CINQUE BOCCALI DI MAIOLICA ARCAICA DA UN POZZO IN PIAZZA MARCONI A BRESCELLO (RE)
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1 Ivan Chiesi 181 CINQUE BOCCALI DI MAIOLICA ARCAICA DA UN POZZO IN PIAZZA MARCONI A BRESCELLO (RE) Ivan Chiesi LO SCAVO Lavori edili eseguiti dalla ditta Bonini e Bussolati di Parma nel comparto N-E del centro storico di Brescello compreso fra piazza Marconi, via Otone e Piazza della Rocca (fig. 1) a poca distanza da quella che fu un tempo la Rocca della cinta pentagona cinquecentesca, hanno permesso di riportare alla luce un intero isolato della città romana di Brixellum. L intervento operato sotto la direzione scientifica del dott. L. Malnati, allora Ispettore della Soprintendenza Archeologica dell Emilia Romagna, venne eseguito da operatori della AR/S Archeosistemi scrl di Reggio Emilia, coordinati da chi scrive, fra i mesi di settembre 1990 e marzo Lo scavo archeologico iniziò a partire dalla profondità di circa - 2,00 m dal piano stradale, avendo i mezzi meccanici asportato il terreno fino a quel livello prima dell intervento della Soprintendenza Archeologica. L esame ed il rilievo delle sezioni (fig. 2) permise tuttavia di individuare la presenza di numerosi strati che vanno dall epoca moderna al basso medioevo. Sotto l asfalto e l acciottolato ottocentesco si individuarono cospicui riporti e riempimenti formati da terreno limo-sabbioso frammisti a numerosi laterizi, ossa e frammenti ceramici fra i quali si segnalano graffite tardo rinascimentali e ingobbiate monocrome, bianche o verdi databili tra la fine del XVI e il XVII secolo (UUSS 5, 258,268,269). Tali US coprivano uno strato caratterizzato dalla presenza in situ di numerosi grossi ciottoli (US 242) pertinenti probabilmente ad una antica pavimentazione di quella che è oggi Piazza Marconi, nella cui preparazione (US 260) si è rinvenuta ceramica ingobbiata monocroma, collocabile cronologicamente al XVI secolo. Questi livelli coprivano a loro volta strati bassomedievali riferibili a due diversi periodi. Fig. 1) Posizionamento dell area di scavo nell angolo via Otone Piazza Marconi a Brescello (RE). La prima fase era formata da una serie di livelli antropici (UUSS 231, 232, 230, 230a, 234, 236, 238, 266, 262) caratterizzati da spessore centimetrico, matrice limo-argillosa, organogeni, con abbondanti carboni, dal tipico colore bruno scuro, alternati a livelli di riporto limo sabbioso color verde-oliva nei quali era invece assai raro il materiale antropico (UUSS 233, 393, 235, 259, 254, 267). Da questi strati provengono ceramica grezza medievale, fra cui si segnala un frammento di cati- 1 La prima notizia è stata riportata in CHIESI ,
2 182 ARCHEOLOGIA MEDIEVALE IN EMILIA OCCIDENTALE. RICERCHE E STUDI Fig. 2) Le sezioni dello scavo, pareti nord ed est, sviluppate. no coperchio in ceramica di impasto con orlo arrotondato e foro di sfiato 2 e graffita arcaica padana. Il secondo periodo è caratterizzato da terreno limo-argilloso color grigio verde con numerosissimi frammenti di laterizi e ciottoli, risultato della demolizione di strutture murarie (UUSS 237, 244, 263). Anche questi livelli hanno restituito vari frammenti di forme chiuse in maiolica arcaica. Antecedente a questi strati di demolizione è stata poi rilevata una struttura muraria in mattoni (cm 12x24x6) legati con calce, probabilmente riconducibile allo stesso periodo bassomedievale. In fase con questi livelli era un pozzo di forma cilindrica privo di camicia con diametro di m 1,20 3 circa contrassegnato in fase di scavo dalle UUSS 174 e 173. L US 174 rappresenta l asporto per la realizzazione del pozzo, mentre l US 173 era il suo riempimento, a matrice limo-argillosa con frammisti alcuni grossi ciottoli e frammenti laterizi. Lo scavo di tale riempimento si è fermato alla profondità di -2,80 m dal piano stradale, a causa dell affioramento della falda acquifera. All interno di questo pozzo si rinvennero cinque boccali in maiolica arcaica. I BOCCALI Catalogo: 1. Boccale con corpo ovoide, bocca trilobata, ansa a bastoncello, fondo piano (fig. 3.1 e 6,1). Decorazione con motivi floreali e astratti dipinti, entro registri verticali, in verde e bruno su smalto grigio-bianco opaco, steso fin sotto all attacco inferiore dell ansa. Alla base dell ansa contrassegno dipinto in bruno. Nella parte interna e inferiore esterna vetrina color giallo verde. Impasto depurato compatto color arancio chiaro. FRAMMENTI: 14, ricomposti. MISURE: alt. cm 20,7; Ø piede 10,7 cm. CONFRONTi: simile ai tipi attestati a Finale Emilia (GELICHI 1987b, tav. VI, VII e IX). 2. Boccale con corpo ovoide, bocca trilobata, ansa a bastoncello, fondo piano (fig. 4,1 e 6,2). Decorazione con motivi floreali astratti dipinti in verde e bruno su smalto bianco opaco, steso fino all attacco inferiore dell ansa. Alla base dell ansa, contrassegno dipinto in bruno. Nella parte interna inferiore ed esterna vetrina color marrone. Impasto depurato compatto color arancio. FRAMMENTI: 23, ricomposti. MISURE:alt. cm 21; Ø piede 9,8 cm. CONFRONTI. simile ai tipi attestati a Finale Emilia (GELICHI 1987b, tav. VII e IX). 3. Boccale con corpo ovoide, bocca trilobata, ansa a nastro costolata, fondo piano (fig. 4,2 e 6,3). Decorazione con motivi floreali e a fasce dipinti, entro registri orizzontali, in verde e bruno su smalto bianco opaco, steso fino poco sotto l attacco inferiore dell ansa. Alla base dell ansa, contrassegno dipinto in bruno. Nella parte interna e inferiore esterna vetrina color verde giallo. Impasto depurato compatto color arancio chiaro. FRAMMENTI: 18, ricomposti. MISURE: alt. cm 23; Ø piede 9,6 cm. CONFRONTI: simile ai tipi attestati a Finale Emilia, 2 Esemplari simili provengono dagli scavi di Finale Emilia (Gelichi 1987b, p.18 fig.iv,8) e Ferrara (Gelichi 1992b, p. 43, fig. 30,6), dove sono datati agli inizi del XIV secolo Altri esemplari simili in lombardia provengono invece da strati compresi fra l XI ed il XIII secolo (Gelichi, Brogiolo 1986, tav. VII, 1 tipo e Brogiolo, Cazorzi 1982 tav.1,4). 3 Un pozzo simile è venuto alla luce a Reggio Emilia in via Navona nel novembre Esso ha restituito un gruppo di boccali in maiolica arcaica fra cui anche alcuni scarti di produzione; vedi Nepoti 1979, p. 42 nota 11.
3 Ivan Chiesi 183 Fig. 3) Boccale in maiolica arcaica (Gelichi 1987b, tav. VII e IX); trova confronti anche con esemplari da Bologna (Gelichi 1987a, p. 190, fig ). Simile ad un recipiente da Sorrivoli (FO), riferito alla Fase Sviluppata della maiolica arcaica (GELICHI 1988, fig.27.1). 4. Porzione di boccale con corpo ovoide, ansa a bastoncello, fondo piano (fig. 5,1 e 6,4). Decorazione con motivi astratti e a fasce dipinte, entro registri orizzontali, in verde e bruno su smalto bianco opaco, steso fin sotto all attacco inferiore dell ansa. Nella parte interna e inferiore esterna vetrina incolore. Impasto depurato compatto color arancione. FRAMMENTI : 6, ricomposti MISURE: Ø piede 10 cm CONFRONTi: simile ai tipi attestati a Finale Emilia, (Gelichi 1987b, tav. IX), è confrontabile anche ad un frammento dal territorio bolognese (M e d i c i n a 1987, tav. V,2). 5. Porzione di boccale con corpo ovoide, ansa a bastoncello, fondo piano (fig. 5,2). Decorazione a quartieri dipinti in verde e bruno su smalto bianco opaco, steso fin sotto all attacco inferiore dell ansa. Nella parte interna e inferiore esterna vetrina incolore. Impasto depurato compatto color arancione. FRAMMENTI: 12, ricomposti MISURE: Ø piede 9,8 cm CONFRONTI: simile ai tipi attestati a Finale Emilia, (GELICHI 1987b, tav. IX), il boccale trova confronti anche con un frammento dal territorio bolognese (Medicina 1987, tav. V,2). DISCUSSIONE I boccali in maiolica arcaica recuperati a Brescello rivestono una particolare importanza, sia per la rarità dei ritrovamenti di questa classe ceramica in Emilia occidentale, sia per la caratteristica del rinvenimento, un contesto chiuso, assai simile al pozzo di via Navona a Reggio Emilia, che restituì boccali di maiolica arcaica finiti assieme ad alcuni scarti di cottura (Nepoti 1979). I nostri esemplari sono del tipo a corpo ovoide, bocca trilobata ansa a bastoncello (escluso il 3 che
4 184 ARCHEOLOGIA MEDIEVALE IN EMILIA OCCIDENTALE. RICERCHE E STUDI Fig. 4) Boccali in maiolica arcaica.
5 Ivan Chiesi 185 Fig. 5) Boccali in maiolica arcaica.
6 186 ARCHEOLOGIA MEDIEVALE IN EMILIA OCCIDENTALE. RICERCHE E STUDI Fig. 6) Sviluppo dei motivi decorativi dei boccali in maiolica arcaica. ha un ansa a nastro costolato), fondo piano. La decorazione è quella distribuita secondo lo standard caratteristico della produzione più antica. Essi sembrano inserirsi per queste loro caratteristiche formali e decorative, nella produzione databile alla prima metà del XIV secolo (NE P O T I , p. 413). Più specificatamente questi boccali hanno strette assonanze con quelli da Finale Emilia (GE L I C H I 1987b, p. 21) e con altri esemplari rinvenuti negli scavi del convento di S. Domenico a Bologna ( GE L I C H I 1987a, p.188) associati, questi ultimi, a maiolica arcaica blu. Anche gli esemplari di Finale, sebbene datati genericamente al XIV secolo, sembrano comunque scendere oltre la metà del secolo. I nostri esemplari sembrano avvicinarsi, come forme e motivi decorativi, anche ai boccali provenienti dallo scavo della Cassa Rurale ed Artigiana di Faenza, che presentano decorazioni diffuse nella Fase Tarda della maiolica arcaica padana in particolare faentina ( GE L I C H I 1992a in particolare i nn 75, 76,78 fig. 7 0, 2-7 0, 3-7 1, 2 ). A nord del Po i dati a nostra disposizione sono di certo molto più scarsi. Gli scavi in Lombardia e Veneto hanno restituito pochi esemplari in maiolica arcaica forse provenienti dalle aree tirrenica ed emiliano-romagnola; tuttavia boccali del tipo ovoide a basso piede figurano negli affreschi di S. Maria Maggiore a Bergamo attribuiti alla fine del XIV secolo ( BL A K E 1986, p. 324 e Nepoti 1986, p. 413). La presenza di un contrassegno su tre dei cinque esemplari potrebbe far ipotizzare che si tratti di un lotto di materiale unitario scaricato insieme. Boccali simili dai contesti ferraresi sono stati recentemente interpretati come contenitori da farmacia proprio in base alla presenza dei contrassegni sotto l ansa. Infatti i recipienti disposti sugli scaffali con l ansa rivolta verso l esterno per una agevole presa, dovevano avere contrassegni ben in vista che permettessero di riconoscerne immediatamente il contenuto (GELICHI 1992b, p ). I centri di produzione finora noti in Emilia sono Bologna e Reggio Emilia (A M B R O S E T T I 1976 e NE P O T I 1979, p. 49) ma forse maiolica arcaica venne fabbricata nel Trecento anche a Modena e nei centri più importanti della regione. I boccali brescellesi possono riferirsi alla Fase Sviluppata della maiolica arcaica padana, anche se diventa comunque abbastanza arduo indicare, in assenza di ulteriori dati, un preciso centro di produzione.
7 Ivan Chiesi 187 BIBLIOGRAFIA AMBROSETTI G. 1976, Trovamenti a Reggio Emilia, Notiziario di Archeologia Medievale, 18, p. 47. BL A K E H. 1986, Maiolica arcaica in lombardia, in Scritti in ricordo di Graziella Massari Gaballo e di Umberto Toccoletti Pollini, Milano pp BROGIOLO G.P., CAZORZI C. 1982, La ceramica grezza bassome - dievale nel bresciano. Nota preliminare, Archeologia Medievale, X, pp CH I E S I I , Brescello (RE), via Otone, Studi e Documenti di archeologia, VII, 1991/92, pp BROGIOLO G.P., GELICHI S. 1984, La ceramica grezza medievale nella pianura padana, in La ceramica medievale nel Mediterraneo occidentale, Siena-Faenza, Firenze, pp GE L I C H I S. 1987a, La ceramica medievale, in A r c h e o l o g i a medievale a Bologna. Gli scavi del convento di S. Domenico, Casalecchio di Reno, pp GELICHI S.1987b, (a cura di), Ricerche archeologiche nel Castel - lo delle Rocche di Fianle Emilia, Finale Emilia. GELICHI S. 1988, La maiolica italiana della prima metà del XV secolo. La produzione in Emilia Romagna e i proble - mi della cronologia, Archeologia Medievale, XVI, pp GELICHI S. 1992a, La ceramica a Faenza nel Trecento. Il contesto della Cassa Rurale ed Artigiana. Faenza. GELICHI S. 1992b, (a cura di), Ferrara prima e dopo il Castello. Testimonianza archeologiche per la storia della città, Ferrara. Medicina 1987, Insediamenti medievali nella pianura tra Sil - laro e Quaderna (secoli IX-XIV), Bologna. NEPOTI S. 1979, Ceramiche nel reggiano dal tardo medioevo al secolo XVII, in Guida alla Galleria d arte, La Galle - ria Fontanese, II, Reggio Emilia, pp NEPOTI S. 1986, La maiolica arcaica nella Valle Padana, in La ceramica nel Mediterraneo occidentale, Siena-Faenza, Firenze, pp
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