La ceramica comune fra fine VI e X sec. a Brescia, nei siti di casa Pallaveri, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La ceramica comune fra fine VI e X sec. a Brescia, nei siti di casa Pallaveri, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus"

Transcript

1 Angela Guglielmetti 9 La ceramica comune fra fine VI e X sec. a Brescia, nei siti di casa Pallaveri, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus Nell intervento, complementare a quello sui manufatti del monastero di S.Giulia, verrà presentata una selezione di materiali in ceramica comune restituiti da alcuni siti localizzati all interno della città altomedievale 1 e in corrispondenza di edifici pubblici di età flavia che, come noto, avevano assunto nell altomedievo ben diversa destinazione 2. Tutti i siti sono stati indagati stratigraficamente dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia fra il 1988 e il Lo scavo che ha fornito i dati più interessanti è sicuramente quello eseguito a casa Pallaveri, immediatamente sopra il portico ovest del C a p i t o l i u m, dove la sequenza degli eventi fra VI e X sec. è molto articolata e scandita da riferimenti cronologici assoluti, così come di riflesso quella dei manufatti in ceramica comune, ben attestati. A ridosso del santuario capitolino, in parziale rovina, si impiantarono attività artigianali (una struttura è datata con termoluminescenza 592 +/-160), mentre più ad ovest, al di là del sopravvissuto porticato ovest del C a p i t o l i u m, erano ubicate abitazioni con strutture in legno e focolari. Successive le opere relative al ripristino, nel 761, del ramo urbano dell acquedotto proveniente da Mompiano, ed un intensa attività edilizia, con l individuazione di almeno quattro fasi di edifici, che si chiude nel /- 61 (datazione con termoluminescenza dell ultimo f o c o l a r e ). Le indagini eseguite fra il 1994/95 in un vano cantinato di palazzo Martinengo Cesaresco, hanno documentato il riuso di una delle tabernae romane prospicienti il portico occidentale del Foro, protrattosi sino ad età bassomedievale; tra i manufatti, è scarsissima la ceramica longobarda mentre sono meglio documentati manufatti di fine VII - VIII sec. e oltre. Infine lo scavo eseguito a piazza Labus all interno e a Sud della Basilica, unico monumento romano parzialmente sopravvissuto in alzato sino ai nostri giorni, pur documentando una sequenza stratigrafica articolata per l altomedievo, ha restituito manufatti in ceramica comune da riferire all VIII - X sec., mentre sono assenti reperti dei secoli immediatamente precedenti 3. Verranno presentati i dati riconducibili a due diversi ambiti cronologici, la fine del VI e l VIII-X sec. d.c., che offrono spunti a problematiche differenti: circa la valutazione dell estensione, localizzazione e ripartizione funzionale dell insediamento longobardo, e sull evoluzione della città dall età carolingia. Il primo nucleo è ben caratterizzato ed esemplificato da un numero statisticamente significativo di vasi che più circostanze hanno permesso di riferire alla produzione di un laboratorio urbano di artigiani l o n g o b a r d i 4. Di questo verranno presentati alcuni dati quantitativi, descritte le forme, accennando alle altre aree della città che hanno restituito esemplari s i m i l i. Il secondo gruppo di recipienti è rappresentato quasi esclusivamente da grossi coperchi da fuoco, rinvenuti per la maggior parte negli scavi di piazza Labus e palazzo Martinengo, e da scarsi esemplari simili ritrovati nei depositi dello scavo del C a p i t o l i u m immediatamente successivi all interro dell acquedotto del 761. Anche di questi manufatti, la cui definizione si sta delineando in via preliminare, verrà data descrizione degli impasti e delle morfologie. Ceramica di produzione longobarda dall area del Capitolium Sono testimonianza delle attività artigianali impiantate nell area del Capitolium due fornetti per la cottura della ceramica, abbandonati ed obliterati in antico e interrati con materiale vario, elementi disarticolati delle due strutture, macerie e molta ceramica comune e stralucida longobarda in frantumi. I caratteri uniformi della ceramica comune, le consonanze con la stralucida e la datazione con termoluminescenza al 592 +/-160 di uno dei fornetti hanno costituito pertanto i presupposti dello studio intrapreso. A ciò si aggiunge che i contesti di provenienza dei manufatti, 1 BROGIOLO 1993, p I dati che verranno presentati sono frutto di uno studio connesso alla redazione della carta archeologica della città. 3 Aggiornamento della sequenza altomedievale documentata a Brescia sulla base di questi ultimi scavi si veda in BROGIOLO 1996, in corso di stampa. 4 Per una presentazione dettagliata delle forme ceramiche e delle strutture produttive si rimanda a GUGLIELMETTI 1996, in corso di stampa.

2 10 LE CERAMICHE ALTOMEDIEVALI (FINE VI - X SECOLO) IN ITALIA SETTENTRIONALE: PRODUZIONE E COMMERCI includendo anche le sequenze abitative ubicate a W ed in fase con i forni, sono sicuramente anteriori alla costruzione dell acquedotto altomedievale e rientrano nel comparto urbano che Brogiolo ha riferito all insediamento di un gruppo di cultura longobarda 5. Per lo studio è stata estrapolata la ceramica comune dai contesti che la sequenza stratigrafica e la presenza del fossile guida per l età longobarda, la stralucida, indicavano come pertinenti all insediamento longobardo, procedendo poi ad un riesame di tutti i reperti, anche del materiale residuo, una volta individuate le forme e le associazioni. ll 95 % della ceramica è stata recuperata da piani d uso e buche connessi ai due forni, di un volume globale non superiore ai 4/4,5 mc. Le caratteristiche tecniche di lavorazione e di cottura e le affinità mineralogiche fra i manufatti in ceramica comune e stralucida hanno permesso di ipotizzare la loro appartenenza ad un unica produzione che include, oltre ad un ampia gamma di recipienti lucidati e punzonati 6, un completo repertorio di forme in ceramica comune: ollette, brocche e coperchi. I recipienti si caratterizzano per la loro discreta qualità, sono ben plasmati al tornio veloce, con pareti sottili (sino a 3/4 mm) dalla frattura netta e dal timbro sonoro. Sono di colore grigio, grigio-nero o beige rossastro, cotti in atmosfera riducente con frequenti aloni di annerimento e cotture irregolari in frattura. Tali caratteri si conciliano con le caratteristiche dei due forni, il meglio conservato dei quali, presentava ancora l imbocco del praefurnium tamponato da laterizi. Negli impasti, il livello di depurazione, la porosità della massa di fondo e la frequenza degli inclusi paiono connessi alla destinazione d uso dei manufatti. Recipienti in ceramica stralucida, insieme ad altri in ceramica comune destinati a contenere liquidi ed ai coperchi di piccole e medie dimensioni, impiegano impasti ben depurati e fini, molto micacei con caratteri che all osservazione macroscopica si rivelano simili a quelli noti per la ceramica stralucida di Milano e Sirmione e ovviamente di Brescia S.Giulia 7. Olle, grossi recipienti per liquidi e coperchi da fuoco hanno impasti con inclusi di dimensioni e frequenza maggiori, spesso con l aggiunta di chamotte. Per questi materiali è proposta una datazione all ultimo trentennio del VI sec. sulla base dei dati di scavo e, per la ceramica stralucida, di puntuali confronti con il vasellame ritrovato nelle zone occupate dai Longobardi prima della venuta in Italia, in Ungheria, e successivamente a Cividale, Gallo e Giudaica e molto più ad ovest in Piemonte, a Borgovercelli e Testona 8. La ceramica stralucida costituisce il 22% del vasellame ritrovato, con forme prevalentemente destinate a contenere liquidi: bottiglie, bicchieri e alcune brocche a corpo espanso (24/26 esemplari in totale) (tav. I, 1). Un frammento di impugnatura costolata riferibile ad una lucerna su alto piede di un tipo che nelle invetriate è noto a Carlino e a Brescia è già attestato fra i materiali dello scavo di via A. M a r i o 9, mentre un altro recipiente nuovo al repertorio della stralucida è quello cui si riferisce una parete ornata da tre bugne impresse con il polpastello dall interno del vaso (tav. I, 2-3). I manufatti risultano ornati da stampigliature geometriche disposte su più ordini, steccature a stralucido, linee incise a punta, motivi che negli esemplari esaminati non si ripetono mai uguali. Nella ceramica comune la forma meglio rappresentata è l o l l a (pari al 58%, frr. 131, gr. 1750). La maggior parte degli esemplari ha dimensioni modeste, comprese fra i 12 e i 20 cm, corpo globulare con spalla obliqua, a volte ansato (tav. I, 4-8). Non sembra che la forma degli orli che ritroviamo con sezione rettangolare, triangolare o a mandorla possa essere considerata un elemento caratterizzante: le loro variazioni sembrano dettate più dal caso che da un intento diversificatore. Le olle con pareti sottili e sonanti impiegano un impasto ricco di calcare, spesso affiorante in superficie, lo stesso utilizzato nei contenitori per liquidi, altre, dalle pareti più spesse e colorazione bruno rossastra, un secondo impasto più compatto e duro con chamotte in grani fini, utilizzato anche per i coperchi da fuoco. Fra i contenitori per liquidi(20% della ceramica comune, frr. 40, gr. 800) doveva esistere una discreta varietà nelle forme e nelle dimensioni. Riusciamo a figurare la morfologia di un primo insieme di questi recipienti, simili ad anforotti e con dimensioni vicine ai cm (tav. I, 9-12) sul cui labbro, o a volte a metà altezza del collo, si impostano le anse. Molto caratteristica la decorazione della spalla segnata da una o più linee ondulate incise a punta, alternate a motivo di linee sovrapposte orizzontali. Sono da attribuire alla stessa produzione 6 esemplari di c o p e r c h i riconducibili a quattro forme diverse, molto semplici: a tesa leggermente arcuata e labbro rialzato (tav. I, 13), a tesa obliqua ingrossata e rialzata, a calotta carenata e labbro leggermente estroflesso (tav. I, 14) ad arco ribassato e labbro distinto internamente. 5 BROGIOLO 1993, pp L ipotesi della possibile esistenza di un laboratorio per la produzione di ceramica stralucida in area bresciana era già stata avanzata da Von Hessen nel VON HESSEN I campioni sono stati osservati al microscopio a luce polarizzata dal dott.bugini del centro Gino Bozza del Politecnico di Milano, nell impossibilità di attendere analisi più specifiche e comparate con i materiali di Brescia S.Giulia, programmate originariamente. Per gli impasti milanesi si vedano GUGLIELMETTI et al. 1991, p. 213 e SFRECOLA 1991, pp I materiali di Sirmione, grotte di Catullo, sono attualmente in corso di studio da chi scrive. 8 I LONGOBARDI 1990, p. 34, I.13 e p. 216, IV.113, IV.119. Anche nel corso del presente seminario è stato possibile riscontrare alcune corrispondenze all osservazione macroscopica fra gli impasti della ceramica stralucida e comune di Brescia e quelli di alcuni manufatti di ambito piemontese. Cfr. Infra PANTO. 9 BERTACCHI 1976, figg.8-9; BROGIOLO 1988, p.101, forma 11.

3 Angela Guglielmetti 11 I n f i n e sono stati documentati 33 frr. (gr. 600) di coperchi da fuoco, una tipologia di recipienti che riprese grande diffusione nei contesti rurali e urbani dell area padana a partire dalla fine del V sec. (tav. II, ). Ne risultano caratteristici lo spessore molto sottile delle pareti e del listello (sino a 4 mm), l assenza di decorazioni o di particolari trattamenti delle superfici (lisciature a tornio, rifiniture a stuoia), mentre caratteri quali la forma e l ampiezza della vasca sono uniformi al tipo. Su nessuno dei recipienti è stato trovato foro di sfiato. La ceramica invetriata rinvenuta nei depositi in fase con i fornetti si limita a pochissimi esemplari. Una parete è pertinente ad una grossa olla, mentre più frammenti sono riconducibili a piccoli boccali ad orlo estroflesso di tipi già noti a S.Giulia 10. Alcune pareti utilizzano un impasto polveroso e grigio con caratteristiche mineropetrografiche e aspetto analoghi a quelle della ceramica stralucida, tali da far supporre la loro appartenenza alla produzione in esame. Infine ceramica comune e stralucida con le stesse forme ed impasti è stata ritrovata negli scavi del monastero di S. Giulia 1 1 e di vicolo Deserto. La stessa è scarsamente attestata a sud del decumano massimo negli scavi eseguiti a palazzo Martinengo, mentre è numerosa in via Trieste, in prossimità della basilica paleocristiana e documentata da pochi esemplari in via Paganora 1 2. Ceramica comune di VIII-X sec. I contesti altomedievali degli scavi presso palazzo Martinengo e piazza Labus hanno restituito altri tipi di manufatti in ceramica comune. Alcuni di questi recipienti sono documentati nell area del C a p i t o l i u m nelle sequenze abitative che si sovrapposero alla costruzione dell acquedotto altomedievale del 761. Come già rilevato per altri siti di area padana e per lo stesso ambito cronologico, si nota l associazione con moltissima pietra ollare e, per la ceramica comune, la quasi esclusiva presenza di coperchi da fuoco. Tale circostanza, che nel caso dello scavo di palazzo Martinengo potrebbe essere connessa alla destinazione artigianale dell area, dovrà essere analizzata su una campionatura più ampia di siti ed esemplari. I recipienti sono stati ordinati sulla base della divisione degli impasti, criterio che in linea di massima è risultato corrispondere all ordinamento secondo la morfologia degli orli. Un primo insieme raccoglie 28 frr. di coperchi (tav. II, 19-21) dall impasto marrone nerastro a inclusi fini e molto frequenti di quarzo e calcare, con rari grani di chamotte. All osservazione macroscopica si riscontrano notevoli affinità con paste che a Milano sono state documentate per recipienti da fuoco, in età romana (olle e tegami) e poi tardoantica (grosse olle da fuoco) 1 3, a conferma della sicura connessione fra composizione degli impasti e destinazione d uso dei manufatti e della continuità con cui si trasmisero identiche tecnologie. I recipienti hanno vasca obliqua un poco arrotondata e sommità appiattita sulla quale probabilmente si impostava il maniglione prensile; presentano orlo estroflesso a profilo rettangolare più o meno sviluppato e a volte distinto esternamente, con listelli abbastanza sviluppati ed impostati in obliquo con profilo squadrato. L esterno presenta evidenti linee orizzontali della lisciatura a tornio, cui si sovrappongono rifiniture a stuoia molto irregolari, ma che potrebbero essere di intento decorativo, rese con una stecca a più punte. All interno è sempre presente il tipico trattamento a stuoia. Nello scavo del Capitolium i manufatti sono stati ritrovati nella seconda e terza fase degli edifici posti sopra l interro dell acquedotto, a palazzo Martinengo nell edificio in muratura impiantatosi sulla t a b e r n a. Una loro collocazione fra VIII e X sec. perciò pare attendibile. Adottano lo stesso impasto anche 4 esemplari dall orlo semplice e appiattito (tav. II, 22) le cui pareti sono vistosamente segnate da lisciature a tornio e da rifiniture verticali e orizzontali. I recipienti sono in evidente relazione con i catini a pareti troncoconiche leggermente arrotondate noti a S.Giulia in contesti di X e XI sec 1 4, la cui datazione è possibile alzare sulla base dei dati stratigrafici relativi ai nuovi esemplari. È esemplificato da un recipiente quasi completo un terzo tipo di coperchi da fuoco. Ha orlo ingrossato ed appiattito inferiormente e distinto all interno o in altri casi a sezione triangolare con superfici segnate da sottili linee della lavorazione a tornio, mentre al suo interno, in corrispondenza del listello appuntito e sfuggente, si riconoscono le ditate lasciate nel corso della modellazione (tav. II, 17-18). Il loro impasto è di colore marrone rossastro, compatto e fine, con inclusi fini e medi di quarzo, calcare e rocce metamorfiche oltre a piccoli grani di chamotte. A palazzo Martinengo, oltre che in associazione con i coperchi di tipo 1, si ritrova anche nei depositi che sigillano i contesti di età longobarda. Questi dati insieme agli spessori ridotti delle pareti e all assenza di particolari trattamenti delle superfici, fanno pensare ad una derivazione dei coperchi di terzo tipo da esemplari di età longobarda e fanno proporre una loro datazione alla fine del VII - VIII sec. (Angela Guglielmetti) 10 BROGIOLO 1992, p. 209, Tav. III,19 e Cfr. supra e MASSA, PORTULANO 1990, pp Presentazione più analitica dei manufatti si veda in GUGLIELMETTI 1996, in corso di stampa. 13 GUGLIELMETTI, LECCA BISHOP, RAGAZZI, BROGIOLO, GELICHI 1986, p. 300, tipo 1.

4 12 LE CERAMICHE ALTOMEDIEVALI (FINE VI - X SECOLO) IN ITALIA SETTENTRIONALE: PRODUZIONE E COMMERCI TAV. I - Ceramica di produzione longobarda da Brescia, area del Capitolium (scala 1:3).

5 Angela Guglielmetti TAV. II - Ceramica di produzione longobarda (15 e 16) da Brescia, area del Capitolium. Ceramica comune (17-22) di VIII-X sec. da Brescia, palazzo Martinengo Cesaresco e piazza Labus (scala 1:3).

6 14 LE CERAMICHE ALTOMEDIEVALI (FINE VI - X SECOLO) IN ITALIA SETTENTRIONALE: PRODUZIONE E COMMERCI BIBLIOGRAFIA L. BERTACCHI 1976, La ceramica invetriata di Carlino, Aquileia nostra, XLVII, pp G.P. BROGIOLO 1988, Invetriata tardoantica-altomedievale, in Ricerche su Brescia altomedievale, vol.1, Lo scavo di via Alberto Mario, Brescia, pp G.P. BROGIOLO 1992, La ceramica invetriata dallo scavo di Brescia S.Giulia Ortaglia 1987, in La ceramica inve - triata tardoantica e altomedievale in Italia, a cura di Lidia Paroli, atti del Seminario. Certosa di Pontignano (Siena), febbraio 1990, pp G.P. BROGIOLO 1993, Brescia altomedievale, urbanistica ed edilizia dal IV al IX secolo, Mantova. G.P. BROGIOLO 1996, Considerazioni sulle sequenze altome - dievali nella zona monumentale della città romana, in Archeologia e città, Modena, in corso di stampa. G.P. BROGIOLO, C. CAZORZI 1982, La ceramica grezza bas - somedievale nel bresciano. Nota preliminare, Archeologia Medievale, IX, pp G.P. BROGIOLO, S. GELICHI 1986, La ceramica grezza medievale nella pianura padana, Atti III conv. inter. La ceramica medievale nel Mediterraneo occi - dentale, Siena-Faenza 1984, Firenze, pp A. GUGLIELMETTI, L. LECCA BISHOP, L. RAGAZZI 1991, La ceramica comune, in Scavi MM3, Ricerche di archeologia urbana a Milano durante la costruzione della linea 3 della Metropolitana , I reper - ti, a cura di D.Caporusso, Milano, pp A. GUGLIELMETTI 1996, Strutture produttive e ceramica lon - gobarda dall area del Capitolium, in Archeologia e città, Modena, in corso di stampa. I LONGOBARDI, 1990, Catalogo mostra, Milano. S. MASSA, B. PORTULANO 1990, Brescia, S.Giulia, Scavo 1986 (Ortaglia, settore y2) Dati preliminari sulla ceramica comune: V-VII secolo, Archeologia Medievale, XVII, pp I. S. SFRECOLA 1991, Analisi mineralogiche, in Scavi MM3, Ricerche di archeologia urbana a Milano durante la costruzione della linea 3 della Metropolitana , I reperti, a cura di D.Caporusso, Milano, pp O. von HESSEN 1968, Die langobardische Keramik aus Italien, Wiesbaden.

PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO. Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010

PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO. Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010 PROGETTO DI RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA E SONDAGGI ESPLORATIVI SUL TERRITORIO PERSICETANO Classe 3^G Anno Scolastico 2009/2010 Nel corso dell anno scolastico 2009-2010, la classe 3^G del liceo scientifico

Dettagli

Associazioni ceramiche nei contesti della prima fase longobarda di Brescia - S. Giulia

Associazioni ceramiche nei contesti della prima fase longobarda di Brescia - S. Giulia Gian Pietro Brogiolo, Serena Massa, Brunella Portulano, Mariagrazia Vitali 15 Associazioni ceramiche nei contesti della prima fase longobarda di Brescia - S. Giulia Introduzione Presentiamo in questa sede

Dettagli

Progetto per il recupero e la valorizzazione del teatro romano di Brixia

Progetto per il recupero e la valorizzazione del teatro romano di Brixia COMUNE DI BRESCIA Settore manutenzione edifici pubblici Servizio edilizia monumentale Progetto per il recupero e la valorizzazione del teatro romano di Brixia anno 2014 Il progetto che si presenta in questa

Dettagli

Ceramiche invetriate tardo antiche ed alto medievali da Genova

Ceramiche invetriate tardo antiche ed alto medievali da Genova * Ceramiche invetriate tardo antiche ed alto medievali da Genova Da più di 20 anni si conducono a Genova ricerche di archeologia urbana che hanno permesso di delineare un quadro pur lacunoso delle fasi

Dettagli

CINQUE BOCCALI DI MAIOLICA ARCAICA DA UN POZZO IN PIAZZA MARCONI A BRESCELLO (RE)

CINQUE BOCCALI DI MAIOLICA ARCAICA DA UN POZZO IN PIAZZA MARCONI A BRESCELLO (RE) Ivan Chiesi 181 CINQUE BOCCALI DI MAIOLICA ARCAICA DA UN POZZO IN PIAZZA MARCONI A BRESCELLO (RE) Ivan Chiesi LO SCAVO Lavori edili eseguiti dalla ditta Bonini e Bussolati di Parma nel comparto N-E del

Dettagli

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sistema insediativo rurale 1.1 Territorio rurale: analisi degli insediamenti e degli edifici isolati di interesse storico SEZIONE 1 - LOCALIZZAZIONE SCHEDA DI INDAGINE N.

Dettagli

ROMA CENTRO STORICO VENDITA INTERO STABILE IN VIA DELLE BOTTEGHE OSCURE TEL. 06 85379333. E-mail: presidenza@gruppotoscano.it

ROMA CENTRO STORICO VENDITA INTERO STABILE IN VIA DELLE BOTTEGHE OSCURE TEL. 06 85379333. E-mail: presidenza@gruppotoscano.it ROMA CENTRO STORICO VENDITA INTERO STABILE IN VIA DELLE BOTTEGHE OSCURE TEL. 06 85379333 E-mail: presidenza@gruppotoscano.it UBICAZIONE L a Toscano S.p.A. propone la vendita di un intero immobile ubicato

Dettagli

TITOLO I - NORME GENERALI

TITOLO I - NORME GENERALI TITOLO I - NORME GENERALI - CAPO I - GENERALITÀ Art. 1 - Natura, scopi, contenuti e riferimenti del PRG pag. 1 Art. 2 - Modalità generali di attuazione, piani attuativi pag. 1 Art. 3 - Effetti e cogenza

Dettagli

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio

13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio 13 marzo 2014 la classe 1 a A della Scuola secondaria di primo grado di Castelveccana in visita al parco archeologico di Castelseprio La zona di Castelseprio era abitata già in età pree protostorica, infatti

Dettagli

Nora. Il foro romano

Nora. Il foro romano Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia Nora. Il foro romano Storia di un area urbana dall età fenicia alla tarda antichità 1997-2006 Volume II.2 - I materiali romani E GLI ALTRI

Dettagli

Ann Mus civ Rovereto Sez : Arch, St, Sc nat Vol 23 (2007) 51-87 2008 CLAUDINE MARCONI & MILENA ANESI STUDIO PRELIMINARE DEI REPERTI CERAMICI PROVENIENTI DAI SETTORI B E C DELLO SCAVO DI LOPPIO-S ANDREA

Dettagli

COMUNE DI CAPENA (RM) REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI PERTINENZIALI

COMUNE DI CAPENA (RM) REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI PERTINENZIALI COMUNE DI CAPENA (RM) REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI PERTINENZIALI Allegato alla Delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 08/04/2014 COMUNE DI CAPENA REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI

Dettagli

Allegato C 1. Precipitazioni (grafico dimostrativo )

Allegato C 1. Precipitazioni (grafico dimostrativo ) Allegato C 1 Precipitazioni (grafico dimostrativo ) 1 segue Allegato C 1 Precipitazioni Mappe relative al numero di giorni in cui si sono verificate precipitazioni superiori ai 5 mm nei vari mesi degli

Dettagli

CERAMICA A PARETI SOTTILI:

CERAMICA A PARETI SOTTILI: CERAMICA A PARETI SOTTILI: con questo termine si indica un tipo di ceramica fine da mensa, con funzione prevalentemente potoria, caratterizzata dall'estrema sottigliezza delle pareti, che va da un minimo

Dettagli

Ceramica invetriata da Vada Sabatia

Ceramica invetriata da Vada Sabatia Ceramica invetriata da Vada Sabatia 1. Il centro di Vada Sabatia sorge nel II secolo a.c. nel punto di innesto costiero della via Aemilia Scauri (poi Iulia Augusta) che, dall'entroterra piemontese e ligure,

Dettagli

Convenzioni di rappresentazione

Convenzioni di rappresentazione Convenzioni di rappresentazione Ogni elemento grafico su un elaborato deve avere un preciso ed inequivocabile significato, secondo le convenzioni di seguito illustrate. In particolare: Disegno tecnico:

Dettagli

Oppure si lavorava l argilla con il tornio (figg. 4 5).

Oppure si lavorava l argilla con il tornio (figg. 4 5). Ceramica Nell antichità il vaso non era un semplice un semplice oggetto utile nella vita quotidiana, ma era anche merce di scambio. Il lavoro del vasaio, inizialmente era collegato alle stagioni e dunque

Dettagli

CURRICULUM VITAE DATI ANAGRAFICI: TITOLI: 1) Laurea in Lettere ad indirizzo archeologico classico

CURRICULUM VITAE DATI ANAGRAFICI: TITOLI: 1) Laurea in Lettere ad indirizzo archeologico classico CURRICULUMVITAE DATI ANAGRAFICI: SIMONA MONTAGNANI nata a Siena il 24 Novembre 1967, domicilio in Firenze Via Pisana 799. Cellulare: 349/1280516 E.mail: info@simonamontagnani.it.web:www.simonamontagnani.it

Dettagli

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Regione Lombardia comune Lonate Ceppino PGT PIANO di GOVERNO del TERRITORIO adottato in data 15 novembre 2012 approvato in data 10 giugno 2013 Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. ALLEGATO A MODALITA DI

Dettagli

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno AREA 1 - UFFICIO TECNICO TABELLE RELATIVE AL CALCOLO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E DEL COSTO DI COSTRUZIONE (Titolo VII - Capo I - Legge regionale n.65/2014) Regolamentazione approvata con delibera Consiglio

Dettagli

Lavoro della 2 E a.s. 2011/12

Lavoro della 2 E a.s. 2011/12 Lavoro della 2 E a.s. 2011/12 1.muri di fondazione sono fatti di solida muratura, con spessore maggiore dei muri di elevazione per formare una base d'appoggio resistente.. Gargano Carlotta 2. Plinto in

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE N 7 OGGETTO: ADOZIONE, AI SENSI DELL ARTICOLO 13 DELLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005 N. 12 E S.M.I., DELLA VARIANTE DI AGGIORNAMENTO DELLA CARTA DI FATTIBILITÀ DELLA COMPONENTE GEOLOGICA DI PIANO (PGT),

Dettagli

I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età

I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età Il campione in esame comprende gli 11450 laureati presso l Università di Lecce nel periodo maggio 1997 aprile 2004, corrispondente

Dettagli

LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE!

LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE! LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE! La Forma Urbis (Forma Urbis Romae) è una pianta della città di Roma incisa su lastre di marmo ed è datata all epoca di Settimio Severo (146-211), probabilmente tra il 203

Dettagli

Il flauto dolce. Unità didattica di Educazione Musicale. Classe prima. Corpo

Il flauto dolce. Unità didattica di Educazione Musicale. Classe prima. Corpo Il flauto dolce Unità didattica di Educazione Musicale Classe prima Gli obiettivi del nostro lavoro Conoscere il flauto dolce. Capire come funziona e come si utilizza. Imparare le posizioni delle note

Dettagli

LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi

LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi LATERSUD s.r.l. Industria Laterizi Un azienda dinamica con una lunga tradizione familiare, uno staff qualificato e competente, un impianto produttivo tecnologicamente avanzato sono le caratteristiche principali

Dettagli

DALLE SPONDE LEVANTINE

DALLE SPONDE LEVANTINE Luciana Mandruzzato, Marzia Vidulli Torlo DALLE SPONDE LEVANTINE Traffico di vetri antichi lungo le rotte mercantili del Mediterraneo orientale dalle collezioni del Civico Museo di Storia ed Arte di Trieste

Dettagli

C O M U N E D I C O L L E F E R R O ( P r o v i n c i a d i R o m a )

C O M U N E D I C O L L E F E R R O ( P r o v i n c i a d i R o m a ) C o p i a C O M U N E D I C O L L E F E R R O ( P r o v i n c i a d i R o m a ) Deliberazione della Giunta Comunale n. 177 OGGETTO: L.R. 42/97. Piano 2011 - Beni e Servizi Culturali. Richiesta finanziamento

Dettagli

COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO. Provincia di Firenze

COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO. Provincia di Firenze COMUNE DI BARBERINO DI MUGELLO Provincia di Firenze TABELLE PARAMETRICHE RELATIVE AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA, AL CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE ED ONERI VERDI PER INTERVENTI

Dettagli

Premio Bandiera 2012 Gubbio

Premio Bandiera 2012 Gubbio Premio Bandiera 2012 Gubbio Comunicato stampa scavi a Col di Marzo (PG) campagna 2013 L alimentazione degli Etruschi La valle dominata dall abbazia di Montelabate si arricchisce di nuova storia, anzi

Dettagli

I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e

I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e Pannello 1 I lavori per la realizzazione di un parcheggio nel centro storico, nei pressi di Palazzo de Curtis e nelle vicinanze della strada basolata di età imperiale messa in luce negli anni 60 del secolo

Dettagli

Piazza Sant Antonino Piacenza. Scavo in prossimità di Porta del Paradiso a nord dell ingresso della chiesa di Sant Antonino

Piazza Sant Antonino Piacenza. Scavo in prossimità di Porta del Paradiso a nord dell ingresso della chiesa di Sant Antonino Piazza Sant Antonino Piacenza. Scavo in prossimità di Porta del Paradiso a nord dell ingresso della chiesa di Sant Antonino Dai dati di scavo è stato possibile ipotizzare quanto segue: Fase I: IX-X sec.

Dettagli

AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, S. III, XVI, 1986, 1075-1174.

AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, S. III, XVI, 1986, 1075-1174. AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, S. III, XVI, 1986, 1075-1174. M. Giangiulio - M. Lombardo, Ricognizione esplorativa 1983 G.

Dettagli

COMUNE DI SCARPERIA Provincia di Firenze

COMUNE DI SCARPERIA Provincia di Firenze COMUNE DI SCARPERIA Provincia di Firenze TABELLE PARAMETRICHE RELATIVE AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA, CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE E ONERI VERDI PER INTERVENTI SOTTOPOSTI A:

Dettagli

PROVINCIA DI PADOVA CONSISTENZA PATRIMONIO IMMOBILIARE RIFERIMENTO TAV. 1.1.1 sc. 1/5000 EDIFICIO N. 1 DESTINAZIONE D USO: residenza strutture agricolo produttive ORIGINARIA: residenza strutture agricolo

Dettagli

RELAZIONE DEL PATRIMONIO

RELAZIONE DEL PATRIMONIO RELAZIONE DEL PATRIMONIO L Ente Casa dell Accoglienza Baldo Sprea, è stato costituito nell anno 1989 dalla fusione in un unico ente del Soggiorno per Anziani Villa Sprea e della Scuola Materna San Giuseppe.

Dettagli

Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti

Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti Professionista autorizzato certificazioni Tecnico competente in acustica ambientale Prot. 21561 / 3.3.5 Per. Ind. PANINI GIULIANO COLLEGIO Periti Industriali MODENA Indice 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE

Dettagli

Analisi del ciclo di vita per processi industriali

Analisi del ciclo di vita per processi industriali Analisi del ciclo di vita per processi industriali Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie per l Ambiente e il Territorio Corso a scelta 6 CFU Seconda Università di Napoli Dipartimento di Scienze e Tecnologie

Dettagli

Liceo Artistico Statale PAOLO CANDIANI Busto Arsizio. Progettazione Classe 4G3 Prof. Saverio Hernandez. Ud1. Il lettering

Liceo Artistico Statale PAOLO CANDIANI Busto Arsizio. Progettazione Classe 4G3 Prof. Saverio Hernandez. Ud1. Il lettering Liceo Artistico Statale PAOLO CANDIANI Busto Arsizio Progettazione Classe 4G3 Prof. Saverio Hernandez Ud1. Il lettering Con questa lezione: 1. Conosceremo le caratteristiche fondamentali dei caratteri

Dettagli

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI Dirigente - Segretariato Generale - Servizio II - Ispettorato

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI Dirigente - Segretariato Generale - Servizio II - Ispettorato INFORMAZIONI PERSONALI Nome Roffia Elisabetta Data di nascita 19/04/1947 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio II Fascia MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA

INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA INTRODUZIONE ALLA MINERALOGIA Cosa sono le rocce Sono aggregati di minerali che compongono la crosta terrestre Cosa sono i minerali I minerali sono sostanze naturali, solide e omogenee, in quanto mantengono

Dettagli

Indice. Prefazione alla nuova edizione... L editore ringrazia... Un approccio visuale. Com è organizzato un capitolo di Geografia Umana?...

Indice. Prefazione alla nuova edizione... L editore ringrazia... Un approccio visuale. Com è organizzato un capitolo di Geografia Umana?... Indice V Indice Prefazione alla nuova edizione... L editore ringrazia... Un approccio visuale. Com è organizzato un capitolo di Geografia Umana?.... XII XV XVI CAPITOLO 1 CHE COS È LA GEOGRAFIA UMANA?...

Dettagli

Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA

Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA Cap.3. IL PRG, LA SITUAZIONE IDROGRAFICA E IL PARERE DELLA SOVRINTENDENZA 3. 1 Il deposito e il nuovo PRG La figura seguente mostra la tavola del PRG (sistemi e regole) dove sono riportati il sistema insediativo,

Dettagli

PROVINCIA DI VITERBO

PROVINCIA DI VITERBO COMUNE DI VITORCHIANO PROVINCIA DI VITERBO TABELLE PARAMETRICHE PER IL CALCOLO DELLE INCIDENZE DELLE SPESE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA ED IL CALCOLO DEL COSTO DI COSTRUZIONE TABELLE PER URBANIZZAZIONE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA INDICE

RELAZIONE TECNICA INDICE Rev. 00 Pag. 2 di 9 INDICE 1 PREMESSA... 3 2 ELETTRODOTTI OGGETTO DI INDAGINE... 3 3 DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI INTERVENTI... 5 3.1. Regione, Provincia e Comuni interessati dalle opere

Dettagli

L'ABITATO ETRUSCO DI POGGIO COLLA

L'ABITATO ETRUSCO DI POGGIO COLLA L'ABITATO ETRUSCO DI POGGIO COLLA Il progetto di esplorazione Il Mugello Valley Archaeological Project (Progetto archeologico della valle del Mugello, o MVAP) è iniziato al sito Etrusco di Poggio Colla

Dettagli

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R.

Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale. per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. Schedatura degli immobili di interesse storico-documentale per la redazione del Quadro Conoscitivo del PSC, ai sensi della L.R. 20/2000 1 I IL PATRIMONIO Capo A-II Sistema insediativo storico dell Allegato

Dettagli

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,

Dettagli

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005 COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera Il progetto di

Dettagli

Zona destinata a insediamenti produttivi artigianali e di attrezzature commerciali e ricettive alberghiere nonché attività produzione servizi.

Zona destinata a insediamenti produttivi artigianali e di attrezzature commerciali e ricettive alberghiere nonché attività produzione servizi. VARIANTE ALL ART.13 (zona omogenea D1-Insediamenti Produttivi), ART.14(zona omogenea D2-Insediamenti Produttivi), ART.16(zona omogenea F - Attrezzature Pubbliche di interesse Comprensoriale), ART.17(zona

Dettagli

La Briglia. Comune di Vaiano. Invest in Prato: Opportunità localizzative SETTORE TURISTICO. Scheda di valutazione.

La Briglia. Comune di Vaiano. Invest in Prato: Opportunità localizzative SETTORE TURISTICO. Scheda di valutazione. Invest in Prato: il progetto di Marketing territoriale della Provincia di Prato Opportunità localizzative SETTORE TURISTICO Comune di Vaiano Scheda di valutazione Sezione 1 - Sommario Mappa dell area Nome:.

Dettagli

Una etichetta di identificazione, o più semplicemente etichetta, è qualunque foglio in genere adesivo applicato ad imballaggi o ad un qualsiasi

Una etichetta di identificazione, o più semplicemente etichetta, è qualunque foglio in genere adesivo applicato ad imballaggi o ad un qualsiasi Una etichetta di identificazione, o più semplicemente etichetta, è qualunque foglio in genere adesivo applicato ad imballaggi o ad un qualsiasi oggetto per indicarne informazioni di ogni genere o per promuoverne

Dettagli

SAMA Scavi Archeologici Sede Legale: Largo Bacone 6, 00137 Roma 348/9273467 339/1625053 samarcheo@gmail.com P. IVA 11468301004

SAMA Scavi Archeologici Sede Legale: Largo Bacone 6, 00137 Roma 348/9273467 339/1625053 samarcheo@gmail.com P. IVA 11468301004 SAMA SCAVI ARCHEOLOGICI - SOCIETA' COOPERATIVA La, nasce a Roma il 24 Maggio del 2011, come società rivolta al settore archeologico ed alle attività didattico-culturali, con lo scopo di diventare presto

Dettagli

Distaccamento Volontari Caselle Torinese. 3.4.8 Le scale _

Distaccamento Volontari Caselle Torinese. 3.4.8 Le scale _ 3.4.8 Le scale _ Le scale, che servono a mettere in comunicazione i diversi piani di un edificio, sono costruite in un vano formato da pareti in muratura (gabbia di scale). Le scale sono costituite da

Dettagli

PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII

PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII PIANI DI LOCALIZZAZIONE DEI MEZZI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PIALMIP) PROPOSTA MUNICIPIO VII Roma, 23 febbraio 2015 Sommario I criteri generali le regole La metodologia il quadro conoscitivo La proposta

Dettagli

Censimento e mappatura dei siti con presenza di amianto nella Regione Marche. Senigallia 14/5/2016

Censimento e mappatura dei siti con presenza di amianto nella Regione Marche. Senigallia 14/5/2016 Censimento e mappatura dei siti con presenza di amianto nella Regione Marche Senigallia 14/5/2016 Dott.ssa Barbara Scavolini ARPAM Dipartimento di Pesaro Piano Amianto D.G.R. Marche n 3496 del 30/12/1997

Dettagli

P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004

P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004 Comune di Farra di Soligo Re gione del Veneto Pr ovincia di Treviso P.I. 1 - Piano degli Interventi Art. 17 LR n 11/2004 elaborato P-06 D A p r i l e 2 0 1 4 A d o z i o n e D. C. C. n 1 d e l 9. 0 1.

Dettagli

RECUPERO, RIUSO E RIQUALIFICAZIONE DEL CASTELLO DI CASALE MONFERRATO

RECUPERO, RIUSO E RIQUALIFICAZIONE DEL CASTELLO DI CASALE MONFERRATO C i t t à d i C a s a l e M o n f e r r a t o SETTORE GESTIONE URBANA E TERRITORIALE RECUPERO, RIUSO E RIQUALIFICAZIONE DEL CASTELLO DI CASALE MONFERRATO FORTEZZA DI PIAZZA CASTELLO: INTERVENTI DI RISANAMENTO

Dettagli

1. Introduzione. 2. Parte sperimentale. Studio di leghe d oro bianco in 14 ct: i nostri risultati

1. Introduzione. 2. Parte sperimentale. Studio di leghe d oro bianco in 14 ct: i nostri risultati Studio di leghe d oro bianco in 14 ct: i nostri risultati 1. Introduzione 1.1 Negli ultimi anni lo sviluppo di nuove leghe per oro bianco è fortemente orientato verso prodotti privi di nichel. Pro-Gold

Dettagli

IL VETRO. giornata tecnica I.S.I.S. E. STEIN Istituto tecnico superiore. Presentazione materiali agli studenti corso per geometri

IL VETRO. giornata tecnica I.S.I.S. E. STEIN Istituto tecnico superiore. Presentazione materiali agli studenti corso per geometri giornata tecnica I.S.I.S. E. STEIN Istituto tecnico superiore Presentazione materiali agli studenti corso per geometri IL VETRO Intervento di Mara Torsellini amministratore TORSELLINI VETRO SRL Gavirate

Dettagli

COMUNE DI RONCADE PROVINCIA DI TREVISO

COMUNE DI RONCADE PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI RONCADE PROVINCIA DI TREVISO Progetto generale di arredo urbano del centro storico di Roncade capoluogo lungo via Roma, da villa Ziliotto alla chiesa, comprendente piazza I Maggio, piazzale e

Dettagli

Parco Novi Sad. Analisi preventive del rischio archeologico

Parco Novi Sad. Analisi preventive del rischio archeologico MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO ETNOLOGICO Parco Novi Sad Analisi preventive del rischio archeologico Analisi dei campioni indisturbati dei sondaggi meccanici a carotaggio continuo luglio 2007 Parco Novi Sad

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WD28U ATTIVITÀ 23.12.00 LAVORAZIONE E TRASFORMAZIONE DEL VETRO PIANO ATTIVITÀ 23.19.10 FABBRICAZIONE DI VETRERIE PER LABORATORI, PER USO IGIENICO, PER FARMACIA ATTIVITÀ 23.19.20 LAVORAZIONE

Dettagli

Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5.

Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5. Tabella n. 3 - Computo dell incidenza degli oneri relativi alle opere di urbanizzazione primarie per un insediamento teorico di 5.000 abitanti opere di urbanizzazione primaria sistema viario pedonale e

Dettagli

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Si sono fin qui presi in considerazione i singoli elementi che costituiscono l infrastruttura telematica delle scuole. Per utilizzare in modo semplice

Dettagli

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE DELIBERAZIONE 19 maggio 2008. Comune di Desenzano del Garda e Sirmione - Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell area retrostante la Riviera del lago di Garda (Decreto legislativo n. 42/2004,

Dettagli

Greco " Cheramos " = Argilla

Greco  Cheramos  = Argilla LA TERRACOTTA LA CERAMIICA E LA PORCELLANA Greco " Cheramos " = Argilla Piccola Guida a cura di Francesco Mian La porcellana appartiene al gruppo delle ceramiche e per ceramica si deve intendere ogni oggetto

Dettagli

Enrico Cirelli, Elvira Lo Mele La cultura materiale di San Severo alla luce delle nuove scoperte archeologiche

Enrico Cirelli, Elvira Lo Mele La cultura materiale di San Severo alla luce delle nuove scoperte archeologiche Enrico Cirelli, Elvira Lo Mele La cultura materiale di San Severo alla luce delle nuove scoperte archeologiche [A stampa in La basilica ritrovata. I restauri dei mosaici antichi di San Severo a Classe,

Dettagli

1. Il sopralluogo è consigliato o obbligatorio per la partecipazione al concorso.

1. Il sopralluogo è consigliato o obbligatorio per la partecipazione al concorso. FAQ al 13.05.2016 1. Il sopralluogo è consigliato o obbligatorio per la partecipazione al concorso. Il sopralluogo è consigliato ma non obbligatorio. 2. Mancata corrispondenza tra la pianta del piano terra

Dettagli

VALUTAZIONE LCA ED EPD DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

VALUTAZIONE LCA ED EPD DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Ciclo di convegni SOSTENIBILITA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO VALUTAZIONE LCA ED EPD DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI 18 giugno 2014 Organizza In collaborazione con Con il patrocinio di In cooperazione

Dettagli

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova SETTORE - Urbanistica ed Edilizia Privata SCHEMA ANALITICO DELLE SUPERFICI E VOLUMI UTILI PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DOVUTO AI SENSI DEGLI ARTT. 3 - -

Dettagli

Logistica Urbana il caso di Roma

Logistica Urbana il caso di Roma Corso di LOGISTICA TERRITORIALE http://didattica.uniroma2.it 2014 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Logistica Urbana il caso di Roma Dimensione del fenomeno (1/2) Flussi veicolari 256.965 veic/giorno

Dettagli

Seminario su. La responsabilità civile e penale del progettista e del direttore lavori

Seminario su. La responsabilità civile e penale del progettista e del direttore lavori Seminario su La responsabilità civile e penale del progettista e del direttore lavori Quali responsabilità? Panoramica normativa e giurisprudenziale Avv. Angelo Schena Sondrio, 14 aprile 2016 PREMESSA

Dettagli

Manuale Hatho per lucidare. Scheletrati

Manuale Hatho per lucidare. Scheletrati Manuale Hatho per lucidare 2 Scheletrati Contenuto: Preparazione e bagno elettrolitico 1 Prelucidatura 2 Brillantatura 3 Lucidatura a specchio 4 Speciale 5 202 8 HP 204 20 HP 903 25(3) HP 121 36 121 42

Dettagli

COMUNE DI MONZA PIANO ATTUATIVO. AREA SISTEMA RESIDENZIALE Via della Birona_via Perosi

COMUNE DI MONZA PIANO ATTUATIVO. AREA SISTEMA RESIDENZIALE Via della Birona_via Perosi COMUNE DI MONZA PIANO ATTUATIVO AREA SISTEMA RESIDENZIALE Via della Birona_via Perosi Allegato N Relazione sul sistema della viabilità Settembre 2014_Novembre 2014_Luglio 2015 Pietro Giulio Malvezzi Architetto

Dettagli

SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 5. Val Sabbia

SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 5. Val Sabbia SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE 5. Val Sabbia Agnosine Quadro sintetico del sistema insediativo ed ambientale comunale Comune Agnosine Viabilità Il comune è raggiunto dalla S.P. 79 a est da via Valle Sabbia

Dettagli

CITTÀ DI VALENZA PO. Regolamento Generale delle Insegne ABACO NORMATIVO ALLEGATO 1. Via Palmieri, 4 10143 TORINO

CITTÀ DI VALENZA PO. Regolamento Generale delle Insegne ABACO NORMATIVO ALLEGATO 1. Via Palmieri, 4 10143 TORINO CITTÀ DI VALENZA PO Regolamento Generale delle Insegne ABACO NORMATIVO ALLEGATO 1 Via Palmieri, 4 10143 TORINO A bandiera STENDARDI - SCULTURE - TRAFORI Si tratta di opere complesse realizzate in metallo,

Dettagli

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0 Direzione Affari Economici e Centro Studi INDICI ISTAT DEI COSTI DI COSTRUZIONE DI TRONCHI STRADALI Aggiornamento a febbraio 2016 L indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto di strada

Dettagli

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL VENETO

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL VENETO SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DEL VENETO MEJANIGA DI CADONEGHE (PD) via Zanon Lavori di costruzione della mensa scolastica INDAGINE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (dicembre 2013) Relazione COMMITTENTE:

Dettagli

TABELLE ONERI E CONTRIBUTI. aggiornamento Maggio 2010

TABELLE ONERI E CONTRIBUTI. aggiornamento Maggio 2010 Legge Regionale 03 Gennaio 2005 n 1 - Norme per il governo del territorio art. 120 e seguenti TABELLE ONERI E CONTRIBUTI allegate alla deliberazione del C.C. n 25 del 31/03/2005 aggiornamento Maggio 2010

Dettagli

Le ceramiche comuni di età romana

Le ceramiche comuni di età romana Le ceramiche comuni di età romana Alessandro Quercia Introduzione Le ceramiche comuni di età romana 1 costituiscono di gran lunga la categoria ceramica maggiormente attestata nello scavo di via Sacchi:

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Orbassano, 13.07.2012

Orbassano, 13.07.2012 Orbassano, 13.07.2012 Richiesta di Permesso di Costruire convenzionato, per fabbricato di civile abitazione in Via Trento, Aree di PRGC 1.20.2 1.30.1 Proprietà MORABITO G. e LA MARGHERITA Srl NORME TECNICHE

Dettagli

Ceramica invetriata altomedievale e medievale da alcuni siti della Sabina

Ceramica invetriata altomedievale e medievale da alcuni siti della Sabina Ceramica invetriata altomedievale e medievale da alcuni siti della Sabina Negli ultimi anni numerosi indagini archeologiche sia scavi che "survey" stanno gettando luce sulle produzioni ceramiche della

Dettagli

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT

La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo

Dettagli

Due diligence immobiliare

Due diligence immobiliare Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei geometri Specifica P15 Estimo e attività peritale Due diligence immobiliare Sommario Il presente documento specifica i

Dettagli

SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA Laboratorio di Storia, Archeologia e Topografia del Mondo Antico

SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA Laboratorio di Storia, Archeologia e Topografia del Mondo Antico SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA Laboratorio di Storia, Archeologia e Topografia del Mondo Antico QUARTE GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDI SULL AREA ELIMA (Erice, 1-4 dicembre 2000) ATTI I Pisa 2003 Il

Dettagli

Albergo sociale diffuso Progetto alloggi sottosoglia. Milano, 4 dicembre 2014

Albergo sociale diffuso Progetto alloggi sottosoglia. Milano, 4 dicembre 2014 Albergo sociale diffuso Progetto alloggi sottosoglia Milano, 4 dicembre 2014 Il progetto Albergo sociale diffuso Il Comune di Milano ha avviato un lavoro di mappatura delle unità abitative sottoutilizzate

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Classi ceramiche. Epoca romana

Classi ceramiche. Epoca romana Classi ceramiche Epoca romana Cosa si intende per ceramica Tutti i manufatti inorganici non metallici, generalmente porosi e fragili, realizzati con materiale di natura argillosa, modellati a freddo e

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART.1 VALIDITAʼ DELLE NORME La porzione di territorio del Comune di Ceggia, situata tra via Roma e via Foscolo, che insiste sui mappali 92, 94, 824, 756, 1639, 1641, del Foglio

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria PRIMA PROVA SCRITTA DEL 30 NOVEMBRE 2011 Tema n. 1 Il candidato descriva sinteticamente le fasi che caratterizzano la progettazione di una scuola di medie dimensioni con riferimento ai documenti progettuali

Dettagli

MONTEBONELLO. Funzione prevalente

MONTEBONELLO. Funzione prevalente MONTEBONELLO Funzione prevalente residenziale (a) Superficie territoriale 22,95 [ha] (b) Abitanti censimento 2001 1.578 (c) Addetti - censimento 2001 207 (d) Densità territoriale abitativa 69 [ab/ha] (e)

Dettagli

Le variazioni del livello del mare nel Quaternario

Le variazioni del livello del mare nel Quaternario Le variazioni del livello del mare nel Quaternario Trieste, 1875 (Venezia, 1872; Genova, 1884; Marsiglia, 1885: Marina di Ravenna, 1896) AA 2015-2106 GQt Livello mare 1 Alla fine degli anni 60. Le calotte

Dettagli

le stagioni del museo corboli

le stagioni del museo corboli 90 le stagioni del museo corboli scuola dell infanzia e I ciclo scuola primaria 90 Sviluppare la libera creatività e la percezione del sé rispetto alla collettività; sensibilizzare al riuso ed al riciclo

Dettagli

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO

IL TURISMO IN CIFRE NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA GENNAIO G ENNAIO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma Proseguono anche nel mese di Gennaio nella provincia di Roma i segnali di ripresa della domanda turistica, che ha registrato

Dettagli

Struttura Semplice Siti Nucleari

Struttura Semplice Siti Nucleari DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI ATTIVITA DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL RINVENIMENTO DI FUSTI INTERRATI PRESSO IL SITO FN-SO.G.I.N. DI BOSCO MARENGO (AL) Relazione tecnica n. 8/SS21.02/2014 Redazione Verifica

Dettagli

Verbano Cusio Ossola Area DOMO 2

Verbano Cusio Ossola Area DOMO 2 Verbano Cusio Ossola Area DOMO 2 Localizzazione Situata in Piemonte, nel Verbano Cusio Ossola, sul corridoio 24 Genova -Rotterdam, a sud del traforo Loetschberg - Sempione a ridosso del confine elvetico

Dettagli

PROGETTO PATRIMONIO CULTURALE DI ATENEO

PROGETTO PATRIMONIO CULTURALE DI ATENEO PROGETTO PATRIMONIO CULTURALE DI ATENEO Consiglio di Amministrazione 30 novembre 2011 e 6 marzo 2014 1 Introduzione Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 novembre 2011 è stato approvato

Dettagli

Ceramiche restaurate provenienti da una cisterna medioevale di Chiusi

Ceramiche restaurate provenienti da una cisterna medioevale di Chiusi AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA Assessorato Istruzione e Cultura MINISTERO BENI CULTURALI E AMBIENTALI Soprintendenza Archeologica per la Toscana REGIONE TOSCANA Dipartimento Istruzione e Cultura

Dettagli