Modulo C. Dispositivi di Protezione collettivi specifici. Aggiornato a settembre
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1 Modulo C Rischio Biologico i Dispositivi di Protezione collettivi specifici Aggiornato a settembre
2 D.Lgs 81/08 Titolo X ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI Art. 266 Campo di applicazione Le norme del presente titolo si applicano a tutte le attività lavorative nelle quali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici. i i Restano ferme le disposizioni particolari di recepimento delle norme comunitarie i sull'impiego i confinato di microrganismi geneticamente modificati e sull'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. Aggiornato a settembre
3 D. Lgs 81/08 allegato XLIV Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici Attività in industrie alimentari Attività nell agricoltura Attività nelle quali vi è contatto con gli animali e/o con prodotti di origine i animale Attività nei servizi sanitari, comprese le unità di isolamento e post mortem Attività nei laboratori clinici, veterinari e diagnostici, esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica Attività impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di rifiuti speciali potenzialmente infetti Attività negli impianti per la depurazione delle acque di scarico Aggiornato a settembre
4 D.Lgs 81/08 Titolo X Art. 267 Definizioni Agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente t modificato, coltura cellulare l ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni; Microrganismo: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico; Coltura cellulare: risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari Aggiornato a settembre
5 D.Lgs 81/08 Titolo X Art. 269 Comunicazione Art Autorizzazione La comunicazione preventiva di inizio attività, per gli agenti biologici dei gruppi 2 e 3 e per i laboratori diagnostici anche per il gruppo 4, e l autorizzazione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per il gruppo 4 è dovuta nel caso di nuove attività comportanti l uso luso di microrganismi, almeno 30 giorni prima dell inizio dei lavori Tali atti non appaiono, quindi, dovuti per tutte quelle attività che comportano un rischio potenziale di esposizione Aggiornato a settembre
6 Registro degli esposti e degli eventi accidentali art. 280 Il datore di lavoro, in collaborazione con il RSPP, istituisce i ed aggiorna un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale, nel caso di attività comportanti uso di microrganismi dei gruppo 3 e 4. Il Medico Competente e i Rappresentanti per la Sicurezza hanno accesso a detto registro. Sono escluse da tale obbligo le imprese esercenti attività ità che comportano un rischio potenziale di esposizione, le attività sanitarie, i laboratori diagnostici. I destinatari dei registri degli esposti e degli eventi sono l Istituto Superiore della Sanità, L INAIL e l Organo di Vigilanza. Aggiornato a settembre
7 Registro dei casi di malattia e di decesso art. 281 Istituzione di un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti all esposizione professionale ad agenti biologici. Il medico che diagnostichi una malattia ovvero un decesso dovuto ad esposizione professionale ad agenti biologici dovrà darne comunicazione all ente preposto, p corredando l informazione con la relativa documentazione clinica Aggiornato a settembre
8 Obblighi datore di lavoro Incombenza Uso deliberato Esposizione potenziale Valutazione del rischio Sempre Sempre Comunicazione all Azienda USL Gruppi 2, 3 Gruppi 2, 3 (in caso di variazioni) Gruppo 4 (Solo laboratori diagnostici nei confronti di affezioni da agenti di gruppo 4) Gruppo 4 (Previo ottenimento autorizzazione del Min. Sanità, che provvede direttamente ad avvisare l Azienda USL, qual organo di vigilanza) Autorizzazione ministeriale Gruppo 4 Comunicazione di variazioni al Ministero Misure tecniche, organizzative e procedurali Gruppo 4 (Esclusi i laboratori diagnostici nei confronti di affezioni da agenti del gruppo 4) Se rischio Se rischio Misure Igieniche Gruppi 2, 3, 4 Se rischio Misure specifiche per strutture veterinarie Misure specifiche per laboratori e stabulari Misure specifiche per processi industriali Gruppi 2, 3, 4 Gruppi 2, 3, 4 Gruppi 2, 3, 4 Se rischio Se rischio Se rischio Misure di Emergenza Gruppi 2, 3, 4 Gruppi 2, 3, 4 Informazione e Formazione sempre sempre Sorveglianza degli esposti Se rischio Se rischio Registro degli esposti Gruppi 3,4 Registro eventi accidentali consigliato consigliato Aggiornato a settembre
9 Definizione di Rischio Biologico a)il Legislatore ha classificato i diversi agenti biologici in base alla loro pericolosità: tale pericolosità è stata valutata sia nei confronti della salute dei lavoratori che della popolazione. Tra le caratteristiche di pericolosità sono state considerate: Infettività: capacità di un microrganismo di penetrare e moltiplicarsi nell ospite; Patogenicità: riferibile alla capacità di produrre malattia a seguito di infezione; Trasmissibilità: ibilità capacità di un microrganismo i di essere trasmesso da un soggetto infetto ad uno suscettibile; Neutralizzabilità: disponibilità di efficaci misure profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche per la sua cura Aggiornato a settembre
10 Fattori microbici Fattori dell ospite: età, stato di salute, Fattori genetici, difese immunologiche Carica Infettante ID: misura la virulenza del microrganismo. Vie d infezione Fattori microbici i Condizioni ambientali, sanitarie, i Sociali, geografiche ID 50 : quantità di microrganismi in grado di infettare il 50% della popolazione LD 50 : quantità di microrganismo in grado di uccidere il 50% della popolazione Aggiornato a settembre
11 Vie di infezione Respiratoria Oro-fecale con cibi e bevande Attraverso il sangue Vie di infezione i Per contatto o Per trauma Zoonosi (Animali, insetti) Materno-Fetale Aggiornato a settembre
12 Segnale di rischio Biologico Aggiornato a settembre
13 D.Lgs 81/08 Titolo X Gruppo 2 Gruppo 1 Art. 268 Classifcazione degli agenti biologici Gruppo 4 Gruppo 3 Ad ogni agente biologico viene assegnata una specificazione di pericolosità Aggiornato a settembre
14 GRUPPO 1 Art. 268 Classificazione degli agenti biologici a) Gruppo 1: presenta poche probabilità di causare malattie in soggetti umani; Saccharomyces cerevisiae Streptococcus thermophylus Lactobacillus casei Staphylococcus xylosus Aggiornato a settembre
15 GRUPPO 2 Art. 268 Classificazione degli agenti biologici a) Gruppo 2: può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; Klebsiella pneumonie (infezioni a carico dell apparato urinario e del tratto respiratorio) i Legionella pneumophila (polmonite) Enterobacter aerogenes (infezione al tratto urinario umano) Aggiornato a settembre
16 GRUPPO 3 Art. 268 Classificazione degli agenti biologici a) Gruppo 3: può causare malattie gravi in soggetti umani e costituisce i un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche; Yersinia pestis (Trasmessa da animali all uomo mediante le pulci) Brucella abortis (Infezione da latte e latticini) Bacillus anthracis (si contrae per contatto con carni di animali infetti; la malattia si manifesta a livello cutaneo, polmonare e gastrointestinale) Aggiornato a settembre
17 GRUPPO 4 Art. 268 Classificazione degli agenti biologici a) Gruppo 4: può provocare malattie gravi in soggetti umani e costituisce un serio rischio per i lavoratori; può presentare un elevato rischio di propagazione nella comunità; non sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche Virus Ebola (attacca i reni, il fegato e la milza, sedi di emorragie interne) Virus Lassa (contatto con il cibo o oggetti contaminati dagli escreti di alcuni roditori. Può anche essere trasmessa per inalazione, febbre, dolore retrosternale, sanguinamento delle mucose). Aggiornato a settembre
18 Allegato XLVI Elenco degli agenti biologici classificati: -sono inclusi solo gli agenti di cui è noto possano provocare malattie infettive in soggetti umani; -gli agenti biologici che non sono stati inclusi nei gruppi 2, 3, 4 dell elenco non sono implicitamente inseriti nel gruppo 1 -l elenco contiene indicazioni che individuano gli agenti biologici che possono provocare reazioni allergiche (A) o tossiche (T), quelli per cui è disponibile un vaccino efficace (V) e quelli per i quali è opportuno conservare per almeno 10 anni l elenco dei lavoratori che hanno operato in attività con rischio di esposizione a tali agenti (D) Aggiornato a settembre
19 Allegato XLVI Elenco degli agenti biologici classificati (2-3-4) BATTERI VIRUS PARASSITI FUNGHI Solo agenti che possono provocare malattie in soggetti umani Indicazioni supplementari: A = possibili effetti allergici; D = conservazione registro esposti per almeno 10 anni; T = produzione tossine; V = vaccino disponibile Aggiornato a settembre
20 Livelli di biosicurezza (BSL) BSL1: laboratorio studenti, dove vengono cresciuti e mantenuti microrganismi che non provocano malattie; BSL2: per diagnosi e ricerca (patogeni). Uso di cappa a flusso laminare, guanti e mascherina; BSL3: diagnosi e ricerca (alto potenziale di trasmissione aerogena). Cappa a flusso, autoclave, filtrazione dell aria in entrata e uscita (filtro HEPA: High Efficiency Particulate Air); BSL4: diagnosi e ricerca (alto rischio di trasmissione per inalazione, pericolo di morte non esiste vaccino e terapia). Cappa a flusso laminare, tuta con pressione positiva, laboratorio isolato, entrata ed uscita di aria sterile, elevata esperienza. Aggiornato a settembre
21 Misure e livelli di contenimento Divieto di: mangiare, bere, uso di lenti a contatto; Spazi sufficientemente ampi; Superfici dei banconi resistenti a disinfettanti; Laboratorio pulito, ordinato ; Decontaminare apparecchiature e materiali dopo l uso; Presenza di idonei contenitori per la raccolta dei rifiuti; Materiale monouso (è preferibile); Attenzione particolare ad oggetti taglienti e appuntiti; Protezione personale: guanti, occhiali, maschere, camici; Decontaminare materiali di laboratorio prima di eliminarli o, nel caso di vetreria, prima di lavarli; Non pipettare a bocca; Lavare routinariamente le mani; Aggiornato a settembre
22 Cappa Classe I Filtro HEPA che fornisce un'efficienza migliore di 99,997% su particelle che hanno un diam. di 0,3 µm Aggiornato a settembre
23 Cappa Classe II Legenda schema flussi: 1) Aria espulsa 2) Filtro HEPA in espulsione 3) Aria contaminata 4) Filtro HEPA di lavoro 5) Flusso laminare sterile 6) Schermo frontale 7) Aria aspirata Aggiornato a settembre
24 Glove box Aggiornato a settembre
25 Glove box Aggiornato a settembre
26 D. Lgs 81/08 art 279 Sorveglianza sanitaria i 1. E dovuta per tutte le attività lavorative in cui la valutazione dei rischi abbia evidenziato un rischio per la salute; 2. Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali: a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all'agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente; b) l'allontanamento temporaneo del lavoratore secondo le procedure di inidoneità alla mansione specifica. 3. Ove gli accertamenti sanitari abbiano evidenziato, nei lavoratori esposti in modo analogo ad uno stesso agente, l'esistenza di anomalia imputabile a tale esposizione, il medico competente ne informa il datore di lavoro. 4. A seguito dell'informazione di cui al comma 3 il datore di lavoro effettua una nuova valutazione del rischio. 5. Il medico competente fornisce ai lavoratori adeguate informazioni sul controllo sanitario cui sono sottoposti e sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell'attività che comporta rischio di esposizione a particolari agenti biologici, nonché sui vantaggi ed inconvenienti della vaccinazione e della non vaccinazione. Aggiornato a settembre
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