COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI PIANO CIMITERIALE LOCALITA MOIE MONITORAGGIO FALDA MARZO 2013 DICEMBRE 2014 RAPPORTO IDROGEOLOGICO CONCLUSIVO

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2 Pagina 1 di 12 COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI MONITORAGGIO FALDA MARZO 2013 DICEMBRE 2014 RAPPORTO IDROGEOLOGICO CONCLUSIVO SOMMARIO 1. PREMESSA Obiettivi Programma di monitoraggio MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA ATTIVITA DI MONITORAGGIO Censimento punti d acqua Risultati del monitoraggio Freatimetrie Andamento del flusso sotterraneo - Interscambi con il Fiume Esino Significatività risultati monitoraggio CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Variabilità dell insaturo Ulteriori attività di monitoraggio... 11

3 Pagina 2 di PREMESSA 1.1. Obiettivi Su incarico dell Amministrazione Comunale di Maiolati Spontini, come stabilito nel disciplinare di incarico (di cui alla determinazione del Responsabile dell Area Tecnica Lavori Pubblici n. 369 del 28/12/2012), a integrazione degli studi di fattibilità preliminare al piano cimiteriale di Moie eseguiti dallo scrivente studio nel 2010, è stato effettuato un monitoraggio annuale della falda soggiacente i terreni interessati con periodicità mensile (da marzo 2013 a dicembre 2014). Le indagini e i controlli hanno avuto lo scopo di analizzare e accertare le interazioni ed i rapporti esistenti tra falda e fiume, tra precipitazioni e innalzamento della falda e verificandone la significatività ai fini previsionali Programma di monitoraggio Il programma di monitoraggio è stato articolato nelle seguenti attività: 1. ricostruzione idrogeologica dell area sulla base degli studi e delle indagini pregresse e attuali eseguite dallo scrivente studio nell area e nell intorno significativo; 2. censimento opere di captazione e/o monitoraggio (pozzi e piezometri); 3. misurazioni mensili con strumentazione portatile (freatimetro con sensore dielettrico) del livello freatico e monitoraggio livello del fiume; 4. misurazioni del livello freatico associate a eventi piovosi intensi o persistenti, effettuate durante l evento e nelle 24 e 48 ore successive, in relazione all entità e alla durata dell evento stesso; 5. restituzione dati in forma tabellare; 6. elaborazioni grafiche e cartografiche e verifica della significatività dei dati acquisiti. Per tenere conto inoltre della piovosità della stagione estiva e di quella autunnale dell anno 2014 e per confrontarle con i dati registrati a luglio, settembre e dicembre 2013, sono state effettuate letture integrative di verifica in data 01/08/2014, 25/09/2014 e 03/12/2014. Per completare le informazioni raccolte e per avere un quadro rappresentativo del ciclo idrologico e idrogeologico, sono state eseguite le seguenti attività integrative: - trascrizione lettura freatimetrica eseguita preliminarmente all incarico, in data 02/09/2012; - trascrizione altezza precipitazioni giornaliere dal 01/09/2012 al 31/12/2014 reperibili fino al 2012 presso gli Annali Idrologici della Protezione Civile regionale, mentre per il periodo gennaio 2013/dicembre 2014 si è fatto riferimento ai dati ASSAM Marche al seguente link - trascrizione massimi livelli idrometrici giornalieri ricavati dalla stazione di misura n.506 in corrispondenza del ponte sull Esino, reperibile sul sito della Protezione Civile della Regione Marche al portale della Regione Marche - Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e Protezione Civile Sistema SIRMIP on line, previa registrazione e autenticazione; i massimi livelli giornalieri delle altezze idrometriche, coerentemente con la trascrizione delle precipitazioni giornaliere, sono riferiti al periodo 01/09/2012 al 31/12/2014.

4 COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI Pagina 3 di MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA L area oggetto di studio ricade al margine settentrionale della piana terrazzata di IV ordine, dove i depositi alluvionali per spessori complessivi inferiori ai 5 m, sono costituiti da alternanze di ghiaie e lenti sabbiose-limose e sono impostati sui depositi prevalentemente pelitici del Pliocene inferiore-medio p.p., con intercalate sequenze torbiditiche pelitico-arenacee e arenaceo-pelitiche. Il substrato pliocenico, essendo costituito da peliti argillose e marnose, rappresenta il battente impermeabile del materasso alluvionale e quindi l acquiclude della falda acquifera di sub-alveo. Estr. da Ambiente Fisico delle Marche Carta Geologica e Idrogeologica Scala 1: Alluvioni attuali e recenti. Olocene Alluvioni terrazzate. Pleistocene superiore Alluvioni terrazzate. Pleistocene medio Depositi pelitici Pleistocene inf.-pliocene medio Depositi pelitici con intercalazioni pelitico-arenacee. Pliocene inf. Isofreatiche degli acquiferi di subalveo delle pianure alluvionali Dal punto di vista geostrutturale, esso ha un assetto monoclinalico con giaciture variamente inclinate e orientate verso SSO, mentre la geometria del bedrock risulta influenzata da condizioni locali in relazione all evoluzione tettonica e geomorfologica del sito. In particolare dalle correlazioni litostratigrafiche e idrogeologiche eseguite sulla base dei dati a disposizione, il tetto del substrato è caratterizzato dalla presenza di un approfondimento localizzato di circa 2 m e dell ampiezza di circa 100 m, associabile a un modesto paleo-alveo a direzione parallela a quella dell alveo dell Esino, che influenza direttamente la circolazione idrica sotterranea. I depositi alluvionali terrazzati essendo costituiti in prevalenza da materiali granulari a grana da fine (sabbie) a grossolana (ghiaie), risultano permeabili per porosità primaria; il grado di permeabilità dipende direttamente dai fattori sedimentologici che condizionano la presenza dei vuoti all interno del deposito, ovvero dalla granulometria, dalla tessitura, dal maggiore o minore addensamento e dalla quantità di matrice limoso-argillosa presente. In corrispondenza dell area in esame la porosità media effettiva dei depositi ghiaiosi e sabbiosi alluvionali, come risulta dai dati bibliografici esistenti, è di circa il 10%, con una permeabilità dei corpi ghiaiosi di circa 10-3 m/sec e di circa 10-4 m/sec per i corpi a granulometria più fine che costituiscono generalmente la copertura delle alluvioni ghiaiose.

5 Pagina 4 di 12 Tuttavia per il ridotto spessore del materasso alluvionale, la falda acquifera è piuttosto esigua con spessori massimi intorno ai 2,5 m in corrispondenza del piezometro Pz1, dove è maggiore l approfondimento del paleo-alveo; essa risulta alimentata in primo luogo dalle precipitazioni dirette e drenata dal fiume anche in condizioni di massima escursione, come meglio descritto nei paragrafi successivi e rappresentato dagli elaborati allegati. 3. ATTIVITA DI MONITORAGGIO 3.1. Censimento punti d acqua Ai fini del censimento dei punti d acqua è stato fatto riferimento agli elenchi dei pozzi ricadenti nel territorio comunale forniti dall Ufficio Tecnico. In base alle caratteristiche idrogeologiche e alla direzione dei flussi sotterranei, l unico pozzo reputato significativo per la ricostruzione della circolazione idrica sotterranea e quindi dei rapporti di interferenza fiume-falda-precipitazioni, è quello ubicato nel margine a valle dell area in esame. Il monitoraggio è stato eseguito in corrispondenza del suddetto pozzo e dei piezometri Pz1 e Pz2, installati nei due sondaggi fatti eseguire il 20/09/2010 in occasione della redazione del rapporto di fattibilità geologica preliminare. Come risulta anche dai sondaggi eseguiti in data 12/10/2009 dal dott.geol Marco Lancioni per il progetto di ampliamento del cimitero di Moie, messi a disposizione dall Ufficio Tecnico Comunale, in corrispondenza del terrazzo alto e a monte dell area in esame, non è stata riscontrata presenza idrica. Tale circostanza è correlabile con la presenza del paleo-alveo impostato al margine del terrazzo basso e al piede della scarpata di raccordo con quello alto, che drena la falda parallelamente al corso dell Esino, limitando di fatto quantomeno in condizioni di morbida - i contatti idraulici della falda con il fiume nel tratto immediatamente prospiciente Risultati del monitoraggio I risultati del monitoraggio effettuato sono illustrati nell Atlante di monitoraggio comprensivo dei seguenti elaborati: Carta Idrogeologica con ubicazione sondaggi geognostici e stazioni di monitoraggio ritenute significative (scala 1:2.000); Consuntivo Tabellare Monitoraggio precipitazioni livelli freatici idrometrici mensili, periodo settembre 2012 maggio 2014, comprensivo delle letture integrative di giugno, agosto, settembre e dicembre 2014; esso è costituito da tabelle mensili nelle quali sono riportati i seguenti dati: - Altezze precipitazioni giornaliere (dati Annali Idrologici e ASSAM) e totale precipitazioni mensili; - Livelli freatici e relative quote della falda riferite al livello del mare delle stazioni di misura (Pz1, Pz2, pozzo); le letture mensili di norma registrate i primi giorni del mese, sono integrate con ulteriori letture in concomitanza a eventi meteorici di rilevante intensità; - Livello massimo giornaliero idrometrica Esino (id.506) e relativa quota sul livello del mare.

6 Pagina 5 di 12 Sezioni idrogeologiche mensili in scala 1:1.000 contenenti la profondità del battente impermeabile e il livello mensile di massima altezza raggiunta dalla falda, ottenuto dal raccordo dei livelli freatici misurati e di quelli idrometrici derivati dal sito della Protezione Civile regionale (periodo settembre 2012, marzo dicembre 2014). Carte dell andamento delle isofreatiche mensili ricostruite dalle sezioni idrogeologiche e contenenti l individuazione della direzione di deflusso idrico sotterraneo; per i mesi in cui a seguito di eventi di pioggia intensi sono state effettuate letture molteplici, le isofreatiche sono relative alla massima altezza registrata. Diagramma raffronto precipitazioni - freatimetrie - livelli idrometrici Fiume Esino, periodo settembre 2012, marzo 2013 dicembre 2014, nel quale sono rappresentati e confrontati i seguenti dati: - Quota massima giornaliera idrometrica Esino (id.506); - Altezze precipitazioni giornaliere; - Profondità livelli freatici nelle stazioni di misura (Pz1, Pz2, pozzo), rapportati a quota p.c. per ciascuna stazione e relativa quota s.l.m.m. della falda; in corrispondenza del piezometro Pz2 intestato in corrispondenza dello spartiacque sotterraneo fra il paleo-alveo e l alveo attuale dell Esino - non sono state valutate e rapportate alla quota del p.c. le letture freatimetriche più approfondite del substrato impermeabile, non correlabili evidentemente alla presenza della falda, ma a acque residue dalle fasi in cui è ristabilito il contatto idraulico fra il fiume e il paleo-alveo. - Andamento diagrammatico quote della falda riferite al livello del mare, normalizzate per ciascuna stazione di misura alla quota del p.c. (intesa come quota zero). Diagrammi piovosità annuale, registrata alla stazione pluviometrica di Moie, anni dal 2005 al La piovosità giornaliera per ciascun anno è stata rappresentata allo scopo di individuare i picchi di piovosità giornaliera maggiore di 20 mm e per ciascun picco individuato le cumulate nei 7 gg precedenti, allo scopo di verificare l effettiva significatività del picco medesimo nei confronti degli innalzamenti massimi della falda registrati nel monitoraggio effettuato Freatimetrie Le massime altezze della falda sono state osservate in concomitanza agli eventi di elevata piovosità che hanno investito il bacino dell Esino nel tratto a monte della sezione idrometrica di misura; rispetto ai valori di picco delle precipitazione e delle piene del fiume, gli innalzamenti dei livelli freatici sono stati registrati con un ritardo di alcuni giorni (3 5 gg). Come osservabile nei diagrammi di piovosità annuale e nel diagramma di raffronto piovositàfreatimetrie-idrometrica Esino a Moie, nel periodo monitorato in accordo con i dati bibliografici delle serie storiche degli annali pluviometrici - si riscontrano annualmente due periodi di massima piovosità, uno tardo invernale-primaverile e l altro tardo estivo-autunnale. Le quote maggiori della falda sono state riscontrate in concomitanza ai picchi di piovosità primaverili, successivi ai picchi autunnali e invernali. Nonostante siano stati registrati picchi significativi e cumulate settimanali elevate anche durante il periodo estivo, di norma la piovosità estiva concorre alla ricostituzione delle riserve idriche sotterranee intaccate dai periodi secchi tardo-primaverili e estivi, senza peraltro contribuire ad innalzare significativamente le quote della falda freatica (cfr. Diagramma raffronto precipitazioni-freatimetrie).

7 Pagina 6 di 12 Dall analisi della piovosità, associando ai picchi giornalieri superiori ai 20 mm le cumulate settimanali immediatamente antecedenti, risulta confermato che le massime escursioni della falda sono correlate alla piovosità primaverile, come sinteticamente esposto nella tabella seguente: Picco piovosità Piovosità cumulata (mm) Massima escursione mensile falda (m s.l.m.m.) data mm 7 gg precedenti Pz1 Pz2 pozzo Data 23/02/ ,0 56,0 99,78 99,62 99,35 04/03/ /03/ ,0 49,0 25/03/ ,0 38,0 99,65 99,54 99,04 02/04/ /05/ ,0 28,0 99,36 n.v. 99,83 07/05/ /09/ ,0 62,0 29/09/ ,0 28,0 98,96 n.v 98,69 30/09/ /09/ ,0 66,0 99,08 n.v. 98,80 11/10/ /10/ ,0 34,0 10/11/ ,0 32,0 11/11/ ,0 96,0 99,14 n.v. 99,30 12/11/ /11/ ,0 68,0 99,63 99,53 99,28 29/11/ /12/ ,0 84,0 99,76 99,65 99,55 02/12/ /03/ ,0 53,0 99,53 99,51 99,22 28/03/ /04/ ,0 37,0 28/04/ ,0 61,0 03/05/ ,0 127,0 99,84 99,68 99,44 05/05/ /06/ ,0 26,0 24/07/ ,0 46,0 26/07/ ,0 70,0 29/07/ ,0 98,0 30/07/ ,0 128,0 99,36 n.v. 98,80 01/08/ /09/ ,0 34,0 12/09/ ,0 54,0 20/09/ ,0 20,0 99,11 n.v. 98,78 25/09/ /10/ ,0 26,0 17/11/ ,0 44,0 99,13 n.v. 98,88 03/12/2014 Dalla tabella si osserva in generale uno sfasamento di alcuni giorni negli innalzamenti della falda conseguenti ai picchi di piovosità. In particolare si rileva che la massima quota di falda è stata registrata il 5 maggio 2014, due giorni dopo il picco di piovosità giornaliero di 52 mm, e successivamente ad una cumulata di 127 mm di pioggia nei 7 giorni precedenti. Si osserva inoltre che in corrispondenza del pozzo, sia per la vicinanza e per il gradiente idraulico nei confronti dell alveo fluviale, le misure freatimetriche sono direttamente influenzate dalle piene del fiume, con il livello freatico massimo registrato (11 cm più alto della lettura del 03/05/2014) in data 02/12/2013, quando sull Esino è stata registrata una quota idrometrica pari a 98,45 m s.l.m.m., circa 2 m superiore alle quote estive pari a circa 96,5 m s.l.m.m.

8 COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI Pagina 7 di Andamento del flusso sotterraneo - Interscambi con il Fiume Esino Come risulta dall andamento delle isofreatiche la falda di subalveo risulta stabilmente drenata dal fiume, ovvero la falda alimenta il fiume e quindi il flusso sotterraneo è diretto costantemente dalla falda verso il fiume. Il contrario non è stato registrato mai durante tutto il periodo di monitoraggio. Come risulta evidente dalla carta sotto riportata nei periodi di massima piena e di morbida il drenaggio sotterraneo è diretto con direzione quasi ortogonale all alveo, dalle porzioni più settentrionali e marginali dell area in esame, a ridosso della sede ferroviaria, verso le porzioni meridionali prossime al fiume, ovvero da Pz1, al pozzo, attraverso Pz2. Estratto da Carta andamento Isofreatiche MASSIMA ESCURSIONE FALDA MAGGIO 2014 Isofreatiche (ovvero curve di uguale quota della falda) Andamento flusso sotterraneo Presenza falda nel sottosuolo Le condizioni descritte sono state rilevate nei mesi primaverili (marzo, aprile) e autunnali (novembre,dicembre) del 2013 e tardo-invernali-primaverili (febbraio, marzo, aprile, maggio) del 2014, durante i quali tutta la prevista area cimiteriale è risultata interessata dalla presenza della falda nel sottosuolo, e quindi caratterizzata dalla comunicazione diretta fra le zone del paleo-alveo e il fiume Esino.

9 COMUNE DI MAIOLATI SPONTINI Pagina 8 di 12 Nei periodi di secca, per la presenza del paleo-alveo, in corrispondenza e in prossimità del piezometro Pz1 sono interrotti i contatti idraulici e le mutue interferenze con il fiume. Nella zona centrale della prevista area cimiteriale in prossimità di Pz2 - che corrisponde al culmine dell alto morfologico delimitante verso sud il paleo-alveo - è caratteristica l assenza di falda. In corrispondenza della porzione meridionale dell area in esame in prossimità del pozzo, la circolazione del flusso sotterraneo continua a mostrare una direttrice prevalentemente ortogonale alla linea di sponda, mantenendo i contatti idraulici con il fiume. Estratto da Carta andamento Isofreatiche MINIMA ESCURSIONE FALDA SETTEMBRE 2012 PALEOALVEO Nella porzione centrale della prevista area cimiteriale è registrata l assenza della falda nel sottosuolo. Assi principali del flusso sotterraneo Presenza falda nel sottosuolo Le condizioni di minima escursione della falda, associate alla discontinuità della circolazione idrica sotterranea, con interscambi diretti fiume-falda soltanto nella porzione più meridionale della prevista area cimiteriale sono state registrate nei mesi tardo-primaverili-estivi (settembre 2012, maggio,giugno, luglio, agosto, settembre 2013, giugno, agosto, settembre 2014), autunnali (ottobre 2013) e invernali (gennaio 2014).

10 Pagina 9 di Significatività risultati monitoraggio Al fine di valutare la rappresentatività del periodo di monitoraggio effettuato, in relazione al regime pluviometrico dell area in esame, a partire dall anno 2005 sono state esaminate le osservazioni pluviometriche giornaliere per la stazione di Moie (cfr. Diagrammi piovosità annuale periodo ), reperibili fino al 2012 presso gli Annali Idrologici della Protezione Civile Regionale, mentre per il periodo gennaio 2013/dicembre 2014 si è fatto riferimento ai dati ASSAM. Sulla base dei dati riportati nei diagrammi pluviometrici annuali, è stata costruita una tabella nella quale per ciascuno anno sono evidenziati i seguenti dati: - Piovosità annua totale (mm); - Mese più piovoso, con il maggior numero di giorni consecutivi di pioggia e totale delle precipitazioni mensili (mm); - Picchi giornalieri di piovosità maggiori di 20 mm nel mese più piovoso e con il maggior numero di giorni consecutivi di pioggia antecedenti all evento estremo; - Cumulate piovosità nei 7 giorni precedenti il picco (mm). Per completare le informazioni e verificarne la significatività è stata riportata anche la quota idrometrica del Fiume Esino registrata nel giorno del massimo picco di piovosità. ANNO precipitazioni mese precipitazioni picco di piovosità cumulata Quota totali annue più piovoso totali mensili data altezza 7 gg preced. Fiume Esino mm mm mm mm m s.l.m.m ,2 Gennaio 114,6 29/01/05 25,6 102,6 96, ,0 Settembre 121,4 18/09/06 34,8 84,0 n.r ,8 Marzo 99,00 22/03/07 23,7 39,0 96, ,6 Dicembre 167,2 13/12/08 36,8 88,6 98, ,2 Giugno 124,8 02/06/09 53,2 112,0 97, ,2 Novembre 124,4 01/12/10 36,6 112,0 99, ,0 Marzo 183,0 02/03/11 88,0 116,4 99, ,4 Novembre 223,2 13/11/12 52,4 126,0 98, ,0 Novembre 224,0 11/11/13 64,0 96,00 100,25 12/11/13 18,0 105,0 100, ,0 03/05/14 52,0 127,0 97,65 Luglio 145,0 30/07/14 30,0 128,0 97,53 n.r.: Non rilevata in quanto il fiume si trovava in condizioni di secca, ovvero la quota idrometrica risulta inferiore alla quota di base dell asta di misura. Dalle osservazioni ed elaborazioni svolte sono emersi i seguenti dati oggettivi: Nel periodo di riferimento dal 2005 al 2014, l anno più piovoso è risultato il 2013 con mm di precipitazioni totali, almeno 300 mm in più rispetto la media annuale di 887 mm reperibile come dato storico negli Annali Idrologici;

11 Pagina 10 di 12 Il mese con la maggiore quantità di precipitazioni risulta novembre del 2013 con un totale di precipitazioni mensili pari a 224 m; in particolare il periodo 02/11/13-02/12/13 con 279 mm, è risultato il più ricco di precipitazioni di tutto l intervallo temporale considerato. Alla fine di questo periodo in data 02/12/ e è stata registrata la massima quota di falda in corrispondenza del pozzo, pari a 99,55 m s.l.m.m. e la massima piena dell Esino con una quota idrometrica pari a 100,36 m sl.m.m., ben 4 metri superiore alla quota di base dell asta idrometrica (condizioni di secca) e oltre 2 metri superiore alle piene ordinarie registrate nel corso del periodo di monitoraggio. In tale circostanza nei piezometri Pz1 e Pz2 la falda registrata - sebbene alta (rispettivamente pari a 99,76 e 99,65 m s.l.m.m.) - non è risultata la massima di tutto il monitoraggio. in corrispondenza dei piezometri Pz1 e Pz2, la massima altezza della falda è stata registrata in data 05/05/2014 per quote rispettivamente pari a 99,84 e 99,68 m s.l.m.m. - con un altezza idrometrica del fiume pari a 97,65 m s.l.m.m., associata ad un picco di piovosità di 52,0 mm e alla cumulata settimanale antecedente all evento piovoso pari a 127 mm con 6 gg consecutivi di pioggia immediatamente precedenti; il picco di pioggia del 30/07/2014 pari a 30 mm, con una cumulata settimanale antecedente pari a 128 mm (con 2 gg consecutivi di pioggia immediatamente precedenti) e con il fiume a quota 97,53 m s.l.m.m., non ha fatto registrare innalzamenti massimi della falda, né la continuità della presenza nel sottosuolo all interno della prevista area cimiteriale (cfr. carte dell andamento delle isofreatiche LUGLIO 2014) Dalle correlazioni dei dati pluvio-idrometrici e freatimetrici del monitoraggio eseguito con i dati pluvio-idrometrici di 10 anni di osservazioni (dal 2005 al 2014) considerata la variabilità delle situazioni osservate con: massima piovosità annua di mm del 2013 ben oltre i limiti delle medie delle osservazioni storiche (887 mm); massima piovosità mensile di 224 mm del novembre 2013 almeno doppia ai dati statistici (intorno ai 100 mm); cumulate settimanali antecedenti all evento piovoso con incrementi fino a circa il 30% sui massimi valori medi mensili storici; elevati picchi giornalieri fino a 88 mm e massime piene dell Esino oltre i 4 m sulle condizioni di magra; è possibile pertanto confermare che i dati acquisiti siano da considerare significativi e che i valori della massima escursione di falda registrati in data 03/05/2014 e 02/12/2013 possano essere considerati i più alti attesi per le condizioni idrogeologiche del sito. In particolare è risultato che i massimi innalzamenti della falda sono associati alla piovosità elevata mesi tardo invernali-primaverili, in concomitanza a cumulate settimanali di pioggia superiori ai 120 mm, antecedenti a picchi di piovosità giornaliera superiori ai 50 mm. Il paleo-alveo sub-parallelo all alveo dell Esino, nella porzione settentrionale e centrale della prevista area cimiteriale, svolge una funzione calmierante sugli innalzamenti della falda collegati agli eventi piovosi, che risultano ritardati di almeno 3 5 gg.

12 Pagina 11 di 12 L influenza diretta delle piene fluviali è registrata soltanto nella porzione marginale meridionale dell area in corrispondenza del pozzo, con innalzamenti della falda corrispondenti alle massime piene non rilevati nei piezometri Pz1 e Pz2. 4. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 4.1. Variabilità dell insaturo Sulla base dei dati acquisiti con il programma di monitoraggio della falda effettuato dal marzo 2013 a dicembre 2014, oltre a registrare la massima quota mensile della falda freatica e l andamento del flusso sotterraneo, con l individuazione delle zone interessate dalla presenza idrica nel sottosuolo (cfr. Carte dell andamento mensile delle isofreatiche), per ciascun mese monitorato è stato possibile accertare lo spessore dell insaturo, ovvero della porzione di sottosuolo - al di sotto la quota del p.c. - non interessata dalle escursioni stagionali della falda. Facendo riferimento quindi alle condizioni di massima escursione registrate in data 02/12/2013 e 03/05/2014, rispettivamente per il pozzo e per i piezometri Pz1 e Pz2, è stata redatta la Carta della Variabilità dell insaturo in scala , dove sono rappresentate con campiture differenziate zone con i seguenti spessori dell insaturo: * Mediamente pari a 2,5 m Zona centro meridionale della prevista area cimiteriale, da Pz2 al pozzo, per una superficie di circa mq; * Compresi fra 2,5 m e 3,0 m Zona centrale da Pz2 verso Nord per un estensione 25 m, comprendente una superficie di circa 3912 mq; * Compreso fra 3,0 m e 3,5 m Zona settentrionale prossima a Pz1, con una superficie di circa 6263 mq; * Non inferiore a 3,5 m Zona al margine settentrionale della prevista area cimiteriale con una superficie di circa mq Ulteriori attività di monitoraggio Considerata la significatività dei risultati del monitoraggio è ragionevole supporre che la massima escursione di falda registrata sia anche la massima attesa e che quindi sia sufficientemente attendibile l azzonamento della variabilità dell insaturo riportato nella tavola specifica. Tenendo conto tuttavia dei cambiamenti climatici in corso avvalorati anche dal discostamento (in eccesso) delle medie pluviometriche registrate negli ultimi 5 6 anni si consiglia in via cautelativa di continuare il monitoraggio, il quale alla luce dei riscontri ottenuti potrà essere effettuato con cadenza almeno semestrale, secondo il seguente schema: - Periodo tardo-primaverile (mesi aprile-maggio); - Periodo autunnale (mesi novembre-dicembre); - Successivamente a eventi piovosi con almeno 5 gg consecutivi di pioggia e cumulate superiori a 100 mm.

13 Pagina 12 di 12 In previsione dell approfondimento degli studi per la progettazione definitiva ed esecutiva del Piano cimiteriale, allo scopo di verificare puntualmente il modello idrogeologico proposto e quindi verificare con maggior dettaglio i riscontri oggettivi del presente studio, si consiglia di: - Realizzare almeno un terzo piezometro al margine di NE dell area in oggetto; - Effettuare un rilievo topografico di dettaglio almeno alla scala 1:500 dei piani campagna e dei punti di monitoraggio esistenti e previsti; - Verificare l attuale sistema di regimazione delle acque meteoriche e nel caso prevederne la realizzazione anche in via provvisoria con particolare attenzione alla zona in prossimità del margine verso la sede ferroviaria. La geologa Castelbellino, gennaio 2015

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