Bando CONAI per valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi. Lombardia: incentivi a sostegno dell innovazione
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3 SOMMARIO FINANZIAMENTI UE I nuovi fondi strutturali e di investimento e i nuovi Piani Operativi Regionali di Alberto Bonifazi e Anna Giannetti... 5 FINANZIAMENTI NAZIONALI Digitalizzazione degli esercizi ricettivi: modalità e termini per la presentazione della domanda di Tania Salucci Ecobonus 65%: chiarimenti per schermature solari e caldaie a biomasse di Rita Friscolanti Bando CONAI per valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi di Tania Salucci FINANZIAMENTI REGIONALI Friuli Venezia Giulia: incentivi alle imprese rosa di Bruno Pagamici Lombardia: incentivi a sostegno dell innovazione di Bruno Pagamici Marche: contributi alle PMI turistiche per investimenti in ICT di Bruno Pagamici Puglia: 60 milioni per l efficienza energetica di Bruno Pagamici IL CASO PRATICO Il Fondo di Garanzia per le PMI: un caso concreto di Pietro Gioja
4 SOMMARIO POLITICHE Anticipazioni dall UE COMUNITARIE DAL WEB Finanziamenti camerali REDAZIONE Per informazioni in merito a contributi, articoli, ed argomenti trattati scrivere o telefonare a: IPSOA Redazione Casella Postale Milano Tel Fax rivista.finanziamentisumisura.ipsoa@wki.it Sito internet: AMMINISTRAZIONE Per informazioni su gestione abbonamenti, numeri, arretrati, cambi d indirizzo, ecc. scrivere o telefonare a: IPSOA Servizio Clienti Casella postale Milano Tel Fax Editrice Wolters Kluwer Italia S.r.l. Strada 1, Palazzo F Milanofiori Assago (Mi) Direttore responsabile Giulietta Lemmi Redazione Matteo Ferrara, Massimiliano Graffagnini, Paola Boniardi Realizzazione grafica Ipsoa - Gruppo Wolters Kluwer Fotocomposizione Sinergie Grafiche S.r.l Corsico - Viale Italia, 12 Tel. 02/ Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 727 del 16 dicembre Iscritta nel registro Nazionale della Stampa con il n vol. 34 foglio 417 in data 31 luglio Iscrizione al R.O.C. n Abbonamenti Gli abbonamenti hanno durata annuale, rolling: 12 mesi dalla data di sottoscrizione, e si intendono rinnovati, in assenza di disdetta da comunicarsi entro 60 gg. prima della data di scadenza a mezzo raccomandata A.R. da inviare a Wolters Kluwer Italia S.r.l. Strada 1 Pal. F6 Milanofiori Assago (MI). Servizio Clienti: tel servizioclienti.ipsoa@wki.it - Italia Annuale E 192,00 + IVA Pubblicità: via L. Gasparotto, Varese Tel Fax info@db-consult.it Egregio abbonato, ai sensi dell art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, La informiamo che i Suoi dati personali sono registrati su database elettronici di proprietà di Wolters Kluwer Italia S.r.l., con sede legale in Assago Milanofiori Strada 1-Palazzo F6, Assago (MI), titolare del trattamento e sono trattati da quest ultima tramite propri incaricati. Wolters Kluwer Italia S.r.l. utilizzerà i dati che La riguardano per finalità amministrative e contabili. I Suoi recapiti postali e il Suo indirizzo di posta elettronica saranno utilizzabili, ai sensi dell art. 130, comma 4, del D.Lgs. n. 196/2003, anche a fini di vendita diretta di prodotti o servizi analoghi a quelli oggetto della presente vendita. Lei potrà in ogni momento esercitare i diritti di cui all art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003, fra cui il diritto di accedere ai Suoi dati e ottenerne l aggiornamento o la cancellazione per violazione di legge, di opporsi al trattamento dei Suoi dati ai fini di invio di materiale pubblicitario, vendita diretta e comunicazioni commerciali e di richiedere l elenco aggiornato dei responsabili del trattamento, mediante comunicazione scritta da inviarsi a: Wolters Kluwer Italia S.r.l. - PRIVACY - Centro Direzionale Milanofiori Strada 1-Palazzo F6, Assago (MI), o inviando un Fax al numero:
5 U FINANZIAMENTI UE Innovazione tecnologica I nuovi fondi strutturali e di investimento e i nuovi Piani Operativi Regionali di Alberto Bonifazi e Anna Giannetti La nuova politica di coesione europea La politica di Coesione dell Unione Europea del ciclo di Programmazione sostenuta con i fondi ESIF (Fondi Strutturali e di Investimento Europei) è finalizzata alla realizzazione della Strategia Europa 2020 per una Crescita Intelligente, Sostenibile ed Inclusiva. Il 3 marzo 2010 la Commissione europea ha infatti formulato la proposta COM (2010) 2020, Europa 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, approvata dal Consiglio europeo il 17 giugno 2010 e lanciata dall Unione Europea come propria strategia prioritaria, per un azione riformatrice che punti a rafforzare l economia dell Unione nel prossimo decennio, grazie alle seguenti priorità tematiche: crescita intelligente: sviluppare un economia basata sulla conoscenza e sull innovazione; crescita sostenibile: promuovere un economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; crescita solidale: promuovere un economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Inoltre la Commissione ha proposto una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2020: Obiettivi portare al 75% il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni; investire il 3% del prodotto interno lordo (PIL) in ricerca e sviluppo; ridurre le emissioni di carbonio al 20 % (e al 30 % se le condizioni lo permettono), aumentare del 20% la quota di energie rinnovabili e aumentare l efficienza energetica del 20%; ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e portare al 40% il tasso dei giovani laureati; ridurre di 20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà. 5
6 U FINANZIAMENTI UE Il 14 marzo 2012 la Commissione europea ha successivamente proposto il documento di lavoro dei servizi della Commissione, denominato Elementi di un quadro strategico comune per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) propedeutico alla redazione degli Accordi di partenariato che gli Stati Membri sono stati chiamati a sottoscrivere e nei quali sono stati definiti gli impegni tra la Commissione europea e questi ultimi, con riferimento agli obiettivi di Europa 2020 e ai Programmi Nazionali di Riforma (PNR). In data 17 dicembre 2013 sono stati poi finalmente approvati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio i nuovi Regolamenti Comunitari per la programmazione ( eur-lex.europa.eu/legal-content/it/txt/?uri=celex:32013r1303), che sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea (GUCE) serie L347, il giorno 20 dicembre 2013 e sono entrati in vigore il giorno 21 dicembre n. 1299/2013: Regolamento FESR: Obiettivo Cooperazione territoriale Europea; n. 1301/2013: Regolamento FESR - Obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell Occupazione ; n. 1302/2103: Regolamento Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale - GECT; n. 1303/2013: Regolamento generale FESR, FSE,Fondo di Coesione, FEASR, FEAMP; n. 1304/2013: Regolamento FSE; n. 1305/2013: Regolamento FEASR. I principi guida del pacchetto legislativo proposto dalla Commissione Europea sono quelli relativi alla concentrazione sulle priorità della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, alla concessione di riconoscimenti in base ai risultati (riserva di efficacia o premialità), al sostegno alla programmazione integrata, alla attenzione focalizzata sui risultati - monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi concordati (target oriented) e alla semplificazione dell esecuzione. La riforma della politica di Coesione per il mobilita fino a 325 miliardi di euro destinati alle regioni e alle città dell UE e all economia reale secondo una Copertura territoriale (art. 82 RRDC) in Regioni meno sviluppate, il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media del PIL dell UE a 27, Regioni in transizione, il cui PIL pro capite è compresotrail75%eil90%dellamediadelpildell UEa27,Regioni più sviluppate, il cui PIL pro capite è superiore al 90% della media del PIL dell UE a 27 e si articola nei seguenti Fondi: FESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; FSE: Fondo Sociale Europeo; FEASR: Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo rurale; FEAMP: Fondo Europeo per gli Affari marittimi e la pesca; Fondo di Coesione. 6
7 U FINANZIAMENTI UE Figura n. 1 - Schema di confronto tra le politiche di coesione Le linee guida per la definizione delle priorità di investimento per Stati membri e Regioni e le modalità di attuazione della politica di coesione sono tracciate nel Quadro Strategico Comune (QSC) allegato al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre Il Quadro, adottato dalla Commissione, traduce gli obiettivi generali e specifici della Strategia Europa 2020 in azioni chiave per tutti i Fondi (FESR, FSE, Fondo Coesione, FEASR e FEAMP) ed è stato il punto di riferimento per la redazione degli Accordi di Partenariato, stipulati tra Stati membri e Commissione europea, con il quale ciascuno Stato si impegna a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei fissati per il 2020 e a dar conto dei progressi conseguiti mediante le relazioni annuali. Come previsto dal Regolamento (UE) n. 1303/ 2013 del 17 dicembre 2013, ogni Stato membro ha dovuto infatti definire la propria strategia, le priorità e le modalità di impiego dei Fondi SIE per il periodo e definire un Accordo di partenariato. 7
8 U FINANZIAMENTI UE Figura n. 2 - Il Quadro Strategico, l Accordo di Partenariato e i Programmi Operativi Accordo di Partenariato L Accordo di Partenariato, predisposto da ogni Stato membro in collaborazione con le istituzioni di livello centrale dell Unione Europea e quelle locali e i partner economici e sociali definisce strategie, metodi e priorità di spesa per l impiego dei Fondi UE al fine di combattere la disoccupazione, favorire la competitività e la crescita economica mediante il supporto all innovazione, la formazione e l istruzione in città, comuni e aree rurali, promuovere l imprenditorialità, combattere l esclusione sociale e a favorire lo sviluppo di un economia ecocompatibile ed efficiente in termini di risorse. L Accordo di Partenariato per l Italia è stato trasmesso nel mese di settembre 2014 alla Commissione europea a chiusura del negoziato formale ed è stato approvato il 29 ottobre scorso e definisce la strategia per l utilizzo ottimale dei Fondi strutturali e di investimento europei. Il testo finale è pubblicato nel sito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica ( Il documento che sta alla base dell accordo di partenariato è denominato Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari ed è stato presentato al Consiglio dei Ministri il 21 dicembre 2012 dall allora Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca. Le innovazioni metodologiche introdotte (risultati attesi, specificazione delle azioni attraverso le quali ottenere quei risultati, tempi previsti e sorvegliati, trasparenza e apertura delle informazioni, partenariato mobilitato, valutazioni di impatto, forte presidio nazionale) andavano infatti verso la futura creazione di Programmi più Operativi e meno esclusivamente indicativi. Gli obiettivi infatti venivano definiti sotto forma di risultati attesi in termini di qualità di vita delle persone e/o di opportunità delle imprese, mettendo al centro proprio la valutazione di impatto delle azioni sulla qualità di vita delle persone e/o le opportunità disviluppoecrescita delle imprese e dell occupazione. I programmi operativi (PO) dovevano contenere indicazioni non generiche ma circostanziate delle azioni da finanziare e individuare per ogni azione i suoi tempi previsti di attuazione. Un aspetto molto rilevante riguardava la trasparenza e apertura delle informazioni (si veda a tale proposito la creazione del portale pubblico Open Coesione ( e il rafforzamento delle possibilità di mobilitazione dei soggetti interessati e del partenariato, estendendolo anche alla fase discendente della programmazione, e dando ampio spazio e autorevolezza ad azioni di coprogettazione sul territorio. Inoltre veniva 8
9 U FINANZIAMENTI UE garantita la possibilità che il centro assumesse più ampi ruoli di gestione dei programmi operativi, garanzia che si è poi trasformata nella istituzione della nuova Agenzia per la Coesione Territoriale che è il nuovo strumento di sorveglianza e sostegno delle politiche di coesione previsto dall art. 10 del D.L. n. 101/ coerentemente all art. 119 della Costituzione e allo Statuto approvato con D.P.C.M. del 9 luglio con l obiettivo di sostenere, promuovere e accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica, nonché di rafforzare, ai fini dell attuazione degli interventi, l azione di programmazione e sorveglianza di queste politiche. Attraverso l utilizzo di risorse aggiuntive nazionali e comunitarie, l Agenzia infatti provvede a sostenere, promuovere e accompagnare, secondo criteri di efficacia ed efficienza, programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica nonché a rafforzare l azione di programmazione e sorveglianza di queste politiche. Gli Stati membri e le Regioni si impegnano inoltre a soddisfare alcune condizionalità prima (condizionalità ex ante) e dopo (condizionalità ex post) l erogazione dei Fondi, al fine di creare il contesto socioeconomico e normativo adatto all attuazione delle politiche favorendo l impatto socio-economico nel territorio. Tali condizionalità sono collegate agli undici obiettivi tematici contenuti nel Regolamento generale, declinati nei vari programmi operativi e alle aree di intervento. Vengono quindi individuati i criteri in base ai quali sarà valutato se una condizionalità è rispettata o meno: Antidiscriminazione, Parità di Genere, Disabilità, Appalti Pubblici, Aiuti di Stato, Normativa ambientale connessa a VIA e VAS, Sistemi Statistici e indicatori di risultato. La figura seguente illustra la struttura dell Accordo di Partenariato. Tale struttura mette in evidenza per ciascun Obiettivo Tematico i Risultati Attesi, gli Indicatori e le Azioni da compiere per raggiungere i risultati. Tale struttura è stata poi utilizzata anche per i Piani Operativi Regionali. Figura n. 3 - Struttura dell Accordo di Partenariato 9
10 U FINANZIAMENTI UE Nel periodo , con il nuovo Accordo di partenariato tra Italia e Commissione Europea, l Italia gestirà complessivamente circa 44 miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE), ai quali andrà ad aggiungersi la quota di cofinanziamento nazionale per circa 20 miliardi di euro. Nel periodo , l Italia gestirà oltre 60 programmi operativi regionali e 14 programmi operativi nazionali, articolati secondo gli obiettivi tematici previsti dall Accordo, tra cui ricerca e innovazione, digitalizzazione nazionale, piccole e medie imprese, riduzione dell inquinamento da Co2 e sostegno alle energie alternative, contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, utilizzo efficiente delle risorse naturali, miglioramento del trasporto pubblico locale, sostegno alla povertà e alla mobilità lavorativa, formazione, riqualificazione e istruzione, maggiore efficienza nella amministrazione pubblica dei fondi. Dei 44 miliardi complessivi, 32,2 miliardi derivano dai fondi di coesione (20,6 miliardi dal FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale, 10,4 miliardi dal FSE-Fondo sociale europeo, 1,1 miliardi per la cooperazione territoriale europea e 567 mln della YEI, l iniziativa a favore dell occupazione giovanile) che si vanno a sommare ai 10,4 miliardi del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e ai 537 mln del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). I fondi di coesione Fesr e Fse saranno così distribuiti tra le regioni, con maggior incidenza sulle aree più svantaggiate: 22,2 miliardi di euro alle regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia); 1,3 miliardi di euro alle regioni in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise); 7,6 miliardi di euro alle regioni più sviluppate (Valle d Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Lazio). In base alla delibera n del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), Il Governo italiano ha poi assicurato circa 24 miliardi di euro di cofinanziamento che saranno assicurati dal Fondo di rotazione per l attuazione delle politiche comunitarie e oltre 4 miliardi che verranno dai fondi Regionali. In particolare, le risorse statali per i Programmi operativi nazionali e regionali ammontano a poco più di 16 miliardi di euro, cui vanno ad aggiungersi 7 miliardi e 425 milioni di euro dei PO complementari, per un cofinanziamento totale di euro. A tali risorse vanno inoltre aggiunti 4 miliardi e 339 milioni di euro di risorse regionali. Gli aiuti accordati dagli Stati devono essere però conformi alle norme della politica in materia di concorrenza dell Unione europea e in particolare, nel rapporto fra aiuti di Stato e Fondi strutturali, il principio di base prevede che le operazioni oggetto di un finanziamento nell ambito dei Fondi strutturali siano conformi alle disposizioni in materia di concorrenza ed aiuti di Stato. Infatti, salvo esplicite deroghe contemplate dai trattati, gli aiuti concessi dagli stati ovvero mediante risorse statali sotto qualsiasi forma nella misura in cui incidano sugli scambi tra stati membri, che, favorendo talune imprese o produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza, sono incompatibili con il mercato interno. A tal fine sono stati recentemente emessi nuovi regolamenti: Regolamento (UE) n. 733/2013 del Consiglio del 22 luglio 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 994/98 sull applicazione degli articoli 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a determinate categorie di aiuti di Stato orizzontali; 10
11 U FINANZIAMENTI UE Regolamento (UE) N. 734/2013 del Consiglio del 22 luglio 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 659/1999 recante modalità di applicazione dell articolo 93 del trattato CE; Regolamento della Commissione del 18 dicembre 2013, n. 1407/2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis»; Regolamento della Commissione del 18 dicembre 2013, n. 1408/2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo; Regolamento (UE) n. 651/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato (Testo rilevante ai fini del SEE); Regolamento (UE) n. 717/2014 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore della pesca e dell acquacoltura; Regolamento (UE) n. 702/2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006; Regolamento (UE) n. 1388/2014 sugli Aiuti di stato per produzione commercio trasformazione prodotti ittici; Regolamento(CE) 1224/ Regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 800/2008 per quanto riguarda il periodo di applicazione. Gli undici obiettivi tematici e la concentrazione tematica Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ha individuato gli 11 obiettivi tematici della nuova programmazione all art. 9: Obiettivi tematici 1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l innovazione; 2) migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC), nonché l impiego e la qualità delle medesime; 3) promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo (per il FEASR) e del settore della pesca e dell acquacoltura (per il FEAMP); 4) sostenere la transizione verso un economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5) promuovere l adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6) preservare e tutelare l ambiente e promuovere l uso efficiente delle risorse; 7) promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8) promuovere un occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; 11
12 U FINANZIAMENTI UE 9) promuovere l inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; 10) investire nell istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l apprendimento permanente; 11) rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un amministrazione pubblica efficiente; rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un amministrazione pubblica efficiente. Al fine di attuare una concentrazione tematica, ottimizzando l impiego delle risorse comunitarie, l art. 4 del Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell occupazione e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006, indica che nelle Regioni più Sviluppate: almeno l 80% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato a due o più degli obiettivi tematici indicati all art. 9, primo comma, punti 1, 2, 3 e 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013; ovvero gli obiettivi tematici: Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, Tecnologie Informazione e Comunicazione, Competitività, Economia a basse emissioni di carbonio almeno il 20% del totale delle risorse del FESR a livello nazionale deve essere destinato all obiettivo tematico indicato all art. 9, primo comma, punto 4, del regolamento (UE) n. 1303/2013, ovvero l obiettivo tematico: Economia a basse emissioni di carbonio. L art. 7 afferma invece che almeno il 5% delle risorse FESR assegnate a livello nazionale sono destinate ad azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile. Un nuovo modello di governance partecipata e multilivello e gli organismi di gestione e controllo L art. 5 del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sui Fondi Strutturali, tra cui il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, n. 1303/ 2013 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 prevede che ogni Stato membro organizza, per l accordo di partenariato e per ciascun programma, conformemente al proprio quadro istituzionale e giuridico, un partenariato con le competenti autorità regionali e locali. Il partenariato include: a) le autorità cittadine e le altre autorità pubbliche competenti; b) le parti economiche e sociali; c) gli organismi che rappresentano la società civile, compresi i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi di promozione dell inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione; d) le Università, gli Istituti di ricerca, le Camere di commercio e delle Organizzazioni imprenditoriali. Conformemente al sistema della governance a più livelli, gli Stati membri associano i partner alle attività di preparazione degli accordi di partenariato e delle relazioni sullo stato 12
13 U FINANZIAMENTI UE di attuazione e a tutte le attività di preparazione e attuazione dei programmi, anche attraverso la partecipazione ai comitati di sorveglianza dei programmi a norma dell art. 48. In coerenza con quanto previsto nell art. 5 su indicato, il Codice europeo di condotta sul partenariato adottato dalla Commissione in data 7 gennaio 2014 evidenzia che la partecipazione attiva di tutte le parti interessate fin dalle primissime fasi di programmazione è essenziale per il successo dell attuazione dei fondi, in particolare per quanto concerne la preparazione dell accordo di partenariato a livello nazionale e dei programmi a livello nazionale e/o regionale. Il codice di condotta del partenariato si fonda su una serie di principi essenziali e buone prassi relative a procedure trasparenti per l identificazione dei partner interessati, al coinvolgimento dei partner pertinenti nella preparazione dell accordo di partenariato e dei programmi, alla formulazione delle norme che disciplinano la composizione e le procedure interne dei comitati di sorveglianza, al coinvolgimento dei partner pertinenti nella preparazione di inviti a presentare proposte e relazioni sullo stato dei lavori e in materia di sorveglianza e di valutazione dei programmi, all utilizzo dei fondi per rafforzare la capacità istituzionale dei partner pertinenti e ruolo della commissione nella divulgazione delle buone prassi. Il coinvolgimento del partenariato, formato dalle rappresentanze istituzionali, economiche, sociali e ambientaliste, nelle fasi di programmazione, attuazione e gestione del Programma, ha avuto luogo in ogni Regione e per ogni Piano Operativo, in particolare nelle attività di seguito indicate: analisi e rilevazione dei fabbisogni; gli obiettivi individuati; individuazione, per ciascun obiettivo tematico, delle priorità di investimento, dei principali obiettivi e risultati attesi e delle azioni necessarie al relativo conseguimento; definizione del fabbisogno finanziario e dell allocazione delle risorse per ciascun obiettivo tematico; individuazione degli indicatori; approcci per l implementazione dei principi orizzontali tra cui pari opportunità e sviluppo urbano sostenibile. L attivazione del partenariato, nel rispetto del principio della governance a più livelli, garantisce il coinvolgimento delle parti interessate nella programmazione delle azioni, cogliendo il valore aggiunto determinato dall esperienza e dalle competenze di tali soggetti. Inoltre l art. 123 del sopracitato regolamento comunitario n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 prevede per ciascun Programma Operativo la designazione di: un autorità pubblica o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale, o un organismo privato quale autorità di gestione; un autorità pubblica o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale, quale autorità di certificazione; un autorità pubblica o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale, quale autorità di audit, funzionalmente indipendente dall autorità di gestione e dall autorità di certificazione. Le funzioni principali dell Autorità di gestione sono riportate nell art. 125 del sopracitato regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 13
14 U FINANZIAMENTI UE 2013 e riguardano la gestione del programma operativo inclusivo della istituzione di un sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati relativi a ciascuna operazione, necessari per la sorveglianza, la valutazione, la gestione finanziaria, la verifica e l audit, compresi i dati su singoli partecipanti alle operazioni; la definizione di procedure per la selezione delle operazioni e criteri di selezione adeguati che garantiscano il contributo delle operazioni al conseguimento degli obiettivi e dei risultati specifici della pertinente priorità, fornendo al beneficiario un documento contenente le condizioni per il sostegno relative a ciascuna operazione, compresi i requisiti specifici concernenti i prodotti o servizi da fornire nell ambito dell operazione, il piano finanziario e il termine per l esecuzione; la gestione finanziaria e il controllo del programma operativo garantendo che i beneficiari coinvolti nell attuazione di operazioni rimborsate sulla base dei costi ammissibili effettivamente sostenuti mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a un operazione e istituendo misure antifrode efficaci e proporzionate, tenendo conto dei rischi individuati. I Piani Operativi per lo Sviluppo Regionale Con l approvazione da parte della Commissione Europea il 12 febbraio 2015 di 11 Por Fesr sui 21 presentati dall Italia per un totale di 5,518 miliardi di euro, entra ormai nel vivo anche in Italia la programmazione dei fondi strutturali europei Si dovrà attendere ancora per l approvazione degli altri piani regionali (mancano all appello oltre alle Regioni meno sviluppate e in transizione del Centro Sud, anche la Regione Veneto e il Friuli Venezia Giulia), e si attenderà ancora per l inizio della pubblicazione degli avvisi e dei bandi, ma molti fondi sono già destinati allo sviluppo, competitività e accesso al credito delle Pmi, alla agenda digitale e al rafforzamento della cooperazione tra aziende e organismi di ricerca e sviluppo. Secondo il Commissario per la Politica Regionale dell Unione, Corina Cretu, i POR FESR per ora approvati appaiono come «un pacchetto di investimenti che consentirà alle regioni italiane di promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, rafforzare la collaborazione tra ricerca e imprese, stimolare lo sviluppo tecnologico, ampliare l infrastruttura di banda larga e l accesso ai relativi servizi per un ulteriore fetta di popolazione e di imprese [...] finanziamenti per il risparmio e l efficienza energetica e la messa in sicurezza del territorio [...] lo sviluppo del turismo e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale». Una grande novità della nuova programmazione risiede nella coerenza dei piani operativi regionali con gli obiettivi tematici della nuova politica di coesione , la presenza in ogni Regione di una Strategia di Specializzazione Regionale che individua i fattori più rilevanti per garantire uno sviluppo competitivo di ciascun territorio (si veda Specializzazione Intelligente delle Regioni, ruolo nella definizione dei POR, in Finanziamenti su misura - News, n. 3/2015, pag. 5) e la sinergia finalmente attuabile tra i Programmi Tematici come Horizon2020 e i Programmi Operativi Regionali (si veda Le Sinergie tra i fondi europei diretti, indiretti e gli strumenti finanziari, in Finanziamenti su misura - News, n. 6/2015, pag. 5). Un aspetto molto importante è quello riguardante la sinergia tra finanziamenti indiretti e i finanziamenti diretti come ad esempio nel programma tematico Horizon2020 sulla base dell articolo (Art. 37 Rules for Participation), e così come riportato nella guida europea sulle sinergie tra Horizon2020 e i Fondi ESIF del luglio scorso, garantito però che non si attui il doppio finanziamento dello stesso costo ammissibile. Come già riportato nei paragrafi precedenti, la proposta di regolamento generale dei Fondi Strutturali detta undici obiettivi tematici che sono alla base dell attuazione della politica di coesione per il periodo , allineati, a loro volta, alle priorità e agli obiettivi della 14
15 U FINANZIAMENTI UE strategia Europa Ciascun obiettivo tematico, all interno dei programmi attuativi, viene declinato in Priorità d investimento. Gli Obiettivi Tematici previsti per la nuova Programmazione e intorno ai quali si articolano gli Assi dei Por sono: Ricerca e innovazione, Lotta ai cambiamenti climatici, Tecnologie dell informazione e della comunicazione, Competitività delle Pmi, Economia a basse emissioni di carbonio, Ambiente ed efficienza delle risorse, Trasporto sostenibile, Amministrazione pubblica più efficiente, Istruzione e formazione più efficaci, Inclusione sociale, Occupazione e mobilità. Un aspetto importante riguarda la definizione di veri e propri indicatori di risultato dotati di valori di riferimento (target), necessari al fine di monitorare l effettivo raggiungimento degli obiettivi. Gli Allegati ai Regolamenti contengono alcune esemplificazioni degli indicatori, applicabili su diverse categorie di operazioni. L articolazione in obiettivi specifici, e per tramite degli indicatori, in risultati quantitativamente definiti e da raggiungere, potrebbe riuscire, da un lato, ad ovviare al rischio del disimpegno che ha caratterizzato la fase finale di attuazione della precedente programmazione e cui solo la netta accelerazione nella spesa ha potuto rimediare, salvando l Italia dalla perdita delle risorse, e dall altro lato, consentire un immediata valutazione delle azioni poste in essere, nell ottica di un raggiungimento di un più elevato livello di efficacia ed efficienza. 15
16 N FINANZIAMENTI NAZIONALI Credito d imposta Digitalizzazione degli esercizi ricettivi: modalità e termini per la presentazione della domanda di Tania Salucci - Consulente, Esperta di finanziamenti per lo sviluppo delle imprese Il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo (di seguito MIBACT) ha pubblicato sul proprio sito le istruzioni, unitamente al facsimile dell istanza, per l accesso all agevolazione per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi, prevista dall art. 9 del Decreto Turismo (D.L. 31 maggio 2014, n. 83) e attuata dal D.M. 12 febbraio 2015 (si veda l articolo Al via il credito d imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi pubblicato sul n. 4/2015, pag. 37 della rivista). Ricordiamo che l agevolazione consiste in un credito d imposta del 30% dei costi sostenuti per gli investimenti e le attività di sviluppo nella digitalizzazione delle imprese turistiche, sostenuti nel periodo d imposta 2014 e utilizzabile in compensazione nel modello UNICO L istanza deve essere presentata in forma telematica, insieme all attestazione di effettività delle spese sostenute, tramite la procedura on line messa a disposizione dal MIBACT e prevede due distinti step: una fase preparatoria per la registrazione al Portale dei Procedimenti disponibile dalle ore 10:00 del 22 giugno 2015 alle ore 12:00 del 24 luglio 2015; una fase di presentazione dell istanza di agevolazione (click day) dalle ore 10:00 del 13 luglio 2015 fino alle ore 12:00 del 24 luglio Di seguito, dopo aver ricordato i soggetti legittimati alla richiesta del credito di imposta e le spese ammissibili, si fornisce il dettaglio operativo della procedura di presentazione della domanda. I Soggetti beneficiari e le spese ammissibili Possono richiedere il credito d imposta: Beneficiari i legali rappresentanti degli esercizi ricettivi che svolgono in via non occasionale le attività di cui alla Divisione 55 (Alloggio) della classificazione ATECO 2007, appartenenti specificatamente alle seguenti tipologie: a) esercizi ricettivi singoli: struttura alberghiera aperta al pubblico, composta da non meno di sette camere per il pernottamento degli ospiti, a gestione unitaria e con servi- 16
17 N FINANZIAMENTI NAZIONALI zi, che fornisce alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, in camere situate in uno o più edifici: alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, condhotel, marina resort di cui agli artt. 31 e 32 del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, nonché le strutture individuate dalle specifiche normative regionali e struttura extraalberghiera: affittacamere, ostelli per la gioventù, case e appartamenti per vacanze, residence, case per ferie, bed and breakfast; rifugi montani, nonché le strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali; b) esercizi ricettivi aggregati con servizi extra-ricettivi o ancillari: aggregazione, nella forma di consorzio, delle reti d impresa, delle A.T.I. e organismi o enti similari, di esercizio ricettivo singolo, come definito dalla lettera a) con soggetti che forniscano servizi accessori alla ricettività, quali ristorazione, trasporto, prenotazione, promozione, commercializzazione, accoglienza turistica e attività analoghe. In questo caso il destinatario dell agevolazione fiscale è l esercizio ricettivo singolo componente l aggregazione; i legali rappresentanti delle agenzie di viaggio e dei tour operator appartenenti rispettivamente alla divisione e della classificazione ATECO Tali imprese possono chiedere il riconoscimento del credito d imposta solo qualora, applicando lo studio di settore approvato con Decreto del Ministro dell economia e delle finanze 28 dicembre 2012 e successive modificazioni, risultino appartenere, per l anno finanziario di cui chiedono il credito d imposta, al cluster 10 Agenzie intermediarie specializzate in turismo incoming, o al cluster 11 Agenzie specializzate in turismo incoming, di cui all allegato 15 annesso al predetto Decreto. A tali imprese è riservato non più del 10% degli stanziamenti annui disponibili. Sono ammissibili le spese sostenute nel corso del 2014: Spese ammissibili per l acquisto e installazione di modem/router e/o dotazione hardware per la ricezione del servizio mobile (antenne terrestri, parabole, ripetitori di segnale) per impianti wi-fi messi a disposizione dei clienti in qualità di servizio gratuito e dotati di velocità di connessione pari ad almeno 1 Megabit/s in download; acquisto di software e applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile; acquisto software e/o hardware (server, hard disk) per programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, in grado di garantire gli standard di interoperabilità necessari all integrazione con siti di promozione pubblici e privati e di favorire l integrazione tra servizi ricettivi ed extra-ricettivi; contratto di fornitura spazi web e pubblicità on line per spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio; contratto di fornitura di prestazioni e di servizi per spese relative a servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale; contratto di fornitura di prestazioni e di servizi e/o acquisto di software per strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità; contratto di fornitura di prestazioni e servizi (docenze e tutoraggio) per servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente. Sono esclusi i costi relativi alla intermediazione commerciale. Le singole voci di spesa sono eleggibili, ciascuna, nella misura del 100%. L importo totale delle spese eleggibili è in ogni caso limitato alla somma di euro per ciascun soggetto ammesso al beneficio, che di conseguenza potrà fruire di un credito d imposta 17
18 N FINANZIAMENTI NAZIONALI complessivo massimo pari a euro nei tre anni di imposta, nel rispetto del limite previsto per gli aiuti in de minimis (disciplinato dal Regolamento UE n. 1407/2013), nonché fino all esaurimento del plafond di 15 milioni di euro per ciascuno dei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e Per richiedere il credito d imposta è stata prevista una procedura in due fasi che di seguito viene dettagliata. La procedura di accesso all agevolazione: registrazione al Portale dei procedimenti e compilazione della domanda Dalle ore 10:00 del 22 giugno 2015 alle ore 12:00 del 24 luglio 2015, i legali rappresentanti degli esercizi ricettivi e delle agenzie di viaggio e dei tour operator, come specificati nel paragrafo precedente potranno collegarsi alla pagina (Portale dei Procedimenti) e attivare la procedura di registrazione (vedi Figura n. 1). Per la registrazione è necessario: a) riempire i campi relativi ai dati personali del legale rappresentante: nome e cognome, sesso, sigla provincia di nascita, luogo di nascita, data di nascita, codice fiscale, casella di posta elettronica; b) riempire i campi relativi alla residenza del legale rappresentante: Nazione, Provincia, Comune, Indirizzo, CAP, recapito telefonico (quest ultimo è un campo facoltativo); c) autorizzare il trattamento dei dati da parte dell Amministrazione o soggetti terzi ai soli fini della gestione dei procedimenti, barrando la casella dedicata; d) cliccare sul pulsante INVIA in alto a sinistra della pagina web. Dopo l invio dei dati, il legale rappresentante riceverà, nella casella di posta elettronica indicata nel modulo di registrazione, una prima generata automaticamente, nella quale sono indicati due collegamenti ipertestuali per: annullare la registrazione; confermare la registrazione. Dopo aver confermato la registrazione, il legale rappresentante riceverà una seconda contenente: notifica dell effettiva registrazione al Portale dei Procedimenti; notifica dell effettiva abilitazione al procedimento Tax Credit Digitalizzazione; codice d accesso per il Portale Procedimenti. Con il codice ricevuto, il legale rappresentante può ri-entrare nel Portale dei Procedimenti (vedi Figura n. 2), raggiungere il menu principale e attivare una pratica relativa al Tax Credit Digitalizzazione, cliccando sull apposito link. Da precisare che il legale rappresentante può attivare tanti procedimenti relativi al Tax Credit Digitalizzazione quante sono le imprese che rappresenta. Ogni procedimento verrà contraddistinto da un proprio identificativo. Il rappresentante legale già accreditato in passato presso il Portale dei Procedimenti può direttamente attivare dal menu principale il procedimento relativo al Tax Credit Digitalizzazione. Una volta entrati nella pagina dedicata alla compilazione dell istanza, occorre cliccare sul link Compila la Richiesta ed inserire i dati necessari alla produzione dell istanza e dell atte- 18
19 FINANZIAMENTI NAZIONALI N stazione di effettività delle spese sostenute (le spese si considerano effettivamente sostenute secondo quanto previsto dall art. 109 del D.P.R. n. 917/1986). Codice fiscale dell impresa; Denominazione e specifica se trattasi o meno di ditta individuale; Divisione d appartenenza, rispetto alla Classificazione ATECO 2007 [55 o 79], dell attività svolta in modo non occasionale; Per l attività ricettiva, deve essere indicare la tipologia della struttura alberghiera o extra-alberghiera ammessa al beneficio, per le agenzie di viaggio e tour operator anche la presunta appartenenza al Cluster 10 o 11, nelle more dell approvazione da parte dell Agenzia delle entrate per l anno finanziario di riferimento; Costo complessivo degli interventi; Ammontare totale delle spese eleggibili; Credito d imposta spettante; Nome e cognome, codice fiscale e ruolo in base al quale il soggetto autorizzato attesta, con l apposizione della propria firma digitale, l effettività delle spese sostenute (competente ad attestare l effettività delle spese sostenute uno dei seguenti soggetti: - presidente del collegio sindacale; - revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali; - professionista iscritto nell albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; - professionista iscritto nell albo dei periti commerciali; - professionista iscritto nell albo dei consulenti dei lavoro; - responsabile del centro di assistenza fiscale); Dichiarazione, sostitutiva di atto di notorietà, relativa ad altri aiuti de minimis eventualmente fruiti nell esercizio in corso e nei due precedenti, specificandone l ammontare. Terminata la compilazione dell istanza e della relativa attestazione dell effettività delle spese sostenute è necessario salvare i due documenti sul proprio PC o altro dispositivo. A tal fine, mediante gli appositi comandi Genera documento Pdf e Genera attestazione Pdf, il Portale dei Procedimenti produce in formato pdf rispettivamente: la domanda Tax Credit digitalizzazione che il legale rappresentante deve sottoscrivere digitalmente l attestazione dell effettività delle spese sostenute, che deve essere firmata digitalmente dal soggetto autorizzato, lo stesso indicato nell attestazione (circa i dati tecnico-informatici per la sottoscrizione dell istanza e dell attestazione, il MIBACT ha stabilito che la sottoscrizione digitale di ambedue i documenti dovrà avvenire mediante il formato CAdESBES e i certificati associati alle firme, devono essere qualificati, validi ed avere i dati identificativi corrispondenti a quanto dichiarato dal legale rappresentante durante la compilazione dell istanza e dell attestazione. Non sono ammessi certificati che non permettono di risalire ai dati identificativi del titolare). Nelle Figure nn. 3 e 4 si riportano i facsimile dell istanza e della relativa attestazione che sono prodotte dal Portale dei Procedimenti. Successivamente, il legale rappresentante può caricare l istanza che ha firmato digitalmente e l attestazione firmata digitalmente dal soggetto autorizzato, seguendo il seguente iter: rientrare nel Portale dei Procedimenti con il proprio codice identificativo, accedere al Menù Principale, cliccare sul link Tax Credit Digitalizzazione e selezionare il procedimento all interno dell Elenco delle richieste non ancora inviate; 19
20 N FINANZIAMENTI NAZIONALI cliccare Compila la Richiesta, scorrere fino all ultima pagina e allegare l istanza con relativa attestazione, reciprocamente e debitamente sottoscritte, mediante i seguenti pulsanti: Allega Istanza Tax Credit digitalizzazione/allega Attestazione Tax Credit digitalizzazione. Si precisa che fino all invio definitivo dell istanza e relativa attestazione debitamente firmate digitalmente, è possibile variare, modificare, rettificare i dati già inseriti, rientrando con il codice d accesso nel Portale dei Procedimenti. La procedura di accesso all agevolazione: il click day per l invio dell istanza L invio dell istanza e dell attestazione dell effettività delle spese sostenute, firmate digitalmente nei modi già esposti, può essere realizzato dalle ore 10:00 di lunedì 13 luglio 2015 fino alle ore 12 di venerdì 24 luglio A tal fine, il legale rappresentante, entra nel Portale dei Procedimenti con il proprio codice d accesso, accede al Menu principale, sceglie dal box dedicato il procedimento da inviare, utilizza l apposito pulsante Invia la richiesta. Dopo l invio della domanda, il legale rappresentante ottiene una Ricevuta con indicazione della data e dell ora di acquisizione dei documenti, valida per la definizione della graduatoria nel rispetto dell ordine cronologico di arrivo dell istanza. Dal 25 luglio 2015 al 24 settembre 2015 il MIBACT verificherà i dati soggettivi, oggettivi e formali delle domande pervenute. Il 25 settembre 2015 pubblicherà sul proprio sito istituzionale l elenco delle domande ammesse nel rispetto dell ordine cronologico di arrivo. Ricordiamo che l intervallo temporale 13 luglio-24 luglio si riferisce soltanto alla presentazione delle istanza per il periodo di imposta del 2015, invece, come previsto dal Decreto ministeriale 12 febbraio 2015, la tempistica per la presentazione dell istanza relativa ai periodi di imposta 2016 e 2017 decorrerà dal 1º gennaio al 28 febbraio (ovvero dell anno successivo a quello di effettuazione delle spese), utilizzando sempre le modalità telematiche descritte in precedenza. Modalità di utilizzazione del credito d imposta Il credito d imposta così riconosciuto, ripartito in tre quote annuali di pari importo, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d imposta per il quale è concesso ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione (art. 17 D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241), secondo modalità e termini definiti con provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate, ovvero la definizione del codice tributo da indicare nel modello F24. A tal fine, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici offerti dalla stessa Agenzia delle Entrate. L ammontare del credito di imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l importo concesso dal MIBACT, pena lo sconto dell operazione di versamento. Ai fini del controllo, preventivamente alla comunicazione alle imprese beneficiarie, il MIBACT trasmette all Agenzia delle entrate, con modalità telematica, l elenco delle imprese ammesse alle agevolazioni e l importo concesso, nonché le eventuali variazioni o revoche. Sempre ai fini di verifica, l Agenzia delle Entrate trasmetterà al MIBACT, entro il mese di marzo di ciascun anno l elenco delle imprese che hanno utilizzato in compensazione il credito d imposta nell anno precedente, con i relativi importi. Circa il trattamento fiscale del credito d imposta, lo stesso non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini 20
21 FINANZIAMENTI NAZIONALI N dell imposta regionale sulle attività produttive, non rileva ai fini della determinazione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi, di cui all art. 61 del T.U.I.R., né rispetto ai criteri di inerenza per la deducibilità delle spese, di cui all art. 109, comma 5, del medesimo T.U.I.R.. Figura n. 1 - Registrazione al Portale dei Procedimenti Figura n. 2 - Accesso al Portale dei Procedimenti con i codici di accesso (dopo Registrazione andata a buon fine) 21
22 N FINANZIAMENTI NAZIONALI Figura n. 3 - Fac-simile Istanza per la richiesta del credito d imposta prodotta dal Portale dei Procedimenti 22
23 FINANZIAMENTI NAZIONALI N Figura n. 4 - Fac-simile Attestazione dell effettivo sostenimento delle spese di digitalizzazione informatica Tabella n. 1 1 Struttura alberghiera 2 Struttura extra-alberghiera 3 Esercizio ricettivo aggregato con servizi extra-ricettivi o ancillari 4 Agenzia di viaggio o tour operator Tabella n. 2 1 Consorzio 2 Reti di Impresa 23
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