UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA ASSESSORATO URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO

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1 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA ASSESSORATO URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO DIPARTIMENTO 8 URBANISTICA E GOVERNO DEL TERRITORIO SETTORE N. 3 PROGRAMMAZIONE E POLITICHE DEL TERRITORIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE BANDO PER L'ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CUI A: DELIBERA CIPE 35/ APQ RISERVA AREE URBANE DELIBERA CIPE 3/ APQ EMERGENZE URBANE E TERRITORIALI POR CALABRIA FESR 2007/2013 ASSE VIII CITTÀ AREE URBANE E SISTEMI TERRITORIALI Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria 1

2 Premessa La Regione Calabria individua nell azione di recupero dei Centri Storici una delle priorità di intervento per avviare processi di riqualificazione del sistema urbano calabrese, oltre che una opportunità di sviluppo incentrata su una delle risorse riconosciute come ad alto potenziale. L investimento fatto nella precedente esperienza relativa al bando sui Centri Storici, a valere sulla Delibera CIPE 20/04, ha posto in evidenza come l intervento su tale patrimonio possa costituire un significativo avvio per processi complessivi di valorizzazione. Pertanto, a partire dall esperienza svolta in tal senso, la Regione Calabria intende proseguire l azione di recupero e di riqualificazione riferita ai Centri Storici, utilizzando le risorse ancora disponibili nell ambito dei Fondi FAS relativamente alla Delibera CIPE 35/05 ( Riserva Aree Urbane ), nonché le risorse già destinate dalla Delibera CIPE 3/06, con riferimento alle suddette tematiche del recupero, della riqualificazione e della valorizzazione, con riferimento alle quali la Giunta Regionale, su proposta del Dipartimento Urbanistica e Governo del territorio, ha deciso di finanziare un Programma destinato alla valorizzazione e rivitalizzazione dei Centri Storici impostati sulla filiera dell attrazione per tematismi e finalizzati prioritariamente alle attività turistiche L approccio incentrato sul percorso di valorizzazione, recupero e riqualificazione dei Centri Storici è coerente anche con la nuova programmazione, che considera tale tipologia di interventi quale parte sostanziale della strategia posta a fondamento degli interventi previsti nelle politiche urbane e territoriali (cfr. POR Calabria FESR ASSE VIII Città Aree Urbane e Sistemi Territoriali ). In particolare nel POR Calabria FESR , il tema del recupero, della riqualificazione e della valorizzazione dei Centri Storici, assume particolare rilievo considerato che i centri Storici sono individuati come parte significativa del tessuto urbano regionale in termini di opportunità di sviluppo. Pertanto il presente bando risulta essere coerente con i principi fondamentali di integrazione e concentrazione delle risorse e con i criteri di selezione di cui ai Documenti di programmazione precedentemente citati (Delibera CIPE 35/05; Delibera CIPE 3/06 POR Calabria FESR ) che fanno riferimento prioritariamente alle seguenti categorie di azioni: riuso del patrimonio immobiliare inutilizzato; miglioramento della qualità insediativa e di vita attraverso il potenziamento dei servizi urbani; rafforzamento della coesione sociale; recupero dei valori identitari e culturali dei sistemi urbani riqualificazione e valorizzazione dei centri storici che presentano maggiori potenzialità di attrarre flussi turistici rafforzamento del capitale sociale concentrando prioritariamente gli interventi nelle aree ad alto tasso di povertà, di disoccupazione, di microcriminalità, di immigrazione e, all'interno di queste, nelle aree caratterizzate da maggiore disgregazione sociale e carenza di strutture e servizi. Con la finalità di individuare la progettualità in atto presso gli Enti, che sia in linea con i principi di recupero, di riqualificazione e di valorizzazione e che si riferisca alle categorie di azioni sopraccitate, è indetto il presente bando per il quale saranno utilizzate le risorse finanziarie previste da: 1. Delibera CIPE n. 35/05 - Riserva Aree Urbane ; 2. Delibera CIPE n. 3/2006, Programma destinato alla valorizzazione e rivitalizzazione dei Centri Storici impostati sulla filiera dell attrazione per tematismi e finalizzati prioritariamente alle attività turistiche ; 3. POR Calabria FESR Asse VIII Città Aree Urbane e Sistemi territoriali Linea I intervento Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed economica dei Centri Storici e dei Quartieri Marginali e Degradati delle Città e delle Aree Urbane; Linea Intervento Progetti Integrati per la Valorizzazione dei Centri Storici e dei Borghi di Eccellenza della Calabria Normativa di Riferimento - Regolamento (CE) 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999 recante disposizioni generali sui Fondi Strutturali - Regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio1999 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Regolamento (CE) N. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004 che modifica il regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per 2

3 quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali e che revoca il regolamento (CE) n. 1145/ Regolamento (CE) N. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. - Regolamento (CE) N. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione. - Regolamento (CE) N. 1828/2006 della Commissione dell 8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio e del Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio. - Delibera CIPE 20/2004 Ripartizione delle Risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate rifinanziamento legge 208/1998 periodo (Legge Finanziaria 2004) - Delibera CIPE 35/2005 Ripartizione delle Risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate rifinanziamento legge 2008/1998 periodo (Legge Finanziaria 2005) - Delibera CIPE 03/2006 Ripartizione delle Risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate rifinanziamento legge 208/1998 periodo (Legge Finanziaria 2006) - D.L.vo 163/2006 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE - Quadro Comunitario di Sostegno Quadro Strategico Nazionale decisione CCI 2007 IT 16 1 UNS 001 del 13/VII/2007 e relativa Delibera CIPE di attuazione del 21 dicembre Normativa sull ammissibilità della spesa, documento in corso di redazione da parte del MISE-DPS e MLSP e riferito alla programmazione Art. 1 Obiettivi L Obiettivo specifico del Bando è riferito alla realizzazione di Progetti per lo Sviluppo finalizzati alla riqualificazione ambientale, recupero, decoro e rigenerazione sociale ed economica dei Centri Storici. Le risorse sono finalizzate a promuovere lo sviluppo dei Centri Storici, riconosciuti quale risorsa ad alto valore strategico, in particolare per ciò che riguarda i fattori di attrattività, con riferimento al potenziale turistico-ricettivo dei Centri Storici, a partire dalla dotazione di patrimonio immobiliare inutilizzato. Nello specifico, si perseguono gli obiettivi e le strategie relative a: 1. conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, potenziamento, valorizzazione e specializzazione del patrimonio edilizio, architettonico e urbano dei Centri Storici; 2. miglioramento della dotazione dei servizi finalizzata a: a. innalzamento della qualità della vita (dotazione di servizi per residenti e potenziali turisti); b. definizione di nuove destinazioni funzionali dei patrimoni immobiliari pubblici abbandonati, secondo un piano complessivo di riassetto e attrazione di nuove funzioni e attività. Tale secondo obiettivo mira esplicitamente alla opportunità di prevedere progetti di riuso che possano determinare nuove funzioni economiche riallocate all interno dei Centri Storici, con evidente ricaduta sociale in termini di miglioramento delle condizioni di vita nonché di sviluppo occupazionale. Art. 2 Definizioni Al fine del presente bando si intende: per raggruppamenti di Comuni, qualunque forma associativa attraverso la quale le Amministrazioni Comunali intendano organizzarsi, anche in forma temporanea, con la finalità di procedere alla realizzazione del programma d interventi proposto; per progetti in rete le azioni integrate volte al coinvolgimento di più amministrazioni che esprimano la funzionalità reciproca degli interventi verso una progettazione d ambito con una comune strategia territoriale. Ad esempio la rete tra più amministrazioni può avere a 3

4 fondamento: un dato storico (es. l epoca di fondazione dell insediamento urbano); la prevalenza di attività culturali, turistico-ricettive o artigianali; la comune localizzazione dei Centri in specifiche aree (centri ricadenti in aree a Parco, o in aree SIC, o Zone a Protezione Speciale); etc.; per associazioni tra Comuni ed altre pubbliche amministrazioni qualunque forma associativa tra Comuni ed altre pubbliche amministrazioni, nella quale comunque un amministrazione comunale deve assumere la veste di capofila; per progetti integrati, progetti che prevedano interventi integrati sotto l aspetto tipologico, funzionale, strutturale ed economico finanziario, da realizzarsi anche attraverso la sinergia di risorse e tra differenti soggetti pubblici, fatti salvi i vincoli e le norme che regolamentano i finanziamenti a titolo delle Delibere CIPE e dei Fondi FESR; per partecipazione dei cittadini, qualunque forma di animazione territoriale documentabile con atti formali (verbali di assemblee, questionari, documentazione focus group, etc.), dai quali sia desumibile l attività di informazione e condivisione delle scelte; per partenariato, qualunque forma di accordo attestabile con documenti (lettera di intenti, manifestazione di interessi, etc.), dai quali sia desumibile la specificità degli impegni che ciascun soggetto assume nella realizzazione del programma di interventi; per interventi di conservazione le attività di prevenzione, manutenzione e restauro (cfr. art. 29 D. L.vo n. 42/04 e succ. m. e i.); per interventi di recupero e riqualificazione, le azioni volte a mantenere/ripristinare i connotati strutturali-tipologici-culturali dei beni o di aree urbane, con l esecuzione di una serie organica di operazioni tecniche, specialistiche e amministrative indirizzate al recupero delle caratteristiche di funzionalità ed efficienza, attraverso interventi di: manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica (ai sensi dell art. 31 della L. 457/1978 e dell art. 3 del DPR 380/ Testo Unico dell'edilizia); per interventi di riuso, il ripristino o l inserimento di nuove destinazioni funzionali per la fruizione dei beni, purché compatibili con i loro connotati costitutivi. La limitazione alla possibilità di inserimento di nuove funzioni interviene se la nuova destinazione comporta interventi di modifica dei caratteri tipologici/formali originari del bene; per potenziamento, l incremento delle possibilità di fruizione dei beni, compatibilmente con la definizione di soglie ottimali di uso, anche con la finalità di utilizzare il bene oggetto di intervento quale elemento di una rete di riferimento; per interventi di valorizzazione, l esercizio delle funzioni e delle attività dirette a promuovere la conoscenza e il riuso del patrimonio edilizio, architettonico e urbano, volto ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione del patrimonio stesso, anche con la finalità di produrre effetti economici (cfr. D.L.vo n. 42/04 e succ. m. e i.); per interventi di specializzazione, la individuazione e la verifica di destinazioni d uso che possano caratterizzare l offerta in termini di immagine e/o di prestazione di servizi, purché compatibili con le caratteristiche fisico-organizzative dei beni e del Centro Storico; per coerenza programmatica interna, il rispetto delle priorità programmatiche del Soggetto proponente nella scelta degli interventi proposti; per coerenza programmatica esterna, l interazione degli interventi proposti con gli strumenti di pianificazione e di programmazione del territorio di riferimento (anche a scala sovracomunale); per idea forza l individuazione di un tematismo specifico e ben definito cui ispirare una strategia territoriale che costituisca la trama per la individuazione degli interventi, o pacchetti di interventi, definiti in modo da costruire un disegno complessivo e coerente di valorizzazione/potenziamento/specializzazione, anche con l obiettivo di combinare più investimenti. 4

5 Art. 3 Oggetto del bando In attuazione di quanto detto in premessa e di quanto esplicitato dagli obiettivi di cui al precedente art. 2, la Regione Calabria - Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio - Settore n. 3 Programmazione e Politiche del territorio - Pianificazione territoriale, indice bando pubblico al fine di assegnare finanziamenti per Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria. I Progetti presentati a titolo del presente Bando dovranno privilegiare la logica di integrazione e di rete che, secondo quanto espresso all art. 2, riguardano interventi, o pacchetti di interventi, che siano relazionati ad un disegno complessivo di valorizzazione/potenziamento/specializzazione dei Centri Storici e che, combinino più investimenti legati da una comune strategia territoriale (idea forza). Ogni intervento o pacchetto di interventi dovrà: risultare idoneo sotto il profilo della fattibilità tecnica, economico-finanziaria e della compatibilità ambientale, considerando sia le caratteristiche tipologiche e funzionali del singolo intervento, sia le finalità che lo stesso persegue nell ambito degli obiettivi che la programmazione complessiva dell area urbana in cui ricade si prefigge di raggiungere; risultare coerente con gli strumenti di pianificazione e programmazione locale e con eventuali piani d ambito in cui il Centro Storico, oggetto dell intervento, ricade; nel caso di interventi che prevedano il riuso di patrimonio immobiliare pubblico dismesso, questi saranno corredati di specifica definizione di destinazione funzionale, nonché di relativo piano di gestione e manutenzione; preferibilmente essere inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche ; essere dotato almeno di progetto preliminare approvato. Art. 4 Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle risorse finanziarie di cui al presente Bando i seguenti soggetti: i singoli Comuni; i raggruppamenti di Comuni; le associazioni tra Comuni ed altre pubbliche amministrazioni; le associazioni miste pubblico - private (a prevalente capitale pubblico), all uopo costituite e per le quali sia ben posto in evidenza il valore aggiunto derivante dalla collaborazione dei soggetti coinvolti per la migliore e più efficace riuscita dell intervento proposto. Art. 5 Articolazione progettuale del programma di interventi Gli interventi proposti dovranno ispirarsi ad una struttura progettuale articolata come segue (cfr. Allegato 2 Formulario per la presentazione di proposte progettuali): - programmazione, ovvero definizione di un quadro informativo di base, che consenta di conoscere i principali problemi e le opportunità del Centro Storico, al fine di identificare chiaramente l idea forza che ha generato la proposta progettuale e i principali obiettivi da perseguire attraverso la strategia di valorizzazione in essa definita; - formulazione e articolazione delle idee progettuali, dando loro una chiara forma documentale attraverso la definizione di schede progetto secondo lo schema riportato nel Formulario allegato al presente bando (Allegato 2); La formulazione e articolazione del programma di interventi, attraverso la individuazione di specifiche idee progettuali, deve tenere conto dei seguenti criteri, che assicurano complessivamente la qualità del progetto proposto: 5

6 A. La fattibilità valutabile attraverso: - la fattibilità tecnico-finanziaria e amministrativa del progetto definiti dal Piano di gestione la cui compilazione è obbligatoria (pena l inammissibilità della proposta progettuale) ai fini di una corretta valutazione del Progetto da parte della Commissione; - i tempi di esecuzione del progetto, definiti attraverso il cronoprogramma la cui compilazione è obbligatoria (pena l inammissibilità della proposta progettuale) ai fini di una corretta valutazione del Progetto e dei suoi tempi, da parte della Commissione. B. La concertazione e partecipazione, valutabile attraverso: - la progettazione d ambito con il coinvolgimento di più amministrazioni; - il grado di partecipazione dei cittadini e coinvolgimento degli stessi nei processi decisionali. C. La coerenza, valutabile attraverso: - la coerenza programmatica interna ed esterna (cfr. art. 2); - la rilevanza degli interventi dal punto di vista dell uso di materiali e tecniche tradizionali, da attestare attraverso apposita relazione tecnica-descrittiva; - la rilevanza degli interventi sotto il profilo dell attenzione alla cultura e identità locali, da attestare attraverso apposita relazione che descriva la valenza del Progetto in termini di valorizzazione di specificità locali; - la rilevanza delle azioni da intraprendere rispetto ai bisogni reali della popolazione (es. dotazione di specifici servizi) e quindi la capacità del progetto nel contribuire all innalzamento della qualità della vita e dello spazio urbano; non sono quindi valutabili gli interventi, pur opportuni dal punto di vista degli interessi di singole componenti sociali, che non si inseriscano in un quadro di vasta e generalizzata condivisione; - la sostenibilità ambientale intesa come uso coerente ed adeguato delle risorse territoriali da attestare attraverso apposita relazione che argomenti obiettivi, finalità e priorità ambientali contenute nel progetto e perseguite nel favorire l uso di risorse rinnovabili o attraverso il recupero di siti, aree o manufatti dismessi o degradati, la creazione di spazi verdi e/o il mantenimento, il recupero e la valorizzazione di elementi del paesaggio urbano, etc.. Art. 6 Tipologie di intervento e ammissibilità Le tipologie di intervento ammissibili sono: a) conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, potenziamento, valorizzazione e specializzazione del patrimonio architettonico pubblico dei Centri Storici, da destinare a infrastrutture relative alle attività connesse alla rete tematica che si intende attivare/potenziare (filiera turistico-ricettiva, del benessere, del tempo libero, delle attività culturali e artigianali, etc.) b) la riqualificazione e la valorizzazione di aree e di infrastrutture pubbliche da utilizzare per la realizzazione di servizi connessi alla rete tematica che si intende attivare/potenziare (es. servizi turistici di informazione, promozione e prima accoglienza per le reti di ospitalità diffusa; centri di promozione delle produzioni tipiche locali; centri di esposizione, degustazione e vendita prodotti tipici; etc.); c) realizzazione di interventi per migliorare la qualità e il decoro urbano (riqualificazione di piazze e spazi pubblici attraverso la qualificazione dell arredo urbano, riqualificazione delle facciate degli edifici pubblici, etc.); d) realizzazione di interventi per migliorare la dotazione di verde urbano (parchi urbani, aree di verde urbano diffuso, etc.); e) la riqualificazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile a vantaggio dei residenti, dei visitatori e dei turisti (piste ciclabili, parcheggi, etc.); f) realizzazione di interventi per migliorare l accessibilità e la fruibilità degli spazi e dei servizi pubblici ai Soggetti diversamente abili (eliminazione delle barriere architettoniche, servizi di trasporto pubblico accessibili, etc.). 6

7 Gli interventi di conservazione, recupero, riqualificazione, riuso, potenziamento, valorizzazione e specializzazione di patrimonio immobiliare pubblico dovranno essere corredati (pena inammissibilità) da specifica destinazione funzionale e relativo piano di gestione annuale attraverso il quale vengono identificate le principali voci di costo e le entrate che garantiscano la durata del progetto. Gli interventi relativi a qualità e decoro urbano, verde urbano, mobilità sostenibile e accessibilità, di cui ai precedenti punti c), d), e), f), saranno ritenuti ammissibili solo se funzionali alla rete tematica che si intende attivare/potenziare, oltre che al miglioramento complessivo delle funzioni urbane. Sono ritenute ammissibili le operazioni nelle quali sia ben identificabile l idea forza che ha generato la strategia di valorizzazione complessiva del Centro Storico, cui gli interventi proposti devono garantire un chiaro ed evidente contributo. Ai fini dell utilizzo dei fondi relativi alla Delibera CIPE 35/05, sono ritenute prioritarie le operazioni presentate da singoli Comuni con popolazione pari o superiore a abitanti o da aggregazioni di Comuni con popolazione pari o superiore a abitanti, per progetti di importo non inferiore a di euro. Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la riqualificazione di aree e infrastrutture esistenti inutilizzate o sottoutilizzate, e pertanto la realizzazione di nuove interventi a partire dalla riqualificazione, riorganizzazione e valorizzazione degli spazi e delle infrastrutture degradati. Sono ritenute prioritarie le operazioni che prevedono la messa in rete di più interventi progettuali finalizzati alla creazione di reti tematiche che esprimano la funzionalità degli interventi legati tra loro da una chiara strategia di valorizzazione. Art. 7 Modalità di partecipazione e documentazione da allegare alla domanda Hanno accesso al presente Bando i soggetti della Regione Calabria di cui al precedente art. 4 (i singoli Comuni, i raggruppamenti di Comuni le associazioni tra Comuni ed altre pubbliche amministrazioni, le associazioni miste pubblico - private a prevalente capitale pubblico) esclusivamente per interventi riferiti ai Centri Storici. Ogni soggetto può presentare una sola istanza di finanziamento per uno o più progetti, anche articolati in più operazioni. Gli interventi proposti dovranno essere dotati almeno di progetto preliminare approvato (cfr. L. 109/94 e Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163). La domanda (cfr. Allegato 1), firmata e timbrata dal legale rappresentante dell ente beneficiario (di cui al precedente art. 4), è corredata, pena la non ammissione all istruttoria, dalla proposta progettuale compilata secondo il formulario allegato al presente bando (Allegato 2), corredata di tutti i documenti ivi indicati (Allegato 3) e dal formale atto di approvazione da parte della Giunta Comunale o, in caso di raggruppamenti o associazioni, del previsto organismo competente. Per gli interventi proposti che riguardino patrimonio immobiliare sottoposto a tutela ai sensi del D. L.vo n. 42/04 e s.m.i., la presentazione del progetto dovrà essere corredata dalla richiesta dei documenti autorizzativi, indirizzata agli organi competenti ai sensi della normativa vigente. Lo stesso atto dà indicazione degli impegni che i singoli enti locali assumono, relativamente al rilascio delle eventuali autorizzazioni, necessarie per l attuazione. La domanda è inoltre corredata da una dichiarazione del legale rappresentante, secondo lo schema allegato al presente bando (Allegato 4). 7

8 Ogni domanda può essere integrata con la documentazione ritenuta utile ai fini della maggiore comprensibilità della proposta. Art. 8 Modalità di presentazione delle domande La richiesta di finanziamento, corredata dalla proposta progettuale redatta secondo il formulario allegato al presente bando (Allegato 2), deve pervenire entro il termine perentorio delle ore 14 del 60 (sessantesimo) giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso sul BUR Calabria e può essere recapitata a mano (dalle ore 9.00 alle ore dei giorni feriali) o spedita per posta o agenzia di recapito autorizzata con ricevuta di ritorno. Qualora il giorno di scadenza sia festivo, la scadenza viene prorogata al successivo giorno lavorativo. Le domande dovranno pervenire al seguente indirizzo: Regione Calabria, Dipartimento Urbanistica e Governo del territorio, Settore Programmazione e Politiche del territorio - Pianificazione Territoriale, Viale Isonzo, S. Maria di CATANZARO. Sulla busta, oltre all indirizzo del mittente, dovrà essere riportata, a pena di esclusione, la seguente dicitura: Bando per l'attuazione di Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria. Art. 9 Modalità di selezione delle proposte La Regione, nella selezione degli interventi attua un processo di selezione trasparente, inclusivo e accompagnato da un adeguata azione di comunicazione. La Commissione di valutazione gestirà le proposte nel rispetto del D. L.vo. n.196/2003 e successive modifiche ed integrazioni. La selezione degli interventi sarà effettuata in due fasi distinte: 1) la prima fase riguarda l ammissibilità formale ed è riferita alla verifica dei requisiti di forma richiesti dal bando (conformità della documentazione presentata e rispetto della tempistica; requisiti soggettivi del proponente; requisiti oggettivi della domanda/proposta progettuale); sulla base di tale prima fase di valutazione le domande/proposte progettuali potranno accedere a quella successiva; 2) la seconda fase di selezione riguarda la valutazione delle proposte progettuali da parte di una Commissione di Valutazione appositamente nominata con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio. La valutazione, condotta secondo i criteri di seguito indicati, consentirà di stilare la graduatoria degli interventi ritenuti idonei. Per ogni singolo intervento infrastrutturale o programma di interventi, contenuti nelle proposte progettuali presentate dai soggetti di cui all art. 4 del presente Bando, la valutazione sarà effettuata sulla base dei tre criteri già individuati al precedente art. 5, che concorrono all attribuzione di un punteggio massimo di 150 punti, secondo la seguente distribuzione: A. Fattibilità: max 60 punti; B. Concertazione e partecipazione: max 40 punti; C. Coerenza : max 50 punti. A ciascuno dei tre criteri sopraelencati è associato un elenco di indicatori tra i quali è distribuito il punteggio massimo attribuibile, secondo specifici criteri, così come esplicitato nelle tabelle di seguito riportate: a) Fattibilità (punti 0-60). Fattibilità del progetto proposto, nonché dimostrazione del livello di maturazione progettuale raggiunto e dei tempi di esecuzione (cronoprogramma). 8

9 Indicatore Criterio Punteggio Fattibilità tecnica e Piano di gestione e manutenzione Idoneità dell operazione sotto il profilo tecnico, considerando: le caratteristiche tipologiche e funzionali del singolo intervento, le finalità che lo stesso persegue nell ambito degli obiettivi del progetto integrato proposto, la presenza di piano di gestione e manutenzione fino a 30 punti dell intervento una volta realizzato (individuazione soggetti e risorse di riferimento per la gestione/manutenzione). Fattibilità amministrativa Idoneità dell operazione dal punto di fino a 15 punti vista del percorso amministrativo delineato per la realizzazione (documentazione attestante le modalità di associazione tra Comuni, con riferimento a qualunque forma associativa tra Comuni ed altre pubbliche amministrazioni individuata, eventuali autorizzazioni cui è vincolata la fattibilità dell intervento, verifica e attestazione della fattibilità dell eventuale percorso espropriativo, etc.). Tempi di esecuzione (cronoprogramma) Definizione di un cronoprogramma fino a 15 punti articolato per fasi di progettazione/realizzazione degli interventi e relativo utilizzo delle risorse programmate. Totale max 60 punti Sarà cura del soggetto proponente produrre tutta la documentazione attestante la fattibilità tecnica, amministrativa dell intervento proposto. b) Concertazione e partecipazione (punti 0-40). Indicatore Criterio Punteggio Progettazione integrata con il coinvolgimento di più soggetti pubblici e privati (Progetto d area e in Rete) Azioni progettuali integrate volte al coinvolgimento di più amministrazioni che esprimano la funzionalità reciproca degli interventi verso una progettazione d ambito con una comune strategia territoriale. Ad esempio la rete tra più Fino a 25 punti amministrazioni può avere a fondamento: un dato storico (es. l epoca di fondazione dell insediamento urbano); la prevalenza di attività culturali, turistico-ricettive o artigianali; la comune localizzazione dei Centri in specifiche aree (centri ricadenti in aree a Parco, o in aree SIC, o Zone a Protezione Speciale); etc.; Partecipazione dei cittadini e coinvolgimento degli stessi nei processi decisionali Totale Qualunque forma di animazione territoriale documentabile con atti formali (verbali di assemblee, questionari, documentazione focus group, etc.), dai quali sia desumibile l attività di informazione e condivisione delle scelte Fino a 15 punti max 40 punti 9

10 Sarà cura del soggetto proponente produrre tutta la documentazione attestante le attività di concertazione e partecipazione, nonché la valenza dell intervento proposto relativamente alla progettazione in Rete e pertanto il valore aggiunto determinato dalla scelta di aggregazione dei Comuni interessati. c) Coerenza (punti 0-50). Indicatore Criterio Punteggio Coerenza programmatica interna ed esterna Rilevanza tecnico-tradizionale (uso di tipologie, materiali e lavorazioni tipiche dei luoghi) Rilevanza culturale e identitaria Rispetto delle priorità programmatiche del Soggetto proponente nella scelta degli interventi proposti e interazione degli interventi proposti con gli strumenti di pianificazione e di programmazione del territorio di riferimento (anche a scala sovracomunale). Mantenimento/ripristino dei connotati strutturali-tipologici-culturali dei beni o di aree urbane, con l esecuzione di una serie organica di operazioni tecniche e con l uso di materiali tradizionali/locali indirizzati al recupero delle caratteristiche di funzionalità ed efficienza, attraverso interventi di: manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica Significatività dell operazione ai fini della valorizzazione e del potenziamento dell identità culturale dei luoghi, anche attraverso l individuazione di un tematismo specifico e ben definito cui ispirare una strategia territoriale che costituisca la trama per la definizione degli interventi, Fino a 15 punti Fino a 25 punti Fino a 10 punti Totale max 50 punti Sarà cura del soggetto proponente produrre tutta la documentazione attestante la rilevanza dell operazione in termini di coerenza, attraverso relazioni dettagliate descrittive che attestino la coerenza programmatica, l uso di materiali e tecniche tradizionali, la rilevanza culturale ai fini dell affermazione delle specificità identitarie dei luoghi. I progetti saranno valutati sulla base di criteri sopradescritti e saranno ritenuti idonei i progetti che avranno totalizzato almeno 90 punti; nella composizione di detto punteggio dovrà essere garantita la acquisizione di non meno della metà punteggio del massimo raggiungibile per ciascuno dei criteri. I criteri utilizzati risultano essere coerenti con i principi fondamentali di integrazione e concentrazione delle risorse e con i criteri di selezione di cui alle citate Delibere CIPE 35/05 e 3/2006, nonché con il POR Calabria FESR Gli adempimenti istruttori connessi al presente bando, e pertanto la definizione della graduatoria, vengono conclusi entro 180 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione delle domande. La Commissione di valutazione può richiedere, per una sola volta, dati mancanti, eventuali chiarimenti o documentazione integrativa dei contenuti della domanda. Il beneficiario è tenuto a fornire le suddette integrazioni entro e non oltre 20 giorni dalla richiesta, pena la non ammissibilità della domanda. Alla conclusione della valutazione segue la pubblicazione delle graduatorie sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria e l elenco degli interventi ammessi a finanziamento. 10

11 Art. 10 Tempistica di ammissibilità delle spese Le risorse ammesse a finanziamento dovranno essere complessivamente impegnate entro il 31 dicembre 2009 attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte dei beneficiari finali. Art. 11 Fonti e modalità di erogazione del finanziamento I progetti selezionati saranno finanziati facendo ricorso alle risorse di cui alla Delibera CIPE n. 35 del 2005 (Riserva Aree Urbane) alla Delibera CIPE 3 del 2006 Emergenze urbane e Territoriali e alle Linee di intervento e del POR FESR Calabria Con riferimento all utilizzo delle risorse di cui alla Delibera CIPE 35/05 avranno diritto di accesso a detti finanziamenti i progetti proposti da singoli Comuni con popolazione pari o superiore a abitanti o da aggregazioni di Comuni con popolazione pari o superiore a abitanti, per interventi non inferiori a di euro. L erogazione del finanziamento ai soggetti selezionati avverrà secondo le modalità previste di cui alle citate Delibere CIPE 35/05 e 3/2006, nonché il POR Calabria FESR ; l erogazione del finanziamento sarà quindi subordinata alle reali disponibilità di cassa relative al trasferimento di dette risorse alla Regione Calabria. La liquidazione del finanziamento avviene secondo le modalità che saranno stabilite nell ambito di apposita Convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria - Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio e il Soggetto beneficiario. La prima tranche dell importo ammesso a finanziamento, pari al 20% dell importo complessivo, a titolo di acconto, sarà erogato su presentazione di progetto esecutivo (da presentarsi entro e non oltre 60 gg. dalla data di sottoscrizione di apposita Convenzione tra la Regione e il Soggetto beneficiario), corredato da dichiarazione di cantierabilità dell opera, redatta dal Responsabile Unico del Procedimento. Art. 12 Spese oggetto del finanziamento L'importo relativo al finanziamento dell intervento comprende e compensa il costo dei lavori e delle forniture di beni e servizi, delle spese generali, dell' I.V.A., delle indennità di espropriazione e di occupazione, di indennizzi, canoni, contributi, spese per pubblicità, allacciamenti ai pubblici servizi, e di ogni altro onere finanziario comunque preordinato, conseguente o connesso alla realizzazione di tutte le opere oggetto del finanziamento ed agli adempimenti relativi, restando a totale carico del beneficiario ogni eventuale spesa aggiuntiva connessa o conseguente, fino alla data di chiusura dell intervento. I quadri economici degli interventi dovranno risultare conformi alla disciplina in materia di lavori pubblici. Per le spese tecniche generali (quali: progettazione, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, conferenze dei servizi, direzione lavori ed annesso ufficio, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, rilievi, accertamenti e indagini, assistenza giornaliera e contabilità, collaudi, incentivi ex art.18 della legge n. 109/94, consulenze tecniche specialistiche e legali, eventuali spese per commissioni aggiudicatici) è prevista la copertura nella misura massima del 12% dell importo lordo dei lavori e delle forniture di beni e servizi. Gli oneri relativi ad acquisizione di aree o immobili potranno incidere nella misura massima del 10% del costo totale dell intervento. Eventuali economie, rappresentate dai ribassi d'asta e minore erogazione di oneri, dovranno essere riprogrammate e potranno essere utilizzate dal soggetto beneficiario, previa autorizzazione della Regione e degli organi competenti secondo quanto previsto dall Accordo di Programma Quadro, fatte salve le norme e le previsioni dell'accordo di Programma Quadro e dei Regolamenti dei Fondi Strutturali. 11

12 Resta espressamente convenuto che ogni eventuale eccedenza di spesa rispetto all'importo convenzionato, per qualsiasi motivo determinato, sarà a carico del soggetto beneficiario, che provvederà a sua cura e spese alla relativa copertura, con propri mezzi finanziari. Le opere dovranno essere realizzate secondo la progettazione esecutiva approvata e ultimate, collaudate e rendicontate non oltre la data di scadenza prevista dal cronoprogramma. Art. 13 Contenuti dell atto d obbligo La domanda è corredata dell impegno a sottoscrivere un atto unilaterale con il quale il beneficiario si obbliga alla puntuale e completa realizzazione dell intervento ammesso a finanziamento e a rispettare le seguenti clausole: - garantire, per almeno dieci anni, a far data dalla erogazione del contributo, il mantenimento delle destinazioni d uso; - garantire il buono stato di conservazione dell edificio e/o dei manufatti oggetto del recupero; - garantire che l attestazione di spesa è esatta e predisposta nel contesto di sistemi contabili che si avvalgono di documenti giustificativi verificabili; - garantire che i documenti giustificativi vengono tenuti a disposizione fino al 31/XII/2018; Detto atto unilaterale d obbligo dovrà essere trascritto nei registri immobiliari a cura del beneficiario. Dell avvenuta trascrizione il beneficiario dovrà esibire prova ai fini della liquidazione dell acconto del contributo. Art. 14 Controlli e sanzioni Ferme restando le competenze vigenti in materia di controllo dell attività edilizia, la Regione ovvero, se del caso, la Commissione Europea potrà effettuare in qualsiasi momento controlli, anche attraverso ispezioni e sopralluoghi, finalizzati ad accertare che le iniziative finanziate siano realizzate nel rispetto degli impegni assunti. La mancata osservanza degli impegni assunti, riscontrata nel contesto di dette verifiche, comporta l obbligo di restituzione del contributo ottenuto, maggiorato degli interessi legali al tasso previsto dalla normativa vigente, entro e non oltre 90 giorni dalla notifica della contestazione dei relativi inadempimenti. L Amministrazione regionale provvederà, ai sensi dell art. 71 del D.P.R. 445/2000, a verificare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive prodotte. La accertata non veridicità delle dichiarazioni, comporta la decadenza, ai sensi dell art. 75 del sopraccitato D.P.R. dai benefici del presente bando, fermo restando quanto previsto dall art. 76 dello stesso D.P.R. in materia di sanzioni penali. Art. 15 Tutela dei dati personali Al fine di consentire le condizioni di tutela della privacy, tutti i dati personali di cui la Regione venga in possesso verranno trattati nel rispetto della normativa vigente (D. L.vo n.196 del 30/06/2003). La Regione può disporre, comunque, delle informazioni e dei dati derivanti dalla gestione del presente bando per i propri fini istituzionali in materia. Art. 16 Informazione e responsabile del procedimento Il Responsabile del procedimento è l arch. Aldo Ferrari. Informazioni e chiarimenti possono essere richiesti alla Regione Calabria, Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio, Settore 3, Programmazione e Politiche del Territorio - Pianificazione territoriale, viale Isonzo, S.Maria di Catanzaro, telefono 0961/ e fax 0961/ Il presente bando è disponibile sul sito Internet della Regione Calabria: Catanzaro, lì Il Dirigente del Settore (Rosaria Amantea) 12

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