Bando CONAI per valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi. Lombardia: incentivi a sostegno dell innovazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Bando CONAI per valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi. Lombardia: incentivi a sostegno dell innovazione"

Transcript

1

2

3 SOMMARIO FINANZIAMENTI UE I nuovi fondi strutturali e di investimento e i nuovi Piani Operativi Regionali di Alberto Bonifazi e Anna Giannetti... 5 FINANZIAMENTI NAZIONALI Digitalizzazione degli esercizi ricettivi: modalità e termini per la presentazione della domanda di Tania Salucci Ecobonus 65%: chiarimenti per schermature solari e caldaie a biomasse di Rita Friscolanti Bando CONAI per valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi di Tania Salucci FINANZIAMENTI REGIONALI Friuli Venezia Giulia: incentivi alle imprese rosa di Bruno Pagamici Lombardia: incentivi a sostegno dell innovazione di Bruno Pagamici Marche: contributi alle PMI turistiche per investimenti in ICT di Bruno Pagamici Puglia: 60 milioni per l efficienza energetica di Bruno Pagamici IL CASO PRATICO Il Fondo di Garanzia per le PMI: un caso concreto di Pietro Gioja

4 SOMMARIO POLITICHE Anticipazioni dall UE COMUNITARIE DAL WEB Finanziamenti camerali REDAZIONE Per informazioni in merito a contributi, articoli, ed argomenti trattati scrivere o telefonare a: IPSOA Redazione Casella Postale Milano Tel Fax rivista.finanziamentisumisura.ipsoa@wki.it Sito internet: AMMINISTRAZIONE Per informazioni su gestione abbonamenti, numeri, arretrati, cambi d indirizzo, ecc. scrivere o telefonare a: IPSOA Servizio Clienti Casella postale Milano Tel Fax Editrice Wolters Kluwer Italia S.r.l. Strada 1, Palazzo F Milanofiori Assago (Mi) Direttore responsabile Giulietta Lemmi Redazione Matteo Ferrara, Massimiliano Graffagnini, Paola Boniardi Realizzazione grafica Ipsoa - Gruppo Wolters Kluwer Fotocomposizione Sinergie Grafiche S.r.l Corsico - Viale Italia, 12 Tel. 02/ Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 727 del 16 dicembre Iscritta nel registro Nazionale della Stampa con il n vol. 34 foglio 417 in data 31 luglio Iscrizione al R.O.C. n Abbonamenti Gli abbonamenti hanno durata annuale, rolling: 12 mesi dalla data di sottoscrizione, e si intendono rinnovati, in assenza di disdetta da comunicarsi entro 60 gg. prima della data di scadenza a mezzo raccomandata A.R. da inviare a Wolters Kluwer Italia S.r.l. Strada 1 Pal. F6 Milanofiori Assago (MI). Servizio Clienti: tel servizioclienti.ipsoa@wki.it - Italia Annuale E 192,00 + IVA Pubblicità: via L. Gasparotto, Varese Tel Fax info@db-consult.it Egregio abbonato, ai sensi dell art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, La informiamo che i Suoi dati personali sono registrati su database elettronici di proprietà di Wolters Kluwer Italia S.r.l., con sede legale in Assago Milanofiori Strada 1-Palazzo F6, Assago (MI), titolare del trattamento e sono trattati da quest ultima tramite propri incaricati. Wolters Kluwer Italia S.r.l. utilizzerà i dati che La riguardano per finalità amministrative e contabili. I Suoi recapiti postali e il Suo indirizzo di posta elettronica saranno utilizzabili, ai sensi dell art. 130, comma 4, del D.Lgs. n. 196/2003, anche a fini di vendita diretta di prodotti o servizi analoghi a quelli oggetto della presente vendita. Lei potrà in ogni momento esercitare i diritti di cui all art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003, fra cui il diritto di accedere ai Suoi dati e ottenerne l aggiornamento o la cancellazione per violazione di legge, di opporsi al trattamento dei Suoi dati ai fini di invio di materiale pubblicitario, vendita diretta e comunicazioni commerciali e di richiedere l elenco aggiornato dei responsabili del trattamento, mediante comunicazione scritta da inviarsi a: Wolters Kluwer Italia S.r.l. - PRIVACY - Centro Direzionale Milanofiori Strada 1-Palazzo F6, Assago (MI), o inviando un Fax al numero:

5 U FINANZIAMENTI UE Innovazione tecnologica I nuovi fondi strutturali e di investimento e i nuovi Piani Operativi Regionali di Alberto Bonifazi e Anna Giannetti La nuova politica di coesione europea La politica di Coesione dell Unione Europea del ciclo di Programmazione sostenuta con i fondi ESIF (Fondi Strutturali e di Investimento Europei) è finalizzata alla realizzazione della Strategia Europa 2020 per una Crescita Intelligente, Sostenibile ed Inclusiva. Il 3 marzo 2010 la Commissione europea ha infatti formulato la proposta COM (2010) 2020, Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, approvata dal Consiglio europeo il 17 giugno 2010 e lanciata dall Unione Europea come propria strategia prioritaria, per un azione riformatrice che punti a rafforzare l economia dell Unione nel prossimo decennio, grazie alle seguenti priorità tematiche: crescita intelligente: sviluppare un economia basata sulla conoscenza e sull innovazione; crescita sostenibile: promuovere un economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; crescita solidale: promuovere un economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Inoltre la Commissione ha proposto una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2020: Obiettivi portare al 75% il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni; investire il 3% del prodotto interno lordo (PIL) in ricerca e sviluppo; ridurre le emissioni di carbonio al 20 % (e al 30 % se le condizioni lo permettono), aumentare del 20% la quota di energie rinnovabili e aumentare l efficienza energetica del 20%; ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e portare al 40% il tasso dei giovani laureati; ridurre di 20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà. 5

6 U FINANZIAMENTI UE Il 14 marzo 2012 la Commissione europea ha successivamente proposto il documento di lavoro dei servizi della Commissione, denominato Elementi di un quadro strategico comune per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) propedeutico alla redazione degli Accordi di partenariato che gli Stati Membri sono stati chiamati a sottoscrivere e nei quali sono stati definiti gli impegni tra la Commissione europea e questi ultimi, con riferimento agli obiettivi di Europa 2020 e ai Programmi Nazionali di Riforma (PNR). In data 17 dicembre 2013 sono stati poi finalmente approvati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio i nuovi Regolamenti Comunitari per la programmazione ( eur-lex.europa.eu/legal-content/it/txt/?uri=celex:32013r1303), che sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea (GUCE) serie L347, il giorno 20 dicembre 2013 e sono entrati in vigore il giorno 21 dicembre n. 1299/2013: Regolamento FESR: Obiettivo Cooperazione territoriale Europea; n. 1301/2013: Regolamento FESR - Obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell Occupazione ; n. 1302/2103: Regolamento Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale - GECT; n. 1303/2013: Regolamento generale FESR, FSE,Fondo di Coesione, FEASR, FEAMP; n. 1304/2013: Regolamento FSE; n. 1305/2013: Regolamento FEASR. I principi guida del pacchetto legislativo proposto dalla Commissione Europea sono quelli relativi alla concentrazione sulle priorità della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, alla concessione di riconoscimenti in base ai risultati (riserva di efficacia o premialità), al sostegno alla programmazione integrata, alla attenzione focalizzata sui risultati - monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi concordati (target oriented) e alla semplificazione dell esecuzione. La riforma della politica di Coesione per il mobilita fino a 325 miliardi di euro destinati alle regioni e alle città dell UE e all economia reale secondo una Copertura territoriale (art. 82 RRDC) in Regioni meno sviluppate, il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media del PIL dell UE a 27, Regioni in transizione, il cui PIL pro capite è compresotrail75%eil90%dellamediadelpildell UEa27,Regioni più sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al 90% della media del PIL dell UE a 27 e si articola nei seguenti Fondi: FESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; FSE: Fondo Sociale Europeo; FEASR: Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo rurale; FEAMP: Fondo Europeo per gli Affari marittimi e la pesca; Fondo di Coesione. 6

7 U FINANZIAMENTI UE Figura n. 1 - Schema di confronto tra le politiche di coesione Le linee guida per la definizione delle priorità di investimento per Stati membri e Regioni e le modalità di attuazione della politica di coesione sono tracciate nel Quadro Strategico Comune (QSC) allegato al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre Il Quadro, adottato dalla Commissione, traduce gli obiettivi generali e specifici della Strategia Europa 2020 in azioni chiave per tutti i Fondi (FESR, FSE, Fondo Coesione, FEASR e FEAMP) ed è stato il punto di riferimento per la redazione degli Accordi di Partenariato, stipulati tra Stati membri e Commissione europea, con il quale ciascuno Stato si impegna a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei fissati per il 2020 e a dar conto dei progressi conseguiti mediante le relazioni annuali. Come previsto dal Regolamento (UE) n. 1303/ 2013 del 17 dicembre 2013, ogni Stato membro ha dovuto infatti definire la propria strategia, le priorità e le modalità di impiego dei Fondi SIE per il periodo e definire un Accordo di partenariato. 7

8 U FINANZIAMENTI UE Figura n. 2 - Il Quadro Strategico, l Accordo di Partenariato e i Programmi Operativi Accordo di Partenariato L Accordo di Partenariato, predisposto da ogni Stato membro in collaborazione con le istituzioni di livello centrale dell Unione Europea e quelle locali e i partner economici e sociali definisce strategie, metodi e priorità di spesa per l impiego dei Fondi UE al fine di combattere la disoccupazione, favorire la competitività e la crescita economica mediante il supporto all innovazione, la formazione e l istruzione in città, comuni e aree rurali, promuovere l imprenditorialità, combattere l esclusione sociale e a favorire lo sviluppo di un economia ecocompatibile ed efficiente in termini di risorse. L Accordo di Partenariato per l Italia è stato trasmesso nel mese di settembre 2014 alla Commissione europea a chiusura del negoziato formale ed è stato approvato il 29 ottobre scorso e definisce la strategia per l utilizzo ottimale dei Fondi strutturali e di investimento europei. Il testo finale è pubblicato nel sito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica ( Il documento che sta alla base dell accordo di partenariato è denominato Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari ed è stato presentato al Consiglio dei Ministri il 21 dicembre 2012 dall allora Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca. Le innovazioni metodologiche introdotte (risultati attesi, specificazione delle azioni attraverso le quali ottenere quei risultati, tempi previsti e sorvegliati, trasparenza e apertura delle informazioni, partenariato mobilitato, valutazioni di impatto, forte presidio nazionale) andavano infatti verso la futura creazione di Programmi più Operativi e meno esclusivamente indicativi. Gli obiettivi infatti venivano definiti sotto forma di risultati attesi in termini di qualità di vita delle persone e/o di opportunità delle imprese, mettendo al centro proprio la valutazione di impatto delle azioni sulla qualità di vita delle persone e/o le opportunità disviluppoecrescita delle imprese e dell occupazione. I programmi operativi (PO) dovevano contenere indicazioni non generiche ma circostanziate delle azioni da finanziare e individuare per ogni azione i suoi tempi previsti di attuazione. Un aspetto molto rilevante riguardava la trasparenza e apertura delle informazioni (si veda a tale proposito la creazione del portale pubblico Open Coesione ( e il rafforzamento delle possibilità di mobilitazione dei soggetti interessati e del partenariato, estendendolo anche alla fase discendente della programmazione, e dando ampio spazio e autorevolezza ad azioni di coprogettazione sul territorio. Inoltre veniva 8

9 U FINANZIAMENTI UE garantita la possibilità che il centro assumesse più ampi ruoli di gestione dei programmi operativi, garanzia che si è poi trasformata nella istituzione della nuova Agenzia per la Coesione Territoriale che è il nuovo strumento di sorveglianza e sostegno delle politiche di coesione previsto dall art. 10 del D.L. n. 101/ coerentemente all art. 119 della Costituzione e allo Statuto approvato con D.P.C.M. del 9 luglio con l obiettivo di sostenere, promuovere e accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica, nonché di rafforzare, ai fini dell attuazione degli interventi, l azione di programmazione e sorveglianza di queste politiche. Attraverso l utilizzo di risorse aggiuntive nazionali e comunitarie, l Agenzia infatti provvede a sostenere, promuovere e accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica nonché a rafforzare l azione di programmazione e sorveglianza di queste politiche. Gli Stati membri e le Regioni si impegnano inoltre a soddisfare alcune condizionalità prima (condizionalità ex ante) e dopo (condizionalità ex post) l erogazione dei Fondi, al fine di creare il contesto socioeconomico e normativo adatto all attuazione delle politiche favorendo l impatto socio-economico nel territorio. Tali condizionalità sono collegate agli undici obiettivi tematici contenuti nel Regolamento generale, declinati nei vari programmi operativi e alle aree di intervento. Vengono quindi individuati i criteri in base ai quali sarà valutato se una condizionalità è rispettata o meno: Antidiscriminazione, Parità di Genere, Disabilità, Appalti Pubblici, Aiuti di Stato, Normativa ambientale connessa a VIA e VAS, Sistemi Statistici e indicatori di risultato. La figura seguente illustra la struttura dell Accordo di Partenariato. Tale struttura mette in evidenza per ciascun Obiettivo Tematico i Risultati Attesi, gli Indicatori e le Azioni da compiere per raggiungere i risultati. Tale struttura è stata poi utilizzata anche per i Piani Operativi Regionali. Figura n. 3 - Struttura dell Accordo di Partenariato 9

10 U FINANZIAMENTI UE Nel periodo , con il nuovo Accordo di partenariato tra Italia e Commissione Europea, l Italia gestirà complessivamente circa 44 miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE), ai quali andrà ad aggiungersi la quota di cofinanziamento nazionale per circa 20 miliardi di euro. Nel periodo , l Italia gestirà oltre 60 programmi operativi regionali e 14 programmi operativi nazionali, articolati secondo gli obiettivi tematici previsti dall Accordo, tra cui ricerca e innovazione, digitalizzazione nazionale, piccole e medie imprese, riduzione dell inquinamento da Co2 e sostegno alle energie alternative, contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, utilizzo efficiente delle risorse naturali, miglioramento del trasporto pubblico locale, sostegno alla povertà e alla mobilità lavorativa, formazione, riqualificazione e istruzione, maggiore efficienza nella amministrazione pubblica dei fondi. Dei 44 miliardi complessivi, 32,2 miliardi derivano dai fondi di coesione (20,6 miliardi dal FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale, 10,4 miliardi dal FSE-Fondo sociale europeo, 1,1 miliardi per la cooperazione territoriale europea e 567 mln della YEI, l iniziativa a favore dell occupazione giovanile) che si vanno a sommare ai 10,4 miliardi del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e ai 537 mln del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). I fondi di coesione Fesr e Fse saranno così distribuiti tra le regioni, con maggior incidenza sulle aree più svantaggiate: 22,2 miliardi di euro alle regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia); 1,3 miliardi di euro alle regioni in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise); 7,6 miliardi di euro alle regioni più sviluppate (Valle d Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio). In base alla delibera n del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), Il Governo italiano ha poi assicurato circa 24 miliardi di euro di cofinanziamento che saranno assicurati dal Fondo di rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie e oltre 4 miliardi che verranno dai fondi Regionali. In particolare, le risorse statali per i Programmi operativi nazionali e regionali ammontano a poco più di 16 miliardi di euro, cui vanno ad aggiungersi 7 miliardi e 425 milioni di euro dei PO complementari, per un cofinanziamento totale di euro. A tali risorse vanno inoltre aggiunti 4 miliardi e 339 milioni di euro di risorse regionali. Gli aiuti accordati dagli Stati devono essere però conformi alle norme della politica in materia di concorrenza dell Unione europea e in particolare, nel rapporto fra aiuti di Stato e Fondi strutturali, il principio di base prevede che le operazioni oggetto di un finanziamento nell ambito dei Fondi strutturali siano conformi alle disposizioni in materia di concorrenza ed aiuti di Stato. Infatti, salvo esplicite deroghe contemplate dai trattati, gli aiuti concessi dagli stati ovvero mediante risorse statali sotto qualsiasi forma nella misura in cui incidano sugli scambi tra stati membri, che, favorendo talune imprese o produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza, sono incompatibili con il mercato interno. A tal fine sono stati recentemente emessi nuovi regolamenti: Regolamento (UE) n. 733/2013 del Consiglio del 22 luglio 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 994/98 sull applicazione degli articoli 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a determinate categorie di aiuti di Stato orizzontali; 10

11 U FINANZIAMENTI UE Regolamento (UE) N. 734/2013 del Consiglio del 22 luglio 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 659/1999 recante modalità di applicazione dell articolo 93 del trattato CE; Regolamento della Commissione del 18 dicembre 2013, n. 1407/2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis»; Regolamento della Commissione del 18 dicembre 2013, n. 1408/2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo; Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato (Testo rilevante ai fini del SEE); Regolamento (UE) n. 717/2014 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore della pesca e dell acquacoltura; Regolamento (UE) n. 702/2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006; Regolamento (UE) n. 1388/2014 sugli Aiuti di stato per produzione commercio trasformazione prodotti ittici; Regolamento(CE) 1224/ Regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 800/2008 per quanto riguarda il periodo di applicazione. Gli undici obiettivi tematici e la concentrazione tematica Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ha individuato gli 11 obiettivi tematici della nuova programmazione all art. 9: Obiettivi tematici 1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione; 2) migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC), nonché l impiego e la qualità delle medesime; 3) promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell acquacoltura (per il FEAMP); 4) sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5) promuovere l adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6) preservare e tutelare l ambiente e promuovere l uso efficiente delle risorse; 7) promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8) promuovere un occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; 11

12 U FINANZIAMENTI UE 9) promuovere l inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; 10) investire nell istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l apprendimento permanente; 11) rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un amministrazione pubblica efficiente; rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un amministrazione pubblica efficiente. Al fine di attuare una concentrazione tematica, ottimizzando l impiego delle risorse comunitarie, l art. 4 del Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006, indica che nelle Regioni più Sviluppate: almeno l 80% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato a due o più degli obiettivi tematici indicati all art. 9, primo comma, punti 1, 2, 3 e 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013; ovvero gli obiettivi tematici: Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, Tecnologie Informazione e Comunicazione, Competitività, Economia a basse emissioni di carbonio almeno il 20% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato all obiettivo tematico indicato all art. 9, primo comma, punto 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013, ovvero l obiettivo tematico: Economia a basse emissioni di carbonio. L art. 7 afferma invece che almeno il 5% delle risorse FESR assegnate a livello nazionale sono destinate ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile. Un nuovo modello di governance partecipata e multilivello e gli organismi di gestione e controllo L art. 5 del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sui Fondi Strutturali, tra cui il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, n. 1303/ 2013 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 prevede che ogni Stato membro organizza, per l accordo di partenariato e per ciascun programma, conformemente al proprio quadro istituzionale e giuridico, un partenariato con le competenti autorità regionali e locali. Il partenariato include: a) le autorità cittadine e le altre autorità pubbliche competenti; b) le parti economiche e sociali; c) gli organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione; d) le Università, gli Istituti di ricerca, le Camere di commercio e delle Organizzazioni imprenditoriali. Conformemente al sistema della governance a più livelli, gli Stati membri associano i partner alle attività di preparazione degli accordi di partenariato e delle relazioni sullo stato 12

13 U FINANZIAMENTI UE di attuazione e a tutte le attività di preparazione e attuazione dei programmi, anche attraverso la partecipazione ai comitati di sorveglianza dei programmi a norma dell art. 48. In coerenza con quanto previsto nell art. 5 su indicato, il Codice europeo di condotta sul partenariato adottato dalla Commissione in data 7 gennaio 2014 evidenzia che la partecipazione attiva di tutte le parti interessate fin dalle primissime fasi di programmazione è essenziale per il successo dell attuazione dei fondi, in particolare per quanto concerne la preparazione dell accordo di partenariato a livello nazionale e dei programmi a livello nazionale e/o regionale. Il codice di condotta del partenariato si fonda su una serie di principi essenziali e buone prassi relative a procedure trasparenti per l identificazione dei partner interessati, al coinvolgimento dei partner pertinenti nella preparazione dell accordo di partenariato e dei programmi, alla formulazione delle norme che disciplinano la composizione e le procedure interne dei comitati di sorveglianza, al coinvolgimento dei partner pertinenti nella preparazione di inviti a presentare proposte e relazioni sullo stato dei lavori e in materia di sorveglianza e di valutazione dei programmi, all utilizzo dei fondi per rafforzare la capacità istituzionale dei partner pertinenti e ruolo della commissione nella divulgazione delle buone prassi. Il coinvolgimento del partenariato, formato dalle rappresentanze istituzionali, economiche, sociali e ambientaliste, nelle fasi di programmazione, attuazione e gestione del Programma, ha avuto luogo in ogni Regione e per ogni Piano Operativo, in particolare nelle attività di seguito indicate: analisi e rilevazione dei fabbisogni; gli obiettivi individuati; individuazione, per ciascun obiettivo tematico, delle priorità di investimento, dei principali obiettivi e risultati attesi e delle azioni necessarie al relativo conseguimento; definizione del fabbisogno finanziario e dell allocazione delle risorse per ciascun obiettivo tematico; individuazione degli indicatori; approcci per l implementazione dei principi orizzontali tra cui pari opportunità e sviluppo urbano sostenibile. L attivazione del partenariato, nel rispetto del principio della governance a più livelli, garantisce il coinvolgimento delle parti interessate nella programmazione delle azioni, cogliendo il valore aggiunto determinato dall esperienza e dalle competenze di tali soggetti. Inoltre l art. 123 del sopracitato regolamento comunitario n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 prevede per ciascun Programma Operativo la designazione di: un autorità pubblica o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale, o un organismo privato quale autorità di gestione; un autorità pubblica o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale, quale autorità di certificazione; un autorità pubblica o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale, quale autorità di audit, funzionalmente indipendente dall autorità di gestione e dall autorità di certificazione. Le funzioni principali dell Autorità di gestione sono riportate nell art. 125 del sopracitato regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 13

14 U FINANZIAMENTI UE 2013 e riguardano la gestione del programma operativo inclusivo della istituzione di un sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a ciascuna operazione, necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l audit, compresi i dati su singoli partecipanti alle operazioni; la definizione di procedure per la selezione delle operazioni e criteri di selezione adeguati che garantiscano il contributo delle operazioni al conseguimento degli obiettivi e dei risultati specifici della pertinente priorità, fornendo al beneficiario un documento contenente le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione, compresi i requisiti specifici concernenti i prodotti o servizi da fornire nell ambito dell operazione, il piano finanziario e il termine per l esecuzione; la gestione finanziaria e il controllo del programma operativo garantendo che i beneficiari coinvolti nell attuazione di operazioni rimborsate sulla base dei costi ammissibili effettivamente sostenuti mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a un operazione e istituendo misure antifrode efficaci e proporzionate, tenendo conto dei rischi individuati. I Piani Operativi per lo Sviluppo Regionale Con l approvazione da parte della Commissione Europea il 12 febbraio 2015 di 11 Por Fesr sui 21 presentati dall Italia per un totale di 5,518 miliardi di euro, entra ormai nel vivo anche in Italia la programmazione dei fondi strutturali europei Si dovrà attendere ancora per l approvazione degli altri piani regionali (mancano all appello oltre alle Regioni meno sviluppate e in transizione del Centro Sud, anche la Regione Veneto e il Friuli Venezia Giulia), e si attenderà ancora per l inizio della pubblicazione degli avvisi e dei bandi, ma molti fondi sono già destinati allo sviluppo, competitività e accesso al credito delle Pmi, alla agenda digitale e al rafforzamento della cooperazione tra aziende e organismi di ricerca e sviluppo. Secondo il Commissario per la Politica Regionale dell Unione, Corina Cretu, i POR FESR per ora approvati appaiono come «un pacchetto di investimenti che consentirà alle regioni italiane di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, rafforzare la collaborazione tra ricerca e imprese, stimolare lo sviluppo tecnologico, ampliare l infrastruttura di banda larga e l accesso ai relativi servizi per un ulteriore fetta di popolazione e di imprese [...] finanziamenti per il risparmio e l efficienza energetica e la messa in sicurezza del territorio [...] lo sviluppo del turismo e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale». Una grande novità della nuova programmazione risiede nella coerenza dei piani operativi regionali con gli obiettivi tematici della nuova politica di coesione , la presenza in ogni Regione di una Strategia di Specializzazione Regionale che individua i fattori più rilevanti per garantire uno sviluppo competitivo di ciascun territorio (si veda Specializzazione Intelligente delle Regioni, ruolo nella definizione dei POR, in Finanziamenti su misura - News, n. 3/2015, pag. 5) e la sinergia finalmente attuabile tra i Programmi Tematici come Horizon2020 e i Programmi Operativi Regionali (si veda Le Sinergie tra i fondi europei diretti, indiretti e gli strumenti finanziari, in Finanziamenti su misura - News, n. 6/2015, pag. 5). Un aspetto molto importante è quello riguardante la sinergia tra finanziamenti indiretti e i finanziamenti diretti come ad esempio nel programma tematico Horizon2020 sulla base dell articolo (Art. 37 Rules for Participation), e così come riportato nella guida europea sulle sinergie tra Horizon2020 e i Fondi ESIF del luglio scorso, garantito però che non si attui il doppio finanziamento dello stesso costo ammissibile. Come già riportato nei paragrafi precedenti, la proposta di regolamento generale dei Fondi Strutturali detta undici obiettivi tematici che sono alla base dell attuazione della politica di coesione per il periodo , allineati, a loro volta, alle priorità e agli obiettivi della 14

15 U FINANZIAMENTI UE strategia Europa Ciascun obiettivo tematico, all interno dei programmi attuativi, viene declinato in Priorità d investimento. Gli Obiettivi Tematici previsti per la nuova Programmazione e intorno ai quali si articolano gli Assi dei Por sono: Ricerca e innovazione, Lotta ai cambiamenti climatici, Tecnologie dell informazione e della comunicazione, Competitività delle Pmi, Economia a basse emissioni di carbonio, Ambiente ed efficienza delle risorse, Trasporto sostenibile, Amministrazione pubblica più efficiente, Istruzione e formazione più efficaci, Inclusione sociale, Occupazione e mobilità. Un aspetto importante riguarda la definizione di veri e propri indicatori di risultato dotati di valori di riferimento (target), necessari al fine di monitorare l effettivo raggiungimento degli obiettivi. Gli Allegati ai Regolamenti contengono alcune esemplificazioni degli indicatori, applicabili su diverse categorie di operazioni. L articolazione in obiettivi specifici, e per tramite degli indicatori, in risultati quantitativamente definiti e da raggiungere, potrebbe riuscire, da un lato, ad ovviare al rischio del disimpegno che ha caratterizzato la fase finale di attuazione della precedente programmazione e cui solo la netta accelerazione nella spesa ha potuto rimediare, salvando l Italia dalla perdita delle risorse, e dall altro lato, consentire un immediata valutazione delle azioni poste in essere, nell ottica di un raggiungimento di un più elevato livello di efficacia ed efficienza. 15

16 N FINANZIAMENTI NAZIONALI Credito d imposta Digitalizzazione degli esercizi ricettivi: modalità e termini per la presentazione della domanda di Tania Salucci - Consulente, Esperta di finanziamenti per lo sviluppo delle imprese Il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo (di seguito MIBACT) ha pubblicato sul proprio sito le istruzioni, unitamente al facsimile dell istanza, per l accesso all agevolazione per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi, prevista dall art. 9 del Decreto Turismo (D.L. 31 maggio 2014, n. 83) e attuata dal D.M. 12 febbraio 2015 (si veda l articolo Al via il credito d imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi pubblicato sul n. 4/2015, pag. 37 della rivista). Ricordiamo che l agevolazione consiste in un credito d imposta del 30% dei costi sostenuti per gli investimenti e le attività di sviluppo nella digitalizzazione delle imprese turistiche, sostenuti nel periodo d imposta 2014 e utilizzabile in compensazione nel modello UNICO L istanza deve essere presentata in forma telematica, insieme all attestazione di effettività delle spese sostenute, tramite la procedura on line messa a disposizione dal MIBACT e prevede due distinti step: una fase preparatoria per la registrazione al Portale dei Procedimenti disponibile dalle ore 10:00 del 22 giugno 2015 alle ore 12:00 del 24 luglio 2015; una fase di presentazione dell istanza di agevolazione (click day) dalle ore 10:00 del 13 luglio 2015 fino alle ore 12:00 del 24 luglio Di seguito, dopo aver ricordato i soggetti legittimati alla richiesta del credito di imposta e le spese ammissibili, si fornisce il dettaglio operativo della procedura di presentazione della domanda. I Soggetti beneficiari e le spese ammissibili Possono richiedere il credito d imposta: Beneficiari i legali rappresentanti degli esercizi ricettivi che svolgono in via non occasionale le attività di cui alla Divisione 55 (Alloggio) della classificazione ATECO 2007, appartenenti specificatamente alle seguenti tipologie: a) esercizi ricettivi singoli: struttura alberghiera aperta al pubblico, composta da non meno di sette camere per il pernottamento degli ospiti, a gestione unitaria e con servi- 16

17 N FINANZIAMENTI NAZIONALI zi, che fornisce alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici: alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, condhotel, marina resort di cui agli artt. 31 e 32 del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, nonché le strutture individuate dalle specifiche normative regionali e struttura extraalberghiera: affittacamere, ostelli per la gioventù, case e appartamenti per vacanze, residence, case per ferie, bed and breakfast; rifugi montani, nonché le strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali; b) esercizi ricettivi aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari: aggregazione, nella forma di consorzio, delle reti d impresa, delle A.T.I. e organismi o enti similari, di esercizio ricettivo singolo, come definito dalla lettera a) con soggetti che forniscano servizi accessori alla ricettività, quali ristorazione, trasporto, prenotazione, promozione, commercializzazione, accoglienza turistica e attività analoghe. In questo caso il destinatario dell agevolazione fiscale è l esercizio ricettivo singolo componente l aggregazione; i legali rappresentanti delle agenzie di viaggio e dei tour operator appartenenti rispettivamente alla divisione e della classificazione ATECO Tali imprese possono chiedere il riconoscimento del credito d imposta solo qualora, applicando lo studio di settore approvato con Decreto del Ministro dell economia e delle finanze 28 dicembre 2012 e successive modificazioni, risultino appartenere, per l anno finanziario di cui chiedono il credito d imposta, al cluster 10 Agenzie intermediarie specializzate in turismo incoming, o al cluster 11 Agenzie specializzate in turismo incoming, di cui all allegato 15 annesso al predetto Decreto. A tali imprese è riservato non più del 10% degli stanziamenti annui disponibili. Sono ammissibili le spese sostenute nel corso del 2014: Spese ammissibili per l acquisto e installazione di modem/router e/o dotazione hardware per la ricezione del servizio mobile (antenne terrestri, parabole, ripetitori di segnale) per impianti wi-fi messi a disposizione dei clienti in qualità di servizio gratuito e dotati di velocità di connessione pari ad almeno 1 Megabit/s in download; acquisto di software e applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile; acquisto software e/o hardware (server, hard disk) per programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, in grado di garantire gli standard di interoperabilità necessari all integrazione con siti di promozione pubblici e privati e di favorire l integrazione tra servizi ricettivi ed extra-ricettivi; contratto di fornitura spazi web e pubblicità on line per spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio; contratto di fornitura di prestazioni e di servizi per spese relative a servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale; contratto di fornitura di prestazioni e di servizi e/o acquisto di software per strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità; contratto di fornitura di prestazioni e servizi (docenze e tutoraggio) per servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente. Sono esclusi i costi relativi alla intermediazione commerciale. Le singole voci di spesa sono eleggibili, ciascuna, nella misura del 100%. L importo totale delle spese eleggibili è in ogni caso limitato alla somma di euro per ciascun soggetto ammesso al beneficio, che di conseguenza potrà fruire di un credito d imposta 17

18 N FINANZIAMENTI NAZIONALI complessivo massimo pari a euro nei tre anni di imposta, nel rispetto del limite previsto per gli aiuti in de minimis (disciplinato dal Regolamento UE n. 1407/2013), nonché fino all esaurimento del plafond di 15 milioni di euro per ciascuno dei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e Per richiedere il credito d imposta è stata prevista una procedura in due fasi che di seguito viene dettagliata. La procedura di accesso all agevolazione: registrazione al Portale dei procedimenti e compilazione della domanda Dalle ore 10:00 del 22 giugno 2015 alle ore 12:00 del 24 luglio 2015, i legali rappresentanti degli esercizi ricettivi e delle agenzie di viaggio e dei tour operator, come specificati nel paragrafo precedente potranno collegarsi alla pagina (Portale dei Procedimenti) e attivare la procedura di registrazione (vedi Figura n. 1). Per la registrazione è necessario: a) riempire i campi relativi ai dati personali del legale rappresentante: nome e cognome, sesso, sigla provincia di nascita, luogo di nascita, data di nascita, codice fiscale, casella di posta elettronica; b) riempire i campi relativi alla residenza del legale rappresentante: Nazione, Provincia, Comune, Indirizzo, CAP, recapito telefonico (quest ultimo è un campo facoltativo); c) autorizzare il trattamento dei dati da parte dell Amministrazione o soggetti terzi ai soli fini della gestione dei procedimenti, barrando la casella dedicata; d) cliccare sul pulsante INVIA in alto a sinistra della pagina web. Dopo l invio dei dati, il legale rappresentante riceverà, nella casella di posta elettronica indicata nel modulo di registrazione, una prima generata automaticamente, nella quale sono indicati due collegamenti ipertestuali per: annullare la registrazione; confermare la registrazione. Dopo aver confermato la registrazione, il legale rappresentante riceverà una seconda contenente: notifica dell effettiva registrazione al Portale dei Procedimenti; notifica dell effettiva abilitazione al procedimento Tax Credit Digitalizzazione; codice d accesso per il Portale Procedimenti. Con il codice ricevuto, il legale rappresentante può ri-entrare nel Portale dei Procedimenti (vedi Figura n. 2), raggiungere il menu principale e attivare una pratica relativa al Tax Credit Digitalizzazione, cliccando sull apposito link. Da precisare che il legale rappresentante può attivare tanti procedimenti relativi al Tax Credit Digitalizzazione quante sono le imprese che rappresenta. Ogni procedimento verrà contraddistinto da un proprio identificativo. Il rappresentante legale già accreditato in passato presso il Portale dei Procedimenti può direttamente attivare dal menu principale il procedimento relativo al Tax Credit Digitalizzazione. Una volta entrati nella pagina dedicata alla compilazione dell istanza, occorre cliccare sul link Compila la Richiesta ed inserire i dati necessari alla produzione dell istanza e dell atte- 18

19 FINANZIAMENTI NAZIONALI N stazione di effettività delle spese sostenute (le spese si considerano effettivamente sostenute secondo quanto previsto dall art. 109 del D.P.R. n. 917/1986). Codice fiscale dell impresa; Denominazione e specifica se trattasi o meno di ditta individuale; Divisione d appartenenza, rispetto alla Classificazione ATECO 2007 [55 o 79], dell attività svolta in modo non occasionale; Per l attività ricettiva, deve essere indicare la tipologia della struttura alberghiera o extra-alberghiera ammessa al beneficio, per le agenzie di viaggio e tour operator anche la presunta appartenenza al Cluster 10 o 11, nelle more dell approvazione da parte dell Agenzia delle entrate per l anno finanziario di riferimento; Costo complessivo degli interventi; Ammontare totale delle spese eleggibili; Credito d imposta spettante; Nome e cognome, codice fiscale e ruolo in base al quale il soggetto autorizzato attesta, con l apposizione della propria firma digitale, l effettività delle spese sostenute (competente ad attestare l effettività delle spese sostenute uno dei seguenti soggetti: - presidente del collegio sindacale; - revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali; - professionista iscritto nell albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; - professionista iscritto nell albo dei periti commerciali; - professionista iscritto nell albo dei consulenti dei lavoro; - responsabile del centro di assistenza fiscale); Dichiarazione, sostitutiva di atto di notorietà, relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti nell esercizio in corso e nei due precedenti, specificandone l ammontare. Terminata la compilazione dell istanza e della relativa attestazione dell effettività delle spese sostenute è necessario salvare i due documenti sul proprio PC o altro dispositivo. A tal fine, mediante gli appositi comandi Genera documento Pdf e Genera attestazione Pdf, il Portale dei Procedimenti produce in formato pdf rispettivamente: la domanda Tax Credit digitalizzazione che il legale rappresentante deve sottoscrivere digitalmente l attestazione dell effettività delle spese sostenute, che deve essere firmata digitalmente dal soggetto autorizzato, lo stesso indicato nell attestazione (circa i dati tecnico-informatici per la sottoscrizione dell istanza e dell attestazione, il MIBACT ha stabilito che la sottoscrizione digitale di ambedue i documenti dovrà avvenire mediante il formato CAdESBES e i certificati associati alle firme, devono essere qualificati, validi ed avere i dati identificativi corrispondenti a quanto dichiarato dal legale rappresentante durante la compilazione dell istanza e dell attestazione. Non sono ammessi certificati che non permettono di risalire ai dati identificativi del titolare). Nelle Figure nn. 3 e 4 si riportano i facsimile dell istanza e della relativa attestazione che sono prodotte dal Portale dei Procedimenti. Successivamente, il legale rappresentante può caricare l istanza che ha firmato digitalmente e l attestazione firmata digitalmente dal soggetto autorizzato, seguendo il seguente iter: rientrare nel Portale dei Procedimenti con il proprio codice identificativo, accedere al Menù Principale, cliccare sul link Tax Credit Digitalizzazione e selezionare il procedimento all interno dell Elenco delle richieste non ancora inviate; 19

20 N FINANZIAMENTI NAZIONALI cliccare Compila la Richiesta, scorrere fino all ultima pagina e allegare l istanza con relativa attestazione, reciprocamente e debitamente sottoscritte, mediante i seguenti pulsanti: Allega Istanza Tax Credit digitalizzazione/allega Attestazione Tax Credit digitalizzazione. Si precisa che fino all invio definitivo dell istanza e relativa attestazione debitamente firmate digitalmente, è possibile variare, modificare, rettificare i dati già inseriti, rientrando con il codice d accesso nel Portale dei Procedimenti. La procedura di accesso all agevolazione: il click day per l invio dell istanza L invio dell istanza e dell attestazione dell effettività delle spese sostenute, firmate digitalmente nei modi già esposti, può essere realizzato dalle ore 10:00 di lunedì 13 luglio 2015 fino alle ore 12 di venerdì 24 luglio A tal fine, il legale rappresentante, entra nel Portale dei Procedimenti con il proprio codice d accesso, accede al Menu principale, sceglie dal box dedicato il procedimento da inviare, utilizza l apposito pulsante Invia la richiesta. Dopo l invio della domanda, il legale rappresentante ottiene una Ricevuta con indicazione della data e dell ora di acquisizione dei documenti, valida per la definizione della graduatoria nel rispetto dell ordine cronologico di arrivo dell istanza. Dal 25 luglio 2015 al 24 settembre 2015 il MIBACT verificherà i dati soggettivi, oggettivi e formali delle domande pervenute. Il 25 settembre 2015 pubblicherà sul proprio sito istituzionale l elenco delle domande ammesse nel rispetto dell ordine cronologico di arrivo. Ricordiamo che l intervallo temporale 13 luglio-24 luglio si riferisce soltanto alla presentazione delle istanza per il periodo di imposta del 2015, invece, come previsto dal Decreto ministeriale 12 febbraio 2015, la tempistica per la presentazione dell istanza relativa ai periodi di imposta 2016 e 2017 decorrerà dal 1º gennaio al 28 febbraio (ovvero dell anno successivo a quello di effettuazione delle spese), utilizzando sempre le modalità telematiche descritte in precedenza. Modalità di utilizzazione del credito d imposta Il credito d imposta così riconosciuto, ripartito in tre quote annuali di pari importo, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d imposta per il quale è concesso ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione (art. 17 D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241), secondo modalità e termini definiti con provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate, ovvero la definizione del codice tributo da indicare nel modello F24. A tal fine, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici offerti dalla stessa Agenzia delle Entrate. L ammontare del credito di imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l importo concesso dal MIBACT, pena lo sconto dell operazione di versamento. Ai fini del controllo, preventivamente alla comunicazione alle imprese beneficiarie, il MIBACT trasmette all Agenzia delle entrate, con modalità telematica, l elenco delle imprese ammesse alle agevolazioni e l importo concesso, nonché le eventuali variazioni o revoche. Sempre ai fini di verifica, l Agenzia delle Entrate trasmetterà al MIBACT, entro il mese di marzo di ciascun anno l elenco delle imprese che hanno utilizzato in compensazione il credito d imposta nell anno precedente, con i relativi importi. Circa il trattamento fiscale del credito d imposta, lo stesso non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini 20

21 FINANZIAMENTI NAZIONALI N dell imposta regionale sulle attività produttive, non rileva ai fini della determinazione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi, di cui all art. 61 del T.U.I.R., né rispetto ai criteri di inerenza per la deducibilità delle spese, di cui all art. 109, comma 5, del medesimo T.U.I.R.. Figura n. 1 - Registrazione al Portale dei Procedimenti Figura n. 2 - Accesso al Portale dei Procedimenti con i codici di accesso (dopo Registrazione andata a buon fine) 21

22 N FINANZIAMENTI NAZIONALI Figura n. 3 - Fac-simile Istanza per la richiesta del credito d imposta prodotta dal Portale dei Procedimenti 22

23 FINANZIAMENTI NAZIONALI N Figura n. 4 - Fac-simile Attestazione dell effettivo sostenimento delle spese di digitalizzazione informatica Tabella n. 1 1 Struttura alberghiera 2 Struttura extra-alberghiera 3 Esercizio ricettivo aggregato con servizi extra-ricettivi o ancillari 4 Agenzia di viaggio o tour operator Tabella n. 2 1 Consorzio 2 Reti di Impresa 23

ISTANZA comprensiva di dichiarazione sugli interventi effettuati e dichiarazione relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti

ISTANZA comprensiva di dichiarazione sugli interventi effettuati e dichiarazione relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti ISTANZA comprensiva di dichiarazione sugli interventi effettuati e dichiarazione relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti Il sottoscritto nome cognome, codice fiscale, in qualità di rappresentante

Dettagli

Circolare N. 30 del 26 Febbraio 2015

Circolare N. 30 del 26 Febbraio 2015 Circolare N. 30 del 26 Febbraio 2015 Arrivano gli incentivi per la digitalizzazione delle offerte turistiche Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il decreto del Ministero dei

Dettagli

Arrivano gli incentivi per la digitalizzazione delle offerte turistiche

Arrivano gli incentivi per la digitalizzazione delle offerte turistiche CIRCOLARE A.F. N. 30 del 26 Febbraio 2015 Arrivano gli incentivi per la digitalizzazione delle offerte turistiche Ai gentili clienti Loro sedi Premessa Con il decreto 12.02.2015 sono state attuate le disposizioni

Dettagli

Chi può chiedere il credito d imposta

Chi può chiedere il credito d imposta Tax credit per la digitalizzazione delle strutture ricettive, agenzie di viaggio e tour operator in relazione al modello UNICO 2015 Periodo d imposta 2014 Chi può chiedere il credito d imposta I legali

Dettagli

Circolare N. 101 del 8 Luglio 2015

Circolare N. 101 del 8 Luglio 2015 Circolare N. 101 del 8 Luglio 2015 Credito d imposta turismo digitale: esclusi gli agriturismi Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che il Ministero dei beni e delle attività culturali

Dettagli

Circolare N. 134 del 1 Ottobre 2015

Circolare N. 134 del 1 Ottobre 2015 Circolare N. 134 del 1 Ottobre 2015 Turismo digitale: on line la graduatoria delle domande presentate entro lo scorso 24 luglio 2015 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che è stata

Dettagli

Circolare N. 148 del 27 Ottobre 2015

Circolare N. 148 del 27 Ottobre 2015 Circolare N. 148 del 27 Ottobre 2015 Tax credit digitalizzazione strutture ricettive: F24 solo on line pena lo scarto dell agevolazione Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l'agenzia

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 2014-2019 STRATEGIA 5.8 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE FINALIZZATA ALL'ACQUISIZIONE DI PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

Dominici & Associati Studio Legale e Tributario

Dominici & Associati Studio Legale e Tributario AI GENTILI CLIENTI INFORMATIVA Oggetto: Credito d imposta per la Digitalizzazione di Alberghi e Agenzie Viaggio Riferimenti: Art. 9 DL n. 83/2014 / DM 12.2.2015 Il DL n. 83/2014, Decreto Cult-Turismo,

Dettagli

AOODPPR - Registro Ufficiale - Prot. n.276 del 20/01/2015

AOODPPR - Registro Ufficiale - Prot. n.276 del 20/01/2015 AOODPPR - Registro Ufficiale - Prot. n.276 del 20/01/2015 Avviso progetto Smart Future : fornitura, a partire dall anno scolastico 2014/2015, di tecnologie digitali a 54 classi di scuola primaria e di

Dettagli

Nuovi incentivi ISI INAIL

Nuovi incentivi ISI INAIL Per una migliore qualità della vita Nuovi incentivi ISI INAIL IL BANDO ISI INAIL 2013 PER INTERVENTI DA AVVIARE NELL ANNO 2014 FINANZIATA ANCHE LA CERTIFICAZIONE BS OHSAS 18001 Il bando ISI INAIL 2013

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

Export Manager per le PMI: Voucher per l internazionalizzazione

Export Manager per le PMI: Voucher per l internazionalizzazione Export Manager per le PMI: Voucher per l internazionalizzazione 1 Voucher per l internazionalizzazione: come nasce Contesto: l intervento dei Voucher per l internazionalizzazione delle PMI nasce nell ambito

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

DUE PER MILLE. Chi può fare la domanda. Esclusivamente i legali rappresentanti delle associazioni di cui al libro I del codice civile

DUE PER MILLE. Chi può fare la domanda. Esclusivamente i legali rappresentanti delle associazioni di cui al libro I del codice civile DUE PER MILLE Domanda di iscrizione nell elenco dei soggetti aventi diritto alla corresponsione delle somme di cui all art. 1, comma 985, della legge n. 208 del 2015 Chi può fare la domanda Esclusivamente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AVVIO DI NUOVE ATTIVITA IMPRENDITORIALI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AVVIO DI NUOVE ATTIVITA IMPRENDITORIALI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L AVVIO DI NUOVE ATTIVITA IMPRENDITORIALI (Approvato dalla Giunta camerale con atto n. 38 del 24/02/2014) Art. 1 Finalità Nel quadro delle proprie iniziative

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l efficienza energetica, il nucleare di concerto con Ministero dell ambiente e della tutela del territorio

Dettagli

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa

Dettagli

Regione Umbria DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 6638 DEL 16/09/2015

Regione Umbria DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 6638 DEL 16/09/2015 Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITA' DELL'UMBRIA Servizio Politiche per il credito e internazionalizzazione delle imprese DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA

MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA Attuazione finanziaria, situazione al 31 dicembre 2013 Sistema Nazionale di Monitoraggio del Quadro Strategico Nazionale

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

I BONUS PREVISTI DAL DECRETO CULT-TURISMO : ANALISI DELLE VARIE TIPOLOGIE

I BONUS PREVISTI DAL DECRETO CULT-TURISMO : ANALISI DELLE VARIE TIPOLOGIE I BONUS PREVISTI DAL DECRETO CULT-TURISMO : ANALISI DELLE VARIE TIPOLOGIE a cura di Celeste Vivenzi Premessa generale Il Decreto Cult-Turismo n.83-2014, convertito nella Legge n.106-2014, ha introdotto

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

Allegato 1 Manifestazione di interesse

Allegato 1 Manifestazione di interesse Allegato 1 Manifestazione di interesse OSTELLI DELLA GIOVENTU INVITO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A MANIFESTARE IL PROPRIO INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ADEGUAMENTO AL REGOLAMENTO REGIONALE

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese ALLEGATO N. 2A Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese DM 7 AGOSTO 2014 Credito d imposta a favore delle imprese sottoscrittrici di accordi di programma volti

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Codice DB1512 D.D. 5 agosto 2014, n. 531 Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, articolo 42, comma 6. Affidamento a Finpiemonte S.p.A. delle funzioni e delle attivita'

Dettagli

Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E.

Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. 1. Premesse In attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa di

Dettagli

I fondi europei per la coesione. passodopopasso

I fondi europei per la coesione. passodopopasso I fondi europei per la coesione >> passodopopasso FONDI EUROPEI 2014-2020 All Italia spettano 44 miliardi di Euro (22.2 miliardi alle Regioni del Sud) Sviluppo regionale Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

Dettagli

Proposta di regolamento generale

Proposta di regolamento generale Analisi delle priorità e degli obiettivi della in relazione alla proposta di regolamento generale dei Fondi del QSC Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC) Obiettivi Una crescita intelligente: sviluppare

Dettagli

Manital e Compagnia di San Paolo FONDO RISORSA CANAVESE BANDO GIOVANI PER IL CANAVESE

Manital e Compagnia di San Paolo FONDO RISORSA CANAVESE BANDO GIOVANI PER IL CANAVESE Manital e Compagnia di San Paolo FONDO RISORSA CANAVESE BANDO GIOVANI PER IL CANAVESE 1. PREMESSA Manital, con la collaborazione della Compagnia di San Paolo ha istituito il Fondo Risorsa Canavese, con

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli

Manuale d uso del Sistema di e-procurement

Manuale d uso del Sistema di e-procurement Manuale d uso del Sistema di e-procurement Guida all utilizzo del servizio di generazione e trasmissione delle Fatture Elettroniche sul Portale Acquisti in Rete Data ultimo aggiornamento: 03/06/2014 Pagina

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

4, 1 13 2015, 273 COMMERCIO ELETTRONICO

4, 1 13 2015, 273 COMMERCIO ELETTRONICO Circolare recante le modalità di presentazione delle domande per l attribuzione del credito d imposta per la realizzazione e l ampliamento di infrastrutture informatiche di cui all articolo 4, comma 1

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme 2014-2020 La presente scheda ha lo scopo di illustrare sinteticamente i contenuti del Programma di Cooperazione per il periodo 2014-2020, approvato dalla

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare

Dettagli

Dal FEP al FEAMP: quale transizione

Dal FEP al FEAMP: quale transizione L attuazione della Politica Europea per la Pesca: Dal FEP al FEAMP Bologna, 08 ottobre 2014 Regione Emilia Romagna FEP: Misura 5.1 Assistenza tecnica Dal FEP al FEAMP: quale transizione Giulio Malorgio

Dettagli

LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997

LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997 LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997 Anno legislazione:1997 Oggetto legislazione: promozione della diffusione di strumenti, metodologie e sistemi finalizzati a

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO Direzione Generale Servizio Programmazione, monitoraggio, valutazione PROT. N. 188 DETERMINAZIONE N. 9 DEL 11/01/2011 Oggetto: L. 135/2001, art. 5, comma

Dettagli

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Allegato parte integrante - 2 Allegato B) PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 TRA Regione Emilia Romagna, in persona

Dettagli

Certificati di malattia digitali

Certificati di malattia digitali Certificati di malattia digitali Decreto legislativo n. 150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni Roma,

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA

Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA Progetti Innovativi di Alternanza Scuola Lavoro SCHEDA DI LETTURA Norme di riferimento - D.lgs.15 aprile 2005, n. 77, "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza

Dettagli

PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico

PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) 1. Generalità Avviso pubblico La regione dell Umbria, con DGR 7 aprile 2013, n. 281, ha approvato l avviso per la presentazione

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI SETTORE ENERGIA, TUTELA DELLA QUALITA' DELL'ARIA E DALL'INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E ACUSTICO Il Dirigente Responsabile:

Dettagli

Ricerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese

Ricerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese Ricerca e Innovazione nelle imprese Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese OBIETTIVI DELL INTERVENTO Rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per

Dettagli

DECRETO N. 5032 Del 17/06/2015

DECRETO N. 5032 Del 17/06/2015 DECRETO N. 5032 Del 17/06/2015 Identificativo Atto n. 589 DIREZIONE GENERALE ATTIVITA' PRODUTTIVE, RICERCA E INNOVAZIONE Oggetto POR FESR 2007-2013. PROROGA DEL TERMINE PER LA CHIUSURA DELLO SPORTELLO

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA

PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA PIANO PROVINCIALE DISABILI DOTI DISABILI IN RETE AVVISO N.4/2014: AZIONI DI SISTEMA PER LO SVILUPPO DI IMPRESA SOCIALE E NUOVI RAMI DI IMPRESA Riferimenti normativi e direttive - D.lgs. n. 469/97 che ha

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI 1. Domanda: Quanti progetti risultano ammessi al co finanziamento? Risposta: Al momento i progetti ammessi al co finanziamento

Dettagli

LINEE GUIDA AL MONITORAGGIO

LINEE GUIDA AL MONITORAGGIO Direzione Innovazione Ricerca e Università e Sviluppo Energetico Sostenibile Settore Sistemi informativi e Tecnologie della comunicazione POR-FESR - Programma Operativo Regionale Asse I Innovazione e transizione

Dettagli

C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1

C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1 C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1 Circolare Numero 33/2015 Oggetto Sommario Contributi per la valorizzazione all estero dei marchi italiani ( Bando Marchi +2 MISE ). Con l Avviso

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito

Dettagli

Azioni e strumenti per la nuova l imprenditorialità. Ferrara - Novembre 2015

Azioni e strumenti per la nuova l imprenditorialità. Ferrara - Novembre 2015 Azioni e strumenti per la nuova l imprenditorialità Ferrara - Novembre 2015 1 Invitalia per la crescita e la competitività del sistema produttivo Sosteniamo la nascita di nuove imprese la realizzazione

Dettagli

Il FAR - Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca

Il FAR - Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca Il FAR - Fondo per le Agevolazioni alla Ricerca Pisa, 8 febbraio 08 Aula Magna Polo didattico Carmignani, Il nuovo sistema di sostegno alla ricerca industriale dal 2001 è operativo il Decreto Ministeriale

Dettagli

PROGRAMMA TECHPEAKS BANDO PER LA SELEZIONE DI PARTNERS. Articolo 1 OBIETTIVI

PROGRAMMA TECHPEAKS BANDO PER LA SELEZIONE DI PARTNERS. Articolo 1 OBIETTIVI PROGRAMMA TECHPEAKS BANDO PER LA SELEZIONE DI PARTNERS Articolo 1 OBIETTIVI L Associazione Trento RISE, in collaborazione con Trentino Sviluppo S.p.a., ha recentemente dato avvio al programma TechPeaks

Dettagli

BANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma

BANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma per l erogazione di contributi per il potenziamento e Quali sono i possibili motivi che possono determinare l esclusione della domanda di ammissione presentata per il Bando? I possibili motivi che possono

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni Le Guide professionalità quotidiana SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni a cura di Bruno Pagamici Soggetti beneficiari Investimenti e spese finanziabili Contributo in conto interessi Domanda di agevolazione

Dettagli

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia

METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia cospicui finanziamenti per la coesione economica, sociale

Dettagli

DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015

DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 Identificativo Atto n. 267 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DELL AVVISO DOTE IMPRESA INCENTIVI ALL ASSUNZIONE DI PERSONE CON DISABILITÀ

Dettagli

Circolare N. 161 del 4 Dicembre 2014

Circolare N. 161 del 4 Dicembre 2014 Circolare N. 161 del 4 Dicembre 2014 Personale altamente qualificato: ridefiniti i termini per la presentazione delle istanze per l accesso al credito Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I

FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I Seminario FINANZIAMENTI EUROPEI STEP I FONDI EUROPEI E REGIONALI: Cenni, terminologie, accesso, processi e aree di interesse Dott. Nicola Lalli - Arch. M. Barucco Vicenza Sede Ordine OAPPC 16.09.2014 16,30-19,30

Dettagli

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 I Fondi Europei per la competitività e l innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 Dr. Ennio Parisi

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese ALLEGATO N. 1 Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese DM 4 DICEMBRE 2014 Regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico IL DIRETTORE GENERALE Roma, 7 settembre 2011 Visto il Decreto Legislativo

Dettagli

IL CIPE. Deliberazione n. 36 del 15 giugno 2007

IL CIPE. Deliberazione n. 36 del 15 giugno 2007 Deliberazione n. 36 del 15 giugno 2007 DEFINIZIONE DEI CRITERI DI COFINANZIAMENTO PUBBLICO NAZIONALE DEGLI INTERVENTI SOCIO STRUTTURALI COMUNITARI PER IL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013 IL CIPE VISTA

Dettagli

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari.

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari. Avviso agli enti. Presentazione di progetti di servizio civile nazionale per complessivi 6.426 volontari (parag. 3.3 del Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione

Dettagli

REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015

REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 ALLEGATO A REGIONE UMBRIA Bando per la presentazione di proposte progettuali a favore dei giovani in attuazione dell intesa politiche giovanili anno 2015 Aggregazione, Protagonismo, Creatività PREMESSA

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna

Regione Autonoma della Sardegna P.O.R. Sardegna 2000/2006 - Misura 3.13 - Ricerca e sviluppo tecnologico nelle imprese e territorio - Progetti di ricerca e innovazione al di sotto della soglia de minimis. ELENCO QUESITI RICORRENTI Quali

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art.

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA. Art. PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA Art. 1 (Composizione) Il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

Dettagli

A V V I S O 13 Microimprese Voucher formativi individuali concordati 1 giugno 2010

A V V I S O 13 Microimprese Voucher formativi individuali concordati 1 giugno 2010 A V V I S O 13 Microimprese Voucher formativi individuali concordati 1 giugno 2010 FON.COOP 1 Microimprese Una definizione Si intende per microimpresa un impresa profit e no profit o un organizzazione

Dettagli

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione

Dettagli

INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro

INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro Finanziamenti alle imprese ISI INAIL 2011 - INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO in attuazione dell'art. 11, comma 5, D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

Dettagli

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni Documento tecnico Novembre 2009 Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale e relative all'azione

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

1.1 Come si presenta una domanda?... 1. 1.2 E previsto un termine per la presentazione delle domande?... 1. 2.1 Chi può presentare domanda?...

1.1 Come si presenta una domanda?... 1. 1.2 E previsto un termine per la presentazione delle domande?... 1. 2.1 Chi può presentare domanda?... INDICE 1. COME PRESENTARE DOMANDA 1.1 Come si presenta una domanda?... 1 1.2 E previsto un termine per la presentazione delle domande?... 1 2. CHI PUO PRESENTARE DOMANDA E PROGETTI AMMISSIBILI 2.1 Chi

Dettagli

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR

BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR BANDA LARGA NELLE AREE RURALI ITALIANE IL CONTRIBUTO DEL FEASR PROGRAMMAZIONE SVILUPPO RURALE 2007-2013 Risorse per la banda larga con il Piano europeo di ripresa economica Banda larga nel PSN e nei PSR

Dettagli

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011

Circolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce

Dettagli

Articolo 1 Finalità generali Articolo 2 Risorse finanziarie disponibili 9.000.000,00 Articolo 3 Destinatari

Articolo 1 Finalità generali Articolo 2 Risorse finanziarie disponibili 9.000.000,00 Articolo 3 Destinatari Unione Europea Fondo Sociale Europeo REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene Sanità e dell Assistenza Sociale DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE SOCIALI REPUBBLICA ITALIANA POR SARDEGNA

Dettagli

Il contratto di Rete

Il contratto di Rete 18 settembre 2014 Numero 2 Il contratto di Rete Speciale Contratto di Rete Con l art. 3, comma 4 ter, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni in L. 33/2009, e successive modifiche e integrazioni, è stato

Dettagli

PREMESSO CHE: tutto ciò premesso e considerato, le Parti convengono quanto segue:

PREMESSO CHE: tutto ciò premesso e considerato, le Parti convengono quanto segue: ATTO INTEGRATIVO ALLA CONVENZIONE DEL 12 FEBBRAIO 2014 PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI CONTI CORRENTI VINCOLATI PREVISTI AI FINI DELL EROGAZIONE DEGLI AIUTI DISCIPLINATI DAL DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO

Dettagli

PROGRAMMA CREA-ATTIVA-MENTE Progetto PugliApedali

PROGRAMMA CREA-ATTIVA-MENTE Progetto PugliApedali ALLEGATO 1 REGIONE PUGLIA Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità Area Politiche per la Mobilità e Qualità Urbana SERVIZIO RETI E INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ UFFICIO RETI DELLA MOBILITÀ

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 27/11/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 95 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 27/11/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 95 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 18 novembre 2014, n. 794 DGR n. 353/2014 - Approvazione schema dell'aggiornamento dell'"accordo Quadro per la realizzazione del

Dettagli