IL RISCHIO SISMICO NELL AREA CATANESE

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1 IL RISCHIO SISMICO NELL AREA CATANESE RELATORE: DOTT. ING. ALFIO GRASSI CONSIGLIERE TESORIERE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA 1

2 IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI CATANIA E SOGGETTO: AGLI EFFETTI DEI GRANDI TERREMOTI REGIONALI (PERIODICITA PLURISECOLARE) AGLI EFFETTI DEGLI EVENTI LOCALI DI TIPO SUPERFICIALE (FREQUENTISSIMI NELL AREA ETNEA) ALLE FENOMENOLOGIE DI FAGLIAZIONI SUPERFICIALI E CREEP ASISMICO NELL AREA ETNEA (PARAGONABILI PER DANNI AGLI EVENTI SISMICI) 2

3 CRITICITA DEL TERRITORIO GRANDE VARIETA DEL SUBSTRATO FONDAZIONALE 1. ARGILLE SOVRACONSOLIDATE 2. LAVE MASSIVE 3. SCORIE 4. RIPORTI ANTROPICI Mar Jonio 3

4 Eventi sismici dall anno 1000 ad oggi 4

5 EVENTI SISMICI REGIONALI LOCALIZZATI NELLA SICILIA ORIENTALE (DALL ANNO 1000 IN POI) 5

6 4 FEBBRAIO Il terremoto colpì l'intera Sicilia orientale e parte della Calabria meridionale causando grandi devastazioni. Catania fu distrutta, ed altre località della provincia ebbero danni gravissimi. I danni si estesero da Reggio Calabria a Piazza Armerina. Sono stati segnalati sconvolgimenti del suolo in un'area molto vasta; uno tsunami interessò la costa tra il fiume Simeto e Messina. Il numero delle vittime sembra essere stato circa

7 10 DICEMBRE 1542 Il sisma fu preceduto da alcune scosse lievi sentite il 30 novembre ed è stato localizzato a pochi chilometri a nord-ovest di Siracusa. Il terremoto colpì soprattutto l entroterra collinare e montuosa degli iblei interessando i comuni della provincia di Catania dell area del calatino (Vizzini, Licodia Eubea, Granmichele) ed anche Catania secondo i cronisti dell epoca. Non si hanno stime certi sui morti dell evento sismico. 7

8 9-11 GENNAIO In due riprese il terremoto colpì un territorio vastissimo della Sicilia. Gli effetti furono catastrofici in circa 40 località della Val di Noto; lo scenario di danno determinato dai due eventi sismici fu enorme, tale da rappresentare la più grande catastrofe nella storia sismica italiana. Catania fu totalmente distrutta, come il resto della provincia, in specie le località del versante orientale dell'etna e degli Iblei; Siracusa, Ragusa e Caltagirone ebbero gravissimi danni. 8

9 Danni rilevanti vi furono anche nel messinese; meno gravi a Palermo, in Calabria meridionale ed a Malta. Si osservarono forti sconvolgimenti del suolo in tutta la Sicilia Sud-orientale ed effetti di maremoto lungo la costa tra Messina a Siracusa. Complessivamente le vittime del terremoto furono circa Alfio Grassi, Acicastello 8-9 luglio

10 28 DICEMBRE Il terremoto ebbe epicentro nello Stretto di Messina, causò la distruzione totale di Reggio Calabria e devastazioni gravissime a Messina e località limitrofe. Crolli e danni molto gravi si verificarono anche nei centri peloritani e sui versanti settentrionale ed orientale dell Etna, mentre furono più leggeri negli Iblei ed in Sicilia centrale. Variazioni della linea di costa furono osservate nell area dello stretto ed alte onde di maremoto si abbatterono sulla costa tra Messina e Taormina, provocando ulteriori distruzioni. Le vittime furono circa Alfio Grassi, 10

11 20 FEBBRAIO Una violenta scossa di terremoto colpì l intera area etnea, causando devastazioni nei piccoli centri dell entroterra acese, quali Aci Consolazione, Aci S. Lucia, Aci Catena e Aci S.Antonio. Altri 60 paesi sul vulcano in particolare Maletto, Trecastagni, Valverde ebbero crolli e danneggiamenti molto gravi; danni generalizzati subì anche il settore peloritano tra Taormina e Patti. Le vittime furono circa 70. Catania subì danni principalmente agli edifici ricostruiti dopo il terremoto del 1693, con evidenti difetti costruttivi. La scossa fu avvertita distintamente in quasi tutta la Sicilia, in Calabria meridionale ed a Malta, un modesto maremoto fu osservato lungo la costa catanese. 11

12 EVENTI SISMICI LOCALI CONCENTRATI PRINCIPALMENTE NELLA FASCIA ORIENTALE DELL ETNA 12

13 Pianta di Catania (IGM 1870) 13

14 Pianta di Catania (IGM 1925) 14

15 Pianta di Catania (2003) 15

16 Pianta di Catania (IGM 1870) Pianta di Catania (IGM 1925) Pianta di Catania (2003) BUONA PARTE DELL EDIFICATO DELLA CITTA DI CATANIA RISALE AL PERIODO SUCCESSIVO AL II CONFLITTO MONDIALE ED E PRECEDENTE ALLA NORMATIVA ANTISISMICA. QUESTO PATRIMONIO EDILIZIO DOVREBBE ESSERE SOTTOPOSTO AD INTERVENTI DI ADEGUAMENTO, MIGLIORAMENTO O TOTALE SOSTITUZIONE, GARANTENDO RIQUALIFICAZIONE URBANA MITIGAZIONE VULNERABILITA EDIFICI SICUREZZA AI CITTADINI ENORMI RISPARMI ECONOMICI RISPETTO AD INTERVENTI POST SISMA. 16

17 PREVENIRE E MEGLIO DI CURARE PRIMA CHE LA TERRA SI MUOVA MUOVITI TU 17

18 IL RUOLO DELLA POLITICA OCCORRONO INTERVENTI NORMATIVI ATTI AD INCENTIVARE LA SICUREZZA STATICA DEI FABBRICATI DI PREGIO. OCCORRONO STRUMENTI LEGISLATIVI CHE POSSANO FAVORIRE CONCRETAMENTE LA RIQUALIFICAZIONE STRUTTURALE DEL TESSUTO DI BUONA PARTE DELLA EDIFICAZIONE DEL 20 SECOLO, OVVERO LA SUA SOSTITUZIONE. OCCORRONO INCENTIVI ALL UTILIZZO DI MODERNE TECNOLOGIE COSTRUTTIVE CHE GARANTISCANO UNA MIGLIORE RESISTENZA DEI NUOVI EDIFICI AGLI EVENTI SISMICI PRESERVANDO L INCOLUMITA DEGLI ABITANTI. 18

19 IL RUOLO DELL INGEGNERE E ANCHE QUELLO DI OPERARE PER SENSIBILIZZARE I CITTADINI A METTERE IN SICUREZZA LE PROPRIE ABITAZIONI EVITIAMO CHE LE NOSTRE CITTA POSSANO DIVENTARE COSI 19

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