobbio: I2, I5. ø orlo = 9,2-20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13335). PALERMO 1990b, pp. 180 e 370, n. 61; datazione: IV-V secolo d.c. Brocche con orlo modanato 7.28 N. inv Descrizione morfologica: brocca con orlo verticale che presenta un breve listello orizzontale. Produzione: 1. Ingobbio: I1. ø orlo = 24 cm ). Brocca con ansa ad orecchie 7.29 N. inv. 541 Descrizione morfologica: brocca con orlo estrofleso ed ansa ad orecchie. Produzione: 2. Ingobbio: I2. ø orlo = 9-13 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4231). Bottiglie 7.30 N. inv Descrizione morfologica: bottiglia con collo cilindrico leggermente svasato, con orlo estroflesso e bordo arrotondato. Produzione: 1. Ingobbio: I2. ø orlo = 6 cm ). CERAMICA PER USI VARI Vasi a listello Vasi a listello con orlo ripiegato all esterno 7.31 N. inv. 193 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso e bordo ripiegato all esterno. Produzione: 3. Ingobbio: I4. ø orlo = 21,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13373, 13409). in generale imita la forma Gentili 1950, fig. 30, n. 8, in ATL., tav. XLIX, n. 12, p. 107; datazione dell originale in sigillata D: d.c. Vasi a listello con orlo introflesso 7.32 N. inv. 697 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso, applicato a crudo. Listello orizzontale. Produzione:

102 Ingobbio: 12. ø orlo = 19,4 cm. Posizione stratigrafica: fine V-metà VI secolo d.c. (US 39033) N. inv. 457 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso e bordo indistinto. Produzione: 2. Ingobbio: I2. ø orlo = 27,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6247, 13763). simile alla forma in acroma depurata edita in STAFFA 1998, fig. 6, n. 18c, p. 447; datazione: V-metà VI secolo d.c N. inv. 213 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso e bordo indistinto. Listello orizzontale. Produzione: 1, 3, 5, 6. Ingobbio: I2, I6. ø orlo = cm. 6152, 6165, 6235, 10043, 10537, 13378, 13382, 13385, 13598). simile in PALERMO 1990b, p. 372, n. 54 (Fiesole, Firenze); imita la forma Hayes 91D, nn , in ATL., tav. XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell originale in sigillata africana: d.c N. inv. 215 Descrizione morfologica: vaso a listello con orlo introflesso e bordo indistinto. Listello orizzontale. Produzione: 3. Ingobbio: I6. ø orlo = 16,4 cm ). imita la forma Hayes 91D, nn , in ATL., tav. XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell originale in sigillata africana: d.c N. inv. 180 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso e bordo piatto ed inclinato internamente. Produzione: 3, 4. Ingobbio: I2, I3. ø orlo = 21,8-23,4 cm , 13409). imita la forma Hayes 91D, nn , in ATL., tav. XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell originale in sigillata africana: d.c N. inv. 179 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso e bordo arrotondato. Produzione: 2, 3, 4, 5, 6. Ingobbio: I1, I2, I5, I6. ø orlo = 21,8-23,4 cm. 3007, 10057, 13342, 13376, 13378, 13380, 13407). imita la forma Hayes 91D, nn , in ATL., tav. XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell originale in sigillata africana: d.c N. inv. 435 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso l alto, con orlo breve ed introflesso e bordo indistinto. Produzione: 1, 4. Ingobbio: I1. ø orlo = 21,2 cm. 6244) N. inv. 436 Descrizione morfologica: vaso a listello orizzontale, con orlo introflesso e bordo ripiegato all interno. Produzione: 2. Ingobbio: I1. ø orlo = non id. 6244) N. inv. 78 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, con orlo introflesso e bordo indistinto. Produzione: 1, 3, 5. Ingobbio: I2, I3. ø orlo = 16-16,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 6235, 10163, 13363) N. inv. 370 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, orlo introflesso e bordo indistinto. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 20,5 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13332) N. inv. 356 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, orlo introflesso e bordo indistinto. Listello inclinato verso il basso. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 16,1 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13302). Vasi a listello con orlo verticale 7.43 N. inv. 388 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, orlo verticale e bordo arrotondato. Produzione: 1, 3, 4, 6. Ingobbio: I1, I2. ø orlo = 20,2-24 cm. 164

103 Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3118, 10057, 10199, 13297). imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav. XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell originale in sigillata: d.c. e oltre N. inv. 43 Descrizione morfologica: vaso con listello breve, inclinato verso il basso, orlo introflesso e bordo arrotondato. Produzione: 1, 4, 5, 9. Ingobbio: I2, I4, I6. ø orlo = 15,6-23,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 4190, 4213, 6033, 6143, 10043, 10160, 10182, 10299, 13382, 13385, 13407). imita la forma Hayes 91D, nn , in ATL. tav. XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell originale in sigillata: d.c N. inv. 266 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, orlo verticale e bordo arrotondato ed estroflesso. Produzione: 1, 3. Ingobbio: I2, I4. ø orlo = 15-24,8 cm. 6244, 13380, 13383). imita la forma Hayes 91D, nn , in ATL. tav. XLIX, n. 7, p. 105; datazione dell originale in sigillata: d.c N. inv. 149 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, con orlo verticale e bordo indistinto, superiormente piatto. Produzione: 4. Ingobbio: I5. ø orlo = 16,8 cm ). imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav. XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell originale in sigillata: d.c N. inv. 427 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, con orlo verticale e bordo arrotondato ed estroflesso. Produzione: 5. Ingobbio: I1. ø orlo = non id ). imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav. XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell originale in sigillata: d.c. e oltre N. inv. 305 Descrizione morfologica: vaso con listello inclinato verso il basso, con orlo appuntito ed estroflesso. Produzione: 5. Ingobbio: I7. ø orlo = 14,5 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati diviii secolo d.c. (US 13363). imita la forma Hayes 91C, nn. 21, 23, in ATL. tav. XLIX, n. 6, p. 105; datazione dell originale in sigillata: d.c. e oltre. Vasi a listello con orlo indistinto 7.49 N. inv. 150 Descrizione morfologica: vaso con listello a sezione triangolare, orlo breve ed introflesso e bordo appuntito. Produzione: 3, 5. Ingobbio: 1, 3, 8. ø orlo = 21-21,3 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 10155, 13376, 13419) N. inv. 71 Descrizione morfologica: vaso con listello breve, inclinato verso il basso, con orlo introflesso e bordo piatto ed inclinato verso l interno. Produzione: 1, 3, 5. Ingobbio: I2, I5. ø orlo = cm. 6235, 13380) N. inv. 60 Descrizione morfologica: vaso con listello breve, inclinato verso il basso, orlo introflesso e bordo arrotondato. Produzione: 4, 5. Ingobbio: I2, I3, I5. ø orlo = 20,4 cm. 6235, 10007, 13379) N. inv. 364 Descrizione morfologica: vaso con listello breve, orlo introflesso e bordo indistinto. Produzione: 1. Ingobbio: I1. ø orlo = 21 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-residuo in strati di VIII secolo d.c. (US 13312). Bacili 7.53 N. inv. 642 Descrizione morfologica: bacile con bordo ingrossato, introflesso ed arrotondato. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 27,4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3025). 165

104 7.54 N. inv. 64 Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa introflessa e bordo arrotondato. Produzione: 1, 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 19,6-23 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 3118, 10199) N. inv. 406 Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa introflessa e bordo superiormente appuntito. Produzione: 1, 3, 4. Ingobbio: I1, I2, I3. ø orlo = 17,4-23 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-prima metà VII secolo d.c. (US 3118, 6165, 10188, 10199, 13312). Bacili ansati 7.56 N. inv Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa introflessa ed ansa a nastro ingrossato e stretto. Produzione: 4. Ingobbio: I1. ø orlo = 26 cm ). CERAMICA PER TOILETTE Piattelli 7.57 N. inv. 280 Descrizione morfologica: piattello con pareti estroflesse e bordo indistinto ed arrotondato. Produzione: 1, 3, 4. Ingobbio: I1, I2, I3, I6. ø orlo = 9-12 cm. Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 4223, 6228, 10158, 10188, 13232, 13297, 13382, 39029, 9034). imita la forma ATL. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine; datazione dell originale in sigillata D 2 : fine V- 580/600 d.c N. inv. 404 Descrizione morfologica: piattello con bordo indistinto. Produzione: 7. Ingobbio: I2. ø orlo = 10,6 cm. 6165). imita la forma Atl. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine; datazione dell originale in sigillata D 2, fine V-580/ 600 d.c N. inv. 393 Descrizione morfologica: piattello con orlo indistinto e bordo appuntito. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 6,6 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati di X-XII secolo d.c. (US 13261). imita Atl. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine; datazione dell originale in sigillata D 2, fine V-580/600 d.c N. inv. 663 Descrizione morfologica: piattello con orlo introflesso e bordo appuntito. Produzione: 6. Ingobbio: I5. ø orlo = 6,6 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 3069). imita Atl. tav. L, nn. 8-9, p. 109, Cartagine; datazione dell originale in sigillata D 2, fine V-580/600 d.c. Microvasetti 7.61 N. inv Descrizione morfologica: microvasetto con orlo estroflesso, bordo arrotondato e corpo campaniforme. Produzione: 9. Ingobbio: I2. ø orlo = 4 cm ). FONDI 7.62 N. inv Descrizione morfologica: fondo piatto, distinto e di fine spessore. Produzione: 1. Ingobbio: I1. ø orlo = 6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13685) N. inv Descrizione morfologica: fondo piatto di grande spessore. Produzione: 3. Ingobbio: I2. ø orlo = 8 cm ). MOTIVI DECORATIVI Bolli 7.64 N. inv Descrizione: bollo circolare impresso, con motivo a raggiera. Produzione: 1. Ingobbio: I1. ø orlo = 16 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII secolo d.c. (US 13751). 166

105 Tab. 25 (segue) 167

106 Tab. 25 (fine) Tab. 26 Tab

107 Tab. 28 (segue) 169

108 Tab. 28 (fine) Tab. 29 Tab

109 Tav. 40 Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica da mensa. 171

110 172 Tav. 41 Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica da mensa.

111 Tav. 42 Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica da mensa. 173

112 174 Tav. 43 Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica per usi vari.

113 Tav. 44 Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica per usi vari. 175

114 Tav. 45 Ceramica imgobbiata di rosso: ceramica per toilette. Tav. 46 Ceramica imgobbiata di rosso: fondi. Tav. 47 Ceramica imgobbiata di rosso:bolli. 176

115 6. COLATURE ROSSE (8) 35 Questa classe, in cui sono stati raggruppati gli oggetti foggiati con impasti depurati, decorati con colature di ingobbio rosso, è attestata con un totale di 1398 frammenti, pari a 536 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne 7 tipi differenti, attestati tra la seconda metà del VI-inizio VII e l VIII secolo d.c. Nella schedatura di questa classe ceramica sono stati poi distinti anche due tipi di ingobbio: C1: ingobbio di colore rosso; C2: ingobbio di colore marrone. Avendo però osservato che entrambi risultano associati indifferentemente ai sette impasti, sembra più probabile attribuire la loro differenza di colore alla variabilità delle condizioni di cottura del vasellame all interno della stessa fornace, piuttosto che a distinte produzioni di singole officine. Per quanto riguarda il repertorio morfologico prodotto, questa classe presenta un ampia varietà di forme, tra le quali compaiono scodelle, coppe, bicchieri, brocche, olle, grandi contenitori, coperchi, vasi a listello, bacili e catini. La produzione di questo tipo di vasellame non sembra suddivisa in officine specializzate ognuna nella realizzazione di singole tipi di oggetti, ma piuttosto in atelier che realizzano tutti l intero campionario di forme caratteristiche di questa classe. 6.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: CR1 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: %: 10 Forma: allungata 35. I disegni che compaiono nelle tavole delle forme di questa classe sono stati realizzati dal dott. Stefano Camporeale. Impasto: CR2 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: Forma: tubolare. In molti pori compare calcite di neoformazione Impasto: CR3 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: CR4 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: marrone chiaro Annotazioni: %: 10 Forma: allungata, con calcite di neoformazione 177

116 Impasto: CR5 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosso-marrone Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: CR6 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: sanidino, mica, frr. litici (ignimbriti) Dimensioni: < 2 mm %: 10 Arrotondamento: basso Area geologica generale: area vulcanica laziale? Colore: bianco-crema Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare Impasto: CR7 Classe: colature Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %: 10 Forma: irregolare 6.2 I TIPI MORFOLOGICI Nel periodo III, tra la seconda metà del VI e l inizio del VII secolo d.c., il vasellame decorato con colature rosse comprende brocche con ansa a nastro (8.10), grandi contenitori con orlo a breve tesa orizzontale ed estroflessa, con motivo ad onde inciso a crudo sulla superficie esterna della parete (8.22) e vasi a listello inclinato verso il basso, con bordo ingrossato (8.31). Nella prima metà del VII secolo d.c. il repertorio morfologico si amplia con la comparsa di coppe con orlo introflesso (8.3-5) e a tesa (8.8). Queste forme vanno ad arricchire il panorama del vasellame da mensa che comprende anche le brocche con ansa a nastro (8.11), con orlo estroflesso ed indistinto (8.12), molto estroflesso (8.13), ingrossato con bordo introflesso, distinto internamente da una solcatura (8.14) o a sezione triangolare (8.15). Nelle forme da conserva aumenta il numero delle varianti dei grandi contenitori che ora compaiono con bordo esternamente sagomato (8.24), a volte decorato con motivo a fascio di onde inciso a crudo (8.23), con orlo molto estroflesso (8.25) e a tesa orizzontale (8.26), inclinata verso l interno (8.27) o verso il basso (8.28). Questi contenitori sono affiancati dai primi orcioli con bordo superiormente piatto e orizzontale, caratterizzato dall insellatura interna per l alloggio del coperchio (8.19). Continuano ad essere attestati i vasi a listello inclinato verso il basso ( ), mentre ora fanno la loro prima comparsa i bacili con bordo a tesa orizzontale, introflessa (8.44), a volte dotati di versatoio (8.41), e i catini con orlo estroflesso (8.47), in alcuni casi decorati con un motivo ad onde incise a crudo (8.46). Tra la seconda metà del VII e l VIII secolo d.c. il campionario del vasellame decorato con colature rosse si arricchisce ulteriormente. Compaiono le scodelle con orlo indistinto (8.1-2), che, insieme ai bicchieri a sacchetto (8.9), affiancano sulla mensa le coppe con orlo ingrossato (8.6) e le brocche con ansa a nastro (8.11), con bordo a sezione triangolare (8.5), ingrossato e carenato internamente (8.16). Continuano poi ad essere documentati i grandi contenitori (8.29), i vasi a listello inclinato verso il basso (8.36) o orizzontale ( ), i bacili dotati di versatoio (8.42), e i catini con orlo estroflesso e bordo indistinto, con insellatura interna per il coperchio (8.48), mentre compaiono solo ora i coperchi emisferici (8.30) e gli orcioli con orlo introflesso, esternamente carenato, con bordo superiormente piatto ed inclinato verso l interno (8.21). 178

117 Problematica risulta la discussione degli esemplari attestati durante il IX secolo d.c. che molto probabilmente sono residui. Le forme individuate comprendono brocche con ansa a nastro (8.11), con orlo estroflesso (8.15) e il vaso a listello ( ). 6.3 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Relativamente ai contesti urbani toscani, già a Siena, e più precisamente nello scavo di Piazza Duomo, erano stati trovati esempi di vasellame decorato con semplici gocciolature di ingobbio rosso, datato al VI-VII secolo d.c.: si trattava di boccali a base piana, ciotole a calotta con orlo indistinto e vasi a listello obliquo, decorati con colature di una finissima barbottina ferrosa assai diluita, disposte in maniera casuale 36. Prodotti simili, ma con datazioni che dal VII raggiungono il IX secolo d.c., sono documentati anche per Pistoia, dove, sotto Palazzo dei Vescovi, sono stati trovati frammenti di boccali con anse a nastro, fondi apodi di olle, anforacei e un mortaio, caratterizzati da un impasto rosso/rosato consistente, discretamente compatto e depurato, decorati con motivi a gocciolature 37. In generale sembra comunque che si possa fare una distinzione tra i prodotti decorati con ingobbio rosso databili entro l VIII secolo d.c. e quelli di epoca successiva: mentre tra i primi sono comprese ancora forme di tradizione tardoantica, come i vasi a listello, i grandi contenitori con orlo estroflesso, le coppe e le scodelle, tra i secondi compaiono ormai solo i tipi morfologici tipicamente medievali, come le brocche, gli orcioli e i catini. 6.4 CATALOGO DEI TIPI CERAMICA DA MENSA Scodelle 8.1 N. inv. 58 Descrizione morfologica: scodella con bordo leggermente ingrossato e arrotondato. Produzione: 4, 11. Colature: C2. ø orlo = 22-23,5 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. imita la forma Hayes 104C, in ATL. tav. XLIII, n. 1, p. 95; datazione dell originale in sigillata D 2 : d.c. 36. Cfr. MILANESE 1991, pp Cfr. VANNINI 1985, Vol. II, 1, Indagini, pp , N. inv. 291 Descrizione morfologica: scodella con orlo indistinto e bordo inclinato verso l esterno. Produzione: 1, 3. Colature: C2. ø orlo = 22,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6225, 1338). Coppe Coppe con orlo introflesso 8.3 N. inv. 500 Descrizione morfologica: coppa carenata, con orlo indistinto. Produzione: 1, 2, 3, 7. Colature: C1, C2. ø orlo = cm. 6033, 6224, 6228, 6122, 3118). 8.4 N. inv. 439 Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso e bordo piatto inclinato verso l interno. Produzione: 3. Colature: C1. ø orlo = 18,6 cm. 6244). 8.5 N. inv. 126 Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso e indistinto; bordo piatto ed inclinato verso l interno. Produzione: 4. Colature: C1, C2. ø orlo = 12,8-18 cm ). 8.6 N. inv. 329 Descrizione morfologica: coppa con orlo ingrossato e bordo arrotondato. Produzione: 4. Colature: C1. ø orlo = 15,2 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13342). 8.7 N. inv. 659 Descrizione morfologica: coppa con orlo introflesso e bordo piatto, superiormente orizzontale. Produzione: 4. Colature: C1. ø orlo = 17,2 cm. Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 3010). Coppe con orlo a tesa 8.8 N. inv. 210 Descrizione morfologica: coppa con orlo a tesa. Produzione: 4. Colature: C2. 179

118 ø orlo = 16,2 cm ). Bicchieri 8.9 N. inv. 347 Descrizione morfologica: bicchiere a sacchetto, con orlo verticale indistinto e bordo superiormente piatto ed inclinato verso l interno. Produzione: 1, 3. Colature: C1. ø orlo = 6,4-7,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13347, 13366). Brocche 8.10 N. inv. 605 Descrizione morfologica: brocca con orlo a fascia ed ansa a nastro, impostata all altezza dell orlo. Produzione: 2, 4, 5. Colature: C1, C2. ø orlo = 5, 8-10,4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4138, 4192, 4218, 13281, 13302, 1335). simile in DI GIUSEPPE, CAPELLI 1998, p. 741, n. 5; datazione: fine IV-inizi VI d.c. (Calle di Tricarico, Matera) N. inv. 143 Descrizione morfologica: brocca con bordo arrotondato ed orlo estroflesso, leggermente ingrossato. L ansa a nastro si imposta al di sopra dell orlo per incontrare la parete del vaso nel punto di massima espansione del corpo. Produzione: 2, 3, 5. Colature: C1, C2. ø orlo = 7-9,8 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.c. (US 4148, 6244, 10057, 10530, 13348) N. inv. 269 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso ed indistinto. Produzione: 4. Colature: C2. ø orlo = 6-6,2 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13355, 13380) N. inv. 417 Descrizione morfologica: brocca con orlo molto estroflesso ed indistinto. Produzione: 1, 4. Colature: C1, C2. ø orlo = 7-9,2 cm. 3007, 6162, 6235) N. inv. 264 Descrizione morfologica: brocca con orlo ingrossato e bordo introflesso, distinto internamente da una solcatura. Produzione: 3. Colature: C1. ø orlo = 8,8 cm ) N. inv. 476 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso e bordo a sezione triangolare. Produzione: 1, 2, 4, 5. Colature: C1, C2. ø orlo = 7-8,4 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-IX secolo d.c. (US 3118, 6033, 6165, 6224, 13338, 13361). simile in RICCI 1998, fig. 17, n. 2, pp. 377, 379; datazione: VII d.c. (Roma) N. inv. 599 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso e bordo ingrossato, arrotondato e carenato internamente. L ansa a bastoncello schiacciato si imposta poco al di sotto del bordo. Produzione: 4. Colature: C2. ø orlo = 11,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 4190) N. inv. 374 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso e bordo ingrossato ed arrotondato. L ansa a bastoncello si imposta poco al di sopra del bordo. Produzione: 5. Colature: C1. ø orlo = 15,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13348) N. inv. 39 Descrizione morfologica: brocca con orlo estroflesso, con profilo interno concavo e bordo superiormente piatto ed inclinato verso l esterno. Produzione: 4. Colature: C2. ø orlo = 9, 8 cm. Posizione stratigrafica: residua in strati di XIII secolo d.c. (US 10003). CERAMICA DA DISPENSA Orcioli 8.19 N. inv. 265 Descrizione morfologica: orciolo con orlo estroflesso ed ingrossato, con bordo superiormente piatto ed orizzontale, caratterizzato dall insellatura interna per l alloggio del coperchio. Produzione: 1, 3, 4. Colature: C1. ø orlo = 12,2 cm. 3033, 13376). 180

119 8.20 N. inv. 657 Descrizione morfologica: orciolo con orlo a fascia. Produzione: 5,7. Colature: C1. ø orlo = 25,6; 32 cm. 3082) N. inv. 338 Descrizione morfologica: orciolo con orlo introflesso, esternamente carenato, e bordo superiormente piatto ed inclinato verso l interno. Produzione: 5. Colature: C2. ø orlo = 27,4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13350). Grandi contenitori 8.22 N. inv. 343 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo a breve tesa orizzontale, estroflessa. Sulla superficie esterna della parete compare un motivo ad onde inciso a crudo. Produzione: 1, 2, 4. Colature: C1, C2. ø orlo = 27,6-27,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 6239, 13313, 13385). simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig. 8, n. 5, pp. 363, 365; datazione: VII secolo d.c. (Roma) N. inv. 183 Descrizione morfologica: grande contenitore con bordo esternamente sagomato ed orlo ingrossato ed estroflesso. Sulla superficie superiore dell orlo compare un motivo ad onde incise a crudo. Produzione: 5. Colature: C1. ø orlo = 37 cm ). simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig. 7, pp. 363, 365; datazione: VII secolo d.c. (Roma) N. inv. 34 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo ingrossato ed estroflesso, bordo esternamente sagomato ed insellatura interna per l alloggio di un coperchio. Produzione: 3, 4. Colature: C1, C2. ø orlo = 36 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII d.c. (US 3118, 4155, 10192). simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig. 8, n. 1, pp. 363, 365; datazione: VII secolo d.c. (Roma); CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p. 586, fig. 24, n. 13; datazione: fine IV-V d.c. (Lucca) N. inv. 408 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo molto estroflesso e bordo ingrossato e superiormente rialzato. Produzione: 4. Colature: C1. ø orlo = non id. 6165) N. inv. 438 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo a tesa orizzontale, estroflessa e corpo globulare. Produzione: 4, 5, 7. Colature: C1. ø orlo = 30-36,6 cm. 3118, 6162, 6235, 6244) N. inv. 407 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo a tesa inclinata verso l interno. Produzione: 3, 7. Colature: C1. ø orlo = 37,6 cm. 6165, 6235, 13262, 13594) N. inv. 185 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo a tesa leggermente inclinata verso il basso. Produzione: 3, 4. Colature: C1, C2. ø orlo = 37,6 cm. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 13363, 13407) N. inv. 159 Descrizione morfologica: grande contenitore con orlo estroflesso e bordo ingrossato e modanato. Produzione: 3. Colature: C2. ø orlo = 36 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10158). COPERCHI 8.30 N. inv. 334 Descrizione morfologica: coperchio emisferico con orlo a tesa e profilo interno concavo. Produzione: 2. Colature: C2. ø orlo = 12,4 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13342). 181

120 CERAMICA PER USI VARI Vasi a listello Vasi con listello inclinato verso il basso e bordo ingrossato 8.31 N. inv Descrizione morfologica: vaso con orlo ingrossato ed introflesso, bordo superiormente piatto ed inclinato verso l esterno e listello inclinato verso il basso. Produzione: 1. Colature: C1. ø orlo = 20 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13641) N. inv. 125 Descrizione morfologica: vaso con orlo verticale, orlo arrotondato e breve listello orizzontale. Produzione: 2, 3, 4, 5. Colature: C1, C2. ø orlo = 20-22, 4 cm , 13347, 13376, 10188, 13261). simile in ARTHUR, PATTERSON 1994, p. 415, fig. 2, n. 4; datazione: tardo V-inizio VI d.c 8.33 N. inv. 246 Descrizione morfologica: vaso con breve orlo verticale, bordo superiormente piatto e breve listello orizzontale. Produzione: 5. Colature: C1. ø orlo = 15,1 cm ). simile in RENDINI 1998, fig. 2, n. 6, p. 641; datazione: VI-metà VII secolo d.c. (Isola del Giglio, Grosseto) N. inv. 245 Descrizione morfologica: vaso con orlo verticale, bordo arrotondato e brevissimo listello orizzontale. Produzione: 2. Colature: C1. ø orlo = 19,7 cm ) N. inv. 440 Descrizione morfologica: ampio vaso con breve orlo verticale, bordo a sezione triangolare e breve listello leggermente inclinato verso il basso e inferiormente ingrossato. Produzione: 3. Colature: C1. ø orlo = 36,6 cm. 6244). la foggia del listello richiama la forma Gentili 1950, fig. 30, n. 8, in ATL., tav. XLIX, n. 12, p. 107; datazione dell originale in sigillata D: d.c N. inv. 368 Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso, bordo arrotondato e listello inclinato verso il basso. Produzione: 1. Colature: C1. ø orlo = 17,8 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13361). MILANESE 1991, p. 301, n. 262; datazione: VI secolo d.c. (Siena) N. inv. 480 Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso, bordo superiormente piatto ed inclinato verso l interno e listello inclinato verso il basso. Produzione: 5. Colature: C1. ø orlo = 14,8 cm. Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di IX secolo d.c. (US 6204) N. inv. 600 Descrizione morfologica: grande vaso con orlo leggermente introflesso, bordo superiormente arrotondato e listello inclinato verso il basso. Produzione: 4. Colature: C2. ø orlo = 29,6 cm. Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di IX secolo d.c. (US 4155). Vasi a listello orizzontale 8.39 N. inv. 348 Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso, bordo superiormente piatto e inclinato verso l interno e breve listello orizzontale, appena accennato in corrispondenza della carenatura del corpo. Produzione: 1. Colature: C1. ø orlo = 30 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13366). RICCI 1998, fig. 16, n. 2, p. 378; datazione: VII secolo d.c. (Roma) N. inv. 353 Descrizione morfologica: vaso con orlo introflesso, bordo superiormente piatto ed inclinato verso l interno e listello orizzontale, molto spesso. Produzione: 5. Colature: C1. ø orlo = 31,6 cm. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13305). Bacili Bacili con versatoio 8.41 N. inv. 405 Descrizione morfologica: bacile con bordo a tesa orizzontale ed introflessa, con versatoio tubolare applicato all altezza dell orlo 182

121 Produzione: 1, 4 Colature: C1, C2 ø orlo = 19 cm 6165) MASSARI 1977, p. 508, gruppo 14(c), tav. 264, 7, K 2575/ N. inv. 321 Descrizione morfologica: bacile con bordo piatto ed orizzontale, e versatoio tubolare applicato alla parete. Produzione: 3 Colature: C1 ø orlo = 24 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13347) DI GIUSEPPE, CAPELLI 1998, p. 742, fig. 7, n. 7; datazione: fine IV-inizi VI secolo d.c. (Calle di Tricarico, MT); simile, ma in acroma depurata, in RICCI 1998, fig. 6, n. 1, p. 362; datazione: VII secolo d.c. (Roma). Bacili senza versatoio 8.43 N. inv Descrizione morfologica: bacile con bordo a tesa introflessa, con corpo carenato Produzione: 1 Colature: C1 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 13419) 8.44 N. inv Descrizione morfologica: bacile con orlo a tesa orizzontale, rialzato esternamente, con ansa orizzontale applicata alla parete Produzione: 1 Colature: C1 ø orlo = 26 cm 10530) 8.45 N. inv. 652 Descrizione morfologica: bacile con bordo a tesa orizzontale, introflessa, con ansa a nastro applicata all altezza dell orlo Produzione: 4 Colature: C1, C2 ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: residuo in stratigrafie di XIII secolo d.c. (US 3014) Catini 8.46 N. inv. 151 Descrizione morfologica: catino con orlo estroflesso e bordo a breve tesa orizzontale. Sulla parete esterna compare un motivo decorativo ad onde incise a crudo Produzione: 5, 4 Colature: C2 ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 10155, 10188) 8.47 N. inv. 221 Descrizione morfologica: catino con orlo estroflesso e bordo ingrossato, superiormente piatto Produzione: 2, 5 Colature: C1 ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: prima metà VII-VIII secolo d.c. (US 6226, 13385) 8.48 N. inv. 465 Descrizione morfologica: catino con orlo estroflesso e bordo indistinto, con insellatura interna per il coperchio Produzione: 1, 5 Colature: C1 ø orlo = non id. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13262, 13297) FONDI 8.49 N. inv Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto che presenta tracce di colature sulla superficie interna ed esterna Produzione: 1 Colature: C2 ø orlo = 16 cm 13640) 183

122 Tab Tab. 32

123 Tab Tab. 34

124 186 Figg Bicchiere con colature rosse 8.9; 48. Grande contenitore con colature rosse 8.26; 49. Bacile con colature rosse 8.42.

125 Tav. 48 Ceramica decorata con colature rosse: ceramica da mensa. 187

126 Tav. 49 Ceramica decorata con colature rosse: ceramica da mensa. 188

127 189 Tav. 50 Ceramica decorata con colature rosse: ceramica da dispensa e coperchi.

128 Tav. 51 Ceramica decorata con colature rosse: ceramica per usi vari. 190

129 Tav. 52 Ceramica decorata con colature rosse: ceramica per usi vari. Tav. 53 Ceramica decorata con colature rosse: fondi. 191

130 7. BANDE ROSSE (9) Questa classe, in cui è raggruppato il vasellame decorato con larghe pennellate di ingobbio rosso, è attestata con un totale di 36 frammenti, pari a 16 forme, calcolate in base al numero minimo. L analisi macroscopica degli impasti ha permesso di individuarne un solo tipo, il BR1, attestato dal periodo V (seconda metà del VII-VIII secolo d.c.) al periodo VII (X-XII secolo d.c.). La scarsità dei reperti pertinenti a questa classe ha consentito di riconoscere solo una forma: la brocca con orlo a fascia ed ansa a mandorla, complanare al bordo. 7.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: BR1 Classe: bande rosse Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: piana boccali caratterizzati da motivi decorativi a bande larghe e strette; nel secondo, datato alla metà del X secolo d.c., si assiste all introduzione del motivo decorativo inciso a cruso sulla parete degli oggetti. Frammenti di forme chiuse con decorazione a larghe fasce oblique e parallele in rosso, foggiati con argilla ben depurata, sono stati rinvenuti anche ad Arezzo, nello scavo del Colle del Pionta CATALOGO DEI TIPI CERAMICA DA MENSA Brocche 9.1 N. inv. 60m Descrizione morfologica: brocca con orlo a fascia ed ansa a mandorla complanare all orlo, decorato con bande di ingobbio rosso Produzione: BR1 ø orlo = 22 cm Posizione stratigrafica: residuo in strati di XIII secolo d.c. (US 10036) Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: rosa Annotazioni: %: 10 Forma: allungata 7.2 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Purtroppo, questa classe di materiali, per la scarsità dei contesti significativi editi, non è ancora ben conosciuta e quindi risulta difficile delinearne i caratteri generali, anche solo relativamente ai contesti urbani dell Etruria centro-settentrionale, dove spesso sono attribuite datazioni differenti a tipi ceramici molto simili. A Pisa sono stati trovati boccali e brocche, decorati con bande di ingobbio rosso, nello scavo di Piazza dei Cavalieri 38, dove si datano tra l VIII e l inizio XI secolo d.c., e in quello di Piazza Dante 39, dove sono emersi materiali riconducibili a due periodi di produzione: nel primo, cronologicamente compreso tra il VII e l VIII secolo d.c., sono attestate anfore e FONDI 9.2 N. inv. 69m Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto, con gocce di ingobbio rosse sulla superficie esterna delle pareti Produzione: BR1 ø fondo = 11 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10052) 9.3 N. inv. 58m Descrizione morfologica: fondo piatto ed indistinto con colature di ingobbio rosso sulla superficie esterna delle pareti Produzione: BR1 ø orlo = 20 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148) ANSE 9.4 N. inv. 57m Descrizione morfologica: ansa ogivale, decorata con bande di ingobbio rosso Produzione: BR1 Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148) 9.5 N. inv. 74m Descrizione morfologica: ansa a nastro spesso, con bande di ingobbio rosso stese in senso longitudinale Produzione: BR1 Posizione stratigrafica: X-XII secolo d.c. (US 13231) 38. Cfr. ABELA 2000a. 39. Cfr. ABELA 1993b. 40. Cfr. PAROLI, SAGUÍ 1991, p

131 BANDE ROSSE, N. min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Ceramica da mensa BROCCHE n.inv. 60m Fondi n.inv. 69m n.inv. 58m Anse n.inv. 57m n.inv. 74m TOT BANDE ROSSE, % Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Ceramica da mensa BROCCHE n.inv. 60m FONDI n.inv. 69m n.inv. 58m ANSE n.inv. 57m n.inv. 74m TOT Tabb Tav. 54 Ceramica dipinta a bande rosse: brocche, fondi e anse. 193

132 8. LUCERNE (10) Le stratigrafie indagate hanno restituito 6 tipi di lucerne che possono essere suddivise in due gruppi: quelle prodotte in sigillata africana e quelle realizzate con impasti depurati non africani e di probabile provenienza locale o italica. Tra le prime, tutte databili tra la fine del IV e il VI secolo d.c., compaiono: una lucerna con corpo rotondo, decorazione del disco a rosa e spalla ornata con ferro di cavallo a contorno multiplo gemmato, alternato a grappoli, databile, in base a confronti decorativi, tra il secondo terzo del V e la fine del V secolo d.c. (10.1); una riconducibile alla forma ATL., tav. XCVIII, n. 6, tipo VIII DI, con corpo rotondo a canale allungato ed ansa verticale, piena e solcata, con il motivo della coquille St. Jacques, posto intorno a foro centrale, databile tra la fine del IV e il VI secolo d.c. (10.2); una con fondo ad anello rilevato con all interno un cerchio anch esso in rilievo, del tipo ATL., tav. XCIX, n. 7, tipo XAIa, databile tra il 330/370 d.c. e il VI secolo d.c. (10.3). Tra le lucerne foggiate con impasti non africani sono invece documentati il tipo che si ispira alla forma X dell Atlante, databile alla prima metà del VI secolo d.c. (10.5), e quello, più tardo, con fondo decorato con una croce impressa a rilievo, che trova confronto tra i motivi che compaiono sulle lucerne siciliane di VII secolo d.c. 8.1 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Il panorama delle lucerne rinvenute nello scavo dell Ospedale di Santa Maria sembra non dissimile da quello già documentato per Fiesole 41 e Pisa 42 a partire dalla fine del IV secolo d.c., quando questo tipo di prodotto è attestato con le forme in sigillata africana tipo VIII e X dell Atlante. 8.2 CATALOGO DEI TIPI Lucerne in sigillata africana 10.1 N. inv. SA203. Descrizione morfologica: lucerna con corpo rotondo, con decorazione del disco a rosa e spalla decorata con ferro di cavallo a contorno multiplo gemmato, alternato a grappoli. Tecnica di lavorazione: matrice. Posizione stratigrafica: residua in strati di prima metà VII secolo d.c. (US 10172). 41. Cfr. SQUARZANTI 1990, pp Cfr. PISANO 1993, p per la decorazione della spalla cfr. BARBERA, PETRIAG- GI 1993, p. 318, n. 279; datazione: secondo terzo del V secolo d.c N. inv. SA10000 Descrizione morfologica: lucerna con corpo rotondo a canale allungato, non nettamente distinto da corpo. L ansa è verticale, piena e solcata. Al centro, intorno al foro centrale, compare il motivo della coquille St. Jacques. Tecnica di lavorazione: matrice. Posizione stratigrafica: residuo in strati di seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13315). ATL., tav. XCVIII, n. 2, p. 195, forma VIII D2; ATL., tav. XCVIX, n. 5, p. 198, forma VIII D2; datazione: V secolo d.c N. inv. SA30 Descrizione morfologica: lucerna con fondo ad anello rilevato. All interno dell anello si trova un cerchio, anch esso in rilievo. Tecnica di lavorazione: matrice. Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 4044). ATL., tav. XCIX, n. 7, p. 200, forma XAia; datazione: 330/370-VI secolo d.c. Lucerne in acroma depurata 10.4 N. inv Descrizione morfologica: lucerna a canale aperto, con spalla decorata con una borchietta. Produzione: AD1. Tecnica di lavorazione: matrice. Posizione stratigrafica: residua in stratigrafie di prima metà VII secolo d.c. (US 13357). BARONCELLI 1990, p. 279, n. 11, tipo Loeschcke X, e p. 433, fig. 6; datazione metà II-IV d.c.; D ANDRIA 1973, p. 604, n. 261; datazione: inizi III d.c. (Luni) N. inv Descrizione morfologica: lucerna con serbatoio rotondeggiante e spalla piatta, distinta dal disco, decorata in rilievo con una serie di cerchi radiati, alternati a rosette quadrilobate e triangoli a contorno multiplo. Produzione: AD1. Tecnica di lavorazione: matrice ). BARBERA, PETRIAGGI 1993, p. 357, n. 3; p. 359, n. 17; p. 368, n. 107A N. inv. 2 Descrizione morfologica: lucerna con fondo decorato con motivo cruciforme impresso, a rilievo. Produzione: AD1 194

133 Tecnica di lavorazione: matrice. Posizione stratigrafica: residua in stratigrafie post-medievali (US 10003). : per il bollo cruciforme cfr. BACCHELLI, PASQUALUCCI 1998, p. 346, fig. 2, n. 2; datazione: VII secolo d.c. (Roma). LUCERNE, N.min. Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Sigillata africana n.inv. SA n.inv. SA n.inv. SA Acroma depurata n.inv n.inv n.inv TOT LUCERNE, % Tipo PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Mod. Sigillata africana n.inv. SA , n.inv. SA n.inv. SA Acroma depurata n.inv , n.inv , n.inv TOT Tabb Figg Lucerna in sigillata africana 10.; 51. Imitazione di lucerna africana 10.5; 52. Lucerna

134 Tav. 55 Lucerne. 196

135 9. ANFORE (11) 43 Il campionario delle anfore che circolavano a Siena tra IV e VII secolo d.c. comprende quattro tipi di contenitore: l anfora africana IID, della Tunisia centrale, databile tra il tardo III e il tardo IV secolo d.c., e la Keay LXIID, sempre tunisina, di secondo quarto del V-metà VI secolo d.c., in cui viaggia l olio, gli spatheia, cronologicamente inquadrabili tra la fine del IV e il VI secolo d.c., l anfora di Empoli, attestata tra il III e l inizio del V secolo d.c., la Keay LII, diffusa tra il IV e il VII secolo d.c. 44, e la Keay LIIId, di probabile provenienza orientale, databile tra la prima metà del V e la metà del VII secolo d.c. 45. Se poi prendiamo in considerazione il numero di anfore rinvenute nelle stratigrafie dell ospedale, risulta chiaro come nel corso dei primi secoli dell altomedioevo la città dipenda ormai ben poco dalle importazioni di merci che provengono dalle aree extraregionali o provinciali, sostituite probabilmente da prodotti di ambito locale o regionale. 9.1 CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto ANF1 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: scabra Frattura: irregolare Fasi identificate: quarzo eolico, calcari o calcite (si osservano piccole cavità riempite del prodotto della cottura del carbonato di calcio) Dimensioni: < 1 mm %= 10 Arrotondamento: molto arrotondati Area geologica generale: Colore: interno rosso cupo con screziature di argilla bianco-giallastra, esterno sbiancato Annotazioni: %= 10 Forma: forma schiacciata 43. Ringrazio la dott.ssa Alessandra Pais per avermi fornito i dati da lei raccolti durante la schedatura delle anfore rinvenute nello scavo dell ospedale di Santa Maria. 44. Sul tema delle anfore Keay LII, di produzione calabra, cfr. PACETTI Il rinvenimento a Siena di anfore di questo tipo conferma la loro ampia diffusione verso la metà del V secolo d.c. 45. Cfr. MILANESE 1991, p. 372; per la cronologia cfr. KEAY 1984, p Impasto ANF2 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: quarzo Dimensioni: % Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: Annotazioni: % Forma: Impasto ANF3 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: scabra Frattura: subconcoidale Fasi identificate: quarzo, gusci di conchiglia Dimensioni: < 1 mm %= Arrotondamento: il quarzo è abbastanza arrotondato Area geologica generale: Colore: interno arancione-rosato, esterno sbiancato Annotazioni: % = 5 Forma: tondi Impasto ANF4 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: scabro Frattura: irregolare Fasi identificate: quarzo, calcare Dimensioni: < 1 mm %= 40 Arrotondamento: medio Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %= 40 Forma: irregolare 197

136 Impasto ANF5 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: quarzo, calcari o calcite (si osservano piccole cavità riempite del prodotto della cottura del carnonato di calcio) Dimensioni: > 1 mm %= 20 Arrotondamento: medio Area geologica generale: Colore: interno arancione, esterno bianco-giallastro Annotazioni: %= 5 Forma: cilindrica, regolare Impasto ANF6 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: quarzo e quarzo eolico Dimensioni: < e = 1 mm %= 5-10 Arrotondamento: molto arrotondato il quarzo eolico Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %= 5-10 Forma: allungata Impasto ANF7 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: scabra Frattura: irregolare Fasi identificate: calcare in cavità di reazione, quarzo Dimensioni: 1 mm %= 40 Arrotondamento: medio Area geologica generale: Colore: interno rosso scuro, esterno bianco-giallastro Annotazioni: anima nera %= Forma: allungata, laminare Impasto ANF8 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: liscia Fasi identificate: frammenti di conchiglie, quarzo eolico, feldspati? Dimensioni: 1-2 mm %= Arrotondamento: il quarzo è molto arrotondato Area geologica generale: Colore: interno arancione, esterno sbiancato Annotazioni: %= 2-3 Forma: tonda Impasto ANF9 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: scabra Frattura: irregolare Fasi identificate: quarzo Dimensioni: 0,5-1 mm %= 30 Arrotondamento: medio Area geologica generale: Colore: interno rosso-rosato, esterno sbiancato Annotazioni: %= 10 Forma: irregolare Impasto ANF10 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: cavità di reazione di calcare, quarzo Dimensioni: <1 mm %= Arrotondamento: il quarzo è molto arrotondato Area geologica generale: Colore: interno rosso con anima nera; esterno biancogiallastro Annotazioni: %= 20 Forma: rotonda 198

137 Impasto ANF11 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: irregolare Fasi identificate: quarzo, mica, rocce metamorfiche Dimensioni: < 2 mm %= 25 Arrotondamento: medio Area geologica generale: Colore: arancione-giallo Annotazioni: %=10-15 Forma: irregolare Impasto ANF12 Classe: anfore Durezza: duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: non risolvibile Dimensioni: %= Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: arancione Annotazioni: %=10 Forma: irregolare 9.2 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE Il contesto senese conferma il quadro già offerto dagli scavi condotti nelle altre città toscane, dove a partire dal V secolo d.c. si assiste: alla diffusione di contenitori vinari di produzione valdarnese, la cosiddetta anfora di Empoli, rinvenuti in contesti di IV-V secolo d.c. a Lucca 46, Fiesole 47 e Pistoia 48 ; alla circolazione delle ultime anfore spagnole Almagro 51C (fine IV-inizi V secolo d.c.), per i prodotti a base di pesce 49 ; 46. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p Cfr. FAGGELLA 1990, p Cfr. DI TOMMASO Cfr. FAGGELLA 1990, p alla diffusione delle anfore africane, trovate a Pisa 50, Lucca 51, Fiesole 52 e Pistoia 53 : si tratta dei contenitori cilindrici tipo Keay XXV, per la salsa di pesce e l olio (fine IV-inizi V secolo d.c.), degli spathia tipo Keay XXVI (fine IV-VI secolo d.c.) e delle anfore tipo Keay XXXVI, sempre per l olio (V-inizi VI secolo d.c.); alla presenza di rare anfore orientali, come quelle bizantine, provenienti dal Mar Nero, del tipo Bass 2 (VI secolo d.c.) trovate a Cosa 54 ; all attestazione di qualche esemplare della Keay LII, trovata anche a Pisa CATALOGO DEI TIPI Anfore africane 56 Anfore tipo Africana IID e Keay XXV Puntali 11.1 N. inv. 205 Descrizione morfologica: puntale troncoconico che presenta sulla superficie esterna una rifinitura a stecca. Questo tipo di puntale potrebbe appartenere ad un esemplare di passaggio tra l africana IID e la Keay XXV. A quest ultima sembra rimandare anche il trattamento a stecca delle superfici esterne. Produzione: ANF5. Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10052). Per il tipo Africana IID: PEACOCK, WILLIAMS 1986, Class 34, Africana II Grande, Ostia III, Keay IV-VII, pp ; datazione: tardo III-tardo IV secolo d.c.; contenuto: prodotti a base di pesce o più probabilmente olio; origine: Byzacena. VILLA 1994, p. 389 e tav. 7, n. 5, p. 391; datazione III-oltre l inizio del V secolo d.c. CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, p N. inv. 114 Descrizione morfologica: puntale allungato e arrotondato con evidenti segni della tornitura sulla superficie esterna delle pareti. Si tratta di un puntale attribuibile all anfora africana tipo IID. Produzione: ANF6 6244). 50. Cfr. ABELA 2000c. 51. Cfr. CIAMPOLTRINI, NOTINI 1990, p Cfr. FAGGELLA 1990, p Cfr. DI TOMMASO Cfr. FENTRESS et alii 1991, p Cfr. ABELA 2000c. 56. Per la diffusione dell anfora africana grande in Toscana, in siti non urbani cfr. CELUZZA, RENDINI 1991, p , per il relitto di Giannutri; CIAMPOLTRINI 1983, p. 16, per Stibbio e Uglioni (San Miniato, Pisa); CIAMPOLTRINI, MANFREDINI 2001, pp , per Pieve di San Ippolito di Anniano, Santa Maria a Monte. 199

138 PEACOCK, WILLIAMS 1986, Class 34, Africana II Grande, Ostia III, Keay IV-VII, pp ; datazione: tardo III-tardo IV secolo d.c.; contenuto: prodotti a base di pesce o più probabilmente olio; origine: Byzacena; datazione: tardo III-tardo IV secolo d.c.; VILLA 1994, p. 389 e tav. 7, n. 5, p. 391; datazione III-oltre l inizio del V secolo d.c. Anfora tipo Keay LXIID N. inv. 126 Descrizione morfologica: anfora con orlo ingrossato e ripiegato all esterno, tipo Keay LXIID. La superficie esterna delle pareti presenta un ingobbio giallo crema Produzione: ANF8 ø orlo= 16,2 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 6140) KEAY 1984, tipo LXIID/Beltran 59, fig. 145, n. 16, p. 322; contenuto: molto probabilmente olio; origine: Tunisia; datazione: secondo quarto del V-metà VI secolo d.c.; KEAY 1998, p. 146; datazione: 530-tardo VI/inizio VII secolo d.c.; CELUZZA, RENDINI 1991 (a cura di), pp. 111 e 114, fig. 84, cat. N. 124: discarica portuale di Giglio Porto. Anfore tipo spatheia 58 Gli orli presentati qui di seguito hanno tratti in comune con la Keay XXVC 59, ma per le dimensioni sono avvicinabili agli spatheia N. inv. 187 Descrizione morfologica: orlo ingrossato, arrotondato e ripiegato all esterno Produzione: ANF 1 ø orlo= 12,4 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 4148) MANACORDA 1977, tav. XXIV, fig. 162, p. 41 e pp ; datazione: IV-VI secolo d.c. KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A, pp. 184 ss., fig. 78, p. 200; contenuto: salsa di pesce o più probabilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metà V secolo d.c.; 57. Per la diffusione in Toscana, in siti non urbani, dell anfora Keay LXII cfr.: CELUZZA, RENDINI 1991, pp. 111, 114, per la discarica portuale di Giglio Porto; PASQUINUC- CI 1998, per Vada Volterrana (S. Gaetano di Vada); cfr. CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 4, p. 630; GAMBOGI, FIRMATI 1998, pp , per Limiti, isola di Gorgona. 58. Per la diffusione degli spatheia in Toscana, in siti non urbani, cfr: PASQUINUCCI 1998, pp , per Vada Volterrana (S. Gaetano di Vada); BERTI, CECCONI 1997, pp Forse tipo XXV, per Limite-Capraia (Firenze). 59. Per la diffusione delle anfore Keay XXV in Toscana, in siti non urbani cfr.: CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 6, p. 630; ANDREOTTI, CIAMPOLTRINI 1989, p. 413; CIAMPOLTRI- NI, RENDINI 1989, fig. 4, n. 2, p. 519; datazione: V secolo. simile in MASSARI 1977, pp , tav. 280, n. 16; datazione IV-V secolo d.c N. inv. 197 Descrizione morfologica: orlo ingrossato, arrotondato e ripiegato all esterno Produzione: ANF9 ø orlo= 12 cm Posizione stratigrafica: residuo in strati post-medievali (US 10000) KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A, p. 200, fig. 78, n. 13, p. 200; contenuto: salsa di pesce o più probabilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IVmetà V secolo d.c.; LUSUARDI SIENA 1977, p. 257, n. 36, tipo Ostia IV, figg (tav. 149, n. 7); datazione: IV-V d.c N. inv. 146 Descrizione morfologica: orlo estroflesso ed appuntito. Il collo è distinto da una solcatura Produzione: ANF7 ø orlo= 9,8 cm Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 13281) KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A, pp. 184 ss., fig. 78, n. 9, p Il tipo è comunemente noto come una variante dei contenitori cilindrici della tarda età imperiale; contenuto: salsa di pesce o più probabilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metà V secolo d.c N. inv. 195 Descrizione morfologica: anfora con orlo ingrossato e arrotondato; collo cilindrico Produzione: ANF10 ø orlo= 8,4 cm 10176) simile a KEAY 1984, tipo XXVIC, pp. 212 ss., fig. 90, nn. 5-6, p L esterno è ricoperto da ingobbio beige-grigio; contenuto: vino, garum, lenticchie e salsa di pesce, miele; origine: Tunisia; datazione: VI secolo d.c N. inv. 127 Descrizione morfologica: anfora di piccole dimensioni, con corpo affusolato e superfici esterne delle pareti rifinite a stecca a partire dalla spalla verso il puntale. Le anse partono dalla base del collo Produzione: ANF2. ø spalla= 17,7 Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39029) KEAY 1984, tipo XXVC/Beltran 64, 65A(?), pp. 184 ss., fig. 25, n. 2, p. 85. Il tipo è comunemente noto come una variante dei contenitori cilindrici della tarda età imperiale; contenuto: salsa di pesce o più probabilmente olio; origine: Tunisia; datazione: IV-metà V secolo d.c.; simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV, 200

139 fig /Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 10, p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie; origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.c.; KEAY 1998, p Puntali 11.9 N. inv. 192 Descrizione morfologica: puntale pieno, con terminazione a bottone solcato, con superficie esterna caratterizzata da evidenti segni della tornitura Produzione: ANF3 Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10044) simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV, fig /Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 10, p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie; origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.c N. inv. 139 Descrizione morfologica: puntale pieno, con superficie esterna caratterizzata da evidenti segni della tornitura Produzione: ANF4 Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 13344) simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV, fig /Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 9-10, p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie; origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.c N. inv. 107 Descrizione morfologica: puntale pieno, con superficie esterna caratterizzata da evidenti segni della tornitura Produzione: ANF3 Posizione stratigrafica: IX secolo d.c. (US 6143) Riferimento bibliografico simile a KEAY 1984, tipo XXVI/Beltran 65B/Ostia IV, fig /Scorpan XVI, p. 214 e fig. 91, n. 9-10, p. 218; contenuto: vino, garum, miele, lenticchie; origine: Tunisia; datazione: IV-VI secolo d.c. Anfore tipo KEAY LII N. inv. 193 Descrizione morfologica: orlo arrotondato e inclinato verso l interno, segnato all esterno da un ingrossamento appuntito Produzione: ANF 11 ø orlo= 7,3 Posizione stratigrafica: seconda metà VII-VIII secolo d.c. (US 10044) 60. Per la diffusione delle anfore tipo Keay LII in Toscana, in siti non urbani, cfr.: PASQUINUCCI 1998, pp , per Vada Volterrana (S. Gaetano di Vada); CIAMPOLTRINI, REN- DINI 1989, fig. 4, n. 2, p. 519; GAMBOGI, FIRMATI 1988, pp , per Limiti, isola di Gorgona. KEAY 1984, tipo LII, p. 267 e fig. 114, p. 262; contenuto: vino; origine: Mediterraneo orientale; datazione: IV-VI secolo d.c. Anfora di Empoli N. inv. 182 Descrizione morfologica: anfora con orlo estroflesso e appuntito, con collo cilindrico. Le anse sono a nastro di profilo quadrangolare Produzione: ANF 12 ø orlo= 8,8 cm Posizione stratigrafica: seconda metà VI-inizio VII secolo d.c. (US 4223) Riferimento bibliografico MANACORDA 1984, pp ; origine: Avane (Empoli, Firenze). MANACORDA 1977, p. 260, n. 35; figg simile per morfologia dell orlo in ANDREOTTI, CIAM- POLTRINI 1989, p. 413 e fig. 10, n. 10, p. 414; datazione: fine IV-inizi V. simile a CAMBI 1989, tav. 2, n. 2, p. 567; datazione II-metà V N. inv. 128 Descrizione morfologica: anfora con orlo estroflesso, arrotondato e superiormente piatto, con collo troncoconico. Le anse sono a nastro di profilo quadrangolare, con striature longitudinali parallele Produzione: ANF 12 ø orlo= 9,8 cm Posizione stratigrafica: fine V-prima metà VI secolo d.c. (US 39029) Riferimento bibliografico VILLA 1994, pp , tav. 2, n. 1; datazione fine II-metà V secolo d.c., con maggiore diffusione tra IV e metà V secolo d.c. MANACORDA 1984, pp e in particolare p. 23, fig. 1; origine: Avane (Empoli, Firenze). MANACORDA 1977, Anfore, in Ostia IV, Studi Miscellanei, 23, p. 260, n. 35; figg CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 8, p. 630; datazione: tardo V secolo. CIAMPOLTRINI, RENDINI 1989, fig. 4, n. 5, p. 519; datazione: V secolo. Simile a CAMBI 1986, tav. 2, n. 3, p. 567; datazione II-metà V. CIAMPOLTRINI, MANFREDINI 2001, fig. 17, n. 17, p Per la diffusione dell anfora di Empoli in Toscana, in siti non urbani, cfr: CIAMPOLTRINI et alii 1991, fig. 5, n. 9, p. 705; BERTI, CECCONI 1997, pp per la Villa dell Oratorio (Limite, Firenze); CIAMPOLTRINI, MANFREDINI 2001, pp ; CAMBI 1986; ANDREOTTI, CIAMPOLTRI- NI 1989, p. 413 e fig. 10, n. 10, p. 414; CIAMPOLTRINI, RENDINI 1990, fig. 6, n. 8, p. 630; CIAMPOLTRINI, RENDINI 1989, fig. 4, n. 5, p

140 ANFORE, N.min. PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Africana IID-Keay XXV Keay LIID Empoli Spatheion Keay LII ANFORE, % PII PIII PIV PV PVI PVII PVIII Africana II Keay LIID Empoli 33, Spatheion 66, Keay LII Tabb Ta Anfore.

141 10. VETRINE (12) VETRINE PESANTI La vetrina pesante è attestata con un totale di cinque frammenti, pari a quattro forme, calcolate in base al numero minimo, caratterizzate tutte da un medesimo impasto (INV1) e rinvenute esclusivamente nelle stratigrafie di perido VI (IX secolo d.c.). I frammenti sono pertinenti a brocche con decorazione a petali applicati disposti su file verticali, rivestite con una vetrina spessa, di colore verde intenso, stesa sulla superficie esterna del corpo, mentre quella interna mostra solo piccole macchie del medesimo rivestimento vetroso (12.1) Fig. 53 Parete di brocca in vetrina pesante ALTRE VETRINE VERDI Si è voluto raggruppare in questa classe tre frammenti, rinvenuti in strati di periodo V (seconda metà del VII-VIII secolo d.c.) e VII (X-XII secolo d.c.), pertinenti a tre forme chiuse ricoperte da vetrina verde, simili nel tipo di rivestimento e nell impasto alle vetrine pesanti, delle quali però non presentano la tipica decorazione a petali. VETRINE ROSA Nello scavo è stato anche rinvenuto un frammento di orciolo, con orlo estroflesso ed indistinto, internamente rivestito con vetrina di colore rosa (13.1), databile al IX secolo d.c. Il ritrovamento di un unico esemplare di questa classe non permette di formulare nessun tipo di considerazione che non sia la semplice descrizione del reperto, che aveva un impasto piuttosto grossolano, marrone chiaro CATALOGO DEGLI IMPASTI Impasto: INV1 Classe: vetrina pesante Durezza: molto duro Superficie: liscia Frattura: subconcoidale Fasi identificate: Dimensioni: %: Arrotondamento: Area geologica generale: Colore: grigio scuro Annotazioni: %: 5 Forma: regolari 10.2 CONFRONTI CON ALTRI CONTESTI URBANI DELL ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE La vetrina pesante sembra comparire nei contesti urbani altomedievali toscani tra il IX e l XI secolo d.c., quando sono attestati i primi boccali, le brocche e più raramente olle, caratterizzate da un rivestimento vetroso verde oliva, spesso e bolloso, che nella maggior parte dei casi, tra i quali è ora possibile far rientrare anche quello di Siena, copre solo la superficie esterna degli oggetti. A Pisa questa classe ceramica è attestata nello scavo di Piazza dei Cavalieri, dove ne sono stati rinvenuti 7 esemplari 62, e in quello di Piazza Dante, da dove provengono 67 esemplari con rivestimento piombifero applicato in monocottura, che si datano tra la seconda metà del X e l inizi dell XI secolo d.c. 63. Sette frammenti di vetrina pesante di fine IX-inizio X secolo d.c. sono stati rinvenuti anche a Cosa: si tratta di brocche, boccali ed olle, caratterizzati da una vetrina spessa di colore verde oliva o bruno giallastra, applicata solo sulla superficie esterna e a volte parzialmente su quella interna, che possono presentare una decorazione incisa a linee ondulate ed orizzontali, o petali applicati disposti su file verticali 64. Dal riempimento di una fossa di spoliazione delle mura etrusche di Chiusi proviene infine un frammento di vetrina pesante pertinente ad una brocca di probabile produzione locale, che imita tipi romani, databile fra l avanzato altomedioevo e l XI secolo d.c Cfr. ABELA 2000b, pp Cfr. ABELA 1993a, pp Cfr. HOBART 1992, pp Cfr. PAOLUCCI 1992, pp

III. I VETRI. BAUMGARTNER, KRUEGER 1988, p

III. I VETRI. BAUMGARTNER, KRUEGER 1988, p III. I VETRI Nelle stratigrafie di metà VII-XV secolo del castello di Montarrenti sono stati rinvenuti 74 frammenti vitrei *. Tra le forme riconsciute compaiono tre bicchieri con parete liscia, uno con

Dettagli

Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia)

Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia) Villaggio romano a Colamarina (Sant'Angelo d'ischia) Nella seconda metà del VI sec. a. C. l antico villaggio greco viene abbandonato, forse a causa di accumuli di piogge cineriti e di materiali alluvionali

Dettagli

Ceramica da cucina. Ceramica comune. Prima dello scavo Il survey 2012 ad Altino a cura di Luigi Sperti, Margherita Tirelli, Silvia Cipriano

Ceramica da cucina. Ceramica comune. Prima dello scavo Il survey 2012 ad Altino a cura di Luigi Sperti, Margherita Tirelli, Silvia Cipriano Prima dello scavo Il survey 202 ad Altino a cura di Luigi Sperti, Margherita Tirelli, Silvia Cipriano Ceramica da cucina Ceramica comune Francesca Elisa Maritan Con l accezione di ceramica comune si intende

Dettagli

LA CERAMICA GREZZA DALLE RACCOLTE DI SUPERFICIE

LA CERAMICA GREZZA DALLE RACCOLTE DI SUPERFICIE Stefania Bonato, Chiara Rigato 119 LA CERAMICA GREZZA DALLE RACCOLTE DI SUPERFICIE Stefania Bonato, Chiara Rigato 1 Introduzione Lo studio della ceramica grezza non è stato per nulla semplice. Elenco subito

Dettagli

REPERTI CERAMICI MEDIEVALI DAI SAGGI XX E XXI

REPERTI CERAMICI MEDIEVALI DAI SAGGI XX E XXI REPERTI CERAMICI MEDIEVALI DAI SAGGI XX E XXI I reperti esaminati provengono da alcune fosse di spoliazione ubicate nei saggi XX (US 374, att. 336, US 409, att. 304) e XXI (US 5045, 5052, att. 369), tutte

Dettagli

II. IL MATERIALE CERAMICO

II. IL MATERIALE CERAMICO II. IL MATERIALE CERAMICO 1. METODI E FINALITÀ DELL INDAGINE 29 Per una chiara sintesi sui metodi di studio della ceramica cfr. MOLINARI 2000, voce Ceramica. Lo studio delle ceramiche 29 del castello di

Dettagli

6. LA CERAMICA COMUNE di Maria Aprosio, Antonio Pizzo, Cynthia Mascione e Giuseppe Pucci

6. LA CERAMICA COMUNE di Maria Aprosio, Antonio Pizzo, Cynthia Mascione e Giuseppe Pucci 6. LA CERAMICA COMUNE di Maria Aprosio, Antonio Pizzo, Cynthia Mascione e Giuseppe Pucci 6.1. La ceramica comune dei periodi 1-3 Grafico 1. Percentuali della produzione delle ceramiche comuni rispetto

Dettagli

Gli impasti sono stati identificati solo con un analisi macroscopica delle argille. A cura di Tiziana Privitera. San Prospero Villa Romana

Gli impasti sono stati identificati solo con un analisi macroscopica delle argille. A cura di Tiziana Privitera. San Prospero Villa Romana NB. : Le sigle vengono date per vetrina che sono state numerate da destra a sinistra; i ripiano dall alto verso il basso; e i reperti da sinistra a destra. Gli impasti sono stati identificati solo con

Dettagli

Marta BOTTOS. Ceramica comune grezza

Marta BOTTOS. Ceramica comune grezza Marta BOTTOS Ceramica comune grezza Nell area di scavo oggetto di studio, la ceramica grezza è attestata con un totale di duecentotrentadue frammenti, di questi, tuttavia, a causa della grande frammentarietà

Dettagli

Marta BOTTOS. Materiali di età medievale e moderna

Marta BOTTOS. Materiali di età medievale e moderna Marta BOTTOS Materiali di età medievale e moderna Non sono molte le attestazioni di ceramiche postclassiche provenienti dall area in oggetto di studio. L analisi dei pochi reperti recuperati nell area

Dettagli

Tipologia delle Forme vascolari. Claudio Giardino

Tipologia delle Forme vascolari. Claudio Giardino Tipologia delle Forme vascolari Claudio Giardino CATEGORIA Categorie sistematiche (spada, pugnale, ascia, brocca, urna) CLASSE (spada a lingua da presa, ascia ad alette, brocca, urna a collo) FORMA (spada

Dettagli

7. LA ROZZA TERRACOTTA di Maria Aprosio e Antonio Pizzo

7. LA ROZZA TERRACOTTA di Maria Aprosio e Antonio Pizzo 7. LA ROZZA TERRACOTTA di Maria Aprosio e Antonio Pizzo Maria Aprosio e Antonio Pizzo - La rozza terracotta 7.1. La rozza terracotta dei periodi 1-3 Sotto la voce rozza terracotta sono state comprese tutte

Dettagli

Enrica Boldrini Francesca Grassi Nuove acquisizioni sulle ceramiche acrome depurate dalla Rocca di Campiglia M.ma e da Rocca San Silvestro (Livorno)*

Enrica Boldrini Francesca Grassi Nuove acquisizioni sulle ceramiche acrome depurate dalla Rocca di Campiglia M.ma e da Rocca San Silvestro (Livorno)* 27 Archeologia Medievale XXVI, 1999, pp. 437-446 Enrica Boldrini Francesca Grassi Nuove acquisizioni sulle ceramiche acrome depurate dalla Rocca di Campiglia M.ma e da Rocca San Silvestro (Livorno)* In

Dettagli

Pozzo B: I MATERIALI [185] Ceramica acroma

Pozzo B: I MATERIALI [185] Ceramica acroma Pozzo B: I MATERIALI Per quanto concerne il nucleo di materiale ceramico recuperato nel corso dello svuotamento del pozzo B da parte degli operai del cantiere campigliese, esso manca delle associazioni

Dettagli

Caterina BONIVENTO, Patrizia RIET. Ceramica africana da cucina

Caterina BONIVENTO, Patrizia RIET. Ceramica africana da cucina Caterina BONIVENTO, Patrizia RIET Ceramica africana da cucina Nell area di scavo oggetto di studio la ceramica africana da cucina è attestata da ventitré frammenti; per diciannove di questi è stato possibile

Dettagli

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a pareti sottili

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a pareti sottili Annalisa de FRANZONI Ceramica a pareti sottili La classe ceramica è rappresentata da poco meno di una quindicina di frammenti, tra cui solo otto relativi a parti diagnostiche delle forme di appartenenza.

Dettagli

LO SCAVO ARCHEOLOGICO DEI DEPOSITI DI V-XI SECOLO DELL OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA: PER LA STORIA DELLA CITTÀ DI SIENA NELL ALTOMEDIOEVO

LO SCAVO ARCHEOLOGICO DEI DEPOSITI DI V-XI SECOLO DELL OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA: PER LA STORIA DELLA CITTÀ DI SIENA NELL ALTOMEDIOEVO LO SCAVO ARCHEOLOGICO DEI DEPOSITI DI V-XI SECOLO DELL OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA: PER LA STORIA DELLA CITTÀ DI SIENA NELL ALTOMEDIOEVO di FEDERICO CANTINI Lo scavo delle stratigrafie archeologiche

Dettagli

5. LE PARETI SOTTILI di Maria Aprosio e Antonio Pizzo

5. LE PARETI SOTTILI di Maria Aprosio e Antonio Pizzo 5. LE PARETI SOTTILI di Maria Aprosio e Antonio Pizzo 5.1. Le pareti sottili dei periodi 1-3 1 Dyson 197, pp. 5-57. 2 Giagnetti 1993, pp. 115-124. 3 Marabini 1973, p. 33. La produzione delle pareti sottili

Dettagli

LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE DEPOSITO S. MARIA IN PADOVETERE COMACCHIO INTEGRO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA PARZIALMENTE RICOMPONIBILE

LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE DEPOSITO S. MARIA IN PADOVETERE COMACCHIO INTEGRO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA PARZIALMENTE RICOMPONIBILE N. INV. DESCRIZIONE DA REGISTRO INVENTARIALE E DIMENSIONI PROVENIENZA LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE VALORI PATRIMONIALI IN EURO RIVALUTATI SECONDO I COEFFICIENTI ISTAT 2015 E ARROTONDATI FOTO 46 75763

Dettagli

La ceramica comune nel territorio settentrionale senese tra V - inizi X secolo 1

La ceramica comune nel territorio settentrionale senese tra V - inizi X secolo 1 Marco Valenti 143 La ceramica comune nel territorio settentrionale senese tra V - inizi X secolo 1 Introduzione: Il problema Il panorama delle informazioni sulla ceramica comune in Toscana tra età tardoantica

Dettagli

Crisi e trasformazioni nella città romana di Ostra (AN): due contesti tardoantichi

Crisi e trasformazioni nella città romana di Ostra (AN): due contesti tardoantichi P.L. Dall Aglio-G. Roversi-M. Silani- C. Tassinari (Università degli Studi di Bologna) Dip. di Archeologia, P.za S. Giovanni in Monte 2, Bologna Crisi e trasformazioni nella città romana di Ostra (AN):

Dettagli

Materia Descrizione dell'oggetto Quantità Epoca

Materia Descrizione dell'oggetto Quantità Epoca PARTITA 2 Reperti archeologici Numero di Laboratori Materia Descrizione dell'oggetto Quantità Epoca 03- selce trapezio 1. 300,00 03-996 quarzo Industria litica 1 età del Rame (III mill. a.c.) 200,00 03-992

Dettagli

IL MATERIALE CERAMICO DELL AREA 1000 DEL CASTELLO DI MONTARRENTI (METÀ VII-XIII SECOLO) di FEDERICO CANTINI

IL MATERIALE CERAMICO DELL AREA 1000 DEL CASTELLO DI MONTARRENTI (METÀ VII-XIII SECOLO) di FEDERICO CANTINI IL MATERIALE CERAMICO DELL AREA 1000 DEL CASTELLO DI MONTARRENTI (METÀ VII-XIII SECOLO) di INTRODUZIONE FEDERICO CANTINI Il castello di Montarrenti, posto su uno sperone roccioso, in posizione intermedia

Dettagli

Indagine topografica sulle aree di pertinenza dell abbazia di San Salvatore al monte Amiata nella Tuscia meridionale: secoli VI XIV

Indagine topografica sulle aree di pertinenza dell abbazia di San Salvatore al monte Amiata nella Tuscia meridionale: secoli VI XIV Indagine topografica sulle aree di pertinenza dell abbazia di San Salvatore al monte Amiata nella Tuscia meridionale: secoli VI XIV L apporto della fotointerpretazione e dei documenti d archivio alla ricerca

Dettagli

Francesca BORTOLAMEI, Marta BOTTOS. Terre sigillate africane

Francesca BORTOLAMEI, Marta BOTTOS. Terre sigillate africane Francesca BORTOLAMEI, Marta BOTTOS Terre sigillate africane Per quanto riguarda le attestazioni di terra sigillata africana 1 ad Aquileia, nel territorio friulano e nelle regioni contermini, si può affermare

Dettagli

CERAMICA TARDOANTICA DAL MACELLUM-FORUM DI DURRËS

CERAMICA TARDOANTICA DAL MACELLUM-FORUM DI DURRËS CERAMICA TARDOANTICA DAL MACELLUM-FORUM DI DURRËS Brikena SHKODRA Questo articolo intende fornire notizie su recenti indagini archeologiche di Durrës tardoromana, compreso lo scavo del 2005 nel lato nord

Dettagli

LE ANFORE di Erminia Lapadula

LE ANFORE di Erminia Lapadula Erminia 8. Lapadula - Le anfore LE ANFORE di Erminia Lapadula La quantità di frammenti di anfore da trasporto restituiti dallo scavo è modesta rispetto alla totalità dei materiali ceramici 1. Il lavoro

Dettagli

Annalisa de FRANZONI. Ceramica comune grigia

Annalisa de FRANZONI. Ceramica comune grigia Annalisa de FRANZONI Ceramica comune grigia Lo scavo ha portato al recupero di un modesto numero di frammenti ceramici appartenenti alla classe della cosiddetta ceramica grigia o cinerognola 1. Il gruppo

Dettagli

SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972)

SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972) Luciano Salzani 111 SABBIONARA DI GARDA. ABITATO DELL ANTICA ETA DEL BRONZO (SCAVI 1972) Luciano Salzani Nell autunno del 1971 i lavori di una cava di sabbia intaccavano l ultimo sperone di una collina

Dettagli

LA CERAMICA A VERNICE NERA. Le principali produzioni e la loro evoluzione cronologica

LA CERAMICA A VERNICE NERA. Le principali produzioni e la loro evoluzione cronologica LA CERAMICA A VERNICE NERA Le principali produzioni e la loro evoluzione cronologica La prima produzione di massa nella storia di Roma Foggiatura: Vaso realizzato al tornio e immerso nell ingobbio sospensione

Dettagli

Tarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata acroma e a bande

Tarquinia, complesso monumentale : ceramica depurata acroma e a bande XVII International Congress of Classical Archaeology, Roma 22-26 Sept. 2008 Session: Tra importazione e produzione locale: lineamenti teoretici e applicazioni pratiche per l individuazione di modelli culturali...

Dettagli

DOCUMENTI DI ARCHEOLOGIA. Collana diretta da Gian Pietro Brogiolo e Sauro Gelichi

DOCUMENTI DI ARCHEOLOGIA. Collana diretta da Gian Pietro Brogiolo e Sauro Gelichi DOCUMENTI DI ARCHEOLOGIA Collana diretta da Gian Pietro Brogiolo e Sauro Gelichi DOCUMENTI DI ARCHEOLOGIA 16 CAROLA DELLA PORTA, GLORIA OLCESE, NICOLETTA SFREDDA, GABRIELLA TASSINARI Con contributi di

Dettagli

Raccolta fotografica Vasellame del Museo internazionale delle ceramiche, Faenza

Raccolta fotografica Vasellame del Museo internazionale delle ceramiche, Faenza Museo internazionale delle ceramiche (Faenza) BIBLIOTECA Museo Galileo Istituto e Museo di storia della scienza Piazza Giudici 1, Firenze, ITALIA www.museogalileo.it/biblioteca.html Diapositive 05 Raccolta

Dettagli

VII. DAL DATO MATERIALE ALLA RICOSTRUZIONE STORICA: L AREA DELL OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA NELL ALTOMEDIOEVO

VII. DAL DATO MATERIALE ALLA RICOSTRUZIONE STORICA: L AREA DELL OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA NELL ALTOMEDIOEVO VII. DAL DATO MATERIALE ALLA RICOSTRUZIONE STORICA: L AREA DELL OSPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA NELL ALTOMEDIOEVO Se la lettura delle fonti non permette di ricostruire l aspetto della città tra IV

Dettagli

VI - LA CERAMICA. 1a. La ceramica depurata (A) 1 - IL MATERIALE ETRUSCO. Catalogo delle paste

VI - LA CERAMICA. 1a. La ceramica depurata (A) 1 - IL MATERIALE ETRUSCO. Catalogo delle paste VI - LA CERAMICA Per quanto riguarda questo capitolo abbiamo deciso di non proporre una selezione tipologica di tutte le classi e di tutte le produzioni. Il repertorio è infatti già stato avviato con la

Dettagli

Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro

Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro Portico d Ottavia a Roma: scavo archeologico e restauro L obiettivo iniziale dell intervento era di completare l indagine archeologica del piano interno del propileo (già oggetto di scavi nel 1996-97 e

Dettagli

Pozzo A: I MATERIALI. Acroma depurata

Pozzo A: I MATERIALI. Acroma depurata Pozzo A: I MATERIALI Acroma depurata Nel riempimento del pozzo A sono stati trovati solo pochissimi frammenti di cerarniche prive di rivestimento, tutti riconducibili ad un unico esemplare di acroma depurata.

Dettagli

IV. I REPERTI METALLICI

IV. I REPERTI METALLICI IV. I REPERTI METALLICI Il repertorio metallico del castello di Montarrenti è quantitativamente molto esiguo. Si contano in totale 76 pezzi dei quali 2, pari al 3% del totale, riferibili ad attività artigianali

Dettagli

IL MATERIALE CERAMICO DELL'AREA 1000 DEL CASTELLO Dl MONTARRENTI (METÀ VII-XIII SECOLO)

IL MATERIALE CERAMICO DELL'AREA 1000 DEL CASTELLO Dl MONTARRENTI (METÀ VII-XIII SECOLO) IL MATERIALE CERAMICO DELL'AREA 1000 DEL CASTELLO Dl MONTARRENTI (METÀ VII-XIII SECOLO) FEDERICO CANTINI. INTRODUZIONE Il castello di Montarrenti posto su uno sperone roccioso in posizione intermedia tra

Dettagli

10. I MATERIALI. VI, pp. 116 ss.; R. Francovich et alii 1978a, stanza A, strato VI p. 40 ss, ecc. 1 R. Francovich - G. Vannini 1976, strati V-V-inf-

10. I MATERIALI. VI, pp. 116 ss.; R. Francovich et alii 1978a, stanza A, strato VI p. 40 ss, ecc. 1 R. Francovich - G. Vannini 1976, strati V-V-inf- 10. I MATERIALI Per quanto concerne lo studio della cultura materiale dell area senese-maremmana, lo scavo nel cassero di Grosseto rappresenta un primo contributo verso una sistemazione preliminare di

Dettagli

A. Guidi, Isernia. Lo scavo al di sotto della Cattedrale, LANX 16 (2013), pp Alessia Guidi

A. Guidi, Isernia. Lo scavo al di sotto della Cattedrale, LANX 16 (2013), pp Alessia Guidi Alessia Guidi Isernia. Lo scavo al di sotto della Cattedrale: prime osservazioni sulla tipologia ceramica Abstract Gli scavi eseguiti agli inizi degli anni 80 del secolo scorso sotto la Cattedrale di Isernia

Dettagli

VII. MATERIALI 1. SCHEDATURA DEI MATERIALI. Impasto n CERAMICA 2.1. Catalogo degli impasti. Impasto n. 2

VII. MATERIALI 1. SCHEDATURA DEI MATERIALI. Impasto n CERAMICA 2.1. Catalogo degli impasti. Impasto n. 2 VII. MATERIALI 1. SCHEDATURA DEI MATERIALI I materiali campionati nel corso delle ricognizioni di superficie sono stati studiati e immessi in schede singole o cumulative nel database relazionale Carta

Dettagli

3. Catalogo IL NUCLEO MEDIEVALE. Ceramica nuda

3. Catalogo IL NUCLEO MEDIEVALE. Ceramica nuda 3. Catalogo Il complesso dei reperti archeologici provenienti dalle operazioni di restauro compiute nel castello di Porciano nel periodo 1963-1966 si trova attualmente raccolto nei locali dello stesso

Dettagli

LA CERAMICA DEL KÔM II A AD ANTINOE

LA CERAMICA DEL KÔM II A AD ANTINOE LA CERAMICA DEL KÔM II A AD ANTINOE L Istituto Papirologico G. Vitelli di Firenze, titolare della concessione di scavo nel sito dell antica città di Antinoe, ha condotto, sotto la direzione di Rosario

Dettagli

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA. Beni mobili di interesse archeologico proveniente da scavi condotti nel sottosuolo dell edificio posto all angolo fra Via San Giorgio e Via Cesare

Dettagli

La ceramica d uso comune in Toscana tra V e X secolo: il passaggio tra età tardoantica e Altomedioevo

La ceramica d uso comune in Toscana tra V e X secolo: il passaggio tra età tardoantica e Altomedioevo La ceramica d uso comune in Toscana tra V e X secolo: il passaggio tra età tardoantica e Altomedioevo Riccardo Francovich, Marco Valenti Introduzione La ceramica di uso comune prodotta tra V secolo e fine

Dettagli

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a vernice nera

Annalisa de FRANZONI. Ceramica a vernice nera Annalisa de FRANZONI Ceramica a vernice nera Le indagini archeologiche condotte in via Gemina hanno consentito il recupero di trentotto frammenti di ceramica a vernice nera. Il gruppo più rilevante a fini

Dettagli

Le produzioni ceramiche di Fratte

Le produzioni ceramiche di Fratte 1 www.facem.at 06-12-2018 MICHELE SCAFURO ANTONIA SERRITELLA Università degli Studi di Salerno Le produzioni ceramiche di Fratte A Fratte documenti di attività finalizzate alla produzione di ceramiche

Dettagli

VIII. I MATERIALI. Ceramica media, di colore bruno, superficie lisciata. Lunghezza

VIII. I MATERIALI. Ceramica media, di colore bruno, superficie lisciata. Lunghezza VIII. I MATERIALI 1. INTRODUZIONE Il materiale proveniente dalle ricognizioni di superficie di Radicofani è stato, per praticità, suddiviso in quattro periodi: protostorico, etrusco, romano e medievale.

Dettagli

Sandrino Luigi MARRA. Le ceramiche del Castello di Gioia Sannitica (Ce)

Sandrino Luigi MARRA. Le ceramiche del Castello di Gioia Sannitica (Ce) Sandrino Luigi MARRA Le ceramiche del Castello di Gioia Sannitica (Ce) Le ceramiche del castello di Gioia Sannitica sono il frutto di un salvataggio effettuato tra il 2004 ed il 2005 durante i lavori di

Dettagli

Palermo antica. Pignatta troncoconica Necropoli Punica di Palermo, scavi 1967, tomba 4 H cm 9,9 Diam. cm 11,2 N.I

Palermo antica. Pignatta troncoconica Necropoli Punica di Palermo, scavi 1967, tomba 4 H cm 9,9 Diam. cm 11,2 N.I Palermo antica Pignatta troncoconica Necropoli Punica di Palermo, scavi 1967, tomba 4 H cm 9,9 Diam. cm 11,2 N.I. 32905 Brocca (Oinochoe) trilobata Necropoli Punica di Palermo, scavi 1966, tomba 12 H cm

Dettagli

Luciana MANDRUZZATO. Vetro

Luciana MANDRUZZATO. Vetro Luciana MANDRUZZATO Vetro La pubblicazione completa e analitica dei materiali di un contesto di scavo stratigrafico ben datato è sempre di grande importanza, malgrado l estrema frammentarietà in cui normalmente,

Dettagli

Documento digitalizzato dallo Staff di UnissResearch

Documento digitalizzato dallo Staff di UnissResearch Depalmas, Anna; Melis, Maria Grazia; Tanda, Giuseppa (2000) Gli Orizzonti Campaniforme e Bonnanaro nella necropoli di Lochele-Sedilo (OR). n: L'ipogeismo nel Mediterraneo: origini, sviluppo, quadri culturali:

Dettagli

Morel 2650 Coppa Coppa non profonda, con parete rettilinea e bassa carena. 109 MAZZEO SARACINO 1987, p MAIOLI 1995a, p. 35.

Morel 2650 Coppa Coppa non profonda, con parete rettilinea e bassa carena. 109 MAZZEO SARACINO 1987, p MAIOLI 1995a, p. 35. III I MATERIALI 37 VERNICE NERA In area italica i vari nuclei urbani tendono ad essere la sede di svariate attività di piccolo artigianato, in funzione di una autosufficienza almeno per i materiali di

Dettagli

IX - I REPERTI DI PERIODO II-IV 1 - LA CERAMICA A - ACROMA GREZZA

IX - I REPERTI DI PERIODO II-IV 1 - LA CERAMICA A - ACROMA GREZZA IX - I REPERTI DI PERIODO II-IV 1 - LA CERAMICA A - ACROMA GREZZA Nell'ambito della produzione ceramica di XII-XIV secolo si sono riconosciuti sette diversi tipi di impasto (FIG.122); due (impasti 9, 10)

Dettagli

Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1

Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1 ARIMNESTOS Ricerche di Protostoria Mediterranea 1/2018, pp. 147-155 Patrizia von Eles* Verucchio: classificazione tipologica degli anelli in osso 1 Gli anelli in osso sono relativamente numerosi a Verucchio

Dettagli

Palma KARKOVIĆ TAKALIĆ. Lucerne

Palma KARKOVIĆ TAKALIĆ. Lucerne Palma KARKOVIĆ TAKALIĆ Lucerne Nel corso delle campagne di scavo sono stati rinvenuti trentadue frammenti di lucerne e una lucerna integra. Di questi il gruppo più numeroso è costituito da frammenti che

Dettagli

Imateriali provenienti dalla dispersione della collezione

Imateriali provenienti dalla dispersione della collezione Associazione Nomentana archeologia I buccheri della ex collezione Bazzichelli nel Museo di Monterotondo EUGENIO MOSCETTI Imateriali provenienti dalla dispersione della collezione Bazzichelli di Viterbo,

Dettagli

La ceramica comune nel territorio settentrionale senese tra V inizi X secolo 1

La ceramica comune nel territorio settentrionale senese tra V inizi X secolo 1 La ceramica comune nel territorio settentrionale senese tra V inizi X secolo 1 Introduzione: I1 problema Marco Valenti Il panorama delle informazioni sulla ceramica comune in Toscana tra età tardoantica

Dettagli

Il santuario etrusco di Monte Landro La cisterna del tempio

Il santuario etrusco di Monte Landro La cisterna del tempio Corso di Laurea magistrale (ordinamento ex D.M. 270/2004) in Scienze dell antichità: letteratura, storia e archeologia Tesi di Laurea in Etruscologia e archeologia italica Il santuario etrusco di Monte

Dettagli

LA NECROPOLI DI LOCALITÀ MIRANDOLA

LA NECROPOLI DI LOCALITÀ MIRANDOLA Luciano Salzani 23 LA NECROPOLI DI LOCALITÀ MIRANDOLA Circa 300 m a nord-est della Corte Fenil Nuovo è posta la località Mirandola. Nel gennaio del 1988, il parziale sbancamento di un dosso ghiaioso ha

Dettagli

CERAMICA DA FUOCO DAL SAGGIO IX 1. Le olle

CERAMICA DA FUOCO DAL SAGGIO IX 1. Le olle CERAMICA DA FUOCO DAL SAGGIO IX 1 Le olle I frammenti riconducibili a questa forma rappresentano una quantità assai consistente nel complesso del materiale messo in luce (224 frammenti, di cui 151 orli

Dettagli

Caterina BONIVENTO. Anfore di produzione africana

Caterina BONIVENTO. Anfore di produzione africana Caterina BONIVENTO Anfore di produzione africana Alla classe delle anfore africane sono stati attribuiti millequattordici reperti, di cui cinquecentoquarantanove diagnostici. I contenitori meglio documentati

Dettagli

TERRITORIO, INSEDIAMENTI E NECROPOLI FRA TARDA ANTICHITÀ E ALTO MEDIOEVO

TERRITORIO, INSEDIAMENTI E NECROPOLI FRA TARDA ANTICHITÀ E ALTO MEDIOEVO COMUNE DI CIMITILE FONDAZIONE PREMIO CIMITILE SECONDA UNIVERSITÀ DI NAPOLI DIPARTIMENTO DI LETTERE E BENI CULTURALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE, SOCIALI E DELLA

Dettagli

Comune di Roma Via T. Inghirami

Comune di Roma Via T. Inghirami Giallo Antico Investigazioni Archeologiche Dott. Marco Viglietti Specialista in Archeologia mviglietti@tiscali.it tel. 333.3151473 / 06.98261963 ASSISTENZA ARCHEOLOGICA- INDAGINI ARCHEOLOGICHE Comune di

Dettagli

Merchandising museale e Cultural Heritage

Merchandising museale e Cultural Heritage Museo Archeologico Regionale "Antonino SAlinAS Palermo Progetto di Didattica Museale A.S. 2015/16 Merchandising museale e Cultural Heritage la ceramica nella sicilia occidentale in età protostorica ( media

Dettagli

LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA LACUNOSO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA RICOMPONIBILE

LUOGO E STATO DI CONSERVAZIONE MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA LACUNOSO MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA RICOMPONIBILE N. INV. 2 50915 DESCRIZIONE DA REGISTRO INVENTARIALE E DIMENSIONI PORZIONE DI STELE IN CALCARE GRIGIO LISCIA CON CORNICE A LISTELLO PIATTO E SOLCATURA; ISCRIZIONE LACUNOSA PROVENIENZA BURCHIOLETO, ARGINE

Dettagli

Nuove presenze di terra sigillata africana ad Aquileia

Nuove presenze di terra sigillata africana ad Aquileia Nuove presenze di terra sigillata africana ad Aquileia ELLA ZULINI In questa sede verranno analizzati alcuni materiali in terra sigillata africana provenienti da Aquileia; in particolare ci si soffermerà

Dettagli

3. LA CERAMICA SPAGNOLA DA MENSA NEI CONTESTI O NEI RECUPERI ARCHEOLOGICI

3. LA CERAMICA SPAGNOLA DA MENSA NEI CONTESTI O NEI RECUPERI ARCHEOLOGICI 3. LA CERAMICA SPAGNOLA DA MENSA NEI CONTESTI O NEI RECUPERI ARCHEOLOGICI 3.1. Durante gli scavi all interno del Palazzo Pretorio di Prato (stanza A, strato III), si è rinvenuto un fondo di scodella con

Dettagli

VASI MICENEI NEL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI. di LUCIA V AGNETTI

VASI MICENEI NEL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI. di LUCIA V AGNETTI VASI MICENEI NEL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI di LUCIA V AGNETTI Nel Museo Nazionale di Napoli sono conservati tre vasi micenei inediti l; negli inventari del Museo non è registrata la loro provenienza, ma

Dettagli

LA CERAMICA DELLA US 1100 DELLA VILLA DI PAVIA DI UDINE. RELAZIONE PRELIMINARE SULLA ROZZA TERRACOTTA. Giovanna CASSANI

LA CERAMICA DELLA US 1100 DELLA VILLA DI PAVIA DI UDINE. RELAZIONE PRELIMINARE SULLA ROZZA TERRACOTTA. Giovanna CASSANI LA CERAMICA DELLA US 1100 DELLA VILLA DI PAVIA DI UDINE. RELAZIONE PRELIMINARE SULLA ROZZA TERRACOTTA. Giovanna CASSANI Nella fossa di scarico dell insediamento rustico romano di Pavia di Udine rilevante

Dettagli

1. I REPERTI CERAMICI

1. I REPERTI CERAMICI 1. I REPERTI CERAMICI INTRODUZIONE La ceramica oggetto di questo studio proviene dalle aree 1000, 2000, 4000, 5000, 7000 scavate nella Rocca di Campiglia ed è pertinente al peridodo cronologico compreso

Dettagli

Contrada della Civetta

Contrada della Civetta Contrada della Civetta Nel 1981, in occasione dei lavori di restauro presso la sede della Contrada della Civetta, è venuto alla luce un pozzo per lo smaltimento dei rifiuti domestici. La struttura è situata

Dettagli

romanizzazione Testimonianze archeologiche nel territorio di Empoli dall arcaismo alla 20 MILLIARIUM

romanizzazione Testimonianze archeologiche nel territorio di Empoli dall arcaismo alla 20 MILLIARIUM Agnese Pittari Testimonianze archeologiche nel territorio di Empoli dall arcaismo alla romanizzazione Durante alcuni lavori di pavimentazione del piano stradale del centro storico di Empoli si è offerta

Dettagli

STANZA I FASE I Lo scavo

STANZA I FASE I Lo scavo STANZA I FASE I 4.2. Lo scavo Alla fase I appartengono gli elementi 12, 16, 17, 22, 24, 28, e gli strati (15), (18), (19), (20), (21}, (26), (29), ubicati nel settore 1 e gli strati (l)e (2), localizzati

Dettagli

Colombarone (PU), un sito che non conosce crisi

Colombarone (PU), un sito che non conosce crisi P.L. Dall Aglio-G. Roversi-C. Tassinari (Università di Bologna) Dip. di Archeologia, P.za S. Giovanni in Monte 2, Bologna Colombarone (PU), un sito che non conosce crisi IL COMPLESSO VILLA-BASILICA Il

Dettagli

[111] Sebbene le caratteristiche dei contesti di ritrovamento lunensi documentino la persistenza della produzione in epoca tardoromana, resta da

[111] Sebbene le caratteristiche dei contesti di ritrovamento lunensi documentino la persistenza della produzione in epoca tardoromana, resta da Luni (SP) (*) L'analisi effettuata va considerata come preliminare: infatti non è stato possibile recuperare ed esaminare tutti i frammenti sinora rinvenuti nelle diverse aree della città interessate dagli

Dettagli

Luciano Salzani 11 LE TOMBE

Luciano Salzani 11 LE TOMBE Luciano Salzani 11 LE TOMBE TOMBA 1 arrotondati di cm 80,5 x 40,5. Le ossa bruciate sono ammucchiate sul lato sud assieme ad una fibula di ferro (n 5). Una ciotola (n 2a) contiene ossa di animali. Quota:

Dettagli

La ceramica comune fra fine VI e X sec. a Brescia, nei siti di casa Pallaveri, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus

La ceramica comune fra fine VI e X sec. a Brescia, nei siti di casa Pallaveri, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus Angela Guglielmetti 9 La ceramica comune fra fine VI e X sec. a Brescia, nei siti di casa Pallaveri, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus Nell intervento, complementare a quello sui manufatti del

Dettagli

Recupero di un passato scomparso

Recupero di un passato scomparso Recupero di un passato scomparso Museo Civico Archeologico di anzio 22 dicembre 2013 19 gennaio 2014 Città di Anzio Museo Civico Archeologico Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Comando Carabinieri

Dettagli

G. NONINI, G. TASCA - Rinvenimenti di superficie... Quaderni Friulani di Archeologia V/1995

G. NONINI, G. TASCA - Rinvenimenti di superficie... Quaderni Friulani di Archeologia V/1995 G. NONINI, G. TASCA - Rinvenimenti di superficie... Quaderni Friulani di Archeologia V/1995 Figura 1. Buttrio (UD) - Localizzazione del rinvenimento. 44 Quaderni Friulani di Archeologia V/1995 RINVENIMENTI

Dettagli

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CORSO Claudio Negrelli

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CORSO Claudio Negrelli ARCHEOLOGIA MEDIEVALE CORSO 2014-2015 Claudio Negrelli La ceramologia: una disciplina a sé stante? Lo studio del materiale ceramico medievale e post-medievale La ceramologia in generale come studio tipologico,

Dettagli

Massimo LAVARONE. Quaderni Friulani di Archeologia I/1991

Massimo LAVARONE. Quaderni Friulani di Archeologia I/1991 Quaderni Friulani di Archeologia I/1991 NOTA PRELIMINARE SULLA CERAMICA GREZZA M EDIEVALE PROVENIENTE D ALL A CHIESA DI S.STEFANO A P AL AZZOLO DELLO STELLA (UD) Massimo LAVARONE Durante il mese di giugno

Dettagli

8. I MATERIALI CERAMICI POSTMEDIEVALI Post-medieval ceramic material

8. I MATERIALI CERAMICI POSTMEDIEVALI Post-medieval ceramic material Chiara Martinozzi, Hermann Salvadori 8. I MATERIALI CERAMICI POSTMEDIEVALI Post-medieval ceramic material 1. SECOLI XV E XVI Lo studio dei reperti ceramici postmedievali provenienti dalle aree 1, 1000

Dettagli

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche

Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Roma 28.07.2011 Romanina Centralità Metropolitana Municipio X Indagini archeologiche Nel corso degli anni 2004 e 2006, secondo quanto prescritto dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è stata effettuata

Dettagli

CERAMICA PROTOCORINZIA CERAMICA LACONICA

CERAMICA PROTOCORINZIA CERAMICA LACONICA CERAMICA PROTOCORINZIA CERAMICA LACONICA 1. Oinochoe protocorinzia con serpente Officina corinzia, ca. 700-675 a.c. H. 28,5 Già University Museum of Art, Princeton 1995-149 Da scavi clandestini in Etruria

Dettagli

(*) Per ciascuno dei pezzi vengono presentati il disegno e/o la foto.

(*) Per ciascuno dei pezzi vengono presentati il disegno e/o la foto. SCHEDE (*) ACROMA GREZZA 1. Testo Orlo piano, leggermente inclinato verso l'esterno, bordo estroflesso, ingrossato all'esterno, fondo piano, piede leggermente rilevato. Superfici interne ed esterne lisciate,

Dettagli

La ceramica dipinta tarda dal centro storico di Empoli: i rinvenimenti Montefiori e Piazza della Propositura.

La ceramica dipinta tarda dal centro storico di Empoli: i rinvenimenti Montefiori e Piazza della Propositura. Martina Filippi La ceramica dipinta tarda dal centro storico di Empoli: i rinvenimenti Montefiori e Piazza della Propositura. Attraverso l osservazione dei reperti, provenienti da un contesto stratigrafico

Dettagli

altri centri come Siena, Montalcino, Arezzo, Firenze e Montelupo.

altri centri come Siena, Montalcino, Arezzo, Firenze e Montelupo. CERAMICA DALLA ROCCA DI CAMPIGLIA MARITTIMA (LI) Introduzione allo scavo La ricerca archeologica nella Rocca di Campiglia è iniziata nel 1994, diretta dall'insegnamento di Archeologia Medievale del Dipartimento

Dettagli

Ceramiche medievali e postmedievali nei contesti archeologici della Sardegna

Ceramiche medievali e postmedievali nei contesti archeologici della Sardegna Università degli Studi di Sassari Corso di Archeologia Medievale (Prof. Marco Milanese) Anno Accademico 2005/2006 Ceramiche medievali e postmedievali nei contesti archeologici della Sardegna Avvertenza

Dettagli

Attestazioni A1 - Pistoia, Chianti senese, Cosa A2 - Arezzo, Chianti senese A3 - Chianti senese, Podere Aione INTRODUZIONE

Attestazioni A1 - Pistoia, Chianti senese, Cosa A2 - Arezzo, Chianti senese A3 - Chianti senese, Podere Aione INTRODUZIONE FRANCOVICH R., VALENTI M., 1997, La ceramica d'uso comune in Toscana tra V - X secolo. Il passaggio tra età tardoantica ed altomedioevo, in DÉMIANS D'ARCHIMBAUD G. (ed.), La céramique médiévale en Mediterranée,

Dettagli

Industria (TO) 1 Sui vecchi scavi di Industria resta fondamentale FABRETTI L'identificazione della struttura ad emiciclo con un

Industria (TO) 1 Sui vecchi scavi di Industria resta fondamentale FABRETTI L'identificazione della struttura ad emiciclo con un Industria (TO) La città romana di Industria fu fondata sulla riva destra del Po, a metà strada circa tra Vardacate (Casale Monferrato) ed Augusta Taurinorum, nel 123 a.c.. Lo sviluppo dell'impianto urbanistico,

Dettagli

Materiali romani da saggi a Cozzo Lomellina (Pavia)

Materiali romani da saggi a Cozzo Lomellina (Pavia) 48 n. 16 (1997), pp. 49-65. Materiali romani da saggi a Cozzo Lomellina (Pavia) Lo scavo Rosanina Invernizzi Soprintendenza Archeologica della Lombardia. Nell inverno 1994-1995 il controllo degli scavi

Dettagli

FASE III La ceramica

FASE III La ceramica FASE III 4.26 Lo scavo Il deposito, al di sotto dello strato (22 ), composto dagli strati (23), (24), (25) e (26) (settore B), costituiva un'unica fase, anche questa collocabile in un arco di tempo abbastanza

Dettagli

a Rufano (Sant Angelo d Ischia)

a Rufano (Sant Angelo d Ischia) Pietro Monti * Pithekoussai Segnalazione di siti archeologici Insediamento pithecusano a Rufano (Sant Angelo d Ischia) Dopo i villaggi di Cavagrado (a. 1980) (*) e di Punta Chiarito (a. 1988) (**), sono

Dettagli

Ideazione e coordinamento scientifico Gloria Olcese -

Ideazione e coordinamento scientifico Gloria Olcese - Volume finanziato grazie ai fondi del MIUR, Progetto FIRB 2005-2011 RBNE03KWMF Immensa Aequora. Ricostruire i commerci nel Mediterraneo in epoca ellenistica e romana attraverso nuovi approcci scientifici

Dettagli

CERAMICHE, VETRI E ALTRI MATERIALI

CERAMICHE, VETRI E ALTRI MATERIALI Daniela Castagna e Cecilia Scalari 57 CERAMICHE, VETRI E ALTRI MATERIALI Daniela Castagna e Cecilia Scalari CERAMICA GRIGIA Si contano in totale 16 frammenti di ceramica grigia 1, perlopiù rinvenuti in

Dettagli

VII. MATERIALI. di materiale raccolte, dalla ceramica ai reperti litici, metallici, numismatici,

VII. MATERIALI. di materiale raccolte, dalla ceramica ai reperti litici, metallici, numismatici, VII. MATERIALI 1. METODO DI SCHEDATURA I materiali raccolti durante le campagne topografiche sono stati catalogati in un apposito data base, lo stesso adottato nelle altre ricerche sulla provincia di Siena,

Dettagli

Applicazione della tecnica ceramica antica

Applicazione della tecnica ceramica antica Laboratorio: la ceramica antica Applicazione della tecnica ceramica antica Con la collaborazione: Progetto realizzato col contributo del Comune Montichiari Realizzazione a cura del Gruppo Archeologico

Dettagli

SOMMARIO. Vorwort - Thomas Schäfer. Prefazione - Massimo Osanna PARTE I LA RICOGNIZIONE 1 PREFAZIONE 3

SOMMARIO. Vorwort - Thomas Schäfer. Prefazione - Massimo Osanna PARTE I LA RICOGNIZIONE 1 PREFAZIONE 3 SOMMARIO ABBREVIAZIONI USATE NEL TESTO ABBREVIAZIONI USATE NELLE TABELLE DEI MATERIALI Vorwort - Thomas Schäfer. Prefazione - Massimo Osanna XV XV XVI XVII PARTE I LA RICOGNIZIONE 1 PREFAZIONE 3 1. LA

Dettagli