EN50463/STI: Certificazione sistema misurazione energia a bordo treno
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- Ilaria Fiorini
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1 EN50463/STI: Certificazione sistema misurazione energia a bordo treno Davide QUATRINI Italcertifer Assessor d.quatrini@italcertifer.it 1
2 Italcertifer Notified Body n per l interoperabilità ferroviaria Organismo di certificazione per prodotti, processi e servizi accreditato ISO/IEC Designed Body per l'italia (VIS) e per la Grecia Organismo di ispezione di "Tipo A" per verifica progetti in ambito ferroviario accreditato ISO/IEC Assessment Body, regolamenti 402/2013 e 1136/2015 Laboratorio per test sui veicoli ferroviari accreditato ISO/IEC
3 Nel mondo 3
4 I nostri principali clienti 4
5 Energy Metering sui veicoli ferroviari: Approccio generale di certificazione 5
6 D1: Quali sono le norme rilevanti (STI, EN) per la misura dell'energia? R1: Ovviamente: LOC&PAS TSI, REGOLAMENTO (UE) N. 1302/2014 DELLA COMMISSIONE del 18 novembre 2014 relativo a una specifica tecnica di interoperabilità per il sottosistema «Materiale rotabile Locomotive e materiale rotabile per il trasporto di passeggeri» del sistema ferroviario dell'unione europea e s.m.i., Appendice D (per il veicolo) ENE TSI, REGOLAMENTO (UE) N. 1301/2014 DELLA COMMISSIONE del 18 novembre 2014 relativo alle specifiche tecniche di interoperabilità per il sottosistema «Energia» del sistema ferroviario dell'unione europea (per l infrastruttura) e s.m.i, (per l infrastruttura) EN 50463, Railway applications. Energy measurement on board trains (norma armonizzata nella sua versione 2012) 6
7 D1: Quali sono le norme rilevanti (STI, EN) per la misura dell'energia? R1: In modo meno ovvio: norme EN citate nella EN (es. Per le prove di tipo, etc.) REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 402/2013 DELLA COMMISSIONE del 30 aprile 2013 relativo al metodo comune di sicurezza per la determinazione e valutazione dei rischi REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/1136 DELLA COMMISSIONE del 13 luglio 2015 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 402/2013 Al fine di gestire correttamente le modifiche introdotte dai misuratori di energia sui veicoli ferroviari e dal DCS sulle attività e l'esercizio del Gestore dell'infrastruttura. 7
8 Due tipologie di norma, quindi due processi di certificazione Certificazione dell Applicazione Generica secondo EN Certificazione del SottoSistema Strutturale interessato secondo TSI 8
9 D2: Come viene eseguita la certificazione di un Applicazione Generica (LG ANSF 2/ )? R2: Italcertifer applica un metodo standardizzato per la valutazione dei Prodotti Generici/Applicazioni Generiche di ogni tipo (segnalamento, cab radio, RCEC, logiche di veicolo, centraline antincendio e anche misuratori di energia). Viene applicato il seguente algoritmo: 1. Analisi documentale del dossier prodotto dal cliente 2. Elaborazione di una lista di Note Tecniche 3. Audit in sede e Test witnessing per la valutazione tecnica delle attività di Verifica e Validazione 4. Aggiornamento della lista di Note Tecniche 5. Redazione di un Rapporto di Valutazione Indipendente 6. (se del caso) Analisi del RdV da parte del Responsabile Tecnico e dell'ad 7. (se del caso) Emissione del Certificato di Conformità del PG/AG 9
10 Caso Reale: Casram/MS/KB Group ECOModuleTM Applicazione Generica per flotta SBB 10
11 ECOModuleTM Assesment/1 a) Analisi dei documenti prodotti dal fornitore Oltre venti documenti, prodotti da Casram, sono stati valutati da Italcertifer È buona pratica organizzare la documentazione secondo una norma diffusa e riconosciuta (es. EN 50126)! 11
12 ECOModuleTM Assesment/2 b) Elaborazione della Lista di Note Tecniche Oltre cinquanta NT sono state emesse da Italcertifer sui documenti e sul processo. Le stesse, tramite aggiornamenti documentali e modifiche, sono state chiuse con successo da Casram. c) Test witnessing in laboratorio e Audit per la valutazione delle attività di V&V Sette giornate di audit e test witnessing, sia presso i laboratori Casram che presso altri laboratori, incluse le attività di qualifica secondo EN
13 ECOModuleTM Assesment/3 Redazione del Rapporto di Valutazione Indipendente Emissione del Certificato di Conformità del Prodotto 13
14 D3: Come viene mantenuta la certificazione nel tempo? R3: Semplicemente applicando i 5.7 e 5.8 della EN ( Periodic reverification ). Semplicemente?!? Innanzitutto il fornitore deve stabilire un periodo temporale di validità metrologica dei propri dispositvi, applicando quanto previsto dall'annex D della EN (che però è solo informativo!). Ovviamente questo periodo di validità deve essere dichiarato sulla base di una analisi tecnica. Basata, ad esempio, su test di invecchiamento accelerato e valutazioni relative ai componenti elettrici ed elettronici discreti. Warnings: necessità di banchi di test di alto livello (camera climatica, etc.), di personale altamente qualificato (capace di analisi di invecchiamento sulle moderne tecnologie elettroniche), etc. In questo caso, come in tutti gli altri in cui le norme non sono precisamente dettagliate, una valutazione indipendente delle analisi del fornitore può essere utile per chi acquista ed esercisce gli energy meters. 14
15 D4: Ottimo! È tutto? (a.k.a. Perchè non è sufficiente impiegare oggetti certificati per la misura dell energia? ) R4: Sfortunatamente, non è tutto! È infatti necessario applicare un ottica di sistema: - L'introduzione dell'energy meter a bordo è una modifica al veicolo! È necessario applicare il regolamento 402/2013! (Warning: potrebbe essere necessario aggiornare l AMIS!! Il SottoSistema Strutturale Materiale Rotabile è cambiato!) - L'introduzione del Data Collection Service a terra potrebbe modificare le procedure del Gestore Infrastruttura! Anche qui, è necessario applicare il regolamento 402! - Nel caso infine di aziende certificate ISO 9001 (praticamente tutte in ambito ferroviario), l'introduzione della misurazione dell'energia potrebbe richiedere l'applicazione della sezione 10 ("miglioramento continuo") della stessa ISO
16 Energy Metering sui veicoli ferroviari: Approccio di certificazione orientato al veicolo (SottoSistema Strutturale Materiale Rotabile, 11 LG ANSF 2/2013) 16
17 D5: Ok, certificato il prodotto, cosa serve per il veicolo? R5: Almeno: - La documentazione prevista da EN Conformity assessment procedures ; - E la documentazione relativa all analisi 402/2013. Warnings! 1. In Italia le LG ANSF prevedono che le prove, almeno quelle di convalida, vangano effettuate da laboratori qualificati o accreditati EN 17025! 2. Se l esito dell analisi 402 è rilevante per la sicurezza è necessario coinvolgere un AsBo! 17
18 D6: Un momento. Per ogni veicolo?!? (a.k.a. È pensabile una certificazione di flotta?) R6: Non precisamente. Il set completo di attività è necessario per la Testa di Serie/prototipo (il veicolo che definisce il tipo). Per i veicoli di serie è necessario Effettuare gli EMS installation routine tests Aggiornare la documentazione di veicolo (es. car history book, quality dossier, etc.), in quanto verrà valutata nell ambito della certificazione del SGQ (es. Modulo SD). Aggiornare il proprio Sistema di Gestione (safety&quality) al fine di includere i veicoli dotati di metering!! (punti importanti: potrebbero essere necessarie nuove attività di manutenzione, nuovi processi di depannage, nuovi manuali di condotta, formazione del personale, etc. ). 18
19 Riassumendo Per l Applicazione Generica: Un assessor indipendente valuta la conformità degli oggetti a quanto previsto dalla norma armonizzata EN (in Italia, approccio secondo quanto previsto dal 10 delle LG ANSF 2/2013 applicato da un VIS). Per i SottoSistemi strutturali (RST, ENE): Un NoBo (e, se necessario, DeBo, AsBo) prende in input la certificazione di AG (sfruttando il fatto che è condotta utilizzando una norma armonizzata) e, applicando i moduli previsti dalla TSI (in Italia, approccio secondo quanto previsto dal 11 delle LG ANSF 2/2013) emette l opportuna certificazione di Verifica. (se il NoBo che si occupa del metering è, per es., diverso da quello incaricato del resto della verifica di veicolo, un approccio secondo DIV PER PARTI è percorribile): 19
20 Grazie mille!! 20
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