PROGETTO C3PO. Programma Alcotra ASSE 2 MISURA 2.1 AZIONE 7. Convegno finale Torino 11/03/2015

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1 Programma Alcotra ASSE 2 MISURA 2.1 AZIONE 7 PROGETTO C3PO Convegno finale Torino 11/03/2015 Modelli per la gestione della frazione organica dei rifiuti urbani in aree rurali disperse: contenuti e primi risultati dei progetti pilota di compostaggio di comunità - Riccardo Marchesi e Fabrizio Romboli, Corintea Soc. coop.

2 AZIONE 1 DEL PROGETTO C3PO: Prevenzione della frazione organica dei rifiuti urbani mediante compostaggio in loco, individuale o di comunità Strategia di gestione «in loco» della frazione organica: Target: aree rurali/montane disperse Effettuazione del compostaggio domestico da buona parte delle famiglie che dispongono di area verde Recupero in loco degli scarti organici, attraverso il compostaggio collettivo («di comunità», condominiale) per tutte le altre famiglie e per altre utenze

3 Manca una definizione di Compostaggio di comunità compostaggio effettuato collettivamente da più utenze domestiche e non domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti (proposta contenuta nella prima bozza ddl Collegato Ambientale Legge di Stabilità) In Francia è stato recentemente introdotto il termine di compostage partagé, cioè compostaggio in comune/condiviso, che comprende tutte le operazioni di compostaggio collettivo (di condominio, quartiere, villaggio), dove gli utenti stessi si prendono cura di gestire con una certa autonomia il sito.

4 Le opzioni possibili Cumulo Cassoni in legno Compostiere in plastica Casetta Compostiera rotante Compostiera elettromeccanica Box

5 Attenzione del progetto C3PO concentrata sulle «casette» del compostaggio in legno perché Tecniche a basso costo adottabili in contesti di piccole comunità o villaggi. Sono azzerati i costi di raccolta e trasporto a carico della collettività, i costi di trattamento sono fortemente ridotti; Possono offrire una buona risposta su piccoli bacini (< 100 abitanti); Larga esperienza in Francia, non ancora utilizzate in Italia, ad esclusione della Valle d Aosta, ma su utenze non domestiche; Necessità di analizzare le condizioni di replicabilità nel nostro contesto. E stato innanzitutto elaborato e discusso un protocollo condiviso tra i partner per la realizzazione delle iniziative pilota di compostaggio di comunità «di villaggio» Sulla base dei primi risultati delle iniziative pilota si è passati alla redazione di vere e proprie LINEE GUIDA, intese come «work in progress».

6 Valenza sociale Responsabilità Solidarietà Educazione

7 Quantità in gioco

8 Attrezzature Si sono utilizzate casette analoghe a quelle utilizzate in Regione VdA dalla Comunità Montana Monte Cervino (taglia 5 m 3 ), costruite da un azienda valdostana alle quali sono state apportate alcune modifiche Al termine del progetto si inseriranno nelle Linee Guida i suggerimenti derivanti dalle iniziative pilota.

9 Schema di processo:

10 Organizzazione: elementi chiave: Conferimenti effettuati direttamente dai cittadini del materiale sfuso Localizzazione: nucleo abitato o immediata adiacenza Presenza di un incaricato volontario che segue grosso modo quotidianamente l installazione, con compiti di controllo, apporto materiale strutturante, miscelazione superficiale, segnalazione anomalie Supporto tecnico: agronomo che effettua verifiche grosso modo mensili, effettua il rivoltamento e stabilisce la disponibilità del compost per l uso Responsabile dell installazione: Comune (nel caso di comunicazione inizio attività di recupero di rifiuti non pericolosi, titolare della comunicazione) coinvolgimento del gestore del servizio

11 Ad esempio i soggetti e gli impegni nel caso di CCA

12 CISA Lemie (Valli di Lanzo) 960 m s.l.m ab. Modalità: chalet da 5 m 3 Lo chalet di Lemie L installazione

13 CISA - Lemie Target: n. 10 famiglie residenti tutto l anno, corrispondenti a 20 abitanti n. 66 famiglie presenti saltuariamente, per le quali si stima una presenza media di 2,5 persone a famiglia per 45 giorni all anno, corrispondenti a 20 abitanti equivalenti (apporto potenziale: circa 3 t/anno) Inaugurazione (15/03/14)

14 CCA Vialfrè (Canavese) 470 m s.l.m ab. Modello «Isobarone» Modalità: chalet da 5 m 3 La preparazione Lo chalet di Vialfrè

15 CCA - Vialfrè Target: Inizialmente n. 33 famiglie che non praticano il compostaggio domestico, corrispondenti a circa 70 abitanti (apporto potenziale: circa 5 t/anno) Inaugurazione (03/05/14)

16 Parco del Beigua Stella S. Giustina Target: n. 54 famiglie che non praticano il compostaggio domestico + una struttura residenziale riabilitativa, per complessivi circa 130 abitanti equivalenti (apporto potenziale: 9,5 t/anno) Modalità: n. 2 chalet da 5 m 3

17 Strumenti di comunicazione Pieghevole informativo Media: stampa e TV locali Lettera e invito all evento inaugurale Manifesto/locandina

18 Strumenti di comunicazione Incontro pubblico in occasione dell inaugurazione Pannelli sugli scomparti Pannello con le istruzioni Calendario per registrazione conferimenti

19 monitoraggio Feedback per gli utenti Scheda registrazione Controllo temperatura

20 Rivoltamento

21 Vagliatura finale

22 Distribuzione compost

23 Risultati Lemie e Vialfrè Lemie Vialfrè Periodo di conferimento 228 giorni 132 giorni Quantità compost grezzo 350 kg 530 kg Quantità FORSU immessa 2,7 kg/giorno 6,8 kg/giorno abitanti eq. corrispondenti n. 13 n. 34 Tasso di partecipazione 33% 49%

24 Risultati Lemie e Vialfrè Elementi oggetto di monitoraggio (rilevazioni periodiche) Temperatura camera immissione Lemie (n. 7 rilevazioni) Range C Media: 37 C Vialfrè (n. 6 rilevazioni) Range C Media: 40 C Presenza di materiali estranei (plastica ecc.) 29% dei rilievi 33% dei rilievi Intrusioni roditori 14% dei rilievi 0% dei rilievi Presenza odori molesti 0% dei rilievi 33% dei rilievi Presenza percolato 0% dei rilievi 17% dei rilievi Danneggiamenti, atti di contrasto 0% dei rilievi 0% dei rilievi

25 Prime riflessioni Si può fare! Condicio sine qua non la presenza di volontario/volontari formati, motivati e responsabili Necessaria per il futuro la chiarezza e la semplificazione normativa Fondamentale la corretta gestione, in particolare per la miscelazione del materiale lignocellulosico Non tutti gli utenti partecipano, occorre la strategia incentivo/controllo, oltre che una comodità accettabile nella localizzazione e nell accesso La qualità è mediamente buona, si può migliorare Poco rispettata la prescrizione di immettere in modo limitato scarti di carne e pesce

26 Compostaggio di comunità con compostiera elettromeccanica COSRAB Masserano, Frazione Rongio Superiore La frazione Il sito

27 Modalità: compostiera elettromeccanica COSRAB - Masserano Target: 49 famiglie residenti e 40 famiglie non residenti (tot 89 utenze domestiche iscritte a TARI) alle quali vanno sottratte quelle che praticano il compostaggio domestico, per complessivi circa 120 abitanti equivalenti (circa 9 t/anno) Compostiera Susteco «Big Hanna» T60

28 Compostaggio condominiale CISA Cantoira n. 10 condomini, per lo più costituiti da seconde case, ma con presenza continua di almeno una famiglia Modalità: compostiere in plastica

29 Compostaggio condominiale CISA Cantoira Condominio Stella Alpina Impegni tra le parti:

30 Compostaggio presso grandi utenze COSRAB Andorno Micca Casa di riposo «Il Sorriso» Ospita mediamente 60 persone e quindi fornisce più di 120 pasti principali al giorno Modalità: cassoni in legno, con conferimento da parte degli addetti alla cucina.

31 Modalità: chalet da 5 m 3 Compostaggio presso grandi utenze Parco Beigua Stella S. Giovanni Plesso scolastico Circa n. 450 pasti a settimana, nel periodo scolastico, preparati sul posto (circa 2,5 t/anno) Il sito

32 GRAZIE PER L ATTENZIONE Riccardo Marchesi r.marchesi@corintea.it